Prof. Giuseppe Baldassarre. CORSO DI LAUREA Scienze della Formazione dell Infanzia e dell Adolescenza

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1 Prof. Giuseppe Baldassarre. CORSO DI LAUREA Scienze della Formazione dell Infanzia e dell Adolescenza

2 Corso di METODI E DIDATTICA DELLE ATTIVITÀ SPORTIVE. Corso di Laurea SCIENZE DELLA FORMAZIONE DELL INFANZIA E DELL ADOLESCENZA

3 Corso di METODI E DIDATTICA DELLE ATTIVITÀ SPORTIVE Corso di Laurea SCIENZE DELLA FORMAZIONE DELL INFANZIA E DELL ADOLESCENZA Programmi e Disposizioni Ministeriali Programmi M (DPR 12/02/1985 n.104) Orientamenti 1991 (DM 03/06/1991) Indicazioni Nazionali 2007 Indicazioni Nazionali 2012

4 L educazione motoria nei Programmi dell 85 EDUCAZIONE MOTORIA OBIETTIVI promuovere lo sviluppo delle capacità relative alle funzioni senso percettive consolidare e affinare a livello concreto gli schemi motori statici e dinamici indispensabili al controllo del corpo concorrere allo sviluppo di coerenti comportamenti relazionali mediante le verifica, vissuta in esperienze di gioco e di avviamento sportivo prevedere l esigenza di regole ed educare al rispetto delle regole stesse promuovere in ogni alunno il progressivo e finalizzato controllo del comportamento motorio

5 L educazione motoria nei Programmi dell 85 - Contenuti Il movimento si sviluppa, come qualsiasi altra funzione della personalità, in un rapporto continuo con l'ambiente, attraverso comportamenti modificati dall'esperienza, mentre la sua educabilità passa attraverso i meccanismi di percezione, coordinazione, selezione ed esecuzione presenti in qualsiasi azione motoria intenzionale.

6 L educazione motoria nei Programmi dell 85 - Contenuti Le attività motorie consentono di conseguire prima una serie di obiettivi relativi alle capacità senso-percettiva, visiva, uditiva, tattile e cinestetica. Promozione della capacità coordinative deputate alla scelta del movimento che possono essere così identificate:

7 L educazione motoria nei Programmi dell 85 - Contenuti a) percezione, conoscenza e coscienza del corpo b) coordinazione oculo-manuale e segmentaria c) organizzazione spazio-temporale d) coordinazione dinamica generale

8 L educazione motoria nei Programmi dell 85 Indicazioni didattiche La programmazione degli interventi didattici dovrà tener conto delle diverse situazioni di partenza e dei livelli iniziali di funzionalità senso-percettiva e motoria di ciascun alunno al momento dell'ingresso a scuola. Tali valutazioni iniziali saranno facilitate anche dalle indicazioni fornite dalla famiglia, dalla scuola materna frequentata e dai servizi sanitari del territorio. Le attività motorie, per essere funzionali e influire positivamente su tutte le dimensioni della personalità, devono essere praticate in forma ludica, variata, polivalente, partecipata nel corso di interventi di opportuna durata e con differenziazioni significative a seconda delle varie fasce d'età.

9 A QUALE STUDEN- TE E RIVOLTA L AZIONE EDUCA- TIVA ATTRA- VERSO LE ATTIVI- TA MOTORIE E QUALI SONO I SUOI BISOGNI? PERCHE LE ATTIVITA MOTORIE COSTITUISCONO PARTE INTEGRANTE DEL CURRICOLO SCOLASTICO E CON QUALI FINALITA? La programmazione delle attività motorie per la scuola primaria rappresenta la risposta alle seguenti domande COME ORGANIZ- ZARE LE ATTIVITA IN TERMINI DI CONTENU- TI, SPAZI, TEMPI E STRUMENTI? QUALI ATTIVITA, IN QUALI SPAZI E CON QUALI STRUMENTI SI PUO RISPONDERE ADEGUATAMENTE AI BISOGNI ESPRESSI DAGLI STUDENTI?

10 LE ATTIVITA MOTORIE NEGLI ORIENTAMENTI DEL 91 ASSUMONO UN RUOLO FONDAMENTALE grazie al campo di esperienza Il corpo e il movimento IL CORPO E INTESO COME UNA DELLE ESPRESSIONI DELLA PERSONALITA E COME CONDIZIONE FUNZIONALE, RELAZIONALE, COGNITIVA E, COMUNICATIVA E PRATICA DA SVILUPPARE IN ORDINE A TUTTI I PIANI DI ATTENZIONE FORMATIVA

11 Il corpo e il movimento Il campo di esperienza della corporeità e della motricità contribuisce alla crescita e alla maturazione complessiva del bambino promuovendo la presa di coscienza del valore del corpo inteso come una delle espressioni della personalità e condizione funzionale, relazionale, cognitiva, comunicativa e pratica da sviluppare in ordine a tutti i piani di attenzione formativa.

12 Il corpo e il movimento Le tappe evolutive procedono dalla dominanza del "corpo vissuto" alla prevalenza della discriminazione percettiva e alla rappresentazione mentale del proprio corpo statico e in movimento. Intorno ai tre anni il bambino controlla globalmente gli schemi motori dinamici generali (correre, lanciare, ecc.), imita di volta in volta posizioni globali del corpo o posizioni semplici di un segmento, riconosce parametri spaziali, discrimina e riproduce semplici strutture ritmiche.

13 Il corpo e il movimento I traguardi di sviluppo da perseguire consistono, da una parte nello sviluppo delle capacità senso-percettive e degli schemi dinamici e posturali di base (camminare, correre, saltare, lanciare, ecc.) per adattarli ai parametri spazio-temporali dei diversi ambienti; dall'altra nella progressiva acquisizione della coordinazione dei movimenti e della padronanza del proprio comportamento motorio nell'interazione con l'ambiente, vale a dire la capacità di progettare ed attuare la più efficace strategia motoria e di intuireanticipare quella degli altri e le dinamiche degli oggetti nel corso delle attività motorie.

14 Scuola dell infanzia Indicazioni didattiche PRIMO ANNO 3-4 anni -Strutturazione ludica dello schema corporeo -Esplorazione dinamiche generali del corpo -Giochi di imitazioni di cose, persone e animali -Giochi di regole -Giochi di descrizione e verbalizzazione del corpo nelle sue diverse parti SECONDO ANNO 4-5 anni -Percorsi motori semplici e complessi relativi alla conoscenza spaziale e alla strutturazione temporale -Percorsi di abilità per lo sviluppo delle capacità coordinative -Percorsi di orientamento spaziale -Giochi di ruolo all interno di storie e situazioni reali o immaginarie TERZO ANNO 5-6 anni -Giochi di drammatizzazione -Giochi di coppia, di gruppo -Giochi di discriminazione spaziale e attività di lateralizzazione -Giochi di motricità fine -Giochi per lo sviluppo delle capacità coordinative

15 Scuola elementare Indicazioni didattiche Prima-Seconda 6-7 anni-proceritas primacorpo percepito 7-8 anni maschi:proceritas prima femmine: turgor secundus Terza Quarta Quinta anni turgor secundus corpo rappresentato percezione, conoscenza e coscienza del corpo (con giochi esplorativi di equilibrio e rappresentazione grafica, percorsi) coordinazione oculo-manuale e segmentaria (attività manipolative semplici lancio precisione) organizzazione spazio temporale (esplorazione dell ambiente scuola) coordinazione dinamica generale (attività imitative) percezione, conoscenza e coscienza del corpo (drammatizzazione, mimo, danza, interpretazioni a gruppi o a coppie) coordinazione oculo-manuale e segmentaria (giochi di gruppo con piccoli attrezzi) organizzazione spazio temporale (giochi di movimento coordinazione dinamica generale giochi di squadra con regole avvio ai giochi sportivi)

16 INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 07 CENTRALITA DELLA PERSONA Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Lo studente è posto al centro dell azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi.

17 INDICAZIONI PER IL CURRICOLO Scuola dell Infanzia: CAMPI DI ESPERIENZA Scuola del primo ciclo DISCIPLINE E AREE DISCIPLINARI

18 CAMPI DI ESPERIENZA I campi di esperienza sono luoghi del fare e dell agire del bambino orientati dall azione consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolicoculturali. Le scuole, all interno della loro autonomia didattica, articoleranno i campi di esperienza al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino, aiutandolo a orientarsi nella molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle attività

19 DISCIPLINE E AREE DISCIPLINARI Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica promuove l organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari; promuove inoltre la ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e la collaborazione fra i docenti. Il raggruppamento delle discipline in aree indica una possibilità di interazione e collaborazione fra le discipline (sia all interno di una stessa area, sia fra tutte le discipline) che le scuole potranno delineare nella loro autonomia con peculiari modalità organizzative.

20 SCUOLA DELL INFANZIA Il corpo e il movimento I bambini prendono coscienza e acquisiscono il senso del proprio sé fisico, il controllo del corpo, delle sue funzioni, della sua immagine, delle possibilità sensoriali ed espressive e di relazione e imparano ad averne cura attraverso l educazione alla salute. Il bambino che entra nella scuola ha già acquisito il dominio delle principali funzioni del corpo, il senso della propria identità e alcune conoscenze fondamentali riguardanti lo schema e il linguaggio corporeo, attraverso le quali si esprime e organizza la sua presenza attiva nel mondo circostante.

21 Traguardi per lo sviluppo della competenza: Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell alimentarsi e nel vestirsi, riconosce i segnali del corpo, sa che cosa fa bene e che cosa fa male, conosce il proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e consegue pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza quali correre, stare in equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l uso di attrezzi e il rispetto di regole, all interno della scuola e all aperto. Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri. Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo. Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e in movimento.

22 LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO Corpo movimento sport Nel primo ciclo corpo-movimento-sport promuovono la conoscenza di sé, dell ambiente e delle proprie possibilità di movimento. Contribuiscono, inoltre, alla formazione della personalità dell alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, nonché della necessità di prendersi cura della propria persona e del proprio benessere.

23 LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO L attività sportiva promuove il valore del rispetto di regole concordate e condivise e i valori etici che sono alla base della convivenza civile. I docenti sono impegnati a trasmettere e a far vivere ai ragazzi i principi di una cultura sportiva portatrice di rispetto per sé e per l avversario, di lealtà, di senso di appartenenza e di responsabilità, di controllo dell aggressività, di negazione di qualunque forma di violenza. L esperienza motoria deve connotarsi come vissuto positivo, mettendo in risalto la capacità di fare dell alunno, rendendolo costantemente protagonista e progressivamente consapevole delle competenze motorie via via acquisite.

24 Traguardi per lo sviluppo della competenza scuola primaria L alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso l ascolto e l osservazione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare molteplici discipline sportive. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche.

25 Traguardi per lo sviluppo della competenza scuola primaria Si muove nell ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare. Comprende all interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva.

26 Traguardi per lo sviluppo della competenza scuola secondaria I grado L alunno, attraverso le attività di gioco motorio e sportivo, che sono esperienze privilegiate dove si coniuga il sapere, il saper fare e il saper essere, ha costruito la propria identità personale e la c consapevolezza delle proprie competenze motorie e dei propri limiti. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio corporeo-motorio-sportivo, oltre allo specifico della corporeità, delle sue funzioni e del consolidamento e dello sviluppo delle abilità motorie e sportive.

27 Traguardi per lo sviluppo della competenza scuola secondaria I grado Possiede conoscenze e competenze relative all educazione alla salute, alla prevenzione e alla promozione di corretti stili di vita. È capace di integrarsi nel gruppo, di cui condivide e rispetta le regole, dimostrando di accettare e rispettare l altro. È capace di assumersi responsabilità nei confronti delle proprie azioni e di impegnarsi per il bene comune. Sperimenta i corretti valori dello sport (fair play) e la rinuncia a qualunque forma di violenza, attraverso il riconoscimento e l esercizio di tali valori in contesti diversificati.

28 INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 12 CENTRALITA DELLA PERSONA Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l originalità del suo percorso individuale e le Aperture dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.

29 INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 12 CENTRALITA DELLA PERSONA Lo studente è posto al centro dell azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato

30 SCUOLA DELL INFANZIA IL CORPO E IL MOVIMENTO I Bambini prendono coscienza del proprio corpo, utilizzandolo fin dalla nascita come strumento di conoscenza di sé nel mondo. Muoversi è il primo fattore di apprendimento: cercare, scoprire, giocare, saltare, correre a scuola è fonte di benessere e di equilibrio psico-fisico. L azione del corpo fa vivere emozioni e sensazioni piacevoli, di rilassamento e di tensione, ma anche la soddisfazione del controllo dei gesti, nel coordinamento con gli altri; consente di sperimentare potenzialità e limiti della propria fisicità.

31 Traguardi per lo sviluppo della competenza: Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all interno della scuola e all aperto. Controlla l esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.

32 LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO EDUCAZIONE FISICA Nel primo ciclo l educazione fisica promuove la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità nella costante relazione con l ambiente, gli altri, gli oggetti. Contribuisce inoltre, alla formazione della personalità dell alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, nonché del continuo bisogno di movimento come cura costante della propria persona e del proprio benessere.

33 Traguardi per lo sviluppo della competenza scuola primaria L alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmicomusicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva.

34 Traguardi per lo sviluppo della competenza scuola primaria Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l importanza di rispettarle

35 Traguardi per lo sviluppo della competenza scuola secondaria di I grado L alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair-play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello «star bene» in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione. Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. E capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune.

36 Corso di METODI E DIDATTICA DELLE ATTIVITÀ SPORTIVE. Corso di Laurea SCIENZE DELLA FORMAZIONE DELL INFANZIA E DELL ADOLESCENZA

37 Come costruire una Unità di Apprendimento CHE COSA E UNA UNITA DI APPRENDIMENTO? I documenti nazionali (D.L. 59, allegati A,B,C rispettivamente per l Infanzia, la Primaria e la Secondaria di 1 grado) non la definiscono teoricamente, piuttosto ne descrivono la struttura e l utilità, affermando che nel compito di progettarle si ritrova il cuore del processo educativo

38 L UDA deve essere articolata in modo da connettersi organicamente con: Le Indicazioni Nazionali ( attraverso gli Obiettivi Specifici di Apprendimento disciplinari, OSA), Il Profilo Educativo, Culturale, Professionale dello studente alla fine del primo ciclo di istruzione (PECUP) La realtà concreta della classe e degli allievi con cui si opera, attraverso la formulazione degli Obiettivi Formativi (compito dei docenti o, meglio ancora, dell equipe pedagogica). Va sempre tenuto presente il POF di Istituto.

39 Possiamo definire l UDA come: Indirizzo Metodologico Cioè un idea e una indicazione su come organizzare e gestire l attività di apprendimentoinsegnamento. Strumento Didattico- Pedagogico Ovvero un: documento di lavoro Evento o Processo Didattico-Pedagogico Caratterizzato: dall intenzionalità di garantire la trasformazione delle capacità di ciascuno in reali e documentate competenze

40 OBIETTIVO FORMATIVO L obiettivo formativo e un traguardo che si raggiunge a livello di forma mentis acquisendo le conoscenze/abilità esercitate nella UA proposta (possiamo domandarci: Le conoscenze/abilità che propongo danno una forma alla persona? Che cosa ci guadagna per sé l allievo che mi segue?)

41 COME SI FORMA UN OBIETTIVO FORMATIVO? Vengono proposti due percorsi, integrabili fra loro: dall esperienza degli allievi dal PECUP e dagli OSA dopo averli rielaborati e resi percepibili come traguardi importanti e significativi

42 L obiettivo formativo deve essere: ADATTO E SIGNIFICATIVO (per ciascun allievo compresi i diversamente abili). UNITARIO E SINTETICO DOTATO DI SENSO E MOTIVANTE

43 PECUP PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE ALLA FINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE ( 6 14 ANNI ) Bussola che orienta l azione formativa. Definisce il punto di arrivo rispetto alle competenze attese rappresenta ciò che un ragazzo di 14 anni dovrebbe SAPERE e FARE per ESSERE l uomo e il cittadino che è giusto attendersi da lui al termine del Primo Ciclo di istruzione.

44 Struttura complessiva della formulazione identificazione articolazione mediazione didattica controllo Scuola, classe/gruppo, periodo, insegnamenti coinvolti, destinatari Apprendimento unitario da promuovere Riferimenti ai documenti nazionali (PECUP) Riferimenti ai documenti nazionali (OSA) Obiettivi formativi Scelte di contenuto Scelte di metodo Soluzioni organizzative Tempi Modalità di verifica documentazione Inserimento dell UA nel PSP (Piano di Studio Personalizzato) Inserimenti eventuali nel Portfolio dello studente

45 ARTICOLAZIONE (1) individuazione e articolazione del compito di apprendimento Apprendimento unitario da promuovere (compito): (In che cosa consiste l apprendimento che propongo?) Riferimenti ai documenti nazionali: PECUP (quali aspetti della personalità dell allievo sto promuovendo attraverso la mia proposta di UA?) Riferimenti ai documenti nazionali: OSA (obiettivi specifici di apprendimento) Conoscenze (l alunno conosce, ha pratica di) Abilità (l alunno sa fare)

46 OBIETTIVI FORMATIVI (Che cosa l alunno ci guadagna nel suo rapporto con il reale facendo propria la proposta del docente?) MEDIAZIONE DIDATTICA (1) quali contenuti, attività, tempi, modi e strumenti per imparare l intero di apprendimento? CONTROLLO Da che cosa si capisce che l alunno sta imparando? Come accertare la competenza maturata? DOCUMENTAZIONE Come documentare la competenza maturata? Inserimento dell UA nel PSP A cura del docente Inserimenti (eventuali) nel Portfolio dello studente In caso di produzioni significative, motivando la scelta

47 PERCORSO METODOLOGICO DIDATTICO SUL GIOCO SPORTIVO DELLA PALLACANESTRO FASE IDENTIFICATIVA Anno scolastico Scuola Età N. di alunni Maschi Femmine Alunni diversamente abili SI NO Tipologia Livello Tempi di intervento: FASE I Valutazione in ingresso con funzione diagnostica finalizzata all individuazione dei bisogni della classe Prerequisiti cognitivi, affettivi e motori - Percezione, analisi ed elaborazione degli input esterni - Controllo globale degli schemi generali - Riconoscimento dei propri stati emotivi Preconoscenze - Differenziazione dei materiali, degli oggetti e delle persone - Interesse Atteggiamenti - Attenzione - Partecipazione - Creatività FASE II Scelta metodologica da utilizzare in risposta ai bisogni della classe: Il gioco sport pallacanestro FASE III Scelta del campo di esperienza prevalente da utilizzare attraverso il gioco Il corpo in movimento. Identità, autonomia e salute

48 FASE IV Definizione degli obiettivi di apprendimento Specifici Il corpo in movimento: - Educare le capacità senso-percettive - Sviluppare le capacità di orientamento spaziotemporale - Implementare gli schemi motori e posturali - Sviluppare le capacità coordinative (destrezza, precisione, orientamento, equilibrio, anticipazione e fantasia motoria) - Promuovere comportamenti relazionali Trasversali Il sé e l altro: - Sviluppare il senso di identità personale - Riconoscere, controllare ed esprimere i propri sentimenti - Riflettere, dialoga, discute e si confronta con gli altri Linguaggi, creatività, espressione: - Comunicare, esprimere emozioni, raccontare, utilizzando il corpo - Esplorare e utilizzare i materiali con creatività - Scoprire il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione I discorsi e le parole: - Sviluppare fiducia e motivazione nel comunicare con gli altri - Raccontare, inventare, ascoltare, chiedere spiegazioni e usare il linguaggio per progettare le attività e per definirne le regole La conoscenza del mondo: - Collocare correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone - Esplorare, discutere, confrontare

49 Al termine delle attività il bambino acquisirà le seguenti conoscenze specifiche relative al campo d esperienza Il corpo in movimento: - Il proprio corpo nelle azioni dinamiche - La forma di oggetti come la palla ed il canestro - Le regole del gioco-sport della pallacanestro CONOSCENZE (Sapere) Al termine delle attività il bambino acquisirà le seguenti conoscenze trasversali al campo specifico: Il sé e l altro: - Le proprie esigenze ed i propri sentimenti - Le differenze legate ai ruoli ed al genere - Le regole Linguaggi, creatività, espressione: - Il linguaggio non verbale I discorsi e le parole: - Gli usi del linguaggio - La propria lingua materna La conoscenza del mondo: - La differenza tra lento e veloce - Riferimenti topologici

50 Al termine delle attività il bambino acquisirà le seguenti abilità specifiche relative al campo di esperienza Il corpo in movimento: - Correre, lanciare, afferrare e ricevere - Coordinarsi con i componenti della squadra - Costruire abilità motorie generali inerenti al gioco - Palleggiare ABILITÀ (Saper fare) Al termine delle attività il bambino acquisirà le seguenti abilità trasversali al campo specifico: Il sé e l altro: - Giocare nel rispetto delle differenze e delle regole - Svolgere attività ludiche in modo costruttivo, creativo e collaborativo Linguaggi, creatività, espressione: - Comunicare ed esprimere emozioni - Avvalersi del linguaggio del corpo - Utilizzare in modo creativo i materiali - Portare a termine una consegna - Produrre suoni utilizzando voce, corpo ed oggetti I discorsi e le parole: - Usare i linguaggi per raccontare, dialogare, discutere, chiedere spiegazioni e spiegare La conoscenza del mondo: - Realizzare una prestazione positiva - Collocare correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone

51 Al termine delle attività il bambino acquisirà atteggiamenti specifici relativi al campo d esperienza Il corpo in movimento attraverso: - Utilizzazione, condivisione e modifica delle regole del gioco - Disponibilità al confronto ed alla cooperazione ATTEGGIAMENTI (Saper essere) Al termine delle attività il bambino acquisirà atteggiamenti trasversali al campo specifico: Il sé e l altro: - Strutturazione di rapporti interpersonali - Accettazione della vittoria e della sconfitta - Sviluppo e consolidamento delle capacità di iniziativa e di risoluzione dei problemi Linguaggi, creatività, espressione: - Partecipazione attiva e critica I discorsi e le parole: - Apprezzamento della pluralità linguistica La conoscenza del mondo: - Curiosità, esplorazione, problematizzazione, discussione, confronto

52 FASE V Individuazione dei traguardi a cui tendono gli obiettivi di apprendimento - Riconosce i segnali del corpo - Conosce e rappresenta il proprio corpo - Prova piacere nel movimento e nelle diverse forme di attività e di destrezza - Controlla la forza del corpo - Rispetta le regole, si coordina con gli altri - Sviluppa gli schemi motori, le capacità coordinative e le capacità sensopercettive - Raggiunge una buona autonomia personale nell alimentarsi e nel vestirsi - Sa che cosa fa bene e che cosa fa male - Consegue pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione - Sa utilizzare gli attrezzi - Riesce ad orientarsi nello spazio - Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo X X X X X X X X X X

53 FASE VI Descrizione delle attività Forma di attività Fase I Predisposizione dei materiali, degli spazi e degli strumenti Laboratorio ludico-motorio e sportivo centrato sul corpo L insegnante predispone spazi e materiali, organizzando un setting di apprendimento stimolante e protetto: Attrezzi: canestri e palloni da minibasket, palle e palloni di diverso tipo, tappeti e tappetini, bacchette, cerchi, funicelle, clavette, coni. Spazi: la palestra deve essere ben aerata, luminosa, sicura, provvista di protezioni, con pavimento idoneo e senza spigolosità o altri elementi di rischio.

54 L insegnante propone un esplorazione dell ambiente, degli spazi e degli attrezzi, che stimola la capacità di risolvere problemi attraverso un problem solving motorio. Lo stimolo può essere: Fase II Ambientamento - aperto con una risposta aperta (ad es. si propone di esplorare lo spazio liberamente: il bambino può percorrere lo spazio operativo camminando, correndo, saltando, strisciando e/o rotolando in tutte le direzioni, sviluppando i riferimenti topologici: avanti, indietro, a destra, a sinistra, in alto, in basso, dentro, fuori, sotto, sopra, ecc.) - chiuso con una risposta chiusa (l insegnante propone di camminare ai limiti del campo, sulle linee: il bambino cammina nello spazio operativo seguendo il tracciato prestabilito costituito dalle linee del campo di pallacanestro) - chiuso con una risposta aperta (ad es. lo stimolo consisterà nel camminare, scoprendo i movimenti, i gesti e le azioni che si possono fare con il corpo e con le sue parti: il bambino può camminare in quadrupedia, camminare e battere le mani, camminare e parlare con un compagno, camminare indietro, camminare lateralmente). Per lo sviluppo delle capacità senso percettive si può proporre di camminare a piedi nudi, sui tappeti, con una sola scarpa.

55 Fase III Adattamento In questa fase, preparatoria alla fase nucleare, si propongono: Esercizi di manipolazione della palla (gonfia, sgonfia, lucida, ruvida): - Schiacciare la palla tra le mani per un tempo definito (pochi secondi) e poi lasciarla cadere - Schiacciare la palla tra le mani per un tempo definito (pochi secondi) e poi lanciarla in alto - Lanciare, afferrare e ricevere la palla

56 Fase IV Nucleo attività Nel gioco-sport della pallacanestro la prima regola da far acquisire è che non si può camminare, né correre con la palla in mano, quindi, negli spostamenti bisogna palleggiare. Il palleggio è, insieme al tiro, alla difesa, al passaggio, ed alla loro combinazione, uno dei fondamentali della pallacanestro. L acquisizione delle conoscenze, delle abilità e delle risorse si può determinare in modo significativo attraverso le seguenti attività proposte in forma ludica: Esercizi di ritmo, organizzazione spazio-temporale: - Camminare per lo spazio operativo a ritmi diversi (forte, piano, fortissimo), il ritmo viene battuto dall insegnante, con la voce, con le mani, con un tamburello, con il fischietto e, ad un segnale prestabilito, i bambini devono raggrupparsi a due o a tre - Correre liberamente per il campo ed evitare oggetti ed attrezzi disposti sul pavimento (cerchi, clavette, funicella, coni) Esercizi di coordinazione dinamica: - Far rotolare la palla a terra con una mano e correre alla velocità della stessa, più forte, più piano - Far rotolare la palla, correre più forte della stessa, fermarsi, allargare le gambe e farla passare sotto, poi riprenderla Esercizi di palleggio: - Palleggiare da fermi lentamente e velocemente - Palleggiare in movimento - Palleggiare per il campo liberamente e, a seconda dei segnali, arrestarsi, cambiare di mano, di senso, di direzione, di velocità

57 Fase V Recupero attivo Durante questa fase si lavora sulle implicazioni fisiologiche e sulle risposte organiche che l attività svolta comporta (accelerazione del battito cardiaco, aumento della frequenza respiratoria) attraverso delle tecniche di rilassamento che consentono un defaticamento e una regolarizzazione del battito cardiaco e della respirazione. Il termine attivo si riferisce alla possibilità per i bambini di manifestare e socializzare pensieri, emozioni, difficoltà legati all esperienza svolta.

58 PERCORSO METODOLOGICO DIDATTICO SUL GIOCO SPORTIVO DEL CALCIO FASE IDENTIFICATIVA Anno scolastico Scuola Età N. di alunni Ma sch i Alunni diversamente abili SI N O Tipologia Tempi di intervento FASE I Valutazione in ingresso con funzione diagnostica finalizzata all individuazione dei bisogni della classe Livello Femmine Prerequisiti cognitivi, affettivi e motori - Percepisce, analizza ed elabora input esterni - Sa creare e risolvere problemi - Possiede un controllo globale degli schemi generali - Sa imitare posizioni globali del corpo e posizioni semplici di un segmento - Si dimostra collaborativo, curioso ed empatico Preconoscenze - Distingue le diverse parti del corpo - Differenzia materiali, oggetti e persone Atteggiamenti - Mostra interesse, partecipazione e curiosità FASE II Scelta metodologica da utilizzare in risposta ai bisogni della classe: Il gioco FASE III Scelta del campo di esperienza prevalente da utilizzare attraverso il Il corpo in movimento gioco

59 Specifici: -Organizza lo spazio e il tempo -Controlla gli schemi motori dinamici e posturali di base (correre, lanciare, saltare ) -Acquisisce progressivamente capacità coordinative (destrezza, precisione, orientamento, equilibrio, anticipazione e fantasia motoria) -Utilizza il linguaggio corporeo attraverso modificazioni dell intonazione vocale, della postura,, della mimica e della gestualità -Acquisisce progressivamente capacità condizionali (forza, velocità e resistenza) FASE IV Definizione degli Obiettivi di Apprendimento Trasversali Il sé e l altro: -Sviluppa il senso di identità personale; -Riconosce controlla ed esprime i propri sentimenti -Riflette, dialoga, discute e si confronta con gli altri Linguaggi, creatività, espressione: -Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il corpo consente -Esplora i materiali e li utilizza con creatività -Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione. I discorsi e le parole: -Sviluppa fiducia e motivazione nel comunicare con gli altri; -Racconta, inventa, ascolta, chiede spiegazioni e usa il linguaggio per progettare le attività e per definirne le regole. La conoscenza del mondo -Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone, -È curioso, esplorativo, discute, confronta.

60 Al termine delle attività il bambino acquisirà le seguenti conoscenze specifiche relative al campo di esperienza Il corpo in movimento: - Il proprio corpo - La differenza tra attività di gruppo e individuali - La forma di oggetti (palla, birilli, conetti, fischietti, bandierine) - La differenza tra le regole del gioco CONOSCENZE (Sapere) Al termine delle attività il bambino acquisirà le seguenti conoscenze trasversali al campo di specifico: Il sé e l altro: - La differenza tra i diversi stati emotivi (gioia, tristezza, rabbia, paura ) - La distinzione tra i concetti di eguaglianza e diversità, autorità e responsabilità - La differenza tra i ruoli Linguaggi, creatività, espressione: - Le caratteristiche dei materiali e loro utilizzo - La distinzione tra linguaggio corporeo e verbale - La molteplicità di segni e simboli I discorsi e le parole: - La differenza tra linguaggio scritto, verbale e corporeo - Il repertorio linguistico specifico delle attività La conoscenza del mondo: - La diverse caratteristiche degli strumenti e dei materiali - La funzionalità dei segni e dei simboli - Concetti di spazialità e temporalità

61 Al termine delle attività il bambino acquisirà le seguenti abilità specifiche relative al campo di esperienza Il corpo in movimento: - Costruire abilità motorie generali inerenti al gioco - Ricevere, trattenere e rilanciare il pallone - Coordinarsi con i componenti della squadra - Raccogliere ed elaborare informazioni durante l attività ludico-sportiva - Sviluppare capacità di previsione delle azioni motorie - Esprimere, attraverso il movimento un ampia gamma di schemi interpretativi - Compiere azioni motorie nel minor tempo possibile - Prolungare nel tempo le azioni motorie - Compiere attività individuali e di gruppo ABILITÀ (Saper fare) Trasversali Al termine delle attività il bambino acquisirà le seguenti abilità trasversali al campo specifico: Il sé e l altro: - Riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri - Comprendere autorità e responsabilità altrui legate all assunzione di ruoli - Stabilire rapporti empatici e collaborativi Linguaggi, creatività, espressione: - Utilizzare i diversi strumenti e materiali nelle diverse fasi ludiche - Comunicare verbalmente e attraverso il linguaggio corporeo - Esprimere emozioni, pensieri e azioni attraverso il linguaggio non verbale I discorsi e le parole: - Comunicare attraverso il linguaggio verbale emozioni, quesiti e pensieri - Discutere, spiegare, chiedere spiegazioni nelle varie fasi ludiche - Utilizzare il linguaggio per progettare le attività e definirne le regole La conoscenza del mondo: - Realizzare una prestazione positiva - Utilizzare strumenti e riconoscere la funzionalità di segni e simboli - Compiere attività ludiche in spazi e tempi specifici - Collocare nello spazio se stesso, oggetti e persone

62 Al termine delle attività il bambino acquisirà atteggiamenti specifici relativi al campo di esperienza Il corpo in movimento attraverso: - L utilizzazione, la condivisione e la modificazione delle regole del gioco - La disponibilità al confronto e alla cooperazione nelle diverse fasi del gioco sportivo ATTEGGIAMENTI (Saper essere) Al termine delle attività il bambino acquisirà atteggiamenti trasversali relativi al campo specifico attraverso: Il sé e l altro: - La comprensione e la partecipazione emotiva - Il rispetto di se stesso e degli altri, dei ruoli e delle responsabilità Linguaggi, creatività, espressione: - L attenzione e il piacere nell esecuzione delle attività ludiche - L interesse all ascolto delle indicazioni verbali - La disponibilità ad accogliere i segnali corporei I discorsi e le parole: - La fiducia e la motivazione nella comunicazione verbale - L abilità e la creatività nell utilizzazione di un linguaggio specifico - La disponibilità al confronto e all arricchimento lessicale La conoscenza del mondo: - L accettazione della vittoria e della sconfitta - La curiosità e l esplorazione degli spazi - La disponibilità alla comprensione e alla risoluzione dei problemi

63 FASE V Individuazione dei Traguardi a cui tendono gli Obiettivi di Apprendimento - Raggiunge una buona autonomia nell alimentarsi e nel vestirsi; - Riconosce i segnali del corpo; - Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti, le differenze di sviluppo e sessuali; - Prova piacere nel movimento e nelle diverse forme di attività e di destrezza; - Controlla la forza del corpo e si coordina con gli altri; - Sa stare in equilibrio; - Sa esercitare le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo. X X X X X X

64 Forma di attività Fase I Predisposizione dei materiali, degli spazi e degli strumenti DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Laboratorio ludico-motorio e sportivo centrato sul corpo La costruzione di un ambiente di apprendimento protetto, impone all insegnante, in questa prima fase ludico-sportiva: - La scelta del luogo in cui svolgere l attività di gioco calcio (cortile, palestra, ambiente naturale con o senza erbetta sintetica). - La predisposizione degli spazi attraverso l eliminazione di tutti quei corpi esterni che potrebbero aumentare i fattori di rischio (piccoli attrezzi lasciati sul terreno di gioco e non inerenti alla attività da svolgere). - La predisposizione degli strumenti (palloni, conetti, birilli, bandierine). - L adozione di misure igieniche come la scelta di un abbigliamento tecnico e sportivo adeguato all attività (tute, pantaloncini, magliette, scarpette da calcetto).

65 Durante questa fase di esplorazione della dimensione spaziale e temporale, l intervento del docente sarà finalizzato alla: - Presentazione di se stesso, dei componenti del gruppo e delle regole base del gioco calcio attraverso una disposizione circolare. Fase II Ambientamento - Strutturazione di percorsi ludico sportivi che consentano ai bambini un primo contatto con gli strumenti (palloni, birilli, conetti), con i compagni e le caratteristiche dello spazio (terreno di gioco, pavimento della palestra, cortile). In particolare, lasciati liberi di muoversi e di giocare con palloni di dimensioni e peso variabile, i bambini si muoveranno individualmente o in gruppo nello spazio designato, conosceranno la consistenza degli attrezzi e utilizzeranno quest ultimi liberamente. - Organizzazione di attività ludiche spontanee che consentano al gruppo di camminare, correre, saltare, rotolare, palleggiare e lanciare.

66 In questa fase di graduale condizionamento organico propedeutica allo stadio successivo, l insegnante sarà impegnato nelle seguenti attività: Fase III Adattamento - Organizzazione di itinerari ludici per la preparazione fisica attraverso attività di tocco, lancio, passaggio, rilancio e palleggio della palla con piede destro/sinistro. - Creazione di percorsi non lineari attraverso l utilizzo di birilli e conetti per consentire lo svolgimento di corse brevi ma articolate, anticipative delle azioni di slalom (Prima si cammina tra i brilli, poi si calcia la palla passandola ai compagni). - Predispozione di esercizi di scioglimento degli arti inferiori attraverso il dondolamento, a fasi alterne, della gamba destra e sinistra.

67 Fase IV Nucleo attività Fase IV Recupero attivo La parte centrale dell intervento didattico, potrà articolarsi in due fasi: - Gioco di linea: i bambini divisi in gruppi da tre, disposti in fila uno di fronte all altro calciano la palla reciprocamente, e nella fase di ricezione, la fermano con un piede e la rilanciano al compagno. A quest azione di palleggio seguirà una breve corsa con il pallone da portare oltre la linea tracciata da entrambi le parti del campo superando il contrasto con i rispettivi avversari. - Gioco di porta: gruppi di fasi alterne invertono i propri ruoli, da attaccanti a difensori, da difensori a centrocampisti. Nella fase di attacco i bambini cercano di calciare il pallone in rete e durante le azioni di difesa si impegnano ad evitare che questo possa oltrepassare la propria linea di gioco. Il ruolo del portiere, svolto da ogni componente del gruppo a fasi alterne, consisterà nel toccare il pallone con piedi e mani evitando che oltrepassi la linea bianca. L attività di gioco calcio esaminata, potrebbe comportare una molteplicità di implicazioni fisiologiche e reazioni organiche differenti. Compito del docente sarà quello di determinare una riduzione della frequenza respiratoria, della sudorazione e della tachicardia attraverso esercizi di rilassamento e defaticamento: - In piedi e con le gambe divaricate, si inspira l aria sollevando le braccia e si espira abbassandole lasciando che si tocchino leggermente. - Distesi, si compiono esercizi di respirazione lenta, di ascolto del proprio battito cardiaco attraverso una distensione degli arti e delle membra. - Seduti, e disposti in cerchio, si socializza con i componenti del gruppo l esperienza svolta, si comunicano le difficoltà, si condividono le emozioni.

68 Corso di METODI E DIDATTICA DELLE ATTIVITÀ SPORTIVE Corso di Laurea SCIENZE DELLA FORMAZIONE DELL INFANZIA E DELL ADOLESCENZA Baldassarre, G. (2012) Ricerca e Didattica: Analisi del movimento e nuove tecnologie. Guida - Napoli Sibilio, M. (2005). Lo sport come percorso educativo. Guida - Napoli

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