AMBITO TERRITORIALE SOCIALE DI CASARANO
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- Renata Basile
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1 CASARANO COLLEPASSO MATINO PARABITA RUFFANO SUPERSANO TAURISANO AMBITO TERRITORIALE SOCIALE DI CASARANO Tel.: PROVINCIA DI LECCE Fax: Internet: OGGETTO: Relazione illustrativa delle modifiche ed integrazioni apportate al quadro di programmazione. In ottemperanza a quanto disposto dalla Regione Puglia con propria Deliberazione della Giunta n.2155 del 23/10/2012, con la quale è stata approvata l estensione e la proroga del II triennio di programmazione dei Piani sociali di Zona al 31/12/2013, e tenuto conto delle Linee guida per l'aggiornamento dei Piani sociali di Zona , predisposte dal Servizio Programmazione Sociale ed Integrazione Sociosanitaria, in attuazione della predetta Deliberazione, finalizzate a fornire agli Ambiti Territoriali Sociali i necessari indirizzi per l aggiornamento della programmazione sociale in relazione alle risorse aggiuntive assegnate, l ha proceduto all assestamento del proprio sistema locale di welfare. Partendo dall analisi delle risorse economiche ancora disponibili, in quanto non utilizzate nel corso della triennalità , delle risorse aggiuntive regionali e nazionali, dei servizi in fieri, della domanda sociale di nuovi servizi e degli obiettivi di servizio individuati dalla programmazione regionale e territoriale, alla luce del confronto tra tecnici dell area sociale e di quella sanitaria, organizzazioni sindacali, realtà del Terzo Settore, organismi pubblici e privati, rappresentanti politici delle comunità cittadine, l' ha aggiornato la programmazione sociale, approvata dal Coordinamento Istituzionale, in via definitiva, nel corso della seduta del con propria deliberazione n. 02/2013, provvedendo, altresì, alla riprogrammazione finanziaria. Nel rispetto delle sopra citate Linee guida regionali, si è ritenuto opportuno, innanzitutto, garantire i servizi e gli interventi previsti dal Piano sociale di Zona e già avviati, provvedendo per alcuni di essi all'integrazione delle risorse finanziarie disponibili, al fine di ampliare il bacino d utenza o prolungare l arco temporale di erogazione degli stessi, e, in secondo luogo, si è confermata la necessità di dare attuazione a quegli interventi, a quei servizi e a quelle strutture non ancora attivati benché già previsti dal vigente Piano sociale di Zona. A completamento dell offerta territoriale, sociale e socio-sanitaria, sono
2 stati programmati nuovi servizi/interventi, concepiti quale risposta ai bisogni emergenti della popolazione, così come rilevati nel periodo intercorso tra la fase di programmazione del vigente Piano sociale di Zona ed oggi. Si riporta, subito di seguito, il dettaglio della nuova programmazione: Area famiglia e minori Con riferimento all'area di intervento di che trattasi, ad integrazione dei servizi già previsti dal vigente Piano sociale di Zona, si è ritenuto opportuno prevedere l'avvio di un Servizio di Assistenza Domiciliare Educativa per Minori (ADEM) da garantirsi grazie alle prestazioni di personale OSS, atte a fronteggiare, adeguatamente, alcune situazioni familiari che necessitano di interventi di igiene domestica e personale. Il servizio in esame è concepito quale forma di potenziamento del più classico e noto Servizio di Educativa Domiciliare, già in corso di implementazione. Inoltre, nell'ambito della stessa area di intervento, il crescente bisogno di iniziative di tutela e prevenzione della violenza su donne e minori, in sensibile aumento anche sul nostro territorio, ha reso necessaria la previsione di servizi specialistici, quali il Potenziamento équipe integrate multidisciplinari e il Centro antiviolenza, tesi a fronteggiare il fenomeno. D'altra parte, i mutamenti registrati sul piano delle dinamiche familiari hanno incentivato gli organi competenti a prevedere l'avvio, in forma sperimentale, di un Servizio di Mediazione Familiare, volto ad intervenire in situazioni di crisi o di conflitto che possono nascere all'interno del nucleo, tanto nei rapporti di coppia quanto nelle relazioni genitori-figli. A garanzia e a tutela della relazione tra il bambino e i suoi genitori, inoltre, si è scelto di dare attuazione, altresì, al Servizio di Spazio Neutro, pensato quale luogo fisico di incontro in presenza di situazioni di crisi e di conflittualità conclamate (separazioni, divorzi conflittuali, crisi familiare, affido). Ancora, a parziale ristoro degli oneri sopportati dai Comuni per la garanzia degli interventi indifferibili in favore di minori allontanati dalla famiglia o di minori stranieri non accompagnati si è scelto di istituire un Fondo unico emergenza per minori fuori famiglia, con la previsione di meccanismi di compartecipazione ai costi che saranno successivamente definiti e disciplinati. Inoltre, su proposta della ASL- Distretto Socio Sanitario di Casarano- U.o. Assistenza Consultoriale, sarà promossa e realizzata l iniziativa Dialogo fra generazioni, tesa a dar voce a gruppi di focalizzazione sul vivere e comunicare, quale opportunità per promuovere la crescita personale, l empatia e fornire orientamento sui comportamenti più efficaci per migliorare il vivere quotidiano nella comunità. Infine, sul piano prettamente tecnico, nessuna modifica o integrazione è stata prevista con riferimento al Centro socio-educativo diurno con annesso spazio neutro, alle Azioni in favore di minori entrati nel circuito penale, al Servizio Integrato Territoriale affido e adozione, ai quali sarà assicurata continuità nel rispetto delle indicazioni già stabilite dalla programmazione Area Anziani
3 Con riferimento alla presente area di intervento, la lettura dei dati sul bisogno e sulla domanda di servizi ha confermato il successo di una politica di domiciliarizzazione degli interventi sociali e sociosanitari in favore della popolazione ultrasessantacinquenne. Pertanto, la volontà di evadere il maggior numero di richieste di intervento, rispondendo, tempestivamente, alle domande dei cittadini, ha obbligato i decisori ad orientarsi verso politiche di potenziamento del servizio SAD e del servizio ADI, al fine di ampliare il bacino di utenza. D'altra parte, si è ritenuto di non trascurare nemmeno quella popolazione anziana con lieve compromissione dell'autosufficienza, ma priva di rete familiare adeguata, confermando, nella presente fase di riprogrammazione, il Servizio Domiciliare di Welfare Leggero. Infine, nessuna modifica o integrazione è stata prevista con riferimento al Servizio di Telesoccorso che sarà avviato nel rispetto delle indicazioni già stabilite dalla programmazione Area Disabilità e Salute Mentale Con riferimento alla presente area di intervento, la lettura dei dati sul bisogno e sulla domanda di servizi ha confermato il successo di una politica di domiciliarizzazione degli interventi sociali e sociosanitari in favore della popolazione disabile. Pertanto, la volontà di evadere il maggior numero di richieste di intervento, rispondendo, tempestivamente, alle domande dei cittadini, ha obbligato i decisori ad orientarsi verso politiche di potenziamento del servizio SAD e del servizio ADI, al fine di ampliare il bacino di utenza. D'altra parte a supporto e a potenziamento dei suddetti servizi, si è ritenuto di prevedere il Servizio di Educativa Familiare e Territoriale Domiciliare. Inoltre, per ciò che attiene i servizi residenziali e semiresidenziali, si è valutato opportuno dare attuazione a strutture a favore di persone con disabilità, puntando sulla diversificazione dell offerta. Sul piano del trasporto da e verso centri socio-rieducativi e riabilitativi si adotterà il meccanismo dei voucher di servizio, capaci di rispondere al reale bisogno della popolazione-obiettivo più di qualunque altra forma di sostegno. D'altra parte, si è ritenuto opportuno non trascurare il bisogno di autodeterminazione delle persone disabili, puntando sulla formazione e sull'inserimento lavorativo con le misure Azioni di sostegno per l inclusione sociale e lavorativa di persone con disabilità fisica e Azioni di sostegno per l inclusione sociale e lavorativa di persone con disabilità psichica. Ancora, a parziale ristoro degli oneri sopportati per i ricoveri in strutture residenziali e semiresidenziali di disabili e disabili gravi in condizioni di indigenza economica, si è scelto di optare per l accantonamento di parte delle risorse finanziarie in dotazione da destinare alla garanzia, totale o parziale, delle rette, nel rispetto di specifici meccanismi di calcolo che saranno successivamente definiti e disciplinati. Infine, continuità sarà assicurata al Servizio di integrazione scolastica e specialistica in favore di alunni disabili e all'intervento di Abbattimento delle barriere architettoniche, già previsti dal Piano sociale di Zona Area della Povertà e Disagio Adulti
4 Per ciò che attiene la presente area di intervento, le congiunture socio-economiche hanno reso necessario dare continuità alle Azioni di sostegno per l inclusione sociale e lavorativa di soggetti svantaggiati, già in corso di implementazione, suggerendo di affiancare tali iniziative con Azioni sperimentali di solidarietà sociale, concepite quali interventi di carattere sociale, volti a fornire sollievo alle famiglie con grave disagio economico, attraverso la fornitura di pacchi alimentari, resi in collaborazione con il Banco delle opere di carità e con Azioni solidali, consistenti nella garanzia di farmaci e ausili sanitari e protesici (compresi occhiali e apparecchi ortodontici) non erogati dal SSN per particolari patologie. Rispetto alla precedente programmazione, vengono meno i Percorsi formativi in favore di soggetti svantaggiati, già garantiti da enti di formazione operanti sul territorio di competenza, e il Microcredito di solidarietà che non appare rispondere con immediatezza ai bisogni di sostegno economico della popolazione. Infine, parzialmente modificato l intervento Potenziamento delle forme di sostegno economico per la prima infanzia. Area delle Dipendenze Per ciò che attiene l'area Dipendenze, si è ritenuto di dare prosecuzione e continuità agli interventi di prevenzione, la cui impalcatura strutturale sta dimostrando di poter sortire effetti positivi sulla popolazione target, in termini di mutamenti comportamentali, non mancando di lanciare ottimi spunti di riflessione sulle best practices adottabili in materia. Sul piano più strettamente legato agli interventi di natura terapeutico- riabilitativa, la necessità di far fronte alle crescenti richieste di inserimento sociale e lavorativo di persone con problematiche di dipendenza patologica ha reso indispensabile potenziare l'intervento, con l'incremento del numero di percorsi previsti dalla precedente programmazione. D'altra parte, l'attenta lettura del bisogno e l'analisi dell'offerta dei servizi sinora compiute hanno evidenziato l'opportunità di intervenire a sostegno di quella fascia di popolazione con problematiche di dipendenza patologica che, fuori dal circuito residenziale, necessita di un adeguato supporto, atto a facilitare le dinamiche familiari e sociali, che si è inteso concepire nella forma del servizio di tutoraggio, reso ai sensi dell'art. 91 del R.R. 4/2007 (Ri-MEDIAMO). Area Immigrazione Con specifico riferimento alla presente area di intervento, l'ambito Territoriale Sociale di Casarano ha attivato uno Sportello per l integrazione socio-sanitaria- culturale degli immigrati, ai sensi della Legge Regionale 19/2006 recante Disciplina del sistema integrato dei servizi sociali per la dignità e il benessere delle donne e degli uomini di Puglia, dell art. 108 del relativo regolamento attuativo (Regolamento regionale n. 04/2007), nonché delle disposizioni contenute nel Piano Regionale Politiche Sociali 2009/2011. A distanza di oltre un anno dalla sua attivazione, nella presente fase di aggiornamento del Piano sociale di Zona, si è confermata la volontà di dare prosecuzione al servizio, prevedendo il potenziamento dell'équipe operante al suo interno e riservando, altresì, parte della dotazione finanziaria alle attività di informazione, comunicazione e sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche in esame.
5 Azioni di Sistema Confermati gli obiettivi di servizio previsti dal Piano Regionale Politiche Sociali della Regione Puglia per ciò che attiene il personale in forza presso l' che si avvarrà, come per la triennalità precedente, del Servizio Sociale Professionale di Ambito, del Segretariato Sociale Professionale di Ambito,e dell'ufficio di Piano in senso stretto. Sarà assicurata, altresì, prosecuzione all'azione dell'uvm e si provvederà all'attivazione della PUA. Confermato, inoltre, il servizio di Pronto Intervento Sociale, già previsto dalla programmazione vigente. Infine, sarà assicurata la giusta rilevanza alle azioni di comunicazione. La riprogrammazione del Piano di Zona dell ha costituito un importante momento di confronto tra i diversi attori del welfare locale, di aggiornamento degli interventi e dei servizi attivi ed attivabili sul territorio e di analisi della ricaduta sociale degli stessi sulla comunità locale, consentendo, in tal modo, di assicurare la necessaria continuità ai servizi essenziali già avviati, per i quali si è esaurita la copertura finanziaria, di favorire l attuazione degli interventi indifferibili in favore di minori allontanati dalla famiglia di appartenenza e in favore di minori stranieri non accompagnati, di garantire la continuità dei servizi per l integrazione scolastica, quali l assistenza specialistica scolastica ed il trasporto scolastico, oltre che di attivare i servizi programmati e non ancora posti in essere, e di ampliare l offerta dei servizi per il contrasto all abuso e al maltrattamento di donne e minori vittime di violenza nonché delle strutture sociali per l accoglienza protetta (centri antiviolenza). Tutte le fasi della riprogrammazione sono state permeate dalla volontà di dare coerenza e fondamento all azione politica locale, modificando ed integrando la precedente programmazione in virtù degli effettivi bisogni territoriali emersi. IL Responsabile dell Ufficio di Piano Dott.ssa Antonella FERRARO
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