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1 REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D'AOSTA REGION AUTONOME DE LA VALLEE D'AOSTE COMUNE DI COURMAYEUR COMMUNE DE COURMAYEUR REALIZZAZIONE DI UNA PISTA PER TEST DRIVE SITA NEL COMUNE DI COURMAYEUR. ELABORATO GRAFICO DI PROGETTO 1Amm Data: Marzo 2015 Aggiornamento: Codice tavola: 302_14B_1Am PROGETTO DEFINITIVO Responsabile progetto: Architetto Matteo Brero Collaboratori: Arch. Alessandro Anile LAP S RCHITETTURA COMMITTENTE: ROYAL HOTEL S.R.L., con sede in Courmayeur (Ao), via Roma, 87, C.F. e P.Iva: RELAZIONE TECNICA E DOCUMENTAZIONE FOTOTGRAFICA ESIGN Arch. Crisitan Facchini Arch. Matteo Brero Geom. Jury Corradin Saint Christophe (AO) Tel. 0165/40211 Fax 0165/ info@lapisad.it C.F./P.I

2 Il sottoscritto Cristian FACCHINI, iscritto all ordine degli Architetti della Regione Valle d Aosta n.291, titolare dello studio LAPIS AD, con sede in Saint Christophe (AO), Località Grand Chemin n 10, C.F./P.I , su incarico del signor BARATHIER SERGIO, residente in Aosta via Parigi n. 4 (AO), C.F. BRTSGR54C10A326H, in persona del legale rappresentante pro tempore dalla società ROYAL HOTEL S.R.L. via Roma Courmayeur (AO), visto il rilievo, presenta il progetto per la realizzazione di una pista di test Drive in Località Entrèves (Courmayeur) in zona Fa09* del PRGC (Art ZONE TERRITORIALI F Servizi, impianti e attrezzature di interesse generale regionale e locale). Il progetto della pista di test Drive verrà realizzato su un area privata posta a sud del parcheggio della funivia della Val Veny. L area attualmente è utilizzata dalla Regione come area di cantiere per i lavori della funivia del Monte Bianco, l obiettivo della società promotrice in accordo con i proprietari è quella di riportare i terreni alla stato precedente dell intervento. Il progetto della pista di test Drive va ad inserirsi in un contesto di mercato dove non esistono altri impianti simili. L impianto in progetto ha lo scopo di creare un nuovo indotto sia nel periodo invernale che nel periodo estivo. L intervento in progetto risulta essere inserito in un contesto unico al mondo, viene a crearsi una location unica e stabile di riferimento al livello internazionale (come fanno altre realtà del comprensorio alpino, vedi CORTINA SAINT MORITZ), per la presentazione dei nuovi modelli di auto e motocicli a livello mondiale, con la conseguente presenza di tutta la stampa internazionale.

3 ESTRATTO SIMULAZIONE TRACCIATO IN PROGETO L architettura della pista Test Drive in progetto, ci consente un utilizzo polifunzionale, di conseguenza si ha la possibilità di realizzare una moltitudine di iniziative: corsi di educazione stradale legati a progetti scolastici, istituzionali o ministeriali di guida sicura su neve e ghiaccio, High performance, manifestazioni motoristiche (auto e moto), guida sportiva e soprattutto visto il contesto unico al mondo, di creare una location unica (a due passi dalla nuova Funivia del Monte Bianco e dalla funivia della Val Veny, lungo la direttrice principale che porta al tunnel del monte Bianco e soprattutto a 5 muniti dal centro di Courmayeur), per la presentazione dei nuovi modelli di auto e motocicli a livello mondiale, con la conseguente presenza di tutta la stampa internazionale. Durante le manifestazioni non verrà ammesso pubblico, ma solo la stampa accreditata ed eventuali addetti ai lavori.

4 FOTO AEREA CON PERIMETRAZIONE AREA D INTERVENTO

5 ESTRATTO CATASTALE AREA D INTERVENTO FOGLIO 49 La coerenza con gli strumenti urbanistici vigenti: la tipologia d intervento confrontata con il vigente P.R.C.G; L intervento in oggetto ricade in zona Fa09* che consente la realizzazione tramite PUD di un impianto sportivo d interesse regionale. Dall analisi cartografica (vedi tavola 1 CART) allegata, non emergono vincoli alla realizzazione dell impianto. Opere da realizzare Si evidenzia che il progetto ha lo scopo di recuperare l attuale area destinata al deposito di materiale per i lavori di realizzazione della funivia del Monte Bianco, andando semplicemente a riportare l area alla sua conformazione originale, senza creare nuovi manufatti. L intervento consiste nel movimento terra e inerbimento del terreno sistemato, non vengono eseguiti manufatti. Nella tavola di progetto allegata viene riportato il tracciato della pista, che verrà realizzato con birilli colorati.

6 Dal punto di vista impiantistico verrà realizzata una predisposizione su tutto il perimetro del lotto interessato per un eventuale illuminazione dell impianto e il collegamento alla rete idrica comunale per un nuovo idrante. DISPONIBILITÀ DELLE AREE O IMMOBILI DA UTILIZZARE, ALLE RELATIVE MODALITÀ DI ACQUISIZIONE E AI PREVEDIBILI ONERI; La società promotrice dell iniziativa dispone dell area oggetto d intervento in quanto ha un contratto d affitto di 6 anni +6 anni con i proprietari dei terreni. L intervento verrà realizzato con fondi propri e risorse private senza nessun aiuto pubblico. COERENZA CON IL PRCG L intervento in oggetto ricade nell Art ZONE TERRITORIALI F Servizi, impianti e attrezzature di interesse generale regionale e locale. 1. Sono le parti di territorio destinate agli impianti ed alle attrezzature di interesse generale. Il piano individua ai sensi dell art. 22 della LR 11/98 le seguenti sottozone: a) Fa: per servizi di rilevanza regionale; L INTERVENTO IN OGGETTO VIENE INDIVIDUATO COME UN IMPIANTO SPORTIVO ATIPICO.

7 VERIFICA DELLE SCELTE PROGETTUALI CON LA DISCIPLINA DEGLI AMBITI INEDIFICABILI E INDICAZIONE DEGLI EVENTUALI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI DA AVVIARE (QUALI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE, DEROGHE, VALUTAZIONE DI INCIDENZA, ECC.); 1. Parere della Sovrintendenza ai Beni Culturali Ambientali Il progetto è stato analizzato con il responsabile Tutela beni paesaggistici e architettonici, l architetto Carlo SALUSSOGLIA, da dove è emerso che l intervento in progetto non è in contrasto con l attuale normativa vigente in materia di paesaggio. 2. Per quanto concerne il quadro vincolistico derivante dalle Cartografie degli Ambiti Inedificabili ai sensi della L.R. 11/98 art , si evidenzia quanto segue: Art. 35 Individuazione dei terreni sede di frana. Il sito di intervento ricade parzialmente all interno della Fascia di Cautela speciale (FCs), determinata dalla presenza lungo il tratto di valle in esame (versante opposto) della Frana del Mont de la Saxe, avente disciplina d uso corrispondente alla Fascia F1 ad elevata pericolosità. A questo proposito si precisa che in base alla normativa vigente (D.G.R del concernente l approvazione delle nuove disposizioni attuative della legge regionale 6 aprile 1998 n. 11 previste agli artt. 35, 36 e 37 in sostituzione dei capitoli I, II e III dell'allegato A alla deliberazione della Giunta regionale 15 febbraio 1999, n. 422 e revoca della deliberazione della Giunta regionale n. 1968/2008), l intervento in progetto, configurandosi come rimodellamento del terreno finalizzato alla realizzazione di un attività sportiva atipica, richiede che venga redatto uno specifico Studio sulla compatibilità dell intervento con lo stato di dissesto esistente e di verifica dell adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le opere di mitigazione del rischio necessarie. Tale Studio verrà analizzato in sede di Conferenza dei Servizi, così come concordato con il Coordinatore dell Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica, Ing. Raffaele ROCCO.

8 Art. 36 Individuazione dei terreni a rischio d'inondazione. Il sito in esame rientra all interno della Fascia C. La normativa vigente prevede in relazione alla tipologia dell intervento in progetto, che venga redatto uno specifico Studio sulla compatibilità dell intervento con lo stato di pericolosità idraulica determinato dall evento preso a riferimento per la delimitazione della fascia, contenente, altresì, la verifica dell adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le necessarie opere di mitigazione del rischio. Tale Studio NON necessita dell autorizzazione da parte dell Autorità Idraulica competente. Art. 37 Individuazione dei terreni a rischio di valanghe o slavine. Il sito in oggetto ricade all interno dell Area a basso rischio V3, legata alla presenza lungo i versanti che insistono sull area, di alcuni fenomeni valanghivi discendenti dal ghiacciaio della Brenva e più in generale dal tratto inferiore del Glacier des Thoules, il cui soffio arriva ad interessare la medesima. La normativa vigente prevede la redazione di una specifica Relazione di Interferenza Valanghiva, ai fini dell'ottenimento del parere positivo da parte della Struttura Direzione dell'assetto idrogeologico dei Bacini Montani (Ufficio Valanghe - Ref. Dott. For. V. Segor). 3. Parere della Struttura pianificazione territoriale dell'assessorato territorio e ambiente. Alla presente viene allegata laper la valutazione previsinale d impatto acustico redatta ai sensi dell art. 10, comma 2, lettera a) della L.R. n. 20/2009 e dell Allegato C alla D.G.R. n del 2 novembre 2012 CASI, CRITERI E MODALITÀ SEMPLIFICATE PER LE PREDISPOSIZIONE DELLA RELAZIONE DI PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO E PER LA VALUTAZIONE PREVISIONALE DI CLIMA ACUSTICO.PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

9 SITUAZIONE DEI PUBBLICI SERVIZI ATTINENTI ALL OPERA DA REALIZZARE CON L INDICAZIONE DELLE EVENTUALI NECESSITÀ DI ADEGUAMENTO; L area d intervento è facilmente raggiungibile in quanto è servita dalla strada statale e confina a nord con il parcheggio delle funivie di Val Veny, quindi non è necessario richiedere un nuovo accesso l Anas. All interno dell area come concordato sono stati ricavati 10 parcheggi per i fruitori della pista. In accordo con l amministrazione comunaie, il punto d informazione e i servizi igienici verranno ricavati nello Chalet dell Elisky posto a circa 100 metri verso nord.

10 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

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