approfondimenti al Bilancio di Sostenibilità 2012

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1 approfondimenti al Bilancio di Sostenibilità 2012 la governance di EniPower

2 sommario la governance di EniPower 2 il Sistema di Gestione integrato HSE e le strategie di certificazione 3 le certificazioni 5 gli audit 5 la catena degli approvvigionamenti 7 il sistema di controllo interno e la gestione dei rischi 8 l etica del business 10 gli strumenti di vigilanza 10 il contrasto alla corruzione 11 il whistleblowing 11 la tutela dei Diritti Umani 11 i contenziosi 13

3 gli organi di governo di EniPower e controllate Sia per EniPower, sia per le singole società controllate, il modello organizzativo affida la gestione aziendale in via esclusiva al Consiglio di Amministrazione e alle funzioni di controllo interno al Collegio Sindacale, che vigila sull osservanza della legge, dello Statuto e dei principi di corretta amministrazione. Inoltre, l Assemblea dei Soci nomina la Società di Revisione, cui è affidato il controllo contabile: per EniPower l azionista unico è Eni, mentre il capitale di EniPower Mantova e di Società EniPower Ferrara (S.E.F.) è partecipato anche da soci terzi. Gli Amministratori sono scelti per ciascuna Società dalla propria Assemblea dei Soci, che, all atto della nomina, ne determina numero e durata in carica. Come sancito dal Codice Etico (vedi approfondimento web sulla governance) per ogni selezione delle risorse umane, anche l individuazione dei Consiglieri avviene senza discriminazione alcuna. Membri degli Organi di Governo 2012 (Consiglio di Amministrazione) EniPower SpA EniPower Mantova SpA S.E.F. Srl anni anni anni Over 60 anni - - TOTALE In EniPower, EniPower Mantova e S.E.F. troviamo in totale 14 membri appartenenti agli Organi di Governo, di cui 12 uomini e 2 donne. Nel 2012 non vi sono membri degli Organi di Governo appartenenti a categorie protette. Per EniPower, oltre al Presidente e all Amministratore Delegato, i due consiglieri sono dipendenti di Eni che non ricoprono altri ruoli esecutivi in Società. Per EniPower Mantova, ad eccezione di un consigliere nominato su proposta del socio terzo, sia il Presidente sia i consiglieri ricoprono ruoli operativi in EniPower. Per S.E.F., ad eccezione di due consiglieri nominati su proposta del socio terzo, il Presidente e i consiglieri ricoprono ruoli operativi in Eni o in EniPower. Nel dettaglio, il Consiglio di Amministrazione di EniPower è composto da un numero di membri non inferiore a tre e non superiore a cinque: attualmente i Consiglieri sono tre, di cui uno svolge il ruolo esecutivo di Presidente e Amministratore Delegato. Il Consiglio di Amministrazione di EniPower Mantova è composto da cinque membri nominati, mentre S.E.F. è amministrata da un Consiglio composto da sei membri. Il Collegio Sindacale è composto da cinque risorse in EniPower (di cui due donne appartenenti alla fascia d età anni), in EniPower Mantova (di cui una donna appartenente alla fascia d età anni) e in S.E.F. Il sistema di direzione e controllo della Società ha l obiettivo primario di massimizzare il valore per gli azionisti e di garantire nel tempo il valore del patrimonio che EniPower costituisce per i propri stakeholder. I modelli organizzativi e gestionali dell azienda, così come i sistemi di controllo interni sono in linea con quelli di Eni. In questi ultimi anni, il contesto normativo nazionale e internazionale ha richiesto alle aziende un notevole sforzo di strutturazione del proprio sistema di governance: sono stati così messi a regime nuovi modelli di controllo e nuovi organismi, con l obiettivo di rispondere nel modo più efficace ed efficiente a normative come il D.Lgs. 231/2001 e lo statunitense Sarbanes-Oxley Act. Tali organismi affiancano e rafforzano la struttura di governance, che garantisce un sistema di management affidabile, coerente con il modello organizzativo di Eni. [ 2 ]

4 il Sistema di Gestione integrato HSE e le strategie di certificazione Nel corso del 2012 sono continuate le attività volte all implementazione di un Sistema di Gestione integrato per la salute e la sicurezza e l ambiente conforme alle Norme BS OHSAS e ISO Tale sistema recepisce i principi e i requisiti del Sistema di Gestione salute, sicurezza e ambiente di Eni Divisione Gas & Power, sulla base del Modello di Sistema di Gestione Eni e di altre normative, procedure e disposizioni Eni. Le attività per la realizzazione del Sistema di Gestione nel 2012 hanno contemplato la revisione della politica HSE di Società, la pubblicazione del manuale del Sistema di Gestione HSE realizzato in conformità al MSG HSE di Eni, la revisione/emissione di 6 procedure e l emissione di due documenti di guida sulla pianificazione, monitoraggio e reporting degli indicatori HSE e sul regolamento REACH (relativo a registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione sulle sostanze chimiche). Al Sistema di Gestione integrato di società e alle relative procedure faranno riferimento i Sistemi di Gestione di stabilimento. Il Modello di Sistema di Gestione si articola nelle fasi di Pianificazione, Attuazione e Funzionamento, Controllo e Azioni Correttive e Riesame della Direzione (Ciclo di Deming). Per ciascuna di esse sono individuate e descritte le aree di attenzione prevalenti, con le relative caratteristiche e le principali modalità operative. Ciclo di Deming Riesame della Direzione - Analisi degli scostamenti risultati-obiettivi - Definizione degli obiettivi di miglioramento Pianificazione - Politiche e Obiettivi Strategici - Programmi di certificazione del Sistema di Gestione - Identificazione e valutazione dei rischi HS e degli aspetti ambientali - Piani Quadriennali e Annuali HSE - Prescrizioni legali e di altro tipo MSG Ciclo di Miglioramento Continuo Controllo e azioni correttive - Monitoraggio - Reporting - Audit Attuazione e funzionamento - Organizzazione e Responsabilità - Gestione della Sicurezza - Gestione della Salute - Gestione dell Ambiente - Gestione delle Emergenze - Ricerca & Sviluppo HSE - Efficienza energetica e fonti rinnovabili - Progettazione e gestione del cambiamento - Gestione degli asset - Formazione e coinvolgimento del personale - Rapporti con Fornitori e Contrattisti - Rapporti con i clienti - Rapporti con le comunità e informazione - Procedure e Documentazione - Sistemi informativi e condivisione delle conoscenze HSE Attraverso il Sistema di Gestione integrato, EniPower si dota di uno strumento unico e condiviso per descrivere in modo chiaro ruoli e responsabilità dei diversi livelli organizzativi, per disciplinare le attività previste nei processi HSE e la loro interazione con gli altri processi aziendali e per diffondere metodologie e criteri comuni. Nello svolgimento delle attività aziendali di EniPower, il processo HSE gioca un ruolo fondamentale nella definizione di una strategia che garantisca la sostenibilità del business, considerando l ampiezza e la complessità del quadro normativo, tecnico e regolamentare di riferimento e la rilevante giurisprudenza. Il nuovo modello HSE Eni, individua, per i relativi compiti e responsabilità, le figure aziendali dotate di autonomia gestionale, decisionale, tecnico-funzionale e finanziaria più vicine alle fonti di rischio e dunque maggiormente in grado di valutarne gli impatti e di predisporre quindi le appropriate misure di tutela atte a prevenirli. Il modello conferma, inoltre, che le figure aziendali, alle quali è affidata la responsabilità di assicurare la tutela dell ambiente, salute, sicurezza e incolumità pubblica, dovranno conformare le proprie attività agli indirizzi specifici emessi dalla funzione HSEQ di sede. [ 3 ]

5 Con riferimento al principio sopra esposto, la Società ha individuato le nuove figure in materia HSE (in particolare, i Datori di Lavoro ) conferendo loro i relativi nuovi poteri attualizzati e rivisti secondo quanto previsto dalla normativa applicabile vigente e l orientamento giurisprudenziale, in modo da garantire una maggior tutela della sicurezza, salute, ambiente e incolumità pubblica. Infine, il nuovo modello prevede un sistema di vigilanza, verifica e controllo in materia di salute, sicurezza, ambiente e incolumità pubblica basato su più livelli di responsabilità, che vanno dalle figure più vicine alle fonti di rischio (linee datoriali), ai vertici societari, transitando per la funzione HSEQ EniPower di sede, la quale svolge azioni di indirizzo, coordinamento, supporto e controllo, assicurando l elaborazione e l aggiornamento di linee guida, normative e best practice in un ottica di miglioramento continuo delle performance HSE. Obiettivo del Sistema di Gestione integrato di EniPower è pertanto quello di garantire il presidio continuo e coordinato su tutte le tematiche di tutela di salute, sicurezza, ambiente e incolumità pubblica, coerentemente con quanto previsto dal Codice Etico Eni e con i requisiti del D.Lgs. 231/2001. [ 4 ]

6 Le certificazioni Nel 2012 EniPower e le sue società controllate EniPower Mantova e S.E.F. hanno ottenuto la certificazione secondo la Norma BS OHSAS Nel corso del 2012, EniPower ha mantenuto la Certificazione ISO di tutti gli stabilimenti e la certificazione di qualità secondo la Norma ISO 9001 per le attività fotovoltaiche. Inoltre, sono state aggiornate le Registrazioni EMAS relative ai siti di Ferrera Erbognone, Ravenna e Mantova oltre alla convalida della Dichiarazione Ambientale di Taranto. Nel 2012 S.E.F. ha ottenuto la Registrazione EMAS per lo stabilimento di Ferrara. Il completamento del programma di Registrazioni EMAS per i siti di Livorno e Bolgiano è previsto per il 2014, coerentemente con gli impegni prioritari relativi all ottenimento delle Autorizzazioni Integrate Ambientali che si stanno per chiudere. Per quanto invece riguarda la conclusione dell iter di Registrazione EMAS dello stabilimento di Brindisi, manca ancora la formalizzazione del parere di conformità legislativa da parte dell ARPA- Puglia a seguito dell esito positivo del sopralluogo effettuato dalla commissione tecnica nel Nel 2012 EniPower ha continuato la campagna di formazione interna riguardante la Norma BS OHSAS raggiungendo tutti i dipendenti delle tre società certificate. EniPower sta infine valutando la possibilità e l opportunità dell implementazione di un Sistema di Gestione per l Energia (SGE) secondo la Norma Internazionale ISO 50001:2011, che ha recentemente sostituito la norma UNI CEI EN in vigore in Europa dal Certificazione OHSAS 18001, un importante traguardo per la società Nel corso del 2012 EniPower e le sue società controllate (EniPower Mantova e Società EniPower Ferrara) hanno conseguito la certificazione secondo la Norma Internazionale BS OHSAS 18001:2007. Questo importante obiettivo è stato colto grazie al lavoro che tutte le persone di EniPower, sia di sede sia dei siti industriali, nel corso degli anni hanno svolto nella consapevolezza che la salute e la sicurezza rappresentano un bagaglio personale imprescindibile per ognuno e per l azienda nel suo complesso. La certificazione rappresenta l attestazione della conformità e dell efficacia del Sistema di Gestione HSE che EniPower persegue da tempo, prima con le singole certificazioni degli stabilimenti per la parte di sistema che riguarda l ambiente (ISO 14001) e successivamente con l ampliamento anche alla parte di salute e sicurezza (OHSAS 18001). La messa a punto del Sistema di Gestione HSE ha richiesto l emissione del Manuale, di una politica e di diverse procedure integrate nei vari aspetti di salute, sicurezza e ambiente. Dopo l emissione di questi documenti si è resa necessaria un attività di formazione e informazione a tutti i lavoratori in modo da coinvolgerli pienamente nel processo di implementazione del sistema. Prima delle verifiche da parte dell ente di certificazione, che hanno interessato la sede e diversi stabilimenti (scelti a campione) della società, è stato effettuato un pre-audit che ha voluto saggiare la vicinanza della documentazione e dell operatività ai requisiti previsti dalla norma. I risultati di tale pre-audit hanno confortato e spronato a continuare sulla strada intrapresa per raggiungere l obiettivo della certificazione entro l anno Lo stesso percorso è stato intrapreso parallelamente dalle altre due società controllate così da essere tutte e tre in linea e cogliere le opportunità di sinergia e di miglioramento scaturite dal continuo confronto. Gli audit EniPower effettua attività di controllo sulle tematiche HSE attraverso l esecuzione dei seguenti tipi di audit: technical audit HSE, ossia audit di Sistema di Gestione integrato HSE, volto a verificare la conformità del Sistema di Gestione HSE adottato ai requisiti definiti nel MSG Eni (comprensiva degli standard di controllo specifici previsti dal Modello 231 Eni in ambito HSE) e la sua completa e corretta applicazione; verifiche di conformità normativa salute e sicurezza (HS) e verifiche di conformità normativa ambiente (E), volte a verificare la conformità delle unità produttive/strutture organizzative o di specifiche attività operative alle disposizioni di legge vigenti, alle specifiche di settore applicabili e agli standard internazionali; audit di sistema, eventualmente svolto nell ambito della Certificazione del Sistema di Gestione adottato, al fine di verificarne la conformità ai requisiti previsti dalle normative di riferimento e/o agli standard internazionali (OHSAS 18001, ISO 14001, EMAS e ISO 9001). Nel corso dell anno trascorso è entrato in vigore il nuovo modello di controllo EniPower disciplinato dalla Procedura Societaria Audit HSEQ, con riferimento al MSG Eni e alle disposizioni di Eni Divisione Gas & Power. La procedura prevede l effettuazione, all interno di ciascuna linea datoriale (intendendo con questo termine ciascuna struttura organizzativa di EniPower e delle società controllate sotto la responsabilità di uno stesso Datore di Lavoro), di un technical audit e di verifiche [ 5 ]

7 di conformità normativa HS ed E (definiti dalla Procedura quali audit di I livello), mentre HSEQ EniPower di sede ha il compito svolgere attività di controllo sulle linee datoriali di EniPower e su quelle delle società controllate attraverso l effettuazione di technical audit (con frequenza triennale per la copertura di tutte le Linee Datoriali), verifiche di conformità normativa HS ed E (con frequenza annuale, ma su tematiche specifiche) e verifiche di conformità ambiente alla normativa Emission Trading (con frequenza annuale). Gli audit di questa seconda serie sono classificati come audit di II livello. Ulteriori audit interni sono rappresentati dai sopralluoghi effettuati del Medico Competente che valuta gli ambienti di lavoro (salute); dalle verifiche in merito ai regolamenti REACH (relativo a registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche) e CLP (relativo a classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze e delle miscele); dagli audit sui fornitori e dagli audit per verificare la conformità ai principi dell Emission Trading System. Vengono, inoltre, effettuati audit di terza parte volti all acquisizione della Certificazione OHSAS 18001, obiettivo societario raggiunto nel mese di dicembre per EniPower e controllate, e al mantenimento delle Certificazioni ISO dei singoli stabilimenti, audit per l acquisizione/mantenimento della Registrazione EMAS e per il mantenimento della Certificazione ISO 9001 che hanno riguardato l attività di ATFO, certificata ISO 9001, e infine audit di certificazione delle quote di emissioni dei gas serra. Nel corso del 2012 sono stati effettuati 12 technical audit di I Livello e 3 technical audit di II livello. Sono stati inoltre svolti 3 audit interni per determinare la conformità dei Sistemi di Gestione OHSAS 18001, ISO e ISO Il Sistema di Gestione HSE si è dimostrato ovunque aggiornato e presidiato. Sono state effettuate 17 verifiche di conformità normativa E e 16 verifiche di conformità normativa HS. Infine sono state effettuate 8 verifiche di conformità ambiente alla Normativa Emission Trading. Per tutti i rilievi emersi dagli audit e dalle verifiche di conformità sono state messe in atto azioni correttive che a fine anno risultano nella maggioranza dei casi chiuse. Nel 2012 la Direzione Internal Audit di Eni (DINAU) ha effettuato 3 audit che hanno interessato gli stabilimenti di Livorno e Ravenna e la funzione HSEQ di sede. Per quanto concerne lo stabilimento di Livorno, DINAU ha eseguito un follow-up a seguito di un precedente audit effettuato nel 2011 relativo ai seguenti ambiti: Produzione (programmazione della produzione), Manutenzione (interventi programmati e gestione degli interventi non programmati, allocazione dei costi e analisi degli scostamenti), Gestione dei Contratti (verifica dei requisiti generali contrattuali, corretta emissione e utilizzo del contratto), Magazzini (immagazzinamento dei materiali tecnici, impiego e codifica materiali, ricevimento e preparazione dei materiali). Per lo stabilimento di Ravenna l attività di audit ha riguardato i seguenti aspetti: Produzione (strumenti normativi nella trasmissione dati dei consumi di energia elettrica), Manutenzione (gestione a SAP degli avvisi di manutenzione), Gestione dei Contratti (ottenimento documentazione contrattuale, attività di expediting, corretta emissione dei contratti applicativi), Magazzini (definizione dei parametri gestionali e riclassificazione dei materiali tecnici non movimentati). Alla data tutti i punti relativi al follow-up di Livorno (tranne uno in corso di chiusura) sono stati chiusi e non sono state riscontrate rilevanti criticità. In corso di completamento, e quindi di chiusura, i rilievi dell audit di Ravenna. Per quanto riguarda l audit svolto alla funzione HSEQ di sede l obiettivo era quello di valutare l adeguatezza e l efficacia del sistema di controllo interno. L attività di verifica è stata estesa con un percorso top-down dalla struttura di governo centrale (HSEQ EniPower) alle linea datoriale stabilimento Ferrera Erbognone. Le azioni correttive risultano tutte implementate a fine [ 6 ]

8 la catena degli approvvigionamenti La funzione centrale Eni di approvvigionamento e le Società proseguono negli anni il proprio impegno per garantire sempre più efficacia e rigore in ogni fase del processo di fornitura di beni e servizi. Nel 2012, EniPower ha partecipato attivamente al gruppo di lavoro Eni destinato alla riclassificazione delle categorie merceologiche e alla rivisitazione delle qualifiche dei fornitori. La selezione compiuta ha avuto tra i suoi focus principali la conformità dei fornitori ai principi sanciti dal Codice Etico, come la trasparenza e l anti-corruzione. L attività Eni di ulteriore ristrutturazione degli strumenti destinati alla gestione dei contratti ha in particolare coinvolto nel 2012 il processo di feedback periodico durante la vita del contratto. In esso è stata rafforzata l applicazione dei criteri relativi alla salute e sicurezza sul lavoro, oltre che alla tutela dell ambiente. Le attività sono in capo ai gestori dei contratti, figure di sede o di sito operativo, che hanno in particolare un ruolo fondamentale di controllo sulla completezza e correttezza dei documenti, ad esempio per quanto attiene gli aspetti di regolarità contributiva e assicurativa dei fornitori. I gestori dei contratti in EniPower hanno un interfaccia unica nell unità aziendale di contract administration, istituita nel 2011, che fa da tramite con le funzioni centrali Eni di approvvigionamento e dei contenziosi. Nel 2012 è proseguita l attività di formazione sui gestori di contratto di EniPower: sono state coinvolte 34 persone per un totale di più di 200 ore di formazione. Nel 2012, sono anche stati innalzati i valori delle soglie di acquisto gestiti tramite il Low Value Procurement (LVP) e il catalogo elettronico. è stato così consolidato il ricorso alle modalità più agili di acquisto per ricambi e materiali codificati e, in generale, per le richieste di minore importo. La qualifica e l anagrafica di tutti i fornitori sono comunque gestite attraverso la funzione centrale Eni di approvvigionamento di beni e servizi, con l obiettivo di garantire che i fornitori rispettino i medesimi principi alla base della condotta di Eni e di aumentare la qualità delle prestazioni. Il 29 marzo 2012 EniPower ha presentato alla Commissione Europea un istanza di esenzione dall applicazione della Direttiva 2004/17/CE in tema di appalti ai sensi dell art. 30 della stessa Direttiva. Con propria decisione del 26 settembre 2012, la Commissione, verificata la sussistenza dei presupposti di liberalizzazione ed esposizione alla concorrenza delle attività in ambito, ha quindi escluso dall applicazione delle Norme Europee in materia, gli appalti destinati a permettere l attività di produzione e vendita all ingrosso di energia elettrica prodotta da fonti convenzionali sul territorio dell Italia continentale. Di conseguenza, per tali attività, nell approvvigionamento di lavori, beni e servizi non trovano più applicazione le regole pubblicistiche previste dalla Direttiva 2004/17/CE e dalla normativa nazionale di recepimento contenuta nel Codice appalti (D.Lgs. n. 163/06). Per gli appalti destinati a permettere l attività di produzione e vendita all ingrosso di energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile e per quelli relativi alla produzione e vendita all ingrosso di energia elettrica in Sicilia e Sardegna continuano invece ad applicarsi le norme previste dalla Direttiva e dal D.Lgs. n. 163/06. La decisione della Commissione, pur essendo maturata su istanza di EniPower, ha validità generale e ne beneficiano tutti i produttori di energia elettrica interessati. Le relazioni con fornitori e clienti Qualifica e stipula contratti. Iter gestito da funzione centrale Eni di approvvigionamenti secondo policy approvvigionamenti Eni. La società Syndial controllata da Eni, segue in particolare gli approvvigionamenti di servizi di ingegneria e in ambito ambientale. Prerequisito essenziale è l accettazione del Codice Etico, delle Linee Guida per la Tutela e la Promozione dei Diritti Umani e dei Principi del Modello 231. Valutazione, da parte di un team multi-disciplinare, della capacità economico-finanziaria, tecnica e organizzativa dei potenziali fornitori, ma anche del rispetto dei principi etici e di tutti gli standard contrattuali generali e specifici, come le Convenzioni Fondamentali dell International Labor Organization (ILO) e i requisiti sui temi di salute, sicurezza e ambiente. Non sono invece applicate politiche o prassi per privilegiare la scelta di fornitori locali. Prestazioni e adempimenti contrattuali. Lo strumento informatico di acquisizione di beni e servizi a disposizione delle società (SAP) ricalca l aspetto organizzativo di deleghe e procure alla base del processo di approvvigionamento, le cui responsabilità di approvazione risiedono nella competente funzione di Eni. Monitoraggio dei fornitori mediante valutazione delle prestazioni da parte delle funzioni EniPower interessate alle attività. Eni svolge anche specifici iter di audit, visite di inspection & expediting, oltre a processi di verifica delle azioni correttive poste in atto. Il rispetto dei principi e standard contrattuali (in termini, ad esempio, di abolizione del lavoro minorile e di prevenzione del lavoro forzato) viene inserito nei contratti e le non conformità, anche parziali, sono considerate sufficienti per la risoluzione dei contratti senza penali. Negli ambiti dei rapporti contrattuali con EniPower l attività di monitoraggio non ha evidenziato nel 2012 non conformità e comportamenti illeciti da parte di fornitori di EniPower. [ 7 ]

9 il sistema di controllo interno e la gestione dei rischi Il sistema di controllo interno, di cui sono responsabili amministratori, management e staff della struttura aziendale, è finalizzato alla gestione dei rischi connessi alle attività operative o di tipo finanziario, in modo tale da accrescere le performance economico-ambientali e garantire il raggiungimento degli obiettivi stabiliti: conformità alle leggi e alle regolamentazioni in vigore, efficacia ed efficienza dell organizzazione e delle attività operative, sostenibilità della gestione finanziaria, integrità e attendibilità delle informazioni finanziarie, prestazioni HSE e conformità dei Sistemi di Gestione alle norme volontarie, oltre alla salvaguardia del patrimonio aziendale. A seconda degli ambiti, EniPower adotta propri sistemi di controllo oppure recepisce modelli e organismi Eni, con l obiettivo di identificare, monitorare e gestire in modo attivo tutti gli aspetti di rischio. Lo strumento principale di verifica del rispetto delle regole è in generale l audit, svolto da personale indipendente non coinvolto nelle attività sotto esame, con lo scopo di valutare l adeguatezza delle modalità di gestione dei rischi aziendali. Nel corso del 2012 non ci sono state sanzioni, monetarie o non-monetarie, per non conformità a leggi o regolamenti. Le relazioni con fornitori e clienti Tipologia Descrizione Azioni Rischio industriale Rischio in materia di salute, sicurezza e ambiente Rischio connesso al quadro normativo e regolatorio Rischio mercato Rischio derivante da possibili danni e guasti ai propri impianti. La responsabilità dell esercizio e della corretta manutenzione degli impianti è operata in modo da assicurare gli ammodernamenti e gli interventi necessari per garantire sia la massima producibilità sia la massima efficienza produttiva. Rischio derivante dalla corretta applicazione delle norme e dei regolamenti a tutela della salute, della sicurezza e dell ambiente valide all interno del territorio italiano, comprese le leggi che adottano protocolli o convenzioni internazionali. Rischio derivante dall evoluzione costante e non sempre prevedibile del contesto normativo e regolatorio di riferimento per i settori dell energia elettrica Rischio derivante dalla possibilità che variazioni dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi. La salvaguardia degli asset della Società prevede l adozione e il continuo aggiornamento rispetto alle best practices di settore delle politiche di manutenzione programmata e di revisione periodica degli impianti. Il livello ottimale della qualità degli interventi di manutenzione viene garantito mediante contratti di servizio di lunga durata con le imprese costruttrici. La Società adotta un opportuna strategia di coperture assicurative volte a mitigare i danni da eventuali guasti e i danni. Inoltre, EniPower ha adottato per i suoi impianti e per le sue società controllate specifica istruzione operativa con l obiettivo di valutare l esposizione del rischio industriale. EniPower ha adottato sistemi di gestione che tengono conto della specificità delle attività, del sito produttivo e del costante miglioramento dei processi. La Società adotta una politica di monitoraggio e gestione attraverso un presidio articolato su più livelli, che prevede il dialogo collaborativo con le istituzioni e con gli organismi di governo e la regolazione del settore, la partecipazione attiva ad associazioni di categoria e a gruppi di lavoro istituiti presso gli stessi Enti, nonché l esame delle evoluzioni normative e dei provvedimenti dell Autorità di settore. Il modello di business di EniPower con il contratto di Tolling implica una precisa ripartizione dei ruoli, delle responsabilità e dei rischi tra EniPower e il Toller. Con il contratto di Tolling EniPower assume il ruolo di trasformatore del combustibile di proprietà del Toller. Pertanto i rischi tipici di chi opera nel mercato elettrico, quali l approvvigionamento del combustibile e la vendita di energia, sono a carico del Toller e non hanno un impatto diretto sulle attività della Società. [ 8 ]

10 Rischio di tasso d interesse Rischio credito Rischio liquidità Rischio derivante dalle oscillazioni dei tassi di interesse che influiscono sul valore di mercato delle attività e passività finanziarie dell impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. Rischio derivante da potenziali perdite dovute al mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. Rischio derivante dalla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni finanziari a breve termine, a causa dell incapacità di reperire nuovi fondi o di liquidare attività sul mercato. EniPower ha stipulato con Eni un Interest Rate Swap, cioè un contratto a copertura del rischio di interesse derivante da un finanziamento a medio/lungo termine concesso da Eni a tasso variabile. La massima esposizione per EniPower è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie rappresentate in bilancio. Questo aspetto è monitorato dalle unità preposte sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. La Società non ha avuto casi significativi di mancato adempimento delle controparti. Allo stato attuale, la Società ritiene, data l ampia disponibilità di accedere a linee di credito, di avere accesso a fonti di finanziamento sufficienti a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie. L informativa finanziaria Assicurare un informativa tempestiva e trasparenza contabile, fondata sulla verità, accuratezza e completezza delle registrazioni archiviate. Uso di sistemi informativi per la gestione del processo di pianificazione, con lo scopo di ottimizzare le fasi di inserimento, analisi e approvazione dati. Applicazione di procedure gestionali specifiche per la redazione dei bilanci e per la gestione dei flussi informativi verso Eni, nel rispetto delle normative e dei principi contabili di generale accettazione (approccio prudenziale). Utilizzo della piattaforma di reporting unico integrato di Eni Management and Statutory Reporting Object (MASTRO). Conformità del sistema di controllo interno sull informativa societaria alle sezioni 302, 404 e 906 del Sarbanes-Oxley Act (SOA), applicabile a Eni SpA come emittente quotato al New York Stock Exchange; l adesione di EniPower SpA, EniPower Mantova SpA e S.E.F. Srl al Modello di Gruppo Eni, in quanto classificate come Altre Imprese, è incentrata essenzialmente sugli elementi del sistema di controllo che operano trasversalmente al gruppo/ settore/singola entità (Company ed Entity Level Control). Applicazione di controlli e procedure per il rispetto degli obblighi informativi sul Bilancio Consolidato e sul cosiddetto Form 20-F ( Disclosures controls and procedures ). [ 9 ]

11 l etica del business Gli strumenti di vigilanza EniPower ha adottato fin dal 2004 uno specifico Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001, relativo alla Responsabilità amministrativa delle società. Il Modello 231, allineato all analogo Modello Eni, è in linea con i più elevati standard internazionali, tra cui la Convenzione OCSE sulla lotta alla corruzione di pubblici ufficiali stranieri nelle operazioni economiche internazionali e il Business Principles for Countering Bribery promosso dall associazione non governativa Transparency International. Il Modello è disponibile a tutti gli stakeholder di EniPower attraverso il sito web e la rete intranet aziendale. Nel 2012 è proseguita la fruizione del Web Based Training sul Modello 231 (WBT231) da parte dei dirigenti e dei responsabili nominati con strumenti organizzativi ( key officer ), attraverso un corso in modalità e-learning predisposto da Eni Corporate University e da Eni. Alla formazione hanno partecipato tutti coloro (5 persone) che sono stati nominati nel Il Modello disciplina comportamenti e controlli in relazione a una serie di reati commessi o tentati, anche all estero, da parte di dipendenti e amministratori e da soggetti terzi a vantaggio o nell interesse della Società. EniPower si è dotata al suo interno di un Organismo di Vigilanza di tipo collegiale (fino al 2010 di tipo monocratico), costituito da due dirigenti Eni e un Presidente esterno, con autonomi poteri di iniziativa e controllo su tutti gli ambiti attualmente coperti dal Modello 231. Le revisioni del Modello 231 sono promosse da Eni che analizza gli effetti delle modifiche legislative sul proprio Modello predisponendone l aggiornamento. L Organismo di Vigilanza di EniPower segnala al vertice societario la necessità di aggiornamento del Modello, principalmente in conseguenza di novità legislative o cambiamenti organizzativi, e il Presidente e Amministratore Delegato avvia il conseguente Programma di recepimento come previsto al capitolo 7 del Modello 231. L Organismo di Vigilanza redige annualmente il Programma di Vigilanza, che coinvolge tutti i key officer e che consiste nella verifica dell ambiente di controllo e nella verifica dei comportamenti tenuti nello svolgimento delle attività attraverso le quali è possibile la commissione dei reati 231. Le risultanze delle verifiche sono presentate al vertice aziendale (Presidente e Amministratore Delegato) che attua le eventuali azioni correttive. Con frequenza semestrale l Organismo di Vigilanza redige un rapporto che viene trasmesso al Collegio Sindacale e al Presidente e Amministratore Delegato per successiva informazione al Consiglio di Amministrazione. I report semestrali possono contenere rilievi o osservazioni da cui scaturiscono azioni di miglioramento dell ambiente di controllo e dei comportamenti, che vengono sottoposte al Presidente e Amministratore Delegato: l implementazione delle azioni viene monitorato dall Organismo di Vigilanza con periodica informativa al vertice aziendale. Nel caso di gravi non conformità nei comportamenti delle persone che possano implicare provvedimenti disciplinari, il Codice Etico e il Modello 231 prevedono che l azione disciplinare sia successivamente comunicata all Organismo di Vigilanza o che siano illustrate le motivazioni nel caso di mancata applicazione della stessa. L Organismo di Vigilanza svolge anche il ruolo di Garante del Codice Etico. In particolare, il Garante verifica le possibili violazioni del Codice, esegue le dovute istruttorie e, nei casi in cui una violazione fosse riscontrata, comunica la segnalazione dell infrazione alle strutture Eni competenti per l adozione di adeguati provvedimenti o misure correttive. Al Garante si possono rivolgere tutti gli stakeholder, tra cui i dipendenti e i terzi, per l interpretazione del Codice e per la segnalazione, anche anonima, di violazioni, tramite posta ordinaria o posta elettronica alla casella dedicata. In relazione ai flussi informativi verso l Organismo di Vigilanza, è operativa un apposita procedura, già predisposta nel 2010, per la gestione delle attività di comunicazione periodica di dati e indicatori in tema di salute e sicurezza, che descrive le modalità operative e le responsabilità delle funzioni aziendali coinvolte. Il Codice Etico EniPower recepisce dal 2008 il Codice Etico Eni approvato, insieme al nuovo Modello 231, il 14 marzo Il Codice ribadisce le linee di condotta, declinate secondo le varie tipologie di stakeholder, che regolano l agire dell azienda e delle sue persone, garantendone la credibilità e la reputazione. Fondato sui principi generali di rispetto delle leggi, trasparenza, onestà, correttezza e buona fede, il Codice Etico porta in primo piano gli obiettivi dello sviluppo sostenibile, fra cui la responsabilità dell impresa nei confronti dei territori in cui opera, la salvaguardia dei diritti di terza generazione e la difesa e promozione dei Diritti Umani. [ 10 ]

12 Il contrasto alla corruzione All interno del Codice Etico Eni sono esplicitamente proibiti pratiche di corruzione, favori illegittimi, comportamenti collusivi, sollecitazioni, dirette e/o attraverso terzi, di vantaggi personali e di carriera per sé o per altri. Il Codice deve essere rispettato da tutte le persone di Eni e viene espressamente accettato da tutte le controparti contrattuali. Nel gennaio 2010, all interno della Direzione Affari Legali Eni, è stata costituita la funzione di Assistenza legale sull anti-corruzione, sostenibilità e sul sistema di controllo interno che ha il compito di monitorare l evoluzione della normativa, anche internazionale, e di fornire assistenza specialistica e supporto legale in tema anti-corruzione, nonché di assicurare l adozione di indirizzi e orientamenti al fine di garantire uniformità di comportamento all interno di Eni. Nel 2012 Eni ha pubblicato le Management System Guideline sull anti-corruzione (MSG Anti-Corruzione) e una serie di allegati che disciplinano i contratti di joint venture, i contratti di intermediazione, l erogazione di omaggistica e le spese di attenzione verso terzi. EniPower ha proseguito la diffusione al suo interno delle suddette normative Eni, che sono state altresì recepite con delibera dei Consigli di Amministrazione di EniPower e delle controllate EniPower Mantova e S.E.F.. Per garantire la concreta applicazione delle normative anti-corruzione, peraltro già disponibili attraverso il portale intranet Eni, nel 2013 proseguirà l iniziativa formativa rivolta al personale a rischio mediante un programma di training obbligatorio sviluppato in modalità e-learning da Eni. In EniPower non si sono verificati nell anno episodi di corruzione, né tra dipendenti (cui non sono stati erogati licenziamenti o sanzioni disciplinari nemmeno per eventi precedenti), né con fornitori o clienti. Il whistleblowing EniPower ha adottato fin dal 2006 la normativa interna Eni creata in applicazione di quanto previsto dal Sarbanes - Oxley Act, che prevede la definizione dei canali per la gestione delle segnalazioni dirette e indirette, anche in forma confidenziale o anonima (Whistleblowing), ricevute dall azienda e dalle controllate. In questo modo sono garantiti la ricezione, l analisi e il trattamento di segnalazioni relative a problematiche di controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie in violazione del Codice Etico, inoltrate da persone dell azienda, membri degli organi sociali o da terzi. Gli esiti dell istruttoria sui casi segnalati, coordinata dall Internal Audit di Eni, che si avvale dell eventuale contributo del Garante del Codice Etico o di altre unità aziendali, sono portati a conoscenza del vertice aziendale e sottoposti agli organi di controllo e di vigilanza preposti nonché al Collegio Sindacale Eni. è assicurata la piena garanzia della tutela delle persone che effettuano le segnalazioni in buona fede. Nel 2013 Eni ha aggiornato la procedura sulla gestione delle segnalazioni per allinearla alle nuove Norme Internazionali, rendendo più efficienti le attività di istruttoria e l implementazione delle correlate azioni di miglioramento e ottimizzando l efficacia dei flussi informativi nei confronti degli organi di vigilanza e controllo. La nuova procedura è stata emessa il 21 gennaio 2013 ed è stata recepita da EniPower e dalle due controllate con delibera dei Consigli di Amministrazione. Nel 2012 sono pervenute tre segnalazioni di cui una anonima a EniPower, una a EniPower Mantova e una a S.E.F. Le istruttorie conseguenti all apertura dei relativi fascicoli, da parte dell internal Audit Eni, sono state chiuse. La tutela dei Diritti Umani Fin dal 2007 EniPower ha adottato le Linee Guida Eni in materia di Diritti Umani, coerenti con quanto prescritto dal Codice Etico e dai principali standard internazionali come la Dichiarazione Universale dei Diritti dell Uomo delle Nazioni Unite e le Convenzioni fondamentali dell International Labor Organization (ILO). L obiettivo principale di EniPower è integrare il rispetto dei Diritti Umani in tutti gli ambiti di operatività, dalle strategie di lungo periodo alle prassi quotidiane. Finora, gli investimenti e le operatività di EniPower e controllate si sono concentrati in Italia, tranne che in casi di supporto tecnico a progetti guidati da Eni Corporate ed Eni Divisione Exploration & Production, come il progetto Solar Village in China e lo sviluppo di infrastrutture energetiche in Africa. Di conseguenza, la maggior attenzione sui Diritti Umani per EniPower e controllate riguarda il processo di approvvigionamento di beni e servizi. In questo ambito, la Società si relaziona con fornitori qualificati Eni, i quali nei contratti sottoscrivono l impegno al rispetto del Codice Etico e del Modello 231, oltre a clausole di risoluzione in caso di violazione dei Diritti Umani. All interno della Società, il Codice Etico è portato a conoscenza dei dipendenti tramite diffusione sul portale intranet e specifica formazione programmata ed erogata da Eni negli anni (ad esempio tramite l esperienza del web-seminar rivolto nel 2011 a dirigenti e quadri con nomine in strumenti organizzativi e key officer). [ 11 ]

13 In EniPower, nel corso del 2012, non sono state ricevute segnalazioni in materia di Diritti Umani inoltrate attraverso i canali istituzionali e non si sono verificati episodi legati a pratiche o comportamenti discriminatori nei confronti di alcuno, né violazioni dei diritti della comunità locali. La tutela dei Diritti Umani Lavoro minorile La selezione del personale EniPower avviene in funzione delle caratteristiche professionali specifiche necessarie per le varie attività e viene svolta preliminarmente da una società di Eni, Eni Corporate University. Le stesse caratteristiche delle mansioni operative escludono il ricorso al lavoro minorile: nelle centrali termoelettriche si presentano anche manovre su valvole che richiedono forza fisica, mentre nel campo fotovoltaico il processo tecnologico alla base della produzione richiede competenze tecniche specifiche e approfondite; a ciò si aggiunge l impegno fisico richiesto dalla movimentazione dei moduli. Lavoro forzato Le politiche di società sull orario di lavoro e sul controllo delle presenze contribuiscono a eliminare il rischio di lavoro forzato. Nelle sedi direzionali, senza una preventiva autorizzazione del responsabile e il conseguente allertamento della Vigilanza, esterna alla Società, non è possibile essere presenti prima delle 7 del mattino e dopo le 24 di sera, oltre che nel fine settimana. Nei siti produttivi, i cicli di lavoro sono definiti in maniera tassativa, nel rispetto dei limiti di legge sui turni. Lavoro nero Le modalità di gestione della retribuzione e delle presenze impediscono il ricorso al lavoro nero. Il processo di retribuzione è accentrato in Eni, mentre EniPower si occupa della regolarità della documentazione ai fini contributivi e fiscali. Il controllo degli ingressi prevede la tracciatura delle presenze, rilevate tramite tesserino aziendale, mentre ogni visitatore viene accolto da un referente interno chiaramente individuato. [ 12 ]

14 i contenziosi EniPower è parte in procedimenti giudiziari e in azioni legali collegati all ordinario svolgimento delle proprie attività. Per quanto di rilievo ai fini di questo documento, si segnalano i contenziosi in corso in materia regolatoria, ambientale e le indagini della Magistratura. Informazioni più dettagliate sono reperibili nelle note ai Bilanci civilistici di EniPower e controllate ed Eni. Infine, nel corso del 2012 non sono state aperte azioni legali riferite a concorrenza sleale, antitrust e pratiche monopolistiche. I principali contenziosi in corso nel 2012 Contenzioso regolatorio EniPower ha nel tempo proposto ricorso dinanzi ai tribunali amministrativi competenti per territorio nei confronti di alcuni provvedimenti dell Autorità per l Energia Elettrica e il Gas (AEEG), ritenuti lesivi degli interessi aziendali. I principali riguardano le impugnative della Delibera AEEG n. 42/2002 e successive modifiche e integrazioni, riguardante il riconoscimento della produzione combinata di energia elettrica e calore come cogenerazione. Alcuni giudizi sono tuttora pendenti. EniPower ha proposto ricorso al TAR Lazio per l annullamento della nota del GSE del 20 marzo 2012, con cui il gestore ha ritenuto non applicabile alla produzione combinata di energia elettrica e calore effettuata nel 2011 la delibera 42/02. Sono stati successivamente proposti altri ricorsi per motivi aggiunti. Il giudizio e tuttora pendente. Contenzioso ambientale Nel corso degli ultimi anni EniPower ha proposto ricorso dinanzi ai tribunali amministrativi competenti per territorio contro alcuni provvedimenti amministrativi del Ministero dell Ambiente in relazione alla bonifica dei Siti di Interesse Nazionale di Brindisi, Livorno e Mantova, in particolare nella misura in cui imponevano alla società onerosi interventi di contenimento fisico della falda in aggiunta ai sistemi di sbarramento idraulico già posti in essere. La situazione è la seguente: Brindisi - Il TAR competente ha accolto la richiesta di sospensione dell esecuzione degli atti impugnati e si è in attesa dell udienza di discussione del merito. Livorno - Il TAR competente ha accolto il ricorso di EniPower. Mantova - Il TAR competente ha parzialmente accolto i ricorsi annullando la prescrizione afferente il contenimento fisico della falda. La società ha proposto appello al Consiglio di Stato per la riforma delle sentenze del nella parte in cui si chiede la messa in sicurezza di emergenza del sito, non ritenendo che ve ne siano le condizioni. I ricorsi in appello sono tuttora pendenti. Nel 2010 la Regione Puglia ha proposto ricorso al TAR Lazio contro il decreto emanato dai Ministeri dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dei Beni Culturali recante il giudizio favorevole di compatibilità ambientale relativo al progetto EniPower di costruzione della nuova centrale termoelettrica di Taranto. Analogo ricorso è stato successivamente proposto anche dal Comune di Taranto. A seguito della decisione da parte di EniPower di presentare un progetto alternativo, è prevedibile che i ricorsi si estingueranno per mancanza di interesse. Nel mese di dicembre 2012 EniPower ha presentato ricorso per l annullamento del Regolamento della Regione Puglia 3 ottobre 2012 n. 24 che declina le linee guida per l attuazione della Legge della Regione Puglia n. 21 del 24 luglio 2012 denominata Legge Cervellera. Il ricorso è stato presentato al TAR Puglia per lo stabilimento di Taranto e al TAR Lazio per lo stabilimento di Brindisi. [ 13 ]

15 Altre Indagini della Magistratura Nel luglio 2004 la Procura della Repubblica di Milano ha avviato un procedimento penale relativo a illeciti pagamenti eseguiti da parte di taluni appaltatori in occasione della stipula di appalti EniPower per la costruzione delle nuove centrali. A seguito della conclusione delle indagini preliminari la Società non è risultata compresa tra i soggetti indagati ed è stato richiesto lo stralcio e la successiva archiviazione. Il procedimento è proseguito a carico di ex dipendenti delle predette società nonché nei confronti di dipendenti e dirigenti di alcune società fornitrici e delle stesse ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001. All udienza del 20 settembre 2011 il Tribunale di Milano ha pronunciato sentenza di primo grado. In particolare, il Collegio ha condannato 9 imputati per i reati loro ascritti, oltre al risarcimento dei danni da liquidarsi in separata sede, e, in solido, alla rifusione delle spese processuali sostenute dalle parti civili tra cui Eni, EniPower e Saipem. Il Tribunale ha dichiarato prescritti i reati contestati a 7 imputati, rappresentanti di alcune società coinvolte e ha inoltre pronunciato l assoluzione per 15 imputati nel procedimento. Con riferimento agli enti imputati ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001, il Collegio ha dichiarato 7 società responsabili degli illeciti amministrativi loro ascritti, applicando oltre alla sanzione amministrativa pecuniaria altresì la corrispondente confisca. Eni SpA, EniPower SpA e Saipem SpA si erano costituite parti civili nel procedimento anche nei confronti delle predette persone giuridiche. Con la sentenza il Collegio ha dichiarato di escludere tale costituzione nei confronti degli enti imputati, così mutando la decisione assunta all'inizio del dibattimento, verosimilmente a seguito della sentenza della Corte di Cassazione che ha statuito l'illegittimità della costituzione di parte civile nei confronti degli enti imputati ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001. Le motivazioni della sentenza sono state depositate in data 19 dicembre Le parti condannate hanno provveduto ad impugnare il suddetto provvedimento. La prima udienza, prevista per settembre 2012 è stata rinviata al Nell aprile del 2010 è stato aperto da parte della Procura di Velletri un procedimento penale relativo a un prelievo che ha evidenziato la presenza di zinco oltre ai limiti consentiti in uno scarico dello stabilimento di Nettuno. La procura ha disposto il sequestro preventivo dello scarico, successivamente dissequestrato e ha notificato avviso di garanzia all Amministratore Delegato di EniPower e al responsabile dello stabilimento di Nettuno. Il processo prosegue nella fase dibattimentale. La prossima udienza è prevista nel Nel mese di luglio 2012 nello stabilimento di Brindisi si è verificato lo sversamento in mare di soda caustica diluita al 25%. La causa è da attribuire a una fessurazione presente nel bacino di contenimento del serbatoio di stoccaggio soda dell impianto di produzione acqua demineralizzata. Sono intervenuti sul posto la Capitaneria di Porto, i Carabinieri e l ARPA Dip. di Brindisi che hanno attivato un procedimento d indagine tuttora in corso. [ 14 ]

16 enipower.it

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