Che cosa significa dare spazio al paziente nella mediazione nei servizi socio-sanitari? sanitari? Università di Modena e Reggio Emilia

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Che cosa significa dare spazio al paziente nella mediazione nei servizi socio-sanitari? sanitari? Università di Modena e Reggio Emilia"

Transcript

1 Che cosa significa dare spazio al paziente nella mediazione nei servizi socio-sanitari? sanitari? Claudio Baraldi e Laura Gavioli Università di Modena e Reggio Emilia

2 In questo seminario osserveremo anzitutto il significato dei seguenti fenomeni: 1.Mediazione attraverso la traduzione 2. Dimensione culturale di traduzione/mediazione 3. Dimensione interculturale di traduzione/mediazione

3 Fattori per descrivere la mediazione/traduzione 1. Centralità della comunicazione (interazione) 2. Dimensioni: culturale, interculturale, interlinguistica 3. Funzione della mediazione 4. Azioni del mediatore (coordinamento, soddisfazione, autonomia), in particolare nel dare spazio al paziente

4 Rilevanza degli indicatori linguistici (verbali e Rilevanza degli indicatori linguistici (verbali e non verbali) Che cosa guardare? Caratteristiche della mediazione/traduzione nella comunicazione Analisi delle interazioni (trascrizioni di audio o videoregistrazioni) Verifica delle azioni nell interazione

5 La mediazione/traduzione nella comunicazione La mediazione si realizza nella comunicazione, in particolare nell interazione L interazione è data da una sequenza di azioni alternate in cosidetti turni con la partecipazione di tre parti (paziente, operatore sanitario, mediatrice)

6 Dimensione culturale La mediazione presenta caratteristiche diverse in contesti diversi. Ad esempio: a scuola, nei servizi sanitari, in tribunale, o in altri contesti legali come il CPT Rapporti diversi con il sistema complessivo Questo sistema ha propri presupposti culturali e la mediazione si produce in base a questi presupposti

7 I presupposti culturali si manifestano nell interazione Possono essere concepiti come aspettative generalizzate all interno dei sistemi sociali, ad esempio nel sistema sanitario (o della medicina)

8 Nel sistema sanitario, presupposti culturali sono aspettative che riguardano: 1. Il valore della salute dei pazienti e del trattamento della malattia 2. I ruoli di medici e pazienti 3. L'adattamento dei pazienti al trattamento (cura, prevenzione) della malattia

9 La mediazione nel sistema complessivo La mediazione si inserisce sempre in un sistema di comunicazioni più ampio Questo sistema ha propri presupposti culturali (valori, modi di partecipare, risultati attesi) La mediazione si produce in base a questi presupposti La mediazione può determinare cambiamenti in questi presupposti

10 Forme di comunicazione medico/paziente 1. Comunicazione centrata sul medico (o voce della medicina ): Primato della competenza del medico Adattamento del paziente Gerarchia di ruoli 2. Comunicazione centrata sul paziente: Attenzione e sensibilità del medico per l espressione l del paziente Incoraggiamento della partecipazione del paziente Comunicazione interpersonale medico/paziente

11 Nella comunicazione centrata sul medico le aspettative prevalenti sono cognitive (prestazione del medico e adattamento del paziente) ) e normative (relazione gerarchica basata sulla differenza di competenze) Nella comunicazione centrata sul paziente,, le aspettative prevalenti sono affettive (auto-espressione di medico e paziente)

12 Le differenze tra presupposti culturali possono essere osservate nell interazione attraverso specifici indicatori linguistici di contesto (contextualisation cues). Questi indicatori permettono di osservare la relazione tra ciò che viene detto (e fatto) nella comunicazione e i presupposti culturali (le aspettative) che fungono da premessa per la comunicazione stessa (l interazione).

13 Dimensione interculturale Le persone e le culture non sono pacchetti pre- costituiti,, ma costruiscono la propria rilevanza e identità nella comunicazione Pertanto la dimensione interculturale non deriva necessariamente dall incontro di persone o culture diverse Nella comunicazione la diversità culturale (valori, modi di partecipare, risultati attesi) può emergere o non emergere e può emergere in molti modi È dunque necessario osservare se e come nella comunicazione emerge la diversità culturale

14 La comunicazione che avviene attraverso la mediazione è generalmente definita interculturale Tuttavia, perché si abbia una comunicazione (e una mediazione) interculturale è necessario che nell'interazione: 1. Siano evidenziati presupposti culturali diversi 2. La diversità di presupposti culturali venga gestita

15 Un esempio. Una signora con una bambina per mano attraversa la strada sul pedonale, con il semaforo rosso. Passa un uomo in bicicletta, L uomo ha il semaforo verde dal suo lato. Dicono: U: C era rosso signora! D: Ah sì, va beh (( D è già quasi dall altro lato della strada)) U: Ma non ha visto che è rosso, non si passa con il rosso! D: (ironicamente) No, non avevo visto, santo cielo quante storie! U: Ma guarda che roba!

16 I presupposti culturali principali che si osservano in questi casi sono di due tipi: 1. Presupposti del sistema sanitario 2. Presupposti legati alla cultura di provenienza dei pazienti (al loro essere ad es. nigeriani o arabi ) L'azione del mediatore dovrebbe mediare tra questi due tipi di presupposti, cioè gestirne la compresenza, in modo da assicurare il successo dell'interazione

17 L'aspettativa è che le aspettative sul valore della salute e della malattia,, sui ruoli di medici e pazienti, sull adattamento dei pazienti al trattamento medico, possano variare nelle culture di riferimento dei partecipanti (medici e pazienti, stranieri o italiani)

18 Dimensione interlinguistica Studi sulla traduzione nell interazione interazione: 1. La traduzione comporta un'interpretazione dei significati tradotti 2. Tale interpretazione non riguarda soltanto un testo, ma si produce in un'interazione 3. I significati di questa interazione sono prodotti attraverso la traduzione 4. L'interprete è un partecipante attivo e coordina l'interazione mentre traduce

19 Nell interazione interazione: Le azioni dell'interprete e degli altri partecipanti (ad es. medici e pazienti) sono coordinate e contribuiscono insieme a costruire la traduzione come interazione L interrelazione tra le azioni dei diversi partecipanti permette di comprendere la struttura dell'interazione, il significato del suo contesto e il significato del rapporto tra istituzione e utente

20 Queste considerazioni chiariscono il legame tra traduzione e mediazione: La traduzione è mediazione in quanto non solo assicura una comprensione reciproca tra le parti, ma facilita anche un coordinamento tra le parti La letteratura sull'interpretazione dialogica riconosce che l'interprete è un mediatore a tutti gli effetti.

21 In queste situazioni la mediazione dell'interpete può facilitare: 1. La riproduzione di determinati presupposti culturali (riproduzione culturale) oppure 2. L adattamento interculturale basato sul riconoscimento reciproco del valore dei presupposti culturali

22 In senso generale, si può osservare che 1. Le azioni degli interpreti-mediatori sono proiettate da altre azioni, che evidenziano i presupposti culturali del sistema sociale, nello specifico da azioni di trattamento sanitario 2. L interazione che ne deriva produce una nuova interpretazione o ri-contestualizzazione di questi presupposti culturali. La mediazione può determinare cambiamenti in questi presupposti

23 In sintesi: 1. La mediazione avviene in un sistema sanitario basato su particolari presupposti culturali 2. Questa mediazione può determinare dei cambiamenti in questi presupposti culturali cioè può ri-contestualizzare il sistema sanitario 3. Gli indicatori linguistici ricavabili dall'analisi della traduzione rendono evidenti sia i presupposti culturali che guidano l'interazione, sia la loro ri- contestualizzazione

24 E importante osservare: 1. I modi in cui l'interprete-mediatore reagisce ai turni dei suoi interlocutori che sono potenzialmente traducibili 2. I presupposti culturali dell interazione e della traduzione 3. Le negoziazioni dell interazione e della traduzione tra interprete-mediatore mediatore,, medico e paziente 4. Le forme di ricontestualizzazione della comunicazione prodotte attraverso la traduzione- mediazione

25 Un primo dato significativo rilevabile è che la traduzione può avvenire in modi diversi. Pertanto possiamo definire come attività traduttiva : 1. In prima istanza,, la reazione del mediatore a turni potenzialmente traducibili 2. In seconda istanza,, la forma dell'interazione che ne deriva

26 Prima forma dell interazione traduzione come reazione immediata al turno potenzialmente traducibile (coppia adiacente turno da tradurre/ turno tradotto) La traduzione immediata nei nostri dati non è così frequente come ci si potrebbe aspettare. Sembra rilevante in casi facili di interazione: : ad es., quando l operatore fornisce istruzioni, oppure si richiedono informazioni di tipo medico (esempio( 1)

27 Seconda forma dell interazione traduzione come riassunto di una sequenza di turni L'interprete fornisce feedback che segnalano comprensione e incoraggiano a continuare (ad es. mhm, ok ), risponde direttamente agli interlocutori o chiede chiarimenti Questa forma è correlata a situazioni più complesse: ad es. istruzioni per terapie che richiedono collaborazione del paziente, espressioni di dubbi o preoccupazioni, espressioni di imbarazzo o desiderio di rassicurazione

28 L'interprete-mediatrice parla con un partecipante alla volta e quindi promuove un interazione diadica che coinvolge due soli parlanti Ciò sembra necessario per il medico, per spiegare procedure complesse e per il paziente per parlare dei propri sintomi. L'interprete-mediatrice rende possibile tutto questo (esempi 2, 3) 3

29 L'interprete-mediatrice fornisce feedback, risposte dirette o richieste di chiarimento non soltanto quando medici e pazienti forniscono informazioni,, ma anche quando esprimono stati emotivi,, come rassicurazioni o bisogni di rassicurazione, imbarazzo ecc.. (esempio( 4)

30 Questa organizzazione dell interazione esclude uno dei partecipanti (medico o paziente) e rende quindi difficile ricoinvolgerlo successivamente (continuazione esempio 2). E quindi importante il modo in cui il paziente può essere coinvolto nuovamente. In altri termini, è importante capire come si intrecciano tra loro: le sequenze mediatrice/paziente le sequenze mediatrice/medico la traduzione in senso stretto

31 Questa organizzazione dell interazione ha importanti conseguenze sulla funzione e la forma che assume la mediazione, che può essere di vari tipi. La funzione della mediazione è osservabile dalla sua forma, che è a sua volta osservabile attraverso indicatori linguistici.

32 Funzione della mediazione La mediazione può: Promuovere e gestire la partecipazione e la diversità di prospettive: dar voce al paziente e coordinare la comunicazione tra medico e paziente Favorire una medicina centrata sul paziente (e sulla sua cultura, se emerge)

33 La mediazione può naturalmente anche inibire tutto questo, ma non è questo il senso che le si vuole dare in un servizio sanitario e probabilmente in un servizio pubblico più in generale Di conseguenza, la mediazione è intesa come promozione di dialogo (mediazione dialogica)

34 Per dialogo si intende una forma particolare di comunicazione basata su: 1. La promozione di una distribuzione equa delle partecipazione alla comunicazione (equit( equità) 2. La manifestazione di sensibilità per i valori, gli interessi e i bisogni degli interlocutori (empatia( empatia) 3. Il trattamento del disaccordo e delle prospettive alternative come arricchimento della comunicazione (empowerment( empowerment)

35 Promuovere il dialogo significa: Creare un coordinamento efficace nella comunicazione tra i partecipanti e quindi promuovere efficacemente la voce del paziente nel coordinamento con quella del medico (medicina centrata sul paziente) Questa è la funzione della mediazione dialogica

36 Azioni dialogiche del mediatore (e dell operatore sanitario) Un azione è dialogica se promuove opportunità di dialogo nella comunicazione Il successo comunicativo dell azione dialogica dipende dalla comprensione e dall accettazione accettazione degli interlocutori L azione dialogica è l opportunità che hanno medico e mediatore per rendere probabile il dialogo nella comunicazione tra medico e paziente

37 Tipi di azioni dialogiche che danno voce al paziente 1. Confermare/sostenere le iniziative del paziente, promuovendo narrazioni alternative (nell interazione mediatrice/paziente) 2. Assumere la prospettiva del paziente (attraverso la traduzione) 3. Sostenere la negoziazione della traduzione (nell interazione mediatrice/medico)

38 Funzioni delle azioni dialogiche 1. Prestare attenzione alle esperienze, alle emozioni e alle idee dei partecipanti 2. Connotare positivamente le esperienze, le emozioni e le idee dei partecipanti 3. Incoraggiare la partecipazione attiva 4. Promuovere il coordinamento di prospettive diverse 5. Parlare in prima persona (narrare) 6. Creare le condizioni per lo sviluppo di storie alternative (promuovere narrazioni, favorire spostamenti in positivo nella posizione discorsiva dei partecipanti) Escludere: azioni contro qualcosa o qualcuno, valutazioni,

39 Alcune azioni dialogiche Apprezzamenti per le espressioni personali, che comportan connotazioni positive e tracciano nuovi orizzonti comunicativi Segnali di riconoscimento che manifestano sostegno per le espressioni personali e feedback positivi Comportamenti affettivi non verbali che manifestano aspettative affettive, cioè aspettative di espressione di emozioni, sostenendo la partecipazione Segnali di comprensione e eco che manifestano ascolto attivo sostenendo le azioni del paziente Formulazioni che manifestano aiuto, attenzione ed apertura nei confronti degli interlocutori Domande promozionali che promuovono uguali opportunit di partecipazione, l emergenza l di idee ed esperienze inespres o il chiarimento di idee ed esperienze solo parzialmente espresse. Suggerimenti di azioni che manifestano il coinvolgimento personale nella narrazione di storie alternative

40 In particolare, le formulazioni manifestano aiuto, attenzione ed apertura nei confronti del paziente. Prendono in considerazione affermazioni precedenti, trattandone il nocciolo,, cioè: rendendolo esplicito commentandolo sviluppandolo 1. Dimostrano attenzione e sensibilità per le espressioni del paziente 2. Proiettano una direzione per le azioni successive, invitando l operatore sanitari a reagire alle espressioni del paziente

41 Esemplificazione di una forma di mediazione dialogica (attraverso formulazione affettiva): 1. La mediatrice incoraggia la paziente ad esprimere le sue preoccupazioni (attraverso eco e feedback di sostegno); incoraggia la narrazione della storia personale della paziente, promuovendo una narrative mediation 2. Nel formulare le preoccupazioni della paziente attraverso la traduzione,, la mediatrice promuove il bisogno di rassicurazione della paziente ed insieme la presa in carico (perspective-taking) da parte del medico della relazione con la paziente.

42 La mediazione come formulazione affettiva promuove partecipazione attiva e, di conseguenza, adattamento interculturale: 1. Le iniziative della mediatrice dimostrano attenzione e sensibilità per il paziente, permettendogli di esprimersi 2. La traduzione proietta la direzione per le azioni successive del medico, offrendogli l opportunità di confermare e sostenere l espressione del paziente

43 Altro esempio (terza( forma dell interazione interazione) traduzione come negoziazione della rilevanza della traduzione. I partecipanti: segnalano che non vogliono o non hanno bisogno che singoli turni o una serie di turni vengano tradotti quindi rispondono direttamente, oppure chiedono conferma di avere compreso bene Questa forma evidenzia come il medico possa co- coordinare l'interazione

44 Si aprono possibilità di comunicazione in cui ciascuno parla la lingua dell'altro. In particolare, i medici possono contribuire direttamente all'adattamento interculturale, sempre peraltro con il sostegno dell'interprete-mediatrice (esempio( 5). 5

45 Aspettative affettive La mediazione dialogica è basata su aspettative affettive che permettono di sostenere e confermare le espressioni personali degli interlocutori La mediazione dialogica assegna rilevanza all espressione personale

46 Persona e cultura Essendo basata su aspettative affettive, la mediazione dialogica ha successo se e quando crea: Opportunità di espressione di prospettive e emozioni personali (equità) Sensibilità per queste prospettive e emozioni (empatia) Ciò significa che una mediazione interculturale di successo non fa necessariamente emergere differenze culturali nella comunicazione (vedi esempio 4 dove la partecipazione della paziente può essere interpretata come una caratteristica culturale della cultura araba o femminile o semplicemente della persona )

47 Monologo e mediazione etnocentrica La mediazione dialogica è l opposto della mediazione etnocentrica La mediazione etnocentrica è basata sul monologo del mediatore (o di una delle parti) Per monologo, si intende una forma di comunicazione che ignora o sopprime le differenze di prospettiva nella comunicazione Il monologo è associato all etnocentrismo, che è preferenza per una prospettiva del Noi e una posizione

48 Azioni nella mediazione etnocentrica Mediatore oppure operatore sanitario: Diritto esclusivo o prioritario di agire Controllo della distribuzione delle opportunità di azione Mancanza di attenzione/sensibilità per il paziente Costruzione di una narrazione del Noi Paziente Azioni proiettate dal potere del mediatore/medico di determinarne la posizione nel discorso

49 Esemplificazione di mediazione etnocentrica: Mediazione come valutazione di identità- noi: aspettative normative adattamento del paziente mancata restituzione di prescrizioni (esempio 6)

50 Altra esemplificazione di mediazione etnocentrica: Mediazione come separazione diadica istruzioni domande risposte traduzioni condensate feedback sostegno affettivo (esempio 2 e continuazione; esempio 3)

51 In questi esempi,, la mediazione promuove una riproduzione culturale nell interazione interazione, attraverso: 1. La sostituzione dei partecipanti e delle loro identità culturali (valutazione delle identità-noi noi) 2. La separazione dei partecipanti e delle loro identità culturali (separazione diadica)

52 In sintesi 1. La mediazione è costruita nell interazione attraverso un azione di coordinamento dei partecipanti 2. La traduzione è una forma di mediazione 3. La traduzione/mediazione può essere dialogica e promuovere un approccio centrato sul paziente 4. Le azioni di tutti i partecipanti all interazione sono rilevanti nel costruire la comunicazione e il tipo specifico di comunicazione

53 Che cosa suggerisce la ricerca Di osservare le comunicazioni/interazioni e le conseguenze delle azioni dei partecipanti Di osservare la traduzione come azione di coordinamento e di mediazione (non soltanto ha tradotto bene/male / ha tradotto tutto ) Di non rinunciare a contribuire alla comunicazione solo perché è coinvolta una lingua/cultura straniera: partecipando attivamente si può imparare molto

54 E ancora Che ci sono azioni che promuovono la partecipazione del paziente e la sua prospettiva personale o culturale Che un azione (una domanda, una risposta, un aggiunta, una riformulazione) ha sempre una conseguenza nella comunicazione Che la comunicazione è gestita anche localmente e che quindi un azione sbagliata (ad es. che riveli una conseguenza etnocentrica) può essere ritrattata Che non ha senso e può essere dannoso basare l azione l su generalizzazioni culturali (stereotipi): non so mai a quale interlocutore sono di fronte e non sono tutti così Che si può imparare dall osservazione delle azioni altrui

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

Che cosa significa dare spazio al paziente nella mediazione nei servizi socio-sanitari? sanitari? Università di Modena e Reggio Emilia

Che cosa significa dare spazio al paziente nella mediazione nei servizi socio-sanitari? sanitari? Università di Modena e Reggio Emilia Che cosa significa dare spazio al paziente nella mediazione nei servizi socio-sanitari? sanitari? Claudio Baraldi e Laura Gavioli Università di Modena e Reggio Emilia Fattori per descrivere la mediazione

Dettagli

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta

Dettagli

La Leadership efficace

La Leadership efficace La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2

Dettagli

Fondamenti e tecniche di comunicazione verbale

Fondamenti e tecniche di comunicazione verbale Fondamenti e di comunicazione non verbale Fondamenti e di comunicazione verbale Rivolto agli infermieri Professionali Comunicare meglio: aiutare gli infermieri a aiutare. Abstract Ogni cosa che impariamo

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

La ricerca empirica in educazione

La ricerca empirica in educazione La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni

Dettagli

FARE O ESSERE VOLONTARI?

FARE O ESSERE VOLONTARI? Corso di formazione FARE O ESSERE VOLONTARI? Il volontariato come manifestazione dell essere e dell operare a favore dell altro Caritas Ambrosiana Salone Mons. Bicchierai via San Bernardino 4 20122 Milano

Dettagli

L uso e il significato delle regole (gruppo A)

L uso e il significato delle regole (gruppo A) L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole

Dettagli

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Disabilità e qualità dell integrazione

Disabilità e qualità dell integrazione CORSO PER DOCENTI IN SERVIZIO NELLA PROVINCIA DI VARESE Disabilità e qualità dell integrazione 3 modulo: Disturbi generalizzati dello sviluppo (sindromi autistiche) MATERIALE DIDATTICO Il lavoro abilitativo

Dettagli

Documento di approfondimento. Valutazione dello stress lavoro correlato e benessere organizzativo nella scuola

Documento di approfondimento. Valutazione dello stress lavoro correlato e benessere organizzativo nella scuola Documento di approfondimento Valutazione dello stress lavoro correlato e benessere organizzativo nella scuola VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO E BENESSERE ORGANIZZATIVO NELLA SCUOLA Il Decreto

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità

Dettagli

Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare

Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare Caterina D Ardia Neuropsichiatria Infantile Università Sapienza, Roma Disturbi dello Sviluppo Sono Disturbi che accompagnano la persona

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze

Dettagli

organizzazioni di volontariato

organizzazioni di volontariato Il bilancio sociale per le organizzazioni di volontariato Modena, 1 Ottobre 2009 Bilancio sociale Cosa ci viene in mente? Rendere conto Perché fare un bilancio? La relazione di fiducia Ti dico chiaramente

Dettagli

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l

Dettagli

Relatore: Paula Eleta

Relatore: Paula Eleta A scuola nessuno è straniero Firenze, 30 settembre 2011 Sessione: L integrazione comincia dai più piccoli Una scuola aperta che guarda al futuro Percorsi interculturali e di integrazione presso le Scuole

Dettagli

INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO

INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO Analisi elaborata da Chiara Valentini e Toni Muzi Falconi SINTESI

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano

Dettagli

INGLESE CLASSE PRIMA

INGLESE CLASSE PRIMA CLASSE PRIMA L allievo/a comprende oralmente i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola. ASCOLTO (Comprensione orale) Capire i punti

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO NELL ETA EVOLUTIVA FORMAZIONE E INTERVENTI POSSIBILI

I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO NELL ETA EVOLUTIVA FORMAZIONE E INTERVENTI POSSIBILI Che cos è la LOGOPEDIA? Chi è il LOGOPEDISTA? I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO NELL ETA EVOLUTIVA FORMAZIONE E INTERVENTI POSSIBILI Attività di logopedia domiciliare Logopedista Valentina Padoan La logopedia

Dettagli

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? Il Lavoro di cura fisica e psichica necessaria al benessere e alla crescita del bambino è parte integrante del Progetto Educativo

Dettagli

Le funzioni educative del consultorio familiare

Le funzioni educative del consultorio familiare Le funzioni educative del consultorio familiare Consultori familiari Legge quadro n. 405/1975: ai consultori è affidata la funzione di aiutare la famiglia ad affrontare nel modo migliore i propri stadi

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

LA COMUNICAZIONE E GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE

LA COMUNICAZIONE E GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE LA COMUNICAZIONE E GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE UMANA Proprietà semplici della comunicazione Un essere umano è coinvolto fin dall inizio della sua esistenza in un complesso

Dettagli

Lavorare in gruppo. Corso di formazione per i dipendenti dell Università di Palermo

Lavorare in gruppo. Corso di formazione per i dipendenti dell Università di Palermo Lavorare in gruppo Corso di formazione per i dipendenti dell Università di Palermo Premessa La conoscenza del gruppo e delle sue dinamiche, così come la competenza nella gestione dei gruppi, deve prevedere

Dettagli

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

Comune di Firenze - Servizi all infanzia Una collaborazione fra istituzioni per prevenire il disagio

Comune di Firenze - Servizi all infanzia Una collaborazione fra istituzioni per prevenire il disagio Assessorato all Educazione Servizi all infanzia Comune di Firenze - Servizi all infanzia Una collaborazione fra istituzioni per prevenire il disagio Giovanna Malavolti Coordinamento pedagogico Servizi

Dettagli

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi.

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. PERCHÈ LA MEDIAZIONE FAMILIARE Nella storia della coppia la separazione, anche se non prevista, qualche volta è inevitabile.

Dettagli

APPRENDIMENTO. 1. a. Conoscere, denominare classificare e verbalizzare semplici figure geometriche dello spazio e del piano.

APPRENDIMENTO. 1. a. Conoscere, denominare classificare e verbalizzare semplici figure geometriche dello spazio e del piano. matematica Comunicazione nella madrelingua 1. Descrive e denomina figure 1. a. Conoscere, denominare classificare e verbalizzare semplici figure geometriche dello spazio e del piano. - Terminologia specifica

Dettagli

Dall italiano al linguaggio della logica proposizionale

Dall italiano al linguaggio della logica proposizionale Dall italiano al linguaggio della logica proposizionale Dall italiano al linguaggio della logica proposizionale Enunciati atomici e congiunzione In questa lezione e nelle successive, vedremo come fare

Dettagli

Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella

Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella In una scuola che ormai è concepita come luogo non solo deputato alla trasmissione del sapere, ma anche connesso

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di

Dettagli

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

Clinical Practise Guidelines Against ABA approach. Da pag 20 a pag 22 Le linee guida sull autismo pubblicate nel 2000 e emesse dall ICDL Clinical Practice Guidelines Workgroup dedicano una parte del documento

Dettagli

«Fare Rete in Psichiatria»

«Fare Rete in Psichiatria» EXPO 2015 - Nutrire, Potenziare, Curare - Il futuro della Salute Mentale Milano 19-20 giugno 2015 «Fare Rete in Psichiatria» Il Case Manager nel percorso della presa in carico del paziente grave nel Servizi

Dettagli

Il corso di italiano on-line: presentazione

Il corso di italiano on-line: presentazione Il corso di italiano on-line: presentazione Indice Perché un corso di lingua on-line 1. I corsi di lingua italiana ICoNLingua 2. Come è organizzato il corso 2.1. Struttura generale del corso 2.2. Tempistica

Dettagli

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale Vito Petrara Principi di riferimento per l assistenza I principi di riferimento

Dettagli

IL NOSTRO TEAM EMOZIONI IN CAMPO!

IL NOSTRO TEAM EMOZIONI IN CAMPO! IL NOSTRO TEAM SIAMO TRE GIOVANI PSICOLOGHE CON PERCORSI PERSONALI E FORMATIVI DIVERSI; CI SIAMO CONOSCIUTE DUE ANNI FA DURANTE LA NOSTRA ATTIVITÀ DI TIROCINIO POST-LAUREAM PRESSO UN ASSOCIAZIONE ONLUS

Dettagli

COME VIENE REALIZZATO UN INTERVENTO DI CONSULENZA LINGUISTICO-CULTURALE?

COME VIENE REALIZZATO UN INTERVENTO DI CONSULENZA LINGUISTICO-CULTURALE? COME VIENE REALIZZATO UN INTERVENTO DI CONSULENZA LINGUISTICO-CULTURALE? A Flusso di attività B - INPUT C Descrizione dell attività D RISULTATO E - SISTEMA PROFESSIONALE DOMANDA DI TRADUZIONE DA E VERSO

Dettagli

P R O G E T T O 1 0. 0 0 0 ( ) REALIZZAZIONE DI CASE TEMPORANEE IN AUTOCOSTRUZIONE PRO AREE TERREMOTATE EMILIA 2012 CON LE RADICI NELLA TERRA

P R O G E T T O 1 0. 0 0 0 ( ) REALIZZAZIONE DI CASE TEMPORANEE IN AUTOCOSTRUZIONE PRO AREE TERREMOTATE EMILIA 2012 CON LE RADICI NELLA TERRA P R O G E T T O 1 0. 0 0 0 ( ) REALIZZAZIONE DI CASE TEMPORANEE IN AUTOCOSTRUZIONE PRO AREE TERREMOTATE EMILIA 2012 CON LE RADICI NELLA TERRA L Associazione Bioecoservizi sta organizzando sul territorio

Dettagli

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso

Dettagli

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una

Dettagli

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività

Dettagli

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto

Dettagli

Progettaz. e sviluppo Data Base

Progettaz. e sviluppo Data Base Progettaz. e sviluppo Data Base! Progettazione Basi Dati: Metodologie e modelli!modello Entita -Relazione Progettazione Base Dati Introduzione alla Progettazione: Il ciclo di vita di un Sist. Informativo

Dettagli

Progetto accoglienza Scuola dell infanzia

Progetto accoglienza Scuola dell infanzia Progetto accoglienza Le docenti di scuola dell infanzia del IV istituto comp. G. Verga di Siracusa hanno stilato il progetto accoglienza per i bambini iscritti all anno scolastico 2011/2012 Motivazioni

Dettagli

L esperienza di S.O.S. Servizi Sociali On Line nell attività di. Il nostro sito, www.servizisocialionline.it si rivolge,

L esperienza di S.O.S. Servizi Sociali On Line nell attività di. Il nostro sito, www.servizisocialionline.it si rivolge, con la Partnership e il Patrocinio morale del CONVEGNO NAZIONALE Il servizio sociale professionale on line in Italia 12.2.2011 ROMA Hotel dei Congressi INTERVENTO DEL Direttore di S.O.S. Servizi Sociali

Dettagli

Laura Viganò 13.12.10

Laura Viganò 13.12.10 LA SCUOLA dell INFANZIA UN CONTESTO PREDISPOSTO ALL INCLUSIONE Laura Viganò 13.12.10 Alcune caratteristiche proprie della scuola dell infanzia, se riconosciute e condivise dall intero collegio docenti,

Dettagli

SCENARIO. Personas. 2010 ALICE Lucchin / BENITO Condemi de Felice. All rights reserved.

SCENARIO. Personas. 2010 ALICE Lucchin / BENITO Condemi de Felice. All rights reserved. SCENARIO Personas SCENARIO È una delle tecniche che aiuta il designer a far emergere le esigente dell utente e il contesto d uso. Gli scenari hanno un ambientazione, attori (personas) con degli obiettivi,

Dettagli

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni

Dettagli

Green City Milano si svolgerà nei giorni 2-3-4 ottobre 2015.

Green City Milano si svolgerà nei giorni 2-3-4 ottobre 2015. Concept Green City Milano è un evento diffuso, partecipato, dedicato al verde, che mette in rete istituzioni, associazioni, cittadini e l'intera città di Milano per valorizzare le eccellenze già presenti

Dettagli

INGLESE - CLASSE PRIMA

INGLESE - CLASSE PRIMA INGLESE - CLASSE PRIMA 1) Discriminazione di suoni, intonazione e ritmo Sa riconoscere suoni non familiari della lingua 2 Sa pronunciare parole in lingua inglese Capisce parole e espressioni di uso frequente

Dettagli

È TEMPO DI CREARE UN CAPOLAVORO

È TEMPO DI CREARE UN CAPOLAVORO È TEMPO DI CREARE UN CAPOLAVORO TIMERAISER. COS È? Un asta su opere d arte con un inversione di ruoli: le offerte non sono fatte in denaro ma in ore di tempo da dedicare a un organizzazione non profit.

Dettagli

LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000

LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000 ASSOCIAZIONE DOTTORANDI E DOTTORI DI RICERCA ITALIANI LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL Nel dicembre del la sezione di Bologna dell ADI ha condotto un questionario tra gli iscritti ai

Dettagli

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari.

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. Giovanni Anania e Rosanna Nisticò EMAA 14/15 X / 1 Il problema Un ottimo uso del vostro tempo! questa

Dettagli

Sondaggio sull'esperienza dei pazienti in merito all'assistenza sanitaria di base [NAME OF OFFICE/CLINIC] SONDAGGIO SULL'ESPERIENZA DEI PAZIENTI

Sondaggio sull'esperienza dei pazienti in merito all'assistenza sanitaria di base [NAME OF OFFICE/CLINIC] SONDAGGIO SULL'ESPERIENZA DEI PAZIENTI Sondaggio sull'esperienza dei pazienti in merito all'assistenza sanitaria di base [NAME OF OFFICE/CLINIC] SONDAGGIO SULL'ESPERIENZA DEI PAZIENTI Lei è invitato a prendere parte a questo sondaggio perché

Dettagli

L UOMO L ORGANIZZAZIONE

L UOMO L ORGANIZZAZIONE UNITÀ DIDATTICA 1 L UOMO E L ORGANIZZAZIONE A.A 2007 / 2008 1 PREMESSA Per poter applicare con profitto le norme ISO 9000 è necessario disporre di un bagaglio di conoscenze legate all organizzazione aziendale

Dettagli

Professionisti e accesso ai fondi: una strada in salita la partita è aperta - ai rappresentanti delle professioni tocca ora convincere le Regioni

Professionisti e accesso ai fondi: una strada in salita la partita è aperta - ai rappresentanti delle professioni tocca ora convincere le Regioni 24 Aprile 2014 Professionisti e accesso ai fondi: una strada in salita la partita è aperta - ai rappresentanti delle professioni tocca ora convincere le Regioni Da alcune settimane si è iniziato a parlare

Dettagli

Rispecchia il rispetto (Di)Segni di non violenza

Rispecchia il rispetto (Di)Segni di non violenza Rispecchia il rispetto (Di)Segni di non violenza IL NOSTRO TEAM Ciao! Siamo due ragazze laureate in Consulenza pedagogica e coordinamento degli interventi formativi che hanno detto: Basta con la violenza!.

Dettagli

Sottogruppo progetto pedagogico

Sottogruppo progetto pedagogico COORDINAMENTO PEDAGOGICO PROVINCIALE Sottogruppo progetto pedagogico Macro punti di riflessione del gruppo a partire dal 2004 ad oggi Principali tematiche: A) Il progetto pedagogico analizzato nei suoi

Dettagli

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni INTRODUZIONE BilanciaRSI è una società di formazione e consulenza specializzata nei temi della Legalità, della Sostenibilità, della Responsabilità d Impresa e degli Asset Intangibili. Da più di 10 anni

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI CANEVA DIPARTIMENTO AREA MATEMATICA-SCIENZE-TECNOLOGIA Scuola Primaria di SARONE. Il Supermercato a scuola

ISTITUTO COMPRENSIVO DI CANEVA DIPARTIMENTO AREA MATEMATICA-SCIENZE-TECNOLOGIA Scuola Primaria di SARONE. Il Supermercato a scuola ISTITUTO COMPRENSIVO DI CANEVA DIPARTIMENTO AREA MATEMATICA-SCIENZE-TECNOLOGIA Scuola Primaria di SARONE Il Supermercato a scuola C osa? C ome? Q uando? P erché? Abbiamo scelto di creare a scuola un angolo

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

INGLESE COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione

INGLESE COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione INGLESE COMPETENZE SPECIFICHE AL a. Nell incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie

Dettagli

C omunicazione E fficace

C omunicazione E fficace C omunicazione E fficace "La cosa più importante nella comunicazione è ascoltare ciò che non viene detto"! Peter Drucker filosofia In un mondo dove l'informazione è fin troppo presente, il vero valore

Dettagli

Imparare a comunicare efficacemente

Imparare a comunicare efficacemente Imparare a comunicare efficacemente Comunicare efficacemente Per diventare un parlante e un ascoltatore competente è necessario padroneggiare: - le relazioni semantiche - le regole sintattiche Ma anche

Dettagli

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 Questionari per: - docenti dell istituto - alunni classi terze secondaria - genitori classi terze secondaria Composti da tre punti di analisi con 8 domande

Dettagli

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento

Dettagli

LA MEDIAZIONE CIVILE E COMMERCIALE

LA MEDIAZIONE CIVILE E COMMERCIALE LA MEDIAZIONE CIVILE E COMMERCIALE Avv. Guido Trabucchi Avvocato Mediatore e Formatore presso CONSOB, CCIAA Verona, Medyapro, 101 Mediatori e Ordine Avvocati di Verona Piazza Pradaval 12 37122 Verona Cell

Dettagli

I PROBLEMI ALGEBRICI

I PROBLEMI ALGEBRICI I PROBLEMI ALGEBRICI La risoluzione di problemi è una delle attività fondamentali della matematica. Una grande quantità di problemi è risolubile mediante un modello algebrico costituito da equazioni e

Dettagli

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance Sistemi di misurazione e valutazione delle performance 1 SVILUPPO DELL'INTERVENTO Cos è la misurazione e valutazione delle performance e a cosa serve? Efficienza Efficacia Outcome Requisiti minimi Indicatori

Dettagli

IL COLORE DELLE EMOZIONI

IL COLORE DELLE EMOZIONI LABORATORIO ESPRESSIVO IL COLORE DELLE EMOZIONI I bambini lo dicono con il colore PREMESSA Il ruolo che ha l adulto nello sviluppo affettivo di un bambino è determinante; il suo atteggiamento, le sue aspettative,

Dettagli

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Il fenomeno della elevata presenza

Dettagli

La mediazione interlinguistica ed interculturale nel contesto sanitario

La mediazione interlinguistica ed interculturale nel contesto sanitario DOTTORATO DI RICERCA IN ANTROPOLOGIA E STORIA DEL MONDO MODERNO E CONTEMPORANEO XIX CICLO Sede Amministrativa Università degli Studi di MODENA e REGGIO EMILIA TESI PER IL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI DOTTORE

Dettagli

Gruppo di lavoro La comunicazione sociale

Gruppo di lavoro La comunicazione sociale Gruppo di lavoro La comunicazione sociale Il mondo Afsai è in fermento, con nuove attività e nuovi progetti. In occasione dell Assemblea Generale vorremmo quindi raccogliere proposte per organizzare i

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

Presidiare una consultazione online

Presidiare una consultazione online Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA Presidiare una consultazione online Autore: Maria Antonietta Sanna Artizzu, Laura Manconi Creatore: Formez PA, Progetto Performance

Dettagli

COLLOQUIO EFFICACE URBINO 3-12-2010. Antonella Scalognini A.A.2010/2011. www.mastercounselingurb.it

COLLOQUIO EFFICACE URBINO 3-12-2010. Antonella Scalognini A.A.2010/2011. www.mastercounselingurb.it COLLOQUIO EFFICACE URBINO 3-12-2010 Tipologie di rispecchiamento Il rispecchiamento può avvenire: -a livello non verbale, quando si riproducono la posizione, i gesti, i movimenti, la respirazione, l espressione

Dettagli

Centro Scolastico Diocesano Redemptoris Mater Scuola Primaria Paritaria D.M. 26.11.2001

Centro Scolastico Diocesano Redemptoris Mater Scuola Primaria Paritaria D.M. 26.11.2001 Centro Scolastico Diocesano Redemptoris Mater Scuola Primaria Paritaria D.M. 26.11.2001 Via Leonardo da Vinci 34 17031 Albenga Telefono 0182 554970 Galateo: lavorare con e su tutta la classe per il rispetto

Dettagli

MIGLIORAMENTO DELLE PERFORMANCE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

MIGLIORAMENTO DELLE PERFORMANCE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE PON 2007-2013 Competenze per lo sviluppo (FSE) Asse II Capacità istituzionale Obiettivo H MIGLIORAMENTO DELLE PERFORMANCE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE 2011-2013 Percorso Autovalutazione Guidata CAF Feedback

Dettagli

PRIMA LINGUA COMUNITARIA: INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

PRIMA LINGUA COMUNITARIA: INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA PRIMA LINGUA COMUNITARIA: INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Formazione in ingresso personale docente ed educativo 2015/1016 BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Mirko Sala Bisogni Educativi Speciali FONTE: Flavio Fogarolo COME SI PUO FARE? LA DIDATTICA NON PUO IGNORARE LA

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli