ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA DI BOLOGNA. Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche Naturali. Corso di laurea in Informatica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA DI BOLOGNA. Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche Naturali. Corso di laurea in Informatica"

Transcript

1 ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA DI BOLOGNA Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche Naturali Corso di laurea in Informatica TESI DI LAUREA IN TECNOLOGIE WEB VALUTAZIONE DI STANDARD E TECNOLOGIE PER L E-LEARNING Relatore: Prof. Fabio Vitali Tesi di laurea di: Roberto Corradetti Anno Accademico 2003/2004 Sessione II

2 INTRODUZIONE L E-LEARNING CENNI STORICI AMBIENTI DI UTILIZZO DELLE PIATTAFORME E-LEARNING CONCLUSIONI STRUMENTI PER L E-LEARNING UNITÀ DI APPRENDIMENTO Cosa sono i learning object Caratteristiche di un Learning Object META-DATA LMS E LCMS: COSA SONO? STANDARD NELL E-LEARNING STANDARD: COSA DICONO E COME INTEROPERANO ANALISI SISTEMATICA DI SCORM, AICC E IMS AICC SCORM IMS CONCLUSIONI SOFTWARE A CONFRONTO REQUISITI BASILARI DI UN SOFTWARE PER CORSI ON-LINE UNA METRICA DI VALUTAZIONE Organizzazione della metrica Descrizione dettagliata della metrica Elementi Descrittivi Area studenti Area docenti e didattica Area Amministrazione Note generali ANALISI DI ALCUNI SOFTWARE PRESENTI IN RETE SPAGHETTI LEARNING MOODLE CLAROLINE ATUTOR ELEDGE INTERACTLMS ETRAINING LOGICAMPUS CONCLUSIONE BIBLIOGRAFIA

3 Introduzione La trattazione qui presente riguarda il tema dell e-learning inteso in senso lato, partendo dalle origini storiche per arrivare alla valutazione di software specializzati in tale campo tramite una metrica dettagliata. Mai come oggi infatti le aziende, le Università e le pubbliche amministrazioni stanno spendendo ingenti somme per finanziare progetti o ricerche nell ambito della distribuzione di contenuti formativi on-line. Decisamente in ritardo riguardo lo sviluppo che c è stato nell area anglosassone, le aziende italiane hanno cominciato ad avvalersi sin dagli anni 90 di strumenti software che permettessero al personale dell azienda di seguire corsi di formazione senza doversi spostare fisicamente. Parallelamente anche le università hanno mosso i primi passi analizzando il fenomeno e promuovendo attività di ricerca e sperimentazione in tal senso (specialmente le università di Milano, Trento e Firenze). Proprio il primo capitolo di questo elaborato parla dell e-learning iniziando dalle radici del fenomeno, quando ancora si parlava di formazione a distanza e gli unici mezzi per trasmettere il materiale formativo erano le corrispondenze postali, per arrivare al giorno d oggi, dove un elevato supporto tecnologico permette di sfruttare e adattare alle necessità dell e-learning le potenzialità di nuovi canali per la distribuzione di informazione come il WWW. Contestualmente allo sviluppo delle tecnologie vengono presentati i vari metodi di delivery del materiale informativo e vengono discusse le varie motivazioni che hanno portato l elearning a diventare risorsa indispensabile per le aziende e materia di studio per molti enti e università di tutto il mondo. Sempre nel primo capitolo ci si pone il quesito di quali siano gli insegnamenti tradizionali sostituibili con corsi on-line e se sia sempre possibile effettuare questo tipo di cambiamento nell erogare contenuti formativi. Al giorno d oggi ormai parlare di piattaforme e-learning significa necessariamente parlare di LMS (Learning Menagement System), ovvero 3

4 di quello strumento software che rende possibile l interazione tra il docente e lo studente attraverso la gestione e la distribuzione dei Learning Object che sono le unità di apprendimento, i contenitori del materiale formativo. Quando un LMS oltre le sue funzionalità permette al docente anche di creare i contenuti del LO, cioè offre un servizio di authoring allora si parla di LCMS (Learning Content Menagement System). Nel secondo capitolo della tesi si parla appunto degli LMS e della loro funzione, dei Learning Object e delle caratteristiche che devono avere. Infine viene spiegata nel dettaglio la sottile differenza tra LMS e LCMS, dato che le maggior parte delle piattaforme presenti oggi nel mercato dispone di un servizio di authoring. Anche se i primi tempi questa nuova tecnologia non ha prodotto i risultati sperati e la mancanza di precise linee guida ha fatto sì che le software house intraprendessero soluzioni completamente diverse tra loro, l interessamento da parte di enti autorevoli e delle aziende stesse al problema (IEEE, AICC, ADL, LSTC) ha apportato sostanziali migliorie che si sono rivelate necessarie per l evoluzione naturale delle tecnologie dell e-learning. Queste migliorie si sono tradotte nella nascita di standard come SCORM, AICC, IMS, i quali illustrano raccomandazioni che, se seguite durante il progetto e l implementazione del software, garantiscono l interoperabilità delle piattaforme e dei contenuti formativi. Questi aspetti legati alla necessità di adottare degli standard in fase di progettazione delle piattaforme sono trattati nel terzo capitolo. Dopo aver spiegato le ragioni che hanno portato le aziende ad adottare gli standard citati si parla, sempre nel secondo terzo, della situazione odierna in fatto di standard esistenti e di standard effettivamente utilizzati dalle aziende, nella fattispecie di SCORM, AICC e IMS. Viene infatti fatta dapprima un analisi delle raccomandazioni e delle specifiche di ciascuno standard e infine si discute in un ottica generale dei pregi e dei difetti dei vari standard e dell impatto positivo o negativo che hanno avuto per le aziende produttrici di software per l e-leaning. 4

5 Scopo di questa tesi, oltre a esplicare le funzionalità delle varie piattaforme e-learning, è anche quello di dare al lettore la capacità di confrontare diversi software per l e-learning. Per fare ciò è stato effettuato il test secondo una metrica dettagliata di alcuni software presenti on-line. In rete sono presenti numerose soluzioni per l e-learning, alcune open source altre a pagamento, tuttavia per poterne selezionare alcune da testare si è proceduto dapprima mediante un eliminazione di tutte quelle piattaforme che non disponevano di un sito internet funzionante, in un secondo momento si è proceduto all eliminazione delle piattaforme che non davano la possibilità di testare il loro prodotto, sono poi state tolte quelle piattaforme che non soddisfacevano i requisiti minimi che ci si aspetterebbe di trovare in una piattaforma e-learning. Come ultima scelta sono stati selezionati otto tra i software rimasti (quasi tutti open source dato che le versioni a pagamento non disponevano di versione demo e non rilasciavano i sorgenti da installare) e si è proceduto alla valutazione attraverso una metrica. Nel quarto capitolo quindi viene presentato un modello di valutazione basato sulla descrizione delle funzioni di una piattaforma e-learning. Esse sono: l utilizzo dell interfaccia e la fruizione dei corsi per la parte dedicata agli studenti; l authoring, l organizzazione dei corsi e la valutazione degli studenti per la parte dedicata ai docenti. La valutazione di questi diversi casi d uso è stata fatta provando le varie modalità di utilizzo (studente/docente) e riassumendo le varie considerazioni emerse al momento del test. Successivamente è stata stilata una metrica dettagliata con diversi parametri, sempre suddivisi in base alle varie aree di utilizzo della piattaforma (amministratore, docente, studente). I parametri oltre alla loro descrizione, hanno una tabella che riassume numericamente i punteggi che possono essere assegnati ad ognuno di essi e il relativo commento ad ogni punteggio. Lo scopo di questa metrica non è dunque decretare il miglior software per l e-learning in assoluto, anche perché il solo fatto che le piattaforme a pagamento non sono state testate per 5

6 mancanza di software di prova basterebbe a rendere non veritiero il risultato, ma è dare la possibilità al lettore di applicare la metrica in questione ad ogni software per e-learning per poterlo cosi confrontare con altri già valutati in precedenza. 6

7 1. L E-learning Possiamo definire l e-learning come una forma di apprendimento a distanza che sfrutta le più moderne tecnologie di comunicazione. Si hanno molte definizioni, come quella della commissione europea [Com01]: l elearning è l utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e di Internet per migliorare la qualità dell apprendimento, agevolando l accesso a risorse e servizi nonché gli scambi e la collaborazione a distanza. Altrettanto degna di nota l interpretazione di Kirk Ramsay [Ram01], esperto di istruzione e tecnologia presso la Scottish University for Industry di Glasgow. Secondo Ramsay la E di E-learning dovrebbe essere intesa come enablement, ovvero come uno strumento che consenta di ottenere risultati migliori rispetto ad altre modalità formative. Un ulteriore definizione potrebbe essere questa: E-learning è un tipo di istruzione che è distribuita elettronicamente, in parte o completamente utilizzando un browser Web, attraverso una Intranet o Internet, o attraverso supporti multimediali quali cd-rom [Hal04]. Le definizioni che si possono trovare su questo argomento sono numerosissime, ognuna delle quali inquadra l argomento da prospettive diverse. Per comprendere bene la definizione del concetto di e-learning dobbiamo quindi esaminare l evoluzione di quest ultimo nel corso degli anni. 1.1 Cenni storici I primi casi di formazione a distanza (FAD) coincidono con la nascita dei corsi per corrispondenza. In questa prima fase erano utilizzati soprattutto supporti cartacei e il contatto tra docente e discente avveniva in maniera asincrona attraverso una corrispondenza postale. Un ulteriore evoluzione a 7

8 questo tipo di approccio ha visto l utilizzo di canali mediatici quali televisione e radio a supporto del materiale cartaceo. Un notevole apporto multimediale alla presentazione del materiale dei corsi si è avuto quando il CBT (Computer Based Training), ovvero lo studio del computer come tecnologia didattica di autoistruzione, è stato integrato al FAD. Le tradizionali dispense cartacee sono state sostituite dalla distribuzione di Cd-Rom contenenti il materiale informativo. Come già si può intuire la FAD è stata sempre integrata con le evoluzioni tecnologiche nel campo della comunicazione. Sicuramente l avvento di Internet con il Word Wide Web e la diffusione sempre più ampia del suo utilizzo hanno fatto sì che la formazione a distanza si evolvesse nuovamente. E proprio da questa evoluzione che nasce il WBT (web based training) e si comincia a parlare di e-learning. La capacità della rete globale di trasmettere, gestire e distribuire le informazioni ha fatto sì che venisse usato Internet come canale di comunicazione preferenziale e come fonte primaria di reperimento delle informazioni. Volendo dividere le fasi evolutive della formazione a distanza possiamo elencarne quattro che riporto nella tabella sottostante: Fase Nome Breve descrizione Fase 1 FAD (Formazione a distanza) Fase 2 FAD + Canali mediatici Fase 3 FAD + CBT Fase 4 WBT (web based training) Evoluzione della FAD Distribuzione del materiale a distanza attraverso corrispondenza postale FAD integrata con emissione dei corsi in televisione o in radio La formazione sfrutta le innovazioni del campo CBT e il materiale viene distribuito con supporti multimediali come i cd-rom Internet come canale di comunicazione preferenziale e come fonte primaria di reperimento delle informazioni 8

9 Ma come si spiega il successo di questa nuota tecnologia? Da dove è partita l innovazione dell e-learning? Sicuramente ci sono stati dei pionieri del settore che hanno anticipato i tempi, uno di questi ad esempio è Moore, egli infatti già nel 1989 presentava il concetto di formazione su larga scala introducendo un modello di formazione self-service per gli impiegati in quelli che poi furono i software di amministrazione per l apprendimento di base. Sempre Moore fu il primo nel 1993 a investire in un sistema LMS client/server e fu il primo nel 1995 ad avere un interfaccia web-based per applicazioni di training. Per finire nel 1999 lanciò la B2B Learning Network, un portale di e-learning per sottoscrizione che gli permise di acquistare insieme TrainingServer Inc. e Thinq Learning Solutions Inc. [Clo03]. La vera rivoluzione dell apprendimento a distanza si è avuta con la quarta fase evolutiva della FAD, l utilizzo di Internet come canale di comunicazione per la distribuzione di materiale formativo. Non si è parlato più di CBT bensì di WBT e apparentemente si potrebbe pensare a questo processo come una semplice trasposizione delle tecniche di istruzione programmata o strutturata basate su prodotti multimediali in ambiente Internet. In quest ottica la rete globale sarebbe usata, prima di tutto come delivery system. Sono numerose invece le motivazioni che hanno portato la formazione a distanza a evolversi in questa direzione, come sono stati numerosi i benefici e i riscontri positivi che si sono avuti a partire da questa evoluzione, basti pensare agli effettivi vantaggi in termini organizzativi e logistici, nonché economici, per le aziende che si sono avvalse di strumenti di formazione on-line piuttosto che di formazione tradizionale. Oltre al mero vantaggio del ritorno di investimento ci sono altre motivazioni che hanno fatto diffondere nel tempo sempre più il fenomeno dell e-learning, c è da tener conto anche del fattore novità che assicura risultati in termini motivazionali e quindi di rendimento da parte di coloro che seguono i corsi on-line e c è da tener conto, inoltre, della maggiore 9

10 espressività dei contenuti multimediali. Le ricerche in tal senso hanno portato alla creazione di diversi metodi che valutassero l effettivo incremento di rendimento da parte dei docenti/studenti che usufruivano di lezioni on-line. In un paper tratto da The Innovation Journal [Jeb03] ad esempio vengono illustrate due tecniche di valutazione di docenti che hanno utilizzato tecnologie web-based per la formazione. Esse sono rispettivamente la tecnica di Roger Diffusion and Innovation e, sulla base di quest ultima, la tecnica di Moore e Benbasat in cui sono stati introdotti nuovi paramentri di valutazione alla precedente. In un altro paper presentato in una conferenza dell ACM [PriPet97] (Association for Computing Machinary) viene valutata la natura, la forma e la qualità dei benefici riscontrati da alcuni docenti che hanno seguito e svolto test di apprendimento su 90 paper facenti parte di un progetto per un corso e- learning. Il punto comune di questi due paper è che in ogni caso vengono riscontrati benefici diversi nell utilizzo di tecnologie web-based, è bene però fare uno studio accurato in precedenza e adattare l implementazione dei corsi sull effettivo bisogno dei docenti. Ovviamente nel corso dell evoluzione dell e-learning non sono mancati pareri discordanti sull effettiva utilità o vantaggiosità di questa nuova tecnologia, nel paper che sto per introdurvi dal titolo E-Learning: Just a waste of time [LytPou01] vengono illustrati quelli che per gli autori sono i principali difetti delle piattaforme e-learning. Secondo Lytras e Pouloudi l approccio statico ai contenuti didattici limiterebbe l interesse degli utilizzatori nell usufruire della piattaforma. Specie negli ambienti accademici l errore più usuale è installare una delle piattaforme più famose (Blackboard, WebCt, Learning Space etc ) e adattare i contenuti che devono essere erogati a tali piattaforme. Questo utilizzo della piattaforma rivela la poca flessibilità dei sistemi di gestione della conoscenza e, a detta degli autori, proprio questi sistemi avrebbero bisogno di offrire più servizi in maniera da eguagliare se non superare il sistema tradizionale 10

11 d insegnamento. Altri difetti delle piattaforme sono ad esempio il bisogno di nuovi modi di creare contenuti dinamici, la sola possibilità di dare un ordine sequenziale ai contenuti della lezione sembra non essere sufficiente. Per quanto riguarda la creazione dei contenuti i docenti lamentano la rigidità dei sistemi di authoring che non permettono di gestire come si vuole link a contenuti esterni. I sistemi di content menagement delle piattaforme,sempre come si legge dal paper, limiterebbero la creatività dei docenti anche per il fatto che non sono flessibili nel supportare differenti scenari di formazione. Cito da un altro paper un passaggio per me significativo [Pre04] In effetti qui si pone il problema centrale: il passaggio dalla tecnologia del libro alle tecnologie elettroniche. Pur avendone tanto parlato nei primi anni del Web, il risultato oggi è per molti versi deludente e causa una vera crisi di motivazione. In molti casi è davvero difficile far capire i vantaggi dell'uso di tecnologie web per la formazione. La nostra conclusione è che l'errore non stia tanto nell'incompetenza di chi non conosce le multiformi possibilità dei media elettronici. Quanto piuttosto nel modello comunicativo proposto di solito. Noi crediamo che il rischio sia altissimo, se l'approccio è del tipo: caro formatore, con la mia piattaforma puoi fare questo, poi puoi fare quest'altro e molto di più... Si rischia cioè di incorrere in un errore conoscitivo, in una inversione di carattere logico. Cioè si pretende di inserire in un medium dei contenuti costruiti per un altro, con limiti e possibilità specifici e molto diversi da quello di partenza, senza chiedersi se e come ne sarà influenzata la natura dei contenuti stessi, il classico letto di Procuste, in cui per far stare i nostri contenuti dobbiamo tagliare qualcosa. Le piattaforme prese come contenitore per la pubblicazione on-line, creano proprio questa sindrome: partono da un modello culturale cercando di adattarlo a un nuovo contesto. E infatti propongono test e classi virtuali. Impoverendo, a nostro parere, la portata innovativa del mezzo di comunicazione web. 11

12 L errore più grande nell utilizzare una piattaforma è sicuramente quello di adattare il contenuto che si vuole divulgare alla piattaforma stessa. I fornitori di software dovrebbero dare la possibilità a chi crea il contenuto di distribuire il materiale formativo in altre forme oltre quella della mera presentazione, dovrebbero inserire contesti diversi di divulgazione del materiale lasciando al docente la scelta del contesto migliore a seconda del materiale formativo che ha a disposizione. Tuttavia allo stato odierno delle cose si devono riconoscere gli indiscussi vantaggi che il web based learning ha portato e continuerà a portare, vantaggi che hanno contribuito alla sua diffusione su larga scala. 1.2 Ambienti di utilizzo delle piattaforme e-learning Al giorno d oggi gli ambiti di applicazione dei sistemi e-learning sono fondamentalmente tre: le scuole (pubbliche e private), le aziende e l amministrazione pubblica. Nell ambito delle scuole spesso i progetti partono a titolo sperimentale e poi finiscono per diventare a tutti gli effetti strumenti di supporto per diffondere conoscenze agli studenti fuori sede o svantaggiati. Il primo corso attivato on-line è stato creato dal politecnico di Milano e, ad oggi, sono moltissimi gli iscritti in Ingegneria Informatica che hanno usufruito di tale servizio 1. Da Marzo 2004, in Italia è attiva anche la prima università completamente on-line, l Università Telematica Guglielmo Marconi 2 a cui si possono iscrivere tutti coloro che abbiano conseguito un diploma. La piattaforma e-learning della Marconi offre una serie di strumenti per gestire la formazione interattiva in modalità sincrona ed asincrona: lezioni in video streaming, simulatori, virtual classroom, 1 Partito nel settembre del 2000, ad oggi il corso di laurea di ingegneria informatica online registra circa 400 iscritti

13 videoconferenza, biblioteca on-line. Basta un pc e una connessione a Internet per entrare nel campus virtuale. Per quel che riguarda l ambito delle aziende, gli strumenti di e-learning vengono utilizzati prevalentemente per scopi di formazione del personale interno. La convenienza è notevole: non solo i dipendenti imparano più velocemente, ma, secondo un articolo apparso su "Fortune", la formazione di un dipendente che normalmente durava dai 6 ai 9 mesi è stata ridotta a 2-3 settimane[rep04]. Questo aspetto, unito al fatto che i dipendenti non devono più spostarsi fisicamente a spese dell azienda per seguire le lezioni, garantisce un ritorno economico dell investimento sostenuto per acquistare la piattaforma e-learning. La Pubblica Amministrazione invece è rimasta più indietro rispetto alle aziende per quel che riguarda l utilizzo di queste nuove tecnologie. A riguardo la Direttiva sulla formazione e la valorizzazione del Personale della Pubblica Amministrazione [Frat01], emanata dal Dipartimento della Funzione Pubblica nel dicembre 2001 dice che la progettazione delle attività formative, quindi, dovrà considerare anche le diverse metodologie di formazione a distanza (videoconferenza, e-learning) che permettono di assicurare l efficienza e l efficacia della formazione. L adozione di tali tecnologie comporta notevoli investimenti iniziali e, al pari di altri progetti di automazione, richiede un attenta pianificazione, soprattutto al fine di tenere conto degli obiettivi della formazione, dei destinatari e dell integrazione con le tradizionali metodologie d aula. I programmi di formazione a distanza, inoltre, dovranno prevedere una organizzazione modulare e una gestione flessibile, affinché possano venire incontro alle esigenze formative individuali. In tale ambito, il Dipartimento della Funzione Pubblica fornirà indirizzi e linee guida, di concerto con il Dipartimento per l Innovazione e le Tecnologie. Da questa direttiva si capisce l intenzione della PA di adeguarsi al progresso tecnologico. Nell ottobre del 2002 inoltre è stato redatto il Protocollo d Intesa tra Le Scuole Nazionali di Formazione della Pubblica 13

14 Amministrazione su Diffusione, impiego e qualità dei sistemi di formazione a distanza e di e-learning dove vengono presentati i punti fondamentali che saranno alla base della collaborazione tra le varie Scuole Nazionali che formeranno i funzionari pubblici utilizzando queste nuove tecnologie. Se nel 2001 solo il 2% dei funzionari della PA ha usufruito di corsi on-line a scopo di aggiornamento, uno dei dieci obiettivi dell egovernment era proprio quello di arrivare in quattro anni ad erogare il 30% della formazione della PA in corsi on-line. 1.3 Conclusioni In un contesto simile è lecito domandarsi se tutto ciò che riguarda la didattica e i contenuti didattici in particolare possa essere distribuito utilizzando le nuove tecnologie piuttosto della tradizionale formazione in aula. Prima di discutere di questo argomento è bene fare una premessa: sicuramente ciò che ha aiutato l e-learning a prendere piede è stata l introduzione, negli anni 90, di nuovi modelli per l apprendimento, tra cui il Costruttivismo. Il costruttivismo è un nuovo modello teorico che vede il soggetto in apprendimento come effettivo protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza. Questo metodo si pone in alternativa all'istruzione tradizionale dove è l'insegnante con la lezione frontale il centro della lezione. In questo scenario il soggetto, sulla base dei propri interessi e stimolato da un contesto di cooperazione apprende e rielabora le proprie informazioni ed esperienze, dal confronto e dalla collaborazione con i pari o con i tutors. Al concetto di curriculua (che indica l insieme delle strumentazioni e metodologie necessarie per rendere attuabile un determinato percorso didattico) si affianca quello di ambiente di apprendimento definito come luogo in cui coloro che apprendono possono lavorare aiutandosi reciprocamente avvalendosi di una varietà di 14

15 risorse e strumenti informativi in attività di apprendimento guidato o di problem solving [CalRot00]. Con questo modello pedagogico la formazione on-line punta ad una metodologia d'apprendimento che renda il soggetto autonomo nei propri processi conoscitivi. Sulla base di questa prospettiva potrei affermare che le piattaforme e-learning ben si prestano allo scopo, i contenuti possono essere distribuiti sia secondo il tradizionale modello presentazione, pratica, feedback reiterato quante volte si vuole o possono far parte di un procedimento più complesso dove lo studente è al centro del processo ed è autonomo nella scelta dei propri processi conoscitivi. I materiali del corso quindi dovrebbero servire allo studente come base di partenza per approfondimenti che poi farà da solo. Ma proprio tutti gli argomenti didattici si prestano a essere trasformati in corsi on-line? Quali caratteristiche deve avere un insegnamento per poter diventare un lezione e-learning? Cercherò di analizzare alcuni aspetti che permettono ad un corso tradizionale di essere ugualmente valido anche se distribuito totalmente tramite piattaforma e-learning: Corso prettamente teorico: il corso deve essere teorico, un corso caratterizzato da lezioni pratiche in aula, per ovvie ragioni, difficilmente potrà essere rimpiazzato da un corso on-line, a meno che il lavoro pratico non debba essere fatto con il computer, allora si potrebbe integrare nella piattaforma e- learning. Corso suddivisibile in moduli/unità d insegnamento: come spiegato nei capitoli successivi, per organizzare un corso on-line si utilizzano uno o più Learning Object (unità didattiche) riguardanti un insegnamento. Un corso tradizionale quindi deve poter essere suddivisibile in più unità di una durata non troppo 15

16 lunga che abbiano una loro consistenza, che rappresentino un micro insegnamento. Uno studente che segue un corso on-line può infatti decidere di fermarsi nel mezzo della lezione ed è importante che fino a quel punto abbia assimilato qualcosa di concreto invece di interrompere in un punto qualsiasi l insegnamento. Ovviamente questo visto nell ottica dell apprendimento, la granularità dei Learning Object è importante anche ai fini del riutilizzo e dell interoperabilità degli stessi, ma questo verrà affrontato in seguito. Validità del corso durevole: è impensabile oltre che controproducente (in termini di spesa) pensare di organizzare corsi on-line su determinati insegnamenti che vengono aggiornati o rivisti molto frequentemente. Un lezione in e- learning è frutto di molte ore di lavoro e di soldi spesi da parte di chi crea i corsi e questo lavoro porta ad un rientro di investimenti solo se la lezione è effettivamente riutilizzabile per un lungo periodo di tempo e da più persone. 16

17 2. STRUMENTI PER L E-LEARNING Abbiamo parlato di piattaforme in precedenza e dei servizi che offrono, è stato inoltre introdotto il concetto di LMS che poi racchiude tutte le funzionalità che un sistema di e-learning deve avere. Una naturale classificazione delle funzioni potrebbe dividere queste ultime in tre aree: area docenti area studenti funzioni generali Come già si capisce dal nome dell area di interesse, faranno parte dell area docenti tutte quelle funzioni e tutti quei servizi che permettono ad un docente di gestire e distribuire i contenuti didattici. Dall altra parte, faranno parte dell area studenti, tutte quelle funzionalità messe a disposizione del discente per usufruire del corso e interagire con il professore. Gli strumenti che non si collocano in nessuna delle due aree e che hanno utilità generale (es. motore di ricerca interno alla piattaforma) vengono collocati nella terza area. Vedendo un LMS nell ottica che ho appena presentato è stata stilata nel capitolo 4 una metrica che permette di valutare le diverse piattaforme presenti nel mercato. L utilizzo di una piattaforma da parte degli studenti che seguono i corsi è basato principalmente dalla fruizione di più lezioni che formano un corso mentre da parte dei docenti è basato sulla gestione dei contenuti che formano un corso. Ma come sono organizzati i contenuti? Qual è l unità minima di apprendimento? L unità minima di apprendimento è il Learning Object. La trattazione dei LO è stata fatta nel paragrafo seguente. 17

18 2.1 Unità di apprendimento Per meglio capire l importanza del concetto di unità di apprendimento, analizzerò prima questo tema in un ottica pedagogica e didattica poi lo inserirò nel contesto dei corsi on-line. Anche se potrebbero sembrare due cose diverse le UA (Unità di Apprendimento) nell ambito delle scuole hanno molto a che vedere con le UA nell ambito dell e-learning. La scuola italiana degli ultimi 20 o 30 anni potrebbe essere caratterizzata come scuola della programmazione curricolare, centrata sugli obiettivi didattici (OD) di insegnamento apprendimento e sulla metodologia delle unità didattiche (UD). Potremmo considerare le Unità di apprendimento come un oggetto pedagogico poliedrico di cui si debbano analizzare le diverse facce. Nella versione più recente delle Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio personalizzati nella Scuola secondaria di primo grado [MinIst03] le UA ci vengono presentate, innanzitutto, secondo una prospettiva statica, come un strumento di lavoro: Le Unità di apprendimento [sono] costituite dalla progettazione: a) di uno o più obiettivi formativi tra loro integrati (definiti anche con i relativi standard di apprendimento, riferiti alle conoscenze e alle abilità coinvolte); b) dalle attività educative e didattiche unitarie, dai metodi, dalle soluzioni organizzative ritenute necessarie per concretizzare gli obiettivi formativi formulati; c) dalle modalità con cui verificare sia i livelli delle conoscenze e delle abilità acquisite, sia se e quanto tali conoscenze e abilità si siano trasformate in competenze personali di ciascuno. Ma negli stessi documenti in esame le UA ci vengono presentate anche secondo una prospettiva dinamica (che poi è quella che più interessa a noi), come evento o processo didattico - pedagogico nel suo dispiegarsi ed evolvere. Considerata in quanto evento l UA è caratterizzata dal succedersi di tre fasi: quella di progettazione, 18

19 quella di realizzazione e quella finale di controllo. C è, infine, un ulteriore dimensione preordinata alle precedenti, ed è l UA vista come idea o indicazione su come organizzare e gestire l attività di apprendimentoinsegnamento. Se ci si limitasse ad una lettura superficiale degli indizi offerti dalle Indicazioni nazionali, verrebbe da concludere che le UA non sembrano costituire una novità di rilievo rispetto al consueto modo di lavorare degli insegnanti. Può essere allora interessante, per rimarcare gli elementi di novità che le UA hanno portato con sé, procedere ad un confronto differenziante. Il nostro confronto non si soffermerà su tutti gli aspetti pedagogici e didattici ma solo su quelli che ci interessano. Il confronto più interessante è sicuramente sulla funzione formativa e didattica che le UA devono garantire. Come si legge nelle Raccomandazioni [Ist02] lo scopo delle unità di apprendimento non è la trasmissione di conoscenze e le abilità astrattamente considerate; esse devono essere piuttosto occasioni: per sviluppare in maniera armonica le capacità (intellettuali, estetico - espressive, motorie, operative, sociali, morali e religiose) di ciascuno, ponendolo nelle condizioni di capire il mondo e di trasformarlo, mentre conosce e trasforma se stesso. Si potrebbe commentare questo passo dicendo che alle UA viene assegnata una funzione formativa, prima ancora che didattica, al punto che non sarebbe sbagliato chiamarle unità formative, in quanto il loro fine è la formazione integrale della persona. Naturalmente, dato che non c è formazione senza istruzione, l UA integra al proprio interno anche la funzione didattica, per cui è corretto parlare di una funzione educativo - didattica. La differenza rispetto alle unità didattiche sembra evidente: per queste ultime, considerate non tanto sul piano delle giustificazioni teoriche quanto nella pratica scolastica effettiva, la funzione formativa resta sullo sfondo, mentre assume valore di primo piano quella didattica, consistente nel promuovere l acquisizione di conoscenze e abilità. 19

20 Concludendo volevo sottolineare proprio il fatto che i corsi on-line vengono utilizzati prettamente per scopi di formazione per cui l utilizzo di unità di apprendimento è fondamentale. Queste ultime quando si parla di e- learning prendono il nome di Learning Object Cosa sono i learning object L IEEE LTSC ( Learning Technology Standard Commette ) definisce i learning object come ogni entità digitale o non digitale che può essere utilizzata, riutilizzata o indicata come riferimento durante l apprendimento supportato dalle nuove tecnologie. Esempi di apprendimento supportato dalla tecnologia sono i Computer-Based- Training (CBT) Systems, gli ambienti di apprendimento interattivo, i Computer-Aided-Instruction (CAI) Systems, i sistemi di apprendimento a distanza, e gli ambienti di apprendimento collaborativi. Esempi di learning object possono includere contenuti multimediali, contenuti educativi, obiettivi d apprendimento, software per la didattica e strumenti per la didattica e persone, organizzazioni, o eventi a cui si fa riferimento durante l apprendimento supportato dalle nuove tecnologie [Lst04]. Una definizione sicuramente più adatta al reale utilizzo dei LO è quella di David Wiley. Wiley, considerando la precedente definizione dell'ltsc troppo ampia per essere compresa correttamente, propone una definizione più precisa definendo i Learning Object come "ogni risorsa digitale che può essere riutilizzata per supportare l'apprendimento"[wil00]. Nel Learning Object è inclusa qualsiasi risorsa che può essere erogata attraverso la rete: immagini digitali, video o audio in streaming o live, testi non troppo lunghi, animazioni, piccole applicazioni erogate dal Web (es. java-calculator), pagine web che combinano testo, immagini e altri media al fine di erogare contenuti formativi. 20

21 A differenza della definizione dell'ltsc che considera i learning object sia "entità digitali" che "non digitali" e anche sia "usabili" (esiste la possibilità che vengano usate anche una sola volta) che "riutilizzabili", questa rifiuta l'idea di "non - digitale" e "non - riutilizzabile". Il fatto che i Learning Object siano solo ed esclusivamente entità di tipo digitale li distingue da quelle non-digitali che possono essere usate da una sola persona alla volta (si pensi al libro preso in prestito in biblioteca). Questo li rende delle risorse "non-rivali" tra loro, in quanto utilizzabili da più persone simultaneamente. Inoltre, per Wiley, non vengono usati durante l'apprendimento come sostiene l'ltsc - non sono solo risorse aggiuntive - ma per "supportare" l'apprendimento. Da quel che ho scritto dunque possiamo elencare le caratteristiche che un LO deve avere Caratteristiche di un Learning Object Le caratteristiche essenziali che un LO deve necessariamente avere sono la combinazione e la granularità. Per combinazione si intende la possibilità dei computer agents (organizzatori di corsi on-line) di comporre in modo semplice, efficace, automatico e dinamico lezioni, anche personalizzate a seconda delle esigenze del singolo utente. Di questa questione si occupa fra gli altri l IEEE LOM Working Group. Uno degli obiettivi di quest ultimo è quello di definire un set di meta-data e una serie di regole capaci di rendere combinabili tra loro il più possibile i LO che formeranno un corso on-line. Grazie al fatto di essere descritti tramite metadata, i learning object possono essere individuati, strutturati, impacchettati e gestiti come risorse per l apprendimento (materiali didattici, test, esercitazioni, valutazioni, ecc.). In questo modo i learning object possono essere localizzati dal computer all interno della rete non solo velocemente, perchè non c è bisogno di visionare ogni volta tutto il 21

22 loro contenuto, ma soprattutto in un modo che abbia senso dal punto di vista della progettazione didattica. La seconda caratteristica essenziale è la granularità. Per granularità si intende la durata e quindi le dimensioni che deve avere un LO. Su questo tema sono accesi molti dibattiti, chi sostiene che i corsi debbano durare dai cinque ai quindici minuti,chi sostiene che la durata media di un corso debba essere di un ora. E sì vero che maggiore è la dimensione dei LO e meno sono combinabili tra loro ma è pur vero che ogni percorso didattico è studiato in base agli obiettivi d apprendimento che il discente deve raggiungere, basandosi sulle peculiari esigenze di formazione e apprendimento del singolo discente o del gruppo di discenti con cui lavora. Grazie a queste due caratteristiche principali i LO hanno tutta una serie di caratteristiche che ne conseguono: Flessibilità: se il materiale è disegnato per essere usato in molteplici contesti, esso può essere molto più facilmente riutilizzato rispetto al materiale che deve essere riscritto per ogni nuovo contesto, anche se è molto più difficile disgiungere un oggetto dal contesto e poi ricontestualizzarlo che non contestualizzarlo fin da subito come parte del disegno globale. Facilità di aggiornamento, ricerca, e gestione del contenuto: I metadata facilitano la ricerca e gestione dei contenuti filtrando e selezionando solo ciò che è rilevante del contenuto in base al proprio obiettivo. Inoltre, essi sono l elemento che facilita il rapido aggiornamento dei contenuti. Se per esempio si dovesse scoprire un giorno che l autore di una certa opera non è quello che si è sempre creduto, ma un altro, sarebbe sufficiente cercare, tramite i metadata che descrivono il learning object, gli oggetti riguardanti quell opera e aggiornarli. In questo modo, l obsolescenza dei LO risulta controllata. 22

23 Customizzazione (personalizzazione basata sulle esigenze dell utente): l approccio basato sui learning objects facilita un approccio just in time (l apprendimento non avviene in maniera continua, ma solo quando se ne ha bisogno) e just enough (si cerca solo la porzione di istruzione di cui si ha bisogno) a favore della personalizzazione. La loro modularità massimizza il potenziale del software che personalizza il contenuto permettendo l erogazione e la ricombinazione di materiale al livello desiderato Riusabilità - la flessibilità dell oggetto di essere adoperato in applicazioni e contesti multipli. Interoperabilità - la capacità di consegnare contenuti indipendentemente dalla piattaforma o sistema di sviluppo adoperato Accessibilità - la capacità di trovare i contenuti di apprendimento in locazioni multiple Durabilità - la capacità di far fronte ai possibili futuri cambiamenti tecnologici META-DATA I meta-data sono quei dati che non si riferiscono direttamente ai contenuti concreti di un LO bensì li classificano, nel senso che rinviano ai contenuti di apprendimento del LO. Secondo la definizione dell LTSC [Lts04], sono informazioni riguardanti un oggetto, sia esso digitale o non digitale. Una volta creato l oggetto, lo si deve immettere in una rete, sia essa locale o globale. Per far si che un altra persona, diversa dall autore del learning object in questione, possa recuperarlo con facilità in base alle proprie esigenze, sono necessarie delle etichette che lo descrivano. In questo modo sarà possibile recuperarlo in base al tipo di contenuto, piuttosto che in base all autore, al livello pedagogico desiderato, ecc. 23

24 Potremmo definirli un insieme di attributi che descrive in maniera completa ed esaustiva il contenuto dei LO. Come accennato in precedenza esiste un working group dell IEEE che si occupa di definire standard sui meta-data da utilizzare con i LO. Il 25 luglio 2002 l IEEE-SA (Standards Association) 3 ha approvato, con i contributi di altre organizzazioni, tra cui ARIADNE, Dublin Core Metadata Iniziative e IMS Global Learning Consortium, il protocollo IEEE Standards for Learning Object Metadata [Iee04], che rappresenta un grande passo avanti per il settore delle nuove tecnologie. Questo standard è il primo relativo ai contenuti d apprendimento finora rilasciato. Gli obiettivi del LOM sono molteplici: Abilitare studenti ed insegnanti alla ricerca, valutazione, acquisizione ed utilizzo dei Learning Object Abilitare la condivisione e scambio di Learning Object tra qualsiasi sistemi didattici che utilizzano qualsiasi tecnologia. Abilitare lo sviluppo di learning object in unità che possono essere combinate e decomposte in maniera significativa Abilitare computer agent nel comporre automaticamente e dinamicamente lezioni personalizzate per studenti individuali Raggruppare il lavoro già fatto su standard focalizzati nell'abilitare learning object multipli a lavorare insieme in un ambiente didattico aperto Rendere possibile un forte e crescente interesse degli operatori economici per i Learning Objects che supporti e sostenga tutte le forme di distribuzione; senza scopo di lucro e con scopo di lucro. Abilitare organizzazioni didattiche e di formazione, (governative, pubbliche e private) ad esprimere contenuti 3 L IEEE Standards Association, altro settore dell IEEE che sviluppa standard condivisi. Informazioni URL: 24

25 educativi e metodi di valutazione in un formato standard, indipendente dal contenuto. Definire uno standard che sia semplice ed estensibile a vari domini e giurisdizioni così da essere ampiamente adottato ed applicato. Supportare i necessari metodi di sicurezza ed autenticazione per la distribuzione e l'utilizzo di Learning Objects. Fornire ai ricercatori standards che supportino la raccolta e la condivisione di dati confrontabili concernenti l applicabilità e l efficacia dei Learning Objects. Analizzando tutti questi obiettivi si capisce l enorme sforzo fatto dal working group ma si capiscono allo stesso modo tutti i benefici che ne conseguono. Ogni LO è descritto da un meta-data composto da 9 categorie contenenti gruppi di attributi strutturati ad albero (ogni categoria comprende diverse sottocategorie di standard). Segue un elenco schematico delle categorie: 1) General. Gruppi di caratteristiche generali, indipendenti dal contesto del contenuto dell'oggetto didattico descritto. 2) Lifecycle. Gruppi di caratteristiche relative al ciclo di vita della risorsa. 3) Meta-metadata. Gruppi di caratteristiche della descrizione stessa e non dell'oggetto descritto. 4) Technical. Gruppi di caratteristiche tecniche della risorsa. 5) Educational. Gruppi di caratteristiche educative e pedagogiche della risorsa. 6) Rights. Informazioni che hanno a che fare con le condizioni di utilizzo della risorsa. 7) Relation. Gruppi di caratteristiche della risorsa che la collegano ad altre. 25

26 8) Annotation. Gruppi di caratteristiche che permettono la descrizione di note sull'utilizzo educativo della risorsa. 9) Classification Gruppi di caratteristiche utili per classificare i contenuti della risorsa Tutti gli standard promossi dalle maggiori organizzazioni o associazioni riguardanti la creazione di piattaforme e-learning utilizzano o integrano il LOM per descrivere i contenuti dei LO. 2.2 LMS e LCMS: cosa sono? LMS sta per Learning Menagement System, un applicativo software creato per sviluppare, gestire e tracciare l'interazione tra studenti e contenuti e tra studenti e docenti. In particolare offre servizi di registrazione per gli studenti, tiene traccia dei progressi del processo di apprendimento, degli esercizi svolti e dei livelli di completamento dei corsi sostenuti. Permette ai docenti di verificare il livello di apprendimento finale dei propri discenti. Ha inoltre funzioni amministrative, chi vende un master on-line, ad esempio, può utilizzare un LMS per il pagamento e l erogazione dei corsi. Prima di spiegare la sottile differenza tra LMS e LCMS, bisogna fare una rapida introduzione al concetto di CMS ( Content Menagemet System). I CMS sono sistemi per la gestione di contenuti e forniscono servizi come la gestione degli aggiornamenti delle versioni, il processo di creazione e la pubblicazione dei contenuti. Sebbene i sistemi CMS siano utilizzati all'interno di progetti di e-learning, essi non vengono incontro a tutte le esigenze del processo formativo. Nasce proprio da questa considerazione l esigenza di fondere l LMS con il CMS. Da questa fusione nasce l LCMS (Learning Content Management System). 26

27 Per capire quindi la differenza tra questi due applicativi analizziamo le funzioni principali di entrambi. Un LMS ha funzioni di (vedere fig.1): Registrazione: permette di iscrivere coloro che seguiranno i corsi Scheduling: programma i corsi e definisce i piani di studio anche a seconda delle esigenze individuali dello studente. In questa funzione sono incluse anche risorse off-line (libri,lezioni in aula) Distribuzione: distribuisce corsi on-line e mette a disposizione strumenti per la valutazione. Può prevedere la presenza di un corso gestito da un docente Tracking: tiene traccia dei progressi degli studenti e crea report utili al monitoraggio dei discenti o a fini di statistica Comunicazione: rende disponibili chat, forum, seminari, sistemi di scambio mail al fine di far dialogare su aspetti inerenti al corso e non i studenti Testing: permette ai docenti di rendersi conto del livello finale di apprendimento dei propri discenti Figura 1: Funzioni di un LMS Come detto in precedenza un LCMS è il risultato della fusione tra LMS e CMS, in poche parole oltre alle funzionalità offerte dal LMS offre anche la possibilità di creare LO. L LCMS combina le potenzialità che offre un sistema LMS di gestire la parte amministrativa di un corso con le potenzialità che ha un sistema CMS di creare e immagazzinare contenuti per la formazione. L LCMS è migliore nella distribuzione personalizzata di 27

28 contenuti di formazione grazie alla sua più avanzata gestione dei Learning Object [Ele04]. La figura 2 ci mostra quali servizi in più offre un LCMS rispetto ad un LMS. Nella figura 3 vengono raggruppate le varie componenti di un LCMS. La più interessante è sicuramente la Learning Object Repository. Si tratta di un database centrale dove vengono salvati e memorizzati i contenuti formativi. E proprio da questo database che il LO viene prelevato e distribuito allo studente oppure viene assemblato insieme ad altri LO per formare un corso completo. Tutto questo a seconda delle esigenze di ogni singolo studente. Il materiale dispensato da un LCMS può essere fornito come pagina web,cd-rom o pagina stampabile. Ovviamente ogni LO è riutilizzabile tutte le volte che uno studente ne ha bisogno. Figura 2 Oltre le funzioni di un LMS, l LCMS ha servizi aggiuntivi quali la pubblicazione, il versionamento, la creazione e l importazione di contenuti formativi 28

29 Figura 3 Visione schematica delle funzioni di un LCMS

30 30

31 3. STANDARD NELL E-LEARNING La necessità di adottare degli standard nel mondo dell e-learning si è avvertita quando si è cominciato a parlare di interoperabilità. Sempre più numerose aziende producevano software di gestione e creazione corsi online. Utilizzare componenti didattiche create da tool in un determinato ambiente di una determinata piattaforma con un altro insieme di strumenti di un altra piattaforma risultava quasi sempre impossibile. La definizione di standard che rendano compatibili corsi e piattaforme sviluppati con diversi sistemi presenta molteplici vantaggi: gli insegnanti e gli allievi non devono imparare ad usare più piattaforme, con notevole risparmio di tempo, denaro e fatica. dal punto di vista tecnico, curare la manutenzione di più piattaforme è più complesso che occuparsi di una sola. l'adozione di standard di sviluppo permette al docente di integrare un corso già esistente aggiungendo del materiale didattico creato con un diverso sistema di authoring. La visione della parola interoperabilità a questo punto deve essere ampliata rispetto a quanto detto nel paragrafo dei Learning Object. Una struttura e- learning che sia efficiente ed efficace deve permettere lo scambio e la condivisione non solo di contenuti, ma anche di format per l organizzazione. Deve inoltre permettere la messa in sequenza di contenuti, l interoperabilità di test e questionari dei profili dei discenti, e altri tipi di gestione tramite software che li trasferisca su altri sistemi e ambienti, permettendo la loro facile ricerca e localizzazione grazie all'indipendenza da tecnologie proprietarie. In conclusione questo paragrafo l adozione di standard nelle piattaforme e-learning deve garantire: 31

32 Interoperabilità la capacità di far girare lo stesso materiale su più sistemi, diversi tra loro. Riutilizzo la capacità di incorporare componenti di apprendimento in molteplici applicazioni e contesti. Compatibilità la capacità dei learning object di essere compatibili con un sistema, come ad esempio un LMS, per trasportare l informazione appropriata riguardante il discente e i contenuti didattici Accessibilità la capacità di localizzare e accedere ai learning object da una location remota ed erogarli verso molte altre location. Durata la capacità di resistere ai cambiamenti tecnologici senza riprogettare, riconfigurare o ricodificare i materiali che quindi durano più a lungo. In altre parole: la capacità di migrare verso altre piattaforme anche se queste si evolvono. 3.1 Standard: cosa dicono e come interoperano Numerosi sono gli enti o le associazioni che si sono proposti per affermare un determinato standard. Tra le più importanti citiamo AICC,ADL,IMS,IEEE. AICC: The Aviation Industry CBT Committee. La AICC è un'associazione internazionale formata da professionisti del tecnology based training che si pone come obiettivo di standardizzare il materiale formativo per i costruttori e gli acquirenti di aeroplani. Poiché sono stati i pionieri del movimento sugli standard nel campo dell e-learning, le loro specifiche sono servite inizialmente come punto di riferimento per l'intera industria dell'e-learning. Le specifiche AICC coprono nove grandi aree, dai learning objects alle piattaforme di apprendimento. Tipicamente quando un'azienda dice di essere compatibile con gli standards AICC, afferma di 32

Formazione in rete e apprendimento collaborativo

Formazione in rete e apprendimento collaborativo Formazione in rete e apprendimento collaborativo Ballor Fabio Settembre 2003 Cos è l e-learning Il termine e-learning comprende tutte quelle attività formative che si svolgono tramite la rete (Internet

Dettagli

3. I Virtual Learning Environment ovvero: le piattaforme

3. I Virtual Learning Environment ovvero: le piattaforme 3.1 3. I Virtual Learning Environment ovvero: le piattaforme 3.2 VLE: un Un ambiente VLE è un integrato ambiente integrato L idea di ambiente include la nozione di integrazione di funzioni e contenuti

Dettagli

Costruire corsi online con Moodle

Costruire corsi online con Moodle Agenzia per la valorizzazione dell individuo nelle organizzazioni di servizio Corso di formazione Costruire corsi online con Moodle Sito internet: www.avios.it E-mail: avios@avios.it Destinatari Obiettivi

Dettagli

Programmazione per la disciplina Informatica PROGRAMMAZIONE DI MATERIA: INFORMATICA SECONDO BIENNIO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING

Programmazione per la disciplina Informatica PROGRAMMAZIONE DI MATERIA: INFORMATICA SECONDO BIENNIO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE TUROLDO ZOGNO Procedura Pianificazione, erogazione e controllo attività didattiche e formative Programmazione per la disciplina Informatica PROGRAMMAZIONE DI MATERIA: INFORMATICA

Dettagli

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF): CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato

Dettagli

Insegnare con il blog. Materiale tratto da:

Insegnare con il blog. Materiale tratto da: Insegnare con il blog Materiale tratto da: Weblog La parola "blog" nasce dalla contrazione del termine anglosassone "weblog" che, letteralmente, significa "traccia nella rete". Il blog infatti rappresenta

Dettagli

I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. Palermo 9 novembre 2011

I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. Palermo 9 novembre 2011 I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Palermo 9 novembre 2011 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Webquest Attività di indagine guidata sul Web, che richiede la partecipazione attiva degli studenti,

Dettagli

Progetto LearnIT PL/08/LLP-LdV/TOI/140001

Progetto LearnIT PL/08/LLP-LdV/TOI/140001 Progetto LearnIT PL/08/LLP-LdV/TOI/140001 Caro Lettore, Siamo lieti di presentare il secondo numero della newsletter LearnIT. In questo numero vorremmo spiegare di più su Learning Management Systems (LMS)

Dettagli

MANUALE MOODLE STUDENTI. Accesso al Materiale Didattico

MANUALE MOODLE STUDENTI. Accesso al Materiale Didattico MANUALE MOODLE STUDENTI Accesso al Materiale Didattico 1 INDICE 1. INTRODUZIONE ALLA PIATTAFORMA MOODLE... 3 1.1. Corso Moodle... 4 2. ACCESSO ALLA PIATTAFORMA... 7 2.1. Accesso diretto alla piattaforma...

Dettagli

Regolamento del servizio di tutorato. (Decreto Rettorale n.35 del 12 dicembre 2008)

Regolamento del servizio di tutorato. (Decreto Rettorale n.35 del 12 dicembre 2008) Regolamento del servizio di tutorato (Decreto Rettorale n.35 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1 - L istituto del tutorato... 3 Articolo 2 - Obiettivi generali e specifici... 3 Articolo 3 - I tutor...

Dettagli

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

Minerva. Un ambiente integrato per la Didattica e la Divulgazione. dr. Augusto Pifferi. dr. Guido Righini. http://minerva.mlib.cnr.

Minerva. Un ambiente integrato per la Didattica e la Divulgazione. dr. Augusto Pifferi. dr. Guido Righini. http://minerva.mlib.cnr. Minerva Un ambiente integrato per la Didattica e la Divulgazione dr. Augusto Pifferi Istituto di Cristallografia C.N.R. dr. Guido Righini Istituto di Struttura della Materia C.N.R. http://minerva.mlib.cnr.it

Dettagli

SEMINARIO: MINORI ED INTERNET Venerdì 30 Maggio 2003

SEMINARIO: MINORI ED INTERNET Venerdì 30 Maggio 2003 SEMINARIO: MINORI ED INTERNET Venerdì 30 Maggio 2003 Carlo Nati SSIS del Lazio Indirizzo Arte e Disegno Internet e didattica Internet ed il personale scolastico: TIC e professione docente L intervento

Dettagli

Guida Compilazione Piani di Studio on-line

Guida Compilazione Piani di Studio on-line Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-

Dettagli

IL PROGETTO E-LEARNING. della Ragioneria Generale dello Stato

IL PROGETTO E-LEARNING. della Ragioneria Generale dello Stato IL PROGETTO E-LEARNING della Ragioneria Generale dello Stato Il Contesto Nel corso degli ultimi anni, al fine di migliorare qualitativamente i servizi resi dalla P.A. e di renderla vicina alle esigenze

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO FACOLTÀ DI STUDI UMANISTICI Corso di laurea triennale in Scienze umanistiche per la comunicazione

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO FACOLTÀ DI STUDI UMANISTICI Corso di laurea triennale in Scienze umanistiche per la comunicazione UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO FACOLTÀ DI STUDI UMANISTICI Corso di laurea triennale in Scienze umanistiche per la comunicazione LA RETE SOCIALE PER COMUNICARE L'AMBIENTE: SOCIAL NETWORK ED ECOLOGIA

Dettagli

Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria

Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-based learning (apprendimento basato su un problema) è un metodo di insegnamento in cui un problema costituisce il punto di inizio del processo

Dettagli

Master in Europrogettazione

Master in Europrogettazione Master in Europrogettazione Marzo Aprile 2013 4 Edizione Milano Bruxelles Due moduli in Italia* e uno a Bruxelles con consegna dell attestato finale di partecipazione Basato sulle linee guida di Europa

Dettagli

www.morganspa.com DESY è un prodotto ideato e sviluppato da

www.morganspa.com DESY è un prodotto ideato e sviluppato da www.morganspa.com DESY è un prodotto ideato e sviluppato da Il nuovo servizio multimediale per la formazione e la didattica DESY è un applicazione web, dedicata a docenti e formatori, che consente, in

Dettagli

Piattaforma ilearn di Hiteco. Presentazione Piattaforma ilearn

Piattaforma ilearn di Hiteco. Presentazione Piattaforma ilearn Presentazione Piattaforma ilearn 1 Sommario 1. Introduzione alla Piattaforma Hiteco ilearn...3 1.1. Che cos è...3 1.2. A chi è rivolta...4 1.3. Vantaggi nell utilizzo...4 2. Caratteristiche della Piattaforma

Dettagli

Gianluca Cicognani. La piattaforma FAD Chronos: demo e metodologia formativa

Gianluca Cicognani. La piattaforma FAD Chronos: demo e metodologia formativa Gianluca Cicognani La piattaforma FAD Chronos: demo e metodologia formativa Il progetto Osservatorio RRHH Spin-Off Formazione a distanza Evoluzione FAD Prima generazione: materiale cartaceo inviato per

Dettagli

Il corso di italiano on-line: presentazione

Il corso di italiano on-line: presentazione Il corso di italiano on-line: presentazione Indice Perché un corso di lingua on-line 1. I corsi di lingua italiana ICoNLingua 2. Come è organizzato il corso 2.1. Struttura generale del corso 2.2. Tempistica

Dettagli

Learinig Object CORSO 7AV LO E LIBRI DIGITALI I.C.S. «PIAN DEL BRUSCOLO» 05 NOVEMBRE 2015

Learinig Object CORSO 7AV LO E LIBRI DIGITALI I.C.S. «PIAN DEL BRUSCOLO» 05 NOVEMBRE 2015 Learinig Object CORSO 7AV LO E LIBRI DIGITALI I.C.S. «PIAN DEL BRUSCOLO» 05 NOVEMBRE 2015 PROF. MONIA GRILLI Learning Object - Definizione «Qualsiasi risorsa digitale che può essere riutilizzata per supportare

Dettagli

LABORATORIO a cura di Pier Cesare Rivoltella e Andrea Garavaglia

LABORATORIO a cura di Pier Cesare Rivoltella e Andrea Garavaglia LABORATORIO a cura di Pier Cesare Rivoltella e Andrea Garavaglia La Formazione a distanza di Terza Generazione Laboratorio 1 - La Formazione a distanza La formazione a distanza Premessa Obiettivo Il senso

Dettagli

YOU ARE WHAT YOU CURATE COS E LA CONTENT CURATION E COME APPLICARLA

YOU ARE WHAT YOU CURATE COS E LA CONTENT CURATION E COME APPLICARLA YOU ARE WHAT YOU CURATE COS E LA CONTENT CURATION E COME APPLICARLA YOU ARE WHAT YOU CURATE INTRODUZIONE DEFINIZIONE: COS E LA CONTENT CURATION? PERCHE FARNE USO IL CONTENT CURATOR COME NON FARE CONTENT

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE

UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE COMUNITA DI PRATICA E COMUNICAZIONE ON LINE : IL CASO MASTER GESCOM RELATORE Prof.ssa Giuditta ALESSANDRINI Laureanda Chiara LOLLI Matr. n. 203597 CORRELATORE Prof.ssa Isabella

Dettagli

Il Learning Management System o LMS è appunto la una piattaforma applicativa che permette l'erogazione dei corsi in modalità e-learning.

Il Learning Management System o LMS è appunto la una piattaforma applicativa che permette l'erogazione dei corsi in modalità e-learning. La sezione del modulo dedicata ai Learning Management System elenca diverse funzioni di gestione, comunicazione e valutazione che possono essere utilizzate per l erogazione di formazione online. Sulla

Dettagli

Università per Stranieri Siena

Università per Stranieri Siena Università per Stranieri Siena per Stranieri di Siena Piazza Carlo Rosselli, 27/28-53100 Siena Tel. +39 0577.240.249-274 e-mail:fast@unistrasi.it sito:www.unistrasi.it Piazza Carlo Rosselli, 27/28-53100

Dettagli

Master in Europrogettazione

Master in Europrogettazione Master in Europrogettazione DICEMBRE 2012 FEBBRAIO 2013 Milano Lecce Bruxelles Vuoi capire cosa significa Europrogettista? Vuoi essere in grado di presentare un progetto alla Commissione Europea? Due moduli

Dettagli

COME AVERE SUCCESSO SUL WEB?

COME AVERE SUCCESSO SUL WEB? Registro 3 COME AVERE SUCCESSO SUL WEB? Guida pratica per muovere con successo i primi passi nel web MISURAZIONE ED OBIETTIVI INDEX 3 7 13 Strumenti di controllo e analisi Perché faccio un sito web? Definisci

Dettagli

La formazione a distanza

La formazione a distanza Diap.: 1 La formazione a distanza Diap.: 2 La formazione a distanza ambiente formativo tecnologico comprensivo di forme di didattica adistanzaediapprendimentoonline Diap.: 3 permette una interazione tra

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI

IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI Osservatorio di Ateneo sulla Didattica Università di Siena Servizio Management Didattico Siena, 21 novembre 2006 D.M. sulla disciplina

Dettagli

La Pubblica Amministrazione consumatore di software Open Source

La Pubblica Amministrazione consumatore di software Open Source La Pubblica Amministrazione consumatore di software Open Source Dipartimento per l Innovazione e le Tecnologie Paola Tarquini Sommario Iniziative in atto Una possibile strategia per la diffusione del Software

Dettagli

Formazione Zanichelli in rete Così gli insegnanti imparano la didattica digitale

Formazione Zanichelli in rete Così gli insegnanti imparano la didattica digitale Formazione Zanichelli in rete Così gli insegnanti imparano la didattica digitale Valentina Gabusi Zanichelli Editore S.p.A. vgabusi@zanichelli.it Dal 2014 a oggi sono più di 14.000 i docenti che hanno

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

RiusaLO, la libreria di Learning Object della PA

RiusaLO, la libreria di Learning Object della PA RiusaLO, la libreria di Learning Object della PA 26 giugno 2013 Di cosa parleremo - Il Progetto ETICA pubblica nel sud e il Social learning - RiusaLO: obiettivi, contenuti e funzionalità della libreria

Dettagli

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) 1) Pensi alla sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e dei diversi gradi di scuola. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?

Dettagli

L IT a supporto della condivisione della conoscenza

L IT a supporto della condivisione della conoscenza Evento Assintel Integrare i processi: come migliorare il ritorno dell investimento IT Milano, 28 ottobre 2008 L IT a supporto della condivisione della conoscenza Dott. Roberto Butinar AGENDA Introduzione

Dettagli

Manuale di utilizzo della piattaforma e-learning

Manuale di utilizzo della piattaforma e-learning Manuale di utilizzo della piattaforma e-learning Rivolto ai discenti Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo Di Potenza Sommario 1. Cos è Moodle... 3 1.1. Accesso alla piattaforma Moodle... 4 1.2. Come

Dettagli

Novità di Access 2010

Novità di Access 2010 2 Novità di Access 2010 In questo capitolo: Gestire le impostazioni e i file di Access nella visualizzazione Backstage Personalizzare l interfaccia utente di Access 2010 Creare database utilizzando modelli

Dettagli

- OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo

- OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema

Dettagli

E-Learning in campo musicale Esperienze e prospettive

E-Learning in campo musicale Esperienze e prospettive Paolo Tortiglione E-Learning in campo musicale Esperienze e prospettive 2007 Paolo@tortiglione.com Evoluzione dei sistemi di apprendimento Perché fare E-Learning anche in campo musicale? Si è pensato di

Dettagli

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE LA FORMAZIONE PROFESSIONALE I corsi di formazione professionale permettono di integrare le conoscenze scolastiche o di acquisire nuove conoscenze e competenze in ambiti diversi dall indirizzo di studio

Dettagli

Strumenti e metodi di ausilio didattico per i dislessici

Strumenti e metodi di ausilio didattico per i dislessici Strumenti e metodi di ausilio didattico per i dislessici La Dislessia è un Disturbo specifico dell Apprendimento (DSA) di cui soffrono dal 3 al 4% degli studenti in età evolutiva. Da almeno 10 anni viene

Dettagli

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29; OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto

Dettagli

La prima piattaforma per chi insegna e per chi impara l italiano

La prima piattaforma per chi insegna e per chi impara l italiano La prima piattaforma per chi insegna e per chi impara l italiano Semplice Efficace Gratuita Molto più di una piattaforma! i-d-e-e.it è in realtà una multipiattaforma didattica, la prima appositamente dedicata

Dettagli

WEB SEMINAR Dettaglio servizio

WEB SEMINAR Dettaglio servizio WEB SEMINAR Dettaglio servizio INTRODUZIONE L organizzazione di un web seminar prevede diverse e ben distinte fasi che iniziano con la promozione dell evento e si concludono con i report relativi alle

Dettagli

Case Study. 2014 Deskero All rights reserved www.deskero.com

Case Study. 2014 Deskero All rights reserved www.deskero.com Case Study 2014 Deskero All rights reserved www.deskero.com Overview About Easydom Per adattarsi meglio alle esigenze specifiche del team tecnico Easydom, Deskero è stato completamente personalizzato,

Dettagli

Roma Capitale: Open Data come nuova frontiera della comunicazione tra istituzioni e cittadini

Roma Capitale: Open Data come nuova frontiera della comunicazione tra istituzioni e cittadini Roma Capitale: Open Data come nuova frontiera della comunicazione tra istituzioni e cittadini Roma, 13 Novembre 2013 Ing. Carolina Cirillo Direttore Servizi Informatici e Telematici Agenda Perché l Open

Dettagli

Le fattispecie di riuso

Le fattispecie di riuso Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché

Dettagli

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente (Decreto Rettorale n.34 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1

Dettagli

VADEMECUM PIATTAFORMA DOCEBO Operazioni del Docente Corsista

VADEMECUM PIATTAFORMA DOCEBO Operazioni del Docente Corsista VADEMECUM PIATTAFORMA DOCEBO Operazioni del Docente Corsista Indice Premessa Accesso alla piattaforma di gestione dei corsi I miei corsi Finestra di inizio lavoro Il menù di selezione Gestione sessioni

Dettagli

Scuola + 15 PROGETTI DI DIDATTICA INTEGRATA. Progetto realizzato da Fondazione Rosselli con il contributo di Fondazione Roma

Scuola + 15 PROGETTI DI DIDATTICA INTEGRATA. Progetto realizzato da Fondazione Rosselli con il contributo di Fondazione Roma Scuola + 15 PROGETTI DI DIDATTICA INTEGRATA Progetto realizzato da Fondazione Rosselli con il contributo di Fondazione Roma 2 Scuola, tecnologie e innovazione didattica La tecnologia sembra trasformare

Dettagli

Piattaforma per la realizzazione e distribuzione di corsi formativi in modalità e-learning

Piattaforma per la realizzazione e distribuzione di corsi formativi in modalità e-learning Piattaforma per la realizzazione e distribuzione di corsi formativi in modalità e-learning CNA FORMERETE COSA È L E-LEARNING è l'insieme delle attività didattiche svolte all'interno di un progetto educativo

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Attività federale di marketing

Attività federale di marketing Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato

Dettagli

POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE

POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE 1. Che cos è la formazione La formazione è il processo attraverso il quale si educano, si migliorano e si indirizzano le risorse umane affinché personale

Dettagli

Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali

Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali 1 A.S. 2012 13 Bisogni educativi speciali. Documento pubblicato il 23.4.2013 1. Premessa A titolo di

Dettagli

Gli strumenti attivati: il portale web ReteVIA

Gli strumenti attivati: il portale web ReteVIA Formazione ed accompagnamento a supporto del processo di conferimento di funzioni in materia di VIA alle Province avviato con la l.r. 5/2010 Milano, 5 dicembre 2012 SEMINARIO LA VIA A PIU' VOCI. A CHE

Dettagli

OSINT, acronimo di Open Source INTelligence, uno dei modi per acquisire dati utili per l intelligence:

OSINT, acronimo di Open Source INTelligence, uno dei modi per acquisire dati utili per l intelligence: OSINT, acronimo di Open Source INTelligence, uno dei modi per acquisire dati utili per l intelligence: riguarda il monitoraggio e l analisi di contenuti reperibili da fonti pubbliche, non riservate. L

Dettagli

PROGETTO PON/FESR 2014-2020

PROGETTO PON/FESR 2014-2020 PROGETTO PON/FESR 2014-2020 Prot.n. AOODGEFID/12810 del 15 Ottobre 2015 Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni Scolastiche statali per la realizzazione di ambienti digitali Asse II Infrastrutture per

Dettagli

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

III annualità Corso Web Producer Le professioni del web Docente: dott. Andrea Senneca

III annualità Corso Web Producer Le professioni del web Docente: dott. Andrea Senneca Delivery Unit Campania III annualità Corso Web Producer Le professioni del web Docente: dott. Andrea Senneca REPORT CONCLUSIVO Destinatari della formazione Studenti delle classi VAt e VC dell Istituto

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE A. FORMAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA FORMAZIONE

Dettagli

www.solmap.it1per L Ordine offre ai Suoi iscritti strumenti necessari sia ai ni formativi individuali accreditati che di aggiornamento

www.solmap.it1per L Ordine offre ai Suoi iscritti strumenti necessari sia ai ni formativi individuali accreditati che di aggiornamento Guida all utilizzo dei servizi on-line www.solmap.it1per L Ordine offre ai Suoi iscritti strumenti necessari sia ai ni formativi individuali accreditati che di aggiornamento professionale. Con 1 x potrai

Dettagli

Corso di formazione CORSO DI FORMAZIONE. Prof. Marco Scancarello Prof.ssa Carolina Biscossi Email: didatticaelim@gmail.com

Corso di formazione CORSO DI FORMAZIONE. Prof. Marco Scancarello Prof.ssa Carolina Biscossi Email: didatticaelim@gmail.com Corso di formazione CORSO DI FORMAZIONE Prof. Marco Scancarello Prof.ssa Carolina Biscossi Email: didatticaelim@gmail.com IL CORSO L utilizzo sempre più frequente delle nuove tecnologie nella vita quotidiana

Dettagli

European Financial Advisor Program

European Financial Advisor Program European Financial Advisor Program certificato EDIZIONE 2015 TESEO, da oltre dieci anni, opera quale ente di ricerca e sviluppo di didattica applicata e quale centro di cultura finanziaria indipendente,

Dettagli

Visita il sito www.epc.it

Visita il sito www.epc.it Guarda tutti i titoli in collana Visita il sito www.epc.it seguono diapositive di esempio del corso selezionato Durante la proiezione di questa diapositiva il relatore si presenta ed effettua un rapido

Dettagli

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze

Dettagli

Diamogli Credito. Protocollo d Intesa tra ABI e Governo per giovani studenti che decidono di investire sulla propria formazione

Diamogli Credito. Protocollo d Intesa tra ABI e Governo per giovani studenti che decidono di investire sulla propria formazione Diamogli Credito Protocollo d Intesa tra ABI e Governo per giovani studenti che decidono di investire sulla propria formazione Il Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive (POGAS) e l

Dettagli

Proposta operativa per l avvio delle procedure di rilevamento dell opinione degli studenti per l A.A. 2013-2014

Proposta operativa per l avvio delle procedure di rilevamento dell opinione degli studenti per l A.A. 2013-2014 Proposta operativa per l avvio delle procedure di rilevamento dell opinione degli studenti per l A.A. 2013-2014 Procedure di rilevamento dell opinione degli studenti A.A. 2013-2014 Testo aggiornato al

Dettagli

LA PROGETTAZIONE DI UN NUOVO STRUMENTO PER IL WEB

LA PROGETTAZIONE DI UN NUOVO STRUMENTO PER IL WEB UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN STRATEGIE DI COMUNICAZIONE LA PROGETTAZIONE DI UN NUOVO STRUMENTO PER IL WEB LA PROPOSTA DI UN MODELLO MIRATO

Dettagli

COMUNE DI CIGLIANO REGOLAMENTO DELLA RETE CIVICA E SITO INTERNET COMUNALE

COMUNE DI CIGLIANO REGOLAMENTO DELLA RETE CIVICA E SITO INTERNET COMUNALE REGOLAMENTO DELLA RETE CIVICA E SITO INTERNET COMUNALE Ottobre 2008 Art. 1 Oggetto del regolamento e riferimenti normativi Art. 2 Scopo della rete civica Art. 3 Gestione del sito internet/rete civica Art.

Dettagli

Manuale Operativo per l utilizzo della piattaforma E-Learning@AQ. Versione 1.1

Manuale Operativo per l utilizzo della piattaforma E-Learning@AQ. Versione 1.1 Manuale Operativo per l utilizzo della piattaforma E-Learning@AQ Versione 1.1 Autore Antonio Barbieri, antonio.barbieri@gmail.com Data inizio compilazione 11 maggio 2009 Data revisione 14 maggio 2009 Sommario

Dettagli

Format per la progettazione (di un unità formativa di xx ore per apprendere per competenze)

Format per la progettazione (di un unità formativa di xx ore per apprendere per competenze) Format per la progettazione (di un unità formativa di xx ore per apprendere per competenze) 1. Gli esiti dell apprendimento: selezione delle competenze e prestazioni oggetto di un unità formativa e costruzione

Dettagli

Software per Helpdesk

Software per Helpdesk Software per Helpdesk Padova - maggio 2010 Antonio Dalvit - www.antoniodalvit.com Cosa è un helpdesk? Un help desk è un servizio che fornisce informazioni e assistenza ad utenti che hanno problemi nella

Dettagli

Raccolta di domande di ogni tipo (partendo dalle iscrizioni alle scuole ed alle università);

Raccolta di domande di ogni tipo (partendo dalle iscrizioni alle scuole ed alle università); Protocollo Operativo d Intesa tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Poste Italiane per il servizio di consegna dei libri di testo alle famiglie degli alunni della scuola secondaria

Dettagli

Apprendimento informale e dispositivi mobili: il nuovo approccio alla formazione

Apprendimento informale e dispositivi mobili: il nuovo approccio alla formazione 21/3/2013 Apprendimento informale e dispositivi mobili: il nuovo approccio alla formazione In parallelo all evoluzione della tecnologia, sottolineata oggi dall ascesa dei dispositivi mobili, è in corso

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

Al termine del lavoro ad uno dei componenti del gruppo verrà affidato l incarico di relazionare a nome di tutto il gruppo.

Al termine del lavoro ad uno dei componenti del gruppo verrà affidato l incarico di relazionare a nome di tutto il gruppo. Pag. 1 di 5 6FRSR analizzare problemi complessi riguardanti la gestione di un sito interattivo proponendo soluzioni adeguate e facilmente utilizzabili da una utenza poco informatizzata. 2ELHWWLYL GD UDJJLXQJHUH

Dettagli

VIDEO COMUNICAZIONE VIA WEB: LA NOSTRA SOLUZIONE PER LEZIONI IN AULA VIRTUALE, SEMINARI E RIUNIONI A DISTANZA

VIDEO COMUNICAZIONE VIA WEB: LA NOSTRA SOLUZIONE PER LEZIONI IN AULA VIRTUALE, SEMINARI E RIUNIONI A DISTANZA Grifo multimedia Srl Via Bruno Zaccaro, 19 Bari 70126- Italy Tel. +39 080.460 2093 Fax +39 080.548 1762 info@grifomultimedia.it www.grifomultimedia.it VIDEO COMUNICAZIONE VIA WEB: LA NOSTRA SOLUZIONE PER

Dettagli

formazione professionale continua a distanza

formazione professionale continua a distanza formazione professionale continua a distanza Piattaforma formativainnovaforma.com Moodle 2.7 Moodle (acronimo di Modular Object-Oriented Dynamic Learning Environment, ambiente per l apprendimento modulare,

Dettagli

Ambienti di apprendimento e TIC

Ambienti di apprendimento e TIC Piano Nazionale di Formazione Degli Insegnanti sulle Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione Ambienti di apprendimento e TIC OBIETTIVI DEL MODULO Il concetto di ambiente di apprendimento Le

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

1- Corso di IT Strategy

1- Corso di IT Strategy Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso

Dettagli

Portale Didattico Social Learning Environment

Portale Didattico Social Learning Environment Portale Didattico Social Learning Environment Presentazione 11 dicembre 2015 Guastini Andrea Referente Tecnico Piattaforma Uibi Cosè UiBi Social Learning Environment Quindi Ambiente Sociale di Apprendimento

Dettagli

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI

Dettagli

Relazione finale progetto II anno. Bibliotech Il sito della biblioteca scolastica

Relazione finale progetto II anno. Bibliotech Il sito della biblioteca scolastica Relazione finale progetto II anno Bibliotech Il sito della biblioteca scolastica Premessa Si fa riferimento ad un progetto sviluppato nel corso dell attuale anno scolastico (2009-10) presso l Istituto

Dettagli

ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI

ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI Premessa La Campagna Straordinaria rivolta alle Scuole ha previsto anche la realizzazione di interventi formativi rivolti a docenti

Dettagli

Modulo: Scarsità e scelta

Modulo: Scarsità e scelta In queste pagine è presentato un primo modello di conversione di concetti, schemi e argomentazioni di natura teorica relativi all argomento le scelte di consumo (presentato preliminarmente in aula e inserito

Dettagli

WBT Authoring. Web Based Training STUDIO

WBT Authoring. Web Based Training STUDIO Web Based Training STUDIO AU-1.0-IT http://www.must.it Introduzione è un applicazione on-line in grado di soddisfare un gran numero di esigenze nel campo della formazione a distanza e della comunicazione.

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

PREFAZIONE Questo volume sintetizza l esperienza decennale del Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant Anna nell ambito della formazione manageriale e, coerentemente con le logiche

Dettagli

Sito web per la presentazione e l accesso ai servizi di Ruven integrato con la piattaforma B2B del pacchetto software ERP Stratega.NET.

Sito web per la presentazione e l accesso ai servizi di Ruven integrato con la piattaforma B2B del pacchetto software ERP Stratega.NET. Nome soluzione Ruven S.r.l. Settore: Cosmetica Descrizione Sito web per la presentazione e l accesso ai servizi di Ruven integrato con la piattaforma B2B del pacchetto software ERP Stratega.NET. MediaFile

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

Realizzazione di una chat su protocollo HTTP

Realizzazione di una chat su protocollo HTTP Università di Pisa Università di Pisa Percorsi Abilitanti Speciali (PAS) Percorsi Abilitanti Speciali (PAS) Realizzazione di una chat su protocollo HTTP Realizzazione di una chat su protocollo HTTP Feo

Dettagli