DIETA IN PARTICOLARI CONDIZIONI PATOLOGICHE

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1 DIETA IN PARTICOLARI CONDIZIONI PATOLOGICHE Le patologie da malnutrizione sono causate da una nutrizione non adeguata sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. L educazione alimentare assume un ruolo preventivo molto importante, mentre la dietoterapia è di competenza medico-specialistica.

2 Obesità L obesità è una condizione patologica caratterizzata da un enorme accumulo di grasso nell organismo. Il soggetto obeso viene definito tale quando supera del 20% il proprio peso ideale, mentre si parla genericamente di sovrappeso per valori inferiori (compresi di solito tra il 10-20%).

3 Obesità In base all indice di massa corporea (IMC) o Body Mass Index (BMI), che si calcola dal rapporto fra il peso corporeo (in kg) e la statura (in m 2 ), il soggetto si definisce: in sovrappeso, per valori compresi tra 25 e 29,9; obeso, per valori superiori a 30.

4 Obesità Le cause dell obesità sono diverse: predisposizione genetica disturbi metabolici situazioni ambientali fattori psicologici Obesità da deficit termogenetico La circonferenza addominale maggiore di 102 cm nell uomo e di 88 cm nella donna costituisce elemento di alto rischio nell obesità viscerale.

5 Obesità L obesità di tipo androide (che predilige gli uomini) si caratterizza per il grasso localizzato prevalentemente in sede addominale e viscerale; L obesità di tipo ginoide (che predilige le donne) si caratterizza per il grasso localizzato per lo più a livello delle cosce e dei glutei.

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7 Obesità Indicazioni dietetiche non scendere al di sotto delle 1200 kcal/giornaliere; ridurre la quota di lipidi e zuccheri semplici; aumentare il consumo di fibra e privilegiare cibi a basso valore calorico; suddividere la razione alimentare in tre pasti alimentari e non mangiare fuori pasto; non bere alcolici o limitarli fortemente; attenersi scrupolosamente alle indicazioni del dietologo e consultarlo in caso di variazione della dieta.

8 Obesità

9 Aterosclerosi L aterosclerosi colpisce i vasi sanguigni ed è caratterizzata dalla deposizione di sostanze lipidiche nella parete interna di vasi e arterie, con conseguente ispessimento e perdita di elasticità. Tale fenomeno è dovuto alla formazione delle placche di ateroma, costituite da colesterolo e trigliceridi che restringono il calibro del vaso.

10 Aterosclerosi L aterosclerosi costituisce una delle concause delle malattie cardio-vascolari, quali infarto al miocardio, angina, ictus cerebrale. Il colesterolo plasmatico desiderabile è inferiore ai 200 mg/dl per i soggetti di età superiore ai 30 anni e di 180 mg/dl per quelli di età inferiore.

11 Aterosclerosi Il colesterolo, fattore di rischio per l aterosclerosi, è veicolato dalle LDL (Low Density Lipoprotein - colesterolo cattivo ) e si deposita sulle pareti interne delle arterie, mentre il colesterolo veicolato dalle HDL (High Density Lipoprotein - colesterolo buono ) tende a rimuovere tali depositi.

12 Aterosclerosi I trigliceridi plasmatici sono considerati: normali se inferiori a 149 mg/dl; a rischio moderato se compresi tra mg/dl; a rischio elevato se maggiori di 200 mg/dl.

13 Aterosclerosi Indicazioni dietetiche normalizzare il peso in presenza di sovrappeso o obesità; ridurre il consumo di zuccheri semplici; limitare o eliminare l assunzione di bevande alcoliche; limitare gli acidi grassi saturi ed eliminare gli acidi grassi insaturi di tipo trans; preferire gli acidi grassi essenziali e l acido oleico (olio di oliva e.v.); preferire proteine vegetali e fibre solubili (es. legumi), che abbassano i livelli di colesterolo nel sangue e riducono l assorbimento dei grassi.

14 Aterosclerosi Alcuni alimenti aiutano a ridurre il colesterolo-ldl: olio di lino, olio di pesce, fibre solubili, cipolle crude, olio extravergine di oliva, succo d arancia e con moderazione vino rosso, in quanto contiene resveratrolo.

15 Ipertensione L ipertensione indica l aumento della pressione sanguigna nelle arterie e nelle vene oltre i valori medi normali. La pressione arteriosa, detta anche comunemente pressione, è prodotta dal cuore e varia da persona a persona in funzione dell età, dello stato emotivo e dell attività fisica.

16 Ipertensione Le complicazioni dell ipertensione sono: ingrossamento del muscolo cardiaco; ictus o infarto; aterosclerosi; danni renali; danni oculari.

17 Ipertensione Pompa sodio-potassio: meccanismo presente nelle membrane cellulari che regola il volume delle cellule. Lo ione K + prevale nelle cellule, mentre lo ione Na + predomina nel sangue. Per mantenere l omeostasi è necessario un adeguato apporto di potassio con una dieta ricca di ortaggi e frutta fresca.

18 Ipertensione La dieta DASH (Dietary Approach to Stop Hypertension) prevede una dieta: ricca di frutta, verdura e cereali integrali; povera di cibi grassi e ricchi di sale e zuccheri. La ripartizione dei macronutrienti consigliata è di: 18% di proteine; 27% di grassi e 55% di carboidrati.

19 Ipertensione

20 Diabete Il diabete è una malattia del metabolismo glucidico e viene normalmente distinto in: Diabete mellito insulino-dipendente (IDDM) o di tipo 1; Diabete mellito non insulino-dipendente (NIDDM) o di tipo 2.

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22 Il Diabete mellito insulinodipendente (IDDM) o diabete di tipo 1 predomina nei bambini, negli adolescenti e nei giovani, ed è caratterizzato dalla distruzione delle cellule beta del pancreas, responsabili della secrezione di insulina, ormone necessario perché i tessuti possano utilizzare il glucosio del sangue. Diabete

23 Diabete Il Diabete mellito non insulino-dipendente (NIDDM) o diabete di tipo 2 è la forma di diabete più diffusa in tutti i Paesi ed è tipico dell età matura (anziani). Non risulta associato ad anomalie del pancreas, ma è causato da insufficiente quantità di insulina o dal fatto che quella prodotta non agisce adeguatamente.

24 I principali fattori di rischio del diabete di tipo 2 sono: obesità (BMI maggiore o uguale a 30 kg/m 2 ; inattività fisica; ipertensione (PAS maggiore o uguale a 140 mmhg e\o PAD maggiore a 90 mmhg); colesterolo HDL (minore o uguale a 35 mg/dl); trigliceridi (maggiori o uguali a 250 mg/dl). Diabete

25 Diabete Gli esami del sangue che possono individuare il diabete sono: glicemia: misura la quantità di glucosio ematico e presenta valori normali compresi tra mg/dl. Valori tra possono indicare eccessi alimentari, mentre valori superiori a 114 possono evidenziare un diabete latente;

26 Diabete glicosuria: misura la quantità di glucosio nelle urine. Nell individuo sano il glucosio è assente, mentre nel diabetico è presente quando la glicemia supera i mg/dl; curva del glucosio: si effettua quando i valori glicemici sono fuori norma ed evidenzia la quantità di glucosio a digiuno e dopo una razione alimentare.

27 Diabete L indice glicemico (IG) di un alimento rappresenta la velocità con cui aumenta la glicemia (concentrazione di glucosio nel sangue) in seguito alla sua assunzione. Il carico glicemico (CG) misura quanto sale la glicemia, tenendo conto sia dell IG sia di quanti carboidrati siano realmente presenti nell alimento

28 Diabete

29 Diabete Indicazioni dietetiche La pratica di una corretta alimentazione deve pertanto osservare: un basso apporto di zuccheri semplici (che non superi il 5% delle calorie totali); un apporto calorico complessivo proporzionale al peso; un apporto elevato di fibra solubile; grassi e proteine in funzione delle condizioni metaboliche.

30 Diabete

31 La gotta è una malattia del metabolismo purinico, caratterizzata da attacchi ricorrenti di artrite infiammatoria acuta con dolore, arrossamento e gonfiore delle articolazioni, causati dal deposito di cristalli di acido urico in presenza di iperuricemia. Gotta

32 La dieta di chi soffre di gotta deve essere a basso contenuto di purine (carni, frattaglie, latte, uova, formaggi) e di zuccheri semplici (es. fruttosio, ad azione iperuricemizzante), priva di alcolici e di bevande zuccherate, ricca di acqua oligominerale o minimamente mineralizzata per favorire l espulsione di acido urico. Gotta

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