Paolo Bonanni Giancarlo Icardi Carlo Gargiulo VACCINARE: come e perché Alpes Italia

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1 Paolo Bonanni Giancarlo Icardi Carlo Gargiulo VACCINARE: come e perché Presentazione di Fabrizio Pregliasco Alpes Italia

2 Copyright Alpes Italia srl Via Cipro, Roma tel./fax I Edizione, Dicembre 2007 Paolo Bonanni Giancarlo Icardi Carlo Gargiulo In copertina ed all interno: disegni di Antal Nagy. TUTTI I DIRITTI RISERVATI Tutti i diritti letterari ed artistici sono riservati. È vietata qualsiasi riproduzione, anche parziale, di quest opera. Qualsiasi copia o riproduzione effettuata con qualsiasi procedimento (fotocopia, fotografia, microfilm, nastro magnetico, disco o altro) costituisce una contraffazione passibile delle pene previste dalla Legge 22 aprile 1941 n. 633 e successive modifiche sulla tutela dei diritti d autore

3 Indice generale Prefazione di Fabrizio Pregliasco V 1. Una storia di successi (storia delle vaccinazioni) I vaccini del III millennio Le vaccinazioni: da dovere a diritto Basi razionali delle vaccinazioni L organizzazione dell ambulatorio vaccinale La comunicazione con il cittadino e il Consenso Informato L Assistente Sanitario e l Infermiere nei Centri di Vaccinazione Le controindicazioni, le precauzioni e i possibili errori Quale futuro per i vaccini? Appendice 1. Calendario vaccinale Appendice 2. Elenco dei vaccini e loro sigle

4 A proposito degli Autori: Carlo Gargiulo: Medico di Medicina generale, specializzato in Chirurgia, tutore di formazione per i tirocinanti in Medicina Generale; esperto scientifico e conduttore a fianco di Michele Mirabella nella trasmissione Elisir, RAI3; dirige, per gli Editori Riuniti, la collana di libri di divulgazione a carattere medico Il medico di famiglia. Paolo Bonanni: Medico specializzato in Igiene e Medicina Preventiva; Professore Ordinario di Igiene presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell Università di Firenze; è membro permanente ( standing advisor ) del Viral Hepatitis Prevention Board; Coordinatore Nazionale e Responsabile Scientifico di Unità di Ricerca del progetto Epidemiologia, Sorveglianza e Nuove Prospettive di Prevenzione di Morbillo, Rosolia e Parotite ; Presidente del Corso di Laurea in Infermieristica dell Università di Firenze Giancarlo Icardi: Medico specializzato in Igiene e Medicina Preventiva; Presidente del Comitato istitutivo del Corso di laurea specialistica in scienze infermieristiche ed ostetriche e del Corso di laurea triennale per assistente sanitario; Presidente del Corso di Dottorato in Prevenzione vaccinale, del Master di I livello in Epidemiologia e prevenzione del rischio infettivo correlato alle pratiche assistenziali e del Master di I livello in Management per le professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche: Direttore dell Unità Operativa Complessa Igiene dell Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino di Genova. Fabrizio Pregliasco: Medico specializzato in Igiene e Medicina Preventiva e Tossicologia; titolare dei corsi di Igiene per il Corso di Laurea in Igienista Dentale, Assistente Sanitario, Terapista Occupazionale presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell Università Degli Studi di Milano. Titolare per affidamento del corso di Igiene e di Legislazione sociale del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria della Facoltà di Scienze della Formazione della Libera Università di Bolzano, Sede di Bressanone. Titolare per affidamento di alcuni insegnamenti nelle Scuole di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva, Igiene, Oncologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell Università Degli Studi di Milano. Ringraziamenti Alcuni dati e diapositive presentati in questo libro sono stati riadattati da presentazioni a vari convegni e corsi di: DR. ALBERTO TOZZI - Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, Roma PROF. CARLA ZOTTI - Università di Torino PROF. PIERO MANFREDI - Università di Pisa PROF. ROBERTO GASPARINI - Università di Genova PROF. PIETRO CROVARI - Università di Genova

5 Presentazione Il vaccino presenta, rispetto ad un farmaco, un problema di fondo. Infatti, mentre quest ultimo, pur conoscendone gli effetti collaterali, siamo propensi ad utilizzarlo perché abbiamo i sintomi della malattia e quindi l urgenza di assumerlo, per un vaccino dobbiamo convincerci dell utilità di accettare una scommessa sul futuro (la possibile esposizione ad un virus, invisibile e di cui non sapremo mai se ne siamo venuti in contatto). Ciò, a fronte di possibili effetti collaterali da scontare nell immediato. Anche l efficacia stessa delle campagne vaccinali riduce la percezione della pericolosità delle patologie che prevengono. Un esempio eclatante è rappresentato dalla poliomielite, ampiamente diffusa anche nella popolazione italiana sino a due generazioni fa, per cui era purtroppo usuale avere casi tra i conoscenti o in famiglia di paralisi flaccida dovuta alla polio. Oggi che la patologia è stata eradicata, almeno nel nostro continente, grazie all uso del vaccino, i suoi possibili effetti collaterali vengono enfatizzati in maniera spropositata. L obbligo di legge alla vaccinazione è stato stabilito considerando che si tratta del metodo più efficace, seppur coercitivo, per proteggere sistematicamente il maggior numero possibile di bambini che nascono ogni anno. Questa linea è seguita anche da altri Paesi, quali Francia, Portogallo e la maggior parte di quelli dell Est europeo. A dimostrazione dell importanza della vaccinazione sistematica, si può riportare il notevole incremento di casi di difterite osservati in Russia a seguito della riduzione nella disponibilità di vaccini dovuta alla disastrosa situazione economica determinata

6 VI Vaccinare: come e perché dai rivolgimenti sociopolitici. Altro esempio significativo è un epidemia di poliomielite avvenuta nel 1993 nei Paesi Bassi, dove la copertura vaccinale è molto elevata, in soggetti appartenenti a un gruppo religioso che rifiuta le vaccinazioni. È importante considerare che l obiettivo della vaccinazione non è solo quello di difendere da una data malattia un singolo soggetto, ma soprattutto quello di ridurre progressivamente la frequenza della malattia nella popolazione fino a farla scomparire. Del tutto ingiustificati sono i timori di possibili gravi danni dovuti alle vaccinazioni, come è stato dimostrato da molti studi. Anche se, tenendo conto dei milioni di dosi somministrate, qualche effetto indesiderato è da preventivare. In ogni modo in Italia la Legge 290 del 25 febbraio 1992 prevede un indennità per i danneggiati, necessario indennizzo che è arrivato con lungo ritardo. Sono comunque necessari ancora grossi sforzi per convincere il pubblico e gli stessi medici dei benefici delle vaccinazioni. Solo con un maggior coinvolgimento si potranno superare le norme coercitive per arrivare a una adesione spontanea, frutto di un vero consenso informato e di un obbligo civile nei confronti della collettività. Di fatto anche se alcune disposizioni già in essere, che vedono preponderante, giustamente, l interesse alla scolarizzazione rispetto all adesione alle vaccinazioni permettono alle scuole di accettare gli alunni, salvo avvisare le ASL dell inadempienza vaccinale, un intervento di abolizione dell obbligo dovrebbe essere attuato a livello nazionale, e non regionale come proposto dalla Regione Veneto, per evitare ulteriore confusioni sull argomento.

7 Presentazione VII Certo, pensare che oggi nell Italia del Duemila siano i carabinieri a garantire l obbligo vaccinale è cosa triste: sono numerosi, infatti, gli studi italiani che dimostrano come un offerta civile e attiva inevitabilmente porta all accettazione piena e completa dei vaccini, sia obbligatori sia raccomandati. In effetti, invece, l esistenza di un doppio regime di vaccinazione (vaccinazione obbligatoria e raccomandata) se ha avuto un importante impatto storico, nel passato, oggi danneggia la strategia vaccinale. Infatti, gli operatori sanitari, i servizi e la popolazione, inesorabilmente sottovalutano i vaccini raccomandati mentre adempiono all obbligo vaccinale in maniera spesso routinaria e impiegatizia, trascurando l impegno informativo che è elemento cruciale di ogni atto preventivo. Il risultato è disastroso: mentre per poliomielite, difterite, tetano ed epatite abbiamo altissimi livelli di copertura vaccinale con relativi risultati preventivi, per morbillo, parotite, rosolia, influenza, Haemophilus influenzae e pertosse, i livelli di copertura vaccinale sono in assoluto i più bassi d Europa e ancora oggi sommiamo, in anni epidemici, più di un milione di casi di queste malattie. È giunta quindi l ora di sostituire l obbligo vaccinale al genitore con l obbligo di proposta vaccinale dei medici e dei servizi sanitari. Un libro come questo è uno strumento utile per acquisire quelle conoscenze di base necessarie per informare in modo corretto la popolazione e permettere l acquisizione di una consapevole adesione, indispensabile per ogni progetto di educazione alla salute, del singolo e della collettività.

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