Ponteggi e ancoraggi: quali tecniche utilizzare per il montaggio e l uso?

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Ponteggi e ancoraggi: quali tecniche utilizzare per il montaggio e l uso?"

Transcript

1 Articoo Sicurezza in cantiere. La posa de parapetto è effettuata da basso verso ato Ponteggi e ancoraggi: quai tecniche utiizzare per i montaggio e uso? I comparto ponteggi ne ambito de ediizia riveste un importanza fondamentae ancora oggi, nonostante i massiccio impiego di atre tecniche per esecuzione dei avori in quota. Purtroppo, però, a causa di un approccio non corretto a queste avorazioni, gi infortuni derivanti da cadute da ato rappresentano una percentuae su totae degi infortuni non accettabie. I avoratori dediti a montaggio dei ponteggi devono conoscere i principi fondamentai per ridurre i rischi di caduta e devono avere un buon coordinamento tra di oro. Deve essere prevista a possibiità di intervenire urgentemente in aiuto de avoratore, in particoare in caso di intervento dei DPI di arresto dea caduta, in reazione ai rischi per a saute che una proungata posizione inerte in sospensione può generare. di Augusto M. Isoa, ingegnere, esperto in materia di saute e di sicurezza su avoro Prima de montaggio, de uso, dea trasfor mazione e deo smontaggio de ponteggio è necessario predisporre a documentazione prevista agi artt. 133 e 234, decreto egisa tivo n. 81/2008. Infatti, ai sensi dea nor ma, i ponteggi di atezza superiore ai 20 metri e quei che non presentano e specifi che configurazioni strutturai utiizzate, cor redate dei reativi schemi di impiego, a in terno dea reazione di cacoo, comprese tutte e atre opere provvisionai, costruite con eementi metaici o non, o che siano di notevoe importanza e compessità, in fun zione dee dimensioni e dei sovraccarichi, devono essere montati in base a un progetto che comprenda: i «cacoo di resistenza e stabiità eseguito secondo e istruzioni approvate ne autoriz zazione ministeriae»; 58 i «disegno esecutivo». Questo progetto deve essere firmato da un professionista, ingegnere o architetto abiita to, e deve contenere tutte e informazioni ne cessarie sui carichi, e soecitazioni e esecu zione. Inotre, una copia de autorizzazione ministe riae e una copia de progetto e dei disegni devono essere custoditi in cantiere ne quae è utiizzato i ponteggio stesso, ed essere esibiti a ogni richiesta degi organi di vigianza. Ino tre, deve essere conservata ed eventuamente esibita anche copia dea reazione tecnica, di cui a art. 131, comma 2, e copia de PiMUS. Ogni modifica de ponteggio deve essere immediatamente riportata su disegno e de ve rimanere «ne ambito deo schema tipo che ha giustificato esenzione da obbigo de cacoo».

2 Articoo Figura 1 Esempio di ponteggi a teai con parapetto di protezione coettiva a) Tipoogia con parapetto di sicurezza permanente b) Tipoogia con parapetto di sicurezza temporaneo Riduzione dei rischi nei avori con utiizzo di ponteggi Le attività di montaggio, di smontaggio e di trasformazione dei ponteggi (soggette prei minarmente aa predisposizione dei docu menti obbigatori) comportano provvedimen ti di ordine tecnico e organizzativo, a fine dea riduzione de rischio di caduta da ato, quai: i montaggio e o smontaggio da basso di idonee misure di protezione coettive; a presenza di un piano di avoro competo di tutti gi eementi di impacato, a tutti i piani de ponteggio, in fase sia di montag gio sia di smontaggio e di trasformazione; a presenza di idonei sistemi di accesso a tutti i piani, reaizzati, per esempio, me diante scae portatii e impacati metaici 59

3 Articoo Tabea 1 dei requisiti di ispezione Sommario Tipo di ispezione Appicazione Ispezione de operatore prima e dopo uso equipaggiamento personae incuso, imbracatura, cordini, assorbitori di energia, cordini con assorbitori di energia integrati, dispositivo di arresto caduta; Ispezione effettuata da personae competente dispositivo di arresto caduta (soo controo esterno); Ispezione annuae effettuata da personae competente ancoraggi permanentemente instaati; dispositivi di arresto caduta revisione competa; inee di ancoraggio fessibii e guide, incusi i componenti integrati e i dispositivi mobii di attacco; Ispezione di entrata o rimessa in servizio tutti i componenti dei dispositivi e degi equipaggiamenti; imbracature, cordini, assorbitori di energia, cordini con assorbitori di energia integrati ed equipaggiamenti associati; Ispezione dopo un arresto di caduta tutti i componenti che hanno subito una soecitazione in arresto dea caduta. e prima di un uteriore uso prefabbricati dotati di botoa o idonee torri scaa, sia in fase di montaggio che di smon taggio e di trasformazione de ponteggio; i montaggio da piano inferiore, durante a fase di montaggio o di smontaggio e di trasformazione, dea inea di ancoraggio fessibie, ne caso di utiizzo dei DPI arre sto caduta; i montaggio da piano inferiore, durante a fase di montaggio, di smontaggio e di tra sformazione, degi ancoraggi normai de ponteggio; i montaggio da piano inferiore, durante a fase di montaggio, di smontaggio e di trasformazione, degi ancoraggi suppe mentari de ponteggio, che risutino ne cessari, in caso di utiizzo dei DPI arresto caduta; o spostamento de avoratore ungo i pia no di avoro senza interferenze fra gi ee menti de ponteggio, i cordino e a inea di ancoraggio fessibie, ne caso di utiizzo di questo tipo di ancoraggio per i DPI arresto caduta; adozione di idonee misure per i supera mento dee interferenze, come un doppio cordino; a presa e a movimentazione, da parte de avoratore, dei componenti de pon teggio da montare o da smontare (teai, montanti, correnti, diagonai, impacati) 60 senza a necessità di sporgersi da bordo de ponteggio; a protezione de avoratore contro a cadu ta tramite un sistema di arresto dea cadu ta, costituito da una imbracatura per i cor po, un cordino e un dispositivo assorbitore di energia, coegato a una inea di ancorag gio fessibie. Queste misure sono aa base di un principio troppo spesso disatteso; se è necessario mon tare un ponteggio è indispensabie, ai fini de a sicurezza, che a posa in opera de piano di avoro (sia che si tratti di tavoe da ponte, sia che si ritratti di eementi metaici) e dei para petti protettivi sia effettuata da basso verso ato a partire già da primo impacato. Rischi dovuti aa movimentazione manuae dei carichi I peso degi eementi de ponteggio e a particoare movimentazione dei teai (si ve da a figura 1) che comporta spesso utiiz zo dee braccia aperte da parte de avora tore addetto a montaggio, può comportare esposizione ai rischi causati daa movi mentazione manuae dei carichi. Dovran no essere vautate: effettuazione, per esempio, di scambio di mansioni tra gi operatori; effettuazione de montaggio di eementi particoarmente pesanti con impiego di

4 Articoo Tabea 2 Sceta de tipo di tassei/ancoraggio Tipo di materiae Resistenza a compressione Adattabiità dei tassei/ Tipoogia dei tassei ancoraggi Cacestruzzo Ottima Ottima / Uso di tassei meccanici a espansione forzata o meccanici a varia zione di forma Mattone pieno o pietra Buona Preferibie ancoraggio su mattone o pietra; ancoraggio su mata da scartare / Uso di tassei meccanici a espansione forzata o meccanici a variazione di forma Bocchi pieni in cacestruzzo eggero Bassa Con tassei e ancoraggi speciai si ot tengono fissaggi medio eggeri / Uso di tassei chimici a variazione di forma Moto bassa Non si prestano a utiizzo di ancoranti / Uso di tassei chimici a variazione di forma Mattoni forati o bocchi forati in cacestruzzo aeggerito Per questi utimi tre tipi di ancoraggio occorre fare riferimento ae schede tecniche dei produttori. Si para di portata teorica, in quanto a stessa non tiene conto dea resistenza de materiae in cui potrebbero essere infissi; è importante compiere, infatti, acuni passi fondamentai a fine dea corretta reaizzazione degi ancoraggi, quai: effettuare acuni test strutturai (vautazione dea tipoogia dea muratura, spessore, presenza di eventuae intercapedine, prova dei tassei sceti in reazione ae caratteristiche prestazionai degi stessi e ae caratteristiche proprie de supporto; prova mediante dinamometro dee caratteristiche di resistenza dei tassei; trasmissione dei risutati ottenuti a progettista (abiitato) de ponteggio affinché provveda a verificarne idoneità, i numero e ubicazione; scartando i punti dove sono stati testati i tassei, procedere a montaggio de ponteggio rispettando e procedure in sicurezza e e prescrizioni de progettista. più di un avoratore e, in acuni casi, come per esempio ne montaggio di travi per i passo carraio, utiizzo di apparecchi di so evamento. I documento di vautazione dei rischi azien dae dovrà contenere anche anaisi di questi rischi e e reative misure di prevenzione che dovranno essere adottate. I piano di montaggio, uso e smontaggio (PiMUS) e i piano operativo di sicurezza (POS) dovranno prevedere procedure speci fiche di effettuazione di queste attività (con testuaizzate a cantiere specifico) che ridu cano sia entità de rischio sia i tempi di esposizione. Chimici per adesione, a resina costitui sce un corpo unico con i materiae di supporto trattenendo a barra fiettata infissa ne supporto Ancoraggi chimici a fiaa Ancoraggi chimici a iniezione I soevamento degi eementi da montare Tipica operazione da compiere per i montag gio di un ponteggio è quea de soevamento o dea discesa manuae degi eementi meta ici prefabbricati, mediante passaggio da pia no terra ai ivei superiori e viceversa; do vranno essere esaminati: i rischio di caduta di materiae da ato per i avoratore che si trova ai piani inferiori, in particoare a piano terra; i rischio di caduta da ato per i avoratore che riceve o porge gi eementi prefabbri cati a iveo superiore. Ne caso de utiizzo per i soevamento o a 61

5 Articoo Tabea 3 Normativa di riferimento Decreto egisativo 4 dicembre 1992, n. 475 «Attuazione dea direttiva 89/686/CEE de Consigio de 21 dicembre 1989, in materia di ravvicinamento dee egisazioni degi Stati membri reative ai Dispositivi di protezione individuae» Decreto egisativo «Attuazione dee direttive 93/68/CEE, 93/95/CEE e 95/58/CEE reative ai Dispositivi di protezione 2 gennaio 1997, n. 10 Individuae» Decreto de Ministero «Regoamento recante i riconoscimento di efficacia di un sistema individuae per gi addetti a de Lavoro 22 maggio montaggio ed ao smontaggio dei ponteggi metaici» 1992, n. 466 Decreto egisativo 8 ugio 2003, n. 235 «Attuazione dea direttiva 2001/45/CE reativa ai requisiti minimi di sicurezza e di saute per 'uso dee attrezzature di avoro da parte dei avoratori» Decreto egisativo 9 aprie 2008, n. 81 «Attuazione de articoo 1 dea egge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutea dea saute e dea sicurezza nei uoghi di avoro» Norme tecniche di riferimento UNI EN 341 «Dispositivi di protezione individuae contro e cadute da ato Dispositivi di Discesa» UNI EN «Dispositivi di protezione individuae contro e cadute da ato Dispositivi anticaduta di tipo guidato su una inea di ancoraggio rigida» UNI EN «Dispositivi di protezione individuae contro e cadute da ato Dispositivi anticaduta di tipo guidato su una inea di ancoraggio fessibie» UNI EN 354 «Dispositivi di protezione individuae contro e cadute da ato Cordini» UNI EN 355 «Dispositivi di protezione individuae contro e cadute da ato Assorbitori di Energia» UNI EN 360 «Dispositivi di protezione individuae contro e cadute da ato Dispositivi anticaduta di tipo retrattie per i corpo» UNI EN 362 «Dispositivi di protezione individuae contro e cadute da ato Connettori» UNI EN 363 «Dispositivi di protezione individuae contro e cadute da ato. Sistemi di arresto caduta» UNI EN 364 «Dispositivi di protezione individuae contro e cadute da ato Metodi di Prova» UNI EN 365 «Dispositivi di protezione individuae contro e cadute da ato Requisiti generai per e istruzioni per uso e a marcatura» UNI EN 517 «Accessori per coperture: ganci di sicurezza» UNI EN 795:2002 «Protezione contro e cadute da ato Dispositivi di ancoraggio Requisiti e prova» UNI EN 13374:2004 «Parapetti provvisori Specifica di prodotto, metodi di prova» discesa degi eementi prefabbricati da mon tare di un argano, ad azionamento manuae o motorizzato, montato a iveo de piano in aestimento, o di apparecchi di soevamento indipendenti da ponteggio, come gru a torre o autogrù, dovranno essere presi in conside razione, ne anaisi dei rischi, diversi aspetti come, per esempio: 62 idoneità de apparecchio di soevamento; i sistemi per imbracatura dei materiai da parte de avoratore che si trova a iveo de carico e posizione deo stesso rispetto a carico; idoneità degi eementi dea struttura de ponteggio in costruzione a sostenere arga no e i reativi carichi;

6 Articoo Figura 1 Tipoogie di ancoraggio b) Ancoraggio con tubi e giunti a) Ancoraggio ad aneo a cravatta c) Ancoraggio a barre fiettanti passanti dotate di piastre di contrasto a contrasto d) Ancoraggio con barra munita di gancio 63

7 Articoo a posizione reciproca fra i avoratore che riceve i carico e apparecchio di soeva mento; eventuae interferenza de attività di soe vamento con quea specifica di montaggio. I piano di montaggio, uso e smontaggio (Pi MUS) e i piano operativo di sicurezza (POS) dovranno prevedere e modaità di effettua zione di queste attività che riducano i rischio reativo. Protezioni coettive e individuai reaizzate con eementi prefabbricati Per montare correttamente un ponteggio si deve procedere aa posa in opera di parapetti protettivi già a partire da primo impacato, procedendo da basso verso ato. Tuttavia, utiizzo di queste misure di prote zione di tipo coettivo non escude obbigo di impiegare simutaneamente, in acune fa si, DPI anticaduta de tipo di arresto dea caduta. Questo può rendersi indispensabie ne montaggio dei parapetti nee zone ter minai o su ato dea facciata interna de edificio, quaora i piano di avoro sia di stante da fabbricato più di 300 mm o, ne caso di fabbricato in costruzione, quando a parete deo stesso non sia ancora stata rea izzata, o ne caso in cui si debbano montare eementi aggiuntivi come, per esempio, una piazzoa di carico. Ne caso in cui durante a fase nea quae è svota attività di movimentazione degi ee menti da montare risuti necessario rimuovere una dee protezioni coettive, questo dovrà essere fatto soo dopo che i avoratore, dotato di DPI de tipo di arresto dea caduta, abbia provveduto a coegare i DPI stesso a un punto di ancoraggio sicuro. A termine dee operazio ni e misure di protezione coettive che siano state rimosse dovranno essere immediatamen te ripristinate. Saranno trattate, a titoo esempificativo ma non esaustivo, acune fasi di montaggio che prevedono utiizzo di sistemi di protezione coettiva. Tecniche di soevamento/discesa degi eementi da smontare Particoare importanza rivestono, nea defini zione dee procedure di montaggio, e opera zioni di soevamento e di discesa degi eemen ti che servono a aestimento de ponteggio. 64 Per soevare gi eementi che servono a a estimento de ponteggio usuamente è uti izzato un argano di soevamento, posizio nato prima a iveo de piano inferiore già competo di tutte e protezioni coettive, poi in corrispondenza di una piazzoa di carico reaizzata a iveo de piano che deve esse re assembato. La procedura risuta più cauteativa se e opera zioni di soevamento avvengono posizionando argano a iveo de piano inferiore già aestito e protetto, con successivo passamano verticae a iveo superiore degi eementi necessari per aestimento di un campo competamente pro tetto a questo piano. Soo dopo i montaggio a iveo de piano in aestimento di un campo de ponteggio, avente tutte e protezioni coettive e oppor tunamente ancorato in modo da poter soste nere argano di soevamento, o stesso po trà essere spostato a utimo iveo in modo che i avoratore possa ricevere i materiae da montare senza essere messo in condizio ne di sporgersi da bordo dea facciata de ponteggio. In questo modo a fase di maggiore rischio risuta essere quea dea reaizzazione, con i montaggio di tutte e protezioni coettive, de primo campo de utimo iveo. Reaizzazione di ancoraggi ai ponteggi L ancoraggio aa facciata reaizzato (si veda a figura 1), conformemente ae configurazioni di impiego riportate ne cacoo di stabiità, seguendo e indicazioni contenute ne piano di montaggio, smontaggio e trasformazione, costituisce eemento essenziae dea resisten za e dea stabiità de ponteggio e dea sicu rezza degi operatori, sia nea fase di aesti mento che ne utiizzo deo stesso. Gi ancoraggi dei dispositivi di protezione in dividuae anticaduta, i dispositivi di arresto dea caduta, hanno una funzione autonoma rispetto a ancoraggio de ponteggio e ben definita, sia ne caso in cui siano reaizzati direttamente sua parete de edificio sia quando siano utiizzati eementi de ponteg gio (montanti, traversi) come parte de siste ma di ancoraggio. Nee fasi di montaggio di un ponteggio meta ico di facciata, e tecniche di reaizzazione degi ancoraggi de DPI anticaduta sono in

8 Articoo fuenzate daa diversa utiizzazione de at trezzatura, ne caso che questa sia posta a servizio di un fabbricato in costruzione o di un fabbricato esistente. Ne caso, in particoare, di utiizzo de attrez zatura a servizio di un fabbricato in costruzio ne risuta a vote difficie reaizzare, in fase di montaggio, punti di ancoraggio per i DPI competamente autonomi da ponteggio in costruzione. L utiizzo de ponteggio come struttura di sup porto per a inea di ancoraggio deve essere attentamente vautato in fase di progetto, nei cacoi di resistenza e di stabiità de ponteggio stesso, in particoare in reazione ae soeci tazioni verticai e orizzontai derivanti daa caduta di uno o più operatori coegati aa inea di ancoraggio. In questo caso, i ponteggio, con tutti gi ee menti deo stesso utiizzati per i coegamen to con i dispositivo anticaduta, costituisce i punto di ancoraggio sicuro formato da un sottosistema costituito da intera struttura de ponteggio e dai suoi eementi di ancoraggio aa facciata de fabbricato esistente o in fase di edificazione. In reazione ae potenziai azioni indotte da sistema di arresto caduta, risuta indispensa bie, nee fasi di montaggio, di smontaggio e di trasformazione, reaizzare ancoraggi de ponteggio aa facciata de edificio, indipen denti da quei riportati negi schemi di mon taggio strutturai deo stesso; in particoare, anche per i piani di ponteggio che in questi schemi tipo non risutano ancorati dovran no essere reaizzati, in fase di montaggio o di smontaggio e di trasformazione, acuni appo siti ancoraggi per a inea di ancoraggio o per ancoraggio fisso, aventi caratteristiche co struttive e di resistenza proprie e, se necessa rio, diverse da quee riportate negi schemi di montaggio degi eementi strutturai. Se necessario, in reazione ae possibii soe citazioni indotte da dispositivo di arresto de a caduta, dovranno essere incrementate an che e prestazioni e i numero degi ancoraggi strutturai. Coegamento dea inea di ancoraggio de DPI anticaduta a ponteggio Per a definizione dee procedure e dee tec niche operative per i coegamento dea i nea di ancoraggio de DPI anticaduta a pon teggio devono essere presi in considerazione i modei principai di ponteggi presenti su mercato: a teai prefabbricati di tipo a portae ; a teai prefabbricati di tipo a teaio chiuso ; a teai prefabbricati di tipo a H ; a eementi prefabbricati di tipo a montanti e traversi prefabbricati ; a tubi e giunti. Ognuna dee tipoogie eencate può portare a tecniche e modaità operative di montaggio, di smontaggio e di trasformazione proprie, che sono strettamente connesse aa geome tria degi eementi componenti. È possibie definire acune procedure e tecni che operative comuni: a inea di ancoraggio deve essere sempre già montata ne momento in cui i avorato re sbarca a iveo superiore; i montaggio dea inea di ancoraggio deve avvenire da basso preventivamente a aestimento de iveo superiore; se gi eementi di impacato occupano intero spazio tra i montanti, a inea di ancoraggio deve essere montata prima de aestimento de piano di avoro de iveo superiore; a inea di ancoraggio dei primi ivei deve essere posizionata a una quota tae da ren dere efficace intervento dei DPI anticadu ta utiizzati; ne caso di utiizzo di una inea di ancorag gio fessibie orizzontae per i coegamen to de DPI di arresto dea caduta, questa dovrà essere costituita da una fune tesa, per cui, sia ne caso di ancoraggio aa strut tura de edificio che aa struttura de pon teggio, dovrà essere prevista a messa in tensione dea fune; utiizzo di un eemento dissipatore di energia, posto a una dee estremità dea inea di ancoraggio, in modo da avere vao ri definiti per i cacoo dee azioni sugi stessi, indipendentemente da vaore di tensione dea fune. Ponteggi a teai prefabbricati I ponteggi a teai prefabbricati introducono una probematica connessa a esigua atezza de tratto di montante a di sopra de traverso de teaio, per cui risuta difficie coegare sugi stessi e estremità dea inea di ancoraggio. In ta caso dovrà essere vautata a possibiità di 65

9 Articoo coegamento ai traversi quando gi eementi di impacato non occupino intero spazio tra montanti de piano di avoro in aestimento. Ne caso di impossibiità di un coegamento a montante o a traverso, dovranno essere utiiz zati idonei eementi di coegamento, apposita mente progettati e reaizzati. Ponteggi a teai prefabbricati di tipo a H I ponteggi a teai prefabbricati di tipo a H, vista atezza sufficiente degi spezzoni di montante de teaio a di sopra de traverso, permettono di coegare da basso ai montanti a inea di ancoraggio, prima de montaggio de impacato de iveo superiore in fase di aestimento, indipendentemente dao spazio occupato dao stesso. Ponteggi a tubi e giunti e a montanti e traversi prefabbricati La versatiità di montaggio di questi modei di ponteggio permette di ottenere a necessa ria atezza degi spezzoni superiori dei mon tanti per permettere di coegare su di essi a inea di ancoraggio, prima de montaggio de impacato de iveo superiore in fase di ae stimento, indipendentemente dao spazio oc cupato dao stesso. Posizionamento de avoratore Quando i avoratore raggiunge i piano di ponteggio su cui eseguire i avoro deve posi zionarsi e transitare iberamente. In caso di assenza di mezzi di protezione coettiva, preventivamente istaati da basso, i avoratore si coega, a momento deo sbar co daa scaa di accesso, tramite i cordino e i reativo connettore a ancoraggio o aa inea di ancoraggio orizzontae preventivamente reaizzata e messa in tensione da piano infe riore. Ne caso di utiizzo di una inea di ancoraggio fessibie ancorata aa base de ponteggio da parte di un preposto, sarà i preposto che provvederà a mettere in posizione di bocco a fune di ancoraggio, verificandone anche i corretto tensionamento. Per e operazioni di montaggio di acuni ee menti speciai di ponteggio, come, per esem pio, gi eementi parasassi, e mensoe di am piamento de piano di avoro, i passi carrai, i 66 avoratore dovrà vincoarsi opportunamente sua struttura esistente, utiizzando una im bracatura per i corpo, sempre coegata a sistema di arresto dea caduta, comprensiva di una cintura di posizionamento su avoro con un cordino di posizionamento regoabie, in modo da essere correttamente posizionato per effettuazione de avoro. Per o svogimento di queste attività, che comportano uso di un cordino di posizio namento, è necessario utiizzo di imbraca ture che siano adatte sia a essere utiizzate per i posizionamento su avoro sia come componente di un dispositivo di arresto de a caduta. Durante uso di un cordino di posizionamen to, i avoratore dovrà essere sempre coegato a dispositivo anticaduta; i cordino di posizio namento non svoge a funzione di dispositivo anticaduta. Ne caso di utiizzo di un cordino di posiziona mento imbracatura dovrà essere sempre do tata anche di attacco sternae per i coega mento de cordino de DPI di arresto dea caduta. Ispezione, deposito, trasporto e manutenzione Per quanto riguarda i avori con funi, gi utensii che presentano spigoi acuti e ta gienti, punte o forme che comunque posso no danneggiare e funi stesse o arrecare danno a operatore devono essere equipag giati con opportune custodie di protezione che devono essere appicate durante a mo vimentazione. È raccomandata a predisposizione di appo site guaine di protezione dee funi da dan neggiamento causato da utensii, da even tuai sostanze chimiche, da uso di fiamme ecc. Quaora necessario, occorre predisporre uti mo tratto dea fune di sicurezza in acciaio, purché sia vautata a possibiità di recupero dea fune anche ne tratto di acciaio. In ater nativa si può predisporre i doppiaggio de tratto finae dea fune con un cordino EN354 in cavo di acciaio. Quando necessario, e funi devono essere coegate a operatore in posi zione dorsae. Ne caso di utiizzo di utensii con aimenta zione eettrica dovrà essere effettuata un at tenta vautazione dei rischi specifici. Dovran

10 Articoo no essere adottate, fra atro, acune misure per evitare interferenza fra i cavi e e funi, facendo in modo, ogni vota che sia reaizzabi e, che questi siano fatti saire da basso. Inotre, area sottostante i uogo di avoro con funi deve essere opportunamente segna ata e interdetta a transito e ao stazionamen to, secondo a normativa vigente, seve avere dimensioni adeguate a tipo di attività e non deve essere usata come deposito di materiai. Manutenzione I dispositivi e gi equipaggiamenti dovranno essere manutenuti come segue: per i dispositivi meccanici a manutenzione deve essere effettuata secondo e istruzioni de fabbricante. In ogni caso, deve essere sempre rimossa a sporcizia e, successiva mente, devono essere asciugati con aria a temperatura ambiente; per i materiae tessie sintetico deve essere effettuata a normae puizia con acqua e sapone neutro. Se è necessario, deve essere effettuata una puizia più accurata. In ogni caso, è necessario fare riferimento ae istruzioni de fabbricante; sia e inee fessibii che e guide rigide di ancoraggio permanentemente instaato dovranno essere sottoposti a manutenzio ne da personae competente con gi inter vai e e modaità indicate da fabbricante e ameno una vota anno, se in regoare servizio, o prima de riutiizzo, se non usate per unghi periodi. Le inee di ancoraggio che presentano ee menti difettosi o in cattivo stato di conserva zione devono essere escusi da servizio. Registrazione dee ispezioni, dee manutenzioni periodiche e straordinarie Ogni sistema di arresto caduta deve avere una propria scheda di manutenzione su cui registrare gi interventi effettuati e i oro esito, secondo quanto riportato nea tabe a 1. Questa scheda deve essere a disposizione de utiizzatore. Deposito e trasporto Le condizioni di deposito e di trasporto devono assicurare che nessuna parte de sistema di arresto caduta: riceva soecitazioni non previste; riceva eccessivo caore e/o umidità; sia a contatto con spigoi vivi; sia a contatto con sostanze corrosive o che possono procurare danno. Se necessario prima de deposito gi equipaggiamenti de vono essere asciugati con aria a temperatu ra ambiente. Sistemi di ancoraggio dei ponteggi Un eemento fondamentae che deve essere considerato a fine de corretto ancoraggio di facciata dei ponteggi è i supporto con cui reaizzare ancoraggio poiché a reaizzazio ne di un ancoraggio sicuro dipende dae ca ratteristiche di resistenza di questo supporto (si veda a figura 2). La determinazione de numero di ancoraggi è riportata, in inea di massima, ne ibretto de ponteggio (con reativa autorizzazione ministeriae); è evidente, peratro, che a di fuori degi schemi tipo dei ponteggi, con tempati ne ibretto de ponteggio, questi ancoraggi devono essere cacoati da pro fessionista abiitato ai sensi di egge inca ricato dea progettazione esecutiva de pon teggio. Nea tabea 2 sono riportate e modaità di sceta dei tassei in funzione de materiae ne quae saranno inseriti e dea sua resistenza aa compressione. Si rammenta, inotre, che tra gi eementi da verificare preiminarmente a montag gio di un ponteggio dovranno essere verifi cati: a proprietà de terreno dove instaare i ponteggio; a portanza di questo terreno (o soaio ecc.); eventuae presenza di particoari condi zioni atmosferiche (zone ventose ecc.); eventuae presenza di inee eettriche (o di atro tipo) aeree o atri ostacoi; i regime di traffico e gi ingombri dei veico i su strada; eventuae presenza di sottoservizi o uten ze superficiai (in merito sia ai carichi agen ti a suoo, sia a ispezionabiità dei pozzetti ecc.); atre condizioni che devono essere vautate ocamente. 67

Risoluzione di travature reticolari iperstatiche col metodo delle forze. Complemento alla lezione 43/50: Il metodo delle forze II

Risoluzione di travature reticolari iperstatiche col metodo delle forze. Complemento alla lezione 43/50: Il metodo delle forze II Risouzione di travature reticoari iperstatiche co metodo dee forze ompemento aa ezione 3/50: I metodo dee forze II sercizio. er a travatura reticoare sotto riportata, determinare gi sforzo nee aste che

Dettagli

Argomenti: Normative sulle cadute legate al D.L. 81. Obbligatorietà. Normative di riferimento linee vita. Adempimenti linee vita

Argomenti: Normative sulle cadute legate al D.L. 81. Obbligatorietà. Normative di riferimento linee vita. Adempimenti linee vita Normalmente i sistemi fotovoltaici vengono posizionati sui tetti. Se non sono presenti sistemi di protezione collettiva, sia durante l installazione l che nelle successive periodiche manutenzioni, il lavoro

Dettagli

SICUREZZA ELETTRICA: LE NOVITÀ PER IL DATORE DI LAVORO SUGLI IMPIANTI E SULLE APPARECCHIATURE

SICUREZZA ELETTRICA: LE NOVITÀ PER IL DATORE DI LAVORO SUGLI IMPIANTI E SULLE APPARECCHIATURE Focus TU Articoo SICUREZZA ELETTRICA: LE NOVITÀ PER IL DATORE DI LAVORO SUGLI IMPIANTI E SULLE APPARECCHIATURE di Fausto Di Tosto, primo tecnoogo, Sezione Impianti e apparecchiature eettriche - ISPESL

Dettagli

SCHEDA di RILEVAZIONE per il RISCHIO di CADUTA DALL ALTO

SCHEDA di RILEVAZIONE per il RISCHIO di CADUTA DALL ALTO SCHEDA di RILEVAZIONE per il RISCHIO di CADUTA DALL ALTO La scheda di rilevazione dei rischi di caduta dall alto è stata pensata come strumento di analisi sia per gli addetti del settore che per i funzionari

Dettagli

LAVORO SULLE COPERTURE

LAVORO SULLE COPERTURE 1 LAVORO SULLE COPERTURE UNI EN 8088 2 Lavori inerenti le coperture dei fabbricati (definizioni) [UNI 8088] Tipi di coperture [UNI 8088] MANTO DI COPERTURA Per manto di copertura si intende l insieme degli

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA Legge Regionale 3 gennaio 2005, n. 1 - articolo 82, comma 16 Decreto del Presidente della Giunta Regionale 18 dicembre 2013, n. 75/R Regolamento di attuazione dell articolo

Dettagli

Corsi di:produzione EDILIZIA E SICUREZZA - ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE. PiMUS. prof. ing. Pietro Capone

Corsi di:produzione EDILIZIA E SICUREZZA - ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE. PiMUS. prof. ing. Pietro Capone Corsi di:produzione EDILIZIA E CUREZZA - ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE PiMUS prof. ing. Pietro Capone 1 Piano di montaggio, uso e smontaggio (PiMUS) Già D.lgs. n 235 del 08/07/2003 Il montaggio, lo smontaggio

Dettagli

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse LE RETI ANTICADUTA DALLE NORME UNI EN 1263-1 1 e 2 ALLE NUOVE LINEE GUIDA AIPAA VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010 Relatore: Ing. Carlo Calisse INTRODUZIONE ALLE NORME UNI EN 1263-1:

Dettagli

Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa.

Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa. Firenze, 26 giugno 2006 CONVEGNO Sicurezza nei cantieri mobili e temporanei: i lavori in altezza Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa. Regolamento di attuazione dell

Dettagli

Dispositivi iti NON rmanenti PROVVISORI

Dispositivi iti NON rmanenti PROVVISORI Dispositivi NON permanenti PROVVISORI PIATTAFORME AEREE: dispositivo per il lavoro in quota efficace e di immediato impiego, non richiede attività preparatoria a terra o sulla facciata (a parte la delimitazione

Dettagli

LAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08)

LAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08) 146 LAVORI SPECIALI (Articolo 148 D.Lgs 81/08) Prima di procedere alla esecuzione di lavori su lucernari, tetti, coperture e simili, fermo restando l obbligo di predisporre misure di protezione collettiva,

Dettagli

RACCOLTA NORME UNI. su sistemi e dispositivi anticaduta

RACCOLTA NORME UNI. su sistemi e dispositivi anticaduta RACCOLTA NORME UNI su sistemi e dispositivi anticaduta UNI 8088 Lavori inerenti le coperture dei fabbricati: Criteri di sicurezza Nella norma sono stabilite le caratteristiche essenziali degli apprestamenti

Dettagli

RACCOLTA NORME UNI. su sistemi e dispositivi anticaduta

RACCOLTA NORME UNI. su sistemi e dispositivi anticaduta RACCOLTA NORME UNI su sistemi e dispositivi anticaduta UNI 8088 Lavori inerenti le coperture dei fabbricati: Criteri di sicurezza Nella norma sono stabilite le caratteristiche essenziali degli apprestamenti

Dettagli

Pilkington Optilam Pilkington Optiphon Linee guida per l utilizzo

Pilkington Optilam Pilkington Optiphon Linee guida per l utilizzo Pikington Optiam Pikington Optiphon Linee guida per utiizzo Pikington Optiam Pikington Optiphon Introduzione I vetro stratificato è prodotto assembando due o più astre di vetro foat con uno o più intercaari.

Dettagli

PROGRAMMA LINEE VITA

PROGRAMMA LINEE VITA PROGRAMMA LINEE VITA Cosa sono le linee vita Pighi I DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO CHE SALVANO LA VITA Cosa sono i dispositivi di sicurezza Un dispositivo di ancoraggio permette a qualunque operatore di operare

Dettagli

Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute

Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute Atto di indirizzo e coordinamento per la prevenzione delle cadute dall alto nei lavori in quota della Regione

Dettagli

SCS Eurotetti. Di Sara Lanzoni. Azienda specializzata nei sistemi anticaduta

SCS Eurotetti. Di Sara Lanzoni. Azienda specializzata nei sistemi anticaduta SCS Eurotetti Di Sara Lanzoni Azienda specializzata nei sistemi anticaduta Linee vita, parapetti, binari, passerelle, scale di sicurezza e dispositivi di protezione individuale Per una completa sicurezza.

Dettagli

Linee Vita. Progettazione ed Posa in Opera D.Lgs.81/08 e s.m.i. L.R.5/2010. M.EN.S. Engineering. Dott. Ing. Corrado Giromini

Linee Vita. Progettazione ed Posa in Opera D.Lgs.81/08 e s.m.i. L.R.5/2010. M.EN.S. Engineering. Dott. Ing. Corrado Giromini M.EN.S. Engineering Dott. Ing. Corrado Giromini Sistemi Anticaduta dall Alto Linee Vita Progettazione ed Posa in Opera D.Lgs.81/08 e s.m.i. L.R.5/2010 M.EN.S. Engineering Sommario Normativa D.Lgs.81/08

Dettagli

Linea scarichi e sifoni

Linea scarichi e sifoni Scarici a pavimento Advantix dimensione 4 inea scarici e sifoni IT 3/ istino prezzi 20 Con riserva di modifice. Advantix Scarici a pavimento d imensione 4 Questi scarici a pavimento A dvantix sono idonei

Dettagli

QUESITI DEL COLLEGIO GEOMETRI

QUESITI DEL COLLEGIO GEOMETRI QUESITI DEL COLLEGIO GEOMETRI 1) Piattaforme aeree - Il rischio di caduta di oggetti/materiale dalla piattaforma aerea deve essere valutato come rischio presente durante la lavorazione ed in base all art.

Dettagli

TEST DI VERIFICA INTERMEDIA DEL CORSO: ADDETTI AL MONTAGGIO, SMONTAGGIO E TRASFORMAZIONE DI PONTEGGI

TEST DI VERIFICA INTERMEDIA DEL CORSO: ADDETTI AL MONTAGGIO, SMONTAGGIO E TRASFORMAZIONE DI PONTEGGI NOME E COGNOME CORSISTA: LUOGO E DATA: ESAMINATORE: TEST DI VERIFICA INTERMEDIA DEL CORSO: ADDETTI AL MONTAGGIO, SMONTAGGIO E TRASFORMAZIONE DI PONTEGGI Per ogni domanda indicare una sola risposta 1. Qual

Dettagli

PIATTAFORMA DI LAVORO MOBILE ELEVABILE (piattaforma elevabile) e PONTE MOBILE SVILUPPABILE SU CARRO AD AZIONAMENTO MOTORIZZATO (cestello)

PIATTAFORMA DI LAVORO MOBILE ELEVABILE (piattaforma elevabile) e PONTE MOBILE SVILUPPABILE SU CARRO AD AZIONAMENTO MOTORIZZATO (cestello) PERCORSI VERTICALI Scheda: P005 Rev: 06/06/2009 10.48.00 Pagina 1/5 PIATTAFORMA DI LAVORO MOBILE ELEVABILE (piattaforma elevabile) e PONTE MOBILE SVILUPPABILE SU CARRO AD AZIONAMENTO MOTORIZZATO (cestello)

Dettagli

Le problematiche di sicurezza per l allestimento del cantiere per l installazione degli impianti fotovoltaici

Le problematiche di sicurezza per l allestimento del cantiere per l installazione degli impianti fotovoltaici Seminario Tecnico GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI Aggiornamenti legislativi, Problematiche tecniche, Problematiche di installazione, Rapporti con gli enti Le problematiche di sicurezza per l allestimento del

Dettagli

Linee guida per la stesura del PIMUS (Piano di montaggio, uso e smontaggio) dei ponteggi metallici fissi ai sensi del D. Lgs.

Linee guida per la stesura del PIMUS (Piano di montaggio, uso e smontaggio) dei ponteggi metallici fissi ai sensi del D. Lgs. Linee guida per la stesura del PIMUS (Piano di montaggio, uso e smontaggio) dei ponteggi metallici fissi ai sensi del D. Lgs. 235/2003 A) PARTE GENERALE (Anagrafica) Premesso che il PIMUS deve essere specifico

Dettagli

D.P.I. D.P.I. Corde - UNI EN 1891

D.P.I. D.P.I. Corde - UNI EN 1891 D.P.I. Corde - UNI EN 1891 SUL MERCATO SONO DISPONIBILI DUE TIPOLOGIE DI CORDE: DINAMICHE - Norma di riferimento EN 892 SEMI STATICHE - Norma di riferimento EN 1891 La norma UNI EN 353-2 (linee vita fless.)

Dettagli

(DGRV 2774/09 così come modificato dalla DGRV 97/2012)

(DGRV 2774/09 così come modificato dalla DGRV 97/2012) ISTRUZIONI TECNICHE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE PER L ACCESSO, IL TRANSITO E L ESECUZIONE DEI LAVORI DI MANUTENZIONE IN QUOTA IN CONDIZIONI DI SICUREZZA (DGRV 2774/09 così

Dettagli

Il programma. I lavori in quota

Il programma. I lavori in quota Il programma I lavori in quota Definizioni Obblighi del datore di lavoro Scale a pioli Scale fisse a gradini Scale fisse a pioli Scale semplici portatili Definizione D.Lgs. 9 Aprile 2008 n.81 Titolo IV,

Dettagli

SOMMARIO DELLA PRESENTAZIONE

SOMMARIO DELLA PRESENTAZIONE LINEE VITA: LA PROGETTAZIONE E L INSTALLAZIONE ing. Massimiliano Granata Coordinatore tecnico area edilizia Romeo Safety Italia srl 1 SOMMARIO DELLA PRESENTAZIONE A. LA NORMATIVA B. LA PROGETTAZIONE C.

Dettagli

LA SICUREZZA in COPERTURA

LA SICUREZZA in COPERTURA INCONTRI TECNICI Progettazione, tecniche e materiali 08 giugno 2011 LA SICUREZZA in COPERTURA INQUADRAMENTO NORMATIVO Relatori: Ing. Cosimo Chines Ing. Stefano Camoni In collaborazione con Studio Tecnico

Dettagli

L USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO IN QUOTA OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO

L USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO IN QUOTA OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO L USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO IN QUOTA OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO COSA PREVEDE LA NORMATIVA SUI D.P.R. 164/1956 Art. 16 Ponteggi e opere provvisionali Nei lavori che sono eseguiti ad un altezza

Dettagli

(FAQ) ANTICADUTA. Catalogo on-line www.iapir.it DA OLTRE 40 ANNI LA SICUREZZA IN ITALIA

(FAQ) ANTICADUTA. Catalogo on-line www.iapir.it DA OLTRE 40 ANNI LA SICUREZZA IN ITALIA (FAQ) ANTICADUTA Che cos è un impatto d urto? All'arresto di una caduta l'operatore subisce un impatto d'urto che può provocare delle lesioni. 400 dan : comparsa di postumi cervicali 600 dan : soglia accettabile

Dettagli

PUNTI DI ANCORAGGIO LINEE VITA

PUNTI DI ANCORAGGIO LINEE VITA AVVERTENZE Verificare sempre che il marchio ATLAS sia presente su ogni prodotto a garanzia della qualità Rifornirsi solo presso la rete dei RIVENDITORI AUTORIZZATI ATLAS, sapranno consigliarvi e risolvere

Dettagli

I dispositivi di protezione ed il TU

I dispositivi di protezione ed il TU Seminario La sicurezza nel cantiere edile alla luce del DLgs 81/08 I dispositivi di protezione ed il TU Luca Rossi Bari, 24 aprile 2009 Sala Convegni Confindustria Programma Introduzione Definizioni Metodologia

Dettagli

OPERE PROVVISIONALI: IL PONTEGGIO

OPERE PROVVISIONALI: IL PONTEGGIO OPERE PROVVISIONALI: IL PONTEGGIO PONTEGGI NON A NORMA Ponteggio su tettoia 2 Totale assenza di parapetti e impalcati incompleti Ponteggio su tettoia 3 Basi di appoggio instabili Rischio di crollo dell

Dettagli

3 Linee Guida ISPESL Linea Guida: Montaggio Smontaggio Trasformazione Ponteggi

3 Linee Guida ISPESL Linea Guida: Montaggio Smontaggio Trasformazione Ponteggi Dipartimento di Sanità Pubblica Ente Scuola Edile di Piacenza Comitato Paritetico Territoriale SICUREZZA IN EDILIZIA - Il lavoro in quota 3 Linee Guida ISPESL Linea Guida: Montaggio Smontaggio Trasformazione

Dettagli

SINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI.

SINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI. SINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI. 1. RETE ANTICADUTA CERTIFICATA EN 1263-1, PER APPLICAZIONI

Dettagli

Gli obblighi documentali da parte dei committenti, imprese, coordinatori per la sicurezza

Gli obblighi documentali da parte dei committenti, imprese, coordinatori per la sicurezza Gli obblighi documentali da parte dei committenti, imprese, coordinatori per la sicurezza Vanno conservati presso il cantiere i documenti indispensabili per dimostrare, in caso di ispezione dell organo

Dettagli

SINTESI NORMA UNI EN 795:2002 DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO ANTICADUTA DALL ALTO PER LE COPERTURE

SINTESI NORMA UNI EN 795:2002 DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO ANTICADUTA DALL ALTO PER LE COPERTURE SINTESI NORMA UNI EN 795:2002 DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO ANTICADUTA DALL ALTO PER LE COPERTURE I DISPOSITIVI ANTICADUTA DALLE COPERTURE SONO SOTTOPOSTI ALLA NORMA UNI EN 795:2002 La norma UNI EN 795:2002

Dettagli

Kit Linea Vita. Scheda progettisti. Kit Linea Vita. Verifica del fissaggio Disegno piastre base Calcolo dell altezza minima d installazione

Kit Linea Vita. Scheda progettisti. Kit Linea Vita. Verifica del fissaggio Disegno piastre base Calcolo dell altezza minima d installazione Scheda progettisti Kit Linea Vita Verifica del fissaggio Disegno piastre base Calcolo dell altezza minima d installazione 0505 Manutenzione 4 1/anno C certificato UNI EN 795:2002 Distanza max tra i pali

Dettagli

RAGGIUNGIBILITA PRIMARIO SISTEMA ANTICADUTA: Dall accesso deve potersi trovare un ancoraggio in grado di garantire all operatore la sicurezza prima

RAGGIUNGIBILITA PRIMARIO SISTEMA ANTICADUTA: Dall accesso deve potersi trovare un ancoraggio in grado di garantire all operatore la sicurezza prima AREA RAGGIUNGIBILE IN SICUREZZA DISTANZA E POSIZIONAMENTO ANCORAGGI RAGGIUNGIBILITA PRIMARIO SISTEMA ANTICADUTA: Dall accesso deve potersi trovare un ancoraggio in grado di garantire all operatore la sicurezza

Dettagli

Corso di aggiornamento RSPP aziende edili. Lezione: Il PiMUS

Corso di aggiornamento RSPP aziende edili. Lezione: Il PiMUS Corso di aggiornamento RSPP aziende edili Lezione: Il PiMUS In questa unità didattica esamineremo le caratteristiche del PiMUS, il Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio di Ponteggi, previsto dall art. 136

Dettagli

DISPOSITIVI ANTICADUTA

DISPOSITIVI ANTICADUTA DISPOSITIVI 3 Normative EN Anticaduta La base di un sistema individuale di protezione anticaduta Punto di ancoraggio e connettore Punto di ancoraggio: punto in cui il sistema di protezione anticaduta è

Dettagli

I FONDAMENTALI DI UN CORRETTO IMPIANTO DI ANCORAGGIO

I FONDAMENTALI DI UN CORRETTO IMPIANTO DI ANCORAGGIO Federico Genovesi Pierfrancesco Miniati I FONDAMENTALI DI UN CORRETTO IMPIANTO DI ANCORAGGIO I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale,

Dettagli

Prevenzione delle cadute dall alto

Prevenzione delle cadute dall alto approfondimenti s Prevenzione delle cadute dall alto Relatore: p.i. Paolo Casali, formatore erogatore EQF 5 Padova 12 novembre 2015 Evoluzione ed approfondimenti su normative e revisioni sommario Presentazione

Dettagli

Elementi di giudizio. Cadute dall alto. Lavoratori esposti al rischio di caduta da una altezza superiore a circa tre. Estesa carenza di protezioni

Elementi di giudizio. Cadute dall alto. Lavoratori esposti al rischio di caduta da una altezza superiore a circa tre. Estesa carenza di protezioni SPISAL Asl 20 Asl 21 Asl 22 Direzione Provinciale del Lavoro Comitato Paritetico Territoriale Polizia Municipale Campagna Cantieri Sicuri 2007 Elementi di giudizio Cantieri sotto il Minimo Etico Cadute

Dettagli

CHE COSA E UNA CADUTA? UN SALTO UNA CADUTA. Anche da una piccola altezza una caduta può avere conseguenze drammatiche!! È volontario.

CHE COSA E UNA CADUTA? UN SALTO UNA CADUTA. Anche da una piccola altezza una caduta può avere conseguenze drammatiche!! È volontario. Sistemi anticaduta CHE COSA E UNA CADUTA? UN SALTO È volontario UNA CADUTA È involontaria E quindi è ammortizzato E quindi non è ammortizzata Buon assorbimento d energia IMPATTO DEBOLE Minimo assorbimento

Dettagli

ESPERIENZE DI ELABORAZIONI FASCICOLI TECNICI DI MANUTENZIONE AI FINE DELLA SICUREZZA CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL ELABORATO DELLA COPERTURA (E.T.C.

ESPERIENZE DI ELABORAZIONI FASCICOLI TECNICI DI MANUTENZIONE AI FINE DELLA SICUREZZA CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL ELABORATO DELLA COPERTURA (E.T.C. ESPERIENZE DI ELABORAZIONI FASCICOLI TECNICI DI MANUTENZIONE AI FINE DELLA SICUREZZA CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL ELABORATO DELLA COPERTURA (E.T.C.) ESEMPLIFICAZIONE DI E.T.C. SU PROGETTI REALMENTE ESEGUITI,

Dettagli

ORGANI DI VIGILANZA. Titolo III- Capo I Artt. 68-73. Decreto Legislativo n.81/2008. Giuseppe Fazio 1

ORGANI DI VIGILANZA. Titolo III- Capo I Artt. 68-73. Decreto Legislativo n.81/2008. Giuseppe Fazio 1 ORGANI DI VIGILANZA Titolo III- Capo I Artt. 68-73 Decreto Legislativo n.81/2008 Giuseppe Fazio 1 Definizioni Attrezzature di lavoro Attrezzature di lavoro Qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto

Dettagli

PUNTI DI ANCORAGGIO PROVVISORI

PUNTI DI ANCORAGGIO PROVVISORI DISPOSITIVI TEMPORANEI PUNTI DI ANCORAGGIO PROVVISORI NORMA DI RIFERIMENTO UNI EN 795:2012 DEFINIZIONE TIPO B Dispositivo di ancoraggio con uno o più punti di aggancio / ancoraggio fissi, senza la necessità

Dettagli

Piano di Recupero ai sensi degli art. 12.3 e 15.8 delle NTA per la realizzazione di

Piano di Recupero ai sensi degli art. 12.3 e 15.8 delle NTA per la realizzazione di Piano di Recupero ai sensi degli art. 12.3 e 15.8 delle NTA per la realizzazione di FABBRICATO RESIDENZIALE FORMATO DA QUATTRO U.I. previa demolizione del fabbricato esistente scheda A7 allegato A delle

Dettagli

Le Leggi Regionali per la prevenzione delle cadute dall alto durante gli interventi sulle coperture degli edifici Roma 4 Aprile 2012

Le Leggi Regionali per la prevenzione delle cadute dall alto durante gli interventi sulle coperture degli edifici Roma 4 Aprile 2012 Le Leggi Regionali per la prevenzione delle cadute dall alto durante gli interventi sulle coperture degli edifici Roma 4 Aprile 2012 Ing. Irene Chirizzi REGIONE TOSCANA Direzione Generale Diritti di cittadinanza

Dettagli

il DM 27012004 "Modifiche al Regolamento recante norme concernenti l'autonomia

il DM 27012004 Modifiche al Regolamento recante norme concernenti l'autonomia carica presso a sede de'università; e La Federazione CONFAL-UNSA Coordinamento Nazionae Beni Cuturai (di seguito denominata Federazione) con sede c/o Ministero per i Beni e e AttivitA Cuturai. Via de Coegio

Dettagli

Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE PALO INCLINATO Ø80 ZINCATO/INOX ART. 68050/68051

Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE PALO INCLINATO Ø80 ZINCATO/INOX ART. 68050/68051 Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE PALO INCLINATO Ø80 ZINCATO/INOX ART. 68050/68051 2 EDIZIONE GIUGNO 2012 Indice SOMMARIO ELEMENTO DI ANCORAGGIO STRUTTURALE Descrizione del prodotto Modalità d uso e limite

Dettagli

IL RISCHIO DI CADUTA DAI TETTI PER LAVORI DI RIMOZIONE DEL MANTO DI COPERTURA e lavori di manutenzione. Foto di Charles Ebbets

IL RISCHIO DI CADUTA DAI TETTI PER LAVORI DI RIMOZIONE DEL MANTO DI COPERTURA e lavori di manutenzione. Foto di Charles Ebbets IL RISCHIO DI CADUTA DAI TETTI PER LAVORI DI RIMOZIONE DEL MANTO DI COPERTURA e lavori di manutenzione Foto di Charles Ebbets Tutte le attività svolte su coperture in funzione dell altezza, della tipologia

Dettagli

Descrizione Copertura:

Descrizione Copertura: Soluzioni Progettuali scheda SP 22 rev: 22/10/2009 23.14.00 Pagina 1/1 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA PIANA A DUE LIVELLI CASO A) EDIFICIO ESISTENTE Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile

Dettagli

Comune di Avigliana RISCHI CHE SI POSSONO VERIFICARE IN UN CANTIERE RISCHI CHE SI POSSONO VERIFICARE IN UN CANTIERE

Comune di Avigliana RISCHI CHE SI POSSONO VERIFICARE IN UN CANTIERE RISCHI CHE SI POSSONO VERIFICARE IN UN CANTIERE Comune di Avigliana La centralità della valutazione dei rischi nella prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali La valutazione dei rischi in edilizia: pianificazione e piano

Dettagli

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel

Dettagli

PIANO DI LAVORO. docente: Lancellotti Canio. classe: 5^ A IGEA. disciplina: ECONOMIA AZIENDALE. consegnato in data: 11 dicembre 2012

PIANO DI LAVORO. docente: Lancellotti Canio. classe: 5^ A IGEA. disciplina: ECONOMIA AZIENDALE. consegnato in data: 11 dicembre 2012 ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO STATALE DI SAN DANIELE DEL FRIULI Istituto Statae d Istruzione Superiore Vincenzo Manzini di San Daniee de Friui Piazza IV Novembre 33038 SAN DANIELE DEL FRIULI (prov. di Udine)

Dettagli

CAPO I - SPETTACOLI MUSICALI, CINEMATOGRAFICI E TEATRALI. Articolo 1 Campo di applicazione

CAPO I - SPETTACOLI MUSICALI, CINEMATOGRAFICI E TEATRALI. Articolo 1 Campo di applicazione CAPO I - SPETTACOLI MUSICALI, CINEMATOGRAFICI E TEATRALI Articolo 1 Campo di applicazione 1. Le disposizioni del Titolo IV del d.lgs. n. 81/2008 si applicano alle attività di cui al comma 2 secondo le

Dettagli

D.Lgs. 81/08 TITOLO III CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E RISCHIO ELETTRICO

D.Lgs. 81/08 TITOLO III CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E RISCHIO ELETTRICO Dipartimento Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DALLA SCUOLA UN LAVORO SICURO Corso L ABC della Sicurezza e Igiene sul Lavoro STOP DALLA SCUOLA UN LAVORO SICURO Corso L ABC

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio di Prevenzione e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro La progettazione degli edifici e della sicurezza integrazione del regolamento locale di igiene OBIETTIVO: introdurre

Dettagli

LAVORO IN QUOTA CON FUNI LA SCELTA ED IL CORRETTO USO DEI DPI ANTICADUTA

LAVORO IN QUOTA CON FUNI LA SCELTA ED IL CORRETTO USO DEI DPI ANTICADUTA D.Lgs.235/2003 LAVORO IN QUOTA CON FUNI LA SCELTA ED IL CORRETTO USO DEI DPI ANTICADUTA Stefano Cesari Amorini Srl - Perugia GCodina Quando si applica il D.Lgs.235/2003? Art. 3 Il presente decreto determina

Dettagli

Modello: linea vita temporanea 2 operatori. Norma: EN 795 B CODICE: 0840112

Modello: linea vita temporanea 2 operatori. Norma: EN 795 B CODICE: 0840112 UNI EN 795:2012 Dispositivo di ancoraggio con uno o più punti di aggancio / ancoraggio fissi, senza la necessità di un ancoraggio strutturale o elemento di fissaggio per essere solidale alla struttura

Dettagli

Definizione Statico-Cinematica dei vincoli interni

Definizione Statico-Cinematica dei vincoli interni Definizione Statico-Cinematica dei vincoi interni Esempi deo schema strutturae di una struttura in cemento armato e di due strutture in acciaio in cui sono presenti dei vincoi interni cerniera. Vincoo

Dettagli

LIBRETTO VERIFICHE GRU A PONTE E MACCHINE DI SOLLEVAMENTO (Registro di controllo)

LIBRETTO VERIFICHE GRU A PONTE E MACCHINE DI SOLLEVAMENTO (Registro di controllo) MACCHINA NUMERO DI FABBRICA LIBRETTO VERIFICHE GRU A PONTE E MACCHINE DI SOLLEVAMENTO (Registro di controllo) Costruttore/Mandatario: CIOFETTI SOLLEVAMENTO INDUSTRIALE SRL S. S. Tiberina Nord, 26/T - 06134

Dettagli

Argomenti. Verbali di consegna e verifiche periodiche e straordinarie. Uso dei sistemi anticaduta durante il montaggio/trasformazione/smontaggio

Argomenti. Verbali di consegna e verifiche periodiche e straordinarie. Uso dei sistemi anticaduta durante il montaggio/trasformazione/smontaggio Argomenti verbale di consegna I CRITERI DI GESTIONE DEL PONTEGGIO Lodi, 28 Ottobre 2014 ing. Marco Antonio Fusco Verbali di consegna e verifiche periodiche e straordinarie Uso dei sistemi anticaduta durante

Dettagli

LAVORI IN QUOTA Lavori in sospensione con funi DPI specifici e sistemi anticaduta

LAVORI IN QUOTA Lavori in sospensione con funi DPI specifici e sistemi anticaduta LAVORI IN QUOTA Lavori in sospensione con funi DPI specifici e sistemi anticaduta Lucca 1-06 - 2010 Stefano Cesari Amorini Srl - Perugia Lavoro in quota: le variabili per individuare il metodo di accesso

Dettagli

100513mv 1. XS_C1_SC_PR_ridotto. programma C 1 - spazi confinati ridotto

100513mv 1. XS_C1_SC_PR_ridotto. programma C 1 - spazi confinati ridotto programma C 1 - spazi confinati ridotto Titolo del corso: Formazione, informazione sui sistemi individuali per la protezione contro le cadute - addestramento all'uso dei D.P.I. anticaduta per l'accesso,

Dettagli

Cadute dall alto, alto, Linee Vita e Ancoraggi per la manutenzione in copertura

Cadute dall alto, alto, Linee Vita e Ancoraggi per la manutenzione in copertura L Ordine degli Ingegnere della Provincia di ROMA presenta il Seminario Tecnico: Cadute dall alto, alto, Linee Vita e Ancoraggi per la manutenzione in copertura Relatore Geom Giampiero Morandi In collaborazione

Dettagli

Geom. Francesco Minniti

Geom. Francesco Minniti A N A L I S I C O S T I D E L L A S I C U R E Z Z A P R O G E T T O E S E C U T I V O ai sensi del D.P.R. n.207/2010 e s.m.i. * * * OGGETTO : RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA PER RECUPERO FUNZIONALE IN BIVACCO

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA DPGR Toscana 23 novembre 2005, n. 62/R -Art. 5 comma 4 4. L elaborato tecnico della copertura, in relazione alle diverse fattispecie di cui all articolo 6, deve avere

Dettagli

UNI EN 795: Protezione contro le cadute dall alto. Requisiti e prove dei dispositivi di ancoraggio

UNI EN 795: Protezione contro le cadute dall alto. Requisiti e prove dei dispositivi di ancoraggio UNI EN 795: Protezione contro le cadute dall alto. Requisiti e prove dei dispositivi di ancoraggio Ing. Salvatore LEANZA 22 Giugno 2012 - Fondazione Ordine degli Ingegneri - Catania UNI EN 795:2002 TITOLO

Dettagli

26 GIUGNO 2012 AULA MAGNA DELLA SCUOLA EDILE CPIPE - VIA BASILICATA, 10/12 LOCALITÀ CAMIN PADOVA

26 GIUGNO 2012 AULA MAGNA DELLA SCUOLA EDILE CPIPE - VIA BASILICATA, 10/12 LOCALITÀ CAMIN PADOVA 26 GIUGNO 2012 AULA MAGNA DELLA SCUOLA EDILE CPIPE - VIA BASILICATA, 10/12 LOCALITÀ CAMIN PADOVA 26 GIUGNO 2012 Intervento ing. Donato Chiffi Progettazione costruttiva dei dispositivi di ancoraggio e verifica

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA art. 5 del DPGR del 23.11.2005 n.62/r

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA art. 5 del DPGR del 23.11.2005 n.62/r ALLEGATO alla seguente pratica: Denuncia inizio attività Richiesta Permesso di costruire Variante con sospensione lavori Variante senza sospensione lavori (art.142 L.R. 01/05) Istanza di sanatoria (art.140

Dettagli

LAVORI IN QUOTA: I SISTEMI DI PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALL ALTO

LAVORI IN QUOTA: I SISTEMI DI PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALL ALTO LAVORI IN QUOTA: I SISTEMI DI PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALL ALTO l dilucarossi, Ricercatore, Dipartimento Tecnologie di Sicurezza, ex-ispesl Osservatorio a cura dell Ufficio Relazioni con il Pubblico

Dettagli

La solarità nelle varie zone italiane per il fotovoltaico

La solarità nelle varie zone italiane per il fotovoltaico Energia e Ambiente La soarità nee varie zone itaiane per i fotovotaico Modena 5 marzo 2008 Gianni Leanza Energia e Ambiente QUANTA ENERGIA ARRIVA DAL SOLE? Da Soe, si iberano enormi quantità di energia

Dettagli

VERBALE PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PER I LAVORI RELATIVI. In data alle ore presso il cantiere sito in via n. si sono riuniti i signori:

VERBALE PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PER I LAVORI RELATIVI. In data alle ore presso il cantiere sito in via n. si sono riuniti i signori: File: verbale tipo Pesaro, lì VERBALE PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PER I LAVORI RELATIVI In data alle ore presso il cantiere sito in via n. si sono riuniti i signori: Coordinatore in fase di esecuzione

Dettagli

Lavori in quota. Lavori in quota. frareg.com 1/22

Lavori in quota. Lavori in quota. frareg.com 1/22 Lavori in quota 1/22 D.Lgs 81/08 e s.m.i., art. 111 1. Il datore di lavoro, nei casi in cui i lavori temporanei in quota non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomiche

Dettagli

PONTE SU RUOTE A TORRE (trabattelli)

PONTE SU RUOTE A TORRE (trabattelli) SCHEDA TECNICA N 25 PONTE SU RUOTE A TORRE (trabattelli) SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE V I A M A S S A R E N T I, 9-4 0 1 3 8 B O L O G N A 0 5 1. 6 3. 6 1 4. 5 8 5 - FA X 0 5 1. 6 3. 6 4. 5 8 7 E-mail:

Dettagli

manuale di utilizzo e manutenzione

manuale di utilizzo e manutenzione Dispositivo classe A2 su tetti inclinati manuale di utilizzo e manutenzione CONFORME ALLA NORMA UNI EN 795-2005 CLASSE A2 Dispositivo classe A2 su tetti inclinati Indice 1. NOTE GENERALI DI SICUREZZA pag.

Dettagli

RPE X - HPE X 5 17. Refrigeratori d acqua e pompe di calore. Caratteristiche tecniche e costruttive

RPE X - HPE X 5 17. Refrigeratori d acqua e pompe di calore. Caratteristiche tecniche e costruttive RPE X HPE X 5 7 Refrigeratori d acqua e pompe di caore mod. RPE X HPE X 0,5 con parametri di funzionamento secondo e condizioni di carico de impianto mod. RPE X HPE X 5 Panneatura in acciaio inox compreso

Dettagli

Il decreto legislativo 494/96. Geom. Stefano Fiori

Il decreto legislativo 494/96. Geom. Stefano Fiori Il decreto legislativo 494/96 Geom. Stefano Fiori EVOLUZIONE NORMATIVA DEFINIZIONI Articolo 1 1. Il presente decreto legislativo prescrive misure per la tutela e per la sicurezza dei Lavoratori nei cantieri

Dettagli

Riferimenti NORMATIVI

Riferimenti NORMATIVI REALIZZAZIONE DI SCALE FISSE CON PROTEZIONE NORMA UNI EN ISO 14122-4 : 2010 DISTANZA TRA LA SCALA E OSTRUZIONI PERMANENTI: La distanza tra la scala e le ostruzioni permanenti deve essere: - Di fronte alla

Dettagli

CRITERI DI SCELTA E USO DEI DPI: IMBRACATURE, ELMETTI

CRITERI DI SCELTA E USO DEI DPI: IMBRACATURE, ELMETTI Normativa nazionale D.L. del 9 aprile 2008 n 81 (TESTO UNICO) D.L. del 03. agosto 2009 n 106 Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 09. aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Interpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate

Interpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate Ti trovi in: CNA Interpreta / Ambiente e sicurezza / Sicurezza / Impianti elettro-termo-idraulici / Aspetti generali per Impianti elettro-termo-idraulici Torna all'elenco 15/7/2011 Lavori elettrici sotto

Dettagli

SCALE FISSE CON INCLINAZIONE >75

SCALE FISSE CON INCLINAZIONE >75 PERCORSI VERTICALI Scheda: P003 Rev: 11/06/2009 19.55.00 Pagina 1/1 SCALE FISSE CON INCLINAZIONE >75 D.P.G.R. Toscana 62/R 05, Artt.3, 8 Dispositivo Interno Esterno Permanente Non Permanente Fig 1 Fig

Dettagli

SAIE 2011 Quartiere fieristico Bologna 07 OTTOBRE 2011

SAIE 2011 Quartiere fieristico Bologna 07 OTTOBRE 2011 SAIE 2011 Quartiere fieristico Bologna 07 OTTOBRE 2011 Dipartimento Tecnologie di Sicurezza ex ISPESL Dispositivi di ancoraggio e punti di ancoraggio Arch. Davide Geoffrey Svampa Ing. Francesca Maria Fabiani

Dettagli

OBBLIGHI DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI VARI SOGGETTI DELLA SICUREZZA SOGGETTI RIFERIMENTO NORMATIVO AGGIORNAMENTI SANZIONI

OBBLIGHI DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI VARI SOGGETTI DELLA SICUREZZA SOGGETTI RIFERIMENTO NORMATIVO AGGIORNAMENTI SANZIONI Testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, approvato con il D.Lgs.9 aprile 2008, n. 81, modifico con D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 OBBLIGHI DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI VARI

Dettagli

Sistemi di protezione individuale dalle cadute

Sistemi di protezione individuale dalle cadute Sistemi di protezione individuale dalle cadute Quaderni Tecnici per i cantieri temporanei o mobili Edizione 2014 Pubblicazione realizzata da INAIL Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli

Dettagli

Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro COPERTURE NON PRATICABILI

Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro COPERTURE NON PRATICABILI Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro COPERTURE NON PRATICABILI Come intervenire in sicurezza Infortuni mortali in Regione Lombardia per caduta dall alto (24% totale inf. mortali) Periodo

Dettagli

Scelta e gestione dei dispositivi di protezione individuale (D.P.I.)

Scelta e gestione dei dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) MASTER SICUREZZA Scelta e gestione dei dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) Alessandro Cauduro Creazzo 1 luglio 2010 DPI Anticaduta Generalità I dispositivi di protezione individuale (DPI) sono:

Dettagli

Nuovi Riferimenti Normativi e Revisioni di Sistemi anticaduta

Nuovi Riferimenti Normativi e Revisioni di Sistemi anticaduta Impianti e sistemi tecnologici Nuovi Riferimenti Normativi e Revisioni di Sistemi anticaduta Relatore: p.i. Paolo Casali Qualificato Formatore AIAS ACADEMY Rif. n 15932 by La circolare del Ministero del

Dettagli

ALLEGATO XIX. Verifiche di sicurezza dei ponteggi metallici fissi

ALLEGATO XIX. Verifiche di sicurezza dei ponteggi metallici fissi ALLEGATO XIX Verifiche di sicurezza dei ponteggi metallici fissi Si ritiene opportuno sottolineare che nel metallico fisso la sicurezza strutturale, che ha un rilievo essenziale, dipende da numerosi parametri,

Dettagli

TAU S.r.l. Linee guida per le automazioni, secondo le nuove norme europee EN 13241-1, EN 12445 ed EN 12453

TAU S.r.l. Linee guida per le automazioni, secondo le nuove norme europee EN 13241-1, EN 12445 ed EN 12453 TAU S.r.l. Linee guida per le automazioni, secondo le nuove norme europee EN 13241-1, EN 12445 ed EN 12453 Dal 31 maggio 2001, gli impianti per cancelli automatici ad uso promiscuo (carrabile-pedonale)

Dettagli

A) DOCUMENTAZIONE SPECIFICA DELL IMPRESA

A) DOCUMENTAZIONE SPECIFICA DELL IMPRESA I CONTENUTI DELLA VIGILANZA NEI CANTIERE A) DOCUMENTAZIONE SPECIFICA DELL IMPRESA B) DOCUMENTAZIONE DEL CANTIERE C) CONTROLLO ADOZIONE MISURE DI SICUREZZA PER LE LAVORAZIONI CORSO D) LA GESTIONE DEL CANTIERE

Dettagli

REGOLE DI SICUREZZA FASE DI LAVORAZIONE RISCHI MISURE

REGOLE DI SICUREZZA FASE DI LAVORAZIONE RISCHI MISURE REGOLE DI SICUREZZA Il presente documento viene redatto per informare le aziende che effettueranno, per conto della società Sistema Ambiente S.p.A., gli interventi di gestione del verde pubblico del Comune

Dettagli