Terziario Avanzato. Uno sguardo al sistema-bologna
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- Serena Riva
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1 Terziario Avanzato Uno sguardo al sistema-bologna
2 Il punto di partenza Il settore dei Servizi: breve quadro INDICE Il Terziario Avanzato Definizione Rilevanza economica e peculiarità Elementi di scenario Alcune considerazioni finali
3 IL SETTORE DEI SERVIZI: BREVE QUADRO La progressiva terziarizzazione è un fenomeno che accomuna tutte le economie avanzate ed è riconducibile a mutamenti nei fattori di domanda Consumo finale Nuovi bisogni delle persone correlati alla trasformazione della struttura della popolazione (invecchiamento) ed alla crescente elasticità della domanda rispetto ad alcune tipologie di servizi (formazione, salute, tempo libero, ecc.) Commercio internazionale Incremento dell interscambio estero di servizi più che proporzionale rispetto a quello di beni (nello scorso decennio, rapporto sul PIL aumentato in ambito UE ad un tasso medio annuo pari al 3% contro circa il 2%) Domanda intermedia Crescente ruolo ricoperto dai Servizi quali input intermedi nell ambito dei processi produttivi (R&S, controlli tecnici e collaudi, logistica, trasporto, consulenza aziendale, supporto informatico, selezione e fornitura di personale, ecc.) Attualmente nei Paesi OCSE il settore dei Servizi contribuisce alla formazione del 70% del PIL e dell occupazione
4 IL SETTORE DEI SERVIZI: BREVE QUADRO Oggi i Servizi rappresentano nella provincia di Bologna (e in generale in tutte le economie avanzate) il settore di maggior peso nel sistema economico locale. Oltre imprese registrate nel 2006, pari a circa il 60% del totale provinciale occupati nel 2006, pari a circa il 64% degli addetti provinciali 19 miliardi di euro il Valore Aggiunto nel 2005, pari al 68% del valore aggiunto provinciale alla luce di questi dati possiamo quindi affermare che il settore dei Servizi rappresenta un vero e proprio motore di crescita dell economia bolognese
5 IL SETTORE DEI SERVIZI: BREVE QUADRO La complessa articolazione del settore costituisce, per certi versi, una testimonianza della sua rilevanza. Ne fanno parte un ricco ed eterogeneo set di funzioni e attività: operative su più fronti (imprese, famiglie, pubblica amministrazione), su più mercati (credito, consulenza, distribuzione, turismo, real estate, progettazione, ICT, ecc.) e con diverse modalità (dagli schemi puntiformi con unità fortemente radicate nel territorio di appartenenza ai grandi sistemi a rete) Commercio Noleggio Alberghi e ristoranti Attività finanziarie Comunicazioni Trasporti Attività immobiliari Assistenza sociale Ricerca Informatica Istruzione Servizi alle imprese Servizi pubblici. Sanità
6 IL PUNTO DI PARTENZA Con questi numeri e con queste caratteristiche la dinamica del settore dei Servizi è in grado di condizionare le performance economiche dell intera provincia, anche a fronte di una marcata vocazione industriale che ancora oggi fa del sistema-bologna un modello di successo Da qui l intento di approfondire un particolare segmento dei Servizi, quello del Terziario Avanzato, menzionato in modo ricorrente nei dibattiti e sulla stampa, ma del quale spesso sfuggono i contorni, la rilevanza economica e le peculiarità
7 DEFINIZIONE IL TERZIARIO AVANZATO Il Terziario Avanzato, uno dei principali attori nell odierna Knowledge Economy Soddisfa e anticipa i bisogni di conoscenza, di cambiamento e di innovazione espressi nell ambito dei sistemi organizzativi e produttivi di imprese, enti ed istituzioni, intervenendo in una o più fasi delle loro specifiche filiere, spesso anche con una internalizzazione continuativa di attività e funzioni più o meno complesse oltre che con servizi spot
8 IL TERZIARIO AVANZATO In linea con la letteratura internazionale, si è considerato come Terziario Avanzato l insieme delle attività economiche appartenenti a quello che viene generalmente indicato come Financial & Business Services Sector e che comprende un eterogeneo panorama di servizi Servizi finanziari e assicurativi (i.e. intermediazione monetaria, assicurazioni e fondi pensione, attività ausiliarie dell intermediazione finanziaria e delle assicurazioni quali le società di gestione di fondi investimento, le società di investimento mobiliare, il leasing finanziaro; ecc. ) Servizi della conoscenza (i.e. consulenza aziendale, legale, amministrativa-fiscale; servizi in campo informatico; servizi di engineering/progettazione; comunicazione e marketing; R&S; certificazioni; ecc.) Servizi operativi (i.e. noleggio, gestione e valorizzazione immobiliare, servizi integrati agli immobili e alle infrastrutture, fornitura del personale, call center, ecc.)
9 IL TERZIARIO AVANZATO NELLA CLASSIFICAZIONE ATECO 2002 IL TERZIARIO AVANZATO J - ATTIVITA' FINANZIARIE K 70 - ATTIVITA' IMMOBILIARI Intermediazione monetaria Altre intermediazioni finanziarie Attività immobiliari su beni propri Assicurazioni e fondi pensione Locazione di beni immobili propri e sublocazione Attività ausiliarie di intermediazione finanziaria Attività immobiliare per conto terzi Attività ausiliarie delle assicurazioni e dei fondi pensione K72 INFORMATICA E ATTIVITA CONNESSE K73 RICERCA E SVILUPPO 721 Consulenza per installazione di elaboratori elettronici 722 Fornitura di software e consulenza in materia informatica 731 R&S nel campo delle scienze naturali e dell ingegneria 723 Elaborazione elettronica dei dati 732 R&S nel campo delle scienze sociali e umanistiche 724 Attività delle banche dati 725 Manutenzione macchine per ufficio e elaboratori elettronici 726 Altre attività connesse all informatica K 74 - ATTIVITA' DI SERVIZI ALLE IMPRESE K 71 - NOLEGGIO 741 Attività legali, contabilità, consulenza, studi di mercato, sondaggi 711 Noleggio di autovetture 742 Attività in materia di architettura, ingegneria e altre att. tecniche 712 Noleggio di altri mezzi di trasporto 743 Collaudi e analisi tecniche 713 Noleggio di altri macchinari e attrezzature 744 Pubblicità 714 Noleggio di beni per uso personale e domestico 745 Servizi di ricerca, selezione e fornitura di personale 746 Servizi di investigazione e vigilanza 747 Servizi di pulizia e disinfestazione 748 Altre attività di tipo professionale ed imprenditoriale nca
10 IL TERZIARIO AVANZATO RILEVANZA ECONOMICA E PECULIARITA Tutti gli indicatori relativi alla provincia di Bologna confermano la progressiva terziarizzazione dell economia locale e l accresciuto ruolo del Terziario Avanzato come fattore determinante della sua crescita e del suo sviluppo Vengono di seguito esaminati: gli ultimi dati strutturali disponibili alcuni dati recenti (2006) relativi alle società che operano nel comparto del Terziario Avanzato a Bologna
11 LE IMPRESE IL TERZIARIO AVANZATO Secondo i dati censuari, le imprese del Terziario Avanzato provinciale (incluse quelle individuali non soggette all obbligo di registrazione, ossia il popolo delle Partite IVA ) hanno raggiunto nel 2001 le unità, con un incremento del +83% rispetto al 1991, che ha portato il settore a rappresentare il 28,5% del totale delle imprese della provincia Nel 2001, le imprese bolognesi rappresentavano quasi il 29% del Terziario Avanzato regionale e il 2,6% di quello nazionale Nella città di Bologna si concentrano imprese del comparto (il 60% del totale delle imprese provinciali del Terziario Avanzato) Provincia di Bologna: Variazione % del numero di imprese per settore Agricoltura e pesca Estrazione di minerali Attività manifatturiere Energia elettrica, Gas e Acqua Costruzioni Commercio e riparazioni Alberghi e ristoranti Trasporti e comunicazioni Terziario Avanzato Istruzione e sanità Altri servizi pubblici, sociali e personali TOTALE -12% -13% -11% 3% -1% Fonte: nostre elaborazioni su dati Istat, Contabilità territoriale 2% 17% 15% 31% 33% -20% -10% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 52% 83% Fonte: nostre elaborazioni su dati Istat, Cesimento Industria e Servizi
12 GLI ADDETTI IL TERZIARIO AVANZATO Il Terziario Avanzato si conferma come il comparto caratterizzato dal maggiore tasso di incremento dell occupazione: tra il 1995 e il 2003 gli addetti (oltre a fine periodo) aumentano del 33% e la loro incidenza sul totale provinciale sale dal 12% al 15% In termini di Unità di Lavoro, la provincia di Bologna continua a rappresentare circa il 30% del Terziario Avanzato regionale e il 2,2% di quello nazionale Provincia di Bologna: Evoluzione delle Unità di Lavoro per settore (1995 = 100) Terziario Avanzato Industria in senso stretto Altri servizi Agricoltura Costruzioni Fonte: nostre elaborazioni su dati Istat, Contabilità territoriale In particolare, gli occupati nel comparto del Terziario Avanzato a Bologna città raggiungono le unità, pari al 70% degli addetti del comparto a livello provinciale.
13 IL VALORE AGGIUNTO IL TERZIARIO AVANZATO Nel 2003, ultimo dato statistico disponibile, il Terziario Avanzato bolognese ha realizzato un Valore Aggiunto di 7,5 miliardi di Euro, pari al 29,3% del PIL totale provinciale (24,5% nel 1995) 41,4% del PIL Servizi (35,7% nel 1995) Bologna mantiene inoltre inalterata la propria quota in ambito sia regionale che nazionale, rappresentando rispettivamente il 28% e il 2,3% del corrispondente PIL di settore % 45 41, ,9 35, ,4 29, ,5 Provincia di Bologna: Valore Aggiunto del Terziario Avanzato sul PIL Servizi e Totale Incidenza sul PIL Servizi Incidenza sul PIL Totale Fonte: nostre elaborazioni su dati Istat, Contabilità territoriale
14 DIMENSIONE D IMPRESA IL TERZIARIO AVANZATO Il Terziario Avanzato bolognese, in linea con la struttura del settore a livello nazionale, è fortemente caratterizzato dalla presenza di micro-imprese. Secondo i dati dell ultima rilevazione censuaria (2001): le imprese con meno di 20 addetti (99% del totale), di cui quasi quelle individuali (ditte, ma anche - e forse soprattutto - lavoratori autonomi e liberi professionisti) e oltre quelle dai 2 ai 19 addetti, complessivamente incrementate nel periodo di circa 11 mila unità 53% la quota degli occupati (circa ) nelle imprese con meno di 20 addetti, con punte massime intorno al 95% nel caso delle Attività Immobiliari e dei servizi di Noleggio Provincia di Bologna: % di addetti nelle micro imprese del Terziario Avanzato sull occupazione totale di comparto nel 2001 Fonte: nostre elaborazioni su dati Istat, Cesimento Industria e Servizi
15 IL TERZIARIO AVANZATO DIMENSIONE D IMPRESA Tanta voglia di fare impresa, ma forse un po troppo in piccolo Il Terziario Avanzato è stato il settore verso il quale, negli ultimi anni, si è indirizzato il maggior numero di nuovi piccoli imprenditori (anche individuali), e ciò è espressione del suo essere un mercato emergente ed in crescita e con relativamente basse barriere all entrata, in grado di convogliare, probabilmente più di altri settori, l interesse del fare impresa di soggetti anche con livelli di formazione medio-alti. La carenza di studi che esaminino in modo approfondito il settore, soprattutto con riferimento al tipo di rapporto che le micro-imprese hanno con il mercato non consente di esprimere valutazioni di merito. Ciò nonostante, una struttura così parcellizzata, composta da una miriade di realtà singole potrebbe non essere sostenibile nel tempo e richiedere, gioco-forza, il passaggio a forme societarie più strutturate
16 DIMENSIONE D IMPRESA IL TERZIARIO AVANZATO Accanto ad una sostenuta crescita di realtà imprenditoriali micro-piccole, il decennio ha visto anche la nascita di 20 nuove imprese con più di 100 addetti, salite così a 43 unità. Il maggior sviluppo in tale senso si è registrato nel comparto dell Informatica ed in quello dei Servizi alle Imprese. Le Attività Finanziarie, nel decennio si consolidano e nel 2001 contano 13 imprese con oltre 100 addetti; questo dato conferma la rilevanza del comparto delle attività finanziarie che occupa il 20% degli addetti del terziario avanzato bolognese. Fonte: nostre elaborazioni su dati Istat, Cesimento Industria e Servizi Provincia di Bologna: N. di imprese del Terziario Avanzato con più di 100 addetti Attività finanziarie Attività immobiliari Noleggio Informatica Ricerca e Sviluppo Attività di Servizi alle Imprese, di cui TOTALE Attività legali, contabilità, consulenza, studi di mercato Pubblicità Servizi di investigazione e vigilanza Servizi di pulizia e disinfestazione Altre attivita' di tipo professionale ed imprenditoriale n.c.a
17 LA NATI-MORTALITA IL TERZIARIO AVANZATO Il Terziario Avanzato bolognese è stato caratterizzato da una significativa dinamicità: nel periodo , i tassi medi di natalità hanno superato quello dei servizi tradizionali (Commercio, Alberghi e Ristoranti, Trasporti e Comunicazioni) e in alcuni casi (Noleggio e Informatica) si sono posizionati, unitamente alle Costruzioni, ai vertici della graduatoria intrasettoriale. Provincia di Bologna: Tassi di natalità/mortalità/sviluppo delle imprese per settore (media ) Fonte: nostre elaborazioni su dati Movimprese
18 LA NATI-MORTALITA IL TERZIARIO AVANZATO La dinamicità del settore potrebbe essere, in alcuni casi, vulnerabilità delle imprese L esame congiunto della natalità e della mortalità mette comunque in evidenza andamenti eterogenei: Alta natalità ma anche relativamente alta mortalità nel Noleggio, nelle Attività Finanziarie e, seppure in misura meno accentuata, nei Servizi alle Imprese. Tali dinamiche hanno portato i primi due comparti a registrare un tasso medio di sviluppo pressoché nullo e quello dei Servizi alle Imprese a collocarsi intorno ad un valore medio dello 0,8%. Alta natalità e relativamente bassa mortalità nell Informatica, nella Ricerca e Sviluppo e, ancorché in termini meno marcati, nelle Attività Immobiliari. I tassi di sviluppo, in particolare, della R&S e dell Informatica (2,5%) sono risultati, unitamente a quello delle Costruzioni (3,1%), tra i più alti a livello intrasettoriale. Quanto emerso, relativamente alla prima tipologia di comparti, è sì indice di vitalità ma, al tempo stesso, è espressione di settori (ancora) in evoluzione e caratterizzati da componenti di instabilità e ciò, indirettamente, potrebbe rappresentare anche un segnale di potenziale fragilità e vulnerabilità delle imprese.
19 IL TERZIARIO AVANZATO LE SOCIETÀ Numero di imprese Fatturato (mld ) Dipendenti Anno 2006 Valore Aggiunto (mld ) Terziario Avanzato , ,64 Totale provincia di Bologna , ,59 % 31% 11% 13% 16% Fonte: elaborazioni ERVET su Banca dati AIDA, 2006 I dati presenti nella tabella, sono relativi alle sole società di capitali, a quelle cooperative e a quelle consortili. Le società del terziario avanzato bolognese, rappresentano il 31% delle società presenti nella provincia di Bologna, occupano lavoratori con una media di circa 5,2 addetti per impresa (contro una media provinciale 12,9). Questo dato evidenzia la piccola dimensione delle imprese, anche quelle di natura societaria. Le società del terziario avanzato bolognese generano complessivamente, nel 2006, un fatturato pari a 5,62 mld ed un valore aggiunto pari a 1,64 mld. Le società che hanno un fatturato superiore ai 10 mln sono 79 (pari al 2,1% del totale), mentre quelle con un fatturato inferiore ai 2 mln sono pari all 88% del campione. Anche questo dato è probabilmente da correlare alla dimensione micro-piccola delle società del terziario avanzato.
20 IL TERZIARIO AVANZATO Dalla classifica delle prime 20 società del Terziario Avanzato bolognese, sulla base del fatturato 2006, emerge che: tra di esse vi sono numerose società di progettazione & sviluppo di software e di gestione di sistemi (C.S.E., CUP 2000, Di.Tech) nonché imprese (in larga misura cooperative) di global service (Manutencoop, Gamba Service, l Operosa) che, nel tempo, sono riuscite ad industrializzare attività originariamente a basso valore aggiunto e a offrire oggi, in modo integrato secondo la logica dell one-stop-shop, svariate tipologie di servizi operativi; inoltre, unitamente a grandi realtà attive, ad esempio, nella gestione di buoni Pasto (Day Ristoservice), nella logistica (Atiesse Group), nella concessione di pubblicità (Società Pubblicità Editoriale) e nella ricerca e consulenza economico-finanziaria (Prometeia, Crif), le principali società includono anche il mondo del fair & exhibition con la presenza di Promotor International e di O.N. Organizzazione Nike. queste 20 società, con fatturati compresi tra i 300 ai 20 milioni di euro, hanno realizzato un giro d affari totale di 1,3 miliardi di euro Fonte: elaborazioni ERVET su banca dati AIDA, 2006
21 e in questo quadro IL TERZIARIO AVANZATO
22 IL TERZIARIO AVANZATO In ambito regionale, Bologna, nella sua dimensione d area metropolitana, permane il polo principale del Terziario Avanzato, concentrando nel 2001 il 31% degli addetti regionali del comparto, in un contesto tuttavia costituito anche da poli minori, alcuni dei quali nel decennio scorso sono cresciuti a ritmi decisamente elevati Province Bologna Modena Parma Reggio nell'emilia Ravenna Forli'-Cesena Numero addetti Var. % 60% 76% 58% 82% 56% 72% Quota su totale regionale % 15% 11% 9% 8% 7% % 16% 11% 10% 8% 7% Rimini % 6% 7% Ferrara % 7% 6% Piacenza % 6% 6% Totale regione % 100% 100% Fonte: nostre elaborazioni su dati Istat, Cesimento Industria e Servizi
23 IL TERZIARIO AVANZATO ma con alti gradi di concentrazione locale in alcune attività A livello regionale vi sono alcune attività per la gran parte concentrate nell area bolognese, rispetto alle quali nel periodo essa ha ulteriormente rafforzato il proprio ruolo di polo di riferimento a scala regionale Per converso, vi sono alcuni ambiti nei quali la provincia di Bologna presenta un posizionamento relativamente più marginale rispetto ad altre realtà regionali e che nel decennio è andato acuendosi attività assicurative, banche dati, ricerca sociale ed umanistica, servizi informatici ed elettronica attività di engineering, collaudi e analisi tecniche, R&S nell ambito di alcuni comparti industriali
24 TERZIARIO AVANZATO ED INTERNAZIONALIZZAZIONE IL TERZIARIO AVANZATO Commercio estero nel 2006, secondo la WTO, l export mondiale dei cosiddetti Altri Servizi (tlc, finanza, informatica, royalties, licenze, servizi alle imprese e personali, ecc.) ha superato i miliardi US$, con un incremento del +185% rispetto al Nonostante una sensibile perdita di competitività, l Italia permane - seppure con un certo distacco da altri paesi europei (UK e Germania in particolare) - nella classifica dei primi dieci paesi esportatori di Altri Servizi a livello mondiale (quota del 3,35% nel 2006). Trasporti e viaggi Altri servizi TOTALE Export mondiale di Servizi (mld US$, prezzi correnti) Altri Servizi: Primi 10 esportatori mondiali nel USA 15,62% - UK 11,70% - Germania 6,70% - Giappone 5,05% - Irlanda 4,33% - India 4,27% - Olanda 3,60% - Italia 3,35% - Lussemburgo 3,26% - Francia 3,09% Var. % % 185% 129% Fonte: nostre elaborazioni su dati WTO
25 TERZIARIO AVANZATO ED INTERNAZIONALIZZAZIONE IL TERZIARIO AVANZATO I dati della Bilancia dei Pagamenti a scala provinciale indicano che nel 2005 la provincia di Bologna ha realizzato crediti sull estero di Altri Servizi per un valore complessivo di circa 480 milioni di Euro, pari al 24,3% del totale regionale e all 1,6% a livello nazionale. A livello nazionale, l area bolognese permane tra le prime 10 province esportatrici, con una quota costante ed in linea con quelle di altre realtà avanzate del Nord Italia, tutte però sostanzialmente rese marginali dall assoluto predominio delle aree di Milano e Roma (61% dell export italiano). Altri Servizi: Prime 10 province esportatrici (Aprile e Ottobre 2006) - Milano 41,50% - Roma 19,30% - Torino 5,46% - Bologna 1,61% - Genova 1,57% - Verona 1,52% - Biella 1,49% - Cuneo 1,34% - Firenze 1,18% - Brescia 1,08% Fonte: nostre elaborazioni su dati UIC
26 TERZIARIO AVANZATO ED INTERNAZIONALIZZAZIONE IL TERZIARIO AVANZATO Investimenti Diretti Esteri Il mondo dei Servizi, e in particolare quelli avanzati, è stato caratterizzato da un progressivo percorso di internazionalizzazione via IDE: nei primi anni 2000 in questo settore era investito circa il 60% dello stock mondiale di IDE (era il 25% nei primi anni 70) e, in tale quadro, risulta particolarmente crescente il ruolo dei Business Services (servizi alle imprese, informatica, R&D), con una quota sullo stock mondiale di IDE outward nei servizi salita dal 7% nel 1990 al 36% nel 2002 Finanza Servizi: ripartizione dello stock mondiale di IDE Outward per comparto Commercio / Distribuzione Alberghi e Ristoranti Trasporti e comunicazioni Business Services Servizi alla persona Altro / Non specificati Totale Servizi Fonte: Unctad % 1% 5% 48% 7% - 22% 100% % 2% 11% 34% 36% - 7% 100%
27 TERZIARIO AVANZATO ED INTERNAZIONALIZZAZIONE IL TERZIARIO AVANZATO nel periodo , il Terziario Avanzato nella UE15 è stato interessato da deals (4.765 intra-ue15 e extra-ue15), pari a circa il 30% del numero complessivo di M&A cross border che hanno visto coinvolte imprese europee in quegli anni. UE 15: numero di operazioni M&A realizzate nel periodo per settore Agricoltura Manifatturiero Energia, gas, acqua e Trasporti Commercio / Distribuzione Finanza e Real Estate Extra UE Intra-UE Totale % 0,6% 45,3% 11,5% 9,7% 12,3% Informatica, R&D, Servizi alle imprese ,9% Altri servizi ,5% Totale ,0% Fonte: DG ECFIN
28 TERZIARIO AVANZATO ED INTERNAZIONALIZZAZIONE IL TERZIARIO AVANZATO In termini di capacità attrattiva, l Italia si colloca in una posizione medio-bassa in ambito europeo, sia con riferimento agli IDE market-seeking sia a quelli di tipo efficiency/efficacy-seeking: nel biennio sono stati realizzati nel mondo 565 progetti di IDE rivolti all apertura/rilocalizzazione di Headquarters (market-seeking), la maggior parte dei quali in USA (80 unità), UK (64), Cina (38), Hong Kong (37), Singapore (36), Emirati Arabi (31), Canada (25), Australia (24), Germania (22) e Olanda (20). L Italia è stata interessata da 2 progetti. sempre nello stesso periodo, in Europa occidentale sono stati insediati via IDE del tipo efficiency/efficacy-seeking nuovi centri servizi (call/contact, back office e centri servizi IT), localizzati in larga misura in UK (123), Irlanda (62) e Germania (55) e, a seguire, in Olanda, Francia e Svezia (circa 30 iniziative ciascuno). L Italia ha attratto 13 progetti di investimento. In termini prospettici, l offshoring nel campo dei servizi è considerato un fenomeno in crescita..
29 TERZIARIO AVANZATO ED INTERNAZIONALIZZAZIONE IL TERZIARIO AVANZATO In uno scenario di internazionalizzazione anche dei servizi, un economia solo terziarizzata potrebbe non bastare. Nonostante non siano disponibili statistiche e studi specifici sugli investimenti esteri del Terziario Avanzato bolognese, i risultati di una recente analisi condotta a scala regionale evidenziano il limitato grado di internazionalizzazione raggiunto dal settore, sia rispetto agli altri comparti produttivi dell Emilia-Romagna sia rispetto alla performance del Terziario Avanzato a livello medio nazionale: a Gennaio 2004 le partecipazioni all estero del Terziario Avanzato regionale erano pari a 97 unità (circa il 5% del totale), con un grado di internazionalizzazione attiva piuttosto limitato (servizi di TLC/informatica: 0,7 e servizi professionali: 2,5), soprattutto in confronto al significativo processo di multinazionalizzazione promosso nell ambito del terziario tradizionale (commercio all ingrosso) nonché dell industria manifatturiera. sul lato dell entrata, permangono nel complesso su livelli relativamente modesti le partecipazioni estere in regione, con l aggravante di una relativa maggiore debolezza nei comparti avanzati (50 imprese a partecipazione estera su un totale regionale di 583 unità). Ciò si riflette in un grado di internazionalizzazione passiva inferiore a quello medio nazionale sia a livello complessivo sia a livello dei singoli settori produttivi (e in particolare, nei servizi di TLC/informatica).
30 TERZIARIO AVANZATO ED INTERNAZIONALIZZAZIONE IL TERZIARIO AVANZATO Grado di internazionalizzazione attiva e passiva dell Emilia-Romagna e dell Italia per settore (Gennaio 2004) Industria estrattiva Industria manifatturiera Energia, gas, acqua Costruzioni Commercio all ingrosso Logistica e trasporti Servizi di TLC e informatica Altri servizi professionali TOTALE Grado di internazionalizzazione attiva Emilia- Romagna 0,2 31,6 0,0 1,7 25,2 1,1 0,7 2,5 21,4 Italia 40,7 24,5 6,2 3,8 15,3 1,1 18,8 2,4 15,5 Grado di internazionalizzazione passiva Emilia- Romagna 10,1 11,8 3,6 0,7 6,3 2,1 4,3 0,5 8,1 Italia 5,1 15,1 7,7 1,1 14,9 5,8 23,4 6,2 11,8 Fonte: Ervet
31 ALCUNE CONSIDERAZIONI FINALI Il Terziario Avanzato e, in generale, il mondo dei Servizi come Driver dello sviluppo Gli sviluppi che il settore ha conseguito negli ultimi decenni hanno ormai fatto tramontare definitivamente la fase in cui esso svolgeva un mero ruolo di supporto ad altri comparti, quasi una sorta di follower nei processi di crescita economica. Progressivamente il complesso ed articolato sistema dei Servizi si è affermato come driver dello sviluppo, soprattutto in connessione al suo essere intrinsecamente strumento di modernizzazione in virtù di funzioni ad elevato valore aggiunto che gli sono proprie. Key Factor per l attrattività del territorio Il settore è considerato oggi dalla generalità dai governi locali e nazionali un importante asset per l attrattività, e ciò in virtù del fatto che la performance dell impresa è sempre più interrelata alle condizioni di sviluppo del proprio ambiente di riferimento ed alla qualità sistemica che esso offre, ossia alla disponibilità di un efficace ed integrato set non solo di risorse materiali (infrastrutture, manodopera, utilities, ecc.) ma anche di risorse immateriali (capitale cognitivo, regole, coesione sociale, ecc.).
32 ALCUNE CONSIDERAZIONI FINALI ALCUNE CONSIDERAZIONI FINALI La centralità del Terziario Avanzato nello sviluppo economico del nostro territorio è testimoniata dal fatto che esso negli ultimi anni si è evoluto a ritmi crescenti e oggi rappresenta una porzione importante della base produttiva e della ricchezza prodotta in ambito provinciale. Il settore ha, inoltre, mantenuto la propria posizione durante tutto lo scorso decennio sia a livello regionale come nazionale, rappresentando rispettivamente il 28% e il 2,3% del PIL di settore nonché il 30% ed il 2,2% dell occupazione. L analisi ha messo in evidenza un significativo grado di specializzazione, oltre che nel segmento finanziario ed assicurativo, in particolare nel campo dei servizi informatici e in quello del global service, nell ambito dei quali sono presenti anche realtà di eccellenza, con posizioni di leadership nei rispettivi mercati. In linea con il pattern nazionale (le cui uniche vere eccezioni sono sostanzialmente rappresentate dal polo milanese e, a seguire, da quello romano), il Terziario Avanzato bolognese risulta tuttavia ancora caratterizzato da una elevata frammentazione dell offerta e da un modesto grado di apertura internazionale.
33 ALCUNE CONSIDERAZIONI FINALI In uno scenario in profondo mutamento, dove il driving factor è rappresentato dalla progressiva globalizzazione dei mercati dei servizi, anche il Terziario Avanzato bolognese non sfugge alle problematiche legate alla crescita, alla competitività, alla presenza (diretta o indiretta) sui mercati esteri e all attrazione di investitori. E importante attivare un sistema di confronto in grado di individuare percorsi di sviluppo nonché strumenti di intervento che consentano di rispondere efficacemente alla (inevitabile) maggiore competizione, cogliendo le nuove opportunità di un mercato in forte crescita a livello internazionale. In questi termini, azioni specifiche di politica industriale (pardon, terziaria) possono andare dall organizzazione di specifici percorsi di formazione e di aggiornamento alla facilitazione di forme di aggregazione anche non tradizionali (consorzi, reti di imprese, catene in franchising, ecc.), dall incentivazione di percorsi di internazionalizzazione nonché di exploitation (sfruttamento della nuova idea/soluzione, mediante industrializzazione del prototipo, per far crescere il bacino d uso) alla predisposizione in chiave terziaria e moderna di forme di assistenza (vedasi i consorzi fidi) che consentano alle imprese terziarie di accedere a forme di finanziamento che sono, troppo spesso, loro precluse.
34 ALCUNE CONSIDERAZIONI FINALI Il terziario avanzato deve essere quindi considerato come un settore industriale, che non ha un ruolo alternativo rispetto al comparto manifatturiero, e che sta assumendo un peso sempre più rilevante nella crescita economica e nell attrattività del nostro territorio Il terziario avanzato è un elemento importante della competitività del territorio, i dati di confronto provinciale fanno riflettere La situazione complessiva mostra luci ed ombre; questo per via di un sistema dinamico che comprende alcune imprese in crescita e di qualità, ma strutturalmente debole ed esposto ai rischi di una competizione internazionale che coinvolgerà sempre più anche il nostro paese ed il nostro territorio Bologna, può cercare la strada di un rafforzamento delle attività terziarie che siano di sostegno al sistema locale, tentando al contempo un recupero di ruolo rispetto ai principali poli attrattivi nazionali Milano e Roma; è possibile una politica attrattiva mirata La ricerca di un rafforzamento del terziario è coerente con le prospettive di sviluppo urbano che vedono nelle funzioni terziarie una base importante di qualificazione del futuro sviluppo del territorio
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