MASSIME LAVORO. Corte di Cassazione Sez. Lav. 30 Marzo 2012, n 5116 (Pres. Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Licenziamento

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1 MASSIME LAVORO Corte di Cassazione Sez. Lav. 30 Marzo 2012, n 5116 (Pres. Lamorgese; Rel. Amoroso) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Licenziamento disciplinare Richiesta del lavoratore di essere ascoltato a discolpa Termine per irrogare la sanzione Decorrenza In materia di licenziamento disciplinare, qualora il dipendente faccia richiesta di essere ascoltato a discolpa, il termine di ventuno giorni, entro cui il datore di lavoro può adottare il provvedimento sanzionatorio, decorre dalla data stabilita per l audizione del lavoratore. Corte di Cassazione Sez. Lav. 30 Marzo 2012, n 5115 (Pres. Lamorgese; Rel. Berrino) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Comportamento inadempiente Atteggiamento di sfida verso i superiori Licenziamento per giusta causa Sussiste È legittimo il licenziamento per giusta causa del lavoratore che pone in essere, reiteratamente, un comportamento inadempiente delle disposizioni datoriali e contraddistinto da un costante atteggiamento di sfida nei riguardi 1

2 dei superiori gerarchici, facendo così venire meno l imprescindibile elemento fiduciario. Corte di Cassazione Sez. Lav. 22 Marzo 2012, n 4693 Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Timbratura del cartellino marcatempo per conto terzi Licenziamento disciplinare Giustificato motivo Sussiste Legittimo il licenziamento per giusta causa del lavoratore che timbra il cartellino marcatempo per conto di colleghi facendoli, così, risultare presenti in azienda quando in realtà sono assenti. Corte di Cassazione Sez. Lav. 9 Marzo 2012, n 3625 Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Rapporto di formazione Assenza di addestramento Assunzione a tempo indeterminato Legittima Il lavoratore, inquadrato nell ambito di un rapporto di formazione lavoro che, in mancanza di addestramento tanto teorico quanto pratico, viene adibito fin dal primo giorno a mansioni ben precise, va assunto a tempo indeterminato. 2

3 Corte di Cassazione Sez. lav. 8 Marzo 2012, n 3635 (Pres. Vidiri; Rel. De Renzis) Lavoro Divorzio Liquidazione in un unica soluzione dell assegno divorzile Pensione di reversibilità Esclusa Non ha diritto alla pensione di reversibilità l ex coniuge che, in sede di divorzio, ha accettato la corresponsione in un unica soluzione di una somma una tantum, anche se rateizzata. Tale liquidazione esclude che, vista la cessazione a seguito di divorzio di ogni rapporto tra gli ex coniugi, altra prestazione, oltre quella già ricevuta, possa essere invocata, neppure in caso di peggioramento delle condizioni economiche del coniuge assegnatario, o in ragione della sopravvenienza di giustificati a cui è subordinata l ammissibilità dell istanza di revisione. Corte di Cassazione Sez. Lav. 8 Marzo 2012, n 3629 (Pres. Vidiri; Rel. Stile) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Ristrutturazione aziendale Introduzione di nuove tecnologie informatiche Licenziamento Legittimo Ricollocamento Onere della prova 3

4 È legittimo il licenziamento del lavoratore le cui mansioni, a seguito della riorganizzazione aziendale, sono state soppiantate dall introduzione di nuove tecnologie informatiche in grado di far risparmiare tempo e denaro. Spetta al lavoratore, che punta ad essere ripescato, far presente in quale delle società del gruppo può essere ricollocato. Corte di Cassazione Sez. Lav. 7 Marzo , n 3547 (Pres. Vidiri; Rel. Stile) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Riorganizzazione aziendale Licenziamento Legittimo È legittimo, e perciò stesso privo di ogni carattere ritorsivo, il licenziamento del dipendente dovuto a motivi di riorganizzazione aziendale. Il licenziamento quando è giustificato, e la sua giustificazione è lecita oltre che accertabile, non è arbitrario e conseguentemente valido ai sensi del contratto collettivo. Corte di Cassazione Sez. Lav. 5 Marzo 2012, n 3415 (Pres. De Luca; Rel. Toffoli) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Selezione al fine di una promozione Mancata trasparenza Perdita di chance Risarcimento danno Sussiste 4

5 Il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno, per perdita di chance, nella eventualità in cui il datore di lavoro selezioni, al fine di una promozione, i propri dipendenti in maniera non trasparente e soprattutto senza motivare adeguatamente la scelta effettuata. Il datore di lavoro ha l onere di provare la conformità della scelta fatta alle relative prescrizioni, nonché al principio di correttezza. Il risarcimento deve essere correlato al tasso di probabilità che il lavoratore avrebbe avuto di risultare vincitore, nel caso in cui la selezione si fosse svolta in modo corretto e trasparente. Corte di Cassazione Sez. Lav. 2 Marzo 2012, n 3305 (Pres. Canevari; Rel. Manna) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Clausola di apposizione del termine al contratto di lavoro subordinato Nullità Risarcimento Il lavoratore, in caso di dichiarata nullità della clausola di apposizione del termine al contratto di lavoro, ha diritto al risarcimento dovuto, ex art. 32 L. 183/2010, co. 5, nella misura compresa tra un minimo di 2,5 ed un massimo di 12 mensilità dell ultima retribuzione globale di fatto. Dott.ssa Sciotto Fortunata Serena 5