Bilancio Banca del gruppo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Bilancio 2012. Banca del gruppo"

Transcript

1 Bilancio 2012 Banca del gruppo

2

3 GALLERIE D ITALIA. TRE POLI MUSEALI, UNA RETE CULTURALE PER IL PAESE. Con il progetto Gallerie d Italia, Intesa Sanpaolo condivide con la collettività il proprio patrimonio artistico e architettonico: opere d arte, selezionate fra le di proprietà del Gruppo, esposte in tre città, a formare una rete museale unica nel suo genere. A Milano, le Gallerie di Piazza Scala ospitano, in un complesso architettonico di grande valore, una selezione di duecento capolavori dell Ottocento lombardo e un percorso espositivo tra i protagonisti e le tendenze dell arte italiana del secondo Novecento. A Vicenza, le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari espongono la più importante collezione di icone russe in Occidente e testimonianze della pittura veneta del Settecento. A Napoli, le Gallerie di Palazzo Zevallos Stigliano presentano il Martirio di sant Orsola, opera dell ultima stagione del Caravaggio, insieme a vedute sette-ottocentesche del territorio campano. In copertina: Umberto Boccioni (Reggio Calabria Verona 1916) Officine a Porta Romana, 1910 olio su tela 75 x 145 cm. Collezione Intesa Sanpaolo Gallerie d Italia-Piazza Scala, Milano

4 2

5 Sommario Cariche sociali 5 Dati di sintesi e indicatori alternativi di performance 7 Relazione sull andamento della gestione 9 Executive summary 11 Cenni sullo scenario macroeconomico e sul sistema creditizio 17 I risultati economici 31 Gli aggregati patrimoniali 37 Altre informazioni 43 La prevedibile evoluzione della gestione 47 Principali rischi ed incertezze 49 Proposta di approvazione del bilancio e di destinazione dell utile d esercizio 51 Relazione del collegio sindacale 53 Relazione della società di revisione 63 Prospetti contabili 65 Stato patrimoniale 67 Conto economico 68 Prospetto della redditività complessiva 69 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 70 Rendiconto finanziario 71 Nota integrativa 73 Parte A Politiche contabili 74 Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale 90 Parte C Informazioni sul conto economico 125 Parte D Redditività complessiva 139 Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 141 Parte F Informazioni sul patrimonio Parte G Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda Parte H Informazioni sui compensi e operazioni con parti correlate 187 Allegati 193 Criteri di riclassificazione del conto economico 194 Criteri di riclassificazione dello stato patrimoniale 195 Prospetto di raccordo tra il conto economico riclassificato e lo schema di conto economico Banca d Italia 196 Prospetto di raccordo tra lo stato patrimoniale riclassificato e lo schema di stato patrimoniale Banca d Italia 197 Elenco delle attività finanziarie disponibili per la vendita ( AFS ) costituite da partecipazioni minoritarie acquisite ai fini di investimento, detenute alla data di chiusura dell esercizio Prospetto di raccordo tra dati di conto economico pubblicato e proformato 2011 Prospetto di raccordo tra dati di conto economico pubblicato e proformato 2012 Prospetto di raccordo tra dati di stato patrimoniale pubblicato e proformato 2011 Elenco dei principi contabili IAS\IFRS omologati dalla Commissione Europea alla data di chiusura dell esercizio 202 Rendiconto annuale del fondo di quiescenza aziendale a contribuzione definita 203 Prospetto delle immobilizzazioni materiali e finanziarie assoggettate a rivalutazione 229 Elenco dei servizi forniti dalla società di revisione e dalle entità appartenenti alla rete della società di revisione 230 (informativa resa ai sensi dell art.149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob). Dati di sintesi della Capogruppo Intesa Sanpaolo S.p.A

6 4

7 Cariche sociali Consiglio di Amministrazione Presidente Vice Presidente Consiglieri Alessio Colomeiciuc Ginevra Cerrina Feroni Ugo Baldi Alessandro Belli Francesco Ciampi Luigi Lazzareschi * Vannino Vannucci Collegio sindacale Presidente Sindaci effettivi Sindaci supplenti Sandro Venturi Giulio Andreani Marco Tanini Angela Paganelli Marco Petreni Direzione Generale Direttore Generale Stefano Visone (*) Carica ricoperta dal 18 gennaio

8 6

9 Dati di sintesi e indicatori alternativi di performance 31 dicembre 2012 PF (1) 31 dicembre P F ( 1) variazioni Dati economici assoluta % Interessi netti ,7% Commissioni nette ,5% Risultato attività di negoziazione n.s. Proventi operativi netti ,7% Oneri operativi ,8% Risultato della gestione operativa ,7% Rettifiche di valore nette su crediti ,8% Oneri di integrazione e di incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) ,4% Risultato netto n.s. 31 dicembre dicembre 2011 PF (1) variazioni Dati patrimoniali assoluta % Crediti verso clientela ,3% Raccolta diretta da clientela ,2% Raccolta indiretta ,8% di cui: Risparmio gestito ,3% Totale attività ,4% Patrimonio netto ,3% 31 dicembre dicembre 2011 Struttura operativ a assoluta % Numero dei dipendenti ,0% Numero degli sportelli bancari (2) ,9% Indicatori di redditività 31 dicembre dicembre P F ( 1) Cost / income ratio (3) 63,3% 68,2% -4,9% Risultato netto/ Patrimonio netto medio (ROE) (4) 1,2% -3,5% 4,7% ROE normalizzato (5) -0,3% -1,1% 0,7% variazioni variazione 31 dicembre 31 dicembre Indicatori di rischiosità variazione Sofferenze nette/crediti verso clientela 4,8% 3,6% 1,2% Rettifiche di valore accumulate su crediti in sofferenza/crediti in sofferenza lordi con clientela 56,0% 56,6% -0,6% (1) Tutti i dati economici e patrimoniali sono stati proformati per retrodatare al 1 gennaio di ciascun esercizio gli effetti delle operazioni di riordino territoriale che hanno interessato la Banca il 23 luglio Lo sbilancio tra costi e ricavi determinato dalla proformatura è stato allocato alla voce "Utili (perdite) su attività finanziarie detenute sino a scadenza e su altri investimenti", allo scopo di rendere omogeneo il raffronto del risultato netto. (2) Il dato include le Filiali Retail, i Centri Private, i Centri Imprese e i Centri Tesorerie. (3) Oneri operativi/proventi operativi netti. (4) Risultato netto rapportato alla media del capitale, del sovrapprezzo, delle riserve e delle riserve da valutazione nel periodo in esame. (5) Risultato netto normalizzato rapportato alla media del capitale, del sovrapprezzo, delle riserve e delle riserve da valutazione nel periodo in esame. La normalizzazione ha escluso: - dall'utile netto 2012 il provento straordinario derivante dall'affrancamento degli avviamenti emersi dalle operazioni di riordino territoriale, nonchè le imposte che sono state oggetto di apposita istanza di rimborso per il riconoscimento della deducibilità ai fini IRES della maggior quota dell IRAP relativa al costo del personale dell'ires come previsto dal D.L. 201/2011 (c.d. "Decreto Monti") e dal D.L. 16/2012 ed infine dagli oneri di integrazione e incentivazione al netto delle imposte; - dall'utile netto 2011 gli oneri di integrazione e incentivazione al netto delle imposte. 7

10 8

11 Relazione sull andamento della gestione Executive summary Relazione sull andamento della gestione 9 9

12 Relazione sull andamento della gestione Executive summary 1010

13 Relazione sull andamento della gestione Executive summary Executive summary L andamento dell economica nel 2012 e le prospettive per il 2013 Nel 2012 l economia italiana ha sperimentato una profonda e diffusa diminuzione del valore aggiunto, che si è tradotta in una pesante flessione di tutte le componenti della domanda interna e ha condotto il tasso di crescita del PIL su valori tendenziali che, in base ai dati ISTAT, si sono attestati al -2,2% per l intero anno. La variazione acquisita per il 2013 è pari al -1,0%. Sulle dinamiche dell economia domestica, dove un quadro politico-istituzionale frammentato e le note rigidità strutturali frenano soprattutto la crescita degli investimenti privati in capitale fisico, hanno pesato le politiche di risanamento, l irrigidimento delle condizioni creditizie e la flessione del reddito disponibile, che a sua volta riflette le manovre correttive di finanza pubblica e il calo dell occupazione. Secondo i dati ISTAT destagionalizzati e corretti per i giorni di calendario, nel quarto trimestre 2012 il PIL è diminuito dello 0,9% rispetto al trimestre precedente e del 2,7% nei confronti del quarto trimestre 2011; si tratta del sesto trimestre consecutivo di crescita negativa, una delle più lunghe recessioni dal dopoguerra ad oggi. L attuale fase di contrazione economica è caratterizzata da una forte caduta della domanda interna: secondo stime preliminari dell ISTAT, la spesa per consumi avrebbe registrato una flessione del 3,2% nel 2012; la contrazione della spesa è stata meno accentuata del calo del reddito disponibile reale delle famiglie, sceso del 5,4% nel secondo trimestre 2012 rispetto al quarto del Cosicché è stata ulteriormente intaccata la propensione al risparmio, scesa nello stesso periodo all 8,1% dal 9,8%. Il quadro congiunturale è caratterizzato da una caduta della produzione industriale senza precedenti, con l output che è diminuito del 6,7% nell intero anno, per una variazione congiunturale che nel quarto trimestre del 2012 è stata del -2,2%. E da segnalare che per alcuni comparti produttivi i livelli dell output sono tuttora al di sotto di oltre il 40% dal picco pre-crisi. Secondo l ISTAT, gli investimenti fissi lordi sarebbero diminuiti del 7,2% nel 2012, soprattutto a causa del crollo dei macchinari e mezzi di trasporto (- 9,9% stimato) e delle costruzioni (-6,6% stimato). A causa della maggiore partecipazione al mercato del lavoro osservata dalla fine del 2011, il tasso di disoccupazione nell intero 2012 è previsto registrare il 10,6%, con una dinamica che erode il reddito disponibile e gli indici di fiducia di famiglie e imprese, proiettando incertezze ben oltre il Si conferma quindi la domanda estera netta la principale fonte di sostegno alla crescita (2,8% è il contributo stimato per il 2012); in particolare, nel 2012, il saldo commerciale, sostenuto dall ampio avanzo dei prodotti non energetici (+74,0 miliardi), raggiunge +11,0 miliardi. E il surplus più ampio conseguito dal 1999, e si realizza in un contesto annuo di crescita del 3,7% dell export e di flessione del 5,7% dell import. ITALIA: PRINCIPALI DATI MACROECONOMICI 2012 Prodotto Interno Lordo variazione variazione stime tendenziale congiunturale trimestre -1,30% -0,80% 2 trimestre -2,30% -0,70% -2,20% -1,60% 3 trimestre -2,40% -0,20% 4 trimestre -2,70% -0,90% Produzione Industriale 2 trimestre -7,90% -1,90% 3 trimestre -5,80% -0,50% -6,70% -2,30% 4 trimestre -6,80% -2,20% Vendite al Dettaglio 2 trimestre -3,00% -1,90% 3 trimestre -2,00% 0,00% -2,10% -2,00% 4 trimestre** -3,70% -1,00% Tasso di Disoccupazione Saldo Bilancia Commerciale 1 trimestre 10,90% 1 trimestre MLN trimestre 10,50% 2 trimestre MLN trimestre 9,80% 3 trimestre MLN trimestre** 11,20% 4 trimestre MLN 6945 Fonte: Elaborazioni interne su dati ISTAT e Consensus Economics ** Dati stimati I principali centri di ricerca prevedono che nel 2013 l Italia sperimenterà un ulteriore indebolimento del prodotto interno lordo: in particolare, Consensus Economics indica un calo del PIL del -0,9% nel corso dell anno, una stima più prossima a quella del FMI (-1,0%) che a quella dell ISTAT (-0,5%). Nostre stime segnalano un quadro potenzialmente peggiore di quello indicato dal consenso, per via dell effetto trascinamento sopra segnalato (-1,0%). In particolare se, come è 11 11

14 Relazione sull andamento della gestione Executive summary probabile, i primi due trimestri dell anno in corso dovessero chiudere con variazioni congiunturali negative, il tasso di crescita del PIL a fine anno potrebbe situarsi intorno al -1,5%, non essendo sufficiente la trazione che potrebbero esercitare sull output due trimestri finali positivi in un economia depressa dalla crisi della domanda finale di beni e servizi e dalla flessione del reddito disponibile. E probabile quindi che la recessione possa durare per tutta la prima metà del 2013, per poi lasciare spazio ad una blanda stabilizzazione del ciclo, che farebbe assumere al profilo dinamico del prodotto un andamento sostanzialmente piatto, nonostante la progressiva attenuazione dei fattori sfavorevoli ad un moderato recupero dell attività. La spesa privata per consumi registrerebbe nell anno in corso una contrazione di circa lo 0,8%, a seguito delle persistenti difficoltà sul mercato del lavoro e della debolezza dei redditi nominali. Nel 2013, le prospettive di una ripresa del ciclo produttivo (soprattutto a partire dall anno successivo) e il graduale miglioramento delle condizioni di accesso al credito porterebbero ad un rallentamento della caduta degli investimenti in capitale fisico delle imprese, ancorché la frenata del settore pubblico induca a valutare con estrema prudenza la dimensione del rallentamento (previsto un -2,4% complessivo). Sarebbe pertanto ancora la componente estera della domanda a farsi carico di sostenere il ciclo, con un contributo che secondo l ISTAT sarebbe positivo ma meno accentuato di quello sperimentato nel 2012 (+0,5%). I progressi nella seconda parte dell anno saranno favoriti da una moderata attenuazione del rigore di bilancio in Europa (una politica sulla quale emergono forti condivisioni nei consessi dell Unione Europea), da una moderata ripresa del commercio globale, dal dispiegarsi e dall accentuarsi dell espansione monetaria, che allenterà le residue tensioni finanziarie. La domanda interna risulterà frenata da fattori quali la persistente disoccupazione, la crisi delle costruzioni, la caduta del risparmio, il basso utilizzo della capacità produttiva. Con fatica pertanto potrà stabilizzarsi la fiducia dei settori istituzionali dell economia, innescando una lenta ripresa, che si accentuerà nel I risultati dell esercizio 2012 L andamento commerciale Premessa: la relazione sull attività commerciale delle Filiali Retail ed Imprese della Banca viene presentata coerentemente con l organizzazione territoriale che la Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia S.p.A. ha assunto, nell attuale configurazione, a partire dal 23 luglio 2012, data di nascita della nuova Banca; in particolare, da tale data la Cassa opera esclusivamente nelle province di Pistoia, Lucca e Massa Carrara, nelle quali costituisce l unico marchio di Banca del Territorio presente per l intero Gruppo Intesa Sanpaolo. Sul territorio di pertinenza sono presenti tre Coordinamenti Retail ed un Coordinamento Imprese, come di seguito dettagliato. Filiali Retail Coordinamento Massa Carrara e Versilia Tutte le Filiali del Coordinamento Massa Carrara e Versilia sono state interessate dal cambio di marchio in occasione della nascita della CR Pistoia e Lucchesia; tale evento è stato gestito con grande professionalità e dedizione da parte di tutti i colleghi, i quali hanno portato un contributo di elevato valore, rappresentato dalla storia e dalla capacità professionale di ciascuno: colleghi provenienti da Banca CR Firenze (in maggioranza in Versilia ed a Viareggio), con significativa conoscenza dei territori di radicamento, da Intesa Sanpaolo, più numerosi nelle città di Massa e Carrara, con profonda conoscenza dei processi e della struttura di Capogruppo, nonché dalla Banca Toscana, in quanto acquisiti dal Gruppo nel 2010 e ormai perfettamente integrati. La determinazione e l impegno dei colleghi hanno consentito di superare le inevitabili criticità successive alla migrazione e di ripartire con slancio nell attività commerciale della seconda parte dell anno; grande impegno è stato profuso anche sul fronte della gestione del credito problematico, consentendo al Coordinamento di guardare al 2013 con maggiore fiducia e consapevolezza dei propri mezzi e capacità. Per quanto riguarda i volumi, il Coordinamento gestisce circa clienti, con 317 milioni di euro di impieghi e 910 milioni di euro di raccolta. Coordinamento Lucca - Montecatini Terme Il Coordinamento Lucca - Montecatini Terme è il più numeroso e variegato in termini di marchi, essendo costituito da 20 filiali ex Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, 9 filiali ex Banca CR Firenze (di cui 6 provenienti dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena) e 4 filiali ex Intesa Sanpaolo; di conseguenza, nel corso del 2012 è stata dedicata la massima attenzione all integrazione tra le rispettive professionalità. L obiettivo prioritario delle Filiali che compongono il Coordinamento è il rafforzamento della visibilità del marchio Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia in un territorio, la Valdinievole, in cui storicamente la Cassa ha sempre avuto una presenza capillare, cercando nel contempo di essere percepita come Banca di riferimento per la città di Lucca e relativa provincia; il vero motore di tale cambiamento sono stati i colleghi delle filiali, che hanno contribuito a trasmettere alla clientela un efficace messaggio. I volumi gestiti dal Coordinamento includono circa clienti, 529 milioni di euro di impieghi e milioni di euro di raccolta. 1212

15 Relazione sull andamento della gestione Executive summary Coordinamento Pistoia A differenza degli altri due Coordinamenti, la riorganizzazione territoriale ha procurato minori disagi di integrazione, in quanto la maggior parte delle Filiali proveniva dalla Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia; tuttavia, la nascita della nuova Banca può e deve rappresentare una grande opportunità di rafforzamento e di crescita del proprio ruolo sul territorio di storico riferimento. Obiettivo primario del Coordinamento per il 2013 è costituito dall aumento della quota di mercato, sia sugli impieghi che sulla raccolta. Relativamente ai volumi, il Coordinamento gestisce circa clienti, 640 milioni di euro di impieghi e milioni di euro di raccolta. Filiali Imprese Nel coordinamento Imprese della Banca sono confluite le 4 Filiali Imprese di Pistoia, Monsummano Terme, Lucca e Viareggio, oltre ai Distaccamenti di Pistoia e Carrara, in precedenza operanti in sovrapposizione, in quanto appartenenti a tre marchi distinti; nei mesi immediatamente successivi al riordino territoriale, si è provveduto ad una profonda riorganizzazione - ad oggi pressoché ultimata - così schematizzabile: attribuzione della clientela ex condivisa, avente rapporti con Banche confluite nel nuovo marchio CR Pistoia e Lucchesia, ad una unica Filiale secondo il principio della competenza territoriale del cliente, nell ottica del miglioramento del servizio e delle vicinanza anche fisica alle nostre aziende per approfondire la relazione; chiusura del Distaccamento di Pistoia (ex presidio della Filiale di Lucca), con riassorbimento della clientela da parte delle Filiale Imprese territorialmente competente e riposizionamento del Distaccamento di Carrara dalla Filiale Imprese di Lucca alla Filiale Imprese di Viareggio; chiusura del polo di back office Estero di Pistoia e contestuale costituzione di un nucleo specialistico Estero per ogni Filiale Imprese; revisione del dimensionamento di tutte le Filiali, con riallocazione delle risorse in ottica di ottimizzazione e, ove possibile, di scambio tra le ex - reti. Ad oggi le iniziali criticità legate alla riorganizzazione possono dirsi superate, grazie ai forti segnali di presenza ed attenzione manifestati e organizzati dalla Direzione Generale ed alla corretta comunicazione che le risorse impegnate sul territorio hanno saputo diffondere, oltre che all elevato livello di servizio mantenuto, anche in presenza di un processo di riorganizzazione particolarmente complesso; dal punto di vista strettamente commerciale va sottolineato che il Coordinamento, nonostante il difficile contesto, ha comunque conseguito e superato gli obiettivi assegnati. Nell esercizio 2013, in una situazione economica recessiva, la sfida diventa ancora più impegnativa e le scelte strategiche adottate sono rivolte, principalmente, alla ricerca di impieghi di qualità ed alla crescita dei flussi estero intermediati, con la duplice finalità di acquisire quote di mercato e ricercare creazione di maggior valore, riservando sempre la massima attenzione alla gestione del credito problematico. In termini di volumi, il Coordinamento gestisce clienti, con circa 1230 milioni di euro di impieghi e 133 milioni di euro di raccolta. Mercato Private Per i mercati finanziari il 2012 è stato un anno molto positivo; nonostante gli indicatori economici abbiano evidenziato segnali di debolezza, le attività finanziarie a rischio hanno infatti registrato un buon andamento, con il mercato azionario che ha fornito una performance molto interessante. Il rialzo è stato innescato dalle misure straordinarie messe in atto dalle Banche Centrali, che hanno ridotto il premio per il rischio e, di conseguenza, il cosiddetto tail risk, ossia il rischio che si verifichino eventi estremi; l azione delle principali Banche Centrali dei paesi sviluppati ha trovato seguito anche in un atteggiamento espansivo da parte di quelle dei Paesi Emergenti, con la Cina in testa. In tale contesto, volatile ma positivo, il Mercato Private ha dedicato grande attenzione all ulteriore rafforzamento della relazione con il cliente, comunicando costantemente l importanza della diversificazione ed utilizzando nella costruzione e manutenzione dei portafogli l ampia gamma di prodotti a disposizione; la scelta che da tempo il segmento ha intrapreso è stata quella di educare il cliente ad un cambiamento notevole delle abitudini finanziare, passando da una concentrazione del portafoglio su singoli titoli ad un allocazione professionale che considerasse anche le decorrelazioni fra gli asset, con una vera programmazione finanziaria, condivisa con il cliente, che tenesse conto, tempo per tempo, degli obiettivi, del profilo di rischio e delle prospettive delle varie asset class. Per raggiungere tali priorità è stato decisivo rafforzare la relazione con il cliente stesso, fornendo un costante flusso di informazioni sugli andamenti e le prospettive dei singoli mercati, con un aggiornamento continuo dei loro portafogli e dell evoluzione della situazione macro-economica. A livello economico/patrimoniale, i risultati ottenuti dal segmento sono stati molto positivi; lo stock di raccolta è cresciuto di circa 33 milioni di euro, nonostante la forte crisi economica, che ha costretto alcuni degli imprenditori nostri clienti a liquidare in parte il proprio portafoglio finanziario per supportare economicamente l attività aziendale; la raccolta gestita è cresciuta di circa 24 milioni di euro raggiungendo, a livello di segmento, un peso di oltre il 50% della 13 13

16 Relazione sull andamento della gestione Executive summary raccolta globale e consentendo di mantenere una redditività molto interessante, nonostante la riduzione sensibile del margine d interesse, dovuta al calo dei tassi a breve termine. A livello operativo, avendo a disposizione una gamma di SGR molto interessante, sono state sfruttate le loro capacità di gestione, condividendo con i clienti la selezione dei prodotti adatti al proprio profilo di rischio; nello stesso tempo, si è continuato a proporre le gestioni patrimoniali del Gruppo, che hanno conseguito ritorni molto interessanti e competitivi rispetto al mercato di riferimento, con una volatilità molto contenuta. Per quanto riguarda i volumi, il Mercato Private gestisce clienti, con 9 milioni di euro di impieghi e 462 milioni di euro di raccolta. Progetto Microcredito E stato promosso, nel corso del 2008, un Progetto di Microcredito Pistoiese teso a coinvolgere le Banche con sede nella Provincia di Pistoia, per offrire alla collettività uno strumento di sostegno atto a fronteggiare le sempre più frequenti situazioni di disagio e difficoltà finanziarie in cui si vengono a trovare in particolare le famiglie, a causa della nota congiuntura economica; dopo una prima fase di rodaggio operativo e, soprattutto, di diffusione della conoscenza dello strumento presso i possibili richiedenti, il Progetto, partito nel marzo del 2009, è pienamente decollato nel corso dei primi mesi del Nell'anno 2012 sono pervenute 57 richieste di finanziamento Microcredito Pistoiese, per un importo complessivo di euro; le richieste sono pressoché interamente riferite a soggetti privati. Nel 2012 è stata inoltre avviata la partecipazione del Microcredito Pistoiese ad un progetto della Comunità Europea denominato CAPIC - "Cooperation for Affordable Personal Inclusive Credit", che ha come scopo lo studio di alcune iniziative europee (Belga, Inglese, Francese ed Italiana), con lo scopo di diffondere il Microcredito in Europa; il 13 novembre 2012 si è tenuto un seminario internazionale a Pistoia sul tema dei partenariati a sostegno delle iniziative di Microcredito. Tesorerie Presidiare il territorio di riferimento ha sempre significato per la Cassa essere presente nella gestione dei Servizi di Tesoreria e Cassa per gli Enti Locali e per le Istituzioni Scolastiche. Il 2012 ha richiesto un impegno particolare in quanto, con il riordino territoriale del Gruppo e la successiva razionalizzazione delle zone di competenza, la Cassa ha assunto nuovi importanti servizi per Enti ubicati nella provincia di Lucca: fra questi il Comune di Viareggio, la Asl 12 di Viareggio, la Misericordia e la Società della Salute. La Cassa ha pertanto pianificato sia il mantenimento dei rapporti esistenti con gli Enti del territorio, sia la partecipazione alle varie gare di appalto per l acquisizione dei servizi nelle province di nuova competenza, allo scopo di diffondere ed affermare la propria presenza. Al 31 dicembre 2012, la Cassa si è confermata su ben 19 Comuni su 22 della Provincia di Pistoia. Per quanto attiene l operatività generale del comparto, comprensiva dei servizi sia di tesoreria che di cassa, nel corso del 2012 la Cassa ha rinnovato, prorogato e/o acquisito i seguenti servizi: Comune di Larciano (gara) (Servizio di Tesoreria); Comune di Quarrata (gara) (Servizio di Tesoreria); Comune di Montale (gara) (Servizio di Tesoreria); Consorzio bonifica Ombrone Bisenzio (gara) (Servizio di Tesoreria); Comune di Ponte Buggianese (affidamento diretto) (Servizio di Tesoreria); Azienda USL3 Pistoia (gara) (Servizio di Cassa ). I vari interventi governativi tesi al riordino ed alla riduzione del debito pubblico hanno interessato anche il mondo della Tesoreria, ripristinando il sistema della Tesoreria Unica tradizionale per gli Enti Locali e disponendone l allargamento anche agli Istituti Scolastici comportando, per la sola Cassa, la perdita di giacenze per circa 27 milioni di euro e la necessaria ridefinizione delle strategie commerciali per la gestione del servizio; in tale ambito di intervento, il competente Ministero (M.I.U.R.) ha provveduto alla costituzione di numerosi Istituti Comprensivi accorpando scuole già esistenti ed ha emanato la nuova convenzione Ministeriale, in base alla quale i suddetti Istituti hanno bandito le gare per l assegnazione e/o il rinnovo del servizio. La Cassa ha partecipato a numerose gare offrendo condizioni che, data la perdita delle giacenze, potessero garantire comunque una remunerazione allo svolgimento del servizio; gli esiti delle gare ci hanno visto perdenti soprattutto nei confronti di quelle banche che, nella ricerca di mezzi per penetrare nel territorio, hanno offerto condizioni fuori mercato. Tenendo conto dell accorpamento degli Istituti Scolastici e dei servizi cessati e di quelli di nuova acquisizione, il numero dei servizi affidati al 31 dicembre 2012 si è ridotto complessivamente a 85, suddivisi in 27 servizi di tesoreria e 58 servizi di cassa. In conclusione, anche l anno 2012 ha consentito alla Cassa, nella gestione dei servizi di Tesoreria e Cassa, di mantenere la netta prevalenza sul territorio della Provincia di Pistoia e di incrementare la partecipazione nella Provincia di Lucca; la suddivisione territoriale, ad oggi, è la seguente: - n. 70 servizi nella Provincia di Pistoia; - n. 15 servizi nella Provincia di Lucca. 1414

17 Relazione sull andamento della gestione Executive summary L attività di comunicazione La sponsorizzazione Anche nel 2012 è stato dato un forte impulso all attività di sponsorizzazione mediante il rafforzamento della collaborazione con le strutture peculiari del territorio - Associazioni di Categoria e Società sportive di rilievo provinciale - e con il Comune di Pistoia, ponendo attenzione che le iniziative potessero dischiudere precisi risvolti ed opportunità di carattere commerciale, oltre che relazionale e di immagine; inoltre, alla luce del riordino territoriale del Gruppo, analoghe iniziative sono state e saranno oggetto di particolare attenzione nell ambito delle Province di Lucca e Massa Carrara. Musei dell Antico Palazzo dei Vescovi di Pistoia Parte dell Antico Palazzo dei Vescovi di Pistoia, di proprietà della Cassa, sin dagli anni Ottanta del secolo scorso è stato adibito a Percorso Archeologico Attrezzato, inserendovi anche il Museo della Cattedrale di San Zeno; la gestione, interamente a carico della Cassa, avviene in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica, la Soprintendenza per il Patrimonio Artistico e Demoetnoantropologico di Firenze, Pistoia e Prato, il Capitolo della Cattedrale e l Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Pistoia. Il Museo tattile La città da toccare è gestito in collaborazione con la Provincia di Pistoia. Grazie anche ai servizi didattici messi a disposizione, nei primi mesi del 2012 numerose sono state le scuole, sia del Comune che della Provincia di Pistoia, che hanno visitato i Musei; le visite guidate ed i laboratori costituiscono infatti un progetto organico e coerente originato dal desiderio di offrire occasioni di approfondimento didattico ed educativo che, partendo dalla storia della nostra città, provochino riflessioni sui contesti storici più generali e sul presente. Significativa, grazie anche alle aperture notturne e festive ed all adesione a specifiche iniziative promosse dal sistema museale pistoiese, è stata inoltre l affluenza del pubblico adulto. Particolarmente frequentata ed apprezzata, soprattutto da studenti universitari e dal pubblico specialistico degli storici dell Arte, la visita alla Collezione di Elena e Piero Bigongiari; la pregevolissima raccolta di dipinti del Seicento e del Settecento Fiorentino è da considerarsi una delle più importanti collezioni di questo periodo artistico ed è stata resa fruibile al pubblico dei visitatori e delle scuole nei locali dell antico palazzo dei vescovi. Nel secondo semestre dell anno l attività museale è stata interrotta in seguito all inizio dei lavori di ristrutturazione pianificati per lo svolgimento di interventi di adeguamento alla normativa di sicurezza, la cui conclusione è prevista nel primo trimestre del Eventi rilevanti del periodo In data 23 aprile 2012, l Assemblea ordinaria dei soci ha approvato il bilancio della Cassa al 31 dicembre 2011, deliberando in merito alle modalità di copertura della perdita rilevata nell esercizio chiuso a tale data, procedendo inoltre al rinnovo delle cariche sociali per il triennio 2012/2014 ed attribuendo infine al Collegio Sindacale le funzioni di Organismo di Vigilanza ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001; in particolare, sono stati nominati Consiglieri Marcello Naldini, Luciano Nebbia e Luca Severini, in sostituzione di Paolo Campaioli, Giuseppe Oriana e Lorenzo Stanghellini, mentre sono entrati a far parte del Collegio Sindacale, quali Sindaci Effettivi, Giulio Andreani e Marco Tanini in sostituzione di Vieri Fiori e Marco Sacconi, nonché Marco Petreni, quale Sindaco Supplente al posto di Marco Tanini. L 8 maggio 2012 la Banca ha sottoscritto un accordo sindacale, che prevedeva la chiusura del Fondo di Previdenza complementare per i Dipendenti della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia S.p.A., iscritto al n dell Albo dei Fondi Pensione tenuto da Covip, con il trasferimento delle posizioni del personale in servizio e in quiescenza ai Fondi pensione di Gruppo, da completare entro l anno 2012; negli ultimi mesi di tale anno sono state pertanto trasferite al Fondo pensione complementare per il Personale del Banco di Napoli ( Fondo Banco ) le posizioni del personale in quiescenza alla data del 25 novembre 1996, per le quali è operante un regime tecnico di prestazione definita, mentre le posizioni relative al personale in servizio, che opera con un regime tecnico di contribuzione definita, sono state trasferite al Fondo Pensione per il Personale delle aziende del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo ( Fapa ) e/o al Fondo Pensioni del Gruppo SANPAOLO IMI ( Fondo Spimi ), nel pieno rispetto dei termini indicati dal suddetto accordo sindacale. In data 11 luglio 2012 si è poi tenuta un altra Assemblea dei Soci, che in sede Ordinaria ha nominato un nuovo Consiglio di Amministrazione, riducendo il numero dei relativi componenti da dieci a sette, con il Presidente Alessio Colomeiciuc al posto di Gabriele Zollo ed i Consiglieri Alessandro Belli e Vannino Vannucci in sostituzione di Lino Moscatelli, Marcello Naldini, Luciano Nebbia, Luca Severini, Tullio Tesi e Giuseppe Totaro; la stessa Assemblea, in sede Straordinaria, ha approvato un aumento di capitale con conferimento in natura ed il contestuale ingresso della Capogruppo nella compagine azionaria, la conversione delle azioni ordinarie di titolarità della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia in "Azioni B", la conversione forzosa ed obbligatoria delle azioni di risparmio in azioni ordinarie ed uno Statuto Sociale completamente rivisto prevedendo, in particolare, anche il cambiamento della denominazione sociale in Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia S.p.A.. Il suddetto conferimento in natura ha avuto luogo tramite l acquisizione di tutti i 43 sportelli di proprietà della Capogruppo e della Subholding operanti nelle 15 15

18 Relazione sull andamento della gestione Executive summary province di Pistoia, Lucca e Massa Carrara, nelle quali la nostra Cassa costituisce pertanto l unico marchio presente per l intero Gruppo Intesa Sanpaolo. Si precisa infine che il nuovo Statuto Sociale non prevede la costituzione di un Comitato Esecutivo, le cui funzioni in materia di gestione corrente ed erogazione del credito sono state demandate ad un Comitato Crediti appositamente costituito. Nell ambito del progetto di riordino territoriale del Gruppo Intesa Sanpaolo, in data 20 luglio 2012 è stato stipulato un atto pubblico per la cessione alla Subholding ed alla Cassa di Risparmio in Bologna S.p.A. di tutti i 22 sportelli della nostra Cassa operanti nelle province di Bologna, Firenze e Prato; tale cessione ha comportato la realizzazione di una plusvalenza pari a circa 15,5 milioni di euro, che è stata imputata tra le riserve patrimoniali in quanto relativa ad una transazione fra controparti appartenenti allo stesso Gruppo. A seguito delle adesioni all Accordo 29 luglio 2011, siglato dalla Capogruppo con le Organizzazioni Sindacali ed aggiornato con il successivo Verbale 31 luglio 2012, nel corso del corrente anno sono cessate dal servizio 43 risorse, 10 delle quali risultavano in distacco presso altre società del Gruppo, inclusi 8 dipendenti in organico alle filiali acquisite con le operazioni di riordino territoriale; tenendo conto anche delle cessazioni avvenute nel 2011 ed escludendo le risorse acquisite in seguito al riordino territoriale, il numero complessivo di dipendenti collocati in quiescenza od entrati nel fondo esuberi è pari a 51, rispetto ai circa 60 ipotizzati sulla base delle richieste a suo tempo pervenute, sostanzialmente per le rilevanti modifiche apportate alla normativa previdenziale, che ha comportato significative limitazioni all accesso ai pensionamenti di anzianità. In data 19 ottobre 2012 la Capogruppo ha sottoscritto il Protocollo Occupazione e Produttività, con cui è stato definito l impianto normativo valido sino al 31 dicembre 2015 per tutte le Società del Gruppo che applicano il CCNL Credito, al fine di favorire il miglioramento della produttività e la crescita della competitività, intervenendo sul costo del lavoro in modo tale da consentire il raggiungimento degli obiettivi del Piano d Impresa /15 del Gruppo, nonostante il peggioramento del contesto economico ed i maggiori oneri derivanti dalla riforma previdenziale collegati alle uscite previste dall Accordo 29 luglio 2011 e dal Verbale 31 luglio2012, citati in precedenza; in particolare, considerata la necessità di una maggiore flessibilità delle prestazioni e degli orari, è stato previsto un più ampio servizio alla clientela attraverso l adozione del nuovo orario di sportello (dalle 8 alle 20 dal lunedì al venerdì) e l apertura il sabato, da utilizzare anche come strumenti di occupabilità delle eccedenze di personale derivanti dalla razionalizzazione della presenza nel territorio di riferimento, quali ad esempio la chiusura e/o l accorpamento di filiali. Le risorse umane e la rete territoriale Al 31 dicembre 2012 l organico si attesta a 761 Risorse con contratto a tempo determinato, registrando un incremento complessivo di 193 unità rispetto alla chiusura L incremento è sostanzialmente motivato dalle operazioni di riordino territoriale, che hanno determinato una crescita di 241 risorse. Come risulta dalla tabella di seguito riportata, la presenza sul territorio di riferimento è garantita da 87 Filiali Retail, dislocate in 3 province; in questo contesto sono inoltre operativi 6 Centri Imprese, 2 Centri Private e 1 Centro Tesorerie. Numero Provincia 31 dicembre dicembre 2011 Variazione 1616 Massa Carrara 7 7 Lucca Pistoia Firenze 4-4 Bologna Prato 4-4 Totale Filiali Retail Centri Imprese Centri Private Centri Tesorerie Totale Le operazioni di riordino che hanno interessato la Banca hanno determinato la cessione di 12 punti operativi a Cassa di Risparmio di Bologna e di 10 punti operativi a Banca CR Firenze. Contestualmente sono state conferite alla Banca 18 filiali da Intesa Sanpaolo e 25 filiali da Banca Cr Firenze, oggetto di successiva riorganizzazione. Cr Pistoia e Lucchesia rappresenta pertanto, come indicato in precedenza, l unica Banca di riferimento del Gruppo Intesa Sanpaolo nelle province di Pistoia, Lucca e Massa Carrara.

19 Relazione sull andamento della gestione Cenni sullo scenario macroeconomico e sul sistema creditizio Cenni sullo scenario macroeconomico e sul sistema creditizio Lo scenario macroeconomico e il sistema creditizio Il 2012 è stato nel complesso un anno di moderata espansione per l economia mondiale con un profilo temporale di grande variabilità: ad un avvio positivo, è seguito nei mesi primaverili ed estivi un rallentamento e, infine, nei mesi autunnali una fase di timida ri-accelerazione. La crescita è stata trainata dall andamento della domanda interna di Stati Uniti e Paesi emergenti. Il quadro macroeconomico si è caratterizzato per politiche monetarie molto accomodanti, sia per il basso livello dei tassi di interesse, sia per le misure tese ad espandere la base monetaria adottate dalla Federal Reserve e dalla maggior parte delle banche centrali. Nell Eurozona, la congiuntura economica è rimasta debole. La dinamica del prodotto interno lordo ha subito una modesta contrazione, dovuta alle spinte recessive che hanno caratterizzato i Paesi della periferia continentale e l Olanda. La decelerazione dei tassi di crescita riflette le conseguenze di politiche fiscali fortemente restrittive e di condizioni finanziarie rese sfavorevoli dalla crisi del debito. Il minor dinamismo del ciclo internazionale ha a sua volta contribuito a rallentare l evoluzione della domanda estera. La crisi del debito sovrano ha condizionato l andamento dei mercati e le scelte di politica economica di molti Paesi europei. Dopo un temporaneo miglioramento legato alla forte immissione di liquidità effettuata dalla BCE mediante le operazioni di rifinanziamento triennali del dicembre 2011 e del febbraio 2012, la tensione è tornata rapidamente a salire. In marzo, è stato lanciato un secondo programma di sostegno economico alla Grecia, associato a una pesante ristrutturazione del debito pubblico detenuto dal settore privato. Tuttavia, il prolungato periodo di instabilità politica determinato dall esito inconcludente delle prime elezioni ha rafforzato le aspettative di un imminente uscita della Grecia dall Unione monetaria. In Spagna, si è osservato un crescente deterioramento dei saldi fiscali, mentre si procedeva alla quantificazione delle svalutazioni del portafoglio di impieghi delle banche e delle conseguenti necessità di capitale. L aumento del fabbisogno finanziario in condizioni di ridotto accesso ai mercati ha indotto il governo spagnolo a richiedere il sostegno dell Eurozona per la ricapitalizzazione delle aziende di credito, concesso nel corso dell estate. Un significativo miglioramento del clima sui mercati finanziari si è osservato a partire da fine luglio. In occasione della riunione di agosto del Consiglio direttivo, la BCE ha annunciato il lancio di un programma condizionato di acquisto di titoli di stato, denominato OMT (Outright Monetary Transactions), con l obiettivo di ripristinare condizioni omogenee di trasmissione della politica monetaria all interno dell area. Possono beneficiare del programma, che prevede interventi su titoli con vita residua da uno a tre anni e che non ha limiti quantitativi prefissati, i Paesi soggetti a programmi di sostegno, anche precauzionali. L annuncio della BCE ha immediatamente indotto i mercati a ridimensionare la propria valutazione del rischio insito nel debito pubblico di Spagna e Italia. In un secondo significativo sviluppo, la Germania ha completato la ratifica del Meccanismo Europeo di Stabilità, divenuto operativo nel corso del mese di ottobre. Il Consiglio Europeo ha inoltre confermato l obiettivo di completare entro fine 2013 l iter legislativo per l avvio del meccanismo unico di supervisione bancaria. Infine, in dicembre si è proceduto a un primo alleggerimento del piano di rimborso e di pagamento degli interessi sul debito della Grecia verso organismi ufficiali, prospettando il completamento di nuovi passi verso l alleggerimento del carico debitorio al conseguimento di un avanzo primario di bilancio. L insieme di tali misure ha attivato un circolo virtuoso di riduzione dei premi al rischio sui mercati finanziari. Segnali di miglioramento dei conti pubblici in Spagna e Italia e l andamento positivo dei programmi di risanamento in Irlanda e Portogallo hanno contribuito a consolidare i progressi. L Italia ha vissuto un anno di pesante recessione economica, caratterizzato da una contrazione del PIL pari al -2,4% secondo i dati annuali comunicati dall Istat il 1 marzo 2013 e da un rialzo di oltre due punti percentuali del tasso di disoccupazione. La debolezza di investimenti fissi e consumi non è stata compensata che in parte dal miglioramento del saldo commerciale. Il calo della spesa delle famiglie, penalizzato dall aumento della pressione fiscale e dal deteriorarsi delle condizioni occupazionali, è stato più intenso rispetto a quello verificatosi durante la recessione del Le misure di austerità fiscale introdotte con le manovre del 2010 e del 2011 hanno consentito di ridurre il deficit e di conseguire un notevole avanzo primario. Tuttavia, il rapporto debito/pil ha continuato a crescere, a causa della recessione e degli effetti della partecipazione italiana ai programmi europei di aiuto. In luglio, la Banca Centrale Europea ha ridotto di 25 punti base i tassi ufficiali: il tasso sui depositi è stato portato a zero e il tasso sulle operazioni principali di rifinanziamento è stato ridotto allo 0,75%. L eccesso di liquidità, cresciuto ulteriormente a seguito delle operazioni di rifinanziamento triennali, è rimasto molto elevato per tutto il Conseguentemente, i tassi di mercato monetario sono scesi senza soluzione di continuità. L Euribor a 1 mese, che era 17 17

20 Relazione sull andamento della gestione Cenni sullo scenario macroeconomico e sul sistema creditizio stato fissato all 1,15% a inizio anno, negli ultimi mesi è risultato stabile intorno allo 0,10%. Una netta tendenza al calo ha interessato anche i tassi IRS a medio e lungo termine. Sul mercato italiano del debito, dopo le ampie oscillazioni del periodo gennaio-luglio, i rendimenti dei titoli di Stato hanno conseguito una marcata flessione, imputabile più alla riduzione dei premi al rischio che al generale processo di calo dei tassi di interesse europei. Sulla scadenza decennale, al 31 dicembre il rendimento dei BTP risultava pari al 4,53%, contro il 6,93% di inizio anno. Il rendimento del BOT semestrale, che a inizio anno era pari al 3,53%, il 31 dicembre era sceso allo 0,8%. Le preoccupazioni per il rifinanziamento del debito si sono sensibilmente ridotte; a partire da agosto l offerta di titoli di stato è stata assorbita più agevolmente rispetto ai mesi precedenti e il calo delle passività nette di Banca d Italia verso il resto dell Eurosistema avvenuto negli ultimi quattro mesi del 2012 è prova di un parziale rientro di capitali sul mercato italiano. L euro ha registrato ampie oscillazioni nei confronti del dollaro americano, che a inizio anno era scambiato intorno a 1,30. Minimi pari a 1,20 dollari sono stati toccati nella seconda metà di luglio, in coincidenza con il riemergere delle preoccupazioni per la tenuta dell Eurozona. Successivamente, il cambio è risalito rapidamente fino a tornare sui livelli di inizio anno. Il 31 dicembre, il dollaro veniva scambiato poco sotto 1,32. La maggiore stabilità dell Eurozona ha favorito anche una modesta ripresa del cambio contro il franco svizzero. Nel corso del 2012, i mercati azionari internazionali hanno evidenziato un andamento nel complesso positivo, in un contesto di elevata volatilità delle quotazioni, e di forte discontinuità nelle performance degli indici. L anno è iniziato con un ampio movimento al rialzo, toccando massimi di periodo attorno a metà marzo. Negli USA il rialzo è stato sostenuto da una dinamica della crescita economica e degli utili societari in moderato miglioramento; nell area dell euro, invece, è stato principalmente guidato dalla liquidità (a seguito delle due operazioni LTRO della Banca Centrale Europea), e dai progressi nella gestione della crisi del debito sovrano (positiva conclusione del PSI sul debito greco). Successivamente, crescenti incertezze sulla tenuta della crescita nell area dell euro, rinnovati timori sulla dinamica dei conti pubblici in alcuni paesi periferici dell Eurozona (maggiormente esposti agli effetti dell austerità fiscale) e rinnovate tensioni in Grecia (crisi politica) ed in Spagna (necessità di ricapitalizzazione del sistema bancario) hanno innescato una netta correzione dei corsi azionari in Europa, più accentuata nei mercati periferici dell area. Nel corso del 3 trimestre, le dichiarazioni del Presidente della BCE Draghi a fine luglio, seguite ad inizio settembre dall annuncio del nuovo programma ECB di riacquisto bond (OMT) hanno significativamente invertito la tendenza dei mercati azionari, con un netto calo dell avversione al rischio degli investitori. La positiva sentenza della Corte Costituzionale tedesca sul fondo salva-stati ESM e le misure di stimolo annunciate dalla FED hanno contribuito a rafforzare il sentiment degli investitori. Dopo aver toccato nuovi minimi nella seconda metà di luglio, i mercati azionari hanno registrato importanti recuperi delle quotazioni, solo in parte stornati nella parte finale del trimestre, a seguito di rinnovati timori sulla congiuntura economica e sull andamento degli utili aziendali. Nei mesi finali dell anno, infine, gli indici azionari hanno generalmente consolidato e rafforzato i progressi dei mesi precedenti, in un contesto di maggior propensione al rischio da parte degli investitori, e di ritorno di attenzione alle dinamiche fondamentali (crescita e utili societari). Nel 2012, l indice S&P 500 ha registrato un rialzo del 13,4%. Le performance dei principali indici europei sono risultate, nel complesso, ampiamente positive: l EuroStoxx 50 chiude il periodo con un rialzo del 13,8%; il CAC 40 si è apprezzato del 15,2%, mentre il DAX ha registrato un più marcato rialzo (+29,1%). E rimasto in territorio negativo il mercato azionario spagnolo, con l IBEX 35 che registra un -4,7% (pur se in recupero rispetto al -17% di metà anno), appesantito dalle preoccupazioni sul settore bancario domestico. Al di fuori dell area dell euro, in moderato recupero l indice del mercato UK, FTSE 100 (+5,8%), mentre l azionario svizzero ha chiuso il periodo con un +14,9% dell indice SMI. I principali mercati azionari in Asia hanno evidenziato performance differenziate, anche se di segno positivo: l Indice SSE Composite del mercato Cinese ha chiuso il periodo in rialzo marginale (+3.1%), scontando attese di rallentamento del tasso di crescita economica, mentre l indice Nikkei 225 si è apprezzato del 22.9%. Il mercato azionario Italiano ha evidenziato performance inferiori rispetto ai maggiori mercati dell area euro, ad eccezione della Spagna, riflettendo la perdurante debolezza della congiuntura economica domestica, e le rinnovate preoccupazioni degli investitori legate alla crisi dei debiti sovrani. L indice FTSE MIB ha chiuso l anno in rialzo del 7,8%; dello stesso tenore è stata anche la performance del FTSE Italia All Share (+8,4%). I titoli del segmento STAR hanno invece registrato performance largamente superiori alle blue chips: l indice FTSE Italia STAR ha evidenziato a fine periodo un rialzo dell 16,6%. Nel 2012 i mercati del credito europeo hanno messo a segno una positiva performance in tutti i comparti, grazie alle misure straordinarie di politica monetaria e all abbondante liquidità alla ricerca di rendimento. La maggiore propensione al rischio degli investitori è stata innescata dall interventismo della BCE, che ha drasticamente ridotto il rischio di una rottura incontrollata dell Eurozona. 1818

Dati significativi di gestione

Dati significativi di gestione 182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza

Dettagli

Dati significativi di gestione

Dati significativi di gestione 36 37 38 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza

Dettagli

GRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA

GRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA GRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 31 MARZO 2006 1 INDICE Prospetti contabili pag. 03 Note di commento ed osservazioni degli Amministratori pag. 04 Nota informativa pag. 04 La struttura

Dettagli

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011 1. QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE Negli ultimi mesi del 2011 si è verificato un peggioramento delle prospettive di crescita nelle principali economie

Dettagli

GRUPPO BANCO DESIO. al 30 settembre 2006 RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA

GRUPPO BANCO DESIO. al 30 settembre 2006 RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA GRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 SETTEMBRE 2006 1 INDICE Prospetti contabili pag. 03 Note di commento ed osservazioni degli Amministratori pag. 04 Nota informativa pag. 04 La

Dettagli

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e Centro Studi COSTRUZIONI: ANCORA IN CALO I LIVELLI PRODUTTIVI MA EMERGONO ALCUNI SEGNALI POSITIVI NEL MERCATO RESIDENZIALE, NEI MUTUI ALLE FAMIGLIE E NEI BANDI DI GARA I dati

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 2 LUGLIO 2015 Il momento del commercio mondiale segna un miglioramento ad aprile 2015, ma i volumi delle importazioni e delle esportazioni sembrano muoversi in direzioni

Dettagli

APPROVATA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 31 MARZO 2006

APPROVATA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 31 MARZO 2006 APPROVATA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 31 MARZO 2006 Il Consiglio di Amministrazione di Banca CR Firenze Spa, presieduto da Aureliano Benedetti, ha oggi deliberato la nomina del Vice Presidente e dei componenti

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 1 GIUGNO 2015 Il primo trimestre del 2015 ha portato con sé alcuni cambiamenti nelle dinamiche di crescita delle maggiori economie: alla moderata ripresa nell Area euro

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. Esaminati dal Consiglio di Amministrazione i risultati consolidati al 30 settembre 2004 del Gruppo Unipol

COMUNICATO STAMPA. Esaminati dal Consiglio di Amministrazione i risultati consolidati al 30 settembre 2004 del Gruppo Unipol COMUNICATO STAMPA Esaminati dal Consiglio di Amministrazione i risultati consolidati al 30 settembre 2004 del Gruppo Unipol I premi consolidati raggiungono 6.782 milioni di euro (in crescita del 22% rispetto

Dettagli

Relazione Semestrale al 30.06.2012. Fondo Federico Re

Relazione Semestrale al 30.06.2012. Fondo Federico Re Relazione Semestrale al 30.06.2012 Fondo Federico Re Gesti-Re SGR S.p.A. Sede Legale: Via Turati 9, 20121 Milano Tel 02.620808 Telefax 02.874984 Capitale Sociale Euro 1.500.000 i.v. Codice Fiscale, Partita

Dettagli

MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA

MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA RELAZIONE SEMESTRALE AL 29/06/2007 80 MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA NOTA ILLUSTRATIVA SULLA RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO AL 29 GIUGNO 2007 Signori Partecipanti,

Dettagli

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE

Dettagli

Il credito in Toscana. III trimestre 2015

Il credito in Toscana. III trimestre 2015 Il credito in Toscana III trimestre 215 Firenze, Febbraio 21 8.3 9.3 1.3 11.3 L andamento dei prestiti 1 I prestiti a imprese e famiglie Continuano anche nel periodo in esame i segnali di miglioramento

Dettagli

Viene confermata la focalizzazione della Banca sulla concessione del credito e sulla gestione delle

Viene confermata la focalizzazione della Banca sulla concessione del credito e sulla gestione delle COMUNICATO STAMPA Il Consiglio d Amministrazione di Banca del Mezzogiorno MedioCredito Centrale approva il nuovo Piano Industriale Triennale 2015 2017 e la Relazione Semestrale al 30 giugno 2015 Roma,

Dettagli

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2013

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2013 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2013 1. IL QUADRO MACROECONOMICO I primi dati delle indagini congiunturali indicano una ripresa della crescita economica mondiale ancora modesta e disomogenea

Dettagli

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE I dati utilizzati per le elaborazioni sono aggiornati al 31/7/1 Pagina 1 Questa

Dettagli

Il risparmio degli italiani e l evoluzione dell offerta dei prodotti vita

Il risparmio degli italiani e l evoluzione dell offerta dei prodotti vita Il risparmio degli italiani e l evoluzione dell offerta dei prodotti vita Presentazione del rapporto annuale L'ASSICURAZIONE ITALIANA 2011-2012 Roberto Manzato Vita e Danni non Auto Milano, 16 luglio 2012

Dettagli

Costruzioni, investimenti in ripresa?

Costruzioni, investimenti in ripresa? Costruzioni, investimenti in ripresa? Secondo lo studio Ance nelle costruzioni c'è ancora crisi nei livelli produttivi ma si riscontrano alcuni segnali positivi nel mercato immobiliare e nei bandi di gara

Dettagli

La congiuntura. italiana. Confronto delle previsioni

La congiuntura. italiana. Confronto delle previsioni La congiuntura italiana N. 3 FEBBRAIO 2014 Il Pil torna positivo nel quarto trimestre ma il dato è sotto le attese. La crescita si prospetta debole, penalizzata della mancanza di credito e per ora sostenuta

Dettagli

CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale

CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale Realizzato dall EURES Ricerche Economiche e Sociali in collaborazione con il Consiglio Regionale dell Economia

Dettagli

Piano Economico Finanziario 2008. Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007

Piano Economico Finanziario 2008. Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007 Piano Economico Finanziario 2008 e previsioni anni 2009 e 2010 Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007 Indice Scenario & Previsioni PIANO ANNUALE 2008 1Fonti di finanziamento 2Impieghi 3Ricavi 4Costi

Dettagli

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

COMUNICATO STAMPA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A

COMUNICATO STAMPA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A COMUNICATO STAMPA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A. HA APPROVATO LA RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2009 DATI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO

Dettagli

ESAMINATI GLI EFFETTI SUL BILANCIO 2004 DEI NUOVI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI IAS/IFRS

ESAMINATI GLI EFFETTI SUL BILANCIO 2004 DEI NUOVI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI IAS/IFRS CAMFIN s.p.a. COMUNICATO STAMPA RIUNITO IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI CAMFIN SPA ESAMINATI GLI EFFETTI SUL BILANCIO 2004 DEI NUOVI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI IAS/IFRS APPROVATA LA RELAZIONE

Dettagli

COMUNICATO STAMPA GRUPPO CATTOLICA: ULTERIORE RIALZO DELL UTILE NETTO CONSOLIDATO A 66 MILIONI (+11,9%) E DEI PREMI A 2.768 MILIONI (+14,7%)

COMUNICATO STAMPA GRUPPO CATTOLICA: ULTERIORE RIALZO DELL UTILE NETTO CONSOLIDATO A 66 MILIONI (+11,9%) E DEI PREMI A 2.768 MILIONI (+14,7%) Società Cattolica di Assicurazione - Società Cooperativa Sede in Verona, Lungadige Cangrande n.16 C.F. 00320160237 Iscritta al Registro delle Imprese di Verona al n. 00320160237 COMUNICATO STAMPA GRUPPO

Dettagli

IL QUADRO MACROECONOMICO

IL QUADRO MACROECONOMICO S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO LA CONGIUNTURA ECONOMICA - PUNTI DI VISTA E SUGGERIMENTI DI ASSET ALLOCATION IL QUADRO MACROECONOMICO DOTT. ALBERTO BALESTRERI Milano, 16 marzo 2015 S.A.F.

Dettagli

Il credito in Toscana. III trimestre 2014

Il credito in Toscana. III trimestre 2014 Il credito in Toscana III trimestre 2014 Firenze, Febbraio 2015 Il contesto di riferimento Prosegue il rallentamento dei prestiti concessi dalle banche al settore privato italiano (-1,7% il dato di agosto

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 4 OTTOBRE 2015 Il commercio mondiale risente del rallentamento dei paesi emergenti, ma allo stesso tempo evidenzia una sostanziale tenuta delle sue dinamiche di fondo.

Dettagli

La consapevolezza di. 30giorni LA PREVIDENZA. questo difficile momento economico rende auspicabile una programmazione

La consapevolezza di. 30giorni LA PREVIDENZA. questo difficile momento economico rende auspicabile una programmazione LA PREVIDENZA CAPITALIZZAZIONE DEI MONTANTI CONTRIBUTIVI Con la modulare capitale e rendimento sono garantiti Con la pensione modulare è garantita la restituzione del capitale, maggiorato di rendimento.

Dettagli

Nota per le strutture

Nota per le strutture Nota per le strutture Oggetto: Previdenza complementare - Previbank Con gli accordi ABI di rinnovo contrattuale del 19 gennaio 2012 ( Aree professionali e Quadri direttivi ) e 29 febbraio 2012 ( Dirigenti

Dettagli

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie CREDITO AL CONSUMO: GLI EFFETTI DELLA CRISI Da uno studio della Banca d Italia 1, che valuta gli effetti della crisi sul mercato del credito al consumo in Italia, emerge una situazione attuale diversa

Dettagli

Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu

Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Milano, 14 aprile 2011 La crisi finanziaria e i suoi riflessi sull economia reale La crisi internazionale Riflessi sull economia Italiana 2008

Dettagli

BILANCIO DELL ESERCIZIO 2009 PROSPETTI DEL BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2009

BILANCIO DELL ESERCIZIO 2009 PROSPETTI DEL BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2009 BILANCIO DELL ESERCIZIO 2009 PROSPETTI DEL BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2009 BANCA DI ROMAGNA SPA SEDE LEGALE IN FAENZA CORSO GARIBALDI 1. SOCIETÀ APPARTENENTE AL GRUPPO UNIBANCA SPA (ISCRITTO ALL'ALBO DEI

Dettagli

COMUNICATO STAMPA PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI RACCOLTA

COMUNICATO STAMPA PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI RACCOLTA COMUNICATO STAMPA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA BANCA POPOLARE DI SPOLETO S.P.A. HA APPROVATO I RISULTATI PRELIMINARI DELL ESERCIZIO 1 AGOSTO 2014 31 DICEMBRE 2014 PRIMO BILANCIO D ESERCIZIO IN

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione ATTIVITÀ FINANZIARIE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell intermediazione monetaria e finanziaria ha acquistato rilevanza nel corso degli ultimi vent anni:

Dettagli

COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1

COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 10 dicembre COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 In data odierna la Banca centrale europea (BCE) pubblica per la prima volta un

Dettagli

Snam e i mercati finanziari

Snam e i mercati finanziari Snam e i mercati finanziari Nel corso del 2012 i mercati finanziari europei hanno registrato rialzi generalizzati, sebbene in un contesto di elevata volatilità. Nella prima parte dell anno le quotazioni

Dettagli

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop Note e commenti n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop 1 L analisi sullo stock fa riferimento al totale delle imprese (coopera ve e non) a ve al 31 Dicembre

Dettagli

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ 9 aprile 2013 IV trimestre 2012 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Con la pubblicazione dei dati del quarto trimestre del 2012, l Istat diffonde le serie storiche coerenti con

Dettagli

I DATI SIGNIFICATIVI IL CONTO TECNICO

I DATI SIGNIFICATIVI IL CONTO TECNICO L ASSICURAZIONE ITALIANA Continua a crescere ad un tasso elevato la raccolta premi complessiva, in particolare nelle assicurazioni vita. L esercizio si chiude in utile soprattutto grazie alla gestione

Dettagli

Il credito in Toscana. II trimestre 2015

Il credito in Toscana. II trimestre 2015 Il credito in Toscana II trimestre 2015 Firenze, Ottobre 2015 08.1 I prestiti a imprese e famiglie Arrivano segnali di distensione dal mercato del credito in Toscana, che risente del miglioramento del

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione ENERGIA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell energia; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

- Il rimborso dei prestiti e le spese da servizi per conto terzi -

- Il rimborso dei prestiti e le spese da servizi per conto terzi - 71 - Il rimborso dei prestiti e le spese da servizi per conto terzi - Il Titolo 3 delle uscite è costituito dai rimborsi di prestiti e dalle anticipazioni di cassa. La contrazione di mutui a titolo oneroso

Dettagli

Fondo Raiffeisen Strategie Fonds

Fondo Raiffeisen Strategie Fonds Relazione Semestrale al 30.06.2013 Fondo ADVAM Partners SGR S.p.A. Sede Legale: Via Turati 9, 20121 Milano Tel 02.620808 Telefax 02.874984 Capitale Sociale Euro 1.903.000 i.v. Codice Fiscale, Partita IVA

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 gennaio 2015 In attesa della crescita I più recenti dati sul sistema bancario 1 confermano il lento miglioramento in atto nel settore creditizio. La variazione annua degli

Dettagli

IL RAPPORTO ISTAT 2014. UN ITALIA ALLO STREMO

IL RAPPORTO ISTAT 2014. UN ITALIA ALLO STREMO 869 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com IL RAPPORTO ISTAT 2014. UN ITALIA ALLO STREMO 29 maggio 2014 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE SUMMARY 2 Lo scorso 28 maggio l Istat ha rilasciato

Dettagli

8. Dati finanziari e bancari

8. Dati finanziari e bancari 8. Dati finanziari e bancari Roma rappresenta dopo Milano il principale Centro finanziario del Paese con 46 Istituti creditizi, 1.988 sportelli bancari, 91 miliardi di euro depositati in banca (pari al

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 Gennaio 2012 CERCASI LIQUIDITÁ DISPERATAMENTE Mentre prosegue l azione di allentamento delle condizioni monetarie internazionali, il mercato interbancario italiano soffre

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

Situazione indebitamento al 31.12.2009

Situazione indebitamento al 31.12.2009 Situazione indebitamento al 31.12.2009 Situazione indebitamento al 31.12.2009 A cura del Servizio Credito dell Assessorato della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio Cagliari, Dicembre

Dettagli

IL FONDO OGGI E DOMANI

IL FONDO OGGI E DOMANI IL FONDO OGGI E DOMANI Lo schema di gestione che ha caratterizzato il Fondo fin dalla sua origine nel 1986 prevede un unico impiego delle risorse su una linea assicurativa gestita con contabilità a costi

Dettagli

I N V E S T I E T I C O

I N V E S T I E T I C O I N V E S T I E T I C O FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO IMMOBILIARE DI TIPO CHIUSO RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2009 AEDES BPM Real Estate SGR S.p.A. Sede legale: Bastioni di Porta Nuova,

Dettagli

Tecnica Bancaria (Cagliari - 2015)

Tecnica Bancaria (Cagliari - 2015) Tecnica Bancaria (Cagliari - 2015) prof. Mauro Aliano mauro.aliano@unica.it 1 Premessa La redazione del bilancio da parte degli amministratori rappresenta un attività di valutazione, ma soprattutto di

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza Report trimestrale sull andamento dell economia Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre SEI provvederà a mettere a disposizione delle imprese, con cadenza trimestrale, un report finalizzato

Dettagli

COMUNICATO STAMPA PRICE SENSITIVE AI SENSI DEL TESTO UNICO DELLA FINANZA E DEL REGOLAMENTO CONSOB

COMUNICATO STAMPA PRICE SENSITIVE AI SENSI DEL TESTO UNICO DELLA FINANZA E DEL REGOLAMENTO CONSOB COMUNICATO STAMPA PRICE SENSITIVE AI SENSI DEL TESTO UNICO DELLA FINANZA E DEL REGOLAMENTO CONSOB Consiglio di Amministrazione Gruppo Editoriale L Espresso: approvati i risultati consolidati del primo

Dettagli

RISOLUZIONE N. 131/E. Roma, 22 ottobre 2004. Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari

RISOLUZIONE N. 131/E. Roma, 22 ottobre 2004. Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari RISOLUZIONE N. 131/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 22 ottobre 2004 Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari L Associazione XY (di seguito XY ), con nota

Dettagli

Allianz, Axa, Le Generali a confronto. Analisi di alcune cifre chiave Anno 2012

Allianz, Axa, Le Generali a confronto. Analisi di alcune cifre chiave Anno 2012 Allianz, Axa, Le Generali a confronto Analisi di alcune cifre chiave Anno 2012 Elaborazioni dai bilanci consolidati dei 3 big assicurativi europei A cura di F. Ierardo Coordinamento di N. Maiolino 2012

Dettagli

COMUNICATO STAMPA GRUPPO CATTOLICA ASSICURAZIONI: RADDOPPIA L UTILE NETTO (125 MILIONI +98%) FORTE CRESCITA DEI PREMI: +12,89% A 4.

COMUNICATO STAMPA GRUPPO CATTOLICA ASSICURAZIONI: RADDOPPIA L UTILE NETTO (125 MILIONI +98%) FORTE CRESCITA DEI PREMI: +12,89% A 4. Società Cattolica di Assicurazione - Società Cooperativa Sede in Verona, Lungadige Cangrande n.16 C.F. 00320160237 Iscritta al Registro delle Imprese di Verona al n. 00320160237 COMUNICATO STAMPA GRUPPO

Dettagli

Annuario Istat-Ice 2008

Annuario Istat-Ice 2008 Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle Attività Internazionali delle imprese Luigi Biggeri 1 Struttura della presentazione 1. L Annuario e lo sviluppo delle informazioni statistiche sul

Dettagli

IV. ANALISI DI SENSITIVITÀ

IV. ANALISI DI SENSITIVITÀ IV. ANALISI DI SENSITIVITÀ IV.1 SENSITIVITÀ ALLA CRESCITA ECONOMICA La sensitività della finanza pubblica italiana alla crescita economica è valutata simulando il comportamento dell indebitamento netto

Dettagli

Factoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring

Factoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring Factoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring La finanza delle imprese tra crisi e ripresa Mario Valletta Università degli Studi

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 dicembre 2015 Credito alle imprese in stallo I dati di ottobre 2015 del sistema bancario italiano 1 confermano la ripresa del settore creditizio, con l unica nota stonata

Dettagli

Se non diversamente segnalato, i seguenti commenti si riferiscono ai valori totali, incluse le attività cessate in Germania.

Se non diversamente segnalato, i seguenti commenti si riferiscono ai valori totali, incluse le attività cessate in Germania. Esercizio 2010 La relazione orale vale Forte redditività operativa - utile netto inferiore Relazione di Beat Grossenbacher, Direttore Finanze e Servizi, in occasione della conferenza annuale con i media

Dettagli

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE Elaborazione del 29//29 Pagina 1 Questa nota ha finalità puramente informative e

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

Consiglio di Amministrazione di Mediobanca Milano, 28 ottobre 2004. Approvati i dati trimestrali al 30 settembre 2004 del Gruppo Mediobanca

Consiglio di Amministrazione di Mediobanca Milano, 28 ottobre 2004. Approvati i dati trimestrali al 30 settembre 2004 del Gruppo Mediobanca Consiglio di Amministrazione di Mediobanca Milano, 28 ottobre 2004 Approvati i dati trimestrali al 30 settembre 2004 del Gruppo Mediobanca I primi tre mesi confermano la crescita registrata nel passato

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto

Dettagli

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 1 Regione Campania 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni Il secondo trimestre del 2014 mostra un deciso rafforzamento numerico del sistema imprenditoriale

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI

Dettagli

l evoluzione del listino: societa e titoli quotati

l evoluzione del listino: societa e titoli quotati L Evoluzione del Listino: società e titoli quotati Nel biennio 1997-98 la Borsa italiana ha compiuto importanti progressi, in termini sia di dimensione complessiva che di livello qualitativo del listino.

Dettagli

Economie regionali. L'andamento del credito in Umbria nel primo trimestre del 2010

Economie regionali. L'andamento del credito in Umbria nel primo trimestre del 2010 Economie regionali L'andamento del credito in Umbria nel primo trimestre del 21 Perugia luglio 21 2 1 73 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli aspetti territoriali

Dettagli

Relazione sulla gestione

Relazione sulla gestione PIANORO CENTRO SPA SOCIETA' DI TRASFORMAZIONE URBANA Sede legale: PIAZZA DEI MARTIRI 1 PIANORO (BO) Iscritta al Registro Imprese di BOLOGNA C.F. e numero iscrizione: 02459911208 Iscritta al R.E.A. di BOLOGNA

Dettagli

FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO MOBILIARE APERTO DI DIRITTO ITALIANO CATEGORIA: MERCATO MONETARIO RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO

FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO MOBILIARE APERTO DI DIRITTO ITALIANO CATEGORIA: MERCATO MONETARIO RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO Società di Gestione del Risparmio S.p.A. Largo della Fontanella di Borghese, 19-00186 Roma Iscritta al n. 99 dell Albo delle SGR tenuto dalla Banca d Italia AGORA CASH FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO MOBILIARE

Dettagli

Il Consiglio di Amministrazione approva il bilancio. consolidato IAS/IFRS e il progetto di bilancio al 31 dicembre 2011.

Il Consiglio di Amministrazione approva il bilancio. consolidato IAS/IFRS e il progetto di bilancio al 31 dicembre 2011. Il Consiglio di Amministrazione approva il bilancio consolidato IAS/IFRS e il progetto di bilancio al 31 dicembre 2011 Valore della produzione consolidato a 6,91 milioni di Euro nel 2011 (6,39 milioni

Dettagli

IL CONTESTO Dove Siamo

IL CONTESTO Dove Siamo IL CONTESTO Dove Siamo INFLAZIONE MEDIA IN ITALIA NEGLI ULTIMI 60 ANNI Inflazione ai minimi storici oggi non è più un problema. Tassi reali a: breve termine (1-3 anni) vicini allo 0 tassi reali a medio

Dettagli

Principali indici di bilancio

Principali indici di bilancio Principali indici di bilancio Descrizione Il processo di valutazione del merito creditizio tiene conto di una serie di indici economici e patrimoniali. L analisi deve sempre essere effettuata su un arco

Dettagli

Milano, 30 marzo 2004

Milano, 30 marzo 2004 Milano, 30 marzo 2004 Gruppo TOD S: crescita del fatturato (+8.1% a cambi costanti). Continua la politica di forte sviluppo degli investimenti. 24 nuovi punti vendita nel 2003. TOD S Il Consiglio di Amministrazione

Dettagli

COMUNICATO STAMPA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A

COMUNICATO STAMPA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A COMUNICATO STAMPA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A. HA APPROVATO IL BILANCIO CONSOLIDATO E IL PROGETTO DI BILANCIO INDIVIDUALE AL 31 DICEMBRE 2007 DATI DI BILANCIO

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Settembre 2015 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Settembre 2015 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Settembre 2015 (principali evidenze) 1. Ad agosto 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.825 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

I FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER LE PMI VENETE

I FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER LE PMI VENETE I FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER LE PMI VENETE A cura di Leopoldo Noventa 1 Che cosa sono? I finanziamenti agevolati per le piccole e medie imprese operanti nella Regione Veneto sono finanziamenti erogati

Dettagli

Sulla base dei valori di riferimento indicati sono assegnati alle imprese i seguenti punteggi: A 100% 3 75% < A < 100% 2 0 < A 75% 1

Sulla base dei valori di riferimento indicati sono assegnati alle imprese i seguenti punteggi: A 100% 3 75% < A < 100% 2 0 < A 75% 1 A. Procedura Ordinaria - Modello di valutazione per le imprese in contabilità ordinaria operanti nei settori: industria manifatturiera, edilizia, alberghi (società alberghiere proprietarie dell immobile),

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE Elaborazione del 30/0/2009 Pagina 1 Questa nota ha finalità puramente informative

Dettagli

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI Signori Azionisti, Vi abbiamo convocato

Dettagli

VIEW SUI MERCATI (16/04/2015)

VIEW SUI MERCATI (16/04/2015) VIEW SUI MERCATI (16/04/2015) STOXX600 Europe Lo STOXX600 ha superato l importante resistenza toccata nel 2007 a quota 400, confermando le nostre previsioni di un mese fa. Il trend di medio-lungo periodo

Dettagli

RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014

RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014 RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014 Il presente bilancio è stato redatto in linea con le indicazioni deliberate dal Consiglio e tiene conto delle disposizioni

Dettagli

TERZO SUPPLEMENTO AL PROSPETTO DI BASE

TERZO SUPPLEMENTO AL PROSPETTO DI BASE Unione di Banche Italiane S.c.p.A. Sede Legale e Direzione Generale: Bergamo, Piazza Vittorio Veneto, 8 Sedi operative: Brescia e Bergamo Codice Fiscale, Partita IVA ed Iscrizione al Registro delle Imprese

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

IL CREDITO ARTIGIANO NELLA PROVINCIA DI VENEZIA

IL CREDITO ARTIGIANO NELLA PROVINCIA DI VENEZIA IL CREDITO ARTIGIANO NELLA PROVINCIA DI VENEZIA - report gennaio-giugno 2009 - Anche nella prima metà del 2009 Cofidi Veneziano si conferma la struttura di garanzia del credito più importante nella provincia

Dettagli

intervento del Direttore Regionale Ing. Adriano Maestri Giovedì 20 settembre ore 09.00 Convento S.Domenico Sala Bolognini - Bologna

intervento del Direttore Regionale Ing. Adriano Maestri Giovedì 20 settembre ore 09.00 Convento S.Domenico Sala Bolognini - Bologna INSIEME PER LA RIPRESA LO STATO DELL ECONOMIA REGIONALE intervento del Direttore Regionale Ing. Adriano Maestri Giovedì 20 settembre ore 09.00 Convento S.Domenico Sala Bolognini - Bologna 1 La congiuntura

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila).

COMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila). COMUNICATO STAMPA Il Dipartimento delle Finanze pubblica le statistiche sulle dichiarazioni delle persone fisiche (IRPEF) relative all'anno d'imposta 2010, a sei mesi dal termine di presentazione (settembre

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2014 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2014 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2014 (principali evidenze) 1. A febbraio 2014 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.855 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

Chiusura semestrale 2014

Chiusura semestrale 2014 Chiusura semestrale 2014 Chiusura al 30.6.2014. L essenziale in breve Utile semestrale CHF 39,56 mio. + 50,7 % Utile lordo CHF 44,60 mio. + 25,3 % Somma di bilancio CHF 15,80 mia. + 5,0 % Crediti ipotecari

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione MACCHINE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell industria dell elettronica;

Dettagli

Previdenza Complementare

Previdenza Complementare Previdenza Complementare I GEOMETRI SONO PRONTI CONVEGNO LUOGO, GIORNO MESE ANNO GIORNATA NAZIONALE DELLA PREVIDENZA MILANO, 11 MAGGIO 2012 PROBLEM SETTING Perché è importante disporre in vecchiaia di

Dettagli

Piano straordinario per l'occupazione.

Piano straordinario per l'occupazione. Piano straordinario per l'occupazione. Il lavoro, il futuro. MISURA IV.1 Più forti patrimonialmente Agevolazioni per il rafforzamento della struttura patrimoniale delle piccole e medie imprese mediante

Dettagli