L anziano fragile nel modello organizzativo di un ospedale aperto al territorio in un grande contesto metropolitano
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1 L anziano fragile nel modello organizzativo di un ospedale aperto al territorio in un grande contesto metropolitano Ernesto Palummeri Dipartimento Interaziendale di Gerontologia e Geriatria ASL 3 Genovese E.O.Ospedali Galliera - Genova
2 2500 DEMOGRAFIA DELLE GRANDI CITTA ITALIANE (POPOLAZIONE SUP abitanti) POPOLAZIONE RESIDENTE 3,5 % SOPRA 84 ANNI ,5 2 ab. x 1000 % 500 1,5 0 1 Roma Milano Napoli Torino Palermo Genova Roma Milano Napoli Torino Palermo Genova 15 % SOPRA 74 ANNI 30 % SOPRA 64 ANNI % ab. x Roma Milano Napoli Torino Palermo Genova Roma Milano Napoli Torino Palermo Genova
3 GENOVA ANZIANI 2003 OVER (26.3%) OVER (12.7%) 48,2% (*) OVER 64 SOLI (32.4%) OVER 74 SOLI (41.0%) (*) di tutti gli over 64
4 Ricoveri Ospedale Galliera - Giugno-Ottobre 2003 Reparti Sex n. n.>64 % Cardiologia M ,9 F ,4 Chirurgie M ,5 F ,7 Medicina Int. M ,6 F ,7 Malattie infett. M ,2 F ,6 Geriatria M ,0 F ,0 Neurochirurgia M ,6 F ,6 Ortopedia M ,7 F ,3 Urologia M ,7 F ,3 Gastroenterologia M ,0 F ,5 Ricoveri over 64 > 27% Ricoveri over 64 > 50% E.O. Ospedali Galliera - Genova
5 Il dipartimento Interaziendale di Gerontologia e Geriatria Il Il castagno dei 100 cavalli S.Alfio (CT) Età stimata da 2000 a 4000 anni Una esperienza di integrazione
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7 E.O. Ospedali Galliera di Genova Il Il castagno dei 100 cavalli S.Alfio (CT) Età Età stimata da da 2000 a 4000 anni DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI GERONTOLOGIA E GERIATRIA DIREZIONE DIPARTIMENTO ASSISTENZA AGLI ANZIANI NUCLEO OPERATIVO DI PROGETTO DIPARTIMENTO DI GERONTOLOGIA E SCIENZE MOTORIE CURE DOMICILIARI MEDIA E ALTA INTENSITA Cure mediche Assistenza inferm. Assistenza riab. N.O. CURE PALLIATIVE RESIDENZIALITA EXTRA-OSPED SEMIRESIDENZIALITA PREVENZIONE ONDATE DI CALORE REPARTO PER ACUTI CURE INTERMEDIE DAY HOSP.GERIATRICO RIAB. SERVIZIO DI RIABILITAZIONE INTEGRAZIONE ORTOGERIATRICA UVGO AMBULATORI GERIATRICI SPEC. LABORATORIO BIOMOLECOLARE INVECCHIAMENTO
8 DEFINIZIONE DEGLI OBBIETTIVI DEL DIPARTIMENTO NEL QUADRIENNIO Migliorare la Qualità delle prestazioni del Dipartimento operando sull efficacia ed appropriatezza dei servizi erogati, sviluppando la professionalità degli operatori, migliorando la gestione delle risorse, costruendo modalità organizzative e relazionali flessibili che soddisfino i bisogni degli utenti. ( vision ) L organizzazione di studi di outcome per analizzare quali servizi dispongono di un migliore rapporto tra costi e benefici, al fine di operare selezioni a livello dei servizi stessi e dell allocazione del paziente. La realizzazione un sistema organizzativo che sappia adattarsi alle diverse condizioni, ai nuovi bisogni e che sappia accompagnare l anziano attraverso i servizi. La costruzione di percorsi di continuità assistenziale dell anziano fragile senza interruzioni temporali, né incapacità culturali o inadeguatezze psicologiche.
9 Adottare un sistema di valutazione multidimensionale, in grado di rilevare la condizione clinica e psicosociale, utilizzabile nelle Cure Domiciliari. Organizzare le interfaccie dei vari nodi della rete (ospedale,cure intermedie, riabilitazione, residenzialità, servizi domiciliari, ecc.) in modo lineare, assumendo non solo la regia organizzativa ma anche operativa degli interventi sul territorio coinvolgendo sempre più il MMG (evitando così l eccesso di frammentazione, che diviene ingovernabile sul piano gestionale e troppo costoso economicamente ed assicurando la tempestività dell intervento ). Sviluppare ed implementare nel Dipartimento la telematica e i sistemi computerizzati di raccolta dati, che sempre più costituiscono la base per la valutazione della qualità dei servizi prestati e dei risultati ottenuti e la gestione ottimale degli stessi. Attivare percorsi periodici di formazione specifica ( nuovi bisogni e modelli in geriatria ) per tutti gli operatori. Studi e ricerche sui nuovi bisogni degli anziani
10 TARGET RAGGIUNTI (75-100%) INFORMATIZZAZIONE DEL SERVIZIO E IMPLEMENTAZIONE DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE PROGETTAZIONE INFORMATIZZAZIONE INTERFACCIA STRUTTURE RESIDENZIALI CONVENZIONATE REALIZZAZIONE CURE INTERMEDIE OSP. GALLIERA E OSP.CELESIA-ASL3 UNITA DI VALUTAZIONE GERIATRICA OSPEDALIERA COSTRUZIONE CON IL COMUNE DI GENOVA DI UNO STRUMENTO DI VALUTAZIONE SOCIO-SANTARIA: LA SCHEDA TECNICA DI VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE PER L ACCESSO AL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE DEI DISTRETTI SOCIALI INTERVENTO DI PREVENZIONE DEGLI EFFETTI SULL ANZIANO FRAGILE DELLE ONDATE DI CALORE (MONITORAGGIO)
11 TARGET RAGGIUNTI (50-75%) ATTIVAZIONE E PROGETTAZIONE PERCORSI DI CONTINUITA ASSISTENZIALE 1 - DIALISI PERITONEALE DOMICILIARE 2 - GESTIONE INTEGRATA OSPEDALE-TERRITORIO ULCERE CUTANEE VASCOLARI 3 - GESTIONE DOMICILARE PROBLEMI NUTRIZIONALI ANZIANO 4 - GRUPPO DI LAVORO PER LA PROGRAMMAZIONE DIMISSIONI PROTETTE 5 - ATTIVAZIONE DI PERCORSI CONDIVISI PER LA GESTIONE DELLE URGENZE ED EMERGENZE DEGLI ANZIANI RICOVERATI IN STRUTTURE RESIDENZIALI 6- ATTIVAZIONE PROGETTO MONITORAGGIO ANZIANI CON SCOMPENSO CARDIACO
12 CURE INTERMEDIE INDICATORI DI ESITO DO MICILIO DOM.PRO T. STRUTTURA DECEDUTI REP.ACUTI ,1 % 12,3 % 12,3 % 4,1 % 4,2 %
13 Sviluppo delle Cure domiciliari a Genova Cure domiciliari ad alta intensità Episodi cardiovascolari o cerebrovascolari acuti (infarti, scompensi cardiaci, ictus) Fratture ed esiti di altri interventi ortopedici Esiti di patologie chirurgiche Malattie acute temporaneamente invalidanti Riacutizzazione di patologie croniche Malattie oncologiche in fase terminale
14 PAZIENTI SEGUITI 6000 ATTIVITA CURE DOMICILIARI BIENNIO ALTA I. TOTALE MEDIA I
15 Cure Palliative : un servizio in crescita %differ. Totale utenti in carico Nuovi utenti Totale utenti in carico Nuovi uten ti Totale utenti in carico Nuovi utenti N casi in carico di cui ,6 11,2 per assistenza infermieristica ,3 2,5 per assistenza riabilitativa ,1 19,6 per assistenza inf.co e riabilitativa ,5 15,9 per assistenza paziente terminale ,6 +23,5 N casi in forma integrata con servizi sociali* ,0 N gg complessive di presa in carico di cui ,9 per assistenza infermieristica ,4 per assistenza riabilitativa ,1 per assistenza inf.co e riabilitativa ,9 per assistenza paziente terminale ,4
16 Appropriatezza Indicatori di processo mediana assistenza : 23 gg media gg assistenza : 46 gg Adeguatezza > 75% MMG hanno attivato il servizio di CPD almeno una volta 1,8 giorni media tempi di attesa attivazione Competenza 96% malati con visita di almeno 1 membro équipe nelle 24 h precedenti il decesso 95,8% tasso di domiciliarizzazione sul tot gg assistenza ( standard di qualità nazionale > 92%)
17 Progetto Ortogeriatrico DIP.INTERAZIENDALE GERIATRIA ASL 3 - GALLIERA Ingresso Ortoger. Follow up a 3, 6 12 mesi Valutazione basale modalità caduta APACHE II socio-relazionale CIRS Indice di Barthel ADL IADL motilità prefrattura SPMSQ GDS stato nutrizionale C.Interm. Parametri intraospedalieri Complicanze (internistiche, ortopediche, piaghe da decubito, episodi confusionali) Parametri biochimici Degenza preintervento Degenza complessiva Outcome ospedalieri Follow up a 3, 6 12 mesi Follow up Collocazione Indice di Barthel e ADL Utilizzo dei servizi e riricoveri Aiuti privati valutazioni soggettive
18 Il progetto ortogeriatrico 290 pazienti (96,8%); la degenza pre-operatoria è scesa dal 5,7 gg del periodo precedente a 2,9 gg (+/- 1,9 gg). Il 56,5 % dei pazienti è stato operato entro 48 ore. Questo ha avuto immediata ricaduta sulla degenza globale passata da 23,39 gg a 13,7gg; il 69,4 % dei pazienti sono andati in carico sull arto operato in prima giornata. Questi dati sono correlati in letteratura con una riduzione della mortalità a 12 mesi, ciò sarà verificato nei pazienti genovesi nei prossimi mesi.
19 PROGETTO ORTOGERIATRICO La curva di sopravvivenza Journal of American Geriatrics Society,54: , 2006
20 MORTALITA GENERALE A GENOVA AGOSTO SERIE STORICA
21 MORTALITA A GENOVA NEGLI OVER 74 AGOSTO 2003 vs CASA OSPEDALI/RSA CASE RIP CURE DOM
22 Un servizio di prevenzione L esperienza della prevenzione dei danni da ondate di calore Identificazione della popolazione a rischio Monitoraggio a domicilio di parametri collegati al rischio Riduzione dei ricoveri ospedalieri (-18% sul campione; -40% sulla popolazione generale)
23 Spunti di riflessione Esiste un setting ideale per la cura dell anziano fragile? Un approccio complessivo multidimensionale riesce a influenzare gli esiti? Un sistema dipartimentale interaziendale può garantire i percorsi di continuità assistenziale e migliorare l appropriatezza nell utilizzo delle risorse? Il castagno dei 100 cavalli S.Alfio (CT) Età stimata da 2000 a 4000 anni
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