Pubblicazioni. I nuovi volti dell assistenza. alla diade madre - bambino. Indagine sulla qualità di un programma educativo
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- Mirella Tonelli
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1 Pubblicazioni L evoluzione del contesto materno-infantile, sempre più caratterizzato da famiglie nucleari e da madri provenienti da 54 culture diverse, associata ad una volontà professionale di potenziare le risorse dell utente, pone oggi in risalto la necessità di promuovere servizi che favoriscano nelle madri lo sviluppo di abitudini sane per la crescita dell infante.questa indagine ha posto in evidenza la qualità dell intervento educativo realizzato presso il programma 0-3, un progetto per la tutela dell età evolutiva, realizzato presso alcuni consultori della provincia milanese. Sono stati valutati i risultati prodotti dall intervento educativo, focalizzando l attenzione sui contenuti appresi, sui comportamenti modificati e sul grado di soddisfazione dell utenza (fattore propedeutico alla modificazione del comportamento). L indagine è stata realizzata prospetticamente per sei mesi, raccogliendo 225 questionari di valutazione dei contenuti appresi, 61 di valutazione del grado di soddisfacimento e osservando 83 di Silvia Villa Gabriella Danielli Lino Casiraghi I nuovi volti dell assistenza alla diade madre - bambino Indagine sulla qualità di un programma educativo mamme. I dati raccolti hanno evidenziato una buona qualità reale a fronte di una più che soddisfacente qualità percepita. Lo studio ha voluto valutare l efficacia di un programma educazionale maternoinfantile, quale il programma 0-3, analizzando l acquisizione dei contenuti trasmessi, la modifica dei comportamenti e il grado di soddisfacimento dell utenza, come obiettivi intermedi che si presuppone portino ad un incremento di salute e una riduzione della mortalità. Metodi e strumenti L indagine è stata realizzata presso il programma 0-3, un progetto di tutela materno infantile strutturato in tre momenti: visita domiciliare nell immediato postpartum (realizzata su richiesta della madre come prima guida nella crescita del bambino), momento mamma (spazio a libero accesso in cui si realizza l intervento educativo personalizzato partendo dai bisogni materni), gruppo di conversazione (gruppi di self-help tra madri con bimbi di ugual età, che si realizzano in tappe decisive per la crescita dell infante -3 mesi, 5 mesi-).
2 Considerata la vastità dei contenuti e Nella valutazione dei contenuti appresi e comportamenti insegnati nel corso di tali nella valutazione del servizio ricevuto si è attività, sono stati scelti come oggetto di scelto di utilizzare come strumento di raccolta dati un questionario perché è uno valutazione dello studio tre bisogni inerenti la diade madre-bimbo: il bisogno di strumento più economico (in termini di interazione nella comunicazione, il bisogno di movimento e il bisogno di ali- raccolta di un maggior numero di dati a risorse umane e materiali), permette la mentarsi e idratarsi. Questi tre bisogni parità di tempo e consente una più facile sono stati scelti perché ritenuti (rispetto elaborazione dei dati. ad una lista di temi da studiare) prevalenti e spesso non manifesti nel conte- rischio omissivo, scegliendo di invitare le In questa decisione si è tenuto conto del sto materno-infantile. mamme, attraverso una lettera introduttivo-informativa, a compilare il questiona- Lo studio è stato orientato ai risultati; si è scelto pertanto di non valutare le modalità di attuazione dell intervento educatigna da parte dell operatore. I questionari rio e consegnarlo subito dopo la consevo, in termini logistici, organizzativi o tecnico operativi, ma di considerare esclusi- a risposta multipla per facilitare, da un sono stati formulati con domande chiuse vamente i cambiamenti dello stato di salute, del comportamento e delle conoscen- (mamme con bambini piccoli), dall altro lato la compilazione da parte dell utenza ze, conseguiti a seguito dell intervento. la rielaborazione dei dati. La loro raccolta è avvenuta tramite un urna posizionata Questo è stato realizzato secondo un approccio di tipo prospettico per poter nei locali dove si svolgevano le attività. effettuare una raccolta dati, in funzione Nella verifica dei comportamenti si è dello studio, che permettesse di valutare invece deciso di utilizzare l osservazione, l evoluzione della conoscenza. La raccolta quale tecnica che meglio consente di dei dati è stata realizzata per un periodo registrare dati legati al comportamento e di 6 mesi (dal 1 febbraio 2001 al 31 luglio alla comunicazione non verbale, in modo 2001), che è stato considerato il tempo fedele e funzionale alla ricerca. minimo per raccogliere un campione Tra le tipologie di osservazione si è scelto di utilizzare la partecipazione osser- significativo. Il campione delle mamme è stato infatti definito dalle mamme utenti vante, ovvero l osservazione realizzata dei comuni di Giussano e Meda (sedi in dall operatore che partecipa all intervento cui è attivo tale servizio), che hanno educativo. Questa scelta è stata effettuata avuto accesso al servizio nei termini di per l impossibilità di assumere un osservatore esterno e perché la preparazione tempo in cui lo studio è stato realizzato. I dati sono stati raccolti attraverso l uso di dell operatore è stata valutata idonea. Si è questionari e di schede di osservazione. scelto inoltre di strutturare una scheda, 55
3 che potesse da un lato fungere da guida all osservazione (in quanto contenente i criteri di osservazione), dall altro permettere una più facile e rapida relazione dell osservato. In tale scheda sono stati enunciati i criteri (relativi ai diversi comportamenti da osservare) rispetto ai quali l operatore è stato chiamato ad esprimere una congruenza o non congruenza e sono stati indicati alcuni dati di rilevante importanza nella successiva analisi ed elaborazione dei dati quali l età del bambino e il numero dell accesso al servizio al momento della valutazione. 56 Risultati e conclusioni Sono stati raccolti in tutto (per i tre bisogni presi in esame) 225 questionari di valutazione dei contenuti appresi e 61 di valutazione del servizio ricevuto. Le mamme osservate nel corso delle attività di gruppo sono state in tutto 83. I risultati sono stati soddisfacenti e conformi alle aspettative. Interessante è stato osservare, attraverso la raccolta dei dati, la congruenza con alcuni aspetti, in parte, già riconosciuti come critici. La lettura dei questionari di valutazione dei contenuti ha evidenziato un buon esito dell apprendimento teorico. La maggior parte delle mamme conosce le corrette modalità con cui approcciarsi alla crescita del bambino e al suo sviluppo psicomotorio. Rispetto a ciò mostreremo, in questa sede, uno degli esiti della verifica tra i più significativi contenuti trattati. Il contenuto preso in esame fa riferimento al corretto approccio che deve essere assunto per favorire un adeguato sviluppo psico-motorio nel bambino. La maggior parte dei genitori (94%) ha compreso l importanza di lasciare il bambino sul tappeto alla presenza di stimoli, come modalità per favorire il naturale sviluppo psico-motorio del bambino. Solo il 3% sostiene sia una capacità che si sviluppa autonomamente, senza la necessità di stimoli. Questo tipo di risposta può essere giustificata dalla paura, presente e difficile da superare, che le mamme hanno che il bambino si possa fare del male. Anche l analisi dei dati raccolti attraverso la scheda di osservazione ha mostrato un Quale modalità di approccio tra le seguenti ritiene più adeguata a favorire lo sviluppo motorio del bambino? a b a) aiutarlo a mantenere la posizione seduta o eretta, quando ancora non è in grado di farlo autonomamente b) lasciarlo sul tappeto, dove sono deposti molteplici stimoli (giocattoli, sonagli) c) il bambino sviluppa queste capacità in modo autonomo, senza dover necessariamente essere sottoposto a stimoli c risposte scorrette risposta corretta astenuto o con più risposte
4 buona applicazione dei contenuti appresi. I comportamenti osservati hanno mostrato infatti congruenza rispetto alle risposte evidenziate dai questionari. Fatta eccezione per un piccolo scarto, tra acquisizione teorica e applicazione pratica, comune a tutte le forme di apprendimento, i dati raccolti hanno mostrato che, mamme che conoscono i contenuti e le motivazioni a loro sostegno, li applicano concretamente. Facendo riferimento infatti al comportamento relativo al corretto approccio allo sviluppo psicomotorio del bambino osserviamo che la maggior parte delle mamme (77%) lascia il bambino sul tappeto alla presenza di giochi, permettendogli di ruotare e afferrare oggetti. Solo un 23% tiene invece il bambino in braccio o sul seggiolino. Si può ipotizzare che queste mamme non lascino il bambino sul tappeto o per il timore che, insieme ad altri bambini possa farsi male oppure perché, dovendo ascoltare l operatore, non riescano a controllare ciò che il bambino fa. Questo dato mostra comunque una congruenza con quanto evidenziato nell ana- Lascia il bambino sul tappeto alla presenza di giochi, permettendogli di ruotare o afferrare oggetti SI NO lisi dei questionari. L efficacia dell intervento educativo è stata, in parte, evidenziata dall analisi dall applicazione dei contenuti in funzione del numero di accessi. La lettura delle schede ha infatti permesso di osservare che, nella maggior parte dei casi, le mamme osservate tra il secondo e il quinto accesso applicano, in maggior percentuale i comportamenti insegnati, rispetto invece a mamme osservate al primo accesso. L applicazione dei contenuti e la loro acquisizione è parsa più difficile nelle mamme osservate ad accessi superiore al quinto (ovvero che hanno più di un accesso al mese) che, per alcuni comportamenti hanno mostrato di avere maggior ansia e incertezze, che di fatto hanno reso più difficile l acquisizione dei contenuti, rispetto a mamme osservate tra il secondo e il quinto accesso. L analisi presentata nel grafico successivo pone in risalto questo aspetto. Il 32% delle mamme osservate al primo accesso, pur conoscendo l importanza del lasciare il bambino sul tappeto alla presenza di stimoli (verificata dai questionari), non lo fa, per timore che il bambino possa farsi male o che disturbi. Tra 2-5 accesso invece si osserva che il 90% delle mamme, lasciano il bambino sul tappeto, mostrando una maggior sicurezza e consapevolezza dell utilità di tale gesto. Una particolare osservazione richiede invece il gruppo di mamme che presentano un numero di accessi superiore a cinque. 57
5 58 Lascia il bambino sul tappeto, alla presenza di giochi, permettendogli di ruotare o afferrare oggetti. 1 accesso 2 accesso >5 accesso SI NO Anche qui si evidenzia, rispetto alle mamme osservate al primo accesso, un aumento della percentuale di coloro che applicano tale comportamento (78%). Il fatto però che tale percentuale si mostri inferiore rispetto a quella delle mamme al 2-5 accesso può essere spiegato nella maggiore insicurezza mostrata da quest ultime; aspetto questo che può giustificare per altro il così elevato numero di accessi. L aver avuto contatto con il servizio, l aver ricevuto informazioni rispetto alle corrette modalità di approccio al bambino, riduce l ansia materna, legata alla possibilità che il bambino possa farsi male, evidenziando però una maggiore difficoltà di applicazione dei contenuti nelle mamme molto insicure. Altrettanto interessante si è mostrata l analisi dell applicazione dei comportamen- ti in funzione dell età. Questa ha infatti mostrato il ruolo chiave che il feed-back del bambino assume nei confronti dell applicazione dei contenuti che la mamma ha acquisito. Dal grafico successivo è possibile osservare infatti che all età di 5 mesi, quasi la totalità delle mamme (95%) lascia il bambino sul tappeto alla presenza di giochi, a fronte invece di un 72%, rilevato a 3 mesi. Questo dato richiama nuovamente ai fattori ansia e paura che influenzano e caratterizzano il comportamento materno quando il bambino è piccolo e apparentemente più indifeso (3 mesi). Cresciuto il bambino, le mamme che conoscono i contenuti, li applicano. Questo dato è importante perché non solo mostra che l intervento educativo è efficace, ma anche che lo è nei tempi corretti. Un ulteriore verifica dell efficacia, seppur poco significativa perché studiata su Lascia il bambino sul tappeto, alla presenza di giochi, permettendogli di ruotare o afferrare oggetti. GC1 (3/4 mesi) GC2 (5/64 mesi) SI NO
6 pochi soggetti, è stata la rivalutazione dei comportamenti verificatisi negativi alla prima osservazione. Questo tipo di analisi ha mostrato infatti i reali cambiamenti prodotti dall intervento educativo. Non di minor importanza è da considerarsi la valutazione della qualità percepita dall utenza. Più che soddisfacenti si sono mostrati gli esiti dei questionari di valutazione del servizio ricevuto. La quasi totalità della popolazione in esame riconosce, infatti, questo servizio come molto utile e dovendo esprimere un giudizio afferma che sia ottimo/buono. Per di più dalla lettura dei questionari appare evidente che l utenza percepisce accoglienza, attenzione alla persona e professionalità, aspetti questi chiave all acquisizione dei contenuti e alla modificazione del comportamento. Volendo confrontare la qualità reale, Le informazioni ricevute sono state: Giussano Meda esaustive, rispetto alle problematiche presentate, supportate da conoscenze scientifiche ed esposte con un linguaggio chiaro e comprensibile supportate da conoscenze scientifiche ed esposte con un linguaggio poco chiaro Superficiali e poco esaustive espressa dai dati dei questionari di valutazione dei contenuti e delle schede di osservazione, con la qualità percepita, manifestata dall utenza attraverso i questionari di valutazione del servizio, si può affermare che la qualità percepita sia addirittura più elevata del livello di efficacia raggiunto. L utente si fida del professionista che ha di fronte anche se, in taluni casi, ha difficoltà a distaccarsi da convinzioni radicate. L ambiente, da ciò che si può evincere dalla valutazione del servizio, può infatti essere considerato favorevole all acquisizione dei contenuti. Bibliografia 1. Italia Riccelli, Natalina Gatta. Valutazione della qualità dell assistenza infermieristica. Firenze, Rossigni, Antonio Bonaldi, Fabio Focarile, Aldo Torreggiani. Curare la qualità. Manuale per valutare e migliorare l assistenza sanitaria. Milano, Angelo Guerini e Associati, Walter W. Holland. La valutazione dell assistenza sanitaria. Teorie, metodi, applicazioni. Roma, La Nuova Italia Scientifica, Gabriele Pelissero. Le basi metodologiche per la valutazione delle attività di educazione sanitaria. In: Educazione sanitaria e promozione della salute. Firenze, Rosini Editrice, n.4, Gordon Macdonald. Indicatori di qualità e efficacia della promozione della salute: la necessità di unire i due fattori. Atti della III Conferenza Europea sull efficacia, Torino, settembre In: Educazione sanitaria e promozione della salute. Firenze, Rosini Editrice, n 3-4, Lamberto Briziarelli. La valutazione in educazione sanitaria. In: Educazione sanitaria e medicina preventiva. n.4, Serena Donati, Angela Spinelli, Michele E. Grandolfo, Giovanni Baglio, Silvia Andreozzi, Marina Pediconi, Sandra Salinetti. L assistenza in gravidanza, al parto e durante il puerperio in Italia. In: Annale dell Istituto Superiore di Sanità vol. 35, n 2, Maria Atonia Modolo. La qualità e la centralità della persona. In: Educazione sanitaria e promozione della salute. Firenze, Rosini Editrice, n.3, Marta Tittarelli. L educazione del paziente: origini, evoluzione, questioni concettuali di una strategia per la tutela della salute in continua crescita. In: Educazione sanitaria e promozione della salute. Firenze, Rosini Editrice, n.4,
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