Safety Integrated: Programma di sicurezza per l industria. Manuale applicativo

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1 Safety Integrated: Programma di sicurezza per l industria Manuale applicativo

2 Bereich Automatisierungs- und Antriebstechnik Geschäftsgebiet Niederspannungs-Schalttechnik Postfach 3240, D Erlangen Bereich Automatisierungs- und Antriebstechnik Geschäftsgebiet Industrie-Automatisierungsysteme Postfach 4848, D Nürnberg Bereich Automatisierungs- und Antriebstechnik Geschäftsgebiet Motion Control Systeme für Werkzeug- und Produktionsmaschinen Postfach 3180, D Erlangen Änderungen vorbehalten 03/99 Excellence in Siemens Aktiengesellschaft Bestell-Nr. E20001-P285-A733 Printed in Germany Dispostelle 27602/SEK U5242 ML PA Automation & Drives: Siemens

3 La prevenzione degli infortuni non deve essere intesa come prescrizione di legge ma come comandamento dettato da obblighi umani e dalla ragione economica. Werner von Siemens, Berlin im Jahr 1880

4 Tecnica della sicurezza SIEMENS, il salto di qualità nel programma per la protezione di uomini, macchine, ambiente e processi per le industrie del mondo In tutte le applicazioni industriali, sui macchinari, sulle linee di movimentazione, nei sistemi di processo, le moderne tecniche di automazione richiedono il massimo livello di sicurezza per l uomo, i macchinari e l ambiente. Con la tecnica convenzionale, per la prima volta i componenti elettronici ed i sistemi programmabili offrono una tecnica di sicurezza che riesce a penetrare nel sistema intelligente, dai comandi fino ai sistemi di misura. La possibilità di effettuare all interno di sistemi a bus convenzionali trasmissioni adatte ad impieghi di sicurezza costituisce un punto cardine nella direzione dalla Safety Integrated. La standardizzazione della tecnica della sicurezza Siemens garantisce l impiego delle apparecchiature e dei sistemi conosciuti nell automazione tradizionale. Le rigide barriere che finora separavano la tecnica dell automazione standard di un impianto e le relative tecniche della sicurezza diventano, grazie ad una trasparenza dei dati, permeabili consentendo metodi di lavoro più efficienti e redditizi. La sicurezza è nel sistema Il programma di fornitura Safety Integrated attraverso le famiglie di prodotti SIGUARD, SIMATIC e SINUME- RIK/SIMODRIVE offre la massima protezione per tutti gli apparecchi, dai sensori agli azionamenti passando attraverso tutti i dispositivi di interfaccia. Sicurezza per ogni applicazione Per ogni esigenza nelle applicazioni di sicurezza Vi offriamo la migliore soluzione sia che si tratti di comando, rilevamento, segnalazione oppure di collegamento, elaborazione, protezione e commutazione. Nelle differenti applicazioni sui macchinari e nelle tecniche di processo, vengono offerte in un'unica soluzione le adeguate tecniche di sicurezza. I bus di campo con profilo di sicurezza quali AS-Interface e PROFIBUS-DP consentono di impiegare azionamenti standard e sistemi di programmazione non dotati delle funzioni di sicurezza con i sensori, le unità d interfaccia e gli attuatori. Comandare e rilevare 2 Safety Integrated - Manuale applicativo Siemens S.p.A.

5 Controllare ed elaborare Alimentare e disinserire Safety Integrated - Manuale applicativo Siemens S.p.A. 3

6 D. Seibel Rappresentante capo del Laboratorio di collaudo Berufsgenossenschaft (BG) di Meccanica di precisione ed elettrotecnica Con le regolamentazioni del paragrafo 5.7 della EN , Equipaggiamento elettrico delle macchine è stata introdotta a livello internazionale la discussione sull analisi e gestione dei guasti. Le osservazioni sulla sicurezza derivanti dai contenuti delle normative (protezioni) in particolare nel campo degli azionamenti elettrici, hanno portato a diverse soluzioni costruttive. Obiettivo di tutte le soluzioni applicative era ed è il raggiungimento di un unico ed obbligatorio standard di sicurezza all interno della comunità europea. Potenziale di pericolosità Nella pratica il punto di arrivo della filosofia di sicurezza deve essere la realizzazione di sistemi di comando comuni (tabella 1). In funzione del potenziale di pericolosità e delle condizioni d esercizio dei differenti macchinari, è necessario un diverso livello di sicurezza per le logiche di comando (circuiti elettici di comando). Per questo la valutazione del rischio e del pericolo è una premessa imprescindibile. La realizzazione delle idonee misure di protezione, oltre ad essere adeguate al potenziale di pericolosità devono essere orientate al processo di lavorazione. Protezione delle persone Soprattutto in questi casi dove sugli impianti o macchinari possono presentarsi dei rischi, devono essere previsti adatti dispositivi di protezione. I dispositivi mobili di protezione sono fra le soluzioni preferibili per la protezione delle persone da movimenti pericolosi o altro negli ambienti industriali e negli impianti. A garanzia delle funzioni di sicurezza per le persone, devono di conseguenza essere realizzati dispositivi di protezione mobili che possano anche essere bloccati elettricamente in modo che le persone non abbiano possibilità di raggiungere la zona pericolosa prima che siano state rimosse la condizioni di rischio (per es. rotazioni sulle macchine utensili). Ridondanza I convenzionali circuiti elettrici di sicurezza, in combinazione con i sistemi di blocco, soddisfano in modo quasi incontestabile le funzioni di protezione delle persone e dei macchinari previste e necessarie. Le possibilità di guasto ed i conseguenti rischi per la sicurezza sono generalmente noti; questo è stato dimostrato dalle soluzioni tecniche adottate (per es. la ridondanza). Parte essenziale di un sistema di blocco è il finecorsa per il controllo delle posizioni. Esso deve comprendere almeno un contatto con sistema di apertura positiva. Quando il dispositivo di protezione viene aperto, il contatto in apertura del finecorsa deve interrompere in modo sicuro il circuito elettrico di sicurezza. Esempi di applicazione Al fine di facilitare la scelta e l impiego dei differenti sistemi di blocco e determinare le giuste tecniche di collegamento tra gli apparecchi che rilevano e riportano i segnali di sicurezza e i dispositivi di sgancio (contattori, relè), sono stati elaborati e presentati dagli enti competenti una serie di esempi di applicazione. Le singole soluzioni sono ad esempio contenute nei prospetti ZH ZH1/153 Prospetto per la scelta e l impiego dei dispositivi di blocco elettromeccanico con funzioni di sicurezza e ZH1/553 Prospetto per la scelta e l impiego degli apparecchi di prossimità nei dispositivi di blocco con funzioni di sicurezza. Se è necessario il riconoscimento di un guasto (per es. il non diseccitamento di un relè), è indispensabile impiegare relè ad azione forzata. 4 Safety Integrated - Manuale applicativo Siemens S.p.A.

7 Steuerspannung EIN/AUS Steuerstromkreise mit Sicherheitsfunktionen Steuerstromkreise mit Betriebsfunktionen K 1 S 1 K 1 M N = n nenn S2 M N = n nenn K 1 S 1 S 2 Freigabe Verriegelungssysteme mit und ohne Zuhaltung Lastkreis mit möglicher Gefährdung Hauptsteuerung Lastkreis ohne Gefährdung Tabella 1 Rappresentazione schematica dei comandi di una macchina (DIN VDE 0113/11.98) Norme Le varianti di comando presentate e gli aspetti di sicurezza ad essi relativi (ad es. lista esclusione guasti) sono stati inseriti nella normativa europea. A tale proposito vanno qui citati i due gruppi di norme (Norme Tipo B) EN 1088 Sistemi di interblocco e EN Parti dei comandi riguardanti la sicurezza, che sulla base di regole fissate dagli enti competenti forniscono un metro di valutazione uniforme indipendentemente dalla applicazione considerata. Ciò consente di utilizzare tale metro di valutazione anche per circuiti di controllo a sicurezza integrata in un secondo momento. Questo nel pieno rispetto della norma europea EN (ed ). Tipiche applicazioni sono i cosiddetti dispositivi di sicurezza a relè, che vengono impiegati secondo le adeguate categorie di sicurezza (EN 954-1) per rilevare e riportare i segnali d intervento delle protezioni (per es. controllo dei ripari, barriere di protezione, comandi a due mani, interventi d emergenza eccetera). Safety Integrated - Manuale applicativo Siemens S.p.A. 5

8 R. Faller Responsabilità dell unità Service del TÜV Product Service GmbH Automation, Software and Electronics IQSE Cambiamenti nel mondo della sicurezza funzionale In seguito alle discussioni della direttiva europea sulle macchine e allo standard internazionale DIS IEC 61508, la sicurezza funzionale è ormai un concetto consolidato nella tecnica di automazione. Sotto l appellativo sicurezza funzionale si vuole comprendere tutti gli aspetti volti a evitare e controllare comportamenti errati dell uomo, delle macchine e dei controlli che possano essere fonte di pericolo per le persone, i beni d investimento e l ambiente. Grazie allo stretto legame tra sicurezza funzionale ed i sistemi di automazione che si servono di software e computer, tale settore è caratterizzato da frequenti innovazioni inusuali per la tecnica della sicurezza. Il TÜV Bayern IQSE e il TVÜ Product Service IQSE hanno sostenuto fin dall inizio fornitori di sistemi di automazione e sensori orientati alla sicurezza nella convinzione che la sicurezza funzionale è lo strumento ideale che consente di unire applicazioni sicure e crescita della produttività e rendere più concorrenziali le imprese. Il futuro della tecnica d automazione orientata alla sicurezza Produttori e costruttori di sistemi di automazione devono far fronte a sfide importanti. I costruttori si trovano a dover soddisfare le richieste di utenti che esigono automazione e sicurezza in uno stesso sistema. Il termine safety integrated coniato da Siemens racchiude in sè questo concetto. Anche nel settore delle apparecchiature da campo gli utenti non giudicano positivamente una separazione tra le apparecchiature da campo normali e quelle orientate alla sicurezza. Le apparecchiature da campo che verranno fornite in futuro verranno sviluppate in modo tale che siano in grado di assolvere sia compiti di automazione sia di sicurezza. Vediamo come principale compito del costruttore e nostro, la necessità di semplificare le tecniche della sicurezza ormai divenute molto complesse ricorrendo a una decentralizzazione delle tecniche di processo e trasferendo agli apparecchi di campo l elevata capacità di diagnosi raggiunta negli ultimi anni dalla tecnica programmabile, al fine di aumentare la sicurezza e ridurre gli elevati costi di manutenzione preventiva. Bus di campo standardizzati e orientati alla sicurezza Un passo importante in questa direzione è stato compiuto con la realizzazione di ampliamenti dei bus di campo standardizzati e orientati alla sicurezza, che da anni vengono impiegati con successo. In particolare nella tecnica dei telecomandi e dei telecontrolli, negli oleodotti e nei depositi di stoccaggio distribuiti questi sistemi di bus superano di gran lunga i limiti di un mezzo trasmissivo locale limitato. Spesso la comunicazione tra i comandi rilevanti per la sicurezza collocati nei vari depositi o nelle stazioni che raggruppano le sarracinesche e la stazione di testa dotata di pompe brooster avviene tramite linee private, tramite rete telefonica pubblica o, più recentemente tramite satellite. I limiti della topologia di bus locale possono essere superati tramite protocolli di sicurezza aggiuntivi che consentono un rilevamento di errori matematicamente dimostrabile, indipendente dal mezzo trasmissivo e dal protocollo di trasmissione. A questo sistema di bus si possono collegare partner con comunicazione rilevante per la sicurezza e non. I costruttori hanno finora mantenuto segreta la struttura dei protocolli di sicurezza che consentivano soltanto la comunicazione tra apparecchiature dalla stessa famiglia di sistemi -ad es. Siemens SIMATIC S5-115F e S5-95F. Poichè nessun costruttore è in grado di controllare l intero spettro di trasduttori, controllori e organi attuatori intelligenti, l impiego di sistemi di bus di campo è stato notevolmente inferiore alle aspettative. 6 Safety Integrated - Manuale applicativo Siemens S.p.A.

9 Ma la richiesta avanzata dall industria automobilistica di ampliamenti orientati alla sicurezza delle specifiche dei bus di campo standardizzate e non dedicate si fa sempre più forte. I bus di campo standardizzati e orientati alla sicurezza dovrebbero supportare la interoperabilità tra trasduttori, controllori e organi attuatori intelligenti di diversi costruttori. La lunga esperienza che i diversi fornitori di sistemi vantano sia nel campo delle specifiche di bus da campo standardizzati ma non orientati alla sicurezza che in quello dei protocolli di sicurezza dedicati e l ormai comprovato sistema di sicurezza tecnica dovrebbe facilitare la standarizzazione di una o più specifiche per bus di campo. Tuttavia lo spinoso percorso di standardizzazione dei bus di campo ha mostrato negli ultimi anni che le opportunità tecniche hanno soltanto un importanza secondaria. Gli utenti interessati dell industria automobilistica devono dimostrare di avere effettivamente bisogno di bus di campo standardizzati e orientati alla sicurezza e di non essere disposti a sacrificare tali opportunità per un proprio desiderio di potere. I tempi sono orami maturi. Il TÜV product Service IQSE supporta utenti, produttori e costruttori in base alle proprie forze. (ved. Indicaz. Bibliografiche 7-9, cap.8.5) Safety Integrated - Manuale applicativo Siemens S.p.A. 7

10 Indice 1 Norme e Prescrizioni Pagina 1.1 Generalità 1/2 1.2 Sicurezza delle macchine 1/ Direttiva macchine (98/37/CE) 1/ Norme 1/ Analisi dei rischi/valutazione dei rischi 1/ Funzioni inerenti la sicurezza 1/ Interfaccia Uomo - Macchina 1/ Tecnica di processo 1/ Esigenze normative in Europa 1/ Provvedimenti tecnici per l adempimento 1/17 degli obiettivi di legge 1.4 Impianti di combustione 1/ Direttive Europee 1/21 2 SIGUARD Safety Integrated 2.1 Apparecchi di comando e segnalazione 2/ Apparecchi per comando d emergenza 2/ Interruttori per comando a fune SIGUARD 2/ Pulpiti di comando a due mani e interruttori 2/8 a pedale SIGUARD Interruttori di posizione SIGUARD 2/ Interruttori a magnete SIGUARD 2/ Barriere a pressione SIGUARD 2/ Barriere ottiche di sicurezza SIGUARD 2/ Barriere ottiche mono-raggio SIGUARD 2/ Apparecchi di segnalazione SIGUARD 2/ Dispositivi di sicurezza SIGUARD 3TK28 2/ Partenze motore decentrate con 2/48 funzione di sicurezza ET 200S SIGUARD 2/ Apparecchi per il comando in piena 2/54 sicurezza 3 SIMATIC Safety Integrated 3.1 Introduzione 3/ Tecnologie/tendenze 3/ Confronto fra tecnica di sicurezza 3/3 convenzionale e PLC Approvazioni/Campi d impiego 3/3 3.2 Descrizione del prodotto S5-95F 3/ Costruzione 3/ Modo di funzionamento 3/ Programmazione 3/ Servizio e Supervisione 3/ Comunicazione 3/ Messa in servizio e manutenzione 3/6 3.3 Passaggio da SIMATIC S5 a SIMATIC S7 3/7 3.4 Integrazione nel PCS 7 3/8 3.5 Ampliamenti del S5-95F, versione II 3/8 3.6 SIMATIC S5-95F/P 3/ Costruzione 3/ Modo di funzionamento 3/ Programmazione 3/ Dati tecnici 3/ Dati per l ordinazione 3/ Customer Support 3/18 4 SINUMERIK Safety Integrated/ SIMODRIVE 4.1 Azionamenti e comandi CNC con 4/2 sicurezze integrate 4.2 Equipaggiamenti per macchine a 4/3 controllo numerico Controllo numerico SINUMERIK 4/ Sistema di convertitori SIMODRIVE 4/ Motori SIMODRIVE 4/ Accessori 4/6 4.3 SINUMERIK Safety Integrated 4/ Breve descrizione 4/ Descrizione delle funzioni 4/ Struttura del sistema 4/ Principi guida per le applicazioni 4/ Normative e raccomandazioni 4/ Requisiti dalle direttive europee 4/ Verifica e certificazione 4/ Analisi dei pericoli e valutazione del rischio 4/ Incremento delle disponibilità con la 4/23 tecnica di sicurezza integrata 4.8 Supporto ai clienti 4/ Dati di ordinazione e documentazione 4/ Software 4/ Hardware 4/ Documentazione 4/ Certificazioni 4/28 5 Applicazioni 5.1 Sicurezza su linee di presse 5/2 5.2 SIMATIC S5-95F 5/ Sistemi di trasporto nell industria automobilistica 5/ Protezione del personale sui robot 5/6 di saldatura a portale Locomotive radiocomandate 5/ Ottovolanti per lunapark 5/ Comando bruciatori in una centrale 5/12 termica Tecnica di controllo del processo: 5/14 produzione di polistirolo Trasporto di persone nella miniera 5/16 di sale Berchtesgaden Comando a distanza VICOS OC 15 5/18 per cabine di blocco a relè 8 Safety Integrated - Manuale applicativo Siemens S.p.A.

11 6 Esempi di collegamento 6.1 Comandi di sicurezza 6/2 6.2 Dispositivi di sicurezza SIGUARD 3TK28 6/5 6.3 Dispositivi di sicurezza SIGUARD 3TK28 6/16 con tecnica a relè Dispositivi di comando di emergenza 6/ Controllo dei ripari di protezione 6/ Dispositivi per presse 6/ Dispositivi di protezione operanti 6/32 senza contatto Esempi di collegamento per le barriere 6/32 ottiche di sicurezza SIGUARD Esempio di collegamento per le barriere 6/35 ottiche di sicurezza monoraggio SIGUARD 6.5 Barriere di sicurezza ottiche a 6/37 pressione SIGUARD 6.6 SIMATIC S5-95F Disinserzione sicura con 6/38 blocchi funzionali OFF di emergenza certificati 6.7 SIGUARD ET 200S 6/ Avviamento di una macchina 6/ Esempi applicativi per la funzione arresto 6/42 di emergenza. Categoria di arresto Esempi applicativi per la funzione arresto 6/44 di emergenza. Categoria di arresto 1 7 Comunicazione a sicurezza di errore tramite bus standard 8 Appendice 8.1 Tabelle di supporto per la scelta 8/2 delle apparecchiature 8.2 Panoramica delle principali Norme in vigore 8/3 nella Comunità Europea 8.3 Significati e abbreviazioni 8/7 8.4 Letteratura tecnica 8/8 8.5 Certificati di omologazione 8/ Certificati per SINUMERIK Safety Integrated 8/ Certificati per SIMATIC Safety Integrated 8/11 Safety Integrated - Manuale applicativo Siemens S.p.A. 9

12 Norme e prescrizioni

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14 1.1 Generalità Obiettivo del manuale L obiettivo della tecnica della sicurezza dovrebbe essere quello di ridurre al minimo possibile il pericolo per l uomo e l ambiente circostante attraverso soluzioni tecniche appropriate, senza con ciò limitare troppo, se non lo strettamente necessario, la produzione industriale, l impiego dei macchinari e la produzione. Attraverso il processo di armonizzazione a livello internazionale delle norme e prescrizioni la sicurezza delle persone e l integrità dell ambiente dovrebbe diventare materia condivisa in tutti i Paesi e contemporaneamente dovrebbe essere evitato negli scambi internazionali il concorso di soluzioni differenti frutto delle più svariate esigenze in termini di sicurezza. Principi di fondo delle esigenze legislative in Europa Il legislatore esige, che siano protette, attraverso l impiego di misure preventive, la qualità dell ambiente e la salute delle persone (Direttiva 96/82/CE Seveso II ). Si esige inoltre la sicurezza e la salvaguardia della salute delle persone durante l attività lavorativa (Direttiva macchine, norme correlate alla sicurezza del lavoro,...). Il raggiungimento di questi e simili obiettivi viene prescritto dal legislatore per differenti Paesi tramite le direttive Europee ( ambito costante ). Per il raggiungimento di questi obiettivi il legislatore regola le esigenze dei progettisti degli impianti e dei produttori di apparecchi e di macchinari ed ha allo stesso tempo attribuito la responsabilità per eventuali danni provocati. Direttive Europee stabiliscono le esigenze degli impianti e dei progettisti in modo tale che siano salvaguardate la salute delle persone e la qualità dell ambiente stabiliscono la qualità dei prodotti in modo tale che siano garantite la sicurezza e la salute dell utilizzatore contengono le indicazioni riguardanti la sicurezza sul posto di lavoro (esigenze minime). Le direttive Europee sono fautrici di un nuovo e globale approccio ( new approach, global approach ) alla sicurezza: Le direttive Europee si limitano a stabilire gli obiettivi generali e le esigenze fondamentali in termini di sicurezza. Il rispetto sicuro delle norme non rientra nei compiti del legislatore. I dettagli tecnici possono essere tramutati in norme da specifici Comitati quando questi abbiano ricevuto il corrispondente mandato dalla Commissione Europea. Queste norme vengono poi armonizzate secondo una precisa direttiva e raccolte negli uffici preposti dell Unione Europea. L attenersi alle norme armonizzate implica la supposizione che siano adempiute tutte le esigenze inerenti la sicurezza. Le direttive Europee richiedono da parte dei Paesi membri il reciproco riconoscimento delle norme a livello nazionale. Le direttive Europee rivestono uguale importanza: quando sono applicabili più direttive ad una precisa situazione, sono valide le esigenze di tutte le direttive rilevanti (per esempio per un macchinario con equipaggiamento elettrico valgono la Direttiva Macchine, la Direttiva Bassa Tensione e la Direttiva Compatibilità Elettromagnetica). Per quelle realizzazioni alle quali non si adattano le direttive Europee esistono delle prescrizioni. Queste contengono le norme ed i criteri da utilizzarsi per le verifiche e le certificazioni volontarie. Norme relative alla sicurezza del lavoro La sicurezza del lavoro è regolamentata a livello nazionale, cioè devono essere seguite in ogni caso le esigenze nazionali e da qui possono provenire in ampia misura esigenze in termini di sicurezza. Avviso: Le direttive e le norme presentate in questo manuale sono una selezione che media tra gli obiettivi ed i principi essenziali. La lista non avanza alcuna pretesa di completezza. Obiettivi della normativa Dalla responsabilità che hanno il produttore ed il costruttore di forniture tecniche e prodotti per la sicurezza, deriva la pretesa che impianti, macchinari ed altre realizzazioni tecniche siano costruite nel modo più sicuro possibile in accordo con lo stato della tecnica. Inoltre le due parti descrivono sotto forma di normative lo stato della tecnica relativamente a tutti gli aspetti che sono importanti per la sicurezza. Attraverso il rispetto delle norme di volta in volta rilevanti si può essere al sicuro affinchè lo stato della tecnica sia stato raggiunto e con questo che il costruttore di un impianto o il produttore di un macchinario abbiano adempiuto al proprio obbligo di accuratezza. 1/2 Safety Integrated - Manuale applicativo Siemens S.p.A.

15 1 Sicurezza funzionale La sicurezza è vista come indivisibile dal bene da preservare. Potendo essere le cause dei pericoli come anche i provvedimenti tecnici per evitarli molto differenti, si distingue nuovamente tra diverse tipologie di sicurezza, per esempio tramite l indicazione delle rispettive cause dei possibili pericoli. Così si parla di sicurezza elettrica, quando deve essere adoperata per esprimere la protezione dai pericoli derivanti dall elettricità, oppure di sicurezza funzionale quando la sicurezza dipende dal corretto funzionamento. Questa distinzione ha ridotto le nuove normative secondo la tipologia, poiché esistono norme particolari che si interessano di sicurezza funzionale. Nell ambito della sicurezza delle macchine la EN 954 tratta in particolare le parti dei sistemi di comando e di controllo correlati alla sicurezza, concentrandosi in questo modo sulla sicurezza funzionale. La IEC tratta con la norma pilota IEC la sicurezza funzionale elettrica ed i sistemi elettronici e programmabili in modo indipendente da un particolare campo di applicazione. La sicurezza funzionale è definita nella IEC come part of the overall safety relating to the EUC* and the EUC control system which depends on the correct functioning of the E/E/PE* safety-related systems, other technology safety-related systems and external risk reduction facilities. Affinchè un macchinario o un impianto raggiungano la sicurezza funzionale è necessario che tutti i dispositivi rilevanti che proteggono la sicurezza e le parti dei sistemi di comando e di controllo ad essa correlati funzionino correttamente, e che questi in caso di errore si comportino in modo tale che l impianto permanga in una condizione sicura oppure possa esservi condotto. A questo scopo è necessario soprattutto l utilizzo di una tecnica qualificata, che espliciti le esigenze descritte nelle relative norme. Le esigenze per il raggiungimento della sicurezza funzionale si basano sui seguenti obiettivi fondamentali: evitare gli errori sistematici autocontrollo degli errori sistematici autocontrollo degli errori accidentali o dei guasti. La misura della raggiunta sicurezza funzionale è rappresentata dalla probabilità di accadimento dei guasti più pericolosi, dalla tolleranza d errore e dalla qualità, tramite la quale viene garantita la libertà dagli errori sistematici. Essa è stata espressa nelle norme attraverso differenti concetti. Nella IEC 61508: Livello di sicurezza integrata (LSI), nella EN : Categorie e nelle DIN V e DIN V VDE 0801: Classi d impiego. * EUC: Equipment Under Control ** E/E/PE: Electrical, Electronical, Programmable Electronical Safety Integrated - Manuale applicativo Siemens S.p.A. 1/3

16 1.2 Sicurezza delle macchine Direttiva macchine (98/37/CE) * Con l introduzione del Mercato Unico Europeo a partire dal è stato stabilito che tutte le norme e prescrizioni degli Stati membri fossero armonizzate. Questo ha avuto come conseguenza che la Direttiva macchine dovesse essere recepita nel suo contenuto dalle Leggi nazionali dei singoli Stati membri come una direttiva da utilizzarsi negli scambi di mercato. In Italia il contenuto della Direttiva Macchine è stato recepito dal DPR 459/96 inerente le leggi che regolano la sicurezza degli apparecchi. Il campo di applicazione della Direttiva macchine è racchiuso in modo molto ampio dalla definizione macchina è un insieme di parti o dispositivi meccanici collegati l uno con l altro, di cui almeno uno mobile. Con ampliamenti successivi il campo di applicazione è stato esteso ai componenti di sicurezza ed alle attrezzature di ricambio. Come macchina è anche definito un insieme di macchine e di apparecchi che, per raggiungere un risultato determinato, sono disposti e comandati in modo da avere un funzionamento solidale. Il campo di applicazione della Direttiva macchine si estende dunque dal singolo macchinario all intero impianto La Direttiva macchine è costituita da 14 articoli e da 7 allegati. L adempimento dei requisiti essenziali di sicurezza e di salute di cui all allegato I, è necessario affinchè sia plausibile la sicurezza dei macchinari. Gli obiettivi di protezione devono essere conseguiti con responsabilità e le esigenze recepite secondo la Direttiva. Il costruttore di macchine deve fornire * sostituisce 89/392/CEE, 91/368/CEE, 93/44/CEE, 93/68/CEE. Campo di applicazione e definizioni, frequenza di applicazione, libera circolazione delle merci, clausole Art.1 Art. 7 Allegato Tabella 1/1 Direttiva macchine (89/392/CEE) Direttiva macchine (89/392/CEE) Procedure di certificazione Art. 8 Art. 9 tutta la documentazione necessaria in accordo con le esigenze fondamentali. Questa documentazione è resa più semplice dall applicazione delle Norme armonizzate. Marcatura CE, Art.10 Art.12 Entrata in vigore, norme transitorie, abrogazione di norme Art.13 Art.14 Articolo Requisiti essenziali di sicurezza e di salute relativi alle I macchine, come pure a 3 equipaggiamenti di ricambio 5 componenti di sicurezza 10 Contenuto di II 1. Dichiarazione CE di conformità per 4 macchine, come pure per 5 equipaggiamenti di ricambio 8 componenti di sicurezza 2. Dichiarazioni dei costruttori circa 4 i requisiti dei componenti della macchina i limiti della macchina III Marcatura CE di conformità 10 IV V VI in relazione con Procedure di certificazione per macchine, come pure per 8 equipaggiamenti di ricambio componenti di sicurezza Documentazioni relative alla dichiarazione CE di conformità per macchine, come pure per 8 equipaggiamenti di ricambio componenti di sicurezza Esami di conformità per la certificazione CE per macchine, come pure per 8 equipaggiamenti di ricambio componenti di sicurezza VII Criteri minimi da osservarsi per la notifica degli organismi 9 Per i macchinari che, secondo l allegato IV della Direttiva macchine, presentano un elevato pericolo potenziale, viene richiesta una procedura di certificazione. 1/4 Safety Integrated - Manuale applicativo Siemens S.p.A.

17 1 Tipi di macchine e di componenti di sicurezza per i quali occorre applicare la procedura di cui all articolo 8, comma 2, lettere b) e c) Norme A. Macchine 1. Seghe circolari (monolama e multilame) per la lavorazione del legno e di materie assimilate o per la lavorazione della carne e di materie assimilate 1.1. Seghe a utensile in posizione fissa nel corso della lavorazione, a tavola fissa con avanzamento manuale del pezzo o con dispositivo di trascinamento amovibile 1.2. Seghe a utensile in posizione fissa nel corso della lavorazione, a tavola - cavalletto o carrello a movimento alternato, a spostamento manuale 1.3. Seghe a utensile in posizione fissa nel corso della lavorazione, dotate di un dispositivo di trascinamento meccanico dei pezzi da segare a carico e/o scarico manuale 1.4. Seghe a utensile mobile nel corso della lavorazione, a spostamento meccanico, a carico e/o scarico manuale 2. Spianatrici ad avanzamento manuale per la lavorazione del legno 3. Piallatrici su una faccia a carico e/o scarico manuale per la lavorazione del legno 4. Seghe a nastro, a tavola fissa o mobile, e seghe a nastro a carrello mobile, a carico e/o scarico manuale, per la lavorazione del legno e di materie assimilate o per la lavorazione della carne e di materie assimilate 5. Macchine combinate dei tipi di cui ai punti da 1 a 4 e al punto 7 per la lavorazione del legno e di materie assimilate 6. Tenonatrici a mandrini multipli ad avanzamento manuale per la lavorazione del legno 7. Fresatrici ad asse verticale, ad avanzamento manuale per la lavorazione del legno e di materie assimilate 8. Seghe a catena portatili da legno 9. Presse, comprese le piegatrici, per la lavorazione a freddo dei metalli, a carico e/o scarico manuale, i cui elementi mobili di lavoro possono avere una corsa superiore a 6 mm e una velocità superiore a 30 mm/s 10. Formatrici delle materie plastiche per iniezione e compressione, a carico o scarico manuale 11. Formatrici della gomma a iniezione o compressione, a carico o scarico manuale 12. Macchine per lavori sotterranei dei seguenti tipi: macchine mobili su rotaia; locomotive e benne di frenatura armatura semovente idraulica con motore a combustione interna, destinati ad equipaggiare macchine per lavori sotterranei 13. Benne di raccolta di rifiuti domestici a carico manuale, dotate di un meccanismo di compressione 14. Dispositivi di protezione e alberi cardanici di trasmissione amovibili descritti al punto Ponti elevatori per veicoli 16. Apparecchi per il sollevamento di persone con un rischio di caduta verticale superiore a 3 metri 17. Macchine per la fabbricazione di articoli pirotecnici B. Componenti di sicurezza 1. Dispositivi elettrosensibili progettati per il rilevamento delle persone (barriere immateriali, tappeti sensibili, rilevatori elettromagnetici). 2. Blocchi logici con funzioni di sicurezza per dispositivi di comando che richiedono l uso delle due mani. 3. Schermi mobili automatici per la protezione delle macchine di cui al punto A 9, 10 e Strutture di protezione contro il rischio di capovolgimento (ROPS). 5. Strutture di protezione contro il rischio di cadute di oggetti (FOPS). Tabella 1/2 Allegato IV della Direttiva macchine (Avvertenza: In questo paragrafo vengono trattate le normative Europee. Le direttive valide in Paesi extraeuropei possono però essere differenti. Queste non vengono trattate in questa pubblicazione). Per poter mettere in circolazione dei prodotti è necessario aderire alle esigenze fondamentali in termini di sicurezza espresse dalle Direttive Europee. Per l adempimento a queste esigenze di sicurezza possono essere di aiuto immediato le Norme. Nello stesso tempo deve essere menzionata la differenza tra le Norme Europee armonizzate e le ulteriori regole tecniche, citate anche nella Direttiva come Norme Nazionali. Di massima tutte le Norme Europee devono essere accettate immutate nelle opere normative degli stati membri, indipendentemente dal fatto che siano o meno armonizzate al significato della Direttiva Macchine. Le norme nazionali esistenti riguardanti la stessa tematica devono essere in seguito ritirate. Così in Europa si deve approntare una stesura il più possibile veloce ed unitaria (senza contraddizioni) dei lavori normativi. Norme Europee armonizzate Gli organismi di normazione europei CEN (Comitè Europèen de Normalisation) e CENELEC (Comitè Europèen de Normalisation Electrotechnique) su incarico della Commissione Europea devono elaborare le Norme Europee armonizzate per adempiere le esigenze della Direttiva europea per uno specifico prodotto, e devono essere rese pubbliche nella documentazione ufficiale della comunità europea. Queste norme (Norme EN) sono in seguito importate senza alterazioni nelle norme nazionali. Esse aiutano nell adempimento delle esigenze fondamentali di sicurezza e salute e nel raggiungimento dei citati obiettivi di protezione dell allegato I della Direttiva Macchine. I partner di riferimento per CEN e CE- NELEC sono UNI e CEI. Safety Integrated - Manuale applicativo Siemens S.p.A. 1/5

18 Norme di sicurezza generali Norme di tipo A Nozioni fondamentali e principi generali per tutte le macchine Norme di sicurezza di gruppo Norme di tipo B Norme di tipo B1 Aspetti di sicurezza generali Norme di tipo B2 Norme su specifici aspetti o dispositivi di sicurezza Norme di sicurezza di prodotto Norme di tipo C Caratteristiche specifiche per particolari tipi di macchine o famiglie di macchine Tabella 1/3 Norme Europee per la sicurezza dei macchinari Dal seguire tali norme deriva una automatica presunzione di conformità, cioè, si può essere dopo questo sicuri che il costruttore abbia adempiuto gli obblighi relativi alla sicurezza della Direttiva, nel modo in cui questi sono trattati nelle rispettive norme. Certamente ogni Norma Europea non è ancora stata armonizzata seguendo tale procedura. Ciò che fa fede è la lista presente presso gli uffici europei incaricati. Sono costantemente disponibili gli aggiornamenti di tali liste per la consultazione su Internet (Indirizzo: Il lavoro normativo europeo del CEN riguardante la sicurezza dei macchinari è organizzato in modo gerarchico, e si articola nel modo seguente: Norme di tipo A chiamate anche Norme generali. Norme di tipo B chiamate anche Norme di gruppo. Norme di tipo C chiamate anche Norme di prodotto. La raffigurazione di cui sopra ne mostra l articolazione. Norme di tipo A / Norme generali Le norme di tipo A contengono i concetti e le esigenze fondamentali per tutti i tipi di macchine. A dimostrazione di ciò ne fa parte la EN292 Sicurezza delle macchine, concetti fondamentali e principi generali di progettazione. Le norme di tipo A orientano in modo primario i normatori nelle procedure da seguire per la preparazione delle norme di tipo B e C. Esse possono tuttavia rappresentare delle procedure utili al costruttore per minimizzare il rischio anche in quelle situazioni dove non esistano norme di tipo C applicabili. Norme di tipo B / Norme di gruppo Sono tutte norme che danno indirizzi e prescrizioni tecniche relative alla sicurezza con particolare riguardo a diverse tipologie di macchine. 1/6 Safety Integrated - Manuale applicativo Siemens S.p.A.

19 1 Sicurezza delle macchine EN Sicurezza delle macchine; nozioni fondamentali, e principi generali per la progettazione: EN Avviso per l utilizzatore: Per alcuni prodotti particolari esistono norme armonizzate di tipo C che portano in secondo piano le norme di tipo B ed eventualmente anche di tipo A. Tipo A Norme di sicurezza generali Scarto minimo per prevenire lo schiacciamento del corpo umano Comando a due mani pren 574 EN 349 Parte dei sistemi di comando relative alla sicurezza EN Distanza di sicurezza per prevenire il raggiungimento delle zone pericolose da parte degli arti superiori EN 294 Regole generali per l equipaggiamento elettrico delle macchine EN Arresto di emergenza, aspetti funzionali principi per la progettazione EN 418 Criteri di progettazione dei dispositivi di interblocco pr EN 1088 Barriere ottiche di sicurezza pren Tipo B1 Norme di sicurezza di gruppo, aspetti di sicurezza generali Tipo B2 Norme su specifici aspetti o dispositivi di sicurezza Ascensori pren 81-1 Macch. per la lav. di generi aliment. pren Macchine per la lavorazione del legno pren 691 Macch. per la lav. della carta e per la stampa pren 1010 Centri di lavorazione pren Presse meccaniche e presse idrauliche pren 692 e pren 693 Funivie pren 1709 Macchine ad iniezione per lo stampaggio EN 201 Sistemi automatizzati di produzione pren 1921 Tipo C Norme di prodotto, caratteristiche specifiche per ecc. particolari tipi di macchine A completamento consultare l elenco nel glossario del capitolo 8 Anche le norme di tipo B orientano in modo primario i normatori nelle procedure da seguire per la preparazione delle norme di tipo C. Esse possono inoltre rappresentare un aiuto per il produttore nella costruzione di una macchina anche in quelle situazioni dove non esistano norme di tipo C applicabili. E stata fatta un ulteriore suddivisione delle norme di tipo B, e precisamente in: Tipo B1-Norme relative ad aspetti di sicurezza generali, p.e. principi di ergonomicità, distanze di sicurezza per prevenire il raggiungimento delle zone pericolose, scarto minimo per prevenire lo schiacciamento del corpo umano. Tipo B2-Norme relative a specifici aspetti o dispositivi di sicurezza, destinati a differenti tipologie di macchine, p.e. arresto di emergenza, comando a due mani, dispositivi a chiave, dispositivi di protezione senza contatto. Norme di tipo C / Norme di prodotto A questo punto si tratta di caratteristiche specifiche per particolari tipologie di macchine, p.e. macchine utensili, macchine per la lavorazione del legno, ascensori, macchine per imballaggi, macchine per la lavorazione della carta e per la stampa e altre. Le Norme Europee sono organizzate in modo tale da evitare ripetizioni delle disposizioni a carattere generale, che sono contenute nelle norme di tipo A e di tipo B, ma sono per quanto possibile citate solo come riferimento nelle norme di tipo C. Le norme di prodotto possono trovare applicabilità oltre che per macchine specifiche, anche dove si manifesti l esigenza di dirimere controversie tra norme generali e di gruppo. Le norme di tipo C/norme di prodotto hanno sicuramente la più elevata priorità per i costruttori di macchine. Si può partire da queste per osservare correttamente le esigenze fondamen- Safety Integrated - Manuale applicativo Siemens S.p.A. 1/7

20 tali espletate nell allegato 1 della Direttiva Macchine (presunzione di conformità). Quando non esiste ancora alcuna norma riguardante un macchinario specifico, le norme di tipo B possono essere d aiuto al costruttore nella progettazione di una macchina. Norme nazionali Nel caso di mancanza delle Norme Europee armonizzate, oppure quando queste non si possano applicare per motivi comprovati, allora un costruttore potrà servirsi delle Norme nazionali. Sotto questo concetto della Direttiva Macchine ricadono tutte le altre regole tecniche, per esempio anche quelle riguardanti le prescrizioni da utilizzarsi nella prevenzione degli incidenti che non siano contenute nella lista (e quindi non armonizzate) delle Norme Europee. Molte delle norme UNI e CEI ancora valide sono presentate anche come un aiuto all adempimento della Direttiva Macchine. L applicazione di tali norme non richiede certamente solo la sopra menzionata presunzione di conformità ai requisiti essenziali di sicurezza, poiché è altresì necessaria in ogni situazione un analisi del rischio ed una sua eventuale riduzione. Queste norme nazionali vengono p.e. utilizzate da Enti autorizzati per stabilire se un determinato prodotto soddisfa le esigenze della Direttiva Macchine Analisi dei rischi / Valutazione dei rischi Le macchine e gli impianti sono, per caratteristiche costruttive intrinseche e funzionalità, fautrici di rischio. Di conseguenza la Direttiva Macchine richiede su ogni macchina una valutazione del rischio ed eventualmente una sua riduzione, fino a che il rischio residuo non sia inferiore al rischio tollerabile. Per procedere alla classificazione di questi rischi si utilizzano le norme EN 292 Concetti fondamentali e principi generali di progettazione per la sicurezza delle macchine EN 1050 Sicurezza delle macchine, principi per la valutazione dei rischi La EN 292 descrive fondamentalmente i rischi in termini generali ed i principi basilari per la riduzione dei rischi, la EN 1050 consta di un processo iterativo per il raggiungimento della sicurezza tramite l analisi e la valutazione dei rischi. Valutazione dei rischi La valutazione dei rischi deve essere una conseguenza di altri passi quali l esame sistematico dei pericoli che derivano dall impiego di ogni singola apparecchiatura di sicurezza. Dove necessario, ad una valutazione del rischio seguirà una sua riduzione. Dalla ripetizione di questa pratica deriva il processo iterativo (si veda la tabella 1/5) con l aiuto del quale possono essere eliminati nel modo più completo possibile i pericoli e possono essere stabilite le adeguate misure preventive. La valutazione dei rischi comprende Analisi dei rischi a) Definizione dei limiti della macchina (EN 292, EN 1050 par.5) b) Identificazione dei potenziali pericoli (EN 292, EN 1050 par.6) c) Procedure per la valutazione del rischio (EN 292, EN 1050 par.7) Classificazione dei rischi (EN 1050 par.8) Conformemente al citato processo iterativo per il raggiungimento della sicurezza, dopo la valutazione dei rischi deve aver luogo la classificazione dei rischi. Nello stesso tempo si deve decidere se è necessaria una riduzione dei rischi. Qualora il rischio debba essere ulteriormente ridotto, si rendono necessarie la scelta e l impiego di adatte misure di protezione. Di conseguenza deve essere ripetuta la procedura di valutazione del rischio. Nel caso non si riesca ancora a raggiungere la sicurezza appropriata, si rendono necessari dei provvedimenti per la riduzione del rischio. La riduzione del rischio e la scelta delle misure di protezione più adatte non sono però elementi della valutazione del rischio. La riduzione del rischio avviene tramite l adozione di adeguate misure protettive. Tali misure protettive sono costituite da serrature e dispositivi con funzioni di sicurezza, perciò classificabili secondo la EN954. Questa sequenza dimostra come la EN 1050 utilizzi un processo iterativo per il raggiungimento della sicurezza. Come aiuto per una corretta classificazione del rischio si definiscono degli elementi di rischio, la cui connessione chiarisce il Tabella 1 / 5. 1/8 Safety Integrated - Manuale applicativo Siemens S.p.A.

21 1 Rischio in relazione al pericolo preso in considerazione è una funzione di Gravità dei possibili danni che possono essere causati dal pericolo preso in considerazione e di Possibilità di accadimento dei danni Frequenza e durata di esposizione al pericolo Probabilità di accadimento dell evento pericoloso Possibilità di evitare o limitare i danni Tabella 1/4 Elementi costitutivi del rischio INIZIO Definizione dei limiti della macchina Identificazione dei potenziali pericoli Analisi del rischio Valutaz. dei rischi Valutazione dei rischi Classificazione dei rischi La macchina è sicura? SI FINE NO Riduzione del rischio La riduzione del rischio e la scelta delle misure di protezione più appropriate non fanno parte della valutazione dei rischi. Per ulteriori chiarimenti fare riferimento al paragrafo 5 della EN 292-1; (1991) e EN Tabella 1/5 Processo iterativo per il raggiungimento della sicurezza secondo la EN 1050 Safety Integrated - Manuale applicativo Siemens S.p.A. 1/9

22 Rischio residuo (EN 1050) La sicurezza può essere nel nostro mondo tecnicizzato un concetto relativo. Risulta purtroppo impossibile realizzare un livello di sicurezza che possa eventualmente essere per così dire garanzia di rischio nullo. Il rischio residuo è definito come: Rischio che permane dopo la predisposizione delle misure di protezione. A questo punto sono da intendersi come misure di protezione tutte quelle misure atte alla riduzione del rischio. Riduzione del rischio La riduzione del rischio può avvenire oltre che attraverso misure strutturali, anche tramite dispositivi di comando con funzioni rilevanti per la sicurezza. Questi, classificati secondo la gravità del rischio, devono sottostare a delle esigenze particolari, in accordo a quanto descritto nella EN Le esigenze delle parti dei sistemi di comando e dei dispositivi relativi alla sicurezza, classificate secondo la gravità del rischio, sono suddivise in categorie. Nell allegato B della EN esiste una procedura per la scelta della categoria raccomandata in riferimento alla struttura dei corrispondenti circuiti di sicurezza. Punto di partenza per la valutazione del rischio e delle esigenze che sono chiamati a soddisfare i dispositivi di sicurezza Tabella 1/6 Possibile scelta delle categorie in accordo alla EN S1 S2 F1 F2 P1 P2 P1 P2 Categorie B S Gravità della ferita S1 ferita leggera (di solito reversibile) S2 ferita grave (di solito irreversibile), inclusa morte F Frequenza e/o durata di esposizione al rischio F1 Da rara ad abbastanza frequente e/o di breve durata dell esposizione F2 Da frequente a permanente e/o di lunga durata dell esposizione P Possibilità di evitare il pericolo P1 Possibile in certe circostanze P2 Quasi impossibile Scelta delle categorie B, 1 fino a 4 Categorie secondo cui scegliere le parti dei sistemi di comando ed i dispositivi inerenti la sicurezza Categorie da preferirsi per i punti di riferimento Categorie possibili, che richiedono misure di protezione supplementari Utilizzo di misure di protezione sovradimensionate rispetto al rischio effettivo 1/10 Safety Integrated - Manuale applicativo Siemens S.p.A.

23 1 La tabella accanto mostra una breve stesura delle esigenze per ogni categoria. Il testo completo è contenuto nel paragrafo 6 della EN Le categorie stabiliscono le esigenze fondamentali che i dispositivi di sicurezza sono chiamati a soddisfare; risulta inoltre importante che questi siano di costruzione robusta per prevenire guasti Hardware. Per dispositivi complessi, specialmente sistemi elettronici programmabili, bisogna rispettare i seguenti aspetti, affinchè siano tenuti sotto controllo eventuali danni Hardware, siano evitati guasti Hardware e Software sistematici e possano essere governati i guasti Hardware e Software sistematici, in modo da essere adeguatamente sicuri nelle funzionalità per poter portare a termine compiti critici di sicurezza. Le esigenze da soddisfare a questo scopo sono descritte nella norma tedesca DIN V VDE 0801 e nella norma internazionale IEC L estensione delle misure di protezione è anche qui da vedersi in funzione della corrispondente richiesta di riduzione del rischio. Sicurezza integrata I provvedimenti da prendersi, perché vengano garantite funzioni di sicurezza adeguate anche nei casi di dispositivi utilizzati in impianti complessi, sono molto numerosi e riguardano l intero processo di progettazione e di costruzione. Tali dispositivi sono perciò sviluppati per essere apparecchi speciali a sicurezza intrinseca. Esempi di tali dispositivi possono essere considerati il SIMATIC S5-95F ed il SINUMERIK Sicurezza integrata. Categorie 1) Requisiti delle categorie Comportamento Principi essenziali per del sistema 2) il raggiungimento della categoria B Le parti adibite alla sicurezza dei Se si verificasse un sistemi di controllo e/o i loro guasto questo potrebbe dispositivi di sicurezza come anche condurre alla perdita i componenti, devono essere delle funzioni di progettate e realizzate in accordo sicurezza. con lo stato dell arte e comunque Alcuni guasti non in grado di sopportare le influenze saranno rilevati. ambientali previste. 1 Si devono osservare le prescrizioni Come per la descritta della categoria B. categoria B, ma con Impiego di componenti e principi una più alta affidabilità di sicurezza affidabili. dei componenti e delle funzioni di sicurezza. 2 Si applicano le prescrizioni di cui Un guasto può causare in B e principi di sicurezza affidabili. la perdita delle funzioni Le funzioni di sicurezza dovranno di sicurezza nei essere verificate ad intervalli regolari succitati intervalli dai circuiti di controllo. Il guasto sarà rilevato nel momento in cui si effettua l operazione di controllo periodico. 3 Si applicano le prescrizioni di cui Se si verificasse un in B e principi di sicurezza affidabili. guasto, le funzioni di Un singolo guasto non deve sicurezza dovranno condurre alla perdita delle funzioni sempre essere di sicurezza. garantite. I più usuali tipi di guasto dovranno Alcuni tipi di guasto essere rilevati. non saranno rilevati. Accumuli di più guasti non rilevati possono portare alla perdita delle funzioni di sicurezza. 4 Si applicano le prescrizioni di cui Se si verificasse un in B e principi di sicurezza affidabili. guasto, le funzioni di Un singolo guasto non deve sicurezza dovranno condurre alla perdita delle funzioni sempre essere di sicurezza. garantite. Il verificarsi di un guasto dovrà Il guasto sarà riconoessere rilevato nel momento o sciuto in tempo per prima della effettuazione di una evitare la perdita nuova manovra o, se ciò non fosse delle funzioni di possibile, un accumulo di più sicurezza guasti non dovrà condurre alla perdita delle funzioni di sicurezza. Con la scelta dei Componenti e dei principi di sicurezza Con la costruzione 1) Le categorie non sono definite per poter essere impiegate in qualsiasi ordine eventuale oppure secondo una disposizione gerarchica in riferimento alle esigenze tecniche in termini di sicurezza. 2) Dalla valutazione del rischio deriva l accettabilità o meno di una perdita totale o parziale delle funzioni di sicurezza in seguito ad un guasto. Tabella 1/7 Descrizione dei requisiti delle categorie di sicurezza secondo EN Safety Integrated - Manuale applicativo Siemens S.p.A. 1/11

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