GIORNALE POLITICO AMMINISTRATIVO

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1 o e e o 3 Anno XVI N. 50 IDDI\Al\TIC;A 9 Dicembre 188 ABBUONAMENTI ED INSERZIONI Un anno I.. 3, un semestre L. t 00 Un numero Centesimi 5; arretrato, 10 Inserzioni dopo la firma del Gerente Centesimi 40 per linea o spazio corrispondente. Avvisi Cent. 20 per linea o spazio di linea. SERVIZIO TELEGRAFICO ARIE DELL'UN GIORNALE POLITICO AMMINISTRATIVO o dicembre Uno dei più diffusi giornali (l'italia saluta la nomina dell' on. Alessandro Fortis a SottoSegretario di Stato per gl' interni con un : «finalmente!» Difatti l' attesa è stata lunga e la nomina vivamente desiderata, come prova dell' indirizzo liberale che il governo intende seguire ed affermare di mano in mano che se ne presenti l' occasione. Da questo lato la politica interna ha un indirizzo ben definito, e le riforme che attualmente si vanno compiendo nella legislazione italiana danno luogo a legittima soddisfazione per il governo e pei cittadini. Quello che invece dà molto da pensare è il bisogno continuo di nuove e sempre più gravi spese militari, tanto ordinarie e straordinarie, alle quali nè governo nè parlamento trovano modo di porre un limite. Se non che, mentre la Camera, nel suo patriottismo, crede in massima di non dover negare le spese proposte dal governo, tutti gli uffici si trovano concordi nel respingere i provvedimenti escogitati dal Ministero delle finanze per sopperirvi. L' aumento del prezzo del sale ha incontrato una opposizione così viva ed unanime, che da molto tempo non se ne vide una simile. Non v'ha dubbio che il veder cessare così presto il tenue benefizio concesso ai contribuenti sul prezzo del sale ha irritato molti, e molti respingono sinceramente il nuovo rincaro : ma è pur vero che per molti altri tale opposizione non è che una palese manovra per respingere in complesso tutte le proposte finanziarie, perchècomprendono il ristabilimento dei due famosi decimi sulla imposta fondiaria. Così, sotto pretesto di difendere l'agricoltura, si proteggono al solito gli in!,,eraktfio de: itepm ri teressi dei grossi proprietari. Resta ora a vedersi, se dopo le ultime affermazioni dell' on. Crispi sulla politica estera sarà necessario mantenere ad ogni costo le proposte per le spesa militari, e quali altri provvedimenti di finanza proporrà il governo in tuogo di quelli che la Camera non vuole adottare. L' on. Crispi, prendendo occasione dalla interpellanza (lei senatore Corte sulla nostra politica africana. fece delle importantissime dichiarazioni anche sulla situazione europea. Dichiarò che le nostre relazioni colla Francia sono amicheyoli e cordiali, e che non è da temere una prossima guerra: che l' Italia non la provocherà mai; che gli sforzi del governo italiano tendono C» t:i er a dei Deputati ROMA, 8 Presidenza Biancheri. unicamente ad evitarla; ma che l' Italia Apresi la seduta a ore 2,20. deve essere forte all'estero per impegni Riprendesi la discussione della legge relativa e alla assunti e per possibili pericoli, emigrazione. e che la :&Ranghi dà ragione di un suo contro progetto. nostra limitata azione in Africa non di.. De Zerbi, relatore e Fortis lo combattono.strarrà le nostre forze nel caso di com Prendono successivamente parte alla discussione plicazioni in Europa. i deputati Mel, Franehetti, Badaloni, Valle, Son Parole belle e buone; ma non sem ninu, Florenzano, Berlo, Bonfa,dini, il relatore De brano atte ad una conclusione Zerbi ed conforil SottoSegretario di Stato Fortis. tante per coloro che speravano vedere PARIGI, 7. L' Havas dice che nè il Belgio, nè il Vaticano fecero alcuna comunicazione alla Francia circa la pretesa conferenza che dovrebbe tenersi a Bruxelles per iniziativa del papa e circa la tratta degli schiavi e r abilizione della schiavitù in Affrica. LONDRA, 7. Il corrispondente dello Standard da Vienna richiama F attenzione sulla conferenza a Gatschina di domenica fra lo Czar e Schuwa.loff ambasciatore a Berlino. Lo Czar si chiama offesissimo dalla campagna della stampa tedesca contro le finanze russe, Il corrispondente del Daily News da Odessa constata i gravi imbarazzi che attendono il re di Serbia. La disaffezione dei serbi è profonda. DUBLINO, 7. Il prete cattolico paraellista Kennedy, fa arrestato nuovamente stamane al suo domicilio a Meel nella contea di Cork. BERNA, 7. Il Consiglio Nazionale ha approvato con 85 voti contro 17, il progetto per la protezione dei modelli dei disegni industriali. La questione della polizia politica è aggiornata alla settimana prossima. MADRID, 7. Gli uffici della Camera elessero a far parte della Commissiona del bilancio 21 ministeriali e 14 dell'opposizione. Il giornale El Resamen dice che il ministro t' delle finanze si è allora dimesso. I ministri dell interno e dei lavori desiderano pure dimettersi. Age giungendo ciò alla questione del ministro della guerra, la forma della crisi è completa. BELGRADO, 7. Secondo un dispaccio alla Direzione dell' Odiek, i radicali ottennero quasi dappertutto la maggioranza nelle elezioni di primo grado effettuate ieri. Ultimi Dispacci BERLINO. 8 Il libro bianco circa gli affari dell' Africa orientale è stato distribuito e comprende 44 documenti per la maggior parte noti dal 5 maggio al 4 dicembre. MADRID. 8 Sono confermate le dimissioni del gabinetto. MONS, operai del Borinage scioperaro no. PARIGI, 8 Boulanger partecipando agli elettori della Somme e Charente la sua opinione Per il Nord, dice: elezioni generali si avvicinano. Uniti quali siamoreeultato non è dubbio. Viva la Francia, viva la Repubblica! ROMA, 8 Presidenza Farini. Apresi la seduta a ore 2, 30. Puccioni riferisce intorno al coordinamento della legge sulla pubblica sicurez a. Il Senato approva e quindi procedesi alla votazione a scrutinio segreto, da cui resulta ugualmente approvato. De Vincenzo svolge una sua interpellanza al Ministro di Agricoltura e Commercio sulla crisi agricola delle provincie maridionali e specialmente sun' applicazione del credito agrario. Grimaldi, ministro, risponde dando dettagli e spiegazioni sul progressivo svolgimento del credito suddetto. Procedesi alla discussione del progetto sul riordinamento del collegio asiatico di Napoli. Dopo i primi due articoli si approvano gli altri senza ululteriore discussione. Levasi la seduta a ore 5, 15. DA ROMA Dopo l'approvazione delr. ar'. 2 è rimandato a lunedì il seguito arrestarsi la valanga della delle spese militari. discussione. Crispi domanda l'urgenza per le leggi provin ciale e comunale e sulla pubblica sicurezza già discussa dal Senato. LE FINANZE COMUNALI È fissata per il 18 corr. la discussione di una interpellanza dell'on. Plebano sulle spese giornate del municipale si è trovato mio vo palazzo del Parlamento.costretto, quasi suo malgrado, a subir Levasi la seduta a ore 6,40 una certa tal quale correttezza di ror ma e di buona educazione nelle sue po. lemiche: tua non è ancora riuscito a imporsi l' onestà del pensiero. E questo diciamo a proposito delle insinuazioni tanto favorite degli scrittori di quel periodico. Che la operaziòne, che con evidente stortura del significato delle parole si è voluta chiamare coroersione del debito comunale, appena fu da noi conosciuta nei suoi particolari non ci apparsse nè corretta dal punto di vista morale per quanto riguardava i creditori. nè economicamente efficace per quanto riguardava le finanze del comune, lo dicemmo più volte, apertamente e senza ritegno. Quando aiutata dalla fortuna, che principiò a manifestarsi con la moltiplicazione delle palle bianche nell' urna ove la legge fu votata, e che la seguitò a proteggere poi, su per giù cogli stessi espedienti, fino all' ultimo, quando dicevamo la conversione per l' assenso I della maggior parte dei portatori delle cartelle potè dirsi compiuta, attendemmo che almeno alla finanza del comune si desse uno stabile assetto, ed il poco vantaggio che poteva ricavarsene per le condizioni della città non andasse disperso. Che alcuni creditori siensi mostrati renitenti a subire i procedimenti imaginati dalle autorità municipali è tutt' altro che strano : strano invece è che siansene trovati tanti che avevano ce ' duto alla città i loro risparmii e siansene fatti spogliare o dal decreto di conversione o prima pel discredito dei titoli artitiziosamente creato. L'autorità giudiziaria sempre vigile ed imparziale custode degli interessi dei cittadini, aveva fino da principio additata la retta via nella quale i renitenti alla conversione avrebbero dovuto te ' nersi. Se essi si sono ostinati a batterne una diversa. avranno giovato a procurare agli amministratori del Comune la gloria di facili trionfi; ma in ogni caso è cosa che esclusivamente li riguarda: nè a noi, che serviamo soltan to ai nostri principi ed al pubblico interesse, preme di redarguirli o di consolarli. Alla fortuna imputino dunque gli amministratori del comune anche queste benefizio, che i renitenti sieno oramai così pochi, quanto, data la impossibilità di costringerli forzatamente ad operare una novazioae, non era possibile giudiziosamente (li sperare; e si dolgano invece di non avere, per soverchia fiducia nei mezzi di per suasione I da loro adoperati, preveduta tale eventualità. neanche nei ristretti termini ai quali è ridotta. INDICAZIONI ED AVVERTENZE Direzione ed Amministrazione risa, Tipografia Citi, Via S. Anna 9. Direttore P. CONTI. Amministratore RANIERI BRACCI. I manoscritti non si restituiscono. Le lettere non affrancate si respingono. * Non spetta a noi ind icar e una soluzione, che onestamente non può neanche in questi termini così ristretti appa rire diversa da quella che sola, dato il programma amministrativo del fallimento, potev L essere adottata convenientemente fino da principio 9 per tutti i portatori delle obbligazioni. Solo al corrispondente della idforma, che parte da basi sbagliate, ma col quale è possibile almeno la discussione, diciamo che è possibilissimo determinare matematicamente il valore attuale delle cartelle rimaste in circolazione. Certo. e questo è quello su cui noi dobbiamo insistere, fino a che nonesia normalmente e stabil (nen te prov veduto al servizio sia legli interessi che della ammortizzazione delle obbligazioni non convertite oppure al riscatto delle medesime, il bilancio municipale presenta una grave lacuna, della quale gli aniministratori (lei comune, i quali s' impegnano in spese di mero lusso o volte a gratificarsi dei gruppi (li elettori e rinunziano con scopo non dissimile ad entrate già certe, sembrache non si preoccupino quanto sarebbe loro dovere. CunAl 4.,44g*1 Domenica scorsa avvennero nella nostra provincia le elezioni per la Camera di Commercio, le quali di solito non presentano nulla di notevole, e non lo avrebbero presentato nemmeno quest"anno, se i padroni di Pisa non avessero pensato di cogliere quest'occasione per fare una delle solite loro prodezze. Se vi ha campo nel quale gli attriti dei partiti sono destinati ad ammortirsi e sia consuetudine costante lasciare a tutti un' equa partecipazione, é quello degli interessi commerciali. Le industrie di un paen, i commerci sono al di sopra così dei veri partiti politici, come di tutte le bizze locali. Ebbene, a Pisa non è così. Scadevano tra gli altri in quest'anno due consiglieri della Camera, il conte Francesco MastianiBrunacci e il signor Ulivo Ruglioni, l'uno e l' altro in vario campo versati nelle cose dell' agricoltura e del commercio, in posizione cospicua, rappresentante l' uno della Banca Nazionale It diana, l' altro presidente del solo istituto di credito agrario che sia stato creato nella regione toscana. Ebbene. non ostante tutto questo, o forse a causa di tutto questo, si son voluti escludere. e si è arrivati ad escluderli dalla rappresentanza camerale. E per arrivare a questo bel resultato si è impegnata la battaglia nei soliti lodevoli modi, trasformando in centri elettorali ufficii che parrebbe dovessero avere tutt' altre destinazioni, empiendo le tasche di schede a chi non le cercava, sussurrando a chi non voleva lasciarsi persuadere che erano i candidati stessi che non volevano più saperne, mettendo in moto procaccini alti e bassi dando luogo insomma ad uno spiegamento di forze ridicolp, quando tutt' assieme non son riusciti a radunare in tutta la provincia nemmeno quattrocento voti. Ma se non hanno avuta altra sodisfazione, si sono procurati questa di dare, secondo loro, l'ostracismo a due consiglieri da tanto tempo benemeriti della rappresentanza commerciale; e questo gli basta. E se qualcuno avesse dubbio del movente che gli ha spinti, si affrettano essi stessi a disingannarlo, perché lungi dal farne mistero se ne vantano, come di un' eroica azione compiuta. «Chi non è con noi è contro noi» diceva il delegato Tringali al cancelliere Carrani. Ecco la sola norma che questo, che vuol chiamarsi partito, e non è che una oligarchia priva così di ogni idealità come di ogni sentimento, intende a far prevalere nella nostra provincia. O sposare tutte le loro minu, cole ire, le loro bizze (li bimbi guastati e impotenti, e diventare in tutto servitori umilissimi e cortigiani smaccati, o vedersi fatti segno a una guerra continua, accanita, insensata. Ai nostri amici non può dolere il perduto ufficio : ambedue non sono tra

2 2 O M W,...CC,21." :1X11~21111/E=CZT quelli a cui faccia mestieri di essere qualcosa per essere qualcheduno: lustro non ne perdono, né influenza, nè con. siderazione, per l' ufficio mancato. Ma a noi sarà lecito domandare se il paese sia ancora disposto a tollerare a lungo questi metodi buoni tutt' al più per i paesi di conquista, dove la razza vincitrice si sovrappone alla vinta; se sia disposto ancora a tollerare che metà, della città, spadroneggi sull' altra, e si rinnovino le proscrizioni e i bandi delle repubbliche medioevali. E ci sembra che tutti quelli che sono stanchi e sono ormai molti di questi ridicoli armeggii, nei quali ne va di mezzo il vero interesse della città. ci rispondano che è tempo di finirla cogli arrabbiati e coi gonfianuvole. IL PROCESSO TRINGALI Riferiamo più sotto il resoconto delle varie sedute del processo. che per querela del sig. Sebastiano Tringali, delegato di P. S. in Cecina, fu mosso al nostro gerente ed al sig. Mariscotti. uno dei nostri corrispondenti da Volterra. Il difensore della parte civile. chiudendo la sua arringa, si appellava non tanto alla giustizia del tribunale quanto alla opinione pubblica : e lo stesso crediamo poter dire oggi pur noi. Pubblicando i fatti denunziati nelle corrispondenze del sig. Maricotti, non avemmo di mira, e lo dichiarammo apertamente, che la difesa di un alto interesse sociale. Avuta notizia della denunzia ( come ci scriveva il sig. Tringali, non della querela, che non ci annunziava) cessammo ogni pubblicazione, avvertendo che lo scopo che la pubblicazione stessa poteva onestamente proporsi era pienamente raggiunto collo intervento dell'autorità giudiziaria, fiduciosi che piena luce sarebbe stata fatta nell' interesse della moralità e della giu stizia. Abbiamo coscienza di aver fatto sempre il nostro dovere. il dovere di pubblicisti liberali, seni ed onesti : e per parte nostra attendiamo serenamente e con fiducia il giudizio del tribunale e quello della pubblica opinione. Echi Pisani Gievedì scorso si adunò il consiglio culminale; ma a noi non giunsero gli echi di quello di cui fu parlato: giunsero invece quelli di ciò che nou fu detto se non a bassa voce, sebbene a quest ora sia il segreto di Pulcinella. Intendiamo parlare delle rinnovellate dimissioni del don. Tempesti dall'ufficio di assessore' dei lavori pubblici, e che furono cagionate da una viva rimanzina che gli toccò nella discussione del bilancio per la parte sulla quale egli sedeva con tanta incompetenza. Questa volta l' uomo tien duro, non senza una certa sodistivzione di alcuni colleghi td qnali si dica non paia vero di essersene liberati. Questioni in famiglia. Una delle letture più istruttivo se non più amene è quella del Bulkttino della Prefettura; e noi C2 ne priviamo da un pezzo. Ci si incontra seni ire qualche cosa che interessa di conoscere. 11 figurino di questi ultimi tempi del prefetto 'ailsales e dei suoi acconti, i lettori se ne ricorderanno, era (tacilo degli spregiudicati, dei giabini, dei mangiapreti. Col vento che tirava. non I elevano mica prendere un raffreddore! ler 1' altro. il 2 novembre, la deputazione con a capo il prefetto Sensalea deliberò che fossero ripristinate nal bilancio del comune di Fauglia due prestazioni a favore del Proposto: una per le feste di Paa tua e l' altra per la predicazione quaresimale. E dire che tali prestazioni sono state da lungo ìnpo cancellate da tutti i bilanci dei comuni della provincia! Ma c'è qualche grande elettore, cui il prefetto nsales don poteva negare questa piccola sodiazione. Resta a vedere che cosa ne penseranno al Ministero deil' Interno di questa voto. E bisognerebbe anche sapere che cosa penseranno al Ministero della P. I. della nomina fatta dal consiglio comunale di Volterra nel ginnasio pareggiato a professore di latino di un tale che oltre ad essere can celliere della curia vescovile ha l' altro titolo i essere uno dei principali raccoglitori di firme alla nota protesta in favore del potere temporale. L'on. Dini, che d' un tratto di penna fece abi.: litare all' insegnamento tutti gli scolopi, penserà a far munire dei titoli necessarii anche il nuovo professore: e par compensare le partite farà dare il aome di XX settembre a due strade anzichè ad una sola: ma il provveditore Anziani, che pure venne quà con una certa fama di liberale, perchè non fa sapere al ministro come stanno le cose. Il ministro destituisce gl' insegnanti die promossero nelle scuole la nota petizione: e non se ne terrà calcolo per confermare le nuove nomine? 4 A proposito dell" on. Dini, si narra che l' altra sera in un discorsetto a una ventina di giovanotti fra le altre cose dicesse che avrebbe avuto piacere di non essere rieletto per rimanere a fare il rettore. È un affermazione che mettiamo per conto nostro in quantena: tanto più che non sappiamo vedere, se avesse proprio questa voglia, chi gl' itupedlrebhe di rifiutare i voti degli elettori e ritornare agli studii prediletti. Per un discorso fatto al buio può passare; ma non pretenda che ci sia chi lo pigli per quattrini gigliati. AX4.44 BUsTrtratil L' on. Fortis La Gazzetta Ufficiale na dell'on. Fortis. annunzia così la nomi c S. M. il Re, con decreto in data 2 dicembre corrente, ha nominato l'on. avv. Alessandro Fortis, deputato al Parlamento, Sotto segretario di Stato per gli affari dell'interno». L' on. Fortis prestò giuramento a Palazzo Braselli nelle mani del Ministro dell'interno, e quindi prese possesso del nuovo ufficio. Ricevè poi tutti i capi di servizio del Ministero, che gli furono presentati dal comm. Berti, direttore generale della publica. sicurezza. L'on. Fortis ha scelto per suo segretario l'avvocato Giovanni Gasperini, segretario di prima i classe al Ministero dell'interno. Provveaimenti finanziari respinti La commissione eletta dagli uffici si riunì Giovedì ed erano intervenuti tutti 9 i commissari. Furono eletti l' on. SeismitDoda a presidente e l' on. Maggiorino Ferraris a segretario. I commissari hanno subito partecipato i relativi mandati e si è verificato che sette commissari su nove avevano l'obbligo di respingere il ripristino dei decimi, e nove su nove quello di re spingere l'aumento del prezzo del sale. Si è anche stabilito in massima che la Commissione non debba occuparsi affatto della ricerca di altri cespiti di reddito, all'infuori dei provvedimendi proposti. Riunitasi nel giorno successivo sotto la pvesiclenza dell' on. SeismitDoda si è riunita la Giunta per l'esame dei provvedimenti finanziari. Dopo brevissima discussione, si è deliberato ad nnanimità di respingere il proposto aumento sul prezzo del sale, e con 7 voti su 9 votanti di respingere il ripristino dei due decimi. Solo 1' on. Merzario votò per il ripristino di un decimo invece che di due e l'onorevole Chiapasso per il ristabilimento di entrambi. Fu eletto, alla quasi una' nimìtà. relatore l'on. Giolitti coli' incarico di proporre alla Camera il rigetto puro e semplice della legge. L' on. Giolitti leggerà la sua relazione nella prossima seduta che avrà luogo domonica, alle ore due. La giunta del bilancio Nell'admianza di stamane la Giunta generale del bilancio ha esaurito l' assestamento del bilancio della istr azione pubblica depennando cinquantamila lire dal capitolo per le indennità di trasferta agli impiegati. Quanto alla quistioue del palazzo del Parlaincuto si è lasciata sospesasi egni deliberazione in attesa delle due relazioni promesse ieri dal presidente del Consiglio. I provveainunti militari Dalla Commissione venne respinta la proposta di chiedere all' on. Ministro della Guerra un in, ventario dei magazzini militari. Si deliberò di domandare al Governo se, coi fondi domandati, potrà mettersi il paese in un conveniente stato di difesa, senza domandare ai contribuenti altri sagrifici. La Commissione partiva dal supposto che gli Uffici avessero accolte le domanda dell' on. Ministro delle Finanze. Riforma comunale e provinciale E P. S. Oggi al Senato ha avuto luogo la votazione a scrutinio segreto del progetto di riforma della legge comunale e provinciale, che venne approvata con 71 voti favorevoli e 48 contrari. Il Senato ha poi intrapreso la discussione della riforma della pubblica sicurezza. La carazione unica La Camera ha posto termine alla discussione del progetto per la cassazione unica. L' on. Guardasigilli ha esposta i motivi che non gli consentivano di approvare le proposte fatte all' art. 8, che deferisce i ricorsi per sezioni riunite alla cassazione romana. A scrutinio segreto, il progetto fu approvato con voti 232 favorevoli, e 71 contrari. Il numero dei voti contrari è stato quello stesso che raccolse nella seduta di sabato scorso l'ordine Villa. contrario al disegno di legge. Le srese militari Il progetto di legge presentato alla Camera dal ministro della guerra consta di tre articoli. Col primo si domanda venga autorizzata nella parte straordinaria del bilancio della guerra l'iscrizione delle seguenti somme: a) Dell' anno finanziario , L. 90,640,000 eelle quali L in conto dei fondi accordati dalla legge 2 luglio 1885, n (serie terza) e lire 37,680,000 parte in aggiunta ai fondi stessi, parte per nuovi bisogni militari. b) nell' anno finanziario L. 18,800,000 in continuazione dei fondi accordati dalla legge 2 luglio 1885 già citata. Col secondo articolo si chiede che venga autorizzata nella parte straordinaria del. bilancio del i ministero della marina l' inscrizione delle seguenti somme nell' esercizio finanziario lire in conto dei fondi accordati, dalle leggi 28 giugno n 833, 3 luglio 1884, nn: , 30 giugno 1887, n 4646 e 10 luglio 1887, 2. lire 19,600,000 in continuazione dei fondi accordati dalle legei precedentemente citate. Col terzo articolo si dispone la distribuzione delle somme a seconda dei servizi ai quali 9' intende provvedere. Per la icubblica sicurezza È stata pubblicata la relazione dell' on. Puccioni sul progetto per la publica sicurezza, Le modificazioni al progetto approvato dalla Camera sono pochissime e di lieve importanza. Fondo nel culto É stata pubblicata la relazione del comm. Forni, sull' andamento del fondo pel Culto, fino al 30 ghigno di queat' anno. I risultati che espone assicurano che quell'amministrazione va prosperando. Si sono potute assegnare 70 mila lire annue come sussidio ai parroci delle provincie ove faro rono abolite le decime, con la legge del luglio Le tassazioni indebite L'on. Magliani ha diramato una circolare, che prescrive all'amministrazione dipendente come debba contenersi per evitare le indebite tassazioni. Per evitare le duplicazioni, l'on. Ministro delle Finanze raccomanda agli agenti di usare negli ae. certamenti la più paziente cura, facendo le scrupolose indagini e ascoltando i contribuenti, tutte le volte che occorra. Finora, si verificava talvolta il caso che lo stesso contribuente lenisse tassato in due Comuni diversi, perché uno dei due agenti non si curò di appurare il vero domicilio. Inoltre. il Ministero aveva potuto constatare che spesso si facevano doppie ta.ssazioni dei redditi accertati ed inscritti a ruolo, col nome degli impiegati e salariati dello Stato, e dei militari in attività di servizio, che vanno tassati nel Comune dove risiedono per ragione di impiego. Altre duplicazioni avvenivano per incompleto esame degli atti giudiziari e delle denuncie di successione. Alcuni agenti continuavano poi ad iscrivere al nome del cessionario il medesimo reddito già iscritto al nome del cedente, perchè non ebbero la formale denuncia di cessazione. In tal modo si andava incontro all'ingiustizia che l'erario riscuotesse due volte la tawa. da due persone diverse, per uno stesso titolo. È fermo proposito del Governo che questi inconvenienti, i quali portano aggravi e molestie ai contribuenti, debbano essere, per quanto è possibile, eliminati. Per Giordano Bruno La Giunta municipale di Rema ha approvata la proposta concessione dell'area per il monumento a Giordano Bruno in Campo dei Fiori, senza discussione, e stabilì che la proposta venga presentata al Consiglio comunale nella prossima seduta_ Cose d' Africa L' attitudine di Illenelik verso il Negus Il Bosphore Egptien pubblica li seguente brano d' una lettera( da Aden: c Il coute Antonedi si dispone a lasciare le coste del Mar Rosso per dirigersi verso lo Scioa. Nonostante le numerose difticolta che vi si oppongono, egli è riuscita a formare un'immensa carovana, che non è farse inferiore ai 2000 cammelli. I bagagai sono copiosi ; comprendono ricchi doni per re Meoelik. Questi mantiene un' attitudine riservata, ma sottomessa verso il Negus. capi influenti affermano che Menelik non cederà alle sollecitazioni che gli si rivolgono perché alzi lo stendardo della rivolta, se non sarà certo d'essere potentemente aiutato manu militari ; solo contro Joanoes, temerebbe, a ragiene, d' essere sconfitto». li Congresso dei produttori di vino Nell' adunanza di domenica, dopo il discorso, l' onorev. ministro Grimaldi ha lasciato la presidenza del convegno agli onorevoli Berti e De Vincenzi. Dopo lunga discussione è stato accettata in massima una proposta fatta dal senatore Rossi della necessità di costituire una o più Società. od Associazioni enologiche per la produzione ed il commercio dei vini secondo che era stato anche accennato dal ministro nel suo discorso. Sono venute poi in discussione tre ordini di idee intorno ai modi coi quali il governo dovrebbe incoraggiare queste Società. Secondo alcuni si dovrebbe assicurare una quota d' interesse sui capitale impiegato; e...ado altri, e fra questi il sentiteli. Rossi, un premio di esportazione di lire due per ettoiitro di vino esportato, e secondo altri, il governo dovrebbe accordare dei vantaggi in iretti, come. trasporti ferroviarii e marittimi erediti agrari ecc. ecc. Ingegneri in Africa Col San Gottardo sono partiti alla volta di Massaua tre ingegoeri dell' Istituto geografico militare per completare!a triangolare di una parte dei nostri possedimenti. Nel prossimo ottobre poi partiranno il capitano Lavarna con tre ufficiali del' Istituto e tre mappatori. per i rilievi. In111111P01,,innam Corriere Giudiziario Processo contro il gerente del CORRIERE DELL'ARNO e il sig. MARIO DEI CONTI MARISCOTTI; a querela del sig. Sebastiano Tringali delegato di P. S. in Cecina. PRESIDENTE` cav. Barre GIUDICI Marini e Boglia P. M. Barone Ricci. DIFENSORI Muratori, Simonelli, Afariscotti, PARTE CIVILE Tribolati. Udienza del 4 dicembre Si apre l' udienza a ore , ed ha luogo 1' appello degli imputati e dei testimoni. Seb. Tringali, parte civile, rimane al dibattimento in questa sua qualità. Il pubblico Ministero legge la sua requisitoria Lavv. Tribolati prega il Presidente di prender nota che il sig. Tringali si è costituito parte civile. Mariscotti Mario è cerziorato dal sig. Presidente dell' accusa. Pres. Conosce lei queste corrispondenze. M. Mariscotti. Si, perchè sono io che le ho scritte e me ne dichiaro responsabile. Cominciai queste corrispondenze prendendo occasione dalla morte dell' Arduina Rossi. Iznio Volterra olteirra d si parlava allora dì una vasta associa malfattori, della scoperta della quale si attribuiva il merito al sig. Tringali. Quando poi venne un' ordinanza di non luogo a procedere, 1' opinione pubblica si commosse in senso avverso al Tringali, specialmente per la fine lacrimevole della Rossi.

3 L ~~~~ ~~1rega NML K111~11~~asswass ta to di!nla. te re so tzí 'se no re ri:e no Oe 2u aoli bne ta di onì cio en1ini rno onota do retro r no tii, liti Allora io scrissi su questi fatti al Corriere per domandare se doveva esser permesso ad un agente di P. S. di accusare degli innocenti, che egli sapeva tali. Il fatto che la associazione di malfattori fosse stata denunziata dal Tringali per non recarsi a Viareggio dove doveva essere traslocato, si credeva iii Volterra ed io così lo raccolsi. Una volta cominciata la polemica, sapendo di essere stato denunziato, mi detti cura di raccogliere diversi fatti a carico del Tringali, come arresti arbitrari ed altri. Un certo Pigazzi Abramo da una causa civile fu trascinato in un affare penale per causa.del Tringali. Il Pigazzi era in questione con altro contadino per un terreno: fu imputato di furto ed arrestato dal Tringali. Bargiacchi Egisto, Pietro e Clemente Innocenti di Castagneto e quindi anche ir Arduitia Rossi... Pres. Bargia.cchi perchè fu arrestato? Mariscotti. Per complicità di lenocinii con certa Campani: e fu fatto arrestare senza attendere richiesta della autorità giudiziaria. Fu assoluto per l' unanime attestazione della sua moralità. Pietro Innocenti per aver detto al fratello Clemente: se vuoi parlare, vieni fuori del paese, fu arrestato. I coniugi Rossi furono arrestati per lenocinio senza fondamento d' accusa. Cartei per una futile questione fu arrestato come avendo destato pubblico timore e disordini. Pres. In un secondo ordine di fatti, cioè abusi di potere, il Tringali secondo dice l' articolo avrebbe denunziato per 1' ammonizione una quantità di persone senza motivo corrispondente: inoltre avrebbe usato violenza ad un pubblico ufficiale per cose riguardanti il suo ufficio. Esponga il fatto. Mariscotti. Due di Cecina furono arrestati per furti al Poligono. Ti maresciallo cou suo rapporto denunziò il fatto al Pretore; pare che quindi al1' udienza, il maresciallo ritirasse o modificasse il suo deposto, e il processo si chiuse con assoluzione. Allora il sig. Tringali, volendo come P. M. appellarsene, pretendeva che il Cancelliere Viti mettesse nel verbale una deposizione, senza la quale il suo appello non avrebbe avuto effetto. Risaputo questo fatto, per il quale ho citato testimoni, lo pubblicai. Pres. Ella negli appunti e negli articoli parla di violenza. Mariscotti. Prima lo prese con le buone: poi con voce forte talmente, che LP avv. Ruggeri ed altri sentirono che egli disse: se non fa questo me ne renderà conto. Questa, secondo me, era la violenza. Pres. a Eugenio Tognetti. Lei è il gerente del Corriere. Sa dei numeri del giornale ove sono gli scritti incriminati e della responsabilità H 7atrata. Sa che autore era il sig. Mariscotti? come lo sa? Tognetti. Perchè il sig. Mariscotti disse da sè di assumerne la responsabilità. Pres. Sapeva Tognetti della responsabilità incontrata? aveva letto le corrispondenze? Tognetti. Le avevo lette. Camelliere legge i due articoli querelati, le fedi penali degli imputati, e una memoria esibita dall' imputato Mariscotti al Giudice (li istruzione. Pres. cerziora gli imputati sulla identità dei ta eotire Nel no t re ERIC rrr; s dì uogo battiboria rrenaarte 'resi ho ta asquale ìllaflroce oavs rime documenti letti. Per non tenere in disagio i testimoni procederà subito agli interrogatori, e dopo di questi alla lettura degli altri documenti del processo. Tringali interrogato declina le sue generalità. Sui motivi di querelarsi nel leggere questi articoli, dice che esso rimase sorpreso per vederli in un giornale serio, organo di un partito rispettabile; ma cessò la sua sorpresa vedendo la nota sotto l' asterisco. Egli intese di querelarsi per chiamare il Tribunale a procedere contro di lui per i fatti stessi o contro l' autore degli articoli se calunniosi. Quanto al processo di associazione di malfattori esso ebbe principio 3 mesi avanti del suo trasloco a Viareggio. Si dice che io ho denunziato questi individui per associazione di malfattori. Leggiamo i certificati penali. I Calamanti ambedue condannati ai lavori forzati, oltre pene minori, vennero a Cecina per commettere reati dei quali se non furono essi potuti provare colpevoli, non mi resta meno la convinzione che lo fossero. La morte della Rossi avvenne quattro mesi dopo l' arresto e dopo che la camera di consiglio, oltrechè per gli altri. anche per la Rossi lo aveva confermato. Se venne una ordinanza di non luogo a procedere, questa venne molto tempo dopo, e non posso io esser chiamato in colpa per questo. Pres. Aveva lei qualche dato speciale per ritenere che questi da lei denunziati fossero coinvolti in altri reati? Tringali. Indagai chi potessero essere, e dopo un lavoro di tre mesi riconobbi che essi erano i fratelli Calamanti pregiudicatissimi. Le altre persone furono da ine coinvolte in questa denunzia per tutta una serie di fatti ostacolanti alla a,ziorbe della polizia per parte dei fratelli Rossi. Io ho creduto che essi non fossero gente onesta e gli ho denunziati. proverò che furono da me denunziate a questo scopo due sole o tre persone: e le altre furono tutte denunziate dell arma dei carabinieri. Del resto tutte le persone denunziate furono ammonite. Per la Campani denunziata per lenocinio e per il Bargiacchi, ecco i motivi della denunzia: La casa tra composta di una stanza e una cucina. Nella stanza dormiva il Bargiacchi, nella cucina la donna. La stanza serviva a convegni di uomini e donne a scopo di prostituzione: io m'in dussi a provocare la cattura del Bargiacchi perchè credei che ì fatti imputati alla Campani non potessero compiersi senza la annuenza del Bargiacchi. Pres. Veniamo al fatto del Cancelliere. Tringali. Sei o otto giorni dopo che io era a Cecina si svolse un processo iniziato dall' arma dei Carabinieri. Il Maresciallo con suo verbale disse che Frassinelli aveva detto di aver trovato questi rottami di proiettili nel Poligono. Io chiesi la condanna del Frassinelli perchè resultava che esso aveva ordinato ai suoi barrocciai di raccogliere i rottami del poligono. Il pretore pronunziò l' assoluzione: io credei dovere appellare. Andai per tre volte dal Cancelliere senza trovarlo nella sua stanza. Finalmente lo trovai e gli dissi che chiedeva visione del verbale e della sentenza per produrre l'appello. La sentenza, mi disse il Vice Cancelliere, l' ho fatta ma il verbale no: volli vedere 'gli appunti che erano a matita. Vidi che la deposizione del Maresciallo era contraria al fatto e dissi, come mai qui il Maresciallo apparisce essersi messo in contradizione col suo rapporto? Giacchè il verbale non è fatto, veda di coordinarlo. Io gridava a voce alta e contestava al Viti questo fatto, e osservandogli che stando così il Maresciallo Si sarebbe messo in contradizione: il Vice Cancelliere parve convenirne. Tuttavia io mi recai dal Pretore il quale era già conscio della poca esattezza del Vice Cancelliere e aveva per pratica di dettargli egli stesso il verbale di udienza. L'appello fu dichiarato irrecevibile e finora non aveva più inteso parlarne. Simonelli. Si rammenta di avere scritta una lettera al Corriere dell'arno? Dopo scritta questa lettera domando come si spiega il fatto che il sig. Tringali abbia gtierelato il giornale. Tringali. Come ho detto precedentemente, mi sono querelato perchè mi si attribuivano come funzionario dei fatti che mi avrebbero esposto a giudizio penale. Doveva querelarmi così, perché l'autore allora si cuopriva con un pseudonimo. Con questa querela che mantengo in tutte le sue parti, non ho inteso peraltro che colpire il calunniatore. Sarei lieto se il Tribunale credesse di esimere da questa responsabilità il Corriere dell'arno, benchè io non intenda di fare dichiarazioni che possono pregiudicarmi in nessun interesse. Simonelli. Prendo nota di queste dichiarazioni per le mie deduzioni..muratori. Cancelliere prenda nota che il signor Tringali dichiara che si è querelato unicamente per conoscere l'autore del fatto: che per lui è sodisfatto delle dichiarazioni fatte dal giornale. Cancelliere. Ho notato: A me basta colpire il calunniatore: e mi contento della dichiarazione che il Corriere dell'arno ha fatto. Tringali. Il calunniatore e i suoi complici. Non posso per la mia posizione recedere da alcun punto della querela. Pres. Mantenendo dunque la querela si rimette al Tribunale per quanto riguarda il Corriere. Tringali. Non ritiro la querela; mi dispiace che il Corriere vi sia implicato. Se il Tribunale crederà di esimere il Corriere ne sarò contento. Ecco la lettera del sig; Tringali On. Sig. Direttore del Giornale Il Corriere cieli' Arno PISA Nei numeri 27 e 28 del suo pregiate giornale, sotto la rubrica, Corrispondenza di Volterra si leggono due articoli che mi riguardano e che contengono circostanze e fatti assolutamente non veri..mentre mi corre il debito di esprimere pubblicamente alla S. V. On. la mia gratitudine per non aver voluto accettare la responsabilità degli articoli stessi, lasciandola intatta agli autori di essi, mi affretto a farle conoscere che io ho depositato in Tribunale i due numeri del suo periodico ed avanzato denunzia contro chi di ragione per libello fitmoso qualificato continuato dando a termine di legge ampio e completo diritto agli imputati di provare in giudizio i fatti a me incolpati. La S. V. prelodata, con la sua consueta cortesia, vorrà compiacersi di inserire nel suo periodico e nel numero prossimo questa mia dichiarazione, ed accettare i sensi del mio ossequio con i quali me Le protesto. Cecina 10 Luglio Suo Devotissimo TRINGAL I SEBASTIANO Delegato di P. S. in Cecina Udienza pomeridiana Presidente fa chiamare l'onorevole Panettoni che ha urgenza. Deposizione Panattoni Panattoni depone sulle premure fattegli dal Sindaco di Cecina e delle deliberazioni di Giunte e Consigli Municipali, per ottenere la revoca del trasloco del Tringali, che gli resulta ottimo funzionario e graditissimo in paese. Deposizione Bertolli Bertolli. Circa l' affare Frassinelli. Seppi dal sig. Delegato che gli imputati erano stati assolti: malgrado che per uno di essi egli avesse chiesto condanna, e che si proponeva appellare, come difatti appellò. La sera del giorno in cui presentò i motivi, il Tringali mi disse che la mattina aveva voluto vedere il verbale di udienza, e che il ViceCancelliere Viti non aveva che degli appunti. Da questi resultava che la deposizione del Maresciallo Casiraghi non era quella effettivamente fatta. Avendoglielo contestato disse poi che in questo caso vi sarebbe stato contestazione perchè il Ma resciallo avrebbe contradetto il suo rapporto. E avrebbe soggiunto: senta il Vice Pretore, senta anche il Casiraghi, ed allora il Viti avrebbe convemito di avere sbagliato. Pres. Ha saputo che il Tringali avesse usato minaccie. Bertolli. Non mi consta affatto: io non so altro che quello che mi ha detto il Tringali. Pres. Il Viti era esatto nel suo uffizio? Bertolli. Mi resultava che il Viti era un po' trascurato, e per ciò adottai questo sistema di dettare io stesso il verbale durante l'udienza. In quanto al trasloco del Viti il Viti stesso ne aveva fatto domanda, ed io credei di favorirla, trovandosi male il Viti in Cecina. Del processo per associazione ai malfattori. Sa ben poco, perchè la denunzia fu fatta al Procuratore del Re di Grosseto. Lo seppe dal delegato, ma dei fatti singoli non ne ha conoscenza. Per le ammonizioni poche denunzie furori fatte dal Delegato di Cecina: la più parte dall' Arma dei RR. Carabinieri e dalla Delegazione di Castagneto. Tribolati. Per quanto tempo il testimone ebbe rapporti ufficiali e personali col delegato Tringali e quale giudizio se ne è formato. Bertolli. Funzionario diligentissimo, integro e accurato nei suoi doveri. Tribolati. Il trasloco del Viti fu cagionato per cause affatto indipendenti dalla sua condotta in questo diverbio col Tringali? Bertolli. Certamente: nè il Viti nè il Tringali mi fecero alcun rapporto su questo fatto. Pubb. Ministero. Prima che gli articoli del Corriere si pubblicassero si sapeva già a Cecina che la pubblicazione avverrebbe. Sa chi fosse che spargesse queste voci profetiche? Mariscotti. Prima di pubblicare gli articoli lo facevo sapere, e in fine di essi si annunziava il seguito. Bertolli. In Cecina si sapeva dei singoli fatti che sarebbero denunziati nei singoli articoli. Mariscotti. Appunto questo annunzio veniva dato negli articoli stessi. Tringali. Sa il testimone chi diffondeva i giornali anche regalandogli? Bertolli. Si sapeva che era il sig. Luigi Grassi. Mariscotti. Se sa il sig. Bertolli che il sig. Tringali passasse la sua giornata in Pretura spadroneggiando e aprendo in assenza del sig. Pretore anche la corrispondenza di uffizio. Bertolli. Non è vero: e anzi durante le ferie ebbi lamenti perchè il sig. Tringali non andava mai in Pretura. Gasiraghi. Sentii dire che trascendeva nel bere e non manteneva il suo decoro. Muratori. Noto con sorpresa che sì è domandato al Maresciallo se ritiene giusta una sentenza legalmente pronunziata; e che ora si vuol fare il processo ai testimoni. Tribolati. Io non faccio il processo al Viti ma è giusto ricercare se questo testimone merita piena fede. Pres. Il sig. Viti non è presente e non può difendersi nè smentire. Non entriamo in un terreno pericoloso. Muratori. Il testimone accettò di aver modificato nel suo deposto il contenuto del processo verbale. Casiraglai. È un fatto che alla udienza non mantenni le espressioni del mio processo verbale. Tribolati. Chiedo lettura del deposto scritto del testimone in questo processo per sentire se a. testimone lo conferma. Casiraghi. Conferma. Mctriscotti. Se in epoca recente il sig. Tringali era stato a ricercarlo a Pietrasanta? Casiraghi. Si, mi disse che mi aveva fatto cì. tare per questo fatto e che cercassi di rammentarmi anche scrivendo a Cecina per avere il verbale Simonelli. Il Cancelliere prenderà nota di questo viaggio del Tringali a Pietrasanta. Deposi z ione Gai al» Gaiato, maresciallo a Cecina. dimora a Cecina da un anno e mezzo. Sa del procedimento a carico Rossi. Il Rossi fu arrestato da lui per lenocinio e favoreggiamento in associazione di malfattori. La parte che vi ebbe il delegato Tringali fu quella che sapendo di questi malfattori e del Rossi che vi aveva relazione, e aveva loro prostituita la figlia Arduitia, li fece arrestare. I Rossi furono liberati dalla Camera di Consiglio: quanto all' associazione di malfattori, vi erano fatti abbastanza gravi per stabilirla che resultavano a me e al sig. delegato. Pres. Può dire che il delegato agisse con leggerezza. Gaiato. Il sig. delegato ha agito con energia e con intelligenza. Egli gode buonissimo concetto. Pres. Il testimone avrebbe fatto questi arresti senza ordine del delegato? Guiato. Io si: se avessi avuto in mano gli.elementi che il delegato aveva. Mariscotti. Se avanti del processo l' Arddina fosse stata arrestata due volte. Gaiato. Fu arrestata una volt at si era data a vita scandalosa, del resto non rammento particolari. Deposizione Guaitoll Deposizione Casiraghi Guaitoli. So che il Tringali ebbe trasloco da Casiraghi: non conosce gli imputati, conosce Cecina a Viareggio. I motivi nen li conosco. Quando si seppe di questo trasloco vi fu un movimenil sig. Tringali. to generale per ottenerne la revoca, ed io me ne Pres. Lei aveva fatto denunzia di certo Frassinelli per furti di materiale al Poligono. Dica ciò feci organo: dopo di che si ottenne la revoca del che inserì nel verbale di denunzia e ciò che depose trasloco con sodisfazione di tutti. Non sa del processo di associazione di malfatin udienza. Casira#hi. Nel verbale dissi che Spinelli aveva tori: non si ricorda bene dell' epoca del trasloco. Ebbe carteggio col Tringali per questo fatta; riferito che vicino a casa aveva un mucchio di proiettili: domandò se poteva venderli, gli dissi di no. il Tringali lo ringraziò delle preniure,fatte per lui. La revoca la seppe per un telegramma del precerto Parisio mi disse che lo Spinelli gli aveva offerto di vendere questi proiettili. Spinelli mi fetto Sensales. Tribolati. Chi spargeva il Corriere a Cecina? disse di averli trovati e di averli avuti da certo Guaitoli. Si vendevano: non sa chi gli facesse Frassinelli ma che avevano abbandonato l' idea di venderli. Frassinelli mi disse di aver raccolto esso venire. Gli vendeva lo Sborgi e il Raso grslenquesti proiettili: e qualche volta anche gli faceva done il contenuto. raccogliere dagli uomini. Tringali. Se sa che il Grassi Luigi ne vociquando fui chiamato all'udienza deposi che ferasse. Se alla Pretura di Campiglia fosse a Ti sso questi proiettili erano stati raccolti per ordine del uno di questi giornali. Frassinelli. Guaitoli. Lo so e me ne ricordo. Pres. Il Vice Cancelliere aveva notato che Simonelli. Domanda come, in un paese dove questi proiettili non erano stati raccolti dal Fras1' opinione pubblica è unanime, favorevole al Trinsinelli ma dai suoi uomini senza suo ordine? gali il giornale trovava diffusione. Accaddero dicasiraghi. Posso essermi male espresso o può sordini per causa di queste polemiche? aver male inteso il Cancelliere. Io intesi dire che Guaitoli. Non accaddero disordini. Il giornale o il Frassinelli da se o per mezzo dei suoi uomini si diffondeva per curiosità. era sempre responsabile di questo fatto. Deposizione Ameriel Ebbi luogo di osservare che il signor Pretore Americi. Subì un aggressione presso Cecina nel nelle udienze dettava tutto il verbale al Cancelliere 23 gennaio 1886; non conobbe nessuno: ne rese e sentii (lire che ciò accadeva perché il Cancelliere edotta l' autorità di P. S. non volle però farne non era troppo esatto. Pres. Ha inteso dire che il Tringali veleno querela. Successivamente venne da lui Ferruccio una rettificazione del suo deposto su questo affare? Cagiraghi. Si lo sentii dire ma senza farci che si disse dispiacentissimo del fatto e gli disse osservazione. Non mi rammento che il Vice Can che non si era malintenzionati contro di lui ma era uno sbaglio; e gli dispiaceva che ne andasse di celliere me ne parlasse. Per il tempo che fui a Cecina credo che il sig. mezzo un innocente, certo Tornei perchè invece l' autore sarèbbe stato il fratello. Egli andò dal Tringali godesse buon concetto: ma non escludo delegato per invocare che fosse tolta l' ammoniche vi fossero concetti diversi. Pres. Sa di molte ammonizioni avvenute e per zione al 'romei perché. innocente. Il Tringali gli rispose: «neppure Dio gliela pub togliere; se dennnzia di chi? non è stato lui, saret stato l' altro ed è lo Ca.siraghi. Erano fatte concordemente fra Parma stesso.» e la delegazione. Io voleva che quell'uomo fosse liberato, ma il Pres. Ella, di proprio moto, per sue informa delegato mi disse che non si poteva. ha quel che zioni, ha denunziato mai nessuno? mi disse il Tringali, dovei ritenere che l'ammonicasiraghi. Indipendentemente no : salvo due zioae fosse data per questo unko Motivo dell'agcasi sono andato sempre d' accordo col delegato. gressione. Pres. Il delegato disse di non averne denuntringali. Domandi se il testimone mi chiese ziati che tre e gli altri dall'arma dei R. R. Ca un certificato di buona condotta, che io gli ricusai. rabinieri. Ant.eriei. È Crtsiraghi. Questo no: noi prima di scrivere da me fatti. vero ma lo attribuisco ai discorsi per l' ammonizione, prima di denunziare, si parla Muratori. Questo affare del certificato è pocol delegato, e anche talvolta col pretore. Pres. Vi è anche una stazione di Carabinieri steriore? Per che cosa doveva servire? Americi. Per un processo penale :fui assolto a a Castagneto che poteva denunziare per ammovolterra mentre a Cecina era stato condannato. nizione? Bertolli vien richiamato e dice che ammonì Casiraghi. La stazione di Castagneto dipende Tornei Giovanni e Pesciatini Affricano per assunte da Volterra. informaiioni; gli ammonì anche per altri motivi, Tribolati. Ammesse le varianti nel suo deposto, quale convinzione rimane nel Testimone sul oltre quello dell' aggressione Americi. 'Tribolati. Se il Tornei Giovanni era quello processo Frassinelli anche dopo la assolutoria? Casiraghi. Che il Frassinelli fosse responsabile stesso individuo che fu ammonito. del furto. Maratori giacchè si devono riandare questi Tribolati. Il teste ha avuto occasione di assu fatii, domanderei l' avocazione di questi due promere informazioni sul Viti e su alcuni fatti che cessi di amnonizione: e se non si può mi contento di sapere se furono decretati per sospetto di reato gli si attribuivano. (, sn n ~e~ ~"L sournnuse~s~cespeassisa..911~~

4 ~01M1111~ contro le persone o di reati contro le proprietà. Mi ~tento del semplice decreto di ammonizione. Presidenti, si farà venire. Deposizione Grassi Grassi Luigi. Sa degli addebiti che si facevano al Tringali per mezzo della stampa. Mi rammento che nel decenibre 1886 mentre Si sfogava una prova testimoniale, secondo mi raccontò l' avv. Mariscotti. il Tringali era dal vice Cancelliere ed egli dalla stanza attigua: sentì un diverbio accentuato e il Ruggeri gli disse che il Tringali pretendeva che il Viti inserisse in un verbele d' udienza delle dichiarazioni che un testimone non aveva fatto, e il Viti non concordava. Questo gli fu confermato dal Viti stesso, al quale ne domandò. Non ricordo se mi fu detto in quel giorno, ma seppi pei che vi furono delle minaceie del Trineontro il Viti per questo fatto. Non so che vi fossero ath violenti, so che il Tringali insisteva molto, e che in questo vi fu nn principio di violenza. Vi furono alcuni arresti arbitrari, fa i quali quello di certo Bargiacchi e di altri : io anzi in uno di questi processi assistevo la parte civile: si trattava di furto aggravato. Tribolati. Domanda se aveva conoscenza col Tringali e quale concetto avesse di lui. Giusteschi. Di persona per bene, di zelante nelle sue funzioni ma non eccessivamente; forse qualche avversione avrà avuta per l' esercizio del suo dovere. Deposizione Carrani Carrani Cancelliere alla Pretura di Porteferraio, conosce il Mariscotti, conosce il Trin,gali. Sa degli articoli pubblicati nel Corriere dell Arno e degli addebiti fatti con essi al Tringali. Pres. In che consistono gli abusi di potere? Carrani. In arresti arbitrari che provocarono scandali e che avrebbero dato luogo a querela senza l' interposizione di persone benevole. In ordine a questi arresti il sig. Tringali è sempre stato un po' spinto. Fra gli altri vi fu un certo Bargiacchi e una donna di cui non ricordo il nome. Alcuni degli arrestati furono liberati con ordinanza del Tribunale. Del resto i fatti erano molti e non mi ricordo di tutti. Anche io sono rimasto vittima di fatti coi quali ha rapporto il Tringali. Sono stato ammonito disciplinarmente. Fui imputato di socialismo, di ateismo, di irriverenza ai superiori e di essere amante di Becco e di Venere e anche di qualche altra cosellma. Non mi rammento le circostanze; certamente Nel diverbio fra Tringali e Viti mi ricordo se aiutai la parte civile io ritenni che gravi cir che il Tringali insisteva per inserire nel verbale costauze autorizzassero la querela. una deposizione che il Viti assolutamente non con Molte ammonizioni furono fatte arbitrariamente cordava; e diceva non vi è omissione di parola, i la denunzia si faceva dai carabinieri ; ma si dice: ma la d vergenza di un intero deposto. Il Viti va generalmente che il Tringali ne era l istigato diceva il vero Non saprei dire se ambedue avere. Anche dalle persone chiamate testimoni, vano pari convinzione: mi parve anzi il Viti trop per seppi che esse non erano mai state ascoltate. I po coraggioso in questa sua condotta per le conseguenze che poteva aspettarsi. Il Tringali s'imerkfariscotti. Richiamerei il testimone a deporre poneva a me e a tutto l ufficio. Minaccie peraltro su quello che sa stili' arresto dei coniugi Rossi. non ne sentii: il Tringali diceva che il Viti cer Grassi. Ho sentito dire che l' arresto dei Rossi casse di rimediare e che altrimenti avrebbe ricorso avvenne per fatto del delegato. So che alcune per al procuratore del Re e il tramutamento del Viti, sone si recarono dal delegato per attestarli che i credo che fosse conseguenza di questo. Rossi erano innocenti del reato di lenocinio ed Pres. La posta era aperta dal Pretore o dal egli non ne volle tener conto. Tringali? Pres. Sente sig. Tringali. Carrani. Il Pretore vi era quasi sempre. La Tringali. Dentro 24 ore denunziai gli arresta posta l'aprivano insieme e nella sua assenza l'apriti: del resto domando il nome di queste persone. va il Tringali. Sedevano accanto e la aprivano in Grassi ripete quello che aveva detto. sieme e la leggevano insieme. Mariscotti. Il Tringali era arbitro, era un alter Richiamato Bertolli gli fe meraviglia che un ego alla pretura di Cecina ed apriva anche la cor funzionario pubblico deponga cose non vere. P tiò rispondenza di uffizio? essere che il Tringali fosse vicino a me quando Grassi. Il sig, Tringali era sempre in Pretura; aprivo la posta. In mia assenza lasciai incarico al mi on e troveto quando si apriva la posta dal Trin Cancelliere di lasciarmi la posta dentro un plico 0ali e sentii poi dagli impiegati della Pretura suggellato albergo dove stavo. E questo è seguito più volte: altre volte ho lasciato incarico al che questo seguiva sempre nella assenza del Pretore. Quello che me lo disse fu il Cancelliere Carreni: credo che me lo dicesse anche il Viti, ma di Carrani. Quando il Tringali era fuori, le let Vice Pretore. questi non ne son sicuro. tere sue le apriva il Pretore, quando il Pretore Tribolati. Bisogna sentire il Pretore e il viceera assente apriva le sue lettere il Tringali, che Pretore se permettevano questo fatto. era sempre in Pretura, che invigilava l' uffizio. Grassi. Quando si vedeva gli articoli del Corriere non si sapeva che dovevano comparire. Il Tro/ le ferie e ritornatovi il Tringali mi disse di non Bertolli. Essendo stato assente da Cecina per terra era indirizzato a lui che lo passava ai distributori. in mia presenza, gli domandò perchè non si faceva essere mai stato alla Pretura; anzi il Giusteschi più vedere. Bertolli, richiamato, depone : Dal dicembre 1886 e oggi la posta è stata aperta da me; e in mia Carmni. Fra le cause del trasleco del Viti vi assenza aprivo al ritorno oppure la apriva il fu anche il diverbio col Tringali. vicepretore, (le me la comunicava al mio arrivo. Bertolli. Questo riguarda i segreti d'ufficio. A Non ho mai sentito dire dagf impiegati che il me non consta che il Tringali facesse rapporti per Tringali aprisse le lettere: anzi seppi che in mia questo fatto e neppure io ne feci. Se ci fosse stato assenza il Tringali non veniva in Pretura. un rapporto mio o del Tringali, il procuratore del Re Sandrelli mi avrebbe interpellato, il che non Sinzonelli prende nota che il sig. Bertolli ha fece. fatto istanza di esser traslocato, ma di venire nel circondario di Pisa. Carrani. Permette il Presidente che racconti un fatto. Questo è vangelo e verità. Grassi. Il fatto da me narrato non si riferisce Il Tringali mi disse a proposito del Viti: chi ad una lunga assenza del sig. Pretore, ma ad assenza momentanea. Che la lettera era diretta alla Prenon è con noi è contro di noi. 'lira, me lo disse il Cancelliere Carrani. Tringali. Domandi se il teste fu cerziorato di cessare le sue relazioni con un noto causidico, e se Mariscotti. Chi era il venditore del giornale in altra occasione si verificarono degli ammanchi che faceva la richiesta delle copie. dì corpi di reato. Grassi. Era il Raso venditore di giornali riconosciuto e non avventizio. fatti non attenenti alla causa. Pres. Non procederò a queste interrogazioni su Tribolati. Domanderei di procedere subito al Tribolati. Domando il richiamo dei testi Gaiato e Casiraglii. 1' audizione del testimone Giusteschi. Pres. Ci ho pensato e verrà sentito prossimamente. Venga intanto il testimone Ruggieri. Pretore o se sa che io fossi su questo eccessiva Tringali. Se sa che io aprissi le lettere del Deposizione Ruggieri mente delicato. Ruggieri. Casiraghi, richiamato. Non sa che il Tringali In uno degli ultimi mesi 1886 ebbe aprisse lettere. occasione di recarsi alla Pretura di Cecina per un Gatato, richiamato. Fu più volte presente interrogatorio di testimoni in una causa civile. quando il Pretore apriva le lettere e non vide mai F.gli era nella stanza del Cancelliere e vide nella il Tringali. nenia stessa il Tringali e il Viti che questionavano animatamente sulla redazione di un verbale. Tringali. Annunzio al Presidente che mi riserbo di dar querela ai testimoni Grassi e Carrani. Questa conte.stazione stessa proseguì poi nella stanza attigua. Dissi questo al Mariscotti e osservai Pres. Le deposizioni sono inserite a verbale ed che oueeta era un ingerenza illecita. Il fatto mi Ella farà quello che crede nel suo interesse.e per fece impressione e lui parve strano questo contegno. il suo onore. L' uno e F altro mi parevano convinti di essere nel vero e si riferivano ciascuno ai propri ap Rossi Onorato. Conosce di vista il Mari Deposizione Rossi Onorato punti. La discussione fu animata, ma non udii minasce nè vidi atti di violenza nè vi fu pure vio Fu arrestato ma non si ricorda il giorno: arscotti; ha veduto qualche volta il Tringali. lenza momfe. restarono lui, la moglie, un figliolo e una figlia. La questione seguitò anche posteriormente. Mi tennero sette giorni al Fitto senza esaminarmi,.mariscotti ne parlò il testimone al procuratore poi mi portarono a Grosseto ove stetti venticinque del re Sandrelli? giorni. Mi trovai acccusato di manutengolo di certe persone, di ruffiano di mia figlia. Fui arrestato Ragaieri. Non mi ricordo: so soltanto di averne parlato coll' avv. Mariscotti. per ordine del Tringali. Fui rilasciato senza processo. Mia figlia morì a causa del suo trasferimento a Volterra, pochi giorni dopo aver partorito. Deposizione Gliueteselii Giusteschi rammenta una causa penale contro Fui interrogato a Grosseto dopo 25 giorni su Frassinelli e Spinelli per aver raccolte dei rottami queste imputazioni. Dissi: son vecchio e onestà ne al poligono. Un rapporto dei carabinieri teneva responsabile il Frassinelli. Venuto poi all' udienza il Sì lagnò della condotta del Tringali a lui me ho da vendere. maresciallo rettificò le sue prime informazioni e fu desimo, che disse: se lo avessi saputo prima, non per questo motivo che assolse il Frassinelli. sarebbe andata così. Allora gli chiesi il permesso Non sa quando avvenisse il diverbio fra Trinoli e Viti del quale ebbe notizia solamente dal chi giorni. di mendicare, che mi fu dato verbalmente per po giornale. Non firmò il verbale subito dopo l' udienza, ma dopo 2 o 3 giorni al più. nizzato e sa appena firmare: la querela l' ha fatta Ha dato querela al Tringali per essere inden Durante l'assenza del Pretore si trovava in ufficio, e non si è mai accorto che altri aprisse la Tringali. Se ha avuto quattrini per dar que scrivere dell' avv. Mariscotti. corrispondenza d' uffizio e non ha mai sentito dire rela, e da chi: e se e vero che gli fu detto che poteva che il Tringali facesse questo. pretendere un grosso indennizzo. Rossi. Non ebbe quattrini. Gli furono perquisite lettere della figlia che domandava perdono per la sua fuga, e queste lettere le ebbe il delegato Tringali. Deposizione Rossi Rebecca Rossi Rebecea. Fui imputata di gravi delitti. Ho soffento prigione e strapazzi, siamo stati diffamati e ridotti all'elemosina. E mi hanno ammazzato una figliuola. La polizia aveva in mano le lettere di mia figlia elle mi domandava perdono e chiunque avrebbe visto che la nostra famiglia non era colpevole della sua condotta. E stata una ingiustizia. una persecuzione. Pres. Voi che l'avete col Tringali, credete che sia stato il Tringali che capricciosamente abbia agito contro di voi, o per informazioni avute. Rossi. Se il Tringali aveva informazioni contro di noi, ne aveva anche autorevoli in favore nostro. Deposizione Viti Viti sul finire del 1886 assistè a un dibattimento contro il proprietario del Mulino della Latta e contro un fornaciaio, non si ricorda i nomi. Furono assoluti. Fra lui e Tringali avvenne un diverbio per questo dibattimento. Il Tringali aveva fatto appello; mi chiese il verbale e quando arrivò alla deposizione del Casiraghi disse: questo non è il deposto del testimone. Io gli risposi che era quello assolutamente; e siccome il Tringali disse: se sostiene lei questo, dove va il mio appello? gli dissi : vada un po' dove vuole. Non ci furono minaccie e se vi fossero state violenze avrei reagito. Il verbale era firmato. Nonostante questo, gli feci vedere anche gli appunti che concordavano col verbale. Gli appunti sono presi durante il deposto del testimone: altrimenti non me ne potrei rammentare con certezza. Gli pare che il Tringali gli parlasse di rapporto che avrebbe fatto e anzi crede che il procuratore del Re scrivesse in proposito al Pretore. Bertolli, richiamato, dice: non è assolutamente vero che il procuratore del Re scrivesse a me su questo fatto. Di questo fatto ho già detto che ebbi notizia soltanto dal Tringali. Viti. Rettifica che aveva equivocato con altro affare d'ingiurie ad un Usciere della Pretura. Il mio trasloco lo aveva chiesto io. e finalmente lo ottenni. Giunto, che fui a Volterra, seppi poi cose che mi afflissero. Si propalava perfino che io aveva commesso una falsità in verbale e non so chi ringraziare Il Tringali veniva spesso in Pretura. Ho sentito dire che il Tringali agiva poco delicatamente aprendo le lettere del Pretore. ma io non ho veduto. Vi era intimità grandissima fra il Pretore e Tringali che erano sempre insieme in uffizio. Udienza antimeridiana del 5. Si procede alla lettura di numerose sentenze, ordinanze e decreti relativi ai fatti in esame. Tringali esibisce al Tribunale alcuni altri documenti, domandandone pure la lettura. Fra essi vi sono alcune fedi penali e lettere dirette al suo uffizio dai comandanti di varie stazioni di RR. Carabinieri. &monelli difensore si oppone a questa lettura; crede illegale il modo della presentazione: dubbiosa la autenticità dei documenti ufficiali che si trovano in dosso a chi non è qui che un privato. Dice che questo è un abuso del genere di quelli che appunto si rimproverano al Tringali. Tribolati. Il Tringali non perde qui la sua qualità di delegato: è per il suo uffizio che è censurato ed è col documenti del suo ufficio che egli si difenderà. Doveva necessariamente produrli. Del modo prescelto, egli ne potrà essere responsabile verso i suoi superiori; ciò non toglie che i documenti debbano essere adibiti al processo. Pubb. Ministero. Tringali domandando al Tribunale la lettura dei documenti che produce non commette abuso: nessuna disposizione di legge gli vieta queste produzione. In ogni modo per eliminare la questione, è l'ufficio del P. M. che fa sua la domanda del Tringali. Sin/meni. Solleva formale incidente: il difensore Mariscotti si associa a questa domanda. Seduta pomeridiana n Presidente pubblica la sentenza incidentale pronunziata dal Tribunale, con la quale, prescindendo da ogni altra questione si ordina, sulla richiesta del Pubblico Ministero, la lettura dei documenti prodotti dalla parte civile. Si leggono dal cancelliere i documenti stessi. Tribolati. per la parte civile produce alcuni numeri del giornale il Volterra contenenti articoli firmati Albano. Mariscotti produce un biglietto da visita del signor Tringali con la sola qualifica di Agrimensore agronomo. Canelliere legge gli articoli del Volterra, e le deliberazioni, telegrammi e lettere relative alla revoca del trasloco del sig. Tringali da Ceciva: legge poi i decreti di ammonizione contro Tornei Giovanili e Pesciatini Affricano come sospetti in reati contro le persone perchè di carattere impetuoso e violento. Si leggono pure altre ordinanze di Camera di consiglio e sentenze di Tribunali in affari Calamanti Rossi ed altri. Il Presidente dà la parola al difensore della parte civile. Ave Tribolati. I Tringali, attaccato in modo gravissimo e persistente aveva due modi di contenersi. Poteva affidarsi ali' apprezzamento dei suoi superiori in via gerarchica sulla sua condotta e se preferì rivolgersi ai tribunali fu perehè questo era il più bello, il più decoroso per lui. tranquillo nella sua coscienza. Egli chiede ed ha diritto di ottenere una sentela t di condanna non solo, ma tale che tu teli il suo decoro. Si era accusato il Tringali di avere architettato per suoi fini personali un processo clamoroso; successivamente si definiscono tre veri e proprii reati che il Tringali avrebbe commesso cioè abuso di potere, attentato alla liberta dei cittadini, violenza contro un pubblico ufficiale. Abbiamo assistito al tentativo di prova di questi fatti, che è riuscito a vuoto: mentre da parte nostra è luminosa la prova negativa. Nel processo d' associazione di malfattori la condotta del Tringali è regolare, lodevole. Raccolti gli indizi procede agli arresti: deferisce gli arrestati al potere giudiziario e questi legittima l' opera del delegato. In quanto ai pretesi abusi di potere, troppo facile sarebbe gravarne tutte te pubbliche autorit sa non corresse l' obbligo della prova; dei fatti denunziati dal Mariscotti nel suo memoriale nessuno è rimasto provato: pochissimi discussi. Uno di questi arresto del Bigazzi, errore comune col pretore che condannò, col procuratore del Re che sostenne l'accusa in appello. Perchè non si è accusato anche loro? E se la critica fosse stata in questi ter mini limitata, se si f,)sse detto anche per le denunzie per (a ammonizione che vi era stata in terpetrazione eccessivamente poliziesca. gli elementi raccolti la avrebbero forse giustificata: ma non giustificano certo la denunzia di veri reati. Per le ammonizioni il Magistrato non è obbligato a seguire la denunzia della polizia ma deve invece affermare la propria convinzione. Ed esse furono applicate dal Pretore, nei caso del Tornei e del Pesciatini, per ragioni generali non pel fatto isolato delle lesioni ad' Americi, che non l' avrebbero autorizzate. Veniamo all' ultimo capo : alla violenza verso il Viti. La vioienza fisica non si presenta nemmeno e non ne parlo: la violenza morale non può farsi consistere nel fatto delle insistenze fatte dal Tringali in buona fede, convinto di dire il vero, come lo attesta anche il Ruggieri: insistenze dirette ad ottenere la esattezza di un verbale, a correggere degli appunti di verbale. E che il Viti cercasse il Tringali fosse nel vero io provano i documenti letti e il deposto del Casiraghi che si trattasse di appunti e non di un verbale firmato, contro l' asssrzione del Viti!o provano i deposti del Ruggieri, del Bertolli, non infirmati dal Giusteschi vicepretore. In ogni modo tutti i deposti ed anche le conquestioni del Tringali escludono affatto il concetto della violenza. Che negii scritti querelati esiste il dolo, che esso faccia carico ad ambedue gl' imputati non mi pare impugnabile. Qualche dubbio può affacciarsi in favore del gerente Tognetti: qualche dubbio ma facilmente solubile in quanto per la legge della stampa il gerente sia complice necessario in questi reati. Nè le note apposte alle corrispondenze querelate, nè i' aver cessato da questa pubbl.cazione appena ebbe notizia deila querela bastano ad escludete il dolo che la legge vuole conseguente e necessario a suo riguardo. Conclude chiedendo al Tribunale che oltre alla condanna degli imputati nella pena che sarà chiesta dal difensore della legge, pronunzi anche la loro condanna nell' indennità di ragione alla parte lesa e alla pubblicazione della sentenza nelle solite forme. P. Ministero. Passa in rassegna nuovamente i fatti. La difesa neppure ha tentato di provarli. Vi sono degli arresti, giustificati per le circostanze in cui avvennero, nei quali davvero non saprebbe come trovare elemento di incolpazione per il Tringali: vi furono delle ammonizioni che il Tringali e i RR. carabinieri hanno proposto perchè credevano di doverlo fare. Niente di doloso, neppur ombra di malafede è resultata a carico del Tringeli nel compiere il suo ufficio, ed é questo che la difesa aveva assunto di provare. Non è Vero che vi fossero violenze al cancelliere per inserire il falso in un processo verbale: anche in questo il Tringali era in buona fede e in perfetta convinzione. Di contro al deposto del Viti, interessato a non comparire per quello smemorato che si dice generalmente, abbiamo qudo di un giovane ed ottimo magistrato ehe tutti stimiamo. Della esistenza dei dolo è prova la forma sola degli articoli. Si comincia coli' indulgenza massima pei più gravi delinquenti, per giungere alle più atroci accuse ad un funzionario pubblico: e non basta; quando un giornale si esime dal continuare la sua ospitalità, si ricorre ad un altro giornale il Volterra e si raccoglie tutto il fango cha si trova per gettarlo in faccia al Tringali. Non basta ancora: e in un documento che deve essere letto in pubblica udienza come è il preteso memoriale a difesa si riassumono e Si coordinano tutti questi oltraggi. E 000 solo il dolo io trovo dimostrato ma io trovo qui anche la causale a delinquere. Il Mnriscotti, già condannato per manifestazioni sediziose, prosegue ;

5 :abeell111m~~iair~m~eeeree. imiumer~lbis=" ~IL qui nei suoi propositi sediziosi e perseguita il Tringali perché il Tringali è investito di autorità. pecche è un pubblico funzionario, perchè fa parte di quella polizia che secondo lui è e cencro della nostra societe. Questo per riguardo al Mariscotti: quanto al Tegrietti, rni basterebb trincerarmi nel preciso disposto del'a legge che volle che il gerente del giornale sia responsabile sempre degli scritti pubblicati; sempre, anche allorch se ne conosce l'autore. Ma anche per esso man è meno evidente la colpabilite, il dolo, che consiste nel sapere di ferire la reputezione altrui Il Tribunale non può scindere queste due responsebilità Concludo quindi chiedendovi la condanna di ambedue gl' imputati per il tito'o di diffamazione: il Mariscotti a 4 mesi di carcere e 500 lire di multa, per il Tognetti a un mese di carcere e 100 lire di multa, inserzione della sentenza nei Corriere e negli altri giornali che saranno indicati, alla refezione dei danni. e aile spese del giudizio. Avv. Mariscotti. Comincia dal dire quali sono le ragioni per le quali esso sostiene la difesa del Proprio figlio, perchè certi apprezzamenti non può farli che esso. Comincia dal confutare le conclusioni del pubblico ministero e analizza le corrispondenze incriminate esaminando ad uno ad uno i fatti che in quelle sono enumerati. Questi fatti, esso dice, sono rimasti provati dalle resultanze del pubblico dibattimento, ma ammesso per un momenti che questa. prova non ci fosse, basterebbe la prova di uno solo dei fatti accennati in quella cortispondenze per far ritenere che il Tringali ha mancato. Nessuno può dire, osserva l' avv. Mariscotti che la polizia italiana non abbia in 28 anni commessi arresti arbitrari. Questo sbaglio il Tringali lo fece nell' affare Bigazzi ed in quello dei coniugi Rossi, nelia parte che riguarda il lenocinio. Conclude affermando, provato quanto ba sta addebito obiettato al Tringali il cui operato per lo meno potrebbe dirsi non essere stato corretto. Essendo stati provati i fatti quanto basta, non può dirsi che il corrispondente del Corriere dell'arno sia un calunniatore. Parla difiusamente del fatto dell' Arduina della quale non fu rispettata la memoria, s nepnure dono che aveva cessato di vivere Dovrebbe parlare del;' intenzione. ma di ciò parleranno gli altri difensori e quindi termina domendando che Mario Mariscotti venga Scagionato dalla imputazione, per la quale è inviato al pubblico giudizio, perciò insussistente e mancante di prove. Avv. Simonelli. Il gerente non deve rispondere che per la sua condotta riguardo ai due articoli pubblicati. In questi, si mirava al bia SiMo di fatti riprovevoli : nessuna persona è ingiuriata, anzi neppur nocairede, e quando gli vien contestato che si è r.corso iii tribunali Cessi affatto dal suo assunto. Li convinzione della rispettabilita del corrispondente, non puo essere revocata itt dubbio pel fatto che questi subì una condanna per aver gridato: viva Oberclan. Pur tuttavia egli non volle fin da principio alcuna responsabilita e lo!lichiarava. Questi non sono elementi per dedurre il dolo. Ma vi è di più: è il querelante stesso che riconosce la buona fede del giornale, che lo ringrazia di non avere assunta la responsabilità degli articoli, che sente il dovere di esprimergli la sua gratitudine. Questa lettera del Tringali è per il Tognetti una ritrattazione di querela, una vera remissione d' Ma prescindiamo da questo ed esaminiamo ora i fatti; e vediamo se la prova da noi proposta è sufficiente alle nostra difesa. Dicemmo che fu architettato un processo di associazione (ti malfattori : e tutti ora sappiamo come finì questo processo, con la dichierazione d' inesistenza di reato. Se dicemmo che il Delegato ebbe fini di iuteresse personale, precisammo il fine che gli si attribuiva, e questo non era illecito ne indecoroso per lui : si trattava di evitare un trasloco. Della accusa di lenocinio a carico dei Rossi, la dicemmo irragionevole, infondata, arbitraria. Ed é resultato questo dalle lettere dell' Arduina, dai ricorsi dei suoi genitori alla polizia che il Tringali conosceva e malgrado questo (lie corso all' accusa. Di Più si ritorce contro di esso anche uno dei documenti da lui presentati, un rapporto dei Carabinieri da lui ora provocato senta rispetto neppure alla tomba della sciagurata donna. Da questo apparise che l'arduina d vani anni teneva vita licenziosa, si prostituiva, e si accusano i genitori di lenecin)o a riguardo ch una donna oramai da lungo tempo perduta. 4C2RISIlhè Ob Pqrlihb 1111C93 MOI1111~. Mi pare che qui la prova ci sia. Non la Soia prova di un errore giuridico; la prova del malanimo del Tringeli. Le violenze resultarono dal deposto dì più testimoni. La parte civile ha cercato di demolire alcune di queste testimonianze: noi potremmo tentare altrettanto per le altre. ci limiteremo ad esaminare quella del Tringali. Egli interessato più del Viti, non ne dubiterete, in questo processo. Il Viti è smemorato, si dice: io vi dirò che il l ringali uno che nasconde la Sua qualità di funzionario di pubblica sicurezza: a quale scopo? È questo I' uomo che merita cosi gran fede contro un testimone giurato? Voi dite inattendibile il deposto del Viti, io dico inattendibili le asserzioni del Tringali. Quindi la prova che occorreva fere per noi sufficiente. Non tutti i fatti voi direte sono ugualmente piovati : non importa, basta che nella minima parte lo siano per sgravarci d' ogni responsabilità per escludere il dolo Un ultima questione resta da farsi. in questo giudizio si è stabilito che il Tringali comparisce investito delle sue funzioni : e in questa qualità eh' egli è stato ammesso a produrre documenti del suo ufficio. Se vi sana luogo a indennità da decretarsi, questa sarà a favore del funzionario? Andera a benefizie dell' erario? Ma credo che di decidere questo non sarà il caso perchè ho fiducia nella assoluzione degli imputati. Avv. Muratori. (Vivi segni di attenzione per parte del numeroso e scelto uditorio in cui vediamo la curia al completo non escluse ratarersnmorm:~~urre:nral~~1~1~11~crucise~111. rela, questo concetto esclude che io voglio oltraggiare e spetta a voi accusa di provare il contrario porcile il mio fatto dimostra in me la più assoluta buona fede. Altro è l' animus nocendi, altro è l' elemento intenzionale per l'autore, altro per colui che si vuole complice dal pubblico ministero. Le parole della nota dicono quali erano le intenzioni del giornale ed è provata la buona fede del gerente. in ipotesi, se si parlasse della esistenza dell'elemento intenzionale, dopo la lettera del Tringali non può dubitarsi della buona fede del gerente e si ha la prova che il sig. Tringeli vuoi declinare da ogni procedimento peli nale contro il gerente. Quindi o mancanze assoluti dell'elemento intenzionale. o ia lettera del di 11 luglio (leve interpretarsi come una renunzia per parte del sig. Tniigali. Siamo nei termini di una aziene civile intersecata alla penale alla quale ha relazione, quindi quando l' attore ha renunziato al suo diritto, non può riproporlo. Noi crediamo che se il gerente è un uomo di paglia per il giornale, sere dichiarato uomo di paglia anche in questo processo. L' avv. Muratori scende a parlare in difesa del sig. Mariscotti e cemincia dallo esaminare minutamente le due corrispondenze, 8, steneticlo come la prima non sia altro che storia e venite e come anche nella seconda manchi la materialità delle prove. Le denunzie contenute nelle due lettere non hanno alcun valore giuridico, e quindi viene a cadere tutto quanto si e Messo a ca le più spiccate notabilità). Dopo tre giorni di questo dibattimento, rico del sig. Mariscotti, mancando la materia: incomincia i' avv. Muratori. udiate volentieri lità della ingiuria e non resta che il fatto di la grata novella che sarò brevissimo; primo, cancelleria. perchè mi terrò strettamente nei limiti della, Dato che in questo fatto esistesse l' elecausa, poi per le condizioni della mia salute, mento materiale non può dirsi che esista Velenon buona malgraio l' apparente freschezza. mento intenzionale. L' ordine logico è quello da seguirsi, vedere Il pubblico ministero si è levato contro cioè se concorra relement0 materiale, se con una stampa abbietta, ma questo lo poteva corra l'elemento intenzionale, e se concorrendo fare contro certi giornali come la Gazzetta ambedue sia raggiunta la prova della verita. d' Italia nel processo Nicotera, e l' Osserva Stabilirò tore quindi i punti Romano cardinali senza allorche inveiva contro l' illustre uomo che regge il ministero dello interno. divagare. Pone la questione pregiudiciale. Qui non siamo nel caso ed il pubblico ministero; non può trovare neppure una frase La querela, l' atto di accusa la requisitoria del pubblico ministero cadono sotto la volgare negli articoli che si è voluto incriminare, nei quali non vi è alcuna ingiuria ma sanzione dell' art. 57 della legge sulla stampa per cui il tribunale dovrà dichiarare non essere luogo n procedimento. una semplice esposizione di fatti. Nel sig. Mariscotti manca affatto l' intenzione di offendere il sig. Tringali, avendosi L' art. 57 proscrivo che il pubblico ministero nella sua citazione o il querelante sono al contrario la prove della più assoluta buona tenuti a specificare!e offese, gli oltraggi, le fede. ingiurie, sotto peua di nullite. Premette, con abbendanza amplissima di Non è ammessa dalla legge la sintesi dell' articolo e chi querela deve dire nettamente della prova che spetta al pubblicista. Non é dottrina e di erudizione, la teorica dell' onere io che cosa è stato leso, come chi è quereeato già la prova assoluta, apodittica, che non potrebbe far mai o (oasi mai, ma quella del deve sapere per potersi difendere in che consisteva I' i ngiuria. l' in genere dei fatti, di tutto quanto basti a Fa il confronto fra la legge sulla stampa provare la sua buona fede. francese e quella italiana e ne nota la differenza. Nella legge francese si richiede la inna Ressi ed ha pareee di fuoco le quali con Parla del fatto che si riferisce all' Arduidicazione delle accuse, in quella italiana si clude rivolgendosi al sig. Tringali Non vi vuele la specificazione. dirò che non avete cuore, ma noli' interesse Venendo al fatto pratico, al nostro, domanda se Si é adempito al voto della legge siete in regola col vostro dovere». del mio raccomandato mi basta dirvi che non e risponde che no; perché è stato fatto un Quanto alle ammonizioni è certo che vennero tutte promosse dal sig. Tringali, perciò riassunto degli articoli mentre si dovevano riportare per intiero le parole degli articoli i i cali carabinieri non possono fare altro che stessi. presentare le loro denunzie alla autorità (li Confronti il tribunale le parole deli' articolo con quelle che si leggono nella querela e A. proposito del verbale di udienza, consta pubblica sicurezza. vedrà se al voto della legge siasi soddisfatto. ta come questo era effettivamente stato redatto dai vicecancelliere Viti; e se questo pre Scende poi ad esaminare l'atto di citazione e dimostra come questo sia imperfettamente sentò al si. Tringali anche gli appunti presi redatto e anche nel redigerlo siasi violato il all'udienza, Io fece perchè potesse coefrontarli col verbale ed accertarsi che era stato disposto dell' ai t. 57. Tutto quello ch3 il P. M. dice di attentato alle autorità, non sono che frasi ad ef Riassumendo dice non sussistere querela esatto nel redigerlo. fetto. come ha dimostrato COO la pregiudiciale relativa ali' art. 57 della legge sulla stampa, e Viene a parlare del gerente ei osser va come due questioni si presentano alla sapienza chiede che venga assolto il gerente responsabile del Corriere dell'arno a causa della di del tribunale. Prima questione. Quale è la vera e retta lui buona fede. interpretazione deli' art. 47, della legge sulla Per il Marescotti manca affatto l'elemento stampa. materiale e quello intenzionale per cui deve Seconda questione. Data eriche in senso essere assolto. astratto l'applicazione dell'art. 47 nella causa La sentenza del tribunale, conclude, possa attuale c'è qualche cosa il cui valore logico servire di lezione al sig. Tringtdi, affinchè e giuridico non può essere modificato per il moderi i suoi entusiasmi e parche pensi che fatto del querelunte. se per i sten talenti, per la sua attività egli Conviene esaminare la natura della pubblicazione, cioè il giornale, gli scritti che dove fosse sorretto dall'esempio dei suoi su può essere un buon funzionario in un luogo contiene, la forma che ha, le osservazioni che periori, non può esserlo in Cecifta isolato affidato alla sua propria responsabilite. vengono poste al seguito degli scritti. Se il gioinele é battagliero, se la forma Avv. Tribolati. Replica brevemente sulla dello scritto, corrisponde alla natura del questione ciregiteliciale, sulla lettera del sig. giornale, comincia ad esservi una attenuante. Tringali che seeoudo esso non implica remissione dalle querele e SUI dolo che dice pro Se l'autore è conosciuto come persona stimabile, dovete voi accusa, fornirmi la prova vato. contraria che io non era in buona fede. Avv. Muratori. Replica brevi parole al Se dalle osservazioni che seguono gli articoli si può rilevare che il mio fine non è e legge l' ordinanza del Tribunale di Grosseto solo cggetto di insistere nelle sue conclusioni quello di attaccare la persona che pur si que che dichiara non farsi luogo a procedere con tro il Tringali per reato di calunnia del quale si erano querelati i Rossi per mancanza dell' elemento morale; che è quanto dire sia l'eletnento materiale del reato, non si è escluso dal tribunale che esistesse. Dice di non comprendere perciò la P. C. insista tanto per la condanna del gerente forse per colpire il giornale? St affida alla irnparzielitte del tribunale. A causa dell' ora tarda il sig. presidente ha rinviata a lunedì, 10, la prosecuzione del dibattimento. 4111, «II VOLI ERRA 5 7 dicembre. Domenica decorsa non pervenne il vostro giornale e non so comprenderne laragione; se devesi al buon servizio postale, sono inutili le recriminazioni, tanto é lo stesso che pestare l'acqua nel mortaio. (1) Le cose Scolastiche quassù non cam minano abbastanza bene, nonostante che i soliti ottimisti ad ogni "costo cerchino e vogliano il silenzio. Oltre a quello che vi scrissi, circa l'aver chiamato ad insegnare il latino il molto reverendo cancelliere della curia vescovile si debbono lamentare tante altre incongruenze, che davvero egnuno è costretto a domandarsi se quassù l'anormale è divenuto normale. Vi basti sapere che ad insegnare letteratura italiana statochiamato un giovine avvocato, nostro concittadino, il sig. Ezio Solaini il quale lo sappiamo istruito e competente, ma essendo consigliere comunale, e per di più membro della commissione scolastica, davvero bisogna domandare se maggior anormalità si poter commettere. Ma su ciò altri prenderà la parola. Come pure tralascio di parlarvi delle elezioni commerciali, perché ve ne ha scritto in proposito il collega Veritas. Anche quassù è giunta la notizia che l'on. Panettoni ha fatto un bel panegirico in favore del noto delegato Bastiano Tringali. (1) Nonostante faremo il nostro reclamo. Il comizio viene tirato per le lunghe: non ne conosco la causa, però non convenendo pel momento sollevare obiezioni o far commenti, mi riservo di arlo se..., se non sarà fatto e presto. 5 dicembre. pinore. Quest'anno si è veduta. con sorpresa generale, una insolita animazione nelle elezioni per la Camera di commercio ed arti della nostra provincia. Volterra, per verita, può dire quasi che ignora l' esistenza di questa Camera. Sempre scarsamente rappresentata in quel consesso. poco ne conosce l' influenza negli affari generali delia provincia e meno in quelli che la riguardano particolarmente. perciò che l'affluenza degli elettori alle urne ha fatto domandare cosa poteva esserci di nuovo. Il bello é che mentre moltissimi elettori non ebbero invito ufficiale e la scheda in bianco che poche ore prima della votazione, quasi tutti, durante la settimana, avevano trovato qualche anima buona che si era preso l' incarico di fornire la scheda già rintirtpita. A cose fatte si capi cosa significava questo salutare risveglio, e vedeneo da quale parte era sorta l' agitazione, ci voleva poco a capire che c' era sotto qualche intrigo dei soliti. Si trattava, al solito, non di tre qualcosa ma di disfare, e questa è l' unica Cosa nellti quale certi rnesseri dimostrino un' abilità eccezionale. Fra coloro che Uscivano di carica in quee st' anno, due specialmente avevano dato fieli' occhio ai manipolatori 'di tutte le ;elezioni nella provincia di Pisa : il conte Francesco MastianiBrunacci, ed il sig. Ulivo Ruglioni. 11 primo è un egregio gentiluomo e proprietario di vasti terreni, che producono quanto di più perfetto si ottenga dalla moderna agricoltura : i premi più cospicui de lui riportati a tutte le esposizioni ne sono la prova. Il secondo è un altro possidente ed uno dei rrineipali industriali di Pisa : fu anche vice Presidente

6 ==" :21E1277, della Camera di commercio e questo dimostra le considerazione in cui era tenuto dal ceto commerciale. Ma, stando a quanto oi si riferisce, quei due signori hanno il difetto di pensare colla propria testa, e non sono ammiratori del bel sistema che da qualche anno prevale nelle amministrazioni e nelle lotte politiche della nostra provincia. Ciò basta per esser messi all' indice dplia nuova inquisizione persecutrice, che ora spadroneggia per tutto; e quei due egregi cittailioi restarono in minoranza. Dei due nuovi eletti non conoscismo il primo, che è di cotesta citta. Sara certamente un buon acquisto per la camera di commercio, e siamo disposti a crederlo ; ma non compenserà certamente nessuno dei due usciti di carica. L'altro, il signor Napoleone Pesateci, è un nostro concittadino. che riportò una cospicua votazione, perché fu accettato da tutti senza distinzione di partito Non è il migliore che potesse dare la nostra città, ma non può dirsi una cattiva scelta, sebben s neanche eso possa eguagliare in importanza uno dei due esclusi. Ormai noti c' è da far nulla sull' accaduto ed, inutile recriminare. Soltanto ho voluto avvertire che chi dorme non piglia pesci ; e se un altro anno i nostri commercianti dormiranno la grossa, o delibereranno di :istenersi come fece il nostro circolo commerciale si troveranno sempre sopraffatti da chi, in luogo dell' interesse pubblico, cerca sempre intrighi politici o private suddisfazioni. IS yeritas Alla R. Università 11 prof. Grocco professore ordinario di Clinica medica, farà domani,. 10, la sua prolusione nell'aula Magna degli stabilimenti anatomici, alle ore 11 ant. Ospizio marino. Dal comitato per l'ospizio marino di Boccadarno è stato fatto appello alla pubblica carità all' oggetto di ottenere un numero di oblazioni sufficienti per condurre a termine l'impresa incominciata essendo ancora necessarie molte spese perchè 1' Ospizio sia aperto e possa dirsi completo. Sono digià state raccolte le prime sottoscrizioni le quali andranno certamente aumentando perchè la cittadinanza non potrà che concorrere a questa opera filantropica. La musica del 93. Da ora in poi darà i suoi concerti nella piazza di S. Niccola soltanto nelle domeniche e negli altri giorni festivi essendo ciò stato superiormente disposto al seguito delle istruzioni a cui devono essere sottoposti i numerosi aspiranti allievi musicanti. R nolo dei curatori ai fallimenti. Portiamo a conoscenza di coloro che possono avervi interesse, che in questo mese la nostra Camera di Commercio ed Arti sta compilando il Ruolo deì curatori ai fallimenti per il triennio Il corso serale di contabilità sarà aperto lunedì 11 corrente a ore 7 pomeridiane. La banda del 93 0 reggimento fanteria eseg nirà oggi dalle ore 3 114, alle 5 in Piazza S. Niccola il seguente programma. Doppio Binario. Il consiglio superiore dei lavori pubblici approvò il raddoppiamento del binario della linea PisaRoma di c ai qualche tratto è già eseguito. 1. Marcia /a r o?jim Napolitano. 2. Mazurka In piazza S. Marco Andreini. 3. Overture (»eroi& Weber. 4. Scena e Duetto Danza de Boemi Ugonotti 31eyerbeer. 5. Galop. li tempo Parascandolo ~ L~M~11111~111 GOFFREDO GATTA! Alle ore s e un quarto della sera di giovedì 6 del corrente mese di dicembre, cessava di vivere il Dott.. Goffedro (.atti medico chirurgo nella città nostra. Nel lungo esercizio del suo nobile ufficio, il dott. Gattai seppe sempre cattivarsi la stima della intera cittadinanza, la quale ricorreva con fiducia a lui che esercitò con vero amore e con scienza l'arte salutare. Alla sua porta nessuno batteva invano ed an che il povero era sicuro di (vedersi benevolmente accolto e amorosamente curato. Come cittadino fece sempre il suo dovere e amò immensamente la famiglia che lo riamava con pii Di carattere affabilissima, aveva modi cortesi che lo resero caro agli amici, che ebbe moltissimi. La notizia della sua morte è stata appresa con dolore da tutti. Alle onoranze funebri intervennero numerosi i colleghi, e gli amici che vollero rendere questo ultimo tributo di affetto onoranze a lui che tennero carissimo. 1111~Lall/M M.ZaiR17 INFORMAZIONI Nella seduta della Camera del primo decembre alla votazione dell'ordine del giorno Villa contro la Cassazione unica. era presente dei deputati della nostra provincia il solo OrsiniBaroni, che dette voto contrario allo stesso ordine del giorno. L' on. Dini si presentò alla Camera il giorno 3 per dichiarare che. se fose stato presente, avrebbe pure dato voto contrario all' ordine del giorno Villa. Però il giorno dopo quando fu votata la legge a scrutinio segreto. nessuno dei deputati pisani era pre, ente. E' stato firmato da S. M. il decreto che autorizza la Cassa Agricola di Pisa all' emissione delle Obbligazioni, stabilite coll'ultima legge sul Credito agricolo. EUGENIO TOGN 1!.'1"I' l Gerente resp. Non più dolori di denti e non più denti rilassati, infiammazioni, posteme, gengive sanguinanti Si conservano e si puliscono i denti si allontana l'alito viziato, colf uso continuato della vera A.. tramilterinn, del Dott. POPP I. R. DENTISTA DI CORTE IN VIENNA preferibile a tutte le altre acque dentifricie come solo preservativo contro le malattie dei denti e della bocca, e che insieme colla Parta e la D'Avere oicntalgica del Dctt. POPP mantiene sempre i denti belli P sani. PIOMBO ODONTALGICO del dott. 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Ad ogni richiesta unire cent. 50 per la spesa d'inoltro I pochi biglietti ancora disponibili si trovano La vendita è aperta fino alle 4 pom. del 29 Dicembre presso la Banca F.11i CROCE fu Mario, Genova, incaricata officialmente della emissione. In U'llf,ta si vendono presso E p ahlipagiud Cesare rivendita di Sale e Tabacchi Piazza di Banchi, e presso Ang,:,imo Saioadori all' alpalto speciale Lung' Arno Regio. Chiedete gratis Saggi ed abbonatevi ai più splendidi e più economici giornali di moda LA STAGIONE che si stampa a MILANO e la edizione francese intitolata LA SAISON 750,000 copie per ogni Numero in 14 lingue U. HOEPLI, Editore in MILANO edizione comune L. 8 di lusso L. 16 all' anno E DELLA PUBBLICAZIONE MENSILE RICCAMENTE ILLUSTRATA 1: ITALIA GIOVANE ckni Letture in famiglia diretta dal prof. E. De Marchi e dalla signora A. 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Si ritenga quindi per massima: che ogni atro avviso o richiamo relativo a questa specialità, che venga inserito in questo od in altri giornali. non può riferirsi che a dete stabili contraffazioni, il pin delle volte dancose alla salute di chi fiduciosamente ne usasse ERNESTO PAGLIANO. DI SCOTT d' Olio Puro di FEGATO DI MERLUZZO CON ipofosfiti di Calce e Soda. Preparata da SCOTT e DOL7E ATITOVAYORK tanto grato al palato quanto fl latte. Possie..le tutte le virtù deil* Olio Crudo di Fegato di, Icrluzzo, più quelle degli IpJrosfiti. Guarisce la Tisi. Guarisco la Anemia. Guarisco la Seroffola. Guarisce la Tosse e Raffreddori. Guarisce la Debolezza generale. Guarisce il Rachitismo nei fanciulli E prescritta dai Medici, è di odoresapore agtz adevole. di facile digestione, e la sopportano stomachi più delicati. L, rendita da tutte le principali Farmacie a L. 5,50 la BOtt. e 3 la mezza e dai gragri.tti A. Manzoni e C. 3filara, Roma, Napoti Paganiní Villani C. 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