3.2. LA PROVINCIA E IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO

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1 3.2. LA PROVINCIA E IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO (Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino Andrea Vettoretti ) SVILUPPO, LAVORO E VALORIZZAZIONE RISORSE UMANE La Provincia di Torino esercita fin dal 1999 nuove funzioni in materia di mercato del lavoro, di orientamento e promozione della formazione, soprattutto attraverso i Centri per l Impiego (d ora in poi CPI). Il compito si è tradotto in un attività di programmazione e coordinamento, ma anche di sviluppo e crescita dei CPI. L obiettivo prioritario, che ha sotteso l azione amministrativa soprattutto di questo ultimo anno, è quello di rafforzare la capacità dei CPI di offrire servizi a persone e imprese al fine di rafforzare il ruolo strategico nell incontro tra domanda e offerta di lavoro sul territorio provinciale. Allo scopo di prevenire la disoccupazione di lunga durata e di facilitare l inserimento professionale nel mondo del lavoro, la Provincia ha saputo realizzare progetti specifici (a volte sperimentando modelli e azioni di sostegno all inserimento al lavoro di persone adulte) e ha coordinato le diverse esperienze già attive sul territorio, sia pubbliche che private, attraverso una rete provinciale di servizi per il lavoro. Tra i compiti della Provincia non va dimenticato quello legato all emersione del lavoro irregolare, gestito da un apposita Commissione. Negli ultimi anni è poi aumentata l attenzione nei confronti delle politiche del lavoro a favore dei cittadini non comunitari, di cui la Provincia si occupa in collaborazione con le altre amministrazioni pubbliche ed i soggetti coinvolti per la ricerca di soluzioni comuni ai problemi emersi nel territorio. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO Dicembre 2006 Pagina 118

2 Un attenzione particolare è stata rivolta dalla Provincia di Torino alle fasce deboli, quelle a rischio di esclusione sociale dal mercato del lavoro: donne, disabili, ex-detenuti, giovani a rischio. Dal momento che le donne rappresentano il 60% degli iscritti ai CPI (Centri per l Impiego), i Centri per l'impiego, ragionando in un ottica di genere hanno spesso attivato progetti specifici di rinforzo dell occupazione femminile, promuovendo anche corsi per le disoccupate con lo scopo di rafforzare le competenze professionali e aumentare le opportunità di occupazione. Di particolare rilievo sono poi i percorsi di inserimento offerti dai Centri per l'impiego grazie al POR (Programma Operativo Regionale) ob. 3 FSE , che hanno visto le donne target privilegiato per poter fruire degli interventi. UNO SGUARDO D INSIEME AL MERCATO DEL LAVORO 68 Si richiamano qui brevemente i dati presentati nella sezione Identità. Forza Lavoro in Provincia di Torino 2005 donne uomini La forza lavoro 69 presente sul territorio provinciale era composta per il 42,68% da donne e per il 57,32% da uomini nel 2004, e rispettivamente per il 43,04% ed il 56,96% nel Le persone occupate nel territorio provinciale, salite ad un totale di nel 2005, sono rimaste ripartite sostanzialmente equamente tra donne (42,2%) e uomini (57,8%), per un peso complessivo sull occupazione regionale del 50,2%. Il tasso di occupazione complessivo è salito dal 51,5% al 53,3% per le donne e dal 71,3% al 72,6% per gli uomini, per un totale aumentato a sua volta dal 61,4% al 62,9%, inferiore sia alla media regionale (63,4%), sia al resto del Piemonte. Il confronto tra il 2003 e il 2004 evidenzia una sostanziale stabilità del tasso complessivo di occupazione, benché questo derivi in gran parte dal supporto di ammortizzatori sociali, ancora ampiamente utilizzati, con particolare rilevanza proprio per la provincia di Torino, dove le numerose procedure di esubero possono aver influito in misura più rilevante sulla disoccupazione e dove grava più fortemente il peso della cassa integrazione, distorcendo l aggregato occupazionale. Tale situazione è leggermente migliorata nel 2005, con un aumento del tasso occupazionale pari a circa 1,5 punti percentuali. 68 Tutti i dati riportati in questa sezione sono tratti dall Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro 69 Lo scopo principale della rilevazione sulle forze di lavoro è suddividere la popolazione in tre gruppi distinti: le persone occupate, quelle che cercano lavoro e il resto della popolazione. I primi due gruppi, considerati congiuntamente, formano le forze di lavoro; il terzo rappresenta le "non forze di lavoro". Nel mercato del lavoro le forze di lavoro costituiscono la cosiddetta "offerta di lavoro", che va a soddisfare la "domanda di lavoro" proveniente da imprese e istituzioni. Fonte: Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO Dicembre 2006 Pagina 119

3 Interessante è poi notare come l aumento del tasso di attività intercorso tra il 2004 ed il 2005 sia dovuto interamente all aumento di attività femminile, essendo rimasto il tasso maschile invariato rispetto all anno precedente. Persone in cerca di occupazione donne uomini Il quadro della disoccupazione 70, nel corso del biennio , ha visto la diminuzione del tasso di disoccupazione complessivo di 1,3 punti percentuali; pertanto il 2005 ha visto l interruzione di un andamento di stasi della disoccupazione cominciato nel 2001 e proseguito fondamentalmente invariato negli anni successivi. Nel 2004 il numero di persone disoccupate era pari a unità, di cui il 51,8% donne, con tassi di disoccupazione pari al 7,4% per le donne e 5,1% degli uomini. Nel 2005 la situazione è migliorata, con una diminuzione delle persone disoccupate (47.500, di cui però quasi il 60% donne)) ed una riduzione, quindi, del tasso di disoccupazione complessivo, sceso al 4,8%. Tale diminuzione ha interessato in modo più forte gli uomini, il cui tasso di disoccupazione è sceso di ben 1,7 punti percentuali contro lo 0,7 delle donne. Permangono tuttavia elementi di preoccupazione: il calo della produzione industriale, la stagnazione delle esportazioni, l intensificazione delle espulsioni dalle aziende e l incremento della mobilità. Qui di seguito viene inserita una tabella che mette in evidenza una sintesi dei dati relativi a persone occupate, disoccupate e relativi tassi in provincia di Torino nel biennio : persone occupate donne uomini totale donne uomini totale v.a % riga 42,10% 57,90% 100% 42,20% 57,80% 100% attività 55,7 75,2 65,4 57,1 75,2 66,1 tasso di occupazione 51,50% 71,30% 61,40% 53,30% 72,60% 62,90% persone disoccupate tasso di disoccupazione Fonte: ISTAT v.a % riga 51,80% 48,20% 100% 59,58% 40,42% 100% 7,40% 5,10% 6,10% 6,70% 3,40% 4,80% 70 E la condizione di chi non ha un'occupazione. Il comportamento si riferisce al fatto di avere effettuato almeno un'azione di ricerca di lavoro nei trenta giorni precedenti la rilevazione. Fonte: Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO Dicembre 2006 Pagina 120

4 Il flusso della disponibilità al lavoro 71 rilevata nel 2004 e nel 2005 risulta in progressivo calo rispetto al 2003 (che tuttavia rappresenta un anno anomalo per l entrata in vigore della riforma dei CPI); pur tenendo conto di questo fattore, i dati relativi al 2005 risultano piuttosto simili a quelli del 2004, che a loro volta sono analoghi a quelli dell anno precedente per quanto riguarda la composizione per fasce di età: ¼ del flusso è costituito da donne con più di 30 anni e un titolo di studio non superiore all obbligo scolastico; seguono le donne giovani (15-29) e gli uomini ultra cinquantenni con basso livello di istruzione. Stock delle persone disponibili al lavoro in provincia di Torino per genere disponibili Variazione % al lavoro v.a. %col. v.a. %col. v.a. %col donne , , ,6 19,5 1,28 uomini , , ,4 18,7 18,6 totale ,2 7,3 Fonte: elaborazione OPML su dati Amministrazione Provinciale Sono in aumento le donne disoccupate tra 30 e 39 anni e ultraquarantenni con alto livello di istruzione che dichiarano disponibilità al lavoro. Per quanto riguarda la disponibilità oraria, la quasi totalità indica l orario standard, mentre è limitato il gradimento del lavoro notturno; inoltre, tra le forme di lavoro atipiche, c è una propensione abbastanza elevata al lavoro part-time (75,2%); infine, le donne risultano essere meno disponibili alla mobilità: quasi il 73% (56,4% per gli uomini) non è disposta a spostarsi per lavoro oltre i confini del proprio territorio (quello del CPI di propria competenza) e il 33,5% (22,2% per gli uomini) dal proprio Comune di residenza. Per quanto riguarda le tipologie contrattuali si conferma la progressiva espansione del lavoro parasubordinato e della collaborazione a progetto e prevale il lavoro autonomo, trainato soprattutto dai servizi e dall agricoltura (in Contratti di lavoro in provincia di Torino 2004 collegamento con il turismo, l enogastronomia, l industria). In provincia di Torino, i contratti di lavoro dipendente 72 sono (73,9%), mentre quelli di lavoro indipendente sono (26,1%), con uno spostamento più orientato al lavoro subordinato del dato medio lavoro dipendente lavoro indipendente regionale. 71 Il dato deriva dalle rilevazioni fatte dai Centri per l Impiego e considera l insieme delle persone che si sono dichiarate disponibili al lavoro nel corso di tutto il 2004 e l insieme delle persone che a fine 2004 risultano disoccupate e disponibili al lavoro. 72 Dati 2004 Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO Dicembre 2006 Pagina 121

5 Per quanto riguarda gli avviamenti al lavoro, nel biennio si è rilevato un aumento per oltre unità, con una crescita nel 2004 del 4,4% rispetto all anno precedente. Avviamenti in provincia di Torino per genere Persone variazione % avviate v.a. %col. v.a. %col. v.a. %col Donne , , ,5 4,9 2,5 7,5 Uomini , , ,5 1,0 6,0 7,1 Totale , , ,00 2,8 4,4 7,3 Fonte: elaborazione OPML su dati Amministrazione Provinciale La variazione delle tipologie contrattuali registra un calo diffuso e importante delle assunzioni a tempo indeterminato. La riduzione si registra in maniera prevalente per le donne. Inoltre, gli avviamenti femminili durano nel tempo meno di quelli maschili. Avviamenti 2004 in provincia di Torino per genere Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale L aumento riguarda entrambi i generi, ma è maggiore per gli uomini, con un conseguente aumento del gap rispetto alle donne: gli avviamenti maschili sono stati e quelli femminili Avviamenti in provincia di Torino 2004 donne uomini Le donne vengono assunte quasi esclusivamente nel terziario (80%), in particolare tra gli impiegati esecutivi in contatto diretto con la clientela e tra il personale non qualificato nei servizi ricreativi, pulizie e lavanderie; gli uomini, invece, sono maggiormente equilibrati tra industria (50,3%) e servizi (48,7%). L andamento degli avviamenti al lavoro è stato differente in base alle fasce d età: sono infatti diminuiti quelli per le persone tra i 15 e i 24 anni; invece le variazioni sono state positive per le altre fasce di età e in particolare per le persone con più di 45 anni. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO Dicembre 2006 Pagina 122

6 Tra le diverse fasce di età prevalgono le donne tra 25 e 29 anni, mentre gli uomini sono per lo più avviati nella fascia minore (20-24 anni). Le donne sono maggiormente concentrate nelle età centrali (25-49 anni). Le donne sono soprattutto diplomate (30,6%) e laureate (5,1%), mentre gli uomini sono per lo più nelle fascia dell obbligo scolastico o senza qualifica (73,5% in totale). C è inoltre da rilevare che i dati attribuiscono l aumento degli avviamenti tra il 2003 ed il 2004 in prevalenza alla componente straniera, soprattutto extracomunitaria (la cui componente incideva per il 16,3% del totale). Avviamenti di persone straniere in provincia di Torino Le donne straniere vengono avviate soprattutto nei servizi (31,5%) con mansioni di cura e assistenza domiciliare. Gli uomini, invece, predominano in assoluto nel settore industria, specie nel comparto costruzioni. Per quanto riguarda il part-time si è registrato 73 un aumento per entrambi i generi, ma con una prevalenza femminile: esso infatti rappresenta il 40% delle neoassunzioni, specie all interno del lavoro interinale e del contratto a tempo indeterminato. Infine, l accesso alla mobilità a seguito di licenziamento ha coinvolto nel persone, con un aumento dell 11,4% rispetto al 2003 e con una tendenza più marcata per la componente maschile (56,6%) rispetto a quella femminile (43,5%). Nel 2005 invece vi è stato un aumento di iscritti alle liste di mobilità pari a persone (di cui il 57,23% uomini), concentrate per più di un terzo a Torino; al 31 dicembre 2005 pertanto il numero complessivo di iscritti alle liste di mobilità in Provincia ha raggiunto le persone. La Provincia di Torino, nell ambito delle competenze relative al mondo del lavoro, deve conseguire i seguenti obiettivi: - coordinare e governare l operato dei Centri per l Impiego al fine di garantire servizi diffusi e di qualità per la realizzazione di una rete provinciale di servizi per il lavoro, in collaborazione e convenzione con le diverse esperienze operative sul territorio, pubbliche e private; - rafforzare i Centri per l Impiego in termini di risorse umane, strumenti, ambienti di lavoro, sviluppo del sistema informatico SILP al fine di migliorare l offerta dei Servizi - programmare politiche attive per il lavoro e l orientamento attraverso la definizione di progetti di prevenzione e cura della disoccupazione di lunga durata - sperimentare e sviluppare un modello di valutazione delle politiche attive programmate e controllare le attività a bando 73 Dati 2004 Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO Dicembre 2006 Pagina 123

7 La Provincia di Torino ha inoltre formulato alcuni obiettivi specifici per favorire le pari opportunità nell accesso al mondo del lavoro: - Migliorare le capacità di inserimento professionale dei disoccupati disponibili al lavoro e di quanti sono in cerca di prima occupazione, con particolare riferimento alle fasce deboli a rischio di esclusione sociale del mercato del lavoro (quali donne, disabili, ex-detenuti, non comunitari, giovani a rischio) - Nei confronti delle donne disoccupate disponibili al lavoro, che rappresentano il 60% degli iscritti presso i CPI, sostenere la loro partecipazione ad azioni che migliorino le loro conoscenze e competenze al fine di aumentare le loro chance occupazionali nonché il tasso di attività femminile CENTRI PER L IMPIEGO CONTRO LE TURBOLENZE DEL MERCATO DEL LAVORO I Centri per l Impiego della Provincia offrono servizi anche alle aziende, sia per favorire l incontro tra la domanda e l offerta, sia per dare informazioni sull apprendistato e sulle assunzioni che riguardano le persone disabili. La Provincia ha scelto di potenziare i Centri per l impiego in un mercato del lavoro sempre più turbolento, investendo sulla formazione interna del personale dipendente dei CPI e intervenendo sull organizzazione dei medesimi. Questa piantina mette in evidenza la collocazione territoriale dei Centri per l Impiego nella provincia di Torino: Nel corso del 2004 sono state registrate più di 303mila pratiche amministrative relative a rapporti di lavoro instaurati da aziende localizzate all interno del territorio provinciale. I CPI hanno visto aumentare la propria funzione rispetto all incontro tra domanda e offerta di lavoro, attività che rappresenta uno degli assi strategici. Per quanto riguarda la domanda di lavoro, i Centri offrono un servizio di preselezione con inserimento della candidatura in una banca dati consultabile dalle aziende interessate all'assunzione di personale. Dal lato dell offerta di lavoro, i Centri segnalano i lavoratori e le lavoratrici effettivamente disponibili con le caratteristiche corrispondenti ai requisiti richiesti e si occupano delle convenzioni per la stipula di tirocini formativi e di orientamento con assistenza nel percorso di inserimento in azienda. Nel corso del 2004, imprese hanno utilizzato i CPI per cercare personale (contro le del 2003), con un aumento del 15%. Inoltre, è cresciuta del 27,9% la richiesta di lavoratori Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO Dicembre 2006 Pagina 124

8 (6.775 richieste nel 2004 contro le del 2003) e parimenti è cresciuto del 25,5% il numero dei lavoratori assunti segnalati dai CPI alle aziende. Si è quindi registrato un numero di lavoratori segnalati dai CPI pari a unità, con assunzioni complessive. Questi dati sono particolarmente significativi se si considerano le difficoltà economiche che hanno caratterizzato la Provincia di Torino nel Nel corso del 2005 le imprese che hanno Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino utilizzato i CPI per cercare personale sono Andrea Vettoretti state 3.058, con una crescita minima rispetto al La richiesta di lavoratori è arrivata a unità, crescendo ancora di quasi il 20% rispetto all anno precedente. Si è inoltre registrato un numero di lavoratori segnalati dai CPI pari a unità (con una crescita del 25% rispetto al 2004). In questo quadro di crescita complessiva, c è tuttavia un dato che va in controtendenza. Nel corso del 2004 ad esempio, i CPI non sono riusciti ad evadere 758 opportunità di lavoro, corrispondenti all 11,2% dei lavoratori complessivamente richiesti dalle imprese. Tali domande, provenienti da 392 aziende, non sono state soddisfatte in quanto si riferivano a figure non disponibili nelle banche dati dei singoli CPI. Queste opportunità sono state successivamente pubblicizzate sul sito Internet della Provincia, nella sezione Bacheca Lavoro, e pubblicate periodicamente su Informalavoro. Pertanto, ampliando il bacino di ricerca oltre i confini provinciali, si è riusciti a soddisfare gran parte di queste richieste. DALLA PARTE DEI GIOVANI Nel corso del giovani si sono rivolti ai Centri per l Impiego della Provincia di Torino. Si tratta di giovani in obbligo formativo e spesso in situazioni di disagio scolastico. L azione dei CPI è andata nella direzione di prevenire la dispersione scolastica, rafforzare la formazione e recuperare i ragazzi e le ragazze non inseriti in nessun percorso formativo. In particolare, i CPI hanno intensificato i tirocini (nel 2004 ne sono stati attivati 2.605, più del doppio rispetto al 2003), come strumento per avviare al lavoro i più giovani. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO Dicembre 2006 Pagina 125

9 Tirocini attivati dai CPI della Provincia di Torino Il 63,3% delle persone inserite in tirocinio sono di sesso femminile, oltre il 46% ha un età inferiore a 24 anni, il 21% tra 25 e 29 anni, quasi il 33% ha superato i 30 anni. Rispetto al passato aumenta significativamente il numero dei giovani che fanno la loro prima esperienza di lavoro attraverso un tirocinio. DELLE PERSONE DISABILI La Legge 68 del 12 marzo 1999 Norme per il diritto al lavoro dei disabili ha aperto nuove opportunità per le persone disabili e ha marcato un cambiamento di approccio dei CPI nei confronti delle imprese: un attività di supporto all impresa, di condivisione delle problematiche, di consulenza, di disponibilità a progettare insieme percorsi mirati di inserimento. Il collocamento mirato prevede: che le persone disabili ricoprano mansioni compatibili con le loro condizioni di salute e con le loro capacità lavorative; che le aziende abbiano la possibilità di inserire le persone disabili in modo produttivo nella propria organizzazione. Nel corso del 2004 e del 2005 è proseguita l attività di revisione e aggiornamento di tutte le iscrizioni e le informazioni riguardanti le persone con disabilità disponibili al lavoro. In generale si conferma l andamento positivo degli inserimenti lavorativi, soprattutto nelle aziende private (il 96,3% degli inserimenti contro il 3,7% imputabile ad enti pubblici), nonostante l attuale situazione di crisi. Questa tendenza è stata generata anche dal marcato sviluppo e consolidamento di una rete di supporto agli inserimenti lavorativi (composta da enti, consorzi, associazioni, organizzazioni datoriali e sindacali del territorio), in grado di garantire maggiori capacità e celerità di intervento. I risultati finora conseguiti fanno intravedere una seria prospettiva di miglioramento delle condizioni professionali e di vita delle persone con disabilità. Si è riscontrata inoltre una crescente fiducia da parte delle imprese verso il servizio Politiche attive del lavoro e Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO Dicembre 2006 Pagina 126

10 dell orientamento e verso i CPI in generale, per la loro capacità di fornire un supporto serio e tempestivo nel trovare soluzioni ai problemi o alle sollecitazioni delle imprese. Alcuni numeri relativi al 2004 e al persone con disabilità disponibili al lavoro iscritte alle liste per il collocamento obbligatorio della Provincia di Torino nel 2004, di cui donne e uomini. Nel 2005 il numero totale è salito a persone diversamente abili assunte nel 2005, di cui 969 presso aziende private e 402 di sesso femminile. 200 mila euro impegnati dalla Provincia per inserimento lavorativo di 20 persone con disabilità psichiatrica in carico presso i Dipartimenti di Salute Mentale delle quattro Asl di Torino 800 mila euro per progetti di integrazione e accompagnamento nel mondo del lavoro, con contratto a tempo indeterminato, di 200 persone con disabilità psichica, nell ottica di garantire un occupazione stabile e dignitosa per il lavoratore e per la lavoratrice e, al tempo stesso, soddisfacente per il datore di lavoro 4 mila euro spesi dalla Provincia per ogni lavoratore e lavoratrice inseriti nel progetto di inserimento lavorativo 8 progetti quadro presentati nel 2004 dalla Provincia per inserire 64 persone con disabilità DELLE PERSONE IMMIGRATE Il sito web provinciale ha ospitato fino alla fine del periodo considerato le schede relative alla normativa in materia di lavoro e immigrazione in diverse lingue. Dal dicembre 2003 al dicembre 2004 è stato attivato il servizio di Mediazione interculturale presso i CPI di Torino, Moncalieri, Orbassano e Settimo T.se. Inoltre, dal marzo al maggio 2004, è stato attivato un intervento di mediazione interculturale, per 14 ore alla settimana, presso i CPI di Ivrea, Pinerolo, Cirié, Chivasso, Venaria e Susa. Il progetto di natura sperimentale aveva come obiettivo quello di realizzare l integrazione sociale degli stranieri extracomunitari. Grazie al Progetto CO.ME - Tutti i colori del mercato finalizzato alla parità di accesso al lavoro, si è costituita una banca dati con i riferimenti sia di persone immigrate (400) in cerca di lavoro sia delle richieste di personale da parte delle aziende. Sono stati avviati 20 tirocini formativi nel 2004 e 22 nel 2005 in imprese diverse. Sono stati stanziati 100mila euro per sostenere la creazione di imprese da parte di persone immigrate. Infine, è stato attivato dal 25 ottobre 2004, grazie alla collaborazione tra la Provincia e la Questura di Torino, un servizio che permette alle persone immigrate di prenotare via sms, presso la Questura di Torino e il Commissariato di Ivrea, il rinnovo e l aggiornamento del permesso di soggiorno, il rilascio e l aggiornamento della carta di soggiorno, la richiesta di nulla osta al ricongiungimento familiare, la coesione familiare da parte di cittadino non comunitario già regolarmente soggiornante ad altro titolo. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO Dicembre 2006 Pagina 127

11 RICOLLOCARE CHI È USCITO DAL MERCATO DEL LAVORO Per fare fronte al perdurare della crisi economica che interessa l intero territorio, l Amministrazione provinciale, in collaborazione con gli enti locali territoriali, ha messo a disposizione risorse proprie e regionali per favorire il reinserimento lavorativo dei soggetti fuoriusciti dal mercato del lavoro. I diversi progetti attivati hanno interessato all incirca 570 lavoratori e lavoratrici, che sono stati coinvolti in percorsi di ricollocazione e riconversione professionale. Il Progetto Accompagnamento Ricollocazione (P.A.RI.), è rivolto ai lavoratori in CIGS e in mobilità provenienti da aziende in crisi strutturale, individuate in collaborazione con le parti sociali. Il progetto è svolto in sinergia con i CPI di Torino, Rivoli, Orbassano, Settimo T.se, Moncalieri, Venaria. Complessivamente hanno aderito a P.A.RI. 148 persone, il 43,3% delle quali di sesso maschile e il 77,7% con la qualifica di operaio. Oltre il 40% dei partecipanti ha un età compresa tra i 40 e i 50 anni, il 27,7% tra i 30 e i 40 anni e il 29,1% oltre i 50. Sul versante delle azioni rivolte alle aziende, i contatti con le imprese sono stati aziende hanno accettato lettere di presentazione e 227 curricula professionali e profili. Sono state organizzate anche 81 visite. Gli oltre contatti stabiliti con le aziende hanno portato a 327 colloqui. Quasi il 44% dei 148 partecipanti è stato ricollocato. Rispetto alle aziende di provenienza dei partecipanti, l azione di P.A.RI. è stata diffusa ed è riuscita a ricollocare lavoratori di ciascuna delle aziende coinvolte nel progetto. Il Progetto C.O.R (Centri Operativi per il Ricollocamento - 1 per ogni abitante) aveva invece l obiettivo di ricollocare in maniera mirata i lavoratori licenziati da piccole imprese, e che quindi si trovavano in mobilità non indennizzata. I Comuni di Chieri, Ivrea, Moncalieri, Orbassano, Rivoli, Settimo T.se, Chivasso, Susa e Venaria hanno messo a disposizione, per il sostegno al reddito dei lavoratori coinvolti nel progetto, 1 euro per ogni residente nel proprio territorio; la Provincia, a sua volta, ha raddoppiato la somma erogata, provvedendo anche all elaborazione di un percorso di outplacement (supporto alla ricollocazione professionale), avvalendosi di professionisti della ricollocazione. L azione è stata svolta in sinergia con i CPI. A seguito di un incontro di presentazione a cui hanno partecipato 488 persone su 742 convocate, 362 ex lavoratori/trici hanno deciso di aderire al progetto. Di questi, oltre il 66% è di sesso maschile e quasi il 48% con una qualifica operaia. L età media è di quasi cinquant anni e la maggior parte (il 49%) possiede la licenza media. Grazie a C.O.R., ben 233 delle 326 persone che vi hanno aderito hanno trovato occasioni occupazionali, mentre 12 sono ancora in fase di prova. Di queste, 150 sono state assunte, 29 hanno scelto di riqualificarsi con percorsi lunghi di formazione, 20 hanno avviato attività in proprio e 34, di fronte all offerta di aiuto al reimpiego, hanno scelto di risolvere da soli il loro problema occupazionale. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO Dicembre 2006 Pagina 128

12 Il progetto Ri.collocazione To.rino (RI.TO.), promosso dal Comune di Torino con il sostegno della Provincia di Torino, ha coinvolto complessivamente 89 lavoratori in un percorso di orientamento e accompagnamento alla ricollocazione basato su una serie di attività rivolte sia ai candidati, sia alle aziende identificate come potenziale bacino di ricollocazione. Dei 78 candidati attivi, 57 sono attualmente ricollocati, mentre tre persone hanno dato le dimissioni e sono quindi nuovamente disoccupate. Il tempo medio di ricollocazione è di circa 2,7 mesi. LE INIZIATIVE IN MATERIA DI PARI OPPORTUNITÀ Si potrebbe affermare che la Provincia di Torino pensa in rosa: infatti, nella sua attività di programmazione in materia di politiche del lavoro, opera tenendo sempre presente, in una prassi oramai consolidata, due aspetti: da un lato la disoccupazione femminile, che la spinge a favorire l inserimento professionale delle donne, e dall altro l attenzione nell erogazione dei propri servizi, alla conciliazione dei tempi di chi (soprattutto donne) deve conciliare impegni lavorativi e cura della famiglia. Anche attraverso l Osservatorio Provinciale del lavoro, la Provincia ha tratto ispirazione per definire le linee strategiche in materia di politiche per il lavoro, in un ottica di genere, come dimostra il documento Donne e mercato del Lavoro che l Osservatorio elabora annualmente in occasione dell 8 marzo. Nel corso del 2004 e del 2005 si è poi mantenuto e rafforzato il lavoro di rete e le collaborazioni con la Consigliera Provinciale di Parità, l Assessorato alla Solidarietà Sociale e Sviluppo Risorse Umane e il nuovo Assessorato alle Pari Opportunità. Senza dimenticare che il Servizio Lavoro ha mantenuto stretti legami con il Gruppo di Lavoro Tecnico Interarea e con l Ufficio Pari Opportunità per elaborare e monitorare tutti i progetti in corso. Con questa formula, che favorisce i rapporti tra le diverse figure, si è tentato di dare attuazione al principio di mainstreaming di genere. In questa direzione, il Servizio Centrale e i CPI hanno svolto un ruolo fondamentale. Nel corso del 2004 si è concluso il progetto Parità nell impiego, per la formazione di base, sul tema delle politiche di pari opportunità, degli operatori e delle operatrici del Servizio Istruzione, Formazione Professionale, Lavoro e Solidarietà Sociale; è stata costituita l Unità Organizzativa Pari Opportunità, per raccordare le Referenti di parità operanti nei CPI e nelle strutture centrali con la Consigliera e con gli altri organismi di parità; è stata costituita la rete delle Referenti Pari Opportunità con il compito di operare in sinergia con le Consigliere Provinciali di Parità allo scopo di individuare discriminazioni palesi e occulte nei luoghi di lavoro, di promuovere le pari opportunità nei luoghi di lavoro e nella gestione del rapporto orientativo, individuare opportunità e strategie per azioni positive di aiuto alle donne in difficoltà. è proseguito il progetto Friendly, promosso dal Comitato Pari Opportunità della Provincia di Torino per favorire l adozione di iniziative utili a migliorare il contesto lavorativo, rendendolo più amichevole (da qui il nome del progetto) nei confronti delle lavoratrici dell Ente. Alla base del progetto si trova un approccio basato sul valore nuovo e praticabile della conciliazione fra responsabilità di lavoro e responsabilità familiari, anche nell ottica di favorire la crescita di carriera delle donne che lavorano nell ente; è stato messo a disposizione un contributo (voucher) per l acquisto di servizi alla persona, finanziato dal FSE 74 per assistere i propri cari mentre si è impegnate in attività per migliorare la propria occupabilità (corsi di formazione, tirocini formativi ecc.) o si è nei primi mesi di inserimento lavorativo che permette di ottenere il rimborso delle spese sostenute per le persone a carico (figli minori, disabili ecc.) che utilizzano servizi pubblici o privati. Nel 2004 le richieste di contributo inoltrate sono state 305, per un ammontare complessivo di ,34 euro. Si è concluso positivamente l iter per FSE 2000/ Ob. 3 - Misura E1 - Linea di intervento 1 Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO Dicembre 2006 Pagina 129

13 domande. Il 90% dei richiedenti sono stati donne. Nel corso del 2005 tali attività sono proseguite e si sono consolidate. In particolar modo la rete delle Referenti Pari Opportunità è diventata un riferimento stabile per la Consigliera di Parità ed il gruppo delle referenti è impegnato oramai in maniera costante in attività di informazione e diffusione della cultura di parità. Nel biennio in questione è proseguita l attività dello Sportello Edilizia (SP.EDI.TO), nato dalla collaborazione tra la Provincia di Torino, il Comune di Torino, il Collegio dei Costruttori Edili della Provincia di Torino, le associazioni artigiane edili e le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL del settore. L obiettivo è quello di favorire l incontro tra domanda e offerta di lavoro in funzione delle grandi opere realizzate nel torinese e nella Regione, anche per le Olimpiadi, in un ottica di trasparenza del mercato del lavoro e di contrasto del fenomeno del lavoro irregolare e sommerso. Nella tabella che segue vengono elencati i risultati raggiunti tra il 2003 ed il 2005, e le qualifiche possedute dai lavoratori presenti nella banca dati: tot. Lavoratori preselezionati Lavoratori segnalati da altri CPI Lavoratori auto candidati Totale presenti in banca dati N. aziende che si sono rivolte allo sportello N. lavoratori richiesti N. lavoratori segnalati Il 40% dei lavoratori presenti nella banca dati sono stranieri, in maggioranza di nazionalità rumena EURES, QUANDO IL LAVORO DIVENTA EUROPEO Attraverso EUR.E.S. (European Employment Services) la Provincia di Torino si mette in rete con il mercato del lavoro europeo, diffondendo le informazioni utili e le reali opportunità. Nella seguente tabella sono indicate le attività dell EURES nel biennio 2004/05: Totale Contatti Organizzazione e Promozione EURES Collocamento e Consulenza Persone in cerca di lavoro Datori di lavoro Lavoratori trasfrontalieri Nel 2004 inoltre il lavoro dei CPI è stato finalizzato a: potenziare la rete Eures provinciale, attraverso un attività di promozione sul territorio e un lavoro di coordinamento, supervisione e formazione dei referenti Eures presenti presso i CPI partecipare a manifestazioni, eventi e fiere a scopo promozionale; Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO Dicembre 2006 Pagina 130

14 attivare il job training in Portogallo; organizzare il seminario informativo I servizi per l impiego in Europa. Aspetti innovativi e trasferimenti di buone pratiche. Tali attività sono continuate nel corso del OSSERVATORIO PROVINCIALE SUL MERCATO DEL LAVORO Negli ultimi anni il quadro normativo in materia di lavoro, formazione e istruzione nel nostro paese è profondamente mutato. Si è assistito sostanzialmente a un processo di decentramento di compiti e funzioni in materia di collocamento e politiche attive del lavoro dallo Stato alle Regioni e alle Province. Lo scenario che si è configurato ha fatto emergere la necessità da parte della Provincia di dotarsi di uno strumento che offra un nuovo punto di vista autonomo ed efficace e di immediata ricaduta per le politiche attive del lavoro nell'ambito dei singoli CPI. L'Osservatorio Provinciale si propone di analizzare il dato del mercato del lavoro e di fornire un quadro di qualità e di tendenza per i diversi settori e per le diverse scansioni territoriali. L Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro ha impostato le attività del biennio 2004/05 secondo le quattro linee d indirizzo disposte dal Piano triennale di attuazione, che prevedevano principalmente: l elaborazione dei dati provenienti da fonti interne (principalmente dai CPI) e la raccolta di elaborazioni provenienti da fonti esterne; l interpretazione dei dati e la proposta di azioni tese a una più efficace ricaduta delle informazioni e delle analisi svolte sui singoli CPI; un attività di approfondimento nell ambito della ricerca Information and Communication Tecnology in Provincia di Torino ; una nuova attività di ricerca sul tema Le alte professionalità nei settori automotive, aeronautica e aerospaziale. L impegno dell Osservatorio è stato rivolto a fornire un quadro quantitativo e qualitativo sul mercato del lavoro, utile anche per indirizzare le scelte dell Amministrazione in materia di politiche attive nell ambito delle attività delle aree Istruzione, Formazione Professionale, Lavoro, Solidarietà Sociale. Le analisi svolte dall Osservatorio Provinciale si sono anche concentrate sul genere dando luogo al documento Donne e mercato del lavoro, che l Osservatorio elabora annualmente in occasione dell 8 marzo. Parliamo di lavoro: il dialogo con le persone e le imprese Il sito web dei Servizi per l Impiego della Provincia di Torino ( si rivolge ai cittadini e alle imprese con lo scopo di fornire informazioni e aggiornamenti sul mondo del lavoro sia a livello provinciale sia a livello nazionale. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO Dicembre 2006 Pagina 131

15 Diffonde informazioni e novità in materia di lavoro, di incontro tra domanda e offerta professionale e di politiche attive, contribuendo ad aumentare i contatti tra la Pubblica Amministrazione e i cittadini. La redazione del sito è realizzata da esperti in materia di diritto del lavoro che operano a contatto con la direzione del Servizio e si avvalgono della collaborazione dell Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino. È possibile contattarla all indirizzo servizio_lavoro@provincia.torino.it. Nel solo corso del 2004 sono giunte a questa casella di posta circa richieste di informazioni. TOTALE ACCESSI SEZIONE LAVORO DEL SITO WEB CPI Al sito si aggiungono inoltre: Consult@Lavoro, un servizio di consulenza on line su quesiti giuridici e applicativi in materia di mercato del lavoro. È rivolto in particolare a imprese, professionisti, operatori istituzionali che possono porre via quesiti e ricevere gratuitamente, dopo pochi giorni, la risposta. Nei due anni in esame sono pervenuti al servizio circa 300 quesiti per anno. Recruiting, avviato nell autunno 2004 grazie a un altro importante accordo di collaborazione tra la Provincia di Torino e l Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino. L obiettivo è quello di sviluppare i servizi di incontro domanda/offerta dei CPI e prevedere un canale veloce per le imprese avvalendosi della rete dei consulenti del lavoro nel rispetto dei principi di trasparenza e gratuità. Bacheca Lavoro, attiva dal novembre 2004, è lo spazio telematico che contiene le offerte di lavoro delle aziende private non soddisfatte dal servizio di preselezione interno ai CPI. È rivolto a tutti/e coloro che cercano un occupazione o vogliono cambiare professione. Gli/le interessati/e possono rispondere a un annuncio presentandosi presso il CPI che lo ha pubblicato. Gli annunci vengono pubblicati ogni 15 giorni anche sul giornale Informalavoro redatto in collaborazione con il Comune di Torino. Prospetto Disabili On-Line. Da cinque anni è possibile compilare on-line, senza ulteriori comunicazioni cartacee e nel rispetto della sicurezza dei dati, il Prospetto Informativo Disabili, Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO Dicembre 2006 Pagina 132

16 obbligatorio per tutte le aziende con più di 15 dipendenti. Il sistema permette di inviare sia il prospetto valido per la Provincia di Torino sia quello di riepilogo nazionale. Le aziende che hanno utilizzato il sistema nel 2004 sono state circa 1.200, ed altrettante nel Risposta Certa. La Provincia dispone di un servizio di Call Center Risposta certa che ha coinvolto un significativo bacino di utenza: contatti durante il 2004 per una media di circa contatti al mese, e contatti nel 2005, per una media di circa al mese Il ricorso a un canale informativo tradizionale come il telefono è aumentato in occasione di cambiamenti rispetto alle situazioni consuete: si sono registrati picchi di contatti, per esempio, in concomitanza di azioni a sostegno dei lavoratori licenziati nei settori tessile, orafo, automobilistico, chiamati a presentare entro il 31 dicembre 2003 l immediata disponibilità al lavoro. Ottima l accessibilità al servizio: il livello è risultato superiore ad analoghe prestazioni offerte in ambito sia pubblico sia privato. Infatti il tempo medio di attesa prima della risposta dell operatore di Risposta certa è risultato essere di 20 secondi. AZIONI CONTRO LA DISOCCUPAZIONE DI LUNGA DURATA Nel corso del biennio sono proseguite le attività previste dal programma triennale predisposto in attuazione del P.O.R 75. ob. 3. Il programma, finanziato dal Fondo Sociale Europeo, è finalizzato alla sperimentazione di servizi preventivi alla disoccupazione di lunga durata attraverso la realizzazione sia di azioni curative rivolte a persone disoccupate e inoccupate da lungo tempo, sia di misure specifiche da dedicare a fasce deboli a rischio di esclusione sociale. Le attività sono state avviate nel 2003 e si concluderanno nel Si tratta di attività caratterizzate dalla necessità di ricorrere alla concertazione. Lo sforzo che la Provincia ha fatto in questo ambito rappresenta una concretizzazione della volontà di stabilizzazione del mercato del lavoro che è uno degli aspetti principali del programma di mandato del Presidente. Nella programmazione triennale delle attività si è previsto di attivare servizi di accompagnamento al lavoro (orientamento, breve formazione, inserimento in tirocinio) a favore complessivamente di persone così distribuite nelle diverse annualità: nella prima annualità nella seconda annualità nella terza annualità Nel periodo compreso tra marzo 2003 e dicembre 2004 sono state coinvolte persone (delle quali hanno svolto un colloquio preliminare di accertamento della loro disponibilità). Le restanti sono state coinvolte durante la terza fase del progetto, attivata nel Sono state inoltre invitate alla presentazione dei programmi persone: il 58% di queste ha partecipato ai diversi incontri e il 35% ha dato inizialmente la propria disponibilità a partecipare ai percorsi proposti. 75 Programma Operativo Regionale Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO Dicembre 2006 Pagina 133

17 L attività di convocazione ha riguardato persone da inserire nel 48% dei casi in attività di tipo preventivo, nel 41% di tipo curativo, nel 7% dei casi in programmi a favore di fasce deboli e nel 4% a favore di disabili. Delle persone che hanno partecipato ai diversi programmi proposti, sono state avviate al lavoro (1.014 a tempo determinato e 338 a tempo indeterminato). Con riferimento a queste ultime, i rapporti di lavoro registrati sono in totale 2847, in media circa 2 occasioni di lavoro per ciascun soggetto avviato. Delle persone avviate al lavoro, il 64% ha partecipato a programmi di tipo preventivo, il 29% a programmi di tipo curativo. Quest ultimo è un risultato interessante considerando che in questi programmi sono state inserite donne disoccupate di lungo periodo di età superiore ai 35 anni e uomini con professionalità deboli sul mercato del lavoro di età superiore ai 45. LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA : SVILUPPO, LAVORO, VALORIZZAZIONE RISORSE UMANE dell'asse 2: LA PROVINCIA E IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO Provenienza risorse da altri soggetti: Unione Europea , ,45 Stato Italiano , ,00 Regione Piemonte (*) , ,72 da risorse proprie o acquisite dall'ente Provincia : prevalentemente tributi e tariffe , ,56 risparmi di gestione 0, ,00 proventi di vendite di beni del patrimonio 0, ,20 ricorso al credito bancario 0,00 0,00 Totale risorse acquisite , ,93 Destinazione impieghi cosiddetti "correnti": attività di natura ordinaria gestite direttamente , ,48 attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) , ,55 cosiddetti "in conto capitale": investimenti gestiti direttamente , ,20 investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) 0, ,70 Totale impieghi realizzati , ,93 (*) per il solo 2004 = bando occupati P.O.R. 15,4 M Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO Dicembre 2006 Pagina 134

18 3.2.2 ORIENTAMENTO E FORMAZIONE Si è compiuto, in questi anni, da parte dei Ministeri del Lavoro e dell Istruzione e della Regione Piemonte, un graduale trasferimento di funzioni verso le Province, per le attività di orientamento finalizzate al lavoro, e per la formazione professionale. Oggi la Provincia di Torino dispone di circa euro (trasferimenti regionali per il 2004/2005) e destina euro di fondi propri per le attività di supporto alle autonomie scolastiche. La Provincia svolge un ruolo attivo e strategico nel programmare la complessa offerta formativa, nel supportare attivamente le autonomie scolastiche e, infine, nel prevenire la dispersione scolastica. Sullo sfondo dell azione politica provinciale si trovano le indagini, effettuate dalla Provincia stessa riguardanti: il fabbisogno di formazione, la dispersione scolastica, il sistema della formazione continua, il mercato del lavoro e le modalità di accesso al mondo lavorativo dopo il conseguimento del titolo di studio. Gli interventi e i progetti realizzati vengono condivisi con altri soggetti e sono pensati per incrociare quanto più possibile i bisogni del mondo produttivo, per incentivare lo sviluppo locale, i patti territoriali, l attuazione delle politiche comunitarie. Rimangono, tuttavia, ancora due limiti all azione della Provincia. Il primo è da ricondurre all incertezza sulla disponibilità e sull entità delle risorse economiche, che provoca difficoltà di programmazione. Il secondo, più culturale, fa riferimento alla scarsa diffusione nell opinione pubblica, e anche nelle istituzioni o negli altri enti pubblici, dell importanza delle azioni di innalzamento della scolarità e della formazione della popolazione. PENSANDO AI RAGAZZI E ALLE RAGAZZE: DISPERSIONE SCOLASTICA E SUCCESSO FORMATIVO Quando la Provincia rivolge il suo sguardo al mondo giovanile, quello in stato di diritto-dovere all'istruzione e alla formazione ovvero alle persone sopra i 13 anni, si trova di fronte a due fenomeni complementari: la dispersione scolastica e il successo formativo. Conoscere e monitorare i movimenti, i titoli di studio, le mobilità, i passaggi e i trasferimenti, gli abbandoni, il tipo di occupazione, diventa indispensabile al fine di giungere ad una programmazione di offerte formative congruenti. Parte da qui la consapevolezza che nel territorio provinciale ci sono ragazze e ragazzi fuori da ogni percorso scolastico. L obiettivo è di ricondurli/e efficacemente alla formazione, per aiutarli/e ad ottenere un diploma o una qualifica, sempre più necessaria in un mercato del lavoro complesso. Le attività di orientamento e di formazione progettate per i/le giovani includono quelle a favore delle persone disabili, anche attraverso la partecipazione ad accordi di programma e tavoli di zona. C è, più in generale, un reale impegno della Provincia nel sostenere economicamente le autonomie scolastiche nei progetti di inserimento e integrazione rivolti anche agli allievi stranieri, nonché ai percorsi serali o di recupero per gli adulti. Qui va considerata anche tutta Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO Dicembre 2006 Pagina 135

19 l attività sostenuta nelle scuole rispetto ai tirocini (sperimentazione di tirocini di qualità) e al raccordo con il mondo del lavoro e delle imprese. CESEDI, A DISPOSIZIONE DELLE SCUOLE Il Centro Servizi Didattici (CeSeDi) è un organismo che mette a disposizione delle scuole di ogni ordine e grado del territorio di Torino e provincia, una serie articolata di opportunità formative per docenti e studenti, di strumenti per la progettazione didattica e di servizi a supporto delle autonomie scolastiche. In linea con il passato, progetti e servizi sono pensati coerentemente alle esigenze della nuova scuola dell'autonomia, alla quale non servono soltanto percorsi progettuali già definiti, ma strumenti per sviluppare progetti autonomi, occasioni di scambio di esperienze didattiche, supporti tecnico-scientifici. Questi nascono dal dialogo con Istituzioni pubbliche, Enti e Associazioni del territorio e dal costante confronto con i vari attori del mondo della scuola e si propongono di sostenere e promuovere l'autonomia e l'innovazione possibile. Per quanto riguarda gli ambiti tematici riguardanti Intercultura, Legalità, Diritti; Storia del Novecento; Metodologie didattiche; Orientamento universitario; Scienze e territorio, Arte e spettacolo, sono stati proposti nell anno 2005: 36 progetti (seminari modulari, uscite didattiche, soggiorni, laboratori) rivolti alle scuole superiori che hanno visto la partecipazione di 1116 classi (stimabili in studenti) 14 corsi e 6 seminari per docenti delle scuole di ogni ordine e grado che hanno fornito formazione a 1089 insegnanti 2 convegni che hanno registrato la partecipazione di 700 persone Con specifico riferimento al numero delle istituzione scolastiche superiori presenti sul territorio provinciale sono state coinvolte 93 su 96 Autonomie scolastiche. PROGETTO SCUOLALAV Grazie ad un Protocollo di intesa tra la Provincia di Torino, le Istituzioni scolastiche, la Camera di Commercio, l'unione Industriale di Torino e altre Associazioni di Categoria, viene offerta la possibilità agli/alle studenti/esse di svolgere degli stage in azienda della durata di 3-4 settimane nei mesi tra giugno e luglio. Qui di seguito si riporta una tabella che riassume i dati relativi al progetto nei due bienni e : Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO Dicembre 2006 Pagina 136

20 MODULI DI PREPARAZIONE ALLO STAGE Circa 500 ragazzi/e Circa 300 ragazzi/e STAGE DI QUALITÀ CON CONTRIBUTI SUOLALAV VISITE AZIENDALI REALIZZATE NELLE IMPRESE DELLA PROVINCIA MODULI RIVOLTI ALLA CONOSCENZA DEL MONDO DEL LAVORO SEMINARIO SU UNA GIORNATA DI STAGE MONITORAGGIO DATI LICEO GRAMSCI DI IVREA MODULI METTERSI IN PROPRIO IN COLLABORAZIONE CON MIP 100 ragazzi/e 120 ragazzi/e 12 per circa per circa 500 ragazzi/e ragazzi/e 4 per circa 100 ragazzi/e 15 per circa 300 ragazzi/e Circa 400 ragazzi/e / / 14 per circa 400 La percentuale in media dei maschi è pari al 40-45% rispetto al totale. LA PROVINCIA E I GIOVANI. ALCUNI NUMERI La Provincia ha collaborato o operato in modo congiunto (per orientamenti, tirocini, progetti di integrazione, raccolta dati) con oltre il 70% del totale delle istituzioni scolastiche e formative (nel biennio considerato, 95 scuole medie superiori, 1 in più rispetto al 2003). Per rintracciare e identificare i casi da trattare sono stati effettuati 4000 contatti (1916 sono stati contatti diretti) e 3000 alunni/e incontrati/e nelle classi 2000 colloqui informativi e 1500 consulenze individuali; 300 accompagnamenti in formazione. ORIENTAMENTO SCOLASTICO Le attività dell Orientamento si rivolgono a: Associazioni (un progetto di orientamento è stato specificamente sulle Pari Opportunità); Altri enti ed istituzioni (istituzioni scolastiche e formative, enti locali, consorzi socioassistenziali); Studenti/esse dai 13 ai 18 anni stato di diritto-dovere all'istruzione e alla formazione Genitori e insegnanti Se rispetto alle attività di orientamento non esistono azioni specifiche riconducibili alle politiche di genere, rispetto alla dispersione scolastica e formativa si registrano due aspetti interessanti: si tratta di un fenomeno quantitativamente limitato per la popolazione femminile; tuttavia, quando esiste, esso si presenta con tratti più gravi e con maggiori difficoltà di recupero a causa di radicati fattori culturali di stereotipi di genere. LA FORMAZIONE PROFESSIONALE La formazione professionale viene gestita dalla Provincia di Torino attraverso tre azioni principali: la programmazione (individuazione di priorità legate alle caratteristiche e ai fabbisogni espressi dal territorio), la gestione amministrativa (pubblicazione dei bandi di erogazione delle risorse stanziate, gestione della fase istruttoria, rendicontazione e liquidazione dei Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO Dicembre 2006 Pagina 137

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