Scuola dell infanzia in sintonia con le Linee Guida per il diritto alla studio degli alunni con disturbi specifici di apprendimento

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1 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A. Tiraboschi Passaggio Rodari, Paladina (Bg) Cod. Fisc bgic862004@istruzione.it - pec: bgic862004@pec.istruzione.it A cura: funzione strumentale per DSA e BES Istituto Comprensivo A. Tiraboschi -Paladina Scuola dell infanzia in sintonia con le Linee Guida per il diritto alla studio degli alunni con disturbi specifici di apprendimento (MIUR Ministero dell Istruzione e delle Ricerca- 12 luglio 2012) Contrariamente a quanto si possa banalmente pensare, la scuola dell infanzia viene riconosciuta per il suo ruolo sia a livello preventivo, sia nella promozione e nell avvio di un corretto e armonioso sviluppo del bambino in tutto il percorso prescolare. Nel documento delle Linee guida, viene inoltre evidenziata l importanza dell insegnante in quanto osservatore privilegiato delle eventuali difficoltà che potrebbero evolvere in seguito in disturbi di apprendimento: difficoltà grafo-motorie, difficoltà di orientamento e integrazione spazio-temporale, difficoltà di coordinazione oculo-manuale e di coordinazione dinamica generale, dominanza laterale non adeguatamente acquisita, difficoltà di orientamento nel tempo scuola, difficoltà nell esecuzione autonoma delle attività della giornata, difficoltà a orientarsi nel tempo prossimale (ieri, oggi, domani). Le linee guida ci suggeriscono di incrementare in forma ludica, proprio durante l ultimo anno di scuola dell infanzia, gli esercizi mirati allo sviluppo delle competenze necessarie a un successivo approccio alla lingua scritta. L attività dentro la scuola dell infanzia deve rispecchiare il modo naturale in cui i bambini apprendono attraverso esperienza di vita. Le aree d interesse sono: 1. attenzione e memoria visuo spaziale: favorire l abilità di prestare un attenzione focalizzata ai dettagli delle immagini e di concentrare l attenzione anche in modo prolungato per portare a termine un compito. Queste opportunità favoriranno il bambino nella costruzione di abilità di discriminazione e riconoscimento dei dettagli, dei tratti distintivi delle lettere, prestare attenzione alle differenze strutturali e formali dei grafemi e l individuazione del loro orientamento nello spazio grafico.

2 2. Attività logiche: avviare il bambino alla soluzione di problemi, attraverso l esplicitazione di passaggi logici, la costruzione di mappe, al confronto con i pari, alla definizione di soluzioni. Le abilità cognitive e di ragionamento logico sono in parte innate nel bambino, ma possono in grande misura essere potenziate e arricchite dall ambiente e dalle esperienze a cui viene esposto. Le proposte sono molteplici: seriare in ordine crescente e decrescente, individuare contrari, cercare relazioni tra oggetti e situazioni, trovare intrusi, riordinare piccole storie in sequenze scoprendo nessi logici, risolvere indovinelli, discriminare comportamenti positivi e negativi, individuare assurdi. 3. Attività linguistiche: fornire occasioni al bambino, di utilizzare il linguaggio come strumento per comprendere la realtà che lo circonda e farsi capire, manifestando e modulando emozioni e bisogni. E quindi doveroso aiutare il bambino ad ampliare il lessico, a velocizzare l accesso al vocabolario, a comprendere enunciati via via più complessi, a cogliere le differenze di significato tra suoni simili, a descrivere storie figurate, utilizzando un linguaggio sempre più ricco e corretto dal punto di vista grammaticale e sintattico. Frutto della ricerca è la valenza della padronanza linguistica, le competenze linguistiche occupano un ruolo cruciale nello sviluppo del bambino e costituiscono un vero e proprio trampolino di lancio verso gli apprendimenti. Le riflessioni metafonologiche aiutano a riflettere sugli aspetti sonori del linguaggio e permettono di capire che il suo significato è veicolato da un significante formato da suoni. Saper analizzare i vari suoni è un requisito indispensabile per affrontare successivamente la scrittura delle parole. La consapevolezza fonologica inoltre favorisce l autoascolto e il riconoscimento degli errori avviando così il bambino verso un processo di autocorrezione. Il lavoro sulle parti iniziali delle parole (in sillabe o fonemi), stimola la percezione e la discriminazione tra suoni simili, mentre le rime permetteranno di notare la somiglianza della struttura fonetica di molte parole. 4. Pregrafismo e disegno: stimolare il bambino a rappresentare la realtà attraverso il disegno dando le opportune indicazioni di impugnatura e tecnica di campitura, organizzare il pensiero in sintesi e trasformalo in modo figurativo, specialmente per quei bambini che faticano ad avere una rappresentazione mentale degli oggetti e della realtà percepita e a visualizzare le forme e le proporzioni delle parti che li compongono per produrli graficamente. E importante che vengano lasciati liberi di esprimere la propria fantasia e creatività in modo spontaneo ma è anche vero che alcuni faticano a padroneggiare la tecnica grafica, spesso evitano di disegnare, non acquisendo né tecniche, né schemi motori necessari alla rappresentazione. L insieme delle competenze grafo-motorie riveste una grande importanza dapprima per disegnare e poi per scrivere. Negli anni è stato possibile osservare bambini con difficoltà di gestione dello spazio sul foglio e di orientamento corretto del tratto, un disturbo chiamato disprasia, oppure bambini che faticano nella riproduzione di segni alfabetici e numerici (disgrafia), ed è per questo che una giusta riflessione sulle metodologie legate alle competenze di rappresentazione merita il nostro tempo.

3 5. Precalcolo: accompagnare il bambino in giochi di conquista del concetto di numero, la quantificazione degli oggetti all interno di disegni complessi, l associazione tra quantità e qualità, la risoluzione di indovinelli logico-aritmetici che introducano i bambini ai concetti dell aggiungere e del togliere. Numerose sono le attività dentro le nostre scuole dell infanzia, che permettono al bambino di consolidare prerequisiti cognitivi che concorrono al potenziamento delle competenze matematiche: attenzione, memoria di lavoro, orientamento nello spazio, cogliere relazioni tra eventi e denominazione dei numeri. 6. Orientarsi nel tempo e nello spazio: rendere il bambino consapevole del vissuto nella propria giornata significa evitargli di vivere il disorientamento e ansia. Le acquisizioni dei concetti temporali sono facilitate dalla presentazione di una tabella della settimana, in cui sono raffigurate per ogni giornata le attività che scandiscono abitualmente il tempo. Aiutare il bambini a costruire stabili raffigurazioni mentali sul passaggio del tempo inteso come anno solare, la ciclicità delle stagioni, i mesi dell anno Alla scuola dell infanzia i bambini potranno apprendere e consolidare concetti topologici, la posizione del corpo nello spazio e la direzionalità. Queste conoscenze gli permetteranno di gestire con competenza lo spazio del foglio e la meccanica scioltezza di scrittura e organizzazione del materiale. Padroneggiare i riferimenti temporali permette al bambino di avere una rappresentazione mentale dello scorrere del tempo e di costruire pensieri di previsione. 7. Costruzione dello schema corporeo: primo passo conoscersi. Dentro le nostre scuole dell infanzia, ampio spazio viene dato ai giochi motori e psicomotori, affinchè i bambini possano diventare sempre più consapevoli delle proprie possibilità. Attraverso il gioco psicomotorio il bambino sperimenta possibilità di dare-avere-prendere-chiedere-ricevere-donare, tutti termini che implicano il rapporto IO-TU. Parallelamente il movimento di spingere-tirare diventerà trasportare e così via verso forme più evolute dell azione. Il crescere delle possibilità motorie e di esplorazione permettono al bambino di crescere di conseguenza. Stare bene in rapporto con sé e con il mondo è ciò che immaginiamo possano sentire ed essere i bambini durante le attività motorie e psicomotorie. Il piacere del guardare a testa in giù, rotolarsi, muoversi in spazi stretti, farso prendere, essere trascinati, lanciare un oggetto, conquistare lo spazio con una grande corsa e poi sentire i sassi, la terra, la sabbia, il prato, l acqua, il caldo e il freddo con la propria pelle e ricavarne piacere. Il risultato di questi giochi è l aumentata sicurezza nelle proprie capacità motorie, altrettanto importante risulta l allenamento emozionale e cognitivo che gli stessi giochi offrono. Tutte le informazioni che arrivano al corpo vanno poi elaborate in modo da diventare rappresentazioni, idee. Attraverso la relazione con l adulto il bambino riceve il ritorno emotivo per la strutturazione della sua identità in un susseguirsi di prove e richiami arcaici che avanzano lungo la linea evolutiva. le dimensioni prescelte inizialmente dal bambino sono quelle maggiormente legate al corpo fino a che subentreranno quelle simboliche, la parola, il disegno e la scrittura e tutte le forme artistico espressive che caratterizzano via via la crescita di ciascuno. 8. Emozioni e sentimenti: l importanza della dimensione affettiva nel processo di apprendimento viene sottolineata dalle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell infanzia e il primo ciclo d istruzione ( MIUR settembre 2012). Saper riconoscere, identificare e parlare delle emozioni proprie ed altrui rappresentano competenze importanti per la crescita del bambino come individuo capace di affermarsi e di relazionarsi con gli altri.

4 L apprendimento delle regole, è una costante condivisa da tutti i docenti, certi che a nulla o poco vale la ripetizione a scuola se anche la famiglia non intreccia la stessa linea educativa. All inizio di ogni giornata e quando la situazione lo richiede vengono ripetute le norme di convivenza, parole di garanzia e legge per tutti. Legge non come forma di repressione,ma come postulato di libertà. Legge come contenimento affinché tutti possano stare bene senza farsi del male. Nulla che i bambini già non sappiano, ma proprio l enunciazione delle regole di vita sociale creano i presupposti per un gioco e una vita libera. Le nostre scuole hanno iniziato un percorso di studio dei documenti che il Ministero dell istruzione e della ricerca hanno messo a disposizione affinché la qualità della scuola consenta un buon equilibrio tra l apprendimento e lo star bene a scuola e pian piano struttura percorsi singolari, sintonizzandosi con quanto viene richiesto dai bisogni degli alunni. I nostri bambini hanno a disposizione materiale che può essere autogestito dopo un primo tempo di conoscenza e utilizzo Il gioco in piccolo gruppo o individuale diventa occasione di rinforzo delle conoscenze o pura scoperta

5 Giochi di gruppo sui fonemi o sulle iniziali delle parole.. Naturalmente anche le case editrici che si occupano di età dello sviluppo forniscono molto materiale strutturato che può essere interessante e le nostre scuole sono sempre pronte a sperimentare le novità al fine di offrire sempre proposte di qualità alle domande di bambini e docenti. Molta è ancora la strada da compiere, riconoscendo che ogni giorno nella scuola è un giorno di scoperta. Ci auguriamo di incontrare sempre più famiglie con il desiderio di mettere le mani in pasta e abbracciare la realtà della scuola con occhi di condivisione delle linee pedagogiche al fine di aiutare sempre più i nostri bambini a vivere bene la loro fortunata età e poi crescere! e se ci riuscirò un giorno sarai pronto a volare.. aprirai le ali al vento e salirai nel sole. E quando verrà il momento, spero solo di ricordare, che è ora di farsi da parte e di lasciarti andare (Eugenio Finardi) Il DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Leonardo Russo

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