CONFAGRICOLTURA MANTOVA CHIAMA ALL APPELLO AGRICOLTORI E SINDACI, IL 9 APRILE ASSEMBLEA GENERALE.

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1 Anno LXVI - N. 7-2 aprile 2015 chiuso in tipografia l 1 aprile 2015 Periodico della Confagricoltura di Mantova in abbonamento postale Il materiale non pubblicato non si restituisce - Direz., Redaz. e Amministraz. Via Luca Fancelli, 4 - Mantova - Tel Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MN CONFAGRICOLTURA MANTOVA CHIAMA ALL APPELLO AGRICOLTORI E SINDACI, IL 9 APRILE ASSEMBLEA GENERALE. U na formula nuova, più confidenziale e inclusiva. Un confronto che dia voce a chi il territorio lo vive ogni giorno agricoltori e istituzioni per discuterne i problemi e valutare soluzioni. Insieme. È l idea alla base della prossima assemblea generale di Confagricoltura Mantova, in programma giovedì 9 aprile a villa La Favorita, a Porto Mantovano. Coltiviamo il futuro. L agricoltura settore trainante dell economia e del territorio mantovano, questo il titolo dell evento. Si inizia alle 9 con la parte privata e l approvazione del bilancio, per poi passare alla parte pubblica, alle 10.30, incentrata su un dibattito aperto fra chi l agricoltura la fa e chi è chiamato a deciderne le sorti: i produttori associati a Confagricoltura tracceranno un profilo del settore di competenza e si confronteranno con i rispettivi sindaci. All assemblea questa la principale novità saranno infatti invitati tutti i primi cittadini dei Comuni mantovani per snocciolare una serie di questioni su cui sono chiamati a deliberare: consumo del suolo, tassazioni, burocrazia, emergenza nutrie, ambiente e territorio. Non mancherà una riflessione sul regolamento per il benessere animale approvato dal comune di Mantova e non condiviso da Confagricoltura. Le conclusioni spetteranno invece a Mario Guidi, alla guida dell organizzazione nazionale. «Abbiamo optato per un assemblea focalizzata sulle problematiche più concrete ha spiegato il presidente provinciale di Confagricoltura, Matteo Lasagna un momento di contatto e scambio tra i veri protagonisti del comparto, gli imprenditori agricoli, e chi, per il ruolo che riveste, è chiamato a fare scelte che condizionano inevitabilmente le nostre vite. Basti pensare a quanto sta accadendo nel Mantovano per l annosa emergenza nutrie. Fin da subito, abbiamo manifestato solidarietà al sindaco di Bozzolo, Giuseppe Torchio, denunciato dagli animalisti per aver firmato un ordinanza che ne autorizzava l abbattimento. Così come abbiamo invitato i primi cittadini degli altri Comuni a seguire il suo esempio per tutelare il lavoro di migliaia di agricoltori. Quello delle nutrie continua Lasagna è un problema di dimensioni enormi che non può essere sottovalutato o archiviato per il timore di ritorsioni di qualcuno e le strumentalizzazioni di qualcun altro. Il 9 aprile ci confronteremo su questo e su molti altri temi per ragionare insieme. E per ricordare che la solidarietà si esprime coi fatti, non a parole». «La nostra ha aggiunto il direttore di Confagricoltura Mantova, Daniele Sfulcini è una provincia dalla vocazione spiccatamente agricola. Penalizzare il settore primario significa danneggiare l intera economia, e non solo quella locale. Per questo anche sull Imu agricola è fondamentale fare fronte comune con i sindaci e chiedere al governo la sospensione del pagamento della nuova imposta. Le questioni sul tavolo sono tante e rilevanti, per questo confidiamo nella sensibilità dei sindaci e nella loro massima adesione e in un ampia partecipazione dei soci». SMALTIMENTO ETERNIT OBBLIGATORIO ENTRO IL 16 GENNAIO 2016? È UNA BUFALA. NUOVA PAC, ATTENZIONE ALLE FASCE TAMPONE. ADDIO QUOTE LATTE, MA È DAVVERO UN BENE? PAG. 2 PAG. 3 PAG. 4 confagricolturamantova.it

2 ATTUALITÀ AGRINSIEME A ROMA: «IL CARICO FISCALE SULLE IMPRESE TRIPLICATO IN POCO TEMPO». mera Carlo Leoni, il presidente della Commissione Agricoltura di Montecitorio Luca Sani, i rappresentanti della Commissione Agricoltura, della Conferenza delle Regioni e del ministero dell Economia e delle Finanze, a cui è stato consegnato un articolato documento con proposte e priorità del mondo agricolo. Per quanto riguarda la partita dell Imu agricola «Le misure tampone decise sono assolutamente insufficienti per lenire gli effetti di una tassazione che grava in maniera pesantissima sui fattori di produzione ha sottolineato il coordinamento Oltre tutto c è stata una progressione che ha visto quasi triplicare il carico fiscale: la vecchia Ici era di 350 milioni di euro, oggi siamo a 900 milioni di euro. Ma soprattutto è stato sbagliato il modo con cui è stato fatto questo provvedimento, per questo occorre fermarsi subito». Agrinsieme ha poi evidenziato una serie di priorità: accelerare l applicazione della riforma della PAC e garantire massima flessibilità e tolleranza per il non rispetto del greening ; approvare rapidamente i PSR; applicare le normative ambientali e sanitarie tenendo conto delle esigenze delle imprese, dei processi produttivi e della competitività. SMALTIMENTO ETERNIT OBBLIGATORIO ENTRO IL 16 GENNAIO 2016? È UNA BUFALA. Con tre partecipati sit-in a Roma nei luoghi simbolo dell attività governativa - la Camera dei deputati, il ministero dell Economia e delle Finanze e quello delle Politiche agricole - e migliaia di agricoltori provenienti da ogni parte d Italia, si è conclusa la mobilitazione di Agrinsieme finalizzata a sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sul ruolo del comparto per il rilancio dell economia italiana e la crescita l occupazione. Alla protesta romana ha partecipato anche una fitta delegazione mantovana guidata dai vertici provinciali di Confagricoltura: il presidente Matteo Lasagna e il direttore Daniele Sfulcini. Al termine della mobilitazione i rappresentanti di Agrinsieme hanno incontrato la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, il ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina, il consigliere della presidente della Ca- Nei giorni scorsi La Voce di Mantova titolava Amianto addio, la Lombardia se ne libera, riportando una notizia rimbalzata su diversi siti e qualche quotidiano nazionale circa l obbligo di smaltire le coperture contenenti amianto entro e non oltre il 16 gennaio Vista l attuale diffusione dell eternit nelle aziende agricole, ma anche sui capannoni industriali e gli edifici pubblici, diverse persone si sono allarmate e hanno chiesto chiarimenti a Confagricoltura Mantova che si è attivata tempestivamente per capire se fosse stata pubblicata qualche nuova norma che superasse quella in vigore, che prevede l obbligo di censire presso l ASL la presenza e la superficie della copertura, di monitorarne lo stato di conservazione e procedere allo smaltimento solo nel caso in cui questa diventasse friabile e quindi pericolosa per la salute dell uomo. Il risultato? La notizia non corrisponde al vero, non è corretta. La scadenza del 16 gennaio 2016, infatti, deriva dal PRAL, il Piano regionale amianto Lombardia, pubblicato il 17 gennaio 2006 e che prevede l eliminazione dell amianto dal territorio regionale entro dieci anni dalla pubblicazione della norma. Ma è doveroso specificare che questa era solo una previsione politica. Un obbiettivo strategico, insomma. Confagricoltura Mantova ha chiesto delucidazione all ASL che ha risposto evidenziando una nota ufficiale della Direzione regionale Sanità a un Comune che aveva sottoposto il nostro stesso quesito. La nota precisa che la data in questione «era da riferirsi ad obiettivo strategico, senza effetto sul cittadino: la deliberazione sotto il profilo amministrativo non determina alcun obbligo. Ad oggi, non sussiste profilo sanzionatorio in capo ai proprietari che non rimuovano entro detto termine». Rimane comunque l obbligo di segnalare all ASL la presenza della copertura in amianto e la verifica dello stato di conservazione. Per ulteriori informazioni, contattare l ufficio tecnico di Confagricoltura Mantova (Riccardo Casari 0376/ r.casari@confagricolturamantova.it). 2 TRENTA ANGELI PER AIUTARE LE IMPRESE CONTRO LA BUROCRAZIA. Gli angeli anti burocrazia, voluti dalla Regione e Unioncamere per aiutare le imprese a districarsi nelle procedure della pubblica amministrazione, sono operativi. Si tratta di trenta neolaureati, scelti in base a un bando, che dopo un periodo di formazione sono entrati in servizio in tutte le province lombarde. Anche Mantova ha i suoi angeli : sono due e, fino a novembre, lavoreranno in collaborazione con il sistema camerale e la sede territoriale della Regione su due progetti differenti, condivisi anche con Brescia e Cremona: il primo è dedicato alla finanza agevolata per le imprese; il secondo alla semplificazione dei procedimenti e dei servizi per le aziende. «Vorremmo riportare il sistema della burocrazia a quello che era in origine ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, spiegando il senso dell iniziativa ossia lo strumento per garantire parità di trattamenti ed evitare favoritismi. Oggi è un insieme di regole complicato che rende la vita più difficile. Con la legge Impresa Lombardia e l iniziativa degli angeli anti burocrazia vogliamo semplificare questo sistema». E il progetto è stato presentato anche a livello locale: a Mantova con un incontro pubblico al Mamu a cui hanno partecipato, fra gli altri, rappresentanti di Confagricoltura. Dal canto suo l organizzazione, che guarda positivamente all iniziativa, ha già presentato proposte di sburocratizzazione precise e ritiene utile e importante avere un unico interlocutore a cui far riferimento per semplificare il rapporto tra imprese e pubblica amministrazione. Per eventuali informazioni, è possibile contattare direttamente gli angeli anti burocrazia al numero verde o all indirizzo di posta elettronica: angeliantiburocrazia@regione.lombardia.it

3 NUOVA PAC, ATTENZIONE ALLE FASCE TAMPONE. L a nuova PAC è soggetta alle norme della Condizionalità. Fra queste è basilare, come per gli anni scorsi, l obbligo chiamato Introduzione di fasce tampone lungo i corsi d acqua. In vista delle imminenti semine, vediamo di approfondire l adempimento, onde evitare possibili decurtazioni dei premi in caso di controllo da parte degli enti preposti. Quando si applica la norma. La norma che introduce le fasce tampone si applica a tutte le superfici, ad esclusione di quelle inerbite in modo permanente ed alle risaie. Inoltre, non si applica agli oliveti. Scopo e costituzione della fascia tampone. Lo scopo dell applicazione dell obbligo è quello di proteggere le acque superficiali e sotterranee dall inquinamento derivante dalle attività agricole, specialmente dai nitrati e dai principi attivi dei prodotti fitosanitari. E prevista la presenza di una fascia tampone lungo i corpi idrici superficiali di torrenti, fiumi o canali. Nel caso di assenza della fascia tampone, l agricoltore è tenuto alla sua costituzione, pena come vedremo, sanzioni sui contributi comunitari. Sono esclusi i corpi idrici di seguito indicati e descritti: - Scoline e fossi collettori (fossi situati lungo i campi coltivati per la raccolta dell acqua in eccesso) ed altre strutture idrauliche artificiali, prive di acqua propria e destinate alla raccolta e al convogliamento di acque meteoriche, presenti temporaneamente. - Adduttori d acqua per l irrigazione: rappresentati dai corpi idrici, le cui acque sono destinate soltanto ai campi coltivati. - Pensili: corpi idrici in cui la quota del fondo risulta superiore rispetto al campo coltivato. - Corpi idrici provvisti di argini rialzati rispetto al campo coltivato che determinano una barriera tra il campo e l acqua. Ai fini della norma, si intende per fascia tampone una fascia stabilmente inerbita spontanea o seminata, oppure arbustiva od arborea, spontanea od impiantata, di larghezza variabile (3-5 metri) a seconda dello stato complessivo attuale del corpo idrico: - in corrispondenza di corpi idrici superficiali, il cui stato attuale è classificato come scarso o cattivo, la fascia tampone dovrà presentare una larghezza di 5 metri; - in corrispondenza di corpi idrici superficiali, il cui stato attuale è classificato come sufficiente o buono, l ampiezza della fascia tampone potrà ridursi fino a 3 metri. In caso di stato complessivo attuale del corpo idrico superficiale classificato come elevato, in assenza di una fascia tampone preesistente, l agricoltore non è tenuto alla sua costituzione. Qualora, per un dato corpo idrico, non fosse presente la classificazione dello stato complessivo attuale, dovrà essere prevista l introduzione di una fascia tampone di larghezza pari a 5 metri. L ampiezza della fascia tampone viene misurata prendendo come riferimento il ciglio di sponda; i 3 o 5 metri devono considerarsi al netto della superficie eventualmente occupata da strade, eccetto i casi di inerbimento, anche parziale, delle stesse. Cosa fare quando si è tenuti a costituire la fascia tampone. Al fine di proteggere le acque superficiali e sotterranee dall inquinamento derivante dalle attività agricole, la presente BCAA prevede: - il rispetto del divieto di fertilizzazione organica e inorganica sul terreno adiacente ai corsi d acqua (impegno a); - la costituzione/non eliminazione di una fascia stabilmente inerbita spontanea o seminata che può ricomprendere anche specie arboree o arbustive, qualora presenti, di larghezza variabile tra 3 e 5 metri, adiacente ai corpi idrici superficiali di torrenti, fiumi o canali indicati nell elaborato 5 del Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po e nell elaborato Bacino del Fissero Tartaro Canalbianco del Piano di gestione dei bacini idrografici delle Alpi Orientali. Tale fascia è definita fascia inerbita (impegno b). All interno della fascia tampone è vietato effettuare le lavorazioni, fatte salve quelle propedeutiche alla capacità filtrante della fascia stessa. Devono inoltre essere rispettati i divieti spaziali relativi all utilizzazione dei fertilizzanti inorganici, dei letami e dei materiali ad essi assimilati, nonché dei concimi azotati e degli ammendanti CONDIZIONALITÀ organici, e dei liquami secondo quanto stabilito dalla normativa regionale per le zone vulnerabili ai nitrati (ZVN) e per le zone NON vulnerabili ai nitrati. Per impianti di frutteti e/o vigneti inerbiti di produzione integrata ai sensi della misura 214 (PSR ) o di produzione biologica, la distanza dai corpi idrici in cui è vietato utilizzare i fertilizzanti inorganici si riduce da 5 a 3 metri solo nel caso in cui essi siano adiacenti a corpi idrici il cui stato complessivo attuale sia classificato di grado buono o elevato. Inoltre quando alle condizioni di cui sopra viene abbinata la pratica della fertirrigazione, l impegno relativo al divieto di utilizzo dei fertilizzanti inorganici si considera rispettato. In caso di estirpo degli impianti arborei produttivi ricompresi nella fascia tampone, è possibile l impianto ed il re-impianto purché vengano rispettati gli obblighi inerenti la fascia tampone, fatto salvo il rispetto della normativa vigente in materia di opere idrauliche e regime delle acque e delle relative autorizzazioni. Deroghe. Come detto, godono di deroga agli impegni sopra descritti le risaie ed i terreni inerbiti in modo permanente (prati permanenti, pratipascoli e pascoli). Sanzioni. In caso di non rispetto degli impegni, il produttore è penalizzato con una sensibile decurtazione dei contributi PAC e del PSR. I tecnici di Confagricoltura Mantova presenti presso gli uffici di zona e della sede sono a disposizione per fornire tutti gli approfondimenti necessari per affrontare questo delicato adempimento senza incorrere in penalizzazioni sui premi comunitari. 3

4 LATTIERO-CASEARIO ADDIO QUOTE LATTE, MA È DAVVERO UN BENE? gionamento dell Italia sul totale dei consumi è del 70% - afferma Cortesi. Il 30% di acquisti è rappresentato soprattutto da latte UHT a lunga conservazione e formaggi non DOP. Buona parte del nostro latte, infatti, è utilizzata nella fabbricazione dei formaggi a denominazione europea come Grana Padano, Parmigiano Reggiano (che insieme assorbono il 43% del latte italiano), Provolone, Gorgonzola e Asiago. Insomma, se in Italia arriverà altro latte alimentare a basso costo, il cosiddetto spot, ci sarà un inevitabile ribasso del prezzo alla stalla, interessando anche le filiere dei formaggi DOP che saranno penalizzate dal crollo del prezzo del latte destinato alla produzione di latte alimentare e formaggi non a denominazione europea. Il risultato? La chiusura di molte altre stalle». A dire il vero, alcuni fattori potranno aiutare il nostro settore lattiero-caseario. La svalutazione dell euro rispetto al dollaro e i prezzi bassi di Grana Padano e Parmigiano Reggiano fanno intravedere infatti positivi aumenti delle quantità esportate. «In base a questi fattori continua Alberto Cortesi - il quadro potrebbe Il punto di vista di Alberto Cortesi, presidente della sezione latte di Confagricoltura Mantova. non essere così negativo per il sistema lattiero - caseario italiano. Preoccupa invece la dinamica dei prezzi del latte alla stalla che potrebbe rimanere bassa a lungo e la conseguente impossibilità di poter fare investimenti. Cosa che gli allevatori tedeschi e olandesi hanno fatto e continuano a fare tanto da poter essere efficienti e sopportare livelli di prezzo tali da metterci fuori concorrenza. Qualche chance per resistere l abbiamo ancora ma non possiamo perderle, puntando su due fronti: potenziamento della distribuzione dei nostri formaggi sui mercati esteri e investimenti negli allevamenti attraverso i PSR. Insomma potremmo ribaltare a nostro favore questo passaggio storico». Dunque, tornando alla domanda iniziale, cosa serve? «Prima di tutto - conclude il presidente della Sezione economica Cortesi - una programmazione seria delle produzioni. E politiche di indirizzo, oggi assenti, che permettano di programmarle in base alle richieste dei Paesi terzi, importatori o potenziali importatori. Non solo. Sarà necessario studiare strategie efficaci per l esportazione, in termini logistici e di marketing. Una politica delle istituzioni europee e nazionali deve tenere conto di tutto questo e non dimostrarsi miope a discapito dell intero settore». 4 LATTE BOVINO, CHIARIMENTI SULL USO DEI REGISTRI AZIENDALI. Il 31 marzo 2015 rappresenta una svolta per il settore lattiero caseario. Dopo ventitré anni, addio al regime delle quote. «Meglio», dirà qualcuno vista la maldestra applicazione del sistema in Italia, ma sarà davvero un bene? Per rispondere a questa domanda, non semplice, abbiamo chiesto ad Alberto Cortesi, presidente della Sezione economica provinciale lattiero casearia di Confagricoltura Mantova, il suo punto di vista. Per Cortesi «è necessario fare alcune considerazioni di carattere macroeconomico: la produzione europea di latte rappresenta il 24%, quasi un quarto, di quella mondiale, e supera di molto quella degli Stati Uniti (16% della produzione mondiale). Un dato che si rispecchia nell export visto che l Europa esporta circa un quarto della sua produzione di formaggi, latte in polvere e burro. Le principali aree geografiche di sbocco sono l Asia sud - orientale (Cina e India in testa), l Africa e gli Stati Uniti. I cinesi, già da qualche anno, hanno ridotto l import di latte in polvere per aumentare quello dei formaggi e l Italia è il loro primo esportatore di formaggi. Insomma, se dal 1 aprile le produzioni in Europa aumenteranno sarà necessario trovare nuovi sbocchi commerciali o rafforzare quelli già esistenti per non soffocare ancor più il mercato comunitario e nazionale». Tutti gli scenari congiunturali futuri concordano che nei prossimi mesi, nell Ue, si assisterà a un aumento sensibile delle produzioni. Di conseguenza questa massa di latte, burro e formaggi prodotta da Paesi con costi di produzione più bassi rispetto ai nostri, se non troverà sbocchi fuori dell Unione europea, migrerà verso i Paesi deficitari. Ovvero quelli mediterranei, come il nostro. «Il tasso di autoapprovvi- Come noto, dal 1 aprile 2015, con la fine del regime delle quote latte, entra in vigore la nuova normativa comunitaria che disciplinerà il settore lattiero-caseario, in base al Regolamento Ue n. 1308/2013. Tra le altre cose, il regolamento prevede che a decorrere dal 1 aprile 2015 i primi acquirenti dichiarino all autorità nazionale competente il quantitativo di latte crudo che è stato loro consegnato, ai fini della successiva notifica alla Commissione di tale quantità da parte dello Stato membro. Nel precisare che il decreto ministeriale applicativo della norma comunitaria è attualmente ancora in itinere, la Regione Lombardia, D.G. Agricoltura, ha fornito i seguenti chiarimenti. Le dichiarazioni dovranno essere mensili, confermando di fatto una modalità operativa che l Italia già si era data precedentemente con il regime delle quote latte. La Regione evidenzia che nel testo che ha già avuto la sua approvazione in sede tecnica, non sono più previsti i registri attualmente in uso (produttore e trasportatore), venendo quindi meno anche la vidimazione degli stessi; rimane invece l obbligo di effettuare le analisi del tenore di materia grassa, senza però gli attuali vincoli legati alla compilazione dei registri non più previsti. Nelle more dell approvazione del decreto ministeriale, la Regione ritiene però opportuno che i primi acquirenti e i produttori si dotino ancora dei registri, senza però vidimazione, rimandando poi ad un momento successivo all approvazione del decreto le valutazioni sulla necessità di mantenere o meno gli stessi. PRODUZIONI LATTE, +2% RISPETTO ALL ANNO SCORSO. Agea ha reso noti i dati aggiornati a gennaio 2015 delle produzioni di latte rettificate con il grasso dell annata in corso, , che sono pari a tonnellate. Da un confronto con le produzioni dell anno scorso, sempre nel mese di gennaio ( tonnellate), risulta un aumento del 2% che, anche se inferiore a quello dei mesi precedenti, lascia presagire uno splafonamento a livello nazionale, considerato che la scorsa annata produttiva si chiuse a -0,9% rispetto alla quota nazionale. A questo proposito, si informa che il ministero ha elaborato, su richiesta di Confagricoltura, un decreto legge che prevede un ulteriore livello di compensazione. Con la modifica in questione, nelle priorità di compensazione dopo le aziende che non hanno superato del 6% il quantitativo rispettivo, verrebbe introdotta un ulteriore categoria: quelle che hanno superato del 6%, ma meno del 12%, il quantitativo rispettivo di quota latte. Il decreto legge dovrebbe essere emanato nei prossimi giorni e, visto lo splafonamento limitato rispetto alle previsioni precedenti, consentirebbe di limitare l impatto della multa solo a chi produce oltre il 12% della quota di riferimento.

5 NUOVE TIPOLOGIE DI MAIS RILEVATE DALL ASSOCIAZIONE GRANARIA DI MILANO. TECNICO-ECONOMICO Dopo le richieste arrivate dalle Federazioni regionali congiunte cereali alimentari, da foraggio e proteoleaginose di Confagricoltura Lombardia, relativamente alla necessità di rivedere le tipologie di quotazioni previste per il mais nazionale dall associazione Granaria di Milano, si segnala che quest ultima ha provveduto a integrare le tipologie di mais rilevate, inserendo tre nuove categorie: Mais a destinazione alimentare umana: la dicitura si riferisce al prodotto conforme ai Regg. UE 1881/2006; 1126/2007; 165/2010. Mais con caratteristiche: la dicitura si riferisce a una differenziazione del prodotto base, realizzata confermando la necessità della conformità al contratto tipo 103 e inserendo come criterio di segmentazione la presenza delle principali tossine (aflatossina e deossinivalenolo DON) a rispettivi livelli intermedi e più frequentemente adottati: aflatossina B1 inferiore a 0,005 ppm (5 ppb) e DON inferiore a 4 ppm (4.000 ppb). L introduzione del concetto di con caratteristiche rende inoltre possibile adattare le caratteristiche all andamento dell annata come avviene, per esempio, nel caso dei frumenti con l annuale determinazione della buona media annata. Le tossine infatti, hanno andamenti del tutto irregolari e largamente imprevedibili, sia per diffusione territoriale che per livello di infezione: quello che si verifica in un anno può essere del tutto differente l anno dopo; l importante è poter fornire al mercato un criterio di differenziazione riconosciuto e condiviso. Mais a destinazione energetica: utilizzato soprattutto nella produzione di biogas o come massa da ardere. La Granaria ha deciso di inserire nel suo stampato le nuove voci prive di quotazioni in modo che diventino familiari agli operatori. In fase di rilevazione dei prezzi, si deciderà quando iniziare effettivamente le quotazioni, indicando sul listino la data di rilevazione della quotazione (vedi tabella seguente). Le nuove voci non influiscono sui contratti in essere, salvo diverso accordo fra le parti. Non sono quindi retroattive sui contratti stipulati prima delle date che saranno stabilite per le nuove rilevazioni. La regola è la solita: vale ciò che vigeva al momento della firma. Le altre voci rimangono in vigore e continueranno ad essere quotate, ampliando il grado e il livello delle informazioni economiche e statistiche fornite dalla Granaria, nel pieno rispetto dei suoi scopi sociali. PARATUBERCOLOSI BOVINA, AL VIA IL PIANO DI CONTROLLO DELL ASL. Si comunica che il dipartimento veterinario dell ASL di Mantova ha posto, tra gli obiettivi per il 2015, il controllo della paratubercolosi e, in particolare, l incremento delle adesioni e delle qualifiche sanitarie degli allevamenti di bovini da latte. Riteniamo opportuno far sapere agli allevatori che è praticabile il campionamento sierologico degli animali, effettuato dai veterinari liberi professionisti adeguatamente formati tramite un corso specifico organizzato dall ASL che si terrà il prossimo 27 marzo. I veterinari liberi professionisti, oltre alla responsabilità per la redazione e gestione del PGS (piano aziendale di gestione sanitarie), potranno - dopo la partecipazione al corso di formazione procedere con i campionamenti finalizzati all acquisizione e al mantenimento delle qualifiche sanitarie. MILLEPROROGHE, LE NOVITÀ PER L ADEGUAMENTO ANTINCENDIO DELLE STRUTTURE RICETTIVE. Il termine ultimo per rispondere all adempimento è stato posticipato al 31 ottobre Come noto, il 28 febbraio scorso è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la Legge 27 febbraio 2015, che introduce novità importanti anche per alcune imprese agricole. In particolare, per quanto riguarda l adeguamento alle disposizioni per la prevenzione incendi delle strutture ricettive che abbiano più di 25 posti letto, il termine ultimo per rispondere all adempimento è stato posticipato al 31 ottobre Il decreto dello scorso dicembre lo aveva fissato al prossimo 30 aprile. Nello specifico lo slittamento per l adeguamento alle disposizioni in materia di prevenzione incendi al 31 ottobre 2015 si applica nel caso di strutture ricettive turistico alberghiere con oltre 25 posti letto, esistenti alla data del 26 aprile E in possesso, alla data del 1 marzo 2015, dei requisiti di ammissione al piano straordinario biennale di adeguamento all antincendio. I requisiti di ammissione al piano sono disciplinati dall articolo 5 del DM 16 marzo Resta sempre in vigore il comma 2 dell articolo 11 del decreto legge 30 dicembre 2013, con cui viene demandato ad un decreto del ministro dell Interno - non ancora emanato - l aggiornamento delle regole tecniche di prevenzione incendi per la costruzione e l esercizio delle attività turistico-alberghiere di cui al D.M. 9 aprile

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Agevolazioni per i possessori di CONFAGRICARD: PARTIME dalle 7.30 alle Euro 430,00 (- 10% per tutto il tempo delle requenza del bambino. TEMPO PIENO dalle 7.30 alle Euro 480,00 (- 10% per tutto il tempo delle frequenza del bambino, + Euro 1,50 al giorno per pasto e merenda. TEMPO PIENO PLUS dalle 7.30 alle Euro 500,00 (- 10% per tutto il tempo delle frequenza del bambino, + Euro 1,50 al giorno per pasto e merenda. Dopo le verranno applicate le tariffe del baby parking Euro 5,00 all ora). L ELENCO CONTINUERÀ SUI PROSSIMI NUMERI 6 AUTOMOTOR srl Via Chizza, 5/a Loc. Croce del Gallo SUZZARA/MN Tel Fax automotor.mag@tin.it seguici su ENTRO IL 31 MAGGIO 2015 LA DENUNCIA PER I GAS FLUORURATI. C ome stabilito dal DPR n. 43/2012, a partire dal 2013, ogni anno entro il 31 maggio gli operatori con apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d aria, pompe di calore, nonché dei sistemi fissi di protezione antincendio contenenti 3 kg o più di gas fluorurati ad effetto serra o 6 kg nel caso di sistemi ermeticamente sigillati ed etichettati come tali, devono presentare al ministero dell Ambiente una dichiarazione contenente informazioni riguardanti la quantità di emissioni in atmosfera di gas fluorurati relativi all anno precedente. Ricordiamo che Confagricoltura Mantova ha in essere una convenzione con la ditta bresciana FLAGAS Srl, per presentare la dichiarazione entro maggio. Confagricoltura Mantova ha una convenzione con la ditta bresciana FLAGAS Srl.

7 MANTOVA Listino n. 12 Giovedì 26 marzo 2015 FRUMENTO TENERO: Panificabile Superiore (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 80/hl; u. max. 14%; prot. 13% min.; w min. 250) alla ton. 220,00-223,00 Superfino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 78/hl; u. max. 14%; prot. 12% min.) alla ton. 190,00-193,00 Fino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 78/hl; u. max. 14%; prot. 11% min.) alla ton. 192,00-195,00 Buono mercantile (p.s. non inf. a Kg. 76/hl; c.e. 1% max.; u. max. 14%) alla ton. 183,00-186,00 Mercantile (p.s. non inf. a Kg. 74/hl; c.e. 3% max.; u. max. 14%) alla ton. non Mercantile (p.s. inf. a Kg. 73/hl; u. max. 14%) non Andamento del mercato: pressochè stazionario FRUMENTO DURO NAZIONALE (Produzione Nord) (Mercato di Bologna del 19/03/2015 /ton.) Fino (79/80kg/hl,ce 1+1%,b.30/35%,v.6%,p12,5%) 350,00-355,00 Buono mercantile (77/78 kg/hl,ce 1,5+1,5%,b.50/60%,v.8%,p11,5%) 339,00-344,00 Mercantile (74/75 kg/hl,ce 2+2%,v. 10%) 329,00-334,00 Andamento del mercato: in calo COLZA: (Mercato di Parigi, previsione di offerta / ton.) 363,3 GRANOTURCO: Granoturco nazionale, a f. farinosa, ibridi e similari (u. max. 14%) alla ton. 152,00-154,00 Granoturco naz.le, a f. farinosa, ibridi e similari, da fuori provincia, f. arrivo (u. max. 14%) alla ton. 156,00-159,00 Granoturco estero, f. arrivo (camion ribaltabile) - comunitario alla ton. 163,00-168,00 Granoturco estero, f. arrivo (camion ribaltabile) - non comunitario alla ton. 187,00-189,00 Granella verde, umidità al 25% uso foraggero non Trinciati di mais 1 raccolto non Andamento del mercato: in ripresa SEMI OLEOSI: Semi di soia nazionali (umidità 14% - impurità 2% max) alla ton. 375,00-380,00 Semi di soia esteri (franco arrivo) 399,00-405,00 Semi di soia esteri geneticamente modificati (franco arrivo) non Andamento del mercato: calmo CEREALI MINORI Orzo nostrano in natura: p.s. min. 55 sino a 60 (umidità max. 14 %) alla ton. non Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 60 sino a 63 (umidità max. 14 %) alla ton. non Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 63 sino a 65 (umidità max. 14 %) alla ton. non Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 65 sino a 70 (umidità max. 14 %) alla ton. 183,00-188,00 Orzo estero p.s. 63/64 (franco destino del compratore) alla ton. 182,00-187,00 Orzo estero p.s. oltre 66 (franco destino del compratore) alla ton. 186,00-191,00 IL MERCATO DELLA SETTIMANA Andamento del mercato: pressochè stazionario con prezzi invariati FORAGGIO SECCO Maggengo di 1 taglio in campo alla ton. non Maggengo di 1 taglio in cascina alla ton. 100,00-105,00 Fieno di 2 taglio in campo alla ton. non Fieno di 2 taglio in cascina alla ton. 90,00-95,00 Fieno di 3 taglio in campo alla ton. non Fieno di 3 taglio in cascina alla ton. 75,00-85,00 Fieno di 4 taglio 2014 in campo alla ton. non Fieno di 4 taglio 2014 in cascina alla ton. 65,00-75,00 Erba medica fienata di 1 taglio in campo alla ton. non Erba medica fienata di 1 taglio in cascina alla ton. 100,00-105,00 Erba medica fienata di 2 taglio e successivi in campo alla ton. non Erba medica fienata di 2 taglio e successivi in cascina alla ton. 105,00-110,00 Andamento del mercato: calmo con prezzi invariati PAGLIA di frumento pressata da mietitrebbia in campo (Rotoballe) alla ton. non da mietitrebbia in cascina (Rotoballe) alla ton. 65,00-75,00 Andamento del mercato: stazionario RISONE Vialone nano (resa 50-56) alla ton. 805,00-855,00 Carnaroli (resa 55-61) alla ton. 685,00-725,00 Arborio (resa 52-57) alla ton. 675,00-725,00 Andamento del mercato: calmo RISO: Vialone nano alla ton , ,00 Carnaroli alla ton , ,00 Arborio alla ton , ,00 Andamento del mercato: calmo FORMAGGIO GRANA PADANO Stagionatura di 10 mesi e oltre al kg 6,450-6,600 Stagionatura da 14 e oltre al kg 7,100-7,300 Stagionatura di 20 mesi e oltre al kg 7,600-7,800 GRANA (con bollo provvisorio di origine del Grana Padano) - Stagionatura tra i 60 e i 90 giorni fuori sale al Kg 5,150-5,350 Andamento del mercato: buono con prezzi invariati FORMAGGIO PARMIGIANO REGGIANO Stagionatura di 12 mesi e oltre al kg 7,500-7,750 Stagionatura di 18 mesi e oltre al kg 8,200-8,350 Stagionatura di 24 mesi e oltre al kg 8,950-9,050 Andamento del mercato: stazionario BURRO: Zangolato di creme fresche per la burrificazione al kg. 1,900 Burro mantovano pastorizzato al kg. 2,100 Burro mantovano fresco classificazione CEE, al Kg. 3,100 Andamento del mercato: stazionario SUINI da allevamento (a peso vivo) del peso: di 7 Kg al capo 47,00 di 15 kg. al kg. 4,070 di 25 kg. al kg. 2,840 di 30 kg. al kg. 2,770 di 40 kg. al kg. 2,250 di 50 kg. al kg. 1,850 di 65 kg. al kg. 1,550 di 80 kg. al kg. 1,370 di 100 kg. al kg. 1,310 Andamento del mercato: buono SUINI da macello: oltre 130 a 145 kg. al kg. non oltre 145 a 160 kg. al kg. non oltre 160 a 180 kg. al kg. non oltre 180 kg. al kg. non Andamento del mercato: non VACCHE da macello (a peso vivo): vacche 1 qualità (O2 - O3 - R2 - R3) al kg. 1,030-1,130 vacche 2 qualità (P2 - P3) al kg. 0,790-0,890 vacche 3 qualità (P1) al kg. 0,570-0,670 Andamento del mercato: buono VITELLONI da macello (a peso vivo): Vitelloni incroci naz. con tori Pie Blue belga (U2 - U3 - R2 - R3) al kg. 2,240-2,360 Vitelloni incroci naz. con tori da carne (limousine, charolaise e piemontese) (O2 - O3 - R2 - R3) al kg. 1,950-2,050 Vitelloni limousine (U2 - U3 - E2 - E3) al kg. 2,740-2,890 Vitelloni charolaise (U2 - U3 - E2 - E3) al kg. 2,490-2,580 Andamento del mercato: buono con prezzi invariati Vitelli maschi pezzati neri: da 40 a 45 kg. al kg. 1,000-1,200 da 46 a 55 kg. al kg. 1,750-2,000 da 56 a 70 kg. al kg. 1,750-2,000 Andamento del mercato: buono Vitelli femmine pezzate nere (a parità di peso e categoria le femmine vengono valutate 0,30 in meno al Kg. dei maschi) Vitelli maschi incroci con tori limousine, charolaise e piemontese: da 46 a 55 kg. al kg. 2,300-2,500 da 56 a 70 kg. al kg. 2,300-2,500 Andamento del mercato: in lieve ripresa Vitelli femmine incroci con tori da carne (a parità di peso e razza le femmine vengono valutate 0,30 in meno al Kg dei maschi) Vitelli maschi incroci con tori pie blue belga: da 46 a 55 kg. al kg. 3,800-4,300 da 56 a 70 kg. al kg. 4,200-4,700 Andamento del mercato: stazionario Vitelli femmine incroci con tori pie blue belga (a parità di peso e razza le femmine vengono valutate 0,70 in meno al Kg dei maschi) VACCHE da macello (a peso morto): Razze da carne (R2 - R3 - U2 - U3) oltre 340 kg. 2,550-2,650 Pezzate nere o altre razze (O2-O3) da 300 a 350 kg. 2,400-2,500 Pezzate nere o altre razze (O2-O3) da 351 kg. e oltre 2,550-2,650 Pezzate nere o altre razze (P3) da 270 a 300 kg. 2,200-2,300 Pezzate nere o altre razze (P3) da 301 e oltre 2,350-2,450 Pezzate nere o altre razze (P2) da 240 a 270 kg 2,050-2,150 Pezzate nere o altre razze (P2) da 271 e oltre 2,100-2,200 Pezzate nere o altre razze (P1) fino a 210 kg. 1,550-1,700 Pezzate nere o altre razze (P1) da 211 a 240 kg. 1,700-1,800 Pezzate nere o altre razze (P1) da 241 kg e oltre 1,800-1,900 Andamento del mercato: buono VITELLONI da macello (a peso morto): Limousine (U2 - U3 - E2 - E3) da 350 a 380 kg. al kg. 4,620-4,770 da 381 a 400 kg. al kg. 4,480-4,580 da 401 kg. e oltre al kg. 4,350-4,450 Charolaise o incr. francesi (U2 - U3 - E2 - E3) da 380 a 420 kg. al kg. 4,230-4,310 da 421 a 450 kg. al kg. 4,170-4,260 da 451 kg. e oltre al kg. 4,110-4,190 Andamento del mercato: buono con prezzi invariati SCOTTONE da macello (a peso morto): Limousine (U2 - U3 - E2 - E3) da 230 a 270 kg. al kg. 4,940-5,040 da 271 a 300 kg. al kg. 4,780-4,880 da 301 kg. e oltre al kg. 4,680-4,740 Charolaise o incr. francesi (U2 - U3 - E2 - E3) da 260 a 300 kg. al kg. 4,470-4,570 da 301 a 340 kg. al kg. 4,430-4,530 da 341 kg. e oltre al kg. 4,410-4,510 Andamento del mercato: buono con prezzi invariati Uova Nazionali fresche colorate in natura ( /Kg) Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco azienda. Quotazioni del mercato avicunicolo del comune di Forli ( Listino dei prezzi rilevati del 23/03/2015 Uova nat. S - meno di 53 gr. al Kg 1,0100-1,0500 Uova nat. M - da 53 a 63 gr. al Kg 1,1600-1,2000 Uova nat. L - da 63 a 73 gr. al Kg 1,1600-1,2000 Uova Nazionali Fresche Colorate e Selezionate ( /100pz) Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco centro imballaggio. Quotazioni del mercato avicunicolo del comune di Forli ( Listino dei prezzi rilevati del 23/03/2015 Uova sel. S. - meno di 53 gr. /100pz 10, ,7000 Uova sel. M. - da 53 a 63 gr. /100pz 12, ,7000 Uova sel. L - da 63 a 73 gr. /100pz 13, ,5000 Uova sel. XL - da 73 gr. e più /100pz 15, ,4000 GASOLIO AGRICOLO Prezzi al consumo Iva esclusa consegne a destino del 15 marzo Fino a litri /Lt 0,838 - da litri a /Lt. 0,830 - da litri a /Lt. 0,813 - da litri a /Lt. 0,802 - oltre litri /Lt. 0,797 Prezzi medi informativi rilevati in provincia di Mantova ANNUNCI ECONOMICI Sei socio di Confagricoltura Mantova? Vuoi pubblicare qui gratuitamente un annuncio economico che riguarda la tua azienda agricola? Invia il testo dell annuncio a: tecnico@confagricolturamantova.it VENDO PALA Per inutilizzo, vendo pala posteriore idraulica omologata per sollevare q. 6, larghezza 165 cm, con attacco gancio per sollevamento sacconi. Per informazioni, chiamare il n VENDO FONDO RUSTICO Di biolche mantovane 65 circa a seminativo irriguo, posto in comune di Bozzolo, con fabbricati rurali. Per informazioni telefonare al n UNIPEG SOC. COOP. AGRICOLA Sede Legale - Reggio Emilia Via Due Canali 13 Tel Sede Operativa - Pegognaga (Mn) Strada Chiaviche 36 Tel Fax ANDAMENTO - PREZZI DEI BOVINI - PESO MORTO Direttore Responsabile: Daniele Sfulcini Design: fachiro.com Stampa: Publi Paolini Autorizzazione Tribunale MN - n. 14 del Iscrizione ROC N del 29 agosto

8 ENERGIE RINNOVABILI SPALMA INCENTIVI, REVERSE CHARGE E FATTURAZIONE ELETTRONICA: COSA CAMBIA PER GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI. La produzione di energia da fonti rinnovabili, in questo caso fotovoltaica, è stata oggetto negli ultimi tempi di numerosi interventi da parte del Governo, che hanno fortemente penalizzato questo settore nel quale molte aziende agricole avevano investito. Vediamo di analizzare le ultime in ordine di tempo: - Spalma incentivi: la Legge 116/2014, ribattezzata spalma incentivi, ha prodotto due importanti novità, entrambe negative per i soggetti detentori di impianti fotovoltaici: - la riduzione della tariffa incentivante per gli impianti con potenza maggiore di 200 kw: il nostro giornale si è già occupato di questa stangata, che costerebbe alle aziende interessate fino a euro all anno. La norma sopra citata ha, infatti, costretto i possessori di questi impianti ad accettare una riduzione della tariffa incentivante tra tre diverse opzioni: 1) riduzione importante (circa il 20%) bilanciata da un allungamento del periodo di incentivazione; 2) riduzione a farfalla che prevede una differenziazione del contributo nel periodo di incentivazione; 3) la terza prevede un taglio dal 5% al 7%. Quest ultima è risultata quella maggiormente scelta in quanto, se pur penalizzante rispetto alle altre, mette a riparo da eventuali nuove manovre di riduzione, a dimostrazione di quanto sia bassa la fiducia degli operatori verso le valutazione del Governo. Su questa norma, in particolare, Confagricoltura ed Assorinnovabili hanno promosso un ricorso al TAR del Lazio e al Tribunale Civile di Roma al quale partecipano anche 40 aziende mantovane; - la modifica del sistema di pagamento per tutti gli impianti: a partire dal corrispettivo relativo a gennaio 2015, in pagamento a fine marzo, le aziende hanno trovato un amara sorpresa. A differenza di quanto succedeva fino all anno scorso, da quest anno è stato introdotto un sistema ad acconti e saldo. Partendo dalla produzione in kwh relativa a due anni prima (nel caso del 2015 si prende a riferimento il 2013) il GSE calcola la media mensile, indipendentemente dalla produzione effettiva del mese, e su quella calcola un acconto pari al 90% della stessa. Ad esempio se nel 2013 un impianto a prodotto kwh, il GSE calcola la media matematica mensile ( kwh), ne calcola il 90% (9.000 kwh) e moltiplica questa produzione per la tariffa incentivante (eventualmente ridotta come spiegato nel punto precedente per gli impianti sopra i 200 kw). La differenza a saldo, costituita dalla effettiva produzione del 2015 sottraendo i 12 acconti, verrà corrisposta entro giugno dell anno successivo (per il 2015 entro giugno 2016). Per questo motivo già da ora gli operatori si trovano sul portale GSE delle misurazioni identiche per i diversi mesi invece di quella effettiva. Da una parte c è stata una semplificazione perché in questo modo termineranno quelle incomprensibili rettifiche che hanno caratterizzato questi anni. D altra parte ci sarà un allungamento dei tempi di pagamento perché, se pensiamo al 10% del gennaio 2015, questo sarà pagato a giugno 2016, ossia un anno e mezzo dopo. - Reverse Charge: in italiano si legge inversione contabile. Con la Legge di stabilità 2015, la procedura contabile reverse charge è stata estesa ad altre tipologie di servizi, oltre alle attività in edilizia e per le cessioni di rottami, tra i quali la cessione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Con questa norma la cessione di energia è soggetta all imposta, la quale viene assolta dal compratore. Il venditore quindi emette fattura senza addebitare l imposta. Nel nostro caso ha comportato che le fatture di vendita dell energia elettrica (o le indennità di scambio sul posto) vengono ora emesse senza l esposizione della relativa IVA. Dal punto di vista reddituale non cambia nulla, visto che comunque quell IVA andava comunque versata ma l introduzione di questa legge ha ridotto il flusso di cassa scambiato con il GSE; - Fatturazione elettronica: ultima in ordine di arrivo, questa procedura introdotta dal Decreto 3 aprile 2013 n. 55 e riguardante i rapporti economici con le pubbliche amministrazioni, dovrebbe avere un impatto limitato sulle aziende agricole. Il GSE ha pubblicato sul proprio sito Internet una nota in cui evidenzia che gestirà direttamente i processi legati al ciclo passivo di fatturazione secondo le procedure attualmente in vigore, che prevedono già flussi elettronici e modalità completamente dematerializzate. All azienda rimarrebbe quindi solo l onere di inserire data e numero nel portale GSE. In questo caso i numerosi dubbi riguardano le tempistiche di adeguamento del GSE, senza le quali potrebbero venire ritardate le fatturazioni (e quindi i pagamenti) dei prossimi mesi. 8 GIOVANI DI CONFAGRICOLTURA, VISITA A UN IMPIANTO DI BIOGAS A PEGOGNAGA. Martedì 24 marzo si è tenuta presso l Azienda Agricola Il Serraglio di Pegognaga, di cui il presidente Pietro Angeli è contitolare, la prima delle visite tecniche organizzate dai Giovani di Confagricoltura Mantova e che accompagneranno i giovani imprenditori agricoli mantovani tra le più interessanti e innovative realtà agricole e agroindustriali mantovane e delle provincie limitrofe. Nella prima uscita si è parlato di produzione di energia da fonti rinnovabili, un settore esploso negli ultimi anni e che vede un importante ruolo dei giovani agricoltori nella gestione delle imprese. Pietro Angeli, nella veste di imprenditore e in particolare di gestore dell impianto, ha spiegato le caratteristiche della struttura, le scelte progettuali ed economiche che ne hanno determinato la creazione e le peculiarità gestionali. Per molti dei partecipanti è stata un esperienza molto interessante per capire quali siano le difficolta ma anche le opportunità che questo settore crea. Si è parlato della fine degli incentivi legati alla produzione di energia elettrica ma anche dell opportunità del biometano, considerato la nuova frontiera dei produttori di energia da fonte rinnovabile agricola. Alcuni imprenditori erano a loro volta gestori di impianti simili e questo ha portato il gruppo a confagricolturamantova.it confrontarsi sulle differenze gestionali delle diverse realtà. Come detto, la visita all impianto di biogas di Pegognaga è la prima di una serie di incontri che avranno cadenza mensile e che vogliono dare ai giovani agricoltori utili spunti di riflessione che vadano incontro alla loro esigenza, manifestata nelle riunioni del Consiglio provinciale, di valutare le nuove opportunità che l agricoltura offre. Tra la fine del mese di aprile e i primi di maggio è prevista un altra uscita presso un importante realtà vitivinicola del Basso Mantovano. Seguiranno altre occasioni che copriranno i diversi indirizzi produttivi presenti nella provincia virgiliana. Per avere ulteriori informazioni si prega di contattare la segreteria dei giovani di Confagricoltura Mantova. (giovani@confagricolturamantova.it, telefoni 0376/330726, ).

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