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1 La Voluntary Disclosure in Italia Verso la regolarizzazione dei capitali illecitamente detenuti all estero Aggiornamento del 7 novembre 2013

2 LO SCENARIO Stando a stime ufficiali almeno 200 miliardi di euro sono detenuti all estero e non dichiarati in Italia da contribuenti residenti. La caduta del segreto bancario e il rafforzamento dello scambio di informazioni tra Stati espongono questi soggetti al reale rischio di essere individuati e perseguiti a livello amministrativo e penale. E verosimile l introduzione a breve del reato di autoriciclaggio anche in Italia. Forte accelerazione dal crash del segreto bancario, sostanzialmente a decorrere dal 1 gennaio 2015, con particolare riferimento ai Paesi cd. black list. Novembre

3 GLI OBIETTIVI Similmente a quanto già implementato in numerosi Paesi a economia avanzata, l Italia ha espresso la volontà di incentivare la regolarizzazione di capitali non dichiarati detenuti all estero, da contribuenti italiani, verso il ripristino della legalità e il recupero di gettito. Non si tratterà né di un condono né di uno scudo fiscale. Novembre

4 CHI LE PARTI E I DRIVER coloro i quali hanno capitali illegali all estero e abbiano violato la normativa sul monitoraggio fiscale. COME mediante un professionista che rappresenti il contribuente, definendo un accordo con il fisco, che preveda l autodenuncia del contribente. QUANDO da subito, anche se l Agenzia delle Entrate renderà a breve noti lo schema del modello di istanza per l adesione e le modalità operative. BENEFICI Regolarizzazione capitali esteri, con mitigazione delle sanzioni e la fruizione di attenuanti penali (non è escluso a breve l azzeramento delle sanzioni penali). Novembre

5 LE VIOLAZIONI Chi detiene capitali all estero non dichiarati, salvo rare eccezioni, ha generalmente commesso le seguenti violazioni: non ha assoggettato a imposizione in Italia i redditi da cui hanno originato le attività finanziarie ed i redditi a queste ultime connessi; non ha rispettato la normativa sul monitoraggio fiscale di cui al d.l. 167/1990 e successive modificazioni; ha verosimilmente commesso reati penalmente rilevanti di cui al D.lgs. n.74/2000. Novembre

6 LE REGOLE DEL GIOCO L autodenuncia comporta i seguenti effetti: la ripresa a tassazione di tutte le imposte reddituali non versate, inclusa l Iva ove applicabile, con l irrogazione delle sanzioni di cui al D.lgs. n.471/1997; l applicazione delle sanzioni per l omessa compilazione del modulo RW; la denuncia all Autorità giudiziaria qualora le fattispecie siano penalmente rilevanti. Novembre

7 LE REGOLE DEL GIOCO Le recenti modifiche alla normativa del monitoraggio fiscale, recate mediante la Legge europea n. 97/2013, rendono appetibile l adesione spontanea in quanto sono state sensibilmente mitigate le sanzioni irrogabili. Le sanzioni per gli omessi o infedeli dichiarativi (di cui alle imposte dirette e Iva se applicabile) sono fortemente riducibili, ai sensi di legge, stante la definizione volontaria della procedura. Novembre

8 L ISTANZA PRESENTATA DAL PROFESSIONISTA PRIMA FASE si descrivono i fatti alla base delle violazioni, corredati degli ammontari in gioco, in maniera tempestiva, completa e fedele, senza spendita delle generalità del cliente SECONDA FASE in caso di accordo del fisco su quanto rappresentato e sugli ammontari dovuti, si perfeziona la procedura rendendola esecutiva, con altresì la disclosure del nome del cliente. Novembre

9 LE SANZIONI AMMINISTRATIVE Le sanzioni sottese alla mancata compilazione del modulo RW sono state fortemente ridotte dall art.9 della Legge europea n.97/2013: dal 3% al 15% con riferimento a quanto detenuto in Paesi white list; dal 6% al 30% di quanto detenuto in Paesi black list; è irrogabile la sola sanzione per la mancata compilazione della sezione II del modulo RW; non è più prevista la confisca per equivalente. Si applicano altresì le sanzioni di cui alle violazioni per l omessa o infedele dichiarazione di cui all art.1 (ed eventualmente dell art.5) del D.lgs. n.471/1997, salvo l intervenuta prescrizione dell attività di accertamento. Novembre

10 LE SANZIONI AMMINISTRATIVE Le sanzioni sono riducibili: a un terzo, considerata la definizione agevolata ( adesione ) ed il sotteso pagamento, conformemente all art.16, comma 3, del D.lgs. n.472/1997; la sanzione minima (tenuto anche conto di quanto sopra) è ulteriormente riducibile alla metà, ai sensi dell art.7, comma 4, del D.lgs. n.472/1997. A titolo di esempio, se una persona fisica detiene attività finanziarie in Svizzera, essendo quest ultima considerata un paradiso fiscale, la sanzione per la violazione del monitoraggio fiscale del 6% viene dapprima ridotta al 2% (un terzo) e quindi dimezzata, divenendo così pari all 1% dell ammontare non dichiarato. Novembre

11 Esempio eredi tre fratelli Marco Luca Elisa Liquidità detenuta in Svizzera Novembre milione Sanzioni amministrative e penali normalmente non trasmissibili; qualora non prescritte sono dovute le sole imposte evase dal genitore; violazioni del monitoraggio fiscale con sanzione riducibile all 1% della somma da ciascun erede non dichiarata; se ereditato nel 2012, si sana con sanzione 258 entro il 31/12/

12 Esempio patrimonio dormiente da almeno dieci anni Novembre 2013 Sig. Rossi 1 milione Liquidità detenuta in Svizzera Prescrizione dell attività di accertamento sul reddito evaso da cui ha originato il patrimonio; violazioni del monitoraggio fiscale con sanzione riducibile all 1% della somma non dichiarata; troverebbe altresì applicazione il cumulo giuridico sulla continuità della violazione (art.12, comma 5, D.lgs. 472/97). 12

13 I reati tributari penalmente rilevanti Assume particolare rilevanza l art.4 del D.lgs. n.74/2000, di cui alla dichiarazione infedele, che prevede quanto segue: Fuori dei casi previsti dagli art.2 e 3 (per le dichiarazioni fraudolente): commette questo reato chiunque, al fine di evadere le imposte dirette o l Iva (senza un impianto fraudolento, ma comunque consapevolmente e volontariamente), indica in una delle dichiarazioni annuali relative a queste imposte elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo o elementi passivi fittizi congiuntamente: a) l imposta evasa è superiore a euro con riferimento a ciascuna delle singole imposte; b) L ammontare complessivo degli elementi attivi sottratti all imposizione anche mediante indicazione di elementi passivi fittizi è superiore al 10% dell ammontare complessivo degli elementi attivi indicati in dichiarazione o, comunque, è superiore a 2 milioni di euro. La sanzione penale comporta, come noto, la reclusione da 1 a 3 anni. Novembre

14 La circostanza attenuante di cui all art.13 del D.lgs. n.74/2000 Mediante l aggiunta del comma 2 bis all art. 13 d.lgs. 74/2000, intervenuta nel 2011, il legislatore subordina la richiesta di patteggiamento delle parti, al ricorrere della circostanza attenuante del c.d. pagamento del debito tributario. In altri termini, per i reati in materia di dichiarazione dei redditi, il processo può essere definito con l applicazione della pena ridotta ex art. 444 c.p.p. se, prima della dichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado, i debiti tributari relativi ai fatti costitutivi dei medesimi delitti siano stati estinti mediante pagamento, anche a seguito delle speciali procedure conciliative o di adesione all accertamento previste dalle norme tributarie. L effetto è che la pena è diminuita fino a un terzo, con altresì la non applicazione delle pene accessorie di cui all art.12 del D.Lgs. n.74/2000. Novembre

15 Le sanzioni penali E opportuno da ultimo segnalare che la Commissione Greco in data 21 aprile 2013, con riferimento al rientro dei capitali dall estero, ha proposto la seguente norma, al vaglio del governo: Dopo l articolo 16 del Decreto Legislativo 10 marzo 2000, n. 74 è inserito il seguente: Art 16 bis (Collaborazione attiva) 1. Non è punibile ai sensi dell art. 4 e dell art. 5 del presente Decreto, colui che, prima che siano già iniziati accessi, ispezioni, verifiche o, comunque, altre attività di accertamento tributario e contributivo di cui ha avuto formale conoscenza o sia stato già avviato un procedimento penale per uno delitti previsti dal presente Decreto, fornisce spontaneamente agli Uffici finanziari o all Autorità giudiziaria tutte le informazioni in ordine agli elementi attivi sottratti all imposizione, anche mediante indicazione di elementi passivi fittizi, all impiego dell imposta evasa e al suo occultamento. ( ). Novembre

16 I RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI Relazione della Commissione Greco del 21 aprile 2013 Circolare n.25/e del 31 luglio 2013 Articolo 9 Legge europea n.97 del 2013, efficace dal 4 settembre 2013 Comunicato stampa del Governo italiano del 15 ottobre 2013 Novembre

17 Stradone San Fermo, Verona T F Via Cordusio, Milano T F studio@belluzzo.net 38, Craven Street WC2N 5NG London T F london@belluzzo.net Our Firm acts in Italy as Associazione Professionale tra Commercialisti e Avvocati and as an LLP in England. Further information, including Equity partners details, is available on the web site or at each office. Our Firm has correspondents in over 100 countries worldwide. We are founding member of RETIS Professionisti Italiani nel Mondo, a non profit consortium which links top Italian firms worldwide. Novembre 2013

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