Dalla scuola alla città. Reti di attori per migliorare la salute, il movimento, l'apprendimento dei bambini
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- Elvira Pellegrini
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1 Dalla scuola alla città. Reti di attori per migliorare la salute, il movimento, l'apprendimento dei bambini Raffaela Mulato Ogni bambino ha diritto alla propria botta!
2 Salute e Qualità della Vita a scuola e in città Il tubo dei problemi Progetti Piani urbanistici Spazi pubblici Mobilità Arriva superman? Scuola Comportamenti
3 Abitare, la scuola e la città. Abitare in città vs Abitare la città. La scuola e la città sono (o possono essere) spazi di relazione, di costruzione dell identità, di esperienza, di apprendimenti.
4 Abitare il cortile della scuola Mappature disegnate dai bambini mostrano un uso marginale degli spazi, concentrato solo alcuni punti, contenuti rispetto allo spazio potenziale. Allo stesso modo, l abitare la città implica la possibilità di percorrerla,di attraversarla a zigzag di giocarci, di stabilire delle relazioni.
5 Infanzia oggi stile di vita Torino 2011 Musica Nonna Scuola Sport Amici Nel passato Oggi: la Città Terra Incognita
6 Stile di vita: Salute & Sicurezza? Treviso 2011 Effetti negativi sulla salute: Posizioni del corpo sbagliate Sovrappeso/Obesità Mancanza di coordinazione Mancanza di concentrazione Iperattività motoria Aggressività Sicurezza: Aumento degli infortuni nella fascia infantile (1 su 2 al Nord secondo INAIL): Cadute, urto ostacoli, colpiti da altri (cause% c)
7 SALUTE & SICUREZZA Fattori di protezione Fattori di rischio Treviso Moving School 21 Fondamenti teorici
8 Strada ostile alla mobilità infantile Strada percepita come spazio estraneo, anonimo e insicuro per i nostri bambini Treviso, Piazza Vittoria, orario uscita di scuola 8 febbraio 2007 un non luogo?
9 SICUREZZA STRADALE Gli occhi dei bambini
10 SICUREZZA STRADALE Gli occhi dell adulto
11 Il movimento libera? Bambini in automobile versus Bambini auto-mobili
12 Mappe mentali percorso casa scuola Un bambino che va a scuola a piedi ogni giorno sa orientarsi nello spazio e individua propri punti di riferimento Un bambino che viene accompagnato in auto è come se viaggiasse bendato, non conosce le coordinate spaziali
13 STRADA, PIAZZA COME SIMBOLO La strada era/è? IL LUOGO d incontro di scambio di gioco di apprendimento Scarpe blu a Treviso
14 Riconquistare la strada, riconquistare la città Incontri informativi a scuola Simulazioni protette in palestra o nel cortile Vs Esperienza nel territorio Conoscenza del territorio e delle regole Attività in strada Andare a scuola a piedi Trasformare spazi
15 Alla conquista dello spazio Infanzia Oggi e Domani?
16 Spazio, tempo & apprendimento Una metafora 6 anni 8 anni 3 anni 10 anni Competenze per l autonomia Competenze di autonomia,sicurezza e cittadinanza
17 Progetto: Mille in Movimento (MIM) Formazione Partecipazione Indoor: Arredi, uso spazi Outdoor: Cortili scolastici senza barriere, Movimento, Creatività.. Urban:Percorsi giocabili Area verde e altri spazi Quartiere, Città Progetto & Didattica Implementazione Riqualificare spazi, rigenerare il quartiere Identità & appartenenza
18 Intervento nello spazio Treviso 2011 Punti strategici
19 VERSO UNA CITTA SANA E SICURA ESEMPI di INIZIATIVE di COINVOLGIMENTO E SENSIBILIZZAZIONE
20 MOBILITA SOSTENIBILE - Scarpe Blu Settimana europea della mobilità promossa dalla Provincia di Treviso Settembre 2007
21 Scarpe Blu a TREVISO, settembre 2007 Preparazione dei percorsi - interazione con i passanti Stazioni giocabili Via Diaz e Largo Totila saltare, contare, leggere Percorso a piedi seguire le orme, attraversare la strada, camminare insieme
22 Scarpe Blu a Mestre, dicembre 2006 Scarpe Blu Mestre
23 ETA CREATIVA, Valenza Po, aprile 2007 Mappa di Gulliver
24 CiM cultura ludica e movimento in città Settimana europea della mobilità promossa dalla Provincia di Treviso Settembre 2007
25 Città in movimento a Conegliano Settimana europea della mobilità promossa dalla Provincia di Treviso Settembre 2008
26 MOVING SCHOOL 21 Dall evento al progetto alla pratica quotidiana COSA POSSIAMO FARE PER RENDERE LA CITTA AMICA DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE?
27 Riferimenti nazionali e internazionali Sana Città Educativa Sostenibile Amica dei bambini
28 Ricerca e risultati IUAV e FU Berlin Progetti in Italia: Spazi: cortili scolastici, parchi gioco, contesto urbano Mobilità: pedibus, bicibus, scarpe blu Salute e motricità: progetti per promuovere il movimento OFC, CiM Cantiere in Movimento Cittadinanza: CCR, rapporto abitanti luoghi di vita, adotta la tua città Ambiente: Green School-green city, impronta ecologica, Agenda 21 locale Riferimenti: L. 285/1997 Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza, L. 328/2000 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali - Piani di Zona, Città educative, Città sostenibili, Città amiche delle bambine e dei bambini, Città Sane, PEDIBUS, UNICEF Sindaco amico dei bambini, Agenda 21 locale
29 La scala della partecipazione Fonte: Richard Kingston, Ricercatore inglese Università di Leeds, 1998; rielaborazione della proposta di Weidemann e Femers (1993) e Arnstein (1969) 6. Partecipazione del pubblico dall inizio del processo alle decisioni finali Partecipazione effettiva 5. Partecipazione del pubblico nel valutare rischi e suggerire soluzioni 4. Partecipazione del pubblico nel definire interessi, attori e scadenze Foto 2 3. Diritto del pubblico di opporsi Partecipazione minima 2. Informazione del pubblico 1. Diritto del pubblico di sapere Foto 3
30 Moving School 21 Scuola in movimento dopo l Agenda 21 locale Il ben-essere del bambino, negli spazi della scuola e nella città è al centro delle azioni che vengono sviluppate.
31 Moving School 21 Scuola in movimento dopo l Agenda 21 locale Promuove il miglioramento dei tempi e degli spazi: per superare una situazione critica che riguarda la scuola come contenitore (spazi interni ed esterni) e la città come luogo nel quale ci si muove e si vive. Sostenibilità & Cittadinanza attiva
32 La domanda: Chi fa la scuola? Moving School 21 Università Promotori USP + Provincia Ente locale Genitori ULSS Ministero Istruzione Ministero Salute? OGNUNO PUO GIOCARE UN RUOLO SIGNIFICATIVO
33 Campi di intervento
34 I risultati attesi Per i bambini Aumento del livello di autonomia e movimento Aumento del ben-essere a scuola Riduzione fattori che determinano obesità e sovrappeso Aumento efficienza e rendimento scolastico Miglioramento attenzione e capacità di concentrazione Sviluppo della cittadinanza attiva + integrazione - aggressività
35 I risultati attesi Per le scuole Promozione effettiva del ben essere nelle scuole Trasformazione spazi scolastici interni/esterni e urbani attorno alle scuole mobilità autonoma e sicura Attivazione fattori di salutogenesi Creazione spazi che favoriscono il movimento e il gioco Collaborazione e rapporti stabili con l ente locale e il territorio
36 I risultati attesi Per i Comuni, ULSS e le istituzioni partner Azioni integrate e apertura dei processi decisionali Risparmio / ottimizzazione impiego risorse per salute sicurezza servizi sociali Dialogo stabile con il mondo della scuola Trasformazione degli spazi scolastici e urbani attorno alla scuola secondo il modello Moving School 21 Linee guida per la progettazione e gestione degli spazi scolastici
37 La dimensione europea del progetto KCS KIDS CREATE SCHOOL LA SCUOLA CREATA DAI BAMBINI Scuole primarie Buschgraben Berlin - De Amicis Sacile Lombardo Radice Mestre - Primary school Trowbridge SCUOLA COME LUOGO STRATEGICO PER SVILUPPARE COMPETENZE PER LA PARTECIPAZIONE E LA CITTADINANZA ATTIVA
38 Interventi INDOOR Con arredi flessibili è possibile riorganizzare gli spazi in relazione all attività Strumenti come il cantiere in movimento possono essere montati e smontati
39 Interventi INDOOR Lezioni in movimento
40 Interventi indoor: strumenti CIM Cantiere in Movimento, OFC Orizontal Free Climbing, e altri strumenti per favorire il movimento e apprendimento dimensione ludica e didattica
41 Interventi INDOOR CIM: uso dinamico degli spazi interni alla scuola Life skills Autocoscienza Gestione emozioni Problem solving Comunicazione Decision making Creatività Empatia Strumenti come il cantiere in movimento possono essere montati e smontati
42 Interventi INDOOR Treviso 2011 Attrezzatura Orizontal Free Climbing (OFC)
43 Interventi indoor - OFC Le principali finalità pedagogiche, psicomotorie e salutari sono: sviluppo del movimento, educazione alla salute e sicurezza compensazione di deficit motori sviluppo consapevolezza di corpo e sensi esperienze di socialità e sviluppo delle competenze sociali. OFC favorisce lo sviluppo motorio individuale ed il gioco interattivo tra i bambini. Life skills Autocoscienza Gestione dello stress Problem solving Comunicazione
44 Spazi interni ed esterni Laboratori di progettazione partecipata (spazi indoor, outdoor, urbani)
45 Interventi Outdoor - Spazi esterni Cortile come stimolo al gioco, al movimento, alla creatività, all apprendimento Dal progetto alla realizzazione Sviluppo di competenze e conoscenze
46 Interventi esterni: percorsi casa scuola Mappe mentali Sondaggio a bambini e genitori
47 Dalla scuola alla città con Scarpe Blu Esplorare, misurare le distanze, riconoscere la mappa, imparare le regole della strada Costruire mappe e progettare i percorsi
48 Dalla scuola alla città con Scarpe Blu Informare - coinvolgere Scarpe Blu a Sacile
49 Dalla scuola alla città con Scarpe Blu Segnali, percorsi, punti di ritrovo, finalmente a scuola a piedi! esplorare, rappresentare, analizzare, conoscere, realizzare, muoversi nella pratica quotidiana
50 Scarpe Blu genitori informati e attivi
51 Scarpe Blu conoscere le regole LA PATENTE DEL PEDONE - SACILE/BERLINO: I bambini imparano le regole della strada per ottenere la patente del pedone
52 Scarpe Blu conoscere le regole Sindaco e Assessore alla salute del Comune di Sacile
53 Scarpe Blu realizzazione partecipata disegni sul pavimento con approvazione degli enti locali!
54 ESITI INATTESI A SACILE: CONNESSIONE TRA INIZIATIVE E SOGGETTI ISTITUZIONALI DIVERSI Progetto Comenius Kids Create School Scarpe Blu e Pedibus Progetto Strada facendo Strada Infinita Settimana mobilità senz auto Merenda per tutti Messa in sicurezza aree scolastiche e percorsi casa scuola
55 Quale modello di Educazione alla sicurezza stradale (RoSaCe) Approccio tradizionae Educazione alla Sicurezza Stradale - Difensiva / Reattiva - Top Down - Apprendimento passivo; simulazioni piuttosto che esperienze in situazioni reali - Normativa - Focus sulla strada come spazio riservato al traffico automobilistico - Rimuovere o ridurre il rischio - Prevenire incidenti e ridurre incidenti legati alla velocità - Impatto individuale sui comportamenti - Informazione di base: sviluppo conoscenza regole e strategie - Centrata sulla Scuola e i bambini: relegata nel tempo scuola curricolare Approccio Street Safety Education - Proattiva - Partecipata - Apprendimento attivo nella/della comunità - Cultura e sensibilità locale - Focus sulla via come spazio per l interazione sociale e lo sviluppo di relazioni - Comprensione e gestione dei rischi - Migliorare la qualità della vita e garantire lo sviluppo e il benessere dei bambini. Molti bambini in strada. - Sviluppo di una responsabilità sociale - Processo basato: sviluppo di azioni competenti e appropriate - Collaborazione Scuola Comunità: trasversale, multi-attoriale, oltre il tempo scuola
56 IL BANDO LA SCUOLA VA IN CITTA I contenuti del bando seguono la filosofia del modello proattivo nel quale conta molto la partecipazione attiva dei bambini e l alleanza tra scuola e territorio Raffaela Mulato, Associazione Moving School 21
57 I criteri di valutazione quantitativi & qualitativi Numero di giornate/anno effettuate, riferite a ciascun anno scolastico di attuazione del progetto; Numero di classi coinvolte; Numero di bambini partecipanti/totale bambini del plesso; Numero di percorsi attivati e lunghezza dei percorsi; Km percorsi nell anno scolastico ; Riduzione di CO2 realizzata dalla scuola;
58 I criteri di valutazione quantitativi & qualitativi Indagine preliminare e piano spostamenti casa-scuola; Monitoraggio del progetto dopo l avvio; Partecipazione a percorsi formativi precedenti all attuazione dei percorsi casa scuola; Inserimento del progetto nel Piano dell Offerta Formativa e n di insegnati aderenti all iniziativa; Coinvolgimento di enti pubblici / organismi / associazioni presenti nel territorio (Comune, Vigili, ULSS, Genitori ); Gestione dei percorsi: accordi formali da parte della scuola con altre istituzioni (protocollo d intesa con Comune, atto di costituzione con ULSS, etc.) o accordi informali;
59 I criteri di valutazione quantitativi & qualitativi Creatività: originalità nello sviluppo del tema scelto, originalità delle soluzioni progettuali; Fruibilità: attenzione alle categorie deboli e a situazioni di disabilità; Partecipazione: in quali momenti del progetto sono stati coinvolti i bambini; Azione: interventi realizzati rispetto a quelli proposti (parte da compilare con il Comune); Sensibilizzazione: Partecipazione della scuola alle iniziative promosse dal Comune o altri soggetti durante le Giornate Provinciali dell Ambiente
60 PIMMS Concorso La scuola va in città Km percorsi in un anno da oltre 800 bambini (ma sono di più)
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62 Piano di azione - ambiti ORGANIZZAZIONE PARTECIPAZIONE Progetto MiM COMUNICAZIONE CITTADINANZA ATTIVA DIDATTICA PROGETTAZIONE/ REALIZZAZIONE IMPLEMENTAZIONE VALUTAZIONE
63 Mappa del processo MiM Fase di costruzione del processo Fase di partecipazione Proposte Progettuali libere Indicazioni Temi/aree intervento Mappatura tematica Confronto di idee Analisi e Raccolta dati Azioni in Rete Dalle idee al progetto Esplorazione Osservazione Interviste Dati disponibili Analisi del territorio Alleanze / Presentazione progetto Attuazione
64 MIM cantiere giardini in movimento
65 MiM: mappa idee delle scuole nido, infanzia, primaria
66 MiM: laboratori di progettazione
67 Mim: Plastico condivisione delle proposte
68 MiM: Laboratorio di quartiere Caffè in movimento
69 MiM: Immaginiamo il parco
70 MiM: plastici aree verdi
71 Progetto Moving School 21 fare rete nella provincia di Treviso
72 Esplorazione Progetto MS21 Treviso i passi per la costruzione iniziative in corso in ambito locale (pedibus, educazione ambientale, salute, cittadinanza) analisi buone pratiche (Università Venezia) soggetti potenzialmente interessati (contatti informali, outreach) - con ruolo istituzionale: USP, ULSS, Comuni, Provincia - con competenze di supporto/sostegno: CAMINA, Bioedilizia, Provincia, INBAR, Università,. FATTORI FAVORENTI: interesse USP ad attivare progetti di educazione alla salute che abbiano una ricaduta sull attività educativa e didattica e sui comportamenti (scuola protagonista), risorse (fondi) disponibili MIUR, dimensione open della proposta configurata come ricerca azione, direttive e progetti europei e nazionali, iniziative già in corso da parte di ULSS, Enti locali, Provincia ESITI: riconoscimento problema, condivisione della proposta, disponibilità a collaborare assumendo un ruolo attivo,
73 MS 21: Fase esplorativa POLITICHE / STRATEGIE Azioni integrate
74 MS 21 Treviso basi condivise Formazione gruppo di lavoro, costruzione del progetto su basi condivise Adozione progetto USP Servizi educativi Condivisione con Gruppo provinciale salute Incontri Conferenze dei Sindaci (ULSS 7-8-9) Incontri con: scuole, comuni, provincia, distretto bioedilizia, genitori FATTORI FAVORENTI: sensibilità vs temi salute/apprendimento/qualità di vita; interessi e motivazioni comuni nella ricerca di azioni con un buon potenziale di efficacia, riconosciuta necessità di costruire azioni integrate ESITI: disponibilità (informale e formale) a cooperare e sostenere il progetto
75 Stabilire alleanze: quali strategie? Caratteri della strategia strategia coalizionale strategia esplorativa Relazione attori/ progetti attori che promuovono progetti criterio-guida: istituzionalizzazione del partenariato (tra istituzioni) USP criterio-guida: ascolto, partecipazione (istituzioni vs cittadini) MS21 progetti in cerca di attori criterio-guida: costruzione del consenso criterio-guida: intelligenza della democrazia (capacitazione: attore promotore di progetti) Fonte Schema Claudio Calvaresi
76 Spirale di progettazione MS 21 Input/Output Impatti/Effetti Valutazione Analisi situazione Letteratura, dati, outreach locale Problema/bisogno Tempi & Spazi Interventi (breve/medio/lungo t.) Cosa è modificabile? Definizione obiettivi Chi fa cosa come,quando Azioni programma educativi/ comport/org/amb
77 La pianificazione delle attività in relazione agli obiettivi A breve termine (incidere su conoscenze, opinioni, atteggiamenti, motivazioni): eventi sensibilizzazione, informazione, formazione, sperimentazione didattica A medio termine (incidere su comportamenti, abitudini, decisioni): laboratori di progettazione partecipata, percorsi casa scuola, protocolli di intesa, A lungo termine (incidere sulle politiche, sull ambiente): istituzionalizzazione alleanze, consolidamento network, integrazione competenze educazione, salute, città
78 A PIANO DI LAVORO S0 6 O0 6 N0 6 D0 6 G0 7 F0 7 M0 7 A0 7 M0 7 G0 7 S Incontri interlocutori sensibili e avvio partenariato (da interlocutori a attori) 1.2 Presentazione pubblica progetto (visibilità progetto) 1.3 Meeting internazionale buone pratiche (visibilità e basi costruzione progetto locale) 2. Protocolli di intesa con le istituzioni interessate (promozione alleanze) 3. Attivazione cabina di regia e rete di scuole incontri periodici 4.1 Formazione dirigenti sc. e responsabili enti (linguaggio comune, competenze) 4.2 Formazione docenti e operatori supporto e supervisione (linguaggio comune, competenze) 5. Incontri scuole per avvio rete e progetto pilota nelle scuola da settembre 07 (costruzione rete scuole) 5.a Dotazione scuole strumenti e attrezzature finalizzati a promuovere il movimento (metodi e strumenti) 5.b Programmazione attività e percorsi didattici (piano di azione obiettivi/azioni) B Monitoraggio, valutazione Documentazione
79 Start progetto / attori Lezione in movimento Pause in movimento CIM OFC Trasformazione spazi Trasformazione Cortile scolastico Progettazione partecipata Interno scuola Esterno sc. Cortile Monitoraggio Valutazione Test motori Indicatori salute Atmosfera Apprendimento/ Rendimento Osservazione CIM OFC Attività movimento Scarpe blu 200 Km anno Progettazione partecipata Contesto Urbano Scarpe Blu Scuola ULSS Comune Provincia USP Esperti Genitori FATTORI FAVORENTI: avvio dei progetti in una visione di sistema, connessione con la didattica, flessibilità e specificità nello sviluppo delle azione in relazione a bisogni e fattibilità
80 Rete Moving School 21 Attività di Formazione
81 Formazione: trasformare il cortile scolastico e il suo contesto Formazione Metodo SINTESI DEL LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ( ) Come costruire un percorso di riqualificazione degli spazi e di collegamento tra i cortili scolastici delle tre scuole e tra i cortili e il quartiere A cura di Raffaela Mulato, Associazione onlus Moving School 21 Associazione Moving School 21, anno 2010
82 La programmazione delle attività con gli insegnanti
83 La programmazione delle attività con gli insegnanti
84 Verifica periodica delle attività con gli insegnanti
85 Piano di valutazione MS 21 Il percorso di valutazione vede coinvolti i diversi soggetti istituzionali che vi aderiscono con il compito di monitorare e verificare i risultati: per gli allievi (salute / ben-essere, movimento, apprendimento, rendimento, partecipazione) per gli insegnanti (salute / ben-essere, insegnamento) per i genitori/abitanti (salute / ben-essere, stili di vita, partecipazione) per l ambiente fisico (scuola, cortile scolastico, contesto urbano) per l istituzione scolastica relativamente agli aspetti organizzativi e didattico educativi per l amministrazione locale (qualità e sostenibilità spazi scolastici, qualità spazi urbani e accessibilità, sicurezza, rapporti con la scuola) per l agenzia della salute (qualità degli interventi per la promozione della salute) per le istituzioni coinvolte (qualità degli interventi in rete)
86 Sperimentazione di Moving School 21 analisi SWOT semplificata / bilancio (e rilancio?) CAMPI CRITERI SWOT Organizzazione Comunicazione Rapporti territorio Formazione Attività bambini Attività insegnanti Attività genitori Insegnamento e didattica Punti di forza e debolezza (interni alla rete/alla scuola) Rischi e opportunità (in relazione all esterno)
87 Fare rete punti forti e punti deboli MS 21 TV Forza Formazione docenti (oltre 100) spendibilità Metodologia condivisa Integrazione didattica / progetto Confronto e scambio pratiche Sviluppo nuove competenze Promozione nuove iniziative Apertura scuola-territorio Visibilità Rischi Procedure non ancora condivise Competenza debole enti locali (buona volontà ) Comunicazione extra-rete Interventi guidati/proposti dall esterno Tempi (della scuola, dell amministrazione, della decisione) Debolezza Visione modello di rete Organizzazione rete Comunicazione intra-rete Procedure non condivise Dirigenti tourn-over, formazione, ruoli, autoreferenzialità Rapporto dirigenti/docenti (modello dominante top/down) Opportunità Enti locali e ULSS apertura ente locale, collaborazione, protocolli di intesa, risorse destinate Associazioni, collaborazione, sostegno Genitori come risorsa Partecipazione abitanti quartiere
88 Criticità Manca la visione d insieme Comunicazione non efficace (dentro e fuori della rete) Sistema scolastico che ostacola l innovazione - Ministero PI Riforma scuola primaria (incertezza, meno personale,..); azzeramento figure di coordinamento progetti e ore di contemporaneità Indebolimento del ruolo e della funzione di coordinamento, meno tempo per lavoro in team Turn over dirigenti (e docenti) Non riconoscimento professionalità docenti e operatori Organizzazione interna della scuola
89 Ostacoli Non comprensione funzioni e obiettivi di rete (da scuole che cooperano per la sperimentazione di una ricerca azione a scuole che mettono in vetrina ciò che fanno senza alcun vincolo) Retorica della partecipazione (dichiarata ma non praticata) Tendenza a delegare la responsabilità dei progetti fuori della scuola Timore di perdita di potere da parte di dirigenti Resistenze a riconoscere un ruolo attivo ai docenti Sovrapposizione e competizione tra iniziative promosse da altri enti e scuole Risorse scarse (sia interne alla scuola, che nei comuni) Conflitti e rivendicazioni di primogenitura di progetti
90 Cosa ha funzionato Motivazioni forti (insegnanti, genitori, alunni) Elevata adesione a iniziative pubbliche Incremento bambini che vanno a scuola a piedi Auto - organizzazione genitori Rapporti con il quartiere Cittadinanza attiva abitanti, bambini, genitori,
91 Effetti/Impatti di Moving School 21 a Treviso SCUOLE Attivazione progetti di plesso e di circolo con coordinamento di figure formate ad hoc (in alcune scuole) Incremento scuole che hanno attivato il pedibus e/o scarpe blu (23 Comuni in Provincia di Treviso / almeno 50 scuole - in corso monitoraggio) Avvio di progetti di trasformazione cortili ENTI LOCALI (Comuni) Accordi formalizzati scuole Comuni ULSS (a Treviso, Conegliano, Trevignano, Montebelluna, San Pietro di Feletto, Casier, ) Progetti di trasformazione di spazi pubblici nel quartiere e in città (Treviso III Circolo e IC 3 Conegliano progetti pilota) PROVINCIA DI TREVISO Promozione, finanziamento e sostegno iniziative ULSS (intercomunale) Piano di salute partecipato a scala comunale ULSS 9 Treviso TERRITORIO Rapporti scuola/quartiere, scuola/genitori, scuola/associazioni
92 Fare rete: dalla settorialità delle competenze alla integrazione di competenze Come fare scuola Formazione Insegnamento Organizzazione Gestione Valutazione Trasformazione COMPETENZE Pedagogia Architettura Urbanistica Salute
93 Fare funzionare una rete: ingredienti Una rete è più della somma dei componenti Una rete funziona meglio se i componenti hanno assunto /studiato le competenze degli altri Lo scambio di competenze è fondamento della rete e richiede una regia La rete funziona meglio quando tutti componenti hanno una motivazione personale/ intrinseca La rete con partecipazione cambia il modo di lavorare di tutti i componenti (cultura di pianificazione): apprendimento organizzativo e professionale La rete richiede una manutenzione e una cura Il lavoro in rete ha il carattere sostenibile l obiettivo per tutti i componenti è: migliorare il proprio lavoro e arrivare a un livello superiore anche per il futuro (non basta realizzare il progetto)
94 MS passi
95 MS passi
96 Le questioni aperte Come imparano i sistemi (scolastici, enti locali)? Come si sviluppano? Come diventano più intelligenti? Apprendimento reciproco? Con le azioni avviate abbiamo stimolato la capacità di innovarsi del sistema scolastico? Dove sono i punti sensibili da affrontare per migliorare in modo durevole?
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