«mezzi di informazione e di allerta in materia di sicurezza alimentare la comunicazione del rischio ai consumatori»

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1 «mezzi di informazione e di allerta in materia di sicurezza alimentare la comunicazione del rischio ai consumatori» Milano 28 marzo 2014 Avv. Paolo Martinello Presidente Altroconsumo

2 REGOLAMENTO (CE) N. 178/2002 Considerando n. 22: «Occorre far si che la fiducia dei consumatori e delle controparti commerciali sia garantita ( ) attraverso interventi adeguati da parte delle autorità pubbliche per informare i cittadini qualora vi siano ragionevoli motivi per sospettare che un alimento comporti un rischio per la salute» Considerando n. 28 L esperienza ha dimostrato che l impossibilità di ricostruire il percorso compiuto da alimenti e mangimi può mettere in pericolo il funzionamento del mercato interno di tali prodotti. Occorre quindi predisporre un sistema generale per la rintracciabilità dei prodotti ( ), onde poter procedere a ritiri mirati e precisi o fornire informazioni ai consumatori o ai funzionari responsabili dei controlli, evitando così disagi più estesi e ingiustificati quando la sicurezza degli alimenti sia in pericolo. 1 aprile

3 L informazione dei consumatori in materia di sicurezza degli alimenti E un obbligo per gli operatori del settore alimentari (art. 19 Reg. 178/2002/CE) Se un operatore del settore alimentare ritiene o ha motivo di ritenere che un alimento da lui importato, prodotto, trasformato, lavorato o distribuito non sia conforme ai requisiti di sicurezza degli alimenti, e l alimento non si trova più sotto il controllo immediato di tale operatore del settore alimentare, esso deve avviare immediatamente procedure per ritirarlo e informarne le autorità competenti. Se il prodotto alimentare può essere arrivato al consumatore l operatore informa i consumatori, in maniera efficace e accurata, del motivo del ritiro e, se necessario, richiama i prodotti già forniti ai consumatori [...] 1 aprile

4 L informazione dei consumatori in materia di sicurezza degli alimenti E un obbligo per le autorità nazionali (art. 10 e art. 17 Reg. 178/2002/CE) [...] nel caso in cui vi siano ragionevoli motivi per sospettare che un alimento ( ) possa comportare un rischio per la salute umana [...] le autorità pubbliche adottano provvedimenti opportuni per informare i cittadini della natura del rischio per la salute, identificando nel modo più esauriente l alimento [...] Gli Stati membri applicano la legislazione alimentare e controllano e verificano il rispetto delle pertinenti disposizioni della medesima da parte degli operatori del settore alimentare, in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione. A tal fine essi organizzano un sistema ufficiale di controllo e altre attività adatte alle circostanze, tra cui la comunicazione ai cittadini in materia di sicurezza e di rischio degli alimenti. 1 aprile

5 Il sistema di allerta rapido RASFF (Rapid Alert Sistem for Food and Feed) Regolamento 178/2002/CE (art. 50, comma 1) E istituito, sotto forma di rete, un sistema di allarme rapido per la notificazione di un rischio diretto o indiretto per la salute umana dovuto ad alimenti o mangimi. Ad esso partecipano gli Stati membri, la Commissione e l Autorità designano ciascuno un punto di contatto, che è membro della rete. La Commissione è responsabile della gestione della rete. Rasff è un sistema di comunicazione tra Autorità 1 aprile

6 Il sistema di allerta rapido RAFSS Regolamento 178/2002/CE (art. 50, comma 2) Qualora un membro della rete disponga di informazioni relative all esistenza di un grave rischio, diretto o indiretto, per la salute umana [...], egli trasmette immediatamente tali informazioni alla Commissione nell ambito del sistema di allarme rapido. (art.52) Di regola, le informazioni a disposizione dei membri della rete e riguardanti un rischio per la salute umana provocato da alimenti e mangimi sono messe a disposizione dei cittadini in conformità del principio dell informazione di cui all articolo 10. Di regola, i cittadini hanno accesso alle informazioni sull identificazione dei prodotti, sulla natura del rischio e sulle misure adottate. RASFF E UNO STRUMENTO DI COMUNICAZIONE DEL RISCHIO 1 aprile

7 RASFF e RAPEX Rapid Alert System for Food and Feed (RASFF) NON identifica il prodotto 2013: 3205 notifiche di cui 585 allerte (+ 11.2% rispetto al 2012). The Rapid Alert System for Non-Food Products (RAPEX) Identifica il prodotto 7

8 Allerta del Ministero della Salute 2012 Pochissime le informazioni sui prodotti. Nessuna indicazione sugli effetti sulla salute o sul comportamento da tenere. 1 aprile

9 Allerta del Ministero della Salute L ultimo allerta : frutti di bosco ed Epatite A tra ritardi e confusione Tra gli avvisi di allerta troviamo l indicazione delle marche e dei lotti 1 aprile

10 Allerta del Ministero della Salute Nelle News, in assenza di alcun link diretto, il punto della situazione 1 aprile

11 Allerta del Ministero della Salute Torno all home page Clicco FAQ Clicco malattie infettive Clicco Epatite A 1 aprile

12 Allerta del Ministero della Salute Consigli di comportamento e chiarimenti. Informazione chiara, completa, ben fatta. MA MOLTO DIFFICILE DA TROVARE! 1 aprile

13 Ministero della Salute Mozzarella blu Segnalazioni RASFF 9 Giugno Giugno Giugno Giugno Giugno 2010 Germania Germania Germania Germania Germania 19 Giugno 2010: Ministero della Salute annuncia sequestro di mozzarelle blu e si complimenta per tempestività intervento NAS 22 Giugno 2010: Ministero della Salute comunica al pubblico le marche interessate 13

14 Ministero della Salute Mozzarella blu (e rosa) Segnalazioni RASFF 6 Luglio Dicembre 2010 Italia Italia Nessuna comunicazione è stata realizzata dal Ministero della Salute in merito ai prodotti italiani che sono stati ritirati dal mercato Nessuna azienda italiana ha comunicato ai consumatori il ritiro ed il richiamo dei propri prodotti 14

15 Regione Valle d Aosta Il sito aostano non riporta foto, ma una chiara identificazione dei prodotti, i negozi in cui è stato distribuito e i provvedimenti adottati. Nessuna indicazione o informazione utile al consumatore sul tipo di problema e il comportamento da tenere. 1 aprile

16 Il pesto di Pra e facebook 1 aprile

17 Alert Food Standard Agency - UK Spiegazione del rischio e delle conseguenze possibili per la salute. Chiara identificazione del prodotto. Azioni in corso. Avvisi di comportamento per i consumatori. Cosa fare. A volte viene anche indicata la mail di un esperto di riferimento cui rivolgersi. 1 aprile

18 Le reazioni dei consumatori di fronte al rischio alimentare I dati Eurobarometro 2010 sulla percezione del consumatore europeo rispetto ai rischi legati al cibo hanno evidenziato e confermato quanto precedentemente emerso anche da altre indagini : il consumatore italiano è tra i più preoccupati, è sfiduciato. Il livello di sfiducia è ai massimi. Ma cittadini sfiduciati e preoccupati significa crisi alimentari che si trasformano in scandali con ripercussioni pesanti sul mercato. 1 aprile

19 Indagine Eurobarometro 2010 Indagine Eurobarometro pubblicata in novembre 2010 e realizzata nel corso del mese di giugno interviste face to face In 27 paesi Scopo : valutare e monitorare nel tempo la percezione del consumatore europeo rispetto ai rischi legati al cibo. 1 aprile

20 Indagine Eurobarometro aprile

21 Indagine Eurobarometro aprile

22 Indagine Eurobarometro 2010 Come ha reagito all ultima notizia che ha sentito, visto o letto riguardante un tipo di alimento non sicuro? 22

23 Progetto TRUST Finanziato dalla DG Research Comunicazione del rischio E stata ipotizzata una contaminazione da Salmonella dei polli e sono stati studiati i comportamenti dei consumatori nei diversi Paesi 23

24 Il consumatore e la sicurezza alimentare Il consumatore chiede maggiore sicurezza alimentare Il consumatore chiede maggiore informazione Ragioni : sono cambiate le abitudini di consumo, sono cambiate le modalità di acquisto, sono cambiati i prodotti alimentari grazie ad importanti innovazioni tecnologiche, sono cambiati i mercati (globalizzazione) è aumentata la distanza tra alimento e consumatore 24

25 La cattiva comunicazione del rischio L informazione reticente, non trasparente, non tempestiva, non gestita ma subita sulle pressioni dei media porta a disastri come quello dell influenza aviaria le cui ricadute sul mercato non hanno avuto eguali negli altri Stati Membri. Nel momento di maggior panico quasi la metà dei consumatori ha smesso di acquistare carne di pollo, tacchino e uova senza un concreto motivo di pericolo. Si è diffusa una sorta di psicosi che non solo ha fatto crollare i consumi di prodotti avicoli, ma ha anche spinto molti ad acquistare farmaci e vaccini del tutto inutili. 1 aprile

26 LA CONFUSIONE LESSICALE Uso non chiaro del termine "vaccino" (influenzale, aviario pre e post pandemico) e "farmaco virale" Accostare il termine pandemia con la scorta di vaccini sembra associare il vaccino all'influenza aviaria e non a quella stagionale. Emerge la confusione tra le scorte di antivirali contro l'aviaria e le scorte di vaccini contro l'influenza aviaria.

27 LA DISTONIA COMUNICATIVA mancanza di figure istituzionali forti che chiariscano il pericolo e gestiscano simbolicamente la crisi fonti diverse, opinioni diverse

28 Alternarsi di notizie drammatizzanti e calmanti

29 LE NON SMENTITE In alcuni casi gli allarmi non vengono confermati e nemmeno smentiti. In altri casi le smentite diventano poco visibili. Si assiste ad una continua sovrapposizione di nuovi allarmi.

30 IL TEMPO: IL CONTO ALLA ROVESCIA Il tema del tempo ricorre negli articoli in chiave chiaramente ansiogena

31 LO SPAZIO: L'INVASIONE

32 IN QUEI MESI SI È CONSUMATO UNO PSICODRAMMA Tutto è cominciato il 12 settembre quando dalla Conferenza europea di Malta è partita una nota di agenzia da parte di una società di comunicazione portavoce di una importante casa farmaceutica mondiale. Il messaggio: il mondo è in pericolo, il virus dell'influenza aviaria si trasformerà in pandemia per l'uomo, 18 milioni di contagiati in Italia, decessi.

33 LA RISPOSTA DI ALTROCONSUMO settembre 2005: sul sito internet abbiamo messo on-line una serie di domande e risposte semplici, chiare e concrete 14 ottobre con un comunicato stampa abbiamo preso una chiara posizione contro l'allarmismo dilagante: Monta l allarme sull influenza aviaria: secondo Altroconsumo, associazione indipendente di consumatori, occorre fronteggiare il problema in modo razionale. Non esistono evidenze scientifiche che attestino che la vaccinazione contro la normale influenza o i farmaci antivirali proteggano la popolazione dal virus nella sua variante pandemica. Attualmente il problema riguarda solo la salute degli animali e dunque bisogna intervenire efficacemente per prevenire i contagi intensificando i controlli negli allevamenti e alle frontiere.

34 Le linee guida dell EFSA Le linee guida della comunicazione del rischio redatte dall EFSA ed elaborate dal gruppo AFCWG (Advisory forum communication working group) rappresentano un buon punto di partenza e un riferimento da cui non prescindere. Le parole chiave evidenziate fin dall inizio del documento sono : 1. Apertura 2. Trasparenza 3. Indipendenza 4. Tempestività 1 aprile

35 Le linee guida dell EFSA I principi nella pratica La qualità e l adeguatezza della produzione comunicativa sono importanti quanto i principi di fondo Pubblicare tutti i documenti fondamentali Comunicazioni comprensibili e utilizzabili Comunicazioni tempestive Dialogo tra valutatori e gestori del rischio Dialogo con i portatori di interesse Riconoscere e comunicare l incertezza avere dei buoni comunicatori! 1 aprile

36 Le linee guida dell EFSA Rischio reale e rischio percepito 1 aprile

37 La percezione del rischio rischio reale rischio percepito rischio reale: oggetto di studio di tecnici ed esperti (risk analysis) rischio percepito: percezione da parte della gente comune le cui motivazioni sono complesse e non devono semplicisticamente essere bollate come irrazionali. 37

38 LE PROPOSTE Partendo da questo tipo di analisi, il gruppo di lavoro delle associazioni consumatori all interno della consulta dei consumatori e dei produttori sta elaborando una serie di proposte. Obiettivo : Una comunicazione completa, coordinata e continua. 1 aprile

39 Una comunicazione completa Nei casi emergenze o allerte ( definite come tali sulla base di una selezione decisa preventivamente in base al profilo di rischio) informazione immediata a tutti i portatori di interesse accompagnata da una prima valutazione del rischio, chiara identificazione del prodotto ( scadenza, numero di lotto ), descrizione delle misure intraprese e indicazioni sui comportamenti da tenere per il consumatore. Il consumatore ha bisogno di un informazione, chiara, completa e capace di rispondere alle sue esigenze evitando allarmismi e cattiva informazione. 1 aprile

40 Una comunicazione coordinata Nei casi più gravi convocazione di una unità di crisi per la comunicazione, costituita dai rappresentanti i diversi interessi ( ministero, organismi di controllo, produttori, distributori, consumatori ) che dovrà definire molto rapidamente una linea di condotta nella comunicazione : messaggi chiari, trasparenti, condivisi e univoci. L obiettivo non è allineamento per calmare le acque, ma coerenza dei messaggi per dare più forza alle indicazioni che devono essere comunicate. Il consumatore deve ricevere informazioni tempestive, complete, chiare, ma anche coerenti. La diffusione di notizie contraddittorie confonde e crea sfiducia. 1 aprile

41 Una comunicazione continua Accanto alla gestione di una comunicazione del rischio pensata per una fase acuta (esistenza di un problema immediato che tocca la salute dei cittadini), vi è anche la necessità di veicolare informazioni in presenza di problemi che parimenti toccano la salute dei cittadini, ma non comportano un immediato pericolo per la salute (es. i coloranti alimentari, gli zuccheri o il sale negli alimenti trasformati etc.). Il consumatore ha bisogno di essere informato in continuo, in maniera dinamica e con un obiettivo educativo sia rispetto alle sue conoscenze che ai suoi comportamenti. 1 aprile

42 Ne continuiamo a parlare In base al Decreto del Presidente della Repubblica del 28 marzo 2013 è stato riorganizzato il CNSA Comitato Nazionale della Sicurezza alimentare che prevede una sezione consultiva delle associazioni consumatori e dei produttori. All interno di questa sezione è stato creato un gruppo di lavoro ristretto sulla comunicazione del rischio. Altroconsumo partecipa a questo gruppo di lavoro 1 aprile

43 1 aprile

44 Click to edit title style Click to edit Master subtitle style 1 aprile

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