gruppo termico mobile. Brevetto depositato (MI 2009 A000516). Cal

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1 gruppo termico mobile. Brevetto depositato (MI 2009 A000516). Cal

2 welcocal welcocal gruppo termico mobile gruppo termico mobile 2

3 3 Gruppo termico mobile Un completo sistema realizzato per produrre e trasferire calore negli impianti dove il fluido termovettore è l acqua. Un piccolo ma potente generatore di calore, con bruciatore a gasolio, dotato di tutti gli accessori per il buon funzionamento e la sicurezza, montato su di un carrello a due ruote, facile da trasportare e posizionare. Il generatore di calore, funzionante con combustibile gasolio commerciale (DIN EN 590), potenza 12kW, è stato realizzato per poter dare una risposta a ricorrenti esigenze impiantistiche termotecniche (UNI ). Questa particolare applicazione è protetta da brevetto di proprietà SYSTERM spa (IT MI 2009A ). Il cuore del sistema è il riscaldatore autonomo prodotto dalla Eberspächer (DE). Riscaldatore autonomo prodotto da Eberspächer (DE) Uscita acqua Ventola aria di combustione Alimentazione combustibile Candeletta in ceramica Sensore di temperatura Sensore di surriscaldamento Scambiatore di calore Camera di combustione microfusa in acciaio legato Entrata acqua Centralina di comando con sistema di diagnosi Sensore fiamma Pompa acqua Cavo di collegamento al quadro elettrico con spina Entrata aria di combustione Uscita gas di scarico

4 welcocal welcocal gruppo termico mobile 4 Funzionamento e particolarità Come indicato nel disegno schematico in fig.1, nel riscaldatore (1), lo scambiatore di calore che avvolge la camera di combustione ed è lambito dai gas di scarico, riscalda il fluido (acqua + antigelo) mantenuto sempre in circolazione nel circuito primario mediante una piccola pompa (3) collegata al riscaldatore; l aria comburente viene aspirata da un tubo in plastica e passa attraverso il silenziatore (2) e prima di essere espulsa passa in un tubo in acciaio corrugato ed anche attraverso il silenziatore di scarico (4). L energia termica così prodotta viene trasferita al fluido che, a sua volta, alimenta un circuito secondario. Il circuito secondario è dotato di una regolazione a punto fisso mediante valvola termostatica a tre vie (5) con sonda ad immersione (6) che consente la scelta della temperatura (20 50 C) da regolare; questo circuito è collegabile, mediante tubazioni flessibili all impianto. I due flessibili coibentati, lunghi 4 m, facilitano il posizionamento del carrello in un luogo utile per l evacuazione dei gas di scarico; l acqua, riscaldata nel gruppo termico, grazie alla pompa (7), circola nell impianto attraverso questi tubi flessibili. Il gruppo termico è protetto da sovra-pressioni dalla valvola di sicurezza (8) e dal vaso d espansione chiuso a membrana (9). Il termostato di sicurezza (10), consente il blocco del riscaldatore (1), al superamento del valore di taratura impostato (30 70 C). Una valvola a galleggiante per lo sfogo dell aria (11), n 2 filtri (12) con elevata capacità di trattenimento delle impurità (300 µ), n. 2 valvole d intercettazione (13), una valvola automatica di riempimento da collegarsi alla rete idrica (14), un rubinetto di scarico (15), termometri e manometro, completano l integrale funzionalità del gruppo. Fig. 1 - Schema di funzionamento

5 5 Importante funzione ha la valvola di taratura (16) fig. 2 poichè consente di mantenere, in ogni condizione di carico termico, una minima circolazione del fluido in caldaia e mantiene più efficiente il sistema di regolazione evitando surriscaldamenti. Nella posizione tutta chiusa la valvola assicurerebbe la massima potenzialità all impianto ma, in caso di chiusura della valvola termostatica (5) non potrebbe consentire circolazione d acqua nel riscaldatore; Fig. 2 Fig. 3 generalmente la posizione impostata in fabbrica (taratura 0,25) non deve essere modificata, l eventuale modifica avviene con allegata chiave ad incastro dopo aver posizionato l inserto nell anello, fig. 3; il fermo consente sempre la totale chiusura con possibilità di riposizionamento al valore di taratura impostato. E consigliato, per evitare manomissioni, togliere dalla valvola la chiavetta. Il funzionamento del riscaldatore, inserito in WELCO-Cal, si avvia secondo il programma controllato dalla centralina elettronica integrata: prima si attiva la pompa (3) dell acqua e la ventola dell aria comburente, la pompa dosatrice (17) inizia l erogazione del combustibile un po in ritardo e contemporaneamente si accende la prima candela e subito dopo la seconda. Nella camera di combustione si forma quindi una fiamma stabile e si spengono entrambe le candele. Al primo avviamento la caldaia funziona al massimo (stadio Power ) finché la temperatura dell acqua non superi la soglia di commutazione e quindi, secondo il fabbisogno termico, commuta automaticamente gli stadi: Massimo / Medio1 / Medio 2 / Minimo / Spento. Vedi dati riportati in tabella 1. Tab. 1 - Dati tecnici riscaldatore WELCO-Cal Fluido di riscaldamento Miscela d acqua e antigelo 90% acqua 10% antigelo Regolazione della potenza termica Power Max. Medio 1 Medio 2 Medio 3 Min. Potenza termica watt Consumo combustibile l/h 1,5 1,2 0,65 0,4 0,18 0,15 Assorbimento elettrico watt Temperatura circostante ammessa da -40 C a + 80 C

6 welcocal welcocal gruppo termico mobile 6 WELCO-Cal in funzione è silenzioso e, per quanto riguarda la sua rumorosità, il valore massimo è indicato più avanti nelle caratteristiche costruttive; detto valore va diminuendo, quando funziona a regimi di potenza ridotti. Qualora il calore assorbito dall impianto si riduca e la temperatura dell acqua nel circuito primario tendesse a raggiungere gli 85 C, il riscaldatore passerà automaticamente dallo stadio Minimo allo stadio Spento. Quando la temperatura dell acqua nel circuito primario si raffredda sino a circa 70 C, il riscaldatore passa automaticamente dallo stadio Medio1. L alimentazione del gasolio è assicurata al bruciatore dalla pompa dosatrice (17) che aspira il gasolio, dal serbatoio. ll riscaldatore funziona con gasolio per autotrazione, normalmente disponibile in commercio (DIN EN 590) nei distributori e non è consentito l uso di gasolio ecologico (Biodiesel). Con temperature esterne comprese tra 0 e -20 C si consiglia l utilizzo di gasolio invernale (secondo DIN EN 590). La centralina elettronica integrata nel gruppo termico, rileva anche, in base alla potenza assorbita dalla ventola, l altitudine effettiva del riscaldatore. Quando si utilizza WELCO-Cal in zone con altitudine di m sul l. del m., il riscaldatore viene adattato all altitudine con una minima variazione della portata di combustibile; la riduzione di potenza in funzione dell altezza sul l.m. è di circa il 10% a 2800 m. Il generatore deve inoltre poter essere alimentato con acqua mediante collegamento alla rete idrica, in modo che, a freddo, la pressione sul manometro sia di 0,5 0,6 bar. Per il collegamento alla rete idrica è fornito a corredo il tubo flessibile art. P Caratteristiche costruttive Regolazione della potenza... 1,2 12 kw Max pressione d esercizio...2 bar Combustibile...gasolio diesel Consumo gasolio...0,15 1,5 l/h Alimentazione elettrica V 50 Hz Max assorbimento elettrico W Volume vaso chiuso a membrana l Q max pompa circuito primario l/h Q min pompa circuito primario l/h Caratteristiche pompa circuito secondario... Grundfos UPS Rumorosità a 1 m di distanza con max potenza (Power)...74 db (A) Peso totale, escluso flessibili e tanica gasolio kg CO2 nel gas di scarico... 12,07% del volume immesso CO nel gas di scarico... 0,026% del volume immesso

7 7 Dimensioni d ingombro Impiego Un gruppo termico mobile, di pronto intervento, silenzioso nel funzionamento, utilizzabile per differenti applicazioni, in tutti i casi in cui si debba disporre di un autonoma provvisoria fonte di calore. Utilizzabile soprattutto nei casi in cui vi sia necessità di fornire calore (per impianti funzionanti ad acqua calda) ed il sistema di produzione di calore previsto non sia disponibile e funzionante. Citiamo alcuni dei casi d impiego più ricorrenti: collaudo, secondo la UNI di impianti a pannelli radianti a pavimento. Per poter posare la pavimentazione (piastrelle in cotto o ceramica, lastre di marmo o pietra, parquet, ecc.) secondo la Norma suddetta, l umidità deve essere completamente eliminata dal massetto in cui sono annegate le tubazioni. La Norma, (vedi riquadro), stabilisce nei dettagli i criteri a cui è necessario attenersi prima della posa della pavimentazione. Questa essicazione, soprattutto nei periodi dell anno freddi e umidi, può avvenire solo facendo circolare l acqua calda nei pannelli; è noto che poter disporre, in questa fase, della funzionalità della caldaia prevista nell impianto, non è sempre possibile. Per non ritardare i tempi di posa, l impiego di WELCO-Cal è la concreta soluzione a questo problema. E noto, infatti, che, nella maggior parte dei casi, la funzionalità della caldaia può avvenire in ritardo rispetto alle esigenze dei lavori edili. Poter disporre, soprattutto nei periodi freddi e umidi, di un autonomo riscaldamento rappresenta il principale vantaggio che WELCO-Cal possa offrire. In molti casi questo vantaggio accellera notevolmente i lavori edili; riscaldamento d emergenza per impianti di piccole dimensioni, con caldaia guasta. riscaldamento saltuario (non continuativo) di abitazioni locate in zone in cui non siano disponibili combustibili come gas o gpl; riscaldamento di abitazioni provvisorie per periodi brevi, come ad es. baracche, container, ecc. La norma UNI EN al punto 4.4 stabilisce: Avviamento iniziale del riscaldamento Questa operazione deve essere eseguita almeno 21 giorni dopo la posa dello srato di supporto di cemento o in conformità alle istruzioni del fabbricante e comunque dopo almeno 7 giorni in caso di strati di supporto di anidride. Il riscaldamento iniziale comincia ad una temperatura di alimentazione compresa tra 20 e 25 C, che deve essere mantenuta per almeno 3 giorni. Successivamente, occorre impostare la temperatura massima di progetto, che deve essere mantenuta per almeno altri 4 giorni. Il processo di avvio del riscaldamento deve essere documentato.

8 welcocal welcocal gruppo termico mobile 8 Collegamento a collettori WELCO-Inox WELCO-Cal, può essere collegata a qualsiasi impianto avente per fluido circolante l acqua, (la presenza di anticongelante nella misura di almeno il 10% è sempre consigliabile). Il collegamento è molto facilitato, soprattutto negli impianti a pannelli, quando sono installati i nostri collettori WELCO-Inox (richiedere l apposita documentazione); come indicato nello schema in fig. 4, gli attacchi sui collettori, solitamente impiegati per l eventuale scarico, sono utilizzabili per collegare i flessibili che consentono la circolazione tra WELCO-Cal ed impianto. L utilizzo di WELCO-Cal, negli impianti a pannelli richiede di conoscere la risposta alla seguente domanda: quanto può essere la massima superficie di pannelli a pavimento collegabile a WELCO-Cal? La risposta è: dipende dalla temperatura esterna a cui si trova l impianto in cui si vuole accelerare l essicazione del massetto, e dalle caratteristiche del massetto stesso. In considerazione dei 12 kw disponibili, con una temperatura nell ambiente intorno ai 20 C, per massetti con altezza non superiore ai 6-7 cm sopra il tubo annegato, si possono riscaldare circa m 2 di superficie. Le superfici diminuiscono e/o aumentano in funzione della temperatura ambiente a cui si trova il massetto. La tabella 2 fornisce alcuni valori indicativi. Valori indicativi superfici max per essiccazione massetto Temp. Amb. C Max sup* m *Valori approssimativi. Pertanto, qualora l utilizzo di WELCO-Cal sia da prevedersi in ambienti con temperature sotto i 10 C, nella maggior parte dei casi, si dovrà parzializzare i circuiti collegati al collettore, riscaldando un po alla volta le superfici del massetto. Fig. 4 - Schema collegamento al collettore

9 9 Quadro elettrico di comando schema f3.bmp (480x657x24b bmp) schema f2.bmp (530x840x24b bmp) Il quadro elettrico di comando è costruito secondo lo schema indicato ed in conformità alla normativa europea EN ED Ogni quadro ha un numero di matricola ed è sottoposto singolarmente a collaudo per l isolamento e la rigidità con idonea apparecchiatura. L impianto elettrico è costruito con componenti conformi alla normativa 73/23/CEE. E inoltre conforme alla CE 89/336D.L.475/92 riguardante l immunità ai disturbi. Sulla parte superiore del quadro sono inserite le seguenti apparecchiature (da destra a sinistra alla pagina seguente): Interruttore generale On-Off; Selettore-commutatore 2 posizioni per comando pompa Legenda simboli impianto elettrico Simbolo Descrizione Simbolo Descrizione FU1 Fusibile cilindr. 6A PT1 Contaore c.a. 220 V FU2 Fusibile cilindr. 2A QS1 Interuttore generale FU3 Fusibile cilindr. 6A SA1 Selettore comando pompa FU4 Fusibile cilindr. 16A SA2 Selettore comando bruciatore GD1 Alimentatore ca 220 V- cc 24 V T1 Termostato sicurezza HL1 Portalampada led bianco SPL Connettore tre poli POMPA Motore c.a. monofase M1 Morsetto passante impianto; Portalampada bianca segnalante linea inserita; Selettore-commutatore 2 posizioni per comando bruciatore; Contaore per il conteggio delle ore di funzionamento della pompa impianto. L apertura del quadro avviene mediante chiave. Il quadro è fornito completo di fusibili di sicurezza e la presa per il collegamento a corrente monofase 220 V, IP44, secondo norme di sicurezza per uso in cantieri edili, cavo collegamento IMQ, 2,5 mm, lunghezza 5 m.

10 welcocal welcocal gruppo termico mobile 10 Quadro elettrico di comando N. 2 tubi flessibili rinforzati ed isolati diametro esterno 58 mm, lunghezza 4 m, con attacchi femmina girevole e guarnizione da 3/4 e 1, cod.p , per il collegamento al collettore WELCO- Inox, Accessori WELCO-Cal, art. SY 6.78/B, cod. P è fornito completo dei seguenti accessori: N. 1 tubo flessibile, lunghezza 2 m, con attacchi femmina girevole e guarnizione da 3/4, cod. P , per il collegamento alla rete idrica; N. 1 tanica in plastica per gasolio, volume 20 litri, cod.p6a36025, idoneo per contenere combustibili.

11 11 Precauzioni e limiti d impiego Pericolo L apparecchiatura in funzione produce gas di scarico velenosi Vietato fumare E USare fiamme libere Pericolo di ustione Attenzione! Ogni combustione comporta temperature elevate e formazione di sostanze tossiche. Per evitare ustioni non toccare il tubo di scarico durante il funzionamento. Non respirare i gas di scarico. L apparecchiatura in funzione emette gas nocivi e tossici; l uscita dei gas di scarico deve terminare all aperto o in locali molto areati, in vicinanza di finestre aperte. Le principali precauzioni da prendere, quando WELCO-Cal è in funzione, riguardano l emissione dei gas di scarico ed il pericolo d ustioni. Ogni combustione comporta temperature elevate e formazione di sostanze tossiche; per evitare ustioni non toccare il tubo di scarico durante il funzionamento. WELCO-Cal è montato su di un carrello e durante il funzionamento deve essere posto all esterno o in locali molto areati possibilmente in vicinanza di finestre aperte. La tanica contenente il gasolio deve essere posizionata vicino al carrello, non a contatto. Vietato fumare ed usare fiamme libere nelle vicinanze del carrello e soprattutto della tanica di combustibile. Non respirare i gas di scarico. Durante gli spostamenti del carrello prestare attenzione a non urtare e danneggiare le parti laterali di WELCO-Cal che non sono protette. Assicurarsi prima dell accensione del riscaldatore che il manometro indichi una pressione di almeno 0,5 bar eventualmente intervenendo sulla valvola di riempimento (per alzare la pressione) o sul rubinetto di scarico (15) per ridurla. Attualmente il modello di riscaldatore montato ha il limite di non poter essere utilizzato con una pressione superiore a 2,0 bar; per evitare di far intervenire la valvola di sicurezza prestare attenzione quindi che il collegamento avvenga con impiantii con altezza idrostatica limitata. In caso d interruzione dell energia elettrica o per qualsiasi altra disfunzione rilevata dal sistema di controllo, il bruciatore va in blocco e può ripartire unicamente mediante intervento manuale. Prestare inoltre attenzione, quando WELCO-Cal è utilizzato nel periodo invernale in zone fredde; in questa stagione è prudente e consigliabile aggiungere all acqua in circolazione fluido antigelo in quantità sufficiente ad evitare formazione di ghiaccio nel circuito. Durante il funzionamento, per diversi motivi, WELCO-Cal potrebbe andare in blocco e l interruzione del riscaldamento del fluido, se la temperatura nell ambiente è inferiore a 0 C, può causare rotture per formazione di ghiaccio. I dati e le immagini riportati su questa pubblicazione hanno valore indicativo; ci riserviamo di apportare, senza preavviso, in qualsiasi momento e con qualunque insindacabile motivazione, le modifiche ritenute necessarie. I consigli d installazione non esentano l utilizzatore al rispetto della Normativa esistente.

12 PRODOTTI E SISTEMI PER L IDROTERMICA SYSTERM S.p.A Bellusco, Milano - Italy Via Del Commercio, 29 Tel: Fax: systerm@systerm.it Edizione 09/2009