Storia Economica. Lezione 5 Michele Postigliola

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1 Storia Economica Lezione 5 Michele Postigliola michele.postigliola@uniroma1.it

2 La dinamica demografica nel XIX secolo Produzione e consumo dipendono dalla dimensione della popolazione, dalla sua composizione e dalla distribuzione per classi sociali (oltreché da altri fattori ovviamente) Crescita della popolazione europea tra 1600 e 1800: 0,42% annuo Crescita della popolazione europea tra 1800 e 1914: 0,93% annuo

3 In Inghilterra il tasso di crescita della popolazione accelerò intorno al 1740, prima di altri paesi europei L incremento della popolazione implicava disponibilità di manodopera da poter impiegare nell attività manifatturiera urbana e della campagna (putting out system)

4 La transizione demografica Prima del XVIII secolo l economia si trova nel regime malthusiano caratterizzato da elevata natalità e mortalità (rapporto tra popolazione e risorse si auto-equilibrava) (antico regime demografico) In tutta l Europa occidentale l incidenza del nubilato era alta e l età matrimoniale degli uomini era elevata a differenza del resto del mondo

5 Il nuovo livello demografico fu indotto dalle trasformazioni avvenute nel settore agricolo che rendevano disponibili maggiori risorse alterando il meccanismo malthusiano maggiori risorse e maggiore popolazione maggiore popolazione maggiori risorse

6 Confronti internazionali Dall Ottocento in poi la c.d. trappola Malthusiana smette di funzionare. Per la prima volta nella storia dell uomo un aumento della popolazione non mette in crisi la dotazione delle risorse disponibili (nei 2 secoli successivi la popolazione crebbe ininterrottamente) La popolazione mondiale dal 1800 al 1900 crebbe del 70% e in particolare l Europa fece registrare un aumento più che doppio.

7 Confronti internazionali Tra 1750 e 1900 la popolazione europea crebbe del 123% circa. Nel 1900 il 18% degli abitanti della terra era europeo Il peso demografico dell Asia (Cina esclusa) e dell Africa diminuirono Aumentò il peso demografico del continente americano anche per effetto dell emigrazione

8 All interno dell Europa La transizione demografica è avvenuta da Nord a Sud Tra 1800 e 1850 i paesi del Nord Europa compiono la rivoluzione demografica I paesi dell Europa mediterranea escono dalla trappola malthusiana dopo il 1850

9 Densità della popolazione per continente Aree Europa 18,7 26,6 40,1 Asia 13,7 17,7 21,3 Africa 3,0 3,1 4,0 Nord America 0,2 1,1 3,4 Centro e Sud America 1,0 1,2 3,4

10 L Italia demogafica Anni Popolazione (milioni) Incremento annuo per 1000 abitanti , ,9 2, ,2 2, ,1 10, ,3 5, ,2 7, , ,8 6, , ,5 6, ,7 6,6

11 Differenze regionali rilevanti Ancora nel secondo ottocento convivevano due differenti regimi demografici (anche se la crescita della popolazione era omogenea). Il nord completava la transizione demografica, il Sud presentava alti tassi di natalità e di mortalità. Flussi migratori interni molto consistenti (dal sud verso il nord).

12 Movimento della popolazione Italiana dal 1862 al 1911 Periodo Natalità Mortalità Incremento Naturale Migrazione Netta ,4 30,3 7,1 (0,3) ,9 29,6 7,3 (1,3) ,2 26,9 10,3 (2,8) ,2 23,7 10,5 (4,2) ,2 21,3 10,9 (4,1)

13 Nuovo modello demografico europeo Modello di antico regime o dell età preindustriale (media fecondità + alta mortalità) Nuovo modello (bassa fecondità e bassa mortalità) La mortalità declina prima della fecondità che poi si allinea. Aumento dell aspettativa di vita

14 La riduzione della mortalità avvenne per le migliorate condizioni igieniche pubbliche, la maggiore produzione agricola (miglioramento delle diete alimentari) e diminuzioni delle grandi epidemie (avanzamento delle conoscenze mediche) La mortalità rimase alta nel resto del mondo (soprattutto in Africa)

15 Demografia e tecnologia Miglioramento delle tecniche di produzione agricole. Maggiori risorse alimentari. Maggiore popolazione. Meccanismo di feedback Gli incrementi di produttività in agricoltura stimolano la crescita della popolazione che stimola gli incrementi di produttività nel settore primario (implicazione: si libera manodopera per l industria)

16 Incremento dell aspettativa di vita (50 anni nel primo 900) Rimaneva relativamente elevata la mortalità infantile Incremento dell aspettativa di vita delle coorti giovani e mediane della popolazione con incremento del tasso di fecondità Stretta correlazione (inversa) tra tassi di mortalità e livelli di benessere

17 Nelle prime fasi dello sviluppo la natalità aumenta Al progredire dello sviluppo la natalità diminuisce I comportamenti demografici dipendono comunque dalle condizioni socio-culturali

18 Conseguenze dello sviluppo demografico Ridistribuzione geografica della popolazione guidata dagli incrementi di reddito Ridistribuzione interna (migrazioni interne e urbanizzazione) Ridistribuzione esterna (grandi migrazioni internazionali)

19 L urbanizzazione Stimolata dall industrializzazione concentrata nei centri urbani Il fenomeno si è evoluto di pari passo con l industrializzazione Trasformazioni urbane (sistemi idraulici, gasdotti, sistema dei trasporti) e sociali (dibattito sul miglioramento delle condizioni di vita)

20 La migrazione In epoca pre-industriale i fattori politici e religiosi spingevano le popolazioni ad emigrare. I flussi erano però ridotti Nel XIX secolo (e più marcatamente dopo il 1850) si assiste al più grande movimento migratorio della popolazione guidato da ragioni economiche Movimenti verso le colonie del Nord America prima del XIX secolo

21 Le grandi migrazioni internazionali Tra 1820 e 1914 circa 50 milioni di persone lasciarono l Europa Le destinazioni prevalenti furono il Nord e Sud America Le innovazioni nel sistema dei trasporti agevolò i movimenti migratori

22 Effetti sulle economie di partenza e di arrivo Ridistribuzione della forza lavoro settoriale Incremento dell offerta di lavoro (paese d arrivo) Possibili effetti di sostituzione tra lavoratori nazionali ed immigrati Flussi monetari a favore del paese d origine (rimesse degli emigrati)

23 Emigrazione transoceanica dall Europa ( ) Paesi Totale Austria e Ungheria Francia Germania Italia Norvegia Portogallo Russia Spagna Svezia UK e Irlanda

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