GUIDA AGLI ETF DEFINIZIONE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "GUIDA AGLI ETF DEFINIZIONE"

Transcript

1 GUIDA AGLI ETF DEFINIZIONE Gli Exchange Traded Funds (sigla ETF, letteralmente "fondi indicizzati quotati") sono una particolare categoria di fondi o Sicav, le cui quote sono negoziate in Borsa in tempo reale come semplici azioni, attraverso una banca o un qualsiasi intermediario autorizzato. Una delle caratteristiche peculiari di questo innovativo strumento è costituita dall'indicizzazione: gli ETF replicano infatti passivamente la composizione di un indice di mercato (geografico, settoriale, azionario o obbligazionario) e di conseguenza anche il suo rendimento. Se ad esempio l'indice S&P 500 si apprezza del 2%, l'etf legato allo S&P 500 registrerà un rialzo della stessa proporzione. Possiamo dunque definire gli ETF come OICR (organismi di investimento collettivo del risparmio) aperti (1) a gestione passiva (2) la cui composizione è vincolata ad un benchmark di riferimento, ossia il paniere di titoli che compone un determinato indice. Una via di mezzo tra azione e fondo Gli ETF si caratterizzano come una via di mezzo tra un azione ed un fondo e consentono di sfruttare i punti di forza di entrambi gli strumenti. In particolare acquistando un ETF, è possibile realizzare la diversificazione e la riduzione dei rischi tipica di un fondo di investimento, scambiando le quote del fondo come una normale azione. La trattazione in continua degli ETF rende infatti possibile conoscere il valore di mercato in ogni istante, a differenza dei fondi comuni di investimento tradizionali, il cui valore viene fissato una sola volta al giorno, generalmente a fine giornata. In seguito verranno analizzati dettagliatamente i vantaggi degli ETF e le principali differenze con gli altri strumenti. NOTE (1) I fondi si definiscono aperti se il capitale gestito è variabile e di conseguenza l'eventuale ingresso di nuovi risparmiatori o l'uscita dei sottoscrittori modifica il capitale del fondo. (2) La strategia di gestione di portafoglio passiva comporta la riproduzione fedele di un indice di riferimento, il cui rendimento dipende esclusivamente dalla scelta del benchmark. Compito del gestore non è dunque battere la performance del parametro utilizzato come confronto, tipico della gestione attiva, ma semplicemente di replicarlo. La prima differenza tra le due gestioni è il costo. Quella passiva chiederà commissioni decisamente più contenute, mentre chi si propone di fare meglio dei parametri di riferimento pretende dal sottoscrittore una commissione maggiore.

2 STORIA DEGLI ETF L'origine degli ETF, chiamati anche "trackers" in gergo anglosassone, risale al gennaio del 1993, quando fu lanciato negli Stati Uniti sull'amex (American Stock Exchange) il primo Spider (SPDRs, acronimo di Standard&Poor's Depositary Receipts), che riproduce l'andamento dell'indice S&P 500. I trackers sono gli strumenti più trattati sull'amex, ed hanno permesso, a questo mercato regolamentato di sopravvivere alla concorrenza dei due più sviluppati del paese (il NYSE e il NASDAQ). In seguito al successo riscosso dallo "spider", in particolare presso gli investitori istituzionali, sono nati i Diamonds e i Cubes (QQQ), che hanno rispettivamente il Dow Jones Industrial ed il Nasdaq 100 come sottostante. In particolare il "Nasdaq 100 Trust", introdotto nel 1999, ha sottratto la leadership agli SPDRs per volumi trattati. Nel maggio del 2000 Barcleys Global Investors lanciò sul mercato dei nuovi prodotti chiamati "ishares MSCI Series", versione aggiornata dei WEBS (World Equity Benchmark Shares), ETF nati nel 1996 tracciatori degli indici Morgan Stanley Capital International. Verso la fine degli anni '90 lo sviluppo degli ETF diventò inarrestabile e furono introdotti fondi su tutti i maggiori indici azionari statunitensi, in particolare sugli indici settoriali dello S&P 500 (Sector Selector SPDRs). Successivamente si sono affacciati sul mercato anche altri gestori: Vanguard ha creato i VIPERs (Vanguard Index Participation Receipts), ETF legati ai propri fondi indicizzati, mentre Merrill Lynch ha puntato sugli HOLDRs (Holding company depository receipts), i quali hanno delle caratteristiche peculiari rispetto ai normali ETF (possono essere negoziati solo in blocchi di 100 azioni/quote). Per quanto riguarda il mercato europeo degli ETF, i primi strumenti sono stati creati nell'aprile del 2000: le Borse pioniere sono state quella di Francoforte (segmento XTF) e di Londra (segmento extramark), seguite da Zurigo, Stoccolma ed Euronext (segmento NextTrack), il circuito che unisce le Piazze di Amsterdam, Parigi, Bruxelles e Lisbona. Il boom a partire dal 2000 Negli Stati Uniti gli ETF hanno registrato una crescita esponenziale negli ultimi 10 anni, soprattutto a partire dal Il numero ha raggiunto le 124 unità, con un patrimonio domestico passato dai 2 miliardi di dollari del 1993 ai 92,8 miliardi di dollari di fine febbraio 2003, secondo le cifre diffuse dalla Investment Company Institute (ICI), l'associazione nazionale americana delle società di investimento registrate presso la SEC. Da segnalare che gli HLDRs sono esclusi dalla statistica in quanto emessi da società di investimento non regolamentate dalla SEC. I titoli più scambiati negli Usa sono gli ETF sul Nasdaq (QQQ), con una media giornaliera di 71,7 milioni di quote, seguiti dagli SPDRs (SPY), con circa 50 milioni di pezzi trattati e dai Diamonds (DIA), con volumi medi pari a 9,35 milioni. Nel Vecchio Continente, secondo un rapporto elaborato da Morgan Stanley Research & Bloomberg, al 31 marzo 2003 il numero degli ETF ha raggiunto le 116 unità, con un patrimonio gestito di 11,86 miliardi di dollari e scambi pari a 432 milioni. Se dunque il numero dei prodotti ha raggiunto quelli presenti nel mercato americano, il capitale investito negli ETF e il turnover generato non sono ancora paragonabili con gli Stati Uniti. In Giappone invece gli ETF ammontano a 18, con un patrimonio gestito di circa 19,7 miliardi di dollari e un controvalore medio degli scambi pari a 41 milioni di dollari.

3 Lunedì 30 settembre 2002 gli ETF hanno fatto il loro debutto anche a Piazza Affari sul segmento MTF del Mercato Telematico Azionario italiano. Gli Exchange Traded Funds attualmente quotati sono 10, di cui 3 su indici USA (S&P 500; MSCI USA Information Technology; Dow Jones Industrial Average), la capitalizzazione degli strumenti sfiora i 3 miliardi di Euro (2973,56 milioni di Euro) e gli emittenti coinvolti sono 5: Société Générale, Merrill Lynch, Credit Lyonnais, Banca Intesa e Barcays Global Investors - BGI. Borsa Italiana ha reso noto che, dopo i primi 6 mesi di negoziazioni (al 31 marzo 2003), gli ETF hanno scambiato contratti per un controvalore complessivo di 454,2 milioni di Euro. Nel mese di marzo i controvalori sono infatti più che raddoppiati (+112%) rispetto a febbraio ed il numero di contratti è aumentato del 77% rivelando un crescente interesse da parte degli investitori sia istituzionali sia privati. MODALITA' DI NEGOZIAZIONE Gli ETF sono quotati sul segmento MTF (Mercato Telematico dei Fondi) di Borsa Italiana e le negoziazioni vengono effettuate sulla piattaforma di trading "MTA" (Mercato Telematico Azionario) con modalità identiche a quelle previste per le azioni. Il comparto MTF, dedicato alla quotazione e alla compravendita di OICR chiusi e OICR aperti indicizzati, è stato introdotto dalla Borsa Italiana il 6 settembre del 2001 ed è organizzato in 2 Classi caratterizzate da differenti strumenti finanziari e da differenti modalità di negoziazione. Gli ETF rientrano nella prima Classe. ORARIO DI NEGOZIAZIONE : negoziazione continua (non sono previste aste di apertura e di chiusura) LOTTO MINIMO DI NEGOZIAZIONE 1 azione/quota SPECIALISTA A SUPPORTO DELLA LIQUIDITA' Per ogni ETF è previsto almeno uno specialist a supporto della liquidità, il quale è tenuto ad esporre prezzi in acquisto e in vendita in maniera continuativa, secondo specifici obblighi di quantità minima e di spread (differenza tra prezzo di acquisto e prezzo di vendita) massimo fissati da Borsa Italiana. In caso di applicazione lo specialista deve reintegrare la propria quotazione entro 5 minuti. LIQUIDAZIONE DEI CONTRATTI Come per le azioni, la liquidazione dei contratti avviene dopo 3 giorni (T+3) in Monte Titoli, avvalendosi del servizio di riscontro e rettifica giornalieri secondo la liquidazione a contante garantita RRG-LCG. Il servizio RRG-LCG è esteso alle operazioni accessorie ai contratti conclusi nei mercati, alias disposizioni, effettuate da operatori e da committenti, ossia altri intermediari aderenti al servizio di compensazione e di liquidazione e non ammessi alle negoziazioni nei mercati; il servizio RRG-LCG è altresì esteso ai contratti aventi ad oggetto strumenti finanziari quotati conclusi fuori dei mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana).

4 PREZZO DI RIFERIMENTO Il Prezzo di Riferimento è pari alla media ponderata dell'ultimo 10% delle quantità negoziate (al netto delle quantità scambiate mediante l'utilizzo della funzionalità cross-oder). LIMITI DI VARIAZIONE DEI PREZZI Per gli ETF, ai fini del controllo automatico della regolarità delle contrattazioni, sono stabilite le seguenti condizioni di negoziazione: 1) limite max. variazione del prezzo della proposta di negoziazione rispetto al prezzo di controllo: ±10% 2) limite max. di variazione del prezzo del contratto rispetto al prezzo di controllo: ±5% 3) limite max. di variazione dei prezzi tra due contratti consecutivi: ±2,5% Nel caso in cui venga superato il limite di cui al punto 1) la proposta di negoziazione viene rigettata. Nel caso in cui venga superato il limite di cui al punto 2), oppure di cui al punto 3), la negoziazione del singolo ETF viene sospesa per 5 minuti e vengono cancellati sia il contratto anomalo sia la proposta di negoziazione che ha generato il contratto anomalo. FONDI DI GARANZIA Su Borsa Italiana i contratti su ETF sono garantiti sia dal "Fondo di garanzia dei contratti" sia dal "Fondo di liquidazione". VANTAGGI E CARATTERISTICHE 1 ACCESSIBILITA' e FLESSIBILITA' Gli ETF possono esser comprati e venduti come semplici azioni, tramite una banca, una sim o un broker online, semplicemente inoltrando un ordine con il relativo codice ISIN dello strumento. I fondi indicizzati offrono il vantaggio di essere quotati su un mercato regolamentato attraverso la piattaforma MTF, con un lotto minimo di una quota/azione. Con una sola operazione, si acquista/vende l'intero portafoglio di titoli che compone l'indice ed è possibile investire anche importi limitati, a patto che le commissioni di negoziazione non abbiamo un incidenza eccessiva sul capitale investito.

5 DIVERSIFICAZIONE Investire in un ETF significa prendere posizione su un intero indice di mercato (azionario, geografico, settoriale, obbligazionario), diversificando e diminuendo il rischio dell'investimento. Nei mercati esistono due tipi di rischi: a) un rischio sistematico, legato al mercato di riferimento (andamento indice di Borsa, oscillazioni tasso di interesse e del tasso di cambio); b) un rischio specifico, legato alle caratteristiche specifiche dello strumento finanziario (andamento di un titolo rispetto all'indice di mercato). I rischi sistematici non sono eliminabili, mentre quelli specifici possono essere rimossi attuando la diversificazione di portafoglio. Nel caso di un ETF, la diversificazione è immediata ed evita di acquistare tutti i titoli appartenenti al paniere di riferimento prescelto (operazione che richiederebbe costi e tempi molto elevati), con la certezza di ottenere un rendimento fedele all'indice sottostante. PRECISIONE DI REPLICA DELL'INDICE BENCHMARK L'ETF consente di ottenere un rendimento pari a quello dell'indice benchmark di riferimento (a parte un limitato errore, positivo o negativo, definito tracking error) in virtù di una "gestione passiva" e di un particolare meccanismo di funzionamento detto creation/redemption in kind. Il meccanismo di "creation/redemption in kind" consente di minimizzare il "tracking error" (cioè la differenza di rendimento, positiva o negativa, tra ETF e benchmark). La perfetta correlazione tra ETF e indice sottostante è garantita anche dagli arbitraggi che gli intermediari (market makers) possono effettuare tra il valore dell'etf ed il valore delle azioni che compongono il fondo. Se ad esempio prendiamo in considerazione L'ETF Master Unit di Sociètè Gènèrale sul Dj EuroStoxx 50, il suo rendimento ricalca perfettamente l'andamento dell'indice che raggruppa le 50 blue chips dell'area euro, con una correlazione vicina al 100%. COSTI DI GESTIONE CONTENUTI Contrariamente ai fondi tradizionali, gli ETF non prevedono nessuna commissione di "entrata", di "uscita" e di "performance". Viene applicata solo una "Commissione di Gestione" annua molto contenuta, pari ad una percentuale fissa del patrimonio gestito (variabile tra lo 0,35% e lo 0,50% a seconda dell'emittente, contro il 2%-2,5% di un fondo comune azionario). Per investire in ETF, così come per le azioni, si paga solo la commissione di negoziazione dovuta alla propria Banca/Sim al fine di operare sul Mercato Telematico Azionario (MTA) di Borsa. L'economicità degli ETF è ricollegabile alla gestione passiva del fondo: il gestore non deve far altro che bilanciare il portafoglio per seguire i cambiamenti dell'indice, senza cercare di ottenere una performance migliore del proprio benchmark.

6 LIQUIDITA' La liquidità degli ETF è garantita dalla presenza di almeno un "market maker ufficiale", detto specialist, che si impegna a quotare un prezzo di acquisto e uno di vendita, con obblighi di quotazione in continua in conformità di uno spread massimo e di una quantità minima stabiliti dalla Borsa Italiana. Oltre allo specialist, la presenza di alcuni "market maker non ufficiali" (tutti gli intermediari interessati possono infatti sottoscrivere e chiedere il rimborso delle quote/azioni dell'etf secondo lo stesso meccanismo di cui gode lo specialist.) e la possibilità di operare arbitraggi tra l'etf, le azioni sottostanti e i derivati sull'indice benchmark, rappresenta un ulteriore fattore che influenza la liquidità dello strumento. VANTAGGI E CARATTERISTICHE 2 DISTRIBUZIONE DIVIDENDI L'ETF (al contrario di alcuni strumenti similari) riconosce agli investitori i dividendi incassati a fronte delle azioni detenute in portafoglio, nonché i proventi del loro reinvestimento e i proventi derivanti dal prestito (securities lending) delle azioni del portafoglio gestito. I dividendi periodici sono distribuiti (generalmente in un'unica soluzione una volta all'anno) al netto delle spese sostenute dal gestore, ma a volte i dividendi sono reinvestiti automaticamente nel fondo. La politica del fondo è descritta nel rispettivo prospetto informativo. TRASPARENZA Un ETF rappresenta un insieme di titoli azionari ed il suo valore riflette quello del paniere sottostante. Ogni giorno è disponibile: a) il NAV (Net Asset Value), cioè il valore dell'etf, riportato dalla Borsa su cui lo strumento è trattato all'inizio o alla chiusura della seduta. Il NAV comprende anche i dividendi accumulati ed i costi di gestione, che vengono sottratti direttamente dal valore dell'etf con il passare del tempo. E' possibile trovare i NAV degli ETF sui principali quotidiani finanziari, sul sito internet della Borsa. Italiana e sui siti web degli emittenti b) la composizione dell'etf (creation basket) c) la composizione dell'indice benchmark di riferimento In tempo reale è disponibile: a) "inav" (Indicative Net Asset Value), cioè il valore dell'etf durante ogni momento della giornata Il prezzo dell'etf corrisponde generalmente a una frazione dell'indice sottostante (es. 1/10 opp. 1/100) per cui è sempre possibile una valutazione puramente indicativa del suo corretto valore. Il NAV sarà diverso dal prezzo dell'etf in borsa, il quale varia continuamente in base alla variazione dell'indice e all'andamento

7 della domanda/offerta. Possono inoltre intervenire delle limitazioni alla diffusione della composizione dell'etf e dell'indice benchmark a seconda degli accordi intervenuti in tal senso tra emittente e index provider. MODALITA' DI IMPIEGO E ADATTABILITA' A DIVERSE STRATEGIE DI MERCATO Date le loro caratteristiche, gli ETF costituiscono una valida opportunità di investimento sia per una clientela di tipo istituzionale (che utilizza questo strumento nell'ambito dell'asset allocation), sia per una clientela retail (che vuole diversificare i propri investimenti con un esborso contenuto). Le modalità di impiego degli ETF possono essere così sintetizzate: 1) Vendita allo scoperto ("short selling") intraday o multiday al fine di prendere una posizione "ribassista" sull'indice benchmark. Questa operazione consiste nel vendere un ETF prima di averlo acquistato, sperando così in un ribasso del sottostante per ricomprarlo ad un valore inferiore. Gli investitori privati potranno operare vendite allo scoperto, solo se ciò è previsto dal proprio intermediario e secondo le modalità definite da quest'ultimo. 2) Trading (anche di tipo intraday) al fine di cogliere i momenti di rialzo dell'indice benchmark (attraverso un acquisto e la successiva immediata vendita dell'etf) 3) Investimento di medio / lungo termine (strategia "buy" and "hold") per beneficiare di un eventuale trend favorevole, con però: - una particolare attenzione ai costi - basso rischio di sovra/sotto performance del benchmark (in quanto questo viene replicato) 4) Arbitraggio, al fine di sfruttare momentanee divergenze di prezzo tra la quota del fondo ed il benchmark di riferimento. 5) Hedging e copertura dei rischi per ottimizzare le posizioni aperte su derivati aventi come sottostante l'indice di riferimento. 6) Gestione di portafoglio da parte degli investitori professionali. Tramite una semplice transazione, è possibile investire in un determinato paese, area geografica e settore. AGEVOLAZIONI FISCALI Sia gli ETF, sia gli equity funds tradizionali devono distribuire annualmente i profitti ed i capital gains realizzati. In generale gli ETF tendono ad essere più efficienti dal punto di vista fiscale rispetto ai fondi aperti gestiti attivamente, in quanto generano minori capital gains in relazione al basso turnover delle azioni in portafoglio. Tale efficienza, varia considerevolmente in base all'indice sottostante. Gli ETF vendono titoli solamente in caso di variazioni all'interno dell'indice sottostante, mentre gli investitori che desiderano liquidare la posizione devono semplicemente vendere le proprie quote sul mercato ad altri compratori; non vi è dunque la necessità di cedere azioni per far fronte alle richieste di rimborso delle quote, procedura che genera potenziali plusvalenze.

8 SVANTAGGI DEGLI ETF LIVELLO DI RISCHIO Gli ETF sono comunque dei prodotti con un alto profilo di rischio, in quanto legati all'andamento del mercato azionario. La diversificazione permette di ridurre il rischio specifico di un singolo titolo, ma non elimina il rischio di mercato. POSSIBILI INEFFICIENZE DI PREZZO A differenza dei fondi comuni tradizionali, la quotazione degli ETF può discostarsi dal Net Asset Value dell'indice sottostante. EMISSIONE RISERVATA Solo i player istituzionali possono trattare direttamente con le società emittenti degli ETF. Gli investitori privati possono negoziare questi strumenti solamente attraverso un broker. SPREAD BID/ASK In caso di un supporto non adeguato alla liquidità degli ETF da parte dello specialist, lo spread denaro/lettera può ampliarsi eccessivamente. ASSENZA SELEZIONE QUANTITATIVA DEI TITOLI E GESTIONE ATTIVA L'acquisto di un ETF consente di comprare istantaneamente un paniere di titoli di una determinata area geografica, mercato o settore. L'investimento concerne pertanto tutte le azioni inglobate dell'indice, senza la possibilità di escludere le società più rischiose o considerate meno valide. Inoltre nelle fasi di discesa dei mercati, non è presente un gestore in grado di ridurre le perdite e difendere il patrimonio del fondo. DIFFERENZE CON GLI ALTRI STRUMENTI ETF vs. AZIONI La differenza tra un ETF e un'azione è evidente: investendo in un ETF si prende posizione su un intero indice, costituito da diverse società quotate. L'acquisto di un singolo titolo comporta invece un investimento in una specifica società, con un rischio decisamente maggiore. La ricostruzione del medesimo indice attraverso l'acquisto di azioni richiederebbe inoltre costi e tempi di gestione insostenibili. ETF vs. FUTURES/OPZIONI Futures e opzioni sono prodotti derivati. Questi strumenti non pagano dividendi, a differenza degli ETF, che distribuiscono le cedole periodicamente (una o due volte all'anno). Tuttavia una volta esercitati futures e opzioni, l'attività sottostante dà diritto agli eventuali dividendi. Futures e opzioni sono utilizzati principalmente

9 per operazioni di breve termine in quanto hanno una vita limitata. Gli ETF invece non hanno scadenza e sono adatti anche a strategie di investimento con un orizzonte temporale di lungo periodo. I futures infine presentano una gestione più complessa e sono caratterizzati da un taglio minimo per transazione elevato, mentre gli ETF consentono anche l'investimento di importi contenuti. ETF vs CERTIFICATI SULL'INDICE I certificati sull'indice (index certificates) sono derivati, ma generalmente hanno una vita residua superiore a quella dei futures e delle opzioni. Al contrario degli ETF, i certificati non distribuiscono dividendi ed hanno una scadenza prefissata, al sopraggiungere della quale non hanno più valore. Inoltre la quantità dei certificati in circolazione è limitata (non sono fondi di investimento aperti) ed è presente il rischio dell'emittente che emette i certificati. ETF vs FONDI DI INVESTIMENTO TRADIZIONALI Le commissioni sugli ETF sono sensibilmente più basse rispetto agli altri prodotti del risparmio gestito, in ragione del carattere passivo degli ETF, che replicano semplicemente un indice di Borsa. Il tentativo di sovraperformare il mercato, implica invece spese di gestione più elevate, oltre a commissioni di entrata e di uscita, assenti per gli ETF. Questi sono quotati in Borsa continuamente in tempo reale e possono essere utilizzati anche per speculare, cosa impossibile da fare con i fondi ordinari, che spesso non sono quotati e possono essere trattati un'unica volta al giorno. Comprare un ETF è immediato e avviene come per una qualsiasi azione, mentre per la quota di un fondo è necessario aprire un conto apposito. Per un ETF inoltre la liquidità può essere impiegata quasi totalmente investendo il 100% delle risorse finanziarie a disposizione, mentre i fondi tradizionali devono tenere sempre una riserva di liquidità per far fronte ai riscatti degli investitori che escono dal fondo. Tra i punti deboli degli ETF vi sono l'impossibilità di selezionare qualitativamente i titoli che compongono l'indice sottostante e l'impossibilità di difendere il capitale da un crollo delle azioni in portafoglio. Una gestione attiva attenta e capace può invece contenere le perdite nelle fasi di mercato negative e selezionare i titoli migliori all'interno del portafoglio.

10 TRATTAMENTO FISCALE IN ITALIA Ai fini delle valutazioni fiscali, gli ETF vanno trattati come fondi e non come azioni ed il regime applicato è quello del risparmio amministrato. Gli ETF sono OICR e producono 3 tipologie di redditi, che gli intermediari, quando negoziano per conto della clientela retail, devono opportunamente distinguere attraverso le proprie procedure interne: a) un reddito di capitale derivante dai dividendi b) un reddito di capitale derivante dalla differenza tra il NAV del giorno di acquisto e il NAV del giorno di vendita (se l'etf viene comprato nello stesso giorno, il Delta NAV sarà nullo) c) un reddito diverso derivante dalla differenza tra il prezzo d'acquisto e quello di vendita (capital gain). Se consideriamo: P1 = prezzo di acquisto realizzato sul segmento MTF P2 = prezzo di vendita realizzato sul segmento MTF VLQ1 = valore lordo della quota del giorno d'acquisto VLQ2 = valore lordo della quota del giorno di vendita REDDITO DI CAPITALE (Delta NAV) = (VLQ2 - VLQ1) REDDITO DIVERSO (capital gain/loss) = (P2 - P1) - (VLQ2 - VLQ1) Il regime fiscale varia a seconda della tipologia d'investitore (persona fisica o investitore istituzionale) e della natura degli ETF, che possono essere così distinti: ETF di diritto estero armonizzati (conformi alle direttive comunitarie), ETF di diritto italiano, ETF di diritto estero non armonizzati (non conformi alle direttive comunitarie). In generale per gli ETF italiani ed esteri, è prevista una ritenuta del 12,5%, mentre per i fondi non armonizzati i proventi, inclusi i dividendi ed eventuali differenze positive tra il Nav iniziale e finale del fondo, sono assoggettati alla tassazione progressiva Irpef e bisogna corrispondere all'intermediario un'aliquota del 12,5% a titolo di acconto. Esaminiamo ora in dettaglio la disciplina fiscale applicata all'investitore retail distinguendo caso per caso.

11 ETF DI DIRITTO ESTERO ARMONIZZATI Per conto della propria clientela retail l'intermediario diretto ricopre il ruolo di sostituto d'imposta sia per l'applicazione della ritenuta sui redditi di capitale sia per l'applicazione dell'imposta sostitutiva sui redditi diversi. Viene applicata una ritenuta a titolo d'imposta del 12,5% sui proventi periodici e sui redditi di capitale derivanti dal Delta NAV e un'imposta sostitutiva del 12,50% sui redditi diversi al netto delle eventuali minusvalenze accumulate, qualora l'investitore abbia rilasciato il proprio assenso al regime di risparmio amministrato. Non si è tenuti a riportare sul modello UNICO alcuna indicazione del provento, ma solo nel caso in cui la ritenuta sia già stata applicata dall'istituto mediatore. ETF DI DIRITTO ITALIANO Tutte le imposte sono già state prelevate in capo al fondo. I proventi conseguiti dai sottoscrittori che non esercitano attività d'impresa non sono tassabili e non vanno dichiarati nel modello UNICO. Per i capital gain/loss, l'intermediario applica l'imposta del 12,50% del risparmio amministrato. ETF DI DIRITTO ESTERO NON ARMONIZZATI I proventi di capitale concorrono a formare il reddito imponibile del sottoscrittore e sono assoggettati alla tassazione progressiva IRPEF. Il soggetto incaricato al collocamento in Italia preleva una quota del 12.5%, a titolo di ritenuta d'acconto, dai proventi periodici e dai redditi di capitale derivanti dalla differenza di prezzo d'acquisto e vendita. Alle plusvalenze/minusvalenze realizzate in sede di negoziazione, l'intermediario applicherà l'imposta del 12.5% tipica del risparmio amministrato. Se l'investitore invece è un fondo italiano e non un privato, viene applicata un'imposta sostitutiva del 12,50% non sui singoli redditi, ma sul risultato di gestione realizzato dal fondo di investimento. Le ritenute sui redditi di capitale conseguiti dal fondo sono a titolo d'imposta e, per evitare una doppia imposizione, è previsto che i proventi soggetti a una ritenuta a titolo di imposta non concorrano a formare il risultato di gestione da sottoporre all'imposta sostitutiva del 12,50%. Per quanto riguarda il capital gain il fondo italiano è nordista, per cui i redditi del capital gain concorrono a formare il risultato di gestione a cui verrà applicata un'imposta sostitutiva del 12,5% a titolo di imposta. Per quanto riguarda gli ETF di diritto estero armonizzati, tutti i redditi di capitale non sono sottoposti nè a ritenute nè a imposte sostitutive e concorrono alla formazione del risultato della gestione del fondo che subirà poi un'imposta sostitutiva del 12,5%.

12 CREAZIONE E RISCATTO QUOTE IL PROCESSO DI CREAZIONE E RISCATTO DI NUOVE QUOTE PER INVESTITORI ISTITUZIONALI E' possibile classificare due tipi di mercati in cui vengono negoziati gli ETF: 1) un mercato primario, accessibile agli investitori istituzionali e ai market maker, che sottoscrivono quote in blocchi nella fase di lancio dell'etf. 2) un mercato secondario, destinato sia alla clientela retail, sia a quella istituzionale, su cui i fondi sono quotati in tempo reale. Il particolare meccanismo attraverso il quale gli investitori istituzionali sottoscrivono le quote di un ETF è chiamato "creation/redemption in kind", che tradotto significa "creazione/riscatto in natura". Per ottenere le quote in blocchi (creation shares) degli ETF dalla società di gestione emittente, le istituzioni finanziarie possono pagare in denaro un importo corrispondente alla NAV del fondo, oppure possono cedere un paniere di azioni rappresentativo dell'indice sottostante, chiamato "paniere perfetto", che viene spesso aggiustato tramite un conguaglio in denaro (positivo o negativo). Ogni giorno di borsa, la società di gestione, pubblica la NAV, la composizione del paniere perfetto e l'aggiustamento in denaro per la sottoscrizione mediante apporto di titoli. Un volta sottoscritte, le quote ETF possono essere immesse nel mercato secondario. Le condizioni del procedimento di sottoscrizione prevedono generalmente un taglio minimo di quote ETF oltre al pagamento di commissioni alla società di gestione. Ad esempio, per il DJ Euro Stoxx50 Master Unit, il cui valore iniziale è stato fissato a 1/100 dell'indice Euro Stoxx 50, la sottoscrizione di nuove quote richiede attualmente una somma pari a volte al prezzo del fondo, circa 1,169 milioni di euro (al 17 aprile 2002). Negli Stati Uniti, il NAV degli SPDRS al 17 aprile 2003 è di 88,30 dollari, di conseguenza la creazione di nuove quote comporta una disponibilità finanziaria di circa 4,4 milioni di dollari. L'operazione di riacquisto o "redempion" avviene nel modo opposto: l'investitore autorizzato decide di cedere le quote di ETF in suo possesso (sempre in blocchi di titoli) e riceve un paniere di azioni che replica l'indice di riferimento, oltre ad una somma di denaro per i dividendi ed i proventi dei dividendi reinvestiti. La perfetta correlazione tra il prezzo dell'etf e l'indice benchmark è garantita dalla possibilità per gli investitori istituzionali di effettuare 2 tipi di arbitraggi possibili, in caso di scostamento di prezzo dal NAV: 1. Creazione di nuove quote mediante consegna di un paniere di azioni sottovalutate per rivendere queste quote in Borsa. 2. Acquisto di ETF a sconto nel mercato secondario per poi scambiare le quote di ETF presso il fondo contro il paniere di azioni sottostanti.

Fondi aperti Caratteri

Fondi aperti Caratteri Fondi aperti Caratteri Patrimonio variabile Quota valorizzata giornalmente in base al net asset value (Nav) Investimento in valori mobiliari prevalentemente quotati Divieti e limiti all attività d investimento

Dettagli

Guida alla Riforma della tassazione sui fondi

Guida alla Riforma della tassazione sui fondi Guida alla Riforma della tassazione sui fondi O.I.C.R. - Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio 1 luglio 2011 1 luglio 2011 Entra in vigore la riforma del regime di tassazione degli Organismi

Dettagli

Fondi aperti Caratteri

Fondi aperti Caratteri Fondi aperti Caratteri Patrimonio variabile Quota valorizzata giornalmente in base al net asset value (Nav) Investimento in valori mobiliari prevalentemente quotati Divieti e limiti all attività d investimento

Dettagli

Oggetto: Quesiti in merito alla negoziazione in Borsa di OICR italiani ed esteri armonizzati.

Oggetto: Quesiti in merito alla negoziazione in Borsa di OICR italiani ed esteri armonizzati. RISOLUZIONE N. 139/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 7 maggio 2002 Oggetto: Quesiti in merito alla negoziazione in Borsa di OICR italiani ed esteri armonizzati. Con nota del 4 aprile 2002,

Dettagli

MerrIll lynch TrIlogy 100 Plus certificates

MerrIll lynch TrIlogy 100 Plus certificates Merrill lynch Trilogy 100 Plus certificates MerrIll lynch TrIlogy 100 Plus certificates capital ProTecTion Global Markets & Investment Banking Global Research Global Wealth Management 1 Merrill Lynch Cash

Dettagli

Nuova tassazione delle rendite finanziarie

Nuova tassazione delle rendite finanziarie Nuova tassazione delle rendite finanziarie a cura dell ufficio studi della Südtirol Bank Nuova tassazione delle rendite finanziarie 2014 Pagina 1 di 5 La normativa di riferimento Il Decreto Legge n. 66/2014,

Dettagli

RISPARMIO: LE NOVITA' FISCALI SU INVESTIMENTI E DEPOSITO TITOLI RISPARMIO:LE NOVITA' FISCALI SU INVESTIMENTI E DEPOSITO TITOLI

RISPARMIO: LE NOVITA' FISCALI SU INVESTIMENTI E DEPOSITO TITOLI RISPARMIO:LE NOVITA' FISCALI SU INVESTIMENTI E DEPOSITO TITOLI RISPARMIO: LE NOVITA' FISCALI SU INVESTIMENTI E DEPOSITO TITOLI RISPARMIO:LE NOVITA' FISCALI SU INVESTIMENTI E DEPOSITO TITOLI INTRODUZIONE La tassazione è una materia in costante evoluzione,pertanto riteniamo

Dettagli

Data di redazione degli Allegati: Dicembre 2001 / Marzo 2002 e successivi aggiornamenti Ultimo aggiornamento Novembre 2002

Data di redazione degli Allegati: Dicembre 2001 / Marzo 2002 e successivi aggiornamenti Ultimo aggiornamento Novembre 2002 ETF EXCHANGE-TRADED FUNDS E OICR QUOTATI SUL SEGMENTO MTF DI BORSA ITALIANA: NORME E PROCEDURE PER LA GESTIONE DELLA FISCALITA DEGLI INVESTITORI RETAIL Data di redazione degli Allegati: Dicembre 2001 /

Dettagli

Bonus Certificate. La stabilità premia.

Bonus Certificate. La stabilità premia. Bonus Certificate. La stabilità premia. Banca IMI è una banca del gruppo Banca IMI offre una gamma completa di servizi alle banche, alle imprese, agli investitori istituzionali, ai governi e alle pubbliche

Dettagli

Sezione Terza I Fondi comuni di investimento

Sezione Terza I Fondi comuni di investimento Sezione Terza I Fondi comuni di investimento 369. Nella valutazione dei beni del fondo comune di investimento, il valore degli strumenti finanziari ammessi alle negoziazioni su mercati regolamentati è

Dettagli

Risparmio, investimenti e sistema finanziario

Risparmio, investimenti e sistema finanziario Risparmio, investimenti e sistema finanziario Una relazione fondamentale per la crescita economica è quella tra risparmio e investimenti. In un economia di mercato occorre individuare meccanismi capaci

Dettagli

E T F E T F E T F E T F E T F (FONDI PASSIVI) COMUNI DI INVESTIMENTO SEMPLICITA? TRASPARENZA? Milano, 04 Agosto 2009

E T F E T F E T F E T F E T F (FONDI PASSIVI) COMUNI DI INVESTIMENTO SEMPLICITA? TRASPARENZA? Milano, 04 Agosto 2009 E T F E T F E T F E T F (F E T F (FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO PASSIVI) SEMPLICITA? TRASPARENZA? Milano, 04 Agosto 2009 E T F OSSERVAZIONI La crescita esponenziale del numero degli ETFs rende difficile

Dettagli

CONDIZIONI DEFINITIVE NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA

CONDIZIONI DEFINITIVE NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA CONDIZIONI DEFINITIVE alla NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA "B.C.C. DI FORNACETTE OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE" Emissione n. 182 B.C.C. FORNACETTE 2007/2010 Euribor 6 mesi + 25 p.b. ISIN IT0004218829 Le

Dettagli

DERIVATI REGOLAMENTATI OPZIONI E FUTURES ORARIO DI NEGOZIAZIONE : 9,00 17,40

DERIVATI REGOLAMENTATI OPZIONI E FUTURES ORARIO DI NEGOZIAZIONE : 9,00 17,40 DERIVATI REGOLAMENTATI OPZIONI E FUTURES ORARIO DI NEGOZIAZIONE : 9,00 17,40 LE OPZIONI - Definizione Le opzioni sono contratti finanziari che danno al compratore il diritto, ma non il dovere, di comprare,

Dettagli

Il mercato mobiliare

Il mercato mobiliare Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente

Dettagli

PARTE I DEL PROSPETTO COMPLETO

PARTE I DEL PROSPETTO COMPLETO SUPPLEMENTO per l aggiornamento dell informativa fiscale riportata nel Prospetto Completo relativo all offerta al pubblico di quote dei fondi comuni di investimento mobiliare aperti di diritto italiano

Dettagli

Alla luce di quanto sopra, siamo ad apportare le seguenti modifiche al Prospetto Completo: Modifica alla Parte I del Prospetto Completo

Alla luce di quanto sopra, siamo ad apportare le seguenti modifiche al Prospetto Completo: Modifica alla Parte I del Prospetto Completo SUPPLEMENTO AL PROSPETTO COMPLETO DI OFFERTA AL PUBBLICO DI QUOTE DEI FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO MOBILIARE APERTI DI DIRITTO ITALIANO ARMONIZZATI APPARTENENTI AL SISTEMA INVESTITORI Investitori America

Dettagli

La tassazione dei fondi comuni di investimento (*) di diritto italiano

La tassazione dei fondi comuni di investimento (*) di diritto italiano www.abforum.it La tassazione dei fondi comuni di investimento (*) di diritto italiano (*) Quanto viene scritto con riferimento ai fondi comuni di diritto italiano vale anche per le sicav di diritto italiano

Dettagli

REX CERTIFICATE SG. Investire in azioni con un airbag di protezione

REX CERTIFICATE SG. Investire in azioni con un airbag di protezione REX CERTIFICATE REX CERTIFICATE SG Investire in azioni con un airbag di protezione I Rex consentono di acquistare un azione con uno sconto. A fronte di tale vantaggio, l investitore rinuncia a partecipare

Dettagli

GROUPAMA ASSET MANAGEMENT SGR SpA appartenente al gruppo Groupama

GROUPAMA ASSET MANAGEMENT SGR SpA appartenente al gruppo Groupama GROUPAMA ASSET MANAGEMENT SGR SpA appartenente al gruppo Groupama SUPPLEMENTO AL PROSPETTO D OFFERTA AL PUBBLICO DI QUOTE DEL FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO MOBILIARE GROUPAMA FLEX APERTO DI DIRITTO ITALIANO

Dettagli

RIFORMA DELLA TASSAZIONE DELLE RENDITE FINANZIARIE

RIFORMA DELLA TASSAZIONE DELLE RENDITE FINANZIARIE RIFORMA DELLA TASSAZIONE DELLE RENDITE FINANZIARIE L articolo 2 del decreto legge 13 agosto 2011 n. 138, convertito, con modificazioni, nella legge 14 settembre 2011 n. 148, concernente ulteriori misure

Dettagli

prof.ssa S.Spallini RAGIONERIA GENERALE Il mercato dei capitali

prof.ssa S.Spallini RAGIONERIA GENERALE Il mercato dei capitali 1 RAGIONERIA GENERALE Il mercato dei capitali Il mercato dei capitali 2 E costituito dalla incontro tra domanda e offerta di capitali, in esso ha luogo la fissazione del prezzo dei capitali rappresentato

Dettagli

I TITOLI DI STATO. Modalità di collocamento

I TITOLI DI STATO. Modalità di collocamento I TITOLI DI STATO I Titoli di Stato sono strumenti di debito utilizzati dallo Stato Italiano per finanziare le proprie esigenze finanziarie. Il Ministero dell Economia e delle Finanze ha previsto di effettuare

Dettagli

BANCA ALETTI & C. S.p.A. PER DUE CERTIFICATE e PER DUE CERTIFICATES DI TIPO QUANTO CONDIZIONI DEFINITIVE D OFFERTA

BANCA ALETTI & C. S.p.A. PER DUE CERTIFICATE e PER DUE CERTIFICATES DI TIPO QUANTO CONDIZIONI DEFINITIVE D OFFERTA BANCA ALETTI & C. S.p.A. in qualità di emittente e responsabile del collocamento del Programma di offerta al pubblico e/o di quotazione di investment certificates denominati PER DUE CERTIFICATE e PER DUE

Dettagli

BANCA ALETTI & C. S.p.A.

BANCA ALETTI & C. S.p.A. BANCA ALETTI & C. S.p.A. in qualità di Emittente e responsabile del collocamento del Programma di offerta al pubblico e/o quotazione dei certificates BORSA PROTETTA e BORSA PROTETTA con CAP e BORSA PROTETTA

Dettagli

DOCUMENTO INFORMATIVO. PER L'OFFERTA DEL PRESTITO OBBLlGAZlONARlO BANCO DI LUCCA E DEL TIRRENO S.P.A. 20/05/2015 20/05/2021 TASSO FISSO 2.

DOCUMENTO INFORMATIVO. PER L'OFFERTA DEL PRESTITO OBBLlGAZlONARlO BANCO DI LUCCA E DEL TIRRENO S.P.A. 20/05/2015 20/05/2021 TASSO FISSO 2. DOCUMENTO INFORMATIVO PER L'OFFERTA DEL PRESTITO OBBLlGAZlONARlO BANCO DI LUCCA E DEL TIRRENO S.P.A. 20/05/2015 20/05/2021 TASSO FISSO 2.00% EMISSIONE N. 27/2015 CODICE lsln IT0005108672 Il presente documento

Dettagli

Scheda prodotto. 100% dell importo nominale sottoscritto. 1 obbligazione per un valore nominale di Euro 1.000

Scheda prodotto. 100% dell importo nominale sottoscritto. 1 obbligazione per un valore nominale di Euro 1.000 Caratteristiche principali del Prestito Obbligazionario Scheda prodotto Denominazione Strumento Finanziario Tipo investimento Emittente Rating Emittente Durata Periodo di offerta Data di Godimento e Data

Dettagli

Come usare gli ETF. Valerio Baselli e Azzurra Zaglio Morningstar Editor&Analyst team. Rimini, 17 maggio 2012

Come usare gli ETF. Valerio Baselli e Azzurra Zaglio Morningstar Editor&Analyst team. Rimini, 17 maggio 2012 Come usare gli ETF Valerio Baselli e Azzurra Zaglio Morningstar Editor&Analyst team Rimini, 17 maggio 2012 Cosa sono gli Etf? Gli Etf sono una particolare categoria di fondi d investimento mobiliare quotati

Dettagli

Informazioni chiave per gli investitori

Informazioni chiave per gli investitori Informazioni chiave per gli investitori Il presente documento contiene le informazioni chiave di cui tutti gli investitori devono disporre in relazione a questo Fondo. Non si tratta di un documento promozionale.

Dettagli

Iniziativa Comunitaria Equal II Fase IT G2 CAM - 017 Futuro Remoto

Iniziativa Comunitaria Equal II Fase IT G2 CAM - 017 Futuro Remoto AREA FINANZA DISPENSE FINANZA Iniziativa Comunitaria Equal II Fase IT G2 CAM - 017 Futuro Remoto Prodotti finanziari a medio - lungo termine CTZ: Certificati del Tesoro zero coupon ORGANISMO BILATERALE

Dettagli

BCC BARLASSINA. Policy di Valutazione e Pricing delle obbligazioni emesse da

BCC BARLASSINA. Policy di Valutazione e Pricing delle obbligazioni emesse da Policy di Valutazione e Pricing delle obbligazioni emesse da BCC BARLASSINA (ai sensi delle Linee-Guida interassociative ABI-Assosim-Federcasse per l applicazione delle misure di attuazione della Direttiva

Dettagli

BANCA POPOLARE DI NOVARA S.p.A.

BANCA POPOLARE DI NOVARA S.p.A. BANCA POPOLARE DI NOVARA S.p.A. CONDIZIONI DEFINITIVE alla NOTA INFORMATIVA/PROGRAMMA SUL PROGRAMMA " BANCA POPOLARE DI NOVARA S.P.A. OBBLIGAZIONI STEP-UP" Prestito Obbligazionario BANCA POPOLARE DI NOVARA

Dettagli

POLITICHE DI INVESTIMENTO

POLITICHE DI INVESTIMENTO PIAZZA DEL CALENDARIO, 3 20126 MILANO C.F. 03655910150 Tel. 02/40242208 Fax 02/40242399 Iscritto all Albo dei Fondi Pensione, I Sezione Speciale, n. 1056 POLITICHE DI INVESTIMENTO La strategia di investimento

Dettagli

Il mercato scende. Il mercato sale. Twin Win su DJ EURO STOXX 50. A Passion to Perform.

Il mercato scende. Il mercato sale. Twin Win su DJ EURO STOXX 50. A Passion to Perform. Il mercato sale Il mercato scende Twin Win su DJ EURO STOXX 50 A Passion to Perform. Doppia direzione Nessun azione o indice ha un movimento perenne verso l alto o verso il basso. Per questo, X-markets

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

Risparmio e Investimento

Risparmio e Investimento Risparmio e Investimento Risparmiando un paese ha a disposizione più risorse da utilizzare per investire in beni capitali I beni capitali a loro volta fanno aumentare la produttività La produttività incide

Dettagli

Prestito Obbligazionario Banca di Imola SpA 185^ Emissione 02/04/2007-02/04/2010 TV% Media Mensile (Codice ISIN IT0004219223)

Prestito Obbligazionario Banca di Imola SpA 185^ Emissione 02/04/2007-02/04/2010 TV% Media Mensile (Codice ISIN IT0004219223) MODELLO DI CONDIZIONI DEFINITIVE relative alla Nota Informativa sul Programma di Offerta di Prestiti Obbligazionari denominati Obbligazioni Banca di Imola SPA a Tasso Variabile Media Mensile Il seguente

Dettagli

AVVISO DI ERRATA CORRIGE

AVVISO DI ERRATA CORRIGE Milano, 12 dicembre 2014 AVVISO DI ERRATA CORRIGE relativo al PROSPETTO DI BASE relativo al programma di offerta al pubblico e/o quotazione degli investment certificate denominati AUTOCALLABLE BORSA PROTETTA

Dettagli

I fondi. Conoscerli di più per investire meglio. Ottobre 2008. Commissione Nazionale per le Società e la Borsa - Divisione Relazioni Esterne

I fondi. Conoscerli di più per investire meglio. Ottobre 2008. Commissione Nazionale per le Società e la Borsa - Divisione Relazioni Esterne I fondi Conoscerli di più per investire meglio Ottobre 2008 Commissione Nazionale per le Società e la Borsa - Divisione Relazioni Esterne I FONDI: CONOSCERLI DI PIÙ PER INVESTIRE MEGLIO COSA SONO I fondi

Dettagli

OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO STEP UP CALLABLE IN DOLLARO USA

OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO STEP UP CALLABLE IN DOLLARO USA SCHEDA PRODOTTO Prima di investire nelle Obbligazioni, si invita l investitore a consultare attentamente l Offering Circular datata 8 dicembre 2014 ed i relativi Final Terms del 28 aprile 2016 (le Condizioni

Dettagli

Offerta al pubblico di UNIVALORE PLUS prodotto finanziario-assicurativo di tipo unit linked (Codice Prodotto UL12UD)

Offerta al pubblico di UNIVALORE PLUS prodotto finanziario-assicurativo di tipo unit linked (Codice Prodotto UL12UD) Società del gruppo ALLIANZ S.p.A. Offerta al pubblico di UNIVALORE PLUS prodotto finanziario-assicurativo di tipo unit linked (Codice Prodotto UL12UD) Regolamento dei Fondi interni REGOLAMENTO DEL FONDO

Dettagli

UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario

UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario Inquadramento generale In questa unità didattica analizzeremo come i risparmi delle famiglie affluiscono alle imprese per trasformarsi in investimenti.

Dettagli

Punto 3 : Concreto La Gestione Finanziaria

Punto 3 : Concreto La Gestione Finanziaria Punto 3 : Concreto La Gestione Finanziaria Caratteristiche Generali A partire dal 1 luglio 2007 Concreto opera secondo uno schema multicomparto. Ciascun aderente al Fondo può dunque scegliere uno dei seguenti

Dettagli

Regime del risparmio gestito

Regime del risparmio gestito Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 323 25.11.2013 Regime del risparmio gestito Determinazione del risultato netto di gestione - R.M. 76/E/2013 - Categoria: Imposte dirette Sottocategoria:

Dettagli

Fondi comuni versus ETF

Fondi comuni versus ETF Fondi comuni versus ETF Il risparmiatore quando deve effettuare i suoi investimenti ha davanti diverse alternative: - delegare la gestione del proprio patrimonio a dei professionisti del settore; - gestire

Dettagli

Relazione Semestrale al 30.06.2012. Fondo Federico Re

Relazione Semestrale al 30.06.2012. Fondo Federico Re Relazione Semestrale al 30.06.2012 Fondo Federico Re Gesti-Re SGR S.p.A. Sede Legale: Via Turati 9, 20121 Milano Tel 02.620808 Telefax 02.874984 Capitale Sociale Euro 1.500.000 i.v. Codice Fiscale, Partita

Dettagli

BONUS Certificates ABN AMRO.

BONUS Certificates ABN AMRO. BONUS Certificates ABN AMRO. BONUS Certificates ABN AMRO. I BONUS Certificates ABN AMRO sono strumenti d investimento che consentono di avvantaggiarsi dei rialzi dell'indice o dell'azione sottostante,

Dettagli

AVVISO n.2279 15 Febbraio 2011

AVVISO n.2279 15 Febbraio 2011 AVVISO n.2279 15 Febbraio 2011 ETFplus OICR indicizzati Mittente del comunicato : SOCIETE GENERALE Societa' oggetto dell'avviso : LYXOR INTERNATIONAL ASSET MANAGEMENT S.A. Oggetto : 18 Lyxor ETF su settori

Dettagli

UBI Unity GP Top Selection

UBI Unity GP Top Selection UBI Unity GP Top Selection Tu scegli la meta Noi costruiamo la squadra per raggiungerla Cos è la gestione patrimoniale gp Top Selection È una gestione patrimoniale contraddistinta dalla possibilità di

Dettagli

LINEA GARANTITA. Benchmark:

LINEA GARANTITA. Benchmark: LINEA GARANTITA Finalità della gestione: Risponde alle esigenze di un soggetto con bassa propensione al rischio attraverso una gestione che è volta a realizzare, con elevata probabilità, rendimenti che

Dettagli

FONDO COMUNE D'INVESTIMENTO METROPOLE Sélection A (ISIN: FR0007078811) Questo OICVM è gestito da METROPOLE GESTION

FONDO COMUNE D'INVESTIMENTO METROPOLE Sélection A (ISIN: FR0007078811) Questo OICVM è gestito da METROPOLE GESTION Informazioni chiave per gli investitori Il presente documento contiene le informazioni chiave di cui tutti gli investitori devono disporre in relazione a questo fondo. Non si tratta di un documento promozionale.

Dettagli

Gestione finanziaria dei beni conferiti al Trust

Gestione finanziaria dei beni conferiti al Trust Gestione finanziaria dei beni conferiti al Trust Paolo Vicentini 7 Marzo 2005 Avvertenze legali Questa presentazione ha carattere puramente informativo e non costituisce sollecitazione all investimento,

Dettagli

Direzione Tecnica Vita Sistema di Offerta Vita e Previdenza Documento Commerciale ad uso interno. Report Gestionale IV Trimestre 2014 Pagina 0

Direzione Tecnica Vita Sistema di Offerta Vita e Previdenza Documento Commerciale ad uso interno. Report Gestionale IV Trimestre 2014 Pagina 0 Report Gestionale IV Trimestre 2014 Pagina 0 Report Gestionale IV Trimestre 2014 Pagina 1 La Gestione Separata è un Fondo, costituito da un insieme di Attività Finanziarie, gestito dalla Compagnia di Assicurazioni

Dettagli

CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO. Isin IT0004233943

CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO. Isin IT0004233943 BANCA DI CESENA CREDITO COOPERATIVO DI CESENA E RONTA SOCIETA COOPERATIVA CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO BANCA DI CESENA 01/06/07-01/06/10 - TF

Dettagli

DOCUMENTO SUL MULTICOMPARTO

DOCUMENTO SUL MULTICOMPARTO FONTEDIR Fondo Pensione Complementare Dirigenti Gruppo Telecom Italia FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE DIRIGENTI GRUPPO TELECOM ITALIA in forma abbreviata FONTEDIR DOCUMENTO SUL MULTICOMPARTO Iscrizione all

Dettagli

CONDIZIONI DEFINITIVE

CONDIZIONI DEFINITIVE BANCA ALPI MARITTIME CREDITO COOPERATIVO CARRU S.C.P.A. in qualità di Emittente CONDIZIONI DEFINITIVE ALLA NOTA INFORMATIVA SUL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO Banca Alpi Marittime Credito Cooperativo Carrù S.c.p.a.

Dettagli

Informazioni chiave per gli investitori (Documento epositato in Consob il 23/10/2012) CONVICTIONS CLASSIC Codice ISIN: FR0011227313 Quota A

Informazioni chiave per gli investitori (Documento epositato in Consob il 23/10/2012) CONVICTIONS CLASSIC Codice ISIN: FR0011227313 Quota A Informazioni chiave per gli investitori (Documento epositato in Consob il 23/10/2012) Il presente documento contiene le informazioni chiave di cui tutti gli investitori devono disporre in relazione a questo

Dettagli

1 di 8 12/01/2012 10:04

1 di 8 12/01/2012 10:04 1 di 8 12/01/2012 10:04 English - Versione accessibile - Mappa - Contattaci - Privacy - Avvertenze - Link utili - Ricerca - RSS Soggetti vigilati - Per gli intermediari La Consob Emittenti Intermediari

Dettagli

SCHEDA SINTETICA INFORMAZIONI SPECIFICHE

SCHEDA SINTETICA INFORMAZIONI SPECIFICHE SCHEDA SINTETICA INFORMAZIONI SPECIFICHE La parte Informazioni Specifiche, da consegnare obbligatoriamente all investitore-contraente prima della sottoscrizione, è volta ad illustrare le principali caratteristiche

Dettagli

Nel rimanere a Vostra disposizione per eventuali chiarimenti, porgiamo i più distinti saluti.

Nel rimanere a Vostra disposizione per eventuali chiarimenti, porgiamo i più distinti saluti. DOTT. ANDREA ALBERGHINI DOTT. ALFREDO ODDONE DOTT. FEDERICO BENNI DOTT. DARIO CURTI DOTT. CLAUDIO MARCANTOGNINI DOTT. PIETRO BUFANO Bologna, 01 marzo 2013 Oggetto: Circolare n. 6/2013 del 01 marzo 2013

Dettagli

Twin Win. Opportunità generate da ogni oscillazione del mercato.

Twin Win. Opportunità generate da ogni oscillazione del mercato. Twin Win. Opportunità generate da ogni oscillazione del mercato. Banca IMI è una banca del gruppo Banca IMI offre una gamma completa di servizi alle banche, alle imprese, agli investitori istituzionali,

Dettagli

Reddito Fisso. Per la negoziazione degli strumenti del reddito fisso Borsa Italiana organizza e gestisce. I mercati del

Reddito Fisso. Per la negoziazione degli strumenti del reddito fisso Borsa Italiana organizza e gestisce. I mercati del I mercati del Reddito Fisso Per la negoziazione degli strumenti del reddito fisso Borsa Italiana organizza e gestisce due comparti: il Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei titoli di Stato (Mot)

Dettagli

SOCIETE GENERALE EXCHANGE RATE LINKED NOTES 30/06/2015 (Isin XS0512071902)

SOCIETE GENERALE EXCHANGE RATE LINKED NOTES 30/06/2015 (Isin XS0512071902) SCHEDA PRODOTTO SOCIETE GENERALE EXCHANGE RATE LINKED NOTES 30/06/2015 (Isin XS0512071902) Natura dello strumento finanziario Il titolo SOCIETE GENERALE EXCHANGE RATE LINKED NOTES 30/06/2015 è un obbligazione

Dettagli

la nuova index Uninvest ENERGY

la nuova index Uninvest ENERGY Direzione Centrale Commerciale e Marketing Sviluppo Vita la nuova index Uninvest ENERGY la la nuova index Uninvest ENERGY durata 6 anni premio minimo: 5.000 periodo di collocamento: 27 febbraio 5 aprile

Dettagli

Negli investimenti, noi prepariamo la strategia, tu scegli le mosse.

Negli investimenti, noi prepariamo la strategia, tu scegli le mosse. new Negli investimenti, noi prepariamo la strategia, tu scegli le mosse. ZERO commissioni di SOTTOSCRIZIONE www.apertasicav.it Noi prepariamo la strategia è la società di diritto lussemburghese gestita

Dettagli

Private Banking e Fondi Immobiliari

Private Banking e Fondi Immobiliari 0 Private Banking e Fondi Immobiliari Il mercato dei fondi immobiliari Il mercato dei fondi immobiliari nel mondo e in Europa Nel 2005 il portafoglio dei gestori professionali ha superato gli 800 mld di

Dettagli

Banca Intermobiliare SpA Obbligazioni a tasso variabile

Banca Intermobiliare SpA Obbligazioni a tasso variabile Sede legale in Torino, Via Gramsci, n. 7 Capitale sociale: Euro 154.737.342,00 interamente versato Registro delle imprese di Torino e codice fiscale n. 02751170016 Iscritta all Albo Banche n. 5319 e Capogruppo

Dettagli

Policy strumenti illiquidi (Prestiti Obbligazionari)

Policy strumenti illiquidi (Prestiti Obbligazionari) Policy strumenti illiquidi (Prestiti Obbligazionari) Parma, 4 settembre 2012 Sommario 1 ASPETTI GENERALI... 2 1.1 Premessa... 2 1.2 Responsabilità del documento... 2 1.3 Destinatari... 3 1.4 Validità...

Dettagli

Quantitative Trading Fund - 1 -

Quantitative Trading Fund - 1 - Quantitative Trading Fund - 1 - Questa strategia è frutto di una lunga esperienza di trading associata a parecchi anni di approfondite ricerche - 2 - Quantitative Trading Fund Un nuovo comparto del AISM

Dettagli

DOCUMENTO DI SINTESI DELLA POLICY SU STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DI ORDINI

DOCUMENTO DI SINTESI DELLA POLICY SU STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DI ORDINI DOCUMENTO DI SINTESI DELLA POLICY SU STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DI ORDINI 1. LA NORMATIVA MIFID La Markets in Financial Instruments Directive (MiFID) è la Direttiva approvata dal Parlamento

Dettagli

REGOLAMENTO DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO. CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO Banca di Credito Cooperativo. Serie 201 ZERO COUPON 01/12/2011 01/12/2014

REGOLAMENTO DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO. CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO Banca di Credito Cooperativo. Serie 201 ZERO COUPON 01/12/2011 01/12/2014 REGOLAMENTO DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO Banca di Credito Cooperativo Serie 201 ZERO COUPON 01/12/2011 01/12/2014 Codice ISIN: IT0004780935 Art. 1 - Importo e taglio

Dettagli

Scienza delle finanze 30018 Cleam2

Scienza delle finanze 30018 Cleam2 1 Scienza delle finanze 30018 Cleam2 La tassazione delle rendite finanziarie (1) Tassazione delle attività finanziarie Quadro generale 1. Problemi tradizionali. 2. Problemi nati dalla crescente integrazione

Dettagli

CoStrUirE Un patrimonio mese dopo mese ControLLando il rischio Con nord ESt fund

CoStrUirE Un patrimonio mese dopo mese ControLLando il rischio Con nord ESt fund CoStrUirE Un patrimonio mese dopo mese ControLLando il rischio Con nord ESt fund piano di accumulo gennaio 100 febbraio 50 marzo 150 agosto 50 aprile 15o maggio 100 LUgLio 100 giugno 50 La SoLUzionE per

Dettagli

Slides per il corso di ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI

Slides per il corso di ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI Slides per il corso di ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI Nicola Meccheri (meccheri@ec.unipi.it) Facoltà di Economia Università di Pisa A.A. 2011/2012 ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI: ASPETTI INTRODUTTIVI

Dettagli

I N V E S T I E T I C O

I N V E S T I E T I C O I N V E S T I E T I C O FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO IMMOBILIARE DI TIPO CHIUSO RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2009 AEDES BPM Real Estate SGR S.p.A. Sede legale: Bastioni di Porta Nuova,

Dettagli

Milano, 12 aprile 2008

Milano, 12 aprile 2008 Donato Finardi (*) Head of Listed Products Banca IMI Investire in borsa: come farlo con gli strumenti a disposizione dei risparmiatori (*) Le opinioni dell autore sono espresse a titolo personale e non

Dettagli

Scegli la tua Banca...

Scegli la tua Banca... Caratteristiche principali del Prestito Obbligazionario. Denominazione Strumento Finanziario Tipo investimento Emittente Rating Emittente Tasso Variabile con Minimo e Massimo 2016 - ISIN IT000532187 Obbligazione

Dettagli

Circolare n. 6. del 21 gennaio 2013 INDICE. Legge di stabilità 2013 - Novità in materia di altre imposte indirette

Circolare n. 6. del 21 gennaio 2013 INDICE. Legge di stabilità 2013 - Novità in materia di altre imposte indirette Circolare n. 6 del 21 gennaio 2013 Legge di stabilità 2013 - Novità in materia di altre imposte indirette INDICE 1 Premessa... 2 2 Nuova imposta sulle transazioni finanziarie (c.d. Tobin tax )... 2 2.1

Dettagli

IL PRESENTE MODELLO RIPORTA LE CONDIZIONI DEFINITIVE DELLA NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA DI EMISSIONE DENOMINATO CASSA PADANA TASSO FISSO

IL PRESENTE MODELLO RIPORTA LE CONDIZIONI DEFINITIVE DELLA NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA DI EMISSIONE DENOMINATO CASSA PADANA TASSO FISSO B.9 MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE CASSA PADANA Banca di Credito Cooperativo Società Cooperativa in qualità di Emittente IL PRESENTE MODELLO RIPORTA LE CONDIZIONI DEFINITIVE DELLA NOTA INFORMATIVA

Dettagli

Categorie dei fondi assicurativi polizze unit-linked

Categorie dei fondi assicurativi polizze unit-linked Categorie dei fondi assicurativi polizze unit-linked FEBBRAIO 2005 INDICE PREMESSA pag. 3 1. DEFINIZIONE DELLE CATEGORIE pag. 4 1.1 Macro-categorie pag. 4 1.2 Fondi azionari pag. 5 1.3 Fondi bilanciati

Dettagli

Cassa Padana 11/05/2009 11/11/2011 Tasso Fisso 2,50% ISIN IT0004490352

Cassa Padana 11/05/2009 11/11/2011 Tasso Fisso 2,50% ISIN IT0004490352 ALLEGATO 2 - MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE Cassa Padana Banca di Credito Cooperativo Società Cooperativa Sede Sociale: Via Garibaldi 25, Leno Brescia Iscritta all Albo delle Banche al n. 8340.2 Iscritta

Dettagli

Processo che consente di identificare la ripartizione ottimale di medio-lungo periodo delle risorse finanziarie tra le diverse classi di attività.

Processo che consente di identificare la ripartizione ottimale di medio-lungo periodo delle risorse finanziarie tra le diverse classi di attività. Glossario finanziario Asset Allocation Consiste nell'individuare classi di attività da inserire in portafoglio al fine di allocare in maniera ottimale le risorse finanziarie, dati l'orizzonte temporale

Dettagli

Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio

Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio Tassi di cambio e transazioni internazionali La domanda di attività denominate in valuta estera L equilibrio nel mercato valutario Tassi

Dettagli

BG MultiEvolution Per investire sui mercati azionari con la protezione assicurativa

BG MultiEvolution Per investire sui mercati azionari con la protezione assicurativa BG MultiEvolution Per investire sui mercati azionari con la protezione assicurativa Product Pack Key features Caratteristiche principali Caratteristiche tecniche I fondi interni Le opzioni finanziarie

Dettagli

Aletti Per Due Certificate. Raddoppia le tue possibilità.

Aletti Per Due Certificate. Raddoppia le tue possibilità. Aletti Per Due Certificate. Raddoppia le tue possibilità. Aletti Certificate. Ti porteremo dove da solo non riusciresti ad arrivare. Lo strumento finanziario che consente di realizzare una strategia d

Dettagli

INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI OBBLIGAZIONI TASSO FISSO 3,50% 20/09/2011-20/09/2013 54ª DI MASSIMI 15.000.000,00 ISIN IT0004761448

INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI OBBLIGAZIONI TASSO FISSO 3,50% 20/09/2011-20/09/2013 54ª DI MASSIMI 15.000.000,00 ISIN IT0004761448 CONDIZIONI DEFINITIVE alla NOTA INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI OBBLIGAZIONI TASSO FISSO Banca Popolare del Lazio 3,50% 20/09/2011-20/09/2013 54ª DI MASSIMI 15.000.000,00 ISIN IT0004761448 Le presenti

Dettagli

REGOLAMENTO DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO. CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO Banca di Credito Cooperativo. Serie 207 TASSO FISSO 2,75%

REGOLAMENTO DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO. CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO Banca di Credito Cooperativo. Serie 207 TASSO FISSO 2,75% REGOLAMENTO DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO Banca di Credito Cooperativo Serie 207 TASSO FISSO 2,75% 16/08/2012 16/02/2015 Codice ISIN: IT0004845639 Art. 1 - Importo e taglio

Dettagli

RISOLUZIONE N. 72/E. Roma, 12 luglio 2010

RISOLUZIONE N. 72/E. Roma, 12 luglio 2010 RISOLUZIONE N. 72/E Direzione Centrale Normativa Roma, 12 luglio 2010 OGGETTO: Consulenza giuridica Redditi derivanti dagli Exchange Traded Commodities articolo 67, comma 1, lettera c-quater), del TUIR

Dettagli

1. - FATTORI DI RISCHIO

1. - FATTORI DI RISCHIO CONDIZIONI DEFINITIVE alla NOTA INFORMATIVA SUI PRESTITI OBBLIGAZIONARI RICONDUCIBILI ALLA TIPOLOGIA TITOLI A TASSO FISSO BPSA TASSO FISSO 30/01/2007 30/01/2010 Codice ISIN IT0004176480 Le presenti Condizioni

Dettagli

ABN Valuta Plus su Peso Messicano

ABN Valuta Plus su Peso Messicano ABN Valuta Plus su Peso Messicano La scelta di diversificare gli investimenti in valute estere è dettata spesso dalla effettiva imprevedibilità nei tassi di cambio. Questa considerazione fa sì che il beneficio

Dettagli

Risparmio Investimenti Sistema Finanziario

Risparmio Investimenti Sistema Finanziario 26 Risparmio Investimenti Sistema Finanziario Il Sistema Finanziario Il sistema finanziario è costituito dalle istituzioni che operano per far incontrare l offerta di denaro (risparmio) con la domanda

Dettagli

La tassazione delle attività finanziarie

La tassazione delle attività finanziarie La tassazione delle attività finanziarie Integrazione al libro di testo Le attività finanziarie sono le diverse forme di impiego del capitale, come ad esempio: acquisto di azioni o quote di capitale di

Dettagli

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,

Dettagli

18 novembre 2014. La costruzione di un portafoglio Fulvio Martina

18 novembre 2014. La costruzione di un portafoglio Fulvio Martina 18 novembre 2014 La costruzione di un portafoglio Fulvio Martina Costruire un portafoglio? REGOLE BASE IDENTIFICARE GLI OBIETTIVI INVESTIMENTO E RISCHIO IDONEO ORIZZONTE TEMPORALE Asset allocation Diversificazione

Dettagli

Oggetto: Delisting di 4 Lyxor ETF ( a partire dalla chiusura della seduta di borsa del 15/05/2013) e successiva liquidazione

Oggetto: Delisting di 4 Lyxor ETF ( a partire dalla chiusura della seduta di borsa del 15/05/2013) e successiva liquidazione All attenzione di: Borsa Italiana Da: Société Générale Data: 12/04/13 Oggetto: Delisting di 4 Lyxor ETF ( a partire dalla chiusura della seduta di borsa del 15/05/2013) e successiva liquidazione La società

Dettagli

INVESTMENT ADVISORY. Consulenza personalizzata per Investitori Privati

INVESTMENT ADVISORY. Consulenza personalizzata per Investitori Privati INVESTMENT ADVISORY Consulenza personalizzata per Investitori Privati Novembre 2015 ADB Analisi Dati Borsa SpA ADB - Analisi Dati Borsa SpA è una società di Consulenza in materia di Investimenti, fondata

Dettagli

CONDIZIONI DEFINITIVE

CONDIZIONI DEFINITIVE CONDIZIONI DEFINITIVE BANCA AGRICOLA POPOLARE DI RAGUSA Società Cooperativa per Azioni CONDIZIONI DEFINITIVE alla NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA "BANCA AGRICOLA POPOLARE DI RAGUSA OBBLIGAZIONI A TASSO

Dettagli

INFORMATIVA SULLA FISCALITÀ

INFORMATIVA SULLA FISCALITÀ INFORMATIVA SULLA FISCALITÀ Con la presente comunicazione si desidera fornire una breve sintesi del regime fiscale applicabile ai fondi comuni di investimento mobiliare di diritto italiano, nonché del

Dettagli

FULL OPTION Ed. 2009

FULL OPTION Ed. 2009 Offerta al pubblico di FULL OPTION Ed. 2009 Prodotto finanziario assicurativo di tipo Unit Linked SCHEDA SINTETICA INFORMAZIONI SPECIFICHE Option Trend a premio unico (Mod. VM2SSISOT137-0414 ed. 04/2014)

Dettagli

Redditi di capitale. Capitolo 7 7.1 NOZIONE DI SOCIETÀ 7.2 LA TASSAZIONE DEI RISPARMI DELLE FAMIGLIE 7.3 ALTRI REDDITI DI CAPITALE

Redditi di capitale. Capitolo 7 7.1 NOZIONE DI SOCIETÀ 7.2 LA TASSAZIONE DEI RISPARMI DELLE FAMIGLIE 7.3 ALTRI REDDITI DI CAPITALE Redditi di capitale Capitolo 7 7.1 NOZIONE DI SOCIETÀ 7.2 LA TASSAZIONE DEI RISPARMI DELLE FAMIGLIE 7.3 ALTRI REDDITI DI CAPITALE 7.4 IL POSSESSO DI PARTECIPAZIONI DI SOCIETÀ 7.5 LA TASSAZIONE DEI DIVIDENDI

Dettagli