Imprese venete: internazionalizzazione, innovazione, credito e il caso dei Distretti

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1 BANCA CARIGE S.p.A. Cassa di Risparmio di Genova e Imperia U / Pianificazione Studi Investor Relations Imprese venete: internazionalizzazione, innovazione, credito e il caso dei Distretti Un analisi di Banca Carige 1. Premessa Il sistema economico veneto è costituito in gran parte da piccole e medie imprese, chiamate ad aumentare la propria competitività e ad allargare i propri orizzonti ai mercati esteri, per cogliere le nuove sfide dettate dalla globalizzazione. In questa direzione vanno i piani programmatici avviati da soggetti pubblici e privati: la promozione di specifici percorsi di internazionalizzazione; la realizzazione di progetti integrati di intervento, valorizzando in particolare le realtà distrettuali; il coordinamento di tutti i soggetti che a vario titolo operano sul territorio con funzioni di sostegno al mondo imprenditoriale locale. In questo contesto si inseriscono le azioni messe in atto dalle Camere di Commercio e dal Governo regionale. Il Centro Estero Veneto è l agenzia di promozione economica internazionale delle Camere di Commercio venete, con il duplice obiettivo di assistere le aziende venete nel loro processo di internazionalizzazione con interventi di carattere formativo ed informativo e di promuovere il sistema economico regionale nel mondo. Avvalendosi di un network internazionale di oltre 60 sportelli informativi, progetta e realizza attività promozionali (manifestazioni fieristiche, missioni economiche, incontri d affari all estero, workshop, progetti di cooperazione economica) con lo scopo di fornire agli operatori economici veneti nuove opportunità di contatto con mercati internazionali. 1

2 Sprint Veneto, Sportello regionale per l Internazionalizzazione delle imprese, che fa capo all Assessorato regionale alle Politiche dell Economia, dello Sviluppo, della Ricerca e dell Innovazione, dispone di due sedi regionali (Venezia e Padova) e di una rete di uffici provinciali. Rappresenta un punto di contatto ed informazione per le PMI del Veneto sulle modalità di accesso ed utilizzo degli strumenti promozionali ed assicurativi al commercio e agli investimenti esteri, nonché sulle agevolazioni finanziarie regionali, nazionali, comunitarie e internazionali, al fine di rafforzarne la presenza sui mercati tradizionali e di promuovere quella sui nuovi mercati. Le imprese venete stanno sempre più rivelando una nuova generazione imprenditoriale che, con padronanza delle nuove tecnologie e dei nuovi mezzi di comunicazione, riesce a proiettare la dimensione artigianale nelle dilatate coordinate spazio-temporali del mondo globalizzato. In questo contesto, opera già da diversi anni Veneto Innovazione SpA, l agenzia regionale istituita con legge 45/1988 con l obiettivo di promuovere e sviluppare la ricerca applicata e l innovazione all interno del sistema produttivo veneto, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese. La società raccoglie e coordina le risorse scientifiche, organizzative e finanziarie confluenti nel Veneto, con l obiettivo di diffondere le informazioni acquisite sui processi innovativi e sui risultati di ricerca conseguiti e di stimolare la crescita tecnologica delle PMI. Poiché lo sviluppo tecnologico riguarda molteplici e svariati ambiti, opera come partner non solo di aziende manifatturiere, ma anche di società di servizi, commerciali, di organismi di ricerca e pubbliche amministrazioni. Come interlocutore a livello istituzionale e come referente per le aziende e gli istituti di ricerca interessati ad innovare per creare prodotti a contenuto sempre più tecnologico, è stato creata nel 2003 Veneto Nanotech, con specifica missione di coordinamento delle attività del aziende che operano nel campo delle nanotecnologie applicate ai materiali; la scelta del Veneto per l implementazione di questa realtà deriva dall alta concentrazione di imprese regionali nei settori maggiormente interessati dalle nanotecnologie. Per meglio comprendere le potenzialità e le prospettive di sviluppo del mondo imprenditoriale veneto, nei paragrafi che seguono saranno sviluppati distintamente i seguenti temi: Il commercio estero veneto e le sue specificità territoriali e settoriali. Le dinamiche dell intermediazione creditizia regionale. Le caratteristiche qualitative e quantitative dei principali distretti produttivi del Veneto. 2

3 2. Il commercio estero Nel 2012 prosegue (+3,7% rispetto al 2011) il trend positivo a livello nazionale delle esportazioni avviato nel 2010, dopo la forte depressione degli scambi internazionali nel In dettaglio, le esportazioni verso i Paesi UE hanno visto una lieve flessione (-0,7%) mentre quelle verso le aree extra UE sono cresciute del 9,2 %, confermando la forte valenza anticiclica dell apertura ai mercati esteri, fattore particolarmente importante in questo momento di crisi. Ciò anche in considerazione del fatto che, a causa di una recessione che ha visto un calo del PIL del 2,4% nel 2012, i consumi interni sono ulteriormente rallentati, causando, tra l altro, una flessione delle importazioni del 5,6%. Il gap tra import ed export ha così determinato un incremento, o piuttosto un miglioramento recessivo, di 11 miliardi nella bilancia commerciale, il più ampio conseguito dal Incidenza delle esportazioni in Veneto Italia Nord Est Veneto 13,1% Altre regioni italiane 86,9% Altre regioni del Nord Est 56,9% Veneto 43,0% In Veneto, seconda regione d Italia per valore delle esportazioni, il valore delle vendite all estero rappresenta il 13,1% dell export nazionale e il 43% di quello del Nord Est. Esaminando i dati relativi al triennio , la dinamica dell interscambio veneto evidenzia un rallentamento a partire dalla seconda metà del Fonte: banca dati on line COEWEB, Statistiche ISTAT sul commercio con l estero. I dati sono espressi in valori a prezzi correnti. I raggruppamenti di merci dell interscambio commerciale sono definiti sulla base della classificazione ATECO

4 Secondo gli ultimi dati disponibili, relativi al 2012, le esportazioni di merci a prezzi correnti su base annua sono cresciute dell 1,6%, meno della media nazionale (+3,7%). Il contestuale calo delle importazioni ha determinato un complessivo avanzo commerciale. Interscambio commerciale in Italia (mln ) IMPORTAZIONI ESPORTAZIONI Interscambio commerciale in Veneto (mln ) IMPORTAZIONI ESPORTAZIONI In dettaglio, le importazioni, in valore a prezzi correnti pari a 37,6 miliardi, segnano nel 2012 un decremento del 7,8% rispetto al Il calo, segno evidente della crisi dei consumi interni, riguarda tutte le province, ad esclusione di Venezia (+19,7%), che beneficia della vivace espansione degli approvvigionamenti di greggio e prodotti petroliferi nello scalo portuale, e mostra una flessione maggiormente sostenuta nelle province di Belluno (- 18,0%), Verona (-15,3%), Padova (-12,2%) e Treviso (-11,6%); da sottolineare che la flessione di Verona, che assorbe oltre un quarto dell import regionale (10,9 miliardi), impatta in maniera determinante sui risultati complessivi. 4

5 Le esportazioni, in valore a prezzi correnti pari a 51,1 miliardi, aumentano dell 1,6% su base annua. La dinamica, moderatamente positiva in tutte le province ad esclusione di Treviso (-6,1%), che sconta la crisi della meccanica, risulta più accentuata in quelle di Venezia (+5,3%), Padova (+4,4%) e Belluno (+3,9%), che superano la media nazionale. Le provincia di Vicenza, che da sola rappresenta quasi un terzo delle esportazioni regionali, in quanto concentra la presenza di importanti specializzazioni industriali (oreficeria e calzature), mostra una crescita del 3,2%. Tab. 1 Commercio estero (gennaio - dicembre) Importazioni Esportazioni Saldo (Exp - Imp) Var. % Var. % Verona , , Vicenza , , Belluno , , Treviso , , Venezia , , Padova , , Rovigo , , Veneto , , Nord Est , , Italia , , Q% Veneto/Italia 10,1 9,9 13,4 13,1 Fonte: ISTAT. Importi in milioni di euro. Importazioni per provincia anno quota % Rovigo 3,2% Esportazioni per provincia anno quota % Rovigo 2,6% Padova 14,3% Verona 28,9% Padova 16,9% Verona 18,2% Venezia 15,4% Treviso 15,4% Vicenza 20,7% Venezia 7,9% Treviso 19,7% Vicenza 29,3% Belluno 2,0% Belluno 5,5% 5

6 Sotto il profilo settoriale, le importazioni industriali rappresentano l 87,6% del totale e sono in diminuzione del 10,1% nel Il comparto tessile detiene la quota più rilevante (17,1%), seguito dai prodotti in metallo (12,8%) e dai mezzi di trasporto (12,2%); per quanto riguarda gli altri settori, continuano a traguardare una quota significativa le importazioni di prodotti agricoli (5,9%) e risultano in forte crescita i prodotti dell estrazione di minerali da cave e miniere, sostenute dagli approvvigionamenti di greggio, che raggiungono una quota del 4,9%. Importazioni per settore di attività economica anno quota % Altro 20,5% Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori 17,1% Apparecchi elettrici 4,1% Prodotti dell'estrazione di minerali da cave e miniere 4,9% Macchinari ed apparecchi 5,6% Metalli di base e prodotti in metallo 12,8% Mezzi di trasporto 12,2% Prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca 5,9% Prodotti alimentari, bevande e tabacco 9,0% Sostanze e prodotti chimici 8,0% Esportazioni per settore di attività economica anno quota % Sostanze e prodotti chimici 3,4% Mezzi di trasporto 3,9% Altro 8,6% Macchinari ed apparecchi 19,5% Articoli in gomma e materie plastiche 6,0% Prodotti alimentari, bevande e tabacco 7,8% Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori 17,2% Prodotti delle altre attività manifatturiere 13,4% Metalli di base e prodotti in metallo 12,4% Apparecchi elettrici 7,8% Tab. 2 Commercio estero - importazioni per settore di attività economica - Totale Veneto Var. ass. Var. % A - Prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca ,2 B - Prodotti dell'estrazione di minerali da cave e miniere ,8 C - Prodotti delle attività manifatturiere ,1 CA - Prodotti alimentari, bevande e tabacco ,1 CB - Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori ,4 CC - Legno e prodotti in legno; carta e stampa ,1 CD - Coke e prodotti petroliferi raffinati ,3 CE - Sostanze e prodotti chimici ,4 CF - Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici ,1 CG - Articoli in gomma e materie plastiche ,5 CH - Metalli di base e prodotti in metallo, escl. macchine e impianti ,6 CI - Computer, apparecchi elettronici e ottici ,7 CJ - Apparecchi elettrici ,4 CK - Macchinari ed apparecchi n.c.a ,4 CL - Mezzi di trasporto ,6 CM - Prodotti delle altre attività manifatturiere ,0 D - Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata E - Prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento ,0 J - Prodotti delle attività dei servizi di informazione e comunicazione ,9 M - Prodotti delle attività professionali, scientifiche e tecniche R - Prodotti delle attività artistiche, sportive, di intrattenimento S - Prodotti delle altre attività di servizi ,3 V - Provviste di bordo, merci di ritorno e respinte, merci varie ,4 Totale ,8 Fonte: ISTAT. Importi in milioni di euro. 6

7 L andamento delle esportazioni è essenzialmente guidato dalle attività manifatturiere, che rappresentano il 97,2% dell export veneto. Le quote più rilevanti sono ancora coperte dal comparto meccanico (19,5%), da quello tessile (in particolare le produzioni di cuoio e calzature del distretto vicentino) (17,2%), che hanno visto entrambi il proprio peso ridimensionarsi ulteriormente (rispettivamente -2,1% e -0,4%), e da quello delle altre attività manifatturiere (mobili, oreficeria e strumenti medici e dentistici) che invece confermano il trend di crescita (+5,2%) evidenziato negli scorsi anni, raggiungendo una quota del 13,4%. In vivace crescita sono risultate anche le vendite di prodotti in metallo (+3,7%) e di alimentari e bevande (+9,7%), che raggiungono una quota rispettivamente del 12,4% e del 7,8%. Il comparto alimentare, in dettaglio, fa capo al distretto trevigiano specializzato in vini e spumanti, che ha ulteriormente incrementato le esportazioni consentendo al Veneto di confermarsi la prima regione italiana esportatrice di bevande. Tab. 3 Commercio estero - esportazioni per settore di attività economica - Totale Veneto Var. ass. Var. % A - Prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca ,1 B - Prodotti dell'estrazione di minerali da cave e miniere ,3 C - Prodotti delle attività manifatturiere ,6 CA - Prodotti alimentari, bevande e tabacco ,7 CB - Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori ,4 CC - Legno e prodotti in legno; carta e stampa ,8 CD - Coke e prodotti petroliferi raffinati ,8 CE - Sostanze e prodotti chimici ,5 CF - Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici ,5 CG - Articoli in gomma e materie plastiche ,6 CH - Metalli di base e prodotti in metallo, escl. macchine e impianti ,7 CI - Computer, apparecchi elettronici e ottici ,4 CJ - Apparecchi elettrici ,6 CK - Macchinari ed apparecchi n.c.a ,1 CL - Mezzi di trasporto ,4 CM - Prodotti delle altre attività manifatturiere ,2 D - Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata E - Prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento ,9 J - Prodotti delle attività dei servizi di informazione e comunicazione ,4 M - Prodotti delle attività professionali, scientifiche e tecniche ,1 R - Prodotti delle attività artistiche, sportive, di intrattenimento ,8 S - Prodotti delle altre attività di servizi ,0 V - Provviste di bordo, merci di ritorno e respinte, merci varie ,6 Totale ,6 Fonte: ISTAT. Importi in milioni di euro. 7

8 Considerando i Paesi di origine dei flussi import, si segnala una quota pari a quasi i due terzi proveniente da Paesi dell Unione Europea, in particolare dalla Germania; significativa anche la quota di importazioni dall Asia (17,2%), rappresentate per più di metà da flussi dalla Cina. Il calo risulta generalizzato a quasi tutti i mercati esteri d ingresso delle merci, con una punta negativa riguardante i mercati asiatici (-16,7%); fa eccezione solamente l Africa, i cui flussi, soprattutto quelli dal nord del continente, sono risultati in sostenuto recupero, dopo le tensioni politiche che avevano contraddistinto gli anni precedenti. Tab. 4 Commercio estero - importazioni per Paese - Totale Veneto Var. ass. Var. % EUROPA ,5 Unione europea ,6 Paesi europei non Ue ,0 AFRICA ,9 Africa settentrionale Altri paesi africani ,3 AMERICA ,9 America settentrionale ,7 America centro-meridionale ,4 ASIA ,7 Medio Oriente ,3 Asia centrale ,1 Asia orientale ,2 OCEANIA E ALTRI TERRITORI ,4 Totale ,8 Fonte: ISTAT. Importi in milioni di euro. Dal punto di vista dei Paesi di destinazione dei flussi export, si segnala una progressiva apertura ai mercati extra UE, con la quota destinata verso i Paesi dell Unione Europea che è scesa negli ultimi due anni al di sotto del 60%. La dinamica risulta vivace soprattutto verso il continente africano (+ 15,2%), in particolare verso il nord del continente (+19%), e verso quello americano (+12,1%), che ormai supera il 10% delle esportazioni totali della regione. Quote di crescita importanti si registrano soprattutto verso l America Latina (+15%), dove risiedono alcune economie emergenti. Un calo significativo si registra nell export verso l Estremo Oriente (-7,6%), in particolare verso la Cina (-26,2%), dovuto soprattutto al calo dell export nel settore della filiera del fotovoltaico. 8

9 In ambito europeo, la crescita delle esportazioni verso i Paesi non UE (+9,9%) risulta decisamente in controtendenza rispetto alla dinamica di quelle verso l Unione Europea (-1,9%). A tal proposito, si segnala l incremento del 23,2% dell export verso la Svizzera, trainato soprattutto dalle vendite di metalli preziosi. Tab. 5 Commercio estero - esportazioni per Paese - Totale Veneto Var. ass. Var. % EUROPA ,2 Unione europea ,9 Paesi europei non Ue ,9 AFRICA ,2 Africa settentrionale ,0 Altri paesi africani ,7 AMERICA ,1 America settentrionale ,8 America centro-meridionale ,0 ASIA ,2 Medio Oriente ,6 Asia centrale ,6 Asia orientale ,6 OCEANIA E ALTRI TERRITORI ,9 Totale ,6 Fonte: ISTAT. Importi in milioni di euro. Importazioni per Continente di provenienza Unione Europea 62,4% Paesi europei non UE 9,0% Africa 6,9% Esportazioni per Continente di destinazione Unione Europea 57,1% Paesi europei non UE 13,7% Africa 3,5% America 10,8% Oceania 0,3% Asia 17,2% America 4,2% Oceania 1,2% Asia 13,6% 9

10 In questi ultimi anni ha assunto un particolare rilievo il commercio estero intrattenuto con i c.d. BRIC 2 (Brasile, Russia, India e Cina), ossia quei Paesi che condividono una grande popolazione, un immenso territorio, abbondanti risorse naturali strategiche e sono stati caratterizzati da una forte crescita del PIL e della quota nel commercio mondiale, soprattutto nella fase iniziale di questo secolo. Il Veneto continua a intrattenere con i BRIC un vivace interscambio commerciale (il 13,5% del totale import regionale e il 7,7% del totale export regionale), nonostante i flussi commerciali abbiano subito un significativo ridimensionamento (-10,9% nell import e -8,1% nell export) nel La bilancia commerciale regionale risulta in disavanzo cospicuo con la Cina (- 2,2 miliardi) anche a causa del forte calo delle esportazioni verso quel Paese. Più modesto il disavanzo con l India (-98 milioni) mentre il Brasile (69 milioni) e la Russia (1.072 milioni) registrano un avanzo nella bilancia commerciale, a conferma che per questi Paesi il ruolo di nuovi mercati è già più rilevante rispetto a quello di serbatoi di risorse. Come già evidenziato, pesa sulla bilancia commerciale il forte calo dell export verso la Cina, mercato che da solo incide per oltre un terzo sulle esportazioni verso queste aree emergenti. Tab. 6 Commercio estero Veneto - BRIC (gennaio - dicembre) Importazioni Esportazioni Saldo (Exp - Imp) Var. % Var. % Russia , , Brasile , , India , , Cina , , Totale BRIC , , Q% su totale Veneto Russia 1,3 1,6 3,0 3,3 Brasile 1,1 1,1 0,9 0,9 India 1,6 1,4 0,9 0,8 Cina 9,9 9,4 3,6 2,6 Totale BRIC 13,9 13,5 8,5 7,7 Fonte: ISTAT. Importi in milioni di euro. Ormai consolidato il ruolo dei BRIC nell ordine mondiale, nuovi Paesi, tra quelli Emergenti, si stanno candidando ad un ruolo di traino in un sistema economico sempre più globale, sempre più accelerato, con sempre più bisogno di vapore. 2 L acronimo BRIC è stato coniato nel 2001 da Jim O Neil di Goldman Sachs, ad indicare che quei Paesi sarebbero diventati i nuovi mattoni (bricks) del sistema economico mondiale. 10

11 Si tratta dei c.d. STIM 3 (Sudafrica, Turchia, Indonesia, Messico), che si configurano non tanto come grandi produttori, come la Cina, quanto piuttosto come i prossimi grandi mercati per il vecchio Occidente. Il Veneto intrattiene con gli STIM un interscambio commerciale (il 3,2% dell import regionale e il 3,5% dell export regionale) con grandi potenziali di crescita, evidenziato dallo sviluppo dell ultimo triennio (rispettivamente 2,8% e 3% sul totale dei flussi in entrata e uscita rilevati nel 2010). La prosecuzione del processo di forte crescita delle esportazioni (+13,1%) verso tutti i Paesi considerati, anche in un anno segnato dalla recessione come il 2012, testimonia il sempre più rilevante ruolo di mercato di sbocco di queste aree, a fronte peraltro di un calo delle importazioni (-7,7%) verificatosi anche in quest ambito lo scorso anno. Tab. 7 Commercio estero Veneto - STIM (gennaio - dicembre) Importazioni Esportazioni Saldo (Exp - Imp) Var. % Var. % Turchia , , Sudafrica , , Messico , , Indonesia , , Totale STIM , , Q% su totale Veneto Turchia 1,5 1,3 1,9 1,9 Sudafrica 1,1 1,4 0,4 0,5 Messico 0,2 0,1 0,7 0,7 Indonesia 0,4 0,4 0,2 0,5 Totale STIM 3,1 3,2 3,1 3,5 Fonte: ISTAT. Importi in milioni di euro. Importazioni venete dalle aree emergenti STIM 3,2% Altro 83,4% BRIC 13,5% Esportazioni venete verso le aree emergenti STIM 3,5% Altro BRIC 88,8% 7,7% 3 STIM è la pronuncia dell inglese steam, vapore. I Paesi che compongono l acronimo sono stati estratti da un gruppo di 11, che hanno mostrato negli ultimi anni una forte crescita economica ed una significativa apertura del mercato. Tali Paesi, oltre a Sudafrica, Turchia, Indonesia e Messico, sono: Bangladesh, Egitto, Iran, Corea del Sud, Nigeria, Pakistan, Filippine e Vietnam. 11

12 3. Il sistema finanziario Le dinamiche monetarie e finanziarie regionali evidenziano una crescita dei volumi di intermediazione, più sostenuta per i depositi della clientela, grazie soprattutto alla forte espansione dei prodotti vincolati, più moderata per gli impieghi, che scontano il rallentamento degli investimenti delle imprese. La struttura del sistema bancario veneto evidenzia nel corso del 2012 una razionalizzazione della rete di filiali: a dicembre 2012 gli sportelli bancari in Veneto risultano pari a 3.529, 78 in meno rispetto a quelli operativi a dicembre 2011 (-2,2%, -2% la media nazionale); il decremento è comune a tutte le province venete. Tab. 8 Struttura del sistema bancario veneto Numero degli sportelli bancari Var. % Q% regionale 31/12/ /12/ /12/ /12/2012 Venezia ,3 14,8 14,9 Verona ,9 20,4 20,2 Vicenza ,5 18,3 18,4 Belluno ,6 5,2 5,2 Treviso ,1 18,4 18,1 Padova ,8 17,9 18,2 Rovigo ,7 5,1 5,0 Veneto ,2 100,0 100,0 Italia ,0 Q% Veneto/Italia 10,69% 10,67% Fonte: Banca d'italia, Base informativa pubblica. L analisi della presenza delle banche sul territorio evidenzia la leadership dei gruppi Unicredit e Intesa Sanpaolo, rispettivamente con 547 e 545 sportelli, che da soli rappresentano quasi un terzo del totale sportelli regionali. Seguono Paschi di Siena (353), Banco Popolare (308), Banca Popolare di Vicenza (260) e Veneto Banca (174). 12

13 Numero di sportelli per Gruppo Bancario al 31/12/ Regione Veneto Unicredit 15,5% Intesa Sanpaolo 15,4% Altri 27,9% UBI 1,1% Carige 1,3% Paschi di Siena 10,0% Banco Popolare 8,7% Banca Popolare dell'alto Adige 1,3% Banca Popolare di Vicenza 7,4% Veneto Banca 4,9% Cariparma Credit Agricole 2,7% Banca Nazionale del Lavoro 2,0% Banca Popolare di Marostica 1,8% Analizzando gli aggregati di intermediazione, si osserva che la raccolta bancaria, intesa come conti correnti, depositi a risparmio, certificati di deposito e buoni fruttiferi in capo alla clientela veneta, mostra una dinamica crescente, ad un ritmo di poco inferiore a quello medio nazionale: a dicembre 2012 ammonta a 120,6 miliardi di euro, in incremento annuo del 5,6%, a fronte di un aumento del 6,3% a livello nazionale. La crescita è comune a tutte le province venete, fatta eccezione per quella di Treviso. Le province che presentano una più elevata quota di depositi sono Verona (22,6%) e Treviso (21,4%), quelle che mostrano i volumi più contenuti sono Belluno (3,6%) e Rovigo (5,6%). In linea con la tendenza nazionale, si è registrata, in particolare, una cospicua crescita dei depositi con durata prestabilita, che in precedenza mostravano volumi marginali. Gli impieghi, comprensivi delle poste rettificative e dei crediti in sofferenza e al netto dei pronti contro termine attivi, rilevati sulla base della residenza della clientela controparte, si dimensionano a dicembre 2012 in complessivi 167,5 miliardi di euro, in crescita del 2,1% su base annua, dinamica migliore rispetto a quella nazionale (-1,2%); occorre tuttavia segnalare che la crescita regionale è imputabile soprattutto al forte incremento degli impieghi a società finanziarie nella provincia di Verona, al netto del quale gli impieghi alla clientela veneta 13

14 risulterebbero in contrazione dell 1,9%, più marcata rispetto alla media nazionale. Al netto dello oscillazioni della voce società finanziarie, si osserva una riduzione dei prestiti piuttosto generalizzata tra le varie province venete. Anche nel caso degli impieghi, la quota più cospicua risulta quella delle province di Verona (22,3%) e Treviso (21,3%), la più contenuta quella di Belluno (2,5%) e Rovigo (3,3%). La quota di impieghi regionali sul totale nazionale risulta in aumento all 8,7%, quella dei depositi in diminuzione al 9,5%; il Veneto conserva la quarta posizione tra tutte le regioni italiane per valore degli impieghi e la terza posizione per valore dei depositi. Tab. 9 Intermediazione bancaria in Veneto Impieghi (1) Depositi (2) 31/12/ /12/2012 Var. % 31/12/ /12/2012 Var. % Venezia , ,3 Verona , ,8 Vicenza , ,8 Belluno , ,4 Treviso , ,5 Padova , ,7 Rovigo , ,9 Veneto , ,6 Italia , ,3 Q% Veneto/Italia 8,46% 8,74% 9,52% 9,46% (1) incluse le sofferenze ed esclusi i pct attivi. (2) conti correnti, depositi a risparmio, certificati di deposito, buoni fruttiferi. Dati riferiti al totale clientela ordinaria residente escluse le istituzioni finanziarie monetarie. I valori degli impieghi sono comprensivi della Cassa Depositi e Prestiti, quelli dei depositi del Bancoposta. Fonte: Banca d'italia, Base informativa pubblica. Distribuzione per localizzazione della controparte. Importi in milioni di euro. 14

15 Impieghi bancari per provincia anno quota % Depositi bancari per provincia anno quota % Rovigo 3,3% Venezia 14,1% Rovigo 5,6% Venezia 13,3% Padova 17,9% Padova 17,2% Treviso 21,3% Vicenza 18,6% Verona 22,3% Treviso 21,4% Vicenza 16,4% Verona 22,6% Belluno 2,5% Belluno 3,6% Impieghi bancari in Veneto (mln ) Depositi bancari in Veneto (mln ) dic-11 mar-12 giu-12 set-12 dic dic-11 mar-12 giu-12 set-12 dic-12 Analizzando l aggregato per settore economico, al 31 dicembre 2012 i settori produttivi, costituiti dalle società non finanziarie e dalle famiglie produttrici, in Liguria utilizzano 102,8 miliardi di euro, pari al 61,4% del totale dei crediti erogati nella regione, mentre le famiglie consumatrici ricorrono a prestiti per un ammontare complessivo di 45,8 miliardi (27,3% del totale). I crediti alle famiglie consumatrici risultano in contenuto calo (-0,4%) rispetto al 2011, mentre gli impieghi alle imprese evidenziano una contrazione del 3,2% per le società non finanziarie e del 3,9% per le famiglie produttrici. In dettaglio, nell ambito degli impieghi alle società non finanziarie, si evidenzia una pronunciata caduta nel settori edile (-5,4%) ed industriale (-4,5%), a 15

16 fronte di una maggiore tenuta del terziario (-1,7%). Gli impieghi relativi alle amministrazioni pubbliche (poco più di 4 miliardi) diminuiscono del 3,6%, mentre quelli alle società finanziarie ed assicurative (14,8 miliardi), concentrati nelle province di Verona e Treviso, risultano quasi raddoppiati su base annua. A livello di stock, la peculiarità più evidente del Veneto è l elevata incidenza dei prestiti alle imprese e la bassa quota di crediti alle amministrazioni pubbliche, rispetto alla media nazionale. Tab. 10 Prestiti bancari a clientela veneta per settore di attività economica 31/12/ /12/2012 Var. % Q% Amministrazioni Pubbliche ,6 2,4 Società finanziarie ,7 8,8 Società e quasi società non finanziarie ,2 54,9 di cui: Attività industriali ,5 20,0 Servizi ,7 24,9 Costruzioni ,4 8,9 Famiglie produttrici ,9 6,4 Famiglie consumatrici, Istituz. Soc. private e dati n.c ,4 27,3 Totale impieghi ,1 100,0 Dati riferiti al totale clientela ordinaria residente escluse le istituzioni finanziarie monetarie. Fonte: Banca d'italia, Base informativa pubblica. Distribuzione per localizzazione della controparte. Importi in milioni di euro. Prestiti bancari a clientela veneta per settore di attività economica Dicembre 2012 Società finanziarie 8,8% Amministrazi oni Pubbliche 2,4% Veneto Società e quasi società non finanziarie 54,9% Famiglie produttrici 6,4% Famiglie consumatrici, Istituz. Soc. private e dati n.c. 27,3% Società e quasi società non finanziarie 46,0% Imprese finanziarie e assicurative 9,2% Italia Amministra zioni Pubbliche 13,7% Famiglie produttrici 5,0% Fam. Cons., Ist. senza scopo di lucro e unità n.c. 26,1% Le sofferenze venete mostrano un proseguimento della crescita ad un tasso superiore a quello medio nazionale. La dinamica tendenziale evidenzia una 16

17 crescita dello stock pari al 19,8% rispetto a dicembre 2011 (+16,1% la media nazionale), più sostenuta nelle province di Padova (+27,6%) e Venezia (+24,9%). Il rapporto sofferenze/impieghi (6,92%) risulta in aumento rispetto a dicembre 2011 (5,90%), mantenendosi superiore alla media nazionale (6,31%). Il quoziente è più elevato nelle province di Rovigo (10,05%), Padova (8,39%) e Vicenza (7,47%), mentre si attesta al di sotto della media regionale nelle province di Verona (5,91%), Treviso (6,13%) e Belluno (6,16%). Tab. 11 Sofferenze della clientela veneta Importi utilizzati Sofferenze / Impieghi 31/12/ /12/2012 Var. % 31/12/ /12/2012 Venezia ,9 5,14% 6,53% Verona ,4 5,89% 5,91% Vicenza ,0 6,32% 7,47% Belluno ,0 5,50% 6,16% Treviso ,7 5,32% 6,13% Padova ,6 6,39% 8,39% Rovigo ,4 8,10% 10,05% Veneto ,8 5,90% 6,92% Italia ,1 5,37% 6,31% Q% Veneto/Italia 9,29% 9,59% Fonte: Banca d'italia, Base informativa pubblica. Distribuzione per localizzazione della controparte. Importi in milioni di euro. 17

18 4. I distretti industriali Il recupero del commercio internazionale che si è registrato a partire dal 2010, dopo la grave caduta del 2009, e che è proseguito con fasi alterne negli anni successivi, nonché l ampliamento dei mercati di sbocco extraeuropei hanno consentito alle imprese export oriented di svolgere un ruolo di capofila nel sostenere l Italia in un prolungato periodo di congiuntura sfavorevole. In questo contesto, si segnala in particolare l universo di piccole e medie imprese che operano in logica distrettuale in numerose aree della penisola, soprattutto nel Nord Italia. Tali imprese sono generalmente caratterizzate da uno spiccato orientamento ai mercati esteri e da produzioni con standard qualitativi elevati. In Veneto la realtà distrettuale è ampia e diversificata. I principali distretti industriali, caratterizzati da una diffusa presenza di piccole imprese, sono: Distretto del Mobile d Arte di Bassano Distretto del Marmo e delle Pietre Distretto dello Sportsystem di Montebelluna Distretto delle energie rinnovabili di Belluno Distretto del Mobile Classico della Pianura veneta Distretto della Ceramica, Porcellana e Vetro artistico Distretto degli occhiali di Belluno Distretto del Vetro artistico di Murano Distretto vicentino della Concia Distretto veronese delle Calzature Distretto della Termomeccanica VenetoClima Distretto VeronaModa Distretto del Condizionamento e della Refrigerazione industriale Distretto del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Distretto dei Sistemi per l illuminazione Distretto orafo argentiero di Vicenza Sulla base dei dati disponibili, i 16 distretti in esame registrano complessivamente la presenza di quasi unità locali di imprese operanti nelle specializzazioni di riferimento (circa un terzo delle quali nel condizionamento e refrigerazione), per un totale di quasi addetti e un volume di esportazioni di oltre 12 miliardi, circa un quarto dello stock di export regionale complessivo. Ciò conferma la spiccata vocazione all export delle realtà distrettuali, tra le quali si segnalano in particolare il distretto degli occhiali di Belluno e della 18

19 moda di Verona, che assorbono rispettivamente il 18,1% e il 14,4% delle esportazioni nel perimetro distrettuale considerato. Negli ultimi anni tale vocazione è risultata sempre più marcata, come confermato dall incremento delle esportazioni, pur in un contesto di diminuzione del numero delle imprese e degli occupati Distretti industriali veneti per numero di imprese Distretto del Condizionamento e della Refrigerazione Distretto VeronaModa Distretto del Mobile Classico della Pianura veneta Distretto degli occhiali di Belluno Distretto orafo argentiero di Vicenza Distretto vicentino della Concia Distretto del Marmo e delle Pietre Distretto dei Sistemi per l'illuminazione Distretto del Vetro artistico di Murano Distretto dello Sportsystem di Montebelluna Distretto del Mobile d'arte di Bassano Distretto della Ceramica, Porcellana e Vetro artistico Distretto veronese delle Calzature Distretto del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Distretto della Termomeccanica "VenetoClima" Distretto delle energie rinnovabili di Belluno Distretti industriali veneti per numero di addetti Distretto del Condizionamento e della Refrigerazione Distretto VeronaModa Distretto degli occhiali di Belluno Distretto del Mobile Classico della Pianura veneta Distretto vicentino della Concia Distretto dello Sportsystem di Montebelluna Distretto del Mobile d'arte di Bassano Distretto del Marmo e delle Pietre Distretto orafo argentiero di Vicenza Distretto dei Sistemi per l'illuminazione Distretto del Vetro artistico di Murano Distretto veronese delle Calzature Distretto della Ceramica, Porcellana e Vetro artistico Distretto del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Distretto della Termomeccanica "VenetoClima" Distretto delle energie rinnovabili di Belluno 19

20 2.233 Distretti industriali veneti per valore dell'export (mln ) Distretto degli occhiali di Belluno Distretto VeronaModa Distretto vicentino della Concia Distretto del Condizionamento e della Refrigerazione Distretto orafo argentiero di Vicenza Distretto dello Sportsystem di Montebelluna Distretto del Marmo e delle Pietre Distretto veronese delle Calzature Distretto del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Distretto dei Sistemi per l'illuminazione Distretto del Mobile Classico della Pianura veneta Distretto del Mobile d'arte di Bassano Distretto della Termomeccanica "VenetoClima" Distretto del Vetro artistico di Murano Distretto della Ceramica, Porcellana e Vetro artistico Distretto delle energie rinnovabili di Belluno Distretto del Mobile d Arte di Bassano Il distretto gravita intorno a Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza, polo industriale caratterizzato da imprese di dimensione medio-piccola e da una pluralità di specializzazioni produttive che beneficiano della posizione di nodo viario e ferroviario. Il tratto distintivo del distretto è la riproduzione di mobili d epoca e la loro commercializzazione sui mercati italiani ed esteri. Distretto del Mobile d'arte di Bassano Distribuzione delle imprese per forma giuridica Var. % Società di capitali 107 Società di persone 122 Ditte individuali 170 Altre forme 1 Totale imprese ,69% Numero di piccole imprese (fino a 49 addetti) n.d. n.d. Numero di addetti ,23% del distretto (milioni di ) 308 5,58% 20

21 Distretto del Marmo e delle Pietre Il distretto è collocato nella parte occidentale della regione, in Valpolicella e in Lessinia, che fanno parte delle province di Verona e Vicenza e rappresenta il principale polo italiano per la lavorazione di marmo e granito. I marmi prodotti nell area vengono utilizzati per la costruzione di fontane, ornamenti, vasche, pavimenti e svariate opere di valore artistico; le varietà più celebri sono il Rosso Verona ed il Nembro. Solo una piccola parte (circa il 5%) delle aziende e degli addetti del distretto si occupa della fase estrattiva; il resto si dedica alla lavorazione, che rappresenta il processo in cui le aziende venete si impongono come leader sui mercati internazionali. I principali mercati di riferimento sono Stati Uniti, Germania e Australia. Distretto del Marmo e delle Pietre Distribuzione delle imprese per forma giuridica Var. % Società di capitali 343 Società di persone 295 Ditte individuali 211 Altre forme 7 Totale imprese 856-1,65% Numero di piccole imprese (fino a 49 addetti) 748-3,69% Numero di addetti ,25% del distretto (milioni di ) 410 4,87% Distretto dello Sportsystem di Montebelluna Si estende su un ampia superficie lungo il corso del Piave ed è specializzato nella progettazione, produzione e commercializzazione di articoli sportivi: calzature specialistiche, abbigliamento e attrezzi pensati per la pratica sportiva. 21

22 Distretto dello Sportsystem di Montebelluna Distribuzione delle imprese per forma giuridica Var. % Società di capitali 212 Società di persone 122 Ditte individuali 153 Altre forme - Totale imprese 487-0,44% Numero di piccole imprese (fino a 49 addetti) 297-5,83% Numero di addetti ,82% del distretto (milioni di ) ,54% Distretto delle energie rinnovabili di Belluno Le aziende del distretto, aumentate in tempi recenti, operano nell ambito delle energie idroelettrica, biomasse, eolica e fotovoltaica, in una provincia ricca di corsi d acqua e boschi. Distretto delle energie rinnovabili di Belluno Distribuzione delle imprese per forma giuridica Var. % Società di capitali 14 Società di persone 3 Ditte individuali 6 Altre forme 1 Totale imprese 24 0,00% Numero di piccole imprese (fino a 49 addetti) 14 16,67% Numero di addetti 68 10,65% del distretto (milioni di ) - 0,00% Distretto del Mobile classico della Pianura veneta Si sviluppa nella parte meridionale della regione, nelle province di Verona, Rovigo e Padova, con l obiettivo di tutelare e promuovere la cultura e la qualità del mobile sui mercati nazionali ed internazionali. I prodotti finali sono piuttosto eterogenei in termini di tipologie di mobili (cucine, salotti, arredi, armadi, letti) e di materiali utilizzati per la loro 22

23 realizzazione (noce, ciliegio, abete, ma anche legnami provenienti da Paesi esotici). E presente una marcata specializzazione orizzontale, che porta le imprese a ricorrere fortemente a subfornitori specializzati in varie fasi della lavorazione. Distretto del Mobile Classico della Pianura veneta Distribuzione delle imprese per forma giuridica Var. % Società di capitali 586 Società di persone 808 Ditte individuali Altre forme 7 Totale imprese ,59% Numero di piccole imprese (fino a 49 addetti) ,16% Numero di addetti ,37% del distretto (milioni di ) 324 5,95% Distretto della Ceramica, Porcellana e Vetro artistico L area di produzione ha come punto focale i comuni di Nove e Bassano, ma arriva ad interessare alcuni comuni delle province di Treviso e Padova. Le aziende del distretto realizzano prodotti per il complemento di arredo, l oggettistica e gli articoli da regalo. Distretto della Ceramica, Porcellana e Vetro artistico Distribuzione delle imprese per forma giuridica Var. % Società di capitali 85 Società di persone 124 Ditte individuali 118 Altre forme 6 Totale imprese 333-4,59% Numero di piccole imprese (fino a 49 addetti) 244-7,95% Numero di addetti ,98% del distretto (milioni di ) 53-9,44% 23

24 Distretto dell occhiale di Belluno Si estende in tutto il territorio della provincia di Belluno, con una forte concentrazione in Cadore e Agordino, ma si contano presenze significative di imprese anche nelle province di Treviso, Padova e Venezia, nonché in alcuni comuni friulani adiacenti. Il distretto è specializzato in tutte le produzioni che riguardano l occhiale: montature da vista, occhiali da sole, minuterie, astucci, lenti. In esso operano, da un lato, poche grandi imprese e gruppi internazionali, leader mondiali del settore affermati sui mercati internazionali, che distribuiscono prodotti con marchi propri, presidiano importanti attività di marketing, la comunicazione e la logistica ed hanno il controllo diretto della distribuzione (agenti propri e filiali commerciali all estero); dall altro lato, un insieme di PMI, spesso specializzate in specifiche lavorazioni. Distretto degli occhiali di Belluno Distribuzione delle imprese per forma giuridica Var. % Società di capitali 322 Società di persone 470 Ditte individuali 656 Altre forme 5 Totale imprese ,07% Numero di piccole imprese (fino a 49 addetti) ,72% Numero di addetti ,44% del distretto (milioni di ) ,97% Distretto del vetro artistico di Murano Il vetro artistico di Murano ha sviluppato nel tempo una ricchissima articolazione produttiva, mantenendo comunque l orientamento al prodotto con contenuto artistico. Alcuni dei prodotti caratteristici dell attività vetraria nell isola sono: articoli per l illuminazione, vetri incisi, vetri decorati, lavorazioni murrine, specchi e vetri a lume. 24

25 Distretto del Vetro artistico di Murano Distribuzione delle imprese per forma giuridica Var. % Società di capitali 126 Società di persone 142 Ditte individuali 257 Altre forme 5 Totale imprese 530-1,10% Numero di piccole imprese (fino a 49 addetti) 385-6,10% Numero di addetti ,37% del distretto (milioni di ) 101 6,54% Distretto vicentino della Concia La zona delimitata da Arzignano Valle del Chiampo e Montebello, rappresenta l enclave della concia delle pelli nel vicentino e detiene da anni il primato mondiale del settore, sia come produzione, sia come qualità. Caratteristiche distintive del distretto sono l eterogeneità dei prodotti realizzati (arredamento, calzature, pelletteria, abbigliamento, ecc.) e la pluralità delle fasi di lavorazione espletate (rifinitura, tintura, ingrasso, ecc.). Distretto vicentino della Concia Distribuzione delle imprese per forma giuridica Var. % Società di capitali 523 Società di persone 162 Ditte individuali 204 Altre forme 5 Totale imprese 894 1,10% Numero di piccole imprese (fino a 49 addetti) 566-1,92% Numero di addetti ,25% del distretto (milioni di ) ,65% Distretto veronese delle Calzature Le aziende distrettuali hanno nel tempo esteso le capacità alla commercializzazione del prodotto e all applicazione delle nuove tecnologie, contribuendo significativamente all export veronese. 25

26 Nell ambito del distretto si realizzano soprattutto calzature, però esistono anche attività rivolte alla preparazione della concia e del cuoio, di prodotti ausiliari per le industrie tessili e di macchine e apparecchi per l industria delle pelli. Distretto veronese delle Calzature Distribuzione delle imprese per forma giuridica Var. % Società di capitali 127 Società di persone 72 Ditte individuali 121 Altre forme - Totale imprese 320-5,86% Numero di piccole imprese (fino a 49 addetti) 217-1,69% Numero di addetti ,25% del distretto (milioni di ) 388 5,70% Distretto della Termomeccanica VenetoClima E radicato principalmente in alcuni comuni della provincia di Verona e di province limitrofe. E specializzato nelle attività del settore termomeccanico, le quali coinvolgono tutti i sistemi legati alla gestione della temperatura e dell umidità degli ambienti: termosifoni, caldaie, bruciatori, scaldabagno, termoconvettori a gas, refrigeratori, condizionatori, ecc. Distretto della Termomeccanica "VenetoClima" Distribuzione delle imprese per forma giuridica Var. % Società di capitali 41 Società di persone 6 Ditte individuali 5 Altre forme - Totale imprese 52 0,90% Numero di piccole imprese (fino a 49 addetti) 35 0,45% Numero di addetti 503-2,23% del distretto (milioni di ) ,63% 26

27 Distretto VeronaModa Interessa una regione molto vasta, con particolare concentrazione nell area veronese in cui è nato (basso Lago di Garda, zona al confine con la Lombardia). La filiera del distretto è costituita da aziende di produzione abbigliamento, di produzione tessile, laboratori artigianali, fornitori di macchinari e materiali, fornitori di servizi, grossisti e distributori di prodotti. Distretto VeronaModa Distribuzione delle imprese per forma giuridica Società di capitali 901 Società di persone 520 Ditte individuali Altre forme 17 Totale imprese ,52% Numero di piccole imprese (fino a 49 addetti) ,32% Numero di addetti ,32% del distretto (milioni di ) ,50% Distretto del Condizionamento e della Refrigerazione industriale Le imprese del distretto sono distribuite su tutto il territorio regionale, in particolare nelle province di Padova, Treviso, Rovigo, Vicenza e Belluno. Il distretto si è strutturato lungo la filiera del freddo, integrando produttori di grandi impianti e di sistemi per i comparti del condizionamento dell aria, della refrigerazione commerciale, industriale, domestica e del trasporto refrigerato. Distretto del Condizionamento e della Refrigerazione industriale Distribuzione delle imprese per forma giuridica Var. % Società di capitali Società di persone Ditte individuali Altre forme 26 Totale imprese ,80% Numero di piccole imprese (fino a 49 addetti) n.d. n.d. Numero di addetti ,33% del distretto (milioni di ) ,27% 27

28 Distretto del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Si estende nella fascia collinare della provincia di Treviso compresa tra le cittadine di Conegliano e Valdobbiadene, ai piedi delle Prealpi Trevigiane. E specializzato nella produzione di vino spumante, attività che vanta una lunga tradizione e che gode di un territorio particolarmente vocato alla viticoltura. Lo sviluppo della realtà enologica ha portato all affermazione di diverse attività, sempre legate alla produzione del vino, che completano l offerta dell area; queste si articolano in due ambiti: l enoturismo (strutture ricettive, ristorazione) e la produzione di beni e servizi di supporto (vetro, tappi, macchine enologiche, laboratori di consulenza). Distretto del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Distribuzione delle imprese per forma giuridica Var. % Società di capitali 91 Società di persone 46 Ditte individuali 16 Altre forme - Totale imprese 153 0,98% Numero di piccole imprese (fino a 49 addetti) 135 2,72% Numero di addetti ,75% del distretto (milioni di ) ,55% Distretto dei Sistemi per l illuminazione Nel comparto illuminotecnico, l Italia è il primo Paese esportatore in Europa ed il secondo produttore dopo la Germania; tra le regioni italiane, il Veneto detiene il secondo posto dopo la Lombardia per numero di aziende che svolgono attività di fabbricazione di lampadari. Il distretto si sviluppa soprattutto nelle province di Treviso, Padova e Venezia. 28

29 Distretto dei Sistemi per l'illuminazione Distribuzione delle imprese per forma giuridica Var. % Società di capitali 224 Società di persone 164 Ditte individuali 149 Altre forme 2 Totale imprese 539-3,84% Numero di piccole imprese (fino a 49 addetti) 391-2,89% Numero di addetti ,55% del distretto (milioni di ) ,03% Distretto orafo argentiero di Vicenza Si espande intorno alla città di Vicenza, nota per l antichissima tradizione orafa, e costituisce un polo di eccellenza del settore, accanto a quelli di Milano, Napoli, Arezzo e Valenza Po. All interno del distretto, accanto a grandi imprese altamente meccanicizzate che rendono famosi i prodotti in tutto il mondo, esistono molte piccole e medie realtà imprenditoriali altamente specializzate. La gamma della produzione orafa vicentina è molto variegata e comprende monili di alta gioielleria, oreficeria fine, oreficeria e argenteria a maglia catena e stampata, gioielli d argento, minigioielleria in oro e in argento, semilavorati, montature per gioielli, portaorologi, vasellame d argento, servizi da tavola, complementi d arredo, incisioni, sculture, quadri. Il distretto elabora circa il 40% dell oro importato in Italia e mostra un peso pari al 30% sul totale delle esportazioni italiane del settore. 29

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