Articolo originale IL NETWORK NEURORECETTORIALE NEL MECCANISMO D AZIONE DELLA TERAPIA FARMACOLOGICA DELLE DEMENZE: LIMITI E PROSPETTIVE
|
|
- Raimondo Cuomo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Articolo originale Italian Journal of Geriatrics and Gerontology 2013;1(2-3): IL NETWORK NEURORECETTORIALE NEL MECCANISMO D AZIONE DELLA TERAPIA FARMACOLOGICA DELLE DEMENZE: LIMITI E PROSPETTIVE THE NEURORECEPTORIAL NETWORK IN THE MECHANISM OF ACTION OF THE PHARMACOLOGIC THERAPHY OF THE DEMENTIAS: LIMITS AND PERSPECTIVES E. Ettorre, A. Vulcano, P. Andreozzi, G. Viscogliosi, A. Servello* Dipartimento di Scienze Cardiovascolari, Respiratorie, Nefrologiche, Anestesiologiche e Geriatriche, Sapienza Università di Roma, Policlinico Umberto I, Roma * Dipartimento di Sanità Publica e Malattie Infettive, Sapienza Università di Roma, Policlinico Umberto I, Roma Riassunto La Demenza di Alzheimer (AD) e quella vascolare (VaD) rappresentano rispettivamente il 50-70% e il 15-25% di tutti i casi di demenza. La AD rappresenta la più frequente forma di demenza nell anziano e costituisce una delle patologie più disabilitanti dell età geriatrica. Le due principali ipotesi patogenetiche postulate per chiarire i meccanismo alla base dell AD sono, in realtà, strettamente interelazionate. L ipotesi amiloidea riconosce, come meccanismo determinante, l innesco del quadro neurodegenerativo, l anomala processazione di una proteina glicosilata ubiquitaria di 770 KD, l Amyloid Precursor Protein (APP) e la successiva produzione, aggregazione, deposito e tossicità del suo derivato, il peptide αβ L ipotesi di un deficit del sistema colinergico è sostenuta da alcune evidenze: (i) in modelli animali di malattia di Alzheimer un sistema colinergico disfunzionale è in grado di provocare deficit mnesici, (ii) il tessuto cerebrale di pazienti affetti da AD è caratterizzato da degenerazione dei neuroni colinergici ed a livello corticale è osservabile un decremento nei markers di neurotrasmissione colinergica. Sebbene il deficit nel sistema neurotrasmettitoriale colinergico giochi sicuramente un ruolo nella patogenesi della malattia non è sufficiente a giustificare in toto il quadro neuropatologico e sintomatologico. La complessità di questa sindrome, già a livello molecolare, ha finora ostacolato la comprensione dei vari meccanismi che concorrono alla sua determinazione ed anche i farmaci saggiati contro i possibili responsabili molecolari si sono rivelati un fallimento, con ricadute negative anche economiche importanti che hanno, probabilmente, rallentato lo sviluppo nel settore. Ma il fatto più importante è l assenza di una cura risolutiva, o meglio preventiva, che possa quantomeno posticiparne l esordio o ritardarne gli effetti. Parole chiave: AD, farmaci, MCI, recettori, trattamento Abstract The Alzheimer and vascular dementia represtent respectively the fifty-seventy and the fiftheentwentyfive of all the cases of dementia. The Alzheimer dementia represents the most frequent form of dementia in the old people. The two most important pathogenetic hypothesis postulated to explain the mechanism of AD are strictly connected. They are the amyloid hypothesis that knows, as important mechanism, the primer of the neurodegenerative situation, the unusual pro cessation of a protein ubiquitous glycosylated 770 KD, the amyloid precursor protein (APP) and the following production, aggregation, deposit and toxicity of its derivates, the peptide alfa beta The hypothesis
2 48 Italian Journal of Geriatrics and Gerontology 2013; 1(2-3): of a deficit of the cholinergic system is supported by some evidences: in a lot of animal model of Alzheimer disease a cholinergic disordered system is able to cause deficit mnesics, the cerebral tissue of patients affected by AD is characterized by degeneration of cholinergic neurons and in the cortical level there is a decrease in the markers of cholinergic neurotransmission. Although the deficit in the cholinergic neurotransmitter system has an important rule in the pathogenesis of the disease it isn t sufficient to giustify the neuropathological and symptomatolocic situation. The difficult thing of this disease, in a molecular level, has obstruct yet the knowledge of some mechanisms that are important for its determination and the drugs tested against the molecular responsibles has been failed, with negatives and economics important relapse too that has probably decrease the development in the sector. But the most important thing is the lack of a resolutive cure,t hat could postpone the start ot could retard the effects. Keywords: AD, drugs, MCI, receptors, treatment La malattia di Alzheimer (AD) è la causa più comune di demenza, una condizione patologica sempre più riscontrata in una popolazione la cui vita media si sta allungando. Si stima infatti che i casi clinici aumenteranno dagli odierni 30 milioni nel mondo fino a quadruplicarsi nel 2050 (1). A più di 100 anni dalla scoperta dell AD a che punto siamo? Ancora non c è la possibilità di diagnosticare la malattia in forma asintomatica ma solo il 60% dei pazienti con AD riceve una corretta diagnosi (2) e circa la metà di questi riceve un trattamento (3) con gli inibitori dell enzima acetilcolinesterasi (AChEI). Nei decenni trascorsi sono stati mossi passi importanti come l introduzione tra gli anni novanta e duemila degli AChEI e la memantina, l inizio di trials clinici su terapie anti-amioloide fino ad arrivare ad oggi. Il presente quindi cosa ci propone? Allo stato attuale delle conoscenze per la terapia farmacologica della AD, non disponiamo di un trattamento causale (cioè consistente nella rimozione della causa della malattia) ma solo di farmaci sintomatici (cioè finalizzati all attenuazione delle manifestazioni cliniche della malattia) (4); allarmante è inoltre l assenza, finora, di una cura risolutiva, o meglio preventiva, che possa quantomeno posticipare l esordio o ritardarne gli effetti (5). Qual è lo stato dell arte dei farmaci per la malattia di Alzheimer? I composti usati comunemente nella AD di grado lieve-moderato sono gli AChEI ovvero il donepezil, la galantamina e la rivastigmina che costituiscono un rimedio sintomatico in quanto alleviano i deficit cognitivi senza modificare il decorso patologico della malattia. Alla base dell uso razionale degli AChEI c è l ipotesi colinergica che prende in considerazione la degenerazione dei neuroni colinergici, specie nella corteccia e nell ippocampo, il diminuito uptake della colina e dell attività della colinaacetiltrasferasica conducendo ad una carenza di acetilcolina che è la diretta responsabile dell espressione sintomatologica. Il deficit del sistema colinergico, che caratterizza la AD ha costituito la premessa fondamentale per lo sviluppo di farmaci anticolinesterasici: la strategia colinomimetica aumenta l attività colinergica e dovrebbe tradursi in un miglioramento delle capacità cognitive. Le forme molecolari G1 delle colinesterasi sono meno ubiquitarie rispetto alle G4 in molte aree cerebrali normali ma diventano gradualmente più diffuse nella progressione della AD mentre l espressione relativa delle forme G4 decresce soprattutto a livello ippocampale. La rivastigmina è l unica a mostrare selettività preferenziale per la forma G1 e ciò comporta minore incidenza di effetti extrapiramidali, effetti cardiotossici, disturbi del sonno, debolezza muscolare. Non è possibile identificare a priori i soggetti responsivi al trattamento. Il Donezepil, per esempio, è metabolizzato dall isoenzima CYP2D6, coinvolto nel metabolismo della maggior parte dei farmaci. Il locus CYP2D6 è altamente polimorfico, con più di 100 differenti alleli identificati che dividono la popolazione dei pazienti che assume il donepezil in metabolizzatori normali, poveri ed ultrarapidi (6). Nonostante i meccanismi d azione dei tre inibitori differiscano parzialmente, il loro effetto terapeutico è pressocchè equivalente ed in caso di cattiva tollerabilità od inefficacia del farmaco originariamente prescritto è possibile sostituirlo con uno degli altri due (7). Accanto all ipotesi colinergica, è stata formulata l ipotesi glutammatergica che vede
3 Il network neurorecettoriale nel meccanismo d azione della terapia farmacologica delle demenze 49 nell eccessivo rilascio di aminoacidi eccitatori un possibile meccanismo di neurotossicità. Il principale neurotrasmettitore del Sistema Nervoso Centrale (SNC) è risultato essere il glutammato, responsabile del 70% delle risposte eccitatorie a livello del SNC. Si ipotizza come un eccessiva stimolazione dei recettori per il glutammato possa contribuire alla perdita dei neuroni nel SNC con conseguente formazione di placche amiloidee (8) o determinare un danno di tipo eccitotossico a carico dei neuroni resi più vulnerabili dopo l esposizione all amiloide (9). È stato infatti proposto l uso terapeutico di molecole in grado di bloccare l iperattività glutammatregica ed il conseguente incremento di calcio all interno della cellula nervosa, causa del danno funzionale e strutturale. Il secondo farmaco attualmente disponibile (entrato in commercio nel 2004 con l indicazione per il trattamento della demenza di Alzheimer di grado severo) che interviene sul sistema glutammatergico, come antagonista di un sottotipo dei recettori del glutammato, N-metil- D-aspartato (NMDA) è proprio la memantina. Oltre agli AChEI e alla memantina, sono stati sperimentati dei composti e altri ancora sono in via di sperimentazione nella terapia dell AD. Alcuni hanno preso come bersaglio il peptide αβ, sia direttamente cercando di neutralizzarlo con anticorpi specifici, oppure sfruttando molecole che ne impedissero l aggregazione, sia indirettamente, agendo sulle secretasi per sbilanciare l equilibrio verso la via non amiloidogenica oppure cercando di aumentare la clearance del peptide solubile, inducendo fagocitosi dei peptidi amilodei oppure sviluppando un vaccino (10-11). Tra i composti che hanno come target la proteina tau, vengono annoverati, per esempio, gli inibitori GSK-3, il blu di metilene e la taslaclidina. L ipotesi dell inibizione della glicogeno sintetasichinasi 3 (GSK3) ritiene che tale chinasi sia implicata nello sviluppo di tutti gli hallmarkers della patologia poiché media l iper-fosforilazione della proteina tau, l aumento della produzione di αβ da APP (proteina precursore di αβ), i processi che causano la compromissione mnesica e il potenziamento delle risposte infiammatorie in prossimità delle placche amiloidee (12). Un altro farmaco che ha come bersaglio la proteina tau è il blu di metilene (Rember), un colorante chimico, che diminuisce l aggregazione della suddetta proteina ed aumenta l attività mitocondriale (13). Uno studio condotto su 321 pazienti affetti da AD di grado moderato ha dimostrato, assumendo 60 mg /die di tale farmaco paragonato ad altri trattamenti, di poter ridurre di oltre 80 punti percentuali la progressione della malattia con un miglioramento delle funzioni cognitive. Attualmente è in fase di studio una nuova formulazione (Leuco-methylthioninium) con maggiore biodisponibilità. La Talsaclidina (altro composto che ha come target la proteina tau), agonista del recettore M1, agirebbe sia attivando l alfasecretasi, sia inibendo la beta (BACE-1, beta-site APP-cleaving enzyme 1) e la gamma-secretasi, ma non sono ad oggi disponibili dati significativi su outcome clinici rilevanti nell AD. Tra le nuove strategie terapeutiche, annoveriamo Latrepirdine (Dimebon) nato come antistaminico, utilizzato oggi come possibile farmaco nelle malattie neurodegenerative come la AD e la Corea di Huntingon. L Omotaurina (tamiprosate), composto solfonato di basso peso molecolare, sarebbe in grado di legarsi al peptide αβ nella sua forma solubile impedendo così al peptide di assumere la struttura fibrillare, non più solubile e ne favorirebbe l eliminazione prevenendone l accumulo. Questo meccanismo d azione del tamiprosate sarebbe in grado di proteggere l ippocampo dalla neurotossicità contrastandone la perdita di volume (14). Ciò è stato dimostrato in uno studio che ha valutato un sottogruppo di pazienti, affetti da AD di grado da lieve a moderato, a cui sono state effettuate analisi di imaging mediante risonanza magnetica volumetrica per valutare l andamento della perdita di volume dell ippocampo durante il periodo del trattamento. In questa pubblicazione gli autori dimostrano per la prima volta che l omotaurina somministrata due volte al giorno ad un dosaggio di 100 mg o di 150 mg, sia in grado di ridurre in maniera significativa la perdita di volume dell ippocampo tipica della patologia di Alzheimer (15). Un nostro studio, appena completato, ha dimostrato che l omotaurina sarebbe in grado di rallentare la progressione del declino cognitivo e della depressione associata alla AD. Abbiamo arruolato, presso il nostro Centro U.V.A. (Unità Valutazione Alzheimer), 100 pazienti di cui un gruppo con diagnosi di MCI, un altro con diagnosi di AD di grado lieve ed un ultimo gruppo con diagnosi di AD di grado moderato-severo. I pazienti venivano ulteriormente suddivisi in due gruppi: al I gruppo veniva somministrata l omotaurina 50 mg/die in associazione con AChEI mentre al II gruppo venivano somministrati solo gli inibitori
4 50 Italian Journal of Geriatrics and Gerontology 2013; 1(2-3): dell acetilcolinesterasi. Lo studio ha dimostrato che i pazienti del II gruppo, a 6 mesi, mostravano un aumento del CDR (Clinical Dementia rating scale), traducendosi in un peggioramento delle performance cognitive, associato ad una maggiore tasso di progressione verso la depressione mentre il I gruppo mostrava una stabilità del quadro cognitivo ed un miglioramento dell alterazione del tono dell umore. Le strategie terapeutiche si sono mosse anche verso lo sviluppo di vaccini che, nonostante un decennio di risultati deludenti, rimangono per molti una speranza da perseguire. Lo scopo dell immunoterapia è stimolare il sistema immune a riconoscere ed eliminare Aβ o introdurre anticorpi preformati per prevenire la deposizione in placche di Aβ o aumentare l eliminazione delle placche. La vaccinazione attiva è in grado di indurre un eccessiva risposta autoimmune proinfiammatoria TH1-mediata, compromettendo gli eventuali benefici derivanti dalla rimozione delle placche. Nell immunoterapia passiva la somministrazione passiva di anticorpi può aggirare la risposta T- cellulare indesiderata associata alla vaccinazione attiva, mantenendo le importanti attività biologiche correlate all efficacia (16). Il quesito che oggi ci si pone è se rimuovere le placche Aβ non basti ad impedire la progressione della e verso la neurodegenerazione. Ciò potrebbe essere legato a vari motivi come necessità della presenza delle placche, per l inizio, ma non per il mantenimento della neuro degenerazione e/o un'eccessiva risposta proinfiammatoria Th1-mediata. La complessità delle patologie neurodegenerative ha ormai dimostrato che è impensabile il binomio un target-un farmaco; così come nel campo dell oncologia, i trattamenti dovranno comprendere un cocktail di sostanze, ognuna con un diverso bersaglio, che agiscano in sinergia tra loro ed in sincronia con ogni fase specifica della malattia (17). Attualmente viene già associato l uso degli AChEI con memantina, grazie ai distinti meccanismi d azione ed alla buona tollerabilità degli effetti collaterali (18). La scelta di quando iniziare a trattare riveste un ruolo fondamentale nella strategia terapeutica: iniziare presto il trattamento o ritardarlo fino alla fase conclamata della demenza? Uno studio osservazionale ha dimostrato che soggetti con diagnosi di Mild Cognitive Impairment (MCI), trattati con AChEI (associati o meno a memantina), hanno peggiorato le performance cognitive e mostrato un declino maggiore nei punteggi dei test ed un progresso accelerato verso la fase di demenza conclamata. Inoltre, chi assumeva entrambi i farmaci per più tempo, prima di entrare nella fase moderata, ha mostrato un grado di demenza ed un decorso più severo (19). Lo studio osservazionale appena ricordato, ha evidenziato come l impiego di tali farmaci, soprattutto se combinati, sia controproducente nelle fasi precoci della patologia. Dunque è necessario differenziare il trattamento a seconda della finestra temporale e biologica in cui si colloca il paziente, ad es. colpendo i meccanismi patologici alla radice in soggetti ad alto rischio ancora in fase pre-sintomatica, agendo invece su meccanismi secondari più a valle nella progressione degenerativa e tamponando condizioni collaterali pato-fisiologiche come la neuro-infiammazione e psicologiche come la depressione o altre psicosi (17). Uno studio osservazionale, ancora in corso presso il nostro centro U.V.A. ha evidenziato che trattando pazienti con diagnosi di MCI, con acido acetilsalicilico (ASA) associato ad antiossidanti, dopo 6 mesi, questi mostravano dopo trattamento una stabilità del quadro cognitivo (74,5%) mentre l 80% dei soggetti, trattati con AchEI (rivastigmina 25%, Donepezil 20%, altri 5%) progrediva verso il deficit cognitivo. È stata utilizzata l ASA in quanto potrebbe essere considerato un trattamento farmacologico in grado di intervenire nella patogenesi dell AD, poiché sarebbe in grado di prevenire o, addirittura, invertire la formazione di β-amiloide, riducendo, inoltre, la fosforilazione a proteina TAU della serina 422 (20) e sopprimendo la secrezione della proteina precursore dell amiloide. La molecola, inoltre, è in grado di ridurre l attivazione della microglia ed inibire la ciclossigenasi, intervenendo nella prevenzione dell ictus cerebri. Il dibattito rimane, nonostante si acquisiscano sempre più notizie sulla patogenesi dell AD, ancora aperto su come e quando trattare il paziente nella fase pre-clinica della demenza. Per quanto riguarda la fase conclamata della malattia purtroppo disponiamo solo di farmaci sintomatici ma non di farmaci che rimuovano la causa della malattia. È anche opportuno proseguire nella ricerca di rimedi palliativi che accompagnino con la giusta dignità il paziente nella fase terminale della malattia. Bibliografia 1. Wimo A & Prince M. World Alzheimer Report The Global Economic Impact of Dementia (Alzheimer s Disease International, 2010).
5 Il network neurorecettoriale nel meccanismo d azione della terapia farmacologica delle demenze Cummings JL. Treatment of Alzheimer s disease: current and future therapeutic approaches. Rev Neurol Dis Spring;1(2): Greig NH, Lahiri DK, Giacobini E. Editorial: advances in Alzheimer therapy: something old, something new, something borrowed, something blue. Curr Alzheimer Res Jul;2(3): Mangialasche F., et al. Alzheimer s disease: clinical trials and drug development Lancet Neurol 2010;9: Carossa V., et al Innovazione e terapia della malattia di Alzheimer: il punto di vista farmacologico Psicogeriatria 2012; I supplemento 6. Ramón Cacabelos. Donepezil in Alzheimer s disease: From conventional trials to pharmacogenetics Neuropsychiatric Disease and Treatment Farlow MR & Cummings JL. Effective pharmacologic management of Alzheimer s disease. Am J Med 2007; 120: Beal MF. Mechanisms of exitotoxicity in neurologic diseasres. FASEB J 1992; 6: Gray CW, Patel AJ. Neurodegeneration mediated by glutamate and Beta-amyloid peptide: a comparison and possible interaction. Brain Res 1995,691: Citron M. Alzheimer s disease: strategies for disease modification. Nature Rev Drug Discov 2010; 9: He G, Luo W, Li P, et al. Gamma-secretase activating protein is a therapeutic target for Alzheimer s disease. Nature 2010; 467: Hooper C, Killick R, Lovestone S. The GSK3 hypothesis of Alzheimer s disease. J Neurochem 2008; 104: Gura T. Hope in Alzheimer s fight emerges from unexpected places. Nat Med Sep;14(9): Gervais F, Paquette J, Morisette C, et al Targeting soluble αβ peptide with Tamiprosate for the treatment of brain amyloidosis. Neurobiology and Aging (28) 2007; Gauthier S Effect of tramiprosate in patients with mild-to-moderate Alzheimer s disease: exploratory analyses of the MRI sub-group of the Alphase study J Nutr Health Aging Jun 16. Nitsch RM, Hock C Targeting beta-amyloid pathology in Alzheimer s disease with Abeta immunotherapy eurotherapeutics Jul;5(3): Carossa V. Innovazione e terapia della malattia di Alzheimer: il punto di vista farmacologico Psicogeriatria 2012; I supplemento 18. Patel L & Grossberg GT. Combination Therapy for Alzheimer s Disease. Drugs Aging 2011; 28: Schneider LS, Insel PS, Weiner MW. Alzheimer s Disease Neuroimaging Initiative. Treatment with cholinesterase Inhibitors and memantine of patients in the Alzheimer s Disease Neuroimaging Initiative. Arch Neurol 2011; 68: Harris. In vitro fibrillogenesis of the amyloid b1-b2 peptide:cholesterol potentiation and aspirin inhibitor. Micron 2002;33: l
6 52 Italian Journal of Geriatrics and Gerontology 2013; 1(2-3): Corrispondenza: Dott. Ettorre Evaristo Viale del Policlinico 155, 00161, Roma, Italia
MALATTIE NEURODEGENERATIVE
MALATTIE NEURODEGENERATIVE MALATTIA DI PARKINSON MALATTIA DI ALZHEIMER COREA DI HUNTINGTON SCLEROSI MULTIPLA SCLEROSI AMIOTROFICA LATERALE (SLA) Misfolding proteine aminoacidi idrofobici (HSP) ubiquitinazione
DettagliProgetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica
Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica
DettagliVertova 18-Settembre-2010. La terapia della malattia di Alzheimer Lo stato della ricerca e della terapia oggi.
Vertova 18-Settembre-2010 La terapia della malattia di Alzheimer Lo stato della ricerca e della terapia oggi. Epidemiologia m.alzheimer Secondo ADI(Alzheimer s disease international) 1) 35 milioni persone
DettagliLe demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno
Le demenze Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno LE DEMENZE DEFINIZIONE 1. La demenza definisce uno stato di progressivo decadimento delle funzioni cognitive prodotto da una patologia cerebrale
DettagliMCI CENNI DI ATTIVAZIONE COGNITIVA ABILITÀ COGNITIVE E INVECCHIAMENTO
MCI CENNI DI ATTIVAZIONE COGNITIVA ABILITÀ COGNITIVE E INVECCHIAMENTO MILD COGNITIVE IMPAIRMENT La patologia dementigena inizia molto prima delle manifestazioni cliniche della malattia. Esiste una fase
DettagliRischio psicopatologico
Rischio psicopatologico http://www.medicinalive.com/sindrome-di-down Corso di Disabilità cognitive - Prof. Renzo Vianello - Università di Padova Power Point per le lezioni a cura di Manzan Dainese Martina
DettagliIl RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )
Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente
DettagliLE FRAGILITA DELL ANZIANO FRAGILITA
LE FRAGILITA DELL ANZIANO Motoria FRAGILITA Cerebro-vascolare Cognitiva Ambientale Metabolica STROKE 80 % ISCHEMICO EMORRAGICO 20 % CORTICALE A. cerebrale ant. A. cerebrale media A. cerebrale post. SOTTOCORTICALE
DettagliLa progressione clinica
La progressione clinica I medici di fronte alla demenza nella donna e nell uomo Milano, 20 settembre 2014 Francesca Clerici Centro per il Trattamento e lo Studio dei Disturbi Cognitivi U.O. Neurologia
DettagliBambini e nonni insieme per una vita più bella. incontro con la Malattia di Alzheimer
Bambini e nonni insieme per una vita più bella incontro con la Malattia di Alzheimer Società Cooperativa Sociale Occhio Magico BAMBINI E NONNI INSIEME PER UNA VITA PIÙ BELLA incontro con la Malattia di
DettagliTERAPIA FARMACOLOGICA della M. DI ALZHEIMER. Dr. Massimo Moleri responsbile U.O. Neurologia CSC S. Francesco
TERAPIA FARMACOLOGICA della M. DI ALZHEIMER Dr. Massimo Moleri responsbile U.O. Neurologia CSC S. Francesco APPROCCIO TERAPEUTICO AL PAZIENTE CON M.DI ALZHEIMER Terapia mirata alla cura dei sintomi cognitivi
DettagliSEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma
SEBASTIANO FILETTI Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Università di Roma Sapienza, Roma La malattia tiroidea è in aumento negli ultimi anni. Quali le ragioni? Dati epidemiologici provenienti
DettagliMODELLO ARD Advanced Rehabilitation in Dementia Castellanza, 24 marzo 2015 a cura di DOTT. LIVIO DAL BOSCO DOTT. DAVIDE BARRA
WORKSHOP BEST PRACTICE E INNOVAZIONE NELLE RSA: ESPERIENZE A CONFRONTO 3 Edizione MODELLO ARD Advanced Rehabilitation in Dementia Castellanza, 24 marzo 2015 a cura di DOTT. LIVIO DAL BOSCO DOTT. DAVIDE
DettagliCosa cambia con i nuovi criteri diagnostici? Dr.ssa Laura Bracco
Cosa cambia con i nuovi criteri diagnostici? Dr.ssa Laura Bracco DEMENZA Sindrome clinica caratterizzata dal deterioramento della memoria e delle altre funzioni cognitive rispetto al livello di sviluppo
DettagliI SISTEMI NEUROTRASMETTITORI
I SISTEMI NEUROTRASMETTITORI PERCHÉ UNA SOSTANZA POSSA DIRSI NEUROTRASMETTITORE (NT) 1.1 La molecola deve essere localizzata nel neurone presinaptico IMMUNOCITOCHIMICA 1.2 La molecola deve essere sintetizzata
Dettagli<1%familiare, 99% sporadica Incidenza: 1% tra 65-70anni; 8% > 80anni Durata: variabile (2-20anni) media 4anni
Malattia di Alzheimer 80anni Durata: variabile (2-20anni) media 4anni 3-4 milioni di individui affetti da AD in USA Sintomi: Cognitivi: Perdita
DettagliNUOVE PROSPETTIVE PER IL RIPRISTINO DELLO SVILUPPO CEREBRALE NELLA SINDROME DI DOWN
NUOVE PROSPETTIVE PER IL RIPRISTINO DELLO SVILUPPO CEREBRALE NELLA SINDROME DI DOWN GRUPPO DI RICERCA Coordinamento Università Partner Progetto realizzato con il contributo di Assicurazioni Generali ABSTRACT
DettagliSalute e Scienze Sclerosi multipla, SLA, Alzheimer e Parkinson: novità diagnostiche e terapeutiche
www.aggm.it Agenzia Giornalistica Global Media Salute e Scienze Sclerosi multipla, SLA, Alzheimer e Parkinson: novità diagnostiche e terapeutiche A Napoli il Congresso mondiale della Società Internazionale
DettagliScheda informativa sulla Malattia di Alzheimer
Che cos è la Malattia di Alzheimer? Quali sono le cause? Quali sono i sintomi? Quali sono i trattamenti? Qual è la prognosi? Cosa sta facendo l AFaR? Scheda informativa sulla Malattia di Alzheimer Che
DettagliLo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali
Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune
DettagliConoscere i volti della demenza. Cosa si deve sapere della malattia di Alzheimer e delle altre demenze
Conoscere i volti della demenza Cosa si deve sapere della malattia di Alzheimer e delle altre demenze Vero o falso? Barrare una casella e controllare la risposta alle pagine seguenti Vero Falso 1 Chi ha
DettagliNuove strade per la diagnosi di depressione e suscettibilità allo stress
Roma, 14 ottobre 2014 Comunicato stampa Nuove strade per la diagnosi di depressione e suscettibilità allo stress La scoperta è di una giovane neuroscienziata italiana della Rockefeller University di New
DettagliQuestionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015
IL DOVERE E IL DIRITTO DI DARE VOCE E CURA AL DOLORE DELLA PERSONA NON IN GRADO DI RIFERIRLO Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 Il dolore è il più soggettivo tra
DettagliInformazioni per potenziali partecipanti. Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL?
Informazioni per potenziali partecipanti Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL? È ora di affrontare diversamente l amiloidosi AL? L amiloidosi AL è una malattia rara e spesso fatale causata dall accumulo
DettagliIl termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel
Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno
DettagliTratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas
1 Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas Capitolo 7 Enzimi, le macchine della vita Piccole macchine regolano la funzione del corpo umano in un orchestrazione perfetta e a velocità
DettagliPROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014. Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL
PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014 Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL Il dolore Il dolore è una delle principali malattie che si incontrano
DettagliTrials clinici. Disegni di studio
Trials Clinici Dott.ssa Pamela Di Giovanni Studi descrittivi Disegni di studio Popolazioni Individui Studi analitici Osservazionali Sperimentali Studi di correlazione o ecologici Case report - Case series
DettagliREGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE
REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE Servizio Risorse Umane e Relazioni Sindacali delegato dal Direttore Generale dell Azienda con
DettagliLe interazioni farmacologiche come causa di reazioni avverse da farmaci
Le interazioni farmacologiche come causa di reazioni avverse da farmaci Corso per farmacisti operanti nei punti di erogazione diretta delle Aziende Sanitarie della Regione Emilia-Romagna AUSL Piacenza
DettagliIn collaborazione con la Professoressa Antonella Tosti, Bologna e Professore di Dermatologia
"Alopecia areata: update sulla ricerca e possibili terapie future " Colombina Vincenzi, Dermatologa, Bologna In collaborazione con la Professoressa Antonella Tosti, Bologna e Professore di Dermatologia
DettagliModulo 4 LA GESTIONE CONDIVISA TRA SPECIALISTA E MMG DELLE SINDROMI RINO-BRONCHIALI
Modulo 4 LA GESTIONE CONDIVISA TRA SPECIALISTA E MMG DELLE SINDROMI RINO-BRONCHIALI 1 Obiettivi del modulo 4 Definire i principali ostacoli che incontra il MMG nella sua attività quotidiana Spiegare le
DettagliLa Terapia Farmacologica. giovedì 26 novembre 15
La Terapia Farmacologica Introduzione - Non esistono farmaci specifici per la cura dell autismo: non esistono cioé farmaci attivi sul disturbo dello sviluppo in sé; - L approccio farmacologico ha valenza
DettagliChe cos è la celiachia?
Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in
DettagliFebbre Ricorrente Associata a NLRP12
www.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro Febbre Ricorrente Associata a NLRP12 Versione 2016 1.CHE COS È LA FEBBRE RICORRENTE ASSOCIATA A NLRP12 1.1 Che cos è? La febbre ricorrente associata a NLRP12
DettagliIL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A
IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA Che cos è? Campagna informativa per la prevenzione delle malattie oculari che possono compromettere la visione
DettagliFarmacodinamica II. Mariapia Vairetti. Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Sezione di Farmacologia e Tossicologia Cellulare e Molecolare
Farmacodinamica II Mariapia Vairetti Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Sezione di Farmacologia e Tossicologia Cellulare e Molecolare Processo di riconoscimento fra farmaco e recettore TIPI DI
DettagliGestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,
Dettaglisensibilizziamo il maggior numero di persone possibile e raccogliamo fondi per la ricerca sulle cellule staminali corneali adulte.
Siamo un associazione di volontariato formata da giovani volontari che si propone, attraverso numerose iniziative, di diffondere al pubblico la conoscenza in merito alle malattie rare; sensibilizziamo
DettagliMH e imaging cerebrale
Novità dalla ricerca sulla Malattia di Huntington In un linguaggio semplice. Scritto da ricercatori. Per la comunità mondiale MH. La MH fa si che il cervello si sviluppi in modo diverso Volumi cerebrali
DettagliDETERIORAMENTO COGNITIVO E COMPROMISSIONE FUNZIONALE IN PAZIENTI AMBULATORIALI AL MOMENTO DELLA DIAGNOSI
DETERIORAMENTO COGNITIVO E COMPROMISSIONE FUNZIONALE IN PAZIENTI AMBULATORIALI AL MOMENTO DELLA DIAGNOSI S. Mondino 1, G.Isaia 1, G.Nobili 1, A. Bernardi 1, A. Mastrapasqua 1, F. Ruatta 1, G.C. Isaia 1,
DettagliUNI-A.T.E.Ne.O. Ivana Torretta
UNI-A.T.E.Ne.O. Ivana Torretta Anno Accademico 2013 2014 Argomenti di Medicina Generale e terapia EVOLUZIONE E UOMO: è sempre lotta per l esistenza? LA CRONOBIOLOGIA: occhio all orologio; devo prendere
DettagliI disturbi della mente
a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 I disturbi della mente 16/5/2006 Evoluzione Degenerazione delle capacità cognitive Invecchiamento buono Invecchiamento fisiologico
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliIπποκράτης. Sviluppo di Micro e Nano-tecnologie e Sistemi Avanzati per la Salute dell uomo. Sabrina Conoci
Iπποκράτης (HIPPOCRATES) Sviluppo di Micro e Nano-tecnologie e Sistemi Avanzati per la Salute dell uomo Sabrina Conoci Progetti PON per lo sviluppo ed il potenziamento dei Distretti Tecnologici siciliani
DettagliIl Morbo di Alzheimer
Il Morbo di Alzheimer Il morbo di Alzheimer, detta anche demenza senile di tipo Alzheimer, demenza degenerativa primaria di tipo Alzheimer o semplicemente di Alzheimer, è la forma più comune di demenza
DettagliLa Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce il giovane adulto.
Sclerosi multipla FONTE : http://www.medicitalia.it/salute/sclerosi-multipla La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce
DettagliFase 1 - evidenze scientifiche e best practice PATOLOGIA INFETTIVA STATO DEL PROGETTO AL 7 GIUGNO 2012
Fase 1 - evidenze scientifiche e best practice 1 PATOLOGIA INFETTIVA STATO DEL PROGETTO AL 7 GIUGNO 2012 2 PREVALENZA HIV L assunzione di droga per via venosa è responsabile del 30% delle infezioni al
DettagliLettere di una madre al proprio figlio
A te Lettere di una madre al proprio figlio Ilaria Baldi A TE Lettere di una madre al proprio figlio Diario www.booksprintedizioni.it Copyright 2015 Ilaria Baldi Tutti i diritti riservati All amore più
DettagliIl mondo invecchia Il mondo invecchia
Il mondo invecchia Il mondo invecchia Evoluzione della popolazione anziana per classi d età e tassi di demenza Il cervello invecchia DISTURBI INTELLETTIVI DEL CERVELLO ANZIANO Declino della memoria Riduzione
DettagliLa spasticità: nuove possibilità di trattamento
La spasticità: nuove possibilità di trattamento La spasticità: Cos è? Si definisce spasticità un alterazione dei movimenti data da un aumento del tono muscolare involontario, con contratture muscolari
DettagliDIETA MEDITERRANEA. strategie alimentari per il benessere e la disabilità - Formia 15 ottobre 2011 - Dieta Mediterranea
DIETA MEDITERRANEA strategie alimentari per il benessere e la disabilità - Formia 15 ottobre 2011 - Dieta Mediterranea come prevenzione delle malattie neurodegenerative disabilitanti Dr Amedeo Schipani
DettagliL immunoterapia specifica nelle allergie respiratorie
L immunoterapia specifica nelle allergie respiratorie Nelle ultime decadi la prevalenza delle malattie allergiche dell apparato respiratorio (asma bronchiale e rinite allergica) è progressivamente aumentata.
DettagliI Papillomavirus sono tutti uguali?
Cos è il Papillomavirus? Il Papillomavirus è un microscopico nemico della tua salute. Attento, però, a non sottovalutare la pericolosità di questo microrganismo lungo solo 55 milionesimi di millimetro.
DettagliEffetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria
Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of
DettagliComparabilità fra le somministrazioni successive effetto di trascinamento ( carry-over ) effetto di periodo
Metodo epidemiologici per la clinica _efficacia / 2 Gli studi crossover Periodo 1 Periodo 2 R A N D O M A B A B Valutazione Tempo 1 0 1 1 2 0 2 1 Gli studi crossover Metodo epidemiologici per la clinica
DettagliCARTA DEI SERVIZI AMBULATORIO DI TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE. ASP di Enna Presidio Ospedaliero Umberto I. Responsabile Dott.ssa P.
CARTA DEI SERVIZI AMBULATORIO DI TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE ASP di Enna Presidio Ospedaliero Umberto I Responsabile Dott.ssa P. Viola Edvard Munch - The Silk Child -!907 Tate Gallery London 1
DettagliL ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute
L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute CHE COS È È una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati che aiuta a descrivere i cambiamenti
DettagliComunicato del 20/1/2016. Ictus Cerebrale, Parkinson e Alzheimer al centro Del Convegno SIN Sicilia.
Comunicato del 20/1/2016 Ictus Cerebrale, Parkinson e Alzheimer al centro Del Convegno SIN Sicilia. Venerdì 22 gennaio si aprirà al Palazzo Vermexio di Siracusa il Congresso promosso dalla Sezione Sicilia
Dettagli*Patogenesi. *Più comune malattia da accumulo lisosomiale (1:75'000 nati); AR
*Più comune malattia da accumulo lisosomiale (1:75'000 nati); AR *Errore congenito del metabolismo derivante da un deficit di β-glucocerebrosidasi, glicoproteina lisosomiale codificata dal gene GBA1 (cromosoma
DettagliOBSERVATION TREATMENT (AOT)
ABSTRACT Valutazione dell efficacia dell ACTION OBSERVATION TREATMENT (AOT) sull impairment funzionale in pazienti con Demenza di Alzheimer di grado lieve-moderato - Studio randomizzato e controllato Il
DettagliTipi di neurotrasmettitori
Tipi di neurotrasmettitori Neurotrasmettitori classici: molecole a basso peso molecolare, di varia natura: acetilcolina amine biogene (dopamina, adrenalina, noradrenalina) istamina aminoacidi (GABA, glicina,
DettagliCOMPETENZE DIGITALI. Le digital Competence Framework mi permettono di : Esplorare nuovi contesti tecnologici in modo flessibile.
COMPETENZE DIGITALI Competenze digitali o digital skills. Un approccio in 3D, un mutamento in corso. L immersività generata dagli ambienti multimediali ci sollecitano un esigenza nuova e educabile: sviluppare
DettagliStudio sui cambiamenti nella depressione, nella fragilità emotiva e nei meccanismi di difesa
Studio sui cambiamenti nella depressione, nella fragilità emotiva e nei meccanismi di difesa Dal 1998 al 2005 Attivecomeprima ha realizzato, in tempi diversi, due studi per valutare con metodi quantitativi
DettagliCAPITOLO 2. APPROCCIO TERAPEUTICO.
CAPITOLO 2. APPROCCIO TERAPEUTICO. Al momento non esistono farmaci curativi, in grado cioè di interrompere il processo di deterioramento cellulare; gli unici farmaci esistenti in commercio sono gli inibitori
DettagliLO STATO DELLA RICERCA SANITARIA IN ITALIA
SAS Campus 2011 - Università di Milano-Bicocca, 22 novembre Business Intelligence e Analytics nell università, nel business e nel government per la crescita del Sistema Paese LO STATO DELLA RICERCA SANITARIA
DettagliNozioni generali. Principali forme di trattamento
tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali
DettagliThe Michael j. Fox Foundation: UN MODELLO PER ACCELERARE LA RICERCA TRASLAZIONALE. Maurizio Facheris, MD, MSc
The Michael j. Fox Foundation: UN MODELLO PER ACCELERARE LA RICERCA TRASLAZIONALE Maurizio Facheris, MD, MSc La Michael J. Fox Foundation - MJFF PER PRODURRE UN NUOVO FARMACO PER LA MALATTIA DI PARKINSON
DettagliLa Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico
La Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico Dott.ssa Sara Fascendini Centro Alzheimer, Fondazione Europea di Ricerca Biomedica (FERB), Ospedale Briolini, Gazzaniga (BG) CHE COSA È LA DEMENZA?
DettagliDEFICIT ISOLATO ACTH
DEFICIT ISOLATO ACTH Codice di esenzione: RC0010 Definizione. Il deficit isolato di ACTH è una rara causa di insufficienza surrenalica secondaria caratterizzata da una bassa o ridotta produzione di cortisolo
DettagliLa patologia Quali sono i sintomi?
EMOCROMATOSI La patologia L'emocromatosi è una condizione che causa un aumentato assorbimento del ferro alimentare e che determina un progressivo accumulo di ferro nell'organismo ed è una malattia ereditaria
DettagliMODENA NON TI LASCIA SOLO CON L ALZHEIMER
MODENA NON TI LASCIA SOLO CON L ALZHEIMER Dai primi sintomi alla diagnosi Roberto De Gesu Medico di Med. Generale - Responsabile della attività medica di base e del coordinamento sanitario RSA Cialdini
DettagliPsicopatologia dell anziano. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016
Psicopatologia dell anziano 02 marzo 2016 Invecchiamento e Psicopatogia Salute mentale dell anziano: nuovo campo della psicopatologia. Affinamento dei criteri di diagnosi, costruzione e validazione di
DettagliEconomia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)
Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (11 gennaio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) (a) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, Brasile e Germania, e due prodotti, farina
DettagliSintesi dei risultati di uno studio concernente l efficacia del dondolio nei pazienti con demenza
Sintesi dei risultati di uno studio concernente l efficacia del dondolio nei pazienti con demenza Fonte: Nancy M. Watson, Thelma J. Wells, Christopher Cox (1998) Terapia con sedia a dondolo in pazienti
DettagliIAPB Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità Sezione Italiana IL GLAUCOMA
IAPB Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità Sezione Italiana IL GLAUCOMA CAMPAGNA DI INFORMAZIONE DI SANITA' PUBBLICA SULLE MALATTIE CHE CAUSANO CECITA' O IPOVISIONE NELL'AMBITO DI PROGRAMMI
DettagliEspressione di geni specifici per un determinato tumore
Espressione di geni specifici per un determinato tumore Paziente A: Non ha il cancro Espressione dei geni: Nessuna Biopsia Geni associati al cancro allo stomaco Paziente B: Ha un tumore allo stomaco Bassa
DettagliBen-Essere a scuola dell allievo con autismo. Antonella Marchetti
Ben-Essere a scuola dell allievo con autismo Antonella Marchetti QUANTI AUTISMI? n Un epidemiologia incerta: diagnosi-strumentivariabilità: 7-11 anni: 4.8 /1000 18-30 anni: 1.6/1000 Epidemia dove gli strumenti
DettagliPROBLEMATICHE PSICOLOGICHE NELLA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA
PROBLEMATICHE PSICOLOGICHE NELLA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA Francesco Tramonti Peculiarità della malattia L intervento psicologico non può prescindere da una valutazione delle principali caratteristiche
DettagliQuale terapia per il paziente con demenza?
G Gerontol 2008;56(Suppl 1):40-44 Società Italiana di Gerontologia e Geriatria Quale terapia per il paziente con demenza? Therapies for dementia: questions and answers M. Racchi, S. Govoni Dipartimento
DettagliDISTURBI AFFETTIVI. Dr. Alessandro Bernardini
HOME DISTURBI AFFETTIVI Dr. Alessandro Bernardini La caratteristica principale delle patologie emotive ed affettive è rappresentata dall'alterazione del tono dell'umore. La manifestazione più comune è
DettagliLA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA
LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA Antonio Nicolucci Direttore Dipartimento di Farmacologia Clinica e Epidemiologia, Consorzio Mario Negri Sud Coordinatore Data
DettagliLa Malattia di Alzheimer. Manuel Soldato
La Malattia di Alzheimer Manuel Soldato Caratteristiche Più frequente forma di demenza Deterioramento ingravescente delle capacità cognitive Comparsa di disturbi comportamentali e dell affettività Progressiva
DettagliSTUDIO RAPSODIA La Qualità di Vita e i bisogni dei pazienti con Artrite Reumatoide, Artrite Psoriasica e SpOnDIlite Anchilosante STUDIO RAPSODIA
La Qualità di Vita e i bisogni dei pazienti con Artrite Reumatoide, Artrite Psoriasica e SpOnDIlite Anchilosante 1. Numero dei pazienti e dei Centri partecipanti allo studio RAPSODIA 16 CENTRI 743 PAZIENTI
DettagliMetodi in vivo e in vitro per : il riconoscimento dei farmaci lo studio delle loro proprietà farmacologiche lo studio del loro meccanismo d azione
Metodi in vivo e in vitro per : il riconoscimento dei farmaci lo studio delle loro proprietà farmacologiche lo studio del loro meccanismo d azione Metodi generali Metodi mirati Scoperta e sviluppo di nuovi
DettagliLe parole chiave della sicurezza CORSO DI FORMAZIONE REFERENTI DI PLESSO PER LA SICUREZZA. Unità didattica 1.3
Le parole chiave della sicurezza Unità didattica CORSO DI FORMAZIONE REFERENTI DI PLESSO PER LA SICUREZZA 1.3 SALUTE Stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un assenza
DettagliIL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi
Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici
DettagliTerapia non farmacologica: lo stato dell arte
Terapia non farmacologica: lo stato dell arte Giovannina Conchiglia Clinica Villa Camaldoli Napoli Reparto Neurologia Comportamentale giopsico@libero.it Caserta, 16 ottobre 2014 1 CONGRESSO NAZIONALE A.
DettagliI DISTURBI COMPORTAMENTALI
IC1 PESCANTINA A.S. 2013-2014 I DISTURBI COMPORTAMENTALI Ins. Francesca Bonafini Ins. Gisella Di Marco Associazione Nuovi Talenti Speciali BES: BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE MACROCATEGORIA CHE COMPRENDE MOLTE
DettagliSTUDI CLINICI 1. Che cosa è uno studio clinico e a cosa serve? 2. Come nasce la sperimentazione clinica e che tipi di studi esistono?
STUDI CLINICI 1. Che cosa è uno studio clinico e a cosa serve? Si definisce sperimentazione clinica, o studio clinico controllato, (in inglese: clinical trial), un esperimento scientifico che genera dati
DettagliLa seconda RUN FOR PARKINSON S A PARTENZA UNICA CRONOMETRATA CON PETTORALE di Km 10+200 Ritrovo in Piazza Duomo a Crema: con partenza alla ore 9:30
La seconda RUN FOR PARKINSON S A PARTENZA UNICA CRONOMETRATA CON PETTORALE di Km 10+200 Ritrovo in Piazza Duomo a Crema: con partenza alla ore 9:30 CONTRIBUTO: 5,00 Pettorale ricordo + riconoscimento ricca
DettagliTasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.
La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane
DettagliEsiste un legame. tra il sonno e la mia salute dentale? Nuovo sistema di diagnosi e trattamento per l'apnea del sonno e la roncopatia
Esiste un legame tra il sonno e la mia salute dentale? Nuovo sistema di diagnosi e trattamento per l'apnea del sonno e la roncopatia I disturbi del sonno Il sonno è talmente importante che gli esseri umani
DettagliADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza. O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia
ADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia CONTESTO GENERALE In Italia l 80% circa dei pazienti affetti da demenza è assistita
DettagliPROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO
PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO Magda Di Renzo Federico Banchi di Castelbianco Disturbo autistico come patologia complessa che chiama in causa tutte
DettagliSTENOSI CAROTIDEA. Influenza del controllo glicemico. Este, 29 novembre 2013. giuseppe panebianco
STENOSI CAROTIDEA Influenza del controllo glicemico Este, 29 novembre 2013 giuseppe panebianco Difficoltà di determinare una correlazione tra correzione terapeutica dell iperglicemia e riduzione delle
DettagliPREVENZIONE POLMONITE
fiammaz o l m o n a r e struzione br avità pleuri Streptococcus p n e u m o n i a Infezione Mal Respiratorio PREVENZIONE POLMONITE Vaccino Pneumococcico Polisaccaridico Coniugato, (13Valente Adsorbito)
DettagliDISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2295
Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2295 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori Alberto FILIPPI, Massimo GARAVAGLIA, MONTANI e PITTONI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 22 LUGLIO 2010 Disposizioni
DettagliIPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA
UNIVERSITA di FOGGIA C.D.L. in Dietistica AA. 2006-2007 IPERTENSIONE ARTERIOSA IPERTENSIONE L ipertensione è la più comune malattia cardiovascolare. Corso di Medicina Interna Docente: PROF. Gaetano Serviddio
DettagliPOLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO. Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia
POLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia PAZIENTI ANZIANI Maggiori utilizzatori di farmaci per la presenza di polipatologie spesso croniche Ridotte funzionalità
Dettagli