PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE (PTPC) E PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ (PTTI) TRIENNIO

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1 PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE (PTPC) E PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ (PTTI) TRIENNIO

2 INDICE SEZIONE 1 Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione SEZIONE 2 Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità

3 SEZIONE 2 Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità INDICE PREMESSA 1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELL ASL TO1 2. PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE DEL PROGRAMMA 1. Obiettivi strategici in materia di trasparenza 2. Atti aziendali di determinazione degli obiettivi annuali di attività 3. Strutture e dirigenti coinvolti per l individuazione dei contenuti del Programma 4. Coinvolgimento degli stakeholder 5. Termini e modalità di adozione del Piano Triennale per la Trasparenza e l Integrità 3. INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE DELLA TRASPARENZA 1. Iniziative e strumenti di comunicazione per la diffusione dei contenuti del Programma e dei dati pubblicati 2. Organizzazione e risultati attesi delle Giornate della Trasparenza 4. PROCESSO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA TRIENNALE DELLA TRASPARENZA 1. Dirigenti responsabili della trasmissione, pubblicazione ed aggiornamento dei dati - Referenti 2. Modalità di coordinamento con il Responsabile della Trasparenza 3. Misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi 4. Misure di monitoraggio e vigilanza sull attuazione degli obblighi di Trasparenza 5. Rilevazione dell effettivo utilizzo dei dati da parte degli utenti 6. Misure per assicurare l efficacia dell istituto dell accesso civico 5. DATI ULTERIORI Allegato 1 Piano dei Referenti Aziendali per la trasparenza Allegato 2 Report pubblicazione 51

4 PREMESSA Il Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità (PTTI) è lo strumento grazie al quale l ASL TO1 definisce e manifesta le iniziative e gli atti con cui garantire l applicazione del principio di trasparenza, consentendo l accessibilità totale alle informazioni riguardanti la propria organizzazione e le proprie attività. Si tratta del primo Programma Triennale per la Trasparenza e l'integrità (PTTI) adottato da questa Azienda, valido per il triennio , nel rispetto di quanto stabilito dal decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 e dalle direttive emanate dalla Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l'integrità nelle amministrazioni pubbliche (CiVIT) 1. La piena accessibilità alle molte informazioni previste dal decreto favorisce forme diffuse di controllo e costituisce un valido strumento di lotta alla corruzione. Per tale ragione il PTTI costituisce una parte importante del Piano di Prevenzione della Corruzione. 1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELL AZIENDA SANITARIA LOCALE TORINO 1 L ASL TO1 ha sede legale a Torino in via S. Secondo 29; è un azienda sanitaria pubblica che si sviluppa sul territorio delle circoscrizioni 1 (Centro- Crocetta), 2 (Santa Rita - Mirafiori Nord), 3 (S. Paolo, Cenisia, Cit Turin, Pozzo Strada, Borgata Lesna), 8 (San Salvario, Cavoretto, Borgo Po), 9 (Lingotto-Nizza-Millefonti-Filadelfia) e 10 (Mirafiori Sud). L Azienda fornisce i servizi sanitari alla popolazione che vive nelle sei circoscrizioni cittadine sopra elencate e che rappresenta circa la metà della popolazione torinese (numero abitanti al 31/12/2012). Dell ASL TO1 fanno parte i Presidi Ospedalieri Martini e Sperino-Oftalmico. Il presidio Martini, struttura facilmente raggiungibile anche dalla prima cintura nord-ovest di Torino, è un ospedale cardine e sede di DEA. L Ospedale Sperino-Oftalmico, situato nel centro città, è presidio specialistico oftalmologico, dotato di Pronto Soccorso e sede di reparto universitario. Il territorio dell ASL TO1 in funzione delle caratteristiche ambientali, del numero di abitanti, dell integrazione dell attività sanitaria con quella socio-assistenziale svolta dalla Città di Torino, è suddiviso in 2 Distretti sanitari, così denominati: - Distretto , in coincidenza con le Circoscrizioni Comunali 1, 8, 9 e 10; - Distretto 2-3, in coincidenza con le Circoscrizioni Comunali 2 e 3. L ASL TO1, con il Dipartimento Integrato della Prevenzione, assicura, su tutto il territorio della Città di Torino, le funzioni previste dalla legge in materia di: sanità pubblica sicurezza alimentare prevenzione e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro azioni volte a favorire il benessere animale. 1 La CiVIT a decorrere dal 31/10/2013 (art. 5 della L. 125/2013, di conversione del D.L. 101/2013 convertito in L. 125/2013) ha assunto la denominazione di Autorità Nazionale AntiCorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle pubbliche amministrazioni (A.N.AC.). Nel presente documento sarà ancora indicata come CiVIT in riferimento alle determinazioni adottate ancora sotto questa veste. 52

5 L ASL TO1 si caratterizza per la sua funzione pubblica ed agisce per la tutela, il miglioramento della salute dei cittadini, la promozione della salute e la riduzione delle diseguaglianze nell accesso ai servizi attraverso: la garanzia dell erogazione dei servizi accessibili, equi, di alta qualità e l integrazione sanitaria e sociale; la ricerca della cooperazione con gli altri soggetti sociali ed istituzionali; la gestione delle risorse che le sono affidate con criteri di efficacia, efficienza e trasparenza; la partecipazione dei cittadini nella definizione delle scelte e nella valutazione dei risultati; l innovazione tecnologica ed organizzativa; la valorizzazione del proprio capitale di professionisti per la gestione e produzione dei servizi sanitari. Nell organizzazione e nello sviluppo delle attività, l ASL TO1 si impegna, in coerenza con le politiche regionali, a sviluppare alleanze e sinergie sia all interno dell organizzazione, valorizzando il capitale dei professionisti ed il loro impegno nel fornire prestazioni di eccellenza, sia all esterno, con le altre Aziende Sanitarie del territorio, con le istituzioni ed i soggetti sociali locali, nel rispetto dei livelli di assistenza. L organizzazione e il funzionamento dell ASL TO1 sono disciplinati dall Atto aziendale, consultabile sul sito internet istituzionale nella sezione Amministrazione trasparente / Disposizioni generali / Atti amministrativi generali. 2. PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE DEL PROGRAMMA 2.1. Obiettivi strategici in materia di trasparenza Gli obiettivi strategici per il triennio sono finalizzati alla realizzazione di una amministrazione aperta e al servizio del cittadino, garantendo la più ampia accessibilità alle informazioni concernenti l organizzazione e l attività dell Amministrazione. Con il primo PTTI aziendale l ASL TO1 intende sviluppare la possibilità di controllo da parte dei portatori di interessi (singoli o associati) sull operato dell Amministrazione, anche al fine di far emergere ed eliminare ipotesi di cattiva gestione. 53

6 Con il PTTI l Amministrazione si propone pertanto di raggiungere i seguenti obiettivi strategici: a) rafforzare uno strumento essenziale nella prospettiva della promozione dell integrità e dello sviluppo della cultura della legalità, in funzione preventiva dei fenomeni corruttivi e più in generale di cattiva amministrazione; b) sviluppare il controllo diffuso sulla performance aziendale; c) incidere sul senso di appartenenza e sulla motivazione dei dipendenti creando un buon sistema di comunicazione tra tutti i soggetti dell Azienda; d) consentire ai cittadini l effettiva conoscenza dei servizi che possono ottenere dall Azienda, delle loro caratteristiche quantitative e qualitative e delle loro modalità di erogazione. Riveste inoltre un particolare rilievo nell ambito del PTTI lo studio e la realizzazione di un nuovo sito web istituzionale, in linea con i contenuti richiesti dalla normativa e con gli standard tecnici più recenti Atti aziendali di determinazione degli obiettivi annuali di attività Il PTTI riveste un ruolo importante nell ambito del ciclo della performance aziendale, in quanto consente la piena conoscibilità dei programmi di attività (del quale peraltro lo stesso PTTI costituisce una parte rilevante), del loro stato di attuazione e dei risultati conseguiti. Gli obiettivi operativi in materia di Trasparenza, qualora necessario, rientreranno nel Piano annuale degli obiettivi aziendali da assegnare al personale dirigente, anche ai fini della corresponsione del conguaglio annuale della retribuzione di risultato. Il Piano annuale degli obiettivi aziendali potrà essere sostituito da un più organico Piano della Performance solo a seguito dell eventuale emanazione delle direttive regionali necessarie a dare attuazione ai principi del d.lgs. 159/2009 in materia di performance delle pubbliche amministrazioni Strutture e dirigenti coinvolti per l individuazione dei contenuti del Programma Il PTTI è predisposto dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza (RPCT), individuato nella Dott.ssa Chiara Masia. La predisposizione del PTTI rientra, in particolare, fra gli specifici compiti affidati dalla vigente normativa. Con il RPCT collaborano funzionalmente: a) i Referenti Aziendali per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, nominati con la delibera n. 65/A.01/2014 del 2014 che risultano essere: - I Direttori Sanitari di Presidio - I Direttori dei Distretti Sanitari - Il Direttore del Dipartimento Integrato della Prevenzione - Il Direttore dei Dipartimento Amministrativo 54

7 - Il Direttore del Dipartimento Tecnico - I Direttori delle SS.CC. Amministrative e Tecniche I Referenti affiancano e supportano l attività del RCPT per la definizione dell analisi e della mappatura delle aree di rischio, dei flussi informativi e documentali e dei percorsi di monitoraggio e controllo, nonché per le iniziative di formazione e adeguamento/aggiornamento delle procedure in materia di Anticorruzione e per la Trasparenza. b) la S.S. Controllo di Gestione per le attività di aggiornamento dei flussi informativi; c) la S.C. Sistema Informatico, per le attività di aggiornamento, integrazione, modifica da realizzare all interno del sito web istituzionale aziendale, per renderlo aderente alle vigenti disposizioni normative, nonché per garantire l accessibilità dei dati e secondo le specifiche richieste ed il supporto tecnico/informatico sull utilizzo del portale aziendale. Il RPCT ha inoltre partecipato al gruppo di lavoro spontaneo costituito tra aziende sanitarie piemontesi sulle tematiche della Trasparenza e dell Anticorruzione 2. Il gruppo ha approfondito l analisi delle tipologie di informazioni da pubblicare e delle procedure operative da porre in essere. Prima della sua formale approvazione il PTTI è inviato in consultazione a tutte le strutture aziendali alle quali corrisponde il ruolo di referenza, come individuato al successivo punto Coinvolgimento degli stakeholder 3 Nella fase di predisposizione del PTTI sono state osservate le modalità operative di seguito indicate: a) Individuazione dei seguenti stakeholder interni: TIPOLOGIA DENOMINAZIONE RECAPITO Organismo di verifica Collegio Sindacale Segreteria del Collegio Organismo di verifica Nucleo di valutazione Segreteria aziendale del Nucleo Organismo rappresentativo del Personale Organizzazioni sindacali (personale dei livelli) Organizzazioni sindacali Area Dirigenza Organizzazioni sindacali 2 Comitato Unico di Garanzia La RSU Organizzazioni Sindacali di Categoria del Comparto Organizzazioni Sindacali della Dirigenza medica e Veterinari e della Dirigenza SPTA Organizzazioni Sindacali degli Specialisti Ambulatoriali, Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta 55 Segreteria aziendale del CUG Recapiti aziendali dei referenti RSU Recapiti aziendali dei rappresentanti sindacali della dirigenza medica e non medica Recapiti aziendali Fino ad oggi hanno partecipato al gruppo di lavoro i Responsabili Trasparenza Anticorruzione e/o loro collaboratori di 9 aziende sanitarie (AOU Città della salute e della scienza, AOU San Luigi, AO Mauriziano, ASL TO1, TO2, TO3, TO4, TO5, ASL di Vercelli) 3 Stakeholder = persona o gruppo di persone rappresentanti di specifici interessi (associazioni di volontariato, istituzioni pubbliche, sindacati, collettività, ecc.), i quali entrano in relazione con un'organizzazione, al fine di fornire a quest'ultima delle opinioni o decisioni che possano favorire o precludere il raggiungimento di uno specifico obiettivo.

8 ed esterni: ENTI LOCALI TIPOLOGIA Organizzazioni Sindacali dei livelli Organizzazioni Sindacali Dirigenza Professionale Tecnica Amministrativa Organizzazioni Sindacali Dirigenza Sanitaria Organizzazioni Sindacali Dirigenza Medico- Veterinari Organizzazioni Sindacali Medici di Medicina Generale Organizzazioni Sindacali Pediatri di Libera Scelta Organizzazioni Sindacali Specialisti Ambulatoriali Interni ed altre Professionalità Membri Conferenza Aziendale di Partecipazione DENOMINAZIONE Comune di Torino-Politiche Sociali Circoscrizione 1 Circoscrizione 2 Circoscrizione 3 Circoscrizione 8 Circoscrizione 9 Circoscrizione 10 C.G.I.L. FP CISL FPS UIL FPL FSI (Snatoss, Sunas) CISAL Sanità FIALS NURSING UP C.G.I.L. FP Sanità CISL Fps - COSIADI UIL Fpl CIDA/SIDIRSS FEDIR SANITA C.G.I.L. FP Sanità CISL Fps COSIADI UIL Fpl CIDA/SIDIRSS SINAFO AUPI CONFEDIR Sanità SNABI SDS C.G.I.L. Medici FED. CISL MEDICI COSIME FED. MEDICI aderente UIL FVM Federazione Veterinari e Medici CIVEMP (SIVEMP -SIMET) FESMED (Acoi, Anmco, Aogoi, Sumi, Sedi, Femepa, Anmdo) UMSPED (Aaroi, Aipac, Snr) CIMO ASMD ANAAO ASSOMED ANPO (con riserva) ASCOTI FASSID COSMED F.I.M.M.G SMI INTESA SINDACALE (CISL Medici FP CGIL Medici SIMET SUMAI) SNAMI FIMP CIPE Federazione Medici UIL FPL SIMMAT S.U.M.A.I. CISL MEDICI AUPI Abio Torino Bambino in ospedale Alzheimer Piemonte Anteas Torino Terza età attiva per la solidarietà Apic Portatori Impianto Cocleare Apistom Associazione Stomizzati Associazione Diabetici Torino 2000 Avo Torino Volontari Ospedalieri Cittadinanzattiva Confcoop Torino 56

9 Associazioni di Volontariato ALTRE ASSOCIAZIONI Consulta Persone in Difficoltà Cooperazione Animazione Valdocco Cooperativa Zenith Diapsi Piemonte Disagio Psichico Fiadda Piemonte Diritti Audiolesi Futuro Rosa Ugi Torino Genitori Italiani Associazione Aliseo Gruppo Abele Associazione Anziché Anziani Associazione Apri Associazione Amici per la pelle Associazione Asili Notturni Associazione Ciao Ci Sentiamo Associazione Donatori Cornea Associazione lotta neuroblastoma Associazione Mamre Associazione Pubblica Assistenza Camminare Insieme Disabili 2000 Gados Donne operate al seno Luce per la vita UIC Unione Italiana Ciechi UNPISI Piemonte Vip Viviamo in positivo VSSP Consulta difesa consumatori Cooperativa Assiste Fidas Fondazione Carlo Molo Onlus b) consultazione degli stakeholder interni ed esterni sul contenuto del PTTI, mediante invio via della pubblicazione sul sito aziendale del relativo testo, al fine di acquisire eventuali osservazioni e/o richieste di modifiche e integrazioni nel termine assegnato; c) pubblicazione della bozza di PTTI sul sito istituzionale per consentire l acquisizione di eventuali osservazioni da parte di cittadini, utenti, enti, istituzioni, ecc. Nella fase di attuazione del PTTI, si prevede di raccogliere i feedback 4 dai cittadini e dagli stakeholder sul livello di interesse per i dati pubblicati, oltre che i reclami per gli eventuali inadempimenti riscontrati. A tal fine saranno utilizzati prioritariamente i seguenti strumenti: a) l utenza può far pervenire osservazioni, chiarimenti e richieste agli indirizzi di posta elettronica aziendale segnalati nella sotto-sezione Disposizioni generali Programma per la trasparenza e l integrità del sito web aziendale (chiara.masia@aslto1.it e urp@aslto1.it ); b) questionari per la raccolta del grado di soddisfazione dei cittadini sulla chiarezza dei dati pubblicati dall Azienda. 4 Feedback = esprime il concetto di risposta ad uno stimolo, acquisito per verificare e controllare i risultati ottenuti in base a scelte e strategie specifiche Termini e modalità di adozione del Piano Triennale per la Trasparenza e l Integrità Come stabilito dalla delibera CiVIT n. 50 del 4 luglio 2013 e dall Intesa della Conferenza Unificata Stato Regioni del 24 luglio 2013, il PTTI, in quanto parte integrante del Piano Triennale Anticorruzione, è adottato entro il 31 gennaio del

10 In particolare il Piano Triennale per la Trasparenza e l Integrità è approvato con provvedimento deliberativo del Direttore Generale; la proposta del Programma è predisposta dal RPCT e da questi trasmessa al Direttore Generale, dopo le previste consultazioni. Dopo l'approvazione, il PTTI è pubblicato ufficialmente, nella versione definitiva, sul sito web aziendale nell apposita sezione Amministrazione Trasparente. Il Programma è aggiornato annualmente, di norma entro il 31 gennaio, su proposta del RPCT con le procedure sopra indicate. 3. INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE DELLA TRASPARENZA 3.1. Iniziative e strumenti di comunicazione per la diffusione dei contenuti del Programma e dei dati pubblicati Per favorire la diffusione dei contenuti del PTTI e l effettivo utilizzo dei dati pubblicati, compatibilmente con le risorse disponibili, si prevede la realizzazione delle seguenti iniziative: 1. pubblicazione dello stato di attuazione del Programma nell apposita sezione Amministrazione Trasparente / PTTI; 2. questionari e sondaggi per verificare il livello di soddisfazione e interesse verso i contenuti pubblicati nella sezione Amministrazione Trasparente; 3. formazione in materia di Trasparenza e Integrità rivolta ai dipendenti; 4. incontri dedicati a temi particolari e rivolti a specifiche categorie di stakeholder Organizzazione e risultati attesi delle Giornate della Trasparenza Le Giornate della Trasparenza, espressamente previste dal decreto, sono strumenti di coinvolgimento degli stakeholder per la promozione e la valorizzazione della Trasparenza nelle pubbliche amministrazioni. Esse rappresentano un momento di confronto e di ascolto per conseguire due degli obiettivi fondamentali della Trasparenza: - la partecipazione dei cittadini per individuare le informazioni di concreto interesse per la collettività; - il coinvolgimento dei cittadini per sviluppare il controllo sociale sull operato dell Azienda. L ASL TO1 prevede di realizzare entro il 31 dicembre 2014 la prima Giornata della Trasparenza, aperta a interlocutori istituzionali (organi e organismi aziendali, Nucleo di Valutazione, organizzazioni del personale, ecc.), agli stakeholder e soprattutto alla cittadinanza. L evento, organizzato dalla S.S. Ufficio Relazioni con il Pubblico, è diretto a: - illustrare i contenuti del Programma annuale degli obiettivi di attività aziendale e gli esiti della relativa rendicontazione; - illustrare i contenuti del PTTI; - garantire al massimo gli interventi dei partecipanti ed il dibattito. 58

11 Gli elementi risultanti dal confronto realizzato durante la Giornata della Trasparenza saranno utilizzati ai fini del miglioramento dei livelli di Trasparenza e della rielaborazione annuale dei documenti del ciclo aziendale della performance. L'altro filone fondamentale, seppure limitato al personale aziendale, in tema di comunicazione della Trasparenza, è costituito dall'organizzazione di iniziative formative ad hoc a favore di tutti i dipendenti per le quali si rimanda alle specifiche azioni di formazione previste nella parte restante del Piano Triennale Anticorruzione dell'azienda. 4. PROCESSO DI ATTUAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELLA TRASPARENZA 4.1. Dirigenti responsabili della trasmissione, pubblicazione ed aggiornamento dei dati - Referenti La legge 190/2012, il decreto legislativo 33/2013 e le Linee guida CiVIT, approvate con deliberazione 50/2013, prevedono già in forma analitica il contenuto minimo e l organizzazione dei dati che devono essere pubblicati nella sezione Amministrazione Trasparente del sito web istituzionale. Questa sezione è a sua volta articolata in sotto-sezioni di primo e di secondo livello corrispondenti alle diverse tipologie di dati da pubblicare. La trasmissione, pubblicazione ed aggiornamento dei dati sul sito web aziendale, avviene grazie all interazione tra le diverse strutture aziendali ed i rispettivi dirigenti responsabili (coordinati dal RPCT), come riportato nella tabella allegata al PTTI (Allegato 1: Piano dei Referenti aziendali per la Trasparenza). L articolazione delle competenze e delle responsabilità dei Referenti è peraltro da verificare e sottoporre a revisione in funzione della riorganizzazione aziendale attualmente in fase di perfezionamento. Il dirigente responsabile di ciascuna struttura, assume il ruolo di Referente aziendale per la Trasparenza ed la piena ed esclusiva responsabilità della esattezza, compiutezza e tempestività della trasmissione dei dati, sia in caso di pubblicazione diretta sia in caso di trasmissione dei dati al soggetto individuato per la pubblicazione Modalità di coordinamento dei Referenti per la Trasparenza con il RPCT Il RCPT espleta le proprie funzioni di coordinamento, e conseguente monitoraggio, delle attività dei Referenti per la Trasparenza attraverso le seguenti modalità: - comunicazioni, informazioni e disposizioni operative, emanate prioritariamente attraverso modalità semplificate (posta elettronica, ecc.); 59

12 - messa a disposizione di materiale e documentazione di specifico interesse sulla rete informatica aziendale, ovvero mediante le modalità alternative effettivamente disponibili anche alla luce dell'implementazione del processo di graduale dematerializzazione della documentazione; - organizzazione e supervisione di specifici gruppi di lavoro; - qualsiasi altra modalità ritenuta adeguata ai fini dell'esercizio delle proprie prerogative di coordinamento Misure organizzative volte ad assicurare regolarità e tempestività dei flussi informativi A livello organizzativo, le principali misure dirette ad assicurare regolarità e tempestività dei flussi informativi sono costituite da: - adeguamento del sito web aziendale rispetto alle caratteristiche editoriali stabilite dalle norme di riferimento (l azione è già sostanzialmente realizzata al momento dell entrata in vigore del presente PTTI e ne viene garantito l aggiornamento tempestivo rispetto alle eventuali integrazioni sopravvenute); - organizzazione e pubblicazione dei dati secondo le prescrizioni di carattere tecnico stabilite dalle norme di riferimento (la realizzazione di questa azione è prevista con gradualità nel corso del triennio laddove siano richiesti interventi onerosi di adeguamento del sito web aziendale); - trasferimento delle informazioni già presenti sul sito nelle apposite sezioni di Amministrazione Trasparente, previa analisi dell esistente, al fine di selezionare ed elaborare i dati da pubblicare anche in termini di chiarezza ed usabilità; - individuazione dei Referenti aziendali per la Trasparenza, come specificato al precedente punti 4.1; - programmazione di iniziative formative in materia di Trasparenza, per le quali si rimanda alla sezione dedicata alla formazione del Piano Triennale Anticorruzione dell Azienda; - Trasmissione di disposizioni operative da parte del RPCT nell esercizio della propria funzione di coordinamento dei Referenti aziendali Misure di monitoraggio e vigilanza sull'attuazione degli obblighi di Trasparenza Le misure di monitoraggio e vigilanza sull'attuazione degli obblighi di Trasparenza spettano al RPCT e ad organismi istituzionali quali A.N.AC. e Nucleo di Valutazione aziendale. 60

13 Il RPCT provvede a: a. monitorare sistematicamente l adempimento degli obblighi di pubblicazione. Se rileva inadempienze di livello significativo, il RPCT sollecita il Referente aziendale interessato a provvedere in merito, assegnando un termine non inferiore a 10 e non superiore a 30 giorni, salvo eccezioni debitamente motivate. In caso di mancato o incompleto riscontro alla richiesta di adempimento, il RPCT segnala la circostanza alla Direzione aziendale, al Nucleo di Valutazione e/o agli ulteriori organismi che- a seconda delle circostanze- risultino interessati; b. predisporre una relazione semestrale sullo stato di attuazione del PTTI; la relazione è trasmessa alla Direzione aziendale e al Nucleo di Valutazione, ed è pubblicata sul sito web aziendale; c. supportare il Nucleo di Valutazione aziendale ai fini dello svolgimento delle attività di competenza mediante la predisposizione di una tabella di riscontro degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente; d. predisporre eventuali ulteriori programmi operativi per ottemperare alle prescrizioni che risultano non ancora attuate. Al Nucleo di Valutazione 5 spetta il compito di verificare ed attestare in sede aziendale l'assolvimento degli obblighi relativi alla Trasparenza ed all'integrità 6 secondo gli indirizzi formulati dall' A.N.AC. Gli esiti della verifica sono pubblicati nella sezione Amministrazione Trasparente del sito web aziendale, nella sottosezione Disposizioni Generali. Il Nucleo di Valutazione tiene conto dell apporto delle diverse strutture all attuazione del PTTI ai fini della misurazione e valutazione delle performance dei Dirigenti delle strutture medesime. Ad oggi il Nucleo di Valutazione dell'asl TO1 ha attestato positivamente l'assolvimento degli specifici obblighi di pubblicazione segnalati da Civit 7 e da verificare entro il 30 settembre Nell Allegato 2 (report pubblicazione) viene illustrata la situazione analitica di riscontro degli obblighi di pubblicazione in capo all ASL TO Rilevazione dell'effettivo utilizzo dei dati da parte degli utenti Si prevede la predisposizione, a cura della S.C. Sistema Informatico di un report di rilevazione del numero di accessi al sito web aziendale e del numero di contatti alla sezione Amministrazione Trasparente del sito web ed alle relative sotto-sezioni. Il report è trasmesso al RPCT che ne cura la pubblicazione sullo stesso sito. 5 L'Oganismo Indipendente di Valutazione potrà essere attivato presso le aziende sanitarie della Regione Piemonte (in sostituzione del Nucleo di Valutazione) solo a seguito dell'emanazione delle direttive regionali necessarie a dare attuazione ai principi del d.lgs. 150/2009 in materia di performance delle pubbliche amministrazioni 6 Art. 14 comma 4 lettera g) del d.lgs. 150/ Delibera CiVIT n. 71 del 1 agosto

14 4.6. Misure per assicurare l'efficacia dell istituto dell'accesso Civico L Accesso Civico è il diritto di chiunque di richiedere i documenti, le informazioni o i dati che le pubbliche amministrazioni non hanno pubblicato, pur avendone l obbligo ai sensi del decreto legislativo 33/2013. L Accesso Civico è gratuito e non richiede motivazione o una particolare legittimazione del richiedente. Esso è limitato alle ipotesi di pubblicazione obbligatorie di dati previste dalla legge e si differenzia dalle segnalazioni, critiche e suggerimenti, di cui si terrà conto in fase di aggiornamento del Programma della Trasparenza e di migliorie al sito aziendale. La richiesta va indirizzata al RPCT. Per assicurare l'efficacia di tale diritto, nella sezione Amministrazione Trasparente, sotto la voce Altri contenuti Accesso Civico sono pubblicati sia un breve vademecum informativo sull'esercizio di questa facoltà, sia i dati relativi al Responsabile al quale può essere presentata la richiesta di Accesso Civico, con i relativi recapiti. 5. DATI ULTERIORI Terminata la fase di pubblicazione dei dati obbligatori secondo le previsioni dell Allegato 1 della delibera Civit l Azienda potrà individuare, anche sulla base delle osservazioni / richieste pervenute, nonché dall analisi delle risultanze della Giornata della Trasparenza, ulteriori dati da pubblicare nella sotto-sezione Altri contenuti / Dati ulteriori di Amministrazione Trasparente. 62

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