Il mercato dei vini italiani e veneti in Germania

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1 Il mercato dei vini italiani e veneti in Germania A cura di Serena Szathvary e Samuele Trestini C.I.R.V.E. Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia, Università degli Studi di Padova i

2 ii

3 Sommario 1. Dati Generali Inquadramento territoriale ed economico Interscambio commerciale La Germania e il vino Introduzione Zone di coltivazione e produzione Classificazione dei vini in Germania Il mercato del vino in Germania Produzione nazionale Esportazione di vino verso la Germania Esportazioni vini veneti in Germania Analisi dei competitors La domanda di vino in Germania La tendenza della domanda Il profilo del consumatore Canali di vendita Andamento mercato nei canali on-trade e off-trade Nuovi canali di vendita Accesso al mercato Bibliografia Appendice tabelle citate nel testo

4 1. Dati Generali 1.1 Inquadramento territoriale ed economico Forma di stato: Repubblica Federale Anno di adesione all UE: Membro fondatore (1952) Capitale: Berlino Superficie: km² Popolazione: 80,996,685 (luglio 2014) Lingua: tedesco Valuta: Membro della zona euro dal 1999 ( ) Il territorio tedesco è delimitato a nord dalle coste del Mare del Nord e del Mar Baltico, ad ovest in buona parte dal corso del fiume Reno, ad est dai fiumi Oder e Neisse e la parte meridionale, caratterizzata dalla presenza di una vasta pianura (bassopiano germanico), è delimitata dalle Alpi. La parte meridionale del Paese è attraversato da alcuni fiumi importanti quali il Reno, il Danubio e l Elba. La Germania è una Repubblica federale (16 stati federali di cui 13 regionali e 3 urbani: Berlino, Brema ed Amburgo). A livello nazionale gli organi legislativi sono rappresentati dal Parlamento, suddiviso in due camere (Bundestag membri eletti ogni 4 anni a suffragio universale - e Bundesrat composto da 69 rappresentanti dei 16 Stati). Al Cancelliere, che assumo un ruolo simile al Presidente del Consiglio italiano, ed al suo Governo spettano il potere esecutivo. Risulta essere lo stato più popoloso dell Unione Europea, con circa 82 milioni di abitanti, con una crescita annua negativa (-0.1%) (tabella 1). La popolazione si concentra soprattutto nei grandi agglomerati urbani dei Länder occidentali (Ruhr Francoforte e Berlino), mentre nelle conurbazioni orientali invece vive solo un quinto della popolazione. L economia tedesca è la quarta potenza economica del mondo dopo USA, Cina e Giappone ed è membro del G8, il gruppo dei paesi più industrializzati del mondo. La Germania è la maggiore economia dell Unione Europea, con un PIL del Paese che rappresenta il 21% di quello dell Europa 28 ed un reddito medio pro-capite di oltre euro. Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, per il PIL è attesa una crescita del 1,4% nel 2014 e del 1,5% nel Sebbene negli ultimi anni l economia tedesca abbia risentito della crisi legata all Eurozona ed al limitato sviluppo dell economia globale, nel 2012 e nel 2013 è stata registrata una crescita economica, rispettivamente dello 0,7% e dello 0,4%, nella quale i consumi interni (+0,9% quelli delle famiglie e +1,1% quelli pubblici) hanno assunto un ruolo fondamentale. Il mercato del lavoro presenta un andamento positivo, nel 2013 sono stati creati nuovi posti di lavoro, con un aumento dell occupazione dello 0,6% in relazione all anno precedente. Nel 2012 il mercato tedesco dei vini ha raggiunto un valore di 2,70 miliardi di euro, con un aumento in valore del 2,8% rispetto al 2011 e del 10,8% rispetto al La produzione interna, i cui volumi degli ultimi anni sono riportati nella tabella 2, ha raggiunto un valore di 1,25 miliardi di euro, le importazioni 2,43 miliardi di euro e le esportazioni 0,98 miliardi di euro (ITA, Italian Trade Agency, 2014). 4

5 1.2 Interscambio commerciale La Germania è il primo partner commerciale dell Italia: nel 2013 gli scambi tra i due Paesi hanno raggiunto un valore pari a circa 101 miliardi di euro. Diversamente l Italia è il settimo mercato di sbocco dei prodotti tedeschi ed il quinto Paese fornitore (tabella 2), per il quale assumono valori importanti sia gli scambi commerciali che gli investimenti e le collaborazioni industriali. Nei primi mesi del 2014 le esportazioni italiane in Germania sono aumentate del 3,4% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente (ITA, Italian Trade Agency, 2014). Con riferimento al mercato vitivinicolo è interessante osservare che l Italia, oltre ad essere uno dei principali produttori di vino ed il primo esportatore mondiale di vino in volume con una quota, nel 2013, del 30,5% davanti a Spagna (29,7%) e Francia (18,6%), risulta essere anche il primo partner commerciale della Germania (tabella 3). All interno del paese il Veneto occupa una posizione di rilievo con valori di produzione che nell anno 2013 si assestano intorno a 9 milioni di ettolitri (figura 1). In termini di rapporti con i mercati esteri la regione, con i suoi 6 milioni di ettolitri di prodotto esportato nel 2013, manifesta una propensione all esportazione superiore alla media nazionale. Infatti il Veneto esporta il 67% della propria produzione contro il 44% della media nazionale. Di conseguenza, il 30% del vino italiano nel mondo proviene dalla regione Veneto (tabella 4). Figura 1: Produzione italiana di vino per regione, esclusi i mosti hl Fonte: Elaborazione dati ISTAT Passando ad un analisi del valore del vino esportato, i rapporti di forza in una visione europea cambiano sensibilmente. Nello stesso anno, 2013, la Francia detiene il primato con una quota del 30% del valore totale del vino esportato, seguita dall Italia (19%) e dalla Spagna (10%) (tabella 5). 2. La Germania e il vino 5

6 2.1 Introduzione La viticoltura tedesca venne introdotta dai romani intorno al I secolo a.c. e già a quell epoca i vigneti erano concentrati per la maggior parte sulla riva sinistra del fiume Reno e lungo il corso del fiume Mosella, dove il clima era più adatto. Lungo il corso della storia i tedeschi sono stati promotori della coltivazione della vite e della cultura del buon vino nonostante tre eventi ne abbiano ostacolato lo sviluppo: nel 1500 la Guerra dei trent anni, nel 1800 l arrivo in Europa della Fillossera e in ultima fase la due Guerre mondiali. A partire dal 1950 la Germania inizia a promuovere la diffusione e lo sviluppo dei vigneti puntando sulle produzioni di qualità. Oggi in Germania, infatti, si producono alcuni tra i migliori vini bianchi del mondo, fini ed eleganti, prodotti con uve Riesling che trovano in queste zone la loro miglior espressione. Diversamente la produzione di uve rosse in Germania presenta una minore diffusione in ragione delle condizioni climatiche che caratterizzano questo paese, che difficilmente permettono di raggiungere la piena maturazione. La produzione tedesca si identifica dunque con la uve maggiormente coltivate, ovvero a bacca bianca (Riesling, Müller-Thurgau, Silvaner, ed i vari ibridi che ne derivano) ed alcune a bacca rossa (Spatburgunder. Dornfelder e Portugiser). Di interesse infine, si incontra la produzione degli spumanti, chiamati sekt, generalmente prodotti con il metodo Charmat/Martinotti. 2.2 Zone di coltivazione e produzione In Germania la vite viene coltivata prevalentemente lungo il corso dei fiumi Reno e Mosella. In figura 2 possiamo osservare le 13 differenti aree di coltivazione caratterizzate da condizioni pedoclimatiche differenti che si diversificano per esposizione e clima e quindi anche per tipologia di vitigni coltivati (tabella 1a). 6

7 Tabella 1a: Zone di produzione, tipologia di uve coltivate e caratteristiche vino prodotto Nome Superficie coltivata (ha) Ahr 563 sud di Bonn Baden sud ovest Franken centro sud Hessische Bergstrasse 450 Mittelrhein 469 Mosel-Saar- Ruwer Nahe Pfalz Rheingau Rheinhessen Saale Unstrut 765 Sachsen 499 Posizione Tipologia vitigno Caratteristiche Germania occidentale Germania occidentale Ovest di Wiesbaden Ex Germania dell est Ex Germania dell est Württemberg Sud ovest Fonte: Deutsches Weininstitut, 2014 Spӓtburgunder, Riesling, Früburgunder Spӓtburgunder, Müller Thurgau, Grauburgunder, Weissburgunder, Riesling, Gutedel Müller Thurgau, Sylvaner, Bacchus, Riesling, Spӓtburgunder, Grauburgunder Riesling, Spӓtburgunder, Müller Thurgau Riesling, Müller Thurgau, Elbling, Riesling, Müller Thurgau, Dornfelder, Spӓtburgunder Riesling, Dornfelder, Müller Thurgau, Portugieser, Spätburgunder, Grauburgunder Riesling, Spätburgunder Riesling, Müller Thurgau, Dornfelder, Sylvaner, Portugieser, Spätburgunder, Grauburgunder Müller Thurgau, Weissburgunder, Riesling, Sylvaner Müller Thurgau, Riesling, Weissburgunder Trollinger, Riesling, Lemberger,Schwarzriesling, Spätburgunder In miglioramento, variabilità di terroir e microclima Un unica QbA, si sfruttano i terreni lungo il fiume territoriocon pendii e poco soleggiato, produzione Qualitatswein Terreni molto vari da cui derivano vini srutturati e complessi (secchi e dolci) Clima caldo che si traduce in vini ricchi e strutturati, Vini fruttati, potenti e poco minerali Media qualità. Oggi si inizia ad investire sulla qualità dei vitigni a bacca bianca. Produzione Eiswein Distretto vinicolo che si trova alla stessa altitudine dell Alaska meridionale Vini di carattere, secchi e di notevole qualità Vini bianchi di buona qualità e vini rossi in crescita 7

8 Figura 2: Aree di coltivazione della vite in Germania Fonte: Deutsches Weininstitut 2.3 Classificazione dei vini in Germania Il sistema di qualità Tedesco è regolamentato da un'apposita legge del 1971 modificata nel 1994 con lo scopo di renderla conforme alle direttive dell'unione Europea che prevede 4 fondamentali livelli qualitativi. Partendo dal livello più basso troviamo: Tafelwein, vino da tavola, deve aver un tasso alcolico naturale almeno del 5% prima dello zuccheraggio, non è soggetto a prove di qualità; Landwein, vino con indicazione di provenienza tedesca, tasso alcolico naturale almeno del 5.5% ed un residuo zuccherino di non più di 18 grammi per litro, quindi un vino relativamente secco; QbA, Qualitätswein bestimmter Anbaugebiete, ovvero vino di qualità da zone vinicole denominate; QmP, Qualitätswein mit Prädikat, è il livello più alto e comprende i vini ottenuti con uve provenienti da vitigni autorizzati e situati in determinate zone (distretti), sottoposti a test qualitativi con conseguente rilascio del numero di identificazione. In Germania il vino viene poi classificato in base al densità del mosto (in gradi Oechsle 1 ), ed alla designazione regionale. Il peso minimo del mosto, che varia in base alla regione, deve essere compreso tra i 50 e i 72 gradi Oechsle. 1 La scala Oechsle è una scala idrometrica che misura la densità del mosto di uva, che è un indicatore dell'adeguatezza e del contenuto zuccherino nella vinificazione. Il grado di Oechsle ( Oe) è definito come l' aumento del peso di

9 I vini appartenenti alle ultime due categorie, QbA e QmP, che interessano circa il 95% del vino prodotto, devono provenire da una delle 13 zone di denominazione della Germania. Per i vini QbA è permessa l aggiunta di zucchero al mosto non ancora fermentato con lo scopo di produrre più alcol. Diversamente i vini QmP, che rappresentano il maggior livello di qualità della produzione tedesca, devono avere un tasso alcolico minimo di 8,6% (pari a 67 Oechsle) e non è ammessa l aggiunta di zucchero. I vini QmP vengono classificati in base al grado di maturazione dell uva al momento della vendemmia in 6 classi differenti (tabella 2a). Tabella 2a: Classificazione vini QmP in Germania Nome Peso mosto (gradi Oechsle) Periodo raccolta Caratteristica vino Kabinett Normale periodo di Leggero, poco alcolico e da 67 a 82 vendemmia secco. Spätlese Tardiva Intenso e strutturato, secco da 76 a 95 o abboccato, talvolta acido Auslese Molto tardiva solo Nobile da 83 a 100 nelle annate migliori e climaticamente favorevoli Beerenauslese Molto tardiva acini La muffa nobile conferisce da 110 a 128 attaccati da Botrytis Cinerea ricchezza aromatica, corpo e struttura Eiswein Inverno inoltrato (T<- Molto zuccherato con da 110 a C) aromi intensi, equilibrato Trockenbeerenauslese Molto tardiva uve Alta qualità, dolce, con da 150 a 154 appassite attaccate da aromi complessi e Botrytis Cinerea potenziale invecchiamento di decenni Fonte: Deutsches Weininstitut È previsto inoltre l utilizzo di termini specifici per indicare particolari caratteristiche dei vini: Trocken - per un vino secco, con un contenuto in zuccheri residui inferiore a 9 g/l; Halbtrocken - per un vino semisecco con un contenuto in zuccheri residui minore di 18 g/l; Sekt - vino spumante di qualità prodotto con uve non particolarmente mature. Acquisisce le denominazioni di Deutscher Sekt se prodotto con il 100% di uve tedesche e Sekt ba se prodotto con uve provenienti da una sola delle regioni vinicole della Germania. millilitri di mosto a partire da 1 grammo. Un litro di mosto con 75 Oe pesa così 1075 grammi. Un mosto con 100 Oe ha un contenuto di alcool potenziale (in volume) di 12.5%, poichè 10 ml di alcool etilico pesano 7,89 grammi. 9

10 3. Il mercato del vino in Germania 3.1 Produzione nazionale circa viticoltori (Deutscher Wein-Institut 2014). circa ettari vitati (in espansione) (OIV, 2011). circa ettolitri di vino prodotto in un anno. il vitigno più coltivato è il Riesling (22% ca.), seguito da Müller Thurgau (33%) e Spätburgunder (Pinot Nero) (11%). La superficie vitata in Germania si aggira intorno a 102 mila ettari totali dei quali 66 mila (65%) dedicati alla coltivazione di uve bianche e 36 mila (35%) dedicati alla coltivazione di uve rosse (tabella 6). Secondo i dati pubblicati dal Deutscher Wein Institut, il volume totale di vino prodotto in Germania nel 2013 è stato di 8,4 milioni di ettolitri, valore di poco inferiore a quello dell anno precedente (- 7%) ma in linea con la media delle produzioni del triennio precedente ( ) Tale livello di produzione è di molto inferiore alla produzione dei maggiori produttori europei: Italia, Francia e Spagna (tabella 7). Secondo il Deutsches Wein Institut (2013) la superficie vitata in Germania sta lentamente crescendo, contrariamente alla tendenza dei maggiori produttori. Nello specifico tra i vini bianchi la produzione si sta spostando da alcune varietà importanti come il Muller Thurgau ed il Sylvaner verso il vitigno Riesling. La produzione dei vini bianchi raggiunge nello stesso anno volumi pari a 5,1 milioni di ettolitri, mentre quella dei vini rossi raggiunge i 3,2 milioni di ettolitri, in tendenziale diminuzione. Tra il 2012 ed il 2013, si registra un decremento della produzione sia dei vini da tavola (-38%) che dei vini QmP (-43%), con una produzione nell anno 2013 pari a 1,7 milioni di ettolitri. Nello stesso periodo la tipologia QbA registra un aumento del 16%, raggiungendo i 6,4 milioni di ettolitri (tabella 8). Dopo Francia, Italia e Spagna, la Germania è il più importante paese europeo in termini di produzione ed esportazione sia in volume che in valore (tabella 7, 9 e 10). Il vino originario di questo paese viene venduto in più di 100 nazioni ed il primo mercato dei vini tedeschi è quello dei Paesi Bassi, seguito da Regno Unito e Stati Uniti (tabella 12) 10

11 3.2 Esportazione di vino verso la Germania Per l analisi dell andamento delle esportazioni di vino verso la Germania è stato seguito lo schema riportato in seguito nel quale sono presentati i diversi codici doganali (HS) considerati nella ricerca. Codice doganale 2204 Vini di uve fresche, compresi i vini arricchiti d'alcole; mosti di uva Vini spumanti di uve fresche Vini spumanti di uve fresche a Denominazione D'origine Protetta (Dop) (escl. Asti spumante e Champagne) Vini Di Uve Fresche, Incl. I Vini Arricchiti Di Alcole, E Mosti Di Uva La Cui Fermentazione Stata Impedita O Fermata Con L'Aggiunta Di Alcole "Mistelle" Presentati In Recipienti Di Contenuto Netto =< 2 L Vini Bianchi Prodotti In Veneto, In Recipienti Di Capacitó <= 2 Litri E Con Titolo Alcolometrico Effettivo Inferiore O Uguale A 15 % Vol, A Denominazione D'Origine Protetta (Dop) (Escl. Vini Spumantie Vini Frizzanti) Vini Prodotti In Veneto, In Recipienti Di Capacitó <= 2 Litri E Con Titolo Alcolometrico Effettivo Inferiore O Uguale A 15 % Vol, A Denominazione D'Origine Protetta (Dop) (Escl. Vini Spumanti, Vini Frizzanti E Vini Bianchi) Vini Di Uve Fresche, Incl. I Vini Arricchiti Di Alcole, E I Mosti Di Uva La Cui Fermentazione Þ Stata Impedita O Fermata Con L'Aggiunta Di Alcole "Mistelle" Presentati In Recipienti Di Contenuto Netto > 2 L Fonte: Global Trade Atlas, GTA Nella graduatoria globale dei paesi importatori di vino, la Germania si colloca al primo posto per i volumi importati ed al terzo posto per il valore che nel 2013 ha raggiunto i 2,6 miliardi di euro (tabella 12 e 13). Dal lato delle esportazioni, l Italia è il primo fornitore di vino della Germania con il 38% dei volumi importati dal paese per un valore complessivo nell anno 2013 di 1,0 miliardi di euro. In termini dinamici, nell ultimo triennio ( ), si nota una riduzione dei volumi esportati (-14%) a fronte di un aumento del valore complessivo ad essi associato (+20%) (tabella 14 e 15). Tale risultato appare peggiore rispetto all evoluzione generale delle esportazioni di tutti i paesi verso la Germania (-1,7% in volume) situazione che porta l Italia a perdere spazio in questo mercato. L andamento generale dei prezzi del vino esportato in Germania manifesta una tendenziale crescita con un aumento del 23,2% dal 2010 al 2013 e dell 8,3% nell ultimo anno osservato. Nello stesso periodo i vini esportati dall Italia registrano una crescita del prezzo medio rispettivamente del 39,7% ( ) e dell 10,9% ( ) (tabella 16). Questa importante variazione del prezzo per il prodotto di provenienza nazionale permette, nonostante le riduzioni dei volumi esportati, di sostenere il valore complessivo delle esportazioni di vino verso la Germania. Tale risultato si conferma per tutte le tipologie di vino con aumenti di prezzo che vanno da 19,9% per i vini spumanti, 23,3% per quelli imbottigliati fermi fino ad arrivare ad un aumento del 109,8% per i vini sfusi. In riferimento ai volumi esportati la riduzione maggiore risulta essere quella del vino sfuso con un calo dei volumi del 17,2%, seguito dai vini spumanti (-15,5%) e dal vino fermo imbottigliato (-8,3%). Limitando l analisi alle esportazioni dei vini spumanti dall Italia verso la Germania, nel periodo , si osserva una diminuzione dei volumi, a fronte di un aumento contenuto dei prezzi (+19,9%), appena sufficiente a garantire la stabilità dei valori esportati (+1,4%) (tabella 17). 11

12 Figura 3: Indice del valore, volume e prezzo delle esportazioni di vino italiano sul mercato tedesco (2005=100) Fonte: Nostre elaborazioni su dati Global Trade Atlas, GTA Figura 4: Indice del valore delle esportazioni di vino italiano sul mercato tedesco per tipologia (2005=100) Fonte: Nostre elaborazioni su dati Global Trade Atlas, GTA 12

13 Figura 5: Indice del volume delle esportazioni di vino italiano sul mercato tedesco per tipologia (2005=100) Fonte: Nostre elaborazioni su dati Global Trade Atlas, GTA Figura 6: Indice del prezzo del vino italiano esportato in Germania per tipologia (2005=100) Fonte: Nostre elaborazioni su dati Global Trade Atlas, GTA Esportazioni vini veneti in Germania Il Veneto è la regione italiana che primeggia in fatto di export di vino, contribuendo per il 30% circa ai volumi totali di vino italiano esportato (tabella 5). Il principale partner commerciale del Veneto è la Germania, con una quota del 28% sul totale dei volumi esportati, seguita da Regno Unito (18%) e Stati Uniti (13%) (tabella 18). Esaminando l andamento delle esportazioni di vino dal Veneto verso la Germania nel triennio si nota un calo dei volumi esportati (-6%), ma una crescita del valore complessivo ad essi associato (21%) (tabella 19), grazie all aumento del prezzo medio d esportazione. Quest ultimo, pur essendo cresciuto negli ultimi anni, resta inferiore a quello di alcuni 13

14 importanti competitors sul mercato internazionale, tra cui la Francia, ma superiore a quello dei vini spagnoli e sudafricani. Focalizzando l attenzione sulle diverse tipologie di vino esportato dal Veneto in Germania è possibile osservare come la quota maggiore in volume sia rappresentata dal vino fermo imbottigliato (56%), seguita dal vino sfuso (38,2%) e dagli spumanti (6,1%) (figura 7). Confrontando questi dati con quelli relativi alle esportazioni della regione verso tutti i paesi, emerge come, verso la Germania, vi sia una minore propensione all esportazione di vini imbottigliati fermi e spumanti e di conseguenza una maggiore intensità nell esportazione dei vini sfusi (tabella 20). Infatti la Germania rappresenta la principale destinazione per il prodotto sfuso esportato dal Veneto, 50,8% in volume e 38,5% in valore (figura 8), sebbene questo mercato valorizzi tale prodotto ad un prezzo inferiore alla media degli altri Paesi partner. Per quanto riguarda la categoria dei vini spumanti, esportati dal Veneto in Germania, nell ultimo anno osservato ( ), si evidenzia un calo importante delle vendite sia in volume (-26%) che in valore (-11%), nonostante l aumento del prezzo medio (+20%). Diversamente, per la categoria del vino sfuso nell arco di tempo analizzato si osserva una riduzione dei volumi venduti (- 19%) con un aumento più che proporzionale dei prezzi medi di vendita del 31% determinando una crescita del valore scambiato del 5% ( ). Osservando le variazioni percentuali presentate in tabella 20 va rilevato come la tipologia maggiormente scambiata con il mercato tedesco, ovvero il vino imbottigliato fermo, risulti essere quella più stabile, presentando nell ultimo anno un calo contenuto del volume (-3,8%) e una moderata crescita del valore (+3,2%). Figura 7: Tipologie di vino esportate dal Veneto verso la Germania - quote in volume ed in valore Fonte: Nostre elaborazioni su dati ISTAT 14

15 Figura 8: Importanza del mercato tedesco sul totale delle esportazioni del Veneto per tipologia quote in volume e valore Fonte: Nostre elaborazioni su dati ISTAT A contribuire maggiormente ai volumi di vino (2204) esportati dal Veneto verso la Germania sono le province di Verona (55,0%) e di Treviso (25%); a seguire le altre province, Padova (12,6%), Vicenza (4,3%) e Venezia (3,1%) (figura 9). La situazione diventa più complessa se si osserva la composizione e l andamento delle esportazioni dalle diverse province per ciascuna tipologia di prodotto (sfuso, imbottigliato fermo e spumante), rispetto alla media delle esportazioni regionali per la singola tipologia ed alla totalità di prodotto esportato in Germania dalla singola provincia. Figure 9: Contributo delle diverse provincie nell esportazione di vino dal Veneto verso la Germania (% in volume) Fonte: Nostre elaborazioni su dati ISTAT 15

16 VINI IMBOTTIGLIATI FERMI: il vino imbottigliato fermo rappresenta il 55,7% delle esportazioni di vino veneto verso la Germania, pari a 937 mila ettolitri (tabella 20). Le due province che contribuiscono maggiormente al raggiungimento di tale valore sono Verona (57,9) e Treviso (29,9%) (figura 10). In ambito provinciale si osserva un elevata intensità nell esportazione di questa tipologia di prodotto per le province di Venezia (82,2%), Treviso (66,6%), Verona (58,6%) e Vicenza (54,1%) (figura 13). Va considerato come Venezia e Vicenza contribuiscano in modo marginale all export di vini fermi imbottigliati della regione, con una quota rispettivamente del 4,6% e 4,1% (figura 10). In termini assoluti, a fronte di una sostanziale stabilità dei volumi scambiati dalla regione, si osserva un espansione nel caso della provincia di Venezia (+13,7%) ed una diminuzione per le province di Vicenza (-17,5%) e Padova (-17,5%) (tabella 21, 22 e 23). L andamento dei volumi si accompagna, generalmente, ad un aumento del valore scambiato dovuto al miglior posizionamento in termini di prezzo del prodotto regionale. Fa eccezione la provincia di Padova, dove il leggero aumento dei prezzi è insufficiente a garantire una stabilità nel tempo dei valori scambiati (-9,9%). Inoltre, Padova è l ultima provincia in termini di volume di vino imbottigliato fermo esportato verso la Germania, contribuendo solo per il 3,5% al totale regionale. Questa tipologia di vino incide per il 15,4% del volume complessivo delle esportazioni della provincia (figura 13), una quota decisamente inferiore rispetto al dato medio regionale (55,7%). Figure 10: Contributo delle diverse provincie nell esportazione di vino imbottigliato fermo dal Veneto verso la Germania (% in volume) Fonte: Nostre elaborazioni su dati ISTAT VINI SPUMANTI: il vino spumante rappresenta il 6,1% delle esportazioni venete di vino verso la Germania, con volumi nell anno 2013 pari a 103 mila ettolitri (tabella 20). Il 71,8% dei vini spumanti esportati dal Veneto in Germania proviene dalla provincia di Treviso, confermando la sua particolare vocazione per questa tipologia (17,5% dei volumi totali esportati dalla provincia) (tabella 25). A significativa distanza dalla provincia di Treviso seguono le provincie di Verona (12,1% delle esportazioni regionali di spumanti verso la Germania), la provincia di Vicenza (10,3%) e la provincia di Venezia (3,8%) (figura 11). Sul totale delle esportazioni per provincia questa tipologia risulta essere quella meno rilevante tra quelle analizzate con una quota del 14,8% per Vicenza, 7,4% per Venezia, 1,3% per Verona e 0,9% per Padova (figura 13). Le esportazioni regionali di vini spumanti 16

17 in volume, nel corso dell ultimo anno analizzato, mostra una pesante riduzione (-25,8%) interrompendo una serie positiva di crescita che durava dal 2009 (tabella 20). Le principali province esportatrici, Treviso, Verona e Vicenza seguono la dinamica generale, mentre le province di Venezia e Padova evidenziano una chiara controtendenza rispetto alla flessione generale osservata. Figure 11: Contributo delle diverse provincie nell esportazione di vino spumante dal Veneto verso la Germania (% in volume) Fonte: Nostre elaborazioni su dati ISTAT VINI SFUSI: la quota regionale in volume di vino sfuso esportato verso la Germania è del 38%, pari a 642 mila ettolitri (tabella 23). Le province che contribuiscono in maggior misura a tale risultato sono Verona (57,6%) e Padova (27,7%) (figura 12). Per quest ultima provincia i vini sfusi risultano essere quelli maggiormente esportati con una quota sul totale provinciale esportato dell 83,6% (tabella 21). Per Verona i vini sfusi non sono la tipologia più esportata ma coprono comunque una quota notevole (40,0%) del totale provinciale (tabella 24). La provincia di Treviso non esporta molto vino sfuso (10,4% del totale provinciale) e contribuisce per il 16% circa alle esportazioni regionali di questa tipologia. Questa provincia, infatti, pur essendo rilevante dal punto di vista produttivo, è in grado di collocare in Germania principalmente vino imbottigliato. Da Vicenza proviene il 3,5% del totale dei vini sfusi esportati in Germania dalla regione, quota non molto elevata ma che assume importanza se osservata in un ottica provinciale: infatti la tipologia vino sfuso sul totale delle esportazioni vicentine verso il mercato tedesco copre una quota del 31% (figura 13). Ultima la provincia di Venezia il cui contributo alle esportazioni di vino sfuso è molto basso, pari allo 0,8% delle esportazioni regionali e al 10,2% dei volumi totali esportati dalla provincia. 17

18 Figura 12: Contributo delle diverse provincie nell esportazione di vino sfuso dal Veneto verso la Germania (% in volume) Fonte: Nostre elaborazioni su dati ISTAT Durante l arco temporale osservato, emerge, per alcune province, una bassa capacità di valorizzare il prodotto mediante l imbottigliamento e quindi la necessità di valutare una strategia di riqualificazione del prodotto nel mercato estero. Altre province, pur non presentando valori critici come per esempio nel caso di Padova, mettono comunque in evidenza una difficoltà nel posizionamento del prodotto rinunciando in parte all acquisizione del valore aggiunto legato all imbottigliamento. È il caso della provincia di Verona che, pur rappresentando il principale esportatore di vino verso la Germania, ha visto crescere progressivamente negli ultimi anni ( ) la quota di vino sfuso esportato (+21,0%) (tabella 24). Una tendenza inversa, invece, è espressa dalla provincia di Vicenza, con una riduzione dell 78,5% dei volumi di vino sfuso esportati verso la Germania nello periodo ( ) (tabella 22). 18

19 Figure 13: Quote in volume delle esportazioni delle province del Veneto per tipologia di vino Fonte: Nostre elaborazioni su dati ISTAT 19

20 3.2.2 Analisi dei competitors Il mercato tedesco si presenta molto competitivo, sia in termini di prezzo che di qualità del prodotto. Secondo alcune indagini la Germania è considerata il paese che, in termini relativi, spende meno per l agroalimentare. Tale aspetto è confermato anche dalla comunicazione commerciale, orientata più al risparmio che non alla qualità ed al ruolo salutistico dell alimentazione come invece accade in Italia. In questo mercato i vini italiani si trovano a dover competere in particolare con quelli provenienti dalla Francia e dalla Spagna. Infatti, il 40,0% dei vini importato dalla Germania proviene dall Italia, il 20,3% dalla Spagna ed il 17,9% dalla Francia (figura 14). Figura 11: Composizione delle importazioni di vino della Germania per paese di origine (% in volume) Fonte: Nostre elaborazioni su dati Global Trade Atlas, GTA Questi primi tre attori mettono a disposizione il 78,2% dei volumi di vino di importazione presente in Germania. La differenza principale tra l export di vino in Germania di questi tre paesi concorrenti consiste nel prezzo medio di vendita. Nel 2013 la Germania ha importato dall Italia e dalla Spagna vini con prezzi medi al litro abbastanza simili (tabella 26 e 28), rispettivamente 1,73 /l dall Italia e 1,59 /l dalla Spagna; diversamente, le importazioni di vino di provenienza francese, sempre nello stesso anno, si collocano ad un livello di prezzo quasi doppio rispetto a quello dei vini italiani e spagnoli (tabella 27). La differenza più evidente è osservabile nella categoria dei vini spumanti, esportati dall Italia e dalla Spagna ad un prezzo medio rispettivamente di 3,59 /l e 2,17 /l, mentre la Francia si colloca ad un prezzo medio molto più elevato (10,76 /l) (figura 18). I prezzi medi d esportazione per i vini imbottigliati fermi ed i vini sfusi di questi tre paesi, se osservati nell anno in analisi 2013, presentano differenze meno marcate (figura 17). Osservando l andamento dei prezzi in un arco temporale esteso ( ), si evidenzia una tendenziale crescita del prezzo medio sia per l intera categoria vino (2204) (figura 15) che per le singole tipologie prese in esame. In questo scenario l Italia risulta essere il paese che meglio ricalca la tendenza generale, con un aumento dei prezzi per tutte le tipologie esportate, in particolar modo per il vino sfuso (+109,8%) e per il vino spumante (+19,9%) (figura 15 e 18). La Francia, invece, si differenzia dalla tendenza generale per quanto riguarda i vini sfusi che presentano solo modesti aumenti di prezzo (+28,7%) rispetto alla media (61,7%) (tabella 29). La Spagna, infine, manifesta un andamento dei prezzi contrastante per le diverse tipologie: a fronte di un eccezionale aumento del prezzo del vino sfuso (+129,3%) si osserva 20

21 una significativa riduzione del prezzo delle altre tipologie (imbottigliato -5,6% e spumante -8,9%) (tabella 28). Figure 15: Indice del prezzo medio di esportazione verso la Germania del vino nel suo complesso (HS=2204) per i diversi paesi di origine(2005=100) Fonte: Nostre elaborazioni su dati Global Trade Atlas, GTA Figure 16: Andamento del prezzo di esportazione del vino sfuso in Germania per i diversi paesi di origine ( /litro) Fonte: Nostre elaborazioni su dati Global Trade Atlas, GTA 21

22 Figure 17: Andamento del prezzo medio di esportazione del vino imbottigliato fermo in Germania per i diversi paesi di origine ( /litro) Fonte: Nostre elaborazioni su dati Global Trade Atlas, GTA Figure 18: Andamento del prezzo medio di esportazione del vino spumante in Germania per i diversi paesi di origine ( /litro) Fonte: Nostre elaborazioni su dati Global Trade Atlas, GTA Per quanto riguarda i paesi di provenienza delle diverse tipologie di vino e la loro importanza in termini di volumi esportati in Germania, il 43,9% dei vini fermi imbottigliati proviene dall Italia, il 19,6% dalla Francia ed il 27,0% dalla Spagna. Per i vini spumanti, invece, il 46,8% del volume proviene dalla Spagna, il 27,5% dall Italia ed il 23,3% dalla Francia (figura 19). Quest ultima quota risulta, tra i tre Paesi competitors in Germania, la più bassa, ma se osserviamo la quota del valore ad esso associata, calcolata sul valore totale dei vini spumanti importati dalla Germania, risulta molto elevata (53,8%), in relazione sia ad un più alto prezzo medio al litro che alla presenza dei vini Champagne nella categoria. Per i vini sfusi il 38,5% del volume totale è di provenienza italiana con 22

23 un valore associato che negli ultimi anni ( ) è notevolmente cresciuto (+73,6%) (tabella 26). Figure 19: Importanza dei diversi competitor sul mercato tedesco per tipologie di vino esportato (% in volume) Fonte: Nostre elaborazioni su dati Global Trade Atlas, GTA 23

24 3.3 La domanda di vino in Germania La tendenza della domanda La grande migrazione italiana verso la Germania di cinquant anni fa viene considerata oggi alla base del successo del nostro vino all interno di questo Paese. Secondo alcuni produttori italiani che esportano il loro prodotto in Germania il consumatore tedesco conosce bene il prodotto vino, ragione che non rende necessario un approccio educativo in merito. La richiesta del consumatore tedesco oggi va verso vini equilibrati, freschi e dalle gradazioni alcoliche non elevate. A livello di scelta del prodotto ad avere la meglio sono i vini di qualità. Questa preferenza del consumatore si riflette sull andamento delle vendite/acquisti che vedono nel 2013 un 68% di scelta per i vini di qualità QbA e solo il 21% per i vini da tavola. Per i vini bianchi la tendenza della domanda rispecchia l importanza associata a produzioni di aziende locali che in Germania producono vini bianchi di ottima qualità. Diversamente, per i vini rossi la preferenza va verso quelli importati rispetto alla produzione nazionale ed in particolare per quelli provenienti dall Italia e dalla Francia. Per i vini frizzanti la tipologia più consumata in Germania resta il Sekt, spumante tedesco di discreta qualità. In questa categoria i brand maggiormente conosciuti sono tedeschi, come il Fürst von Metternich ed il Rotkäppchen, ma conosciuto risulta anche il Prosecco, presenza che sottolinea l affinità del Paese con i vini italiani (Euromonitor, 2014). Per quanto riguarda il consumo nell ultimo anno in analisi (2013) quello totale del vino si è rivelato essere pari a 20,5 milioni di ettolitri, mentre quello pro-capite, è stato di circa 25,5 litri/anno (tabella 30). Altre fonti riportano valori di consumo totale e pro-capite di poco differenti riportando anche una suddivisione dei consumi per diversa tipologia di vino (tabella 31 e 32). Osservando le diverse tipologie, i vini fermi risultano quelli consumati in quantità maggiore (83%) con una preferenza nella categoria per quelli rossi (50%). La ripartizione del consumo nell anno 2013 è stata: 41% vino bianco, 50% vino rosso, 9% rosè, per la categoria dei vini spumanti 2% vino Champagne e 98% altri vini frizzanti Il profilo del consumatore Secondo alcune indagini i consumatori tedeschi quando scelgono il vino sono legati alla tradizione intesa come tipicità. I vini locali vengono considerati di buona qualità, motivo per il quale il consumatore preferisce acquistare il vino locale (piccoli marchi regionali) piuttosto che quello di importazione (internazionale) percepito, a volte, come industriale e quindi artificiale. I consumatori, oltre a fidarsi dei prodotti locali in termini di qualità, vogliono sostenere i produttori regionali. Sebbene una percentuale crescente dei consumatori tedeschi dichiari di essere disposta a pagare un prezzo più alto per un vino di qualità, spesso risulta essere più attenta alla convenienza del prodotto, motivo per cui i produttori, i distributori ed i responsabili dei punti vendita ricercano anche packaging alternativi più economici che non incidano troppo sul prezzo di vendita del prodotto. Per il 49% dei consumatori è il prezzo ad influire in maniera decisiva sull acquisto, mentre il 38% privilegia la varietà e la qualità dei prodotti (ITA, 2014). Per quanto riguarda le tipologie di vino preferite dai consumatori tedeschi, l USDA sottolinea come la preferenza per i vini semi-secchi e secchi sia in costante crescita. Nello specifico il Deutsches Weininstitut riporta che il 53% dei consumatori prediligono un vino bianco, il 37% un vino rosso e solo il 10% un vino rosato. 24

25 In Germania il vino è consumato da entrambi i generi, sia maschile che femminile. Nel caso del vino rosato e di alcuni spumanti, i consumatori di sesso femminile rappresentano il target di consumo privilegiato. In termini di età il vino è preferito da adulti ed anziani, mentre i giovani preferiscono altre tipologie di bevande alcoliche per loro più popolari rispetto al vino. 4. Canali di vendita 4.1 Andamento mercato nei canali on-trade e off-trade La distribuzione delle vendite di vino in Germania risulta moto diffusa. I vini sono disponibili in tutte le diverse realtà di vendita: dal negozio specializzato, al ristorante, al discount. La rivendita specializzata si trova a competere, quindi, non solo con altre rivendite similari, ma anche con tutte le altre situazioni in cui il vino può essere acquistato. L ampia disponibilità di vino permette al consumatore di poter scegliere il punto vendita migliore in funzione dell occasione che lo spinge all acquisto. Ecco quindi che, visto l aumento della concorrenza sul mercato al dettaglio del vino in Germania, la distribuzione del prodotto si trova in una situazione di continua evoluzione. Attualmente in Germania sono presenti 12 catene specializzate nella vendita di vino al dettaglio e 600 outlets. Alcune di queste realtà operano a livello locale, altre anche a livello nazionale. Rilevante anche la presenza di alcuni shop-on-line che, offrendo un vasto assortimento di prodotto con un buon rapporto qualità-prezzo, entrano a far parte della rete di concorrenti contribuendo talvolta alla riduzione del prezzo di alcuni prodotti che diversamente potrebbero essere venduti a prezzi superiori. Nonostante questo, le piccole realtà specializzate e le piccole cantine continuano ad esistere. Queste rappresentano un importante canale distributivo per i vini di alta qualità (valore superiore a 5 /lt) focalizzando la loro politica di vendita sul valore e non sulla quantità. In Germania il mercato del vino è principalmente concentrato sul canale di vendita off-trade 2, che rappresenta l 82% delle vendite locali nel 2013; diversamente, l on-trade 3 ricopre solo il 18% delle vendite (tabella 33). Dal 2010 al 2013 i volumi delle vendite nel canale off-trade hanno mostrato un andamento leggermente decrescente (-4,3%), sebbene alcuni canali risultino privilegiati come per esempio l ecommerce (+10,1%). Il canale off-trade comprende la Gdo, nella quale avvengono il 67,9% delle vendite di vino, i punti vendita minori (18,3%), i negozi specializzati, come per esempio le enoteche, (3,1%) e le modalità di vendita non legate ad un punto vendita, come quella porta a porta o on-line (10,7%) (tabella 34). Per i canali che si avvalgono di punti vendita, la quota maggiore delle vendite avviene nella Gdo (76,0%) con un andamento decrescente negli ultimi anni (-3,4%). Le riduzioni maggiori si registrano a carico dei Supermercati (-5,3%) e dei Discount (-3,5%); va osservato come questa ultima tipologia veicoli il 69,7% dei volumi offerti dalla Gdo, aspetto che caratterizza fortemente l offerta off-trade del vino in Germania. Infine, la riduzione più importante si osserva nei punti vendita specializzati (- 13,9%) che nel 2013 raccoglie il 3,5% delle vendite (figura 20). 2 Canale di vendita in cui il consumo del prodotto non avviene nel luogo di acquisto (es. vendita a libero servizio) 3 Canale di vendita in cui il consumo del prodotto avviene nel luogo di acquisto (es. ristorazione) 25

26 Figure 20: Indice dei volumi delle vendite di vino (2204) commercializzati nel canale off -trade per tipologia di punto vendita Fonte: Nostre elaborazioni su dati Euromonitor Passando ad una analisi per tipologia, i vini fermi rappresentano in entrambi i canali, off-trade e ontrade, la quota maggiore delle vendite. Nell ambito di questa tipologia, i vini rossi sono quelli maggiormente venduti (50,4% nell off-trade e 48,2% nell on-trade), seguiti dai vini bianchi (40,6% nell off-trade e 41,6% nell on-trade) e dai vini rosati (tabella 35 e 36). Nel canale off-trade le vendite di vini spumanti sono rimaste abbastanza stabili, con una crescita nel periodo dello 0,9%; diversamente le vendite delle diverse tipologie di vini fermi hanno subito una leggera decrescita (- 5,4%), maggiormente sentita per i vini rossi (-8,1%). Le vendite on-trade, che negli anni hanno presentato complessivamente una decrescita del 5,4%, risultano stabili per i vini spumanti. L andamento negativo riguarda, come per il canale off-trade, i vini fermi (-7,1%), con una diminuzione del 9,1% per i vini rossi e del 5,2% per i rosè e per i vini bianchi (figura 21). 26

27 Figura 21: Variazione delle vendite delle diverse tipologie di vino nel canale on-trade e off-trade ( ) Fonte: Nostre elaborazioni su dati Euromonitor 4.2 Nuovi canali di vendita Ad oggi la quota maggiore di vino venduta acquistato dai consumatori finali è distribuito attraverso la GDO, canale al quale spesso per le piccole aziende è difficile accede per motivi logisticoorganizzativi. Queste aziende tendono quindi a privilegiare il canale Ho.re.ca., che comprende enoteche, bar e ristoranti, presso il quale i produttori riescono a comunicare meglio le proprie strategie di differenziazione. Questo sistema distributivo prevede però un organizzazione delle vendite spesso complessa, composta da persone, professionisti e agenti che propongono e promuovono il prodotto dovendo superare degli ostacoli collegati agli alti costi fissi legati alla costruzione di una rete di vendita. Un ottima alternativa a questo approccio è quella di affidarsi ad uno o più distributori, individuati con attenzione, che posizionano il prodotto sul mercato prendendo in carico tutti gli aspetti logistico-commerciali. Le piccole aziende spesso scelgono questa soluzione per evitare i costi connessi alle strutture e alle collaborazioni. L impegno è comunque richiesto, i distributori devono essere seguiti e motivati, in particolar modo se la collaborazione è internazionale. Inoltre, viene meno la capacità di controllo e talvolta anche l efficacia della comunicazione delle caratteristiche del prodotto. Le difficoltà che si trovano nei canali di vendita tradizionali, quindi, sono numerose e portano il produttore a ricercare nuove soluzioni distributive, come la vendita on line, la vendita durante eventi promozionali o la vendita appoggiata a piattaforme disponibili sul web. Come osservato nell ultima analisi, infatti, i canali di distribuzione e vendita classici segnano il passo rispetto a nuovi canali, tra i quali il più importante è e-commerce. Secondo indagini effettuate da Winexpo/Wine Intelligence le vendite di vino attraverso i nuovi canali godono di una serie di vantaggi, tra cui: Una miglior segmentazione e descrizione delle offerte per una scelta basata sulle occasioni di consumo, aiutando il consumatore ad evitare di scegliere un prodotto sbagliato. 27

28 La fidelizzazione del cliente, le moderne tecnologie (internet, smartphone, etc.) permettono un dialogo diretto ed indiretto con il cliente ed un eventuale raccolta di feedback Grazie a strategie di nicchia rivolte a target particolari, tanti operatori si creano una clientela fissa e affezionata anche internazionale. Il processo di avvicinamento ai nuovi canali di vendita però è risultato fino a qualche anno fa ancora lento: i produttori hanno incontrato complesse normative che regolano il commercio dei vini nei diversi paesi importatori, e talvolta la loro conoscenza delle piattaforme commerciali on-line è molto scarsa. Vendere vino on-line è comunque una delle soluzioni migliori per creare una connessione con i propri clienti senza necessariamente avere un punto vendita tradizionale. Ma l aspetto forse più rilevante è la possibilità di costruire un analisi del proprio mercato utilizzando i flussi dei dati che la tecnologia web permette di registrare. Studiare il cliente tipo, creare offerte personalizzate in base alle esigenze della propria clientela ed in particolare studiare un prezzo per il prodotto più vantaggioso rispetto a quello proposto da un negozio tradizionale vista la mancanza di alcuni costi fissi. 5. Accesso al mercato L accesso al mercato tedesco è regolamentato dalla normativa comunitaria che garantisce la libera circolazione delle merci prodotte conformemente rispetto alla normativa dell Unione. Tasse e accise Le tasse a cui è soggetto il vino entrando nel territorio della federazione sono le seguenti: Vini tranquilli e vini spumanti: 19% di IVA (Umsatzsteuer) Vini spumanti in bottiglia da 0,75 e vini in bottiglie con tappo a fungo sono soggetti al pagamento di una tassa di 136/hl, cioè 1,02/bottiglia (Schaumweinsteuer). Queste tasse sono esigibili nel paese membro di destinazione e vengono quindi pagate dall importatore. Le capacità dei recipienti ammesse: - vini da mensa (da tavola e DOC/DOCG): Capacità CEE: 0,10-0,25-0,375-0,50-0, , litri. - vini spumanti: 0,125-0,2-0,375-0,75-1, litri. Documenti di accompagnamento 28

29 Secondo le indicazione dell ICE, i documenti che devono accompagnare i prodotti soggetti ad accisa sono: Fattura (in quattro copie) con: numero di accisa e di partita IVA del mittente, numero di accisa e di partita IVA del destinatario, denominazione del prodotto, numero delle confezioni/bottiglie per cartone, gradazione alcolica in % vol., contenuto del recipiente espresso in g. o kg./litri o cl.; Documento T2 emesso dalla casa di spedizione, solo per il transito per la Svizzera; Documento DAA, Partita IVA e Codice accisa del destinatario. L autorità doganale tedesca si riserva il diritto di effettuare prelevamenti a campione da sottoporre al controllo degli istituti ufficiali di analisi; in condizioni di normalità è sottoposto al controllo un campione pari al 5% della partita. Non ha importanza il fatto che il prodotto sia confezionato o sfuso. Per l esportazione di prodotti soggetti ad accisa è previsto il "documento amministrativo di accompagnamento (DAA)". Se il vino non è accompagnato dal "documento amministrativo di accompagnamento" (aziende con una produzione inferiore a 1000 hl di vino sono esentate dell obbligo di utilizzare il documento DAA), sulla fattura commerciale dovranno essere indicati: 1. Mittente (ditta, indirizzo, Partita IVA, n. Accisa) 2. Destinatario (ditta, indirizzo, Partita IVA, n. Accisa) 3. Numero della fattura 4. Numero del libro uscite vini del mittente 5. Volume delle bottiglie 6. Numero totale delle bottiglie e numero di bottiglie per cartone 7. Tipo di vino (Vino DOC oppure Vino da tavola; vino rosso, bianco, rosato) 8. Contenuto in alcole del vino in % vol. Nel caso che una di tale indicazione sia mancante, tutta la spedizione sarà sottoposta a prelevamenti a campione per controlli da parte degli istituti ufficiali di analisi. Aspetto molto importante è quello relativo all'etichettatura, materia regolamentata in sede UE dal Reg. 1169/2011, che, superando il Decreto Legislativo 27 gennaio 1992, n. 109 (applicazione delle direttive n. 89/395/CEE e n. 89/396/CEE), armonizza a livello comunitario le menzioni obbligatorie. L applicazione di menzioni obbligatorie aggiuntive stabilite a livello nazionale sono ad oggi in discussione ma non sono ancora oggetto di applicazione. 29

30 6. Bibliografia Achilles D. (2003). Germany Wine Annual FAS-USDA GAIN Report Number: GM3046. Andreson K. (2013). Which Winegrape Varieties are Grown Where, A Global Empirical Picture. University of Adelaide Press, Adelaide, Australia. Baldi S. (2012). EU-27 Wine Annual Report and Statistics. FAS-USDA GAIN Report Number: IT1203. Bettini O. (2014). EU-28 Wine Annual Report and Statistics. FAS-USDA GAIN Report Number: IT1414. Bettini O. (2014). Italy's Wine Makers Seal the Bottle on a Very Good Year. FAS-USDA GAIN Report Number: IT1406. Boatto V., Follador V., Dal Bianco A., Bianchin F., Scaggiante S. (2013), VALUTAZIONE IMPATTI DEL PSR SUL SETTORE VITIVINICOLO VENETO. ANALISI DI SETTORE. Veneto Agricoltura, Legnaro (PD), Italia. CIA World Factbook: Deutsches Weininstitut (2015). Deutscher Wein Statistik. Deutsches Weininstitut, Mainz, Germania. Euromonitor International: FAOSTAT: faostat.fao.org/ GTA Global Trade Atlas: ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane: ICE (2007). Norme generali per l esportazione di prodotti alimentari e prodotti alcolici in Germania. Istituto Nazionale per il Commercio Estero, Düsseldorf, Germania. ICE (2011). Il mercato tedesco del biologico nel 2010/2011. Istituto Nazionale per il Commercio Estero, Roma, Italia. ISTAT: ITA (2014). Il mercato tedesco dei vini di uve fresche. Italian Trade Agency, Berlino, Germania. Koch J, Martin A, Nash R. (2013). Overview of perceptions of German wine tourism from the winery perspective. International Journal of Wine Business Research 25(1): Mueller S., Szolnoki G. (2010). The relative influence of packaging, labelling, branding and sensory attributes on liking and purchase intent: Consumers differ in their responsiveness. Food Quality and Preference, n. 21,

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