CACCIA 2OOO APRILE Foto di Mario De Bortoli

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1 APRILE 2015 CACCIA 2OOO Aut. del Trib di Belluno n. 558/08 n.c. - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - 70% NE/BL - CONTIENE I.P. - Direttore Responsabile: Pellegrinon Giuseppe Tipografia: Grafiche Antiga spa - Via delle Industrie, Crocetta del Montello - TV Foto di Mario De Bortoli 1

2 Lettera del Presidente Carissi- mi, siamo entrati nella primavera con tutti i suoi segnali: le giornate si allungano, i fiori sbocciano, le corna di cervo che qualche fortunato trova camminando per i boschi e i caprioli con il..velluto che si scorgono all alba fra la nebbia leggera al limitare del bosco. Non solo la natura ma anche il mondo venatorio bellunese è in fermento. I Distretti stanno predisponendo le mostre dei trofei. Rassegne che vanno valorizzate e partecipate. Sono motivo di conversazione e conoscenza fra Cacciatori, di valutazione ed approfondimento sulla consistenza e lo stato di salute degli animali. In Provincia i Consiglieri delegati, ognuno per il proprio referato, sono impegnati a portare avanti il lavoro arretrato. Anche il Consigliere Pierluigi Svaluto Ferro, delegato alla caccia, non è da meno ed ha fatto consistenti cambiamenti come ad esempio il rinnovo della struttura, dei componenti delle Commissioni e le modifiche al Regolamento. Queste ultime sono in minima parte condivisibili mentre a molte altre siamo contrari e ciò ha portato, come sempre, a animate discussioni creando diversi malumori. Anche il sottoscritto Presidente è stato attaccato in maniera scorretta ed offensiva ma sono tranquillo, con la coscienza a posto tanto da andare a testa alta davanti a tutti. Tuttavia, a dire il vero, è molto preoccupante il fatto che qualcuno semini zizzania e denigri a destra e a manca evidenziando forse il solo desiderio di apparire. L importante, secondo noi, è che tutto venga fatto con coscienza, correttezza, trasparenza e serietà intellettiva. È sempre difficile, se non impossibile, poter accontentare tutti. Bisogna operare con una visione aperta, almeno a livello provinciale, e non mirata agli interessi di ogni singola Riserva. Secondo noi l importante è stato partire: c è sempre la possibilità, durante il percorso, per fare delle integrazioni o modifiche migliorative. Nell editoriale qui a fianco troverete ben descritte e valutate queste tematiche e più avanti riportate anche le lettere scritte dall A.C.B. alla Provincia. Anche l A.C.B. è in movimento e, come anticipato nell ultimo numero di Caccia 2000 (a proposito avete notato il restyling della rivista? Cosa ne pensate?), ha stilato un intenso programma di iniziative che leggerete a pag. 8. Confidiamo che, escluse le due riservate ai Presidenti, ai Vice ed ai loro Segretari, alle altre, molto interessanti, la vostra presenza sia veramente numerosa. Sotto l aspetto assicurativo, la stagione venatoria si è da poco conclusa fortunatamente bene: pochi incidenti non gravi e poche denunce sui cani. Con piacere possiamo anticipare che la Compagnia assicuratrice ci ha riconfermato il contratto, alle stesse condizioni e costi, anche per la stagione venatoria 2015/2016. Vi invito a leggere attentamente la pag. 26 dove si ricorda la scadenza del porto d armi e le modalità per il rinnovo dello stesso. Anticipate i tempi per non trovarvi senza l indispensabile documento per la prossima apertura. Con quest ultima raccomandazione e l aggiornamento della consistenza numerica della nostra Associazione (oggi siamo in 1186) Vi saluto cordialmente. - IL PRESIDENTE - Sandro Pelli 2

3 In questa prima parte del 2015, i molti segnali iniziali, facevano intravvedere a tutti gli Osservatori le buone prospettive con un rinnovato ottimismo verso la futura gestione venatoria dovute alla ripartenza politica e amministrativa della provincia di Belluno e alla nomina del Consigliere delegato alla caccia Pierluigi Svaluto Ferro. Purtroppo, quest ottimismo, ha avuto vita breve poiché i Cacciatori bellunesi sono in agitazione e subbuglio e manifestano un diffuso malumore. Inoltre, i Vertici di alcune Associazioni venatorie, sono in contrasto tra loro provocando in tal modo ulteriore confusione ed incertezza. Quali sono gli eventi che hanno scatenato questa situazione di forte insofferenza? Andiamo con ordine. A livello nazionale, il 25 marzo 2014 è stato firmato un protocollo di lavoro tra Legambiente onlus, la F.I.d.C., l ARCICACCIA e l A.N.U.U. con il quale si ponevano, in estrema sintesi, i seguenti obiettivi: la gestione conservativa del patrimonio faunistico con la creazione di una banca dati nazionale; la risoluzione dei danni da ungulati alle attività di produzione agricola; la formazione e la valorizzazione di persone per la conservazione del patrimonio faunistico e l organizzazione di eventi nazionali ed internazionali. Ora non è dato di sapere cosa ci possa essere dietro le quinte di tale protocollo di lavoro congiunto ma appare alquanto anomalo un accordo tra un associazione nata nel 1980 a totale difesa dell ambiente con le Associazioni venatorie. Tra l altro, quest associazione è sempre in primo piano nel chiedere le modifiche ai calendari venatori con richieste anche di chiusura alla caccia di alcuni volatili ottenuta con deroga dalla Comunità Europea. Nulla di male però sulla sottoscrizione di intese comuni anche con le associazioni ambientaliste ma sarebbe auspicabile (anzi indispensabile e prodromico) che tali associazioni prima riconoscano pubblicamente il ruolo fondamentale di tutela e salvaguardia del patrimonio ambientale e faunistico che esercitano i Cacciatori e le relative Associazioni venatorie. Ne va del nostro ruolo e della nostra dignità! Solo successivamente sono auspicabili intese comuni così come prevedono d altra parte le norme dello statuto della Legambiente onlus all articolo cinque il quale recita testualmente aderire, stringere alleanze, rapporti, stipulare accordi di collaborazione con altre organizzazioni italiane ed estere che perseguano finalità analoghe, in tutto o in parte. Contro tale protocollo di lavoro, sottoscritto dalla F.I.d.C., dall Arcicaccia e dall A.N.U.U., si sono letteralmente scagliate le altre associazioni a livello nazionale, ovvero Liberacaccia, Italcaccia, A.C.B., A.C.L., C.P.A., C.P.E., S.V.I. E U.C.S ritenendo intollerabile la subordinazione dei cacciatori nei confronti di una delle più potenti organizzazioni ambientali. In effetti, non va dimenticato che la Legambiente onlus, ha una capillare diffusione sul territorio italiano con oltre 115 mila soci ed ha bilanci molto ricchi con entrate annuali di oltre 1,8 milioni di euro e con un patrimonio altrettanto rilevante. È necessario essere maturi ed avere metodo e buon senso A livello provinciale, il nuovo Consigliere delegato Pierluigi Svaluto Ferro ha proceduto alla nomina delle Commissioni provinciali, ovvero Commissione faunistica venatoria provinciale, Commissione per l abilitazione all esercizio venatorio e Commissione per l esercizio del potere disciplinare. Premesso che ogni nomina può essere condivisa o discutibile, si ritiene corretto lo snellimento effettuato rispetto alle precedenti Commissioni ma, sull ultima Commissione citata, delicata per natura e per gli argomenti che sono trattati, appare che manchi la terzietà dell analisi del caso e del successivo giudizio, poiché dei tre Componenti, ben due fanno parte del corpo di vigilanza che ha elevato le infrazioni ed istruito la pratica. La Commissione disciplinare dovrebbe essere rafforzata con membri esterni i quali dovrebbero garantire la massima obiettività nell analisi dei fatti e la definizione del successivo provvedimento disciplinare. L argomento tuttavia che ha suscitato maggiori discussioni, proposte e controproposte e tensioni sono state le modifiche apportate al Regolamento provinciale. Qui dobbiamo essere molto chiari poiché l A.C.B. ha fornito il proprio contributo di proposte e di modifiche, molte delle quali purtroppo non sono state raccolte. È falso, e si sottolinea che è falso, sostenere che l A.C.B. è contro l interesse dei Cacciatori, non ha effettuato alcuna proposta ed è totalmente subalterna alle posizioni del Consigliere delegato Pierluigi Svaluto Ferro. Purtroppo qualcuno sta diffondendo tra i Cacciatori questa errata informazione sperando di raccogliere nel proprio gruppo qualche tesserato in più. È un metodo scellerato, privo di buon senso e che dimostra un immaturità profonda nei rapporti tra le varie Associazioni. Chi semina zizzania non potrà certamente raccogliere buoni frutti! Certamente sarebbe stato molto più facile per l A.C.B. dire no a tutto, criticare ogni scelta, cavalcare il dissenso e proporsi come paladini del conservatorismo. Non sarebbe stato corretto. È necessario avere il coraggio delle proprie idee, proporre e confrontarsi per avere un regolamento rispettoso delle norme di Legge ed adeguato ai tempi in cui viviamo. L A.C.B. ha fatto molte riunioni ed ha formalizzato la propria posizione di modifiche e di contro proposte alle norme regolamentari in comunicazioni scritte disponibili agli atti, ovvero in data 24/02/2015 a firma del presidente Sandro Pelli, il 9/03/2015 a firma congiunta del presidente Sandro Pelli e di Maurizio Perenzin quale componente del P.F.V.P., EDITORIALE a cura di: Centro Studi Caccia 2000 in data 10/03/2015 a firma di Sandro Pol quale componente supplente di P.F.V.P.. Solo pochi suggerimenti sono stati presi in considerazione e ciò ci rammarica e ci crea insofferenza poiché si è convinti che il regolamento che gestisce la caccia in Provincia di Belluno dovrebbe necessariamente trovare l assenso presso gran parte dei Cacciatori. Si ha la convinzione che il Regolamento sia stato modificato senza tener conto delle indicazioni presentate e quindi non abbiano avuto alcun senso gli sforzi effettuati dalle parti consultive poiché, in ogni caso, era già tutto deciso. Le Associazioni venatorie che rappresentano tutti i Cacciatori devono avere un corretto riscontro sulle proposte che formulano altrimenti si ha l impressione che sia tutta una presa in giro. Prendendo solo alcuni temi delle modifiche al Regolamento, ad esempio, appare sensato che per alcune restrizioni di riserva si dovesse avere il consenso dell assemblea dei Cacciatori anziché affidare il pieno ed esclusivo potere al Comitato direttivo. Poi, sulle distanze previste per l abbattimento degli ungulati è stato creato un polverone incredibile quando poteva rimanere tutto fermo com era prima anche perché a 350 metri, i 50 metri in più o in meno, hanno un importanza relativa. Ed ancora, l obbligo del calibro minimo della carabina per la caccia al cervo e la prova di tiro sono argomenti particolarmente delicati, soprattutto per i cacciatori più anziani ai quali tutti dobbiamo rispetto. Pur tenendo in considerazione le norme di Legge, tutti i cambiamenti devono seguire le tradizioni venatorie e devono essere inseriti con modalità graduali e non traumatiche. Sembra, infine, che nella parte tecnica del regolamento manchi qualche voce consultiva lasciando alla Provincia, ovvero al Consigliere delegato qualsiasi deliberazione. Ciò se da un lato potrebbe evitare faticose discussioni, dall altro appare però indispensabile sentire il parere di tutti anche se poi alla fine qualcuno deve decidere e la decisione non può andar bene per tutti ma almeno il timoniere dovrebbe disporre di un panorama completo della situazione. Ora come ora, con buon senso e serenità si auspica nel prosieguo dei prossimi mesi ci sia la volontà da parte degli Organi competenti di modificare quelle regole e quelle norme che non risultano essere non ancora mature o improprie nella gestione venatoria della caccia in Provincia di Belluno e ci si augura altresì che la dialettica tra le varie Associazioni rientri in un costruttivo confronto che andrà certamente a vantaggio di tutti i Cacciatori. 3

4 LETTERE ALLA PROVINCIA Ecco le tre lettere scritte dall A.C.B. e quella sottoscritta con le Associazioni Liberacaccia, Italcaccia e Arcicaccia inviate alla Provincia. Trasparenza e correttezza sono sempre le basi per una sana gestione venatoria e, nel contempo, sono elementi fondamentali per un rapporto di fiducia con gli Associati. 4

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6 MODELLO GRATUITO MODELLO GRATUITO CODICE FISCALE (*) Associazione "IL BECCACCINO" ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE Associazione ECCO QUANTI SOLDI HANNO INCASSATO GLI RICEVIAMO DALLA ASSOCIAZIONE NAZIONALE LIBERA "IL BECCACCINO" ANTICACCIA L INVITO NEL SOTTOSTANTE 2012 ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE CHE VOLENTIERI PUBBLICHIAMO LAV (lega anti vivisezione) ECCO QUANTI SOLDI HANNO INCASSATO GLI ENPA (ente naz. protezione animali) ANTICACCIA NEL 2012 WWF FAI (fondo LAV (lega per anti l ambiente) vivisezione) LIPU ENPA (ente naz. protezione animali) LEGA WWF NAZ. DIFESA CANE LEGA FAI ABOLIZIONE (fondo Associazione per l ambiente) CACCIA (ZANONI) LIPU TOTALE incassato nel 2012 LEGA NAZ. DIFESA CANE LEGA ABOLIZIONE CACCIA (ZANONI) "IL BECCACCINO" ASSOCIAZIONE PROMOZIONE SOCIALE TOTALE incassato nel 2012 DIFENDI LA TUA PASSIONE ECCO SOSTIENI QUANTI SOLDI L'ASSOCIAZIONE HANNO INCASSATO GLI DIFENDI ANTICACCIA LA TUA PASSIONE NEL 2012 SOSTIENI L'ASSOCIAZIONE Stato Chiesa cattolica DONACI IL 5X1000 SCELTA CODICE PER FISCALE LA (*) DESTINAZIONE DELL OTTO PERLAV (lega anti vivisezione) SCELTA LA MILLE DESTINAZIONE DELL IRPEF ENPA (ente naz. protezione Stato animali) Chiesa cattolica per scegliere, DELL OTTO FIRMARE in DONACI WWF PER IL 5X UNO SOLO MILLE L'associazione dei DELL IRPEF riquadri Chiesa "IL EvangelicaValdese BECCACCINO" Chiesa ha Evangelica lo scopo Luterana di in difendere, Italia sostenere SOLO NON ESPRESSA per scegliere, FAI FIRMARE (fondo (Unione in.. delle.... Chiese..... metodiste e. Valdesi) per l ambiente) IN CASO DI UNO SCELTA L'associazione dei riquadri e propagandare Chiesa "IL EvangelicaValdese BECCACCINO" le attività Chiesa ha della Evangelica lo scopo caccia, Luterana di in difendere, Italia pesca sportiva, sostenere NON ESPRESSA e propagandare le attività della caccia, pesca.. sportiva,. tu po- DA PARTE DEL CONTRIBUENTE, LIPU LA RI- (Unione delle Chiese metodiste e Valdesi) PARTIZIONE DELLA cinofilia QUOTA D IMPOSTA e tutelare coloro che..... praticano tali..... attività Anche IN CASO DI SCELTA NON ATTRIBUITA DA PARTE SI STABILISCE DEL CONTRIBUENTE, IN PROtrai contribuire LEGA LA NAZ. RIcinofilia e tutelare Chiesa DIFESA a questa Apostolica coloro CANE in iniziativa, Italia che praticano semplicemente Unione tali Cristiana attività. Evangelica Anche scegliendo tu potrai SPETTANTE LEGA contribuire il ABOLIZIONE 5x1.000 Chiesa a questa Apostolica all'atto CACCIA in iniziativa, Italia della (ZANONI) denuncia semplicemente Unione Cristiana dei Evangelica redditi. scegliendo di di PORZIONE ALLE PARTIZIONE SCELTE DELLA ESPRESSE. QUOTA D IMPOSTA NON ATTRIBUITA SI STABILISCE IN PRO- Battista d Italia LA QUOTA NON destinarci ATTRIBUITA PORZIONE ALLE SCELTE ESPRESSE. ALLE ASSEMBLEE DI DIO IN ITALIA E Battista d Italia LA QUOTA NON destinarci ATTRIBUITA SPETTANTE il 5x1.000 all'atto della denuncia dei redditi. ALLA CHIESA ALLE APOSTOLICA ASSEMBLEE IN DI TOTALE ITALIA DIO IN ÈITALIA. E... incassato nel MODELLO GRATUITO Unione Chiese cristiane avventiste del 7 giorno Unione Chiese cristiane avventiste A.... del giorno Unione Comunità Ebraiche Italiane Unione Comunità Ebraiche Italiane Sacra Esar Unione Buddhista Italiana Unione Buddhista Italiana DEVOLUTA ALLA GESTIONE CHIESA APOSTOLICA STATALE. IN ITALIA È In aggiunta a quanto spiegato nell informativa sul trattamento dei dati, si precisa che i dati personali del contribuente verranno utilizzati solo DEVOLUTA ALLA GESTIONE STATALE. In aggiunta a quanto spiegato nell informativa sul trattamento dei dati, si precisa che i dati personali del contribuente verranno utilizzati solo dall Agenzi SCELTA PER LA Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, SCELTA PER LA Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute Finanziamento d DESTINAZIONE DESTINAZIONE che DIFENDI operano nei settori di cui LA all art. 10, TUA c. 1, lett a), del PASSIONE delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni D.Lgs. n. 460 riconosciute Finanziamento della ricerca del 1997 e dell che operano nei settori di cui all art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997 e dell università DEL CINQUE DEL CINQUE PER PER MILLE CODICE MILLE DELL IRPEF FISCALE DELL IRPEF (*) per scegliere, FIRMARE in SOSTIENI L'ASSOCIAZIONE per scegliere, FIRMARE infirma FIRMA!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!" 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ALLE ASSEMBLEE DI DIO IN ITALIA E Sostegno delle attività sociali svolte Sostegno alle associazioni sportive dal comune di residenza del contribuente ALLA CHIESA APOSTOLICA IN ITALIA È riconosciute.... ai.. fini.. sportivi.... dal... CONI... a. norm... DEVOLUTA ALLA GESTIONE STATALE. Sostegno delle attività sociali svolte una rilevante attività di intere In aggiunta VENDO a quanto Sostegno alle associazi dal spiegato FUCILE comune nell informativa SOVRAPPOSTO di residenza del sul contribuente trattamento dei dati, si precisa che i dati personali del contribuente verranno util riconosciute ai fini sportivi dal CO FIRMA!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!" 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DEL CINQUE PER E IN OTTIMO STATO. beneficiario (eventuale) In aggiunta a quanto spiegato nell informativa sul trattamento dei dati, si precisa che i dati personali del contribuente verranno utilizzati solo dall Agenzi MILLE DELL IRPEF Codice fiscale del per scegliere, SCELTA FIRMARE PER LA in FIRMA beneficiario (eventuale) DESTINAZIONE!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!" FIRMA!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"!"! UNO SOLO dei riquadri. In aggiunta a quanto spiegato nell informativa sul trattamento Partito politico dei dati, si precisa che i dati personali del contribuente verranno utilizzati solo DEL DUE PER MILLE SE INTERESSATI TELEFONARE Per alcune delle finalità SCELTA DELL IRPEF è possibile PER indicare LA Codice fiscale del Codice fiscale del per scegliere FIRMARE beneficiario (eventuale) beneficiario (eventuale) DESTINAZIONE AL NUMERO anche il nel codice riquadro fiscale ed indicare CODICE FIRMA Partito politico DEL di un DUE soggetto nella PER casella beneficiario MILLE SOLO DELL IRPEF IL CODICE corrispondente per scegliere al partito FIRMARE prescelto In aggiunta a quanto spiegato Finanziamento nell informativa sul della trattamento ricerca dei sanitaria dati, si precisa che i dati personali del contribuente verranno Finanziamento utilizzati solo dall Agenzi a favor promozione e valor nel riquadro ed indicare CODICE Familiari FIRMA nella casella FIRMA SOLO DELLA a carico RA RB RC RP RN RV.. CR.... RX.... 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8 SERATE DI APPROFONDIMENTO 2015 Come anticipato nell ultimo numero di Caccia 2000 è stato predisposto dalla Giunta un calendario impegnativo con delle iniziative importanti che ci auguriamo incontrino la vostra condivisione con una presenza numerosa alle stesse. I Relatori, preparati e qualificati vengono molto volentieri e fanno centinaia e centinaia di chilometri: la soddisfazione più grande che possiamo dare loro è una sala piena. Confidiamo quindi nel passa parola e di avervi presenti in tanti. Se ci saranno cambiamenti di data all ultimo momento Vi informeremo. GIOVEDÌ 7 MAGGIO ALLE ORE SERAVELLA di CESIOMAGGIORE (c/o Museo Etnografico gentilmente concesso dalla Provincia) SERATA LEICA dal titolo: L EVOLUZIONE DEI SISTEMI DI MIRA PER IL TIRO DI CACCIA IN MONTAGNA Relatore il dott. Corrà Francesco. Alla fine della serata verrà sorteggiato, fra i Soci A.C.B. presenti in sala, un telemetro tascabile offerto dalla Leica e dei maglioni offerti dall A.C.B. GIOVEDÌ 21 MAGGIO ALLE ORE presso la sala del Palazzo PELLEGRINI a LOZZO DI CADORE SERATA SWAROVSKI dal titolo: INTRODUZIONE ALL OTTICA DI QUALITÀ Relatore il Responsabile commerciale Sig. Christian. Alla fine della serata verranno sorteggiati, fra i Soci A.C.B. presenti in sala, dei gadget offerti dalla Swarovski e dei maglioni offerti dall A.C.B. PER I PRESIDENTI, I VICE-PRESIDENTI ED I SEGRETARI DELLE RISERVE DELLA PROVINCIA SABATO 23 MAGGIO SERAVELLA di CESIOMAGGIORE (c/o Museo Etnografico gentilmente concesso dalla Provincia) DALLE ORE ALLE ORE ARGOMENTO: Le Riserve comunali. Origine, attualità e futuro nella Società e nelle Comunità alpine. Relatore: Dott. Umberto Zamboni PAUSA caffè DALLE ORE ALLE ORE ARGOMENTO: La gestione faunistica degli ungulati. Ruolo e competenze delle Riserve negli Ambiti territoriali omogenei. Relatore: Dott. Michele Rocca CENA presso la trattoria Dal Conte SABATO 30 MAGGIO SERAVELLA di CESIOMAGGIORE (c/o Museo Etnografico gentilmente concesso dalla Provincia) DALLE ORE ALLE ORE ARGOMENTO: Quadro giuridico di riferimento e disciplina fiscale della Riserva Alpina Relatore: Dott. Pasquale A.T. Pioggia PAUSA caffè DALLE ORE ALLE ORE ARGOMENTO: Leadership e comunicazione del Presidente di Riserva. Relatore: Dott. Dario Carloni CENA presso la trattoria Dal Conte 8

9 COME ERAVAMO.QUANDO SI CACCIAVA PER.FAME dalla Riserva di Arsiè Una foto è del 1950 e raffigura Virginio Arboit Barlan (zio del Socio Arboit Luigi) con la segugia Linda in loc. Monte Novegno - Arsiè. L altra foto è del 1944 e riprende Giuseppe Arboit Barlan (padre di Arboit Luigi e fratello di Virginio) sul Col del Gallo - Arsiè. 9

10 L ANGOLO DEL VETERINARIO I CORPI ESTRANEI NEL CANE DA CACCIA a cura di: Dott. ssa Patrizia Bragagna Inostri cani da caccia quando vengono accompagnati per un semplice addestramento o per attività venatoria vera e propria, oppure anche quando si ritrovano semplicemente nel loro ambiente familiare domestico, possono incorrere in gravi patologie a seguito di penetrazione o ingestione di corpi estranei. Per corpo estraneo si fa riferimento ad ogni oggetto o frammento penetrato dall esterno all interno del nostro amico cane. Tutti i corpi estranei hanno in comune il fatto di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato: la gravità della sintomatologia è determinata da qual è la sede coinvolta e da quanto tempo è presente l oggetto in situ. INGESTIONE DI CORPI ESTRANEI I cani tendono a mettere tutto in bocca, a masticare e ingoiare, una gran quantità di cose con il rischio di soffocamento, di ostruzione intestinale e perfino di perforazione di stomaco o intestino. Se un corpo estraneo (lische di pesce, legno, frammenti di ossa) viene ingerito accidentalmente e penetra nei tessuti superficiali del cavo orale, il cane manifesta immediatamente atteggiamenti tipici, quali: portare le zampe anteriori verso la bocca come se tentasse di togliersi qualcosa, strofinarsi il muso sul terreno emettendo abbondanti quantità di saliva. In tutti questi casi è consigliato intervenire tempestivamente sottoponendo il nostro ausiliare ad una visita medica presso un ambulatorio veterinario attrezzato. Il soggetto, una volta sedato, viene così sottoposto ad approfondito esame del cavo orale per la rimozione del corpo estraneo. Se invece, oggetti di vario genere vengono ingeriti, possono localizzarsi all interno dell apparato gastro-enterico (esofago, stomaco, intestino). Alcuni riescono a transitare e, superato stomaco e l intestino, possono essere eliminati in modo naturale con le feci. Nel caso in cui l ingestione creasse ostruzione, il quadro deve essere valutato per l eventuale rimozione chirurgica. In generale i corpi estranei a forma irregolare e appuntiti possono permanere in alcuni tratti dell apparato digerente e causare ostruzioni o addirittura lacerazioni. Tra i più comuni possiamo elencare: palline di plastica, pezzi di gomma, ossa, tappi, ma anche sassi, fili elettrici, stuzzicadenti e grossi noccioli di frutta. Per intervenire in maniera appropriata sarebbe sempre consigliato poter individuare l oggetto mediante approfondita indagine. Sintomi I sintomi dell ingestione di corpi estranei sono molto variabili: lievi, gravi, o addirittura provocare shock per occlusione completa dell intestino, perforazione dello stomaco e conseguente peritonite. Patognomonici possono essere alcuni sintomi, quali la presenza di nausea, vomito improvviso, salivazione eccessiva, perdita parziale o totale di appetito, diarrea, stipsi, presenza di sangue nelle feci, dolore addominale, letargia e abbattimento del sensorio. Diagnosi In caso di occlusione completa dell intestino, accompagnata da grave sintomatologia, il tessuto intestinale coinvolto nel processo tende velocemente alla necrosi (morte dei tessuti), le condizioni cliniche peggiorano velocemente fino a provocare collasso del soggetto colpito e a volte decesso e pertanto l emergenza è assoluta. Per una diagnosi è necessario un esame radiografico utilizzando, talvolta, liquidi di contrasto, in caso di sospetta ingestione di corpo estraneo radio-opaco o altre indagini per escludere patologie con sintomatologia simile. Se il corpo estraneo è situato nell intestino ed è di piccole dimensioni, è possibile favorirne il transito e l avanzamento somministrando un lubrificante (olio di vaselina o simili). I corpi estranei occludenti o perforanti, invece, devono essere assolutamente rimossi per via chirurgica, oppure per via endoscopica qualora in sede gastrica. Successivamente il soggetto colpito viene tenuto monitorato e supportato da adeguata terapia per infusione. Prognosi Una situazione grave da ingestione di corpo estraneo, gestita in maniera tempestiva con accurata visita e diagnosi, può orientare il caso verso una prognosi favorevole. In caso contrario la vita del nostro ausiliare potrebbe risultare compromessa anche se supportata da adeguata terapia sintomatologica che non sempre si conclude in maniera positiva. CORPI ESTRANEI OCULO CONGIUNTIVALI-CORNEALI Affrontiamo ora le problematiche provocate da corpi estranei che possono colpire gli occhi del nostro cane da caccia. Di solito sono di natura vegetale: semi, ariste di graminacee, piccoli frammenti di foglie che possono introdursi sotto le palpebre o la terza palpebra e più raramente possono fissarsi alla cornea, arrecando danni di diversa entità. Il cane, dopo aver frequentato ambienti cespugliosi o campi incolti, torna dolorante tenendo l occhio chiuso, accompagnato da lacrimazione molto evidente con strofinio sul terreno e grattamento con la zampa dell occhio compromesso. L aspetto molto eterogeneo dei corpi estranei fa sì che anche le lesioni da essi provocate siano molto diverse 10

11 tra loro. Innanzitutto occorre differenziare corpi estranei superficiali (appoggiati sulla superficie della cornea) da quelli penetranti (che penetrano nella cornea) o perforanti (che attraversano la cornea in tutto il suo spessore). I corpi estranei superficiali, più facili da trattare, possono essere rimossi effettuando un lavaggio con soluzione fisiologica; mentre quelli penetranti o perforanti necessitano di intervento veterinario per la rimozione chirurgica dopo aver sottoposto il soggetto a sedazione e/o anestesia. Le lesioni che ne derivano (ulcere o uveiti) vanno sempre trattate con terapia farmacologica specifica. Prognosi La prognosi dipende dalla localizzazione del corpo estraneo negli annessi dell occhio, da quanto tempo è presente e dalla sua natura. Generalmente, se il corpo estraneo non viene rimosso rapidamente e non si procede subito ad una terapia aggressiva, i rischi di infezione e di glaucoma sono abbastanza elevati. La prognosi è ancora più riservata nel caso di corpi estranei penetranti e perforanti che possono degenerare con perdita completa della capacità visiva per ispessimento e opacità della cornea. FORASACCHI E ORECCHIE Quando un forasacco entra in un orecchio, il primo istinto del cane è quello di scuotere la testa ripetutamente nel tentativo di farlo uscire. Molti cani piegano il capo dalla parte dell orecchio colpito. Purtroppo, a causa dei movimenti involontari di scuotimento, il forasacco grazie ai suoi dentelli tende ad avanzare nel condotto uditivo, provocando otiti in caso di permanenza prolungata, e se non rimosso si può arrivare ad una lesione timpanica. Infatti è sconsigliato iniziare una terapia senza prima aver valutato se il timpano sia stato compromesso. L unica cosa da fare è portare il cane dal veterinario per rimuovere il forasacco il prima possibile. L esplorazione del condotto è molto importante non solo per individuare e togliere il forasacco, ma anche per valutare eventuali danni timpanici e per essere certi di aver asportato tutto il forasacco e di non averlo spezzato. Quindi, in cani non collaborativi può essere indicata la sedazione farmacologica. Prognosi La prognosi generalmente è favorevole a seguito di asportazione completa del corpo estraneo. Le otiti secondarie provocate da permanenza prolungata del forasacco devono essere trattate con adeguata terapia antibiotica associata ad antiinfiammatori. Le lesioni timpaniche risultano invece sempre gravi con danno anche permanente alla capacità auditiva. SPIGHE E SEMI NEL NASO Quando spighe o semini penetrano nel naso il cane manifesta violenti e ripetuti starnuti che sembrano inarrestabili, in seguito ai quali spesso esce qualche goccia di sangue. Spesso accade che la spiga avanzi lungo il condotto nasale fino a raggiungere l orofaringe; a questo punto può venire deglutita fino a raggiungere lo stomaco, senza causare ulteriori problemi. A volte invece si incista nei primi annessi del naso provocando starnuti, infiammazione, rinorragia (sangue dal naso) e gravi infezioni secondarie. Se inalata,attraverso la laringe, penetra nell albero respiratorio fino ad arrivare al polmone, provocando gravi bronco-polmoniti. Queste evenienze possono essere risolte solo per via broncoscopica o per via chirurgica. Prognosi Per estrarre un forasacco dalla cavità nasale è indispensabile una sedazione profonda. La prognosi è sempre favorevole quando l intervento è tempestivo; per penetrazioni profonde anche la broncoscopia può dare buoni risultati. Se invece la penetrazione ha coinvolto l apparato broncopolmonare profondo può esitare in una forma cistica con formazione di ascesso oppure migrare in tessuti ed organi circostanti con grave ripercussione generale. In questo caso la prognosi è sempre riservata e la risoluzione è necessariamente chirurgica. Il soggetto colpito necessita sempre di adeguata copertura antibiotica. FORASACCHI O SPIGHE FRA LE DITA Quando forasacchi o spighe si insinuano fra le dita del nostro ausiliare possono forare la cute e creare una fistola. Il cane tende a leccarsi ripetutamente la zampa determinando infiammazione della parte. Può comparire zoppia. La fistola va esplorata per capire quale tragitto abbia scavato il forasacco e per cercare di estrarlo completamente, senza lasciare parti all interno. La manovra può essere fastidiosa o meno a seconda della profondità della galleria e dell indole del cane; in cani non collaborativi è indicata la sedazione. Prognosi Generalmente se il corpo estraneo viene localizzato e successivamente estratto in toto, la prognosi è favorevole. È sempre consigliato accompagnare la manualità con una adeguata copertura antibiotica per almeno sette-dieci giorni. FORASACCHI NELLA CUTE I cani da caccia, specialmente se a pelo lungo e se frequentano luoghi incolti, possono ospitare diversi forasacchi; se non individuati precocemente e rimossi con una normale spazzola questi, col tempo, possono penetrare nella cute provocando lesioni che si organizzano in ascessi e richiedere l incisione chirurgica per essere drenati. Prognosi Il soggetto colpito viene generalmente portato dal veterinario perché manifesta lesioni con gonfiore della parte e suppurazione. La fistola è sempre presente e il tragitto creato dal forasacco è generalmente molto invasivo; possono essere interessati il sottocute e i muscoli superficiali e profondi, ma non è esclusa la penetrazione in cavità toracica o addominale. A seconda della localizzazione, la prognosi è più o meno favorevole: per penetrazioni superficiali l incisione cutanea e la copertura antibiotica porta il soggetto colpito a guarigione; per quelle profonde invece, la prognosi è sempre riservata, dovendo ricorrere ad interventi laparatomici che a volte non risultano risolutivi. CONCLUSIONI Dal momento che il cane da caccia durante la sua attività frequenta abitualmente zone infestate da queste graminacee, è buona abitudine che al rientro il soggetto venga sottoposto ad accurato controllo da parte del proprietario, al fine di individuare ed asportare manualmente gli ospiti indesiderati che sono facilmente individuabili fra le dita, nel padiglione auricolare, negli occhi, sulla cute e in tutte le zone nascoste (ano, vagina, prepuzio, ascelle, inguine). Tale manualità è sempre accompagnata da una energica spazzolatura del pelo. Nel caso in cui compaiano sintomi specifici come starnuti, epistassi, tosse, scuotimento continuo del capo, ammiccamenti fastidiosi degli occhi con protrusione della terza palpebra, vomito incoercibile associato a dolori colici è sempre consigliato rivolgersi tempestivamente ad un veterinario che saprà valutare caso per caso e approcciare interventi adeguati. 11

12 OTTICA La tecnologia e il cacciatore di selezione a cura di: dott. Corrà Francesco Binotelemetri che pensano come la carabina e ottiche con torrette balistiche infallibili. Nonostante questo, il risultato della caccia lo determina ancora il cacciatore, sotto ogni aspetto. Il sottoscritto predica la buona etica venatoria da tanti anni, normalmente razzolando in modo coerente con le sue prediche. Padella anche il giusto per un essere umano, ma quasi sempre per effetto di suoi errori e non di azzardi che con l etica gran poco hanno a che fare. Questa è una storia di tecnologia e di leggerezza nostra-, cui non si dovrebbe mai cedere quando si ha a che fare con un animale. Noi la raccontiamo, è una lezione che abbiamo imparato, forse. Teatro dell impresa sono le colline alle pendici dell appennino parmense, paesaggio splendido e ancor più splendido trionfo di animali, con tutti gli ungulati possibili, cervi enormi compresi, a regalare emozioni a chi si siede sull altana. Saltiamo la poesia, sul batticuore e la storia di amicizia, che normalmente fa da filo conduttore ad un racconto di caccia, per buttarla sulla questione tecnica: tecnologica ed etica. Sta di fatto che in orario ancora buono di tardo pomeriggio del 14 luglio, ultimo giorno utile per il capriolo maschio prima della chiusura, dalla nostra postazione sul cocuzzolo del colle, circondati da pallet ammucchiati uno sull altro a far da posta perfetta, alla nostra destra in basso un maschietto di due o tre anni intento a pascolare e messo bene di fianco, con 6 punte modeste, viene padellato a 240 metri di distanza dal me medesimo a causa di vera e propria fregola da tiro. Si era detto, io e il caro amico Giacomo, io a differenza sua per la prima volta onorato di una quota della riserva, di gestire bene la nostra parte, cercando di abbattere animali malandati o con trofei scarsi, per lasciar venir su bene i mostri. E di farlo a distanze di tiro decenti, per non far feriti. E di abbattere a maggior ragione maschi non particolarmente interessanti in questa prima sessione di luglio pre-amori, così da garantire ai più belli la possibilità di lasciare il DNA ai discendenti. Lo si era detto parecchie volte, anche con gli altri soci e col concessionario, ben convinti Bene, il capriolo a 240 metri andava proprio bene, soprattutto poco dopo aver risparmiato un comodo (anche per andar a recuperarlo con l auto ) superbecco a 120 metri per i motivi di cui sopra. Il binotelemetro Geovid 8x42 HD-B, con la scheda microsd dentro la sua pancia caricata coi dati della palla ricaricata del mio K95 Blaser in 270 Winchester, aveva detto che a 240 metri, in base a angolo di sito, temperatura e altitudine, avrei dovuto dare 4 clic alla torretta balistica BDC del mio Magnus x56, per poi mirare al cuore e tirare. Francamente, con la carabina tarata a 200 metri, a 240 metri lavoro ancora mirando poco sopra il cuore, senza star lì a dare clic. Ottimo appoggio, anche del gomito destro, emozione sotto controllo, ma nel momento finale il dito sfiora il grilletto sensibilissimo del mio kipplauf troppo presto e il colpo va molto fuori bersaglio. Capita, ma è conseguenza sicuramente dello scarso tempo passato al poligono negli ultimi mesi. Male! Abbiamo fatto rumore e la valle sembra deserta, allora siccome c è ancora mezz ora di luce ci spostiamo in un altra zona, dove arriviamo quasi a buio. L arma adesso è quella del mio amico, uno splendido Mannlicher Schonauer in 7x64 tenuto alla perfezione, dotato di uno Swarovski AV 4-12x50 con reticolo a croce 4A. Lo vediamo subito, il maschio che forse finirà per essere in medaglia, a pascolare alla scoraggiante distanza di 360 metri davanti a noi, di là di una sorta di burrone. Lo guardiamo bene, col lungo, per decretare - con la complicità della luce scarsa - che era ancor più bello di quello che poi si è rivelato da morto (capita spesso che coll ottica lo vediamo più grande di quello che è), e dire subito che è troppo bello, troppo lontano e troppo tardi. E anche che è proprio tanto vicino al confine della riserva, e par proprio tanto vecchio, e poi che manca mezz ora scarsa alla chiusura della giornata e della caccia, che riaprirà tra un mese Può bastare questo per decidere di tirare? Per me è bastato. Perché il mio amico per gran gentilezza ha insistito che sparassi io. Zaino sul cofano del fuoristrada, ottimo appoggio, ottica a 12x, animale di fianco, chiedo al Geovid di dirmi quanti centimetri sopra il cuore mirare, impostando la curva balistica che corrisponde alla palla del mio amico. In meno di un secondo mi dice 44cm, e io quindi ne calcolo a occhio circa 25 sopra il filo della schiena, come si faceva una volta. Sneller tirato.. Non conosco l arma, comincia ad esser scuro, ho fretta e emozione per il mostro e il tiro è proprio lungo, ad un animale che sarebbe imperdonabile ferire e perdere. Appunto lo prendo ma un po basso, e il nostro kapital incassa e entra lentamente in un boschetto di forma triangolare, circondato dal prato con l erba alta. 10 minuti in auto per raggiungere l anschuss e raccontarci la pochezza della nostra coerenza, immaginando di non trovarlo più, visto che per non farci mancar nulla non avevamo idea di dove fosse il cane da traccia più vicino. Fortuna volle che l animale si fosse fermato nel boschetto e Giacomo fosse riuscito a entrare e spingerlo fuori nel prato dalla parte opposta, dove mi ero messo ad aspettarlo col mio k95 che avevo ripreso. Con l ingrandimento a circa 4x il Magnus ha campo visivo e luminosità veramente eccezionali e l inquadratura è stata rapidissima, il capriolo si è fermato un attimo mostrandomi -purtroppo- la schiena a circa 70 metri, sufficienti per permettere alla mia grande classe di cacciatore (!) di abbatterlo passandolo da parte a parte per il lungo con effetti non particolarmente piacevoli per la commestibilità della carne, altra ottima impresa di giornata! Sono cose da non fare. La cosa peggiore è che pur con tutti i sensi di colpa per aver abbattuto il capriolo che avrebbe avuto senso lasciassimo a riprodursi, dopo un ferimento che potevamo aspettarci a causa del tiro lungo e dell arma sconosciuta, la sensazione dominante è stata quella di una straordinaria emozione per la rocambolesca azione. Per questo aggiungo un onesto forse ai buoni propositi di non farlo mai più. La morale è che la tecnologia è arrivata a darci una mano grandissima, ma guai a chi dice che l uomo che preme il grilletto non conta più niente. Nel bene e nel male. Weidmannsheil! L appostamento del primo tiro 12

13 Riserva nominativo data nascita anni Seren del Grappa ANESE ENRICO aprile Farra d'alpago PURICELLI GIUSEPPE gennaio Ponte nelle Alpi PREST ANGELO gennaio Quero MAZZOCCO GELINDO gennaio Santa Giustina LUCCHETTA LUCIO gennaio Canale d'agordo LORENZI VALTER gennaio Tambre GANDIN OSVALDO GUELFO febbraio Santo Stefano di Cad. BERGAGNIN ENZO marzo Arsiè BATTISTEL REMO aprile Pedavena ZABOT ISIDORO gennaio Lozzo di Cadore BALDOVIN MICHELE marzo Sedico DEON FRANCO gennaio Sovramonte SLONGO SERAFINO febbraio Feltre SCARIOT LUCIANO febbraio Lamon BEE BORTOLO gennaio La Valle Agordina TOME' ANTONIO febbraio Calalzo di Cadore FRESCURA GIORGIO marzo Limana TRICHES UMBERTO aprile Santo Stefano di Cad. D'AMBROS ITALO aprile Auronzo di Cadore MONTI NIA PIETRO gennaio Ponte nelle Alpi MAMBRETTI ANTONIO febbraio Sovramonte BOTTEGAL RIZZIERI febbraio Arsiè TURRA PIER ENZO marzo Lorenzago di Cadore GRANATO ALFIO marzo Valle di Cadore DA GIAU MAURIZIO aprile Sedico ACAMPORA ERNESTO aprile Limana ORZETTI EZIO aprile Limana SEGAT SILVESTRO gennaio Rivamonte-Voltago DE MARCO DINO ANGELO febbraio Canale d'agordo VALT LUCIANO gennaio San Tomaso agordino GAIARDO FRANCO gennaio Feltre CAMPIGOTTO FERDINANDO febbraio Rivamonte-Voltago CALDART LUIGI febbraio Chies d'alpago TRAME PRIMO marzo Gosaldo BEDONT ANSELMO aprile Auronzo di Cadore MOLIN P. LIBERALE aprile Sovramonte DALLA CORTE CARLO gennaio Seren del Grappa REBERNIG FLAVIO gennaio Cesiomaggiore VANIN SERAFINO gennaio Domegge di Cadore ZAMARCO LUIGINO gennaio Santa Giustina DAL PONT ROBERTO gennaio Rivamonte-Voltago DA CAMPO RINO marzo Tambre BORTOLUZZI ORAZIO marzo Lamon CASAGRANDE FRANCESCO marzo Sovramonte FONZASIN ANTONIO marzo Alano di Piave LUBIAN GIOVANNI aprile Feltre BORDIN GIANCARLO aprile Agordo CASSOL FLORINDO aprile Auguri ai Soci! Soci A.C.B. che nel periodo gennaio / aprile 2015 hanno compiuto o stanno per compiere gli anni Tambre DONADON RENATO gennaio Pedavena NERINI ARMANDO febbraio Pedavena BERTELLE GIOVANNI marzo Pedavena DE RIZ RENZO marzo San Nicolò Comelico COSTAN DORIGON LUIGINO marzo Cencenighe MANFROI ELVIO aprile Lamon MANCUSO SEBASTIANO aprile Feltre ZANELLA PRIMO gennaio Mel CALCINONI FRANCESCO gennaio Forno di Zoldo LAVAGNOLI DOMENICO gennaio Lentiai PICCOLOTTO VIGILIO gennaio Lamon GAIO LUIGI gennaio La Valle Agordina PRAMAOR EZIO LUIGI gennaio Chies d'alpago DE MARCH NATALE febbraio Sovramonte ZANNINI FABIO febbraio Feltre COMETTO ADRIANO marzo Sedico BELLUCO VITTORINO aprile Lozzo di Cadore ZANELLA LUCIANO aprile Feltre ARNOFFI ROBERTO aprile Santa Giustina PAGNUSSAT FERMO marzo Gosaldo RENON AMBROGIO marzo Limana FISTAROL GIORGIO aprile Lamon TOLLARDO QUINTINO aprile E I PIÙ GIOVANI Fonzaso MACCAGNAN MICHELE febbraio La Valle Agordina FARENZENA FRANCESCO febbraio Gosaldo RENON IGOR febbraio Tambre BINO MATTEO marzo Limana PARIS CHRISTIAN aprile Lorenzago di Cadore TREMONTI DENNIS marzo Feltre TOIGO FRANCESCO marzo Quero ALBA MIRKO marzo Feltre LAVORE ALDO febbraio Lamon POLETTI MICHAEL febbraio Feltre VETTORATTA MATTEO febbraio Lamon MALACARNE LUCA marzo Puos d'alpago VUERICH TIZIANO marzo Agordo DORIGO MARCO aprile Gosaldo BRESSAN ALAN aprile Santa Giustina BRUGNERA MURARO ALBERTO aprile Lozzo di Cadore LAGUNA DANIEL marzo Tambre BORTOLUZZI CHRISTIAN marzo Feltre CELLI LUCA gennaio Santo Stefano di Cad. DE BERNARDIN MARCO gennaio Limana DEL BON DANIEL marzo Sospirolo CADORE NICOLA aprile

14 PIANO DI CONTROLLO DEL CERVO NEL COMPRENSORIO DEL CANSIGLIO a cura di VENETO AGRICOLTURA - QUARTA PARTE Continua la pubblicazione del PIANO DI CONTROL- LO DEL CERVO NEL COMPRENSORIO DEL CANSI- GLIO stilato a cura di VENETO AGRICOLTURA Effetti positivi La presenza del cervo, in particolare nei contesti dove la sua presenza va fatta risalire a tempi storici recenti, e laddove ci siano attività produttive ad alto valore economico, suscita spesso astio nei confronti della specie, senza valutare in modo oggettivo anche quelli che sono gli effetti positivi legati alla presenza della specie. Non deve essere infatti trascurato il fatto che la sola presenza di una specie animale ha un suo valore intrinseco al quale difficilmente può essere associato un corrispondente valore economico. In un contesto naturale infatti la presenza di una specie porta effetti benefici all ecosistema nel suo insieme, purché ci sia equilibrio tra le effettive capacità recettive dell ambiente e la presenza animale. Passando agli effetti positivi quantificabili economicamente, senza la pretesa di essere esaustivi, si possono citare alcune forme di reddito (diretto e indiretto) che la specie può portare alle popolazioni locali. Il primo fattore sicuramente è legato agli aspetti turisticoricreativi; la presenza e la facilità di osservazione degli animali hanno permesso infatti di avviare forme di turismo con introiti economici per gruppi organizzati in tal senso, che mettono a disposizione guide preparate per la conoscenza di particolari fenomeni con un indiscutibile valore educativo. Il compito istituzionale di un area protetta ha senz altro questocome uno degli obbiettivi primari. Spesso trascurato, o non considerato in modo oggettivo, è inoltre il valore delle carni che derivano da un prelievo sostenibile della specie. Le carni di selvaggina ungulata hanno altresì qualità organolettiche di gran lunga superiori a quelle che derivano da carni di animali allevati in condizioni artificiali e con alimentazione spesso forzata per massimizzare i guadagni attraverso riduzione del ciclo produttivo e di crescita degli animali. Una volta superato l ostacolo psicologico legato al consumo di animali belli da vedere, l immissione sul mercato di queste carni porta indiscutibili vantaggi economici, anche se in Italia la filiera delle carni di selvaggina richiede ancora molto lavoro, nonostante le indicazioni e possibilità che le direttive della Comunità Europea offrono da molto tempo in tal senso. In tal senso basti pensare che la maggior parte delle carni di cervo o capriolo che vengono consumate nella rete della ristorazione pubblica provengono dall estero (da animali sparati in caccia e non allevati nella maggior parte dei casi), o direttamente da cacciatori in forma non trasparente per i vincoli legislativi fino a qui imposti. In conclusione si può sostenere che se la specie viene vista solo in termini negativi, questo principalmente dipende dall incapacità di evidenziarne gli effetti positivi (sia intrinseci che economici) da parte degli enti gestori. Uno degli obiettivi del piano di gestione del cervo del Cansiglio sarà pertanto quello di valutare gli effetti economici positivi in primo luogo, oltre che di costruire la rete di processi necessari all inserimento della risorsa cervo nella filiera economica e alimentare pubblica. 4 PIANO POLIENNALE DI CON- TROLLO DEL CERVO 4.1 Obiettivi del Piano L obiettivo principale del Piano Poliennale di Controllo del Cervo (PPC) è quello di istabilire un equilibrio tra la presenza del cervo e la capacità portante dell ambiente naturale tenendo in considerazione anche le attività antropiche tradizionali. Tale piano ha carattere di straordinarietà, e deve essere realizzato secondo il principio della conservazione della specie nel tempo ed il mantenimento delle caratteristiche naturali in termini di struttura demografica, mirando al raggiungimento di una densità compatibile con il mantenimento dei danni al di sotto di una soglia di tollerabilità. Ritenendo di essere in piena emergenza cervi nell area del Cansiglio, risulta necessario avviare un primo piano di intervento anche se si è in mancanza di una adeguata conoscenza effettiva e corretta della struttura della popolazione ungulata in questione. Parallelamente sarà avviata ed impostata anche un attività di ricerca e raccolta dati necessaria per il successivo piano di gestione a regime. A fini pianificatori occorre pertanto differenziare due distinte fasi gestionali del cervo del Cansiglio: un iniziale Piano poliennale di controllo , basato sui dati attualmente a disposizione e per la gestione dell emergenza, ed un successivo Piano di conservazione e gestione agrosilvofaunistico che verrà redatto dopo la conclusione e la valutazione degli effetti del primo. 4.2 Riferimenti normativi I riferimenti normativi che regolano il Piano poliennale di controllo del cervo nel Comprensorio del Cansiglio sono: Direttiva EU habitat; L.N. n. 157 del 1992 e successive modifiche ed integrazioni Legge Regione del Veneto n. 50/93 di recepimento della L.N. n. 157 del 1992 e successive modifiche ed integrazioni; 14

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