PROTOCOLLO D'INTESA PER LA PROMOZIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEI CANTIERI EDILI
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- Adelina Savino
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1 PROTOCOLLO D'INTESA PER LA PROMOZIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEI CANTIERI EDILI
2 cüxyxààâüt w ixçxé t hyy v É gxüü àéü täx wxä ZÉäxÜÇÉ PREMESSO che ai sensi dell art. 27 del Decreto Legislativo 626/94 nonché in base all accordo Governo Regioni del 21 dicembre 2000 per la realizzazione del piano sanitario per la sicurezza sul lavoro è stato sottoscritto nel mese di maggio 2002 dalla Regione Veneto Assessorato alle Politiche Sanitarie, d intesa con la Direzione Regionale per la Prevenzione, l Inail Regionale, l Inps Regionale, le parti sociali e gli Ordini Professionali, un protocollo per il coordinamento delle attività di prevenzione in edilizia nella Regione Veneto; CONSIDERATO che in forza del predetto protocollo è stato istituito in data 15 luglio 2002, nell ambito della provincia di Venezia, il Tavolo Provinciale di Coordinamento al fine di contribuire alla prevenzione e diminuzione degli infortuni e delle malattie professionali nel settore edile; ATTESO che per fronteggiare il fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali è necessaria una strategia comune di interventi di tutte le pubbliche amministrazioni competenti in materia, con il coinvolgimento degli Enti locali e dei soggetti economici e sociali interessati alla questione, nonché degli Enti bilaterali - Organismi paritetici previsti nei contratti collettivi nazionale e provinciale di lavoro e l azione di coordinamento e raccordo svolta dalla Prefettura; CONVENUTO che la tutela della salute dei cittadini si pone come obiettivo di assoluta priorità per qualsiasi pubblica amministrazione, da perseguire, nell ambito dei propri compiti istituzionali, su molteplici fronti, tra i quali rimane imprescindibile quello della prevenzione; RAVVISATA la necessità di prevedere nell ambito del sistema degli appalti pubblici delle misure di maggiore garanzia qualitativa a tutela della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro; CONSIDERATA la necessità di sensibilizzare ulteriormente, nell ambito della gestione degli appalti pubblici, gli Enti aderenti al protocollo su quanto stabilito dalla vigente normativa in materia di sicurezza e salute sul lavoro; RAVVISATA la necessità di promuovere nuove sinergie nell attività di verifica e controllo del rispetto della normativa vigente in materia, nonché nell attività di repressione degli illeciti, anche con il supporto, per gli aspetti di relativa competenza, della Polizia Municipale del luogo ove è ubicato il cantiere; 2
3 RILEVATA, altresì, la necessità di sviluppare sul tema della sicurezza sul lavoro più proficue collaborazioni tra le imprese ed il mondo della formazione con la particolare partecipazione della Scuola e dell Università, anche in funzione delle mutate modalità di accesso al lavoro, delle nuove forme contrattuali e dell inserimento lavorativo di lavoratori migranti; le parti si impegnano a intensificare, nel rispetto dei principi di autonomia, sussidiarietà e nello spirito della leale collaborazione, gli scambi di conoscenza tra gli Enti istituzionali ed i diversi soggetti pubblici e privati interessati alla problematica, al fine di favorire la realizzazione di un sistema integrato di scambio informativo, in cui la condivisione di elementi di analisi e di valutazione delle situazioni è suscettibile di potenziare le capacità di intervento degli Enti che operano nella prevenzione del lavoro sommerso e irregolare; a integrare gli interventi, attraverso la valorizzazione del contributo specifico di tutti gli attori coinvolti, secondo le rispettive competenze, al fine di rendere più incisiva ed unitaria l azione a tutela della salute dei cittadini, nonché promuovere, sostenere e diffondere la cultura della sicurezza anche attraverso l ausilio degli Organismi paritetici con le attività di informazione, formazione e visita in cantiere; ad individuare, nell ambito della gestione degli appalti pubblici, da parte degli Enti aderenti al Protocollo, forme di collaborazione e di coordinamento con gli Organi di controllo, al fine di ottenere la corretta e piena applicazione delle norme vigenti e di individuare strumenti e modalità per sviluppare, nell ambito delle stazioni appaltanti, maggiore sensibilità e capacità di intervento in materia di sicurezza e salute sul lavoro e garanzia di condizioni di lavoro regolare; a pianificare, nell ambito delle rispettive competenze, gli interventi nei cantieri tra i diversi Organi di controllo e le Forze di Polizia; a coinvolgere, sulla base di obiettivi mirati e concordati, il personale dei Comandi di Polizia Municipale, territorialmente competenti, al fine 3
4 di conseguire una diffusa sensibilizzazione in materia di sicurezza e salute sul lavoro; a promuovere e sviluppare dei progetti mirati a tutela delle categorie più deboli del mercato del lavoro: donne, minori e lavoratori stranieri; a diffondere in tutte le componenti sociali sia di ambito formativo (Scuola e Università) che produttivo, una permanente educazione alla cultura della sicurezza come etica di responsabilità sociale, con il coinvolgimento dei referenti istituzionali e di tutte le Autorità competenti, integrando anche i progetti già in essere al fine di introdurre spazi formativi specifici, da inserire nell attività didattica programmata; a sostenere ed incentivare le imprese nell attività di formazione ed informazione, al fine di garantire un sistema efficiente ed efficace di prevenzione a tutela della sicurezza sul lavoro; a promuovere incontri con i lavoratori del comparto edile in cui diffondere le modalità di accadimento degli infortuni e proporre come esempio positivo comportamenti corretti nell ottica del progetto obiettivo cantiere sicuro, già sperimentato positivamente; a promuovere la cultura della legalità e della sicurezza come indicatore primario di responsabilità sociale; a promuovere il cantiere edile come luogo di lavoro aperto al dialogo fra le persone che lo compongono ed alla valorizzazione delle specificità, delle esperienze e dei contributi di ognuno; a promuovere l integrazione tra le finalità del cantiere (la sua gestione ed organizzazione sicura) e la responsabilità nei confronti della popolazione e dell ambiente; a promuovere la centralità del soggetto che lavora contrastando le contraddizioni esistenti tra l affidamento sperequativo dei lavori e la gestione delle risorse umane; a realizzare delle iniziative per premiare le imprese che dimostrino di aver progettato o realizzato per i propri lavoratori progetti di qualità in 4
5 tema di informazione e formazione per la sicurezza, di implementazione di sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro, di promozione della salute sul lavoro e della responsabilità sociale d impresa; a realizzare dei progetti mirati a promuovere presso le imprese le tematiche della responsabilità sociale e certificazione etica; ad istituire degli appositi gruppi di lavoro con il compito di definire, in tempi rapidi, gli strumenti tecnico-operativi, in coerenza con i principi in premessa enunciati, attraverso il Tavolo Provinciale di Coordinamento, per lo sviluppo e l attuazione delle linee programmatiche del presente protocollo, nonché per monitorare nel tempo l iniziativa e valutare i risultati conseguiti; le parti concordano di prevedere riunioni di coordinamento presso la Prefettura di Venezia, con periodicità almeno semestrale, per la verifica delle attività previste con il presente protocollo Venezia, 26 ottobre 2006 /mv protocollo sicurezza sul lavoro 5
6 ENTI CHE SOTTOSCRIVONO IL PROTOCOLLO Prefettura - UTG di Venezia ( Il Prefetto Dr. Nardone ) Diocesi Patriarcato di Venezia ( Il Responsabile dell Ufficio Pastorale Problemi Sociali e del Lavoro Mons. Longoni ) Tavolo Provinciale di Coordinamento delle attività di prevenzione in edilizia della provincia di Venezia ( Il Coordinatore Sig. Babbo) Provincia di Venezia ( Il Presidente Sig. Zoggia ) Camera di Commercio, Industria Agricoltura e Artigianato di Venezia ( Il Presidente Ing. Albonetti ) Direzione Provinciale del Lavoro di Venezia-Mestre ( Il Direttore Dr. Monaco) Direzione Provinciale dell INPS di Venezia ( Il Direttore Dr. Musco ) Direzione Provinciale dell INAIL di Venezia ( Il Direttore Dr. Santoro ) Direzione del Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro ULSS provincia di Venezia ( Il Dirigente Responsabile Dr. Magarotto ) Segreterie Provinciali di Venezia Fillea-CGIL, Filca-CISL, Feneal-UIL ( Fillea Cigl Sig. Piron - Filca Cisl Sigg.ri Bizzotto Pasian Feneal Uil Sig. Brinis ) 6
7 Acea Venezia ( Vice Presidente Ing, Alessandri ) Casa Artigiani Provinciale Venezia ( Presidente Sig.ra Dalla Francesca ) CNA Venezia ( Presidente Sig. Strumendo ) Collegio dei Geometri di Venezia ( Presidente Geom. De Martin ) Collegio dei Periti Ind. di Venezia (Rappresentato dal p.i. Golfetto ) CPT di Venezia ( Il Presidente Sig. Cavallin ) Ordine degli Architetti di Venezia ( Il Presidente Dr. Arch. Gatto ) Ordine degli Ingegneri di Venezia ( Presidente Ing. Saccarola ) Confartigianato Provinciale Venezia ( Presidente Provinciale Edili Sig. Fagherazzi ) 7
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