(approvato dal Consiglio Direttivo dell Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta del 30 gennaio 2008)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "(approvato dal Consiglio Direttivo dell Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta del 30 gennaio 2008)"

Transcript

1 (approvato dal Consiglio Direttivo dell Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta del 30 gennaio 2008) Pagina 1 di 40

2 CAPO I : CISOM E SUA NATURA...5 Art. 1 - NATURA DEL CISOM...5 Art. 2 - FINALITA...6 Art. 3 - RAPPRESENTANZA...6 CAPO II : ORGANIZZAZIONE DEL CISOM...7 Art. 4 - STRUTTURA TERRITORIALE...7 Art. 5 - RAPPORTI CON GLI ORGANISMI TERRITORIALI DEL S.M.O.M...8 CAPO III : ORGANI CENTRALI DEL CISOM...8 Art. 6 - ORGANI DI DIREZIONE...8 Art. 7 - IL DIRETTORE NAZIONALE...9 Art. 8 - IL VICE DIRETTORE NAZIONALE...9 Art. 9 - IL SEGRETARIO GENERALE...10 Art COMITATO DI DIREZIONE...10 Art CONSIGLIO DI INDIRIZZO MELITENSE...12 CAPO IV : ORGANI FUNZIONALI CENTRALI...13 Art SEGRETERIA CENTRALE...13 Art SALA OPERATIVA...13 Art ASSISTENZA SPIRITUALE...15 Art DIREZIONE SANITARIA E U.T.C.S...15 Art ORGANI DI STAFF...16 Art SETTORE AMMINISTRAZIONE CENTRALE...18 Art SETTORE FORMAZIONE...18 Art SETTORE LOGISTICO...19 Art SETTORE AUTOMEZZI...19 CAPO V : STRUTTURA ESECUTIVA O TERRITORIALE...20 Art ORGANI ESECUTIVI O TERRITORIALI...20 Art IL CAPO AREA...20 Art IL RESPONSABILE AMMINISTRATIVO DI AREA...21 Art IL CAPO RAGGRUPPAMENTO...22 Art L ASSISTENTE SPIRITUALE DI RAGGRUPPAMENTO...22 Art IL RESPONSABILE SANITARIO DI RAGGRUPPAMENTO...23 Art IL RESPONSABILE LOGISTICO E AUTOMEZZI DI RAGGRUPPAMENTO...23 Art IL CAPO GRUPPO...24 Art IL RESPONSABILE SANITARIO DI GRUPPO...24 Pagina 2 di 40

3 Art L ASSISTENTE SPIRITUALE DI GRUPPO...25 Art IL CAPO SEZIONE...25 Art DURATA DEGLI INCARICHI...26 CAPO VI : PERSONALE...26 Art VOLONTARIATO...26 Art VOLONTARI DEL CISOM...27 Art VOLONTARI ASPIRANTI...27 Art VOLONTARI EFFETTIVI...27 Art REQUISITI PER DIVENIRE EFFETTIVI...28 Art VOLONTARI SOSTENITORI...28 Art APPLICAZIONE DELLE TUTELE NORMATIVE IN FAVORE DEI VOLONTARI...29 Art OBBLIGHI, DIVIETI ED INCOMPATIBILITA...29 Art PERDITA DELLA QUALIFICA DI VOLONTARIO...30 Art IMPIEGO DI PERSONALE ACISMOM IN EMERGENZE CISOM...30 Art CONFLITTI ARMATI...31 CAPO VII : NORME DISCIPLINARI...31 Art NORME DI CONDOTTA...31 Art PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI...31 Art APPELLO...32 Art SOSPENSIONE PRECAUZIONALE...33 Art COLLEGIO DI DISCIPLINA...33 Art PROCEDURA DISCIPLINARE...34 Art DECISIONE...34 Art NOTIFICA DELLA DECISIONE...35 CAPO VIII : RICONOSCIMENTO E VISIBILITA DEL CORPO E DEI VOLONTARI...35 Art TESSERINO DI RICONOSCIMENTO...35 Art EMBLEMA...35 Art UNIFORME...36 Art UNIFORME DI SERVIZIO...36 Art UNIFORME STORICA DI RAPPRESENTANZA...37 CAPO IX : NORME PATRIMONIALI...37 Art PATRIMONIO...37 Art FINANZIAMENTI...38 Pagina 3 di 40

4 Art GESTIONE ECONOMICA...38 Art ENTI SOSTENITORI DEL CISOM...39 Art ASSOCIAZIONI ONLUS RICONDUCIBILI AL CISOM...39 CAPO X : NORME TRANSITORIE E FINALI...39 Art PROCEDURE...39 Art MODIFICHE...40 Art NORME DI APPLICAZIONE...40 Pagina 4 di 40

5 CAPO I CISOM E SUA NATURA ART. 1 NATURA DEL CISOM L Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta (A.C.I.S.M.O.M.) nell intento di sviluppare la propria attività e la collaborazione con i Servizi Sanitari italiani, prevista dalla Legge n. 23 e da altre norme legislative dello Stato Italiano nel campo del primo intervento, del primo soccorso del pronto soccorso e della protezione civile, specialmente in caso di emergenze e di pubbliche calamità, si avvale del proprio corpo ausiliario volontario denominato "Corpo Italiano di Soccorso dell Ordine di Malta" (C.I.S.O.M.). Il Corpo Italiano di Soccorso dell Ordine di Malta, che per brevità, nelle presenti norme, sarà denominato d ora innanzi CISOM, è un organo dell Associazione Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta: - istituito con Decreto Magistrale n. 502/9860 del 24 giugno 1970; - che opera, ai sensi dell art. 19 primo comma dello Statuto dell ACISMOM, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri italiana; - che risulta iscritto, in seguito all espletamento delle procedure previste dall art. 1, comma 4, del D.P.R. 8 febbraio 2001 n. 194, nell elenco del predetto Dipartimento Nazionale della Protezione Civile italiana, quale organizzazione di carattere nazionale, prendendo atto della sua capacità tecnico operativa (prot. DPC/VRE/ del ); - che aderisce al Malteser International, organismo internazionale del Sovrano Militare Ordine di Malta, fondato allo scopo di assicurare assistenza umanitaria senza pregiudizio di razza, religione e fede politica nelle maggiori emergenze del mondo, in particolare nel settore sanitario. Il Corpo Italiano di Soccorso dell Ordine di Malta si ispira ai valori cristiani e cattolici, volti all attenzione e al rispetto verso il prossimo, specie nelle difficoltà, verso la vita e verso il Creato. Gli aspiranti volontari, i membri e tutte le cariche comprese nel presente Regolamento, al momento della sottoscrizione della domanda di adesione o all accettazione della carica, esprimono la consapevolezza che ogni operato, proprio in base a detti valori, sarà rivolto a tutti coloro che ne avranno bisogno, senza alcuna distinzione di fede religiosa, razza, sesso o altro. Pagina 5 di 40

6 ART. 2 FINALITA Il CISOM ha il compito di svolgere attività di protezione civile, di primo intervento, di primo soccorso e di pronto soccorso specialmente in caso di pubbliche calamità sul territorio nazionale italiano ed eventualmente all'estero nell ambito dell azione d intervento del Malteser International e del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri dello Stato Italiano, anche in virtù delle direttive fissate dal Consiglio Direttivo dell'acismom. Per il raggiungimento di tale scopo: a) svolge, con proprio personale e con mezzi propri o con mezzi posti a disposizione dalle autorità competenti, attività di previsione, prevenzione, soccorso ed assistenza per il ripristino delle normali condizioni di vita nei periodi successivi ad eventi calamitosi; b) svolge attività di emergenza, di primo soccorso e di pronto soccorso nel settore sanitario, avvalendosi di volontari medici, infermieri e soccorritori; c) istituisce posti di primo e pronto soccorso sanitario, sia direttamente che per conto di Enti pubblici o privati; d) svolge attività informative e formative rivolte ai propri aderenti e alla cittadinanza sui temi di protezione civile in generale e su materie specifiche. e) svolge attività addestrative sia in relazione alle proprie esigenze, sia nell ambito delle pianificazioni nazionali relative a particolari situazioni di rischio. ART. 3 RAPPRESENTANZA La rappresentanza del CISOM nei confronti dei terzi spetta al Presidente dell ACISMOM che, per le circostanze e nelle forme consentite, potrà di volta in volta delegare. Per l espletamento dei compiti in materia di Protezione civile di cui al precedente articolo, il Presidente dell ACISMOM potrà stipulare apposite convenzioni con le Autorità Italiane interessate, nonché accordi con Enti od organizzazioni pubbliche o private che perseguono analoghe finalità. Pagina 6 di 40

7 CAPO II ORGANIZZAZIONE DEL CISOM ART. 4 STRUTTURA TERRITORIALE Le attività del CISOM, di cui agli articoli precedenti, saranno svolte attraverso le seguenti formazioni territoriali: Area: rappresenta l unità di coordinamento delle attività del CISOM sul territorio nazionale. Detto territorio è ripartito in tre Aree corrispondenti alle rispettive zone di giurisdizione dei tre Gran Priorati: di Roma, di Lombardia e Venezia, di Napoli e Sicilia. In talune circostanze, per motivi strettamente organizzativi e qualora ritenuto opportuno dal Direttore Nazionale, sarà possibile derogare a tale regola. Raggruppamento: costituito da più Gruppi dislocati nella stessa Regione o in zone limitrofe. In alcune Regioni ritenute particolari per l estensione geografica, per la popolazione e per il numero dei volontari iscritti, può essere autorizzata dal Direttore Nazionale, anche su proposta del Capo Area e sentito anche il Comitato Direttivo, l istituzione di più Raggruppamenti. Nel caso dell esistenza di più Raggruppamenti nella medesima Regione questi prenderanno il nome della Regione seguito da un numero progressivo o dalla collocazione geografica. Gruppo: composto da elementi maschili e femminili, nonché da personale sanitario e paramedico membri del CISOM. Costituisce unità operative organiche, preferibilmente a livello provinciale che, a seconda della specializzazione e della funzione specifica cui è destinato, sarà costituito da un numero di elementi, effettivi o ausiliari, sufficienti ad assicurare la corretta funzionalità operativa. Qualora ne sussistano i presupposti e su specifica autorizzazione della Direzione Nazionale, all interno del Gruppo potranno essere creati dei nuclei di specialità che prenderanno la denominazione relativa (nucleo cinofili, nucleo subacquei, ecc.). Sezione: unità operativa organica composta da almeno 10 volontari che prende la denominazione dalla specializzazione attribuita ai volontari che la compongono o dalla località di appartenenza se propedeutica alla costituzione futura di un Gruppo; comunque, svolge sempre la propria attività alle dipendenze di un Gruppo. L istituzione dei Raggruppamenti, dei Gruppi e delle Sezioni viene disposta a seguito di provvedimento del Direttore Nazionale, previo parere del Comitato di Direzione e su proposta rispettivamente del Capo Area, del Capo Raggruppamento e del Capo Gruppo. Il Direttore Nazionale, ove lo ritenga opportuno, può istituire Sezioni di specialità a livello nazionale, la cui responsabilità viene affidata ad un Capo Sezione nominato dallo stesso Direttore Nazionale, previo parere del Comitato di Direzione. Pagina 7 di 40

8 ART. 5 RAPPORTI CON GLI ORGANISMI TERRITORIALI DEL S.M.O.M. I Responsabili del CISOM, mantenendo la propria gerarchia e la piena autonomia operativa, ai sensi dell art. 21 secondo comma dello Statuto dell ACISMOM, cooperano con i Delegati dell Ordine per lo svolgimento di attività assistenziali diverse dalla protezione civile e dal soccorso. Per l assolvimento dei compiti di cui al precedente comma e con particolare riguardo per quanto concerne i settori spirituali, caritativi, dell assistenza sociale agli infermi ed agli anziani e dell organizzazione dei pellegrinaggi: - il Direttore Nazionale manterrà, anche tramite i Capi Area, i contatti con i Gran Priorati e le Delegazioni dell Ordine, al fine di assicurare l armonico ed omogeneo sviluppo, nonché l integrazione delle iniziative nelle varie zone, per la realizzazione dei fini istituzionali del Sovrano Ordine di cui all art. 2 della Carta Costituzionale; - i Volontari del CISOM, coordinati dai propri superiori gerarchici, possono, con il loro consenso, essere destinati a prestare aiuto a portatori di handicap, anziani o persone bisognevoli di particolare assistenza. CAPO III ORGANI CENTRALI DEL CISOM ART. 6 ORGANI DI DIREZIONE Sono organi di Direzione del CISOM ai sensi del dettato dell art 19, secondo comma, dello Statuto dell ACISMOM: - il Direttore Nazionale; - il Vice Direttore Nazionale; - il Segretario Generale; - il Comitato di Direzione. Gli Organi di Direzione di cui al presente articolo rimangono in carica per tre anni, salvo quanto disposto dal successivo articolo 31 relativamente agli Organi Funzionali ed Esecutivi nominati nell ambito del Comitato di Direzione. Pagina 8 di 40

9 ART. 7 IL DIRETTORE NAZIONALE E nominato dal Consiglio Direttivo dell ACISMOM, ai sensi dell art. 19, secondo comma, dello Statuto. Il Consiglio, con specifica delega, determina i suoi poteri. Coordina ogni attività del Corpo, anche attraverso i responsabili degli organi esecutivi che provvede a nominare. Al Direttore Nazionale spetta: - di dar corso alle deliberazioni prese dal Consiglio Direttivo dell ACISMOM in merito all attività del Corpo; - la nomina e la revoca degli organi centrali e funzionali, nonché degli organi di staff; - di convocare e presiedere il Comitato di Direzione del CISOM; - la programmazione e gestione amministrativa del Corpo; - di sovrintendere e programmare l attività del Corpo; - di mantenere, ferma restando la Rappresentanza di cui all art.3 del presente Regolamento nonché le deleghe attribuite, i contatti con Autorità ed Enti per quanto concerne gli adempimenti connessi con i compiti istituzionali del Corpo; - di mantenere i rapporti con gli organi di informazione, per le tematiche e per le attività del Corpo; - di coordinare ogni progetto a livello nazionale o internazionale ove il Corpo ne sia promotore, inerente tematiche di Protezione civile, in accordo o in convenzione con le autorità di Protezione civile centrali, regionali e territoriali o internazionali. - di presentare al Consiglio Direttivo dell ACISMOM la relazione annuale sull attività svolta; - di richiedere le superiori autorizzazioni ove prescritte; - di partecipare, ai sensi dello Statuto dell ACISMOM, alle riunioni del Consiglio Direttivo e dell Assemblea dell Associazione nei casi e nelle modalità previste. ART. 8 IL VICE DIRETTORE NAZIONALE Sostituisce il Direttore Nazionale in caso di impedimento o di assenza, lo coadiuva nell espletamento dei suoi compiti ed assolve a quelle funzioni che il Direttore Nazionale riterrà di delegargli.il Vice Direttore Nazionale è nominato, ai sensi Pagina 9 di 40

10 dell art. 19 secondo comma dello Statuto, dal Consiglio Direttivo dell ACISMOM che può determinare, con delega, poteri suoi propri. Nel caso in cui il Consiglio Direttivo dell ACISMOM ritenesse necessario nominare due Vice Direttori Nazionali, ad uno di questi vengono conferite le funzioni vicarie. Qualora il Direttore Nazionale non sia membro dell Ordine, almeno un Vice Direttore Nazionale deve essere scelto tra i membri dell Ordine. ART. 9 IL SEGRETARIO GENERALE Egli, su specifica delega del Direttore Nazionale: - sovrintende al reclutamento e per la parte di propria competenza, di seguito esposta, alle attività operative del Corpo, coordinando le unità periferiche dello stesso; - sovrintende in linea generale alla gestione amministrativa, finanziaria e burocratica del Corpo; - predispone il preventivo di spesa ed il rendiconto consuntivo di cassa da trasmettere, dopo l approvazione del Comitato di Direzione, al Responsabile Amministrativo dell ACISMOM. E coadiuvato, nell espletamento dei suoi compiti, dalla Segreteria Centrale e per la parte finanziaria, dal Settore Amministrazione e dal suo Responsabile. E scelto preferibilmente fra i Membri del CISOM e/o Membri dell Ordine, con una specifica professionalità e possibilmente una pregressa esperienza nel settore della gestione degli Affari Generali ed è nominato, ai sensi dell art. 19, secondo comma, dello Statuto, dal Consiglio Direttivo dell ACISMOM che determina, con delega, i suoi poteri. E composto da: - Direttore Nazionale; - Il Vice Direttore Nazionale; - Il Segretario Generale; - Il Direttore Sanitario Nazionale; - L Assistente Spirituale del Corpo; ART. 10 COMITATO DI DIREZIONE Pagina 10 di 40

11 - i Capi Area; - un componente del Consiglio di Indirizzo Melitense di cui al successivo art. 11; - il Responsabile della Segreteria Centrale, che partecipa senza diritto di voto al solo fine di esplicare le funzioni verbalizzanti. Il Presidente dell ACISMOM od altro membro del Consiglio Direttivo dell Associazione delegato da quest ultimo, interviene di diritto e quando lo ritiene necessario, nel Comitato di Direzione del CISOM. Ai membri del Comitato di Direzione, scelti preferibilmente fra gli appartenenti all Ordine, potranno essere affidati dal Consiglio Direttivo dell ACISMOM, speciali incarichi in connessione con particolari esigenze organizzative ed operative. La nomina del Comitato di Direzione spetta al Consiglio Direttivo dell ACISMOM ai sensi dell art. 19 secondo comma del suo Statuto. Il Comitato di Direzione si riunisce almeno due volte l anno per: - fissare le linee programmatiche di massima relative alle attività e all organizzazione del Corpo, che saranno sottoposte alla approvazione del Consiglio Direttivo dell ACISMOM; - approvare il preventivo di spesa ed il rendiconto di cassa predisposto dal Segretario Generale e da trasmettere al Tesoriere dell ACISMOM ai sensi dell art 11 dello Statuto dell Ente melitense; - provvedere e delibera circa i ricorsi presentati avverso i provvedimenti disciplinari di competenza, di cui al successivo Capo VII; - emettere pareri deliberativi e consultivi. Il Comitato di Direzione viene convocato dal Direttore Nazionale. La sua convocazione è effettuata attraverso la posta elettronica con avviso di ricevimento, almeno cinque giorni prima. Il Comitato di Direzione è in numero legale se è presente la maggioranza assoluta dei suoi componenti. Le sue delibere vengono assunte con la maggioranza dei presenti; in caso di parità prevale il voto del Direttore Nazionale. Nel corso dell esercizio, per l assunzione di deliberazioni che abbiano carattere di urgenza, il Direttore Nazionale potrà richiedere la convocazione di un Comitato di Direzione ristretto che delibererà validamente e a maggioranza di voti, così composto: Pagina 11 di 40

12 - il Direttore Nazionale (o, in sua assenza, il Vice Direttore Nazionale) - il Responsabile Sanitario Nazionale (se materia di sua competenza) - il Capo Area competente per le materie da trattare - un membro del Comitato di Indirizzo Melitense Su incarico del Direttore Nazionale, uno dei partecipanti svolgerà funzioni di Segretario. Le deliberazioni in tal modo assunte verranno sottoposte a ratifica del Comitato di Direzione nella prima riunione successiva. I Responsabili degli Organi Funzionali, degli Organi Esecutivi del CISOM o degli Organi di Staff del Direttore stesso, di cui ai successivi articoli, potranno essere invitati a partecipare, senza diritto di voto, alle sedute del Comitato di Direzione, anche nella forma ristretta, ogni qualvolta vengano trattati argomenti che li interessano particolarmente. La convocazione del Comitato di Direzione, anche in forma ristretta, potrà avvenire anche mediante posta elettronica, con l indicazione degli argomenti da trattare, ed il parere sui temi trattati potrà essere espresso sempre mediante posta elettronica. Le riunioni del Comitato di Direzione, anche nella forma ristretta, potranno essere tenute anche mediante conferenza telefonica. ART. 11 CONSIGLIO DI INDIRIZZO MELITENSE E istituito, nell ambito del CISOM, il Consiglio di Indirizzo Melitense, con funzione di assicurare che le attività svolte dal Corpo siano costantemente ispirate ai principi ed agli indirizzi operativi propri dell Ordine di Malta. Il Consiglio è composto da tre a cinque membri nominati dal Consiglio Direttivo dell ACISMOM. Essi durano in carica tre anni. Pagina 12 di 40

13 CAPO IV ORGANI FUNZIONALI CENTRALI ART. 12 SEGRETERIA CENTRALE La Segreteria Centrale oltre a coadiuvare il Segretario Generale nell espletamento dei suoi compiti: - collabora direttamente con il Direttore Nazionale per le esigenze di segreteria e per le comunicazioni con gli organi funzionali centrali e periferici; - fornisce un supporto generale alla struttura periferica; - gestisce gli organigrammi del Corpo ed il data base dei volontari; - raccoglie gli ordini per gli acquisti centralizzati, da rimettere, se del caso, ai competenti Uffici dell ACISMOM; - raccoglie ogni istanza proveniente dalle strutture periferiche; - cura i rapporti con l Amministrazione e l Economato dell ACISMOM per tutte le questioni non programmatiche del Corpo; - cura ogni aspetto assicurativo del Corpo, se del caso, in stretta collaborazione con i competenti Uffici dell ACISMOM. E Organo di coordinamento operativo e di supporto per: - la Sala Operativa; - l Assistente Spirituale; - la Direzione Sanitaria; - il Settore Amministrazione; - il Settore Formazione; - il Settore Logistico; - il Settore Automezzi; Il Responsabile della Segreteria Centrale è nominato dal Direttore Nazionale, sentito il Comitato di Direzione. ART. 13 SALA OPERATIVA La Sala Operativa segue tutte le attività del Corpo ed è composta da: - una Sezione Operazioni; Pagina 13 di 40

14 - una Sezione Dati. Sezione Operazioni Nelle emergenze è coordinata dal Direttore Nazionale, o da un suo delegato, al fine di: - monitorare l evento; - informare costantemente il Direttore Nazionale; - informare costantemente il Capo Area territorialmente competente; - fornire ogni notizia utile al responsabile dell impiego operativo; - fornire ogni supporto al personale in operazione; - autorizzare il movimento di materiali e mezzi Nel corso dell ordinaria amministrazione: - coordina le attività operative sul territorio; - segue le attività addestrative ed esercitative predisposte dal Settore Formazione; - fornisce ogni notizia alla Sezione Dati; Sezione Dati: - raccoglie ed elabora i dati comunicati dalla Sezione Operativa e dagli Organi Funzionali ed Esecutivi del Corpo; - segue le notizie, d interesse per il Corpo, divulgate dai mass media e provvede a predisporre la Rassegna Stampa; - cura la divulgazione dei dati operativi; - cura l aggiornamento dei dati relativi al personale, ai materiali ed ai mezzi; - fornisce i dati al Direttore Nazionale per la redazione della relazione annuale. Qualora lo ritenga opportuno, per particolari casi connessi a situazioni di emergenza o ad attività addestrative, il Direttore Nazionale può disporre l attivazione della Sala Operativa 24 ore su 24. Il Responsabile della Sala Operativa è nominato dal Direttore Nazionale, sentito il Comitato di Direzione. I Responsabili delle Sezioni Dati ed Operazioni sono nominati dal Direttore Nazionale, su proposta del Responsabile della Sala Operativa. Pagina 14 di 40

15 L Assistente Spirituale del Corpo: ART. 14 ASSISTENZA SPIRITUALE - stabilisce le linee guida per la formazione Spirituale dei volontari; - predispone il piano pastorale annuale del Corpo; - indica temi ed iniziative che permettano un linguaggio spirituale comune; - cura che l omogenea spiritualità dei volontari sia in armonia con lo spirito del Sovrano Militare Ordine di Malta; - propone le nomine relative agli Assistenti Spirituali di Raggruppamento e di Gruppo. E nominato dal Direttore Nazionale, su proposta del Cappellano Capo dell ACISMOM, sentito il Comitato di Direzione. A livello periferico l Assistenza Spirituale è attuata: - dall Assistente Spirituale di Raggruppamento, nominato dall Assistente Spirituale del Corpo, sentito il Capo Raggruppamento; - dall Assistente Spirituale di Gruppo (eventuale), nominato dall Assistente Spirituale del Corpo, sentito il Capo Gruppo. - ART. 15 DIREZIONE SANITARIA E U.T.C.S. La Direzione sanitaria è retta da un Responsabile Sanitario Nazionale. Il Responsabile Sanitario Nazionale: - è scelto fra gli abilitati da almeno dieci anni alla professione di medico chirurgo, preferibilmente Membro dell Ordine; - è nominato dal Direttore Nazionale, sentito il Comitato di Direzione; - presiede alla organizzazione di tutta l attività sanitaria del Corpo; - sottopone all approvazione del Direttore Nazionale e, qualora ritenuto da quest ultimo necessario, del Comitato Direttivo l adozione dei provvedimenti necessari ad assicurare l efficienza dal punto di vista tecnico sanitario; - provvede a predisporre direttive per i Raggruppamenti ed i Gruppi, per la successiva emanazione da parte del Direttore Nazionale; - svolge attività di consulenza sanitaria nei confronti degli Organismi centrali e periferici del Corpo; Pagina 15 di 40

16 - provvede a predisporre i programmi formativi di carattere sanitario per l addestramento dei volontari; - si avvale della collaborazione dell U. T. C. S.. L Ufficio Tecnico di Controllo Sanitario (U. T. C. S.) è un organo collegiale inserito all interno della Direzione Sanitaria e dipendente da quest ultima, composto da cinque membri di cui: - n. 3 provenienti uno da ogni Area; - n. 1 proveniente dalla Sicilia - n. 1 proveniente dalla Sardegna. L Ufficio Tecnico di Controllo Sanitario, oltre a coadiuvare il Responsabile Sanitario Nazionale, svolge compiti di verifica e controllo di ogni attività sanitaria svolta dal CISOM nell ambito di ogni articolazione territoriale ed operativa. I membri dell U. T. C. S., scelti tra gli abilitati da almeno cinque anni alla professione di medico chirurgo, sono nominati dal Direttore Nazionale, a cui comunque rispondono, su proposta del Direttore Sanitario Nazionale, sentiti i Capi Area competenti per territorio. Con lo stesso procedimento può essere disposta la revoca della designazione. Qualora ritenuto opportuno, il Direttore Nazionale, di concerto con il Responsabile Sanitario, potrà integrare la composizione dell U.T.C.S. con rappresentanti di altre categorie professionali di interesse sanitario, di comprovata professionalità e con almeno cinque anni di abilitazione nelle rispettive categorie professionali ART. 16 ORGANI DI STAFF Rappresentano professionalità specifiche e sono alle dirette dipendenze del Direttore Nazionale. Settore Sviluppo, Ricerca e Innovazione Il Responsabile del Settore fornisce il supporto al Direttore Nazionale relativamente a: - coordinamento e sviluppo di progetti generali o trasversali del Corpo e direttamente gestititi dalla Direzione; - gestione del raccordo con le attività di studio, analisi e attuazione, da svilupparsi anche nelle strutture decentrate; Pagina 16 di 40

17 - promozione delle attività di studio e di ricerca sui temi rilevanti per le attività del Corpo; - promozione nell elaborazione, nella pubblicazione e nella presentazione di studi e ricerche di rilevanza istituzionale per il Corpo; - promozione ed attuazione dei risultati di ricerche e di innovazione tecnologica nelle attività del Corpo; - promozione nella partecipazione a programmi di sviluppo, ricerca e innovazione tecnologica. Il Responsabile del Settore Sviluppo, Ricerca e Innovazione è nominato dal Direttore Nazionale, che ne trasmette comunicazione al Presidente dell ACISMOM. Rapporti con i media Il Responsabile del Settore fornisce, di concerto con gli appositi uffici dell Ordine e dell ACISMOM, il supporto nelle relazioni con gli organi di informazione, esclusivamente per quanto attiene l attività del Corpo sia in tempo ordinario, che in situazioni di emergenza. Il Responsabile dei Rapporti con i media è nominato dal Direttore Nazionale, che ne trasmette comunicazione al Presidente dell ACISMOM. Assistente alla Sanità Assiste il Direttore circa il costante monitoraggio delle innovazioni e delle normative in campo sanitario. In particolare, riferisce circa: - ogni innovazione in campo tecnico e tecnologico di interesse per il Corpo; - ogni mutamento in campo giuridico; - ogni necessità, ogni opportunità, ogni obbligo e qualsiasi aspetto innovativo nel campo della Sanità, che sia di interesse per le attività del Corpo. L Assistente alla Sanità è nominato dal Direttore Nazionale, che ne trasmette comunicazione al Presidente dell ACISMOM. Settore Attività Internazionali Il Responsabile del Settore fornisce ogni supporto riferito ad attività internazionali, sia nel settore della gestione delle emergenze, sia per iniziative progettuali o di assistenza umanitaria gestite direttamente dal Corpo e di cui il Direttore Nazionale è direttamente responsabile per quanto attiene alle proprie competenze. Pagina 17 di 40

18 Il Settore Amministrazione: ART. 17 SETTORE AMMINISTRAZIONE CENTRALE - sovrintende alla gestione e all amministrazione delle risorse finanziarie e del patrimonio assegnato al Corpo, anche attraverso i Responsabili amministrativi delle singole Aree; - cura gli aspetti amministrativi relativamente a progetti, convenzioni, o accordi che il Corpo potrà stipulare con Enti pubblici e/o privati; - predispone, in base alle procedure stabilite di concerto con l Amministrazione dell ACISMOM, i pagamenti ed assicura la loro correttezza; - cura la raccolta e il monitoraggio delle convenzioni e degli accordi di varia natura stipulati dal Corpo anche attraverso le proprie articolazioni territoriali; - coadiuva il Segretario Generale nella predisposizione del preventivo di spesa ed il rendiconto consuntivo di cassa da trasmettere, dopo l approvazione del Comitato di Direzione, alla Tesoreria dell ACISMOM, così come previsto dall art. 11 dello Statuto dell Associazione. Il Responsabile del Settore Amministrazione è nominato dal Direttore Nazionale, sentito il Comitato di Direzione. ART. 18 SETTORE FORMAZIONE Il Settore Formazione provvederà, anche in collaborazione e/o d intesa con altri Enti, a: - formulare i programmi ed i piani formativi per i volontari del Corpo, nei diversi settori di interesse, che saranno approvati, su proposta del Direttore Nazionale, dal Comitato di Direzione; - programmare ed organizzare, a livello centrale e periferico, i corsi previsti dal piano formativo, curando e garantendo il coinvolgimento delle strutture territoriali del Corpo ed in armonia alle direttive specifiche per particolari settori; - monitorare le differenti fonti organizzative e finanziarie in materia di formazione, proponendo progetti sia a livello nazionale che internazionale; - esaminare ed autorizzare eventuali proposte e richieste formative provenienti dalla struttura periferica del Corpo; - garantire l uniformità dei programmi, relativamente ai corsi di formazione posti in essere dai Raggruppamenti o dai Gruppi, secondo le direttive emanate. Pagina 18 di 40

19 Il Responsabile del Settore Formazione è nominato dal Direttore Nazionale, sentito il Comitato di Direzione. ART. 19 SETTORE LOGISTICO Il Settore Logistico: - gestisce, in contatto con la Sala Operativa, le risorse logistiche esistenti a livello Centrale secondo le esigenze e le necessità che si vengono a creare sul territorio; - effettua il monitoraggio delle risorse logistiche esistenti nelle Aree, nei Raggruppamenti e nei Gruppi; - coordina, in contatto con la Sala Operativa e con i Capi Area, le risorse logistiche esistenti presso i Raggruppamenti ed i Gruppi secondo le esigenze e le necessità che si vengono a creare sul territorio; - coordina i Responsabili Logistici di Raggruppamento; - coadiuva il Direttore Nazionale nell analisi dei fabbisogni logistici del Corpo e per ogni esigenza progettuale derivante da detta analisi. Il Responsabile del Settore Logistico è nominato dal Direttore Nazionale, sentito il Comitato di Direzione. I Responsabili Logistici di Raggruppamento sono nominati dal Capo Raggruppamento competente per territorio che darà comunicazione della nomina alla Segreteria Centrale ed al Settore Logistico. Il Settore Automezzi: ART. 20 SETTORE AUTOMEZZI - gestisce tutti gli automezzi in stretto contatto con l amministrazione e con l economato dell ACISMOM ; - effettua il monitoraggio costante degli automezzi dati in affidamento ai Raggruppamenti ed ai Gruppi; - coordina, in contatto con la Sala Operativa e con i Capi Area, lo spostamento degli automezzi esistenti presso i Raggruppamenti ed i Gruppi secondo le esigenze e le necessità che si vengono a creare sul territorio; - coordina i Responsabili Automezzi di Raggruppamento; Pagina 19 di 40

20 - coadiuva il Direttore Nazionale nell analisi dei fabbisogni relativi agli automezzi del Corpo e per ogni esigenza progettuale derivante da detta analisi. Il Responsabile del Settore Automezzi è nominato dal Direttore Nazionale, sentito il Comitato di Direzione. I Responsabili Automezzi di Raggruppamento sono nominati dal Capo Raggruppamento competente per territorio che darà comunicazione della nomina alla Segreteria Centrale ed al Settore Logistico. CAPO V STRUTTURA ESECUTIVA O TERRITORIALE Sono Organi Esecutivi o Territoriali: ART. 21 ORGANI ESECUTIVI O TERRITORIALI - il Capo Area; - il Responsabile Amministrativo di Area; - il Capo Raggruppamento; - l Assistente Spirituale di Raggruppamento; - il Responsabile Sanitario di Raggruppamento; - il Responsabile Logistico e Automezzi di Raggruppamento; - il Capo Gruppo; - l Assistente Spirituale di Gruppo - il Capo Sezione ART. 22 IL CAPO AREA I Capi Area sono nominati dal Direttore Nazionale, scelti preferibilmente fra i Membri dell Ordine, sentito il Comitato di Direzione. A tale scopo il Direttore Nazionale provvederà a scegliere, all interno delle singole Aree persone che per capacità organizzativa, esperienza nel campo del soccorso e Pagina 20 di 40

21 della Protezione civile, disponibilità, moralità e prestigio sono in grado di ricoprire l incarico. Essi sovrintendono avvalendosi dei Capi Raggruppamento alle attività dei Gruppi che operano nella giurisdizione territoriale dell Area loro assegnata e promuovono le iniziative atte ad incrementare l attività dei Gruppi stessi. Essi trasmettono annualmente al Direttore Nazionale una relazione sull attività dei vari Gruppi e gli segnalano tempestivamente gli interventi di rilevanza. Essi, unitamente ai Capi Raggruppamento, ai sensi dell articolo 21, comma 2, dello Statuto ACISMOM, devono cooperare con il Delegato Gran Priorale territorialmente competente per le attività assistenziali che esulano dai compiti di cui all art. 2 del presente Regolamento. ART. 23 IL RESPONSABILE AMMINISTRATIVO DI AREA Il Responsabile Amministrativo di Area: - cura l attività amministrativa e finanziaria nell ambito della zona dell Area di sua competenza; - gestisce, unitamente al Capo Area, la tenuta dei fondi eventualmente assegnati ed informa costantemente il Responsabile del Settore Amministrazione Centrale su ogni questione; - esamina, per la parte finanziaria, i progetti dei Raggruppamenti e dei Gruppi e li sottopone al Capo Area per la successiva approvazione da parte del Direttore Nazionale; - collabora con il Settore Amministrazione Centrale e con la Segreteria Centrale; - vigila sulla corretta applicazione, nell Area, delle procedure emanate dalla Segreteria Centrale e dagli Organi funzionali. Il Responsabile Amministrativo di Area è nominato dal Direttore Nazionale su proposta del Capo Area competente per territorio. Pagina 21 di 40

22 ART. 24 IL CAPO RAGGRUPPAMENTO Il Capo Raggruppamento del Corpo è responsabile, sul territorio della Regione della Repubblica Italiana di sua competenza, del coordinamento dell attività dei Gruppi posti alle sue dipendenze. Il Capo Raggruppamento: è nominato dal Direttore Nazionale, su proposta del Capo Area territorialmente competente, sentito il Comitato di Direzione; rappresenta il CISOM sul piano organizzativo presso gli organi regionali della Protezione Civile, per i necessari collegamenti e coordinamenti, ferma restando la rappresentanza legale del Presidente dell ACISMOM ai sensi dell art. 3 primo comma del Regolamento CISOM ed i poteri, in materia, del Direttore Nazionale previsti dall art. 7 del presente Regolamento; dipende direttamente dal Capo Area per le attività operative (reclutamento, ordinamento, addestramento, impiego); predispone una relazione annuale delle attività di Raggruppamento da inviare all Area; è a disposizione per intervenire nell ambito del Consiglio Delegatizio Granpriorale ai sensi dell art. 7 del Regolamento delle Delegazioni Granpriorali, quale membro in soprannumero e senza diritto di voto; coopera, unitamente al Capo Area, ai sensi dell articolo 21, comma 2, dello Statuto ACISMOM, con il Delegato Gran Priorale territorialmente competente per le attività assistenziali che esulano dai compiti di cui all art. 2. del presente Regolamento. ART. 25 L ASSISTENTE SPIRITUALE DI RAGGRUPPAMENTO L Assistente Spirituale di Raggruppamento, sulla base territoriale di sua competenza e l indirizzo dell Assistente Spirituale del Corpo, attua: - le linee guida per la formazione Spirituale dei volontari emanate dalla Direzione Spirituale; - il piano pastorale annuale del Corpo predisposto dalla Direzione Spirituale; - le iniziative sui temi indicati dalla Direzione Spirituale al fine di permettere un linguaggio spirituale comune all interno del Raggruppamento. L Assistente Spirituale di Raggruppamento è nominato secondo quanto stabilito dall art. 13 del presente Regolamento. Pagina 22 di 40

23 ART. 26 IL RESPONSABILE SANITARIO DI RAGGRUPPAMENTO Il Responsabile Sanitario di Raggruppamento: - è scelto fra gli abilitati alla professione di medico chirurgo; - è nominato dal Capo Raggruppamento competente per territorio, sentito il Capo Area, che darà comunicazione della nomina alla Segreteria Centrale ed alla Direzione Sanitaria. Ad esso risponde direttamente; - presiede all organizzazione di tutta l attività sanitaria del Raggruppamento; - si rapporta direttamente con l U.T.C.S. e cura l applicazione delle direttive impartite nell ambito del Raggruppamento; - sottopone al Capo Raggruppamento l adozione dei provvedimenti necessari ad assicurare l efficienza, dal punto di vista tecnico sanitario, del Raggruppamento e dei Gruppi; - svolge attività di consulenza sanitaria nei confronti dei Gruppi; - attua, in contatto con la Direzione Sanitaria ed il Settore Formazione, l organizzazione dei corsi di formazione sanitaria e di primo soccorso e cura l addestramento sanitario dei volontari; - si avvale, ove esistente, della collaborazione del personale sanitario dei Gruppi. ART. 27 IL RESPONSABILE LOGISTICO E AUTOMEZZI DI RAGGRUPPAMENTO IL Responsabile Logistico di Raggruppamento, sulla base territoriale di sua competenza e l indirizzo ed il coordinamento del Settore Logistico Centrale, attua: - la cura e la gestione delle risorse logistiche esistenti presso il Raggruppamento; - il monitoraggio delle risorse logistiche esistenti presso i Gruppi; - il coordinamento, secondo le direttive del Capo Raggruppamento, delle risorse logistiche esistenti presso il Raggruppamento ed il Gruppo, in base alle esigenze e necessità che si vengono a creare sul territorio; - la gestione amministrativa di tutti gli automezzi affidati al Raggruppamento od ai Gruppi dello stesso; - il monitoraggio costante degli automezzi del Raggruppamento e di quelli dati in affidamento ai Gruppi; - il coordinamento, alle dipendenze del Capo Raggruppamento, dello spostamento degli automezzi esistenti presso il Raggruppamento ed i Gruppi secondo le esigenze e le necessità che si vengono a creare sul territorio; Pagina 23 di 40

24 Il Responsabile Logistico e dei Mezzi di Raggruppamento è nominato dal Capo Raggruppamento competente per territorio, sentito il Capo Area, che darà comunicazione della nomina alla Segreteria Centrale, al Settore Logistico ed al Settore Automezzi e ciò ai sensi dell art. 18 ultimo comma del presente Regolamento. ART. 28 IL CAPO GRUPPO Il Capo Gruppo CISOM è responsabile sul territorio di competenza dell attività del Gruppo e delle Sezioni eventualmente poste alle dipendenze del Gruppo stesso. Il Capo Gruppo: è nominato dal Direttore Nazionale del Corpo, su proposta del Capo Area territorialmente competente e sentito il Capo Raggruppamento; rappresenta il CISOM sul piano organizzativo esclusivamente presso gli organi locali della Protezione Civile, per i necessari collegamenti e coordinamenti, ferma restando la rappresentanza legale del Presidente dell ACISMOM ai sensi dell art. 3 primo comma del Regolamento CISOM, ed i poteri, in materia, del Direttore Nazionale ai sensi dell art. 7 del presente Regolamento ed i poteri, sempre in materia, del Capo Raggruppamento previsti dal precedente art. 23; dipende direttamente dal Capo Raggruppamento per le attività operative (reclutamento, ordinamento, addestramento, impiego); predispone una relazione annuale delle attività di Gruppo da inviare al Raggruppamento. La funzione di Capo Gruppo è limitata ad una età massima di anni sessantotto. Con specifica deroga del Direttore Nazionale ed in assenza di valide alternative, su proposta del Capo Raggruppamento, detta età può essere elevata ad anni settanta, purché sussistano i requisiti di operatività e di certificata sana e robusta costituzione fisica. ART. 29 IL RESPONSABILE SANITARIO DI GRUPPO Il Responsabile Sanitario di Gruppo: - è scelto fra gli abilitati alla professione di medico chirurgo; Pagina 24 di 40

25 - è nominato dal Capo Gruppo, che darà comunicazione della nomina alla Segreteria Centrale, al Capo Area, al Responsabile Sanitario di Raggruppamento ed alla Direzione Sanitaria. - Risponde, per ogni aspetto organizzativo, direttamente al Capo Gruppo; - presiede all organizzazione di tutta l attività sanitaria del Gruppo e alla corretta gestione dei mezzi e delle attrezzature sanitarie di Gruppo; - stabilisce l idoneità di coloro che svolgono, ad ogni livello professionale, servizi sanitari nell ambito del Gruppo; - si rapporta con il Responsabile Sanitario di Raggruppamento per ogni necessità e/o consulenza; - attua, in contatto con la Direzione Sanitaria ed il Settore Formazione, l organizzazione dei corsi di formazione sanitaria e di primo soccorso e cura l addestramento sanitario dei volontari del Gruppo; ART. 30 L ASSISTENTE SPIRITUALE DI GRUPPO L Assistente Spirituale di Gruppo ha, in sede locale, gli stessi compiti dell Assistente di Raggruppamento. E nominato dall Assistente Spirituale del Corpo, su proposta del Capo Gruppo e ciò ai sensi dell art. 13 del presente Regolamento. ART. 31 IL CAPO SEZIONE Il Capo Sezione assume la responsabilità di una Sezione: - di specialità a livello nazionale o locale; - di specialità all interno di un Gruppo (Capo Sezione Sanitaria ecc.); - territorialmente autonoma ma alle dipendenze di un Gruppo. Il Capo Sezione territoriale e di specialità all interno del Gruppo è nominato dal Capo Raggruppamento competente per territorio, su proposta del Capo Gruppo. La nomina dovrà essere immediatamente trasmessa alla Segreteria Centrale. Il Capo di una Sezione Nazionale è nominato ai sensi dell art. 4 ultimo comma del presente Regolamento. Pagina 25 di 40

26 Nel caso di Sezioni di specialità a livello nazionale o locale, per validi motivi legati alla particolarità operativa o a peculiarità territoriali, il Direttore Nazionale, sentito il Capo Area ed il Capo Raggruppamento, potrà equiparare l autonomia della Sezione a quella del Gruppo. L appartenenza ad una Sezione di Specialità può essere identificata da uno specifico distintivo, di foggia e grafica approvata esclusivamente dalla Direzione Nazionale. ART. 32 DURATA DEGLI INCARICHI Le cariche relative ai componenti degli Organi Funzionali e degli Organi Esecutivi o Territoriali, sono nominate e/o revocate dal Direttore Nazionale con le procedure indicate dai precedenti articoli. Tali incarichi hanno comunque durata massima stabilita in cinque anni e possono essere riconfermati. CAPO VI PERSONALE ART. 33 VOLONTARIATO Il servizio prestato nel CISOM è volontario, spontaneo e gratuito, salvo il rimborso di spese autorizzate. Il CISOM provvede ad assicurare i propri aderenti per la responsabilità civile verso terzi nonché per gli infortuni, in base alla normativa vigente in materia. La Direzione Nazionale, ove rilevata la necessità e per far fronte alle esigenze organizzative, può proporre al Presidente dell ACISMOM l instaurazione di rapporti di lavoro con personale amministrativo e/o tecnico. Pagina 26 di 40

27 I Volontari del CISOM si suddividono in: a) Volontari Aspiranti; b) Volontari Effettivi; c) Volontari Sostenitori. ART. 34 VOLONTARI DEL CISOM I Volontari Aspiranti, Effettivi e Sostenitori, al momento della sottoscrizione della domanda di adesione, sono tenuti al rispetto di quanto contenuto nel presente Regolamento, nonché al pagamento di una quota annuale il cui importo minimo è fissato dal Comitato di Direzione. ART. 35 VOLONTARI ASPIRANTI L Aspirante che desidera iscriversi, per svolgere le attività del CISOM, dovrà presentare la domanda, unitamente ad un sintetico curriculum vitae. Inoltre: - Per i medici, i veterinari e i farmacisti: copia autenticata del Diploma di Laurea e di abilitazione all esercizio professionale; - Per gli Infermieri Professionali: la copia del diploma di Laurea in Infermieristica e/o Scienze infermieristiche, nonché ogni diploma o specializzazione conseguita. L Aspirante dovrà effettuare un Tirocinio della durata di sei (6) mesi durante i quali dovrà partecipare ad almeno sei (6) servizi. Il Capo Gruppo, attraverso il Capo Raggruppamento, provvederà ad informare il Delegato Granpriorale dell inizio del tirocinio degli Aspiranti. Il periodo di tirocinio può essere prorogato. ART. 36 VOLONTARI EFFETTIVI I Volontari Effettivi, al momento del loro passaggio da Aspiranti, si impegnano a partecipare alle attività del Gruppo di appartenenza, ad offrire la loro opera in caso di necessità, ad effettuare periodi di addestramento e a partecipare alle esercitazioni che saranno predisposte. Pagina 27 di 40

28 A richiesta del Capo Gruppo, dovranno comunicare la propria disponibilità temporale a prestare servizio per esigenze nazionali o internazionali, nonché il necessario preavviso. E in facoltà dell interessato di aggiungere a tale impegno quello di utilizzare un mezzo proprio per raggiungere una località diversa dal luogo di residenza in caso di emergenza nazionale. ART. 37 REQUISITI PER DIVENIRE EFFETTIVI Per l ammissione al Corpo, nella piena consapevolezza che l operato del CISOM si ispira a valori cristiani e cattolici, sono richiesti: - età superiore ad anni diciotto (comunque età non inferiore ad anni sedici con il consenso scritto dei genitori); - diploma di laurea o di abilitazione alla professione per le componenti sanitarie; - titolo di studio della scuola dell obbligo per il ruolo degli ausiliari; - certificato medico di sana e robusta costituzione fisica (per attività non agonistica); - due foto formato tessera; - fotocopia di un valido documento di identità; - copia di attestati di specializzazione, patenti speciali, brevetti di volo, ecc. ART. 38 VOLONTARI SOSTENITORI Sono volontari sostenitori tutti coloro i quali, su specifica istanza e senza partecipare alle attività operative, desiderano contribuire alle attività del CISOM attraverso il proprio sostegno economico. La relativa quota annuale di partecipazione è fissata in forma minima dal Comitato di Direzione. La qualifica di Volontario sostenitore decade automaticamente qualora non dovesse essere rinnovata la propria annuale adesione, contestualmente al versamento della quota annuale stabilita. Pagina 28 di 40

29 ART. 39 APPLICAZIONE DELLE TUTELE NORMATIVE IN FAVORE DEI VOLONTARI La Direzione Nazionale, per i casi previsti e comunque esclusivamente attraverso la Segreteria Centrale, rivolgerà formale istanza presso il Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri dello Stato Italiano, per l applicazione dei benefici normativi riservati al volontariato di Protezione civile. Le modalità di applicazione di detta normativa verranno divulgate dalla Segreteria Centrale mediante apposite procedure. L impiego del personale del Corpo Militare dell Associazione, di cui alla Legge n. 23 e del Corpo delle Infermiere volontarie sempre dell Associazione, di cui alla Legge n. 1785, nell ambito delle attività del CISOM è regolato da disposizioni emanate dal Presidente dell ACISMOM, sentito il Consiglio Direttivo dello stesso ACISMOM. Il CISOM, in base a specifiche disposizioni emanate dal Presidente dell ACISMOM quale Capo del Corpo Militare potrà avvalersi per l espletamento dei suoi compiti, dell opera di personale del Corpo Militare e delle Infermiere volontarie dell Associazione. Dette disposizioni regolamentano anche le funzioni di coordinamento del personale in tal modo impiegato. ART. 40 OBBLIGHI, DIVIETI ED INCOMPATIBILITA E incompatibile l inquadramento nel CISOM per coloro che appartengono alla Croce Rossa Italiana (CRI), al Corpo Militare del S.M.O.M. o ad Associazioni iscritte nell elenco presso il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri dello Stato italiano o nei Registri delle organizzazioni di volontariato presso ogni regione, che svolgono attività di Protezione civile. Ogni specifica deroga, proposta per via gerarchica, deve essere espressamente autorizzata dal Direttore Nazionale. E altresì incompatibile ogni carica prevista dal presente regolamento con le cariche ricoperte nell ambito dei Gran Priorati e/o delle Delegazioni Granpriorali. Pagina 29 di 40

30 Su richiesta del Capo Raggruppamento o del Capo Gruppo, e comunque in caso di evidenti motivi, la Segreteria Centrale potrà riservarsi di richiedere al Volontario un certificato di sana e robusta costituzione fisica che attesti l idoneità al servizio prestato. La mancata presentazione della certificazione richiesta nei termini comunicati comporta incompatibilità con la partecipazione ai servizi operativi da parte del Volontario. ART. 41 PERDITA DELLA QUALIFICA DI VOLONTARIO Indipendentemente dalla cancellazione dai ruoli prevista dal successivo articolo 44, lettera f), il volontario del CISOM può essere dimesso nei seguenti casi: a. dimissioni volontarie; b. perdita dell idoneità fisica anche ai servizi sedentari; c. per il verificarsi di una situazione d incompatibilità; d. per assenza dai servizi attivi per un periodo di oltre sei mesi continuativi, non giustificato da validi motivi. ART. 42 IMPIEGO DI PERSONALE ACISMOM IN EMERGENZE CISOM L impiego del personale del Corpo Militare dell Associazione, di cui alla Legge n. 23 e del Corpo delle Infermiere volontarie sempre dell Associazione, di cui alla Legge n. 1785, nell ambito delle attività del CISOM è regolato da disposizioni emanate dal Presidente dell ACISMOM, sentito il Consiglio Direttivo dello stesso ACISMOM. Il CISOM, in base a specifiche disposizioni emanate dal Presidente dell ACISMOM quale Capo del Corpo Militare potrà avvalersi per l espletamento dei suoi compiti, dell opera di personale del Corpo Militare e delle Infermiere volontarie dell Associazione. Dette disposizioni regolamentano anche le funzioni di coordinamento del personale in tal modo impiegato. Pagina 30 di 40

31 ART. 43 CONFLITTI ARMATI In caso di guerra, si applicano al personale del CISOM, ai fini della sua mobilitazione, le norme di cui all art. 2 della Legge n. 23 contenente Disposizioni riguardanti il personale addetto al funzionamento dei servizi dell Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta. CAPO VII NORME DISCIPLINARI I Volontari del CISOM debbono: ART. 44 NORME DI CONDOTTA a) ispirare il loro comportamento alla massima serietà personale e professionale, alla riservatezza, al rispetto del prossimo iniziando dai propri colleghi, ed uniformandosi ai principi contenuti nella Carta Costituzionale del S.M.O.M.; b) attenersi scrupolosamente alle direttive ed istruzioni impartite dai propri superiori; c) attenersi a quanto contenuto nel presente Regolamento, ad ogni direttiva e comunicazione impartita dalla Direzione Nazionale, nonché ogni altra norma in vigore nei presidi sanitari presso i quali prestano servizio ed assicurare il rispetto degli infermi affidati eventualmente alle loro cure; d) adeguarsi e rispettare la cultura e la religione locale, in caso di intervento in paesi esteri. ART. 45 PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI La violazione ai principi contenuti nel precedente articolo 44 è sanzionata attraverso i seguenti provvedimenti disciplinari: Pagina 31 di 40

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

Dettagli

FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO (F.I.N.) - ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO DELLA STRUTTURA DI PROTEZIONE CIVILE

FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO (F.I.N.) - ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO DELLA STRUTTURA DI PROTEZIONE CIVILE FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO (F.I.N.) - ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Premessa La Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento di Protezione Civile, in base alla Legge

Dettagli

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI di B A R I REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO per l Attività Formativa Professionale Continua degli Iscritti all Ordine Consigliatura

Dettagli

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA COMUNE DI CARRARA Decorato di Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA Approvato in data con deliberazione consiliare n. Premesso che la Legge 5 Febbraio 1992 n.

Dettagli

ALLA SEGRETERIA CENTRALE PIAZZA DEL GRILLO N.1 OO184 ROMA 06 65596438/445

ALLA SEGRETERIA CENTRALE PIAZZA DEL GRILLO N.1 OO184 ROMA 06 65596438/445 TESS.N RAGGR.TO GRUPPO DATA ISCR. QUALIFICA QUADRO RISERVATO ALLA DIREZIONE NAZIONALE ALLA SEGRETERIA CENTRALE PIAZZA DEL GRILLO N.1 OO184 ROMA 06 65596438/445...IL... SOTTOSCRITT. NAT...A... IL. RESIDENTE

Dettagli

STATUTO NAZIONALE CENTRO DI AZIONE GIURIDICA (Ce.A.G.) Il Centro di Azione Giuridica ha sede in Roma, Via Salaria n.

STATUTO NAZIONALE CENTRO DI AZIONE GIURIDICA (Ce.A.G.) Il Centro di Azione Giuridica ha sede in Roma, Via Salaria n. STATUTO NAZIONALE CENTRO DI AZIONE GIURIDICA (Ce.A.G.) DI LEGAMBIENTE ONLUS Approvato il 14.04.2013 ART. 1. Organizzazione e sede del Ce.A.G. Il Centro di Azione Giuridica ha sede in Roma, Via Salaria

Dettagli

(approvato dal Consiglio Direttivo della Fondazione Corpo Italiano di Soccorso dell Ordine di Malta CISOM con Deliberazione del 30 maggio 2013)

(approvato dal Consiglio Direttivo della Fondazione Corpo Italiano di Soccorso dell Ordine di Malta CISOM con Deliberazione del 30 maggio 2013) (approvato dal Consiglio Direttivo della Fondazione Corpo Italiano di Soccorso dell Ordine di Malta CISOM con Deliberazione del 30 maggio 2013) ROMA, maggio 2013 1 PREMESSA CAPO I - CISOM E SUA NATURA...

Dettagli

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI Articolo 1 (Funzioni) 1.1 La Cassa conguaglio per il settore elettrico,

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI C O M U N E D I D E R U T A PROVINCIA DI PERUGIA REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI. Art. 1 Istituzione.. Art. 2 Attribuzioni.. CAPO II ORGANI DELLA

Dettagli

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE È costituita dal 1908 l Unione delle Province d Italia (U.P.I.). Essa ha sede in Roma.

Dettagli

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA Articolo 1. Denominazione e sede. Su iniziativa dell Associazione R.E TE. Imprese Italia è costituita la Fondazione R.E TE. Imprese Italia, con sede in Roma.

Dettagli

R E G O L A M E N T O

R E G O L A M E N T O COMUNE DI VENZONE UDINE PROVINCIA DI ************************************************************************************************ R E G O L A M E N T O PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL GRUPPO

Dettagli

UNIONE DEI COMUNI LOMBARDA DELLA VALLETTA Provincia di Lecco. Regolamento del Gruppo Intercomunale di Volontari di Protezione Civile della Valletta

UNIONE DEI COMUNI LOMBARDA DELLA VALLETTA Provincia di Lecco. Regolamento del Gruppo Intercomunale di Volontari di Protezione Civile della Valletta UNIONE DEI COMUNI LOMBARDA DELLA VALLETTA Provincia di Lecco Regolamento del Gruppo Intercomunale di Volontari di Protezione Civile della Valletta APPROVATO CON DELIBERAZIONE DELL ASSEMBLEA DELL UNIONE

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA REGOLAMENTO CENTRO DI SICUREZZA STRADALE (DISS) (Centro Universitario ai sensi dell art.6 del Regolamento per l Istituzione ed il funzionamento dei Centri Universitari,

Dettagli

PIANO PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

PIANO PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PIANO PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE INDICE Art. 1 Costituzione e finalità del Gruppo Comunale di Protezione Civile. Pag. 3 Art. 2 Criteri di iscrizione ed ammissione.pag.

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA ANZIANI

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA ANZIANI COMUNE DI CARRARA Decorato di Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO DELLA CONSULTA ANZIANI Approvato in data con deliberazione consiliare n. 1. E istituita la Consulta Anziani. Art. 1 ISTITUZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI dell AISLA Onlus Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica Organizzazione non lucrativa di utilità sociale Indice Titolo

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE COMUNE DI GARGNANO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE - appendice al regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi - (Approvato

Dettagli

C.C.V. BS REGOLAMENTO

C.C.V. BS REGOLAMENTO ALLEGATO PROVINCIA DI BRESCIA COMITATO DI COORDINAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA PROTEZIONE CIVILE C.C.V. BS REGOLAMENTO Art. 1 Costituzione Le Organizzazioni presenti sul territorio

Dettagli

REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA. (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo)

REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA. (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo) REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo) Art. 1 Oggetto, denominazione e sede Il presente regolamento

Dettagli

Articolo 1 Composizione

Articolo 1 Composizione Regolamento interno di organizzazione per il funzionamento della Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell infanzia e dell adolescenza Istituita dall art. 3, comma 7, della legge 12 luglio

Dettagli

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI Allegato A NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI Articolo 1 (Funzioni) 1.1 La Cassa conguaglio per il settore

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012 REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012 Entrato in vigore il 2.11.2012 INDICE Art. 1 Istituzione Art. 2 Finalità Art.

Dettagli

COMUNE DI ESCALAPLANO

COMUNE DI ESCALAPLANO COMUNE DI ESCALAPLANO Provincia di Cagliari STATUTO CONSULTA GIOVANI DI ESCALAPLANO CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI FONTI NORMATIVE Le disposizioni contenute nel presente statuto trovano il loro

Dettagli

REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI

REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI Art. 1 FUNZIONI E SEDE 1. Il Settore Giovanile Minibasket e Scuola (SGMS) costituisce un organismo tecnico di settore

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 4 ottobre 2007 Premessa: Per i candidati Operatori Sportivi Volontari sono previsti i seguenti momenti corsuali:

Dettagli

Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University

Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University TITOLO I AMBITO DI APPLICAZIONE E FUNZIONI Art. 1 Ambito di applicazione 1.

Dettagli

Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO

Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO ART.1 - Denominazione e ambiti di rappresentanza Nell ambito dell Associazione Provinciale Albergatori di Milano di seguito Apam - è costituito

Dettagli

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI Regolamento Regolamento del Comitato Controllo e Rischi Data approvazione: 16/01/2007 Ultima modifica: 08/11/2012 Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Emanato con D.R. n. 686 del 29 novembre 2010 Entrato in vigore il 1 dicembre

Dettagli

COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO

COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO Titolo I Denominazione, Funzionamento, Sede, Scopo, Durata Art. 1 - Denominazione Nell ambito dell Associazione Italiana Cultura Qualità

Dettagli

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Art.1 RIFERIMENTI ALLO STATUTO COMUNALE 1 Il presente Regolamento si ispira al Titolo III

Dettagli

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA VALUTAZIONE DEL PERSONALE E FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE Approvato con deliberazione G.C. n. 45 del 27-02-2007 Modificato con deliberazione

Dettagli

Comitato di Coordinamento

Comitato di Coordinamento Coomitaatoo t ddi i Coooorddi r i nnaamenntoo e t ddeel llee Orrggaannizzzaazioonni i z zi i ddi i Vooloonntaarri l t i aatoo t ddellaa PPrrootezioonnee Civvili ill ee Reggoolaameenntoo e l t Art. 1 Premessa

Dettagli

STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE

STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Approvato con deliberazione C.C. n. 11 del 24 febbraio 2005 e modificato con deliberazione C.C. n. 55 del 20 dicembre 2006 STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL

Dettagli

Comune di Guiglia Provincia di Modena

Comune di Guiglia Provincia di Modena Comune di Guiglia Provincia di Modena Regolamento Comunale di volontari di Protezione Civile Art.1 (Oggetto e Finalità) Oggetto del presente Regolamento è la costituzione e l organizzazione di una struttura

Dettagli

COMUNE DI LONDA Provincia di Firenze REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

COMUNE DI LONDA Provincia di Firenze REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale N. 35 del 29.04.2010 1 INDICE ART. 1: Oggetto del regolamento ART. 2: Valorizzazione della partecipazione

Dettagli

ENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI

ENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI ENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI REGOLAMENTO COMMISSIONE NAZIONALE FORMAZIONE SICUREZZA LAVORO VISTO lo Statuto

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE LEND TRENTO

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE LEND TRENTO STATUTO DELL ASSOCIAZIONE LEND TRENTO Art 1 Denominazione e sede dell associazione 1. È costituita l Associazione culturale e professionale degli operatori delle istituzioni scolastiche e formative lend

Dettagli

C I T T À DI SURBO Provincia di Lecce ~~~~~~o~~~~~~

C I T T À DI SURBO Provincia di Lecce ~~~~~~o~~~~~~ C I T T À DI SURBO Provincia di Lecce ~~~~~~o~~~~~~ REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO AUSILIARIO VOLONTARIO - Approvato con deliberazione C.C. n. 7 del 01.03.2013 - Modificato con deliberazione C.C. n.

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI

STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 - L Associazione L Associazione GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo (GIOVANI

Dettagli

Comune di Nembro Provincia di Bergamo REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE. Pagina 1 di 6

Comune di Nembro Provincia di Bergamo REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE. Pagina 1 di 6 Comune di Nembro Provincia di Bergamo REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Pagina 1 di 6 ART. 1 È costituito presso la sede municipale il GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO

Dettagli

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO REGOLAMENTO (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO 1.1 Il presente regolamento si propone di organizzare l operatività di ITALA MOTORE D IMPRESA nell

Dettagli

STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA. È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli

STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA. È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA ART. 1 - DENOMINAZIONE È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli articoli 36, 37 e 38 del Codice Civile e alle indicazioni

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Città di Racconigi ASSESSORATO ALLE POLITICHE GIOVANILI COMUNE DI RACCONIGI REGOLAMENTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Approvato con deliberazione C.C. n. 42 del 25.10.2011 1 Art. 1 - Istituzione È

Dettagli

STATUTO CONSULTA GIOVANILE COMUNALE COMUNE DI ORISTANO. Comuni de Aristanis

STATUTO CONSULTA GIOVANILE COMUNALE COMUNE DI ORISTANO. Comuni de Aristanis COMUNE DI ORISTANO Comuni de Aristanis STATUTO CONSULTA GIOVANILE COMUNALE (APPROVATO CON DELIBERA C.C. N. 21 DEL 06.03.2008) (MODIFICATO CON DELIBERA C.C. NR. 8 DEL 10.03.2009). I N D I C E CAPO I NORME

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Elaborazione Ufficio Servizi Culturali Ottobre 2007 INDICE Art. 1 Principi ispiratori Art. 2 Consulta delle Associazioni Art. 3 Finalità ed attività Art. 4

Dettagli

COMITATO UNICO di GARANZIA (C.U.G.)

COMITATO UNICO di GARANZIA (C.U.G.) COMITATO UNICO di GARANZIA (C.U.G.) REGOLAMENTO di ISTITUZIONE e FUNZIONAMENTO del COMITATO UNICO di GARANZIA (CUG) per le PARI OPPORTUNITA, la VALORIZZAZIONE del BENESSERE di CHI LAVORA e CONTRO le DISCRIMINAZIONI

Dettagli

STATUTO NAZIONALE. Art. 1 COSTITUZIONE

STATUTO NAZIONALE. Art. 1 COSTITUZIONE GRUPPO GIOVANI SPEDIZIONIERI STATUTO NAZIONALE Art. 1 COSTITUZIONE Nell ambito della e su iniziativa della stessa è costituito con sede in Milano il Gruppo Giovani Spedizionieri, di seguito denominato

Dettagli

1) E costituita, con sede in Trescore Balneario, via dell Albarotto. una associazione di volontariato senza scopi di lucro, per fini di

1) E costituita, con sede in Trescore Balneario, via dell Albarotto. una associazione di volontariato senza scopi di lucro, per fini di STATUTO COSTITUZIONE E SCOPI 1) E costituita, con sede in Trescore Balneario, via dell Albarotto una associazione di volontariato senza scopi di lucro, per fini di solidarietà e con durata illimitata,

Dettagli

STATUTO AMICIZIA MISSIONARIA ONLUS. Art.1

STATUTO AMICIZIA MISSIONARIA ONLUS. Art.1 STATUTO AMICIZIA MISSIONARIA ONLUS Art.1 E costituita ai sensi degli articoli 36, 37 e 38 del Codice civile, nonchè del D. Lgs. 4 dicembre 1997 n. 460, una associazione denominata AMICIZIA MISSIONARIA

Dettagli

COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE

COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE INDICE: ARTICOLO 1: ARTICOLO 2: ARTICOLO 3: ARTICOLO 4: ARTICOLO 5: ARTICOLO 6: ARTICOLO 7 : ARTICOLO

Dettagli

S T A T U T O. Art. 1 COSTITUZIONE ASSOCIAZIONE

S T A T U T O. Art. 1 COSTITUZIONE ASSOCIAZIONE S T A T U T O Art. 1 COSTITUZIONE ASSOCIAZIONE 1) In attuazione dell articolo 46 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto degli Enti pubblici non economici stipulato il 6 luglio 1995,

Dettagli

REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D.

REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. COMUNE DI CARUGATE PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. DEL COMUNE DI CARUGATE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N. 62 DEL 25/07/2007 ART. 1 Il Comune di Carugate ha attivato,

Dettagli

STATUTO dell ASSOCIAZIONE CANTARE SUONANDO TRENTO. Associazione Cantare Suonando - Onlus

STATUTO dell ASSOCIAZIONE CANTARE SUONANDO TRENTO. Associazione Cantare Suonando - Onlus STATUTO dell ASSOCIAZIONE CANTARE SUONANDO TRENTO Approvato il 08.01.1997 Prima modifica: 23.06.1998 Seconda modifica: 23.06.2001 Terza modifica: 01.05.2005 Associazione Cantare Suonando - Onlus Articolo

Dettagli

COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE

COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE Approvato con Delibera Consiglio comunale n 24 del 25-06-2013 INDICE Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE

REGOLAMENTO COMUNALE REGOLAMENTO COMUNALE PER LA ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA E ASSISTENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE del COMUNE DI CORATO (Regolamento approvato con deliberazione di C.C.

Dettagli

COMUNE DI SANT ILARIO D ENZA (Provincia di Reggio Emilia) REGOLAMENTO DEL SERVIZIO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

COMUNE DI SANT ILARIO D ENZA (Provincia di Reggio Emilia) REGOLAMENTO DEL SERVIZIO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI SANT ILARIO D ENZA (Provincia di Reggio Emilia) REGOLAMENTO DEL SERVIZIO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n 65 del 29 novembre 2004 pubblicata

Dettagli

STATUTO Piccola Famiglia onlus (versione definitiva 18 gennaio 2012)

STATUTO Piccola Famiglia onlus (versione definitiva 18 gennaio 2012) STATUTO Piccola Famiglia onlus (versione definitiva 18 gennaio 2012) Art. 1 E costituita una associazione denominata La Piccola Famiglia Organizzazione non lucrativa di Utilità Sociale la cui denominazione

Dettagli

IL DIRETTORIO DELLA BANCA D ITALIA

IL DIRETTORIO DELLA BANCA D ITALIA REGOLAMENTO DEL 18 LUGLIO 2014 Regolamento per l organizzazione e il funzionamento della Unità di Informazione Finanziaria per l Italia (UIF), ai sensi dell art. 6, comma 2, del d.lgs. 21 novembre 2007,

Dettagli

4.5) ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SULLE FIBROSI POLMONARI E MALATTIE RARE DEL POLMONE. ESPRIME

4.5) ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SULLE FIBROSI POLMONARI E MALATTIE RARE DEL POLMONE. ESPRIME I DIVISIONE 4.5) ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SULLE FIBROSI POLMONARI E MALATTIE RARE DEL POLMONE. OMISSIS ESPRIME parere favorevole alla istituzione del Centro Interdipartimentale

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Visto l articolo 2120 del codice civile; Visto il decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, ed, in particolare, gli articoli 8, concernente l espressione della volontà del lavoratore circa la destinazione

Dettagli

Art.1 Costituzione Art.2 Obiettivi Art.3 Ammissione Art.4 Dirigenti Art.5 Addestramento Art.6 Struttura Art.7 Emergenza Art.8 Doveri Art.

Art.1 Costituzione Art.2 Obiettivi Art.3 Ammissione Art.4 Dirigenti Art.5 Addestramento Art.6 Struttura Art.7 Emergenza Art.8 Doveri Art. CITTA DI ALCAMO Provincia di Trapani REGOLAMENTO COMUNALE DEL GRUPPO VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE (Deliberazione Consiliare n.100 del 7 ottobre 2005) PROTEZIONE CIVILE COMUNALE 1 Art.1 Costituzione Art.2

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona ISTITUZIONE DEL SERVIZIO DI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE -ADOZIONE REGOLAMENTO-

Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona ISTITUZIONE DEL SERVIZIO DI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE -ADOZIONE REGOLAMENTO- Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona ISTITUZIONE DEL SERVIZIO DI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE -ADOZIONE REGOLAMENTO- ART.1 E costituito il Gruppo denominato Gruppo Comunale Volontari

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (P.T.T.I.) 2015 2017 1. Introduzione: organizzazione e funzioni dell amministrazione. La trasparenza costituisce strumento di prevenzione e contrasto

Dettagli

(Approvato con deliberazione C.P. n. 39 del 2002)

(Approvato con deliberazione C.P. n. 39 del 2002) R E G O L A M E N T O P E R I L F U N Z I O N A M E N T O D E L L A L B O A U T O T R A S P O R T A T O R I D I C O S E P E R C O N T O T E R Z I D E L L A P R O V I N C I A D I F R O S I N O N E (Approvato

Dettagli

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE Provincia di Vicenza REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE COMITATO VOLONTARIO PROTEZIONE CIVILE MONTECCHIO MAGGIORE Via del Vigo 336075 Montecchio Maggiore

Dettagli

UNIONE POPOLARE CRISTIANA STATUTO

UNIONE POPOLARE CRISTIANA STATUTO UNIONE POPOLARE CRISTIANA STATUTO Art.1 E costituita, ai sensi degli artt. 18 e 49 della Costituzione, e dell art. 36 e ss. del Codice Civile, l Associazione UNIONE POPOLARE CRISTIANA (UPC), successivamente

Dettagli

REGOLAMENTO SUL- L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO COMUNALE DI VA- LUTAZIONE NU- CLEO DI VALUTA- ZIONE

REGOLAMENTO SUL- L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO COMUNALE DI VA- LUTAZIONE NU- CLEO DI VALUTA- ZIONE COMUNE DI CARTURA PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO SUL- L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO COMUNALE DI VA- LUTAZIONE NU- CLEO DI VALUTA- ZIONE Approvato con deliberazioni della Giunta Comunale

Dettagli

COMUNE DI VIGONE. Provincia di Torino REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE

COMUNE DI VIGONE. Provincia di Torino REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI VIGONE Provincia di Torino REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 40 DEL 27 LUGLIO 2005 1

Dettagli

Associazione Nazionale tra Imprenditori di Piattaforme di Distribuzione STATUTO SOCIALE. Roma, 22 giugno 2012 INDICE

Associazione Nazionale tra Imprenditori di Piattaforme di Distribuzione STATUTO SOCIALE. Roma, 22 giugno 2012 INDICE Associazione Nazionale tra Imprenditori di Piattaforme di Distribuzione STATUTO SOCIALE Roma, 22 giugno 2012 INDICE Art. 1) Art. 2) Art. 3) Art. 4 ) Art. 5) Art. 6) Art. 7) Art. 8) Art. 9) Art. 10) Art.

Dettagli

Consulta Regionale Volontariato di Protezione Civile

Consulta Regionale Volontariato di Protezione Civile Consulta Regionale Volontariato di Protezione Civile Regolamento Approvato nell Assemblea Generale del 20 Aprile 2002 1 Consulta regionale volontariato di protezione civile REGOLAMENTO Art. 1 (Oggetto

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del

Dettagli

Fondazione Istituto Andrea Devoto

Fondazione Istituto Andrea Devoto Fondazione Istituto Andrea Devoto Istituto di ricerca sulle marginalità e polidipendenze ONLUS Allegato al verbale del Consiglio di Amministrazione del Preambolo. Ai sensi dell articolo 11, lettera m e

Dettagli

VISTO l articolo 87, quinto comma, della Costituzione; VISTO l articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400;

VISTO l articolo 87, quinto comma, della Costituzione; VISTO l articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400; VISTO l articolo 87, quinto comma, della Costituzione; VISTO l articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400; VISTA la legge 17 dicembre 2010, n. 227, recante disposizioni concernenti la definizione

Dettagli

REGOLAMENTO DEL TAVOLO DEL VOLONTARIATO, AI SENSI DELL ART. 3 COMMA 4, LETTERA G) DELLO STATUTO COMUNALE

REGOLAMENTO DEL TAVOLO DEL VOLONTARIATO, AI SENSI DELL ART. 3 COMMA 4, LETTERA G) DELLO STATUTO COMUNALE APPROVATO CON DELIBERA CONSILIARE N. 64 DEL 30/07/2003 REGOLAMENTO DEL TAVOLO DEL VOLONTARIATO, AI SENSI DELL ART. 3 COMMA 4, LETTERA G) DELLO STATUTO COMUNALE ART. 1 - FINALITÀ Il Comune di Castel Maggiore,

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire (Allegato a) STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire Sulle orme di Karol Titolo I Costituzione e Scopi Art. 1. E costituita l Associazione denominata Vds Voglia di stupire con sede presso parrocchia

Dettagli

COMUNE DI ANZANO DI PUGLIA

COMUNE DI ANZANO DI PUGLIA COMUNE DI ANZANO DI PUGLIA Provincia di Foggia REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 13 in data 04.06.2015

Dettagli

FONDAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA ONLUS STATUTO

FONDAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA ONLUS STATUTO Fondazione Italiana Sclerosi Multipla - Onlus Via Operai 40-16149 Genova fism@aism.it Art. 1 - È costituita per volontà dell Associazione Italiana Sclerosi Multipla con sede in Roma una fondazione sotto

Dettagli

Statuto dell Organizzazione di Volontariato Associazione

Statuto dell Organizzazione di Volontariato Associazione ALLEGATO 2 (SCHEMA TIPO) Statuto dell Organizzazione di Volontariato Associazione Art. 1 Costituzione e Sede E costituita ai sensi dell art. 36 e seguenti del C.C., l Organizzazione di Volontariato denominata,

Dettagli

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili

Dettagli

Regolamento per il Servizio di Volontariato di Difesa Ambientale e controllo, deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti

Regolamento per il Servizio di Volontariato di Difesa Ambientale e controllo, deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti Comune di Monteforte Irpino PROVINCIA DI AVELLINO Settore Ambiente Regolamento per il Servizio di Volontariato di Difesa Ambientale e controllo, deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti ^^^^

Dettagli

REGOLAMENTO AZIENDALE DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE

REGOLAMENTO AZIENDALE DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE PUGLIA AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI FOGGIA REGOLAMENTO AZIENDALE DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE Articolo 1 Costituzione

Dettagli

Statuto. Servizio Cure a Domicilio del Luganese

Statuto. Servizio Cure a Domicilio del Luganese Statuto Servizio Cure a Domicilio del Luganese CAPITOLO 1 Scopo, sede e durata Denominazione Art. 1 Con la denominazione Servizio cure a domicilio del Luganese - SCuDo è costituita a Lugano un Associazione

Dettagli

CITTA DI BRA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONSULTA DEL VOLONTARIATO. 1) E istituita nel Comune di Bra la Consulta Comunale del Volontariato.

CITTA DI BRA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONSULTA DEL VOLONTARIATO. 1) E istituita nel Comune di Bra la Consulta Comunale del Volontariato. CITTA DI BRA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONSULTA DEL VOLONTARIATO Art. 1 - Istituzione 1) E istituita nel Comune di Bra la Consulta Comunale del Volontariato. Art. 2 Attribuzioni 1) La Consulta Comunale

Dettagli

ORGANISMO FORENSE DI MEDIAZIONE E ARBITRATO DI URBINO ORDINE DEGLI AVVOCATI DI URBINO STATUTO

ORGANISMO FORENSE DI MEDIAZIONE E ARBITRATO DI URBINO ORDINE DEGLI AVVOCATI DI URBINO STATUTO ORGANISMO FORENSE DI MEDIAZIONE E ARBITRATO DI URBINO ORDINE DEGLI AVVOCATI DI URBINO STATUTO ****** ****** TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Art.1 (Costituzione) Ai sensi dell art.18 del Decreto Legislativo

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale.

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PIEMONTE N. 48 del

Dettagli

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE COMUNE DI GHISALBA (Provincia di Bergamo) Approvato con Delibera di Giunta Comunale n. 111 del 13/10/2014 REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE 1 Sommario Art. 1 -

Dettagli

STATUTO DELLA CONSULTA PER LE POLITICHE GIOVANILI TITOLO I COSTITUZIONE. CAPO I Istituzione e insediamento

STATUTO DELLA CONSULTA PER LE POLITICHE GIOVANILI TITOLO I COSTITUZIONE. CAPO I Istituzione e insediamento STATUTO DELLA CONSULTA PER LE POLITICHE GIOVANILI TITOLO I COSTITUZIONE Istituzione e insediamento Art. 1 Istituzione La Consulta per le politiche giovanili è istituita dal Comune di Floridia con deliberazione

Dettagli

REGOLAMENTO CLUB GIOVANI SOCI BCC CENTROMARCA BANCA

REGOLAMENTO CLUB GIOVANI SOCI BCC CENTROMARCA BANCA REGOLAMENTO CLUB GIOVANI SOCI BCC CENTROMARCA BANCA Il Consiglio di amministrazione della Banca di Credito Cooperativo CentroMarca Banca [qui di seguito per brevità la Banca ] ha deliberato il seguente

Dettagli

COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona

COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA E ASSISTENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI SPOTORNO APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. 10 DEL

Dettagli

STATUTO. <<Moramora, destinazione Madagascar>>

STATUTO. <<Moramora, destinazione Madagascar>> STATUTO Associazione di promozione sociale ART. 1 (Denominazione e sede) 1. E costituita, nel rispetto del Codice Civile e della normativa in materia, l associazione

Dettagli

Art. 1 1 Educazione sanitaria motoria e sportiva e tutela sanitaria delle attività sportive

Art. 1 1 Educazione sanitaria motoria e sportiva e tutela sanitaria delle attività sportive LEGGE REGIONALE 30 novembre 1981, n. 66 Norme per la promozione dell educazione sanitaria motoria e sportiva e per la tutela sanitaria delle attività sportive. (B.U.R. 2 Dicembre 1981, n. 48, 1 suppl.

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI. Art. 1 - Fonti

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI. Art. 1 - Fonti REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI Art. 1 - Fonti 1. Il presente Regolamento disciplina la composizione, la durata e le modalità di funzionamento del Collegio dei Revisori

Dettagli

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE NIBBIOLA

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE NIBBIOLA CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE E NIBBIOLA Ai sensi dell art. 30 del D.Lgs. 267/2000 Allegato alla deliberazione

Dettagli