PROVINCIA DI GENOVA AREA 08 - AMBIENTE

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1 PROVINCIA DI GENOVA AREA 08 - AMBIENTE MAPPATURA ACUSTICA DI SEI COMUNI COSTIERI 2005

2 Mappatura acustica di sei Comuni Costieri Gi autori Dott. Alessandro Conte Dott.ssa Franca Stragapede Provincia di Genova, Area 08 Ambiente, Ufficio Rumore Provincia di Genova, 2005 Per informazioni: Provincia di Genova, Area 08-Ambiente, Ufficio Rumore L.go Cattanei, 3 Genova tel ; fax L utilizzo di dati e informazioni presenti in questo volume a fini scientifici è autorizzato purché si citi la fonte. Ogni altro utilizzo è subordinato all autorizzazione da parte della Provincia di Genova. 1

3 Sommario Introduzione Il territorio oggetto di indagine Il clima acustico: sintesi Dati di rumore nei singoli comuni Arenzano Chiavari Lavagna Rapallo Recco Sestri Levante Metodologia...34 Glossario essenziale...35 Appendice: criteri tecnici utilizzati per la mappatura

4 Introduzione Il monitoraggio su larga scala della rumorosità ambientale sul territorio è compreso fra le competenze che la legge attribuisce alle Provincie in merito all inquinamento acustico, si sottolinea inoltre che la mappatura acustica del territorio, ovvero la caratterizzazione acustica dello stesso, costituisce un atto fondamentale del processo conoscitivo propedeutico ad un azione di risanamento acustico del territorio medesimo. Coerentemente con quanto sopra, la Provincia di Genova dal 1995 ha iniziato a provvedere alla mappatura acustica dei Comuni della Provincia di Genova. Trattandosi, come è evidente, di una operazione complessivamente molto onerosa in termini sia di risorse che di tempi, il lavoro di caratterizzazione acustica di tutto il territorio provinciale si è svolto, ed è tutt ora in coro di svolgimento, progressivamente e con modalità realizzative di volta in volta differenti. Il presente documento riporta una sintesi dei risultati della prima campagna di mappatura acustica estensiva effettuata, da ditta specializzata su incarico della Provincia di Genova, nei territori di sei comuni costieri: Arenzano, Chiavari, Lavagna, Rapallo, Recco e Sestri Levante. La campagna di misura si è svolta nel biennio ed i relativi risultati erano già stati raccolti in un rapporto tecnico (a cura di Ireos e Amga, ditte incaricate per la realizzazione dei rilievi), ad uso prevalentemente interno. Questo volume contiene una rielaborazione ed una rivisitazione delle misure a suo tempo effettuate, con l obiettivo di fornire analisi e presentazione dei dati auspicabilmente interessanti per un più vasto pubblico rispetto alle precedente relazione. La procedura operativa adottata per l effettuazione della mappatura (v. 4 per la metodologia) porta ad identificare un livello sonoro medio rappresentativo associato alle attività più importanti del tessuto sociale impiantato nel territorio. Obiettivo principale di questa mappatura acustica, infatti, è stato ottenere una immagine, necessariamente a macroscala, della rumorosità presente sul territorio; intendendo per rumorosità la miglior stima del livello equivalente Leq a lungo termine (per il periodo di riferimento diurno) sul territorio, relativamente alla giornata media annua intensa (in genere coincidente con il giorno feriale tipo ). 3

5 1. Il territorio oggetto di indagine I comuni interessati dalla campagna di monitoraggio acustico sono i seguenti: Arenzano, Recco, Rapallo, Chiavari, Lavagna, Sestri Levante. Si tratta di sei centri rivieraschi, dal tessuto urbanistico complesso, attraversati da linee autostradali (A10 e A12) e ferroviarie (linea La Spezia Ventimiglia), alcuni con presenza di attività di tipo industriale per i quali era utile un tipo di indagine con misure disposte in modo piuttosto fitto e regolare nella parte più antropizzata e in modo assai più rado e a campione sul territorio non insediato. Nella figura seguente sono rappresentate schematicamente le posizioni dei comuni lungo l arco costiero (come riferimento, è segnato anche il comune di Genova). Si tratta, complessivamente, di un area popolosa ricomprendente anche i due comuni che nel territorio provinciale, dopo Genova, risultano con il maggior numero di residenti (Chiavari e Rapallo). Comune Abitanti Sup tot (kmq) % sup urb Scuole Att. ricettive Arenzano ,6 22,8 9 Chiavari ,1 73,3 182 Lavagna ,7 81, Rapallo ,8 37, Recco 107 9,6 43, Sestri Levante ,3, Nella tabella precedente sono riportati alcuni dati generali, tratti dal Piano Territoriale di 4

6 Coordinamento provinciale, sulla ppolazione ed il territorio. Nel periodo estivo, inoltre, la popolazione può aumentare considerevolmente poiché le località in questione sono parecchio frequentate come luoghi di vacanza, abbondando di strutture turistiche e ricettive. La Regione Liguria nel 1999 ha pubblicato lo studio di TAU S.r.l. Progetto sperimentale di rilevamento dei flussi di traffico sulla rete ordinaria di grande comunicazione. Lo studio contiene dati ed elaborazioni sui flussi di traffico relativi all intera rete viaria principale ligure e, relativamente alle aree di interesse, riporta informazioni interessanti per la SP 1 Aurelia (soprattutto relativamente al tratto di levante) e la SP 523 Cento Croci, due fra le principali strade provinciali presenti nelle aree di interesse (entrambe le strade, inoltre, all epoca dei conteggi 1998, anno di poco posteriore alla campagna di mappatura acustica - erano classificate quali strade statali). In quanto segue si riportano sinteticamente alcuni dati estratti dalla pubblicazione citata. L istogramma di figura seguente riporta i valori (numero di veicoli) del flusso medio annuo giornaliero, suddiviso in periodo diurno e periodo notturno (in questo caso i due periodi risultano su fasce orarie differenti e da quelle definite ai fini acustici) SP 523 Cento Croci e SP 1 Aurelia Flusso veicolare giornaliero medio annuo Numero di veicoli diurno Periodo notturno SP 523 Casarza L. SP 1 Vesima SP 1 Lavagna SP 1 Sestri L. I dati relativi ai punti di misura di Casarza Ligure (SP 523) e Genova Vesima (SP 1) sono stati inclusi poiché ritenuti indicativi (soprattutto nel primo caso) dei flussi percorrenti le 5

7 medesime strade nelle zone ad essi prossime nei comuni rispettivamente di Sestri Levante ed Arenzano. Le notevoli difformità quantitative nei dati relativi alla SP 1 rilevati nelle tre postazioni di Vesima, Lavagna e Sestri Levante sono indicative della preponderanza dl traffico a carattere locale. I dati illustrati nella precedente figura sono relativi all insieme di tutti i veicoli registrati; per quanto riguarda la composizione del traffico, la pubblicazione scorpora i dati nelle due categorie di autoveicoli e veicoli commerciali (di lunghezza pari o superiore a 5,5 m): riferendoci al giorno feriale primaverile medio (che risulta quello di maggior carico), il flusso commerciale costituisce circa l 11% del flusso totale nel caso della SP 523 e l 8 9% del flusso nel caso della SP 1. Il principale asse di comunicazione stradale a lunga e media percorrenza è costituito dall insieme autostradale A10 (a ponente) e A12 (a levante). La pubblicazione Aiscat informazioni riporta interessanti dati sui flussi veicolari percorrenti vari tronchi autostradali fra cui i tratti Savona-Genova della A10 e Genova-Sestri Levante della A12. Per ogni tratto considerato la pubblicazione riporta, differenziando per veicoli leggeri 1 e pesanti 2, diversi tipi di conteggi veicolari fra cui il numero di veicoli teorici medi giornalieri: questi sono definiti come le unità veicolari che idealmente, percorrendo l intera autostrada, danno luogo nel complesso a percorrenze pari a quelle ottenute realmente (veicoli-chilometro), il numero di tali veicoli è definito dal rapporto tra i veicoli-chilometro e la lunghezza dell autostrada (rispetto al conteggio di tutti i veicoli entrati nel tratto autostradale, si è ritenuto che siano di maggior interesse i conteggi veicolari teorici: queti ultimi, infatti, sembrano in grado di meglio approssimare il flusso veicolare medio sul troncone autostradale rispetto al numero secco di veicoli in ingresso nei vari caselli autostradali pertinenti il troncone autostradale comprendente il tratto di interesse). Nella figura seguente si riporta l istogramma dei flussi teorici medi giornalieri annui totali, per l anno 2003, nel caso delle tre categorie: tutti i tipi di veicoli, veicoli leggeri e veicoli pesanti. Il grafico evidenzia, nei tre casi, un traffico medio leggermente più sostenuto per la A10 rispetto alla A12. 1 Motocicli e autoveicoli a due assi con altezza da terra (asse anteriore) inferiore a 1,30 m. 2 Autoveicoli a due assi con altezza da terra (asse anteriore) superiore a 1,30 m e tutti gli autoveicoli a tre o più assi. 6

8 000 Autostrade A10 e A12 Flusso veicolare teorico medio annuo 000 Numero di veicoli totali leggeri pesanti Categorie di veicoli A10 (Savona - Genova) A12 (Genova - Sestri L.) Per quanto riguarda la classificazione acustica del territorio comunale nella tabella seguente si riassume la situazione (a marzo 2005): tutti i comuni oggetto dell indagine fonometrica sono attualmente dotati di classificazione acustica vigente. Classificazione acustica del territorio stato di fatto a marzo 2005 Comune Data di d.g.p. di Data di adozione approvazione approvazione Arenzano / Recco / Sestri Levante / Chiavari / Lavagna / Rapallo / * Successivamente modificata con modifica adottata in data e approvata con d.g.p. 83/299 in data

9 2. Il clima acustico: sintesi I sei comuni oggetto di mappatura presentano diverse caratteristiche che li rendono simili fra loro; questa somiglianza si estende, parzialmente, anche ai climi acustici: in quanto segue se ne analizzano sinteticamente le caratteristiche complessive (si rimanda al 3, invece, per una trattazione più dettagliata della rumorosità rilevata in ogni singolo comune). Complessivamente le misure effettuate, differenziando in relazione ai tempi di misura, sono state: 27 misure su 24 h, 81 misure su 1 h e 810 misure su 15 (v. anche 4). Nella figura seguente si riporta l istogramma della distribuzione statistica di tutti i livelli equivalenti Leq rilevati in periodo diurno (più precisamente: Leq rilevati su 1h, su 15 e LeqD per i rilievi su 24 h). 30% Distribuzione globale dei Leq rilevati (15', 1 ora e LeqD) 25% 22,2% 25,6% Percentuale 20% 15% 14,0% 17,8% 10% 5% 6,3% 6,0% 8,0% 0% < > Classe di livello (dba) Quasi la metà dei valori (48%) è compresa nell intervallo di valori dba (la moda si verifica per l intervallo dba); è significativo che un quarto dei valori (26%) risulti inferiore a dba (soglia in genere associata, in relazione al periodo diurno, a situazioni acustiche ambientali confortevoli), tuttavia una percentuale lievemente superiore (27%) è superiore a dba (che corrisponde al valore limite diurno per le aree ad intensa attività umana), con un 8% di dati superiore anche a dba (limite per le aree industriali); va ricordato, peraltro, che in genere in corrispondenza di arterie di comunicazione caratterizzate 8

10 da flussi veicolari consistenti (in ambito sia urbano sia extraurbano) è molto frequente he venga superato il valore di dba e, spesso, anche dba. Il Leq fornisce indicazioni sull energia sonora complessivamente rilevabile durante il periodo di misura; informazioni sulle variazioni temporali del livello di rumorosità durante lo stesso periodo di misura sono desumibili dal valore di altri parametri: i livelli percentili Ln forniscono sintetiche ed utili informazioni in tal senso. I livelli L10 e L90, inoltre, forniscono una apprezzabile stima della rumorosità rispettivamente di picco e di fondo (escludendo comunque gli eventi episodici di rumore particolarmente elevato o basso). Di seguito si riporta l istogramma delle distribuzioni statistiche dei livelli percentili L10, L e L90 (misurati su un tempo di 1 h e in periodo diurno). Distribuzione globale dei livelli percentili L10, L e L90 rilevati (1 ora) % % 35% 30% Percentuale 25% 20% 15% L10 L L90 10% 5% 0% < > Classe di livello (dba) I valori rappresentativi del rumore di fondo, individuato con L90, si addensano nelle fasce di livello inferiore a dba, con l intervallo dba come più significativo; la rumorosità di picco (L10), ovviamente, è ben rappresentata in fasce di livello alto (superiore a dba). La mediana (L) presenta una situazione intermedia rispetto alle prime due, con un andamento simile a quello già riscontrato per il Leq. I livelli di rumore, ovviamente, variano a seconda dell ora, del giorno della settimana, della stagione, etc. I livelli Leq (su tempo pari od inferiore a 1 ora) rilevati nella presente campagna 9

11 costituiscono in genere una soddisfacente approssimazione del livello LeqD sull intero periodo diurno (ore 6 22), ciò soprattutto per i siti nelle aree più antropizzate. Informazioni sulla variabilità temporale della rumorosità possono essere desunte dai rilievi effettuati con strumentazione in continuo - in alcuni siti su periodo di monitoraggio giornaliero. Si rimanda al 3 per una puntuale presentazione dei dati, nel seguito si svolgono considerazioni complessive riguardanti l escursione giorno/notte data dalla differenza dei livelli equivalenti diurno (LeqD) e notturno (LeqN) e di alcuni livelli percentili relativi all insieme del periodo diurno e notturno. Nella figura seguente si riportano gli istogrammi delle distribuzioni statistiche dei differenziali Ldiurno-Lnotturno per i livelli Leq, L10, L e L90. % Distribuzione statistica dei differenziali Giorno - Notte per Leq, L10, L e L90 (rilevati sui periodi diurno e notturno) % 48,1% 48,1% %,7% 37,0% 37,0%,7% Percentuale 30% 20% 22,2% 22,2% Leq L10 L L90 14,8% 14,8% 14,8% 10% 11,1% 11,1% 7,4% 7,4% 7,4% 11,1% 3,7% 0% 0,0% 0,0% >12 Intervallo (dba) Nel caso del livello equivalente, i differenziali LeqD-LeqN risultano addensati negli intervalli 3 6 e 6 9 dba con il 74% complessivo dei casi, solo nel 15% dei casi si verificano differenziali giorno-notte superiori a 9 dba. I differenziali relativi ai percentili diurno e notturno L10 risultano più contenuti rispetto a quanto verificato per il livello equivalente: nel 100% dei casi, infatti, risultano inferiori a 9 dba; quasi la metà dei valori (48%) è contenuto nella fascia 6 9 dba. I differenziali diurno-notturno del rumore di fondo (stimato come L90) risultano 10

12 statisticamente i più elevati: nel % dei casi, infatti, risultano superiori a 9 dba (e nel 48% dei casi sono superiori a 12 dba). La distribuzione statistica dei differenziali della mediana (L) risulta intermedia rispetto a quelle degli altri due percentili (L10 e L90) e presenta un evidente massimo statitico nella fascia 6 9 dba (41%). 3. Dati di rumore nei singoli comuni 3.1 Arenzano Nella tabella seguente si riporta il riepilogo dei rilievi fonometrici, suddivisi per tipo secondo il tempo di misura, effettuati in comune di Arenzano. Tempo di misura 24 h 1 h 15 N. dati Dall esame dei dati si possono sviluppare le seguenti considerazioni generali e qualitative: si verifica una zona omogeneamente rumorosa lungo la via Aurelia, peraltro la principale via di flusso veicolare del comune, caratterizzata da traffico sostenuto principalmente di autoveicoli e motocicli; in corrispondenza dell Aurelia, inoltre, corre a mare la passeggiata frequentata da un notevole numero di persone; si verifica una seconda zona omogeneamente rumorosa in corrispondenza del centro cittadino, anche legata alla circolazione veicolare in strade strette; nella zona a nord i livelli di rumore sono piuttosto bassi, coerentemente con la caratteristica prevalentemente di campagna del territorio. Nella figura seguente si riportano i grafici delle distribuzioni statistiche e cumulate dei livelli Leq misurati su un tempo di

13 Arenzano - Statistica misure 15 minuti % 100% % 90% % % 35% % 30% 25% Distributiva % % 20% Cumulata % 15% 30% 10% 20% 5% 10% 0% < % classi db(a) Nella tabella seguente sono riportate le percentuali di misure di Leq su 15, che ricadono nelle diverse fasce di livello seguenti: minore di dba, compreso fra e dba, compreso fra e dba, compreso fra e dba, compreso fra e dba, maggiore di dba. Fascia di livello (dba) Percentuale di misure su 15 < > 2 Nelle figure seguenti, infine, si riportano gli andamenti temporali dei livelli Leq e percentili Ln (L1, L10, L, L90, L99) delle misure su 24 h eseguite in 3 siti distinti. 12

14 Livello (dba) Postazione S.Anselmo Leq L1 L10 L L90 L99 Livello (dba) 85 Postazione Casello Autostradale Leq L1 L10 L L90 L99 13

15 Postazione Lungomare Kennedy Livello (dba) Leq L1 L10 L L90 L Chiavari Nella tabella seguente si riporta il riepilogo dei rilievi fonometrici, suddivisi per tipo secondo il tempo di misura, effettuati in comune di Chiavari. Tempo di misura Misure su 24 h Misure su 1 h Misure su 15 N. dati Dall esame dei dati si possono sviluppare le seguenti considerazioni generali e qualitative: le zone lungo la direzione viaria per Carasco ed i comuni ad esso limitrofi sono interessate da rumorosità elevata a causa anche del traffico di mezzi pesanti verso e da insediamenti produttivi afferenti alla Val Fontanabuona; la zona corrispondente alla Via Aurelia presenta valori di rumore significativi in quanto la SS1 risulta via preferenziale di collegamento con i comuni adiacenti; nel centro storico della città la rumorosità presenta andamenti differenti: non eccessivamente elevata in presenza di limitazioni alla circolazione e, viceversa, più alta in presenza di traffico veicolare; in corrispondenza delle zone a prevalente fruizione residenziale la rumorosità si 14

16 mantiene su valori generalmente non alti. Nella figura seguente si riportano i grafici delle distribuzioni statistiche e cumulate dei livelli Leq misurati su un tempo di 15. Chiavari - Statistica misure 15 minuti % 100% % 90% % % 35% % 30% 25% 20% Distributiva Cumulata % % % 15% 30% 10% 20% 5% 10% 0% < % classi db(a) Nella tabella seguente sono riportate le percentuali di misure di Leq su 15, che ricadono nelle diverse fasce di livello seguenti: minore di dba, compreso fra e dba, compreso fra e dba, compreso fra e dba, compreso fra e dba, maggiore di dba. Fascia di livello (dba) Percentuale di misure su 15 < > 4 Nelle figure seguenti, infine, si riportano gli andamenti temporali dei livelli Leq e percentili Ln (L1, L10, L, L90, L99) delle misure su 24 h eseguite in 6 siti distinti. 15

17 Livello (dba) Postazione Rocca Leq L1 L10 L L90 L99 Postazione Stazione Ferroviaria Livello (dba) Leq L1 L10 L L90 L99 16

18 Livello (dba) Postazione Cavour Leq L1 L10 L L90 L99 Livello (dba) Postazione Autostrada Leq L1 L10 L L90 L99 17

19 Postazione Ravenna Livello (dba) Leq L1 L10 L L90 L99 Livello (dba) Postazione Negri Leq L1 L10 L L90 L99 18

20 3.3 Lavagna Nella tabella seguente si riporta il riepilogo dei rilievi fonometrici, suddivisi per tipo secondo il tempo di misura, effettuati in comune di Lavagna. Tempo di misura Misure su 24 h Misure su 1 h Misure su 15 N. dati Dall esame dei dati si possono sviluppaee le seguenti considerazioni generali e qualitative: le zone lungo la direzione viaria per Carasco sono interessate da rumorosità elevata a causa anche del traffico di mezzi pesanti verso e da insediamenti produttivi afferenti alla Val Fontanabuona; per la zona di Cavi la rumorosità sembra essere influenzata in modo notevole dal traffico veicolare lungo la Via Aurelia e dalla ferrovia. Nella figura seguente si riportano i grafici delle distribuzioni statistiche e cumulate dei livelli Leq misurati su un tempo di 15. Lavagna - Statistica misure 15 minuti % 100% % 90% % % 35% % 30% 25% Distributiva % % 20% Cumulata % 15% 30% 10% 20% 5% 10% 0% < % classi db(a) Nella tabella seguente sono riportate le percentuali di misure di Leq su 15, che ricadono nelle diverse fasce di livello seguenti: minore di dba, compreso fra e dba, compreso 19

21 fra e dba, compreso fra e dba, compreso fra e dba, maggiore di dba. Fascia di livello (dba) Percentuale di misure su 15 < > 5 Nelle figure seguenti, infine, si riportano gli andamenti temporali dei livelli Leq e percentili Ln (L1, L10, L, L90, L99) delle misure su 24 h eseguite in 4 siti distinti. Postazione Brigate Partigiane Livello (dba) Leq L1 L10 L L90 L99 20

22 Livello (dba) Postazione Torino Leq L1 L10 L L90 L99 Livello (dba) Postazione Marini Leq L1 L10 L L90 L99 21

23 Livello (dba) Postazione Corso Berisso Leq L1 L10 L L90 L Rapallo Nella tabella seguente si riporta il riepilogo dei rilievi fonometrici, suddivisi per tipo secondo il tempo di misura, effettuati in comune di Rapallo. Tempo di misura Misure su 24 h Misure su 1 h Misure su 15 N. dati Dall esame dei dati si possono sviluppare le seguenti considerazioni generali: in corrispondenza del casello autostradale spicca una zona contraddistinta da elevata rumorosità, che si estende lungo le principali linee viarie di afflusso/deflusso veicolare al casello stesso; la rumorosità nel centro cittadino è prevalentemente dovuta al traffico veicolare, spesso incanalato in vie strette a doppio senso di marcia; vi sono valori significativi di rumore lungo la viabilità litoranea in direzione di S. Margherita Ligure; nella parte montana del comune la rumorosità è generalmente bassa. 22

24 Nella figura seguente si riportano i grafici delle distribuzioni statistiche e cumulate dei livelli Leq misurati su un tempo di 15. Rapallo - Statistica misure 15 minuti % 100% % 90% % % 35% % 30% 25% Distributiva % % 20% Cumulata % 15% 30% 10% 20% 5% 10% 0% < % classi db(a) Nella tabella seguente, infine, sono riportate le percentuali di misure di Leq su 15, che ricadono nelle diverse fasce di livello seguenti: minore di dba, compreso fra e dba, compreso fra e dba, compreso fra e dba, compreso fra e dba, maggiore di dba. Fascia di livello (dba) Percentuale di misure su 15 < > 12 Nelle figure seguenti si riportano gli andamenti temporali dei livelli Leq e percentili Ln (L1, L10, L, L90, L99) delle misure su 24 h eseguite in 6 siti distinti. 23

25 Livello (dba) Postazione Viale Torino Leq L1 L10 L L90 L99 Postazione Piazzale Pastene Livello (dba) Leq L1 L10 L L90 L99 24

26 Postazione Piazzale Genova Livello (dba) Leq L1 L10 L L90 L99 Postazione Via Betti Livello (dba) Leq L1 L10 L L90 L99 25

27 Postazione Giardini Partigiani Livello (dba) Leq L1 L10 L L90 L99 Livello (dba) Postazione Piazza delle Nazioni Leq L1 L10 L L90 L99 26

28 3.5 Recco Nella tabella seguente si riporta il riepilogo dei rilievi fonometrici, suddivisi per tipo secondo il tempo di misura, effettuati in comune di Recco. Tempo di misura 24 h 1 h 15 N. dati 2 6 Dall esame dei dati si possono sviluppare le seguenti considerazioni generali: fra le zone a rumorosità più elevata spiccano le direttrici nord-sud (viabilità mare - casello autostradale) e est-ovest (Via Aurelia); nel centro cittadino si verificano punti di rumorosità elevata anche a causa dell incanalamento del traffico in alcune strade (fra cui P.zza Matteotti, Via Roma e Via Assereto). Nella figura seguente si riportano i grafici delle distribuzioni statistiche e cumulate dei livelli Leq misurati su un tempo di 15. Recco - Statistica misure 15 minuti % 100% % 90% % % 35% % 30% 25% Distributiva % % 20% Cumulata % 15% 30% 10% 20% 5% 10% 0% < % classi db(a) Nella tabella seguente, infine, sono riportate le percentuali di misure di Leq su 15, che ricadono nelle diverse fasce di livello seguenti: minore di dba, compreso fra e dba, 27

29 compreso fra e dba, compreso fra e dba, compreso fra e dba, maggiore di dba. Fascia di livello (dba) Percentuale di misure su 15 < > 4 Nelle figure seguenti, infine, si riportano gli andamenti temporali dei livelli Leq e percentili Ln (L1, L10, L, L90, L99) delle misure su 24 h eseguite in 2 siti distinti. Postazione Autostrada Livello (dba) Leq L1 L10 L L90 L99 28

30 Postazione Matteotti Livello (dba) Leq L1 L10 L L90 L Sestri Levante Nella tabella seguente si riporta il riepilogo dei rilievi fonometrici, suddivisi per tipo secondo il tempo di misura, effettuati in comune di Sestri Levante. Tempo di misura 24 h 1 h 15 N. dati Dall esame dei dati si possono sviluppare le seguenti considerazioni generali e qualitative: si identificano zone di rumorosità elevata in corrispondenza del Lungomare e dell infrastruttura ferroviaria; le isole pedonali presenti nel centro cittadino contribuiscono ad abbassare il livello di rumore ivi presente; nell abitato di Riva Trigoso si verificano aree con livelli di rumore più elevati in relazione alle attività industriali e di cantieristica ivi presenti ed al traffico veicolare a queste correlato. In figura seguente si riportano i grafici delle distribuzioni statistiche e cumulate dei livelli Leq misurati su un tempo di

31 Sestri Levante - Statistica misure 15 minuti % 100% % 90% % % 35% % 30% % 25% Distributiva % 20% 15% Cumulata % 30% 10% 20% 5% 10% 0% < % classi db(a) Nella tabella seguente, infine, sono riportate le percentuali di misure di Leq su 15, che ricadono nelle diverse fasce di livello seguenti: minore di dba, compreso fra e dba, compreso fra e dba, compreso fra e dba, compreso fra e dba, maggiore di dba. Fascia di livello (dba) Percentuale di misure su 15 < > 8 Nelle figure seguenti, infine, si riportano gli andamenti temporali dei livelli Leq e percentili Ln (L1, L10, L, L90, L99) delle misure su 24 h eseguite in 6 siti distinti. 30

32 Postazione Ospedale Livello (dba) Leq L1 L10 L L90 L99 Livello (dba) Postazione Viale Mazzini Leq L1 L10 L L90 L99 31

33 Livello (dba) Postazione Piazza Matteotti Leq L1 L10 L L90 L99 Postazione Via Fascie Livello (dba) Leq L1 L10 L L90 L99 32

34 Livello (dba) Postazione Autostrada Leq L1 L10 L L90 L99 Livello (dba) Postazione Riva Trigoso Leq L1 L10 L L90 L99 33

35 4. Metodologia Le procedure adottate nella campagna di monitoraggio, oltre ad essere conformi alla normativa allora vigente sulle operazioni di misura (1997), si sono ispirate alla norma UNI 9884 Caratterizzazione acustica del territorio mediante la descrizione del rumore ambientale e ai Criteri di misura e analisi per effettuare campagne di misura finalizzate alla caratterizzazione acustica del territorio necessaria per la redazione dei piani di risanamento comunali (ex art. 5 comma 2 L.R. 31/94) della Provincia di Genova (1995), riportati in appendice e, peraltro, ormai di fatto superati dopo l abrogazione della L.R. 31/94 sostituita dalla L.R. 12/98. Nel corso dell indagine è prevalsa una caratterizzazione di tipo spaziale che consentisse una visione della rumorosità ambientale territorialmente il più estesa possibile. La caratterizzazione temporale è stata eseguita in siti ritenuti particolarmente significativi, l indagine spaziale del territorio ha avuto collocazione temporale diurna. Le misure, dal punto di vista del tempo di misura, sono state di tre tipi diversi: su 24 h, su 1 h e su 15 (in numero maggiore per le misure su tempi inferiori) e sono state effettuate nel periodo da settembre 1996 a gennaio Le posizioni di misura sono state più fitte nei centri urbani (circa 100 m una dall altra, approssimativamente diposte secondo un reticolo ) e via via più rade verso la periferia e le zone meno urbanizzate (non meno di 0 m una dall altra). In presenza di infrastrutture stradali significative per flusso di traffico sono state effettuate anche misure a non più di m dalla strada stessa. I parametri misurati sono dipesi dal tipo di misura effettuata, più in dettaglio: misure su 24 h: Leq orario e, per ogni ora, livelli percentili L1, L10, L, L90 e L99; misure su 1 h: Leq orario e livelli percentili L1, L10, L, L90 e L99; misure su 15 : Leq su 15. Complessivamente, le misure sono state così distribuite in relazione ai tempi di misura: 27 misure su 24 h, 81 misure su 1 h e 810 misure su

36 Glossario essenziale Livello equivalente (Leq): principale indicatore della rumorosità ambientale. Il Leq, espresso come unità di misura in dba, è la quantità da confrontarsi con i limiti di legge connessi alle zone della classificazione acustica comunale. Il valore del Leq, misurato in un dato intervallo di tempo, rappresenta il livello che avrebbe un rumore costante avente lo stesso contenuto in energia sonora dell'effettivo rumore misurato nel medesimo intervallo di tempo. Il rumore effettivamente misurato, infatti, è una grandezza generalmente variabile e dunque non costante. Livello equivalente diurno (LeqD): livello equivalente sul periodo Livello equivalente notturno (LeqN): livello equivalente sul periodo Livello percentile (Ln): il valore di un generico livello percentile Ln corrisponde al livello di rumore che, in quel dato tempo di misura, è superato per lo n% del tempo di misura stesso; ad esempio, un livello L10, rilevato in una misura oraria, pari a dba significa che, in quel dato punto, il valore di dba è stato superato per il 10% del tempo di misura, ovvero per 6 minuti sono stati rilevati livelli istantanei superiori a dba e per i rimanenti 54 minuti livelli inferiori a dba. Mappatura acustica: Misura del rumore ambientale in numerosi punti distinti sul territorio. Classificazione acustica: è una carta del territorio comunale riportante i limiti alla rumorosità. Viene adottata dal Comune e approvata dalla Provincia. Piano di risanamento acustico comunale: Individua situazioni da bonificare acusticamente, responsabili dell inquinamento e dell intervento di bonifica, etc. Viene adottato dal Comune e approvato dalla Provincia. Impatto acustico: valutazione previsionale delle immissioni di rumore nell ambiente di nuove attività (in genere produttive). Appendice: criteri tecnici utilizzati per la mappatura A seguito dell emanazione della L.R. 31/94 sull inquinamento acustico (poi abrogata e sostituita dalla L.R. 12/98) la Provincia di Genova, nello spirito della legge suddetta e sulla base delle procedure tecniche allora note, elaborò dei criteri per la realizzazione delle mappature acustiche ( Criteri di misura e analisi per effettuare campagne di misura finalizzate alla caratterizzazione acustica del territorio necessaria per la redazione dei piani di 35

37 risanamento comunali (ex art. 5 comma 2 L.R. 31/94) ). Questi criteri, peraltro ormai obsoleti, risultavano per intrinseca impostazione applicabili soprattutto nel caso di aree caratterizzate da cospicua urbanizzazione e, considerato anche questo, costituirono la base del capitolato tecnico per la mappatura acustica dei sei comuni costieri oggetto di questo volume. In quanto segue si riporta integralmente il testo dei criteri di cui sopra. Premessa La caratterizzazione acustica del territorio si pone come fase propedeutica essenziale per la predisposizione di piani di risanamento che riportino, laddove necessario, i livelli di rumorosità ambientale entro i limiti stabiliti per la destinazione d uso della zona di territorio in esame. Fattore essenziale risulta la procedura adottata nell acquisizione e nell elaborazione delle misure dei livelli di rumore che deve garantire che l immagine della rumorosità misurata sia rispondente alla situazione reale. Questo compito deve essere svolto impiegando le conoscenze e le tecniche che consentano il miglior risultato con il minimo impiego di risorse. Le procedure di cui al titolo dovranno, tenendo conto della specificità del territorio in esame, applicare quanto già sperimentato in altre realtà, aggiornandone le metodiche. Questo aderendo alle linee essenziali della UNI 9884 ed alle prescrizioni tecniche L.R. 31/94, in particolar modo garantendo la rappresentatività delle risultanze, che dovrà essere puntualmente dimostrata. L obiettivo di questa procedura è identificare un livello sonoro medio rappresentativo associato alle attività più importanti del tessuto sociale impiantato nel territorio; per esempio, per una località turistica balneare, la caratterizzazione sarà mirata al periodo estivo, per un quartiere residenziale di una classica città produttiva, viceversa, al periodo scolastico. Non si esclude la necessità per alcune zone di effettuare una doppia caratterizzazione. Salvo controindicazioni, (p.es. eventualmente per i prefestivi ed i postfestivi), qualora sia stata individuato come rappresentativo del livello sonoro medio il periodo scolastico, lo stesso farà riferimento ai giorni lavorativi. I valori dei livelli di rumore ottenuti confluiranno a formare una mappa in cui le varie porzioni di territorio saranno raggruppate in zone acusticamente omogenee, dette zone di isolivello. Nella carta delle zone di isolivello, sarà generalmente riportato il livello sonoro medio individuato come rappresentativo per il tempo di riferimento diurno LeqD (Leq TL, Leq a lungo termine del periodo di attività più intensa, p.es. periodo scolastico lavorativo diurno LD, o, all altro opposto, periodo estivo festivo diurno F D). 36

38 L altezza standard a cui viene posizionato il microfono durante l effettuazione di tali misure è di 1,5 m dal suolo. Il confronto dei limiti assoluti di zona con i livelli sonori medi così ottenuti, si pone come elemento grossolano di indagine su grande scala, indagine necessaria per l acquisizione di conoscenze che fanno da presupposto alla redazione dei piani di risanamento. L esame di altre variabili (esposizione ai livelli esistenti in facciata all edificio a quote diverse, esposizione all interno degli ambienti confinati, esposizione a rumore causata da sorgenti selettivamente identificabili), potranno solo essere analizzate in studi approfonditi di situazioni puntuali, secondo altre metodiche. Parimenti, gli elementi correttivi del rumore ambientale, saranno analizzate in quella sede. L indagine temporale Data l ineluttabile influenza di sorgenti di tipo aleatorio si rende necessario mediare il contenuto energetico del rumore sull intero periodo di riferimento (TR). Il parametro da prendere in considerazione risulta essere il Leq TR, ossia il livello di rumore integrato sull intero tempo di riferimento (diurno o notturno). Per la determinazione di questo parametro non può essere sufficiente la misura protratta per un singolo giorno, ma essa si deve basare sull esame di un congruo periodo (tempo a lungo termine TL): i vari Leq TR saranno mediati per ottenere il dato di Leq a lungo termine Leq TL. La scelta ottimale dei periodi associati alle attività più importanti, potrà essere fatta con l esame dei cicli dei Leq orari (Leqh ) che si sviluppano nel periodo di osservazione di almeno un anno. Ovviamente questo potrà essere possibile solo disponendo di una stazione semipermanente di rilevamento. In alternativa, le considerazioni estrapolate da siti ove queste misure sono state condotte, possono essere utilizzate per analogia, dimostrando la similitudine delle attività poste sotto osservazione in un altra zona. L esame dei cicli dei Leqh e quindi di quella dei Leq TR, (Leq del tempo di riferimento diurno o notturno) stabilirà le differenze medie tra il livello sonoro medio di riferimento per le cartografie, e quello di altri Leq TL (D/N L/F p.scol./estivo). Una volta individuato il periodo ottimale al quale si vuole riferire il livello sonoro medio, si dovrà monitorare un punto significativo principale per ogni quartiere di grande città, o per cittadina, o per frazione rappresentativa di comune o insieme di comuni. Questo monitoraggio coprirà almeno l arco di una settimana. Sarà necessario effettuare per ogni sito individuato per la stazione semipermanente, una misura di verifica di 24 h, in periodo diverso da quello individuato come caratteristico, per valutare l eventuale variazione stagionale dei livelli medi di rumorosità. 37

39 L indagine temporale risultante dovrà stabilire i giorni della settimana che contribuiscono a definire il LeqD medio, e le fasce orarie alle quali si potranno riferire le misure necessarie per l indagine spaziale con la tecnica del campionamento (minor scarto tra il Leqh e il Leq TL ). È ovvio che se sono disponibili dati diretti da stazioni semipermanenti, quest indagine sarà ricompresa negli stessi. Nel dettaglio si analizzerà il ciclo settimanale dei Leqh, al fine di determinare le variazioni significative di rumorosità nei vari giorni della settimana. Si analizzerà, inoltre, il ciclo giornaliero dei Leqh per verificare se, e in quali periodi della giornata, si possono effettuare misure brevi ottimizzando la stima del LeqD, calcolato per integrazione come Leq TL. Saranno analizzate ancora, le distribuzioni di frequenza dei Leq 15 (livelli equivalenti di rumore mediati su intervalli temporali di 15 ) al fine di ottenere una stima generale dell errore delle misure mediate su 15 utilizzate per l indagine spaziale. Saranno calcolate le distribuzioni tipiche dei livelli per il periodo diurno e notturno, e per ognuno di essi, i livelli percentili L1, L10, L, L90, L99, Lmin, Lmax. L indagine spaziale Il tempo di misura ideale da utilizzare per l indagine spaziale è 1 h (tecnica O). Allo scopo di ottimizzare il tempo a disposizione per poter coprire una vasta area, si utilizzeranno per la maggioranza delle misure tempi di misura (TM) inferiori compresi tra 15 e 30 (tecnica M), valutando l errore associato in ogni microarea (unità di indagine omogenea di un grosso quartiere o di una cittadina o di varie frazioni comunali), mediante la determinazione diretta del LeqD (tecnica G) e l esame p.es. della dispersione dei valori di Leq TM all interno della fascia oraria selezionata. Possibilmente, all interno di ogni periodo e di ogni microarea, le diverse serie di misure, che stanno tra loro come punti significativi (indagine temporale) e di riferimento (indagine spaziale), devono essere svolte contemporaneamente. Il rapporto numerico per ogni unità di indagine tra le misure dei tre gradi menzionati (M, O, G) si deve avvicinare a 30:3:1 per ottimizzare il rapporto spazio-temporale. Per specificare meglio, dopo l indagine temporale preliminare di cui al paragrafo precedente, si individuano in ogni Comune n unità di indagine rappresentative di ogni consistente variabilità spaziale della rumorosità, all interno della quale saranno approssimativamente effettuate le seguenti misure, possibilmente in contemporanea: N. 1 misure 24 h con analizzatore di livello sonoro dotato di unità microfonica per esterni installata in mezzo mobile, durante un giorno medio desunto dall indagine temporale menzionata, con definizione di questi parametri: LeqD, LeqN, Leqh, e, per ogni periodo di 38

40 riferimento, le distribuzioni dei livelli e i livelli Lmin, Lmax, L1, L10, L, L90, L99. Inoltre si determineranno i Leq 15 per le fasce orarie selezionate mediante l indagine temporale; N. 3 misure 1 h con fonometro integratore analizzatore statistico, nella fascia oraria selezionata in base all indagine temporale, con definizione di questi parametri: Leqh, Lmin, Lmax, L1, L10, L, L90, L99 e le distribuzioni dei livelli; N. 30 misure 15 con fonometro integratore, nella fascia oraria selezionata, con definizione di questi parametri: Leq 15, Lmin, Lmax. Se le risorse temporali lo consentono, potrà essere assegnata maggiore affidabilità statistica alle misure, ripetendo le misure di 15 ad intervalli orari nello stesso punto, integrando i risultati (microcampionamenti). A giudizio dell operatore, dalla misura dovrà essere eliminata l influenza determinata da eventi che in rapporto al breve tempo di misura potranno essere considerati eccezionali, in quando ne falserebbero il valore. Per la migliore risoluzione spaziale, nell abitato le postazioni di misura saranno scelte in base a reticolo quadrato di lato 100 m (approssimativamente). Fuori dall abitato potranno essere più irregolari, per esempio in corrispondenza di recettori sensibili (case sparse o luoghi di ritrovo all aperto), a distanze tra loro possibilmente non superiori a 0 m secondo le caratteristiche morfologiche del territorio, privilegiando gli assi viari principali e i perimetri di sorgenti fisse delimitate. Le misure di diverso grado si integreranno (in base ai rapporti menzionati) al meglio secondo il reticolo di misura descritto. L altezza standard dal suolo a cui viene posto il microfono è di 1,5 m, poichè esso, per postazioni 24 h o semipermanenti, può essere posto ad un altezza variabile fra 2,5 e 4 m, si dovrà valutare l eventuale differenza dei livelli riscontrati a terra mediante misure campione. Altezze diverse, p.es. quando la distanza dalle sorgenti è rilevante, e quindi assume importanza l attenuazione dovuta al suolo, saranno riferite ad approfondimenti di situazioni puntuali. Lo stesso varrà per il rilevamento dei parametri meteoclimatici, i quali, in genere, saranno determinati solamente nelle postazioni semipermanenti. Inoltre il microfono sarà posto ad almeno 1 m dalla facciata degli edifici recettori (se possibile fino a 3,5 m), ad almeno 1 m dal bordo della carreggiata o dai perimetri di sorgenti fisse, comunque nelle aree all aperto occupate o occupabili dalle persone. Ottenuti i dati di Leq affidabili, conoscendo l errore, attribuendo più peso alle misure temporalmente più significative, si dovranno delimitare zone di isolivello in comparti che risultino topograficamente ed acusticamente omogenei. 39

41 In base a tutte le misure di Leq TM, valutato l errore, esaminate le distribuzioni spaziali dei livelli, si individuano delle aree acusticamente e urbanisticamente omogenee in zone di isolivello in classi di 5 db, che saranno evidenziate nella carta tecnica regionale 1:00. Alla delimitazione in aree concorreranno al meglio tutte le misure non affette da errore di campionamento che risultino utili ad una ragionevole visione d insieme. Si tralasceranno nella stesura della mappa di rumore le misure che causerebbero una eccessiva parcellizzazione delle aree individuate. La carta risultante, confrontata con quella redatta ai fini della zonizzazione (divisione del territorio in classi di destinazione d uso), definisce le priorità dei piani di risanamento, secondo quanto codificato dalla L.R. 31/94, Allegato C. Tutti i dati raccolti saranno riportati in Data Base apposito e disponibili su fogli elettronici, insieme a tutte le rappresentazioni ed elaborazioni grafiche. Le carte delle zone di isolivello, saranno implementate su supporto elettronico relativo. Il tutto avendo cura che il software adottato risulti compatibile con il sistema informatico in uso presso la Regione Liguria secondo quanto previsto al punto b) dell art. 4 della L.R. 31/94.

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