Considerazioni sull attuazione del programma di assistenza extra ospedaliera ai malati di AIDS
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1 Boll. Farmacodip. e Alcoolis., XXV (1-2) 2002 Considerazioni sull attuazione del programma di assistenza extra ospedaliera ai malati di AIDS Natalia Magliocchetti 1, Marco Spiniello 1, Maria Novella Cordone 1 Riassunto A partire dal 1990 è stata prevista l istituzione di servizi di home care per malati di AIDS, nonché l istituzione di casealloggio e di residenze collettive con personale del reparto ospedaliero oltre che di volontari. Sui posti previsti ne sono stati attivati 682 a domicilio e 646 presso case alloggio o residenze collettive, con un incremento di queste ultime rispetto alle prevision. Si conferma la prevalenza dell assistenza extra-ospedaliera nel nord. Parole chiave: Trattamento domiciliare, Organizzazioni di volontariato, Case alloggio, AIDS e patologie correlate Abstract The implementation of home care treatment for AIDS patients Starting in 1990, home care services have been provided for AIDS patients, as well as care in sheltered homes and residential settings using hospital staff and voluntary associations. Of the 2,100 envisaged posts, 682 have been created for home care and 646 for care in sheltered homes or residential settings, with an unexpected increase in the latter. The prevalence of home care assistance is confirmed in Northern Italy. Keywords: Home care treatment, Voluntary associations, Sheltered homes, AIDS, AIDS related diseases Con l articolo 1, comma 2, della legge 5 giugno 1990, n. 135, è stato previsto che le unità sanitarie locali, sulla base di indirizzi regionali, promuovano la graduale attivazione dei servizi per il trattamento a domicilio dei soggetti affetti da AIDS e patologie correlate, entro il limite massimo di 2100 posti e di una spesa complessiva annua di lire 60 miliardi a regime. Tale trattamento può essere attuato presso il domicilio dei pazienti mediante l impiego del personale del reparto ospedaliero da cui è disposta la dimissione, con l eventuale ricorso ad istituzioni di volontariato ed organizzazioni assistenziali diverse, ovvero presso idonee residenze collettive o case alloggio sulla base di apposite convenzioni. Successivamente, con il D.M. 13 settembre 1991 sono stati approvati gli schemi tipo di convenzione per la disciplina dei rapporti inerenti il trattamento a domicilio e con D.P.R. 14 settembre 1991 è stato approvato l atto di indirizzo e coordinamento alle regioni per l attuazione dei servizi con la definizione dei criteri da osservare. Con tale provvedimento, in particolare, si forniscono indicazioni sul proporzionamento degli interventi, fissando nella misura del 50% (1050) il numero dei posti da attivare a domicilio, mediante l impiego del personale dei reparti di ricovero di malattie infettive, nella misura del 25% (525) il numero dei posti da attivare a domicilio mediante convenzioni con le organizzazioni del volontariato, nella misura del 25% 1 Direzione Generale della Prevenzione, Ministero della Salute, via della Sierra Nevada Roma. 76
2 Articoli (525) il numero dei posti da attivare in case alloggio o residenze collettive. Dall anno 1993, la spesa relativa al finanziamento dell assistenza domiciliare non è stata ricondotta nella quota di finanziamento indistinto del Fondo sanitario nazionale, come per gli altri interventi previsti dalla legge n. 135 del 1990, ma è proseguita con la assegnazione alle regioni di quote vincolate allo scopo, subordinando le erogazioni alla presentazione da parte delle stesse della documentazione comprovante l effettiva attivazione dei servizi. Dal 1996 il Ministero della Salute ha avviato una rilevazione con periodicità triennale finalizzata ad acquisire elementi informativi sullo stato di attuazione dei trattamenti domiciliari ai malati di AIDS e patologie correlate. La raccolta dati è stata effettuata, in particolare, in riferimento agli anni 1995, 1998 e Relativamente agli ultimi dati disponibili risulta che in Italia sono stati attivati 1684 posti per il trattamento domiciliare (80,2% dei 2100 posti previsti) di cui 682 (40,5%) a domicilio con impiego di personale del reparto ospedaliero di malattie infettive e/o dei servizi territoriali (65,0% rispetto ai 1050 previsti), 356 (21,1%) a domicilio mediante convenzioni con istituzioni del volontariato o con organizzazioni assistenziali diverse (67,8% rispetto ai 525 previsti) e 646 (38,4%) in case alloggio o residenze collettive (123,0% rispetto ai 525 previsti) (Tab. 1; Graf. 1). Rispetto ai dati raccolti nelle precedenti rilevazioni, in particolare a quelli del 1998, si nota la forte contrazione subita dai trattamenti a domicilio con impiego di personale ospedaliero e parallelamente la costante crescita dei posti attivati presso case alloggio o residenze collettive aumentati dal 1995 ad oggi del 65% (1) (Tab. 2). Questo dato consente anche di verificare se, e in quale misura, sono state seguite le indicazioni contenute nell atto di indirizzo e coordinamento alle regioni per l attivazione del trattamento domiciliare (D.P.R. 14 settembre 1991), che prevedono una ripartizione dell ammontare totale di posti tra le tre tipologie di trattamento possibili in percentuali pari al 50% per il trattamento con impiego di personale ospedaliero, al 25% per il trattamento mediante convenzioni con il volontariato e al 25% per l assistenza in case alloggio. A differenza di quanto osservato nel 1995 e nel 1998, anni in cui vi era una maggiore attivazione di posti per l assistenza con personale ospedaliero e una minore per quella con il volontariato, si nota che nel 2001, a livello nazionale, sono stati attivati una quota più bassa di posti per il trattamento domiciliare con personale del reparto ospedaliero (40,5% rispetto 50%) e, viceversa, una quota decisamente più alta di posti per l assistenza in casa alloggio (38,4% rispetto 25%). Nel corso del 2001 sono stati assistiti con il trattamento domiciliare 1892 soggetti e, più specificatamente, 850 (44,9%) con impiego del personale del reparto ospedaliero, 433 (22,9%) mediante convenzioni con istituzioni del volontariato e 609 (32,2%) nei posti istituiti presso case alloggio (Tab. 3; Graf. 2). Si osserva, anche se in maniera meno evidente, la stessa tendenza già descritta per il numero di posti attivati caratterizzata dalla diminuzione dell assistenza con personale ospedaliero e dall aumento di quella in casa alloggio (Tab. 4). Mediamente, nel 2001, sono state assistite in Italia 1,2, 1,2 e 0,9 persone per posto attivato, rispettivamente, attraverso il trattamento con impiego di personale ospedaliero, con il trattamento mediante convenzioni con istituzioni del volontariato e presso case alloggio (Tab. 5). Specificatamente per l assistenza domiciliare in case alloggio nel 2001 risultano attivate 74 case (54 nel 1995; 59 nel 1998) che hanno assistito 609 soggetti mediamente presenti nella struttura 252,4 giorni, impegnando 461 unità di personale (Tab. 6). Geograficamente si evidenzia che il 75,7% delle case alloggio esistenti in Italia (56 su 74) sono localizzate nelle regioni del nord ed hanno mediamente 9,0 posti letto; le 11 strutture del centro e le 7 del sud hanno, rispettivamente, in media 7,5 e 8,4 posti letto ciascuna (Graf. 3). Note (1) Nell interpretazione dei dati, soprattutto nei confronti temporali, bisogna tener presente che le considerazioni ipotizzate risentono della parzialità dei dati raccolti (relativi a 17/18 regioni), della loro non sicura attendibilità e della loro eterogeneità territoriale e temporale. Per ovviare, almeno in parte, a questi inconvenienti dal 1998, in base ai problemi emersi per la rilevazione del 1995, è stata predisposta una nuova scheda per la raccolta dati corredata da numerose note esplicative per la compilazione. Considerazioni sull attuazione del programma di assistenza extra ospedaliera ai malati di AIDS 77
3 Boll. Farmacodip. e Alcoolis., XXV (1-2) 2002 Tabella 1. Numero di posti attivati per il trattamento domiciliare (anno 2001) a domicilio in casa alloggio o REGIONE A B residenza collettiva PIEMONTE * VALLE D'AOSTA** 1-14 LOMBARDIA n.r. n.r. 199 PROV.AUT.BOLZANO PROV.AUT.TRENTO VENETO FRIULI V.GIULIA LIGURIA*** EMILIA ROMAGNA TOSCANA UMBRIA*** MARCHE LAZIO* ABRUZZO MOLISE CAMPANIA n.r. n.r. n.r. PUGLIA BASILICATA n.r. n.r. n.r. CALABRIA*** SICILIA n.r. n.r. n.r. SARDEGNA ITALIA B) mediante convenzioni con istituzioni del volontariato e con organizzazioni assistenziali diverse * per il trattamento domiciliare di tipo a) e di tipo b) (solo Lazio) il numero di posti è stato assimilato al numero di persone assistite ** per il trattamento domiciliare di tipo a) dato al 1998 (ultimo anno di effettuazione) *** per alcune aziende il numero di posti è stato assimilato al numero di persone assistite n.b.: per alcune regioni il dato riportato si riferisce al 1999 (Calabria per alcune ASL), al 2000 (Friuli, Lazio) o è parziale del 2001 (Valle d'aosta, Liguria) Tabella 2. Numero e (%) di posti attivati per il trattamento domiciliare a domicilio in casa alloggio o anno A B residenza collettiva totale (64,0) 213 (12,7) 391 (23,3) (64,1) 351 (14,2) 536 (21,7) (40,5) 356 (21,1) 646 (38,4) Considerazioni sull attuazione del programma di assistenza extra ospedaliera ai malati di AIDS
4 Articoli Tabella 3. Numero di persone assistite a domicilio e in casa alloggio (anno 2001) a domicilio in casa alloggio o REGIONE A B residenza collettiva PIEMONTE VALLE D'AOSTA* 2-4 LOMBARDIA n.r. n.r. n.r. PROV.AUT.BOLZANO PROV.AUT.TRENTO VENETO FRIULI V.GIULIA** LIGURIA EMILIA ROMAGNA** TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO** ABRUZZO 32-8 MOLISE CAMPANIA n.r. n.r. n.r. PUGLIA BASILICATA n.r. n.r. n.r. CALABRIA* SICILIA n.r. n.r. n.r. SARDEGNA ITALIA B) mediante convenzioni con istituzioni del volontariato e con organizzazioni assistenziali diverse I dati in corsivo sono parziali (relativi al massimo ai primi nove mesi del 2001) * dato al 1998 (per tutta la regione o per alcune ASL) per l'assistenza a domicilio tipologia a) ** dato al 2000 Tabella 4. Numero e (%) di persone assistite a domicilio e in casa alloggio a domicilio in casa alloggio o anno A B residenza collettiva totale (51,3) 478 (26,1) 415 (22,6) (47,3) 430 (22,1) 595 (30,6) (44,9) 433 (22,9) 609 (32,2) 1892 Considerazioni sull attuazione del programma di assistenza extra ospedaliera ai malati di AIDS 79
5 Boll. Farmacodip. e Alcoolis., XXV (1-2) 2002 Tabella 5. Numero medio di persone assistite in un anno per posto attivato (anno 2001) a domicilio REGIONE A B in casa alloggio o residenza collettiva PIEMONTE 1,0-1,8 VALLE D'AOSTA 2,0-0,3 LOMBARDIA n.r. n.r. n.r. PROV.AUT.BOLZANO - - 1,1 PROV.AUT.TRENTO - - 3,0 VENETO 1,0 0,9 1,2 FRIULI V.GIULIA 4,2 - - LIGURIA 1,2 1,6 1,7 EMILIA ROMAGNA 1,0-1,3 TOSCANA 1,8 4,4 1,7 UMBRIA 1,0 1,0 1,4 MARCHE 1,7 1,0 1,6 LAZIO 1,0 1,0 1,3 ABRUZZO 3,2-0,8 1,0 - - CAMPANIA n.r. n.r. n.r. PUGLIA 2,6 2,9 1,9 BASILICATA n.r. n.r. n.r. CALABRIA 1,1 0,5 0,9 SICILIA n.r. n.r. n.r. SARDEGNA - 2,3 0,6 ITALIA 1,2 1,2 0,9 Tabella 6. Trattamento domiciliare in casa alloggio o residenza collettiva (anno 2001) Numero di persone Numero di giornate Unità di personale impegnato*** assistite di presenza** Regione Numero di Totale Nuovi In Per Medici Infermieri Altro personale Totale case alloggio totale assistito socio-sanitario PIEMONTE n.i. n.i. n.i. consulenze VALLE D'AOSTA , LOMBARDIA 22 n.i. n.i n.i. n.i. n.i. 165 PROV.AUT.BOLZANO , PROV.AUT.TRENTO n.i. - consulenze VENETO , FRIULI V.GIULIA LIGURIA , EMILIA ROMAGNA* ,6 n.i. n.i. n.i. - TOSCANA , UMBRIA , MARCHE , LAZIO* ,8 n.i. n.i. n.i. - ABRUZZO , MOLISE CAMPANIA n.r. n.r. n.r. n.r PUGLIA , BASILICATA n.r. n.r. n.r. n.r CALABRIA 4 17 n.i , SICILIA n.r. n.r. n.r. n.r SARDEGNA , ITALIA , I dati in corsivo sono parziali (relativi al massimo ai primi nove mesi del 2001) * dato al 2000 ** il dato: della Lombardia si riferisce al 2000; del Veneto a 8 case alloggio; della Calabria ad una sola casa alloggio *** il dato: del Veneto si riferisce a 7 case alloggio; della Liguria a 6 case alloggio; della Calabria ad una sola casa alloggio per una azienda il numero di posti è stato assimilato al numero di persone assistite 80 Considerazioni sull attuazione del programma di assistenza extra ospedaliera ai malati di AIDS
6 Articoli Grafico 1. Distribuzione percentuale dei posti attivati per tipologia di trattamento domiciliare (anno 2001) Grafico 2. Distribuzione percentuale degli assistiti per tipologia di trattamento domiciliare (anno 2001) Grafico 3. Numero medio di posti disponibili per casa alloggio (anno 2001) Considerazioni sull attuazione del programma di assistenza extra ospedaliera ai malati di AIDS 81
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