Regolamento per lo svolgimento di tirocini di formazione ed orientamento e per le frequenze volontarie
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- Gaetano Piccinini
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1 C onoscenza R esponsabilità E quità A ppartenenza R elazione E ccellenza S icurezza A mbiente L egalità U manità T rasparenza E fficienza Regolamento per lo svolgimento di tirocini di formazione ed orientamento e per le frequenze volontarie Dicembre 2012 Via della Vecchia Ceramica, Pordenone - Tel. 0434/ Fax. 0434/ C.F./P.I Posta Elettronica Certificata: Ass6PN.protgen@certsanita.fvg.it
2 Art.1. Oggetto del regolamento 1. Il presente regolamento disciplina le modalità di svolgimento dei tirocini presso le strutture dell Azienda per i Servizi Sanitari n. 6 Friuli Occidentale, di seguito denominata Azienda, oltre che dei Servizi in delega. 2. Sono esclusi i tirocini previsti dai corsi di laurea delle professioni sanitarie frequentanti le Università della Regione FVG e i tirocini di orientamento/ stage richiesti dalle Scuole Superiori. Art.2 Fattispecie di tirocinio 1. Le fattispecie di tirocinio previste sono: a) tirocinio, previsto dalla normativa del relativo corso di studio; b) tirocinio finalizzato all espletamento dell esame di stato per l abilitazione all esercizio della professione; c) tirocinio finalizzato all equiparazione del titolo di studio conseguito in un paese non comunitario; d) tirocinio, previsto dalla normativa del relativo corso di studio, diretto a conseguire un titolo di perfezionamento o di specializzazione ; e) tirocinio/stage, post laurea; 2. Il presente regolamento disciplina anche le modalità di accesso presso le Strutture dell Azienda delle frequenze volontarie. E consentita la frequenza volontaria presso le Strutture dell Azienda ai fini di : - formazione e aggiornamento - approfondimento e acquisizioni di particolari conoscenze professionali a favore di: - dipendenti di altre Aziende Sanitarie o istituzioni pubbliche o private per l acquisizione di tecniche particolari o aggiornamento professionale. - laureati o diplomati in discipline attinenti alle attività svolte dai servizi dell azienda. Art.3 Ufficio preposto alla richiesta di tirocinio 1. Il Servizio Formazione è competente a gestire le richieste di autorizzazione allo svolgimento dei tirocini e delle frequenze volontarie, con compiti di coordinamento delle istruttorie dei procedimenti relativi e delle attività connesse. 2. Il Servizio competente provvede a : dare indicazioni all utenza sulle modalità di presentazione delle domande; aprire il fascicolo nominativo contente i documenti relativi ad ogni singola domanda; richiedere la necessaria documentazione al tirocinante; comunicare ai richiedenti l assenso o il diniego al tirocinio. 3. La relativa documentazione viene raccolta e tenuta in appositi fascicoli secondo modalità di conservazione previste da regolamento aziendale per la classificazione e la conservazione degli atti. Art.4 Modalita di attivazione dei tirocini e delle frequenze volontarie 1. I tirocini previsti all art. 1 fattispecie a-b-c-d-e possono essere attivati previa stipula di convenzione tra l Università o il soggetto promotore e l Azienda Sanitaria. 2. La convenzione si attiva su richiesta delle parti interessate. 3. Le frequenze volontaria si attivano su richiesta del volontario. 4. Il Servizio Formazione attiverà tutte le procedure previste dal presente regolamento. Art.5 Percentuale di tirocinanti - 1 -
3 1. Al fine di assicurare un adeguato livello di formazione e di tutoraggio in relazione alla specificità del singolo percorso formativo e compatibilmente e con l attività istituzionale, l Azienda stabilisce che la percentuale massima annua di tirocinanti non può essere superiore al 15% del numero dei dipendenti accertati al dell anno precedente. Art.6 Responsabile dei tirocini e competenza del tutor 1. Responsabile dell attività di tirocinio è il dirigente responsabile della Struttura frequentata; per ogni tirocinante è nominato un tutor, dipendente di ruolo nella qualifica richiesta con un anzianità di servizio di almeno 2 anni nella qualifica, iscritto al relativo albo professionale ove previsto, che svolge la sua attività a titolo gratuito e in orario di servizio. 2. Il tutor e tenuto a: svolgere attività di guida, programmazione e supervisore dell attività di tirocinio, secondo il progetto concordato con il tirocinante. assicurare la sua presenza durante gli orari di svolgimento del tirocinio; sovraintendere e vigilare sull osservanza delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e dell uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a disposizione; segnalare eventuali infortuni, secondo quanto previsto dalla procedura aziendale. Art.7 Procedura autorizzativa dei tirocini 1. In virtù della convenzione esistente (v. art.4), il tirocinante contatterà direttamente la struttura individuata per la disponibilità del tutor e consegnerà al Servizio Formazione la seguente documentazione completa di: domanda di autorizzazione, sottoscritta dal tutor e dal dirigente responsabile della Struttura che si intende frequentare; modulo sicurezza, utile alla rilevazione dei principali fattori di rischio; copia del progetto formativo dove previsto (per il tirocinio previsto dalle Università telematiche, il progetto formativo deve essere sempre presentato); 2. La modulistica da utilizzare è obbligatoriamente quella presente sul sito aziendale. Art. 8 Svolgimento e durata 1. La durata del tirocinio è limitata al periodo e alle ore indicate dal richiedente; la presenza del tirocinio verrà giornalmente documentata su apposito cartellino controfirmato dal tutor. Art.9 Diritti e obblighi del tirocinante 1. Durante lo svolgimento del tirocinio il tirocinante è tenuto a: -svolgere le attività previste dal progetto formativo; -rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro e i regolamenti interni dell Azienda; -rispettare le procedure aziendali relative agli infortuni; -utilizzare in modo appropriato gli eventuali dispositivi di protezione messi a disposizione; -mantenere la necessaria riservatezza in materia di protezione dei dati personali e per quanto attiene a informazioni o conoscenze, in merito a procedimenti amministrativi e ai processi organizzativi in generale, acquisiti durante lo svolgimento del tirocinio; -seguire le indicazioni dei tutor e fare riferimento ad essi per qualsiasi esigenza di tipo organizzativo o altre evenienze. 2. La frequenza, senza oneri da parte dell Azienda, non istaura alcun rapporto di lavoro e dà luogo ad assunzione di particolari compiti d istituto o responsabilità da parte degli ammessi
4 3. I tirocinanti non possono esercitare autonomamente mansioni o funzioni che rientrino nelle competenze tecnico-professionali del personale dipendente. 4. A ciascun tirocinante sarà consegnato il libretto Informativo della Salute e Sicurezza in ASS6. 5. Per il personale dipendente dell Azienda l attività di tirocinio autorizzata dovrà essere svolta esclusivamente fuori dall orario di servizio rispetto all attività lavorativa ordinaria e dovrà essere coperta dalle polizze assicurative previste per gli esterni. 6. Sono fatte salve eventuali disposizioni regionali o nazionali in materia. 7. In assenza di formale autorizzazione rilasciata dall Azienda è fatto espressamente divieto ai richiedenti di frequentare le strutture dell Azienda. Ogni eventuale responsabilità sarà posta in carico al Responsabile del Servizio o al Direttore della Struttura Operativa o al Dirigente che abbia consentito dette attività, prima di aver ottenuto l autorizzazione formale. Art.10 Frequenza volontaria 1. L autorizzazione alla frequenza, su richiesta dell interessato, è disposta con atto della struttura operativa Gestione e Sviluppo Risorse Umane, previo parere favorevole del Direttore della Struttura Operativa, del Direttore di Dipartimento, nonchè del Direttore di Struttura Complessa e del tutor in cui il tirocinante chiede di svolgere l attività. Con tali soggetti verranno concordati orari, giorni e le altre modalità di svolgimento del tirocinio. La frequenza non può avere una durata superiore a 12 mesi. Tra un periodo di tirocinio ed un altro deve intercorrere un periodo di interruzione di almeno 30 giorni. 2. La domanda redatta negli appositi moduli predisposti dall Azienda, deve contenere tutti i dati personali (data, luogo di nascita, residenza), il titolo di studio conseguito, eventuale iscrizione al relativo albo, l indicazione della struttura prescelta, nonché il recapito telefonico. La domanda così compilata dovrà essere fatta pervenire al protocollo generale dell Azienda. 3. Devono, in particolare, essere allegati: - copia in carta semplice del titolo di studio o autocertificazione; - un sintetico progetto da cui si evincano le finalità del tirocinio richiesto, la durata, la disponibilità oraria di frequenza giornaliera, il periodo in cui verrà svolto il tirocinio; - copia della polizza assicurativa e dichiarazione sottoscritta dal richiedente con cui l Azienda sanitaria viene sollevata da qualsiasi responsabilità in cui può incorrere il tirocinante per danni da lui causati durante lo svolgimento del tirocinio; - modulo sicurezza, utile alla rilevazione dei principali fattori di rischio. Art. 11 Oneri e recesso 1.L Azienda sanitaria si impegna a far svolgere i tirocini presso le proprie strutture senza che da questo ne derivi alcun onere economico a suo carico, né alcun rapporto di dipendenza e si riserva il diritto di interrompere in qualsiasi momento il tirocinio per ragioni di merito o di opportunità, previa comunicazione all interessato. ART. 12 Certificazioni 1. A conclusione del tirocinio, se richiesto dal tirocinante, potrà essere rilasciata dalla Struttura operativa Gestione e sviluppo risorse umane una certificazione relativa al tirocinio prestato, sulla base dei riscontri risultanti dai cartellini marcatempo timbrati mensilmente, ove possibile con timbratore automatico, vistati dal tutor di riferimento. 2. Nei rimanenti casi l attestazione della presenza avverrà con le modalità definite dall ente scolastico o accademico. Art. 13 Comunicazione ai centri per l impiego 1. Gli obblighi di comunicazione ai Centri per l impiego, nel cui ambito territoriale è ubicata la sede di lavoro, previsti dalla legge n. 296 del , art. 1, commi 1180/1185, e precisati con nota esplicativa del Ministero - 3 -
5 del lavoro e della Previdenza Sociale prot. 13 SEGR/ , sono a carico del soggetto proponente, relativamente ai tirocini promossi dai centri per l impiego e da altri soggetti operanti nel campo delle politiche del lavoro a favore di soggetti inoccupati o disoccupati, nonché di soggetti svantaggiati o disabili, con la finalità di favorirne l inserimento lavorativo. ART. 14 Norme generali di riferimento 1. Per quanto non espressamente previsto nel presente regolamento, si fa riferimento alle norme vigenti in materia di tirocini: - L. 24 giugno 1997 n. 196, art D.M. 25 marzo 1998, n Circolare Ministero del lavoro 15 luglio 1998, n Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri 1 agosto D.Lgs n. 81/2008 e s.m.i. ed alle Convenzioni stipulate a livello aziendale
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