PROCEDURA CHECKLIST PER LA SICUREZZA IN SALA OPERATORIA (ver.1.0 Marzo 2012)

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1 PROCEDURA CHECKLIST PER LA SICUREZZA IN SALA OPERATORIA (ver.1.0 Marzo 2012) Pagine 10 Bracciale Luigi Corea Gerardo B. A. Passafaro Salvatore Valeri Patrizio Camicioli Ivo Russo Ornella D Elia Gianluca Pierdominici Sergio Foschi Antonio Pernazza Graziano Bruno Eleonora Ceccarelli Rosina Trinca Daniela Fabra Liliana Caggianelli Gabriele Direttore Generale Direttore Sanitario Direttore Medico di Polo Ospedaliero Direttore UOC Supporto al Governo Clinico Direttore UOC DAIORT Dirigente Medico UOS Rischio Clinico e Qualità Direttore UOC Urologia II Dirigente Medico Resp. Organizzazione Gruppi Operatori Dirigente Medico Resp. UOS Anestesia IV Blocco Operatorio Dirigente Medico UOC Chirurgia II CPSE UOS Prevenzione e Controllo Infezione Ospedaliera CPSE UOC Urologia II CPSI Coordinatore Blocco Operatorio IB CPSE UO Cardiologia Emodinamica CPSI IV Blocco Operatorio 1

2 SOMMARIO - Premessa - Applicabilità - Procedura operativa - Scopo - Implementazione - Controlli /indicatori e Revisione - La checklist per la sicurezza in camera operatoria - Riferimenti bibliografici Allegato 1: Check List Allegato 2: Video (n 1, 2, 3) per l uso corretto della Check List, redatti dal Ministero della Salute 2

3 PREMESSA La sicurezza in sala operatoria si contraddistingue per la complessità intrinseca che caratterizza tutte le procedure chirurgiche, anche quelle più semplici: complessità dovuta al numero di persone e professionalità coinvolte, alle condizioni acute o gravi dei pazienti, alla quantità d informazioni richieste, all urgenza con cui i processi devono essere eseguiti, all elevato livello tecnologico, alla molteplicità di punti critici del processo che possono provocare gravi danni ai pazienti. Particolare rilevanza assumono i processi di comunicazione all interno dell Equipe Operatoria, nella quale il chirurgo, l anestesista e l infermiere non lavorano isolatamente l uno dall altro e devono assicurare un clima di collaborazione tra le diverse professionalità, indispensabile per la buona riuscita dell intervento e per prevenire l occorrenza d incidenti peri-operatori. La check list di sala operatoria aiuta le équipe chirurgiche a gestire e documentare le attività svolte durante il percorso clinico del paziente sottoposto a intervento, nei momenti pre, intra e post-operatori. L OMS ha costruito una checklist per la sicurezza in sala operatoria contenente diciannove item, quale strumento guida per l esecuzione dei controlli, con la finalità di favorire in modo sistematico l aderenza agli standard di sicurezza raccomandati al fine di prevenire la mortalità e le complicanze postoperatorie. Tale strumento sostiene sia cambiamenti di sistema, sia cambiamenti dei comportamenti individuali rafforzando gli standard per la sicurezza ed i processi di comunicazione e contrastandone i possibili fattori di fallimento. La checklist è stata oggetto di sperimentazione in un recente studio prospettico, condotto su un campione di otto ospedali di diversi Paesi. Dallo studio è emerso che l implementazione della checklist è associata ad una concomitante riduzione del tasso di mortalità e delle complicanze post-operatorie. Anche a fronte dei limiti dello studio, i risultati osservati suggeriscono che l utilizzo della checklist può migliorare la sicurezza dei pazienti e ridurre il numero di morti e di complicanze post-operatorie. Dalle Linee Guida dell OMS, il Ministero della Salute ha adattato la checklist alla realtà nazionale ed ha aggiunto ai 19 item dell OMS un ulteriore item riguardante il controllo del piano per la profilassi del tromboembolismo venoso. La check list adottata nell Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata si è avvalsa dello strumento messo a punto dall OMS, in accordo con le Who Guidelines for Safe Surgery, e delle Raccomandazioni del Ministero della Salute per la sicurezza in chirurgia. Il documento è stato elaborato da un Gruppo di Lavoro (GdL) costituito da personale Medico e Infermieristico proveniente dalle UO chirurgiche e dalle camere operatorie e coordinato dalla UOS Rischio Clinico e Qualità. Il GdL ha adattato la check list alla realtà delle camere operatorie aziendali. Il risultato è stato validato dal Direttore di Polo Ospedaliero, dal Direttore della UOC Supporto al Governo Clinico e dal Direttore della UOC DAIORT ed approvato dalla Direzione Generale e dalla Direzione Sanitaria Aziendale. 3

4 APPLICABILITÀ La Procedura si adotta per tutti i pazienti che afferiscono alle Camere Operatorie dell Azienda Ospedaliera San Giovanni - Addolorata. La seguente istruzione operativa costituisce uno strumento di lavoro per tutte le Equipe Chirurgiche e relative componenti professionali: chirurghi, anestesisti, infermieri e altro personale di sala operatoria coinvolto in attività di tipo chirurgico o che effettuano procedure di tipo invasivo, si applica su tutte le procedure chirurgiche ed invasive, in elezione ed in urgenza, che vengono eseguite in sala operatoria o in altri setting ospedalieri, in tutte le unità operative di Chirurgia Generale e Specialistica, Complessi Operatori, Day Surgery, Ambulatori Chirurgici, Elettrofisiologia/ elettrostimolazione, Emodinamica e Radiologia Interventistica. La checklist in formato cartaceo sarà inserita nella cartella clinica all ingresso nel reparto o nel servizio, nelle more dell informatizzazione della stessa. NB: Le raccomandazioni del presente documento non riguardano i pazienti in età pediatrica e le pazienti ostetriche. PROCEDURA OPERATIVA Il Coordinatore della Checklist è stato individuato nell Infermiere di Sala che, dopo aver accertato l avvenuto controllo, si farà carico di contrassegnare la casella del relativo item. L équipe operatoria deve agevolare il coordinatore nel porre le specifiche domande e fornire le dovute risposte. Responsabili dell applicazione della Check List sono i Direttori delle UO. SCOPO Obiettivo generale del progetto è migliorare la sicurezza degli interventi chirurgici eseguiti nelle sale operatorie dell Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata, l implementazione degli standard di sicurezza tramite l applicazione della Checklist per la sicurezza in sala operatoria in tutte le sale operatorie e nel corso di tutte le procedure chirurgiche effettuate. 4

5 IMPLEMENTAZIONE La Procedura e la Check List per la sicurezza in camera operatoria adottate nell Azienda sono pubblicate sul Portale Aziendale Intranet in Novità in Bacheca e reperibili in Informazioni Utili Cartella Rischio Clinico = Procedura per la sicurezza in camera operatoria. Gli allegati alla Procedura contengono la Check List ed i video (n 3) sull uso corretto della Stessa, pubblicati dal Ministero della Salute. I Responsabili delle UO Chirurgiche, Anestesiologiche, della UO Elettrofisiologia / elettrostimolazione, della UO emodinamica, della UO Radiologia Interventistica ed i Coordinatori dei Blocchi Operatori provvederanno alla informazione/ formazione del personale tutto. CONTROLLI / INDICATORI E REVISIONE I controlli sull uso della Check List saranno effettuati dalla UOS Rischio Clinico e Qualità con cadenza trimestrale nel primo anno e semestrale nel secondo anno. I Report saranno inviati alla Direzione Sanitaria, alla Direzione Medica di Polo Ospedaliero, al DAIORT e ai Direttori delle UO coinvolte. L indicatore di Implementazione è individuato in N di Check List archiviate/n d interventi eseguiti nello stesso periodo di tempo. La Procedura sarà revisionata a due anni dalla data di pubblicazione, a cura del GdL 5

6 LA CHECKLIST PER LA SICUREZZA IN CAMERA OPERATORIA: La checklist include tre fasi (Sign In, Time Out, Sign Out), 20 item con i controlli da eseguire prima, durante, e dopo l intervento chirurgico con le relative caselle da contrassegnare dopo l avvenuto controllo. FASI CONTROLLI DELLA CHECKLIST SIGN IN Quando: prima dell induzione dell anestesia. Chi: è richiesto il coinvolgimento di tutti i componenti dell équipe e del paziente. 1. conferma identità, sede d intervento, procedura chirurgica e consensi; 2. conferma identificazione/marcatura del sito di intervento; 3. conferma dei controlli per la sicurezza dell anestesia 4. identificazione rischi allergie; 5. identificazione rischi difficoltà di gestione delle vie aeree o rischio di aspirazione; 6. identificazione rischio di perdita ematica; 7. piano per la profilassi del tromboembolismo venoso. TIME OUT Quando: prima dell incisione della cute. Chi: è richiesto il coinvolgimento di tutti i componenti dell équipe. SIGN OUT Quando: prima che il paziente esca dalla sala operatoria Chi: è richiesto il coinvolgimento di tutti i componenti dell équipe 1. si presentano tutti i componenti dell équipe con il proprio nome e funzione; 2. il chirurgo, l anestesista e l infermiere confermano identità del paziente - sede d intervento -procedura - corretto posizionamento; 3. criticità chirurgo; 4. criticità anestesista; 5. criticità infermiere; 6. conferma profilassi antibiotica eseguita negli ultimi 60 minuti; 7. visualizzazione immagini diagnostiche. 1. conferma nome della procedura effettuata e sua registrazione; 2. conferma conteggio finale di garze, bisturi, aghi e altro strumentario chirurgico; 3. conferma corretta etichettatura del campione chirurgico; 4. conferma problemi relativamente all uso di dispositivi medici; 5. chirurgo, anestesista e infermiere revisionano gli aspetti importanti e gli elementi critici per la gestione dell assistenza post operatoria; 6. l équipe ha verificato la completezza della documentazione clinica alla dimissione del paziente, compresa quella prodotta nel blocco operatorio: atto operatorio, cartellino anestesiologico, prescrizione terapeutica. 6

7 1 Fase: SIGN IN 1) Conferma dell identità, procedura, sito e consenso Il coordinatore deve verificare con il paziente la correttezza dell identità, del sito, della procedura e che siano stati dati i consensi all intervento chirurgico, all anestesia e alla trasfusione di emocomponenti. Se non è previsto per l intervento chirurgico il consenso alla trasfusione di emocomponenti: barrare la casella non applicabile. Se il paziente, per la propria condizione clinica o per età, non è in grado di rispondere alle domande poste sulla corretta identificazione, è necessario coinvolgere i familiari o altre persone in grado di rispondere correttamente. In caso di grave emergenza o paziente privo di coscienza / non identificabile: barrare la casella non applicabile. 2) Sito identificato/marcato Il Coordinatore dovrà contrassegnare la corrispettiva casella soltanto dopo aver verificato che il sito chirurgico sia stato identificato/marcato, ovvero che tale controllo non sia applicabile al tipo d intervento chirurgico (ad esempio interventi su organi singoli). 3) Controlli per la sicurezza dell anestesia Il Coordinatore dovrà chiedere all Anestesista se sono stati completati i controlli per la sicurezza dell anestesia (gestione paziente, farmaci e presidi, apparecchiature, corretto posizionamento e funzionamento del pulsossimetro). Identificazione dei rischi del paziente Il Coordinatore dovrà controllare con l Anestesista che sia stato valutato: 4) il rischio di reazioni allergiche, 5) il rischio di difficoltà di gestione delle vie aeree, 6) il rischio di perdita ematica > 500 e verificato che siano presenti i presidi necessari. 7) Profilassi del tromboembolismo post-operatorio Il Coordinatore dovrà verificare che sia stato predisposto il piano per la profilassi del tromboembolismo postoperatorio ovvero che l item non sia applicabile. N.B. L assenza di risposta ad un solo degli Item del SIGN IN non permette l esecuzione dell intervento chirurgico 7

8 2 fase: TIME OUT E un breve momento di pausa chirurgica che si svolge dopo l induzione dell anestesia e prima dell incisione cutanea, richiede il coinvolgimento di tutti i componenti dell équipe e comprende i seguenti controlli: 1) Presentazione dell équipe Il Coordinatore chiede a ogni componente dell équipe operatoria di presentarsi, enunciando il proprio nome, cognome e ruolo. Se tale presentazione è già avvenuta, può essere sufficiente che ognuno confermi di conoscere tutti gli altri componenti dell équipe. 2) Chirurgo, anestesista e infermiere confermano il nome del paziente, il sito, la procedura e il corretto posizionamento Il coordinatore chiede all équipe operatoria di confermare ad alta voce il nome del paziente, la procedura chirurgica, il sito chirurgico e il corretto posizionamento del paziente rispetto all intervento programmato. Anticipazione di eventuali criticità Successivamente ogni componente, a turno, revisiona gli elementi critici del proprio programma operatorio 3) Chirurgo: durata dell intervento, rischio di perdita di sangue, altro. 4) Anestesista specificità riguardanti il paziente, scala ASA, altro. 5) Infermiere: è stata verificata la sterilità (compresi i risultati degli indicatori) e ci sono eventuali problemi relativi ai dispositivi e/o altre preoccupazioni. 6) Profilassi antibiotica Il coordinatore chiede conferma che la profilassi antibiotica sia stata somministrata nei 60 minuti precedenti. Nel caso in cui l antibiotico sia stato somministrato da oltre 60 minuti, dovrà essere somministrata una dose aggiuntiva di antibiotico prima di incidere la cute. Nel caso non sia prevista la profilassi antibiotica: barrare la casella non applicabile. 7) Visualizzazione immagini La visualizzazione delle immagini è importante per garantire l adeguata pianificazione ed esecuzione degli interventi chirurgici. Il coordinatore deve accertarsi che le immagini essenziali siano disponibili nella sala e pronte per essere visualizzate durante l intervento. Se la visualizzazione delle immagini non è necessaria per l intervento: barrare la casella non applicabile. 8

9 3 fase: SIGN OUT L obiettivo di questa fase è di facilitare l appropriato trasferimento delle informazioni all équipe e al personale responsabile per l assistenza del paziente dopo l intervento, deve essere completata prima che il paziente esca dalla sala operatoria, può anche coincidere con la chiusura della ferita chirurgica, deve essere completata prima che il chirurgo abbia lasciato la sala operatoria. Il Coordinatore conferma con l Equipe operatoria: 1) Nome della procedura chirurgica eseguita Poichè la procedura potrebbe essere stata modificata nel corso dell intervento, il Coordinatore deve confermare con il chirurgo la procedura che è stata effettuata. 2) Conteggio di strumenti, garze, bisturi, aghi e altro strumentario chirurgico L equipe infermieristica deve confermare l effettuato conteggio, se ci sono discrepanze nel conteggio finale, l équipe operatoria deve essere avvisata tempestivamente, in modo da poter adottare gli opportuni provvedimenti. 3) Etichettatura del campione chirurgico (incluso nome del paziente e descrizione) L infermiere di sala operatoria conferma la corretta etichettatura dei campioni chirurgici leggendo i dati anagrafici del paziente e la descrizione dei campioni. 4) Problemi o malfunzionamenti nell utilizzo dei dispositivi Il Coordinatore qualora siano emersi eventuali problemi nel funzionamento dei dispositivi si assicura che essi siano identificati e segnalati, in modo da evitare, nel caso non sia materiale monouso, che il dispositivo venga riutilizzato prima che il problema sia stato risolto. 5) Revisione degli elementi critici per l assistenza post-operatoria: Il coordinatore conferma che il chirurgo, l anestesista e l infermiere hanno revisionato gli aspetti importanti e gli elementi critici per la gestione dell assistenza postoperatoria del paziente, focalizzando l attenzione sugli eventuali problemi che possono influire negativamente sul decorso postoperatorio. 7) Controllo Documentazione Clinica: L Equipe controlla che alla dimissione del paziente dalla Camera Operatoria tutta la documentazione clinica venga nuovamente inserita in cartella compresa quella prodotta nel blocco operatorio: atto operatorio, cartellino anestesiologico, prescrizione terapeutica. La checklist compilata fa parte della documentazione clinica del paziente. 9

10 Riferimenti Bibliografici: - Haynes AB, Weiser TG, Gawande AA et al A Surgical Safety Checklist to Reduce Morbidity and Mortality in a Global Population. New England Journal of Medicine. 2009; 360(5): Raccomandazione n. 2 del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali per prevenire la ritenzione di garze, strumenti o altro materiale all interno del sito chirurgico - Raccomandazione n. 3 del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali per la corretta identificazione dei pazienti, del sito e della procedura - Gawande AA. Weiser TG. World Health Organization Guidelines for Safe Surgery. Geneva: World Health Organization, Surgical Safety Checklist, 1 Edizione - World Health Organization Raccomandazioni per la sicurezza in sala operatoria - Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Ottobre

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