3. Analisi quantitativa sezione italiana

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1 3. Analisi quantitativa sezione italiana 3.1. Introduzione e nota metodologica La sezione relativa ai mercati dei beni durevoli in questa nuova edizione dell Osservatorio si arricchisce di nuove categorie di spesa che risultano interessanti nella valutazione dell allocazione delle risorse delle famiglie italiane. Si fa riferimento, ad esempio, al comparto del bricolage che nella nostra valorizzazione rappresenta circa il 7% della spesa totale per beni durevoli, quota che è cresciuta costantemente nell ultimo decennio. Nella stima dei valori del mercato delle diverse categorie si è, come di consueto, fatto riferimento ad ogni fonte informativa disponibile e accreditata (data provider se disponibili, associazioni di categoria, stampa specializzata). Le diverse informazioni sono armonizzate e verificate in un quadro complessivo coerente con i dati sui consumi delle famiglie di fonte ufficiale (ISTAT). I valori di tutti i mercati analizzati relativi al 23 sono frutto di stime basate sui dati congiunturali disponibili fino a settembre 23 e sulle valutazioni previsionali dell ultima parte dell anno 2. Le previsioni utilizzate fanno riferimento ad ipotesi di evoluzione del quadro macroeconomico internazionale e nazionale nei prossimi mesi si inserisce a questo proposito un breve capitolo introduttivo sull economia mondiale e italiana - da cui discendono le attese relative a variabili più specifiche come il reddito disponibile, la propensione al consumo e i consumi totali. Valutazioni specifiche in termini di politiche di offerta, di innovazione tecnologica e di ogni altro riferimento specifico settoriale permettono di fornire stime probabili sull evoluzione dei consumi per singolo mercato. Il presente capitolo dell Osservatorio Findomestic scaturisce da una stretta collaborazione tra Findomestic Banca e Prometeia. 2 In alcuni casi, non disponendo dei valori dei primi 9 mesi, le stime sono calcolate sulla base di un periodo temporale inferiore, come ad esempio nel caso della composizione delle immatricolazioni auto per cilindrata. L Osservatorio Findomestic pag. 64

2 3. Analisi quantitativa sezione italiana 3.2. Lo scenario economico Il quadro macroeconomico internazionale e interno Gli Stati Uniti, dopo la prolungata crescita degli anni 9, risentono ancora degli squilibri accumulati in deprezzamento del dollaro, ed è possibile dunque ipotizzare una crescita prossima al 3%. In ogni caso, per tutto l orizzonte di previsione non saranno raggiunte le performance sperimentate quel periodo. Il rallentamento durante il ciclo espansivo dello dell economia ha raggiunto il suo scorso decennio. apice nel 21 con una crescita del Pil pari allo,3%. Già a partire dallo L economia mondiale, in altri scorso anno, tuttavia, si sono termini, non potrà intravisti segnali di ripresa che contare come in mostrano l efficacia delle espansioni passato sul forte monetarie e fiscali di cui il paese ha potuto beneficiare. Tali segnali sono però ancora deboli e la crescita attesa per l anno in corso è inferiore a quella sperimentata nel 22. A partire dal 24 si dovrebbero raccogliere i frutti della politica economica espansiva, unita al traino proveniente dagli USA. Giappone e Unione Europea, dal canto loro, non sembrano in grado di prendere le redini della crescita mondiale. Riguardo al primo, non vi è alcun segnale di uscita dall ormai lunga fase recessiva. Il settore Prodotto interno lordo (var. %) EU-15,9,9 1,8 2,4 Stati Uniti 2,4 2,2 2,9 2,5 Giappone,3,6 1, 1,2 Mondo 2,6 2,8 3,3 3,4 Le componenti del PIL Italia Valori 22 Var. % in termini reali (mln di Euro) PIL ,4,7 1,7 2,2 Spesa delle famiglie ,2 1, 2, 2,2 Spesa delle A.P. e I.S.P ,7 1,2,7,9 Investimenti ,7,2 3,1 3,9 Esportazioni ,,2 4,5 5,7 Importazioni ,5 2,9 6,3 7, pubblico e quello privato non sembrano avere la forza di contribuire alla ripresa mentre le esportazioni nette sono penalizzate dal rafforzamento dello yen. Per il 23 prevediamo una crescita intorno al mezzo punto percentuale mentre riguardo al biennio è possibile pensare a una leggera crescita, solo a condizione che si realizzino interventi strutturali efficaci e si scongiuri la crisi finanziaria oggi incombente. Venendo alla UEM, la debolezza del contesto internazionale (e dell economia statunitense in particolare) insieme alla perdita di competitività, conseguente alla riacquistata forza dell euro, tenderanno a contenere la crescita dell area al di sotto dell 1% anche nel 23. La diminuzione del contributo delle esportazioni nette è solo in parte compensato dalla domanda interna. In previsione, si ipotizza una politica monetaria che dia impulso alla crescita, che dovrebbe superare il 2% medio annuo nel biennio L evoluzione dell economia italiana seguirà due driver principali: l apprezzamento dell euro e la ripresa internazionale. Il rischio è che i due effetti si annullino a vicenda. La congiuntura per il 23 suggerisce una chiusura d anno con una crescita modesta, pari allo,7% e inferiore alla media UE. L Osservatorio Findomestic pag. 65

3 I consumi delle famiglie Dopo un 21 in cui il profilo di crescita dei consumi ha mostrato un andamento sostanzialmente piatto, il 22 si è chiuso con un segno negativo del tasso di variazione. Il calo dei consumi è stato particolarmente pesante per i beni durevoli i quali, a fronte di un inflazione di comparto più contenuta di quella generale, hanno fatto registrare una diminuzione della spesa che ha sfiorato il 3%. Si tratta di dati ai quali occorre guardare con molta attenzione, sia da parte del mondo imprenditoriale sia, soprattutto, da parte dei responsabili di politica economica. Cerchiamo adesso di analizzare le prospettive di breve e medio termine della spesa delle famiglie. A questo proposito, una determinante fondamentale sembra essere l andamento dei corsi azionari che, v.m.a (consumi reali) attraverso il cosiddetto effetto ricchezza, impatta sui piani di spesa dei consumatori. A nostro avviso l attuale timida ripresa dei listini non è in grado di produrre effetti significativi, almeno per il 23. Qualora i livelli dei corsi azionari dovessero confermarsi quelli attuali o mostrare un ulteriore crescita per i prossimi 6-12 mesi, allora si vedrebbero gli effetti positivi sui consumi aggregati che nel 24 potrebbero crescere più del 2%. Lo scenario, dunque, non è dei più rosei. Occorre evidenziare, tuttavia, qualche segnale di ripresa di breve periodo. L indice ISAE sulla percentuale di famiglie favorevoli all acquisto immediato di beni durevoli è stato debolmente crescente dal mese di dicembre 22. Si tratta di un indicatore congiunturale tra i più efficaci nel cogliere i punti di svolta del ciclo dei Consumi Valori 22 Var. % quantità Var. % prezzi Totale Pro capite (mln di Euro) (Euro) Consumi totali ,1 1, 3, 2,7 Durevoli ,8 -,4,9 1, fotografia elettr. piccoli I consumi nei principali mercati dei beni durevoli telefonia elettr. bruni elettr. bianchi articoli sportivi office equipment bricolage mobili Consumi correnti procapite 22 (Euro) mobilità consumi e ciò fa ben sperare per il 23. Mettendo a sistema queste informazioni, prevediamo per il 23 una crescita dei consumi totali dell 1%, mentre i durevoli, dopo il brusco calo del 22, dovrebbero chiudere il 23 con una leggera flessione (-,4%) a fronte di prezzi meno dinamici dell inflazione generale. Le previsioni a breve per i singoli comparti sono all insegna di una maggiore dinamicità dei mercati della fotografia e dell elettronica di consumo che, confermando i trend del recente passato, sperimenteranno una crescita della domanda sostenuta prevalentemente dall introduzione di prodotti innovativi e dalle sempre più avanzate tecnologie. Per l office equipment e la telefonia, tra i settori di durevoli che nell ultimo biennio hanno maggiormente sofferto a causa del rallentamento della spesa delle famiglie, si stima già a partire dal 23 un interruzione del trend negativo, favorita anche da un inflazione settoriale contenuta. Per il comparto della mobilità non si può parlare di un inversione di tendenza almeno per l anno in corso. In particolare per il mercato dell auto abbiamo stimato per il 23 un andamento riflessivo analogo a quello registrato nel 22, sia perché la domanda sta scontando ancora i forti tassi di crescita registrati negli ultimi anni 9 ed il conseguente rinnovo del parco, sia per il venir meno in primavera delle politiche d incentivazione statale, che nel 22 erano riuscite a contenere almeno in parte la contrazione del mercato. L Osservatorio Findomestic pag. 66

4 3. Analisi quantitativa sezione italiana 3.3. I mercati Auto In questa parte si analizzano le ultime tendenze del mercato della mobilità legato all auto. Si cercherà di fornire una visione d insieme del mercato, analizzandone tutte le dimensioni rilevanti: il parco, le immatricolazioni e la cornice legislativa sottesa alle dinamiche del mercato. Tutti questi fattori, insieme alle preferenze dei consumatori, danno luogo a cambiamenti della composizione qualitativa, per alimentazione, e territoriale del parco. La struttura del mercato: immatricolazioni e parco Il parco auto si sta assestando sul quello che riteniamo essere, guardando anche al tasso di motorizzazione, il livello di saturazione, pari a circa 3 milioni Il mercato dell'auto in Italia di auto. Il raggiungimento di questa soglia ha dei riflessi sulla natura delle immatricolazioni, che ormai rappresentano principalmente una domanda di sostituzione. Non contribuiscono quindi ad incrementare il livello del parco ma rimpiazzano auto con una vita media elevata, con riflessi positivi in termini di impatto ambientale della mobilità. A partire dal 1997, anno in cui per la prima volta sono stati introdotti gli incentivi al settore, la domanda di auto nuove si è stabilmente assestata sopra i due milioni di pezzi. Negli ultimi anni le Immatricolazioni ( di unità) Parco circolante ( di unità) Tasso di motorizzazione Tasso di motorizzazione qualificato Tasso di sostituzione (%) 3 7,8 7,5 7, 1 Parco auto (per 1) su popolazione complessiva. 2 Parco auto (per 1) su popolazione in età compresa tra i 18 e i 7 anni. 3 È definito come [( ROTTt / PARCOt-1 )] *1. Dinamica della domanda di auto in Italia: storia e previsione Immatricolazioni (var. %) -,2-5,5-5,8 Parco circolante (var. %),6,4,4 immatricolazioni mostrano però tassi di variazione negativi, pur mantenendo volumi di vendita elevati. La nostra stima è che nel corso del 23 il mercato veda un ulteriore contrazione delle immatricolazioni pari al -5,8%, che comunque implica un livello di vendite di quasi unità. Nel primo trimestre del 23 sono stati stanziati gli eco-incentivi. Guardando al passato, si nota come gli incentivi del Governo influenzino in maniera molto marcata l'andamento congiunturale della domanda del settore. Questo è stato nuovamente confermato dai dati del 23: i primi tre mesi hanno fatto registrare una crescita della domanda del 5,8% (sul periodo corrispondente) mentre il rallentamento del secondo trimestre ha determinato una sostanziale stabilità del mercato per il periodo gennaio-giugno (-,1%). Dietro queste cifre si nasconde comunque una marcata variabilità delle vendite mensili. Le immatricolazioni di gennaio hanno registrato un forte rallentamento (-14,5%) a causa dell anticipo della domanda a dicembre 22, che era stata stimolata dal timore per il mancato rinnovo dei finanziamenti statali. Questi sono stati successivamente prorogati per altri tre mesi, con scadenza marzo 23, alla fine L Osservatorio Findomestic pag. 67

5 Immatricolazioni: livelli e % Parco circolante: livelli e % livello var. % livello var. % ,5 Immatricolazioni () Immatricolazioni - var.% Parco () , 3,5 3, 2,5 2, 1,5 1,,5 Parc o - var.% dei quali le immatricolazioni hanno subito un altra impennata pari al +27,4%. Analizzando l impatto dei finanziamenti statali, è interessante sottolineare come questi mostrino una presa maggiore sulle decisioni di acquisto delle famiglie rispetto a quelle delle imprese. La quota delle nuove auto intestata alle persone fisiche è aumentata nel 22, per la prima volta dal 1997, a scapito di quella delle persone giuridiche. Il quadro normativo Normativa relativa al mercato dell auto Con il Decreto Legge n. 183 del Ministero delle Attività Produttive (G.U. n 168 del 22 luglio 23) vengono rifinanziati gli ecoincentivi per l acquisto di auto nuove che dispongano di un impianto di alimentazione a gas metano o GPL (1.5 euro) o per l installazione di tale impianto su auto di proprietà entro un anno dalla prima immatricolazione (65 euro). Con il decreto si stabilisce la ripartizione dei 5 milioni di euro stanziati per ciascuno degli anni 22, 23, 24 con la legge n 273 del 12 dicembre 22: 4,5 milioni di euro vengono destinati all incentivazione all acquisto o alla trasformazione di autoveicoli a metano o a GPL e,5 milioni di euro all acquisto di autoveicoli a trazione elettrica nonché motoveicoli e ciclomotori elettrici e biciclette a pedalata assistita. Con la legge n 214 del 1 agosto 23 (G.U. 12 agosto 23), che converte il Decreto Legge n. 151 del 27 giugno 23 (G.U. n 149 del 3/6/23) vengono emanate alcune modifiche al Codice della Strada. L Osservatorio Findomestic pag. 68

6 La qualità del parco e la composizione delle immatricolazioni Come già messo in evidenza, la maturità del mercato si è tradotta negli ultimi anni in tassi di crescita del parco circolante Quota auto diesel sul totale inferiori all unità. Tuttavia non si è osservata un immobilità del parco, bensì un sostanziale cambiamento della composizione dello stesso in termini di cilindrata, alimentazione e anche * Immatricolazioni 22,5 29,4 33,8 36,8 43,7 45,5 Parco 11,6 12,6 14,7 17, 19,3 21,5 *Stima basata sui dati rilevati fino a luglio 23 Composizione del parco per classi di cilindrata Fino a 16 cc 65,4 63,5 61,7 6, 59,5 Oltre 16 cc 34,6 36,5 38,3 4, 4,5 Totale ,,8,6,4,2, Indice di qualità dell immatricolato (immatricolato >16 cc/immatricolato <16 cc),72,91,92,97 1,1, * * Stima basata sui dati rilevati fino a giugno23 di utilizzatore. Per quanto riguarda l alimentazione è possibile notare come la quota di auto diesel sulle immatricolazioni sia progressivamente aumentata negli ultimi anni, arrivando a rappresentare poco meno del 5% degli acquisiti di nuove auto nel 23. Anche il parco ha quindi risentito di questa trasformazione: si stima che ormai più del 2% del circolante sia alimentato a gasolio. I motivi sottesi a questa tendenza sono molteplici: le prestazioni dei motori diesel che hanno raggiunto gli stessi standard di quelli a benzina, il minor costo alla pompa del gasolio, l ampliamento dell offerta di auto con alimentazione diesel. Alla fine del 22 e nei primi mesi del 23, la gamma di L auto diesel continua a guadagnare terreno con la forte accelerazione delle cilindrate medie modelli diesel è stata ampliata arrivando a coprire anche il segmento delle auto di cilindrata inferiore ai 16 cc. L aumento della diffusione delle auto diesel aveva da sempre significato una crescita qualitativa delle immatricolazioni, e quindi del parco. Le vendite di auto con cilindrata superiore ai 16 cc sono così aumentate fino a rappresentare il 5% del totale nel 22. L Osservatorio Findomestic pag. 69

7 Tuttavia il trend di spostamento degli acquisti verso le auto di grossa cilindrata si è interrotto nel primo semestre del 23, situazione che è attesa permanere per tutto l anno in corso. Oltre al lancio di modelli diesel di cilindrata più bassa, l inversione di tendenza suddetta è imputabile anche ad altri due fattori. In particolare, facciamo riferimento al maggiore impatto degli incentivi sulle decisioni di acquisto delle famiglie (rivolte verso auto di minore cilindrata rispetto alle aziende) e alla generale debolezza del quadro economico. Entrando in un maggiore dettaglio sulle classi di cilindrata, si può osservare la forte crescita che ha caratterizzato il segmento cc negli ultimi tre anni, aumento di quota avvenuto principalmente a scapito delle auto appartenenti al segmento di cilindrata più bassa Composizione delle immatricolazioni per cilindrata fino a 15 cc da 151 a 13 cc da 132 a 155 cc da 1551 a 2 cc oltre 2 cc * * Stima basata sui dati rilevati fino a giugno 23 I segmenti di cilindrata per grandi ripartizioni geografiche Le tendenze finora analizzate sono quelle nazionali ma le differenze esistenti tra le aree geografiche del paese sono molto significative. I dati relativi ai segmenti di cilindrata per area L Osservatorio Findomestic pag. 7

8 Segmenti di cilindrata per aree geografiche parco auto Parco circolante 22 () Nord-ovest Nord-est Centro Sud Italia fino a 15 cc da 151 a 13 cc da 131 a 155 cc da 1551 a 2 cc oltre 2 cc Totale Composizione percentuale 22 Nord-ovest Nord-est Centro Sud Italia fino a 15 cc 16,5 17,6 19,9 32,4 21,9 da 151 a 13 cc 23,5 23, 24,2 23,7 23,6 da 131 a 155 cc 15,2 15,2 14,5 13,3 14,5 da 1551 a 2 cc 38,2 37,2 35,6 26,1 34,1 oltre 2 cc 6,6 6,9 5,8 4,5 5,9 Totale 1, 1, 1, 1, 1, Parco circolante - variazioni percentuali 22 su 21 Nord-ovest Nord-est Centro Sud Italia fino a 15 cc -9,2-8,8-8,3-5,7-7,5 da 151 a 13 cc -,7 -,9,5 2,7,5 da 131 a 155 cc,9 1,8 1,9 3,5 2, da 1551 a 2 cc 2,9 3,3 4,8 5,3 3,9 oltre 2 cc 9,4 1,8 1,4 7,6 9,5 Totale -,1,2,8,8,4 geografica e per il totale Italia forniscono una lettura di particolare rilievo delle informazioni disponibili sul parco auto e sulle immatricolazioni. Non essendo ancora disponibili informazioni sulla struttura del parco auto nel 23, si analizza la dotazione di auto per aree geografiche e segmenti di cilindrata relativa all ultimo anno storico. La composizione del parco risulta alquanto differenziata fra Nord e Sud. Infatti al Sud è preponderante (32,4%) la quota di auto con cilindrata fino a 15 cc mentre al Nord sono le auto con cilindrata da 1551 a 2 cc ad essere maggiormente presenti. Il Centro è la zona in cui si riscontrano le quote di composizione del parco in linea con la media nazionale. Le differenze esistenti tra Nord e Sud del paese potrebbero essere in gran parte attribuibili al diverso tessuto produttivo presente sul territorio: sono infatti le immatricolazioni delle persone giuridiche a presentare una cilindrata mediamente più alta. In tutte le macro-aree è comunque possibile riscontrare una contrazione, rispetto al 21, della quota del parco fino a 15 cc. Il Nord est e il Centro si differenziano per la crescita a due cifre del segmento oltre 2 cc. L Osservatorio Findomestic pag. 71

9 Dai dati relativi alla composizione delle immatricolazioni nel 23 non emergono diversità così evidenti come per il parco, sebbene al Sud persista una maggiore propensione all acquisto di auto di cilindrata inferiore ai 155 cc. Si nota una decisa e generalizzata contrazione dei volumi di vendita delle auto fino a 13 cc e un rilevante aumento delle immatricolazioni di auto del segmento di cilindrata immediatamente superiore. Per il 23 si stima, a livello nazionale, una contrazione del mercato del 5,8% con una performance delle vendite particolarmente negativa nel Nord est, dove il calo è dell 8,3%. Il potenziale di vendita Passiamo a questo punto ad analizzare l andamento del mercato in termini di valore delle vendite. Nel 21 in Italia la spesa per l acquisto di nuove auto ammontava a poco meno di 38. milioni di euro. Questa cifra ci aspettiamo si riduca a circa 35. di euro nel 23. Sulla valorizzazione incidono sia il numero di pezzi venduti sia il prezzo pagato; dal momento che si è evidenziata una tendenza allo spostamento verso le auto di piccola cilindrata, mediamente di prezzo minore, è lecito attendersi una riduzione della spesa. Il potenziale si riduce anche in termini di quota, sia sul totale dei consumi delle famiglie (di cui costituirà, nel 23, il 4,5%) sia sulla spesa per beni Segmenti di cilindrata per aree geografiche immatricolazioni auto Parco circolante 23 () Nord-ovest Nord-est Centro Sud Italia fino a 15 cc da 151 a 13 cc da 131 a 155 cc da 1551 a 2 cc oltre 2 cc Totale Composizione percentuale 23 Nord-ovest Nord-est Centro Sud Italia fino a 15 cc 5,3 5,2 7,2 7,2 6,2 da 151 a 13 cc 29,4 26,6 3,3 32,5 29,7 da 131 a 155 cc 17,2 18,9 18,3 22,2 18,9 da 1551 a 2 cc 37,5 36,5 35,3 3,7 35,3 oltre 2 cc 1,6 12,7 9, 7,4 9,9 Totale 1, 1, 1, 1, 1, Parco circolante - variazioni percentuali 23 su 22 Nord-ovest Nord-est Centro Sud Italia fino a 15 cc -16,1-18,6-26,3-28,7-23,2 da 151 a 13 cc -,9-7,2-3,3-12,5-5,5 da 131 a 155 cc 36, 3, 48, 53,8 41,8 da 1551 a 2 cc -14,6-2,2-18,1-19,3-17,6 oltre 2 cc -7,7-7,1-2,2-2,6-5,4 Totale -3,9-8,3-5,4-6,8-5,8 durevoli (quota del 44,8%). Occorre tuttavia precisare che questi numeri probabilmente sottostimano la tendenza alla riduzione del potenziale, visto che la spesa per auto qui considerata immatricolate dalle persone giuridiche (i cui acquisti non fanno parte dei consumi delle famiglie e che per di più hanno un valore medio più elevato a causa della cilindrata). comprende anche quella delle vetture Il mercato dell'auto a valore (mln. di Euro) Potenziale di vendita (livelli) Quota % su consumi durevoli 47,3 46,8 44,8 Quota % su consumi totali 5,1 4,8 4,5 L Osservatorio Findomestic pag. 72

10 La spesa per famiglia destinata al comparto auto è stimata ridursi di circa 15 euro a livello di totale Italia tra il 21 e il 23. Tali livelli sono abbastanza differenziati sul territorio: il Sud mostrerà una spesa media per famiglia pari a 984 euro a fronte dei 2.24 nelle regioni del Centro. Questi dati, è bene sottolinearlo, risentono della distorsione introdotta dalle immatricolazioni di auto aziendali e degli autonoleggi che vengono fatte nella provincia di Roma, in quanto incentivate dall applicazione della fascia più bassa della IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione). In base alle nostre stime, la Val d Aosta risulterà caratterizzata nel 23 dal più elevato livello di spesa media per famiglia (oltre 4.4 euro) mentre tra le regioni meridionali, in cui la spesa media per auto è nettamente più bassa, il minimo verrà registrato in Campania, Puglia e Basilicata. Questi dati sono regioni con aspettative di crescita economica maggiore sono anche quelle in cui si riscontrano livelli di spesa più alti. naturalmente correlati al Pil regionale: le Potenziali di vendita per aree geografiche Livelli (mln. di Euro) Nord ovest Nord est Centro Sud e isole Totale Italia Spesa per famiglia (Euro) Nord ovest Nord est Centro Sud e isole Totale Italia Potenziale di vendita e spesa familiare per regioni 23 Spesa per famiglia (Euro) Val d Aosta (242; 4.459) Molise Basilicata Umbria Trentino A. A. Abruzzo Friuli V. G. Marche Calabria Sardegna Liguria Puglia Sicilia Campania Lazio (5.327; 2.617) Toscana Emilia R. Lombardia (6.992; 1.898) Veneto Piemonte Potenziale di vendita (milioni di Euro) L Osservatorio Findomestic pag. 73

11 Motoveicoli L analisi del mercato dei motoveicoli è svolta mantenendo una struttura analoga a quella adottata nella precedente edizione dell Osservatorio e riguarda i principali dati di struttura relativi al parco ed alle vendite sia dei veicoli targati sia dei ciclomotori. Viene successivamente riportato un aggiornamento della normativa in vigore riguardante il settore ed un approfondimento sul segmento degli scooter. L analisi territoriale del mercato conclude questo capitolo. La struttura del mercato: immatricolazioni e parco L analisi del mercato dei motoveicoli viene Il mercato delle moto in Italia svolta esaminando separatamente i dati riguardanti il segmento delle moto targate, di cilindrata superiore ai 5 cc, e quello dei ciclomotori, veicoli fino a 5 cc. Per quanto riguarda il targato, dopo il crollo del mercato registrato nel 21, nel 22 le immatricolazioni hanno mostrato ancora un trend negativo. Tuttavia la contrazione della domanda, in buona parte fisiologica dopo l ininterrotta crescita avutasi tra il 1995 e il 2, è stata attenuata dalle agevolazioni governative all acquisto di veicoli a basso inquinamento rimaste in vigore per tutto il corso del 22. Il trend positivo registrato nel periodo Immatricolazioni (unità) Parco circolante (unità) Tasso di motorizzazione qualificato Tasso di sostituzione (%) 2 3,5 3,4 2,8 1 Parco moto (per 1) su popolazione in età compresa tra i 2 e i 64 anni. 2 È definito come ( ROTTt / PARCOt-1)*1. Dinamica della domanda di moto in Italia: storia e previsione Immatricolazioni (var. %) -17,5-6,1 -,9 Parco circolante (var. %) 9,3 7,6 7,3 aprile-luglio ha permesso alle moto di recuperare quasi completamente la flessione delle immatricolazioni registrata nel primo trimestre. I dati relativi ai primi sette mesi mostrano un andamento ancora marcatamente negativo per il segmento delle moto inferiori ai 25 cc e per quello delle moto di grossa cilindrata (oltre i 75 cc) ma nel complesso sembra essersi arrestata la fase di contrazione del targato registrata nel biennio precedente. Anche in considerazione del fatto che la domanda mostra tipicamente un picco stagionale nei mesi che precedono l estate, stimiamo per il 23 una leggera diminuzione delle immatricolazioni rispetto all anno precedente, stimabile intorno all 1% in valore assoluto. Prevediamo che il parco moto raggiunga nel corso del 23 i 4 milioni di veicoli, con un ulteriore crescita rispetto al livello raggiunto nel 22 (+7,3%) anche se più lenta di quella registrata nel precedente biennio. Cresce rispetto al 22 anche il tasso di motorizzazione qualificato risultando pari a 118 veicoli circolanti ogni 1. individui. L Osservatorio Findomestic pag. 74

12 Immatricolazioni moto: livelli e % Parco circolante moto: livelli e % livello var. % livello var. % Immatricolazioni () Immatricolazioni - var. % Parco () Parco - var. % Relativamente al mercato dei ciclomotori, stimiamo per il 23 una crescita delle vendite: prevediamo che le vendite supereranno, anche se di poco, le 18 mila unità, con un incremento del 2,9% su base annua. La ripresa del mercato è favorita dal permanere nel 23 degli incentivi all acquisto di motoveicoli a minore impatto ambientale. Il mercato dei ciclomotori in Italia Vendite (unità) Parco circolante (unità) Tasso di motorizzazione qualificato Tasso di sostituzione (%) 2 2,4 1,9 1,2 1 Parco moto (per 1) su popolazione in età compresa tra i 15 e i 64 anni. 2 È definito come ( ROTTt / PARCOt-1)*1. Dinamica della domanda di ciclomotori in Italia: storia e previsione Vendite (var. %) -42,3-6,1 2,9 Parco circolante (var. %),3,6 1,3 Nella stima di chiusura per il 23 bisogna tener presente che a metà dell anno in corso risultavano già esauriti i 25 milioni di euro stanziati dal Ministero dell Ambiente per il biennio ed alcuni produttori hanno prorogato gli sconti con risorse proprie in attesa di nuovi contributi statali. Riteniamo che l esaurirsi dell effetto incentivi porti ad un rallentamento delle vendite nella seconda parte dell anno facendo così registrare per il 23 un tasso di variazione della domanda leggermente più contenuto rispetto a quello osservato fino a giugno. Nell ultimo triennio sembra essersi arrestato il fenomeno di spostamento delle preferenze dei consumatori verso il targato, che per tutta la seconda metà degli anni novanta ha determinato una perdita di quota dei ciclomotori sul totale di pezzi venduti: nel 23 tale quota è stimata L Osservatorio Findomestic pag. 75

13 Vendite ciclomotori: livelli e % Parco circolante ciclomotori: livelli e % livello livello 8 var. % var. % Vendite () Vendite - var. % Parco () Parco - var. % attorno al 32%, con un leggero recupero rispetto al 22. La perdita di quota dei ciclomotori è avvenuta negli ultimi anni novanta soprattutto a vantaggio del segmento targato di più piccola cilindrata mentre solo negli ultimi tre anni, in concomitanza con l assestamento della quota delle moto targate sul totale, si è assistito ad una progressiva crescita del segmento centrale (moto di cilindrata compresa tra i 251 e 75 cc), che nel 23 stimiamo arriverà a costituire oltre il 2% del mercato totale dei motoveicoli. Lo spostamento delle preferenze dei consumatori verso il segmento centrale, imputabile in larga parte al cambiamento dell offerta, è stato sostenuto dal lancio di nuovi modelli, soprattutto scooter di media cilindrata. Composizione delle immatricolazioni ,2 31,1 31,1 31,9 6,6 6 86,5 85,1 74,3 43,2 41,2 38,1 4 45,3 2 28,2 17,9 18,7 18,5 21,6 7,2 8,1 4,3 4,4 4,8 7,4 1,6 2, 2,4 3, 3,8 4,9 7, 9,2 8, oltre ciclomotori L Osservatorio Findomestic pag. 76

14 Il quadro normativo Normativa relativa al mercato dei motoveicoli Con la legge n 214 del 1 agosto 23 (G.U. 12 agosto 23), che converte il Decreto Legge n. 151 del 27 giugno 23 (G.U. n 149 del 3/6/23), vengono emanate alcune modifiche al Codice della Strada. Il nuovo Codice prescrive il conseguimento, obbligatorio dal 1 luglio 24, di un certificato di idoneità per i minorenni alla guida di ciclomotori (il cosiddetto patentino). Viene consentito a partire dal 1 luglio 24 di trasportare un passeggero sul ciclomotore a condizione che ciò sia espressamente indicato nel certificato di circolazione e che il conducente sia maggiorenne. Viene inoltre rinviato al 1 luglio 24 il nuovo sistema di targatura e di certificato di circolazione dei ciclomotori (nel quale sarà indicata la possibilità di trasporto del passeggero solo da parte dei conducenti maggiorenni per i ciclomotori appositamente omologati). Con Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 29 novembre 22 (G.U. n 288 del 9/12/22) è stato disposto che anche per ciclomotori e motoveicoli dovrà essere effettuata la revisione periodica. La prima revisione è da effettuare dopo quattro anni dal rilascio del certificato di idoneità tecnica o dalla prima immatricolazione; successivamente va effettuata ogni due anni. La revisione è diretta ad accertare le condizioni di sicurezza per la circolazione stradale e di silenziosità. Gli accertamenti relativi alle emissioni inquinanti e la prova di velocità dei ciclomotori saranno effettuati a partire dal 1 luglio 23. Un focus sugli scooter In questa sezione viene analizzato il mercato degli scooter, ormai ad elevata penetrazione anche nel targato. nei primi sei mesi del 23, si sta quindi assestando significativamente al di sotto dei valori raggiunti alla fine degli anni novanta, periodo di particolare fase di maturità. La crescita avviene ora a ritmi più lenti, sostenuta anche dalla domanda di sostituzione e non più solo dalla nuova domanda. La flessione della domanda che lo scorso anno ha interessato i motoveicoli si è tradotta in una diminuzione delle vendite di scooter dell 8% circa, più accentuata per il targato rispetto al segmento dei ciclomotori. Nel 22 circa il 75% dei motoveicoli venduti è risultato costituito da scooter: tale quota, in ulteriore lieve diminuzione Moto o scooter? Spopola il secondo, seppure il boom di vendite sia alle prese con una brusca frenata espansione del mercato. Ci si trova in realtà di fronte ad un riequilibrio del mercato che, dopo anni di intenso sviluppo, ha raggiunto una Le quote degli scooter sulle immatricolazioni I sem cc 98,5 97,6 94, cc 29,9 36,6 43,1 Totale targati 69,9 68,2 62,3 Totale motoveicoli 75,9 74,6 72,5 Va rilevato come nel segmento delle moto di cilindrata compresa tra i 251 e i 75 cc la penetrazione degli scooter continui a crescere a ritmo sostenuto. La quota è cresciuta di oltre 1 punti percentuali in un anno e mezzo, raggiungendo il 43% nel primo semestre del 23. Le vendite di questo segmento sono trainate da alcuni modelli di recente introduzione nel mercato che sono ai primi posti nella classifica dei modelli più venduti. Per il targato di più piccola cilindrata (51-25 cc), la quasi totalità delle immatricolazioni è rappresentata dagli scooter: le cilindrate tra i 15 L Osservatorio Findomestic pag. 77

15 Quota percentuale 1 Penetrazione degli scooter sul totale motoveicoli 9 87,3 86,5 86,1 83,8 82,7 8 79,1 75,9 74,6 7 72,5 67,3 6 59,4 5 46, ,3 21, * *Primi 6 mesi 23 e i 2 cc risultano le più importanti in termini di volumi mentre i modelli intorno ai 25 cc, penalizzati dalla crescita dei maxi scooter, stanno perdendo quota. Dalla valorizzazione delle vendite emerge l importanza, non solo quindi in termini di numero di pezzi, del segmento centrale, il cui mercato valeva nel 22 oltre 1. milioni di euro. Stimiamo che complessivamente le vendite di scooter abbiano L Osservatorio Findomestic pag. 78

16 Quantità, prezzi e potenziale degli scooter nel 22 rappresentato nel 22 circa il 6% del mercato totale dei motoveicoli (pari a 2.68 milioni di euro). I segmenti di cilindrata per grandi ripartizioni geografiche In base alle nostre stime, il parco dei motoveicoli risulterà nel 23 in crescita del 3,4% rispetto al 22. Confermando le tendenze del 22, anche quest anno i tassi di crescita più elevati riguardano lo stock di motoveicoli di media e grossa cilindrata (rispettivamente +7,7% e +11,2%). A livello territoriale la dotazione di motoveicoli sta crescendo più rapidamente nelle regioni meridionali, sia per quanto riguarda il targato (+9,5% a fronte di una media nazionale del 7,3%) sia per quanto riguarda i ciclomotori (+1,7% contro l 1,3% del totale Italia). Le regioni del Sud mostrano una penetrazione dei motoveicoli inferiore alla media nazionale e pertanto si caratterizzano per un potenziale di crescita più elevato rispetto alle altre aree. n. Pezzi Prezzo* Valore (mln. Euro) < 5 cc cc cc Totale targati Totale motoveicoli 1.55 * Stima effettuata come media ponderata di prezzi di listino dei principali modelli di scooter venduti In base alle informazioni di cui disponiamo, riteniamo che il 23 si chiuderà con un sostanziale recupero della domanda di motoveicoli, che dovrebbe stabilizzarsi sui livelli dello scorso anno: si interromperebbe in tal modo la caduta sperimentata dal mercato nell ultimo biennio. Secondo le nostre stime l andamento delle vendite nel 23 risulterà tuttavia piuttosto differenziato sia per quanto riguarda i segmenti di cilindrata sia dal punto di vista territoriale. Se per i ciclomotori si stima una Segmenti di cilindrata per aree geografiche parco motoveicoli Parco circolante 23 Nord-ovest Nord-est Centro Sud Italia cc cc Oltre 75 cc Moto Ciclomotori Totale Composizione percentuale 23 Nord-ovest Nord-est Centro Sud Italia cc 24,7 18,9 24,6 25,6 23, cc 12,3 9,8 9,3 9,1 1,1 Oltre 75 cc 3,5 3,2 2,3 2,1 2,8 Moto 4,5 31,9 36,2 36,8 36,6 Ciclomotori 59,5 68,1 63,8 63,2 63,4 Totale 1, 1, 1, 1, 1, Parco circolante - variazioni percentuali 23 su 22 Nord-ovest Nord-est Centro Sud Italia cc 4,7 5,3 7,1 8,9 6, cc 6,1 6,8 8, 1,5 7,7 Oltre 75 cc 9,5 11,5 11,5 13, 11,2 Moto 5,5 6,4 7,6 9,5 7,3 Ciclomotori 1,1 1,3 1,3 1,7 1,3 Totale 2,8 2,9 3,5 4,4 3,4 L Osservatorio Findomestic pag. 79

17 crescita nell ordine del 3% in termini di pezzi, per le moto il trend dovrebbe risultare ancora di segno negativo. Infatti i buoni risultati del segmento centrale (+17,2%) non saranno sufficienti a compensare la diminuzione degli acquisti di modelli di piccola e grande cilindrata (si stimano variazioni rispettivamente del -7,3% e del -8,4% rispetto al 22). Dal punto di vista territoriale la domanda risulta trainata dalle regioni meridionali (+2,9%) in cui il segmento compreso tra 251 e 75 cc dovrebbe sperimentare un incremento delle immatricolazioni superiore del 3% circa. Tale crescita, nettamente superiore alla media, favorirà la L Osservatorio Findomestic pag. 8

18 convergenza della composizione del parco di questa macro area verso quella osservata per il totale Italia. La stabilità della domanda stimata per il 23 permette una crescita del Ancora positive previsioni di sviluppo per il parco motoveicoli con la spinta più forte proveniente dal sud Italia valore del mercato totale nell ordine dell 1%. Si tratta di un incremento che, seppur moderato, evidenzia come i consumatori, in un clima di incertezza caratterizzato da un rallentamento dei consumi di beni durevoli, rivolgano comunque particolare attenzione a questo capitolo di spesa. Il valore delle vendite di ciclomotori aumenta in misura omogenea nelle regioni del Centro nord mentre performance migliori sono attese dal meridione. Tenendo conto anche delle moto, abbiamo stimato una crescita significativa del potenziale di vendita soltanto per il Sud (798 Segmenti di cilindrata per aree geografiche Immatricolazioni motoveicoli Immatricolazioni 23 Nord-ovest Nord-est Centro Sud Italia cc cc Oltre 75 cc Moto Ciclomotori Totale Composizione percentuale 23 Nord-ovest Nord-est Centro Sud Italia cc 34,5 29, 42,9 42,5 38, cc 25,4 21,5 21,4 18,9 21,6 Oltre 75 cc 1,7 11,7 6,9 5,7 8.4 Moto 7,5 62,2 71,3 67,1 68,1 Ciclomotori 29,5 37,8 28,7 32,9 31,9 Totale 1, 1, 1, 1, 1, Immatricolazioni - variazioni percentuali 23 su 22 Nord-ovest Nord-est Centro Sud Italia cc -8,3-1,3-8,1-4,9-7, cc 14,7 9,4 13,5 29,6 17,2 Oltre 75 cc -8,2-8,3-7,5-9,3-8,4 Moto -1,2-4, -2,4 2,4 -,9 Ciclomotori 2,4 2,3 2,4 3,9 2,9 Totale -,2-1,7-1,1 2,9,3 L Osservatorio Findomestic pag. 81

19 Il potenziale di vendita per segmento e macro area Potenziale di vendita 23 (mln. Euro) Nord-ovest Nord-est Centro Sud Italia cc cc Oltre 75 cc Moto Ciclomotori Totale Variazioni percentuali 23 su 22 Nord-ovest Nord-est Centro Sud Italia cc -9,5-11,4-9,2-6, -8, cc 15,8 1,4 14,7 3,9 18,4 Oltre 75 cc -8,4-8,5-7,7-9,6-8,6 Moto,2-2,8 -,7 4,6,7 Ciclomotori 3,9 3,9 3,9 5,5 4,4 Totale,6-2, -,2 4,7 1,1 milioni di euro nel 23) mentre pensiamo che il mercato subisca una contrazione nelle regioni del Nord est (-2,% a valore). Stimiamo che la spesa destinata nel 23 da ciascuna famiglia italiana all acquisto di motoveicoli sia di circa 12 euro. La regione con il maggiore potenziale di vendita risulta essere la Lombardia (429 milioni di euro) mentre le famiglie liguri si caratterizzano per il più elevato livello medio di spesa (193 euro). La Campania e la Sicilia si discostano dalle restanti regioni meridionali sia per il più elevato potenziale di vendita sia per la spesa familiare che risulta superiore alla media nazionale (125 euro per la prima e 137 euro per la seconda). Potenziale di vendita motoveicoli e spesa per famiglia Liguria 175 Spesa per famiglia (Euro) Trentino A. A. Val d Aosta Calabria Molise Basilicata Umbria Abruzzo Sardegna Marche Friuli V. G. Puglia Piemonte Toscana Sicilia Emilia Romagna Campania Veneto Lazio Potenziale di vendita (milioni di Euro) Lombardia L Osservatorio Findomestic pag. 82

20 avutasi nei primi anni di applicazione dello sconto fiscale sulle opere di ristrutturazione residenziale, che ha caratterizzato il triennio Mobili Il 22 si è chiuso per il comparto dei mobili con una flessione dei consumi più accentuata di quella registrata l anno precedente. La debolezza della domanda è riconducibile prevalentemente alla decelerazione della dinamica dei redditi e al peggioramento della ricchezza delle famiglie ma in parte anche al rallentamento dell attività edilizia residenziale, uno dei fattori attivanti della domanda di mobili per la casa. Dopo la contrazione del 22, per il 23 non si può ancora parlare di una ripresa dei consumi, che stimiamo risulteranno poco più che stazionari. Nonostante il miglioramento della congiuntura internazionale si rifletta in un clima di fiducia delle famiglie più favorevole agli acquisti, il 23 rappresenta ancora un anno complessivamente poco dinamico per la domanda di mobili, che è destinata a scontare l anticipazione degli acquisti Il mercato, che in base alle nostre stime ha realizzato nel 23 volumi di vendita sostanzialmente analoghi a quelli del 22 (con una variazione del +,4%), ha sperimentato in ogni caso una crescita a valore del 2,4%, grazie ad un inflazione settoriale del 2%. Lo scenario distributivo italiano all inizio degli anni 9 era caratterizzato dalla netta prevalenza degli operatori di piccole dimensioni, diversamente da quanto si poteva osservare in altri paesi europei dove già dominavano il franchising, i grandi gruppi d acquisto e le grandi superfici. Nel giro di dieci anni in Italia la quota di mercato della grande distribuzione mobiliera è quintuplicato. Alla fine degli anni 9 con 1.4 punti vendita sui circa 2. complessivi della distribuzione mobiliera, i gruppi e la GDO, realizzavano il 26% del valore totale del mercato (la quota della sola GDO si attestava intorno al 1%). Gli oltre 16. operatori tradizionali coprivano il 45% delle vendite mentre oltre il 15% del fatturato era imputabile all alto di gamma (circa 2. punti di vendita specializzati nella vendita di mobili di fascia alta); la restante quota delle vendite era realizzata dagli ambulanti e attraverso vendita diretta. La concorrenza della Grande Distribuzione ha influito nell ultimo decennio sul riposizionamento di molti punti vendita, L Osservatorio Findomestic pag. 83

21 spingendo ad esempio i rivenditori dotati di buone superfici espositive (tra i 5 e gli 8 mq.) a trasformarsi in operatori in franchising, soprattutto per la distribuzione degli imbottiti. A livello di segmenti di mercato le dinamiche in atto non mostrano particolari elementi di differenziazione. Con il 22 dovrebbe essersi concluso il sentiero riflessivo imboccato nel 21 dai Il mercato dei mobili Consistenze (milioni di Euro) Tipologia Valore 22 Valore 23 Mobili per cucina Mobili imbottiti Camera e soggiorno Totale Il mercato dei mobili - Variazioni % 3/2 Tipologia Quantità Prezzi Valore Mobili per cucina +,2% +2,6% +2,8% Mobili imbottiti +,4% +1,5% +1,9% Camera e soggiorno +,5% +1,9% +2,4% Totale +,4% +2,% +2,4% mobili per cucina, successivo alla fase di sviluppo della domanda legata agli incentivi sull attività di ristrutturazione residenziale. Nel 22 la domanda relativa a questo segmento è risultata in diminuzione (-2,5% la variazione a prezzi costanti). Per il 23 stimiamo che gli acquisti si mantengano su livelli analoghi a quelli del I mobili restano... immobili. L assestamento del mercato in una logica di bassa redditività e scarsa politica edilizia 22 (+,2% la variazione dei volumi), condizionati dall orientamento delle famiglie ancora poco propenso ai consumi a causa della difficile congiuntura economica. Mobili: consistenze dei singoli comparti 22 e 23 Anche per i mobili imbottiti nel biennio si è arrestata la fase espansiva della domanda. Gli acquisti hanno subito Spesa (mln. Euro) Mobili per cucina Mobili imbottiti Camera e soggiorno Comparti una contrazione, iniziando a scontare gli elevati livelli raggiunti negli anni precedenti, quando le migliorie apportate dalle famiglie all ambiente domestico si sono tradotte in un incremento degli acquisti di divani e poltrone imbottite. Nel 23 il mercato ha risentito dell ancora difficile congiuntura economica che ha influenzato negativamente soprattutto la propensione agli acquisti di beni ad elevato valore medio unitario. Pertanto secondo le nostre stime il segmento degli imbottiti non ha mostrato, almeno per il L Osservatorio Findomestic pag. 84

22 23, significativi segnali di ripresa (stimiamo una variazione dei volumi dello,4%), a fronte di una crescita dei prezzi al consumo dell 1,5%, la più contenuta all interno del comparto dei mobili. Per quanto riguarda il panorama distributivo, alla fine del 22 non meno di 4 punti vendita di imbottiti risultavano organizzati secondo lo schema della distribuzione specializzata in franchising. Si tratta di punti vendita che in genere accostano alla vendita di imbottito una piccola quota di complementi d'arredo (con una particolare predisposizione per lampade e tavolini), con superfici espositive in genere (intorno agli 8 metri quadrati), ripartiti con omogeneità sull'intero territorio nazionale. Nel biennio la debolezza della situazione economica delle famiglie aveva allontanato i consumatori dalla maggior parte delle categorie di beni durevoli e in particolare da quei mercati, come quello degli elettrodomestici bianchi, che avevano visto accrescere notevolmente i propri livelli di acquisto nel corso degli ultimi anni novanta. In particolare, i prodotti a minore penetrazione in famiglia hanno risentito in misura più elevata delle incertezze relative alle attese sull evoluzione economica del periodo in esame: per i prodotti più maturi si è assistito comunque ad un atteggiamento di attesa e di rimando degli acquisti di sostituzione. Già nella prima parte del 23 si è rilevata la ripresa di un nuovo ciclo di sostituzioni e nuovi acquisti che ha interessato, come vedremo in seguito, la maggior parte dei segmenti di mercato. Per quanto concerne i grandi elettrodomestici, il mercato indica, sulla base delle informazioni congiunturali disponibili, un incremento della domanda per entrambi i segmenti che lo contraddistinguono, libera installazione ed incasso. Tale ripresa interessa in modo particolare il Nord est e il Sud e, da un altro punto di analisi, si evidenzia un contributo positivo più consistente per il canale al dettaglio (quello analizzato in questa sede) rispetto al canale dei mobilieri. A conferma della crescita del canale al dettaglio, sottolineiamo Anche per il segmento dei mobili per camera e soggiorno, dopo la contrazione avutasi nel biennio 21-22, riteniamo che nel 23 la domanda abbia registrato un complessivo assestamento, risultando poco più che stazionaria (+,5% a prezzi costanti) Elettrodomestici bianchi Il settore degli elettrodomestici bianchi, dopo due anni di riduzione delle vendite, è atteso chiudere il 23 con un incremento del 3% a valore, risultato di una crescita delle quantità del 2,3% e di un moderato recupero dei listini al consumo. Prevediamo una chiusura del mercato per il 23 pari a poco più di 2.3 milioni di euro. L Osservatorio Findomestic pag. 85

23 il trend a due cifre dei mass merchandiser (grandi superfici specializzate e non), seguito dal canale del dettaglio organizzato (catene), mentre si evidenzia un calo per i piccoli e medi indipendenti. Il peso crescente delle grandi superfici e della loro offerta competitiva in termini di prezzi è confermato ulteriormente dall andamento contenuto dell inflazione settoriale rilevata negli ultimi anni. I prezzi nei primi anni del 2 sono aumentati solamente dello,8% medio annuo. All interno di questo canale sta acquistando importanza il segmento incasso, grazie allo spazio maggiore dedicato dalle grandi catene, specializzate e non, per rispondere alle esigenze del consumatore. Entrando nello specifico dei singoli prodotti, si mostra ancora positiva l area del freddo, che cresce del 4,4% a valore nell ultimo anno e soprattutto quella della cottura (oltre il 7%, sempre in termini di valori correnti). In generale l innovazione di prodotto rappresenta ancora per il mercato degli elettrodomestici bianchi un elemento importante di sostegno delle vendite, fenomeno trasversale che interessa tutti i comparti. All interno del segmento cottura ci pare rilevante l aumento della domanda di forni a microonde, che avviene anche attraverso un contenimento sensibile dei listini al consumo. Questo mercato sta vivendo un periodo di forte crescita senza precedenti dopo circa due anni di crisi: la ripresa è Spesa (mln. Euro) Il mercato degli elettrodomestici bianchi Consistenze (milioni di Euro) Tipologia Valore 22 Valore 23 Lavatrici Lavastoviglie Frigoriferi Congelatori Cucine Forni a microonde Incasso / Altro Totale Il mercato degli elettrodomestici bianchi - Variazioni % 3/2 Tipologia Quantità Prezzi Valore Lavatrici +2,9% -1,1% +1,8% Lavastoviglie -1,% -,9% -1,9% Frigoriferi +2,1% +2,1% +4,2% Congelatori +3,6% +1,9% +5,6% Cucine +6,2% +1,2% +7,4% Forni a microonde +9,9% -2,4% +7,3% Incasso / Altro +,7% +1,5% +2,3% Totale +2,3% +,6% +3,% Elettrodomestici bianchi: consistenze dei singoli comparti 22 e Lavatrici Lavastoviglie Frigoriferi Congelatori Cucine Forni a microonde Comparti Incasso/Altro L Osservatorio Findomestic pag. 86

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