C E N S I S. Analisi comparativa dei principali servizi per gli anziani non autosufficienti

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1 C E N S I S Analisi comparativa dei principali servizi per gli anziani non autosufficienti Roma, luglio 2005

2 La ricerca è stato realizzata da un gruppo di lavoro della Fondazione Censis Centro Studi Investimenti Sociali composto da Carla Collicelli (responsabile scientifico), Concetta Maria Vaccaro (coordinamento), Giuseppe Lubrano, Tommaso Manacorda, Elena Mariniello, Lorenzo Pardini.

3 INDICE 1. I nuovi anziani di fronte alla non autosufficienza Pag L articolazione territoriale dei fenomeni strutturali La risposta dei servizi Le Residenze Sanitarie Assistenziali Le modalità di regolamentazione Il censimento delle strutture L'Assistenza domiciliare integrata Le modalità di regolamentazione I volumi di utenza 48

4 La Fondazione Censis ha partecipato come Unità Operativa al progetto di ricerca finalizzata, finanziato dal Ministero della Salute ai sensi dell art. 12 bis, comma 6, del decreto legislativo , n. 502 e successive modificazioni, dal titolo La condizione dell anziano non autosufficiente Analisi comparativa delle attuali forme di tutela e delle potenziali prospettive. Il progetto di ricerca, coordinato dall ASSR, ha visto la partecipazione di nove Regioni e Province Autonome (P.A. di Trento, Lazio, Sicilia, Lombardia, Marche, Molise, Toscana, Veneto, Umbria) e si è posto, tra gli obiettivi principali, la conoscenza delle forme di sostegno messe in campo dalle singole Regioni ed Enti locali nei confronti degli anziani, in particolare non autosufficienti. Il Censis ha avuto il compito dell'elaborazione delle risultanze di un monitoraggio, realizzato nelle aree territoriali delle nove Regioni/Provincia Autonoma partner, di due servizi strategici, l Assistenza Domiciliare Integrata e le Residenze Sanitarie Assistenziali, allo scopo di valutare sia le dimensioni delle due tipologie d offerta presenti sul territorio che le modalità della loro regolamentazione.

5 12371_03 Analisi comparativa dei principali servizi per gli anziani non autosufficienti 1. I NUOVI ANZIANI DI FRONTE ALLA NON AUTOSUFFICIENZA L'emergenza invecchiamento è la preoccupazione che al momento attuale più interessa il sistema del welfare italiano. La progressiva rapida crescita del numero di over 65 nel nostro Paese, sebbene accompagnata dal radicale mutamento delle condizioni e degli atteggiamenti legati a questo segmento d'età (come dimostrato da un largo spettro di lavori Censis), impone una generale riconsiderazione delle politiche e dei servizi dedicati espressamente a questa fascia di cittadini. E vero, infatti, che i nuovi anziani si caratterizzano proprio per una crescente consapevolezza della necessità di investire sulla propria salute al fine di ritardare gli effetti negativi dell avanzare dell età e per la conseguente adozione di comportamenti responsabilizzati di cura di sé, prevenzione e controllo dei fattori di rischio legati a non corretti stili di vita. Infatti secondo una recente indagine Censis, realizzata per conto dell'agenzia per i Servizi Sanitari regionali 1, è il 54,0% degli anziani a considerare centrali le abitudini e il modo di vita come determinanti dello stato di salute, il che comporta l adozione di alcuni comportamenti di cura di sé che vanno dal controllo dell alimentazione all impegno in attività fisiche e mentali in grado di mantenere in forma il corpo e la mente anche in tarda età (fig. 1). Tuttavia, nonostante l impegno e lo sforzo per mantenersi in buona salute, permane tra gli anziani la pervasività della paura della non autosufficienza (è il 40,7% degli over 65 ad indicare come principale preoccupazione l'insorgenza di una malattia o un evento invalidante), nonostante le condizioni di salute di questo segmento di popolazione, secondo la stessa autovalutazione degli anziani interpellati, risultino per lo più buone o comunque accettabili (è quasi il 50% degli anziani a ritenere il proprio stato di salute ottimo o buono e il 32,3% soddisfacente). 1 Censis-Assr, Sviluppo ed estensione della metodologia di analisi della domanda di salute e della soddisfazione dei cittadini verso il Ssn, FONDAZIONE CENSIS

6 12371_03 Analisi comparativa dei principali servizi per gli anziani non autosufficienti Fig. 1 - Opinioni degli anziani sui fattori che determinano un buon stato di salute (val. %) La fortuna 4,7% I progressi della medicina 7,5% I fattori ereditari 4,3% Altro 4,0% Programmi di prevenzione ambientale 9,3% Le abitudini, il modo di vita di una persona 54,0% Le condizioni dell'ambiente in cui si vive 16,2% Fonte: indagine Censis, FONDAZIONE CENSIS

7 La non autosufficienza si pone infatti al margine estremo di una condizione di difficoltà di movimento o di ridotta autonomia che riguarda comunque una parte consistente degli anziani: complessivamente è il 32,0% a sentirsi condizionato nei movimenti e in particolare nel 75,5% dei casi si tratta di ostacoli che si incontrano in casa; complicanze motorie che vengono evidenziate anche dalla quota marcata di rispondenti che indica come primo e principale ambito di limitazione quello domestico (tab. 1). L'incidenza delle malattie croniche nella popolazione anziana, peraltro, secondo quando rilevato dall ultima indagine Multiscopo dell Istat, è certamente significativa; l'80,6% di questo segmento soffre infatti di almeno una malattia cronica, e se circa il 30% dei malati cronici comunque si considera in buona salute, è il 73,9% degli ultrasessantacinquenni ad aver assunto farmaci nei due giorni precedenti alla rilevazione (tab. 2). In particolare più della metà degli anziani (56,5%) soffre di artrite o di artrosi, il 39,7% di ipertensione, il 25,3% di osteoporosi ed il 13,4% di diabete. Si tratta inoltre di malattie che, fatta eccezione per l'artrite/artrosi, hanno aumentato la propria incidenza sul totale della popolazione italiana negli ultimi anni. Se i problemi di salute e di movimento sono difficoltà comuni tra gli anziani, la perdita della autosufficienza rappresenta però il vero turning point, ovvero il momento che rende necessario l'intervento di una assistenza costante e continuativa. Ad oggi, sempre secondo la già citata indagine Censis ASSR del 2004, è il 75,1% degli anziani italiani che, in caso di malattia od invalidità, riceve aiuto dai figli, il 41,6% dal coniuge/convivente, il 20,6% da altri parenti e il 4,1% dai vicini (fig. 2). Si tratta di un carico assistenziale che le famiglie faranno sempre più fatica a sopportare, soprattutto alla luce del rapido incremento previsto per i prossimi trent'anni del numero di non autosufficienti, ma nello stesso tempo anche per l'evoluzione dei nuclei familiari (meno figli, meno matrimoni, aumento dei nuclei monocomponenti) che sta progressivamente modificando il tessuto sociale. Le stime previsionali elaborate dal Censis evidenziano per il futuro infatti un costante aumento degli anziani in condizione di non autosufficienza (tabb. 3, 4 e 5):

8 Tab. 1 - Gli anziani condizionati nella mobilità dalla presenza di ostacoli fisici, per età (val. %) Le è capitato recentemente di sentirsi condizionato nel movimento per la presenza di ostacoli fisici da Lei superabili con fatica? anni anni anni anni 85 anni e oltre Totale Sì, spesso 6,0 8,7 14,8 18,6 30,6 13,4 Sì, qualche volta 11,5 19,2 20,1 23,0 25,3 18,6 No, mai 82,5 72,1 65,1 58,4 44,1 68,0 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: indagine Censis, 2004

9 Tab. 2 - Popolazione di 65 anni ed oltre per condizione di salute, alcune malattie croniche, consumo di farmaci negli ultimi due giorni precedenti l'intervista (dettaglio regionale) - Anno 2002 (per 100 persone della stessa zona ed età) In buona salute (a) Con almeno una malattia cronica Cronici in buona salute (b) Diabete Ipertensione Artrosi Artrite Osteoporosi Malattie allergiche Disturbi nervosi Ulcera gastrica o duodenale Consumo di farmaci negli ultimi due giorni Piemonte-Valle d'aosta 36,3 74,6 28,6 11,3 36,6 45,2 19,7 6,8 9,6 8,5 71,3 Lombardia 38,7 76,1 29,0 11,4 33,6 50,1 23,2 8,3 7,9 6,3 72,2 Trentino - Alto Adige 45,9 70,3 34,2 8,5 32,6 46,4 16,3 5,2 9,2 5,8 68,7 Veneto 36,6 78,2 28,2 13,0 40,4 49,3 19,4 7,7 8,3 7,7 78,2 Friuli - Venezia Giulia 33,2 76,5 27,7 14,1 32,6 55,0 23,7 7,4 3,8 6,3 70,4 Liguria 37,3 79,1 29,6 12,3 43,8 56,1 27,7 6,8 13,1 7,5 71,6 Emilia - Romagna 37,5 80,1 29,6 12,8 36,4 54,5 20,1 7,1 9,9 8,6 79,2 Toscana 37,0 79,6 31,1 11,4 31,6 54,4 27,2 8,6 7,8 5,8 75,6 Umbria 42,0 81,0 33,7 12,6 44,6 58,9 21,1 6,4 10,8 8,7 75,8 Marche 35,4 82,4 26,9 14,0 32,1 64,8 21,6 6,6 7,9 7,5 69,3 Lazio 35,8 81,0 29,0 12,8 45,6 58,1 26,9 6,8 11,9 7,1 72,6 Abruzzo 35,9 87,7 31,3 17,6 46,1 67,8 29,0 9,1 11,9 9,1 73,0 Molise 34,5 81,6 27,2 12,7 37,6 59,6 21,2 5,5 5,4 5,8 69,4 Campania 36,7 85,8 30,5 15,8 47,9 65,0 33,6 6,4 10,7 5,2 73,1 Puglia 32,7 84,3 27,2 19,7 44,8 59,7 30,6 6,3 14,2 8,4 75,4 Basilicata 33,7 87,9 26,5 10,5 43,8 68,8 33,8 6,4 7,9 16,5 71,8 Calabria 27,3 90,1 23,9 18,5 49,5 73,4 27,6 11,4 13,2 12,3 78,4 Sicilia 28,8 84,5 20,8 14,9 43,0 60,6 28,4 7,9 11,7 10,0 73,9 Sardegna 35,8 90,4 30,9 10,1 43,9 73,1 35,9 13,5 12,9 9,6 72,1 Nord-ovest 37,8 76,1 28,9 11,5 35,9 49,5 22,8 7,6 9,2 7,1 71,8 Nord-est 37,3 78,2 29,1 12,7 37,2 52,0 20,0 7,2 8,5 7,8 77,0 Centro 36,7 80,7 29,9 12,5 38,6 57,8 25,7 7,4 9,8 6,8 73,4 Sud ed Isole 32,7 86,1 26,6 16,1 45,4 64,6 30,7 8,0 11,9 8,8 74,1 Italia 35,8 80,6 28,4 13,4 39,7 56,5 25,3 7,6 10,0 7,7 73,9 (a) Esprimono un voto 4 o 5 in una scala da 1 a 5, ove 1 è lo stato peggiore e 5 quello migliore. (b) Per 100 persone affette da almeno una malattia cronica. Fonte: elaborazione Censis su dati Istat

10 Fig. 2 - Soggetto che fornisce assistenza in caso di necessità (val. %) Figli 75,1 Coniuge o convivente 41,6 Altri parenti 20,6 Vicini Badanti Amici e conoscenti Servizi sanitari territoriali Servizi sociali Volontari Altro Nessuno 4,1 3,6 2,5 1,0 0,8 0,8 1,4 2,7 Fonte: indagine Censis, 2004

11 Tab. 3 - Gli anziani (*) non autosufficienti in Italia (dettaglio regionale) - Anno 2004 (v.a. e var.%) v.a Var.% Piemonte ,8 Valle d'aosta ,1 Lombardia ,4 Trentino-Alto Adige ,2 Veneto ,5 Friuli-Venezia Giulia ,3 Liguria ,7 Emilia-Romagna ,8 Toscana ,0 Umbria ,8 Marche ,7 Lazio ,2 Abruzzo ,9 Molise ,0 Campania ,4 Puglia ,9 Basilicata ,7 Calabria ,0 Sicilia ,6 Sardegna ,7 Nord-ovest ,8 Nord-est ,3 Centro ,5 Sud ed Isole ,6 Italia ,5 (*) Stime riferite alla popolazione di 65 anni ed oltre Fonte: elaborazione Censis su dati Istat, ASSR

12 Tab. 4 - Le proiezioni statistiche degli anziani non autosufficienti in Italia (dettaglio regionale) - Anni (v.a.) Piemonte Valle d'aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Nord-ovest Nord-est Centro Sud ed Isole Italia Fonte: elaborazione Censis su dati Istat, ASSR

13 Tab. 5 - Le proiezioni statistiche degli anziani non autosufficienti in Italia (dettaglio regionale) - Anni (var.% rispetto al quinquennio precedente) Piemonte 19,0 14,9 8,0 6,8 6,7 Valle d'aosta 20,7 17,9 10,4 9,9 9,2 Lombardia 23,7 19,1 11,6 9,6 9,6 Trentino-Alto Adige 20,5 21,7 11,9 11,9 13,0 Veneto 21,0 19,4 11,7 10,5 11,0 Friuli-Venezia Giulia 17,1 16,2 8,5 6,8 7,0 Liguria 15,0 10,9 3,7 2,6 3,9 Emilia-Romagna 17,2 14,3 8,0 7,1 8,5 Toscana 16,6 13,8 7,4 5,9 6,8 Umbria 17,3 13,5 6,7 6,6 7,4 Marche 17,7 14,1 7,5 8,2 8,9 Lazio 23,1 17,6 10,3 9,3 9,5 Abruzzo 17,2 13,1 8,5 8,9 9,3 Molise 15,6 9,6 7,0 7,9 8,6 Campania 19,0 17,9 13,2 12,4 12,3 Puglia 20,3 18,4 12,5 10,8 10,2 Basilicata 17,4 10,4 7,3 8,6 9,5 Calabria 17,3 13,0 9,2 9,8 10,0 Sicilia 16,1 13,5 8,9 9,0 9,4 Sardegna 21,5 20,8 11,7 12,7 11,3 Nord-ovest 21,0 16,8 9,6 8,0 8,1 Nord-est 18,9 17,1 9,8 8,8 9,7 Centro 19,5 15,4 8,6 7,8 8,3 Sud ed Isole 18,3 15,9 10,8 10,6 10,5 Italia 19,4 16,3 9,8 8,9 9,2 Fonte: elaborazione Censis su dati Istat, ASSR

14 12371_03 Analisi comparativa dei principali servizi per gli anziani non autosufficienti - nel 2004 risultavano in Italia di anziani non autosufficienti stimati (il 20,2% del totale degli over 65) con un incremento rispetto al 2000 del 15,5%; - nel 2010 si prevede che il numero crescerà fino a toccare i , ovvero un'incidenza sulla popolazione over 65 pari al 22,5%; - i del 2025, infine, rappresenteranno il 24,0% del totale degli anziani italiani. L'insufficiente offerta di prestazioni socio-sanitarie indirizzate a questo segmento crescente di popolazione si coniuga quindi con il lento sfarinamento delle reti di supporto familiari (basti pensare al rapido mutamento dei nuclei familiari ed al calo demografico), che renderà la richiesta di servizi di assistenza sociale e sanitaria sempre più stringente. Il Servizio sanitario italiano in particolare è caratterizzato d'altra parte da una forte centralità dell'ospedale, e da investimenti ancora insufficienti nella medicina del territorio (riabilitativa e per la cronicità). Di fatto sono gli stessi anziani a manifestare scarsa conoscenza ed una certa impermeabilità all'idea di una sanità che superi i confini dell'ospedale e i tempi della fase acuta. In questo senso particolarmente significativa è la percentuale di over 65 (71,9%) che è risultata non conoscere il servizio di Assistenza domiciliare integrata. Se da un lato certamente concorrono a questo deficit di conoscenza strategie di informazione non sempre adeguate (nonostante gli intervistati ritengano le informazioni in loro possesso in larga maggioranza soddisfacenti) come pure l'estrema varietà di sigle che definiscono quest'area di servizi, dall'altro sembra confermarsi la difficoltà da parte dell'ageing population a riconoscere una sanità, anche in relazione a patologie di una certa gravità, esercitata fuori dall'alveo ospedaliero. Il mancato riconoscimento per un servizio decisivo per il sostegno e la cura degli anziani assume connotazioni differenti anche in relazione al territorio di riferimento. 12 FONDAZIONE CENSIS

15 12371_03 Analisi comparativa dei principali servizi per gli anziani non autosufficienti Una recente indagine Censis 2 tesa ad analizzare le propensioni degli over 60 in cinque regioni italiane evidenzia in questo senso situazioni molto diversificate: se infatti regioni come l'emilia Romagna presentano un livello di soddisfazione per il servizio di ADI abbondantemente superiore al 50% dei rispondenti, nelle altre aree oggetto di analisi le percentuali scendono drasticamente, evidenziando comunque come trasversale e condiviso denominatore la sentita necessità di potenziare i servizi di assistenza domiciliare (esplicitata da oltre il 74% dei rispondenti ed in particolare dagli anziani calabri e lucani con punte rispettivamente dell'80,3% e del 89,9%). 2 Censis-Pfizer, Invecchiare in salute, cinque regioni a confronto, FONDAZIONE CENSIS

16 12371_03 Analisi comparativa dei principali servizi per gli anziani non autosufficienti 2. L ARTICOLAZIONE TERRITORIALE DEI FENOMENI STRUTTURALI Le profonde differenziazioni dei contesti regionali rappresentano un motivo conduttore anche nell analisi dei dati strutturali sull invecchiamento della popolazione. I profili demografici dei territori oggetto di analisi infatti vedono convivere realtà fortemente diversificate (tabb. 6, 7, 8, 9, 10 e 11). Se si prende in considerazione l'indice di invecchiamento (pari all'incidenza della classe d'età over 65 sul totale della popolazione) riferito al 2003 si nota come: - l'indice di invecchiamento in Sicilia sia pari a 17,4%; - nel Lazio, Veneto, Lombardia e P.A. di Trento si collochi tra il 18% e il 19%; - in alcune regioni centrali (Marche, Toscana e Umbria) e nel Molise risulti al di sopra del 21% (rispettivamente 22,2%, 22,9%, 23,1% e 21,5%). La forte differenziazione delle caratteristiche demografiche della popolazione nei territori focus d indagine si ritrova per altro nell articolazione dell indice di vecchiaia (pari all incidenza degli ultra sessantacinquenni sulla classe d età da 0 a 14 anni) che passa dal 104,4% della Sicilia (per cui il rapporto tra over 65 ed under 15 è poco più di 1:1) al 185,8% dell Umbria fino al 191,4% della Toscana (dunque quasi due anziani per ogni 0-14enne). L'Umbria risulta anche la regione che fa registrare i valori più alti sia in relazione all'indice di dipendenza totale (55,0%), a cui però si accosta anche il dato dell'area molisana (54,5%), che per quanto riguarda l'indice di dipendenza anziani, che vede: - Umbria (35,8%), Toscana (35,1%), Marche (34,2%) e Molise (33,2%) segnalare un'incidenza di anziani sulla popolazione attiva superiore alla media italiana (28,9%); 14 FONDAZIONE CENSIS

17 Tab. 6 - La popolazione residente per classi di età - Anni (v.a. e var.%) v.a anni anni 65 anni e oltre Totale var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a var.% Piemonte , , , ,3 Valle d'aosta , , , ,6 Lombardia , , , ,1 Trentino-Alto Adige , , , ,5 Bolzano-Bozen , , , ,1 Trento , , , ,0 Veneto , , , ,7 Friuli-Venezia Giulia , , , ,1 Liguria , , , ,3 Emilia-Romagna , , , ,0 Toscana , , , ,3 Umbria , , , ,0 Marche , , , ,3 Lazio , , , ,4 Abruzzo , , , ,0 Molise , , , ,3 Campania , , , ,1 Puglia , , , ,1 Basilicata , , , ,0 Calabria , , , ,1 Sicilia , , , ,8 Sardegna , , , ,8 Nord-Ovest , , , ,7 Nord-Est , , , ,6 Centro , , , ,4 Sud ed Isole , , , ,9 Italia , , , ,0 Fonte:elaborazione Censis su dati Istat

18 Tab. 7 - La popolazione residente per classi di età - Anni (val.%) anni e 0-14 anni anni 65 anni e oltre Totale 0-14 anni anni oltre Totale Piemonte 12,2 66,2 21,7 100,0 12,3 65,8 21,9 100,0 Valle d'aosta 13,0 67,6 19,4 100,0 13,2 67,2 19,6 100,0 Lombardia 13,3 68,1 18,6 100,0 13,5 67,7 18,8 100,0 Trentino-Alto Adige 16,1 66,8 17,1 100,0 16,2 66,6 17,2 100,0 Bolzano-Bozen 17,1 67,0 15,9 100,0 17,1 66,8 16,1 100,0 Trento 15,2 66,6 18,3 100,0 15,2 66,4 18,3 100,0 Veneto 13,6 67,9 18,5 100,0 13,7 67,6 18,7 100,0 Friuli-Venezia Giulia 11,7 66,7 21,7 100,0 11,8 66,3 21,9 100,0 Liguria 10,8 63,2 26,0 100,0 10,9 62,9 26,2 100,0 Emilia-Romagna 11,9 65,5 22,6 100,0 12,1 65,2 22,6 100,0 Toscana 11,8 65,4 22,8 100,0 12,0 65,2 22,9 100,0 Umbria 12,3 64,6 23,0 100,0 12,4 64,5 23,1 100,0 Marche 13,0 65,0 22,0 100,0 13,0 64,8 22,2 100,0 Lazio 13,9 67,7 18,4 100,0 13,9 67,4 18,7 100,0 Abruzzo 13,8 65,4 20,8 100,0 13,7 65,4 20,9 100,0 Molise 14,1 64,6 21,4 100,0 13,8 64,7 21,5 100,0 Campania 18,3 67,1 14,6 100,0 18,0 67,2 14,8 100,0 Puglia 16,4 67,3 16,3 100,0 16,2 67,2 16,6 100,0 Basilicata 15,4 65,6 19,0 100,0 15,1 65,6 19,3 100,0 Calabria 16,3 66,3 17,4 100,0 15,9 66,5 17,6 100,0 Sicilia 16,9 65,9 17,2 100,0 16,7 65,9 17,4 100,0 Sardegna 13,6 70,0 16,4 100,0 13,4 69,9 16,7 100,0 Nord-Ovest 12,7 67,0 20,2 100,0 12,9 66,7 20,5 100,0 Nord-Est 13,0 66,8 20,2 100,0 13,1 66,5 20,4 100,0 Centro 13,0 66,4 20,7 100,0 13,1 66,1 20,8 100,0 Sud ed Isole 16,6 66,8 16,6 100,0 16,3 66,9 16,8 100,0 Italia 14,2 66,8 19,0 100,0 14,2 66,6 19,2 100,0 Fonte: elaborazione Censis su dati Istat

19 Tab. 8 - Indici strutturali della popolazione residente - Anni (val.%) Indice di vecchiaia (1) Indice di Indice di dipendenza vecchiaia (1) anziani (3) Indice di dipendenza (2) Indice di dipendenza (2) Indice di dipendenza anziani (3) Piemonte 177,5 51,2 32,7 177,4 51,9 33,2 Valle d'aosta 149,0 47,9 28,7 149,4 48,8 29,2 Lombardia 139,4 46,9 27,3 139,9 47,7 27,8 Trentino-Alto Adige 105,9 49,7 25,6 106,6 50,2 25,9 Bolzano-Bozen 92,6 49,2 23,6 93,8 49,7 24,1 Trento 120,5 50,2 27,4 120,3 50,6 27,6 Veneto 135,7 47,4 27,3 136,0 48,0 27,7 Friuli-Venezia Giulia 185,9 50,0 32,5 185,2 50,9 33,0 Liguria 241,6 58,2 41,2 240,1 59,0 41,7 Emilia-Romagna 189,5 52,6 34,4 186,6 53,3 34,7 Toscana 192,6 52,9 34,8 191,4 53,4 35,1 Umbria 186,4 54,7 35,6 185,8 55,0 35,8 Marche 169,7 53,9 33,9 169,9 54,3 34,2 Lazio 132,8 47,7 27,2 134,1 48,3 27,7 Abruzzo 150,6 52,9 31,8 152,2 52,8 31,9 Molise 152,0 54,8 33,1 155,2 54,5 33,2 Campania 79,8 49,0 21,7 81,9 48,8 22,0 Puglia 99,3 48,7 24,3 102,7 48,7 24,7 Basilicata 123,8 52,4 29,0 128,0 52,4 29,4 Calabria 107,1 50,8 26,3 110,9 50,5 26,5 Sicilia 102,1 51,8 26,2 104,4 51,6 26,4 Sardegna 120,8 42,8 23,4 125,1 43,0 23,9 Nord-Ovest 158,8 49,2 30,2 158,8 50,0 30,7 Nord-Est 155,9 49,8 30,3 155,2 50,5 30,7 Centro 159,1 50,7 31,1 159,5 51,2 31,5 Sud ed Isole 100,1 49,7 24,9 102,9 49,6 25,1 Italia 133,8 49,8 28,5 135,5 50,2 28,9 (1) (Popolazione (65 anni ed oltre)/popolazione (0-14 anni))*100 (2) (Popolazione(0-14 anni)+ Popolazione(65 ed oltre)/popolazione(15-64 anni))*100 (3) (Popolazione(65 ed oltre)/popolazione(15-64 anni))*100 Fonte: elaborazione Censis su dati Istat

20 Tab. 9 - Numero medio di figli per donna, speranza di vita alla nascita, tasso di nuzialità totale - Anni Numero medio di figli per donna* Speranza di vita alla nascita(*) Tasso di nuzialità totale(*) maschi femmine maschi femmine maschi femmine maschi femmine maschi femmine Piemonte (1) 1,19 1,23 1,19 76,5 82,5 76,3 82, Valle d'aosta (1) 1,25 1,30 1,35 76,5 82,5 76,3 82, Lombardia 1,25 1,27 1,26 76,7 83,0 76,6 82, Trentino-Alto Adige 1,46 1,47 1,48 77,3 84,1 77,0 83, Veneto 1,24 1,26 1,25 77,0 83,7 77,2 83, Friuli-Venezia Giulia 1,12 1,17 1,15 76,7 82,8 76,4 82, Liguria 1,08 1,12 1,09 76,8 82,6 76,6 81, Emilia-Romagna 1,23 1,24 1,23 77,2 83,4 77,1 82, Toscana 1,17 1,17 1,16 77,7 83,5 77,7 83, Umbria 1,22 1,22 1,17 77,9 83,6 77,9 83, Marche 1,21 1,22 1,21 78,4 84,2 78,0 83, Lazio 1,22 1,27 1,22 76,9 82,4 76,8 82, Abruzzo (2) 1,15 1,19 1,14 77,3 83,3 77,4 83, Molise (2) 1,15 1,16 1,10 77,3 83,3 77,4 83, Campania 1,47 1,48 1,41 75,7 81,4 75,5 81, Puglia 1,30 1,30 1,27 77,8 83,0 77,6 82, Basilicata 1,24 1,21 1,21 77,1 83,0 77,3 82, Calabria 1,23 1,26 1,25 77,5 82,9 77,4 82, Sicilia 1,41 1,43 1,37 76,7 82,0 76,7 81, Sardegna 1,03 1,06 1,01 76,8 83,2 76,5 82, Nord-Ovest 1,22 1,25 1,23 76,7 82,8 76,5 82, Nord-Est 1,24 1,26 1,25 77,1 83,5 77,1 83, Centro 1,20 1,23 1,20 77,4 83,1 77,3 82, Sud ed Isole 1,33 1,35 1,30 76,8 82,3 76,7 82, Italia 1,27 1,30 1,26 77,0 82,9 76,8 82, (1) Il valore della speranza di vita è relativo all'insieme di Piemonte e Valle d'aosta (2) Il valore della speranza di vita è relativo all'insieme di Abruzzo e Molise (*) Stime Fonte: elaborazione Censis su dati Istat

21 Tab Tassi generici per abitanti - Anni (val. per abitanti) Natalità Mortalità Nuzialità * * * Piemonte 8,5 8,5 8,2 11,4 11,9 10,9 4,2 4,0 4,1 Valle d'aosta 9,2 9,4 9,8 11,1 10,8 10,1 3,7 3,6 4,2 Lombardia 9,6 9,5 9,3 9,4 9,7 9,0 4,2 4,0 3,8 Trentino-Alto Adige 10,9 10,7 10,7 8,4 8,9 8,5 4,3 4,1 4,0 Veneto 9,5 9,5 9,3 9,3 9,4 9,0 4,3 4,4 4,2 Friuli-Venezia Giulia 8,1 8,2 8,0 12,0 12,4 11,7 3,9 4,0 4,0 Liguria 7,3 7,3 7,1 13,7 14,5 13,2 4,2 3,9 4,1 Emilia-Romagna 8,9 8,8 8,6 11,4 11,8 11,1 3,7 3,6 3,6 Toscana 8,4 8,1 8,1 11,5 11,8 11,1 4,4 4,2 4,3 Umbria 8,6 8,4 8,1 11,1 11,2 10,7 4,8 4,6 4,6 Marche 8,6 8,6 8,5 10,3 10,9 10,1 4,2 4,1 4,0 Lazio 9,5 9,7 9,3 9,4 9,8 9,5 5,6 5,3 5,4 Abruzzo 8,3 8,5 8,2 10,5 10,6 10,1 3,9 3,9 3,7 Molise 8,1 8,1 7,7 10,6 11,0 10,8 3,9 4,0 4,5 Campania 11,4 11,3 10,8 8,2 8,5 8,0 5,7 5,8 5,6 Puglia 10,0 9,8 9,5 7,9 8,3 7,6 5,2 5,2 4,9 Basilicata 9,2 8,8 8,8 9,3 9,5 9,1 4,5 4,8 4,6 Calabria 9,2 9,4 9,2 8,5 9,1 8,7 4,7 4,7 4,9 Sicilia 10,3 10,4 9,9 9,3 9,7 9,0 5,4 5,3 5,2 Sardegna 8,1 8,3 7,8 8,4 8,9 8,3 4,5 4,4 4,3 Nord-Ovest 9,0 9,0 8,8 10,5 10,8 10,0 4,2 4,0 3,9 Nord-Est 9,2 9,2 9,0 10,3 10,6 10,0 4,1 4,0 3,9 Centro 8,9 8,9 8,7 10,3 10,7 10,2 4,9 4,7 4,8 Sud ed Isole 10,1 10,1 9,7 8,7 9,1 8,5 5,2 5,1 5,0 Italia 9,4 9,4 9,1 9,8 10,1 9,5 4,7 4,5 4,5 (*) Stime Fonte: elaborazione Censis su dati Istat

22 Tab La dinamica della popolazione residente - Anni (val. per abitanti) Saldo naturale Saldo migratorio Crescita Totale (1) (2) (2) (2) Piemonte -2,9-3,4-2,7 7,3 12,4 10,6 4,4 9,0 7,9 Valle d'aosta -1,9-1,4-0,3 13,2 10,6 8,2 11,3 9,2 7,9 Lombardia 0,2-0,2 0,3 8,2 15,2 14,2 8,4 15,0 14,5 Trentino-Alto Adige 2,5 1,8 2,2 8,0 10,6 11,1 10,5 12,4 13,3 Veneto 0,2 0,1 0,3 10,2 14,1 11,6 10,4 14,2 11,9 Friuli-Venezia Giulia -3,9-4,2-3,7 10,7 9,6 8,0 6,8 5,4 4,3 Liguria -6,4-7,2-6,1 7,7 10,6 16,8 1,3 3,4 10,7 Emilia-Romagna -2,5-3,0-2,5 13,9 15,4 19,2 11,4 12,4 16,7 Toscana -3,1-3,7-3,0 8,6 17,7 11,5 5,5 14,0 8,5 Umbria -2,5-2,8-2,6 12,2 19,1 16,9 9,7 16,3 14,3 Marche -1,7-2,3-1,6 10,8 15,8 11,0 9,1 13,5 9,4 Lazio 0,1-0,1-0,2 5,5 11,5 13,3 5,6 11,4 13,1 Abruzzo -2,2-2,1-1,9 10,7 11,9 15,1 8,5 9,8 13,2 Molise -2,5-2,9-3,1 4,3 4,9 3,0 1,8 2,0-0,1 Campania 3,2 2,8 2,8 0,9 3,3 2,6 4,1 6,1 5,4 Puglia 2,1 1,5 1,9-1,0 2,7 1,1 1,1 4,2 3,0 Basilicata -0,1-0,7-0,3-1,0 0,9-0,3-1,1 0,2-0,6 Calabria 0,7 0,3 0,5-1,8 1,7-2,1-1,1 2,0-1,6 Sicilia 1,0 0,7 0,9 0,3 5,6 0,8 1,3 6,3 1,7 Sardegna -0,3-0,6-0,5 4,5 4,0 2,6 4,2 3,4 2,1 Nord-Ovest -1,5-1,8-1,2 7,9 13,9 13,5 6,4 12,1 12,3 Nord-Est -1,1-1,4-1,0 11,5 13,8 14,1 10,4 12,4 13,1 Centro -1,4-1,8-1,5 7,8 14,6 12,7 6,4 12,8 11,2 Sud ed Isole 1,4 1,0 1,2 1,0 4,1 2,1 2,4 5,1 3,3 Italia -0,4-0,7-0,4 6,1 10,5 9,4 5,7 9,8 9,0 (1) Differenza tra saldo naturale e saldo migratorio (2) Stime Fonte: elaborazione Censis su dati Istat

23 12371_03 Analisi comparativa dei principali servizi per gli anziani non autosufficienti - Lombardia (27,8%), Lazio e Veneto (27,7% per entrambe), P.A. di Trento (27,6%) e Sicilia (26,4%) far segnare un'incidenza del numero di anziani sulla componente 15-64enne decisamente inferiore. Anche l'analisi circa la composizione familiare della popolazione nei territori d'indagine evidenzia come ci si trovi di fronte ad aree territoriali molto diversificate con evidenti differenti potenziali ricadute in merito al problema dell'assistenza (tabb. 12 e 13). Se infatti nelle regioni del Nord e del Centro sono presenti in misura maggiormente consistente tipologie familiari più moderne quali i single, le famiglie monogenitoriali e le coppie senza figli, al Sud l'incidenza delle coppie con figli assume carattere preminente. In riferimento poi alla presenza di ultra sessantacinquenni che vivono da soli le regioni Lazio e Lombardia presentano le situazioni più rilevanti: - il Lazio evidenzia una percentuale pari al 34,3% di anziani soli sul totale degli anziani, con una quota in valore assoluto pari a anziani ( uomini pari al 17,7% e donne con un'incidenza sul totale delle over 65 del 46,3%, valore più alto tra le regioni italiane); - la Lombardia per un numero complessivo di anziani soli che rappresenta il 31% del totale della popolazione regionale in questa fascia d'età, con una scomposizione di genere che vede uomini (15,5% ) e donne (41,4%). In merito alla diffusione della non autosufficienza si rileva come l'area lombarda faccia segnare un incremento tra il 2000 e il 2004 pari al 18,4% del numero di anziani non autosufficienti (mentre per lo stesso periodo il numero complessivo di casi sull'intero territorio nazionale fa segnare un aumento del 15,5%) (cfr. tab 3). Tra le regioni oggetto d'indagine il Molise risulta invece quella con il minore incremento della non autosufficienza per il quadriennio, pari all'11,0%. 21 FONDAZIONE CENSIS

24 Tab Famiglie e persone per alcune tipologie, regione, ripartizione geografica e tipo di comune - Media Famiglie di single (a) Maschi (b) Single di 60 anni e più Femmine (b) Totale (b) Famiglie con Famiglie di 5 aggregati o componenti e più nuclei (a) più (a) (c) Coppie con figli (d) Nuclei familiari Coppie senza Monogenitori figli (d) (d) Figli celibi o nubili anni (e) Numero medio di componenti familiari Piemonte 27,2 36,2 72,0 59,7 3,1 3,5 51,7 37,2 11,1 68,9 2,4 Valle d'aosta 34,8 30,1 64,4 49,2 2,9 3,2 54,4 33,9 11,7 64,8 2,3 Lombardia 25,7 30,7 74,1 57,3 4,7 3,7 57,9 29,9 12,2 71,6 2,5 Trentino-Alto Adige 25,9 27,5 63,0 50,0 6,3 3,3 61,5 25,6 12,8 73,8 2,6 Veneto 22,5 41,4 74,5 62,4 7,3 6,6 59,1 29,2 11,7 72,5 2,7 Friuli-Venezia Giulia 26,9 39,1 75,8 61,8 3,3 5,8 54,7 32,9 12,4 74,0 2,4 Liguria 34,0 41,2 72,6 60,5 2,1 4,3 49,6 37,3 13,1 69,1 2,2 Emilia-Romagna 27,1 35,3 70,5 55,8 3,7 5,7 53,9 34,7 11,4 70,0 2,4 Toscana 25,6 37,5 75,8 60,3 5,4 9,8 53,2 34,8 12,0 73,0 2,5 Umbria 19,8 49,2 84,1 71,3 8,7 12,3 58,5 30,5 10,9 81,4 2,8 Marche 22,5 39,9 79,8 65,2 6,8 8,4 58,8 30,2 11,0 74,5 2,6 Lazio 30,8 36,8 66,5 55,0 5,0 4,3 60,1 26,0 13,9 76,9 2,5 Abruzzo 22,7 41,5 82,4 68,1 7,8 7,2 61,2 28,3 10,5 79,7 2,7 Molise 26,3 49,7 83,9 72,1 7,6 4,2 62,2 27,3 10,5 76,7 2,6 Campania 20,7 44,0 75,4 64,3 14,9 7,1 69,8 16,8 13,4 74,5 3,0 Puglia 18,0 43,8 83,8 72,0 10,8 4,7 67,2 22,0 10,8 76,5 2,9 Basilicata 21,2 45,9 84,5 70,8 9,5 2,9 65,2 25,9 8,9 78,0 2,8 Calabria 22,0 37,9 83,0 66,4 10,7 3,2 64,7 24,8 10,5 73,2 2,8 Sicilia 21,5 36,5 79,6 65,3 9,9 3,7 65,5 23,6 10,9 70,1 2,8 Sardegna 23,4 35,6 72,0 56,4 8,6 4,3 65,5 21,0 13,4 79,3 2,7 Nord-Ovest 27,2 33,8 73,1 58,4 3,9 3,7 55,2 32,8 12,0 70,6 2,4 Nord-Est 25,2 37,1 72,0 58,4 5,3 5,9 56,8 31,4 11,8 71,9 2,5 Centro 27,3 37,9 71,5 58,5 5,6 7,1 57,5 29,8 12,7 75,7 2,5 Sud 20,5 42,9 80,3 67,5 12,0 5,6 67,1 21,3 11,6 75,5 2,9 Isole 22,0 36,2 77,8 63,0 9,6 3,9 65,5 23,0 11,5 72,4 2,8 Italia 24,8 37,1 74,4 60,5 6,9 5,2 59,8 28,2 11,9 73,3 2,6 (a) Per 100 famiglie della stessa zona. (b) Per 100 single della stessa zona. (c) Famiglie composte da due o più nuclei o da un nucleo familiare con altre persone aggregate. (d) Per 100 nuclei familiari della stessa zona. (e) Per 100 giovani di anni della stessa zona. Fonte: Istat

25 Tab Persone sole di 65 anni ed oltre per sesso - Anno 2002 (v.a. e v. per 100 persone di 65 anni ed oltre dello stesso sesso) Maschi Femmine Totale V.A. % V.A. % V.A. % Piemonte-Valle d'aosta , , ,4 Lombardia , , ,0 Trentino-Alto Adige , , ,7 Veneto , , ,1 Friuli-Venezia Giulia , , ,1 Liguria , , ,7 Emilia-Romagna , , ,7 Toscana , , ,3 Umbria , , ,5 Marche , , ,4 Lazio , , ,3 Abruzzo , , ,1 Molise , , ,3 Campania , , ,8 Puglia , , ,7 Basilicata , , ,2 Calabria , , ,3 Sicilia , , ,7 Sardegna , , ,1 Nord-Ovest , , ,5 Nord-Est , , ,2 Centro , , ,9 Sud ed Isole , , ,7 Italia , , ,0 Fonte: elaborazione Censis su dati Istat

26 12371_03 Analisi comparativa dei principali servizi per gli anziani non autosufficienti E' in effetti molteplice lo spettro dei fattori che concorrono a determinare questa condizione, laddove accanto alla salute fisica e mentale occupano un posto preminente la variabile della condizione socio-economica (fin troppo spesso sottovalutata), ma anche il contesto ambientale ed il tessuto sociale nei quali gli anziani sono inseriti. Si tratta di aspetti, questi ultimi, in grado di condizionare inevitabilmente lo stile e la qualità di vita, finendo per influenzare in modo determinante l effettiva soglia della non autosufficienza. D'altra parte gli anziani appaiono generalmente come un segmento particolarmente debole sotto il profilo economico. Gli over 65 costituiscono una delle categorie maggiormente a rischio e ad alta vulnerabilità: al 2003 è infatti il 13,9% delle famiglie con almeno un anziano a risultare in condizione di povertà relativa (il 12,6% con un anziano e il 16,7% di quelle con due o più anziani) contro il 10,6% del totale dei nuclei familiari. La precarietà socio economica degli anziani appare per altro caratterizzata anche da una marcata differenziazione di genere, è infatti il 79% degli over 65 soli che sono in situazione di povertà relativa ad appartenere al segmento femminile. La condizione socio-economica costituisce in effetti una preoccupazione comune per gli anziani, in questo senso i dati della Indagine Multiscopo ISTAT evidenziano una percezione di indebolimento delle proprie possibilità economiche, diffusa soprattutto tra i nuclei familiari nei quali la persona di riferimento ha più di 65 anni di età (tabb. 14, 15, 16, 17 e 18 ). Se infatti, da una parte, questi nuclei si trovano a vivere in una casa di proprietà con maggior frequenza rispetto alla media della popolazione (nel 75,2% dei casi contro il 71,1% complessivo), sono anche quelli che lamentano con più intensità un peggioramento della propria condizione: il 45,4% dei nuclei con capofamiglia anziano (contro la media complessiva del 40,4%) dichiara infatti di aver assistito ad un peggioramento delle proprie condizioni economche FONDAZIONE CENSIS

27 Tab Famiglie con persona di riferimento di 65 anni ed oltre per giudizio sulla situazione economica attuale confrontata con quella dell'anno precedente e sulle risorse economiche negli ultimi 12 mesi (dettaglio regionale) - Anno 2002 (v. per 100 persone di 65 anni ed oltre) Molto, un po migliorata Situazione economica Invariata Molto, un po peggiorata Ottime o adeguate Risorse economiche Scarse Insufficienti Piemonte-Valle d'aosta 1,1 55,4 43,2 64,0 32,8 2,1 Lombardia 1,4 50,5 44,5 62,4 31,0 2,8 Trentino - Alto Adige 2,5 55,5 42,1 77,0 21,0 1,3 Veneto 1,8 40,6 57,6 57,8 38,0 3,9 Friuli - Venezia Giulia 2,3 56,2 41,4 60,1 38,4 1,6 Liguria 1,8 51,1 46,5 64,3 32,6 2,7 Emilia - Romagna 2,8 49,2 47,6 63,4 34,8 1,5 Toscana 2,0 47,3 50,4 55,9 39,8 4,0 Umbria 3,8 57,0 39,2 68,5 28,9 2,6 Marche 2,2 54,4 42,3 60,2 36,8 1,9 Lazio 2,9 52,1 43,4 58,2 36,4 3,3 Abruzzo 2,7 50,4 46,1 52,7 43,4 3,3 Molise 0,5 72,7 26,9 67,4 31,2 1,4 Campania 2,5 51,1 43,0 47,6 41,7 7,2 Puglia 5,1 48,5 45,6 54,1 38,5 7,0 Basilicata 3,9 62,2 33,5 62,9 34,2 2,6 Calabria 2,7 63,7 32,2 61,5 33,4 3,1 Sicilia 2,7 52,2 44,6 48,7 44,9 5,4 Sardegna 2,2 39,0 58,9 57,4 36,0 6,6 Nord-ovest 1,4 52,1 44,4 63,2 31,8 2,6 Nord-est 2,3 47,2 50,3 61,9 35,4 2,4 Centro 2,6 51,2 45,2 58,5 37,0 3,3 Sud ed Isole 3,1 52,0 43,6 52,6 40,3 5,7 Italia 2,4 50,9 45,4 58,5 36,3 3,7 Fonte: elaborazione Censis su dati Istat

28 Tab Famiglie con persona di riferimento di 65 anni ed oltre per titolo di godimento dell'abitazione in cui vivono (dettaglio regionale) - Anno 2002 (v. per 100 famiglie con persona di riferimento di 65 anni ed oltre della stessa zona) Titolo di godimento Proprietà Affitto Usufrutto Titolo gratuito Altro Piemonte-Valle d'aosta 73,5 16,9 3,9 4,3 0,5 Lombardia 69,7 19,9 3,7 3,2 0,0 Trentino - Alto Adige 70,4 14,7 9,3 2,5 0,9 Veneto 77,0 13,0 5,6 3,5 0,0 Friuli - Venezia Giulia 78,9 12,5 3,7 2,9 0,8 Liguria 71,7 21,4 3,5 1,7 1,0 Emilia - Romagna 79,5 13,9 3,7 2,3 0,3 Toscana 77,3 15,0 4,5 2,0 0,6 Umbria 82,8 9,6 2,5 2,5 0,3 Marche 83,3 6,9 3,5 4,0 0,7 Lazio 72,3 17,6 4,7 2,5 0,5 Abruzzo 79,6 11,3 2,7 3,7 0,4 Molise 87,6 7,0 2,8 1,9 0,0 Campania 58,8 30,6 2,4 2,2 2,0 Puglia 84,7 7,7 2,8 2,5 1,4 Basilicata 79,5 8,8 6,5 4,0 0,3 Calabria 80,5 8,9 2,9 4,6 1,6 Sicilia 82,1 8,6 2,9 4,6 0,7 Sardegna 84,0 11,9 1,5 1,6 0,3 Nord-ovest 71,1 19,2 3,7 3,4 0,3 Nord-est 77,8 13,5 4,9 2,9 0,3 Centro 76,4 14,6 4,3 2,5 0,6 Sud ed Isole 76,5 14,5 2,7 3,2 1,2 Italia 75,2 15,6 3,7 3,1 0,6 Fonte: elaborazione Censis su dati Istat

29 Tab Famiglie con persona di riferimento di 65 anni ed oltre che dichiarano problemi relativi all'abitazione in cui vivono (dettaglio regionale) - Anno 2002 (v. per 100 famiglie con persona di riferimento di 65 anni ed oltre della stessa zona) Spese per l'abitazione troppo alte Abitazione troppo piccola Abitazione troppo distante dai familiari Abitazione in cattive condizioni Piemonte-Valle d'aosta 51,6 2,6 17,2 2,5 Lombardia 53,6 4,8 16,5 4,3 Trentino - Alto Adige 34,1 3,1 9,9 4,6 Veneto 60,9 2,5 19,7 6,8 Friuli - Venezia Giulia 60,7 3,4 12,1 3,1 Liguria 51,2 4,9 16,2 2,2 Emilia - Romagna 65,6 5,0 12,5 3,7 Toscana 65,7 6,2 17,4 4,9 Umbria 53,0 4,2 16,2 3,3 Marche 59,1 4,5 20,6 3,8 Lazio 55,7 8,2 23,5 5,0 Abruzzo 60,5 5,1 15,8 5,3 Molise 47,8 8,0 25,2 7,3 Campania 44,4 11,6 18,1 11,1 Puglia 47,3 9,4 35,6 6,7 Basilicata 52,8 11,7 29,8 11,7 Calabria 45,3 11,7 24,6 9,6 Sicilia 48,2 10,1 33,4 6,8 Sardegna 61,3 3,8 25,2 5,0 Nord-ovest 52,7 4,2 16,7 3,5 Nord-est 60,8 3,7 15,0 4,9 Centro 59,3 6,7 20,5 4,7 Sud ed Isole 48,8 9,7 26,9 8,1 Italia 54,3 6,4 20,4 5,5 Fonte: elaborazione Censis su dati Istat

30 Tab Pensionati ed importo annuo delle pensioni, complessivo e medio per classe di età di 65 anni ed oltre - Anno 2002 Numero Totale complessivo Importo complessivo (mgl.di euro) Importo medio (euro) Numero di cui: Vecchiaia Invalidità Invalidità-Vecchiaia Importo Importo Importo Importo Importo Importo complessivo Numero complessivo Numero complessivo medio (euro) medio (euro) medio (euro) (mgl.di euro) (mgl.di euro) (mgl.di euro) Piemonte Valle d'aosta Lombardia Trentino - Alto Adige Veneto Friuli - Venezia Giulia Liguria Emilia - Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Nord-ovest Nord-est Centro Sud ed Isole Italia Fonte: elaborazione Censis su dati Istat

31 Tab Pensionati ed importo annuo delle pensioni e complessivo per classe di età di 65 anni ed oltre e tipologia di pensione - Anno 2002 (val. % sul totale regionale) Vecchiaia Invalidità Invalidità-Vecchiaia Importo Importo Importo Numero complessivo (mgl.di euro) Numero complessivo (mgl.di euro) Numero complessivo (mgl.di euro) Piemonte 50,3 50,0 5,4 3,2 0,2 0,3 Valle d'aosta 38,3 37,1 9,5 5,1 0,3 0,3 Lombardia 51,8 52,0 2,9 1,8 0,1 0,1 Trentino - Alto Adige 49,3 49,2 4,4 2,5 0,2 0,3 Veneto 48,9 49,3 3,9 2,4 0,1 0,2 Friuli - Venezia Giulia 44,1 45,8 5,5 3,0 0,2 0,3 Liguria 44,7 46,2 5,4 2,9 0,3 0,4 Emilia - Romagna 48,4 46,7 5,6 3,2 0,2 0,3 Toscana 44,0 44,8 6,0 3,3 0,2 0,3 Umbria 36,9 36,9 8,5 4,7 0,4 0,6 Marche 38,4 39,2 11,9 6,7 0,4 0,6 Lazio 43,6 51,1 8,4 4,2 0,3 0,4 Abruzzo 35,5 37,2 12,2 6,8 0,3 0,5 Molise 34,7 37,2 18,0 10,9 0,3 0,4 Campania 35,3 40,9 12,3 7,1 0,3 0,5 Puglia 39,9 43,5 12,2 7,4 0,2 0,3 Basilicata 36,0 38,8 18,5 11,4 0,2 0,3 Calabria 35,4 38,2 15,1 8,9 0,2 0,4 Sicilia 33,7 40,0 12,8 7,7 0,3 0,4 Sardegna 33,3 38,6 16,9 9,6 0,4 0,5 Nord-ovest 50,3 50,5 4,1 2,4 0,2 0,2 Nord-est 48,2 47,7 4,9 2,8 0,2 0,2 Centro 42,4 46,3 8,1 4,2 0,3 0,4 Sud ed Isole 35,7 40,3 13,4 7,8 0,3 0,4 Italia 43,6 46,1 8,0 4,4 0,2 0,3 Fonte: elaborazione Censis su dati Istat

32 12371_03 Analisi comparativa dei principali servizi per gli anziani non autosufficienti In particolare, tra le regioni oggetto di studio, spiccano i dati delle famiglie anziane del Veneto, che denunciano un peggioramento delle loro condizioni nel 57,6% dei casi, e della Toscana, il cui dato è pari al 50,4%. Tra gli anziani delle regioni indagate, sono soprattutto quelli del Molise, Umbria, Marche e Sicilia a poter godere della proprietà della casa in cui vivono, in percentuali superiori all'80%. Il fatto di possedere l'abitazione, in effetti, non è sempre necessariamente un vantaggio, specie in contesti cittadini e metropolitani infatti, i costi di mantenimento di un immobile possono risultare estremamente gravosi. Più della metà (54,3%) delle famiglie degli anziani lamenta infatti il peso di queste spese, mentre, sempre a proposito di disagio abitativo, una famiglia su 5 indica di soffrire in particolare la distanza dai familiari, ed il 5,5% manifesta disagio a proposito delle condizioni della propria abitazione. 30 FONDAZIONE CENSIS

33 12371_03 Analisi comparativa dei principali servizi per gli anziani non autosufficienti 3. LA RISPOSTA DEI SERVIZI L'evidente necessità di doversi confrontare con problemi di così grande rilevanza sollecita le Istituzioni allo studio e alla definizione di politiche e strumenti ad hoc e quindi allo stanziamento di risorse finanziarie adeguate. In effetti però negli ultimi anni è apparso lampante il ritardo con cui quest'emergenza è stata affrontata da parte del decisore pubblico, che spesso ha lasciato in toto l'onere della assistenza alle famiglie, che si trovano di frequente a dover ricorrere ad un aiuto privato. In più ad aggiungersi al ritardo con cui la macchina istituzionale ha affrontato il problema, spesso più in virtù di sollecitazioni spot che a seguito di progettazione e pianificazione sistemiche, si somma l'evidente dilemma della sperequazione tra le Regioni. Se si esaminano i costi Lea (Livelli essenziali di assistenza) al 2002 in relazione ai due servizi cardine dell'assistenza sanitaria territoriale si ha una rapida idea delle differenze regionali in merito alle risorse destinate per i due servizi (tab. 19). Basti citare come il totale pro capite per cittadino residente per la somma dei servizi oscilli tra i 177,21 euro della Provincia Autonoma di Trento ai 9,99 della Regione Campania per una media nazionale pari a 52,11 euro per residente. Si tratta di differenze talmente marcate da non poter essere giustificate da specificità territoriali o di composizione demografica. E' chiaro d'altronde come la multidimensionalità della condizione di non autosufficiente (non esiste tuttora in letteratura una definizione condivisa dello status di non autosufficiente) renda difficili le scelte di finanziamento, organizzazione e coordinamento tra gli interventi. Sebbene negli ultimi anni siano stati predisposti numerosi strumenti a livello legislativo (dall'implementazione della domiciliarità, all'assegno di cura, etc.), nonostante l'aumento, pari ad esempio nel caso dell'adi per gli anziani al 57% circa tra il 1997 ed il 2003, nei fatti il volume degli interventi rimane ancora inadeguato (fig. 3). 31 FONDAZIONE CENSIS

34 Tab Assistenza agli anziani non autosufficienti costi pro capite da LEA per cittadino residente anno 2002 (val. in euro) Regioni ADI pro capite per cittadino residente Semiresidenziale + Residenziale pro capite per cittadino residente Totale pro capite per cittadino residente Totale in euro Piemonte 8,10 36,77 44, Valle d Aosta 11,21 5,43 16, Lombardia 14,14 73,37 87, P.A. Bolzano-Bozen 8,21 100,86 109, P.A. Trento 17,51 159,70 177, Veneto 22,84 66,12 88, Friuli V.Giulia 56,11 50,52 106, Liguria 8,60 38,66 47, Emilia Romagna 17,51 63,23 80, Toscana 10,63 42,75 53, Umbria 22,77 29,09 51, Marche 19,64 27,24 46, Lazio 16,80 26,65 43, Abruzzo 22,90 10,07 32, Molise 12,62 28,00 40, Campania 1,57 8,42 9, Puglia 8,04 2,53 10, Basilicata 2,41 8,03 10, Calabria 10,12 32,51 42, Sicilia 9,51 11,33 20, Sardegna 10,12 8,24 18, Italia 13,68 38,43 52, (1) I dati in corsivo sono valori stimati sulla base del costo complessivo dell assistenza domiciliare (ADI e ADP a favore di anziani non autosufficienti e di altri utenti) (2) Nell anno 2001 la spesa totale (da LEA) per anziani non autosufficienti è stata pari a euro (al netto della P.A.Bolzano e delle Regioni Molise e Sicilia, le quali non hanno inviato la scheda LEA per l anno 2001) (3) In base alle Linee Guida del Mod.LA la voce L20801 Assistenza territoriale, ambulatoriale e domiciliare assistenza programmata a domicilio -ADI- valuta i costi relativi all assistenza programmata a domicilio (ADI e ADP), compresa l assistenza di personale inferimeristico e di riabilitazione a domicilio e la quota variabile per i medici di medicina generale per assistenza domiciliare (DPR 28 luglio 2000, n 270, all. G e H); la voce L20806 assistenza agli anziani valuta i costi relativi all assistenza sanitaria e socio sanitaria a favore degli anziani (Legge 11 marzo 1988, n67 ; P.O. anziani 1991; DPCM 14 febbraio 2001; D.M. 21 maggio 2001); la voce L20904 assistenza territoriale semiresidenziale assistenza agli anziani valuta il costo relativo all attività sanitaria e sociosanitaria nell ambito di programmi riabilitativi a favore di anziani (Rsa per non autosufficienti) e all assistenza medica dei medici di medicina generale nelle residenze protette e nelle collettività (Legge 11 marzo 1988, n.67; P.O. anziani 1991; Linee Guida sulle Rsa 31 marzo 1994; DPCM 14 febbraio 2001; D. M. 21 maggio 2001); la voce L2104 Assistenza territoriale residenziale assistenza agli anziani valuta il costo dell attività sanitaria e sociosanitaria nell ambiro di programmi riabilitativi a favore di anziani (RSA per non autosufficienti) e all assistenza medica dei medici di medicina generale nelle residenze protette e nelle collettività (Legge 11 marzo 1988, n67, P.O. anziani 1991; Linee guida sulle Rsa 31 marzo 1994; DPCM 14 febbraio 2001; D.M. 21 maggio 2001) Fonte: Assr, 2004

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