PRESENTAZIONE. Marialice Boldi Presidente Associazione Igienisti Dentali Italiani

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1 PRESENTAZIONE L igiene orale sia domiciliare sia professionale, in special modo da quando si è focalizzata l attenzione sul fatto che la salute generale non può prescindere dalla salute del cavo orale e che esiste una diretta interazione tra molte malattie sistemiche e le patologie parodontali, è ormai riconosciuta come uno dei capisaldi per la prevenzione e la terapia delle patologie orali. La ricerca scientifica e tecnologica ha pertanto cercato di mettere a punto nuovi strumenti e nuovi presidi che fossero d aiuto agli Igienisti Dentali e agli Odontoiatri nell ottimizzazione dei loro interventi. L EMS, azienda da sempre impegnata con continui investimenti nei settori della ricerca e dello sviluppo ai fini di raggiungere un progresso tecnologico di qualità, si è confermata leader nel settore presentando sul mercato la polvere di glicina come ausilio terapeutico innovativo per l igiene sia meccanica sia manuale. Dopo oltre due anni di utilizzo della polvere di glicina, durante i quali è stato possibile provarne le potenzialità, un gruppo di docenti dell Associazione Igienisti Dentali Italiani (AIDI) incaricato da EMS ne espone qui i diversi usi clinici che vanno ben oltre lle finalità per cui inizialmente era stata introdotta sul marcato e che ne dimostrano la versatilità. Marialice Boldi Presidente Associazione Igienisti Dentali Italiani 1

2 PREFAZIONE Negli ultimi anni le tecnologie nel campo dell igiene dentale non hanno avuto sviluppi eclatanti come invece è successo per alcuni settori dell odontoiatria. Sicuramente una vera e propria rivoluzione è stata l introduzione dell uso della polvere di glicina in igiene orale (con alcune applicazioni anche in altri campi dell odontoiatria). Le procedure di scaling e root planning lasciano sulla superficie di denti e impianti irregolarità che determinano una aumentata ritenzione di placca batterica. Scalfitture che gli strumenti meccanici e manuali creano, residui batterici, endotossine, pigmentazioni, zone che non sono state raggiunte dagli strumenti e che predispongono maggiormente alla malattia parodontale rallentando i processi di guarigione in atto. Si rende quindi necessario l utilizzo di procedure che consentano di raggiungere in modo agevole ogni area esposta all azione dei batteri e che permettano di ottenere senza asportare troppo tessuto dentale una superficie meno ritentiva possibile. AUTORI Stefano Sarri Giuliana Bontà Michela Rossini Igienisti Dentali Marialice Boldi, Biologa e Igienista Dentale Riccardo Scaringi, Medico chirurgo, Odontoiatra Si ringrazia il dottor Riccardo Talamazzi per la sua collaborazione 2 Realizzazione editoriale ARIESDUE srl - Via Airoldi Carimate (CO) Stampa: SATE srl - Zingonia Verdellino (BG) Stampato su carta riciclata fedrigoni Finito di stampare: novembre 2007 Materiale di proprietà EMS I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i Paesi.

3 INDICE GLICINA IN IGIENE ORALE E ODONTOIATRIA 4 INTRODUZIONE 4 LA GLICINA 5 Come si usa la glicina in odontoiatria 5 AIR-FLOW MASTER 6 Dati tecnici 7 USO DELLA GLICINA NELLA MALATTIA PARODONTALE 7 IN PARODONTOLOGIA 7 Prima delle levigatura radicolare per rimuovere i residui di placca 8 Dopo la levigatura radicolare 9 Nella terapia di supporto 10 USO DELLA GLICINA PER PROFILASSI 10 NELLA PROFILASSI 10 Rimozione di pigmentazioni estrinseche 11 Rimozione dell eritrosina dopo l indice di placca 12 Rimozione della placca dal colletto delle corone o protesi 14 USO DELLA GLICINA IN PEDODONZIA 14 IN PEDODONZIA 14 Detersione dei solchi occlusali prima della sigillatura 14 Rimozione della placca prima della fluoroprofilassi topica 15 Rimozione dell eritrosina dopo la motivazione e l indice di placca 17 USO DELLA GLICINA IN ORTODONZIA 17 IN ORTODONZIA 17 Detersione della superficie del dente prima di fissare i bracket 17 Rimozione della placca durante le sedute di igiene 20 USO DELLA GLICINA IN IMPLANTOLOGIA 20 IN IMPLANTOLOGIA 20 Rimozione della placca dalle protesi su impianti 21 Nelle perimplantiti 22 USO DELLA GLICINA IN CHIRURGIA 22 IN CHIRURGIA 23 Nelle parodontiti oltre i 5 mm 24 Nelle perimplantiti oltre i 5 mm 24 BIBLIOGRAFIA 3

4 INTRODUZIONE LA GLICINA 4 La glicina è un aminoacido (AA). Gli aminoacidi sono 20 e vengono isolati per idrolisi e/o sintesi chimica delle proteine. Possono essere divisi in: aromatici, alifatici, eterociclici a seconda della natura del radicale (R). Tutti hanno configurazione L, fatta eccezione per la glicina che non contiene atomi di carbonio asimmetrico (1). La glicina è stato il primo AA isolato da Braconnot nel 1820 (2). Gli AA si possono dividere anche in essenziali (sono 8 e devono per forza essere introdotti nell organismo dall esterno con l alimentazione - ad esempio metionina, tirosina, leucina, lisina, valina, treonina, triptofano, isoleucina) (3, 4), e non essenziali (sono 12, cioè quelli che il nostro organismo è in grado di sintetizzare). Aminoacido non essenziale, la glicina sembra essere utile nei processi spastici e come prevenzione degli attacchi epilettici (sono in corso degli studi a riguardo). Essa ritarda la degenerazione muscolare fornendo supplementi di creatina ed è indispensabile per il funzionamento del sistema nervoso centrale (SNC) e per la prostata, si usa anche, sotto controllo medico, nel trattamento della depressione bipolare ed è essenziale al sistema immunitario per la sintesi degli aminoacidi non essenziali. Un suo apporto corretto permette di produrre maggiore energia, proprio perché glucogenetica. Caratteristiche della glicina Perio di EMS: è un composto organico solubile in acqua che non lascia residui è adatta anche per i pazienti con diete povere di sale, fatto molto rilevante se si trattano pazienti che seguono un regime iposodico che limita il trattamento mediante l uso di air-polishing con bicarbonato; il problema è ora risolvibile con l utilizzo della glicina.

5 INTRODUZIONE COME SI USA LA GLICINA IN ODONTOIATRIA La glicina può essere erogata da tutti gli apparecchi per l airpolishing, sia riscaldati che non. Dobbiamo però tenere conto che solo l Air-Flow EMS è stato progettato anche per essere utilizzato con glicina (alcune ditte non offrono riparazione in garanzia se il macchinario viene usato con polveri differenti da quella consigliata). Partendo dalla tecnica di air-polishing, che prevede l uso di una polvere di bicarbonato per la rimozione delle pigmentazioni estrinseche, è stata ideata una procedura che utilizza lo stesso macchinario abbinato alla polvere di glicina in altri ambiti odontoiatrici e di igiene dentale. AIR-FLOW MASTER È il primo strumento profilattico subgengivale al mondo che permette l air-polishing anche nelle regioni più profonde fino ad oggi tabù. E questo grazie all azione congiunta del nuovo beccuccio Perio-Flow e della nuova polvere Air-Flow Perio. Il beccuccio a tre uscite, monouso per garantire la massima igiene, è in grado di eliminare in maniera efficace il biofilm della zona subgengivale ed è facilmente applicabile al manipolo Perio-Flow. Manipolo dal design innovativo, appositamente studiato per l applicazione nelle tasche parodontali profonde che può essere sterilizzato a 134 C. La polvere Air-Flow Perio, a base di glicina, minimamente abrasiva, è a grana extrafine e specifica per il nuovo manipolo e il beccuccio Perio-Flow. Air-Flow Master risulta gradevolmente indolore e grazie al vortice uniforme della miscela polvere-aria-acqua e all applicazione delicata dell energia biocinetica del metodo originale Air-Flow, non provoca raschiature sul dente, consentendo, invece, un efficace rimozione del biofilm fino al fondo della tasca senza danneggiare il cemento radicolare. Un trattamento veloce e sicuro, per il massimo comfort del paziente, che permette la riduzione prolungata dei batteri, rafforzando le gengive e diminuendo la profondità delle tasche. 5

6 AIR-FLOW MASTER DATI TECNICI 6 Denominazione Costruttore EMS SA, CH-1260 Nyon, Svizzera Modello AIR-FLOW MASTER Classificazione EN Classe I - Parte applicata del tipo BF - IP 20 apparecchio - IP X1, pedale di comando Classificazione 93/42/CE Classe II a Funzionamento Funzionamento continuo Tensione di alimentazione VAC Hz Potenza nominale max. 100 VA Fusibili T 1,6 A 250 VAC (Ø5 x 20 mm, temporizzato) Alimentazione idrica 1 a 5 bar (100 a 500 kpa) Alimentazione aria compressa 5.5 a 7.5 bar (550 a 750 kpa) Peso (approx.) 5.0 kg Dimensioni in mm (HxLxP) 225 x 225 x 295 Condizioni di funzionamento +10 C to +40 C 30% to 75% relative humidity Condizioni di conservazione -10 C to +40 C e trasporto 10% to 95% relative humidity 500 hpa to 1060 hpa air pressure

7 USO DELLA GLICINA NELLA MALATTIA PARODONTALE IN PARODONTOLOGIA La polvere di glicina è stata introdotta sul mercato odontoiatrico appositamente per la procedura di periopolishing, tecnica che prevede l inserimento del getto aria-acqua-glicina nella tasca parodontale (fig. 1 e 2). Possiamo comunque distinguere, anche nel caso del trattamento parodontale, alcune differenti applicazioni. Le figure 1 e 2 mostrano rispettivamente la nebulizzazione della glicina e lo schema d uso. Posizionare l ugello inclinato di 30 /60 a circa 5-3 mm dalla gengiva ed eseguire dai 5 ai 10 movimenti di durata di 5 per lato per dente, erogando direttamente il getto nella tasca. Fig. 1 Fig. 2 PRIMA DELLE LEVIGATURA RADICOLARE PER RIMUOVERE I RESIDUI DI PLACCA Lavorare su di un campo sgombro da batteri è sempre e comunque auspicabile. A volte capita che il paziente anche motivato non sia stato in grado di rimuovere completamente la placca batterica dai siti che andremo a trattare. Un passaggio veloce con la polvere Perio permette di rimuovere efficacemente tutta la placca prima della levigatura senza alterare il campo operatorio. 7

8 USO DELLA GLICINA NELLA MALATTIA PARODONTALE DOPO LA LEVIGATURA RADICOLARE Dopo l intervento di levigatura radicolare la tecnica di periopolishing può essere utile per rimuovere residui della strumentazione manuale o ultrasonica aumentando la detossificazione delle superfici radicolari. Va ricordato che tale procedura non allontana i depositi duri rimasti all interno della tasca e che la sua efficacia non è garantita oltre i 5 mm. Nelle fotografie dalla 3 alla 9 è illustrata la procedura di trattamento. Fig. 3 Sondaggio Fig. 4 Placca sottogengivale Fig. 5 Inserzione ago eritrosina Fig. 6 Colorazione della placca Fig. 7 Posizionamento dell ugello 8 Fig. 8 Erogazione glicina Fig. 9 Ingrandimento del sottogengiva deterso

9 USO DELLA GLICINA NELLA MALATTIA PARODONTALE NELLA TERAPIA DI SUPPORTO Una volta effettuato il trattamento iniziale con sedute di levigatura radicolare, il paziente viene messo in terapia di mantenimento, o terapia parodontale di supporto (TPS). Dovrà, quindi, tornare in studio per le sedute prestabilite che saranno ad personam e valutate di volta in volta (8) secondo le indicazioni dei protocolli clinici (9). La rimozione degli agenti eziologici sotto e sopragengivali viene estremamente facilitata dal periopolishing. Questa tecnica fa evitare l uso di curette, è indolore, non necessita di particolare abilità operativa, è efficace fino ad una profondità di tasca di 5 mm, si esegue in tempi estremamente ridotti (circa un quarto del tempo rispetto alla tecnica classica) (5) ed esplica una detossificazione meccanica sulla superficie radicolare. 9

10 USO DELLA GLICINA PER PROFILASSI NELLA PROFILASSI I casi in cui possiamo usare la glicina per profilassi sono i seguenti. RIMOZIONE DI PIGMENTAZIONI ESTRINSECHE Il vantaggio nell usare la glicina al posto dei metodi tradizionali (come polishing con coppette siliconiche e/o spazzolini o air-polishing con bicarbonato) risiede nella sua facilità d uso. Non vi sono limiti di inclinazione dell ugello perché la glicina non è lesiva per la mucosa e possiamo quindi indirizzare il getto anche sul colletto del dente andando a rimuovere le pigmentazioni più vicine alla gengiva senza danneggiare la membrana basale dell epitelio del solco gengivale, e senza alcun fastidio o dolore per il paziente. Chiaramente il potere detersivo della glicina è inferiore a quello del bicarbonato. Le fotografie dalla 10 alla 13 riguardano un caso di ipersensibilità trattato con l uso di glicna veicolata con airpolishing riscaldato. La paziente (donna di 45 anni) mostra una spiccata ipersensibilità anche solo all uso di strumenti rotanti come coppette o spazzolini. In questo 10 Fig. 10 Prima del trattamento Fig. 11 Inizio erogazione

11 USO DELLA GLICINA PER PROFILASSI Fig. 12 Durante il trattamento Fig. 13 Paziente pronta per la rimozione del tartaro caso l uso della glicina ci ha aiutati nella rimozione delle macchie estrinseche in maniera assolutamente indolore lasciando così scoperte solo le concrezioni di tartaro poi asportate molto delicatamente con scaler manuale. La paziente è stata sottoposta poi a terapia per la riduzione della sensibilità. RIMOZIONE DELL ERITROSINA DOPO L INDICE DI PLACCA Essendo la polvere di glicina 10 volte meno abrasiva del bicarbonato (5) si può effettuare una rimozione delicata su tutte le superfici del dente, anche su carie (se l apparecchio veicolante è riscaldato), su ipomineralizzazioni, su dentina e superfici radicolari esposte, su decalcificazioni e denti appena erotti. Polvere bicarbonato Polvere glicina Fig. 14 e 15 Differenza abrasiva tra bicarbonato e glicina Abrasione 20 µ Abrasione 2 µ 11

12 USO DELLA GLICINA PER PROFILASSI RIMOZIONE DELLA PLACCA DAL COLLETTO DELLE CORONE O PROTESI La manovra è sempre stata particolarmente delicata in quanto l uso di strumenti come curette e scaler può arrecare danni al manufatto protesico alterando la connessione tra elemento dentario e protesi. Il colletto della protesi è il punto più delicato ed è necessario evitare graffi, rotture e crepe che possono alterarne la chiusura funzionale. Il tempo impiegato per questa operazione con gli strumenti classici è elevato data la delicatezza dell intervento stesso. L uso di gomme siliconiche, così come degli spazzolini, Fig. 16 Particolare di vecchia arcata in ceramica (superiore) ed estetiche in composito (inferiore) Fig. 17 Posizionamento dell ugello per la detersione del colletto e sottogengivale 12 Fig. 18 Erogazione della glicina per la detersione e del colletto e del sottogengiva Fig. 19 Paziente deterso e pronto per lo scaling sui denti non protesizzati

13 USO DELLA GLICINA PER PROFILASSI lede leggermente il tessuto circostante la chiusura, e può essere causa di dolore. Inoltre, questi strumenti, non sono in grado di detergere sotto gengiva come invece agisce la glicina. Con l utilizzo del perio-polishing (Perio EMS) il tempo e la facilità operativa sono eccezionali, senza rischiare in nessun modo d intaccare il manufatto. Anche su protesi fissa in resina acrilica o composita la glicina, data la sua azione delicata, rende il deplaccaggio veloce ed efficace evitando, al tempo stesso, di opacizzare le superfici. 13

14 USO DELLA GLICINA IN PEDODONZIA IN PEDODONZIA DETERSIONE DEI SOLCHI OCCLUSALI PRIMA DELLA SIGILLATURA Essendo la glicina Perio (EMS) di dimensioni inferiori sia alla sezione delle setole degli spazzolini sia dei grani di bicarbonato (circa 100 µm contro i 60 µm della glicina) (5), essa permette una detersione dei solchi più profonda riducendo il rischio di carie sottominata. Per questo motivo la glicina è meglio tollerata dai bambini che non lamentano nessun fastidio e che riferiscono sia di gusto gradevole. Inoltre, per il fatto che non venga veicolata tramite un trapano, risulta meglio accettata dai piccoli pazienti. Fig. 20 Dimensione della polvere di glicina Fig. 21 Glicina C 2 H 5 NO 2 RIMOZIONE DELLA PLACCA PRIMA DELLA FLUOROPROFILASSI TOPICA 14 Il dente può essere reso più resistente dagli attacchi acidi con l applicazione diretta di fluoro dopo la sua eruzione (6). Nella fluoroprofilassi topica la superficie dentale dovrà

15 USO DELLA GLICINA IN PEDODONZIA essere accuratamente detersa, asportando placca batterica e PAE (pellicola endogena acquisita). Per il deplaccaggio, prima della fluoroprofilassi topica, l uso di air-polishing con glicina, racchiude tutti i vantaggi sopra citati, oltre alla possibilità di detergere white spot senza rimuovere particolari quantità di tessuto che successivamente sarà fluorizzato. Dopo la detersione con glicina potranno essere applicati professionalmente gel, schiume e vernici (6). RIMOZIONE DELL ERITROSINA DOPO LA MOTIVAZIONE E L INDICE DI PLACCA La motivazione all igiene orale di un paziente è una fase fondamentale e importantissima per poter raggiun- Fig. 22 Indice di placca Fig. 23 Posizionamento ugello per polishing Fig. 24 Erogazione della glicina direttamente sul colletto Fig. 25 Placca eliminata 15

16 USO DELLA GLICINA IN PEDODONZIA gere qualsiasi obiettivo, sia che si tratti di igiene orale quotidiana, sia che si tratti di persone con patologie di lieve o grave entità. L imprinting che il professionista dà al paziente nel primo approccio, se è particolarmente incisivo e di facile apprendimento, determinerà un risultato migliore nel più breve tempo possibile. Stimolare tutti i sensi dell auditore porterà il paziente ad una maggiore consapevolezza. La visualizzazione dell indice di placca (IdP) è uno dei migliori effetti-coscienza che si possa dare al paziente. Una volta calcolato l IdP e terminata la motivazione si rende indispensabile rimuovere le parti di biofilm ancora intrise di eritrosina. La glicina veicolata con l air-polishing è particolarmente indicata per questo tipo di trattamento, sia per i bimbi che per gli adulti. I vantaggi risiedono nella delicatezza della detersione superficiale e nel breve tempo impiegato per ripulire gli elementi dentali dalla placca. Un ulteriore vantaggio è quello della detersione della mucosa del colletto, che non si può effettuare con bicarbonato e polishing tradizionale. 16

17 USO DELLA GLICINA IN ORTODONZIA IN ORTODONZIA Sicuramente dove possiamo usare la polvere di bicarbonato possiamo usare anche la glicina, in alcuni casi con maggior successo ed in altri con minore. DETERSIONE DELLA SUPERFICIE DEL DENTE PRIMA DI FISSARE I BRACKET Rimuovere la placca e le pigmentazioni prima della seduta per l applicazione dell apparecchio ortodontico è indispensabile. Naturalmente per il paziente arrivare alla seduta con una buona igiene orale eviterà sanguinamento gengivale durante il polishing o l air polishing. È proprio l intervento sul paziente che consente di valutare la differenza tra la polvere di bicarbonato e la glicina. Sicuramente la polvere di bicarbonato è più abrasiva ed ha un potere di detersione maggiore, ma se il paziente viene preparato correttamente dall igienista dentale, non necessiterà di un intervento massiccio e un deplaccaggio con glicina sarà sufficiente. Il vantaggio nell usare la polvere di glicina EMS sta nel rispetto che questa offre ai tessuti duri, ma soprattutto a quelli molli evitando una fastidiosa disepitelizzazione superficiale che invece la polvere di bicarbonato può provocare causando, se usata scorrettamente, un fastidioso sanguinamento marginale. RIMOZIONE DELLA PLACCA DURANTE LE SEDUTE DI IGIENE Effettuare una seduta di igiene orale professionale su un portatore di ortodonzia fissa non è semplice e spesso il paziente non riesce a mantenere un adeguato controllo di placca perché i bracket interferiscono con gli 17

18 USO DELLA GLICINA IN ORTODONZIA strumenti usati per la rimozione della placca stessa e l applicazione del dentifricio (7). Rimuovere i residui di placca da quelle superfici del dente che si trovano tra Fig. 26 Colorazione con red cote Fig. 27 Dopo lo sciacquo si evidenziano le difficoltà dell igiene domiciliare Fig. 28 Inizio erogazione sull attacco Fig. 29 Glicina erogata direttamente sulla giunzione amelocementizia 18 Fig. 30 L inclinazione del getto grazie all uso della glicina non ha limiti Fig. 31 Asportazione di pigmenti e placca quasi ultimato

19 USO DELLA GLICINA IN ORTODONZIA l attacco e il margine gengivale oppure in prossimità degli attacchi non è semplice neanche per l igienista. Spesso ci si trova ad operare in spazi estremamente ridotti dove gli strumenti faticano ad arrivare. Il polishing effettuato con la glicina non solo ci permette di rimuovere la placca ed eventuali residui di materia alba dall attacco (fig. 27) e dallo smalto ma ci permette, a differenza dello spray con bicarbonato, di indirizzare il getto sotto il colletto detossificando così il margine gengivale (fig. 30) con estrema facilità operativa e rendendo il lavoro professionale estremamente semplificato. Questa operazione rende gradevole l intervento anche al paziente essendo assolutamente indolore e gradevole al gusto. L air-polishing con glicina ci permette di detergere in prossimità delle bande e negli spazi interdentali e interpapillari (fig. 31). 19

20 USO DELLA GLICINA IN IMPLANTOLOGIA IN IMPLANTOLOGIA Il problema che tutti i professionisti hanno sempre avuto nel trattare le perimplantiti senza ricorrere alla chirurgia, riguarda gli strumenti ad oggi a nostra disposizione. Fino ad ora i protocolli clinici per il trattamento delle tasche su impianti elencavano al loro interno l uso di curette in plastica e in teflon (10) oppure l ausilio di terapie chimiche farmacologiche come clorexidina in gel di xantano (11). Anche solamente detergere il collo esterno dell impianto o il punto di connessione protesiabutment era a rischio di piccole abrasioni per il titanio. RIMOZIONE DELLA PLACCA DALLE PROTESI SU IMPIANTI 20 Fig. 32 Gengivite La facilità di operazione che l uso della glicina ci offre per questa pratica non è paragonabile a nessuna altra manovra simile. Usando la polvere Perio EMS non si corrono rischi di danneggiare né il manufatto protesico né il collo dell impianto unendo a queste caratteristiche anche la praticità d uso e la velocità di esecuzione, potendo tranquillamente dirigere il getto sia sulla protesi che sull impianto, senza limitazione di inclinazione del fascio erogato, senza rischio alcuno per entrambe le strutture. Nella fotografia 32 possiamo notare una gengivite da scorretta igiene orale domiciliare sull impianto di mezzo. Anche in questo caso l uso della glicina per la rimozione della placca e la detossificazione dei tessuti ipertrofici si rivela eccellente per rapidità e profondità di azione.

21 USO DELLA GLICINA IN IMPLANTOLOGIA NELLE PERIMPLANTITI La glicina si è dimostrata una vera e propria rivelazione nel trattamento delle suddette patologie. Dopo la detartrasi dalla superficie esposta degli impianti effettuabile con i metodi classici (curette in plastica o teflon) o utilizzando punte ad ultrasuoni specifiche come la punta I (PI). montata su endo-chuck della EMS, una ulteriore detossificazzione della superficie degli impianti con il perio-polishing garantisce in 8 casi su 10 la completa guarigione della patologia (12) per tasche non superiori a 5 mm. Nel caso non ci fosse tartaro sul titanio ma la perimplantite fosse indotta da placca, solo l utilizzo del perio-polishing è risultato sufficiente per la guarigione del sito attivo. La tecnica e la modalità di uso della glicina sono identiche a quelle utilizzate per le parodontiti, cioè tenendo l ugello rivolto verso la tasca con angolazione variabile da 60 a 30. Fig. 33 Sondaggio 5 mm Fig. 34 Posizionamento dell air-flow Fig. 35 Inizio erogazione Fig. 36 Erogazione sull impianto 21

22 USO DELLA GLICINA IN CHIRURGIA IN CHIRURGIA Per l uso della glicina in chirurgia abbiamo coinvolto il dottor R. Scaringi, che ha accettato di collaborare con noi. Abbiamo così potuto sperimentare l uso della polvere EMS Perio anche a cielo aperto. Fig. 37 Sondaggio Fig. 38 Scailing e root planing effettuato Fig. 39 Erogazione della glicina Fig. 40 Trattamento con Pref gel 22 Fig. 41 Riempimento osseo Fig. 42 Sutura

23 USO DELLA GLICINA IN CHIRURGIA NELLE PARODONTITI OLTRE I 5 MM Presentazione del caso*. Difetto a due pareti su 3.3 in paziente di sesso maschile di 44 anni sottoposto a trattamento di mantenimento parodontale. Intervento con incisione a spessore totale parasulculare eseteso all elemento prossimale e distale, il sondaggio preoperatorio era di 9 mm. Con mantenuta vitalità del dente e con mobilità di grado II; all apertura si evidenzia una marcata retrazione ossea coinvolgente la tasca vestibolare ed il setto interprossimale distale. Mesialmente il setto era mantenuto anche se la teca vestibolare era riassorbita per almeno 3 mm. Dopo scaling si è proceduto, per aumentare la detersione della radice esposta, all uso di glicina spray. Fig. 43 Inizio erogazione getto Fig. 44 Detersione, lo spray viene indirizzato anche sui tessuti Fig. 45 Particolare dell impianto e dei tessuti detersi * È disponibile il video dell intera presentazione Fig. 46 Inizio deposizione osso 23

24 USO DELLA GLICINA IN CHIRURGIA NELLE PERIMPLANTITI OLTRE I 5 MM Impianto su 4.4 con grave compromissione vestibolare, Impianto stabile, ma con suppurazione e fistola. Intervento con incisione a spessore totale parasulculare. Si procede alla rimozione del tessuto di granulazione e a detersione della superficie dell impianto e dei tessuti circostanti con spray di glicina: Apposizione di osso sintetico e sutura. Si è così scongiurata la perdita dell impianto e il possibile verificarsi di nuovi ascessi. Abbiamo, così, potuto recuperare un impianto compromesso tramite l uso di EMS Perio. BIBLIOGRAFIA 24 1) De Carli L. Biologia - dai quaderni diretti. Padova: Piccin Ed pg. 4, 5 2) Enciclopedia Rizzoli la Russe vol 17 pg. 242 (enciclopedia universale 1964) 3) Enciclopedia Rizzoli la Russe vol 1 pg. 402 (enciclopedia universale 1964) 4) Salute Alimentazione e Benessere RCS quotidiani Spa ) Petersilka GP, Bell M, Häberlin I, Mehl A, Hickel R, Flemming TF. In vitro evaluation of novel low abrasive air polishing powders. J Clin Period 2003;30:9-13 6) La fluoro profilassi position paper supplemento ad Prevenzione e assistenza Dentale Ed. Masson 2004;2 7) Wilkins EM. La pratica clinica dell igienista dentale. Padova: Piccin Ed pg ) Wilkins EM. La pratica clinica dell igienista dentale. Padova: Piccin Ed pg ) Genovesi A, Savina C, Nardi G. Manuale pratico per l igienista dentale. Firenze: Ed. SEE; pg ) Wilkins EM. La pratica clinica dell igienista dentale. Padova: Piccin Ed pg. 466, ) Genovesi A, Savina C, Nardi G. Manuale pratico per l igienista dentale. Firenze: Ed. SEE; pg ) Sarri S, Bontà G, Boldi M, Rossini M, Nardi G. Risultati dell utilizzo della glicina su impianti con sondaggio. Implantologia dentale e parodontologia 2006;14(4):