Documento preliminare Master Plan Regionale delle Autostrade del Mare
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- Rosina Bossi
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1 Gruppo di lavoro Autostrade del Mare Regione Liguria Documento preliminare Master Plan Regionale delle Autostrade del Mare questo documento in versione preliminare viene presentato alle Istituzioni e alle categorie economiche e sociali per un confronto sui contenuti, al fine di procedere in tempi brevi alla stesura definitiva del Master Plan Regionale GENOVA, maggio 2006
2 Premessa Intesa Regione Liguria RAM Nel maggio 2005 è stato elaborato, a cura di RAM-Rete Autostrade Mediterranee Spa, il Master Plan nazionale delle Autostrade del Mare (AdM). Tale documento è stato consegnato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che lo ha approvato ed inserito nell allegato tecnico del DPEF Il Master Plan nazionale delle AdM rappresenta un primo stralcio di un lavoro più completo che verrà perfezionato nel corso del 2006 e che, nella versione attuale, riguarda la sezione infrastrutture, alla quale seguiranno una sezione sui servizi ed una sulle normative. La sezione infrastrutture contiene una prima lista di interventi urgenti per un totale di circa 1,2 miliardi di euro da realizzarsi nei porti e nei raccordi stradali e ferroviari in prossimità dei porti stessi. Il CIPE, nella seduta del 29 marzo 2006, ha incaricato il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il supporto di RAM, di completare in tempi brevi il Master Plan delle AdM negli aspetti operativi e finanziari. Il percorso di completamento del Master Plan delle Autostrade del Mare secondo le direttive impartite dal Ministero e dal CIPE, prevede di stabilire intese con le Regioni al fine di verificare ed aggiornare l elenco di opere e di definire una prima lista di servizi marittimi attuabili e di interventi normativi ritenuti utili. Nel mese di dicembre 2005 sono stati firmati i primi protocolli di intesa con le Regioni Puglia (22 dicembre) e Liguria (23 dicembre) e nel 2006 sono in corso di perfezionamento accordi con 4 Regioni, di cui due già formalizzati (Abruzzo e Veneto). L intesa firmata con la Regione Liguria (allegato 1) contiene l impegno a lavorare in tempi stretti al Master Plan regionale delle AdM. A tal fine è stato costituito un gruppo di lavoro a livello regionale (allegato 2). In analogia a quanto già fatto per il Master Plan nazionale, anche i Master Plan regionali verranno strutturati in tre parti: infrastrutture, servizi, normative. Raccordo con la pianificazione europea, nazionale e regionale Lo scenario europeo delineato nella Strategia di Lisbona individua una nuova fase della politica comunitaria finalizzata a coniugare investimenti industriali con una coerente politica della ricerca e dell occupazione, sostenuta da rilevanti investimenti in infrastrutture. L evolversi della strategia comunitaria nell ultimo decennio è approdato agli attuali orientamenti relativi alle Reti Transeuropee TEN-T (Transeuropean Networks-Transport), che includono le AdM come progetto prioritario 21. L allargamento dell Unione Europea (EU-25) e la recente costituzione del gruppo ad alto livello, denominato Wider Europe,
3 hanno confermato il ruolo strategico delle AdM, ulteriormente esteso al Mediterraneo orientale, al Nord Africa ed al Mar Nero. In ambito nazionale, accanto al vigente Piano nazionale dei Trasporti e della Logistica (PGTL), approvato con deliberazione del Consiglio dei Ministri il 2 marzo 2001, ed al recente Patto per la Logistica, siglato nel 2005 con tutte le rappresentanze degli operatori del settore, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha sottoscritto nel mese di agosto 2004 una convenzione con il Gruppo Sviluppo Italia Spa allo scopo di redigere ed attuare il programma Autostrade del Mare, attraverso una società di scopo controllata denominata RAM-Rete Autostrade Mediterranee Spa, già costituita in data 17 marzo Recentemente è stata avviata, a livello nazionale, una fase di programmazione finalizzata alla produzione del QSN-Quadro Strategico Nazionale 1 : questo documento, nelle versioni attualmente disponibili, conferma la centralità del tema della logistica e del contributo insostituibile che AdM possono fornire sia sul piano trasportistico, sia su quello della coesione con le regioni periferiche. A livello regionale l esperienza realizzata negli ultimi anni nell ambito dei programmi INTERREG, coordinati dalla Regione Liguria, sarà di grande utilità per favorire l integrazione delle azioni regionali e nazionali con le iniziative degli altri Paesi EU anche in tema di AdM. 1 La proposta di Regolamento generale sulla politica di coesione comunitaria per il periodo , prevede un approccio programmatico strategico e un accordo organico della politica di coesione con le strategia nazionali degli Stati Membri. A tal fine, l Italia, sta predisponendo un Quadro Strategico Nazionale (QSN) con l obiettivo di indirizzare le risorse che la politica di coesione destinerà al nostro Paese, sia nelle aree del Mezzogiorno, sia in quelle del Centro-Nord.
4 Introduzione Il Gruppo di lavoro, in analogia a quanto fatto per il Master Plan nazionale, ha ritenuto di organizzare il Master Plan delle Autostrade del Mare della Regione Liguria in tre parti: infrastrutture, servizi, normative. Tale struttura discende da un analisi preliminare condotta, sulla base degli indirizzi ministeriali, attraverso una serie di incontri con l utenza e le linee di navigazione. E stato anzitutto verificato il corredo infrastrutturale minimo indispensabile per un effettivo decollo delle Autostrade del Mare attraverso l eliminazione dei cosiddetti colli di bottiglia, tenendo conto dei piani infrastrutturali già approvati e dei loro tempi di realizzazione, dando la priorità a quelle infrastrutture che non dispongono di adeguato finanziamento.. E stato, inoltre, analizzato il flusso dei trasporti via terra, con particolare riferimento alle quote di trasporto stradale che possono essere trasferite su nave, e sulla base di tale indagine si è stabilito di concentrare l attenzione su quelle rotte che potrebbero, assorbendo questo traffico, reggersi economicamente; naturalmente non si trascurato di esaminare le possibilità di miglioramento riferite all organizzazione dei servizi portuali (carico/scarico di mezzi rotabili, casse mobili e/o containers, servizi tecnico-nautici), agli spazi disponibili nei terminal e nelle aree retrostanti, alle possibilità di sostegno comunitario ai nuovi servizi. Infine, a valle di una accurata acquisizione delle normative esistenti, nazionali e comunitarie, è stata presa in esame la prospettiva di favorire, mediante incentivi/contributi, la presentazione di progetti di nuove linee nonché la predisposizione di strumenti programmatici e normativi per il trasferimento di quote crescenti di traffico da gomma a nave. Nei paragrafi seguenti le tematiche relative a ciascuna delle tre parti vengono illustrate in dettaglio. 1. Infrastrutture 1.1 Porti e relativi collegamenti Il Master Plan nazionale (allegato 3 estratto del MP nazionale con riferimento alla Liguria), come già detto, contiene un primo elenco di infrastrutture che, per quanto riguarda la Regione Liguria, sono costituite prevalentemente da collegamenti stradali (tra porti, interporti e la rete autostradale) e da aree di sosta per i mezzi pesanti. Rispetto a tale elenco, il citato Gruppo di lavoro ha eseguito una ricognizione sullo stato attuale delle infrastrutture
5 portuali (allegato 4) ed ha rielaborato, attraverso approfondimenti e/o integrazioni svolte congiuntamente con le Autorità Portuali, la lista degli interventi originariamente previsti nel Master Plan. La nuova lista, che rappresenta una sostanziale riconferma dell elenco iniziale, è riportata nella seguente tabella, che raccoglie anche l indicazione delle risorse finanziarie necessarie per la realizzazione delle opere: Porto di Genova (interventi) Iniziale MP AdM Revisione lettera APGE Ipotesi Finale Voltri 22,0 76,1 54,3 S.Benigno piastra/ridisegno banchina 11,8 15,5 10,0 Tirrenia/MP 12,0 Campi 18,5 (28)* - TOTALE PORTO GENOVA 64,3 91,6 64,3 (119,6)* * dal piano Costruiamo insieme il Porto, 6 febbraio 2006 piastra AMI-Campi Porto di Savona (interventi) Iniziale MP AdM Ipotesi Finale Realizzazione bretella di collegamento tra il nodo Autostradale Savonese (A10-A6) 12,0 12,0 ed il porto di Vado Ligure Vado Ligure: potenziamento strutture ricettive calate nord Altre opere portuali di completamento dedicate al traffico Ro-Ro 4,0 4,0 TOTALE PORTO SAVONA 16,0 16,0 Porto di La Spezia (interventi) Realizzazione svincolo per il raccordo autostradale tra la zona industriale ed il porto Iniziale MP AdM Proposta APSP Ipotesi Non presente 5,0 5,0 TOTALE PORTO LA SPEZIA 5,0 5,0 TOTALE PORTI LIGURI 85,3 Con riferimento alle infrastrutture informatiche, i porti liguri, essendo già in possesso di reti telematiche a larga banda adeguate come capacità e tracciato, non presentano necessità di interventi aggiuntivi.
6 1.2 Interporti In Liguria non sono presenti infrastrutture interportuali, a parte il Centro Intermodale retroportuale di S. Stefano Magra nelle immediate vicinanze del porto di La Spezia. E stato recentemente costituito un Comitato a livello istituzionale per esaminare le possibili alternative di localizzazione. Allo stato attuale sono state individuate 13 aree localizzate oltre-appennino. Essendo prevista una decisione a breve, questo gruppo di lavoro non ha eseguito approfondimenti in merito. Va tuttavia evidenziato che, per le AdM riveste interesse prioritario, più che la predisposizione di interporti nell entroterra, la disponibilità, in prossimità delle banchine, di piazzali da adibire ad aree di sosta per i mezzi pesanti in attesa dell imbarco. Con riferimento a tali infrastrutture i porti di Genova e di Savona hanno allo studio, o in avanzata fase di progettazione, una serie di possibili interventi, alcuni dei quali citati nella tabella del punto I servizi Una volta esaminata la dotazione infrastrutturale dei porti liguri con le rispettive infrastrutture di collegamento terrestre alle reti di trasporto nazionali ed europee (stradali, ferroviarie) il Gruppo di lavoro ha evidenziato i servizi marittimi di linea (con navi Ro-RO e Ro-Pax) esistenti ed ha raccolto i dati di traffico disponibili con l obiettivo di favorirne il possibile ulteriore trasferimento sulla modalità marittima. 2.1 Le linee marittime esistenti Le linee di AdM oggi attive con origine/destinazione nei porti liguri sono riportate nell allegato 5, che raccoglie un estratto dei contenuti del sito di RAM, (si veda il successivo punto 2.3), dedicato all autotrasporto, dove sono presenti tutte le informazioni relative alle linee di AdM attive nel Mediterraneo con origine e destinazione nei porti italiani. L allegato permette di evidenziare, oltre alle informazioni sui diversi servizi di linea, anche il confronto tra i costi del tutto strada e della tratta marittima per i mezzi pesanti. 2.2 I dati di traffico dei porti liguri Dall esame dei dati di traffico dell allegato 6 si rileva un traffico attuale di mezzi pesanti trasportati via mare attraverso i porti liguri certamente inferiore alla realtà. Sarà quindi necessario approfondire ulteriormente l indagine con la collaborazione degli operatori
7 interessati. I dati disponibili, tuttavia, consentono una prima individuazione delle linee potenzialmente attuabili, come proposto in seguito. 2.3 Proposte di nuove linee La disponibilità dei dati relativi ai flussi di mezzi pesanti già richiesti ai gestori della rete autostradale (con l indicazione dei caselli di entrata e di uscita dalla rete) renderà possibile una conferma quantitativa degli orientamenti emersi nel Gruppo di Lavoro sui potenziamenti di linee esistenti e sull attivazioni di nuove linee, secondo la seguente articolazione: linee comunitarie esistenti (Spagna, Francia, Malta, Portogallo) linee extra UE esistenti (Tunisia e Nord Africa) linee per la Sicilia linee per la Sardegna attivazione di linee lungo la Dorsale Tirrenica Linee comunitarie esistenti E in corso di vaglio presso la CE una proposta, denominata WESTMED CORRIDORS, presentata da Italia, Spagna, Francia e Malta in risposta al recente bando TEN-T 2006, che prevede la definizione di nuove linee nelle tratte di Mediterraneo Occidentale non coperte da linee attuali, e la successiva attivazione di procedure di gara per l aggiudicazione delle linee stesse e degli adeguati incentivi economici e normativi per rendere tali linne economicamente sostenibili. Entro un anno potranno essere avviati i relativi tender. E quindi particolarmente urgente che gli operatori nazionali, e liguri in particolare, esprimano il loro eventuale interesse per tali rotte. Linee extra UE esistenti E intenzione dei Governi di Tunisia e Italia sviluppare ulteriormente le linee marittime di collegamento esistenti: è stato recentemente perfezionato tra i Ministeri dei due Paesi un accordo in tal senso con la partecipazione di Confitarma. Analogo accordo è in fase di perfezionamento con l Algeria. Analoghi interessi vengono espressi da Marocco ed Egitto (e Libia in prospettiva). Linee per la Sicilia E già in esercizio l incentivo ambientale promosso dalla Regione Sicilia, che presto verrà integrato con l ecobonus nazionale (vedi 3.1) fino al raggiungimento del 30% per le nuove linee e del 20% per le linee esistenti. Tali incentivi favoriranno un
8 aumento del coefficiente di occupazione sulle linee esistenti, ancora insufficiente, e faciliteranno l attivazione di linee sui percorsi attualmente non serviti. Ad esempio resta scoperta la rotta Liguria/Sicilia orientale e meridionale che, in passato, ha operato con buoni risultati. L introduzione degli incentivi di cui sopra può rendere questa linea (o linee analoghe) nuovamente attraenti. Linee per la Sardegna Con la Sardegna esistono diverse linee miste Ro-Pax ben sviluppate, con possibili integrazioni ed espansioni. Il successo del porto di Cagliari crea ulteriori opportunità per le linee multipurpose (Ro-Ro Container). Già l esperienza dell operatore Grendi, che recentemente ha potenziato la linea da due a tre corse settimanali, dimostra l integrabilità AdM /Full Container, ulteriormente migliorabile con l utilizzo della nuova unità di carico EILU European Intermodal Loading Unit, proposta in sede comunitaria. In prospettiva il traffico feeder potrebbe, quindi, essere armonizzato con quello delle AdM e viceversa. Attivazione di linee lungo la Dorsale Tirrenica E stata riscontrata finora la non economicità delle tratte limitate all Italia peninsulare (dorsali), che pure rappresenterebbero la più efficace alternativa alle autostrade nord-sud che presentano i massimi livelli di congestione. Difficilmente il solo ecobonus renderà tali rotte economicamente interessanti. Per questo motivo è allo studio un ipotesi di applicazione alle dorsali di un modello incentivante mutuato dal Marco Polo comunitario ( quindi, almeno in linea di principio, non criticabile dagli organismi comunitari che dovrebbero comunque esprimere il loro assenso). Tale modello permetterebbe agli armatori di ricevere un contributo finanziario per ogni tonnellata-chilometro trasferita dalla strada al mare. Tale combinazione di incentivi (all autotrasporto e all armamento) appare in grado di assicurare la sostenibilità economica delle linee lungo la dorsale tirrenica. 2.3 I servizi informatici Il Master Plan regionale evidenzia l importanza di una dotazione di supporti informativi web based finalizzati all utenza delle AdM ed in particolare all autotrasporto. Nel febbraio 2005 è stato sviluppato e messo in servizio il sito che raccoglie le informazioni relative alle linee di AdM attive nel Mediterraneo con origine /destinazione in un porto italiano. Il sito consente, come già citato, di confrontare i costi della tratta tutto strada con l alternativa marittima. RAM ha inoltre avviato, in ambito Marco Polo con Francia e Spagna, il progetto del nuovo sistema informativo ACCESS (allegato 7), un iniziativa dedicata agli operatori delle AdM che consentirà, attraverso un unico portale, di prenotare metri lineari di stiva sulle navi.
9 3. Le Normative Gli interventi di tipo normativo dovranno tendere a favorire lo spostamento di quote significative di traffico stradale verso la modalità marittima, pertanto di seguito vengono indicate alcune delle iniziative di riferimento. 3.1 Ecobonus Il 29 marzo 2006 il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha approvato un regolamento per la definizione delle modalità di ripartizione ed erogazione dei fondi per la ristrutturazione del settore dell autotrasporto di merci, per lo sviluppo delle catene logistiche e per il potenziamento dell intermodalità, con particolare riferimento alle autostrade del mare, nonché per lo sviluppo del cabotaggio marittimo, per i processi di ristrutturazione aziendale, per l innovazione tecnologica e per interventi di miglioramento ambientale. Sul provvedimento, denominato Ecobonus si è favorevolmente espresso il Consiglio di Stato, e recentemente il Capo dello Stato ha firmato il relativo DPR. RAM sarà incaricata della gestione dell Ecobonus. La bozza del regolamento di attuazione dell ecobonus è fornita nell allegato 8.
10 3.2 Proposte di ulteriori interventi normativi Si intende sottoporre alla valutazione degli operatori una serie di possibili interventi su cui aprire una discussione al fine di orientare le successive scelte. Interventi generali Provvedimenti legislativi volti a favorire il transito di merci pericolose verso l alternativa marittima, ove disponibile; Interventi disincentivanti per la modalità stradale, in relazione a particolari percorsi, o orari, o distanze di percorrenza; Divieti di circolazione per i mezzi pesanti in determinate tratte e in determinate ore del giorno; Maggiori controlli della polizia stradale sugli orari di guida e sulle dotazioni tecniche ed amministrative. Interventi a favore dell autotrasporto Ecobonus per l autotrasporto (vedi punto 3.1); Finanziamenti agevolati, o altre forme di provvidenze, per l acquisto di semirimorchi da parte degli autotrasportatori, al fine di agevolare il trasporto via mare non-accompagnato; Deroghe ai divieti e alle limitazioni di circolazione nei giorni festivi per quegli automezzi che utilizzano la modalità marittima; Organizzazione di piattaforme logistiche come punti di raccolta dei carichi consentendo al vettore stradale di viaggiare tendenzialmente a pieno carico sia in andata che in ritorno. Interventi a favore dell armamento Incentivi nazionali al vettore marittimo sul modello del programma Europeo Marco Polo; Esenzioni al vettore marittimo dalle accise sul carburante per rendere competitive le linee NORD-SUD meno remunerative (linee dorsali); Agevolazioni sulle modalità di erogazione e sui costi dei servizi tecnico nautici. d) Interventi a favore dei caricatori Agevolazioni fiscali per i caricatori ( industrie, imprese agricole e commerciali ) che organizzano filiere di trasporto sostenibile con l impiego, ove possibile, della modalità marittima.
11 Conclusioni Con riferimento ai punti trattati nel presente rapporto, il gruppo di lavoro intende aprire un confronto con le categorie di operatori interessati allo sviluppo dell alternativa marittima, al fine di elaborare il rapporto in forma definitiva. In particolare si intende verificare quanto segue: 1. i flussi di traffico 2. potenziamento linee esistenti e istituzione di nuove linee 3. definizione degli interventi prioritari sulle infrastrutture e sui servizi 4. proposte di interventi normativi 5. proposta di impiego del nuovo sistema informativo ACCESS per prenotare i passaggi su nave. I contributi che perverranno attraverso il confronto di cui sopra, ed attraverso incontri specifici con gli operatori, costituiranno utili riferimenti per la versione definitiva del Master Plan Regionale delle Autostrade del Mare per la Liguria
12 Allegati 1. Intesa RAM - Regione Liguria 2. Composizione gruppo di lavoro 3. Estratto del Master Plan Nazionale per le Autostrade del Mare 4. Stato attuale delle infrastrutture portuali liguri 5. Le linee esistenti di AdM con origine/destinazione nei porti liguri 6. Dati di traffico per lo sviluppo delle Autostrade del Mare 7. Progetto nuovo sistema informativo ACCESS per la gestione delle prenotazioni 8. Ecobonus: bozza di regolamento attuativo
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