Termoli, 8 settembre A cura di Mariella Spinosi

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1 Termoli, 8 settembre 2014 A cura di Mariella Spinosi

2 Quale da didattica sottende le Indicazioni 2012? Le indicazioni nazionali rappresentano una risorsa per migliorare gli apprendimenti attraverso l affinamento (o il cambiamento) delle didattiche Oppure si limitano ad una neutralità istituzionale e lasciano alle scuole tutta la responsabilità?

3 La didattica delle indicazioni Facciamo una breve riflessione su alcuni punti topici delle Indicazione 2012 per capire che cosa ci dicono in quanto a scelte didattiche. Esse confermano alcune continuità, ma sollecitano altresì anche molti cambiamenti Le continuità I cambiamenti

4 Gli elementi di continuità rispetto alla versione 2007 e rispetto alla cultura della scuola 1. L impianto generale [è quello del 2007] finalità obiettivi competenze, intese come traguardi per lo sviluppo 2. La premessa [dal sapore rassicurante] 3. Il lessico pedagogico [familiare] 4. Il curricolo [verticale] 5. Lo stile del documento [narrativa ariosa] 07/09/2014 mariella spinosi 4

5 Un dubbio La continuità ci permette di ritrovare le radici culturali e pedagogiche della nostra tradizione scolastica e di rendere solide le innovazioni? Oppure è solo una rassicurazione che premia le routine ed inibisce la dissonanza cognitiva, necessaria per crescere e migliorare?

6 Ritrovare le radici Significa anche recuperare la nostra scuola migliore: dalla scuola attiva al service learning; enfatizzare la didattica che mette al centro lo studente; recuperare le buone pratiche; diffondere le migliori esperienze di progettazione e di ricerca

7 Premiare le routine Significa favorire il conformismo; assecondare la paura del cambiamento; preferire il noto all innovazione; reiterare il formalismo nella programmazione; privilegiare la lezione frontale piuttosto che le didattiche attive

8 Gli elementi di novità 1. Inserimento delle finalità generali 2. Inserimento del profilo dello studente 3. Riferimenti alla Costituzione 4. Miglioramento della parte riferita all infanzia 5. Superamento delle aree disciplinari 6. Arricchimento del curricolo 7. Quadro delle discipline più accurato 8. Migliore definizione degli obiettivi e dei traguardi 07/09/2014 mariella spinosi 8

9 Cosa troviamo, di fatto nelle 88 pagine delle nuove Indicazioni? [Da una classificazione di Giancarlo Cerini] Una pista per orientarsi Una buona pedagogia (30 pagine circa) Tante esemplificazioni [Obiettivi di apprendimento] (45 pagine circa) 07/09/2014 mariella spinosi Alcune prescrizioni [Traguardi di sviluppo delle competenze] (15 pagine circa) 9

10 Dove troviamo la buona pedagogia (30 pagine circa) 1. Nella struttura narrativa della premessa (centralità della persona, il nuovo umanesimo) 2. Nelle finalità generali (riferimenti all Europa, alla Costituzione, il profilo dello studente ) 3. Nell organizzazione del curricolo, inclusione, cittadinanza, comunità educativa, professionale, ambiente di apprendimento, alfabetizzazione culturale, premesse generali alle discipline % 4. Nelle introduzioni ad ogni singola disciplina 5. Nell approccio ecologico della scuola dell infanzia 6. Nel riferimento costante alla costruzione dell ambiente di apprendimento 07/09/2014 mariella spinosi 10

11 e più specificatamente nel paragrafo Ambiente di apprendimento dove si parla di: Valorizzare le esperienze e le conoscenze degli alunni Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità Favorire l esplorazione e la scoperta Incoraggiare l apprendimento collaborativo Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio 07/09/2014 mariella spinosi 11

12 Ma tutto questo è fattibile nella nostra scuola? Come mettiamo insieme un processo attivo dove l alunno è posto al centro (con le sue peculiarità: ritmi, tempi, risorse ) con alcune prescrizioni imposte dalle indicazioni [traguardi ed obiettivi]?

13 Ragioniamo sulle prescrizioni (15 pagine circa) Sono i traguardi per lo sviluppo delle competenza e si trovano evidenziati in riquadri lungo tutto il testo. Rappresentano la bussola di riferimento su cui costruire le concrete scelte di lavoro 07/09/2014 mariella spinosi 13

14 Le caratteristiche dei traguardi (15 pagine circa) Sono riferiti a scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di I grado, attraverso una scansione progressiva e coerente [rappresentano la traccia del curricolo verticale] Sono incardinati nelle discipline e, all'inizio del percorso, nei campi di esperienza 07/09/2014 mariella spinosi 14

15 Le caratteristiche dei traguardi (15 pagine circa) Nella loro plasticità richiamano l'idea: di un processo aperto; di un percorso personale verso traguardi comuni, che valorizza la progressione di ciascuno. L'ancoraggio alle competenze ci ricorda che si deve promuovere un apprendimento:. dinamico, costruttivo, non inerte; capace di mettere in moto processi operativi, cognitivi, riflessivi; in grado di sostenere motivazioni e atteggiamenti. 07/09/2014 mariella spinosi 15

16 Esempio di un traguardo di fine ciclo per la lingua italiana L allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo oltre ad essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti [È un traguardo molto ricco e complesso, difficile da valutare e certificare con gli strumenti tradizionali. È necessario trovare le modalità per condividere le manifestazioni delle competenze che danno conto del reale raggiungimento di tutti i comportamenti (cognitivi, affettivi, relazionali ) insiti nel traguardo] a cura di mariella spinosi 07/09/

17 Ci sono competenze articolate, che fanno riferimento a diversi settori comportamentali Disciplinari Personali Relazionali Organizzativi Cognitivi Metacognitivi Civili Digitali 07/09/

18 Per capirci Il comportamento disciplinare atteso deve scaturire da indicatori e descrittori condivisi relativi alla competenza disciplinare prevista nelle Indicazioni. Per non sbagliare si potrebbe riportare un esempio. Per comportamenti personali si intende: l affidabilità, il senso di responsabilità, l autenticità, la correttezza 07/09/

19 Per capirci Per comportamenti relazionali: il saper comunicare, ascoltare, accogliere, stare in contatto, prendersi cura di sé e degli altri Per comportamenti organizzativi: la capacità di analizzare velocemente la situazione e, conseguentemente, di scegliere e decidere, di definire le priorità, di gestire i tempi e i rapporti con gli altri 07/09/

20 Per capirci Per comportamenti cognitivi si deve far riferimento soprattutto alla visibilità dei processi che sottendono la soluzione dei problemi (stili cognitivi prevalenti) I comportamenti metacognitivi attengono soprattutto all area della consapevolezza e della riflessività: lo studente è consapevole di come funziona il suo apprendimento? È consapevole di ciò che sa e di ciò che manca per affrontare un problema? È consapevole di possedere strategie? Di sapere usare strategie differenti in relazione a compiti differenti? Ecc. 07/09/

21 Per capirci Per i comportamenti che attengono alle competenze civiche si deve far riferimento alle competenze chiave di cittadinanza: partecipazione alla vita civile, grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture socio politiche, all impegno attivo e democratico. I comportamenti digitali consistono nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie: uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni, per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite internet. 07/09/

22 Cosa deve fare un insegnante per poter aiutare gli studenti a raggiungere i traguardi, a valutarli, a certificarli? Il traguardo di competenza, così come definito nelle Indicazioni 2012, è molto complesso, non è confrontabile, non è valutabile Va articolato, anche per essere condiviso sia all interno della comunità professionale, sia all esterno (rendicontazione) Cosa significa articolare un traguardo di competenza?

23 1. Interazione orale e scritta 2. Ricezione orale e scritta 3. Produzione orale e scritta 4. Mediazione orale e scritta 07/09/2014 Mariella Spinosi ESEMPIO: saper rispettare il proprio turno, essere capace di sintetizzare un discorso altrui, essere in grado di mediare i conflitti, saper fare interviste; costruire e formalizzare accordi, chattare, fare correzioni ESEMPIO: leggere, seguire un programma radiofonico o televisivo, seguire il contenuto di una lezione, consultare libri, manuali, documenti ESEMPIO: fare interventi in assemblee, saper fare una lezione, intrattenere, fare commenti sportivi; compilare moduli e questionari, scrivere articoli per giornali e riviste ESEMPIO: e quando si parla/scrive senza esprimere i propri contenuti, ma agire invece come intermediario tra parlanti che per qualche motivo non possono direttamente interagire tra di loro 2

24 C Avanzato, B Intermedio A Elementare 07/09/

25 Per dominio si intende una particolare sfera dell'agire sociale Dominio personale Dominio pubblico Dominio lavorativo o professionale Dominio educativo ESEMPIO: due persone che studiano insieme per un esame agiscono nell'ambito di un particolare dominio educativo 07/09/

26 1. Contesto situazionale 2. L interazione tra l alunno e il particolare contesto situazionale 3. Compiti e scopi comunicativi che l alunno deve essere in grado di affrontare nei diversi contesti situazionali 07/09/

27 In altre parole: per capire meglio la competenza devo pormi alcune domande In quali contesti la esercito Conversazione Discussione di gruppo Discussione di classe Con chi Come Formulando messaggi chiari e pertinenti In un registro adeguato alla situazione. Compagni Insegnanti In altre parole, si potrebbe costruire una rubrica con indicatori, descrittori, esempi. 07/09/2014 a cura di mariella spinosi 27

28 A scuola bisogna condividere indicatori, descrittori, esempi di competenza Mettersi d accordo sui comportamenti manifesti che andranno a testimoniare il raggiungimento della competenza Descriverli Individuare gli aspetti costitutivi che daranno conto della conformità del comportamento manifesto dell alunno con il comportamento atteso Tenere sempre presente i contesti di riferimento indicati nella competenza Provare a fare esempi 07/09/2014 a cura di mariella spinosi 28

29 È un lavoro molto complesso. Sarebbe di grande aiuto agli insegnanti poter far riferimento ad alcune linee guida a carattere nazionale. Le Indicazioni dovrebbero essere accompagnate da un documento tecnico che aiuti le scuole a costruire dei quadri di competenze maggiormente condivisi. Abbiamo alcuni esempi: 1. Quadro europeo delle lingue 2. Linee guida percorsi triennali per le qualifiche 07/09/2014 a cura di mariella spinosi 29

30 Ma non è finita qui: ci sono anche gli obiettivi (45 pagine circa) Che rapporto hanno gli obiettivi di apprendimento (conoscenze ed abilità) con le competenze? Sono opzionali o obbligatori?

31 Sono tanti gli obiettivi che fanno bella mostra di sé nella parte disciplinare delle Indicazioni. Sono esemplificazioni seppure autorevoli, ma aperte a scelte da parte di ogni scuola? Oppure sono saperi indispensabili ed inderogabili? 07/09/2014 mariella spinosi 31

32 Che cosa sono gli obiettivi di apprendimento? Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze ed abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono utilizzati dalle scuole e dai docenti nella loro attività di progettazione didattica 07/09/2014 mariella spinosi 32

33 Se gli obiettivi sono indispensabili vanno tutti perseguiti? (45 pagine circa) Ma una programmazione per obiettivi presenta molti limiti Non dà la possibilità di affrontarli tutti [quelli considerati indispensabili dalle Indicazioni] Si può sperare che gli obiettivi non affrontati a scuola siano comunque acquisiti in maniera inferenziale o che stiano dentro il curricolo informale. In entrambi i casi sono difficili da controllare. La somma degli obiettivi non portano necessariamente alla competenza 07/09/2014 mariella spinosi 33

34 Bisogna trovare altre modalità (45 pagine circa) Solo la programmazione per competenze consente di far agire tutti gli obiettivi indicati come indispensabili La programmazione per competenze richiede la messa in campo delle didattiche attive. E le didattiche attive permettono di recuperare anche tutti i saperi informali e non formali 07/09/2014 mariella spinosi 34

35 Attraverso quali didattiche metto alla prova le competenze? [secondo le Indicazioni 2012] Le Indicazioni 2012 ci danno suggerimenti che si possono estrapolare da tutto il documento, in particolare laddove si parla di risultati trasversali cui devono concorrere le diverse discipline quando si parla di capacità progettuale del corpo docente nei punti in cui si fa riferimento al collegamento con il territorio nel paragrafo: Il senso dell esperienza educativa [Premessa Scuola del primo ciclo] 07/09/2014 mariella spinosi soprattutto nel paragrafo: Ambiente di apprendimento [Premessa Scuola del primo ciclo] 35

36 Ambiente di apprendimento Valorizzare le esperienze e le conoscenze degli alunni Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità Favorire l esplorazione e la scoperta Incoraggiare l apprendimento collaborativo Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio 07/09/2014 mariella spinosi 36

37 Didattiche per competenze e didattiche attive Didattica laboratoriale

38 Quale ambiente La didattica laboratoriale richiede che ci sia una forte interattività fra insegnante e allievi e fra gli allievi stessi; che l apprendimento sia cooperativo e condiviso; che le azioni degli insegnanti si intrecciino con l'operatività degli allievi; che i saperi disciplinari diventino strumenti per verificare le conoscenze e le competenze che ciascun allievo acquisisce per effetto della tipologia di apprendimento. 07/09/2014 mariella spinosi sia l'aula, se l'attività non richiede particolari attrezzature; sia uno spazio attrezzato, se le attività richiedono l'uso di attrezzature e materiali particolari (multimediali strumentazione scientifica ecc.). 38

39 39

40 Curare l ambiente di apprendimento attraverso la messa in opera di buone didattiche Esempi di didattiche attive Cooperative learning Peer education Flip teaching Service learning Giochi di simulazione Debriefing Conversazione clinica Compiti di realtà 40

41 Cooperative learning L'Apprendimento Cooperativo (AC) si basa sull'interazione all'interno di un gruppo di allievi che collaborano, al fine di raggiungere un obiettivo comune, attraverso un lavoro di approfondimento che porterà alla costruzione di nuove conoscenze L Apprendimento Cooperativo utilizza il coinvolgimento emotivo e cognitivo del gruppo come strumento di apprendimento ed alternativa alla tradizionale lezione accademica frontale 07/09/2014 mariella spinosi 41

42 Peer Education Letteralmente significa "Educazione tra Pari. È una strategia educativa volta ad attivare un processo spontaneo di passaggio di conoscenze, di emozioni e di esperienze da parte di alcuni membri di un gruppo ad altri membri di pari status Mette in moto un processo di comunicazione globale, caratterizzato da un atteggiamento di ricerca di autenticità e di sintonia tra i soggetti coinvolti 07/09/2014 mariella spinosi 42

43 Service learning È un metodo di insegnamento che combina lezioni in classe con servizio alla comunità. È un modello di sviluppo comunitario che viene utilizzato come strategia didattica per soddisfare gli obiettivi di apprendimento. Offre agli studenti opportunità immediate per applicare praticamente l'apprendimento in classe Enfatizza il pensiero critico e la riflessione personale. Tutto ciò se il service è parte integrante del curriculum

44 Flip teaching La flipped classroom è un modello pedagogico nel quale le classiche lezioni e l assegnazione del lavoro da svolgere a casa, vengono capovolti L insegnante assegna per casa ai propri studenti alcuni materiali (in genere video) da seguire su un dato argomento, prima di trattarlo in classe. Il tempo a disposizione a scuola serve per dare chiarimenti, effettuare delle esercitazioni e qualsiasi altra attività funzionale ad una migliore comprensione. 07/09/2014 mariella spinosi Il modello richiede al docente un attentissima selezione delle risorse. Permette agli studenti di costruire il proprio sapere e di testare in qualsiasi momento le proprie competenze. Il ruolo del docente sarà quello di guida che incoraggia gli allievi alla ricerca personale, alla collaborazione e alla condivisione dei saperi appresi. 44

45 Giochi di simulazione Vanno inseriti in un percorso didattico Si assegnano ruoli e si definiscono regole 07/09/2014 mariella spinosi Osservare i giocatori: reazioni, meccanismi messi in moto Individuare le piste di riflessione da riprendere successivamente Debrifieng (decontestualizzazione). Si esce dal gioco e si torna alla realtà. Rilettura di quanto è successo Riflessione sulle proprie esperienze individuali e sul significato che hanno assunto Generalizzazione (confronto tra somiglianza tra gioco e realtà) 45

46 Debriefing È un processo in cui le persone che hanno avuto una esperienza sono condotte ad una discussione intenzionale dell esperienza Non è la fine di un gioco, ma l inizio della comprensione di quello che è successo in quel gioco, è il momento in cui l attività esperienziale diventa apprendimento. Partecipanti Esperienza Impatto dell esperienza Rievocazione Rendiconto Tempo Domande: Come vi sentite Che cosa è successo Vi sembra che Déjà vu Che cosa fareste in modo diverso Cosa succederebbe se. 07/09/2014 mariella spinosi 46

47 Conversazione clinica È lo strumento per esplorare le conoscenze spontanee dell'alunno che giocano un ruolo fondamentale nel processo di apprendimento cognitivo Domande-stimolo predisposte in precedenza, in forma aperta e di carattere generale Domande di specificazione per sollecitare risposte più chiare e meditate Riformulazione delle risposte servendosi delle precisazioni che la classe suggerisce, in modo da consentire agli alunni di rendere esplicite a se stessi e agli altri le proprie idee, rifletterci e confrontarsi. 07/09/2014 mariella spinosi Matrice cognitiva della classe 47

48 Compiti di prestazione Compiti in situazione Compiti di realtà Un compito è: un insieme di competenze specifiche utilizzate strategicamente per raggiungere un certo risultato 07/09/

49 Compiti di prestazione Definizione I compiti di prestazione costituiscono situazioni di apprendimento che hanno una connessione diretta con il mondo reale. Caratteristiche Tali compiti: hanno una forte somiglianza con i compiti richiesti da un ambiente esterno alla scuola (come per esempio a casa, in un organizzazione territoriale, nei laboratori artigianali, in diversi posti di lavoro) richiedono agli studenti la capacità di pensare le conoscenze in modo integrato ( le une con le altre ) e di ragionare su cosa e come lo stanno facendo. Scopo Mettere alla prova i nostri studenti per capire se sanno utilizzare le conoscenze e le abilità (scolastiche) per risolvere problemi del mondo reale 07/09/2014 mariella spinosi 49

50 Compiti di realtà In altre parole: È una situazione problematica da ristrutturare o una occasione per cui elaborare un prodotto Consiste nella soluzione di un problema pratico o conoscitivo simulato e deve essere esplicitato in una consegna dettagliata Può essere segmentato nelle diverse fasi di lavoro previste (sequenziali) o strutturato anche in base ai ruoli assunti da ciascuno studente (o gruppo di lavoro) 07/09/2014 mariella spinosi Il compito di realtà può essere disciplinare o trasversale 50

51 I compiti di realtà comunque Richiedono l esercizio in situazione di molte conoscenze e abilità: cercare una soluzione prendere decisioni rappresentare e comunicare informazioni interpretare dati Richiedono molto tempo per essere portati a termine 07/09/2014 mariella spinosi I compiti di realtà devono esigere l utilizzo di conoscenze e abilità possedute che vengono valorizzate in contesti e ambiti di riferimento diversi da quelli consolidati nella pratica didattica fanno riferimento a risorse interne ed esterne mariella spinosi 51

52 Esempi di compiti di realtà Scrivi le istruzioni di funzionamento della macchina erogatrice delle bibite Organizza la visita ad uno dei Musei del Centro storico della tua città: scegli la destinazione, spiegando i motivi della tua scelta, individua e descrivi il percorso scuola-museo Predisponi un viaggio a per un gruppo di persone che chiede Descrivi matematicamente la tua classe. Spiega come si realizza un esperimento chimico fatto in laboratorio. Spiega le regole di un gioco Progetti mariella spinosi 52

53 Dunque Le indicazioni nazionali rappresentano una risorsa per migliorare gli apprendimenti attraverso l affinamento (o il cambiamento) delle didattiche? No, se ci limitiamo solo a leggerle e ad analizzarle Sì, se ci mettiamo alla prova con nuove e più adeguate azioni organizzative e didattiche, seguendo proprio le Indicazioni 07/09/2014 mariella spinosi 53

54

55 Mariella Spinosi 55

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