NURSING UP. magazine. GRATIS!!! 5 milioni di NURSING UP ANCORA UNA VOLTA IMBATTIBILE!

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1 NURSING UP magazine Periodico della professione infermieristica edito da Nursing Up - Il Sindacato degli Infermieri Italiani anno 10 numero 1 gennaio-marzo 2013 NURSING UP ANCORA UNA VOLTA IMBATTIBILE! PERCHè IL NURSING UP TI ASSICURA? TU CHE DICI?? COLPA GRAVE GRATIS!!! 5 milioni di massimale assicurazione RC "colpa grave" (solo per gli iscritti aventi titolo) Nursing Up - via Carlo Conti Rossini Roma - telefono Periodico trimestrale - Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46), art.1, comma 2 - DCB Vicenza - Reg. Trib. Vicenza n del 4/12/2003 IMPLEMENTAZIONE DELLE COMPETENZE INFERMIERISTICHE Come d incanto dopo mesi di silenzio se ne torna a parlare, sarà merito delle elezioni? CONGEDO PARENTALE AD ORE La legge ha stabilito che puoi usufruire del congedo parentale anche su base oraria ma tale possibilità ti è ad oggi negata. FIRMA LA PETIZIONE DEL NURSING UP AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ED AL PARLAMENTO!

2 SOMMARIO 2 Coperture assicurative Implementazione delle competenze infermieristiche Valutazione dell impatto del modello porte aperte nel servizio psichiatrico di Trento Master maxiemergenze sanitarie ed elisoccorso in ambiente ostile Nuove convenzioni per i nostri iscritti 18 Congedo parentale ad ore Aggressioni alle colleghe infermiere Infermieri, politica e rappresentanza professionale Rappresentatività territoriale del Nursing Up 22 Contrattazione integrativa 23 Pillole di giurisprudenza COPERTURE PER VOI CHE SIETE NOSTRI LA COPERTURA RC COLPA E CON VALIDITÀ RETROAT COMUNICATO DEL PRESIDENTE AGLI ASSOCIATI Cari colleghi, nella precedente edizione del Nursing Up magazine abbiamo comunicato (doverosamente) che il 31 dicembre 2012 sarebbero giunte a naturale scadenza, come poi è stato, tutte le polizze assicurative dedicate ai nostri iscritti nel corso dell anno Avevamo anche rappresentato le enormi difficoltà che il sindacato avrebbe dovuto affrontare nella ricerca di una valida alternativa alle polizze in scadenza e che non è stato possibile confermare a causa dei costi spropositati praticati dalle compagnie assicuratrici, il più delle volte giustificati dall andamento tecnico negativo del settore sanità. Infine, lo ricorderete certamente, abbiamo invitato Voi tutti, in qualità di nostri iscritti a non considerare conclusa la questione e vi abbiamo raccomandato di collegarvi al nostro sito internet ufficiale: dove vi avremmo aggiornati della eventuale sottoscrizione di nuove polizze assicurative in vostro favore. Lo abbiamo fatto perché siamo tenaci, ormai ci conoscete, e perché nonostante l evidente fuggi MODULO RICHIESTA DI CANCELLAZIONE DAI DESTINATARI DEL PERIODICO NURSING UP MAGAZINE Il sottoscritto Indirizzo al quale riceve il Nursing Up Magazine: DICHIARA DI NON VOLER RICEVERE ULTERIORI COPIE DEL PERIODICO IN QUESTIONE Luogo e Data: Firma: Comunicazione ai destinatari del NURSING UP MAGAZINE ai sensi dell'art 13 D.Lgs 196/2003 Egregio collega, questa copia del le viene trasmessa al domicilio in via sperimentale, cosa che si ripeterà di trimestre in trimestre. L indirizzo di destinazione è quello che lei stesso ha comunicato al momento dell iscrizione al sindacato. Purtroppo esistono notevoli difficoltà, non dovute alla nostra volontà, che non ci permettono di monitorare con assoluta precisione le iscrizioni e le cancellazioni al sindacato che si sono verificate nel tempo, ciò è dovuto ai ritardi con i quali le aziende comunicano i dati associativi ma anche al fatto che non sempre i professionisti comunicano al sindacato la loro intervenuta cancellazione. Potrebbe accadere quindi che lei riceva regolarmente questa copia del Nursing Up Magazine pur non essendo iscritto alla nostra organizzazione, in tal caso, e qualora per ogni altro motivo, pur essendo iscritto, lei non desideri più ricevere copie del periodico, la preghiamo di compilare il modulo sottostante e trasmetterlo via fax al numero verde gratuito , provvederemo immediatamente a cancellarla dalla lista dei destinatari. I dati sono utilizzati dall Associazione Nazionale Sindacato Professionisti Sanitari della Funzione Infermieristica Nursing Up solo ai fini di trasmissione del periodico e per le eventuali informazioni a carattere professionale, ciò anche con strumenti informatici, e non saranno comunicati a terzi (salvo che agli incaricati della produzione ed etichettatura del periodico e alle poste italiane che curano la spedizione). Può in ogni momento accedere ai dati, opporsi al loro trattamento o chiedere di integrarli, rettificarli o cancellarli, rivolgendosi al legale rappresentante pro-tempore del Nursing Up Via Carlo Conti Rossini, Roma. Grazie per l attenzione

3 ASSICURATIVE 2013 ISCRITTI E SINO AL 31/12/2013 GRAVE È GRATIS TIVA! fuggi delle compagnie assicuratrici, ormai restie ad assicurare la colpa grave dei professionisti sanitari, noi avremmo comunque continuato a cercare! Ad onore del vero bisogna anche dire che la ricerca di una valida alternativa alle polizze dell anno 2012 è cominciata tanto tempo fa, già a giugno dell anno scorso, non appena cominciammo a renderci conto dell andamento tecnico del settore (estremamente negativo) e della conseguente difficoltà a trovare compagnie disponibili a proporre polizze per copertura della colpa grave per la nostra delicata professione, così come d altronde accade per il resto del nostro particolare comparto della sanità. Ciò posto, le pochissime compagnie individuate proponevano coperture a costi elevatissimi, talvolta anche 300/400 euro per anno ed a persona, costi evidentemente inaccessibili. Abbiamo continuato a cercare, giorno per giorno ed in maniera certosina come solo noi testardi sappiamo fare, abbiamo scandagliato in lungo ed in largo il mercato. Alla fine ci siamo riusciti! ,00 (cinquemilioni) di massimale, più del doppio di quello dell anno precedente. Ancora una volta insuperabili!!! È proprio così che è andata, delatori e profeti di sventura costretti ad ingoiare, ancora una volta, un boccone amaro, come d altronde accade ogni volta che azzardano un confronto con il Nursing Up. Parliamo sia di quelli che si sono affannati ad urlare ai quattro venti il venir meno delle precedenti coperture (quelle dell anno 2012) ma anche di coloro che hanno provato a strumentalizzare in ogni modo tale fatto per poi tentare, spudoratamente e senza riuscirci, di emularci in maniera grossolana. Anche nell anno 2013 ogni nostro associato dipendente e non dipendente a qualsiasi titolo inquadrato delle aziende del SSN e che rientra tra i soggetti previsti dalla polizza/convenzione sottoscritta tra Nursing Up e Berkshire Hathaway, avrà diritto, attraverso la propria adesione, ad ottenere in forma completamente gratuita, perché i premi sono a carico del sindacato, una speciale copertura RC colpa grave per la propria attività. gennaio - marzo 2013 Direttore Responsabile Antonio De Palma Comitato Scientifico Angela Armanetti, Francesco Sciscione Editore Nursing Up via Carlo Conti Rossini, Roma nursingup@nursingup.it numero verde: Progetto grafico e stampa G.N.G. Grafic Nord Group Srl Diritti Tutti i diritti sono riservati. É vietata la riproduzione, anche parziale, senza l autorizzazione dell Editore Nursing Up - via Carlo Conti Rossini Roma - tel Periodico trimestrale Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46), art.1, comma 2 - DCB Vicenza - Reg. Trib. Vicenza n del 4/12/2003

4 4 Vogliamo confermarci come il miglior sostegno possibile per i nostri iscritti, sia nella buona che nella cattiva sorte E i nostri fatti dimostrano che non si tratta solo di uno slogan! Perché nonostante i costi proibitivi del mercato obblighino ormai a ridurre drasticamente le coperture noi siamo riusciti a raddoppiare i massimali. Si passa dalla cifra di massimo risarcimento prevista con il precedente assicuratore dell anno pari ad euro ,00, al nuovo importo di EURO ,00 (cinquemilioni). Ecco alcune informazioni, beninteso solo indicative, relative alle nuove coperture, che per coloro che aderiranno saranno valide sino al 31 dicembre La polizza copre anche ulteriori danni, inclusi nella rivalsa esperita dall Azienda Sanitaria di cui l Assicurato sia responsabile ai sensi di Legge, a condizione che siano conseguenza diretta di un danno indennizzabile ai sensi dell assicurazione ed entro un limite del 10% del danno indennizzato. Tutto quanto sopra riportato ovviamente, a condizione che per tali danni egli sia stato dichiarato responsabile, totalmente o parzialmente, per Colpa Grave con sentenza della Autorità Giudiziaria Ordinaria, Civile o Penale e/o dalla Corte dei Conti. Assicurata l attività solidale in emergenza. Perché siamo infermieri, con un attività speciale che ci vede protagonisti anche nelle esigenze particolari, quelle in cui il nostro impegno è richiesto da spirito di civico servizio. Si pensi solo ad esempio a tutti i colleghi impegnati volontariamente in caso di terremoti e catastrofi. Per questo abbiamo condiviso con la società assicuratrice che l assicurazione fosse estesa anche alle occasioni di interventi eseguiti per dovere di solidarietà od emergenza sanitaria ed anche al di fuori dell attività retribuita; in tale ipotesi la copertura si intende estesa ai danni cagionati con colpa lieve con un sotto limite per sinistro di (un milione). Le nostre coperture valgono in tutto il mondo!!! La polizza copre l interessato, alle condizioni e termini ivi riportati, anche per le richieste di risarcimento originate da fatti dannosi accaduti, o comportamenti colposi posti in essere in qualsiasi Paese del mondo, su incarico dell ente ospedaliero di appartenenza, esclusi gli Stati Uniti d America, il Canada e i territori sotto la loro giurisdizione. La decorrenza della copertura RC colpa grave è retroattiva nei termini della polizza. Attenzione perché la copertura assicurativa di ogni associato non è automatica. A differenza del passato, per attivare le coperture ogni nostro associato dovrà seguire e portare a buon fine la procedura di adesione a lui dedicata, completamente gratuita, gestita dal Broker Marsh alla quale è possibile accedere collegandosi al sito del Nursing Up all indirizzo: Tale procedura consentirà, tra le altre cose, di scaricare ogni documento previsto, soprattutto il modulo di adesione da restituire a Marsh per poter poi ricevere il previsto certificato di assicurazione. Si raccomanda particolare attenzione a quanto sopra, poiché diversamente dal passato saranno assicurati solo gli associati del Nursing Up che avranno portato a buon fine la procedura di adesione. NURSING UP, PERCHÈ OGGI COME IERI NESSUN ALTRO È COME NOI!!!

5 IMPLEMENTAZIONE DELLE COMPETENZE INFERMIERISTICHE COME D INCANTO E DOPO MESI DI SILENZIO SE NE TORNA A PARLARE, SARÀ MERITO DELLE ELEZIONI? NUOVA BOZZA DI ACCORDO, FORSE DEFINITIVA In continuità con quanto abbiamo già scritto sulla materia, ma soprattutto perché Nursing Up ha vissuto da protagonista la problematica partecipando ai lavori del tavolo tra Ministero Regioni e Sindacati sull implementazione delle funzioni infermieristiche, comunichiamo che durante il mese di gennaio 2013, per noi inaspettatamente dal momento che i lavori sembravano essere stati interrotti definitivamente alla luce del silenzio del Ministero sulla materia (che durava ormai dalla fine dell estate 2012), è stato invece diffuso dalla federazione IPASVI attraverso la propria newsletter, il testo della bozza di accordo Stato Regioni che a seguire pubblicheremo. Desideriamo ora fare mente locale sulle principali posizioni del nostro sindacato sulla problematica dell implementazione delle competenze infermieristiche. Va ribadito preliminarmente che Nursing Up ha dato il proprio contributo proponendo e battendosi per una implementazione delle competenze infermieristiche che fosse condotta sulla strada dell ottimizzazione delle potenzialità professionali alla luce dei bisogni e delle esigenze del sistema sociale. In sostanza, per noi del Nursing Up il documento andava rivisto superando il metodo della declinazione analitica delle competenze. Peraltro, se di implementazione doveva trattarsi sarebbe stato necessario concentrare l attenzione esclusivamente su quelle macro classi di funzioni oggi erentemente, senza aver prima individuato stru- 5 menti e modalità capaci di evitare il rischio di tracciare una indiretta limitazione degli ambiti di potenziale esercizio delle funzioni infermieristiche, purtroppo evidente in casi del genere perché collaterale rispetto alla prevista ed a nostro parere eccessivamente meticolosa declinazione di talune classi di attività caratteristiche, così da correre il rischio di cadere in quello che molti chiamano mansionismo. Ad ulteriore sostegno di quanto sopra e sin dai primi approfondimenti sulla materia, il Nursing Up ha sottolineato al Ministero della Salute ed alle Regioni riunite al tavolo tecnico (per averne memoria al lettore basterà consultare le precedenti edizioni di questo periodico), che talune tra quelle competenze troppo meticolosamente declinate nei documenti sottoposti alla valutazione del sindacato già rientravano nell attuale alveo delle funzioni infermieristiche e tutto ciò faceva apparire pleonastica o addirittura paradossale ogni eventuale ipotesi di ricomprenderle in tali ambiti a posteriori, attraverso un provvedimento che si proponeva obiettivi di implementazione di quelle esistenti. Nei fiumi di osservazioni che abbiamo proposto all attenzione del tavolo tecnico, si legge forte la contestazione per il metodo inizialmente utilizzato per la elaborazione dell importante documento (bozza accordo stato regioni), per noi troppo rischioso proprio perché pericolosamente vicino a logiche di tipo mansionistico. Per questo ne abbiamo chiesto ripetutamente la revisione, anche per ottimizzarlo rispetto ai destinatari, una categoria di professionisti ormai universalmente accreditata. Vi proponiamo in sintesi, alcune tra le criticità che abbiamo riscontrato sulle precedenti versioni della bozza di accordo stato regioni dedicata all implementazione delle competenze infermieristiche. Abbiamo sempre sostenuto che tale delicato procedimento non avrebbe potuto realizzarsi co-

6 6 palesemente fuori dall area delle competenze infermieristiche al fine di valutarne una eventuale integrazione nel campo proprio di responsabilità di tale professionista, se necessario anche prevedendo doverose sinergie di tipo multidisciplinare. La questione delle funzioni improprie. Come sindacato professionale abbiamo anche richiamato all attenzione delle parti il problema delle funzioni improprie, chiedendo che fosse affrontato e risolto una volta per tutte e definitivamente. Parliamo di quell ampia gamma di attività improprie, retaggio della precedente normativa in materia, che l infermiere è ancora oggi costretto svolgere nonostante nulla abbiano a che vedere con il proprio attuale ruolo e responsabilità. La formazione. Sulla formazione Nursing Up ha sempre sottolineato l esigenza di stigmatizzare, SIA a tutela sia del cittadino che dei professionisti, la competenza esclusiva dello Stato e l importanza dell uniformità nazionale. Abbiamo sempre sostenuto che ogni ulteriore tipologia di formazione finalizzata all integrazione delle competenze ed eventualmente implementata e gestita dalle regioni sulla base di specifici bisogni territoriali, dovesse essere considerata esclusivamente come finalizzata ai bisogni territoriali del sistema salute, quindi cosa diversa rispetto alla prevista formazione Universitaria ed agli specifici livelli di qualificazione formativa previsti dalla Legge n 43/2006, che per noi devono essere uniformi ed intangibili su tutto il territorio nazionale. Il problema del concreto riconoscimento delle funzioni anche a livello contrattuale. Infine, ma solo per brevità, abbiamo portato all attenzione del tavolo Ministeriale e sostenuto in maniera determinata l esigenza di collegare a qualsiasi procedimento di implementazione delle competenze infermieristiche i doverosi riconoscimenti di ordine economico e contrattuale per gli infermieri ed abbiamo sottolineato in ogni dove che i lavori di tale tavolo non avrebbero potuto e dovuto prescindere dallo stigmatizzare e declinare i fondamenti. Abbiamo riassunto, ma solo brevemente, alcuni principali aspetti relativi al percorso intrapreso dal Nursing Up sul campo complesso e delicato dell implementazione delle competenze infermieristiche. Lo abbiamo fatto anche perché il nuovo documento, seppur apparso all improvviso, sembra tener conto della maggior parte delle nostre richieste e delle perplessità rappresentate al tavolo tecnico, parliamo anche quelle sul metodo che si ricorderà furono sollevate inizialmente e delle quali abbiamo scritto tanto. Di questo non possiamo che esserne contenti, soprattutto se rispondono al vero le informazioni ufficiose che ci giungono al momento di andare in stampa, sul fatto che la Commissione Salute delle Regioni avrebbe inoltrato il 6 febbraio, con parere favorevole, alla Conferenza Stato Regioni la bozza di documento di cui si parla per la definitiva approvazione. Certo il metodo lascia perplessi, perché non vi è dubbio che portare di corsa il documento in Conferenza Stato Regioni apre ad una serie di imprevisti. Non sappiamo se la Conferenza approverà il documento in tempo utile, ci piace pensare ed auspichiamo che questo sia possibile, in primis pensando al gran lavoro svolto e poi perché una volta perso questo treno e con le elezioni alle porte al momento di andare in stampa, viene davvero difficile immaginare cosa vorrà fare della problematica il nuovo Ministro, quello che verrà fuori dalle urne di Febbraio, ed appare ancor più difficile esserne certi. Auspichiamo fortemente che questa bozza di accordo travalichi il traguardo, anche se giunge a ridosso delle elezioni, quindi pochi attimi prima che il Governo attuale cessi formalmente le proprie funzioni. Certo in caso contrario diventerebbe davvero difficile non essere costretti a dar ragione a certa parte del mondo professionale, che già oggi sostiene che l improvvisa riviviscenza della bozza di accordo Stato Regioni abbia qualcosa a che fare con le imminenti elezioni, un passaggio strumentale quindi, ordito da qualche personaggio che avrebbe esigenza ed interesse di mettersi in evidenza agli occhi degli infermieri perché ad esempio candidato alle imminenti elezioni. Per quanto ci riguarda, rimettiamo alla sagace attenzione dei nostri colleghi ogni valutazione che ne consegue, con la consapevolezza, come sempre d altronde, che saranno proprio loro gli autorevoli giudici di fatti e comportamenti. In ogni caso, per dovere e precisione e perché sulla problematica noi abbiamo lavorato alacremente, a seguire il lettore troverà il testo della bozza di accordo Stato Regioni di ultima diffusione, sulla quale ovviamente, ci riserviamo riflessioni e doverosi approfondimenti, e che auspichiamo possa essere stata approvata al momento in cui chi legge riceverà a casa questa copia del periodico. Allegato il testo della bozza.

7 Bozza di Accordo, ai sensi dell'art. 4 del D.Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo e le Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e approfondimento delle competenze e delle responsabilità professionali dell'infermiere e dell'infermiere pediatrico. [Premesse] Art. 1 - (Oggetto) 1. Il presente Accordo, in relazione alle aree di intervento del successivo art. 2, definisce le modalità e i percorsi validi su tutto il territorio nazionale per riconoscere e promuovere lo sviluppo delle competenze e delle responsabilità professionali dell'infermiere e dell'infermiere pediatrico al fine di favorire lo sviluppo delle funzioni professionali in correlazione con gli obiettivi di educazione, prevenzione, cura, assistenza e riabilitazione previsti dalla programmazione sanitaria nazionale e regionale. 2. Le esperienze avanzate, già in essere in alcune Regioni o Aziende saranno ricondotte alle modalità e ai percorsi definiti dal presente accordo. Art. 2 - (Aree di intervento) Sono individuate le seguenti aree di intervento: 33AREA CURE PRIMARI - SER- VIZI TERRITORIALI/DISTRET- TUALI 33AREA INTENSIVA E DELL'E- MERGENZA URGENZA 33AREA MEDICA 33AREA CHIRURGICA 33AREA NEONATOLOGICA E PEDIATRICA 33AREA SALUTE MENTALE E DI- PENDENZE Art. 3 - (Modalità e percorsi per lo sviluppo delle competenze professionali) 1. Lo sviluppo delle competenze e delle responsabilità, basato sulla formazione, sulla ricerca e sull'esperienza professionale acquisita in ambito lavorativo, avrà come riferimento le norme deontologiche, le disposizioni normative ed amministrative relative ai contenuti dei profili professionali e gli ordinamenti formativi universitari, nonché le scelte d i programmazione nazionale e regionale, per migliorare la presa in carico della persona, la continuità assistenziale fra ospedale e territorio, il governo dei bisogni assistenziali, sanitari e socio sanitari delle persone, delle famiglie e della comunità assistita. 2. Le regioni e le province autonome, previo confronto con le rappresentanze professionali e sindacali, definiscono, all'interno del processo di accreditamento professionale, i criteri per lo sviluppo delle competenze degli infermieri e la conseguente revisione dei modelli organizzativi, sia ospedalieri che territoriali, ad iniziare dall'organizzazione dei presidi ospedalieri per intensità di cure e dai modelli per complessità assistenziale, in relazione alle esigenze regionali e professionali. 3. Con riferimento al precedente comma 2 le regioni e le provincie autonome, sulla base di una specifica intesa con le rappresentanze sindacali e professionali, definiranno, in collaborazione con l Università, entro 180 giorni dall'approvazione del presente Accordo, i percorsi attuativi e i criteri per riconoscere pregresse specifiche esperienze, nonché i percorsi formativi da effettuarsi in ambito regionale o aziendale, anche ai fini dell'attribuzione dei Crediti Formativi Universitari (CFU). Art. 4 - (Formazione e sperimentazione) 1. Con successivo provvedimento del Ministero dell'università e della Ricerca Scientifica di concerto con il Ministero della Salute e d 'intesa con le Regioni e Province Autonome, saranno emanati gli indirizzi per dare corso alla formazione dell'infermiere specialista, in attuazione dell'art. 6 comma l lettera c, della legge l febbraio 2006 n. 43, nonché i criteri per il riconoscimento dei CFU relativi ai percorsi pregressi effettuati in ambito regionale, delle provincie autonome e regionale. In relazione all'attuazione delle modalità e dei percorsi di cui ali 'articolo 3, saram10 inoltre rivisitati i piani eli studio delle Lauree, delle Lauree Magistrali e dei Master universitari di I e II livello. 2. Le regioni e le provincie autonome promuovono specifiche ed innovative sperimentazioni clinico, assistenziali, gestionali e formative, in ottemperanza alle modalità e ai percorsi di cui ali 'articolo 3 e successivamente ai processi formativi di cui al precedente comma, avendo come riferimento una moderna ed efficace integrazione delle competenze all interno eli equipe multi professionali. Art. 5 - (Governo dell evoluzione professionale, formativa e organizzativa nel SSN) 1. Le regioni e le provincie autonome inviano la documentazione relativa ai percorsi di cui al precedente articolo 3 al Ministero della Salute. 7

8 8 2. Per promuovere lo sviluppo omogeneo delle competenze professionali e dei conseguenti modelli organizzativi nel Servizio Sanitario Nazionale, nonché per promuovere e diffondere le buone pratiche, presso il Ministero della Salute è istituito l 'Osservatorio nazionale delle buone pratiche professionali e organizzative, cui partecipano i rappresentanti del Ministero della Salute, i rappresentanti delle Regioni, le rappresentanze professionali e sindacali. L'Osservatorio nazionale delle buone pratiche professionali e organizzative, valutata la documentazione pervenuta ai sensi del comma l, esprime pareri motivati al fine di promuovere lo sviluppo omogeneo nel Servizio Sanitario Nazionale. L'Osservatorio nazionale delle buone pratiche professionali e organizzative ha facoltà di organizzare i propri lavori secondo le modalità operative e le priorità che riterrà opportuno individuare. Il Ministero della Salute è incaricato della diffusione dei pareri dell Osservatorio nazionale delle buone pratiche professionali e organizzative. 3. I pareri dell'osservatorio nazionale delle buone pratiche professionali e organizzative di cui al comma 2, trasmessi periodicamente al Comitato di Settore, costituiranno elementi propedeutici alla revisione degli strumenti giuridici, economici e normativi nell ambito delle trattative per il rinnovo dei Contratti Collettivi Nazionali eli Lavoro. Art. 6 - (lnvarianza) 1. Dal presente accordo non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. BOZZA Evoluzione della professione infermieristica Aree di competenza nei nuovi scenari sanitari e socio sanitari Tavolo di lavoro Regioni-Ministero (sviluppo dei profili di competenza dell'infermiere) Nel contesto del servizio sanitario nazionale e in modo più estensivo nell'assistenza alla persona, si sta assistendo ad una significativa evoluzione delle componenti organizzativo-assistenziali conseguenti all'oggettivo manifestarsi di alcuni fenomeni, legati in particolare, all'aumento dell'età media, della popolazione con fragilità e malattie cronico-degenerative, a cui si associa la costante e profonda evoluzione scientifica e tecnologica. Ciò, rende necessario ridefinire gli ambiti di cura e di assistenza, perseguendo processi basati sulla continuità, data dai percorsi assistenziali tendendo da un lato, a standardizzare e sistematizzare le principali prestazioni e dall altro, ponendo le basi per la personalizzazione dell'assistenza. Il generarsi con forza di nuove esigenze nell istituire servizi, rivisitare luoghi di cura, sia ospedalieri che territoriali, rende peculiare la modificazione del ruolo professionale, dato dalle competenze, abilità e capacità dell'infermiere. La ridefinizione degli ambiti di attività con modalità multiprofessionali, e il conseguente ampliamento delle competenze/responsabilità acquisite nel percorso formativo - laurea triennale, laurea magistrale, master di primo e secondo livello percorsi formativi modulari strutturati dalle Regioni in base a specifiche esigenze - costituisce l'ambito di azione e lo spazio istituzionale in cui proporre le necessarie modifiche. Le sfide che dovranno essere affrontate nell'immediato futuro dal Sistema Sanitario (sostenibilità, equità, appropriatezza, efficacia, efficienza, consenso) inducono ad affrontare alcuni nodi problematici al fine di contemperare il raggiungimento degli obiettivi di sistema indicati nel PSN e dai rispettivi Piani Sanitari Regionali. Investire nella professione infermieristica ponendo le basi per una nuova autonomia e responsabilità professionale, consente di favorire un sistema professionale capace di sostenere e soddisfare le esigenze dei servizi e della popolazione. Uno dei più significativi determinanti del buon andamento/qualità dei servizi sanitari e socio sanitari è costituito dall insieme degli operatori che, costituendo l'interfaccia principale tra il sistema e i cittadini assumono un ruolo centrale nella realizzazione di risposte di qualità, efficienza/appropriatezza dei processi e dei percorsi di cura e di assistenza, efficacia della relazione umana e professionale e di un proattivo risk management. Il riorientamento della formazione deve essere centrato sullo sviluppo di piani di studio, programmi di formazione, basati sulle competenze, orientati alla comunità, rivolti allo studente e alla soluzione dei problemi di salute e dei servizi. I livelli di forma zione curriculare universitaria (laurea, m aster e laurea magistrale) devono basarsi su modelli di apprendimento per competenze e tendere a certificare le conoscenze, le abilità e i comportamenti del professionista in linea con quanto previsto dal «processo di Bologna».

9 Il quadro normativo delle professioni infermieristiche L'evoluzione delle professioni infermieristiche vede il suo inizio con il D.lgs 30 dicembre 1992 n.502 che, nell'adeguare l'impianto del SSN nato dalla legge 833/78, trasferisce la formazione infermieristica dalla sede regionale a quella universitaria e statuisce che la conseguente ridefinizione del profilo professionale dell infermiere e dell infermiere pediatri co dovrà aversi tramite specifico decreto del Ministero della sanità (ora ministero della salute). Il Ministero della Sanità con Decreto 14/09/1994 n. 739 "Regolamento concernente l'individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell'infermiere", delinea il profilo professionale dell'infermiere - che viene definito responsabile dell'assistenza generale infermieristica - e specifica che l'assistenza infermieristica, preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa, è di natura tecnica, relazionale, educativa. Il Ministero della Sanità (ora ministero della salute) con Decreto 17/01/1997 n. 70 "Regolamento concernente l'individua zione della figura e del relativo profilo professionale dell'infermiere pediatrico", delinea il profilo professionale dell infermiere pediatrico con funzioni analoghe a quelle dell'infermiere per quanto attiene il neonato, il bambino, l'adolescente. L'impianto normativa sopra descritto viene successivamente perfezionato: 33dalla legge 26/02/1999 n. 42 "Disposizioni in materia di professioni sanitarie" che sancisce che quella infermieristica è una professione sanitaria a tutto tondo e che "Il campo proprio di attività e di responsabilità delle professioni sanitarie di cui all'articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni e integrazioni, è determinato dai contenuti dei decreti ministeriali istitutivi dei relativi profili professionali e degli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi di diploma universitario e di formazione post-base nonché degli specifici codici deontologici, fatte salve le competenze previste per le professioni mediche e per le altre professioni del ruolo sanitario per l'accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea, nel rispetto reciproco delle specifiche competenze professionali". 33dalla legge 10 agosto 2000 n. 251 "Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica" che all art. 1, comma 1, 2 e 3 recita: 1. Gli operatori delle professioni sanitarie dell area delle scienze infermieristiche e della professione sanitaria ostetrica svolgono con autonomia professionale attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva, espletando le funzioni individuate dalle norme istitutive dei relativi profili professionali nonché dagli specifici codici deontologici ed utilizzando metodologie di pianificazione per obiettivi dell'assistenza. 2. Lo Stato e le regioni promuovono, nell'esercizio delle proprie funzioni legislative, di indirizzo, di programmazione ed amministrative, la valorizzazione e la responsabilizzazione delle funzioni e del ruolo delle professioni infermieristico - ostetriche al fine di contribuire alla realizzazione del diritto alla salute, al processo di aziendalizzazione nel Servizio Sanitario Nazionale, all'integrazione dell'organizzazione de/lavoro della sanità in Italia con quelle degli altri Stati dell'unione europea. 3. Il Ministero della Sanità, previo parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, emana linee guida per: l'attribuzione in tutte le aziende sanitarie della diretta responsabilità e gestione delle attività di assistenza infermieristica e delle connesse funzioni; la revisione dell'organizzazione del lavoro, incentivando modelli di assistenza personalizzata". 33dalla L. n. 43/2006 "Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecniche e della prevenzione e delega al Governo per I istituzione dei relativi ordini professionali" che all'art. 6 recita: "ART. 6 (Istituzione della figura di coordinamento), comma 1: in conformità all ordinamento degli studi dei corsi universitari, disciplinato ai sensi dell'art. 17, comma 95, della legge 15 maggio 1997, n 127, e successive modificazioni, il personale laureato appartenente alle professioni sanitarie di cui all'art. 1, comma 1, della presente legge, è articolato come segue: a. omissis; b. omissis; c. professionisti specialisti in possesso del master di primo livello per le funzioni specialistiche rilasciato dall'università ai sensi dell'art.3, comma 8, del regolamento di cui al decreto del Ministro de/l 'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica 3 novembre 1999, n 509, e dell'art.3, comma 9, del regolamento di cui al decreto del Ministro dell Istruzione, de/l 'Università e della Ricerca 22 ottobre 2004, n 270 d. omissis. 9

10 10 Per effetto del surriportato quadro normativa è dato osservare che: a) le professioni infermieristiche sono professioni autonome (art. 1 L. n. 42/1999 e art. 1, comma 1, L. 251/2000), essendo stata abrogata la definizione di ''professione sanitaria ausiliaria" ex art. 1, comma 1; b) l'oggetto della professione è costituito dalle attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva (art. 1, comma 1, L. n. 251/2000); c) le funzioni proprie della professione sono definite dalle norme istitutive dei relativi profili professionali, dai contenuti degli ordinamenti didattici, nonché dagli specifici codici deontologici ed utilizzando metodologie di pianificazione per obiettivi dell assistenza (art. 1, comma 1, L. 251/2000); d) ulteriori funzioni possono essere stabilite dallo Stato e dalle Regioni nell'esercizio delle proprie funzioni legislative, di indirizzo, di programmazione ed amministrative. e) Si definisce specialista (L. 43/06) il professionista in possesso del master universitario per le funzioni specialistiche, con piani di studio concordati con il Ministero dell'università e della Ricerca, il Ministero della Salute e delle Regioni/Province Autonome, previa definizione delle aree di specializzazione e dei conseguenti fabbisogni. Appare evidente che i criteri per la determinazione delle competenze proprie della professione, vengono sostanzialmente individuati: a) nel criterio guida - introdotto dall'art. 1, comma 1, L. n. 251/ che preordina la professione allo svolgimento delle attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva ; b) nei criteri limiti - previsti dall'art. 1, L. n. 42/1999 e dall'art. 1, comma 1, L. 251/ costituiti dai profili professionali, dall'ordinamento universitario e formativo post-base e dai codici deontologici. E' altresì evidente che i criteri limiti di cui alla sopra riportata lett. b) configurano una dinamicità in progress di attribuzione di competenze/responsabilità e funzioni secondo quanto già previsto o potrà essere stabilito da disposizioni normative ed amministrative, preordinate a definire i profili professionali, gli ordinamento universitari e formativi, le regole deontologiche. Il tutto è esaltato e rafforzato dalla portata della previsione dell'art. 1, comma 2, L. n. 251/2000 là dove attribuisce espressamente allo Stato e alle Regioni il compito di promuovere, nell'esercizio delle proprie funzioni legislative, di indirizzo, di programmazione ed amministrative, la valorizzazione e la responsabilizzazione delle funzioni e del ruolo delle professioni infermieristico - ostetriche al fine di contribuire alla realizzazione del diritto alla salute, al processo di aziendalizzazione nel Servizio Sanitario Nazionale, all'integrazione dell'organizzazione de/lavoro della sanità in Italia con quelle degli altri Stati dell'unione europea. Quanto sopra indica che la valorizzazione e responsabilizzazione delle funzioni e del ruolo della professione ad opera dell'attività legislativa ed amministrativa dello Stato e delle Regioni, deve essere realizzata alla luce e nel rispetto: a) della competenza propria della professione, che si identifica con le attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva (art. 1, comma 1, L. n. 251/2000); b) dell'evoluzione dei percorsi formativi definiti dalle istituzioni universitarie e formative per le professioni sanitarie. La statuizione dell'art. 1 della Legge 42, "Il campo proprio di attività e di responsabilità delle professioni sanitarie... è determinato dai contenuti dei decreti ministeriali... fatte salve le competenze previste per le professioni mediche e per le altre professioni del ruolo sanitario... nel rispetto reciproco delle specifiche competenze professionali", ha provocato, anche recentemente, un significativo dibattito tra la professione infermieristica e quella medica soprattutto per quanto concerne la ridefinizione dei campi di attività e delle competenze/responsabilità nei percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (PDTA), la continuità dell'assistenza e la presa in carico territoriale di numerose tipologie di pazienti, l'innovazione dell'organizzazione del lavoro. In considerazione della complessità quotidiana del funzionamento degli ospedali, dei servizi sanitari e socio sanitari territoriali e della necessaria innovazione dei processi dell'organizzazione e dei percorsi-clinico-assistenziali-riabilitativi si pone, con evidenza, la necessità del lavoro interdisciplinare e multiprofessionale all'interno delle attività clinico assistenziali dirette alla tutela della salute degli individui e della collettività. Tale scenario richiede l'acquisizione di saperi elevati per ciascuna professione dell équipe e competenze agite in una logica di integrazione, collaborazione e cooperazione tra professionisti e non solo dell'area sanitaria. Metodo di lavoro: partecipazione, comprensione e condivisione Un esercizio professionale flessibile, dinamico ed integrato rende necessaria l'innovazione dei rapporti fra le diverse professionalità sanitarie e socio-sanitarie e di organizzare i processi produttivi anche definendo e ridefinendo "in progress" spazi e attività che arricchi-

11 scono le competenze distintive di ogni professione che in tal modo garantisce valore aggiunto ai processi di cura ed assistenza. Allo scopo diviene rilevante la capacità di relazionarsi proattivamente nell'intento di fornire appropriate prestazioni e costruire un clima lavorativo che favorisca comprensione, partecipazione e riconoscimento/valorizzazione di ogni specifico apporto professionale. Nell'ottica di cui sopra, diviene fondamentale che la politica orienti azioni programmatiche e piani di studio che valorizzino i concetti precedentemente illustrati; nel contempo diviene fondamentale anche che i Ministeri in condivisione con le Regioni producano atti e strumenti di pianificazione, attuazione e valutazione dell impatto di tali innovazioni sulla salute dei cittadini e sulla sostenibilità economica. Gli strumenti operativi Per attuare quanto disposto dal presente documento risulta necessaria la ridefinizione e l'avanzamento delle competenze del profilo professionale dell'infermiere veicolata da strumenti operativi quali, ad esempio: 33indirizzi generali nel nuovo Patto salute; 33accordo Stato-Regioni che fornisce indirizzi per la gestione del sistema salute e sviluppo professionale; 33provvedimenti di Giunta Regionale per l'implementazione di modelli organizzativi basati sull'intensità di cura e la complessità assistenziale sia a livello ospedaliero che nei servizi territoriali; 33percorsi attuativi definiti da aziende ed altre istituzioni sanitarie e socio sanitarie finalizzati alla condivisione e partecipazione delle professionalità interessate; 33decreti di Giunta Regionale per l'individuazione e attivazione di percorsi formativi professionalizzanti nell'ambito dei Sistemi Sanitari Regionali; 33accordi fra Università e Regione per l'attivazione dei corsi di studio universitari di scienze infermieristiche; 33indirizzi interministeriali per la ridefinizione dei piani di studio curriculari della laurea triennale e magistrale nonché dei master di primo e di secondo livello; 33linee guida allegate al Piano Sanitario Nazionale o ai Piani Sanitari Regionali o Piani Socio Sanitari Regionali; 33linee progettuali/sperimentali nazionali o regionali per determinati campi di attività, o per percorsi diagnostico terapeutico assistenziali o processi clinico assistenziali; 33tassonomie di competenze da svilupparsi nei percorsi di studio e certificate anche in aderenza agli standard europei definite dal Ministero della Salute e dalla Conferenza Stato Regioni. La ridefinizione, l'implementazione e l'approfondimento delle competenze e responsabilità professionali degli infermieri riguarda, in prima fase, le competenze che possono essere esercitate, dando atto agli strumenti sopra presentati, nelle seguenti aree professionali: 33Area cure primarie - infermiere comunità - famiglia; 33Area intensiva e dell'emergenza urgenza; 33Area medica; 33Area chirurgica; 33Area neonatologica e pediatrica; 33Area salute mentale e dipendenze. Quanto rappresentato fonda il proprio razionale attraverso una visione integrata delle seguenti componenti: 33contrattuale: dove porre in essere un sistema di flessibile dinamicità, escludendo ingessature organizzative, nelle progressioni di carriera e favorendo meccanismi di valorizzazione professionale capaci di riconoscere il valore e il contributo posto da parte del singolo professionista nel processo assistenziale/organizzativo per il tempo di effettivo e positivo esercizio della competenza; 33formativa regionale: dove attivare una formazione, in collaborazione con l'università, finalizzata all'avanzamento delle competenze dell'infermiere. I programmi di formazione saranno valutati ai fini del riconoscimento dei CFU (Crediti Formativi Universitari) tramite preventivo accordo con l Università; 33formativa curricolare universitaria dove ridefinire i piani di studio della laurea triennale e magistrale nonché dei master condivisi in accordi tra ministeri e regioni al fine di rispondere alle necessità di sviluppo della professione infermieristica percorrendo in tal modo positive esperienze già mature in ambito internazionale. Nella definizione dei nuovi percorsi formativi è essenziale una forte integrazione fra l 'Università e il SSR affinché la formazione universitaria faccia proprie le necessità che nascono sia dall'evoluzione dei sistemi sanitari sia dalla necessità di sviluppare competenze professionalizzanti, 3 3 accreditamento professionale sui diversi livelli di carriera finalizzato allo sviluppo di un sistema di garanzia per il professionista e il cittadino basato sulla certificazione delle competenze del singolo, attraverso la costituzione a livello di ogni Regione o Provincia Autonoma di un Sistema di certificazione delle competenze capace di garantire coerenza tra lo sviluppo del sistema salute e la capacità dei professionisti di rispondere in termini di performance adeguate. 11

12 NURSING UP ANCORA UNA VOLTA IMBATTIBILE! GRATIS, SOLO PER GLI ISCRITTI NURSING UP AVENTI TITOLO E CHE ADERIRANNO, 5 MILIONI DI EURO DI COPERTURA PER RESPONSABILITA CIVILE "COLPA GRAVE" PERCHè IL NURSING UP TI ASSICURA? TU CHE DICI??

13 GRATIS, per i nostri iscritti aventi titolo e che aderiranno, l'assicurazione RESPONSABILITÀ CIVILE "COLPA GRAVE", valida fino al 31 dicembre Per gli infermieri che hanno scelto di stare con Nursing Up, arriva la tutela da parte di una delle principali compagnie al mondo. NURSING UP IL SINDACATO DEGLI INFERMIERI ITALIANI via Carlo Conti Rossini, Roma nursingup@nursingup.it numero verde: Principali caratteristiche Il massimale cresce, passando dai 2,2 milioni di euro dell'anno 2012 a CINQUE MILIONI di euro per sinistro e/o sinistro in serie per assicurato nel Collegandosi a sarà possibile accedere direttamente al sito del broker Marsh per l'adesione gratuita e per verificare le condizioni complete di polizza. COLPA GRAVE

14 14 DAI NOSTRI ISCRITTI Riceviamo e volentieri pubblichiamo l originale lavoro del collega Maurizio Davì, referente infermieristico di area presso Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura di Trento. Un altro ambito che coinvolge tutti i professionisti infermieri è quello dell ECM, settore che durante gli ultimi anni è stato interessato da una costante evoluzione finalizzata all ottimizzazione delle regole vigenti ed al perfezionamento dell intero processo da parte dei competenti organismi. Si tratta di regole in continua evoluzione, proprio per questo pensiamo sia utile, di tanto in tanto, proporre il punto della situazione. Gli articoli che provengono da parte dei professionisti vengono pubblicati sotto la specifica ed univoca responsabilità dell autore/i VALUTAZIONE DELL IMPATTO DEL MODELLO PORTE APERTE NEL SERVIZIO PSICHIATRICO DI TRENTO di Maurizio Davì dott. Mag. in Scienze infermieristiche Questo breve articolo è tratto da un ampio lavoro di revisione della letteratura dal titolo: Valutazione dell impatto del modello porte aperte nei servizi psichiatrici diagnosi e cura effettuata da Maurizio Davì con la supervisione del dr. Renzo De Stefani. Nascita del progetto porte aperte. Il progetto porte aperte del Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura (SPDC) di Trento è nato nel 2007 in coerenza con le pratiche e la cultura dell empowerment e del Fareassieme già da anni presenti all interno del servizio. In reparto nell arco della settimana si svolgono attività strutturate a valenza terapeutica con il fine di fornire agli utenti delle strategie di coinvolgimento utili a stimolare processi di cambiamento e di sviluppo positivo cercando di favorire al massimo processi di responsabilizzazione. I dati. Tabella 1 - Episodi di aggressività SPDC di Trento tra il 2008 e il 2012* *i dati del 2012 sono aggiornati a giugno Tabella 2 - Allontanamenti non autorizzati dall SPDC di Trento dal * *i dati del 2012 sono aggiornati al mese di giugno

15 Tabella 3 - Dati del questionario di soddisfazione reparto a porte aperte di Trento - aprile/settembre 2012 Tabella 5 Percezioni del personale sul clima di reparto - porte aperte (anno 2011) Vantaggi/svantaggi delle porte chiuse/ aperte: vissuti. Il vissuto degli utenti. Nel reparto di Trento il contributo degli utenti e familiari è stato fin dall inizio del progetto valorizzato; oltre alla partecipazione alle riunioni di reparto sul tema in questione, si è cercato di approfondire le loro percezioni sui vantaggi/svantaggi di un reparto psichiatrico con le porte chiuse/ aperte attraverso la somministrazione di un questionario che è stato poi oggetto di discussione in una riunione di servizio. Le domande del questionario sono state tratte da uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Nursing, tradotte e adattate nel 2008 dal dr. Alessandro Salvi e dal gruppo di lavoro porte aperte del servizio psichiatrico di Trento. Il vissuto degli operatori. A Trento, il delicato passaggio da porte chiuse ad aperte è stato strettamente monitorato. Nei primi mesi sono state organizzate frequenti riunioni ad hoc per parlare dei vissuti del personale e per condividere situazioni di difficoltà legate alla nuova organizzazione; in alcune occasioni è stato utilizzato anche lo spazio quotidiano dopo le consegne infermieristiche. Come strumento di monitoraggio è stata utilizzata la scheda del clima di reparto. Sono stati messi a confronto i dati del clima di reparto dei primi 6 mesi del 2010, quando il reparto aveva ancora le porte chiuse, con i dati dei primi 6 mesi del 2011 con l organizzazione a porte aperte (Tabelle 4-5). Tabella 4 - Percezioni del personale sul clima di reparto - porte chiuse (anno 2010) Formazione del personale. Prima dell avvio della sperimentazione del modello organizzativo a porte aperte nell SPDC di Trento si è cercato di formare il personale attraverso un confronto diretto con operatori che lavorano già con tale modello. Alcuni rappresentanti del gruppo si sono recati infatti in alcuni dei reparti psichiatrici a porte aperte in altre parti d Italia dove non si pratica la contenzione fisica; per favorire una maggior condivisione delle informazioni raccolte in tali esperienze, sono stati stesi dei report delle visite e organizzate riunioni di servizio su questo tema. DISCUSSIONE. Episodi di aggressività. Una politica non restrittiva già da anni presente all interno del servizio psichiatrico di Trento (di cui l apertura delle porte è solo un ultimo tassello) ha contribuito a una graduale riduzione degli episodi di aggressività. Tale esperienza ha portato il personale a riflettere su come porte chiuse e programmi molto rigidi di controllo durante i giorni di degenza (limitazioni a sigarette, denaro e caffè) fossero spesso elementi di provocazione in grado di scatenare gravi reazioni comportamentali in quanto percepiti come una limitazione ingiustificata alla libertà dell utente. Episodi di allontanamento. L esperienza di Trento mostra un aumento del numero degli allontanamenti con le porte aperte anche se ad essersi ridotti sono gli eventi negativi ad essi correlati. Con le porte chiuse, gli allontanamenti degli utenti nell SPDC di Trento erano accompagnati nella maggior parte dei casi da reazioni violente o ad alto rischio come per esempio la forzatura di finestre e serrature, il tentativo di arrampicarsi sulle ringhiere, episodi di aggressività nei confronti degli operatori (furto di chiavi), atti di vandalismo. Questi dati trovano supporto anche in altri studi internazionali. I dati raccolti dal personale durante la fase a porte chiuse hanno mostrato inoltre che il numero relativamente ridotto degli allontanamenti dalla porta principale era controbilanciato da un più consistente numero di allontanamenti non autorizzati dal giardino. Secondo l esperienza di Trento, con il modello organizzativo a porte aperte, nella maggior parte dei casi, gli utenti che sono usciti dal reparto dalla porta principale, non hanno assunto atteggiamenti incongrui e sono rientrati poco dopo (da soli o accompagnati); la meta della fuga è stata solitamente il bar dell ospedale e il motivo principale il desiderio di bere un caffè. 15

16 16 Soddisfazione degli utenti. I dati rilevati dal 2011 ad oggi mostrano un progressivo aumento dei livelli di soddisfazione. In particolare gli 87 questionari compilati dagli utenti tra aprile e settembre 2012 a quasi due anni dall apertura delle porte aperte, confermano questo trend positivo. Vantaggi/svantaggi delle porte chiuse: il vissuto degli utenti. La maggior parte degli utenti ritiene oppressivo un reparto a porte chiuse considerandolo un ambiente più simile ad una prigione che ad un luogo di cura; alcuni vissuti fanno emergere tuttavia un desiderio di sentirsi protetti e al sicuro. Tale posizione è emersa anche a seguito della compilazione di un questionario sui vantaggi/svantaggi riguardo l apertura delle porte del reparto psichiatrico somministrato agli utenti di Trento prima dell apertura delle porte. Ciò che emerge da questi vissuti, nella maggior parte dei casi, è un desiderio di libertà associata a un desiderio di sentirsi al sicuro e protetti, condizioni possibili queste grazie alla presenza del personale, in grado di accompagnare l utente nel processo di cura, garantendo vicinanza e relazione. A tali bisogni dunque, più che lo stato della porta (chiusa/aperta), risponde la qualità del legame terapeutico proprio della relazione operatore-paziente. Quest ultima è vissuta infatti, dal personale infermieristico, come fondamentale per aiutare le persone ricoverate a stare meglio e per costruire una buona alleanza terapeutica. Aprire le porte vuol dire mettersi nella condizione di riconoscere i momenti di grandissimo disagio e di sofferenza senza isolare i pazienti. Vantaggi/svantaggi delle porte chiuse: il vissuto degli operatori. I dati analizzati hanno evidenziano, nei primi sei mesi, un peggioramento del clima di reparto, sono risultate diffuse tra il personale infatti reazioni emotive di tensione (codice arancio) e sentimenti di rabbia e frustrazione (codice rosso). Questa situazione è stata certamente anche acuita dall aumento del numero di ricoveri negli ultimi anni, dal ritardo dei lavori di ristrutturazione (lavori che avrebbero dovuto ampliare il reparto e spostare l ambulatorio infermieristico vicino la porta d ingresso), dalla mancata riduzione di 1-2 posti letto (attualmente 15), dai collegamenti non sempre funzionali tra le varie strutture dell area criticità, dalla poco chiara definizione di ambiti di responsabilità e infine dalla mancanza di una procedura scritta di gestione condivisa (criticità affrontate nei mesi successivi). Formazione del personale. Per lavorare nelle strutture a porte aperte sono richiesti al personale infermieristico livelli di preparazione avanzata mirati all utilizzo di affinate tecniche relazionali e alla costruzione di una relazione empatica con il paziente anche nelle situazioni di crisi acuta. Tra il personale di Trento è ancora molto sentito il bisogno di apprendere strategie di contenimento basate sulla relazione. Si ritiene quindi fondamentale proseguire sulla strada della formazione continua del personale. MASTER MAXIEMERGENZE SANITARIE ED ELISOCCORSO IN AMBIENTE OSTILE È GIUNTA L ORA DEGLI ESAMI! Il prossimo mese di aprile si terrà la prova finale del MASTER IN MAXIEMERGENZA SANITARIA ED ELISOCCORSO IN AMBIENTE OSTILE, un percorso Universitario realizzato in collaborazione con l Università Telematica Leonardo da Vinci, voluto dal Nursing Up e dedicato esclusivamente ai nostri iscritti. Il progetto è stato fermamente voluto del nostro sindacato, per consentire agli associati che ne hanno fatto richiesta, di frequentare e vedere certificato a livello accademico un percorso di studi di elevato valore. Salvo prova contraria, siamo gli unici a poter accreditare tale vanto, aver dato la possibilità agli associati che ne hanno fatto domanda, di frequentare gratis un vero a proprio Master Universitario di Primo livello. Per Nursing Up tutto ciò significa realizzare una delicata mission statutaria, quella che ci vede impegnati nel valorizzare l alveo delle competenze professionali che sottende al lavoro dei nostri associati in qualità di professionisti. L attività didattica realizzata dall Ateneo è stata svolta da docenti universitari, scelti tra i massimi rappresentanti in materia, integrati da esperti scelti fra i più affermati in ambito privato e pubblico. Questo nostro modo di fare, unito al costante incremento degli iscritti sul territorio nazionale, che in base alle ultime rilevazioni ARAN del 2011 ci classifica come il più numeroso sindacato infermieristico sul territorio nazionale, ci premia ogni giorno del delicato lavoro che svolgiamo. Di tutto ciò andiamo fieri, convinti che stiamo parlando di una tra le principali caratteristiche che fanno la differenza tra il nostro sindacato e gli altri. In bocca al lupo dunque, ai colleghi chiamati a sostenere gli esami e per quello che sarà il loro eccellente futuro professionale. Nursing Up

17 NUOVE CONVENZIONI PER I NOSTRI ISCRITTI Nursing Up vive ogni giorno con l unico scopo di assistere i propri iscritti ed in quest ottica ha individuato per il 2013 anche nuove convenzioni utili a fornire condizioni agevolate per servizi che soddisfino varie esigenze degli infermieri. Quest anno si è seguito un filo conduttore che è la cura della mente ed anche del corpo, dedicata a noi ed alle nostre famiglie. In particolare abbiamo puntato su necessità di formazione, recupero anni scolastici, ed una proposta molto educativa per le vacanze di famiglia. Convenzione con scuolaonline (struttura privata) Si presenta come la prima scuola privata interamente online che offre da molti anni servizio privato di preparazione scolastica per il conseguimento del diploma di scuola secondaria superiore. L'esame di Stato dovrà essere sostenuto presso una Scuola Pubblica indicata dalle competenti istituzioni nei modi previsti dalla Legge. Il Diploma a coloro che che avranno superato gli esami di Stato verrà rilasciato da parte della scuola pubblica interessata. Si tratta di lezioni online in diretta in orario serale (tra le e le 21.00) dal lunedì al venerdì con possibilità di replica 24 ore al giorno per tutto l anno scolastico. Ovviamente il numero di ore settimanale dipende dal piano di recupero del singolo studente. Ogni nostro associato potrà avere un area personale per l accesso al servizio didattico tramite nome utente e password. Garanzia promosso o ripreparato. Tutor personale per la gestione del metodo di studio e la risoluzione di qualsiasi problematica dovesse presentarsi lungo il percorso didattico. Prove di verifica on line e testi scolastici in formato elettronico stampabile. Il percorso inizierà i primi di Ottobre 2013 e le iscrizioni dovranno essere effettuate entro il 31/10/2013. Il costo per in nostri iscritti è di 980,00 iva inclusa, anche dilazionabile. Ulteriori informazioni dal sito sezione prima fila. Convenzione con Centri Rousseau I centri Rousseau sono una cooperativa sociale ONLUS che sperimenta modalità educative innovative, a tal fine progetta e gestisce attività che favoriscono la crescita dei bambini e dei ragazzi in una dimensione di gruppo attraverso iniziative ed esperienze di vita comunitaria, quali le vacanze estive e numerose altre attività durante l anno. In particolare, durante il periodo estivo, i Centri Rousseau organizzano campeggi per i minori e si tratta di percorsi educativi partecipativi che mirano allo sviluppo del senso critico individuale, alla creazione di un gruppo gestito con modalità antiautoritarie ed all accettazione della diversità come arricchimento reciproco. Sono vacanze basate sulla animazione e sul divertimento ma anche al contempo promuovono la responsabilizzazione del singolo e la scoperta delle ricchezze naturali e culturali del territorio circostante. La cooperativa organizza anche vacanze rivolte ad adulti e famiglie e si tratta di sperimentazioni di vita comunitaria in cui si dispiega lo spirito di collaborazione e di solidarietà tra persone che manifestano le stesse esigenze. Vi sono anche momenti in cui scoprire il piacere del gioco. Tutte le vacanze sono differenziate per fasce d età e si svolgono in meravigliosi luoghi della nostra Penisola. Ulteriori informazioni dal sito sezione prima fila. 17

18 18 Convenzione Accademia Domani Accademia domani si propone di offrire servizi formativi evoluti ed on line agli associati al nursing up a condizioni estremamente vantaggiose rispetto al normale tariffario del mercato. L offerta contiene corsi online di: Brain traning, Memoria e lettura veloce. Alfabetizzazione informatica di base e guida alla certificazione ECDL Comunicazione e Marketing Gestione del Personale Programmazione Neuro Linguistica Organizzazione di Eventi Relazionarsi con sé stessi e con gli altri Yoga Educazione alimentare Psicologia Infantile. Tutti i corsi sono erogati interamente online disponibili per due anni consecutivi dalla data di acquisto con tempi e modi di completamento del programma interamente personalizzati. Ulteriori informazioni dal sito sezione prima fila. Lunga vita al Nursing Up Nursing Up elenca convenzioni per i propri iscritti e per correttezza comunica che per la fase di valutazione e di eventuale acquisto di ogni servizio o prodotto proposti nelle stesse, il rapporto giuridico riguarda esclusivamente il fornitore ed il consumatore interessato: per tale ragione invitiamo ogni nostro associato eventualmente interessato alle singole convenzioni a valutare dettagliatamente i termini ed ogni altra caratteristica e condizione dell offerta di proprio interesse prima di procedere all acquisto. CONGEDO PA PETIZIONE DEL NURSING UP AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PER L IMMEDIATA APPLICAZIONE DELLE NUOVE NORME. La legge ha stabilito che puoi usufruire del congedo parentale anche su base oraria ma tale possibilità ti è, ad oggi, negata. Con la recente legge di stabilità sono state recepite le modifiche previste dal Dl 216/2012 attuativo della direttiva 2010/18/ Ue e quindi è stato innovato l articolo 32 del D.lgs 151/2001 in materia di congedo parentale con l aggiunta del nuovo comma 1 bis. La novità che qui ci interessa in maniera particolare è stata sollecitata all Italia da parte dell Unione Europea, con il rischio di subire procedura di infrazione in caso di inerzia e riguarda la fruizione del congedo parentale. Secondo le nuove disposizioni infatti, a partire da gennaio di quest anno, almeno teoricamente, anche in Italia avrebbe dovuto essere possibile fruire dei congedi parentali ad ore. Si tratta di una novità importantissima per gli infermieri e per gli altri dipendenti, perché riguarda i congedi che spettano a ciascun genitore lavoratore, nei primi otto anni di vita del bambino, fino ad un periodo di sei mesi di astensione per ciascun genitore e comunque fino ad un massimo di dieci mesi complessivi, undici se il padre utilizza 3 mesi consecutivi. Sino ad oggi, i lavoratori con figli possono suddividere il congedo parentale in giorni, settimane o mesi mentre il nuovo decreto mira a recepire la direttiva 2010/18/UE (che doveva essere recepita entro l 8 marzo 2012) e che prevede il frazionamento in ore. Si pensi, anche solo come esempio, al beneficio che tale nuova regola apporterebbe (se applicata.) ai genitori i quali potrebbero utilizzare il congedo parentale frazionandolo in ore e non più soltanto in giorni, settimane o mesi, quindi beneficiando di uno strumento eccezionale di flessibilità. Il frazionamento in ore consentirebbe anche di diluire gli effetti in termini economici, ad esempio mezza giornata di congedo parentale consentirebbe di avere in busta paga l intera retribuzione per le ore lavorate, più un ulteriore 30% (per gli aventi diritto) in relazione alle ore di congedo utilizzate. Ancora una volta però, in questa nostra splendida Italia, fatta di paradossi ed in barba (almeno così sembra) alle previsioni della stessa legge, le aziende non riconoscono l esercizio di questo diritto fintanto che non saranno emanate le previste disposizioni rimesse ai CCNL, e quindi fino a quando non saranno decise le modalità di utilizzo e i criteri di calcolo della base oraria dei nuovi permessi. Ora, a noi pare davvero singolare che il legislatore abbia voluto inserire una norma di tale portata in un provvedimento adottato sulla cresta dell impellenza (la legge di stabilità), per vederlo poi congelare proprio a causa di una clausola tra le pieghe della stessa norma (parliamo del rinvio alle disposizioni contrattuali per le modalità di utilizzo e i criteri di calcolo della base oraria dei nuovi permessi), clausola che ci piace immaginare sia stata pensata solo come norma strumentale, quindi utile alla sua corretta applicazione.

19 RENTALE AD ORE A meno che, qualche tecnico intraprendente operante nella stanza dei bottoni non abbia voluto escogitare il metodo migliore per consentire alla nostra Italia di adottare un provvedimento contrassegnato con la targa della tempestività, ma solo perché questo veniva richiesto dall Unione Europea e per scongiurare il rischio di sanzioni. Certo questo verrebbe da pensare leggendo la clausoletta di rinvio alla contrattazione in un momento in cui i contratti non si fanno. Si, perché è noto che se l Italia non avesse provveduto, sulla materia non si sarebbe chiusa la procedura di infrazione. Purtroppo in questo particolare momento storico, che vede la contrattazione bloccata, almeno sino a tutto il 2014, le nuove norme rischiano di finire nel dimenticatoio, contro gli interessi dei nostri infermieri e soprattutto contro la stessa volontà del legislatore che per introdurle (ci piace immaginare ) ha voluto utilizzare non a caso, un provvedimento di tipo straordinario. Ma ci sono anche altre disposizioni, sempre sulla stessa materia, che risultano ancora oggi, inspiegabilmente, in attesa dei provvedimenti di attuazione. Si pensi a quelle introdotte dalla riforma del mercato del lavoro, la legge 92/2012. In particolare l articolo 4, comma 24, lettera b, che ha previsto la possibilità di concedere alla madre lavoratrice, al termine del periodo di congedo di maternità, per gli undici mesi successivi e in alternativa al congedo parentale, la corresponsione di voucher per l acquisto di servizi di baby-sitting o per fare fronte ai costi della rete pubblica dei servizi per l infanzia o dei servizi privati accreditati. Anche qui, le misure non diventano operative senza il previsto decreto attuativo. Per questa ragione Nursing Up oggi promuove una campagna di raccolta firme sul territorio nazionale. Chiediamo il sostegno di tutti i colleghi, anche delle loro famiglie e di qualunque altro cittadino (che condivide i contenuti della petizione allegata), per ottenere l intervento diretto del Presidente della Repubblica e delle altre Istituzioni democratiche del nostro Paese, affinché valutino la possibilità di adottare e/o proporre ai soggetti che ne hanno competenza, la provvisoria regolamentazione delle modalità di applicazione dei congedi parentali ad ore introdotti dalla recente legge di stabilità. Tutto questo ovviamente, fintanto che a ciò non provveda la contrattazione, come indicato dalle legge, dovendosi considerare il blocco delle negoziazioni in corso, che tale dovrebbe restare ancora per qualche anno. Questa ipotesi di intervento è per noi possibile ed il provvedimento che chiediamo è a nostro parere necessario nell interesse dei lavoratori e di tutti i professionisti che rappresentiamo. Auspichiamo la massima adesione e partecipazione da parte dei colleghi che operano negli enti del SSN, ma anche delle loro famiglie e di ogni altro cittadino interessato, ed invitiamo i dirigenti sindacali ad una capillare raccolta firme su tutto il territorio nazionale. Data di scadenza delle sottoscrizioni: 01 aprile Per sottoscrivere contatta qualsiasi rappresentante sindacale Nursing Up della tua azienda. La legge ha stabilito che puoi usufruire del congedo parentale anche su base oraria, ma tale possibilità ti è, ad oggi, negata! Fai sentire la tua voce, perché il diritto previsto ti venga garantito. Leggi e firma la petizione! Quest'ora (di permesso), la vivrai con lei? 19

20 20 AGGRESSIONI ALLE COLLEGHE INFERMIERE A TORINO LE PRIME SENTENZE DI CONDANNA DA PARTE DELLA MAGISTRATURA: CONDANNATI GLI AGGRESSORI E RICONOSCIUTI ALLE NOSTRE ISCRITTE I DANNI MORALI E MATERIALI. Il successo riportato qualche settimana fa innanzi il Tribunale di Torino - III sezione penale, con condanna (anche al risarcimento dei danni materiali e morali) dell'aggressore di due nostre iscritte, rappresenta il riconoscimento dell'impegno e della determinazione delle colleghe, sostenute dal Nursing Up nella tutela dei propri diritti. Come noto infatti, il fenomeno delle aggressioni ai danni di operatori infermieristici è all'ordine del giorno, in tutte le strutture ospedaliere, è evidente quindi, che una maggiore sensibilità da parte dei competenti organi amministrativi sarebbe non solo auspicabile ma doverosa! Tuttavia, ragioni di bilancio non consentono - almeno a dire dei competenti organi - di procedere ad una tutela adeguata dei dipendenti. Conseguenza: aggressioni, anche con gravi effetti, restano nel silenzio, perché non vanno oltre le mura ospedaliere. Da situazioni analoghe nasce la storia delle nostre colleghe di Torino, che molti di Voi ricorderanno furono aggredite in servizio e quindi coinvolte loro malgrado in una spiacevolissima vicenda, al tempo riportata anche da autorevoli mass media. Credendo nel successo delle cause promosse dalle nostre intraprendenti colleghe, da parte nostra abbiamo sostenuto fortemente le strategie giudiziarie da loro intraprese, sino ad arrivare al risultato di oggi, con la Magistratura che conferma un importante principio. Chi ci aggredisce paga!!! Con questa confermata consapevolezza e forti dei risultati che sono sotto gli occhi di tutti il nostro impegno ora prosegue. Continueremo infatti a mettere a disposizione di quanti subiscono episodi violenti gli autorevoli studi legali con i quali lavoriamo spalla a spalla, quelli che hanno condotto e vinto le azioni giudiziarie promosse dalle nostre colleghe infermiere e proporremo una campagna di autotutela della categoria anche nei confronti delle Aziende sanitarie, che troppo spesso non considerano la sicurezza dei propri dipendenti, a cominciare da quelli che si trovano ad operare in prima linea : gli infermieri!. Bisogna opporsi in ogni modo alla violenza, ancor più per quelle forme gravissime che si traducono in vere e proprie aggressioni fisiche nei confronti degli infermieri. È necessario farlo, affinché d'ora innanzi sia ben chiaro che chi si reca a prestare il proprio servizio presso qualsivoglia struttura sanitaria ha diritto alla massima sicurezza e tranquillità professionale. I numeri delle aggressioni - in crescita - evidenziano che non si tratta di episodi sporadici, dunque tali eventi non possono essere più trattati alla stregua di eventi non prevedibili. È ora che le Aziende, tutte, si dotino di impianti di sicurezza degni di tale definizione, con personale in servizio permanente, in grado di garantire la sicurezza del personale e degli utenti. Non solo, occorre garantire anche che venga indennizzato chi subisce danni, si parla di lesioni a volte anche gravi ed invalidanti, anche attraverso la stipula di una polizza assicurativa in grado - davvero (!) - di intervenire per tutelare l'eventuale ristoro dei danni. Ma non è solo questo che vogliamo. È ora di dire stop (!) alle violenze contro gli infermieri, vittime incolpevoli di un sistema sanitario sempre meno vicino ai cittadini ed alle loro esigenze. Bisogna bloccare in ogni modo le aggressioni nei nostri confronti, perché si tratta di comportamenti triviali che nulla hanno di civile e che non sono più tollerabili. Il Sindacato Nursing Up invita i propri iscritti a non tacere, denunciando sempre l'autore o gli autori di comportamenti degni di censura, in ogni competente sede, ivi compresa quella giudiziaria. Come sindacato valuteremo assieme ai colleghi interessati, le più opportune azioni anche nei confronti delle Aziende che con il loro comportamento omissivo, non garantiscono la tutela dei loro dipendenti. Grazie dunque, a nome di tutti alle nostre due iscritte, prima di tutto per la loro lungimiranza e tenacia, e poi la fiducia riposta nel Nursing Up e per averci consentito di porre nuovamente l'accento su una questione, per il nostro sindacato, di primaria importanza: la sicurezza dei lavoratori!

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