PROGETTO EDUCATIVO MICRONIDO
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- Ilaria Carboni
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1 PROGETTO EDUCATIVO MICRONIDO DAL P.O.F. Questo documento vuole offrire a tutte le famiglie la possibilità di conoscere i passaggi centrali della vita scolastica del proprio figlio. In esso sono sintetizzate le scelte educative ed organizzative che caratterizzano la nostra proposta didattica. DATI SULLA SCUOLA Scuola Dell Infanzia Tersilla Bonomi Via Moretto n. 22 Lumezzane S. Sebastiano Faidana TELEFONO E FAX: E MAIL: smfaidana.lumezzane@libero.it
2 CHI SIAMO Il nostro nido nasce nel settembre del 2003 ed è amministrato dallo stesso ente gestore della Scuola Dell Infanzia di cui ne condivide le finalità. Svolge una funzione educativa e sociale senza scopo di lucro ed è stato realizzato per soddisfare una necessità del territorio in aiuto alle famiglie. Offre il suo servizio educativo ad ogni bambino, senza discriminazioni sociali, economiche, culturali e religiose. ORARIO Prima entrata (per chi ha chiesto l orario prolungato) dalle 7.30 alle 8.30, Seconda entrata ( orario normale) dalle 8.30 alle Prima uscita dalle alle Seconda uscita dalle alle 15.45, Uscita dell orario prolungato dalle alle Il nido accoglie i bambini dai 9 mesi ai 36 mesi. I bambini vengono divisi in tre gruppi a seconda dell età con un educatrice di riferimento per gruppo. I gruppi prendono il nome di CONIGLIETTI, COCCINELLE ed ORSETTI. SERVIZIO MENSA INTERNO OBIETTIVI: Il nido si pone come servizio socio educativo integrando e sostenendo l opera della famiglia. Vuol garantire al bambino una costante presenza educativa anche durante l assenza dei genitori. E organizzato per poter essere un ambiente accogliente, avente le seguenti finalità: formazione e socializzazione dei bambini nella prospettiva del loro benessere psicofisico e dello sviluppo delle loro potenzialità cognitive, affettive, relazionali,e sociali. Cura dei bambini che comporta l affidamento a figure educative qualificate e motivate. 2
3 Le principali aree di interesse intorno alla quale si snoderà il progetto sono: La corporeità, aspetto particolarmente importante perché il corpo rappresenta il principale strumento di conoscenza del mondo circostante. La socialità, poiché il bambino viene abituato alla presenza degli altri attraverso la condivisione di spazi, giochi, sviluppando in parallelo la sua moralità e le sue capacità affettive. La comunicazione, aspetto che investe tutte le aree di esperienza. Nell ambito del progetto educativo assumono rilevanza i seguenti aspetti e le seguenti modalità operative: La metodologia educativa riconosce nel gioco il principale mezzo d approccio. L educatrice è figura di riferimento per il bambino, deve rappresentare affettuosa ancora di sicurezza e essere vivace stimolo. L osservazione importante strumento di lavoro per dare risposte e programmare interventi adeguati ad ogni bambino. I genitori devono trovare tranquillità, conforto, aiuto e scambio. La ricerca di un costante dialogo con i genitori inizia con il colloquio per l inserimento del bambino e prosegue con incontri durante l anno. Tutto il personale del nido è chiamato a collaborare e a condividere il progetto educativo, nel rispetto delle specifiche competenze. Ambientamento Con l inserimento al nido il vostro bambino vive la sua prima entrata in società. Al nido trova un ambiente, tanti adulti, altri bambini, tutti sconosciuti. Non è facile conoscere questo nuovo spazio, i nuovi amici, imparare a fidarsi di questi adulti, e una volta creato con loro un legame affettivo accettare di condividere le loro attenzioni con altri bambini e con questi condividere anche spazi e oggetti. Per questo l inserimento viene proposto con tempi molto lunghi, (e sappiamo con quanti problemi organizzativi da parte delle famiglie, sarà consegnato ad ogni genitore il suo calendario dell inserimento dove sarà richiesta per un breve periodo anche la sua presenza Solo avendo la possibilità di poterci occupare di ogni bambino singolarmente, con un osservazione precisa dei comportamenti e delle strategie utilizzate dalla mamma nella relazione, potremo in sua assenza comprenderlo nel suo disagio, nella sua ansia, nella sua rabbia (sentimenti naturali nell elaborazione del distacco) ed aiutarlo sia con strategie specifiche sia utilizzando i comportamenti appresi dalla mamma. Il percorso dell inserimento è molto personale: per alcuni bambini l inserimento sembra indolore e poi vediamo scoppiare l angoscia dopo mesi di frequenza, per altri bimbi i pianti sono disperati e durano a lungo per poi scomparire all improvviso, per altri il dolore è appena accennato ma sempre presente. E bene dire che non c è una reazione giusta ed una sbagliata, e qualsiasi essa sia testimonia la grande fatica compiuta dal 3
4 bambino, la stessa grande fatica che incontrerà in tutti i momenti di crescita e che quindi il genitore ha il dovere di sostenere. A voi genitori chiediamo pertanto di credere nel nido e di vivere il dolore del bambino e il vostro, al momento della separazione, come un momento certo di difficoltà ma anche necessario alla sua maturazione psicologica. ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA ATTRAVERSO LA ROUTINE Per routines intendiamo quelle attività quotidiane che si ripresentano con cadenze fisse. Esse si riferiscono ad alcuni momenti della vita del nido come l entrata, l uscita, i momenti di cura personale come l igiene, l alimentazione ed il riposo. In questi momenti l adulto non si occupa solamente di soddisfare i bisogni fisiologici del bambino ma li utilizza come occasione di comunicazione, interazione e contatto fisico. Attraverso i momenti di routines l educatrice ha l occasione di instaurare un rapporto individuale, improntato sulla tranquillità, sulla fiducia e sulla sicurezza. La regolarità degli eventi del quotidiano permette al bambino di cogliere la successione temporale del prima e del dopo e quindi di situarsi anche temporalmente all interno del nido. Inoltre la scansione della giornata impone azioni e comportamenti che rappresentano il mondo delle regole. Altro aspetto riguarda la rassicurazione e il contenimento delle ansie del bambino: sapere cosa lo aspetta lo spaventa meno (quando arrivo al nido e la mamma se ne va la posso salutare dalla finestra, dopo la frutta vado in bagno, dopo la merenda arriva la mamma ) Su questa base, costruita durante l inserimento, impronteremo gli interventi educativi futuri. Accoglienza Le educatrici nel momento dell accoglienza, cercano di rendere il distacco il meno duro possibile. Scambiano con i genitori alcune informazioni riguardanti i loro figli e ricercano modalità, atteggiamenti, strategie, gesti per far vivere questo momento di separazione in modo non traumatico. E importante che il genitore al momento del distacco sia determinato, ma accogliente, e che salutando il bambino non abbia incertezze. Uscita Anche il momento del ricongiungimento, a fine giornata, è molto delicato. Spesso i bambini sembrano voler sfuggire anche lo sguardo del genitore, oppure fanno capricci, non vogliono andare a casa, altri piangono, altri arrivano di corsa. E importante capire che spesso sono strategie che il bambino utilizza per contenere la violenta emozione che prova nel ritrovare il genitore. Occorre pertanto dare al bambino il tempo necessario rispettando la sua modalità. 4
5 Il cambio Il primo cambio avviene verso le ore e il secondo cambio al risveglio dalla nanna pomeridiana, durante la giornata ci potranno essere ulteriori cambi in caso di necessità. Le componenti affettive di fiducia, accettazione e di relazione che attraverso il contatto fisico del toccare, accarezzare (fino ad ora esclusiva della mamma e di poche altre figure parentali) entrano in gioco nel momento del cambio, sono molto importanti. Alcuni bambini sono ormai grandi, e pertanto vengono invitati anche ad usare il water, per loro è comunque un gioco che fanno con gli amici ed è un passo importante per lo sviluppo della loro autonomia. Il pasto L orario del pranzo è previsto per le circa. Questo è un momento relazionale particolarmente importante, dove al soddisfacimento di un bisogno si accompagna il piacere del rapporto con l adulto che lo conduce verso il fare da solo. Noi cerchiamo di creare un ambiente disteso e accogliente per far sì che il pasto diventi un esperienza piacevole sia per l adulto che per il bambino, cerchiamo di rispettare i tempi, i ritmi, le abitudini e i gusti di tutti, invitandoli a mangiare seguendo piccole regole che per i bambini sono grandi conquiste: stare seduti, non lanciare il cibo o rovesciare i bicchieri, cominciare ad utilizzare le posate.il bambino deve essere protagonista del pasto, ma perché ciò avvenga deve essere riconosciuto dall adulto come una persona che è in grado di scegliere, decidere e mangiare da solo pur facendo un po di pasticci. Il sonno I bambini vengono accompagnati alla nanna pomeridiana verso le Il momento dell addormentamento è particolarmente delicato, proprio perché il bambino per addormentarsi deve potersi abbandonare ed accettare di non avere più un totale controllo della realtà che lo circonda, perciò è fondamentale che il sonno venga proposto nel rispetto delle abitudini personali, soprattutto per quanto riguarda i rituali (ciuccio, biberon, ninnananna, peluches,..) che servono ad infondere sicurezza e rassicurazione. ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI Lo spazio al nido non è un contenitore anonimo di fatti, individui ed oggetti, ma è luogo vivo, teatro e motore di relazioni, carico di significati anche affettivi. 5
6 In quest ottica lo spazio e i materiali che lo occupano (arredi, oggetti, giocattoli...) divengono strumenti nelle mani delle educatrici che possono favorire o meno il modo di relazionarsi con i bambini e mediare le relazioni al nido. L organizzazione degli spazi costituisce un aspetto di fondamentale importanza per le esigenze di riconoscimento e di sicurezza del bambino, per questo lo spazio è caratterizzato da oggetti e arredi con collocazione fissa e pertanto riconoscibile. Inoltre proponiamo un ambiente ricco di stimoli, che offre opportunità sia al gioco individuale che al gioco di piccolo gruppo, in situazioni strutturate e in situazioni di gioco libero. La suddivisione in angoli garantisce pluralità di proposte. Nel nostro nido si trovano: L angolo morbido: arredato con tappetone e cuscini dove si conversa, si raccontano storie, ci sono libri con immagini, dove ci si coccola e rilassa. L angolo della psicomotricità: per i giochi di movimento che aumentano la capacità del bambino di entrare in rapporto con l ambiente. L angolo della cucina: permette al bambino di accedere al gioco simbolico, il far finta, dove rivive aspetti della sua vita e della sua quotidianità. Il bagno: che non è un vero e proprio angolo, ma ci siamo molto spesso e che utilizziamo per i giochi d acqua. L angolo dei travestimenti: un grande specchio e dei vestiti, scarpe, bigiotteria, occhiali, trucchi per giocare ad imitare i grandi. L angolo dei tavoli: arredato dai tavoli che vengono utilizzati sia per il pasto sia per quelle attività che richiedono un piano d appoggio (manipolazione, pitture, incastri.) L angolo della pittura: con un carrello dove possiamo trovare tutto l occorrente per dipingere. L angolo delle granaglie: dove possiamo sbizzarrirci con fagioli, farine, pasta L angolo logico: i bambini sviluppano l aspetto cognitivo e acquisiscono una maggiore abilità nei movimenti delle mani afferrando forme di vario genere. All esterno delle sezioni si trova un terrazzo attrezzato con vari giochi. 6
7 ATTIVITA La figura dell educatrice ha il compito di creare uno stato di benessere, una relazione e di stimolare i bambini. E guida, punto di riferimento e si pone come ponte tra casa e nido. Ha una funzione regolatrice, di osservatore e rifugio. E inoltre sempre disponibile all ascolto e alla cura. L attività principale del bambino in età di nido è il gioco. Giocare significa incontrare, scoprire il mondo fatto di persone e oggetti ed esprimere le proprie sensazioni, le proprie paure, la propria aggressività, significa apprendere in una situazione di piacere e divertimento. Giocare significa anche fare e fare le cose richiede un tempo, uno spazio e una tranquillità adeguati che trovano la loro collocazione ideale all interno del Nido d infanzia. L organizzazione che ci siamo date ci permette infatti di organizzare esperienze che difficilmente possono essere proposte a casa inoltre ci si propone di ricercare sempre spunti per giochi e attività. I giochi di manipolazione, che prevedono l uso di materiali quali la farina di granoturco, la pasta, riso, lo zucchero, i semi, la pasta di sale, la creta, le schiume colorate ed altro ancora, permettono al bambino attraverso la sperimentazione e l esplorazione di lasciare dei segni di forma diversa. E così che sotto i suoi occhi inizia a prendere corpo un mondo grafico ricco e differenziato. Il bambino si accorge dell effetto delle sue azioni sulla materia e così diventa protagonista di un esperienza che tenderà a ripetere. Il bambino acquista consapevolezza delle proprie capacità espressive nel momento in cui constata di essere capace di modificare una parte della realtà che lo circonda. Inoltre l uso di materiali che sporcano, quali ad esempio il didò, i colori a dita, le farine, le schiume, la colla, serve a far sì che il bambino superi la resistenza a sporcarsi, sperimentando sensazioni tattili diverse. Altra occasione di sperimentazione e di conoscenza della realtà la ritroviamo nei giochi di travaso dove i bambini utilizzano materiali solidi, quali farine e granaglie, o liquidi, quali acqua, acqua colorata, sapone, oltre a molteplici contenitori di varie misure e forme, setacci e imbuti. I giochi con l acqua permettono oltre a giochi di travaso la sperimentazione del galleggiamento, il lavaggio dei giocattoli e delle bambole e nella bella stagione i giochi nell acqua, veri e propri bagni in compagnia, schizzi e nuotate nella piscina piena di acqua calda. Molteplici saranno le attività che riguardano la sfera sensoriale-percettiva come il gioco con materiali diversi, tappi di sughero, stoffa, carta e i giochi con il colore che prevedono l impiego di mani, timbri, oggetti di uso comune ma anche pennelli per fare giochi di tracce ed impronte utilizzando tempere, schiume colorate, colori a cera, pennarelli, ma anche passato di pomodoro o di carote, per scoprire i colori fondamentali e le combinazioni possibili. Particolare attenzione sarà rivolta all attività di lettura. Il bambino avrà l opportunità di sfogliare da solo, in compagnia degli amici o con l educatrice libri di diverse forme, dimensioni e materiali. Le immagini collegate alle parole permetteranno il riconoscimento di oggetti e situazioni conosciute e quindi collegabili a quelle vissute, ma anche l apertura al mondo fantastico rinchiuso nei libri con il duplice intento di sviluppare il linguaggio e l immaginario del bambino. 7
8 I nostri bambini da poco sanno camminare ma grande è il loro desiderio di arrampicarsi, spingere, tirare, sperimentare il proprio corpo nello spazio, pertanto favoriremo questo naturale desiderio proponendo giochi motori in situazioni appositamente predisposte, con materiali e proposte sempre diverse e con allestimenti pensati per garantire l incolumità fisica. Altrettanto importanti sono i giochi dei trucchi e dei travestimenti molto amati dai bambini, permettono giochi di identificazione con l adulto, specialmente con i genitori e giochi di riconoscimento allo specchio (anche truccati) che, unitamente al gioco di finzione che già si sviluppa nell angolo della cucina, favoriscono il rafforzamento dell identità del bambino. Per ultimo, ma non per importanza, il gioco delle costruzioni, con una ricca proposta di materiali specifici perché siamo convinte che dalla sua quantità, dalla sua qualità e dalle sue diverse caratteristiche possa nascere una molteplicità di utilizzo utile ad attivare le capacità cognitive del bambino. Molto spazio sarà lasciato al gioco libero cioè a tutte quelle attività non strutturate e condotte direttamente dagli adulti, (ma fatte però sotto il loro sguardo attento), in cui i bambini usano liberamente animali, costruzioni, macchinine, bambole e tutto quel materiale che è a loro disposizione nei contenitori sparsi nella sezione. CONTINUITA VERTICALE Occorre precisare che l inserimento alla Scuola Materna è per il bambino un momento delicato in cui cambiano tutti i punti di riferimento, adulti, compagni, contemporaneamente a tempi, spazi, materiali, attività, abitudini. Per permettere un passaggio il più possibile graduale e sereno abbiamo definito alcune modalità per prepararlo. Sarà fatta un indagine presso i genitori per sapere su quali scuole è orientata la loro scelta e in seguito si cercherà di organizzare alcuni momenti che permettano di creare continuità fra le due esperienze. Continuità di spazio e oggetti: quando inizierà la bella stagione organizzeremo visite alla nostra Scuola Materna dove accolti da qualcosa di speciale, i bambini potranno giocare e familiarizzare con il nuovo spazio, gli adulti e gli oggetti Continuità educativa: è previsto un colloquio con le insegnanti delle scuole materne che verterà sia sulle informazioni riguardanti i singoli bambini (caratteristiche e abitudini) sia sui modelli organizzativi del nostro servizio ai quali sono abituati. Approfittando della rara opportunità di convivere con una sezione di scuola materna organizzeremo un momento di lavoro comune. Ogni bambino nel passaggio alla scuola materna porterà la sua valigia contenente La sua scheda personale, i suoi disegni più significativi e tutto ciò che può servire per favorirne la conoscenza da parte delle educatrici della scuola materna. 8
9 DOCUMENTAZIONE Troverete il percorso di esperienze, di conquiste, di sperimentazioni nel DIARIO DI BORDO posto all ingresso del nido dove attraverso fotografie e racconti cercheremo di fermare alcuni momenti significativi della presenza del vostro bambino al nido, necessari perché possiate condividere con lui e con noi questo percorso. 9
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