Riprende a crescere il pescato professionale nel Lario dopo il calo del I numeri del pesce catturato tra il 96 e il 2010

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1 Il primo giornale online della provincia di Lecco Merateonline > Cronaca > Lecchese Scritto Giovedì 05 maggio 2011 alle 16:09 Riprende a crescere il pescato professionale nel Lario dopo il calo del I numeri del pesce catturato tra il 96 e il 2010 Lecco Cresce l'andamento del pescato professionale nel Lario. Nonostante i numeri parlino di una non trascurabile diminuzione nel 2008, la situazione sembra ora destinata a tornare alla normalità, a poche unità dal picco massimo registrato nel A confermarlo sono i dati raccolti dal settore ambiente, ecologia, caccia e pesca della provincia di Lecco, che conta ben 67 pescatori professionisti complessivi nel Lario, 17 dei quali residenti nel capoluogo lecchese. Ben più difficile risalire al numero dei dilettanti, poiché la maggior parte di coloro che esercitano nel nostro territorio proviene da province confinanti, in prevalenza Milano, Como e Monza-Brianza. Nel periodo estivo e in occasione dell'apertura della pesca all'agone si possono contare almeno pescatori che quotidianamente esercitano sul territorio provinciale anche se normalmente quelli effettivi sono di gran lunga superiori rispetto ai possessori del tesserino segna pesci, obbligatorio per la pesca nei torrenti e al Coregone nel Lario. Più complicato definire e stimare una classifica rispetto alle specie ittiche maggiormente pescate tra quelle ammesse, poiché anche in questo caso è impossibile reperire dati precisi, oltre alle categorie dei salmonidi, solitamente indicate nei libretti segna pesci dei professionisti e dilettanti. Nel 2009, per quanto riguarda i dilettanti della provincia di Lecco, sono state catturate Trote fario nei torrenti e Coregoni nel Lario. Numeri che però non sono sufficienti a definire un vero e proprio trend, poiché il numero dei pescatori varia ogni anno. Le Province di Como, Lecco e Sondrio sono le uniche a livello regionale che raccolgono i dati sul pescato di professionisti e dilettanti, dati che "sono molto importanti perché rappresentano uno strumento indispensabile per verificare l'efficacia delle scelte gestionali intraprese ed evidenziare anche eventuali criticità" hanno confermato i responsabili del settore pesca della Provincia. ANDAMENTO DEL PESCATO PROFESSIONALE NEL LARIO

2 Grazie ai dati raccolti è stato infatti possibile individuare tempestivamente il crollo del pescato professionale di Alborella, permettendo di adottare in tempi brevi iniziative a tutela della specie. "Questo pesce è una specie 'preda', ossia di essa si cibano molti pesci tra cui il Luccio, la Trota, il Persico reale; una sua riduzione si ripercuote inevitabilmente anche sulla consistenza delle altre specie ittiche" Nell'ultimo triennio il tasso di mortalità della specie è rimasto costante a causa della 'predazione', mentre il tasso di reclutamento, nuovi nati, si è abbassato con la conseguente riduzione della consistenza dell'alborella nel Lario. "La Provincia ha assunto ogni iniziativa utile per ridurre al minimo la mortalità di questa importantissima specie, ad esempio con l'alimentazione artificiale nei porti nel periodo invernale, la sensibilizzazione dei soggetti gestori per ridurre i danni alla riproduzione o la proibizione della pesca professionale e dilettantistica alla specie" Insieme all'alborella, un altro problema serio è rappresentato dalla Trota di Lago, che non sempre trova condizioni favorevoli per riprodursi, così come la Trota Marmorata, lo Storione cobice, il Pigo, la Savetta, la Lasca, l'anguilla, il Barbo e il Temolo, che risentono invece dello sfruttamento della risorsa idrica da parte dell'uomo per la produzione di energia idroelettrica e per l'irrigazione. Le province di Lecco, Como e Sondrio stanno partecipando ad un bando regionale per ottenere un finanziamento finalizzato a modificare la briglia che si trova sul fiume Adda, immissario nel comune di Gera Lario. "Sono in programma opere ittiocompatibili. Nel caso della briglia sul fiume Adda ad esempio si renderanno disponibili per la riproduzione dei pesci decine di chilometri di alveo del fiume Adda. Il tutto conciliando le esigenze turistiche e della fauna del nostro territorio". CONSUNTIVO IMMISSIONI EFFETTUATE NELL'ANNO 2010

3 Sensibilmente ridotti rispetto al passato i fenomeni di bracconaggio, dovuti ad un cambiamento dei costumi, delle necessità e a una evoluzione culturale, che ha portato a considerare la fauna ittica non solo come fonte di cibo ma anche come costituente essenziale degli ecosistemi acquatici. La situazione attuale è ridotta a minimi termini se paragonata a quanto avveniva 20 o 30 anni fa, grazie anche alla costante vigilanza fornita dalla Provincia, che si avvale anche della collaborazione fornita dalle associazioni di pescatori dilettanti, munite di guardie volontarie. PROGRAMMA IMMISSIONI ANNO 2011

4 Proprio per evitare spiacevoli inconvenienti, maggior controllo sarà infine rivolto agli stessi pescatori, la cui licenza di pesca, secondo l'attuale normativa, potrebbe essere rilasciata immediatamente a seguito della richiesta che deve essere inoltrata presso lo sportello del servizio Caccia e Pesca della Provincia di Lecco. "Poiché la pesca professionale è un vero e proprio mestiere, se svolto in modo non corretto può arrecare seri danni sia al patrimonio ittico che agli altri pescatori. Pertanto le province di Lecco e Como da ormai 4 anni tengono dei corsi di formazione dedicati ai candidati pescatori" Il corso è suddiviso in una parte teorica e una parte pratica, della durata di 18 ore ciascuna, a cui seguirà un esame finale. Solo così infatti, il pescatore potrà pescare sul Lario; in caso contrario, potrà comunque ottenere la licenza ma sarà costretto a esercitare la sua attività in altri corpi idrici. Miglioramenti e misure adottate per un maggior controllo e salvaguardia dell'ambiente, per evitare l'estinzione della specie e il disarmo ambientale. Cambiano i tempi e con essi la stessa concezione della parola 'pesce', diventato ora un vero e proprio animale da tutelare.

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