A Carmelo, l amico di sempre

Transcript

1 Cehic Aldo PHILODONZIA SALUTE HORO-DENTALE Analizzando e valutando ogni giorno tutte le nuove idee ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza. A. Einstein

2 2

3 A Carmelo, l amico di sempre 3

4 4

5 INTRODUZIONE L interesse per la disciplina Odontoiatria è cresciuto notevolmente negli ultimi anni rispetto le altre discipline mediche. Olodonzia, Dentosofia, Psicodonzia, Somatodonzia, Philodonzia, Ortoposturodonzia, Riabilitazione Neuro-Occlusale, Organizzazione Spaziale della Bocca, sono neologismi relativi a un approccio più allargato della disciplina odontoiatrica. Ed è grazie a questa nuova prospettiva, non solo medica, che sta emergendo una nuova frontiera culturale e con essa sta fiorendo una nuova tipologia di terapeuti. L Astrodiagnosi, la Spagiria, la Medicina di Hammer, la Dermoriflessologia, l Iridologia, l Auricoloterapia, la Kinesiologia, la Nutripuntura, la Neuralterapia, eccetera, seppur osteggiate dalla scienza accademica, sono discipline terapeutiche che si stanno affermando sempre di più in cmpo medico. Così come la Natura esprime il piano coerente del creato attraverso l armonia dei propri regni, la stessa coerenza si esprime fisiologicamente nell uomo con il suo stato di salute. La coerenza in noi e la coerenza intorno a noi sono collegate e si rafforzano a vicenda. E.Laszlo - Risacralizzare il cosmo (pag. 74) Ed. Urra Un antica massima orientale recita che La Verità ha il proprio centro ovunque, la propria circonferenza da nessuna parte. Purtroppo la ricerca di questa Verità vede la scienza accademica impegnata a trovare sempre nuovi limiti finiti a un contesto che di per sé è infinito. (per altro, un cerchio con al centro un punto è il simbolo astrologico del Sole). La medicina del mondo occidentale si ispira a un modello conoscitivo di tipo analitico e si esalta nel trovare pezzi sempre più piccoli del mosaico biologico dell uomo pretendendo così di capirne l intimo segreto. In realtà, essa ha una vocazione alla disumanizzazione perché si occupa solo del corpo del malato e tralascia le sue componenti animiche e spirituali. Ci vorrebbe invece, un approccio che prenda in considerazione sia lo stato esistenziale del paziente ma anche quello essenziale. 5

6 L impostazione analitica della scienza moderna, ha spinto e spinge gli scienziati a sbattere gli atomi contro qualche muro, pretendendo così di capire la materia studiando i suoi cocci quando, invece, la filosofia orientale è da millenni che si basa su concetti dinamici come il cosiddetto Fluido Vitale. Se ne deduce che l oriente ha posto a fondamento della propria conoscenza la spiritualizzazione della Materia, al contrario dell occidente che è teso a materializzare lo Spirito. Il limite della scienza accademica è nella sua incapacità a trattare ciò che non è osservabile, ma che tuttavia è alla base di ogni fenomeno. Platone, Paracelso, Giordano Bruno e tutti gli illuminati del passato, sostenevano che l uomo è un ponte tra il mondo visibile degli Elementi, legato al piano della Materia e quello invisibile dei Principi, legato al piano dello Spirito. Per loro alla base di ogni fenomeno vivente, c era un Principio Essenziale. La medicina moderna invece, si ispira a un modello conoscitivo di tipo analitico, essa non concepisce il senso olistico che caratterizza l essere vivente e ignora che egli è un unità vivente ben superiore alla somma delle sue singole parti. Essa crede nel potere della tecnica, grazie alla quale pensa di scomporre e ricomporre metodicamente l uomo, ma come spiegare le nuove sensibilità che insorgono nei pazienti che hanno subito un trapiantato d organo o una trasfusione di sangue? Bisogna intendere che la vera Natura dell uomo è trina e le parti più sottili si focalizzano in realtà invisibili chiamate Spirito e Anima. Questa concezione trina è stata classificata nell antichità in Corpo, Anima e Spirito, in Sale, Solfo e Mercurio e più recentemente in Massa, Energia e Informazione. Di fronte al mistero, l uomo dovrebbe abbandonare la colonna della propria Intelligenza cerebrale e affidarsi di più alla Saggezza dettata dal suo cuore perché la visione cerebrale non può portare l uomo oltre i limiti dei suoi sensi! L alleato ideale del vero ricercatore è il paradosso che è tale perché non può essere compreso dalla logica. L apparente contrapposizione sfugge alle maglie della ragione, semplicemente perché esprime concetti che la mente stessa non sa capire, vista la sua limitata impostazione duale di causa-effetto. Lo stesso Cristo era un paradosso vivente essendo stato contemporaneamente Dio e uomo, o un mortorisorto. È solo quando si rinuncia a capire che si inizia a conoscere! È la 6

7 Dotta Ignoranza che rende veramente libero l uomo, ma è così difficile rinunciare alle proprie convinzioni perché ognuno è portato a identificarsi con ciò che crede. Il mistero non è un limite, è un invito all apertura di nuove strade investigative, perché ci sono tante stelle in cielo, quanti sogni nel cuore. Nell affrontare l ignoto non si può che esplorare la propria ignoranza. È grazie alla facoltà di sapersi mettere in discussione che l uomo può uscire dai propri schematismi Locali (termine legato alla fisica quantistica relativo al mondo manifesto) e, libero dalle attrazioni mentali, può percepire la eco Non Locale (termine legato alla fisica quantistica relativo al mondo non manifesto) della Coscienza. La saggezza sa che la funzione di una mano è ben diversa dalla somma delle singole dita. Vi sono nell uomo un intelligenza cerebrale e un intelligenza innata, detta del cuore che risulta dalla fusione per identità della natura della causa cosmica, contenuta nella sua materializzazione, con questa medesima causa in noi S. de Lubicz- Esoterismo e Simbolo (pag. 12), Ed. Tre Editori da dove si osserva da come si osserva Lo stesso oggetto può essere visto in modo diverso a seconda da dove lo si osserva ed è visto in modo ancora più diverso a seconda di come lo si osserva. Un animale posto in una gabbia, visto contemporaneamente da differenti punti di osservazione farà movimenti differenti nello stesso istante. 7

8 La coincidenza dei movimenti darà l impressione che siano legati da un filo misterioso che ne sincronizza le movenze, ma l animale è uno solo. Ciò che cambia è la prospettiva dell osservatore. Quindi c è una sola verità (l animale nella gabbia) e ci sono tante realtà per quanti sono i punti di vista. Se è vero che secondo Rubbia, premio Nobel per la Fisica, si conosce appena un miliardesimo della materia, vuol dire che se ne sa veramente poco di come è fatta! È straordinario come l uomo sia un cieco in un mare di Luce! Ed è sorprendente come ogni scoperta sollevi questioni irrisolte. In questa fase storica si è come dei bambini che volgono lo sguardo verso la luce esterna, invece si dovrebbe essere dei volenterosi esploratori della propria materia oscura. Con il chiarore dell unica fiamma che ha a disposizione, (la Coscienza) l uomo può accedere a mondi infiniti, semplicemente volgendo lo sguardo verso il proprio mondo interiore sicché, entrando in sintonia con se stesso, entra in sintonia con il creato. Ci vuole un nuovo approccio, una uova disposizione interiore che guidi il ricercatore nei suoi studi perché l Universo e l uomo sono strutture partecipative, così come lo sono ogni cellula e ogni atomo, ogni stella e ogni elemento subatomico. La vera Luce che l uomo dovrebbe studiare è quella Biofotonica (fasci coerenti di luce laser-simili che sono prodotti non solo dalle cellule, ma anche dalle stesse organizzazioni macromolecolari come il DNA) che ha in sé, piuttosto che perdersi tra i meandri cosmici. (si vedano al riguardo 8

9 gli studi di Fritz Albert Popp sui flussi biofotonici dei bulbi di cipolla e sul sangue e di Luc Montagnier sulla emissione biofotonica del DNA). La Materia oscura ( in quanto non riflette la luce del Sole) è un termine con il quale la scienza accademica ha dato un nome alla propria ignoranza. 1. si ignora quasi tutto dell organizzazione della materia (Rubbia), 2. si ignora molto delle funzioni del nostro cervello, 3. si ignora molto delle funzioni dell acqua, 4. si ignora quasi tutto della Luce, 5. si ignora molto del DNA, 6. si ignora quasi tutto della psiche, malgrado tutti ne parlino, E la lista può continuare La scienza accademica è tesa a una distinzione analitica e questa ristrettezza mentale le preclude il senso partecipativo che è alla base della dimensione olistica. Vista la sterilità sostanziale dei risultati, non dovrebbe sorgere spontaneo il dubbio che forse è proprio il tipo di approccio della ricerca accademica ad essere sbagliato? Nell antichità si era giunti a vette filosofiche e scientifiche che oggi ce le sogniamo, perché si dava voce a un pensiero integrato e partecipativo tra l uomo e la Natura e, di conseguenza, con il cosmo. Oggi abbiamo i cibi transgenici! Non si può negare l impegno del ricercatore moderno e la qualità delle sue scoperte, ma di fatto egli è ancora al palo nella ricerca del mistero che permea la materia, infatti così come non è cambiato niente nella sostanza da quando è stata scoperta l intera sequenza del DNA umano, altrettanto accadrà dopo la scoperta del Bosone di Higgs. La stessa terapia con l utilizzo delle cellule staminali nella SLA non approderà a nulla se non si fa luce sull ingorgo psico-neuro-vegetativo del paziente. Ci vuole un approccio diverso della scienza accademica che preveda di essere al servizio della Verità (di origine Non Locale), piuttosto che della realtà (di origine Locale). In fin dei conti, la matematica più fine ha radici filosofiche, tanto quanto la Fisica più avanzata ha tendenze teologiche. 9