IL SOGNO DI DIO. Paolo Turturro

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL SOGNO DI DIO. Paolo Turturro"

Transcript

1 IL SOGNO DI DIO di Paolo Turturro

2 Cerco il junior mentis Di giorno chiedo consigli al più giovane. Di notte al più anziano. Ho uno scatto contro il male e alle sue ingiustizie, immediato e naturale. Guizzo a tuffarmi sempre più in alto. Non ho stop mentali. Sono sempre aperto al divenire, anche se nel volto non solcano più lacrime, ma gocce di sangue. E arduo consacrarsi alla verità. Ma chi può far tabula rasa del bene? Non ci riuscirà nessuno. Non scommetto con il male. Non scommetto mai. Dentro, nell androne dell anima, adoro il Tantum ergo. Mistico antico canto della purezza dell eucaristia. Il tempo consuma tutto, eccetto lo spirito. Tempus edax rerum. Il tempo non guarisce tutte le ferite. Tertium,odie, datur. Ecco: non esiste, esiste, forse. Alle due proposizioni contraddittorie si propone oggi una incerta. Se è incerto, la possibilità c è. Non medito su un calepino. Ho riflettuto dentro non solo tutte le enciclopedie del sapere dei secoli, ma ogni intuizione che deve ancora avvenire. Lo spazio c è, si spoglia, è nudo. Vi posso annotare dentro chi e che cosa voglio. Comincio a disegnare il volto di Napoleone. Il vento lo vacua nel nulla e nella bufera della Siberia. Scrivo dentro il Colosseo. Sento le grasse risate dei romani sulla carne dei gladiatori. Poi un canto mistico dei martiri che ascendono oltre le bestie, oltre le grasse risate della carne. Al Foro Italico impera Nerone con la sua testa zeppa di muco e di follie. La sua corona di sdegno vola nello stagno e si taglia le vene. Lui che zimbella la cetra di Roma d incendio. Non sono una vox clamantis in deserto. Appena appena mi sento. Tuttavia odo le verità dei secoli. Dal naso di Nerone esce un barile di muco. La medicina funziona nel corpo, ma non spurga il suo spirito. La ville lumière non è stata mai abitata dalla gente. Dalla ville lumière scappa persino la ragione. E una città che illumina poco. Vi stanno solo pittori pagati, artisti molli, scultori senza spina d orsale. E una villa spenta da fatui attori e da sciocchi commedianti. Io abito nella città dei pascoli e degli armenti. Custodisco con viribus unitis il cielo. Con tutte le forze unite alla pace. Non ho una voluptas dolendi. Non sono masochista dello spirito. La croce è tutt altro dono. E un esplosione di risurrezione per tutti. E la condivisione, da parte di Dio, di tutte le torture inflitte alla gente. I nostri referendum non sono altro che una compravendita di voti e di affari. Nei nostri referendum c è l ostracismo delle nostre libertà. E il refugium peccatorum degli affari. Io preferisco la Vergine Santa. Lasciatemi senza diritti, ma con la consapevolezza del sapere e dell umiltà. In questo esilio ho fatto repulisti della mente e delle scatole nere dei dittatori. Sono uscito più fresco e più battagliero. Il mio spirito non è una res nullius. Pur aperto a tutti, è di Dio. Dove nessuno può sporcare. La bontà

3 non respice finem. E se stessa il fine del bene. Il diavolo non è un revival, anche quando Dio sulla croce muore. E solo uno spasmo di peccati. L ora della morte precipita. Si annienta sulla croce di Cristo. Ruit hora. Ho la forza di rovesciare ogni progetto di guerra. Si chiama amore. A volte chi fa l amore, fa più di una guerra. Sono esperto di ogni tecnica di bene. Oggi i governi amano le dee del denaro. Non più la salus populi. Il mio pas-seul della mente garantisce l avvenire non solo al pensiero, ma al bene pubblico. Il leader politico ha visto allo specchio la sua pole position scendere molto in basso. Non gli bastano i soldi per risalire e sollevarsi. In genere i ladri hanno sempre le mani in tasca o sotto il poncho. Neanche loro stessi riescono a vederle per la loro rapidità dei movimenti. Tuttavia ognuno può cambiare mestiere. Anche san Paolo, quantum mutatus ab illo, dal giorno di santo Stefano. Nessuno ha paura delle acque tranquille. Eppure sono le più pericolose. Non vale quieta non movere. E la rovina di tutto. Meglio discutere che arrivare alla distruzione totale attraverso l indifferenza. Non sono una rara avis. Un divino da non poter raggiungere. Respiro anch io. Sudo anch io. Lotto anch io. Urlo anch io. Mi scoraggio anch io. Ho un grave difetto: la ratio greca. Quella latina la lascio ai governanti di bassa lega. Quella latina è fatta di spade e di monete. Non diversa dalle nostre spade, dai nostri dittatori. Cerco il junior mentis di giorno. Il senior mentis di notte. Forse l ho trovato nei pascoli delle mandrie e delle stelle. Il giovane è sempre più fresco nella mente. L anziano è più ricco di esperienze. Uniti insieme sono una bomba atomica di cervello.

4 A gocce a gocce rinnovo la società E un pericolo in casa, quel tappeto. E una trappola per scivolare. Quante volte l ho nascosto. Quante volte l ho arrotolato nello stipetto dell armadio. Ma la suora me lo scopre sempre e me lo prepara nel corridoio per un ruzzolone. E una devozione! Repetita juvat. Ho fatto un patto con la mente, ab antiquo. Voglio essere sempre retto. Soccorro chi cade. Rinnovo ab imis fundamentis questa pozzanghera di società. Comincio con il silenzio. Le medicine più salutari sono amministrate a gocce a gocce. Cerco ab intus,dal di dentro, il germe ancora sano e non intaccato dai virus malati. Ab ovo usque ad mala. Si, dall inizio alla fine. Svuotarla tutta dal male e riempirla di bene. Ma chi te lo fa fare? Rischia l identità umana. E una bestia e nessuno se ne accorge. Non voglio finire serpente. Lo so che è un caos ingovernabile, per questo non abstine et sustine. Non mi astengo, anche se sopporterò supplizi fino alla morte. Sostengo gli umili e gli afflitti, anche se nella sofferenza altrui si aprono le proprie piaghe. Il dolore aggiunge pietà e corregge i vizi. Ora sono tenuto a cose impossibili. So che è un esilio ad interim, per questo mi affretto a spaccare il mondo e le zolle dure della sua ostinazione. Quando si è liberi, purtroppo si dimentica di fare il bene. Ora è una battaglia aperta, à la guerre, comme la guerre. E la guerra del bene. I buoni devono essere astuti come i serpenti. Qui rubano a deux bras. Hanno mani da sfinge indiana. Rotolano segreti e carte, tanto che tu sei il ladro e loro gli innocenti. La fortuna è stolta e non aiuta gli audaci. Essi hanno il fuoco nelle vene. La fortuna ti accende e subito ti spegne. Non mi abbandono al fato. Non mi rilasso all inerzia. Ardono in me le intuizioni di nova facenda. Sono a volte stanco, vorrei un po di quiete. Solo il giusto può ricostruire le fondamenta scosse e spezzate. Ricomincio a ricostruire una società nuova, senza infiltrazioni di azioni malvagie. In altro luogo, in altro ambiente. Ho celebrato dentro di me l eucaristia. Ora sono sereno. Contemplo dentro l infinito progetto di Dio. La vita è un infanzia di poesia. Nessuno la può abbattere. Chi può scannare la lirica? Chi può scannare la musica? La poesia e la musica sono la cicuta dei dittatori. Ne diffondo abbondantemente. Cerco la terapia giusta per la società. Se potessero comprare dieci anni di giovinezza, tutti chiederebbero l elemosina sotto i ponti. La giovinezza non si fa comprare. Io ho la giovinezza dello spirito. Le sue mani nel servizio sono un inno gregoriano, imbevute di umili devozioni. Rimugino il volere. Oggi voglio tanto che non lo posso avere. Non voglio avere cose. Voglio essere. Voglio il resto della felicità, che manca al cuore. Mi accontento alla sera del poco che mi dà il giorno. Non mi metto a sorridere di me.

5 Almeno mi compatisco nel sapere che non arrivo a ciò che voglio. La società è da purificare tutta. Ci vuole molto tempo. Non ho paura di pensare, anche se mi fa penare. Non ho l oscurità dentro me. Vedete. Sono chiaro. Ciò che dico, non è diverso, da ciò che penso e reputo. La ricerca della verità mi avvilisce, specie quando questa si infrange contro gli omissis. Le menzogne sono fiumi sotterranei che si sa chi li ha inventati e dove vanno. La flebo della pazienza, a gocce a gocce, ci svela le verità e purifica la società. Il male ha un origine oscura. Viene dalle blatte. Vomitato tutto, cominciamo daccapo. Lo spazio è libero. Si può cantare, danzare e vivere.

6 Anima mia E ritornata la volpe a divorare le piste atletiche con vampe di secondi. E ritornato a gridare: Bombardate il sole. Schizzate sugli scogli la luna. Distruggete il cielo. Sradicate le foreste. Avvelenate gli uccelli e gli animali. Imballate l universo nella cantina. Cominci un nuovo giorno, un nuovo vivente. Quante terapie come placebo per acquietare psicologicamente l ammalato. Oh! se sapessero come li prendiamo in giro, lontani dalla guarigione. Lo specchio non è il flashback delle persone, né dei ricordi. Per calmare un ferito si inventano tanti motivi di scuse, che l ammalato già sa. Ho imparato nei silenzi il ritmo mistico della preghiera. Il battito del cuore l ho accordato agli inni del mattutino e della sera. Io non sono quello che leggete fuori. Non il deserto, ma l odio è il luogo dell oblio. Anima mia vola via. Anima mia corri via, lassù lontano dai sogni miei e dai giorni miei, da quest odio nero della gente. Anima mia non ti fermare quaggiù a contemplare ciò che finisce. Il resto qui è morire. Anima mia qui è un terrore antico vivere e respirare. Anima mia vola via prima che il sepolcro sia la tua bara. Anima mia qui non c è nessuno a piangere e a pregare. Anima mia hanno ucciso il cielo e tu non puoi vivere in nessuna via. Anima mia qui si son venduti tutti alla notte. Almeno un intervallo di luce in questa notte oscura. Anima mia nessuno più sente il tuo palpito, nessuno il tuo anelito. Io ancora sento. Ti sento con il bacio della mia bocca. Ti sento con la carezza delle mie mani. Ti sento con il fiato delle mie labbra. Ti sento con il respiro del mio cuore. Anima mia vola via. Presto tutto in noi diventa sabbia. Presto tutto in noi diventa deserto. Anima mia la luce non ha fessure. Tu sei un oasi di certo. Sale ciò che scende e la croce è riversa all ingiù per terra. Nell anima non pesa l infinito e il corpo è una perla, non è il confine dello spirito. Anima mia non sei una città lontana, sei la mia campagna. Anima mia i fiori sono i violini e le margherite le arpe nelle tue vene. Anima mia sei il mio giardino. I torrenti sono i miei pensieri e il pianoforte sono le mie dita. Anima mia sei il mio sentiero. Gli alberi sono i miei passi e le foglie le mie parole. Anima mia sei il mio Te Deum. La mia voce è lo spirito che inneggia eternità alla mente. Anima mia sei la mia musica. Il mio cuore sono le note e il mio polmone è la tua sinfonia. Anima mia sei il mio atelier. I miei occhi sono i colori e le mie vene i tuoi pennelli. Anima mia sei il Veni, creator a cantare il cielo dentro un orcio di terra. Anima mia sei il mio mattutino, dove arpeggiano santi e profeti. Anima mia sei il mio magnificat, dove le lodi più soavi sono elevate alla Vergine. Anima mia sei il mio libero canone, dove consacro il

7 pane per le mense universali. Anima mia sei il mio requiem, dove non muoiono i pensieri. Anima mia sei il mio delirio che flotta dalla terra il cielo. Anima mia sei la culla, dove l universo ha cantato le più belle ninna-nanne dei tempi. Anima mia non sei l uragano, non sei la tempesta. Anima mia non sei una guerra, né una battaglia, dove tutti si allenano o si uccidono. Anima mia sei una primavera, dove Botticelli ha dipinto amori e pensieri. Anima mia sei il mio anello, dove si sposano gli angeli e i santi. Anima mia sei il mio sguardo aperto come l orizzonte, luminoso come il giorno. Anima mia sei la mia coscienza, saggia di capire il bene e di rifiutare il male. Anima mia sei la luce in questo baratro di tenebre e di guerre. Anima mia sei lo spazio, dove cieli, fiumi, sorgenti, foreste, monti, stelle, firmamenti navigano felici. Anima mia non sei una mummia, dove si carta pestano le ire e le passioni. Anima mia sei l ala di riserva per volare oltre le nostre visioni. Anima mia sei il mio letto, dove abbraccio nell amore l immenso. Anima mia vivi senza mai morire. Spiri senza mai spirare. Anima mia, dentro me, sei un invisibile silenzio. Anima mia sei il mio giorno che non conosce la sera. Anima mia sei il mio pianto a sorgente di vita. Anima mia sei ciò che non può finire. Anima mia sei mia madre, mia moglie, mio figlio. Anima mia

8 Non so quando Nessuno trama del male a se stesso. Il mio confine non è il mio corpo. Anzi non ho confine. Non sono il centro dell universo. La mia anima non ha bunker. E uno spazio libero per nascere, per non finire, per restare camminando. Dentro mi danza l acquavite che genera vergini pensieri. Dentro non ho un camper, dove abito tutto solo. Viaggio libero in compagnia. Sono condizionato solo dall amore. Anche Dio è condizionato dal fermento della Trinità. Amo i giardini di Dio e in casa e nei viali ho molte siepi di ligustro e di tulipani, anche se non ho il cameriere per annaffiare le piante. Non so quando passeggerò nel tuo giardino. Non so quando assieme ai tuoi passi lassù camminerò valli e colline. Non so quando mi tufferò nelle tue acque. Non so quando stringerò le tue mani lungo i sentieri dei tuoi prati. Non so quando i miei occhi si immergeranno nei tuoi. So di certo che quando vedrò il tuo volto, io per tua misericordia, non arrossirò. Non mi stancherò della tua eternità, anche se avrò nostalgia del respiro dei fiori e della dolcezza dell amore. La libertà è l infinito, dove l uomo può spaziare. L umanità è il primo giardino della libertà. Ho sete di tale libertà. Non ho avarizia dell oro. Non auri sacra fames. Chi può liberarmi dal tempo? Nessun dittatore libera. Non libera Mosè. Non liberano gli americani. La loro libertà è l ombra della schiavitù. Dio ha dato all uomo la possibilità di liberarsi dal corpus temporis. La morte è la libertà dal tempo. La vita è la divina passione di Dio. Siamo un suo amore. Siamo un suo pensiero. Solo in un pensiero perso, Dio perde e si perde. Noi, in Dio, non possiamo trascinare neanche una minima porzione millessimale del nostro male. Tale è la trascendenza della sua misericordia. Qui sulla terra basta un cocainomane a trascinare il mondo in una guerra mondiale, non dichiarata. In noi non c è nessuno assoluto. Non sapremo niente di supremo. Non sapremo che solo niente. Ci scopriremo a meraviglia di essere solo un atto di amore. L atto di amore non è impersonale. Ogni individuo non è mai impersonale con Dio. E un facciamo in diretta. Siamo stati fatti da tanti. Siamo dentro Dio, con Dio, con la sua sapienza. Non siamo soli. Rinuncio a tutto, Signore. Al mio corpo. Ai miei occhi. Al mio volto. Alle mie mani. Al mio cuore. A tutto. Ma non rinuncio a non dover essere più coscienza. Terra dove abiti. Terra dove parli. Terra dove ami. Terra dove crei. Non rinuncio a questa tua grande impresa. Non rinuncio a questa tua grande potenza. Noi siamo tua coscienza, tua figliolanza. Qui solo mi inebrio di Dio. Il creato non è il limite di Dio. Non è il suo confine. O Dio, tra le mani ti morivano le cose, l erba e i fiori alla sera rinsecchivano. Alla gioia dei giorni del creato, alla festa della nascita, tu poi morivi di pianto, alle

9 foreste, agli uccelli che divenivano presto deserto. Quale essere che tu creavi ti poteva placare alla morte delle cose? Alla fine di ciò che tu creavi? E il tuo dramma. Noi non lo conosciamo. Che sono i nostri dolori, dinanzi al tuo patire? E mentre creavi l infinito, restavi sempre più solo. Oh! chi ti poteva placare, o Dio della vita? L attesa nel creato e del creato fu lunga. L attesa fu dolorosa, come un parto. L attesa fu quasi infinita. Un attesa che saliva dall abisso del nostro aprirci; quell essere che ti somiglia. In lui tutto cresceva, fioriva, maturava. In lui tu non avevi speranza. Era certo. Era sicuro il tuo fiato. Era uomo. Era donna. Un alito uguale tra loro. Unico tra loro. Uguale a te. Un respiro del tuo stesso respiro. Un passo del tuo stesso passo. Un pensiero del tuo stesso pensiero. E tutto nell Eden fioriva. In lui nessuno moriva. In lui ogni cosa prendeva vita e nome. Oh! chi ha tradito quel tuo fiato? Chi ha fatto morire quel tuo respiro? Come è possibile lo spasimo di questo tuo respiro? Come è possibile il peccato in questo tesoro di grazia? Forse noi non siamo mai nati. Forse noi non siamo mai morti. Chi può nascere in questo immenso caos? Chi può morire in questo immenso atto d amore? Può morire il tuo creato, quando muoiono le cose? Che tragedia vederti morire tra le mani le cose. E la tua croce. E il tuo dramma. Il dramma è Dio. Come hai potuto resistere a guardare nelle tue mani il cuore del creato, che moriva? E poi nelle tue mani, non più l argilla, ma la sabbia senza respiro? Chi può farti uscire da questo dramma? Chi da questo teatro? Eppure tu non hai scolpito una formella che nel tempo si sgretola. Tu non una statua che si muove solo nelle emozioni di chi la guarda. Dimmi come soffri nel vederci morire? E come tu muori? Era necessario il tuo creare. Era necessario il tuo amare. Era necessario il nostro morire. Il nostro morire è non arrossire. Il nostro morire è nascere Dio. Questo è forse morire? Morire è questo. Che bello questo morire. Io voglio morire.

10 QUESTA DONNA Avresti potuto fare cose così belle, se non fossi stato qui con me, a meditare e a riflettere? Voglio il tuo crisma, Signore. Ungimi d olio profumato il capo e plasma d unguento sacro il cuore. Eccomi: sono quello che vuoi. Avevo sognato con Cristo questo dialogo e nel sonno avevo versato lacrime sulla tomba dei martiri. Le lacrime scese sui prati, germogliano primule e girasoli. Ma io avevo sognato e i prati erano senza fiori. Tutti vogliamo aiuto e presto siamo aiutati. Chi dagli uomini, chi dal cielo. Dal cielo che può venire? Studia e vedrai che nella terra noi ritorniamo. Ognuno torna a casa sua. E chi non ha casa, sotto i ponti e sotto i cartoni. Quella notte fu d uragano. I fuochi ardenti nelle case e Cristo sul monte degli ulivi a pregare. Alla mattina si recò presto sulle lastre lavate nel tempio: e qui: Ecco, la notte si prostituisce. Questa è la donna, in flagrante adulterio. La notte nasconde non solo il peccato. Dicci maestro: questa donna è un adultera. Non basta l uragano per lavarla. Mosè ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu vuoi insegnarci qualcosa di diverso? Su, maestro della sapienza e della bontà. Dio alla prova. Quante volte nella vita. Quanti esami guardati dagli altri. La morte è l ultimo esame. E Cristo già accettava e si apprestava. Quanto soffrire. A che tanto patire. Quante lacrime scendono nel cuore per non cambiare? Questa donna. Questa donna. Perché indugiare ancora. Sono pronte le nostre pietre. E tu chinato a terra giochi con la sabbia? Rispondi. Oh! Perché non ci dai il tuo parere. Non si può fingere su questo male. Questo male è un fuoco: appassiona anche qua dentro, si nel tempio. Prima che incendia, è meglio spegnerlo. Fuori, fuori dal tempio questa donna. Fuori, fuori dal tempio prima che macchi di sangue il tempio e sporchi il mare di bronzo. Trascinatela fuori, là per terra. Qui le nostre mani sono pietre. E tu, Signore, scrivi. Scrivi dentro. Scrivi nel cuore. Oh! Solo tu sai leggere il cuore. Noi le membra. Noi il male. Scrivi. Noi laceriamo le carni. Tu laceri il cuore. Chi di voi è senza peccato poi scagliasti la tua voce scagli per primo la pietra E ancora chinato sulla sabbia, fina di peccati, infinita di errori, scrivi. Scrivi il mio, il nostro peccato. Pietro: ecco i tuoi. Dal più anziano al più giovane se ne andavano. Giovanni: ecco i tuoi errori. Alberto: ecco al tua rabbia. E la terra, solo la terra si riempiva di peccati. E la terra, solo la terra ruggiva di errori e di falsità. E uno per uno, dal fariseo più anziano al più giovane scriba ti hanno abbandonato. Donna dove sono? Chi? I farisei? Gli scribi? Dove sono? I peccati. Sono andati via. Non ci sono più. Nessuno ti ha condannata? L innocente non ti può

11 condannare. E rimasto solo l innocente. Solo l innocente con lei a piangere. E le lacrime hanno lavato sulla sabbia i peccati. Neanch io ti condanno. Va, donna alla tua casa. Va, donna alla casa del padre. Va, donna al tuo letto non più malato, ma ormai amato. Va, donna a mostrare a tutti l anello. Si, l anello del nuovo tuo vergine sposo. Va, donna e d ora in poi più non peccare. Va, donna, la tua fede ti ha salvata. Va, donna a cantare nel mondo l innocente che non condanna mai nessuno. Chi ama, non condanna mai. Tutt oggi noi ancora siamo pagine di argilla da lavare e purificare.

12 UN TESTAMENTO D AMORE Un vasetto di unguento. Un vasetto di albatro. Frantumato e versato sul capo da una donna amata. Spandeva aroma in tutta la casa di Simone il lebbroso. Un nardo da far girare la testa dalla intensità del profumo. Dal capo fino ai piedi, unto di profumo. Una sepoltura d amore. Un balsamo: preannuncio di risurrezione. Una donna ai piedi a piangere. A irrorare l amore con le lacrime. A spandere profumo in quella nuova stanza nuziale. Piangere ai suoi piedi. Lacrimare amore e asciugarli con i suoi capelli. E dentro me, anch io aspergo lacrime sul mio quartiere. Aspergo lacrime sui carcerati, sugli orfani, sulla comunità che tanto mi manca. Aspergo gli occhi di pianto e mi commuovo ai piedi di un Crocifisso in alto appeso. Ecco: sia fatta la tua volontà. Il viso gronda lacrime al crocifisso. L mani raccolgono sorgente di perdono. E aspergo le case e le famiglie, le mie famiglie. E aspergo il coro e i ministranti. E aspergo con le mie lacrime chi ancora ha nel cuore tanto rancore. Aspergo e il viso e il volto si illuminano del tuo volto, del tuo amore. Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione. E le lacrime sono più copiose. Oh! La Pasqua assieme! Scendono oltre il cuore. Scendono e sono fiumi di conforto per i carcerati e di purificazione per chi è blindato nell odio e nel rancore. Scendono nel calice, dove anche Dio ha pianto, dove anche Dio ha versato la sua passione, il suo distacco, il suo abbandono: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Prendete e distribuitelo tra voi. Questo è il mio sangue. Anch io, ma non si è riempito il calice di sangue, quel venerdì santo in piazza, a sera, quando sparati, tutti fuggirono lasciando a terra Cristo morto e l Addolorata. Oh! quei colpi. Avessero centrato. Avessero colpito almeno il cuore. Poi prese il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me. E l eucaristia la Pasqua. E l eucaristia di Gesù Risorto. E l eucaristia che si fa chiesa. E l eucaristia il pane, il risorto del mondo. In Lui siamo tutti uniti. In Lui l amore non ha distanze. Salendo in una pieve di un monte puoi incontrare il risorto. Ti attende, in ogni strada di Emmaus, dove l uomo cerca la pace, ti viene incontro il risorto che spezza il suo pane e ti spiega l su storia, la tua storia, la storia del tuo amico, la storia di un ammalato di cancro, la storia di chi h lacrime abbondanti, la storia di chi soffre, la storia di ogni uomo che è la storia di ogni risorto.

13 LA NOTTE DI PASQUA Questa notte viene tutti gli anni. Questa notte viene tutti i giorni. Le donne sono mute al dolore e vestite di panico. Questa è la notte. Quante lacrime. Quanto pianto. Quanto buio nella piazza. Quanta gente sale e scende dalla chiesa. Quante fanciulle stringono al petto le mani dei fidanzati. E l notte del silenzio e tutti in piazza attendono il fuoco. Gira un cero per la piazza, un cero spento. Forze c è speranza che Dio l accenda. Che silenzio in questa piazza. Quanta gente lacrima passi e nel buio ancora si dispera. Nessuno ha una chitarra? O un tamburo? Oh! quanto fanno male queste trottole. Che stridore questo ferro sui miei legni. Che amarezza questa notte. Forse viene una volta all anno. Forse viene tutti i giorni. E la notte della morte. E la notte questa notte. Tutti corrono per le strade. Chi ha palme benedette. Chi ha ceri vecchi e spenti. Chi ha lacrime nel nuovo calice da versare. Chi ha ancora una pistola in tasca. Come è brutta questa notte. Ma questo Dio quando accende il nuovo cero? Quando accende questo fuoco? Oh! è buio nella piazza. E buio in questo cuore. Nessuno si vede, solo il fiato morto si sente. Quanto è denso. Quanto è pesante. Tutti attendono che Dio accenda l speranza. Ecco ci siamo: escono solenni i ministranti, gli uomini bianchi, le nacchere, ilo turibolo senza incenso, i grani, lo stilo e i rami di olivo da bruciare. Bruciano i rami ormai. Ecco si infiamma il fuoco. Sale in alto, sale più in alto sulle stelle e tutti vogliono raccogliere nelle mani una fiammella. Il prete incensa. Incensa i grani, l alfa e l omega. Poi incide sul cero, forte, profondo il Cristo ieri e oggi. Incide il Cristo, luce del mondo. Tutti si accendono di canto: Grazie a Dio! Grazie a Dio! E Dio la luce. E Dio la grazia. Questa è la notte che squarcia il peccato, squarcia la morte. Questa è la notte che accende i cuori, il cuore del mondo. Quanta argilla in questa terra. Quanto alito in questo cero. Più alto. Più alto il Cristo, luce del mondo. Più alto. Più alto al cielo il si del mondo. Il popolo non scanna più un agnello per entrare in cielo. Lui apre il cielo e tutti vi possono entrare, non solo in chiesa. Il cielo è alto e il canto esulta la terra e gli angeli. Sono radunati da ogni parte. Non mangiano pannocchie, né ceci, né calia. Qui non devono birra, né ecstasy. Qui è il cero che illumina e sazia. Suona il giorno e canta già la luce. Non più nel cortile al buio. Una fila di gente fino sui gradini a vedere cristo che in questa notte risorge. Non è qui. Perché cercate tra i morti, il vivente? Non è qui canta non solo il coro. E risorto. Ora la piazza è gremita di angeli e di gente. Ora la piazza è di Pace. Suona il giorno e gli occhi son pieni di gioia. Qui non si uccide un maiale, né si sgozzano i soldi. Qui non c è più una tomba, né un altare da sacrificare. Non sono un fantasma. Né un morto

14 che dalle pareti trapassa. Sono io, qui, il risorto. Oh! il mio costato toccate e nel mio cuore penetrate. Oh! le mie mani stringete e il mio petto abbracciate. Sono io, qui, il risorto. E spezza ancora il pane, fragrante di Dio e di pace. Quanti baci ho dato in questa notte a questo pane. Quanti baci all ostia. Quanti baci alla croce adorata. E ora è qui, presente. Che estasi. Io svengo. Oh! questa notte è la notte dell amore. E la notte del perdono. E la notte nuziale. E la notte dello sposo. E ora è qui, presente. E già va oltre. Donna, noli me tangere. Come toccare Dio? Come possedere Dio? Oh! le nostre mani. Oh! le nostre pagine di argilla non incidono Dio nella creta. Oh! le nostre pagine di argilla si sgretolano non solo al sole, ma al peccato. E il risorto: Venite, venite in Galilea, non solo in Galilea. Venite, salite sul monte, dove ogni uomo in Dio è trasfigurato. Bevete, bevete il vino rosso, il vino rosso si beve nel calice, quello bianco, puro e casto si beve nel cuore. Venite, salite al banchetto del cielo.

15 UN VIAGGIO NEL VENERDI SANTO Stare con lui era sempre un guadagno. Ogni venerdì santo mi accompagnava nei boschi a tagliare la legna e a raccogliere le frasche, a vedere spuntare la primavera. Si ritornava dai monti pieni di lepri, di volpi, di quaglie; e non si arrivava mai. Si vedeva di tutto, il fiume sempre più rigoglioso di pesci, qualche bestia mai vista, una biscia tra le foglie secche sotto i piedi. Con Mario era sempre un avventura il venerdì santo. Mi prendevo un giorno intero per riflettere, meditare; un intero giorno per il ritiro spirituale. Mi cavava da ogni buco un nido di serpi, un ragno crociato e tanta paglia portata dalle gazze in alto, sui rami più grossi dei pioppi e per terra tanti vulcani attivi di granuli di formiche. Non gli piaceva discutere, ma affermava che il venerdì santo è il giorno del silenzio, perché Dio è morto, almeno per rispetto. Lui tagliava corto ai bivi e mi assicurava che non sbagliava mai. Conosceva quella terra, quei filari di vite, quei sentieri di fichidindia, come le sue tasche. Mario era un grande della campagna e certe decisioni le prendeva dopo che a lungo dormiva sotto un pino. Scherzava con le capre e tirava calci ai muli e agli asini. Si fermava sovente lungo i sentieri e guardava in alto. Ecco lassù, prima del convento, c è una nicchia. Nessuno mette più i fiori ai santi. Ogni volta che vengo la riempio di gerani, di margherite gialle e di violacciocche. A me piaceva ascoltarlo, specie i suoi sentimenti e lo seguivo per le fratte ben volentieri. Lassù, nel convento - poi continuò - contano un fatto mai raccontato. Andiamo. Lo narrano ogni venerdì santo. Ci sedemmo in fondo ai banchi. Era un antica liturgia vissuta da tanti incappucciati. Cominciarono le trottole a lamentarsi e i bianchi uomini procedevano alla condanna. Tolle, tolle. E la navata centrale si svuotava. La gente seguiva da sotto le navate laterali. Tolle, tolle. gridavano con le fruste in mano. Che farò del vostro re? Tolle, tolle, crocifige non abbiamo noi un re. Tolle, tolle, chi si fa quaggiù Dio e re. E la navata del coro di destra assentiva con i lamenti: E reo di morte. E l altra, alla sinistra rispondeva: Dio a morte? E perché? Un Dio fallito. Un Dio sputato. Un Dio di polvere insanguinato. Tolle, tolle urlavano gli incappucciati al centro dell altare. Si apriva intanto lo spazio, là sul monte. Là sul cranio, là sul Golgota. E Pilato: Di dove sei? Perché non rispondi? Ah! Che superbia questi dei. Non sai che è in mio potere la tua vita o la tua morte? Questo potere ti è stato dato dall alto di questa terra. Dal tempio. Dai sacerdoti. Per questo chi mi ha consegnato a te, è più colpevole. E il coro rispondeva: Qui sono i chiodi. Qui il martello. Qui la corona. Qui le spine. Ma prima vestiamolo. Forza, su, dai, di rossa porpora. Che stoltezza il potere. Che potere hanno

16 i chiodi? Fare dei martiri. Che potere ha un campo di concentramento? Fare dei martiri. Che potere ha una bomba? Che potere ha una guerra? Il potere dell odio. Si, - riprendeva l altro coro nei chiodi sono sconfitte tutte le guerre. Nella porpora e nella corona di spine sono tutti i dolori e i massacri del mondo. Oh! perché non ti difendi riprendeva l imperatore. Trova una scusa. Trova un sotterfugio. Così ti possa liberare e di te lavarmi le mani. Io posso liberarti. Sentite, farisei, - poi si sedette in tribunale, nel Litòstroto Lo farò flagellare. Quanti colpi voi volete. E poi questo insanguinato che può farvi di male ancora nei vostri giorni? Non sapeva Pilato che quel Cristo sarebbe stato la grazia di tutti i popoli. Il liberatore da ogni peccato. Il liberatore della morte. Hai paura di Cesare? gridavano come cani quelli del coro di destra. Hai paura dell ONU? Hai paura dell USA? Hai paura della bomba atomica? Hai paura di quella nucleare o batteriologica? Dicci di chi hai paura. Il compromesso è la morte della gente. Il compromesso è la morte di Dio. Questo Dio che non trova una scappatoia. Questo Dio che non è capace di convincere a smettere il male. Tolle, tolle. Ecco i chiodi gridavano ancora gli incappucciati. A terra nudo. Spogliato. Flagellato. Sputato. Negli occhi. Sul volto. Nel fango. Su, avanti, cominciate. E sul monte, sempre su un monte sale l innocente. Qui a terra comandarono i soldati. Qui a terra la croce. Ecco i chiodi gridava il coro a destra. Cominciate. Batti. Batti più forte. Schizzi, schizzi non solo il sangue, ma le carni di Chernobyl, delle torri gemelle, dell Irak. Dov è il martello. Su, il martello, sulla mano destra. Squarci le vene a chi h il cancro e il midollo a chi ha tumori. Su, più forte. Giù, ficcate più in fondo. Che escano il sangue e tutte le vene. Oh! la tua mano supplicava il coro a sinistra. Quanto amore. Quanto dolore. Quante carezze le tue mani, a tua madre. A Marta e Maria. All adultera e alla peccatrice. Oh! la tua mano sui giovani drogati. Ecco i chiodi riprendeva il coro di destra. Siamo ancora all inizio. Su, l altra mano. Più forte e più in fretta. Siamo in ritardo. Siamo indifferenti al niente. Il sangue non ci fa niente. E il chiodo penetrava atroce l anima del Signore. Penetrava la morte ai carcerati. Penetrava i dolori delle guerre mondiali di oggi mi dichiarate. Oh! la tua mano. Ancora una mano. Oh! non puoi più accarezzare. Sono tutte e due inchiodate. Oh! le tue mani nel crisma del Padre consacrate. E già ora. Siamo in ritardo continuava il coro di destra. Su, ai piedi, colpi duri ai piedi. Non vedete che ancora vive e si muove? Su, via, alla morte. Su, alla croce. E poi in alto. Vogliamo vedere scorrere dall alto il suo sangue. Si, su di noi. Sui nostri figli. Basta. Oh! sangue innocente! cantava il coro a sinistra. Oh! sangue benedetto che scorre nel modo a lavare i massacri, a lavare le guerre. Oh! quanto sangue per noi! Oh! non si può più

17 cantare a tanto supplizio d amore. Aizzate la croce. Issatela più in alto imperava il coro di destra. Su, in alto. Ficcate il palo nel ventre della terra. Ficcate la croce nel ventre degli innocenti. Ora muore. Lui il santo. Ora muore, Lui il Santo. Ora muore, Lui che ha risuscitato gli altri. Ora si contorce. Ecco ora supplica. Sitio! pregava il condannato sulla croce. Ho sete dei giorni. Ho sete del mondo. Ho sete degli uomini che si nascondono nelle tenebre. Ho sete. Ho sete delle anime. Si, delle anime che piombano nell angoscia, nelle disperazioni. Vedete gridava il coro di sinistra. Vedete come siete malvagi. No. Indifferenti. No, mortali dinanzi alla sete di Dio. Su, alziamo i calici. I nostri calici. I calici del mondo, pieni delle nostre lacrime. Pieni delle lacrime di Hiroskima, delle lacrime della mafia; delle lacrime dei martiri. Pieno è il calice. Pieni sono i calici del mondo. Offriamo noi da bere. Offriamo da bere le nostra lacrime. Ora basta imperavano gli incappucciati. Via da qui. E proibito per voi piangere. Lamentarsi su un condannato, per di più cadavere. Via, via da qui. Per voi né proibito salire sul monte del cranio. Sul monte della morte. Qui a tutti è proibito, salvo ai morti. Qui non urla nessuno. Solo i morti parlano quassù. Via, andate, andate via. E il coro scese dalla navata e andò fuori con lamenti. Muto, con i passi lenti. Muto, con i volti in attesa. Muto, con fiato sospeso. Abbà, abbà. Tutto è compiuto. Ecco il nostro spirito. Ecco il nostro fiato. E fuori la madre, consolata dal coro entrava. Entrava maestosa, lenta. Al centro dell altare. Ecco il tuo figlio. E una marea di madri abbracciavano i figli trucidati nei secoli. Ecco la tua madre. E una marea di popoli abbracciò Maria, la madre addolorata del mondo. Su,via di qui, - imperavano ancora gli incappucciati. Qui non si può restare. Qui non si può sostare. Non si può vedere un Dio morire. Su, via. Su, via. E con ira e a strapponi violenti li buttavano fuori dell altare. Ora ci siamo noi. Siamo noi a giudicare il mondo. Il monastero zittì. I frati ammutolirono nel coro. I soldati spaventati guardavano il corpo del crocifisso. La chiesa si squarciò in due e la gente dalle valli entrava dentro con fiori, con ceri, con lacrime, con canti, e con lamenti pieni di speranza. Via, via anche voi di qui. Tutti cacciati via. Via, via di qui. Qui è proibito restare. Qui è proibito sostare. Qui è proibito cantare anche un morto, anche se fosse Dio. Un monaco d Arimatea entrò in fretta con un sigillo in mano. Ecco, ecco il sigillo di Pilato. Per il corpo morto e insanguinato. Ecco, ecco il sigillo. Possiamo abbracciarlo e depositarlo. Prendete, tirate giù. Su presto. Su in fretta. La terra non può tenere un Dio morto. Seppellitelo lontano, più lontano che potete. Nel ventre, fuori della terra. Che nessuno veda. Che nessuno lo pigli. Che nessuno lo profumi. Che nessuno lo rubi. Non hanno potuto rubare Dio vivo. Oh! a che serve rubare un Dio morto? Tiratelo

18 giù. Più in fretta e scappate lontano con il vostro Dio morto. Neanche un figlio morto. Tiratelo giù. Nella croce il redentore assieme ai frati. Tutte le genti seguivano Maria, Giovanni e Giuseppe. Andate in fretta. Senza canti. Senza lamenti. Oh! come non cantare le tue piaghe. Oh! come non baciare i tuoi piedi. Io vengo ad adorare le tue mani. E io il suo costato. E io il suo cuore. Oh! è ancora pieno. E denso d amore. E traboccante di acqua e sangue. Oh! il legno e Cristo, la nostra croce. Nella croce, in questa croce si è incarnato Dio. Nella croce, il redentore. Oh! come non cantare il tuo corpo, per noi donato. Il tuo sangue, per noi versato? Io conservo dentro di me, una spina: è la mia. Io custodisco i tuoi chiodi, sono i miei dolori. Io nel mio petto, la tua lancia. Ho sete. Ho sete di Te, o Padre. Chinato il capo spirò. Oh! non la morte. No, no la morte di Dio. No, no la morte del sospiro. No, no la morte dell amore. No, no la morte della vita. Oh! no, no la morte della luce. Si è fatto buio in questa chiesa. Si è fatto buio su questo monte. Si è fatto buio su questa terra. Oh! il sepolcro. Dentro la morte. Oh! io attendo. Io attendo, qui dentro. Qui adoro la croce. Qui in ginocchio. Dinanzi al sepolcro. Dinanzi alla morte. Finché tu non spalanchi la vita e il cielo sulla nostra terra. Terra è il tuo cielo. Adoro. Adoro, dentro avvolto. Che bello! E già! Con il tuo sudario. Ma dove sei? Nelle mie mani il tuo sudario. Ma dove sei? Nelle mie mani le tue bende. Ma dove sei? Le nostre mani, le nostre mani, qui, risorte con te. Non sembra vero. Poco fa il dolore. Poco fa la morte! Qui mi trabocca il cuore del tuo amore. E nessuno si accorge che Cristo è risorto. I frati sbarrano il portone, si il portone. Fuori della chiesa non c era nessuno. Né il coro. Né gli incappucciati. Né le donne. Né i soldati. Dove sono? E rimasto solo in noi il condannato. Mario e io con le labbra ancora di sangue e d incenso. Il campanile una piccionaia. I sentieri del monte, pieni di ginestre. Le rondini giravano tra i tetti. Domani è Pasqua disse Mario. A domani, forse risposi. E si chiuse il sipario di quel racconto.

19 MARIA DI MAGDALA E LE PIE DONNE Queste donne sono curiose. Non solo di notte visitano da sole i cimiteri, ma vogliono aprire le tombe e persino i sepolcri. Di notte chi vi dà questo ardire? Su smettete di raccontare le vostre ciance. E nella tomba diceva Mario fuori del paese. Ancora cercano di far risorgere i morti. Sono morti. E i vermi li mangiano. Su, smettete, dinanzi ai morti, di sperare cielo e vita eterna; almeno le vostre sciocchezze, dinanzi ai morti. Su, ritiratevi fra poco scoppiano fucilate per la lepre. Non c è scampo per le volpi. Quella notte venne un grosso temporale. Lavò le piante, le strade di pietra e si attendeva una bella aurora. Maria di Magdala voi non la conoscete. Quello che pensava doveva essere fatto. E così convinse le altre, tremanti tutte quante. Nel buio le nere mante impaurivano anche i lontani. Che donne, a volte, incapaci nella vita. Vigorose, testarde. Arrivano tutte al sepolcro con la pietra già rovesciata a terra. L hanno rubato! gridò Maria di Magdala E non entrarono per paura. La notte non è paura. Né il sepolcro è panico. Ci sono cose che fanno più terrore. Scappano. Si, scappano nel cenacolo. Maria di Magdala uscì di nuovo da sola. Voglio vedere diceva. Voglio vederci chiaro. Entrò e vide il sudario ben piegato e le bende ben ordinate. Ma qui non è venuto un ladro smaniava. I ladri non lasciano tutto ordinato. Voglio vederci chiaro. E uscì all impazzata e fuori si scontrò con il giardiniere. Signore, - si scusò se l hai preso tu, dimmi dove l hai messo. Maria poi il risorto. Ma come non si era accorta quella donna, del suo uomo, almeno dalle spalle, dai capelli, poi così giovane ancora. Come non riconoscerlo? Maria ancora il risorto. E la gioia traboccò d incanto. Sei tu? Sei proprio tu? Oh! che grazia. Oh! che gaudio. Ma io impazzisco. No, non è vero. Ma sei proprio tu? Allora è vero. Maria no, non mi abbracciare Quanto ti vorrei abbracciare. No, non ancora. Ma và dai miei fratelli e di loro che sono risorto e li precedo in Galilea. Ballava Maria dalla gioia. Danzava. Ma lui non c era più. Scese in fretta con il manto tutto arrotolato al collo. Sbatté la porta del cenacolo: E risorto. Chi! E risorto. Alleluja. Oh! che grazia. Sù, alleluja. E Bartolomeo in sordina a Pietro: E diventata pazza dal dolore. Quanto l amava. E risorto, vi dico. Alleluja. E risorto. continuava quella. Non crediamo subito a queste ciance ammoniva Tommaso. Beh! Meglio che vada a vedere concluse Pietro. E insieme a Giovanni, ancora all alba si avviarono di nascosto al sepolcro. Giovanni corse più giovane e si fermò al sepolcro per rispetto di Pietro che entrò e vide anche lui il sudario e le bende ben piegate e ordinate. Qui c è qualcosa di strano concitava Pietro. E Qualcuno! diceva Giovanni. Non è

20 strano. Ce l aveva già detto. Andiamo al cenacolo. Anche le altre donne, di nuovo con Maria di Magdala ritornarono senza unguenti e più spedite. Ad esse apparvero due angeli: Chi cercate? Tra i morti. Il vivente? Non è qui. Andate, è risorto. E le donne buttarono all aria le vesti nere e si vestirono di fiori di peschi e di mandorli. Pietro obbligò tutti a rientrare nel cenacolo. State calmi. State zitte. Non fate chiasso. E ancora l alba. La gente sente. Oh! perché non gridate a tutti il risorto gioiva Maria. Sù, gridiamo all alba il risorto. Tu sei pazza rimproverava Tommaso. Ci vuole fare tutti scannare? E poi uscì dal cenacolo, per prudenza, a vedere chi ci guardava. Pace a voi poi cantò il risorto. Venite. Toccate. Non solo le vesti. Sono di carne. Non sono un fantasma. E proprio vero! disse Pietro. Ora credo. E pianse ancora, non più al canto del gallo. E Quello sparì. Nessuno ci guarda assicurò impetuoso al ritorno Tommaso. Ma i suoi amici erano tutti bianchi, ma non di paura, ma di allegria. Ma che avete? riassicurò Tommaso. Vi ho già detto che nessuno sospetta di noi qua dentro. State tranquilli. Nessuno ci spia. Nessuno sa dove siamo. E risorto annunciò Pietro. E davvero risorto. Adesso qui. E venuto qui da noi, poco fa. E perché non c ero io. Io non ci credo. E poi quei chiodi, li ho qui nella borsa. Non ho sentito niente. Su via, sbarrate le imposte e non aprite a nessuno. E se ne andò per Gerusalemme a sentire i commenti dei farisei, degli scribi e della gente. Erano tutti impauriti per il sipario del tempio squarciato. Anche il sommo sacerdote Caifa confidava che quello era un segno, un brutto segno. E diceva a tutti gli amici del tempio: Stiamo allerta. Stiamo allerta. Neanche quella notte smise di piovere a diluvio. La gente si lavava nuda ed era contenta per il cielo che regalava quest acqua. I soldati rompevano le marce con le lanterne sotto gli archi e si vestivano di un manto spettrale. Gli aromi della mattina invadevano le vie e Tommaso diceva: Meno male. Non ci cercano. Siamo sicuri. Ma quel Pietro mi ha turbato. Arrivato alla Gabbata tornò indietro. Finché non metto la mia mano nel suo costato e questi chiodi nelle sue mani e nei suoi piedi, io non ci credo. Non ci credo. E giusto disse Pietro. Ma è risorto a Maria, a Giacomo, a Giovanni e qui a tutti noi. Staremo a vedere. Il tempo è galantuomo e dà ragione alla verità. Uscirono tutti e chiusero il cenacolo. Maria di Magdala piangeva e le pie donne erano stufe di Tommaso, l incredulo. Era un vero scoglio contro la gioia piena. Pazienza ammoniva Maria, del resto noi l abbiamo visto per primo e appena all alba di questa mattina. Il Dio risorto per primo a una donna. Mica, perché la notizia si sarebbe sparsa più in fretta una scelta vera da parte di Dio. Da peccatrice a lavare i piedi con le lacrime, a vedere per primo nel mondo la risurrezione. Chissà che è successo a quella pietra? Un irradiazione di vita. Una

21 irradiazione dello spirito. Chissà dov è? Quella pietra scartata e densa di risurrezione. Io penso che anche i soldati siano stati invasi dalle irradiazioni. Colpiscono a distanza. Anche al nord. Anche al sud. Irradiazione dello spirito che fa nuove tutte le cose. Ha folgorato le rocce. Gli alberi. Le stelle. Le sorgenti. Solo chi ha lo spirito, lo nega ancora. Che strano. Era meglio essere senza. A Mario piacevano i miei commenti. Mario era un po come Tommaso e un po Maria. Si aspettava da un momento all altro un apparizione. Pace a voi incantò il risorto. Prendi i chiodi, Tommaso. Vuoi ancora inchiodarmi? Prendili e ficcali qua dentro, vedi sono queste le mie mani. Non so i tuoi chiodi. Li ho persi disse Tommaso. Ho perso la testa. Ti ho ritrovato. Signor mio e Dio mio. Oh! Tommaso ammonì il risorto. Perché vedi, tu credi. Beati quelli che, pur non avendo toccato e veduto con gli occhi del tempo, crederanno. E le pie donne gridavano: Alleluia. Gloria a Dio. Alleluia. Il cielo si aprì di sole e tutta Gerusalemme gioiva la buona novella. Mario ed io ce ne andammo in biblioteca.

22 LUNEDI DELL ANGELO Che gioia. Sono arrivato alla risurrezione. Oh! come non cantare. Come non cantare il perdono. Come non cantare l amore. Come non cantare la Pasqua. Dentro questo cuore esplode. Esplode. Esplode Cristo. Oh! già lo vedo. E morto quel vecchio Paiolo. Ecco esplode dentro. Ora è il nuovo Paolo. Che grazia. Che gioia. Anche se domani, sarà ancora dolore. Ora piango per Lui. Piango le sue piaghe. Piango le sue mani. Piango il suo costato. Ora vi obbligo in Cristo a cantare l alleluia. Vi obbligo a cantare cento ave al giorno. E morto il vecchio Paolo. Ora è vivo il Paolo di Cristo. Alleluia. Gloria a Dio. I miei occhi grondano lacrime nei tuoi che li doni al Padre. Che gioia anche se il cuore spira dentro collasso e mi opprime il respiro. Non mi chiedo più: Cosa fare. Cosa vuoi. Ecco: sono quello che vuoi. Ora so che tu sei il centro della mia vita. Non solo il punto di riferimento. Ma tutto per me. Tu mi basti. Il resto è niente. Il resto non mi basta. Non mi basta il sole. Non mi bastano le sorgenti. Non mi bastano le chiese. Non mi basta nessuno. Solo tu, la mia vita. Con te, non ho timore. Non ho paura. E un fuoco che si accende dentro. E l acqua che zampilla forte, a fiotti. Purifica. Rigenera. Ossigena. E l acqua nuova del battesimo. E l acqua nuova dello Spirito. Accendi. Accendi in me il fuoco nuovo. Il fuoco nuovo. Sono quieto. Sono sereno. Ora mi possono pure ammazzare. Controllate pure le omelie. Non sentite la gioia, il gaudio che Cristo è risorto in me?dovete essere davvero sordi a non sentire questi palpiti. L ho visto. Sto morendo per Lui. Vuoi punirmi solo perché ti dico che è risorto in me? Non ci posso far niente. Sto come Noé. Attendo il ramo d ulivo in becco alla colomba, mi è certezza. Non mi riempio le tasche di cantine, né di vino. Vi dico la verità: sono ubriaco. Si, ubriaco di Dio. Non penso che vi scandalizzate. E poi chi pensa più a questo Dio risorto? Oggi non fa più male. Volete ancora inchiodarlo. Ma è appena risorto? Su, vedete in piazza quanta gente nuova con la cravatta bianca. Da noi il risorto ancora non si è fermato. Che testardo, questo Dio. Ciò che ama, dona. Eppure non tanto tempo fa i vecchi preti dicevano che Dio castiga chi fa l amore o che Dio castiga chi non va in chiesa. Ecco perché nessuno va più ad ascoltare la messa. Veramente Cristo non merita tanto, né dai preti, né dalla gente. Oggi è diverso. Oggi il cero è sempre acceso. I giovani cantano l alleluia, non solo alla Pasquetta. Sul corso leccano gelati e i padroni programmano ancora le nozze. Ancora oggi le nozze sono affari, non solo di cuori. Stanotte un angelo ha guidato un panda con le ali sul cofano e ha annunciato a tutto il paese che Cristo è risorto. Anche ai giovani è piaciuto questo stratagemma del prete. E con le ragazze corrono in cielo a bere un poncio o un caffè. A

23 Pasquetta consigliavano i vecchi bevete vino, quello forte, quello rosso. Guai a chi beve acqua. Ha le spalle gonfie di dolori per tutto l anno. E bisogna aspettare un altra Pasquetta per guarire del tutto. Meglio non sbagliare con l acqua, che soffrire per tutto l anno. I giovani sapevano questa cose e per questo i canali delle parrocchie erano pieni di ubriachi. Povera Pasquetta! Per tutto l anno attesa e poi subito un vomito di birra, un mal di testa e finire in un letto senz amore. E domani di nuovo la stagione del lavoro. Ma quando vengono gli angeli? Come sono questi angeli. Tutti dicono a lunedì dell angelo. Quanti lunedì bisogna attendere? Io me li sogno questi angeli. Ma quando vengono questi angeli? Tutti biondi con le ali fino agli occhi Quando? Eppure un uomo non può stare senza un angelo. Può stare senza una moglie. Senza un pane. Senza il vino o l arrosto al lunedì dell angelo, ma non può stare senza il suo angelo. A lui non scappa niente, anche quando tu appena pensi un pensiero un po diverso. Forse sa fischiare meglio del treno che arriva di notte. Ma gli angeli non arrivano di notte. Non so se il mio, fischia con le ali. Da te non scappa mai, anche quando non l ascolti. Se tu bestemmi, perde le ali. E la fatica a ritornare in cielo. Allora tu non bestemmiare. Che ti hanno fatto gli angeli e i santi? Sono dei buoni amici. Potessimo averli sempre. Lungo la nostra esistenza. Si cammina soli nella vita. A strascico. A brandelli. Che fatica fa l angelo ha seguirmi! Ma non si offende anche quando tu cogli le mele o le pere. Ma a proposito: il lunedì di Pasqua bisogna cogliere i funghi. I funghi sono nei boschi, nelle fratte e sotto gli alberi nodosi e folti. Non conviene a Pasquetta, così vestiti a festa. Non conviene tra le spine, ti spenni le ali. Gli angeli non raccolgono i funghi, né li mangiano, tanto meno i fagioli. Eppure c è chi strilla, perché troppo niente è raccogliere i funghi. Bisogna essere scaltri, altrimenti ti cogli in mano una biscia o una serpe. Nella pendola è l aglio la medicina della verità dei funghi. Quelli veri restano bianchi, quelli avvelenati uccidono l aglio che diventa nero, m così nero che neanche i cani o i gatti riescono a mangiarli. E meglio masticare un porcino crudo, caso mai a fette nell insalata, invece della cipolla che ti lacrima la gola e gli occhi. Ma quando vengono questi angeli? La pieve suona le campane. Il tramonto imbruna il bosco e per terra quante carte, quante buste. Quanti sacchi. Nessuno ammoniva di rispettare la natura. Ormai. Un tappeto di bottiglie, un prato di fogli di giornali e sui muri dei cortili volava tanta cenere ancora accesa e le pietre veramente nere. La gente non si accorse della presenza degli angeli, troppo distratta dietro l abbacchio e così ritornarono in cielo. Si erano salvati almeno le ali. Poi tutti a letto e domani di nuovo alla stagione del lavoro.

Sono stato crocifisso!

Sono stato crocifisso! 12 febbraio 2012 penultima dopo l epifania ore 11.30 con i fidanzati Sono stato crocifisso! Sia lodato Gesù Cristo! Paolo, Paolo apostolo nelle sue lettere racconta la sua storia, la storia delle sue comunità

Dettagli

Maschere a Venezia VERO O FALSO

Maschere a Venezia VERO O FALSO 45 VERO O FALSO CAP I 1) Altiero Ranelli è il direttore de Il Gazzettino di Venezia 2) Altiero Ranelli ha trovato delle lettere su MONDO-NET 3) Colombina è la sorella di Pantalone 4) La sera di carnevale,

Dettagli

Parrocchia Santi Pietro e Paolo. Venite alla festa

Parrocchia Santi Pietro e Paolo. Venite alla festa Parrocchia Santi Pietro e Paolo Venite alla festa Questo libretto e di: Foto di gruppo 2 Occhi, naso, bocca, orecchie, mani... per pregare Occhi: se i miei occhi sono attenti, possono cogliere i gesti

Dettagli

BEATI VOI MI FA#-7 LA MI LA MI FA#-7 LA6 MI LA Beati voi, beati voi, beati voi, beati voi. BEATI VOI

BEATI VOI MI FA#-7 LA MI LA MI FA#-7 LA6 MI LA Beati voi, beati voi, beati voi, beati voi. BEATI VOI BEATI VOI MI FA#-7 LA MI LA MI FA#-7 LA6 MI LA MI FA#-7 Se sarete poveri nel cuore, beati voi: LA6 MI sarà vostro il Regno di Dio Padre. MI FA#-7 Se sarete voi che piangerete, beati voi, LA6 MI perché

Dettagli

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore Traccia: Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore Per la preghiera: vedi in allegato. Sviluppo dell

Dettagli

Amore in Paradiso. Capitolo I

Amore in Paradiso. Capitolo I 4 Amore in Paradiso Capitolo I Paradiso. Ufficio dei desideri. Tanti angeli vanno e vengono nella stanza. Arriva un fax. Lo ha mandato qualcuno dalla Terra, un uomo. Quando gli uomini vogliono qualcosa,

Dettagli

Occhi, naso, bocca, orecchie, mani... per pregare

Occhi, naso, bocca, orecchie, mani... per pregare Il Signore ci fa suoi messaggeri Abbiamo incontrato Gesù, ascoltato la sua Parola, ci siamo nutriti del suo Pane, ora portiamo Gesù con noi e viviamo nel suo amore. La gioia del Signore sia la vostra forza!

Dettagli

A cura di Chiesacattolica.it e LaChiesa.it

A cura di Chiesacattolica.it e LaChiesa.it XI DOMENICA PRIMA LETTURA Il Signore ha rimosso il tuo peccato: tu non morirai. Dal secondo libro di Samuèle 12, 7-10.13 In quei giorni, Natan disse a Davide: «Così dice il Signore, Dio d Israele: Io ti

Dettagli

I Quaresima B. Padre, tu che ci doni il tuo Figlio come Vangelo vivente, fa che torniamo a te attraverso un ascolto rinnovato della tua Parola, pr.

I Quaresima B. Padre, tu che ci doni il tuo Figlio come Vangelo vivente, fa che torniamo a te attraverso un ascolto rinnovato della tua Parola, pr. I Quaresima B Padre buono, ti ringraziamo per aver nuovamente condotto la tua Chiesa nel deserto di questa Quaresima: donale di poterla vivere come un tempo privilegiato di conversione e di incontro con

Dettagli

PRONOMI DIRETTI (oggetto)

PRONOMI DIRETTI (oggetto) PRONOMI DIRETTI (oggetto) - mi - ti - lo - la - La - ci - vi - li - le La è la forma di cortesia. Io li incontro spesso. (gli amici). Non ti sopporta più. (te) Lo legge tutti i giorni. (il giornale). La

Dettagli

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Scopri il piano di Dio: Pace e vita Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti

Dettagli

Quanti nuovi suoni, colori e melodie, luce vita e gioia ad ogni creatura splende la sua mano forte e generosa, perfetto è ciò che lui fa

Quanti nuovi suoni, colori e melodie, luce vita e gioia ad ogni creatura splende la sua mano forte e generosa, perfetto è ciò che lui fa TUTTO CIO CHE FA Furon sette giorni così meravigliosi, solo una parola e ogni cosa fu tutto il creato cantava le sue lodi per la gloria lassù monti mari e cieli gioite tocca a voi il Signore è grande e

Dettagli

Canti per i funerali. Ciclostilato in proprio Parrocchia di Castiglione Torinese

Canti per i funerali. Ciclostilato in proprio Parrocchia di Castiglione Torinese Canti per i funerali Ciclostilato in proprio Parrocchia di Castiglione Torinese SYMBOLUM 77 (84) 1. Tu sei la mia vita, altro io non ho Tu sei la mia strada, la mia verità Nella tua parola io camminerò

Dettagli

http://www.veronicaetony.com/download/accordivet.pdf http://www.veronicaetony.com/download/ascoltamp3.zip

http://www.veronicaetony.com/download/accordivet.pdf http://www.veronicaetony.com/download/ascoltamp3.zip Scarica questo libretto Ascolta le canzoni in MP3 http://www.veronicaetony.com/download/accordivet.pdf http://www.veronicaetony.com/download/ascoltamp3.zip Canti con accordi 1 Lo spirito e la sposa z do

Dettagli

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World LOCUZIONI AL MONDO Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World 2 Sommario 1. La decisione della SS. Trinità al tuo

Dettagli

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla!

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla! Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla! Quarta Primaria - Istituto Santa Teresa di Gesù - Roma a.s. 2010/2011 Con tanto affetto... un grande grazie anche da me! :-) Serena Grazie Maestra

Dettagli

Roberta Santi AZ200. poesie

Roberta Santi AZ200. poesie AZ200 Roberta Santi AZ200 poesie www.booksprintedizioni.it Copyright 2012 Roberta Santi Tutti i diritti riservati T amo senza sapere come, né quando né da dove, t amo direttamente, senza problemi né orgoglio:

Dettagli

Claudio Bencivenga IL PINGUINO

Claudio Bencivenga IL PINGUINO Claudio Bencivenga IL PINGUINO 1 by Claudio Bencivenga tutti i diritti riservati 2 a mia Madre che mi raccontò la storia del pignuino Nino a Barbara che mi aiuta sempre in tutto 3 4 1. IL PINGUINO C era

Dettagli

Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà

Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà Tipologia Obiettivi Linguaggio suggerito Setting Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà Una celebrazione

Dettagli

ADE CERCA MOGLIE. Completa. Rispondi

ADE CERCA MOGLIE. Completa. Rispondi IL DIO ADE Il dio Ade è fratello del dio Zeus. Ade è il re dei morti. Per gli antichi greci, dopo la morte, gli uomini vanno negli Inferi. Gli Inferi sono un luogo buio e triste che si trova sotto terra.

Dettagli

Angeli - Voglio Di Piu' Scritto da Joel Lunedì 11 Agosto 2008 01:19

Angeli - Voglio Di Piu' Scritto da Joel Lunedì 11 Agosto 2008 01:19 01 - Voglio Di Piu' Era li', era li', era li' e piangeva ma che cazzo hai non c'e' piu',non c'e' piu',non c'e' piu' e' andato se ne e' andato via da qui Non c'e' niente che io possa fare puoi pensarmi,

Dettagli

Poesie, filastrocche e favole per bambini

Poesie, filastrocche e favole per bambini Poesie, filastrocche e favole per bambini Jacky Espinosa de Cadelago Poesie, filastrocche e favole per bambini Ai miei grandi tesori; Elio, Eugenia ed Alejandro, coloro che ogni giorno mi fanno crescere

Dettagli

Attimi d amore. Scende come la pioggia un petalo di rose e quando ti vedo perdo la testa per te mia cara ragazza

Attimi d amore. Scende come la pioggia un petalo di rose e quando ti vedo perdo la testa per te mia cara ragazza Attimi d amore Scende come la pioggia un petalo di rose e quando ti vedo perdo la testa per te mia cara ragazza Distesa davanti alla collina Occhi verdi come il prato distesa e non pensi a nulla. Ricordo

Dettagli

Bartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il

Bartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il Bartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il padre. La bambina viveva con sua madre, Maria, in via

Dettagli

IL SOGNO di GIUSEPPE Canzoni

IL SOGNO di GIUSEPPE Canzoni IL SOGNO di GIUSEPPE Canzoni CANZONE: QUESTO VESTITO BELLISSIMO Giacobbe: Ecco, figlio qui per te una cosa certo che ti coprirà, ti scalderà, e poi sarà un pensiero mio per te. Ti farà pensare a me, al

Dettagli

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18 GRUPPOQUINTAELEMENTARE Scheda 02 LA La Parola di Dio scritta per gli uomini di tutti i tempi Antico Testamento composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18 Nuovo

Dettagli

IL VENERABILE DON PASQUALE UVA:

IL VENERABILE DON PASQUALE UVA: IL VENERABILE DON PASQUALE UVA: - - - - - - 11 - - - La fede: risposta d amore al Dio Amore - - - 12 Si conosce Dio per fede, e non vi è altra via sulla ter- ra per conoscerlo. E la religiosa pratica questa

Dettagli

Bambini vecchiette signori e signore venite a giocare con tutti i colori (2 volte)

Bambini vecchiette signori e signore venite a giocare con tutti i colori (2 volte) La canzone dei colori Rosso rosso il cane che salta il fosso giallo giallo il gallo che va a cavallo blu blu la barca che va su e giù blu blu la barca che va su e giù Arancio arancio il grosso cappello

Dettagli

- Siamo lontani - Andremo lontano. - Lontani - Nessuno ci avvicina

- Siamo lontani - Andremo lontano. - Lontani - Nessuno ci avvicina Voce fuori campo: Nell ora presente,noi siamo forse alla vigilia del giorno nel quale l Austri si butterà sulla Serbia e dall ora l Austria e la Germania gettandosi sui serbi e sui russi è l Europa in

Dettagli

SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE...

SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE... SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE... Una volta si fece la festa degli alberi nel bosco e io e una bimba, che non lo sapevo chi era, giocavamo con gli alberi

Dettagli

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013 Farra, 24 febbraio 2013 informare su quelle che sono le reazioni più tipiche dei bambini alla morte di una persona cara dare alcune indicazioni pratiche suggerire alcuni percorsi Quali sono le reazioni

Dettagli

============================================ II DOMENICA DOPO NATALE (ANNO C) ======================================================================

============================================ II DOMENICA DOPO NATALE (ANNO C) ====================================================================== -------------------------------------------------- LA LITURGIA DEL GIORNO 03.01.2016 Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Bianco ============================================ II DOMENICA

Dettagli

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi.

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi. 6. La Terra Dove vivi? Dirai che questa è una domanda facile. Vivo in una casa, in una certa via, di una certa città. O forse dirai: La mia casa è in campagna. Ma dove vivi? Dove sono la tua casa, la tua

Dettagli

Mario Basile. I Veri valori della vita

Mario Basile. I Veri valori della vita I Veri valori della vita Caro lettore, l intento di questo breve articolo non è quello di portare un insegnamento, ma semplicemente di far riflettere su qualcosa che noi tutti ben sappiamo ma che spesso

Dettagli

La parola ROSARIO deriva dalla lingua latina e significa GIARDINO DI ROSE o MAZZO DI ROSE. Quando noi recitiamo il Rosario, rivolgiamo a Maria, la

La parola ROSARIO deriva dalla lingua latina e significa GIARDINO DI ROSE o MAZZO DI ROSE. Quando noi recitiamo il Rosario, rivolgiamo a Maria, la La parola ROSARIO deriva dalla lingua latina e significa GIARDINO DI ROSE o MAZZO DI ROSE. Quando noi recitiamo il Rosario, rivolgiamo a Maria, la mamma di Gesù, tante preghiere; ogni preghiera ricorda

Dettagli

14 Raduno Giovanile 8-14 Agosto 2011 Congregazione Cristiana Evangelica Messina

14 Raduno Giovanile 8-14 Agosto 2011 Congregazione Cristiana Evangelica Messina .. mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede (2 Pietro 1:5) Natale Mondello 14 Raduno Giovanile 8-14 Agosto 2011 Congregazione Cristiana Evangelica Messina Dio ha un piano per

Dettagli

Mafia, amore & polizia

Mafia, amore & polizia 20 Mafia, amore & polizia -Ah sì, ora ricordo... Lei è la signorina... -Francesca Affatato. -Sì... Sì... Francesca Affatato... Certo... Mi ricordo... Lei è italiana, non è vero? -No, mio padre è italiano.

Dettagli

PREGHIERE per la Corona del Discepolo a 33 grani

PREGHIERE per la Corona del Discepolo a 33 grani PREGHIERE per la Corona del Discepolo a 33 grani PREGHIERE PER LA CORONA DEL DISCEPOLO A 33 GRANI Editrice Shalom 31.05.2015 Santissima Trinità Libreria Editrice Vaticana (testi Sommi Pontefici), per gentile

Dettagli

11 ottobre 18 ottobre 25 ottobre 1 novembre 8 novembre 15 novembre 22 novembre 29 novembre. Il segno dell Acqua. La comunità cristiana

11 ottobre 18 ottobre 25 ottobre 1 novembre 8 novembre 15 novembre 22 novembre 29 novembre. Il segno dell Acqua. La comunità cristiana Parrocchia Santi Giacomo - Schema per la catechesi dei Fanciulli: Tappa 11 ottobre 18 ottobre 25 ottobre 1 novembre 8 novembre 15 novembre 22 novembre 29 novembre 30 novembre I segni di Primo Anno Ci accoglie

Dettagli

Parola di Vita Luglio 2009

Parola di Vita Luglio 2009 Parola di Vita Luglio 2009 "Vendete ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non consuma" (Lc 12,33).

Dettagli

Wretched - Libero Di Vevere, Libero Di Morire. Scritto da Joel Lunedì 11 Agosto 2008 03:35

Wretched - Libero Di Vevere, Libero Di Morire. Scritto da Joel Lunedì 11 Agosto 2008 03:35 01 - Come Un Cappio Un cappio alla mia gola le loro restrizioni un cappio alla mia gola le croci e le divise un cappio che si stringe, un cappio che mi uccide un cappio che io devo distruggere e spezzare

Dettagli

LE NOSTRE CANZONI DI NATALE

LE NOSTRE CANZONI DI NATALE CANZONE: LE NOSTRE CANZONI DI NATALE VIENI BAMBINO TRA I BAMBINI Quando la notte è buia E buio è anche il giorno, non credi che il domani potrà mai fare ritorno. Quando la notte è fredda C è il gelo nel

Dettagli

GESU E UN DONO PER TUTTI

GESU E UN DONO PER TUTTI GESU E UN DONO PER TUTTI OGGI VIENE ANCHE DA TE LA CREAZIONE IN PRINCIPIO TUTTO ERA VUOTO E BUIO NON VI ERANO NE UOMINI NE ALBERI NE ANIMALI E NEMMENO CASE VI ERA SOLTANTO DIO NON SI VEDEVA NIENTE PERCHE

Dettagli

Incredibile Romantica. Dimentichiamoci Questa Città

Incredibile Romantica. Dimentichiamoci Questa Città Siamo Solo Noi Siamo solo noi che andiamo a letto la mattina presto e ci svegliamo con il mal di testa che non abbiamo vita regolare che non ci sappiamo limitare che non abbiamo più rispetto per niente

Dettagli

Amare il rischio Amare gli altri. Amare l amato. Amare la vita Amare il mondo

Amare il rischio Amare gli altri. Amare l amato. Amare la vita Amare il mondo Amare il rischio Amare gli altri Amare l amato Amare la vita Amare il mondo Amare l amato In ognuno di noi è forte il desiderio di amore: la fame e la sete di amicizia, di intimità, di unione e di comunione

Dettagli

NONA LEZIONE L AUTOSTOP

NONA LEZIONE L AUTOSTOP NONA LEZIONE L AUTOSTOP NONA LEZIONE 96 L autostop Scendi pure tu dalla macchina? Devo spingere anch io? Sì, se vuoi. Ma scusa, quanto è distante il distributore di benzina? Non lo so qualche chilometro.

Dettagli

L albero di cachi padre e figli

L albero di cachi padre e figli L albero di cachi padre e figli 1 Da qualche parte a Nagasaki vi era un bell albero di cachi che faceva frutti buonissimi. Per quest albero il maggior piacere era vedere i bambini felici. Era il 9 agosto

Dettagli

33 poesie. una dedicata al calcio e una alla donna

33 poesie. una dedicata al calcio e una alla donna 33 poesie una dedicata al calcio e una alla donna Salvatore Giuseppe Truglio 33 POESIE una dedicata al calcio e una alla donna www.booksprintedizioni.it Copyright 2012 Salvatore Giuseppe Truglio Tutti

Dettagli

Lasciatevi incantare

Lasciatevi incantare Lasciatevi incantare Rita Pecorari LASCIATEVI INCANTARE favole www.booksprintedizioni.it Copyright 2013 Rita Pecorari Tutti i diritti riservati Tanto tempo fa, io ero ancora una bambina, c era una persona

Dettagli

NATALE SARA. Come sempre Natale sarà una festa, una grande magia, per svegliare la tua fantasia giù dal cielo un bel sogno verrà.

NATALE SARA. Come sempre Natale sarà una festa, una grande magia, per svegliare la tua fantasia giù dal cielo un bel sogno verrà. NATALE SARA Su nel cielo che gran movimento, su tra gli angeli del firmamento: quelli addetti agli effetti speciali si rimboccano tutti le ali. C'è chi pensa ai fiocchetti di neve, chi compone una musica

Dettagli

Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1)

Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1) Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1) Cos è il virtu@le? Un giorno entrai di fretta e molto affamato in un ristorante. Scelsi un tavolo lontano da tutti,

Dettagli

M I S T E R I D E L D O L O R E

M I S T E R I D E L D O L O R E M I S T E R I D E L D O L O R E Mio Dio, dona a tutti, a tutti gli uomini, la conoscenza di te e la compassione dei tuoi dolori. Le rosaire. Textes de, Monastère de Chambarand, Roybon 2009, p. 27 1. L

Dettagli

ACCENDI UNA LUCE IN FAMIGLIA Preghiera nella comunità domestica in comunione con Papa Francesco

ACCENDI UNA LUCE IN FAMIGLIA Preghiera nella comunità domestica in comunione con Papa Francesco ACCENDI UNA LUCE IN FAMIGLIA Preghiera nella comunità domestica in comunione con Papa Francesco Sul far della sera la famiglia si riunisce in casa per la preghiera. Ove fosse possibile si suggerisce di

Dettagli

Dal libro Per Amore solo per Amore - Introduzione

Dal libro Per Amore solo per Amore - Introduzione I poeti generalmente amano i gatti, perché i poeti non nutrono dubbi sulla loro superiorità. Marion C. Garrety che per prima leggi nel mio dolore e silenziosamente ti offri a lenirlo senza chiedere nulla

Dettagli

Nonni si diventa. Il racconto di tutto quello che non sapete

Nonni si diventa. Il racconto di tutto quello che non sapete Nonni si diventa Il racconto di tutto quello che non sapete Introduzione Cari nipoti miei, quando tra qualche anno potrete leggere e comprendere fino in fondo queste pagine, forse vi chiederete perché

Dettagli

Cari bambini, Mi chiamo x02 e arrivo da Ecopolis, un pianeta lontano anni luce. A causa di un guasto alla mia astronave sono atterrato sulla terra.

Cari bambini, Mi chiamo x02 e arrivo da Ecopolis, un pianeta lontano anni luce. A causa di un guasto alla mia astronave sono atterrato sulla terra. Cari bambini, Mi chiamo x02 e arrivo da Ecopolis, un pianeta lontano anni luce. A causa di un guasto alla mia astronave sono atterrato sulla terra. Che puzza extragalattica c è qui!. Il mio mondo è bello,

Dettagli

Auguri mamma! Festa della mamma 2014

Auguri mamma! Festa della mamma 2014 Festa della mamma 2014 Quest anno dedichiamo alla mamma un intero libro. Si tratta de L abbraccio di David Grossman, splendido nell edizione Mondadori illustrata da Michal Rovner. Il nostro libro si presenterà

Dettagli

Schede operative per fanciulli dai 3 ai 6 anni Libricino di.

Schede operative per fanciulli dai 3 ai 6 anni Libricino di. Schede operative per fanciulli dai 3 ai 6 anni Libricino di. Le schede sono divise in due sezioni: La prima riporta la frase del Vangelo propria della domenica, il disegno da colorare relativo all opera

Dettagli

1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini:

1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini: Pag. 1 1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini: Pag. 2 Adesso guarda il video della canzone e verifica le tue risposte. 2. Prova a rispondere alle domande adesso: Dove si sono incontrati? Perché

Dettagli

FAVOLA LA STORIA DI ERRORE

FAVOLA LA STORIA DI ERRORE FAVOLA LA STORIA DI ERRORE C era una volta una bella famiglia che abitava in una bella città e viveva in una bella casa. Avevano tre figli, tutti belli, avevano belle auto e un bel giardino, ben curato,

Dettagli

INDICE DEI TEMI. Domanda

INDICE DEI TEMI. Domanda INDICE DEI TEMI Domanda La chiave per comprendere il linguaggio dell Apocalisse 1 «Colui che è, che era e che viene» 2 «Il testimone fedele» e «il primogenito dei morti» 2 «Le sette chiese d Asia» 3 Perché

Dettagli

(Ricostruita con l uso delle fonti) Classe 2^B

(Ricostruita con l uso delle fonti) Classe 2^B (Ricostruita con l uso delle fonti) Classe 2^B A.s. 2010/2011 1 Con un genitore o di un adulto che ti conosce bene, rivivi il momento bellissimo della tua nascita e poi, con il suo aiuto, raccogli foto,

Dettagli

La strada che non andava in nessun posto

La strada che non andava in nessun posto La strada che non andava in nessun posto All uscita del paese si dividevano tre strade: una andava verso il mare, la seconda verso la città e la terza non andava in nessun posto. Martino lo sapeva perché

Dettagli

4. Conoscere il proprio corpo

4. Conoscere il proprio corpo 4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

SANTA MARIA DEL FONTE presso Caravaggio patrona della diocesi

SANTA MARIA DEL FONTE presso Caravaggio patrona della diocesi 26 maggio SANTA MARIA DEL FONTE presso Caravaggio patrona della diocesi SOLENNITÀ Secondo attendibili testimonianze storiche, il 26 maggio 1432 in località Mazzolengo, vicino a Caravaggio, dove c era una

Dettagli

SCUOLA D INFANZIA DI MOTTALCIATA ANNO SCOL. 2003/04 GRUPPO DI BAMBINI DI 4 E 5 ANNI.

SCUOLA D INFANZIA DI MOTTALCIATA ANNO SCOL. 2003/04 GRUPPO DI BAMBINI DI 4 E 5 ANNI. SCUOLA D INFANZIA DI MOTTALCIATA ANNO SCOL. 2003/04 GRUPPO DI BAMBINI DI 4 E 5 ANNI. SITUAZIONE: L insegnante invita i bambini a rispondere ad alcune domande relative all ombra. Dopo aver raccolto le prime

Dettagli

DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione -

DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione - PROVA DI ITALIANO DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione - Molti anni fa vivevo con la mia famiglia in un paese di montagna. Mio padre faceva il medico, ma guadagnava poco perché i suoi malati erano poveri

Dettagli

Voci dall infinito. richiami per l Anima

Voci dall infinito. richiami per l Anima Voci dall infinito richiami per l Anima Copertina di Rocco Vassallo. Disegni di Mario G. Galleano. Mario Giovanni Galleano VOCI DALL INFINITO richiami per l Anima www.booksprintedizioni.it Copyright 2013

Dettagli

All. 1 UDL Il viaggio - Elaborati alunnni Francesca Pulvirenti 1

All. 1 UDL Il viaggio - Elaborati alunnni Francesca Pulvirenti 1 All. 1 1 All. 2 2 All. 3 Visione I sequenza: La partenza I. Chi sono queste persone? Che cosa fanno? Come sono? E. sono i parenti e gli amici. X. Sono contenti perché sperano che trovano lavoro. E. stanno

Dettagli

PARROCCHIA DELLA B.V. DEL CARMINE UDINE AVVENTO 2015 ANIMAZIONE DELLE MESSE DA PARTE DEI BAMBINI DELLE ELEMENTARI

PARROCCHIA DELLA B.V. DEL CARMINE UDINE AVVENTO 2015 ANIMAZIONE DELLE MESSE DA PARTE DEI BAMBINI DELLE ELEMENTARI PARROCCHIA DELLA B.V. DEL CARMINE UDINE AVVENTO 2015 ANIMAZIONE DELLE MESSE DA PARTE DEI BAMBINI DELLE ELEMENTARI Quarta Domenica di Avvento 20 dicembre 2015 Accensione della Candela della Corona dell

Dettagli

Canzoni di Carnevale

Canzoni di Carnevale Canzoni di Carnevale CORIANDOLI Testo e Musica di Pietro Diambrini Prendi un foglio di carta, prendilo colorato, prendi le forbicine col bordo arrotondato, taglia, taglia, taglia, taglia, e tanti coriandoli

Dettagli

NATALE DEL SIGNORE (ANNO C) Messa del giorno Grado della Celebrazione: Solennità Colore liturgico: Bianco

NATALE DEL SIGNORE (ANNO C) Messa del giorno Grado della Celebrazione: Solennità Colore liturgico: Bianco NATALE DEL SIGNORE (ANNO C) Messa del giorno Grado della Celebrazione: Solennità Colore liturgico: Bianco INTRODUZIONE Il tempo di Natale è un tempo di doni - un dono dice gratuità, attenzione reciproca,

Dettagli

ENTRATA (PRELUDIO) INNO DI ENTRATA. SALUTO Pastore: Il Signore sia con voi! Comunità: E con il tuo spirito! oppure: E il Signore sia anche con te!

ENTRATA (PRELUDIO) INNO DI ENTRATA. SALUTO Pastore: Il Signore sia con voi! Comunità: E con il tuo spirito! oppure: E il Signore sia anche con te! Liturgia per matrimonio Versione abbreviata della liturgia di matrimonio della Chiesa luterana danese, autorizzata con risoluzione regale del 12 giugno 1992 ENTRATA (PRELUDIO) DI ENTRATA SALUTO Pastore:

Dettagli

Commento al Vangelo. Domenica 1 giugno 2014 - Ascensione. fra Luca Minuto. Parrocchia Madonna di Loreto Chivasso

Commento al Vangelo. Domenica 1 giugno 2014 - Ascensione. fra Luca Minuto. Parrocchia Madonna di Loreto Chivasso Commento al Vangelo Domenica 1 giugno 2014 - Ascensione fra Luca Minuto Parrocchia Madonna di Loreto Chivasso Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte

Dettagli

Riflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio

Riflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio Riflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio L incontro con padre Fabrizio è stato molto importante per capire che noi siamo fortunatissimi rispetto a tante altre persone e l anno prossimo

Dettagli

Parrocchia San Paolo Apostolo Crotone

Parrocchia San Paolo Apostolo Crotone Parrocchia San Paolo Apostolo Crotone 1 ANNO CATECHISMO 2014-2015 Alla Scoperta di Gesù SUSSIDIO SCHEDE RISCOPERTA DEL BATTESIMO 1 NOME COGNOME Le mie catechiste NOME COGNOME Telefono NOME COGNOME Telefono

Dettagli

Per quelle che stanno per ore con i loro bambini che piangono in braccio cercando di dare loro conforto.

Per quelle che stanno per ore con i loro bambini che piangono in braccio cercando di dare loro conforto. Poesia per le mamme Questo è per le madri che stanno alzate tutta la notte tenendo in braccio i loro bambini ammalati dicendo "è tutto a posto tesoro, la mamma è qui con te". Per quelle che stanno per

Dettagli

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

La Sagrada Famiglia 2015

La Sagrada Famiglia 2015 La Sagrada Famiglia 2015 La forza che ti danno i figli è senza limite e per fortuna loro non sanno mai fino in fondo quanto sono gli artefici di tutto questo. Sono tiranni per il loro ruolo di bambini,

Dettagli

LA BALLERINA. Chiara Boscolo IIIA

LA BALLERINA. Chiara Boscolo IIIA Sulle ali del tempo, sorvolo il vento. Viaggio per conoscere i luoghi del mondo. Il sentiero è la scia dell arcobaleno. Nei miei ricordi il verde della foresta, il giallo del sole, l azzurro ed il blu

Dettagli

PREGHIERE www.ruksak.sk IL SEGNO DELLA CROCE. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. BREVIARIO INTRODUZIONE

PREGHIERE www.ruksak.sk IL SEGNO DELLA CROCE. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. BREVIARIO INTRODUZIONE PREGHIERE www.ruksak.sk IL SEGNO DELLA CROCE Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. BREVIARIO INTRODUZIONE O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto. BREVIARIO BENEDIZIONE

Dettagli

CIAO, SONO LA BEFANA. TI VOGLIO RACCONTARE UNA DELLE TANTE STORIE CHE RACCONTANO SU DI ME. E COME TUTTE LE STORIE LA MIA COMINCIA CON

CIAO, SONO LA BEFANA. TI VOGLIO RACCONTARE UNA DELLE TANTE STORIE CHE RACCONTANO SU DI ME. E COME TUTTE LE STORIE LA MIA COMINCIA CON NON SONO TANTO BELLA. HO UN NASO LUNGO E BITORZOLUTO, MA SONO TANTO, TANTO BUONA. CIAO, SONO LA BEFANA. TI VOGLIO RACCONTARE UNA DELLE TANTE STORIE CHE RACCONTANO SU DI ME. E COME TUTTE LE STORIE LA MIA

Dettagli

Canti per la Settimana Santa, Pasqua 2009

Canti per la Settimana Santa, Pasqua 2009 Canti per la Settimana Santa, Pasqua 2009 Domenica delle Palme Rito della benedizione delle palme (in fondo alla navata) Canto d inizio: Hosanna (Frisina) - n.42-1 semitono Benedizione dei rami e aspersione

Dettagli

e quando tutta la tomba era ormai coperta di fiori siamo tornati a casa anche noi orfani di una vita esemplare.

e quando tutta la tomba era ormai coperta di fiori siamo tornati a casa anche noi orfani di una vita esemplare. il tamtam triste di questa sera a raccontare di un orfano dell'adozione a Distanza che non è riuscito a superare un'ultima prova che lo aveva portato al grande ospedale di Lilongwe il Kamuzu Central Hospital,

Dettagli

7ª tappa È il Signore che apre i cuori

7ª tappa È il Signore che apre i cuori Centro Missionario Diocesano Como 7 incontro di formazione per commissioni, gruppi e associazioni missionarie 3 anno Aprile 2009 Paolo: la Parola di Dio non è incatenata 7ª tappa È il Signore che apre

Dettagli

IL PIRATA BUCAGNACCIO

IL PIRATA BUCAGNACCIO SCUOLA DELL INFANZIA DI MELEDO ANIMAZIONE MUSICA-LETTURA BAMBINI-GENITORI IL PIRATA BUCAGNACCIO da Storie in un fiato di R.Piumini ENTRARE NEL CLIMA L insegnante consegna delle bacchettine con frange azzurre

Dettagli

Al Cuore Immacolato di Maria. Rifugio di tutte le anime. Per ottenere grazia. In un estremo bisogno

Al Cuore Immacolato di Maria. Rifugio di tutte le anime. Per ottenere grazia. In un estremo bisogno Al Cuore Immacolato di Maria Rifugio di tutte le anime Per ottenere grazia In un estremo bisogno Questa preghiera è nata dal cuore di Natuzza, all età di nove anni, in un momento di estremo bisogno e una

Dettagli

SETTIMA LEZIONE LUCIA NON LO SA

SETTIMA LEZIONE LUCIA NON LO SA SETTIMA LEZIONE LUCIA NON LO SA SETTIMA LEZIONE 72 Lucia non lo sa Claudia Claudia Come? Avete fatto conoscenza in ascensore? Non ti credo. Eppure devi credermi, perché è la verità. E quando? Un ora fa.

Dettagli

Gruppo G.R.E.M. Piemonte e Valle d Aosta. Attività di animazione: LA FAMIGLIA KIT DI ANIMAZIONE

Gruppo G.R.E.M. Piemonte e Valle d Aosta. Attività di animazione: LA FAMIGLIA KIT DI ANIMAZIONE Gruppo G.R.E.M Piemonte e Valle d Aosta Attività di animazione: LA FAMIGLIA KIT DI ANIMAZIONE Il kit, pensato per l animazione di bambini, ragazzi e adulti sul tema famiglia è così composto: - 1 gioco

Dettagli

(da La miniera, Fazi, 1997)

(da La miniera, Fazi, 1997) Che bello che questo tempo è come tutti gli altri tempi, che io scrivo poesie come sempre sono state scritte, che questa gatta davanti a me si sta lavando e scorre il suo tempo, nonostante sia sola, quasi

Dettagli

POESIE SULLA FAMIGLIA

POESIE SULLA FAMIGLIA I S T I T U T O S. T E R E S A D I G E S Ù Scuola Primaria POESIE SULLA FAMIGLIA A CURA DEI BAMBINI DELLA QUARTA PRIMARIA a.s. 2010/2011 via Ardea, 16-00183 Roma www.stjroma.it La gratitudine va a mamma

Dettagli

CELEBRAZIONE DI QUARESIMA COME IL CIRENEO

CELEBRAZIONE DI QUARESIMA COME IL CIRENEO CELEBRAZIONE DI QUARESIMA Indirazzato a: bambini dai 7 ai 10 anni COME IL CIRENEO Anch io posso aiutare Luogo: sala utilizzata per il consueto incontro di catechismo. Deve essere allestita prima dell arrivo

Dettagli

Apparizione della Madonna (non c è data)

Apparizione della Madonna (non c è data) Apparizione della Madonna (non c è data) Si tratta di un messaggio preoccupante. Le tenebre di Satana stanno oscurando il mondo e la Chiesa. C è un riferimento a quanto la Madonna disse a Fatima. L Italia

Dettagli

Ombra di Lupo Chiaro di Luna SCHEDE 1/5

Ombra di Lupo Chiaro di Luna SCHEDE 1/5 Ombra di Lupo Chiaro di Luna Tratto da Lupus in Fabula di Raffaele Sargenti Narrazione e Regia Claudio Milani Adattamento Musicale e Pianoforte Federica Falasconi Soprano Beatrice Palombo Testo Francesca

Dettagli

Esercizi pronomi indiretti

Esercizi pronomi indiretti Esercizi pronomi indiretti 1. Completate il dialogo con i pronomi dati: Bella la parita ieri, eh? Ma quale partita! Ho litigato con mia moglie e... alla fine non l ho vista! Ma che cosa ha fatto? Niente...

Dettagli

Colori e pensieri per i. bambini emiliani 04/06/2012. Colori e pensieri per i bambini emiliani 04/06/2012

Colori e pensieri per i. bambini emiliani 04/06/2012. Colori e pensieri per i bambini emiliani 04/06/2012 Colori e pensieri per i Colori e pensieri per i bambini emiliani bambini emiliani 04/06/2012 04/06/2012 Ass. Culturale B-Side in Spazio Luce, Milano. Da una idea di: Dott.ssa Anna La Guzza, Psicologa Noi

Dettagli

Pasta per due. Capitolo 1. Una mattina, Libero si sveglia e accende il computer C È POSTA PER TE! e trova un nuovo messaggio della sua amica:

Pasta per due. Capitolo 1. Una mattina, Libero si sveglia e accende il computer C È POSTA PER TE! e trova un nuovo messaggio della sua amica: Pasta per due 5 Capitolo 1 Libero Belmondo è un uomo di 35 anni. Vive a Roma. Da qualche mese Libero accende il computer tutti i giorni e controlla le e-mail. Minni è una ragazza di 28 anni. Vive a Bangkok.

Dettagli

VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI. Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata

VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI. Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI I BENEFICI DELLA COMUNICAZIONE IN FAMIGLIA Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata FORMATO FAMIGLIA

Dettagli