NOTIZIE UTILI PER ORMEGGI, RADE E ANCORAGGI

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1 L'Arcipelago de La Maddalena L arcipelago e la sua costa Da Capo d Orso a Capo Testa NOTIZIE UTILI PER ORMEGGI, RADE E ANCORAGGI METEO In estate predominano i venti da W e NW, provenienti dalle Bocche di Bonifacio. Spesso si tratta di venti di notevole intensità, a partire da forza 4-5. I venti da NW provocano onda lunga, mentre quelli provenenti da Levante provocano onda ripida. D altro canto va detto che la conformazione della costa e le numerose e splendide isole che la costellano, offrono sicuri ancoraggi e porti dove ridossarsi. Nel periodo primaverile sono più frequenti i venti da NW e NE; in autunno da NW e SE, ed è questo il periodo di improvvisi giri di vento che dal SE conducono a forti venti di Maestrale; in inverno le burrasche sono prevalentemente portate dai venti di NW e NE. Nelle Bocche di Bonifacio e nella zona dell arcipelago le correnti seguono i venti ma spesso subiscono deviazioni per le numerose isole e la conformazione della costa; hanno velocità variabili ma trascurabili, considerando che la navigazione è a vista. DA NON PERDERE Visita al forte di Punta Rossa, Caprera Cala del relitto, Caprera Cala Coticcio, Caprera Cala Napoletana, Caprera Cala Spalmatore, La Maddalena Discoteca Il Cormorano (Porto Massimo), La Maddalena Cala Connery, Spargi Cala Muro, Santa Maria Cala Lunga, Razzoli Passo Cecca di Morto e Passaggio degli Asinelli LE MIGLIA Da La Maddalena Palau 2,2 Cannigione 9 Cala Bitta 8 Porto Cervo 13 Porto Rotondo 21 Olbia 31 Santa Teresa di gallura 13 Castelsardo 43 Porto Torres 58 NUMERI UTILI Palau Direzione del Porto Porto Rafael La Maddalena / Capitaneria / Comune Ente Parco Nazionale dell Arcipelago della Maddalena Porto Massimo Estivo / Invernale, Marina di Porto Massimo Porto Quadro Autorità marittima: Delemare 2.1 Il passaggio fra la costa e l arcipelago Da Capo d Orso a Punta Sardegna Fra l arcipelago della Maddalena e la costa della Sardegna si apre un canale ove è necessario navigare con cautela, per la costa molto frastagliata e la presenza di numerose secche e pericoli isolati. Da non sottovalutare è poi l intenso e disordinato traffico da diporto, specie nella stagione estiva. Nel costeggiare questo litorale bisogna porre particolare attenzione ai traghetti che seguono la tratta Palau-La Maddalena: sono sempre più veloci di quel che ci si aspetta e

2 hanno la precedenza. Compatibilmente col peschaggio del proprio yacht, quando si risale con Maestrale formato, è consigliabile bordeggiare su uno dei due lati del canale per evitare la forte corrente contraria. Di notte tuttavia, se non si riesce a individuare il canale navigabile fra Palau e La Maddalena, la rotta dei traghetti può essere un utile riferimento. METEO I venti da W, che in estate sono predominanti, rinforzano parecchio e sono rafficati lungo il canale. I venti forti sono segnalati dalla presenza di nuvole sulla costa della Sardegna. I venti da E, rari in estate, sono segnalati dall onda che si forma con largo anticipo. CARDINALE W, secca Due Piagge. Attenzione alla secca Due Piagge (1,4 mt.), facilmente individuabile per la presenza del segnale cardinale W. Si è in sicurezza passando a N della meda che è riconoscibile di giorno, dalla colorazione giallo-nero-gialla e dai due miragli triangolari con i vertici rivolti l uno verso l altro; di notte da una luce scintillante rapida, a gruppi di 9 lampi (portata 4Mg). PALAU Ottimo ridosso con i venti dal settore occidentale, l ormeggio diventa più problematico con i venti da N, prevalenti nella stagione invernale. L ancoraggio è tuttavia fastidioso a causa delle onde recate dai traghetti. RADA DI MEZZOSCHIFO Grande baia formata da un lungo arenile circondato dal verde, la sabbia è di origine granitica, di colore chiaro, secca e poco polverosa. L avvicinamento non è difficoltoso e il fondale di sabbia è buon tenitore. Con venti da Ponente la fastidiosa risacca ne sconsiglia l ancoraggio notturno. CALA INGLESE L insenatura di Cala Inglese racchiude il piccolo approdo di Porto Rafael. Ridossato a Ponente, è invece aperto ai venti dal settore nordorientale. Attenzione al fondale algoso, cattivo tenitore specie quando rinfresca il vento. SPIAGGE Il tratto di costa che va dalla rada di Mezzoschifo fino a Punta Sardegna è costellato di piccole spiaggette di sabbia dorata, accessibili anche da terra. Palau e Porto Rafael PALAU N E Vhf Direzione del Porto Guardia Medica Pompa Carburante (8-12/15-20) tel In avvicinamento, provenendo da E prestare attenzione al segnale cardinale W, che va quindi lasciato a sinistra. Provenendo da N prestare attenzione ai traghetti, che si succedono in entrata e uscita ogni 30 min. circa. L ingresso di notte è guidato dal fanale di Punta Palau (gruppo di due lampi verdi, periodo 10, portata 4 Mg). Giunti nella rada del porto, dopo aver individuato il cardinale W, dirigersi verso il fanale fisso rosso e verde, posto sulla testata della banchina commerciale. Il molo turistico si trova a S della banchina commerciale, l ingresso è individuabile grazie al fanale fisso verde posto sulla banchina settentrionale e dal fanale fisso rosso posto sulla banchina frangiflutti. Attenzione a S del fanale fisso rosso, fondali inferiori ai due metri con scogli affioranti. Il porto dispone di 500 posti barca, acqua, luce e carburante in banchina. Le imbarcazioni in transito attraccano al molo N. I servizi in porto comprendono una gru mobile con portata fino a 25 t. e assistenza tecnica completa. Ampio assortimento di negozi per l approvigionamento. Soprattutto in agosto, l approdo turistico risulta piuttosto affollato e può capitare di doversi ormeggiare in seconda fila. Il nucleo originario del paese si sviluppa attorno a Via Nazionale, che collega il porto commerciale alla strada statale. Sulla strada principale si affacciano negozi, bar, ristoranti che offrono tutto quello di cui il turista può aver bisogno. Il porto, oltre a garantire i collegamenti ogni venti minuti con La Maddalena delle compagnie Enermar e Saremar, costituisce dopo Olbia e Golfo Aranci il secondo approdo per i traghetti provenienti dal continente. La Enermar assicura collegamenti giornalieri per Genova, mentre un traghetto delle linee Lauro arriva da Napoli una volta la settimana. Dalla stazione ferroviaria di Palau partono anche le pittoresche corse del trenino con locomotiva a vapore che passando per Tempio Pausania giungono fino a Sassari ed Alghero. NUMERI UTILI Trasporti

3 Enermar traghetti, Medmar, Azienda Autonoma di Soggiorno: Ferrovie della Sardegna: / Autonoleggio e motonoleggio Naus, Trecentosessantagradi noleggio, Automotonoleggio Acquableu, piazza Municipio 4, , Hotel e campeggi Campeggio: Acapulco (Punta Palau) Alberghi: Hotel Palau / Hotel Piccada / Hotel del Molo Hotel Palau via Baragge tel Ristoranti Porticciolo Zio Nicola Franco, via Capo d Orso 1, La Gritta, località Porto Faro, Robertino, Via Nazionale 20, PORTO RAFAEL N E Vhf 16 Tel L approdo di Porto Rafael è costituito da due pontili in legno, lunghi un decina di metri ciascuno, capaci di ospitare fra le dieci e le venti imbarcazioni di medie dimensioni. Il porticciolo è riconoscibile per l omonimo villaggio soprastante. Immediatamente a S del porticciolo si può dare ancora in dieci metri d acqua. Il fondale algoso ne sconsiglia l ancoraggio notturno. Il porticciolo è esposto ai venti di Grecale e Tramontana. Dall altra parte di Cala Inglese, verso N, si trova la marina del Yacht Club di Porto Rafael: ampia e ben ridossata, dispone di oltre cinquanta posti barca. La marina è esposta ai venti del I quadrante. Gli yacht ormeggiati sulla parte esterna della banchina principale risentono della risacca. Il circolo nautico, situato all estremità settentrionale del porticciolo, dispone di ormeggi con acqua e corrente elettrica e assistenza tecnica. A terra inoltre si trovano negozi, ristoranti e locali. L insediamento di Porto Rafael è costituito da centinaia di ville edificate con il granito e immerse nelle bouganville, gelsomini e oleandri. Il piccolo borgo, mosso da viottoli e gradinate, accoglie una chiesa, un bar e alcune boutique. Si tratta di un insediamento dal carattere riservato ed esclusivo che prese l avvio negli anni sessanta dalla scelta di un nobile inglese che decise di farne il luogo delle proprie distrazioni e divertimenti, accompagnato da un colorato entourage. Fu così che la spiaggia divenne teatro di avventure e feste esclusive, rischiarate soltanto dalla luna. 2.2 ISOLA DI CAPRERA Le rosee scogliere di Punta Rossa costituiscono l ingresso orientale dell arcipelago. Grazie alla sua posizione strategica Caprera è rimasta per lungo tempo sotto la giurisdizione della Marina Miltare che di fatto ne ha salvaguardato l integrità. L istituzione del parco ha successivamente vincolato quest oasi naturale nel Caprera infatti, a differenza di La Maddalena, cui è collegata per mezzo di un ponte, è rimasta come le altre isole più settentrionali disabitata e selvaggia. Raggiungibile via terra da La Maddalena tramite il ponte della Moneta è anche meta di escursioni e trekking a piedi e in bicicletta. MONTE FICO Passare esterni alla boa verde per evitare i bassi fondali. PORTO PALMA La baia è ampia e ben protetta da tutti i venti. Vi sono due pontili della Marina Militare ed alcune grosse boe d ormeggio a Ponente. Le restrizioni militari riguardo l ancoraggio non sono più in vigore. Durante il giorno, fra le 9 e le 6, incrociano le imbarcazioni del Centro Velico Caprera. Meglio pertanto dare fondo all esterno del golfo, magari in prossimità delle splendide calette alle pendici del Monte Fico o intorno al selvaggio isolotto del Porco. Cala Fico non offre un buon ridosso dal vento ed è sconsigliabile ormeggiarsi per l affollamento di derive. Attenzione sul lato E di Porto Palma alla secca di mezzo metro, talvolta ma non sempre segnalata da una boetta. ISOLOTTO DEL PORCO Ancoraggio ben protetto dal Ponente a E dell isolotto. Ci si può avvicinare al pontile in granito dando una cima a terra. Il passaggio fra l isolotto del Porco e Punta Rossa è sicuro. Durante le esercitazioni militari viene impedito il transito e l ancoraggio. PUNTA ROSSA Lunga appendice sul lato meridionale dell isola, costituisce il crocevia strategico del mediterraneo da quando fu

4 edificata nel 1887 la Batteria di Punta Rossa dalla Marina del regno di Sardegna. Insieme alle altre due fortezze di Caprera, Arbitucci e Poggio Rasu, è interamente costruita a mano con blocchi di granito e calcestruzzo. Una boa conica verde segnala i bassi fondali fra questa e la punta. Mantenersi discosti anche dal lato E in quanto vi sono bassi fondali. CALA DEL CARABINIERE Situata subito a NE della fortezza di Punta Rossa, le dune racchiudono questa bella cala dalle acque cristalline ove è possibile dar fondo. E una buona alternativa alla più nota Cala del Relitto. CALA DEL RELITTO Subito a N di Punta Rossa c è una delle più suggestive spiagge di Caprera, ribattezzata Cala del Relitto per i resti di una nave naufragata agli inizi del 900. Nel corso della giornata è una delle mete preferite dei villeggianti della Maddalena. Sul fondo della spiaggia, nei mesi estivi, staziona un bar ambulante. La cala tuttavia da metà pomeriggio si svuota progressivamente e fino a mattina inoltrata del giorno successivo è possibile farsi incantare dall atmosfera unica del luogo. CALA PORTESE Una sottile lingua di terra collega Punta Rossa al resto dell isola: sul lato occidentale Cala Due Mari offre un ancoraggio diurno gradevole ma di piccole dimensioni e esposto ai venti prevalenti; a oriente invece si apre un ampia e candida insenatura denominata Cala Portese. Nelle giornate di Ponente lo specchio d acqua è ridossato dal mare anche se l imbarcazione è esposta al vento. E un buon ancoraggio per la notte, al tramonto la scogliera si colora di un rosso intenso e caldo. CALA BRIGANTINO Prestare attenzione agli scogli che circondano l ingresso, nelle giornate di Ponente la cala è piuttosto rafficata. Attenzione alle numerose vespe. CALA COTICCIO Ribattezzata dai francesi Tahiti, è una fra le più incantevoli insenature di Caprera. Ben ridossata con i venti da N, tuttavia con il Maestrale formato scendono sul mare raffiche verticali (catabatiche) che rendono difficoltose le manovre sottocosta. L ancoraggio migliore si trova sul lato E delle due insenature. L ancoraggio è poco agevole per la profondità del fondale e la conformazione rocciosa, ma merita indubbiamente dedicargli almeno mezza giornata. Cala Coticcio è formata da due piccole spiagge bianche. La cala è raggiungibile anche da terra tramite un sentiero. BAIA DI CANDEO Una vecchia banchina di roccia nascosta nel fondo dell insenatura la rende riconoscibile. Raggiungibile via terra a un ora a piedi dal forte Arbitucci, da mare invece se ne consiglia l approdo con il tender. PUNTA GALERA Attenzione alla secca che si distende sul prolungamento della punta per circa mezzo miglio. CALA NAPOLETANA Situata subito a SW di Punta Galera, è una bella cala che accoglie due spiagge. Ottimo ancoraggio per la sosta diurna, occorre prestare attenzione agli scogli in prossimità della riva. Il fondale è di sabbia e rocce. Protetta dal Levante, e quindi ideale quando si alza la brezza di mare proveniente dai settori orientali, è però esposta a tutti gli altri venti. Spesso affollata. PORTO GARIBALDI Prestare attenzione agli scogli affioranti e sommersi. Il fondale, di sabbia e roccia, è buon tenitore. Sulla spiaggia si possono osservare le strutture del Club Mediterranée. A N dell insenatura di Porto Garibaldi si apre un incantevole spiaggia denominata Cala Serena. E possibile raggiungerla da terra percorrendo la strada che circonda il Club Mediterranée. Poco affollata, viene frequentata soprattutto dagli ospiti del villaggio. Poco distante dal club è situato un agriturismo dove nei mesi estivi occorre prenotare. Vi si accede lasciando a dritta gli isolotti Italiani senza avvicinarsi troppo alla costa di Caprera o passando in mezzo tra i due isolotti più grandi. CASA DI GARIBALDI Immersa nella pineta sopra Porto Garibaldi si trova la celebre casa bianca dell eroe dei due mondi. La casa, che ospitò Garibaldi negli ultimi 26 anni della sua vita, è oggi sede del museo garibaldino, dove si possono apprezzare oggetti legati alla vita dell eroe fra cui il suo sestante, modelli navali, binocoli, e la collezione di sciabole. Museo Garibaldino, orario 9:00-13:00, tel PASSO DELLA MONETA Una strada collega Caprera con La Maddalena. I fondali sono bassi e cosparsi di scogli, e il passaggio sotto il ponte è possibile soltanto per natanti e piccole imbarcazioni a motore.

5 STAGNALI Costituisce l unico insediamento presente sull isola, ricavato dalle rovine di una caserma sabauda, oltre ad alcune residenze private ed una chiesa. PUNTA CODA L insenatura compresa fra Punta Coda e il Monte Fico è un ottimo ancoraggio, anche notturno, con i venti di Levante. Poco conosciuto dai diportisti è invece frequentato dai locali. Poco distante sono visibili gli edifici bianchi del Centro Velico Caprera. 2.3 LA MADDALENA E SANTO STEFANO Unico centro abitato dell intero arcipelago, La Maddalena è la base ideale per muoversi nell arcipelago. Tutte le isole sono infatti a distanza di poche ore di navigazione e comunque raggiungibili nell arco di una giornata. Dopo qualche giorno di rada trascorso nelle insenature incontaminate dell arcipelago, può essere piacevole godersi la vivacità del paese, dallo shopping ai locali notturni, dai ristoranti alle enoteche. Quest ultima oltre ai militari ospita sul lato occidentale un villaggio turistico. I GIARDINELLI Isola pianeggiante, collegata a La Maddalena da un istmo ampio quanto la strada che lo percorre. Meta balneare privilegiata dagli amanti degli scogli; dal mare l accesso è possibile esclusivamente con piccole imbarcazioni o battelini di servizio. CALA PETICCHIA Fondali scarsi lungo tutta la baia e scogli affioranti sul lato W. SPALMATORE Autentico rifugio per i diportisti è aperto solo ai venti di Grecale. Decisamente affollata durante tutta l estate. E più facile trovare posto verso sera, se si è fortunati ci si può ormeggiare in testa alla banchina in pietra (4 metri di fondale) che si trova al centro della baia. A terra si può cenare in pizzeria o sorseggiare l aperitivo su una terrazza con vista sulla baia. Sul lato settentrionale dell insenatura, davanti a una spiaggia, il fondale (4-6 metri) è buon tenitore. La cala è esposta ai venti del I quadrante. STAGNO TORTO Scogli affioranti e sommersi rendono accessibile questa insenatura soltanto con mare calmo. Verso il centro della cala ci si può ancorare in un fondale di 6 metri circa. La cala è chiusa a S dalla penisola dell Abbatoggia, dove sorge un villaggio turistico. BAIA TRINITA Non particolarmente rilevante dal punto di vista nautico è una delle spiagge più frequentate dell isola. Ripide dune di sabbia degradano velocemente verso il mare che qui, nelle giornate di Maestrale, dimostra tutta la sua potenza. CALA FRANCESE Nonostante una chiesetta bianca col tetto rosso cospicua, una lingua di rocce cela l ingresso a chi proviene da N. Sul lato NW, una banchina in granito dissestata, permette di dare fondo e di portare una cima a terra. Il fondale di sabbia e roccia rende consigliabile l uso della grippia, tuttavia la trasparenza dell acqua permette di scegliere con precisione dove dare fondo. Con Maestrale formato costituisce un ridosso dal mare ma non dal vento e la risacca risparmia solo la parte più profonda dell insenatura, si corre il rischio di arare. A E del molo i fondali sono bassi. PUNTA TEGGE È l estremo meridionale dell isola, una zona rocciosa molto suggestiva avvicinabile dal mare solo con piccole imbarcazioni. CAPO BIANCO Pericolo isolato (nero-rosso-nero). Due gruppi di lampi ogni 6 secondi. CALA DI VILLAMARINA Molto ben protetta da tutti i quadranti. L ingresso è individuabile dal fanale verde (un lampo ogni 4 secondi, portata 4 Mg), posto a Levante dell insenatura. In ingresso occorre mantenersi al centro, numerosi scogli affioranti e bassi fondali a W come a E. All interno della cala vi è una banchina con delle case abbandonate. La banchina è praticabile sul lato W, ove ci si può ormeggiare con la poppa a terra e dando fondo abbastanza vicino a riva (con forte Maestrale può convenire dare una cima a terra), e in testa, ove occorre prestare attenzione ai massi che sporgono minacciando la timoneria. Al mattino presto una bettolina fa scalo per il ritiro dei rifiuti nell area della banchina, contrassegnata con la vernice gialla, che occorre lasciare libera. Un sentiero collega la cala al vicino villaggio turistico. Inerpicandosi sul breve sentiero a E della cala invece, ci s imbatte in un estemporanea testa di granito dedicata a Galeazzo Ciano, posta al centro di una cava abbandonata.

6 VILLAGGIO VALTUR Nello specchio di mare antistante il villaggio, durante le ore diurne incrociano le derive della scuola vela. Cala Gavetta e Porto Massimo CALA GAVETTA 41 12,58N 09 24,37E Capitaneria Comune Ente Parco Nazionale dell Arcipelago della Maddalena Avvicinamento PROVENENDO DA W Fra i numerosi scogli e secche che caratterizzano questo tratto di mare, vi sono tre passaggi. Passaggio a N, Lasciare a sinistra lo Scoglio Bianco, identificabile per una meda piramidale alta 16 metri; passare fra Scoglio Bianco e la secca di Mezzo Passo, segnalata da un cilindro bianco e rosso con segnalamento luminoso a gruppi di due lampi bianchi ogni 6 secondi; lasciare a sinistra la serie di boe (a circa 500 metri) che circoscrivono l area dei bassi fondali; l allineamento ideale per l ingresso al porto è quello su Forte Camicio per 64. Passaggio di Mezzo Passo, lasciare a sinistra la secca di Mezzo Passo e a dritta quella del Palau, con una prua di 64 su Forte Camicio; la secca del Palau è identificabile per la meda a fasce orizzontali rosse e nere (di notte: 6 lampi bianchi scintillanti + un lampo lungo ogni 10 secondi) e da una boa cardinale N (nero-gialla) troncoconica. In prossimità della meda si estendono banchi rocciosi. Di notte l allineamento è segnalato dai fanali verdi fissi posti sull isolotto Chiesa l uno e su Forte Camicio. Passaggio a S, rotta privilegiata per chi proviene da Palau e Capo d Orso, quindi anche dei traghetti; lasciare a sinistra la secca del Palau e a dritta l isolotto Roma antistante l isola di Santo Stefano. L isolotto è identificabile per una colonna sormontata da una scultura bronzea. Individuato il passaggio fra i due pericoli, allinearsi su Forte Camicio per 14. Attenzione alle grandi boe d ormeggio non luminose nel tratto di mare fra la Maddalena e Santo Stefano. PROVENENDO DA E (Passaggio Chiesa) E possibile accedere a Cala gavetta anche da E, passando fra l isola di Santo Stefano e Caprera. Il tratto navigabile del passaggio ha una profondità minima di 4 metri, ed è individuabile per un fanale rosso posto sulla testata del frangiflutti e da boe verdi di cui una luminosa che delimitano i bassi fondali sul lato di Santo Stefano. Il passaggio è semplice ma occorre ricordare che le segnalazioni sono orientate in uscita da Cala Gavetta (Troverete quindi boe rosse a dritta e verdi a sinistra). Ingresso Una volta nel canale fra La Maddalena e Santo Stefano fare rotta per 014 sull allineamento dei due fanali isofase a periodi di 4 posti su Guardia Vecchia. Nella stagione estiva l ingresso è trafficato di imbarcazioni turistiche che si ormeggiano sul lato W, dedicato al transito. Mentre la parte orientale è organizzata per il diporto con quattro pontili galleggianti per imbarcazioni fino ai 13,50 metri. Si sconsiglia vivamente di dare fondo, ove necessario usare una grippia. La profondità in banchina varia dai 3 ai 6 metri. Il porto dispone dei principali servizi. Intorno a Cala Gavetta si è sviluppato il primo nucleo cittadino della Maddalena. Si tratta di una baia riparata da tutti i venti, che ospita il porto turistico. Caotica quanto affascinante, a ridosso delle banchine si possono facilmente raggiungere tutti i principali servizi. Ristoranti, pizzerie e negozi sono facilmente accessibili a piedi, mentre noleggiando uno scooter è possibile raggiungere in pochi minuti Caprera o salire lungo la strada panoramica di La Maddalena. Raggiungendo il ponte del Passo della Moneta è possibile effettuare lo sci d acqua. Il 22 di luglio si svolge la suggestiva festa patronale di Santa Maria Maddalena, durante la quale oltre alla festa in paese, in tarda serata le imbarcazioni locali e non solo escono in un processione che culmina con i fuochi d artificio di mezzanotte. PORTO MASSIMO 41 15,40 N 09 25,80 E L avvicinamento non presenta problemi, da N è cospicuo l insediamento turistico che si affaccia sullo specchio d acqua del porto. L ingresso della marina è segnalato da due fanali a luce verde e rossa. Ogni ormeggio dispone di acqua, elettricità, corpo morto, e ritiro rifiuti. Disponibile una gru da 10 t. In banchina vi sono alimentari, ristorante e bar. Nella stagione estiva le tasse portuali comprendono un servizio di collegamento via terra con La Maddalena. Profondità in banchina da 1 a 3 metri. Complesso residenziale che oltre a disporre di abitazioni private in affitto, ospita al suo interno l albergo Cala Lunga ( ), che dispone di spiaggia privata e servizi per le escursioni. A terra i servizi comprendono un piccolo supermercato, bar e ristorante. Il Diving Center oltre ad organizzare corsi PADI, gestisce le immersioni nelle acque del Parco Nazionale. Provenendo da terra, dal porto di La Maddalena ci si dirige verso destra, e si procede per 4,7 km., arrivando alla spiaggia di Spalmatore. Si prosegue poi per altri 1,6 km. Arrivando così alla spiaggia di porto Massimo. Particolarmente utile, per chi si ormeggia in banchina, è il servizio navetta di collegamento con La Maddalena, compreso nelle tasse portuali. Hotel Cala Luna, L arcipelago della Maddalena e la sua costa

7 Se noi potremo possedere la Sardegna non avremo più bisogno né di Malta né di altro. Essa quale stazione navale e militare e la più importante isola del Mediterraneo: possiede alla sua estremità settentrionale il più bel porto del mondo. La Maddalena è a 24 ore di vela da Tolone (porto della flotta napoleonico N.d.R.); copre l Italia e la sua posizione è tale che il vento favorevole ai francesi per navigare verso est è ugualmente propizio a noi per seguirli; se dirigono verso oriente vengono dritti a passarci accanto; in breve da qui si copre l Egitto, l Italia la Turchia. Horatio Nelson, Victory, Questo breve stralcio di un epistola inviata dall ammiraglio Nelson a suoi referenti in patria, illustra l importanza e la centralità che La Maddalena e il suo arcipelago hanno avuto da tre secoli a questa parte. L arcipelago è formato da due gruppi di isole e da una serie di isolotti e scogli: Caprera, La Maddalena Santo Stefano e Spargi ne costituiscono la parte meridionale più vicina alla Sardegna mentre Budelli, Santa Maria e Razzoli, situate a nord ovest di queste ultime si affacciano direttamente sulle Bocche di Bonifacio. Proseguendo ancora per nordovest si trovano le isole di Lavezzi e Cavallo che nonostante appartengano alla Corsica, dal punto di vista geomorfico sono assimilabili alle altre. L arcipelago, infatti, costituisce un frammento del basamento cristallino sardo-corso e la sua strutturazione si deve al fenomeno metamorfico del siluriano e al magmatismo del devoniano e del carbonifero. I venti prevalenti hanno esercitato nel corso del tempo un azione erosiva molto intensa, dando così origine a quella particolare forma dei graniti, i cosiddetti tafoni, che caratterizzano la morfologia delle isole. Il granito è sempre stato considerato una grande risorsa tanto che si ha notizia del suo sfruttamento fin da epoca romana: le colonne del Panteon furono appunto realizzate con materiale proveniente dall arcipelago. La prima presenza umana di cui si ha traccia risale al neolitico; i Romani, di cui un relitto rinvenuto a largo di Spargi ci da testimonianza, avevano battezzato l arcipelago per la sua particolare conformazione col nome di insulae cuniculariae. Nel corso dei secoli le isole erano stagionalmente abitate da i pastori dell entroterra gallurese che vi portavano i greggi al pascolo. Dal VII secolo La Maddalena divenne la base fissa di feroci pirati saraceni che la utilizzavano come ottimo nascondiglio da cui tendere gli agguati e partire per le incursioni. Sotto la giurisdizione delle repubbliche marinare di Pisa e Genova, finalmente si riuscì ad avere ragione dei predatori, e così una confraternita di monaci benedettini poté fondare un monastero dedicato a Santa Maria sull isola che ne ha poi tratto il nome. Nel 1283 l ammiraglio pisano Rosso Buscarino con la sua flotta di 16 galere, inseguito dalle 28 galere dall ammiraglio genovese Tommaso Spinola riparò alla Maddalena e fece erigere la torre d avvistamento di Guardia Vecchia sulla vetta dell isola. Tra la fine del Settecento e i primi dell Ottocento l arcipelago acquisì definitivamente quel ruolo strategico nel Mediterraneo che tuttora conserva. Più volte infatti i francesi cercarono di conquistare le isole: nel 1803, per circa un anno e mezzo, la flotta britannica comandata dall ammiraglio Nelson col tacito benestare dei Savoia, rimase alla fonda nella rada di mezzo schifo studiando i movimenti della Marina Napoleonica. Anche se l eroe di Trafalgar durante la permanenza nelle acque sarde non scese mai dalla Victory, ebbe modo di apprezzare l ospitalità ed il valore della cittadinanza maddalenina. Alle tre del pomeriggio del 19 gennaio del 1805 la Victory salpò per l ultima volta dalla Rada di Mezzoschifo e, guidando la flotta inglese all inseguimento delle navi francesi, portò il suo capitano fino a Capo Trafalgar all ultimo glorioso appuntamento col destino. Dopo la restaurazione, i Savoia, temendo sempre un attacco francese, fecero fortificare soprattutto le isole meridionali: Caprera è tuttora disseminata di caserme, fortini, batterie ma anche a Maddalena e a Spargi se ne riconoscono le costruzioni. Proprio Caprera a fine secolo fu scelta da Giuseppe Garibaldi come dimora dopo l atto di obbedienza a Vittorio Emanuele, rimanendovi fino alla morte, avvenuta il 2 giugno del Sull isola, oltre alla tomba, è rimasta la sua casa colonica trasformata in museo. Nel Novecento la frazione di Moneta sull isola della Maddalena fu colonizzata dalla Marina Militare che col passare degli anni ampliò ulteriormente l estensione della propria zona di competenza. Gli insediamenti ora si estendono dal ponte di Moneta appunto fino alla sede dell Ammiragliato in piazza del Comando, lambendo così la cittadina. Negli Anni 70, riconoscendo l importanza strategica che già Nelson aveva compreso, gli Americani stabilirono a Santo Stefano una importante base sommergibilistica del Mediterraneo, che oggi tuttavia è in fase di smantellamento. Nel 1994 per tutelare il patrimonio ambientale, rimasto integro fino a qualche anno prima sotto il demanio della Marina Militare, venne istituito il Parco Nazionale dell Arcipelago della Maddalena, con un estensione di 4937 ettari. Oggi la Marina Militare, la base americana e il turismo costituiscono i fondamenti dell economia della zona. Palau e La Maddalena sono i due poli urbani attorno a cui si sviluppano tutte le attività. Il porto sul litorale sardo, oltre a costituire il terminal per i traghetti, deve la sua espansione ad alcuni insediamenti turistici e a quelli della comunità americana di stanza a Santo Stefano. Maddalena invece, sembra godere di una vitalità autonoma, provenendo dalla Costa Smeralda, è forse l unico centro urbano dove anche d inverno si può apprezzare una certa vivacità. In maniera apparentemente impermeabile tra loro, vi convivono tre o forse quattro comunità distinte: Maddalenini, militari italiani, comunità americana e turisti. Forse per il ritmo incalzante dei traghetti, per un certo cosmopolitismo latente, per il traffico piuttosto intenso durante l intero arco della giornata, quando si arriva alla Maddalena non si ha l impressione di essere giunti in un paese di confine ma piuttosto in una capitale in miniatura. COSA VEDERE MUSEO NAVALE: vi si possono ammirare importanti reperti archeologici fra cui i resti della nave oneraria romana di Spargi, 120 a.c. (tel orari: , chiuso Domenica) GUARDIA VECCHIA: è il punto più alto di La Maddalena, offre una vista imperdibile su tutto l arcipelago; ANELLO STRADALE PANORAMICO: spesso percorre i punti più alti dell isola, offrendo una visione spettacolare. Costeggia anche il mare e permette di scoprire una varietà di spiaggiette isolate. TOMBA E MUSEO GARIBALDINO A CAPRERA: si possono ammirare i cimeli dell'eroe dei due mondi; PINETA DI CAPRERA: foltissima e verdeggiante. Gli arbusti spesso sconfinano sul mare e offrono un ampio riparo

8 dal sole estivo. FORTE NAPOLEONE A SANTO STEFANO: passato alla storia per il tentato assalto contro La Maddalena avvenuto nel 1793 per mano di Napoleone. GASTRONOMIA Lo Zimminu costituisce la più caratteristica specialità dell arcipelago: zuppa di pesce piccante, a base di crostacei, seppie, ombrine, triglie, scorfani, aragoste, sugo e capperi; la Fainé, ovvero farina di ceci; la Sebadas, sfoglia di pasta con formaggio dolce e filante; il coniglio selvatico cucinato arrosto; la porchetta ma soprattutto il capretto, cucinato in forno con grossi rami di rosmarino marino. Fra i vini sono imperdibili il Vernaccia, servito come aperitivo; il Cannonau; il Nuraghe Majore; e infine il Torbato secco, servito durante il pasto. Numeri utili Trasporti Noleggio auto Manconi, Noleggio bici e moto Cuccu, Noleggio Faggiani, Noleggio gommoni Loi, Noleggio gommoni Cuccu, Noleggio gommoni Nonnis, Taxi Acciaro, Taxi, Diving Diving Center Lavezzi, Diving Center La Maddalena, Alberghi Hotel Nido D aquila, Hotel Villa Marina, Hotel il Gabbiano, Hotel Garibaldi, Hotel Cala Lunga, Ristoranti Al Faone Mangana Tahiti Ristorante Aragosta, via Amendola 38, La Locanda del mirto Agriturismo Caprera SPARGI E SPARGIOTTO Terza isola dell arcipelago per grandezza, Spargi, il cui nome si deve agli asparagi selvatici che vi crescono, ha uno sviluppo costiero di 11 Km. L isola è completamente disabitata e vi sono alcune costruzioni diroccate che risalgono all ultimo conflitto, fra le quali spicca Forte Zanzotto. Spargi è particolarmente ricca di acqua e vegetazione, tanto da farne il rifugio ideale del famoso bandito G.B. Ferraciuolo. Il lato occidentale dell isola è inagibile in quanto esposto ai venti prevalenti e presenta scogliere alte; il lato orientale è invece un eccellente meta per le imbarcazioni da diporto. I due ridossi principali sono Cala Corsara, all estremità meridionale dell isola, ben protetta ma molto frequentata, e Cala Ferrigno, adatta anche alla permanenza notturna. Fra queste, vi sono numerose calette ove è possibile trovare ridosso e dar fondo, immergendosi nell atmosfera selvatica dell isola. CALA CORSARA L insenatura risulta abbastanza ampia perché al suo interno trovino riparo diverse imbarcazioni. Può rappresentare un buon ridosso per trascorrere la notte alla fonda. Nella sua parte occidentale si erge una sorta di faraglione alto sei, sette metri da cui tuffarsi nel blu intenso delle acque della rada. Da maggio a settembre, il Conte di Spargi accoglie e ristora i naviganti nei locali della sua dimora. Se si preferisce cucinare a bordo, vale la pena compiere un escursione a terra alla ricerca degli asparagi selvatici. SECCA CORSARA La secca è segnalata da una boa gialla e nera con fanale (luce bianca a sei scintillamenti più un lampo lungo, ogni 15 secondi, portata 5 Mg). La secca ha una profondità di 3 metri. CALA CONNERY Non rappresenta certamente un buon ridosso dai venti orientali, ma nelle altre condizioni rimane una meta incantevole dove trascorrere la giornata. L ideale è avvicinarsi con un imbarcazione di medie dimensioni. Giunti a terra, inconsuete

9 dune di sabbia, sormontate da cespugli di rosmarino selvatico separano con discrezione due spiagge consecutive. CALA FERRIGNO Ridossata dal Maestrale ma, in caso di tempo brutto, esposta alla risacca. Sono cospicui la casa bianca sulla costa e il molo sottostante. In ingresso occorre mantenersi sul lato di sinistra della cala per evitare lo scoglio dei gabbiani e i bassi fondali che dallo scoglio si estendono fino al molo. Tuttavia occorre prestare attenzione ai due scogli affioranti sull estremità di sinistra, sottocosta. E possibile ormeggiarsi con la poppa in banchina, per gli yacht più grandi è preferibile restare nella parte più esterna. L isola è deserta, con mezz ora di cammino siraggiungono le fortificazioni mimetizzate fra le rocce. PUNTA BONIFAZZINCA Scapolata la punta ci si espone direttamente al vento proveniente dalle Bocche di Bonifacio. CALA GRANO Identificabile per gli enormi blocchi granitici che formano grotte e pozze. CALA D ALGA E una buona alternativa a Cala Corsa, sebbene più esposta al Maestrale. Meno adatta alle imbarcazioni di grandi dimensioni. SPARGIOTTO e SPARGIOTTELLO Due splendidi isolotti, dal fascino inequivocabile, esposti sulle Bocche di Bonifacio. Ancoraggio impraticabile. 2.5 BUDELLI, SANTA MARIA E RAZZOLI Splendido gruppo di isole, costituisce il bastione N dell arcipelago. Le tre isole sono collegate dalla vera e propria piscina di Porto Madonna: acque limpide, fondali chiari e spiagge incantevoli. A un ora di navigazione da La Maddalena, il gruppo di Budelli, Santa Maria e Razzoli è imperdibile. Meglio però pianificare con attenzione la giornata in quanto qui il Maestrale può rinforzare con una velocità e una violenza inaspettate. I ridossi più sicuri con Maestrale e Ponente sono Cala Santa Maria e l imboccatura del Passo Cecca di Morto. SPIAGGIA ROSA Zona interdetta alla navigazione, ancoraggio e pesca. Famosa per i particolari riflessi rosa, la spiaggia è chiusa al turismo dal 1998, nel tentativo di ripristinare il pigmento rosa asportato dai bagnanti nel corso degli anni. L inconsueta colorazione è data dalle minuscole carcasse di conchiglie foraminiferi e briozoi. Le frequenti burrasche e la risacca nella stagione invernale rendono ancora più intensi i colori. Nell estate del 1964 Michelangelo Antonioni vi ambientò alcune scene del film Deserto Rosso. PASSO CECCA DI MORTO Il passaggio è interdetto alla navigazione, provenendo da S ci si può ancorare ridossandosi al Mestrale sulla costa di Budelli. Il fondale di sabbia e roccia è buon tenitore. L ormeggio per le imbarcazioni a vela è delimitato dai bassi fondali all imboccatura del passaggio. CALA TRANA Meno nota di altre cale, con bel tempo merita l ancoraggio. Al centro i fondali sono buoni fin sotto costa. CALA PIATTO Riconoscibile da una meda, poco ridossata, il fondale è di sabbia (5-8 metri). CALA SANTA MARIA In avvicinamento prestare attenzione alle due secche poste al centro della rada e segnalate da una boa. Vietato l ancoraggio, ormeggiarsi ai gavitelli rosa predisposti dall Ente Parco. Una lunga spiaggia bianca e caraibica, ideale per una passeggiata, un bagno di sole o magari improvvisare una partita a calcio con l equipaggio. Durante le prime ore del pomeriggio, dalle due alle quattro, la spiaggia è piuttosto frequentata per gli sbarchi dei tour organizzati: può essere un buon pretesto per lasciare l arenile e perlustrare l isola. Oltre a qualche abitazione isolata ci si imbatterà in un piccolo albergo dove potrebbe venir voglia di restare. ZONA VIETATA Completamente esposta ai venti da W, la zona circoscritta dall isolotto La Presa, Santa Maria e Razzoli, è comunque interdetta alla navigazione, ancoraggio e pesca. Raggiungibile a piedi da cala Santa Maria in dieci minuti oppure a remi varcando il suggestivo Passo degli Asinelli, si apre alla vista un incantevole e frastagliato bacino dalla natura incontaminata e dalle acque di una trasparenza assoluta. CALA LUNGA In entrata prestare attenzione agli scogli affioranti e sommersi, specie sul lato meridionale. Cala Lunga offre un buon ridosso eccetto per i venti da W. Si può dare ancora in entrambe le gole, in 3-4 metri con fondali di roccia e sabbia.

10 Sono presenti alcune boe d ormeggio disposte dal Parco. La gola settentrionale seppur meno pronunciata, è meglio orientata ai giri dei venti di Levante e quindi offre un ancoraggio più agevole. La punta che separa le due gole è attorniata di scogli sommersi. Non si può perdere la passeggiata all edificio diroccato del guardiano del faro. Al tramonto, le rocce granitiche del fiordo si accendono di un rosso infuocato. CALA GIORGIO MARINO Offre un buon ridosso da tutti i venti tranne che da W. Attenzione agli scogli che orlano la costa S di Razzoli, ci si può ancorare in 4 metri d acqua su fondo di sabbia. 2.6 Porto Pollo e Porto Pozzo Da Punta Sardegna a Punta Falcone Questo tratto di costa è caratterizzato da belle spiagge e insenature, tuttavia per la gran parte esposte ai venti prevalenti (Ponente e Maestrale), occorre perciò scegliere con cautela il proprio ancoraggio. In linea generale vi sono soltanto due ridossi notturni sicuri: Porto Pollo e Porto Pozzo. CALA TRANA Oltre a essere una bella spiaggia, in assenza di Maestrale costituisce un buon ancoraggio. Il fondale sabbioso degrada rapidamente, con un piccolo yacht si potrebbe quasi portare l ancora sull arenile. A terra le grandi dune sabbiose fanno la passione dei bambini, grandi e piccoli. PORTO POLLO Buon ancoraggio, protetto da tutti i venti ma non facilmente riconoscibile dal mare. Mantenersi al centro della baia, attenzione ai bassi fondali che si sporgono da NW a SE dell isolotto. A Mezzogiorno dell isolotto i fondali sono profondi ma degradano velocemente in prossimità di quest ultimo, meglio mantenersi sul lato costa. Il fondale, misto di alghe, sabbia e roccia non è sempre buon tenitore. Yacht dal pescaggio contenuto possono, con cautela, ormeggiarsi al pontile sull angolo orientale dell insenatura. In avvicinamento, prestare attenzione alle tavole da surf e le derive che incrociano nello specchio d acqua della baia. PORTO LISCIA Una penisola separa Porto Pozzo dall ampia baia di Liscia, ridossata da tutti i venti tranne che dai settori nordorientali. Attenzione alle due secche poste l una (1 metro) a ridosso dell estremità nordorientale della penisola, l altra, rilevante per chi proviene da NW, segnalata da un palo di ferro, situata a poche centinaia di metri dalla costa. Il campeggio, posto sulla penisola, è una delle mete predilette dai windsurfisti, la particolare conformazione della costa garantisce mare piatto e vento pulito. Un istmo sabbioso lega l'isola dei Gabbiani alla terra ferma aprendosi in due rade a mezzaluna, Porto Pollo e Porto Liscia, che costituiscono due magnifici specchi d acqua per il windsurf. Con Maestrale le due spiagge si riempiono di surfisti e spettatori, Porto Liscia, il più esposto, diviene il teatro dell esibizioni dei windsurfisti da salto, mentre le acque piatte di Porto Pozzo vengono solcato da derive, catamarani e surf da velocità. In un atmosfera allegra e colorata si inseriscono i tanti servizi offerti in questa penisola in cui le insenature di granito si alternano a calette di sabbia rosa: bungalow, roulotte, ristorante, discotecha oltre alla possibilità di noleggiare in spiaggia derive e windsurf. PORTO POZZO E un insenatura profonda circa due miglia e larga 500 metri. I fondali sono profondi e vi sono ottimi ridossi, tranne che con i forti venti settentrionali che possono provocare risacca. Il vento di Maestrale riesce ad infilarsi nell insenatura senza tuttavia agitare il mare. Il canale è praticabile solo di giorno. Oltrepassata l imboccatura sul versante occidentale sorge l approdo turistico dello Sporting Club Conca Verde (tel ). Si tratta di un molo di una cinquantina di metri con alcuni pontili galleggianti, che in alta stagione risultano piuttosto affollati. A S del canale è possibile ormeggiarsi ai pontili galleggianti della Sardanautica Porto Pozzo: 280 posti, peschaggio inferiore ai 2,3 metri, acqua ed elettricità in banchina, bar e servizi igenici, gru in banchina (12 t). Il fine settimana precedente il Ferragosto a Porto Pozzo si svolge una sagra con intrattenimenti folcloristici e una gigantesca frittura di calamari sulla spiaggia. Il paese era anche famoso per gli allevamenti di muggine da cui si estrae la prelibata bottarga. LA LICCIOLA Ideale ancoraggio diurno, occorre prestare attenzione agli scogli sul lato occidentale della cala. La spiaggia è un ampia mezzaluna di 200 metri dalla sabbia fine e chiara. Con il Maestrale la spiaggia è spesso teatro di violente mareggiate. ISOLE MARMORATA Buon ridosso dal Maestrale subito a S dell isola maggiore. Il passaggio fra le isole e la costa è profondo 1 metro. 2.7 SANTA TERESA DI GALLURA DA PUNTA FALCONE A CAPO TESTA

11 Oltre a offrire dei buoni ancoraggi questo tratto di costa, regala inaspettate spiagge di grande bellezza, spesso raggiungibili solo dal mare. La costa è esposta ai venti dominanti, le notti in rada sono pertanto consigliabili solo in condizioni di bel tempo consolidato. Di sicuro riferimento è il porto di santa Teresa e la baia di Santa Reparata. PORTO QUADRO Scogli emersi e sommersi all imboccatura, esposto ai venti di NW e W, l insenatura è riconoscibile per un imponente struttura alberghiera di dubbio gusto. Nelle giornate di Levante dichiarato, in prossimità di santa Teresa e Porto Quadro, si forma una corrente di due-tre nodi. SANTA TERESA 41 14,80 N 09 11,90 E Vhf 16, 06, Autorità marittima: Delemare Guardia Medica (cell / ) Carburanti orario estivo 8-20 AVVICINAMENTO Il fiordo di Longosardo dal mare è identificabile per l omonima torre che si erge sul lato W dell imboccatura e per l agglomerato di Santa Teresa che vi si oppone. Nello specchio antistante l imboccatura vi sono due secche rilevanti solamente per grosse imbarcazioni (3,4 metri), segnalate da una boa verde e una rossa. DI NOTTE L avvicinamento notturno è impegnativo. Fare rotta sul faro di Capo Testa (Tre lampi bianchi ogni 12 secondi, portata 17 Mg) finché si individua il fanale di Punta Corvo (faro a settori bianchi e rossi, periodo 3 secondi). Mantenersi all interno del settore bianco ( ) fino a che si individua il fanale lampeggiante rosso posto sulla testata del molo (un lampo ogni quattro secondi, portata 3Mg) allineato per con l analogo fanale (portata 7Mg) collocato nell entroterra. Attenzione: 1. navigando nel settore bianco, le boe che segnalano le secche sono difficilmente visibili. 2. La vicinanza del fanale verde abbinato al rosso di allineamento sulla testata del molo può destare confusione. 3. I traghetti sono frequenti e manovrano con una certa disinvoltura. 4. L ingresso è esposto ai venti da N. INGRESSO In ingresso tenersi discosti dal lato sinistro dell imboccatura fino a che si raggiunge la testata del molo dei traghetti, accostare poi verso la marina nella parte orientale del golfo. Ci si ormeggia con corpo morto, profondità in banchina 2,5 3,5 metri, 600 posti barca. Acqua ed elettricità in banchina, carburanti, ritiro rifiuti e gru di alaggio (100 t). I servizi portuali sono completi. Il centro storico fu edificato nel 1808 su volontà del re Vittorio Emanuele I, che lo battezzò con il nome della consorte. La pianta è tipicamente piemontese, con due piazze quadrangolari e le strade ortogonali. Prima dell avvento del turismo il paese viveva esclusivamente di pesca ed è famoso ancor oggi per le aragoste e il pescato locale. Attiva ancora, seppur ridimensionata, la pesca del corallo. Numeri utili Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo / Alberghi Corallaro, Località Rena Bianca, Hotel Belvedere Hotel Capo Testa e dei Due Mari Trasporti Autonoleggio e motonoleggio Grindibus Happy car Taxi Taxi Ristoranti Canne al vento La Torre, Via del Mare, Riva BAIA DI SANTA REPARATA Ampia baia con spiaggia dove si può dare fondo ma solo con tempo buono. Fondali dai due ai cinque metri. Esposta a N. Fondo di sabbia. CAPO TESTA Da terra, durante le giornate di Maestrale merita raggiungere le scogliere di Capo Testa per godersi lo spettacolo dei

12 cavalloni che si infrangono sui graniti. Il capo è contornato da scogli, per la maggiorparte affioranti. Cala Spinosa, che si apre esattamente a N, è un ottimo ancoraggio. Il fondo è sabbioso e vi sono circa 10 metri di profondità. Spiaggia di Monte Russu Si trova a 10 Km a ovest di Santa Teresa. Procedendo in direzione Castelsardo, girare a destra 6 Km dopo il camping Marina delle Rose. Il parcheggio è distante dal mare. Insenatura selvaggia, che trae il nome dalla tonalità che le rocce assumono al tramonto. Il tratto di spiaggia più bello si trova ai piedi del promontorio. SPIAGGIA DI LA MARMORATA E CALA SAMBUCO Poco distante dal centro di Santa Teresa, a ovest della torre spagnola. Dal paese, uscite in direzione Palau per la SS133. Dopo 5 Km girate al bivio segnalato sulla sinistra e procedete per circa un Km. Svoltate a destra prima del villaggio turistico. Subito dopo si giunge alla spiaggia di Cala Sambuco, nella parte orientale di Punta Falcone. Si tratta di un ampia spiaggia di sabbia bianca, contornata da calette rocciose e macchia mediterranea. Siamo nel tratto di costa più settentrionale della Sardegna, con una bellissima vista panoramica sull arcipelago della Maddalena. Vi sono due spiagge, una sede del Club Mediterranee. Qui soffia il vento di Grecale, ideale per i surfisti. Spiaggia di Cala Grande e Valle della Luna Superato l istmo di Capo Testa, imboccare a sinistra la strada bianca e percorrerla per circa un Km. Giunti al gruppo di villette girate a destra fino a un piccolo piazzale. Da qui un sentiero di meno di un Km fra la macchia conduce alla valle. La valle della Luna ha tre meravigliose calette, caratterizzate da massi granitici plasmati dal vento, acque cristalline e macchia selvatica e profumata. Il luogo è un famoso raduno della comunità hippie internazionale, attirati dalla selvaticità del luogo e dai suoi paesaggi lunari. NOTA IMPORTANTE Molti dati, numeri telefonici e indirizzi sono suscettibili di variazione, si consigliano pertanto i lettori di accertarsene preventivamente. Marina&Lifestyle Magazine non si assume alcuna responsabilità per danni o inconvenienti conseguenti a informazioni o errori contenuti in questo volume, siano esse obsolete o errate. Il testo ha carattere indicativo e non può prescindere dai portolani ufficiali. Pertanto, per una navigazione sicura, si consiglia di affiancare questo volume ai testi ufficiali nonché alle informazioni, numeri telefonici e aggiornamenti forniti dalle capitanerie e dagli enti locali.