UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA DI SCIENZE MOTORIE

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1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA DI SCIENZE MOTORIE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE MOTORIE n. matricola VARIAZIONI DELLA DIDATTICA E DELLA TATTICA PALLAVOLISTICA IN ETÀ GIOVANILE ED EVOLUTA A FRONTE DELLE MODIFICHE REGOLAMENTARI DEGLI ULTIMI DIECI ANNI. PROSPETTIVE FUTURE. Tesi di laurea in TEORIA TECNICA E DIDATTICA DEGLI SPORT DI SQUADRA Relatore prof. PERINI RODOLFO Correlatore prof. MENARINI MAURIZIO Presentata da MOROSO MATTIA Anno Accademico

2 Cenni storici Giochi con la palla che hanno una qualche attinenza con la moderna pallavolo sono storicamente documentati fin dai tempi antichi. Già i Greci infatti praticavano la palla piccola di dimensione massima che risultava molto simile all odierna pallavolo in quanto due squadre si alternavano nel ruolo statico dell effettuare la battuta con lo scopo di mettere in gioco la palla mediante un lancio, ed in quello più dinamico di ricezione della battuta stessa seguita da contrattacco e rinvio. Altro gioco greco di interesse era l urania che consisteva nel lanciare la palla piccola verso il cielo e nel ripetere tale azione con l uso delle mani: i praticanti più abili colpivano l attrezzo in volo con salti ed acrobazie simili a quelle che si possono ammirare al giorno d oggi negli schiacciatori. Anche i Romani, in accordo con lo spirito dei giochi greci, si dilettavano con un passatempo molto simile al moderno gesto tecnico del palleggio, chiamato arenaria : i giocatori erano disposti in cerchio ed avevano lo scopo di mantenere il più possibile in volo l attrezzo mediante rinvii a due mani. Nell Europa medievale si era molto diffuso il ludus pilae cum palma o jeu de paume che consisteva nel respingere con le mani la palla in campo avversario senza farla cadere: i confini del terreno di gioco erano segnati da una rete o da funi e le due squadre partecipanti si trovavano divise da un muro, un cespuglio, una corda o un filare di viti basse. Questo gioco medievale dall Italia si trasferisce in Francia dove nel Settecento diventa il passatempo preferito della nobiltà ed assume il lezioso nome di Minonette, probabilmente derivante dal termine francese minou che significa micio, a causa dell agilità richiesta. Dalla Francia alla Germania, nell Ottocento la gioventù tedesca praticava il Faustball (palla pugno) che risultava decisamente 1

3 simile al gioco odierno della pallavolo con la differenza sostanziale che nel faustball la palla poteva rimbalzare a terra fino a due volte mentre al giorno d oggi la palla viene giocata al volo: i punti in comune più rilevanti comunque sono la dislocazione delle due squadre su campi opposti, la presenza di una barriera che li divide, e l uso delle mani per effettuare il palleggio. Il merito della creazione della pallavolo va però attribuito allo statunitense William G. Morgan, insegnante di educazione fisica presso un istituto della Y.M.C.A. (Young Men s Christian Association) di Holyoke nel Massachussets. Morgan, uomo alto e di corporatura massiccia, era appassionato di atletica pesante e di rugby ed aveva sperimentato il gioco oggetto dei propri studi con i suoi studenti di Holyoke: il 6 febbraio 1896 si tenne una dimostrazione pratica e Morgan fece scendere in campo i suoi allievi di fronte ai colleghi ed al preside del collegio di Springfield ma l esito di tale esibizione fu tutt altro che esaltante perché le squadre erano composte da elementi poco agili e dunque inadatti a fornire una prova di autentica qualità atletica. Entusiasta della dimostrazione rimase invece il dottor Alfred Halstead che decise di collaborare con Morgan per migliorare la sua creazione: a tale proposito si decise di iniziare dal nome del gioco che Morgan aveva chiamato Minonette e che assunse invece il nome definitivo di Volleyball che era decisamente più virile (volley in inglese significa infatti raffica, colpo violento e perciò la nuova denominazione suona letteralmente come palla colpita violentemente ). Da quel momento in poi il volleyball conosce il suo sviluppo in tutta l America iniziando dalle città del Massachussets e del New England per poi proseguire in Canada, Cuba, Brasile, Uruguay, Messico ed Argentina. Il boom di questo nuovo gioco è inarrestabile ed ovunque vengono costituite squadre, allestiti campi di gioco ed organizzati piccoli campionati cittadini su scala locale. 2

4 In oriente la diffusione del volleyball inizia nel 1898 per opera di Elwood Brown, direttore specializzato in educazione fisica dell Y.M.C.A. di Manila, nelle Filippine. Brown capì subito che le caratteristiche fisiche degli asiatici si adattavano alla perfezione alle qualità richieste dal nuovo sport ed incoraggiò dunque la sostituzione delle abituali sfide di football americano tra indigeni e soldati americani di stanza nelle Filippine con incontri di pallavolo, offrendo così la possibilità agli asiatici di ottenere una rivincita sui robusti soldati americani. Da allora il volleyball diventa popolare in tutta l Asia: per primi vi si applicano con entusiasmo i cinesi, poi i coreani ed infine i giapponesi per i quali tuttora è sport nazionale. L'arrivo della pallavolo in Europa si accompagna ai tragici eventi del primo conflitto mondiale: le prime reti per la pallavolo furono infatti quelle appese lungo le coste della Bretagna e della Normandia dai soldati americani sbarcati in Francia. Malgrado la forte concorrenza dello sport più popolare in gran parte del vecchio continente, il calcio, al termine della guerra la pallavolo cominciò ad espandersi dalla Francia negli altri paesi europei: Olanda, Spagna, Belgio, Portogallo, Grecia e Italia per quanto riguarda l'europa occidentale; Cecoslovacchia, Bulgaria, Polonia, Romania e soprattutto Russia per quella orientale. Nell'allora Unione Sovietica il successo della pallavolo è travolgente, anche per effetto del clima rigido che favorisce gli sport praticabili al coperto: nell'arco di pochi anni l'urss e le altre compagini dell'europa orientale arrivano ai massimi livelli mondiali, al pari dei giapponesi e superiori agli stessi americani. A conferma di ciò sta il fatto che l Oriente ospitò i primi regolari campionati a partire dal 1913 mentre gli Stati Uniti ne organizzarono solo dal La tappa fondamentale per lo sviluppo del nuovo sport è datata 1947 poiché viene organizzato il primo Congresso Mondiale di pallavolo con approvazione del primo regolamento internazionale e la fondazione della Federazione Internazionale VolleyBall (FIVB). 3

5 Il 1955 segna invece la pietra miliare per lo sport in Italia perché la FIPAV (Federazione Italiana PallAVolo), fondata già nel 1946 al Congresso di Bologna, viene riconosciuta e diventa membro effettivo del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano). Nel 1948 fu organizzato a Roma il primo campionato europeo, vinto dalla nazionale cecoslovacca; l'anno successivo si organizzò a Praga il primo campionato mondiale, in cui la vittoria andò all'unione Sovietica. Dalle Olimpiadi di Tokyo del 1964 la pallavolo entra a far parte delle discipline olimpiche. Per la pallavolo italiana la svolta avviene alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984 in cui la nostra nazionale conquista la medaglia di bronzo dietro ad Unione Sovietica ed USA. Da allora è un susseguirsi di grandi soddisfazioni per il nostro Paese culminate nel 1990 con la conquista, a Rio De Janeiro, del primo titolo mondiale della sua storia. Pallavolo gentiluomini intenti a gonfiare il pallone Incisione, British Museum di Londra 4

6 La pallavolo secondo Morgan Qui di seguito verrà riportato il primo regolamento della pallavolo, datato 1897, e redatto dallo stesso William Morgan: si tratta della traduzione del "Manuale Ufficiale della Lega Atletica delle Associazioni Cristiane dei giovani del Nord America". Il primo volley aveva squadre composte da un numero variabile di atleti, campi in proporzione, soprattutto si giocava su nove inning, come nel baseball. Sebbene inizialmente la nuova disciplina non riscosse grande entusiasmo a causa della scarsa attitudine fisica dei partecipanti, l impressione generale fu subito quella di un gioco che potesse colmare le mancanze di tutti gli altri sport: innanzitutto può essere giocato all aperto ma anche indoor (in palestre al coperto) fornendo una valida alternativa al rugby per l inverno, permette un attività fisica intensa al pari del basketball ma si adatta maggiormente a coloro i quali non desiderano praticare uno sport così rude, e soprattutto si manifesta una nuova caratteristica molto apprezzata, ovvero la totale assenza di contatto fisico. Questo fu il resoconto di Morgan stesso della conferenza: La Pallavolo è un nuovo gioco che sarebbe indicato per luoghi chiusi quali la palestra o la sala per gli esercizi fisici, ma che può anche essere giocato in luoghi all aperto. Il numero di giocatori è illimitato. Il gioco consiste nel tenere una palla in movimento al di sopra di una alta rete, da un lato all altro, e di conseguenza prende spunto dalle caratteristiche di altri due giochi: il tennis e la pallamano. Il gioco inizia con un giocatore di una delle due parti che serve la palla al di sopra della rete verso il campo avversario. A quel punto gli avversari, senza permettere alla palla di cadere a terra, la rimandano indietro, e così via, avanti e indietro, finché una delle due squadre sbagli nel rinviarla o la lasci cadere a terra. Questo è il punto a favore di una squadra, o un servizio fuori 5

7 per quella in battuta. Il gioco è composto da 9 inning, e in ciascuno di questi ogni squadra ha a disposizione un certo numero di servizi, secondo quanto previsto dalle regole. REGOLE 1. Il gioco Il gioco è composto da 9 inning. 2. Gli inning Le regole degli inning mutano a seconda del numero dei giocatori in campo. Quando in ogni campo vi è una sola persona che gioca, vi è un servizio per ogni squadra; quando vi sono due persone che giocano, vi sono due servizi per squadra; quando vi sono tre persone o più che giocano, vi sono tre servizi per squadra. Il giocatore al servizio continua a servire finché la sua squadra non sbaglia il rinvio della palla all altro campo. A turno devono servire tutti gli uomini. 3. Il campo Il campo o il terreno di gioco deve essere di 25 piedi (1 piede: 30,48 cm; 30,48 x 25 = 7,62 m) di larghezza e 50 (30,48 x 50 = 15,24 m) di lunghezza, divisi dalla rete in due campi quadrati di 25 x 25 piedi (7,62 m x 7,62 m). In entrambi i lati, a 4 piedi (circa 1,22 m) dalla rete e parallelamente ad essa deve essere presente una linea che attraversi il campo da una parte all altra, la Dribbling Line (Seconda Linea). I confini del campo devono essere chiaramente marcati da linee, affinché siano visibili da qualsiasi punto del terreno da gioco. NOTA: Le dimensioni del campo possono essere cambiate per venire incontro alle caratteristiche del luogo in cui si svolge la partita. 4. La rete La rete deve essere almeno di 2 piedi (30,48 x 2 = 60,96 cm) di larghezza e 27 piedi (30,48 x 27 = 8,23 m) di lunghezza, e deve 6

8 essere appesa su un asta perpendicolarmente posta almeno un piede (30,48 cm) al di fuori delle linee laterali. Il bordo superiore della rete deve essere a 6 piedi (30,48 x 6 = 182,88 cm) e sei pollici (2,54 x 6 = 15,24 cm) (182, ,24 = 198,12 cm) dal pavimento. 5. La palla La palla deve essere una camera d aria di gomma coperta con pelle o tela. Deve misurare non meno di 25 (63,5 cm) e non più di 27 (68,58 cm) pollici (2,54 cm) di circonferenza, e deve pesare non meno di 9 (279,9315 g) e non più di 12 (373,242 g) once (1 oncia = 31,1035 g). 6. Uomo in battuta e servizio L uomo in battuta deve tenere un piede sulla linea di fondo. La palla deve essere battuta con un una mano. Ha a sua disposizione due servizi o due tentativi di servizio per inviare la palla all interno del campo degli avversari (come avviene nel tennis). La palla battuta al servizio può colpire un punto qualsiasi del terreno di gioco avversario. Deve inoltre venir battuta almeno a 10 piedi (3,048 m) in altezza, e non è permesso il palleggio. Se un servizio colpisse la rete, ma dopo essere stato colpito da un altro giocatore della stessa squadra, verrà ritenuto valido se va nel campo avversario, ma al contrario, se va fuori campo, l uomo in battuta non avrà più a disposizione un secondo tentativo. 7. Il punto Ogni servizio valido non rinviato o ogni palla in gioco che non venga rinviata dal lato ricevente conta come un punto per la squadra a servizio. Una squadra può ottenere un punto solo quando è al servizio e, se sbaglia nel rinviare la palla nell altro campo, chi è al servizio viene messo fuori. 8. Net ball (Palla a rete) Fatta esclusione del primo tentativo di servizio, se durante il gioco il pallone tocca la rete, viene chiamato Net ball, ed è equivalente al mancato rinvio, pertanto è a favore della squadra avversaria. 7

9 La palla che tocca la rete al primo tentativo di servizio deve essere chiamata dead (morta), e vale come un tentativo. 9. Line ball ( palla di linea) È una palla che colpisce la linea di delimitazione del campo. È equivalente a una palla fuori, e pertanto vale allo stesso modo. 10. Il gioco e i giocatori Può giocare il numero di giocatori più consono allo spazio del campo da gioco. Un giocatore deve essere in grado di coprire intorno ai 10 piedi quadrati (10 x 10 piedi = 3,048 m 2 ). Se durante il gioco uno qualsiasi dei giocatori dovesse toccare la rete, afferrare o trattenere per un istante la palla, si ferma il gioco e conta un punto per gli avversari. Se la palla dovesse toccare un oggetto differente dal suolo e dovesse rimbalzare di nuovo nel campo da gioco, è ancora in gioco. Il palleggio serve per far rimanere la palla in gioco tutto il tempo possibile facendola rimbalzare. Quando si fa rimbalzare la palla nessun giocatore deve oltrepassare la Seconda Linea, poiché questo metterebbe la palla fuori gioco e conterebbe un punto contro la sua squadra. Qualsiasi giocatore che, a parte il capitano, si rivolge all arbitro o denigra lui o altri giocatori della squadra opposta, può venire squalificato, e la sua squadra dovrà pertanto giocare senza di lui o un sostituto, o dare forfait. Suggerimenti e aiuti per giocare Colpire la palla con entrambe le mani. Cercare punti lasciati scoperti dalla difesa avversaria. Fare gioco di squadra; coprire il proprio spazio. Passarsi la palla tra i propri compagni di squadra quando possibile. Seguire costantemente il gioco, specialmente quello della squadra opposta. 8

10 Pallavolo: cronologia dell evoluzione 1900 si stabilisce che una partita sia vinta quando una squadra si aggiudica due set che terminano ciascuno a ventuno punti; la rete è portata a 213 cm si stabilisce la rotazione obbligatoria dei giocatori durante la partita (gli asiatici ignorano questa regola), la rete si alza a 228 cm. Il numero di giocatori rimane variabile a seconda della nazione in cui si gioca la rete si alza ulteriormente a 244 cm; la misura del campo di gioco diventa 18,28 x 10,66 m; le squadre sono composte da sei giocatori; ogni set termina a quindici punti; la partita si gioca al meglio di due set su tre s introduce la linea centrale per evitare le continue invasioni di campo il numero dei tocchi per rinviare la palla nel campo avversario è limitato a tre le misure del campo di gioco diventano 18 x 9 m si stabilisce che per la vittoria di ciascun set sono necessari due punti di distacco dall avversario viene introdotto il fondamentale del muro per contrastare le azioni di attacco pietra miliare per la nascita della pallavolo moderna poiché viene organizzato il Primo Congresso Mondiale di pallavolo nel quale viene approvato il primo regolamento internazionale: le regole europee e quelle americane vengono unificate a Roma si tiene il primo Campionato d Europa di pallavolo 1949 a Praga si disputa il primo Campionato del Mondo di pallavolo il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) riconosce la FIPAV (Federazione Italiana Pallavolo) come proprio membro. 9

11 1957 a Sofia si ha il riconoscimento della pallavolo da parte del CIO (Comitato Internazionale Olimpico) la pallavolo diventa uno sport olimpico a tutti gli effetti ai Giochi di Tokyo; viene permesso il muro invadente e si offre la possibilità a chi fa muro di toccare due volte consecutive la palla viene introdotto l uso delle antenne per delimitare lo spazio di passaggio della palla sopra la rete viene indetta una riunione della FIVB la quale propone due modifiche al regolamento da attuare dopo le olimpiadi del 1976: non sarà più considerato il muro come tocco di squadra, per cui se il muro tocca la palla rimangono altri tre tocchi da poter effettuare, e le antenne dovranno essere collocate esattamente sul prolungamento delle bande laterali per la prima volta fa la sua comparsa alle Olimpiadi di Los Angeles lo schema di gioco 5-1, che prevede un solo palleggiatore, in sostituzione dell usuale il Congresso Mondiale della FIVB introduce nel quinto set il tie-break, che prevede l assegnazione di un punto per ogni azione di gioco, e stabilisce che la chiusura di ciascun set sia al massimo a diciassette punti, anche con un solo punto di vantaggio il Congresso Mondiale della FIVB stabilisce che il quinto set a tie-break deve terminare con un distacco di almeno due punti; agevola inoltre la difesa permettendo il fallo di doppia al primo tocco di squadra purché non sia effettuato in palleggio inizia il periodo più rivoluzionario della pallavolo moderna perché vengono introdotte, da qui in avanti, una serie di modifiche al regolamento: la palla si può colpire con qualsiasi parte del corpo; la zona di battuta viene estesa a tutti i nove metri di fondo campo; viene fischiato fallo sul primo tocco di squadra solo nel caso in cui la palla sia bloccata o lanciata in occasione del Congresso Mondiale vengono apportate ulteriori variazioni al regolamento: la mano, ma anche il piede, può toccare l area di gioco avversaria purché non oltrepassi 10

12 completamente la linea di metà campo; le linee di attacco vengono prolungate di 1,75 metri con linee tratteggiate; il pallone deve essere gonfiato ad una pressione minore per agevolarne il controllo in difesa diventa operativa l introduzione del libero, un giocatore con divisa differente che può sostituire in qualsiasi momento (ma ovviamente a gioco fermo) uno qualunque dei difensori della propria squadra, con la limitazione che egli non può né servire né giocare in prima linea la FIVB approva un cambiamento sostanziale del regolamento: viene abolito il cambio palla ed introdotto un nuovo sistema di attribuzione del punteggio denominato Rally Point System che prevede l attribuzione di un punto per ogni azione; le partite si giocano al meglio dei cinque set ed ognuno di essi termina a venticinque punti, ad eccezione del tie-break conclusivo che finisce a quindici punti. Tutti i set prevedono che per essere conclusi ci sia un distacco di almeno due punti tra le formazioni, senza limiti di punteggio. 11

13 Regole di giuoco: edizione 1952 Risale al 1952, invece, la redazione del documento che verrà proposto qui di seguito, ad opera della Federazione Italiana Pallavolo. Come si può facilmente constatare anche ad uno sguardo veloce, le discordanze tra questo regolamento e quello originale di Morgan sono parecchie e consistenti, frutto di studi e sperimentazioni sul campo, tendenti al miglioramento di questa disciplina sportiva. Premesse A) Le presenti regole di giuoco sono valevoli fino al prossimo Congresso della Federazione internazionale per tutti i Paesi affiliati. B) Esse sono applicabili per le squadre maschili e femminili ad eccezione dell art. 8 (altezza della rete). 12

14 C) Ogni giuocatore deve conoscere le regole di giuoco ed attenersi alle stesse. D) Il giuocatore, durante il giuoco, non può rivolgersi all arbitro che attraverso il proprio capitano. E) Un giuocatore non può disputare più di un incontro internazionale nella stessa giornata. F) I dirigenti non possono intromettersi nelle decisioni dell arbitro. 1) Campo di giuoco e sue definizioni. Il terreno di giuoco è un rettangolo di m 18 x 9 libero da ogni ostacolo per un altezza di 7 m misurata a partire dal suolo. La metà del terreno di giuoco è denominata quadrato di giuoco. La parte del quadrato di giuoco compresa fra la linea centrale e la linea d attacco è denominata zona d attacco : quella tra la linea di attacco e la linea di fondo zona di difesa. Il terreno di giuoco più la zona di rispetto rappresentata dallo spazio intorno al terreno di giuoco formano il campo di giuoco 2) Linee perimetrali. Il terreno di giuoco è delimitato da linee di 5 cm di larghezza tracciate ad un minimo di un metro da ogni ostacolo in campo coperto e di tre metri per i terreni di giuoco in campo scoperto. 3) Linea centrale. La linea centrale, sotto la rete, divide il terreno di giuoco in due quadrati uguali. Tale linea si prolunga sino a raggiungere le linee laterali del terreno di giuoco. 4) Linee d attacco. In ogni quadrato viene tracciata una linea della lunghezza di m 9 e della larghezza di cm 5 parallela alla linea centrale ed a 3 m da questa. 5) Area di battuta. Due tratti di cm 15 per cm 5 delimitano l area di battuta: uno è il proseguimento della linea laterale destra, l altro è tracciato tre metri più a sinistra o, parallelo al primo, sulla linea di fondo. L area di battuta deve avere una profondità minima 13

15 di 3 m, ad eccezione che per i campi coperti nei quali è consentito anche un minimo di 1 m. 6) Pali. Devono essere collocati a distanza di m 1 dal punto di intersezione della linea centrale con le linee laterali. La distanza di un metro va calcolata dal limite esterno delle linee laterali. I pali, possibilmente cilindrici, e di almeno 10 cm di diametro, devono avere un altezza variabile da m 2,55 a m 2,60. 7) Caratteristiche della rete. È alta m 1 e lunga m 9,50. Le maglie hanno il lato di cm 10. Un doppio nastro di tela bianca della larghezza di cm 5 è cucito all estremità superiore. Il nastro è attraversato nella sua lunghezza da un cavo flessibile in acciaio. L estremità inferiore deve essere tesa da un altro cavo, sia in senso longitudinale che verso il basso. 8) Altezza della rete. È di m 2,43 per le squadre maschili e di m 2,24 per le squadre femminili. (Per le squadre ragazzi l altezza è stabilita in m 2,10). La misurazione è effettuata alla distanza di m 3 dalle bande laterali. 9) Bande laterali. Due bande di tela bianca della larghezza di cm 5 sono fissate alla rete perpendicolarmente alle linee laterali del terreno di giuoco. 10) Palla. Deve essere sferica possibilmente a 12 pannelli di circonferenza da 65 a 68,5 cm e del peso da 250 a 300 grammi. La pressione deve essere compresa tra 0,52 e 0,58 kg/cm 2. 11) Ufficiali di gara. Sono: un primo arbitro, un secondo arbitro, un segnapunti, due giudici di linea. 12) Doveri degli ufficiali di gara: a) primo arbitro. Dirige il giuoco e le sue decisioni sono inappellabili; ha autorità su tutti gli ufficiali di gara, giuocatori, allenatori e accompagnatori dall inizio alla fine della gara ed anche durante i periodi di momentanea interruzione del giuoco per qualsiasi ragione o causa. Risolve ogni questione, comprese quelle non specificate nelle regole di giuoco e può annullare le decisioni degli altri 14

16 ufficiali di gara quando ritiene che queste siano errate. Si colloca ad una delle estremità della rete in una posizione che gli consenta di sovrastarla con l occhio di almeno 60 cm. b) secondo arbitro. Sanziona gli sconfinamenti della linea centrale e quelli delle linee d attacco. Calcola la durata di tutte le interruzioni del giuoco, controlla la disciplina degli allenatori e delle riserve, autorizza le sostituzioni dei giuocatori, giudica i falli di rete nella parte inferiore di essa, richiama l attenzione del primo arbitro su ogni gesto antisportivo e lo assiste in tutto quanto questi gli può chiedere. Sorveglia la posizione dei giuocatori in campo all atto della battuta, compresa quella del battitore. Si pone al lato opposto a quello del primo arbitro. c) segnapunti. Si colloca alle spalle del secondo arbitro e registra sul referto arbitrale la sequenza del punteggio, le sospensioni di giuoco richieste e le sostituzioni dei giuocatori. Prima dell inizio del giuoco trascrive i nomi dei giuocatori, delle riserve, fa apporre le firme dei capitani e degli allenatori delle squadre. Dopo il sorteggio trascrive sul referto la posizione dei giuocatori nei quadrati di giuoco. Durante il giuoco controlla che la rotazione avvenga regolarmente, annuncia il cambiamento del campo non appena una delle squadre consegue l ottavo punto nel quindici decisivo. d) giudici di linea. - In numero minimo di due si pongono agli angoli opposti entro la zona di rispetto. Quando la palla cade in prossimità delle linee perimetrali segnalano se la palla è buona o è fuori. 13) Squadra. Completa di riserve non può avere più di dodici giuocatori. 14) Numero dei giuocatori in campo. Deve essere obbligatoriamente di 6 in qualsiasi circostanza. 15

17 15) Tenuta di gara. I giuocatori devono portare sul petto e sul dorso dei numeri alti 15 cm. Il tessuto che compone tali numeri deve essere largo 2 cm. Il capitano deve portare sul petto, lato sinistro, un nastrino di cm 8 x 1,5 di colore diverso da quello della maglia. 16) Numerazione dei giuocatori. I giuocatori devono portare numeri progressivi dall 1 al 12, ma possono disporsi in campo indipendentemente dalla successione numerica. 17) Posizione delle riserve e degli allenatori. Devono sistemarsi entro la zona di rispetto di fronte al primo arbitro. 18) Sorteggio. L arbitro sorteggia per la scelta del terreno o della battuta. Il capitano al quale viene aggiudicato il sorteggio può scegliere la battuta o il quadrato di giuoco. Prima di ogni quindici i capitani delle due squadre devono comunicare al segnapunti l ordine di battuta. 19) Schieramento dei giuocatori. All inizio di ogni quindici i giuocatori devono trovarsi nell ordine di rotazione dato e trascritto sul referto arbitrale. Gli attaccanti sono autorizzati a portarsi dietro la linea d attacco, ma devono sempre trovarsi davanti al corrispondente compagno di seconda linea. 20) Ordine di battuta. È quello col quale i giuocatori mettono in giuoco la palla. 21) Inizio del giuoco. Deve essere effettuato dall area di battuta dal giuocatore di destra della seconda linea. Il battitore continua a battere la palla fino a quando il primo arbitro annuncia cambio di battuta. 22) Battuta. È la messa in giuoco della palla da parte del giuocatore di destra della seconda linea che la lancia con una mano (aperta o chiusa) o con qualsiasi altra parte del braccio per inviarla in campo avversario facendola passare al di sopra della rete. Il giuocatore, prima della battuta, si pone oltre la linea di fondo nello spazio riservato alla battuta stessa. Stacca la palla e la colpisce con una sola mano in modo da inviarla nel campo avversario. La battuta 16

18 può essere effettuata saltando o correndo ed il giuocatore, dopo aver battuto, può ricadere nel terreno di giuoco o sulla linea di fondo. La battuta diventa effettiva quando il giuocatore, dopo aver staccato la palla, la tocca con una mano. Se, dopo essere stata staccata, la palla ricade a terra senza essere stata ritoccata, la battuta deve essere ripetuta. Tuttavia l arbitro non deve permettere questo espediente se teso a rallentare il giuoco. La battuta è considerata valida se la palla ha oltrepassato la rete senza toccarla e fra le sue bande laterali. La battuta deve essere eseguita immediatamente dopo il fischio dell arbitro. È proibito battere la palla quando questa aderisce all altra mano. 23) Posizione dei giuocatori dopo la battuta. Appena effettuata la battuta ogni giuocatore può liberamente spostarsi su tutto il campo di giuoco, salvo le eccezioni di cui agli artt. 41 e 42/q senza tuttavia invadere il quadrato avversario. 24) Fallo di battuta. Se nella battuta la palla tocca la rete, passa sotto la rete, passa all esterno delle bande laterali o tocca un giuocatore o un qualunque oggetto prima di entrare nel campo avversario non è buona e comporta il cambio di battuta. 25) Cambio di battuta. Avviene ogni qualvolta la squadra che batte non avrà conseguito il punto o comunque avrà commesso un fallo. All annuncio del primo arbitro la battuta sarà effettuata dalla squadra che prima la riceveva. 26) Punto in battuta. Si dichiara punto per la squadra che batte quando quella che riceve non sarà riuscita a giuocare od a respingere regolarmente la palla nel campo avversario. 27) Rotazione. Il cambiamento di posto dei giuocatori all atto della battuta è chiamato rotazione. La squadra che acquista il diritto alla battuta deve immediatamente compiere una rotazione con tutti i suoi giuocatori di una posizione nel senso delle lancette dell orologio. 28) Trattamento di palla. La palla può essere colpita con qualsiasi parte del corpo dalla cintura in su. Può toccare più di una parte del 17

19 corpo a condizione che il contatto sia simultaneo e che la palla non sia trattenuta ma colpita nettamente. 29) Tocchi di palla. La palla può essere toccata al massimo tre volte dai giuocatori della stessa squadra, dopo di che deve oltrepassare la rete. 30) Palla buona e palla fuori. La palla è buona quando ricade nel quadrato avversario o sulle linee perimetrali di questo quadrato dopo aver superato la rete. È fuori quando tocca in tutta la sua superficie il terreno od oggetti che si trovano al di fuori delle linee perimetrali. 31) Palla che tocca la rete. Ad eccezione della battuta la palla che tocca la rete e passa nel campo avversario è buona. 32) Palla in rete. Può essere ripresa (salvo che su battuta) a condizione che il giuocatore non tocchi la rete. 33) Traiettoria della palla. La palla che passa almeno in parte al di sopra delle bande laterali è buona. 34) Palla che tocca la rete fuori limite. La palla che tocca la rete esternamente alle bande laterali è considerata fuori. 35) Palla toccata. Si considera palla toccata allorché la palla tocca un giuocatore oppure questi tocca la palla durante il giuoco. 36) Palla trattenuta. La palla che si ferma momentaneamente sulle mani o sulle braccia di un giuocatore si considera trattenuta. Essa deve essere colpita nettamente; se è accompagnata, sollevata, spinta o portata si considera trattenuta. La palla nettamente colpita con una o due mani dal di sotto è buona. 37) Palla doppia. Se un giuocatore tocca la palla più di una volta con qualsiasi parte ammessa del corpo senza che nel frattempo l abbia toccata un altro compagno commette il fallo di doppia. 38) Palla contesa. Quando due giuocatori della medesima squadra si contendono una stessa palla e questa non è toccata che da uno dei due, si conteggia soltanto un tocco di palla. Viceversa, quando due giuocatori della medesima squadra toccano 18

20 simultaneamente una stessa palla, si conteggiano due tocchi di palla. 39) Palla morta. La palla è morta dopo un punto od un cambio di battuta oppure dopo qualsiasi decisione arbitrale che sospende temporaneamente il giuoco. Il giuoco termina al fischio di uno degli arbitri. 40) Schiacciata. Un giuocatore che schiaccia regolarmente la palla e da posizione regolare può terminare la sua azione oltrepassando con la mano o col braccio la rete senza tuttavia toccarla. 41) Muro. Il muro è l azione che consiste nel tentare di arrestare l attacco avversario e di conseguenza il passaggio del pallone al di sopra della rete con l aiuto di una parte del corpo al di sopra della cintura. Esso può essere eseguito da tutti i giuocatori della zona d attacco. Se la palla tocca uno o più giuocatori che compongono il muro si considera come toccata una sola volta. In questo caso nessuno dei giuocatori partecipanti all azione di muro ha il diritto di ritoccare la palla prima che un altro compagno, non partecipante al muro, l abbia nel frattempo toccata. Se un giuocatore partecipante al muro passa con le mani al di sopra della rete senza toccare la palla e se questo gesto non ha disturbato minimamente l avversario, tale atto non verrà considerato fallo. Ogni muro è considerato tale solo nel caso che i giuocatori che lo compongono siano ben raggruppati e la palla abbia effettivamente toccato uno di essi. Di conseguenza, un giocatore piazzato ad un minimo di 1 m da uno o dagli altri due compagni partecipanti al muro, i quali abbiano toccato la palla, avrà diritto di riprenderla a sua volta. È proibito ad un giuocatore della zona di difesa di venire a rete ad effettuare il muro. 42) Falli principali. I principali falli sanzionati da un punto o dal cambio di battuta sono: a) eseguire la battuta in modo non regolamentare; 19

21 b) non riuscire a rimandare la palla in modo corretto al di là della rete; c) trattenere la palla; d) toccare due volte la palla; e) far toccare alla palla una parte del corpo al di sotto della cintura, sia pure involontariamente; f) toccare qualsiasi parte della rete compreso il cavo superiore, il cavo inferiore e i tiranti. (Se due avversari toccano simultaneamente la rete si avrà doppio fallo. Se la palla è rinviata contro la rete con una forza tale da causare il contatto della rete stessa con un avversario, tale contatto non costituisce fallo da parte di quest ultimo); g) oltrepassare la rete con qualunque parte del corpo in qualunque momento del giuoco toccando il quadrato o un giuocatore avversario tranne che a palla morta; h) toccare la palla quattro volte da parte dei giuocatori della stessa squadra; i) danneggiare l avversario passando con la mano o col braccio sopra la rete; l) battere fuori turno; m) toccare la linea centrale, il quadrato avversario o un giuocatore avversario sul suo campo oppure invadere il campo avversario pur senza toccare il giuocatore ma nell intento di disturbarlo o di distrarre la sua attenzione. (Le infrazioni di cui sopra non sono sanzionabili a palla morta); n) sostituire irregolarmente i giuocatori; o) accettare consigli deliberati dall allenatore; p) ritardare il giuoco in modo persistente; q) inviare la palla dalla zona di attacco da parte dei giuocatori della zona di difesa nel campo avversario. Si fa eccezione solo nel caso in cui la palla si trovi al di sotto del livello superiore della rete; dalla loro zona i giuocatori di seconda 20

22 linea possono invece inviare la palla nel campo avversario in qualunque modo e con qualunque mezzo ammesso. Se questi si trovano fuori del quadrato di giuoco, ma sul prolungamento ideale della zona di attacco, essi sono considerati come nella zona medesima. I giuocatori di seconda linea, purché schiaccino dalla loro zona, possono ricadere sulla linea di attacco o al di là di essa; r) l attuazione del muro con giuocatori di seconda linea; s) abbandonare il campo senza l autorizzazione dell arbitro durante una interruzione di giuoco richiesta; t) prolungare di oltre un minuto l interruzione per riposo; u) battere i piedi a terra, fare gesti inutili per impressionare l avversario; v) effettuare il muro in modo non regolamentare; z) richiedere una terza interruzione di giuoco per riposo. 43) Ritardo di giuoco. Il giuocatore che secondo il giudizio del primo arbitro tende a rallentare il giuoco, commette un fallo e la squadra viene penalizzata di un punto o di palla persa. 44) Doppio fallo. Quando due avversari commettono simultaneamente un fallo a rete si ha il doppio fallo e la palla deve essere ribattuta. 45) Tocco simultaneo a rete. Se due giuocatori avversari colpiscono contemporaneamente la palla sopra la rete si considera come se l avesse toccata per ultimo il giuocatore del campo opposto alla direzione acquisita dalla palla. Dopo il tocco simultaneo della palla da parte dei due giuocatori avversari, la squadra sul cui terreno la palla cade, ha nuovamente diritto ai tre tocchi ammessi. Se dopo il tocco simultaneo della palla dei due giuocatori avversari la palla cade a terra nei limiti del terreno di giuoco, la squadra sul cui quadrato la palla è caduta è in fallo. Invece se la palla cade all esterno del quadrato di giuoco è in fallo la squadra opposta. Se la palla è contemporaneamente trattenuta da due giuocatori avversari si ha il doppio fallo. 21

23 46) Termine dell azione. Un azione è considerata terminata dopo il fischio dell arbitro. 47) Battuta per i quindici successivi a quello iniziale. In ogni nuovo quindici la battuta è alla squadra che non l ha effettuata nel quindici precedente. 48) Cambio di campo. A conclusione di ogni quindici le squadre cambiano quadrato di giuoco. 49) Cambio di posizione all inizio di un quindici. I giuocatori possono cambiare completamente le rispettive posizioni prima dell inizio di un nuovo quindici a condizione che il segnapunti ne sia informato. 50) Cambio di quadrato a metà quindici. Quando due squadre sono a parità e stanno disputando il quindici decisivo, allorché una ha totalizzato 8 punti, esse cambiano automaticamente il quadrato di giuoco ma la battuta continua ad essere effettuata dalla squadra che batteva al momento del cambio. Nel caso in cui il cambio non sia stato effettuato al momento regolamentare, esso ha luogo non appena gli ufficiali di gara, i capitani o gli accompagnatori l avranno segnalato all arbitro. Il punteggio rimane quello acquisito al momento del cambio. 51) Riserve. La riserva deve inserirsi nell ordine di rotazione (ruolo) del giuocatore sostituito il quale non può rientrare in giuoco che una sola volta per ogni tempo e nel ruolo della riserva che l ha sostituito. Un giuocatore espulso dall arbitro può essere sostituito da una riserva, ma non può in nessun caso rientrare in giuoco durante il medesimo quindici. Una riserva che ha sostituito un giuocatore e che a sua volta esce dal campo non vi può rientrare nello stesso quindici. Se però una delle squadre diventa incompleta per infortunio di un giuocatore o di una riserva momentaneamente in giuoco e le normali sostituzioni non sono più possibili, una riserva può prendere il posto dell infortunato qualunque sia la posizione che essa riserva aveva occupato precedentemente. Nel caso particolare in cui una squadra diventi incompleta per 22

24 l espulsione di un giuocatore da parte dell arbitro e che le sostituzioni normali non siano più possibili, la squadra perde il quindici in corso ma conserva il beneficio dei punti acquisiti. 52) Sostituzione dei giuocatori. Si effettua durante l interruzione del giuoco su richiesta del capitano o dell allenatore della squadra. La ripresa del giuoco deve avvenire non appena effettuata la sostituzione e comunque entro un lasso di tempo di un minuto. Se nel corso di questo minuto la sostituzione del giuocatore non è stata effettuata, l interruzione si considera come un minuto di riposo chiesto dalla squadra stessa. Quando un giuocatore è sostituito dopo lo scadere del minuto, il capitano o l allenatore non hanno più il diritto di chiedere una nuova sostituzione prima che il giuoco sia ripreso. Nel caso in cui la squadra non abbia più diritto ai minuti di riposo, il giuoco è sospeso per tutto il tempo necessario alla sostituzione del giuocatore, ma la squadra è penalizzata di un punto o della perdita della battuta. L ingresso o l uscita dal terreno di giuoco deve essere autorizzata dall arbitro. 53) Calcolo dei punti, dei quindici e dell incontro. - Quando una squadra che riceve la palla non la respinge correttamente al di sopra della rete nel campo avversario è assegnato un punto alla squadra che batte. Un quindici è vinto quando una squadra ha raggiunto il quindicesimo punto con uno scarto minimo di due punti. Quando il punteggio fosse di 14 pari si deve continuare a giuocare sino a raggiungere il punteggi di 16/14, 17/15, 18/16, ecc. il numero dei quindici necessari per vincere un incontro è determinato di volta in volta dal regolamento del campionato o del torneo o per accordi intervenuti tra i due capitani. Tutti gli incontri internazionali devono essere disputati su tre partite vinte. 54) Rinuncia all incontro. Un incontro vinto per rinuncia ha il punteggio di 15/0 per ogni quindici previsto dal regolamento di gara. 55) Rinuncia al giuoco. Una squadra che si rifiuta di giuocare dopo aver ricevuto da parte del primo arbitro l invito a farlo è 23

25 dichiarata perdente col punteggio di 0/15 per ogni quindici previsto dal regolamento di gara. 56) Interruzioni richieste. L interruzione di giuoco per riposo o sostituzione di giuocatore può essere richiesta in ogni momento ma accordata solamente dal primo arbitro e la palla deve rimanere in giuoco sino al fischio di uno dei due arbitri. Quando il capitano o l allenatore chiedono una tale interruzione devono indicare se si tratta di riposo o di cambio di giuocatore. Se non si pronunciano il primo arbitro deve ritenere che si tratti di riposo. Durante l interruzione per riposo i giuocatori non possono allontanarsi dal loro quadrato né intrattenersi con chiunque salvo ricevere consigli dall allenatore, ma costui non può entrare nel quadrato di giuoco. Ogni squadra può usufruire di due interruzioni per riposo in ogni quindici. La durata di ciascuna di esse è di un minuto, elevato a tre minuti in caso di riconosciuto incidente ad un giuocatore. Comunque non possono essere richieste da una squadra più di due interruzioni di giuoco. 57) Intervallo di giuoco. Un intervallo di due minuti è autorizzato tra un quindici e l altro. Questo intervallo è portato a 5 minuti tra il 4 e il 5 quindici. 58) Infrazioni disciplinari. Tutti i seguenti atti riguardanti giuocatori, riserve, allenatori e accompagnatori devono essere puniti: 1) rivolgersi con insistenza agli ufficiali di gara criticando le loro decisioni; 2) fare osservazioni scortesi agli ufficiali di gara; 3) commettere atti ineducati nei confronti degli ufficiali di gara o azioni che possano influenzare le loro decisioni; 4) fare osservazioni ineducate o personali agli avversari; 5) durante il giuoco non può essere ammessa alcuna direttiva deliberata proveniente da fuori campo e da chiunque, spettatori compresi. Per le infrazioni di cui sopra si applicano le seguenti sanzioni: 24

26 a) per un infrazione lieve un richiamo semplice; b) per un infrazione grave un richiamo e la segnalazione sul referto arbitrale. Quest ultima porta automaticamente alla perdita di un punto o della battuta. In caso di recidività individuale l arbitro può squalificare il giuocatore per un quindici o per tutta la durata dell incontro. 59) Decisioni degli ufficiali di gara. Le decisioni che si riferiscono ad una interpretazione delle regole di giuoco devono essere risolte immediatamente ed inappellabilmente dagli ufficiali di gara. 60) Reclami. Il capitano della squadra è il solo autorizzato a chiedere spiegazioni e a preannunciare reclamo qualora non giudichi soddisfacenti le delucidazioni avute. Il reclamo sarà inoltrato all Ente competente. Il primo arbitro continuerà a dirigere il giuoco e farà un rapporto sul reclamo in oggetto. Codice delle segnalazioni internazionali 1) Cambio di battuta o punto Indicare con la mano destra la squadra che deve battere. 2) Palla doppia Alzare verticalmente due dita della mano. 3) Palla doppia a muro Idem. 4) Palla trattenuta Elevare lentamente le due mani con le palme rivolte verso l alto. 5) Palla che non passa al di sopra del terreno di giuoco Posare la mano sulla banda laterale della rete. 6) Tre passaggi (quattro tocchi) Levare verticalmente quattro dita della mano. 7) Invasione sopra rete Posare la mano sul nastro superiore della rete. 8) Contatto con la rete Toccare la mano con la rete. 9) Fallo di piede sulla linea centrale Toccare con la mano la linea centrale. 10) Fallo di piede sulla linea di battuta Indicare la linea di fondo. 25

27 11) Fallo di posizione nella battuta Indicare la zona laterale del terreno di giuoco. 12) Partecipazione di un difensore al muro Elevare le mani giunte verticalmente e designare il giuocatore in fallo. 13) Azione di attacco a rete di un giuocatore di seconda linea Muovere rapidamente la mano dall alto in basso indicando il giuocatore in fallo. 14) Doppio fallo Formare una X con le due braccia. 15) Sospensione Formare una T con le due mani. Molten IV5XC Soft Touch Pallone Ufficiale della Federazione Italiana Pallavolo e dei Campionati di Serie A1 e A2 maschili e femminili. Official FIVB Approved Mikasa MVP 200 Pallone Ufficiale omologato per le competizioni FIVB Giochi Olimpici, Worl League, Worl Grand Prix e World Cup maschili e femminili. Official FIVB Approved 26

28 Introduzione Da quanto fino ad ora esposto, appare evidente come la pallavolo, sin dal momento della sua nascita, si sia proposta come una disciplina sportiva in continua evoluzione, sia dal punto di vista tecnico che da quello della regolamentazione. A riprova di ciò vi è un regolamento tecnico che, come è chiaramente evidenziato nella cronologia precedente, molto spesso subisce qualche variazione, qualche correzione oppure qualche innovazione; talvolta si tratta di intromissioni di scarsa rilevanza, altre volte sono tali da stravolgere il corrente modo di interpretare questo gioco. A dire il vero ad ogni tentativo di innovazione si aprono dibattiti sulle reali opportunità di nuovi interventi regolamentari, ma va detto anche che alla fine essi vengono assorbiti e metabolizzati senza grossi traumi: questo perché nessuna regola può alterare radicalmente i principi e le caratteristiche su cui si fonda questa disciplina, che sono potenza, eleganza e dinamicità. Va comunque sottolineato come ogni seppur piccola variazione regolamentare comporti delle ripercussioni nel modo di interpretare questo sport, interessando dunque ogni singolo atleta praticante, dai giovani agli adulti, dai dilettanti ai professionisti, ma coinvolga anche il metodo di insegnamento, riguardando così i tecnici di ogni livello e categoria, nonché gli insegnanti. È interessante notare anche come tutte le modifiche regolamentari proposte fino a questo momento abbiano come filo conduttore la ricerca di una più alta spettacolarità del gioco e soprattutto il bisogno di una maggiore chiarezza e semplicità delle norme: queste sono le basi per poter coinvolgere una quantità più elevata di spettatori e favorire quindi l espansione di uno sport che è sempre stato altamente spettacolare ma, probabilmente, non perfettamente comprensibile a tutti, e mi riferisco in particolare a chi vi si 27

29 accostava per la prima volta, date la complessità e la particolarità delle sue regole. È quindi senza dubbio diretta in questa direzione la serie di cambiamenti che la Federazione Internazionale, per mano del suo presidente Ruben Acosta Hernandez, in carica ormai dal 1984, ha apportato nel corso dei suoi ripetuti mandati. Il presidente messicano è stato spesso evidenziato come un rivoluzionario e a volte molto criticato per questo, ma credo di poter dire che abbia contribuito in maniera considerevole allo sviluppo della pallavolo perché alla fine, dopo l esperienza consolidata sul campo, ha dimostrato di aver avuto ragione centrando in pieno gli obbiettivi che si era prefissato. Ora prenderò in esame le più significative e rilevanti rettifiche, quelle cioè che hanno richiesto maggiori adattamenti tecnico-tattici e le analizzerò nello specifico. Verranno considerate nell ordine in cui vengono menzionate ed esplicate nel Regolamento Tecnico della Federazione Italiana Pallavolo. 28

30 Regole di gioco e casistica: dal 1999/2000 in poi REGOLA 1: area di gioco 1.4 Zone ed aree Zona di servizio. La zona di servizio è l area larga 9 m situata oltre la linea di fondo. Essa è delimitata lateralmente da due linee di 15 cm, tracciate a 20 cm dalla linea di fondo sul prolungamento delle linee laterali, entrambe incluse nella larghezza della zona. In profondità la zona di servizio si estende fino al termine della zona libera. REGOLA 4: squadre 4.1 Composizione della squadra Ogni squadra ha la possibilità di registrare nella lista dei 12 atleti un giocatore libero, specializzato come difensore Uno dei giocatori, ad eccezione del libero, è il capitano della squadra che deve essere indicato sul referto di gara. REGOLA 5: responsabili della squadra 5.2 Allenatore Durante la gara, l allenatore: Siede sulla panchina nel posto più vicino al segnapunti, ma può alzarsi; Può, come gli altri componenti la squadra, dare istruzioni ai giocatori in gioco. L allenatore può dare queste istruzioni anche stando in piedi o muovendosi nella zona libera davanti alla propria panchina dal prolungamento della linea d attacco all area di riscaldamento, senza disturbare o ritardare il gioco. 29

31 REGOLA 6: acquisire un punto, vincere un set e la gara 6.1 Acquisire un punto Conseguenze di un fallo La conseguenza di un fallo è la perdita dell azione: Se la squadra che vince l azione aveva effettuato il servizio, conquista un punto e continua a servire; Se la squadra che vince l azione era in ricezione, acquisisce un punto ed il diritto a servire. 6.2 Vincere un set Un set (eccetto il 5 decisivo set) è vinto dalla squadra che per prima consegue 25 punti con uno scarto di almeno due punti. In caso di 24 punti pari, il gioco continua fino a conseguire lo scarto di due punti (26-24; 27-25; ). 6.3 Vincere la gara La gara è vinta dalla squadra che si aggiudica tre set Nel caso di parità di set, 2-2, il set decisivo (5 ) è giocato a 15 punti con uno scarto di almeno due punti. REGOLA 8: sostituzione dei giocatori 8.5 Il giocatore LIBERO Il libero (regola 4.1.2) deve essere registrato sul referto prima della gara nella speciale riga riservatagli. Il suo numero deve essere riportato anche sul tagliando della formazione iniziale del primo set Le regole specifiche per il giocatore libero sono le seguenti: L equipaggiamento Il libero deve indossare una uniforme di diverso colore, maglia o giacca contrastante con quella degli altri compagni di squadra (o con un disegno differente ugualmente numerata come il resto della squadra) (regola 4.3.5). 30

32 Le azioni di gioco a) Il libero è autorizzato a sostituire qualsiasi giocatore difensore. b) La sua prestazione è limitata come giocatore difensore e non gli è permesso di completare un attacco da qualsiasi posizione (includendo terreno di gioco e zona libera), se al momento del tocco la palla è completamente al di sopra del bordo superiore della rete. c) Egli non può servire, murare o tentare di murare. d) Un suo compagno di squadra non può completare un attacco della palla che si trova completamente al di sopra del bordo superiore della rete, se essa proviene da un palleggio con le dita rivolte verso l alto del libero che si trova nella zona d attacco. La palla può essere liberamente attaccata se la stessa azione viene effettuata dal libero che si trova dietro la zona di attacco Sostituzione dei giocatori a) Le sostituzioni che coinvolgono il libero non sono conteggiate come sostituzioni regolamentari. Esse sono illimitate, ma ci deve essere sempre un azione di gioco fra due di queste sostituzioni. Il libero può essere sostituito soltanto dallo stesso giocatore che era stato da lui sostituito. b) Le sostituzioni possono essere effettuate prima del fischio di autorizzazione del servizio: - all inizio di ogni set, dopo che il secondo arbitro ha verificato la formazione in campo; - quando la palla è fuori gioco; c) Una sostituzione effettuata dopo il fischio di autorizzazione del servizio non deve essere rigettata, ma deve essere oggetto di un avvertimento verbale. Una susseguente ritardata sostituzione deve essere sanzionata con un ritardo di gioco. 31

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