INDICE 1. PREMESSA OBIETTIVI GENERALI CRITICITA PER LO SVILUPPO E IL MANTENIMENTO DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE...7

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2 Foglio 2 di 28 INDICE 1. PREMESSA OBIETTIVI GENERALI CRITICITA PER LO SVILUPPO E IL MANTENIMENTO DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE DATI DELLA RETE DI A2A RETI ELETTRICHE Area Milano Area Brescia 8 5. PIANO DI SVILUPPO DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE PREVISIONE DI SVILUPPO CARICHI Evoluzione della domanda di energia elettrica in Italia Analisi del fabbisogno di potenza sul territorio e proiezione per il futuro Area Milano Area Brescia Analisi delle correlazione tra le punte di potenza e le condizioni climatiche GENERAZIONE DISTRIBUITA Sviluppo atteso della produzione di energia elettrica Area Milano Area Brescia PIANIFICAZIONE DELLE NUOVE CABINE PRIMARIE Criteri generali di pianificazione Definizione delle nuove Cabine Primarie e potenziamento delle esistenti per l area Milano Definizione delle nuove Cabine Primarie e potenziamento delle esistenti per l area Brescia Definizione delle priorità di intervento PIANIFICAZIONE DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE IN MEDIA TENSIONE Criteri generali di pianificazione per la rete di distribuzione Rete di distribuzione per l area Milano 25

3 Foglio 3 di Stato del neutro della rete MT Sviluppo della rete per riqualificazione urbanistiche Principali interventi pianificati sulla rete di distribuzione MT Rete di distribuzione per l area Brescia Stato del neutro della rete MT Principali interventi pianificati sulla rete di distribuzione MT Allegato 1 Allegato 2 Allegato 3 Allegato 4 Allegato 5 Allegato 6 Allegato 7 Allegato 8 Allegato 9 Allegato 10 Allegato 11 Allegato 12 Allegato 13 Allegato 14 Allegato 15 Allegato 16 Allegato 17 Allegato 18 Allegato 19 ELENCO DEGLI ALLEGATI Ubicazione degli impianti AT/MT - area Milano Ubicazione degli impianti AT/MT - area Brescia Densità di potenza per l anno area Milano Trend della punta di carico - area Milano Densità di potenza per l anno area Milano Trend della punta di carico - area Brescia Evoluzione del carico delle trasformazioni AT/MT al area Brescia Previsione dei margini di potenza nelle Cabine Primarie - area Milano Ubicazione delle future Cabine Primarie - area Milano Potenza disponibile dopo la realizzazione delle nuove Cabine Primarie - area Milano Carico previsto nelle Cabine Primarie al 2025 con gli interventi previsti - area Milano Potenze installate previste al area Milano Ubicazione degli interventi previsti - area Brescia Carico previsto nelle Cabine Primarie al 2025 con gli interventi previsti - area Brescia Priorità degli interventi - area Milano Priorità degli interventi - area Brescia Localizzazione degli interventi previsti sulla rete MT - area Milano Localizzazione degli interventi previsti sulla rete MT della città di Brescia - area Brescia Localizzazione degli interventi previsti sulla rete MT dell area di Salò - area Brescia

4 Foglio 4 di PREMESSA Il presente documento fissa le basi del Piano di sviluppo decennale della rete di distribuzione di a2a Reti Elettriche ed è lo strumento per poter definire il budget degli investimenti e le priorità di intervento. Vengono valutate le previsioni di carico in un arco temporale di 10/12 anni e le conseguenti necessità di sviluppo, integrazione ed ottimizzazione della rete elettrica di: Milano e Rozzano; Brescia e 45 comuni della provincia stessa: Agnosine, Anfo, Bagolino, Barghe, Bione, Botticino, Capovalle, Casto, Gardone Riviera, Gargnano, Gavardo, Idro, Lavenone, Limone del Garda, Magasa, Manerba del Garda, Mazzano, Mura, Muscoline, Nuvolera, Nuvolento, Odolo, Paitone, Pertica Alta, Pertica Bassa, Polpenazze del Garda, Preseglie, Prevalle, Provaglio Val Sabbia, Puegnago del Garda, Rezzato, Roè Volciano, Sabbio Chiese, Salò, San Felice del Benaco, Serle, Tignale, Toscolano Maderno, Tremosine, Treviso Bresciano, Vallio Terme, Valvestino, Vestone, Villanuova sul Clisi, Vobarno. L elettricità è notoriamente un vettore energetico estremamente versatile in relazione alle innumerevoli applicazioni che ha negli usi finali (illuminazione, climatizzazione, alimentazione di elettrodomestici e piani di cottura, apparecchiature elettroniche, apparecchiature di processi industriali, apparecchiature medicali, ecc.). E inoltre particolarmente adatto per essere impiegato in una grande città a supporto dello sviluppo delle attività economiche e residenziali, per la sua estrema sicurezza (con impianti progettati, realizzati e mantenuti secondo norme ormai consolidate) e la notevole compatibilità ambientale. Una volta realizzati gli impianti, l impatto visivo e elettromagnetico è praticamente nullo nel caso di linee in cavo interrato e problemi di rumore sono facilmente controllabili per Cabina Primarie e cabine secondarie. Per questi motivi risulta uno strumento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi presenti nei Piani di Governo del Territorio : favorire la funzione residenziale della Città; favorire lo sviluppo urbanistico; favorire la localizzazione delle attività di produzione di beni e servizi. Occorre quindi pianificare attentamente lo sviluppo delle infrastrutture necessarie alla distribuzione di elettricità al fine di assicurare il fabbisogno di energia e potenza richiesta in modo da non frenare i citati obiettivi. Deve essere tenuto in grande considerazione anche l aspetto della qualità del servizio fornito (continuità della fornitura, qualità della tensione di alimentazione, qualità commerciale) in quanto sono numerose le attività del terziario e industriali per le quali risultano elevati i costi dovuti alla mancata qualità nella fornitura di elettricità.

5 Foglio 5 di OBIETTIVI GENERALI Il presente documento definisce quindi le necessità di intervento a medio e lungo termine al fine di garantire la massima affidabilità nell esercizio della rete di a2a Reti Elettriche (nel seguito ARL). L attività di pianificazione ha lo scopo di raggiungere essenzialmente le finalità di: integrazione: vengono analizzate le necessità delle diverse funzioni in cui è articolata a2a Reti Elettriche e le specifiche richieste provenienti dagli utenti, al fine di organizzare e ottimizzare le proposte di realizzazione; definizione delle priorità: mediante valutazione delle possibili soluzioni progettuali, classificazione delle tipologie di investimento e associazione con gli indicatori di prestazione tecnica ed economica, vengono definite le più opportune priorità di intervento e valutate l efficacia e l efficienza degli interventi sia di investimento che di manutenzione; verifica dei risultati: la verifica dei risultati ottenuti rispetto a quelli ipotizzati rende disponibili indicatori che permettono di migliorare le scelte successive; gestione economica globale: tramite l analisi e la pianificazione, considerando gli aspetti tecnici, economici, tariffari, qualitativi, normativi, si identificano le soluzioni da adottare e le opportunità da cogliere, ottimizzando gli investimenti. Nella successiva Figura 1, è schematizzato sinteticamente il processo descritto. Verifica risultati Realizzazione Figura 1: Sintesi del processo di pianificazione

6 Foglio 6 di 28 Gli obiettivi principali del programma di sviluppo possono essere riassunti in pratica nei seguenti punti: individuare il numero e il dimensionamento dei nuovi impianti primari da realizzare e gli interventi di potenziamento degli impianti attuali per adeguare il sistema agli incrementi di carico previsti; determinare una struttura di rete razionale e funzionale che integri le reti elettriche preesistenti; eliminare la rete obsoleta unificando anche i livelli di tensione, per garantire maggiore efficienza, economicità di servizio e riduzione delle perdite di rete; eliminare gradualmente la dipendenza e le interconnessioni della rete di a2a Reti Elettriche con la rete MT di Enel Distribuzione; individuare le soluzioni volte a migliorare la qualità del servizio (come richiesto dalla regolamentazione dei livelli di continuità dell AEEGSI); ridurre i costi di esercizio e di manutenzione degli impianti; realizzare adeguamenti impiantistici richiesti dall evolversi delle normativa in materia di sicurezza e rispetto dell ambiente.

7 Foglio 7 di CRITICITA PER LO SVILUPPO E IL MANTENIMENTO DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE I problemi operativi fondamentali che si incontrano nelle attività di sviluppo e mantenimento della rete di distribuzione sono essenzialmente i seguenti:! difficoltà autorizzative per la posa delle reti e non indifferente impatto dei relativi cantieri stradali (anche se normalmente la rete elettrica interessa prevalentemente le aree di marciapiede e solo limitatamente agli attraversamenti delle carreggiate);! individuazione degli spazi all interno dei fabbricati per la realizzazione delle cabine di trasformazione MT/BT;! individuazione degli spazi per la realizzazione delle Cabine Primarie di trasformazione AT/MT e tempi lunghi per la loro autorizzazione e realizzazione. Per poter contare su una rete di distribuzione di elettricità all altezza delle attese dell utenza in termini di qualità del servizio occorre quindi avanzare nelle sedi opportune, per esempio, proposte di:! semplificazione degli iter autorizzativi per gli scavi e razionalizzazione della posa dei servizi nel sottosuolo (per esempio con la realizzazione di Strutture Sotterranee Polifunzionali);! opportune prescrizioni nel regolamento edilizio per facilitare l individuazione dei necessari spazi per la collocazione degli impianti di distribuzione negli edifici;! procedure che consentano di essere tempestivamente coinvolti sin dalle prime fasi dei piani di sviluppo o riqualificazione urbanistica per evidenziare le necessità tecnologiche di realizzazione degli impianti di distribuzione.

8 Foglio 8 di DATI DELLA RETE DI A2A RETI ELETTRICHE La rete di distribuzione di a2a Reti Elettriche si sviluppa nelle province di Milano e Brescia ed è connessa alla Rete elettrica di Trasmissione Nazionale in alta tensione di Terna. Si riportano nella tabella che segue i dati principali della rete di distribuzione di a2a Reti Elettriche aggiornati alla data 31/12/2013. Descrizione Cabine Primarie Potenza AT/MT installata Cabine di distribuzione MT/BT Rete AT (incluso 40 kv) Rete MT Rete BT (solo dorsali BT) Potenza richiesta dall utenza Energia distribuita per anno Quantità 28 [n.] [MVA] [n.] 23,56 [km] [km] [km] [MW] [GWh] Tabella 1: Dati della rete di distribuzione di a2a Reti Elettriche 4.1. Area Milano Le alimentazioni delle città di Milano e Rozzano sono garantite dai nodi AT/MT indicati topograficamente nell Allegato 1. Le Cabine Primarie Musocco e Vigentina, sono inserite nella rete di alta tensione a 132 kv, mentre le restanti Cabine Primarie sono inserite nella Rete di Trasmissione Nazionale a 220 kv. La rete in media tensione di a2a Reti Elettriche è inoltre interconnessa agli impianti di Enel Distribuzione attraverso 58 linee (MT). La rete di distribuzione in media tensione è costituita prevalentemente da linee in cavo e sono presenti quattro differenti livelli di tensione (23 kv,15 kv, 9 kv e 6,4 kv) Area Brescia L alimentazione della città di Brescia e altri 45 comuni della provincia di competenza è garantita dai 19 nodi AT/MT indicati topograficamente nell Allegato 2. Tutte le stazioni e Cabine Primarie sono inserite nella Rete di Trasmissione Nazionale a 132 kv, tranne Tremosine alimentata a 40 kv; nella Ricevitrice Ovest è presente inoltre anche il livello di tensione 220 kv. La rete in media tensione di a2a Reti Elettriche è inoltre interconnessa agli impianti di Enel Distribuzione attraverso 45 punti di scambio (MT).

9 Foglio 9 di 28 La rete di distribuzione in media tensione è costituita da linee aeree ed in cavo e sono presenti due differenti livelli di tensione (23kV e 15kV). 5. PIANO DI SVILUPPO DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE Nel presente documento non viene trattato lo sviluppo della rete AT di trasmissione nazionale. Tali interventi, anch essi di fondamentale importanza per lo sviluppo della rete di distribuzione e di rilevante impatto sul territorio, sono di competenza di Terna S.p.A. e sono trattati nel Piano di Sviluppo della stessa Terna. In virtù della cessione, quasi totale, delle linee e degli impianti AT di a2a Reti Elettriche a Terna, è stato istituito un tavolo presso il quale periodicamente esaminare e coordinare gli interventi di sviluppo necessari in modo da ottimizzare gli investimenti e gli impieghi del territorio.

10 Foglio 10 di PREVISIONE DI SVILUPPO CARICHI Per pianificare correttamente la rete di distribuzione e, di conseguenza, razionalizzare gli investimenti per la costruzione di nuove Cabine Primarie, definendo nel contempo i siti di costruzione, le taglie degli impianti e le date di entrata in servizio degli stessi, occorre stimare con sufficiente precisione l incremento di potenza distribuita prevista per i prossimi anni Evoluzione della domanda di energia elettrica in Italia Le previsioni della domanda di energia elettrica e di potenza in Italia sono effettuate da Terna S.p.A. e sono riportate nel documento Previsioni della domanda elettrica in Italia e del fabbisogno di potenza necessario per gli anni La previsione di medio e lungo termine della domanda di energia elettrica è ottenuta da Terna tenendo conto della previsione dell andamento del PIL. Figura 2: Domanda di energia elettrica e PIL nel corso degli ultimi anni (L andamento è espresso su una scala comune, dove sono posti pari a 100 i valori rispettivamente raggiunti nel 1980) Dal 2012 al 2018 Terna stima un evoluzione della domanda di energia elettrica in Italia con un tasso medio annuo di crescita del 0,4%. Il terziario si prevede essere anche nel prossimo decennio il settore più dinamico (+2,6% per anno). Nel 2023 il settore terziario dovrebbe raggiungere i 134 TWh circa, con una quota del 38% nella struttura dei consumi. Le previsioni della domanda di potenza alla punta sono elaborate partendo da quelle sulla domanda di energia elettrica.

11 Foglio 11 di 28 Figura 3: Andamento della domanda di potenza nazionale alla punta dal 1976 al 2013 La previsione della domanda di potenza sulla rete italiana fornita da Terna ipotizza il raggiungimento di MW nell anno 2023 (ipotesi alta), corrispondente ad una percentuale di incremento annuo della punta nazionale nel prossimo decennio di circa il 2,3% Analisi del fabbisogno di potenza sul territorio e proiezione per il futuro Il metodo utilizzato prevede:! per la zona di Milano la scomposizione preliminare dell intera area metropolitana in aree elementari, definite da quadrati di 1 km di lato e la determinazione per ciascuna area dell incremento di potenza distribuita prevista per i prossimi anni;! per la zona di Brescia, vista la differenza e non omogeneità del territorio, la determinazione per ciascuna area sottesa a ogni Cabina Primaria e sottostazione, l incremento di potenza distribuita prevista per i prossimi anni Area Milano Dai sistemi di gestione della rete e dai sistemi informatici della funzione commerciale si estraggono le informazioni necessarie per associare ad ogni zona (quadrato o area di CP) i seguenti dati: potenza massima richiesta dalla rete di distribuzione BT, ottenuta come somma delle punte di potenza rilevate nelle singole cabine MT/BT(ove disponibile); potenza disponibile per gli utenti alimentati in MT; potenza prevista per l alimentazione di aree in stato di riqualificazione (PRU). A partire dai dati relativi alla punta di potenza assorbita dalla rete di distribuzione, si ripartisce il carico di ogni cavo MT tra le cabine MT/BT da esso alimentate.

12 Foglio 12 di 28 La scomposizione dell area metropolitana in aree elementari di piccole dimensioni consente di valutare con buona approssimazione la collocazione topografica della densità di richiesta di potenza sul territorio. L Allegato 3 mostra, come risultato dell elaborazione per l area di Milano, la distribuzione della densità di carico per l anno La previsione di sviluppo dei carichi, tiene conto essenzialmente di due fattori: il trend di incremento della punta di carico sulla base di dati storici di a2a Reti Elettriche (Allegato 4); la richiesta di potenza localizzata per l alimentazione di aree in stato di riqualificazione o grossi utenti (potenze richieste o presunte maggiori di 3 MW). Risulta mediamente una percentuale di incremento annuo di carico alla punta pari a circa il 2,2%. Tale valore, può ritenersi corretto, in quanto in linea con i dati previsionali di Terna nel periodo di interesse. La previsione sull evoluzione dei carichi viene annualmente verificata ed aggiornata sia in relazione alle effettive punte di potenza registrate sia in riferimento alle migliori informazioni disponibili sullo sviluppo di aree in stato di riqualificazione (PRU). L Allegato 5 illustra la crescita prevista della densità di carico per km 2 all anno 2025 con il relativo dato di massima potenza richiesta dall utenza Area Brescia Dai sistemi di gestione della rete si estraggono i valori di massima potenza prelevata sulla rete MT da ogni Cabina Primaria. A tale valore viene aggiunto il valore di carico previsto per ognuna delle nuove utenze rilevanti e/o interventi di lottizzazione significativi (dell ordine di qualche MW). Si stima la potenza prevista per gli anni successivi valorizzando un tasso di incremento annuo del 2% (per il biennio è stato previsto un tasso ridotto allo 0,8 % a causa del perdurare della crisi economica). Se dalla verifica si riscontrano situazioni critiche, vengono definiti gli interventi necessari per riportare tutti i parametri nella norma; ciò può comportare la realizzazione di nuove Cabine Primarie, nuove trasformazioni AT/MT o potenziamento delle esistenti, nuove linee MT o potenziamento di tratti di linee esistenti. Nell Allegato 6 è illustrato il trend di crescita del carico della rete di Brescia, negli ultimi anni (in particolare 2012 e 2013) si osserva una sensibile riduzione del picco massimo ed uno spostamento del picco dall estate all inverno; si può ritenere questo fenomeno legato all impatto della elevata generazione distribuita connessa alla rete ed agli effetti della perdurante crisi economica. L Allegato 7 illustra la crescita prevista del carico all anno 2025 e la relativa percentuale di utilizzo della trasformazione.

13 Foglio 13 di Analisi delle correlazione tra le punte di potenza e le condizioni climatiche La crescita delle esigenze di benessere e della qualità della vita, sia in ambito domestico sia lavorativo, ha portato ad un aumento della domanda di energia elettrica, in particolare a Milano, nei periodi estivi particolarmente torridi, per l utilizzo di condizionatori e apparecchiature refrigeranti in genere. In un contesto urbano ad alta concentrazione di utenza, il contributo alla punta di carico delle suddette applicazioni risulta determinante. Nella città di Milano il valore di potenza massimo richiesto dalla rete di distribuzione si verifica da più di un decennio nel periodo estivo e non più invernale. Il Grafico 1 riporta gli andamenti delle punte di carico registrate a Milano tra il 2003 ed il 2013 dal 10 giugno al 31 luglio. Grafico 1: Carico massimo giornaliero tra il 10 Giugno e il 31 Luglio Il Grafico 2 Indice di calore riporta gli andamenti dell indicee Umidex della temperatura apparente (misurato in C) ricavato dai valori di temperatura massima e corrispondente umidità % registrate a Linate (MI) tra il 2003 ed il 2013 dal 10 giugno al 31 luglio.

14 Foglio 14 di 28 Grafico 2: Indice di calore tra il 10 Giugno e il 31 Luglio Ai nostri scopi tale indice ha consentito di correlare in modo univoco e significativo l andamento del carico della rete di distribuzione in funzione non della sola temperatura assoluta massima ma all insieme delle coppie di variabili temperatura massima e umidità. In sostanza tale indice si ritiene significativo del disagio percepito dagli utenti e quindi del corrispondente grado di ricorso all uso degli apparecchi di condizionamento. In particolare, l indice è significativo del grado di contemporaneità di utilizzo degli stessi che può determinare incrementi di carico elevati e non riscontrabili in passato quando tale tecnologia non era così diffusa. Il Grafico 3 rappresenta la correlazione lineare tra indice di calore e il corrispondente carico massimo giornaliero per gli anni dal 2007 al Le linee di tendenza del Grafico 3,, evidenziano, nonostante favorevoli condizioni climatiche, una tendenza all incremento della potenza assorbita a parità di indiceice di calore.

15 Foglio 15 di 28 Grafico 3: Correlazione indice di calore con il carico massimo nel periodo 10 Giugno - 15 Luglio per gli anni dal 2007 al 2013 L incremento del 5% annuo, osservato con questo metodo, sconta tutte le possibile cause considerate tradizionalmente nella pianificazione della rete (aumento fisiologico e nuovi carichi). Inoltre occorre considerare che si riferisce ad un incremento potenziale determinato solo dal fatto che si raggiungano determinati elevati Indici di Calore in giorni infrasettimanali del periodo che va tra la metà di giugno e la metà di luglio. Nel grafico nel quale viene indicata la previsione di incremento del carico nei prossimi anni viene quindi evidenziata una fascia di incertezza delimitata superiormente da valori corrispondenti all incremento del 5% annuo (cfr Allegato 8). 7. GENERAZIONE DISTRIBUITA Nel corso degli ultimi anni, la gestione tradizionale della rete elettrica di a2a Reti Elettriche sta modificandosi per il sopravvento sempre più marcato di utenti della rete MT e BT con siti di generazione dell energia elettrica. Ad alcuni grossi impianti di cogenerazione del gruppo a2a in Milano collegati alla rete di distribuzione MT, si sono aggiunti altri due grossi impianti cogenerativi con potenza nominale complessiva per singolo punto di connessione alla rete di distribuzione, superiore a 10 MVA. La generazione distribuita ha un impatto non più trascurabile sul servizio di distribuzione e sulla gestione dei relativi impianti. Infatti, nel corso dell ultimo triennio gli impiantii di generazione, in particolare da fonte rinnovabile, hanno avuto una crescita esponenziale.

16 Foglio 16 di 28 Ogni punto della rete con presenza di gruppi di produzione di energia elettrica (definito impianto attivo ), è disciplinato da un Regolamento di Esercizio tra l utente titolare della connessione e a2a Reti Elettriche. Nelle tabelle sottostanti viene indicata la potenza totale della generazione installata, collegata alla rete di distribuzione MT e BT delle Cabine Primarie di ARL. La potenza degli impianti di generazione è suddivisa per singola Cabina Primaria e raggruppata per tipologia di fonte primaria di generazione.!"#"$%&'(#" '#)*%++%*% ), $"*" -./ &'()*' +$),'$)' -%"'$. /%")0' 1)%,'22. 1)%3' $'8")0'!"#$%!"#$% 0,851 0,410 &"'()"*+ 1,794 35,273 ',-%..% 1,159 1,248 1,075 /%)# 4,272 1,248 78,764 %0+-* 1,291 8,772 -,# 3,239 1,248 30,248 0+/+1$" 0,268 2,440 0$!+/*$/" 1,006 0,420 3,290 0%&*" 0,717 1,554 *%*"&+ 14,597 0,000 3,744 0, ,826 Tabella 2: Potenza installata della generazione distribuita per la rete ARL-Milano

17 Foglio 17 di 28!"#"$%&'(#" '#)*%++%*% ), $"*" -./ &'()*' +$),'$)' -%"'$. /%")0' 1)%,'22. 1)%3' $'8")0'!"#$% ("!%&$/% 3,198 #%/+!"/$ 1,683!"0")#% 11,039 0,190 12,192 '"11"/% 4,320 0,100 /%#% -,# 6,059 /%11" 7,530 4,894 /,0%&+/*% 4,275 1,288 %#%&% 4,377 2%&2+/"11+ 2,098 1,824 )$.3 +-* 2,429 )$.3 /%)# 4,281 )$.3 %0+-* 9,505-3+,4+'$" 5,475 0,599 0,300 -"&%5 5,314 5,728 *%-.%&"/% 1,205 3,055 0,200 *)+'%-$/+ 0,085 0,190 6,650 0%(")/% 2,361 4, "789;< 0,594 1$1$%&" 1, ,265 *%*"&+ 77,760 0,000 0,979 38, ,689 Tabella 3: Potenza installata della generazione distribuita per la rete ARL-Brescia 7.1. Sviluppo atteso della produzione di energia elettrica Si riporta la somma delle potenze degli impianti di produzione di energia elettrica per le richieste di connessione in corso di validità suddivise per area e per Cabina Primaria. Si precisa che, sul sito di a2a Reti Elettriche, sono pubblicate ed aggiornate trimestralmente, indicazioni qualitative sulla disponibilità della capacità di rete ad accogliere nuove connessioni di impianti di produzione di energia elettrica.

18 Foglio 18 di Area Milano Si forniscono le informazioni degli impianti di produzione previsti per l area Milano. 4$"5"#*'5' "6"))' ), $"*" -./ &'()*' +$),'$)' -%"'$. /%")0' 1)%,'22. 1)%3' $'8")0'!"#$%!"#$% 0,030 0,000 0,000 0,000 0,000 &"'()"*+ 0,380 0,000 0,000 0,690 0,000 ',-%..% 0,844 0,000 0,000 0,000 1,000 /%)# 3,513 0,000 0,000 0,258 0,050 %0+-* 1,899 0,000 0,000 0,000 0,000 -,# 1,767 0,000 0,000 0,000 6,654 0+/+1$" 0,150 0,000 0,000 0,000 0,000 0$!+/*$/" 0,180 0,000 0,000 0,000 0,400 0%&*" 0,611 0,000 0,000 0,000 0,012 *%*"&+ 9,373 0,000 0,000 0,948 8,116 Tabella 4: Potenze complessive delle richieste di connessione degli impianti di generazione per ARL-Milano

19 Foglio 19 di Area Brescia Si forniscono le informazioni degli impianti di produzione previsti per l area Brescia. 4$"5"#*'5' "6"))' ), $"*" -./ )%,'22. &'()*' +$),'$)' -%"'$. /%")0' 1)%3'2 67$'8")0'!"#$% 4-5 ("!%&$/% 0,003 0,000 0,000 0,000 0,000 #%/+!"/$ 0,498 0,000 0,000 0,000 0,000!"0")#% 1,965 0,000 0,000 0,000 0,000 '"11"/% 1,024 0,000 0,000 0,000 0,000 /%#% -,# 0,348 0,000 0,000 0,000 0,000 /%11" 1,747 0,000 0,000 0,000 0,000 /,0%&+/*% 0,091 0,000 0,000 0,000 0,000 %#%&% 1,587 0,000 0,000 0,000 0,000 2%&2+/"11+ 0,015 0,000 0,000 0,000 0,000 )$.3 +-* 1,162 0,000 0,000 0,000 0,000 )$.3 /%)# 0,412 0,000 0,000 0,000 0,000 )$.3 %0+-* 0,315 0,000 0,000 0,000 0,000-3+,4+'$" 0,567 0,000 0,000 0,000 0,000 -"&%5 0,100 0,000 0,000 0,000 0,000 *%-.%&"/% 0,029 0,000 0,000 0,000 0,000 *)+'%-$/+ 0,119 0,000 0,000 0,000 0,000 0%(")/% 0,018 0,000 0,000 0,000 0, "789;< 0,006 0,000 0,000 0,000 0,000 1$1$%&" 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 10,006 0,000 0,000 0,000 0,000 Tabella 5: Potenze complessive delle richieste di connessione degli impianti di generazione per ARL-Brescia 8. PIANIFICAZIONE DELLE NUOVE CABINE PRIMARIE 8.1. Criteri generali di pianificazione Il monitoraggio della domanda di potenza alla punta è essenziale per una corretta pianificazione di rete, in quanto un valore di utilizzo complessivo dei trasformatori AT/MT troppo elevato in ciascuna Cabina Primaria, rivela una possibile criticità nella struttura di rete e, di conseguenza, la necessità di avviare studi di pianificazione per la realizzazione di nuove Cabine Primarie nelle aree interessate. Pertanto, considerando il fatto che gli iter autorizzativi per la costruzione di un impianto in alta tensione non sono mai brevi, risulta un aspetto di fondamentale importanza quello di individuare le aree più critiche e le tempistiche di intervento, al fine di riuscire a soddisfare sempre la richiesta dei carichi anche in condizioni di indisponibilità di elementi di rete.

20 Foglio 20 di 28 Gli standard che la rete primaria tensione è chiamata a soddisfare sono: a) esercizio della rete nella condizione di sicurezza N-1, cioè nessuna criticità si manifesta nel caso di perdita di un elemento di rete, attraverso un adeguato grado minimo di magliatura. Per situazione N si intende la normale configurazione della rete in cui tutti gli elementi della stessa sono in servizio, N-1 è la situazione che si viene a creare a seguito della perdita, per guasto o manutenzione, di uno degli elementi che costituiscono la rete e quindi: linea, sbarra o trasformatore; b) rispetto dei limiti di portata dei conduttori previsti nelle condizioni di normale funzionamento e di regime transitorio o perturbato; c) installazione di un adeguata potenza di trasformazione AT/MT, opportunamente distribuita nelle diverse CP sul territorio, in modo da permettere l alimentazione in media tensione del carico attuale sotteso e della crescita prevista, garantendo il dovuto livello di controalimentazione richiesto in caso di guasti, permettendo l effettuazione delle manutenzioni programmate; d) riduzione del numero e della durata delle interruzioni, di tempi di ripresa del servizio, anche con riferimento alla regolazione della qualità imposta Definizione delle nuove Cabine Primarie e potenziamento delle esistenti per l area Milano Una analisi sullo sviluppo della distribuzione geografica della densità di carico connesso alle criticità evidenziatesi nell esercizio della rete, permettono di fornire una più opportuna collocazione geografica e temporale ai nuovi impianti primari da realizzare. La dislocazione dei nuovi impianti in pratica deve necessariamente tener conto di effettive disponibilità di aree per la costruzione di Cabine AT in un contesto urbano quale è quello di Milano. L Allegato 9 mostra la collocazione delle nuove previste Cabine Primarie (Rogoredo, Rozzano, Marcello, Cristoforo, Comasina, Bovisa e Baggio). La cronologia degli interventi che consentono di disporre di una maggior potenza installata sono esposti nell Allegato 10. Si ipotizza che tutti in nuovi nodi in AT siano sul sistema a 220 kv, tranne che per la Cabina Primaria di Rogoredo, per la quali la connessione in AT è prevista a 132 kv. In relazione agli investimenti proposti e agli interventi che dovranno essere effettuati sulla rete di distribuzione nei tempi previsti dal presente documento, il carico sotteso ad ogni Cabina Primaria si prospetta modificarsi come si espone nell Allegato 11. Nell Allegato 12 si indica la potenza installata per Cabina Primaria prevista all anno Si riportano nel seguito i grossi progetti di ampliamento delle Cabine Primarie esistenti: Progetto Cabina Primaria Nord In CP Nord sono ora installati 4 trasformatori 220/23 kv da 73 MVA, 1 trasformatore da 100 MVA e 2 trasformatori 132/23 kv da 55 MVA (questi ultimi in fase di dismissione). E previsto nel corso del 2014 la sostituzione di un trasformatore 220/23 kv da 73 MVA con altro di potenza nominale pari a 100 MVA.

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