Envelope technique nel trattamento delle recessioni gengivali

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Envelope technique nel trattamento delle recessioni gengivali"

Transcript

1 8 Envelope technique nel trattamento delle recessioni gengivali Anna Simonelli, Roberto Farina, Leonardo Trombelli Centro di Ricerca e Servizi per lo Studio delle Malattie Parodontali e Peri-Implantari, Università di Ferrara IT pagina 1 Risultati: I casi clinici illustrati mostrano come la ET sia una valida opzione per il trattamento di recessioni gengivali di classe I e II di Miller, grazie all ottimizzazione del risultato estetico e a un limitato disagio post-operatorio per il paziente. I dati derivanti dalla letteratura attualmente disponibile, inoltre, indicano che Clinica Odontoiatrica IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi Dipartimento di Tecnologie per la Salute Università degli Studi di Milano Centro di Ricerca per la Salute Orale Direttore: Prof. Roberto L. Weinstein Ricerca Traslazionale e Pratica Clinica Dal laboratorio alla clinica: quali biotecnologie l odontoiatra può realmente utilizzare nella pratica quotidiana? Relatori: Elena Cattaneo, Juan Carlos Izpisua, Eduardo Anitua, Marc L. Nevins, Francesco Carinci, Hendrik Terheyden, Enrico Gherlone, Raffaele Vinci la ET è caratterizzata da una predicibilità di risultato clinico, in termini di copertura radicolare, simile a quella di altre tecniche Total Face Approach (T.F.A.). Un moderno approccio diagnostico/terapeutico in implantologia ed ortognatodonzia Relatori: Giulio Preti, Roberto Brusati, Tiziano Testori, Aldo Bruno Giannì, Giovanna Perrotti, Mirko Raffaini, Renato Cocconi, Gaetano Calesini Presidente del Congresso: Prof. Roberto L. Weinstein Coordinatori Scientifici: Dott. Tiziano Testori - Prof. Massimo Del Fabbro Gennaio ATAHOTEL EXECUTIVE Via Don L. Sturzo 45, Milano M.V. Congressi S.p.a. Corso pre-congressuale Integrazione fra anatomia clinica e diagnostica per immagini Relatori: Tiziano Testori, Fabio Galli, Matteo Capelli, Francesco Zuffetti, Luca Fumagalli, Andrea Parenti, Matteo Deflorian, Ilaria Franchini, Gabriele Rosano, Silvio Taschieri, Alessandro Motroni, Alberto Zerbi Per ulteriori informazioni sul curriculum vitae dei relatori, sugli abstract delle relazioni e sulla rassegna stampa del Congresso consultare il sito Segreteria Organizzativa Via Marchesi 26 D Parma Tel Fax sara@mvcongressi.it - bilaminari convenzionali. Conclusioni: Quando vi sono le indicazioni all utilizzo di una tecnica bilaminare per il trattamento di recessioni singole o multiple di classe I e II di Miller, la ET dovrebbe essere considerata come la opzione chirurgica di prima scelta, provvisto che siano verificate le condizioni locali per la sua applicazione. Introduzione Con il termine recessione gengivale si identifica la dislocazione del margine gengivale apicalmente alla giunzione amelo-cementizia (CEJ) (1). La presenza di recessioni gengivali si associa a una ridotta efficacia del controllo di placca domiciliare (2), un aumento della suscettibilità alla carie radicolare (3), un aumentata sensibilità dentinale (4) e una insoddisfazione estetica del paziente (5). Inoltre, una ridotta dimensione apico-coronale del tessuto cheratinizzato, spesso associata alla recessione gengivale, influenza negativamente la prognosi dell elemento dentario (6). La copertura della quota di radice esposta e il ripristino di una adeguata quantità di tessuto cheratinizzato sono, pertanto, gli obiettivi primari delle diverse tecniche di chirurgia mucogengivale utilizzate nel trattamento delle recessioni gengivali (7-10). Tra gli approcci terapeutici ad oggi disponibili, la tecnica bilaminare descritta da Langer & Langer prevede il posizionamento di un innesto connettivale libero tra un lembo peduncolato avanzato coronalmente e un letto ricevente costituito dal periostio (11). La lamina propria, compresa nell innesto, è in grado di indurre la cheratinizzazione del lembo peduncolato sovrastante (12,13). Diversi studi clinici hanno riportato dati relativi all efficacia della tecnica bilaminare. In particolare, un incremento della quantità di tessuto cheratinizzato variabile da 0.6 mm a 3.6 mm è stato riportato da Jahnke et al. a distanza di 6 mesi dalla chirurgia (14), mentre un incremento da 2.1 mm a 3.2 mm è stato riportato da Müller et al. (15) a 12 mesi dalla chirurgia; un aumento della copertura radicolare variabile tra 2 mm e 6 mm è stato, infine, registrato a un follow-up di 4 anni da Langer & Langer (11). La percentuale di copertura radicolare riportata in letteratura per la tecnica bilaminare presenta un range variabile tra il 52% e il 97,4% (4,11,16-18). Tali risultati sono sovrapponibili o superiori a quelli riportati per altre tecniche chirurgiche, inclusi l innesto gengivale libero, il lembo avanzato coronalmente e la Rigenerazione Guidata dei Tessuti (GTR) (19). Inoltre, rispetto al convenzionale innesto gengivale libero, la tecnica bilaminare è caratterizzata da una minore invasività del prelievo, che consente di limitare il disagio postoperatorio per il paziente (4,20), e da una migliore integrazione dell innesto con i tessuti del sito ricevente, che riduce l incidenza di inestetismi dovuti a differenze di colorazione e spessore con i tessuti circostanti (20-25). Alle luce di queste considerazioni, la tecnica bilaminare rappresenta ad oggi uno degli approcci più efficaci e versatili della chirurgia plastica ricostruttiva. IT pagina 9

2 9 IT pagina 8 Negli ultimi anni sono state proposte numerose varianti della tecnica bilaminare originalmente descritta da Langer & Langer (11), differenti per disegno di lembo e modalità di prelievo connettivale (26). Alcune varianti che caratterizzano ciascuna procedura chirurgica, tuttavia, possono influenzare in modo determinante il risultato dell intervento. L estensione mesio-distale dell incisione può causare una perdita di attacco clinico nelle aree adiacenti a quella di interesse. Le incisioni di rilascio, quando utilizzate, possono guarire con cheloidi o antiestetiche cicatrici di colore bianco (22). La dissezione a spessore parziale del lembo peduncolato, eseguita per consentirne la mobilizzazione, provoca la temporanea interruzione della vascolarizzazione sopraperiostale, interferendo con la rivascolarizzazione dell innesto e influenzando negativamente l entità della copertura radicolare ottenuta (8,27). Nell esecuzione di una tecnica bilaminare, pertanto, l utilizzo di lembi peduncolati di dimensioni mesio-distali ridotte, la minimizzazione della dissezione a spessore parziale del lembo ed il ridotto utilizzo di incisioni verticali di rilascio appaiono elementi determinanti per ottimizzare il risultato finale dell intervento (4,28,29). Il lembo a busta associato a innesto sovra periostale (o envelope technique, ET) rivede i passaggi operativi della tecnica bilaminare alla luce dei moderni principi della chirurgia minimamente invasiva, essendo caratterizzato dall assenza di incisioni di rilascio e da una ridotta estensione del lembo peduncolato sia in senso mesio-distale che apico-coronale. La tecnica è stata descritta da Raetzke (4) per il trattamento di recessioni singole e successivamente rivisitata da Allen per il trattamento di recessioni multiple (20). Il presente lavoro si propone di descriverne in dettaglio le indicazioni e i passaggi operativi con il supporto di due casi clinici paradigmatici. sore adeguato di tessuto connettivo. La presenza di un frenulo aberrante con inserzione coronale in gengiva cheratinizzata, inoltre, richiede una correzione chirurgica che deve essere eseguita almeno 4-6 settimane prima dell intervento di chirurgia plastica ricostruttiva (28). Infine, laddove vi siano le condizioni cliniche che consentano di non ricorrere all utilizzo aggiuntivo di un innesto (ad esempio in aree che dispongono, in corrispondenza della recessione o dei siti adiacenti, di un quantitativo di gengiva cheratinizzata sufficiente al ricoprimento della recessione) (31-34), il solo lembo peduncolato deve rappresentare il trattamento di elezione. Rispetto alla ET, infatti, esso associa una minore morbidità post-operatoria (grazie all utilizzo di un solo sito chirurgico) a risultati clinici sovrapponibili in termini di copertura radicolare (22). Tecnica chirurgica Si riportano di seguito le fasi operative per l esecuzione della ET. Indagini pre-operatorie Al fine di verificare le condizioni anatomiche locali che consentono l applicazione della ET, devono essere effettuate le seguenti indagini pre-operatorie: - rilevazione dei parametri biometrici parodontali (profondità di sondaggio, livello di attacco clinico, profondità e ampiezza delle recessioni gengivali, quantità di tessuto cheratinizzato, presenza di lesioni interradicolari, mobilità ecc.) al fine di valutare la condizione parodontale del paziente, in genere, e degli elementi dentari inclusi nel lembo e di quelli adiacenti al sito donatore, nello specifico; - valutazione delle caratteristiche anatomiche del sito donatore, al fine di stabilire l altezza e la larghezza di tessuto connettivo prelevabile. Inoltre è consigliabile effettuare, previa somministrazione di anestetico locale, il bone sounding (sondaggio trans-gengivale) del sito donatore con una sonda parodontale per determinare lo spessore di tessuto connettivo prelevabile. IT pagina 10 Materiali e Metodi Definizione La ET prevede l esecuzione di un lembo a busta a spessore parziale privo di incisioni di rilascio verticali. L innesto di tessuto connettivo, generalmente ottenuto dallo spessore della fibromucosa palatina, viene posizionato tra un sottostante letto periostale e il sovrastante lembo a busta e immobilizzato con un numero limitato di suture. Indicazioni e controindicazioni La ET è indicata per il trattamento di recessioni singole o multiple adiacenti di classe I o II di Miller (30), in particolare localizzate in aree completamente prive di gengiva cheratinizzata e ad elevata valenza estetica. Le controindicazioni sistemiche all utilizzo della ET sono condivise con quelle della chirurgia parodontale genericamente intesa. A livello locale, l ET è controindicato nel trattamento di recessioni di III o IV classe di Miller (30), nelle aree che presentano tasche parodontali, o nei casi in cui il sito donatore non garantisca altezza e/o spes-

3 10 IT pagina 9 Procedure pre-operatorie Per ottimizzare l esito della chirurgia attraverso la preparazione iniziale, (i) il paziente deve essere motivato al fine di raggiungere un livello di controllo di placca domiciliare elevato, che deve essere mantenuto durante tutta la fase di maturazione del tessuto successiva alla rimozione delle suture; (ii) la fase chirurgica deve essere subordinata al raggiungimento mediante strumentazione non-chirurgica di un eccellente tono del tessuto e una minima infiammazione dei tessuti molli. Idealmente dovrebbero trascorrere almeno 3-4 settimane dalla strumentazione non-chirurgica prima di intervenire chirurgicamente. Procedure intra-operatorie L esecuzione dell anestesia deve essere minimamente traumatica e rispettosa dei tessuti molli dell area interessata dalla/e recessione/i: è opportuno pertanto evitare l anestesia transpapillare con infiltrazione locale di anestetico per prevenire il trauma fisico (penetrazione dell ago) e/o chimico (vasocostrizione locale prolungata) a livello dei tessuti gengivali. L esecuzione dell ET prevede un campo operativo di dimensioni ridotte e con visibilità limitata. È opportuno, quindi, l utilizzo di una strumentazione adeguata che garantisca un rendimento ottimale in tali condizioni di lavoro. Si consiglia pertanto: - esecuzione della tecnica chirurgica sotto il controllo di un sistema di ingrandimento (loop ingranditori o microscopio chirurgico); - utilizzo di strumenti (lame, scollaperiostio, suture) di dimensione adeguate al sito chirurgico. In corrispondenza del sito ricevente viene eseguita un incisione intrasulculare che include, nella sua estensione, tutte le recessioni per le quali è stato programmato un innesto di tessuto connettivo. I primi 2-3 mm di gengiva aderente in area vestibolare vengono elevati con uno scollaperiostio, lasciando intatte le papille interprossimali. Mantenendo gentilmente il tessuto gengivale in trazione, viene eseguita una dissezione a spessore parziale del lembo, estendendosi per almeno 6-8 mm lateralmente e apicalmente il margine gengivale e sottominando le papille interprossimali. L area sovraperiostale delimitata da tale dissezione a spessore parziale accoglierà l innesto e, pertanto, deve corrispondere alle dimensioni dell innesto che verrà prelevato. Una garza imbibita di soluzione fisiologica viene, infine, utilizzata per esercitare compressione sul lembo al fine di ottenere una adeguata emostasi durante il prelievo e il posizionamento dell innesto. Il prelievo di tessuto connettivo viene generalmente effettuato nello spessore della mucosa masticatoria palatina. L incisione viene eseguita nella regione compresa tra il versante distale del canino e il versante mesiale del primo molare, circa 4 mm apicalmente al margine gengivale (se le profondità di Fig. 1a - Recessioni gengivali di classe I di Miller a carico del primo (#4.4) e del secondo premolare mandibolare di destra (#4.5). La profondità della recessione e la quantità di tessuto cheratinizzato residuo sono 4 mm e 1 mm, rispettivamente, in corrispondenza di #4.4, e 3 mm e 2 mm, rispettivamente, in corrispondenza di #4.5. Fig. 1d - Alloggiamento dell innesto connettivale in corrispondenza del sito ricevente. Fig. 1b - Utilizzo di un bisturi oftalmico angolato per l esecuzione dell incisione intrasulculare dalla superficie mesio-vestibolare di #4.4 alla superficie disto-vestibolare di #4.5. Fig. 1e - Immobilizzazione dell innesto mediante suture (Vicryl 6/0; Johnson & Johnson, Neuchatel, Switzerland) a bretella ancorate al periostio e sospese ai premolari. sondaggio dell area di interesse sono uguali o inferiori a 3 mm); il tessuto connettivale viene, quindi, prelevato grazie ad un approfondimento delle incisione verso il rafe mediano del palato. Le dimensioni in senso mesiodistale dell innesto devono superare di 6 mm circa quelle della recessione, misurata all altezza della CEJ (35). In letteratura sono state descritte diverse tecniche di prelievo palatino (4,11,16,18,36). Il prelievo dovrebbe contenere nei suoi 3-5 mm più coronali una densa lamina propria: a tale scopo, il prelievo deve essere eseguito nell intero spessore della mucosa palatina e limitatamente ai suoi millimetri più coronali, in cui tessuto adiposo e ghiandolare sono scarsamente rappresentati. In alternativa, il tessuto connettivo può essere prelevato da altri siti donatori come, ad esempio, le selle edentule (4). Quando necessario, il tessuto prelevato può essere manipolato con una lama da bisturi al fine di ottenere caratteristiche, in termini di dimensioni e spessore, omogenee e congrue alle dimensioni del difetto da trattare e al letto periostale ricevente. L epitelio cheratinizzato presente sul prelievo deve essere rimosso con una lama da bisturi o con una fresa a grana fine montata su turbina in corrispondenza delle zone del prelievo che verranno sommerse dal lembo peduncolato, mentre può essere mantenuto nelle zone che rimarranno esposte dopo il posizionamento dell innesto (4,28). L innesto viene, infine, posizionato tra il letto periostale e il lembo a busta, orientato in modo da avere la lamina propria a diretto contatto con il periostio e la porzione con lo spessore di lamina propria più rappresentato in direzione coronale. La fase di sutura viene eseguita al fine di fissare l innesto connettivale al letto ricevente. La tecnica descritta da Raetzke non prevedeva, in realtà, questo passaggio: nella descrizione della tecnica originale, infatti, le dimensioni del lembo a busta, perfettamente corrispondenti al prelievo connettivale, e l azione compressiva dell impacco chirurgico, venivano ritenute sufficienti a garantire la stabilità dell innesto durante la fase di guarigione (4). Secondo quanto descritto da Allen, invece, l innesto connettivale deve essere assicurato nella sua sede definitiva mediante due punti a materassaio interno: un primo posizionato a un estremità del sito ricevente, in grado di consentire l alloggiamento del prelievo all interno della busta precedentemente creata e fissarlo al lembo primario; un secondo, posizionato all estremità opposta, in grado di stabilizzare ulteriormente l innesto all interno del sito ricevente (20). Se necessario, possono essere eseguite delle suture a bretella per stabilizzare ulteriormente l innesto. Al termine della fase di sutura, il posizionamento di un impacco chirurgico e una leggera compressione del sito ricevente possono contribuire ad ottenere l emostasi locale e favorire l intimo contatto tra l innesto ed il sottostante sito ricevente (4,28). Il sito donatore viene infine suturato con punti staccati ed eventualmente protetto con un impacco chirurgico (4,20). Procedure post-operatorie Al fine di ottimizzare la fase di guarigione sono consigliate le seguenti procedure: - astensione dalle manovre di igiene orale domiciliare: il paziente deve essere invitato ad astenersi dalle procedure di igiene orale nell area chirurgica per 4 settimane, per evitare qualsiasi interferenza meccanica che possa dislocare l innesto durante la sua fase di integrazione; - controllo chimico di placca, basato sull utilizzo domiciliare di un collutorio a base di clorexidina 0,12 % (2 volte al giorno per 4-6 settimane); - controllo professionale di placca: il paziente deve essere inserito in un programma di terapia parodontale di supporto, basato su richiami mensili di polishing sopragengivale fino a 6 mesi di distanza dalla chirurgia. Dopo 6 mesi, è consigliabile effettuare sedute di strumentazione professionale sopra e sotto-gengivale con frequenza personalizzata. Caso clinico paradigmatico: paziente 1. Indagini pre-operatorie: G.M., paziente di sesso femminile, 35 anni, sistematicamente sana si è presentata con recessioni gengivali di classe I di Miller a carico degli elementi (Fig. 1a). All esame obiettivo i tessuti gengivali apparivano rosei e tonici. Il rilevamento dei parametri biometrici evidenziava recessioni di 4 mm e 3 mm a carico di 4.4 e 4.5 rispettivamente, e l assenza di profondità di sondaggio uguali o superiori a 5 mm nell intera dentizione. Il quantitativo di gengiva cheratinizzata ammontava ad 1 mm e 2 mm in corrispondenza di 4.4 e 4.5, rispettivamente. Un intervento di ET è stato programmato, pertanto, per incrementare il tessuto cheratinizzato di 4.4 e 4.5 e ricoprire la quota di radice esposta dalle due recessioni. Fig. 1c - Prelievo di tessuto connettivale dalla fibromucosa del palato di destra con tecnica delle incisioni parallele. Fig. 1f - Controllo a distanza di due mesi dalla chirurgia. Procedure intraoperatorie: L incisione intrasulculare è stata estesa dal vestante mesiale di 4.4 al versante distale di 4.5 (Fig. 1b). La preparazione di un letto ricevente, eseguita con bisturi oftalmici angolati, ha previsto la creazione di un lembo a spessore parziale esteso fino a 5 mm mesialmente a 4.4 e distalmente a 4.5, e 10 mm in direzione apicale al margine gengivale. In corrispondenza dell area interprossimale la papilla è stata lasciata intatta e sottominata con la successiva creazione di un tunnel. Il prelievo dell innesto connettivale è stato effettuato nello spessore della mucosa palatina del primo quadrante, utilizzando la tecnica delle incisioni parallele (18). Una prima incisione, condotta 3 mm apicalmente al margine gengivale è stata estesa dalla superficie mesiale di 1.3 alla superficie mesiale di 1.6 con un orientamento perpendicolare al tavolato osseo sottostante. Una seconda incisione, parallela alla prima, bisellata rispetto al tavolato osseo sottostante, è stata eseguita a delimitare un quantitativo di tessuto sufficiente a ricoprire il difetto (Fig. 1c). Lo scollamento a spessore totale del tessuto connettivo e una terza incisione semilunare eseguita nella porzione più mediana del sito donatore hanno consentito di isolare l innesto. L innesto, di dimensioni pari a 15 mm in lunghezza e 7 mm in altezza, è stato posizionato a livello del sito ricevente (Fig. 1d) e fissato con due suture a bretella ancorate al periostio e sospese, poi, ai due premolari (Fig. 1e). Punti staccati sono stati utilizzati per garantire una chiusura per prima intenzione del sito donatore. IT pagina 11

4 IT pagina 10 Per la fase di sutura è stato utilizzato un polifilamento riassorbibile di diametro 6/0 (Vicryl 6/0, Johnson & Johnson, Neuchatel, Switzerland.). Una leggera compressione è stata, da ultimo, effettuata per garantire l emostasi. Alla rimozione delle suture la paziente ha riferito un utilizzo limitato della terapia analgesica prescritta (2 compresse di Synflex Forte 550mg nelle prime quarantotto ore post chirurgia) e nessun evento avverso. La paziente è stata, poi, motivata all utilizzo di adeguate metodiche di igiene orale domiciliare (tecnica di spazzolamento a rullo) e arruolata in un programma di richiami mensili per il controllo di placca sopragengivale. La valutazione clinica eseguita a 6 mesi dall intervento ha evidenziato una copertura radicolare completa di entrambe le recessioni trattate, con una quantitativi di gengiva cheratinizzata pari a 3 mm e 4 mm in corrispondenza di 4.4 e 4.5, rispettivamente (Fig. 1f). Un ottimo blending estetico dell innesto con i tessuti circostanti è apparso, inoltre, evidente. Caso clinico paradigmatico: paziente 2. Indagini pre-operatorie: M.S., paziente di sesso femminile, 16 anni, si è presentata con recessioni gengivali di classe II e I di Miller a carico di 3.1 e 4.1, rispettivamente (Fig. 2a). Le recessioni erano già state trattate precedentemente dall Odontoiatra curante mediante il posizionamento di un innesto gengivale libero. Alla prima visita, la profondità della recessione ammontava a 5 mm in corrispondenza di 3.1 e 2 mm in corrispondenza di 4.1. Il tessuto gengivale circostante il primo elemento si presentava infiammato e caratterizzato da uno scarso quantitativo di gengiva cheratinizzata (1 mm circa). Nessuna controindicazione sistemica o locale al trattamento chirurgico delle recessioni gengivali è stata rilevata durante la raccolta dell anamnesi e l esame obiettivo. Al fine di ricoprire la quota di radice esposta dalle recessioni e incrementare, consensualmente, il quantitativo di gengiva cheratinizzata, è stato programmato un intervento di ET nell area Procedure intraoperatorie: La fase chirurgica è stata preceduta dalla detersione del difetto effettuata unicamente con l utilizzo di strumenti meccanici (Fig. 2b). Un incisione intrasulculare è stata eseguita estendendosi dalla superficie distale di 3.1 alla superficie distale di 4.1 (Fig. 2c). La dissezione a spessore parziale del lembo, eseguita con un bisturi oftalmico, è stata estesa di circa 7-8 mm in senso apicale e di 6 mm in senso mesio-distale avendo cura, in sede interprossimale, di creare un tunnel al di sotto della papilla (Fig. 2d). Il letto ricevente è stato ricoperto con una garza imbibita di soluzione fisiologica per il tempo necessario al prelievo dell innesto. Mediante l applicazione della tecnica a incisioni parallele (18), è stato prelevato dal versante palatino sinistro un innesto connettivale di 15 mm di lunghezza e 6 mm di altezza circa. La sutura è stata eseguita con l utilizzo di un filo riassorbibile di calibro 6/0 (Vicryl 6/0, Johnson & Johnson, Neuchatel, Switzerland). La tecnica di prelievo utilizzata ha consentito di ottenere la chiusura per prima intenzione del sito donatore mediante suture interrotte. L innesto connettivale è stato, infine, posizionato sulla superficie radicolare e fissato tramite due suture a bretella verticali ancorate al lembo peduncolato e sospese agli incisivi (Fig. 2e). Al termine dell intervento è stata eseguita una leggera compressione del sito ricevente con una garza imbibita di soluzione fisiologica. Alla rimozione dei punti di sutura a distanza di 15 giorni dalla chirurgia, nessuna complicanza post-operatoria è stata riferita dalla paziente; una copertura analgesica con Sinflex Forte 550 mg limitata alle prime quarantotto ore post operatorie è risultata sufficiente al controllo del dolore. Sono stati eseguiti follow-up mensili associati a un controllo di placca sopragengivale professionale e, a distanza di 6 mesi dall intervento, è stato possibile osservare la ricopertura completa della superficie radicolare precedentemente esposta in corrispondenza di 3.1 e 4.1. Un incremento di 4 mm circa di gengiva cheratinizzata è stato, inoltre, riscontrato in corrispondenza di 3.1 (Fig. 2f). Al controllo a 6 mesi, tuttavia, la maturazione dei tessuti è sembrata ancora incompleta a causa del suo aspetto in parte cheloideo e in parte ancora granuleggiante. Discussione Il presente lavoro illustra il razionale biologico e clinico, nonché la sequenza operativa 11 per l esecuzione della ET nel trattamento di recessioni gengivali singole o multiple. La tecnica chirurgica, indicata per il trattamento di recessioni di classe I e II di Miller, prevede la preparazione di un sito ricevente mediante l esecuzione di un lembo peduncolato a busta di dimensioni mesiodistali e apico-coronali limitate e il posizionamento di un innesto di tessuto connettivale nello spazio delimitato dal lembo e il sottostante periostio. Dental Implant Specialty Company Via Mazzini, 43/b Pusiano CO - Tel info@megagenitalia.it - IT pagina 12 PBBBBM_210x297_ImplantTribune_10_InfinitoGamma@1.indd 1 19/10/

5 12 IT pagina 11 I casi clinici paradigmatici descritti nel presente lavoro illustrano l applicazione della tecnica chirurgica per l ottenimento di un aumento di tessuto cheratinizzato e della copertura radicolare in due casi di recessioni multiple adiacenti. Differenti studi condotti hanno valutato il processo di guarigione, in generale, e la rivascolarizzazione, in particolare, di un innesto connettivale posizionato a copertura di una o più superfici radicolari esposte (37-39). Durante le prime giornate post-chirurgia non risultano evidenti anastomosi vascolari all interno dell innesto che è, pertanto, isolato all interno dell essudato postoperatorio (37). Nuove strutture vascolari provenienti dal legamento parodontale, dal periostio e dalla superficie interna del lembo peduncolato si possono osservare a distanza di circa quattro giorni dalla chirurgia per diventare, poi, estremamente più dense alla fine della prima settimana (37). Al completamento della seconda settimana, il plesso vascolare che alimenta l innesto subisce un decremento, assumendo così una conformazione caratterizzata da un plesso vascolare sottoepiteliale con numerose digitazioni rivolte a papille connettivali e creste epiteliali. Oltre tale periodo, il network vascolare subisce variazioni morfologiche piuttosto limitate (37). Diversi aspetti tecnici della ET sono determinanti nel favorire un ottimale processo di rivascolarizzazione dell innesto connettivale. Generalmente, un intervento di chirurgia mucogengivale effettuato con un approccio microchirurgico consente di eseguire una manipolazione gentile dei tessuti, rispettando le strutture vascolari implicate nella rivascolarizzazione dell innesto e garantendo così un riscontro positivo in termini di risultati clinici. Studi recenti hanno dimostrato chiaramente come un approccio microchirurgico, confrontato con un approccio convenzionale, sia in grado di migliorare la percentuale di copertura radicolare ottenibile dall utilizzo di procedure bilaminari (40). Nella ET la minimizzazione delle dimensioni del letto ricevente e l azione compressiva garantita dalle suture consentono di ottenere, già dall immediato post-operatorio, un intimo adattamento dell innesto ai tessuti del sito ricevente. La ridotta dimensione delle interfacce lembo-innesto e innesto-letto periostale e la conseguente duplice fonte di apporto ematico, sono i responsabili dell ottima guarigione dell innesto e dell elevata predicibilità di risultato anche in difetti con elevata profondità di recessione (4,11,16). L assenza di incisioni di rilascio verticali, infine, consente di preservare l apporto ematico proveniente dalle papille e dai tessuti limitrofi e quindi di garantire, con maggiori probabilità, la sopravvivenza dell innesto stesso (20,27). La semplificazione dei passaggi operativi rispetto alle tecniche bilaminari tradizionali, inoltre, consente di ridurre il tempo di esecuzione, che è strettamente correlato all incidenza e Fig. 2a - Aspetto pre-operatorio delle recessioni gengivali a carico dell incisivo centrale mandibolare di sinistra (#3.1) e di destra (#4.1). #3.1 presenta una recessione di classe II di Miller caratterizzata da una profondità di 5 mm e 1 mm di tessuto cheratinizzato residuo, mentre #4.1 presenta una recessione di classe I di Miller caratterizzata da una profondità di 2 mm e 3 mm di tessuto cheratinizzato residuo. Fig. 2c - Incisione intrasulculare estesa dalla superficie disto-vestibolare di #3.1 alla superficie disto-vestibolare di #4.1. Fig. 2e - Immobilizzazione dell innesto con suture a bretella eseguite con polifilamento sintetico riassorbibile (Vicryl 6/0; Johnson & Johnson, Neuchatel, Switzerland). alla severità delle complicanze post-operatorie (41). Al vantaggio sopra menzionato va aggiunta la ridotta invasività chirurgica in corrispondenza del sito ricevente, tale da non necessitare, a volte, alcuna forma di sutura, nonché un buon blending estetico dell innesto con i tessuti circostanti. Alla luce dei dati riportati in letteratura, l ET risulta essere una delle procedure maggiormente predicibili in termini di copertura radicolare. Una valutazione eseguita da Allen et Fig. 2b - Debridement sopra-gengivale pre-operatorio eseguito con strumenti meccanici. Fig. 2d - Dissezione a spessore parziale del lembo, mantenendo l integrità della papilla interprossimale # Tale tipo di preparazione del sito ricevente consente di creare un tunnel attraverso il quale verrà fatto scivolare l innesto durante il suo posizionamento, contribuendo alla sua immobilizzazione durante e dopo la fase di sutura. Fig. 2f - Valutazione a distanza di sei mesi dalla chirurgia. al. a un tempo di osservazione compreso tra 6 mesi e 4 anni post-chirurgia ha riportato una copertura radicolare completa nel 61% dei siti sottoposti a trattamento con ET per difetti di recessione di classe I e II di Miller (30). I siti con copertura radicolare incompleta presentavano una copertura variabile tra il 20% e il 75%, con una copertura media finale di 84% (20,28). Altri Autori (4,8,14,16,18,42) hanno riportato una percentuale di copertura radicolare media variabile dal 42% (4) al 90% (8). Come sottolineato da diversi Autori, inoltre, l ET consente di ottenere un incremento del quantitativo di tessuto cheratinizzato significativamente maggiore rispetto alle altre procedure di chirurgia muco gengivale (43-45) quali GTR e lembi peduncolati. Un importante incremento dello spessore del tessuto gengivale dopo ET risulta essere, altresì, apprezzabile: un maggiore spessore dei tessuti gengivali si traduce in una maggiore resistenza a insulti meccanici e quindi in una minore probabilità di incorrere in recidive del difetto (41,46). In conclusione, qualora recessioni gengivali singole o multiple di Classe I e II di Miller in aree con elevata valenza estetica presentino le indicazioni al trattamento con una tecnica bilaminare, la ET dovrebbe essere considerata la procedura di prima scelta, provvisto che le condizioni anatomiche locali ne consentano l applicazione. La bibliografia è disponibile presso l Editore.

condizioni ideali per ottenere ricopertura radicolare completa non sono presenti. Questa linea,

condizioni ideali per ottenere ricopertura radicolare completa non sono presenti. Questa linea, Curriculum Prof. Giovanni Zucchelli Professore Associato di Parodontologia all Università di Bologna Socio Attivo della Società Italiana di Parodontologia, membro dell European Federation of Pariodontology

Dettagli

04-05-06 Febbraio 2013. Data edizione successiva: data in programmazione.

04-05-06 Febbraio 2013. Data edizione successiva: data in programmazione. 1 CORSO INTENSIVO SU RIUNITO E SU TESSUTI DI ANIMALE DI CHIRURGIA PARODONTALE MUCOGENGIVALE DEGLI INNESTI E DELLE RECESSIONI CON CONTROLLI AL MICROSCOPIO OPERATORIO CORSO COMPLETO (PARTE A + PARTE B):

Dettagli

DESCRIZIONE DEL METODO DIDATTICO

DESCRIZIONE DEL METODO DIDATTICO DESCRIZIONE DEL METODO DIDATTICO ESEMPIO DI SEQUENZE DI PREPARAZIONE DI LETTI RECETTORI PER INNESTI DI EPITELIO ESEGUITE SU TESSUTI DAI PARTECIPANTI AL CORSO CON LA GUIDA CONTINUA DEL DOCENTE: I TESTI

Dettagli

Gestione dei tessuti molli in seconda fase chirurgica: roll flap

Gestione dei tessuti molli in seconda fase chirurgica: roll flap Gestione dei tessuti molli in seconda fase chirurgica: roll flap Dr. Salvatore Belcastro, Dr. Fulvio Floridi, Dr. Leonardo Palazzo, Dr. Mario Guerra Servizio di Odontoiatria, Ospedale Civile di Gubbio

Dettagli

PROGRAMMA. Obiettivo del Corso è quello di dare ai partecipanti delle linee guida per:

PROGRAMMA. Obiettivo del Corso è quello di dare ai partecipanti delle linee guida per: Obiettivo del Corso è quello di dare ai partecipanti delle linee guida per: raccogliere i dati clinici e integrarli in modelli prognostici per il paziente e per ogni singolo dente; identificare i problemi

Dettagli

Chirurgia Plastica Parodontale e Rigenerativa su denti e impianti

Chirurgia Plastica Parodontale e Rigenerativa su denti e impianti percorso formativo con Live Surgery Chirurgia Plastica Parodontale e Rigenerativa su denti e impianti Dr. Francesco Cairo Febbraio - Maggio 2015 Centro Medico Vesalio Padova Evento accreditato E.C.M. 50

Dettagli

Gli impianti zigomatici nella terapia delle gravi atrofie dei mascellari

Gli impianti zigomatici nella terapia delle gravi atrofie dei mascellari Gli impianti zigomatici nella terapia delle gravi atrofie dei mascellari Dott. Andrea Tedesco Specialista in Chirurgia Odontostomatologica Responsabile dell U.O. Trattamento delle gravi atrofie mascellari

Dettagli

CORSO TEORICO-PRATICO DI CHIRURGIA PARODONTALE LA RICOSTRUZIONE DEI TESSUTI PARODONTALI E PERI-IMPLANTARI

CORSO TEORICO-PRATICO DI CHIRURGIA PARODONTALE LA RICOSTRUZIONE DEI TESSUTI PARODONTALI E PERI-IMPLANTARI Società Italiana di Aggiornamento Odontoiatrico Gennaio-Giugno Duemilatredici CORSO TEORICO-PRATICO DI CHIRURGIA PARODONTALE LA RICOSTRUZIONE DEI TESSUTI PARODONTALI E PERI-IMPLANTARI Prof. Massimo de

Dettagli

Una nuova forma implantare per ottimizzare il risultato estetico

Una nuova forma implantare per ottimizzare il risultato estetico Una nuova forma implantare per ottimizzare il risultato estetico L implantologia dentale osteointegrata è diventata in questo ultimo ventennio discriminante nella formulazione del Piano di Trattamento

Dettagli

CORSO TEORICO-PRATICO MODULARE PARODONTOLOGIA ACCREDITATO ECM DOTT. MARCO CLEMENTINI

CORSO TEORICO-PRATICO MODULARE PARODONTOLOGIA ACCREDITATO ECM DOTT. MARCO CLEMENTINI CORSO TEORICO-PRATICO MODULARE PARODONTOLOGIA ACCREDITATO ECM DOTT. MARCO CLEMENTINI INFORMAZIONI GENERALI MARCO CLEMENTINI Laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso Università Cattolica Sacro

Dettagli

Novità. Il carico immediato in implantologia.

Novità. Il carico immediato in implantologia. Novità. Il carico immediato in implantologia. FAQ Che cosa è il carico immediato? Come è possibile rimettere i denti in prima seduta sugli impianti endoossei? Che possibilità dà al paziente il carico immediato?

Dettagli

I principi parodontali fondamentali per il protesista

I principi parodontali fondamentali per il protesista I principi parodontali fondamentali per il protesista Relatore Dott. Roberto Pontoriero Controrelatore Dott. Attilio Bedendo La relazione descrive i principi parodontali che sono alla base del posizionamento

Dettagli

CASE REPORT. Dr. Davide Riccardo MOIRAGHI Libero professionista in Milano. Dr. Luca Alberto MANFREDDA Libero professionista in Trecate (Novara)

CASE REPORT. Dr. Davide Riccardo MOIRAGHI Libero professionista in Milano. Dr. Luca Alberto MANFREDDA Libero professionista in Trecate (Novara) CASE REPORT Gestione di un elemento dentale fratturato e sua sostituzione con un impianto post-estrattivo a carico immediato in una zona ad alta valenza estetica. Dr. Davide Riccardo MOIRAGHI Libero professionista

Dettagli

La ricostruzione dei tessuti Parodontali e Peri-implantari

La ricostruzione dei tessuti Parodontali e Peri-implantari Società Italiana di Aggiornamento Odontoiatrico Febbraio-Luglio Duemilaquattordici Corso teorico-pratico di chirurgia Parodontale La ricostruzione dei tessuti Parodontali e Peri-implantari Prof. Massimo

Dettagli

Riabilitazioni implanto-protesiche a carico immediato - Parte II -

Riabilitazioni implanto-protesiche a carico immediato - Parte II - Riabilitazioni implanto-protesiche a carico immediato - Parte II - Ramon Cuadros Cruz Nella seconda parte di questo articolo proseguiamo nella descrizione di casi clinici, che dimostrano come questo sistema

Dettagli

CORSO PRATICO INTENSIVO DI CHIRURGIA PARODONTALE DEI LEMBI E DELLA RIGENERAZIONE GUIDATA

CORSO PRATICO INTENSIVO DI CHIRURGIA PARODONTALE DEI LEMBI E DELLA RIGENERAZIONE GUIDATA 1 CORSO PRATICO INTENSIVO DI CHIRURGIA PARODONTALE DEI LEMBI E DELLA RIGENERAZIONE GUIDATA CORSO COMPLETO (PARTE A + PARTE B): 30 CREDITI ECM PARTE A: 15 CREDITI ECM PARTE B: 15 CREDITI ECM Il corso inizia

Dettagli

Risultati. Discussione

Risultati. Discussione Negli ultimi 8 anni nel nostro dipartimento abbiamo trattato circa 200 schisi del mascellare con il metodo tradizionale già descritto nei precedenti articoli. Dal 1966 abbiamo seguito la teoria di Skoog,

Dettagli

dalla perdita alla riconquista

dalla perdita alla riconquista dalla perdita alla riconquista dei denti naturali TRAMITE L IMPLANTOLOGIA COME SI SVOLGE IL TRATTAMENTO E POSIZIONAMENTO DEGLI IMPIANTI? L INTERVENTO E DOLOROSO? L intervento si esegue in regime ambulatoriale

Dettagli

Implantologia Dentale Osteointegrata

Implantologia Dentale Osteointegrata Implantologia Dentale Osteointegrata Dott.Guido Gandini Odontoiatra Via Zuretti,47/B 20125 Milano Via S.Martino,22 20035 Lissone Cell.+393920472663 Email guido.gandini@fastwebnet.it Che cosa si intende

Dettagli

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE www.modilite.info MODILITE In Italia la patologia nodulare tiroidea è piuttosto frequente ed è spesso asintomatica. Circa l 80% dei noduli tiroidei sono benigni

Dettagli

Riabilitazione implanto-protesica di un arcata mascellare mediante tecnologia Atlantis

Riabilitazione implanto-protesica di un arcata mascellare mediante tecnologia Atlantis Riabilitazione implanto-protesica di un arcata mascellare mediante tecnologia Atlantis Andrea Tedesco*, Leonardo Franchini** Introduzione La paziente M. G. di anni 70, fumatrice, senza alcuna patologia

Dettagli

CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN CHIRURGIA ODONTOSTOMATOLOGICA INTEGRATA

CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN CHIRURGIA ODONTOSTOMATOLOGICA INTEGRATA IRCCS ISTITUTO ORTOPEDICO GALEAZZI In collaborazione con DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMEDICHE, CHIRURGICHE E ODONTOIATRICHE CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN CHIRURGIA ODONTOSTOMATOLOGICA INTEGRATA Le procedure

Dettagli

LA CHIAVE DEL SUCCESSO IN IMPLANTOLOGIA:

LA CHIAVE DEL SUCCESSO IN IMPLANTOLOGIA: CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN IMPLANTOLOGIA 2016 LA CHIAVE DEL SUCCESSO IN IMPLANTOLOGIA: semplificazione e ottimizzazione delle procedure chirurgiche e protesiche. Presidente: Prof. Roberto Lodovico WEINSTEIN

Dettagli

Casi clinici di: Caso clinico 1.

Casi clinici di: Caso clinico 1. Casi clinici di: Protesi totale superiore: il paziente ha perduto tutti i denti della arcata superiore, e vuole sostituirli semplicemente con una estetica dentiera removibile, e Situazione C2: il paziente

Dettagli

UN SOLIDO ANCORAGGIO PER I DENTI

UN SOLIDO ANCORAGGIO PER I DENTI UN SOLIDO ANCORAGGIO PER I DENTI S traumann E mdogain per la rigenerazione parodontale Informazioni per i pazienti Parodontite Malattia di molti adulti Che cos è la parodontite? Fate attenzione in caso

Dettagli

Data del corso: 03-04-05 Giugno 2013. Data edizione successiva: data in programmazione.

Data del corso: 03-04-05 Giugno 2013. Data edizione successiva: data in programmazione. 1 CORSO DI CHIRURGIA ORALE, ESTRATTIVA, COMUNICAZIONI OROSINUSALI E RIGENERAZIONE OSSEA CORSO COMPLETO (PARTE A + PARTE B): 30 CREDITI ECM PARTE A (Codice Ministeriale 539-): 15 CREDITI ECM PARTE B (Codice

Dettagli

Chirurgia Plastica Parodontale e Rigenerativa su denti e impianti. Dr. Francesco Cairo

Chirurgia Plastica Parodontale e Rigenerativa su denti e impianti. Dr. Francesco Cairo Chirurgia Plastica Parodontale e Rigenerativa su denti e impianti Percorso formativo teorico-pratico 2 a edizione Dr. Francesco Cairo 50 CREDITI Settembre - Dicembre 2016 PADOVA - Centro Medico Vesalio

Dettagli

Sostituzione di una corona incongrua senza intervento parodontale

Sostituzione di una corona incongrua senza intervento parodontale Indice Prefazione Premessa Teamwork Studio clinico dei casi Documentazione n. 1 Documentazione n. 2 Documentazione n. 3 Documentazione n. 4 Documentazione n. 5 Documentazione n. 6 Documentazione n. 7 Documentazione

Dettagli

CASI CLINICI. situazioni di grave atrofia ossea usando tecniche chirurgiche che sfruttano l anatomia

CASI CLINICI. situazioni di grave atrofia ossea usando tecniche chirurgiche che sfruttano l anatomia 73 CASI CLINICI Sono stati scelti tre casi clinici di riabilitazione impianto protesica postestrattiva. Due casi sono esempi didattici per dimostrare come spesso sia possibile risolvere situazioni di grave

Dettagli

Gengiva infiammata E adesso? Informazioni per il paziente Aumento di gengiva cheratinizzata

Gengiva infiammata E adesso? Informazioni per il paziente Aumento di gengiva cheratinizzata Gengiva infiammata E adesso? Informazioni per il paziente Aumento di gengiva cheratinizzata Cosa succede se non c é abbastanza gengiva cheratinizzata? Se non c é abbastanza gengiva cheratinizzata (il tessuto

Dettagli

DOTT. PAOLO TRISI. Corso teorico-pratico Sassari 16 17 18 Aprile 2015

DOTT. PAOLO TRISI. Corso teorico-pratico Sassari 16 17 18 Aprile 2015 Corso teorico-pratico Sassari 16 17 18 Aprile 2015 Mario Pala & Edierre Implant System S.p.A Organizzano DOTT. PAOLO TRISI IMPLANTOLOGIA CONSAPEVOLE. Capire cosa facciamo e perchè? In terza giornata la

Dettagli

05.2013- ANNO 10-N.16 IL BOLLETTINO DEL SISTEMA IMPLANTARE LEONE. L efficienza semplicità. della

05.2013- ANNO 10-N.16 IL BOLLETTINO DEL SISTEMA IMPLANTARE LEONE. L efficienza semplicità. della 05.2013- ANNO 10-N.16 IL BOLLETTINO DEL SISTEMA IMPLANTARE LEONE L efficienza semplicità della Utilizzo di impianti Max Stability nel trattamento implanto-protesico a carico immediato di edentulia intercalata

Dettagli

Dr. Monica PENTENERO Università di Torino - Dipartimento di Oncologia Unità di Medicina ed Oncologia Orale

Dr. Monica PENTENERO Università di Torino - Dipartimento di Oncologia Unità di Medicina ed Oncologia Orale Dr. Monica PENTENERO Università di Torino - Dipartimento di Oncologia Unità di Medicina ed Oncologia Orale Clinica Odontostomatologica Scuola di Specializzazione in Chirurgia Orale Master in Medicina Orale

Dettagli

Parodontologia & Protesi Una meravigliosa opportunità per conservare i denti

Parodontologia & Protesi Una meravigliosa opportunità per conservare i denti Corso Teorico Pratico 2012 Parodontologia & Protesi Una meravigliosa opportunità per conservare i denti Dr. Alberto Fonzar Crediti Formativi (ECM) richiesti CORSO ANNUALE PER ODONTOIATRI Consigliata la

Dettagli

La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA

La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA Vuillermin Giuliana Berti Pierluigi Ippolito Rita Azienda USL Regione Valle d Aosta Analisi del contesto L Azienda USL della

Dettagli

ISTRUZIONI PER UNA CORRETTA IGIENE ORALE

ISTRUZIONI PER UNA CORRETTA IGIENE ORALE ISTRUZIONI PER UNA CORRETTA IGIENE ORALE Una corretta igiene orale è fondamentale per mantenere nel tempo i propri denti e le proprie gengive sane. I nemici principali della salute orale sono i batteri,

Dettagli

Retrattori ottici e illuminati per mastoplastica additiva e ricostruttiva GYN 51 1.0 07/2015-IT

Retrattori ottici e illuminati per mastoplastica additiva e ricostruttiva GYN 51 1.0 07/2015-IT Retrattori ottici e illuminati per mastoplastica additiva e ricostruttiva GYN 51 1.0 07/2015-IT Retrattori ottici e illuminati per mastoplastica additiva e ricostruttiva Premessa I moderni strumentari

Dettagli

CORSO TEORICO-PRATICO DI CHIRURGIA PARODONTALE LA RICOSTRUZIONE DEI TESSUTI PARODONTALI E PERI-IMPLANTARI

CORSO TEORICO-PRATICO DI CHIRURGIA PARODONTALE LA RICOSTRUZIONE DEI TESSUTI PARODONTALI E PERI-IMPLANTARI Società Italiana di Aggiornamento Odontoiatrico Marzo-Settembre Duemilaquindici CORSO TEORICO-PRATICO DI CHIRURGIA PARODONTALE LA RICOSTRUZIONE DEI TESSUTI PARODONTALI E PERI-IMPLANTARI Prof. Massimo de

Dettagli

Gestione dei tessuti nella riabilitazione implantoprotesica in zona estetica

Gestione dei tessuti nella riabilitazione implantoprotesica in zona estetica Gestione dei tessuti nella riabilitazione implantoprotesica in zona estetica Dott.ssa Irene Frezzato, Dott. Alberto Frezzato Liberi professionisti a Rovigo Parole chiave corona singola, fase unica, follow

Dettagli

Quick Up. Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi

Quick Up. Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi Un kit per tutte le esigenze di cementazione In molti casi, la tenuta delle protesi totali è insoddisfacente.

Dettagli

CORSO PRATICO INTENSIVO SU RIUNITO, SU TESSUTI E SU RADIOGRAFICO DI IMPLANTOLOGIA LIVELLO I NELLE EDENTULIE PARZIALI E CON IL BYPASS DEL CANALE

CORSO PRATICO INTENSIVO SU RIUNITO, SU TESSUTI E SU RADIOGRAFICO DI IMPLANTOLOGIA LIVELLO I NELLE EDENTULIE PARZIALI E CON IL BYPASS DEL CANALE 1 CORSO PRATICO INTENSIVO SU RIUNITO, SU TESSUTI E SU RADIOGRAFICO DI IMPLANTOLOGIA LIVELLO I NELLE EDENTULIE PARZIALI E CON IL BYPASS DEL CANALE CORSO COMPLETO (PARTE A + PARTE B): 30 CREDITI ECM PARTE

Dettagli

Protesi Completa Superiore e Overdenture su impianti nel Mascellare Inferiore. Case Report.

Protesi Completa Superiore e Overdenture su impianti nel Mascellare Inferiore. Case Report. Protesi Completa Superiore e Overdenture su impianti nel Mascellare Inferiore. Case Report. Dott. Riccardo Forchini Medico Chirurgo e Odontoiatra Professore a Contratto Università degli Studi di Sassari

Dettagli

HIUSURA DI DIASTEMI CON RESTAURI DIRETTI IN COMPOSITO. www.tokuyama.it

HIUSURA DI DIASTEMI CON RESTAURI DIRETTI IN COMPOSITO. www.tokuyama.it C HIUSURA DI DIASTEMI CON RESTAURI DIRETTI IN COMPOSITO CHIUSURA DI DIASTEMI CON RESTAURI DIRETTI IN COMPOSITO FIG. 1 Ampi diastemi a carico del settore frontale superiore FIG. 2 Diastemi degli elementi

Dettagli

foto 2.1 foto 2.2 Visione destra e sinistra dove si nota l abrasione e l eruzione da mancanza di antagonista di 3.6 e 4.6

foto 2.1 foto 2.2 Visione destra e sinistra dove si nota l abrasione e l eruzione da mancanza di antagonista di 3.6 e 4.6 Il Corso del Giovedì di Rimini: Piani di trattamento - Caso 2 Maschio, 57 anni, diabetico e iperteso, poca compliance, pensionato Presenza di edema, infiammazione e tartaro Il diastema non è peggiorato

Dettagli

La libertà di sorridere

La libertà di sorridere Impianti da vivere just smile La libertà di sorridere Il sorriso apre le porte, dà fiducia, a chi lo fa e a chi lo riceve, migliora le relazioni. Una dentatura sana è sinonimo di positività, di vitalità,

Dettagli

Dr. Francesco Cairo. Edizione 2015-2016 FIRENZE

Dr. Francesco Cairo. Edizione 2015-2016 FIRENZE Corso Annuale in Parodontologia Dr. Francesco Cairo Edizione 2015-2016 FIRENZE Corso Annuale in Parodontologia Dr. Francesco Cairo Presentazione del Corso L obiettivo del Corso è di fornire al clinico

Dettagli

ALLEGATO II Dispositivi di attacco

ALLEGATO II Dispositivi di attacco ALLEGATO II Dispositivi di attacco. : il testo compreso fra i precedenti simboli si riferisce all aggiornamento di Maggio 2011 Nel presente allegato sono riportate le possibili conformazioni dei dispositivi

Dettagli

Recessione gengivale E adesso? Informazioni per il paziente Copertura della recessione

Recessione gengivale E adesso? Informazioni per il paziente Copertura della recessione Recessione gengivale E adesso? Informazioni per il paziente Copertura della recessione Cosa succede se le recessioni gengivali non vengono trattate? Se le recessioni gengivali e le loro cause non vengono

Dettagli

Documentazione iconografica a cura del Dott. Mirko Paoli e dell Odt. Roberto Fabris

Documentazione iconografica a cura del Dott. Mirko Paoli e dell Odt. Roberto Fabris Documentazione iconografica a cura del Dott. Mirko Paoli e dell Odt. Roberto Fabris Il sistema protesico ZX 27 è un nuovo strumento che consente la realizzazione di protesi interamente fisse grazie all

Dettagli

Corso Annuale Teorico-Pratico di Implanto-Protesi

Corso Annuale Teorico-Pratico di Implanto-Protesi Lo studio Deodato organizza con il patrocinio Bari Fare per imparare.. a ben fare Corso Annuale Teorico-Pratico di Implanto-Protesi Imparare con la guida di un esperto dove il vero protagonista è il partecipante

Dettagli

Lo spazzolino adeguato per ogni esigenza specifica

Lo spazzolino adeguato per ogni esigenza specifica Lo spazzolino adeguato per ogni esigenza specifica Per una protezione quotidiana dalla carie accurata dei colletti dentali scoperti efficace ma delicata del margine gengivale Balsamo per le gengive Nuovo

Dettagli

RASSEGNA STAMPA martedì 9 dicembre 2014

RASSEGNA STAMPA martedì 9 dicembre 2014 RASSEGNA STAMPA martedì 9 dicembre 2014 02/12/2014 - TUMORE DEL SENO E DELLA TIROIDE, CONVEGNO GIOVEDÌ IN CHIESA Campobasso. Giovedì 4 dicembre alle 18 e 30 nella chiesa di S.Antonio Abate, a Campobasso,

Dettagli

M.F. EXTRUSION. Dott. Mauro Fadda

M.F. EXTRUSION. Dott. Mauro Fadda M.F. EXTRUSION Dott. Mauro Fadda M.F. EXTRUSION Estrusione ortodontica Attraverso l ortodonzia è possibile influenzare, in maniera positiva, tutti quei fattori che determinano il successo in protesi e

Dettagli

PROTOCOLLO CHIRURGICO PER ESPANSORI

PROTOCOLLO CHIRURGICO PER ESPANSORI E S P A N S O R I E O S T E O T O M I ESPANSORI BTLocK 4 mm Gli espansori sono dei dispositivi utili all implantologo per creare siti osteotomici di difficile realizzazione con le procedure chirurgiche

Dettagli

IMPLANTOLOGIA NEL SETTORE ESTETICO. GESTIONE PREDICIBILE NEI CASI SEMPLICI E COMPLESSI.

IMPLANTOLOGIA NEL SETTORE ESTETICO. GESTIONE PREDICIBILE NEI CASI SEMPLICI E COMPLESSI. Organizzatore: J&B S.r.l. U. Indirizzo: VIA PIEMONTE 12 Città: 87036 RENDE Telefono: 0984/837852 Fax: 0984/830987 Referente: Dott. DANIELE PERRELLI - WEB - www.jbprof.com info@jbprof.com Rif. Organizzatore

Dettagli

PERIO14 CORSO DI FORMAZIONE in PARODONTOLOGIA CLINICA. Corso di Approfondimento Teorico Pratico. Dr. Luca Landi

PERIO14 CORSO DI FORMAZIONE in PARODONTOLOGIA CLINICA. Corso di Approfondimento Teorico Pratico. Dr. Luca Landi PERIO14 CORSO DI FORMAZIONE in PARODONTOLOGIA CLINICA Corso di Approfondimento Teorico Pratico Dr. Luca Landi Roma 2014 Cosa si impara nel corso? - La diagnosi parodontale - Il piano di trattamento e la

Dettagli

Controindicazioni. Ponte convenzionale

Controindicazioni. Ponte convenzionale Che cos'è l'implantologia dentale L'implantologia dentale consiste nell'inserimento nell'osso mascellare o mandibolare (privo di uno o più denti naturali) di pilastri artificiali che, una volta integrati

Dettagli

Applicazioni. Capitolo 8

Applicazioni. Capitolo 8 capit 8 14-10-2005 14:38 Pagina 45 Come abbiamo visto, i mini impianti, nati con la finalità di conferire stabilità alle protesi mobili totali inferiori, grazie alla testa rotonda e alla loro praticità,

Dettagli

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non

Dettagli

+ + + + - + + + - - + + - - - + + - - +

+ + + + - + + + - - + + - - - + + - - + A R E A C A R D I O C H I RUR G I A Approccio morfo-funzionale al trattamento degli aneurismi dell aorta ascendente associati ad insufficienza valvolare aortica Figura 4 - Opzioni chirurgiche nel trattamento

Dettagli

Tricotomia pre-operatoria

Tricotomia pre-operatoria Tricotomia pre-operatoria Introduzione La corretta preparazione pre-operatoria della cute del paziente è uno degli elementi chiave nel controllo delle infezioni del sito chirurgico. La tricotomia, considerata

Dettagli

Chirurgia guidata: verifica della congruenza tra posizionamento virtuale e clinico

Chirurgia guidata: verifica della congruenza tra posizionamento virtuale e clinico Chirurgia guidata: verifica della congruenza tra posizionamento virtuale e clinico Case report Dott. Roberto Evangelista Libero professionista a San Giorgio a Liri (Fr) Parole chiave pianificazione 3D,

Dettagli

Bocca e Cuore ooklets

Bocca e Cuore ooklets Bocca e Cuore ooklets Una guida per i pazienti Booklets Per aiutare a migliorare qualità e sicurezza delle cure pubblichiamo una collana di guide ( ) con lo scopo di fornire ai pazienti ed ai loro famigliari

Dettagli

CORSO INTENSIVO SU RIUNITO E SU SIMULATORI DI ENDODONZIA E RADIOLOGIA SU DENTI PER TRASPARENZA E SU DENTI VERI

CORSO INTENSIVO SU RIUNITO E SU SIMULATORI DI ENDODONZIA E RADIOLOGIA SU DENTI PER TRASPARENZA E SU DENTI VERI 1 CORSO INTENSIVO SU RIUNITO E SU SIMULATORI DI ENDODONZIA E RADIOLOGIA SU DENTI PER TRASPARENZA E SU DENTI VERI CORSO COMPLETO (PARTE A + PARTE B): 30 CREDITI ECM PARTE A: 15 CREDITI ECM PARTE B: 15 CREDITI

Dettagli

IMPLA- 14 CORSO DI FORMAZIONE in CHIRURGIA IMPLANTARE. Corso di Approfondimento Teorico Pratico. Dr. Luca Landi Dr. Paolo Manicone

IMPLA- 14 CORSO DI FORMAZIONE in CHIRURGIA IMPLANTARE. Corso di Approfondimento Teorico Pratico. Dr. Luca Landi Dr. Paolo Manicone IMPLA- 14 CORSO DI FORMAZIONE in CHIRURGIA IMPLANTARE Corso di Approfondimento Teorico Pratico Dr. Luca Landi Dr. Paolo Manicone Roma 2014 Cosa si impara nel corso? - Conoscere i principi biologici dell

Dettagli

Luca Guarda Nardini LA CHIRURGIA DEI TUMORI CUTANEI DEL VOLTO E LA RICOSTRUZIONE MEDIANTE LEMBI DI VICINANZA

Luca Guarda Nardini LA CHIRURGIA DEI TUMORI CUTANEI DEL VOLTO E LA RICOSTRUZIONE MEDIANTE LEMBI DI VICINANZA Luca Guarda Nardini LA CHIRURGIA DEI TUMORI CUTANEI DEL VOLTO E LA RICOSTRUZIONE MEDIANTE LEMBI DI VICINANZA Scopo dello studio Revisione delle principali e più affidabili tecniche usate nella ricostruzione

Dettagli

ANATOMIA TOPOGRAFICA SPECIFICA DEGLI ELEMENTI DENTALI

ANATOMIA TOPOGRAFICA SPECIFICA DEGLI ELEMENTI DENTALI ANATOMIA TOPOGRAFICA SPECIFICA DEGLI ELEMENTI DENTALI 132 DENTI CANINI Topografia e nomenclatura degli elementi morfologici Vista linguale Apice della radice Vista vestibolare Radice Linea cervicale (o

Dettagli

Estetica in odontoiatria.

Estetica in odontoiatria. Estetica in odontoiatria. Il tema Estetica viene trattato nei seguenti 8 Files. 1)Introduzione all Estetica in Odontoiatria. 2)Nozioni cliniche di estetica del sorriso, utili al paziente. 3)Analisi del

Dettagli

Casa di Cura privata Villa Silvana - Aprilia U.O. Cure Palliative- Hospice

Casa di Cura privata Villa Silvana - Aprilia U.O. Cure Palliative- Hospice Casa di Cura privata Villa Silvana - Aprilia U.O. Cure Palliative- Hospice Responsabile Medico: Medici di Reparto: Caposala: Dott. Alberto SINISCALCHI Dott. Andrea LIGUORI Dott. Gian Paolo SPINELLI Sig.ra

Dettagli

Corso di Laurea in Igiene Dentale

Corso di Laurea in Igiene Dentale Corso di Laurea in Igiene Dentale Corso di Laurea in Igiene Dentale Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia: Prof. Massimo Clementi Presidente del Corso di Laurea: Prof. Enrico Felice Gherlone PRESENTAZIONE

Dettagli

05.2009- ANNO 6-N.8 IL BOLLETTINO DEL SISTEMA IMPLANTARE LEONE. L efficienza della semplicità

05.2009- ANNO 6-N.8 IL BOLLETTINO DEL SISTEMA IMPLANTARE LEONE. L efficienza della semplicità 05.2009- ANNO 6-N.8 IL BOLLETTINO DEL SISTEMA IMPLANTARE LEONE L efficienza della semplicità Approccio multidisciplinare nella sostituzione dell elemento dentale singolo in zona a valenza estetica Dott.ssa

Dettagli

Un dente mancante significa perdita di osso. Gli Impianti

Un dente mancante significa perdita di osso. Gli Impianti Un dente mancante significa perdita di osso Gli Impianti Un dente mancante si Perdere uno o più denti provoca un grande problema estetico, perdita di funzione masticatoria ed inabilità nel sottostare ad

Dettagli

Puros Blocchi per Alloinnesti

Puros Blocchi per Alloinnesti Rivoluzionare il concetto Puros Blocchi per Alloinnesti di innesto a blocco. Rigenerazione ossea di successo documentata Puros, Blocchi per Alloinnesti, Tecnica Chirurgica 1 Selezione del paziente: Accertare

Dettagli

Ernia discale cervicale. Trattamento mini-invasivo in Radiologia Interventistica:

Ernia discale cervicale. Trattamento mini-invasivo in Radiologia Interventistica: Ernia discale cervicale. Trattamento mini-invasivo in Radiologia Interventistica: la Nucleoplastica. Presso l U.O. di Radiologia Interventistica di Casa Sollievo della Sofferenza è stata avviata la Nucleoplastica

Dettagli

INFORMAZIONI SULL ASSISTENZA POST-IMPIANTO

INFORMAZIONI SULL ASSISTENZA POST-IMPIANTO INFORMAZIONI SULL ASSISTENZA POST-IMPIANTO IN COSA CONSISTE L ASSISTENZA POST-CHIRURGICA? Gli impianti Straumann rappresentano una soluzione moderna per la ricostruzione dentale, quando mancano uno o più

Dettagli

Tecnica SMART-LIFT per il rialzo del seno mascellare con approccio crestale. Leonardo Trombelli. Pasquale Minenna

Tecnica SMART-LIFT per il rialzo del seno mascellare con approccio crestale. Leonardo Trombelli. Pasquale Minenna Tecnica SMART-LIFT per il rialzo del seno mascellare con approccio crestale Leonardo Trombelli Pasquale Minenna PAROLE CHIAVE: maxillary sinus; sinus lift; crestal approach; minimally-invasive surgery.

Dettagli

APPROCCIO RADIOTERAPICO

APPROCCIO RADIOTERAPICO Unità operativa di Radioterapia Azienda Ospedaliera di Parma APPROCCIO RADIOTERAPICO Dott.ssa Dell Anna Cristina TUMORI PRIMITIVI DELLA PARETE TORACICA Sono tumori eterogenei che possono prendere origine

Dettagli

CORSO INTENSIVO SU RIUNITO E SU DENTI CON LESIONI CARIOSE ARTIFICIALI DI CONSERVATIVA LIVELLO I: RESTAURI DI I, V, II CLASSE

CORSO INTENSIVO SU RIUNITO E SU DENTI CON LESIONI CARIOSE ARTIFICIALI DI CONSERVATIVA LIVELLO I: RESTAURI DI I, V, II CLASSE 1 CORSO INTENSIVO SU RIUNITO E SU DENTI CON LESIONI CARIOSE ARTIFICIALI DI CONSERVATIVA LIVELLO I: RESTAURI DI I, V, II CLASSE CORSO COMPLETO (PARTE A + PARTE B): 30 CREDITI ECM PARTE A (Codice Ministeriale

Dettagli

guida pratica per la salute orale del paziente disabile

guida pratica per la salute orale del paziente disabile Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari U.O. di Odontostomatologia Direttore: Prof.ssa Pietrina Franca Lugliè guida pratica per la salute orale del paziente disabile A cura dell Igienista dentale

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP)

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) PREMESSA Il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance, per il seguito anche SMIVAP, è improntato all applicazione delle disposizioni

Dettagli

Regolamento AICP PER IL RICONOSCIMENTO DEI CORSI DI COACHING

Regolamento AICP PER IL RICONOSCIMENTO DEI CORSI DI COACHING Regolamento AICP PER IL RICONOSCIMENTO DEI CORSI DI COACHING Testo consolidato approvato dal Direttivo Nazionale il 26/03/2015 in seguito alla mozione, allegata al presente testo, approvata dal V Congresso

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della mascella/mandibola da da bifosfonati in in ambito ambito oncologico

Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della mascella/mandibola da da bifosfonati in in ambito ambito oncologico Raccomandazione 0, 0, Marzo Marzo 008. 008. Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della. Committenza della Direzione Aziendale/Zonale per la prevenzione della osteonecrosi da

Dettagli

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha

Dettagli

IMPLANTOLOGIA ZIGOMATICA: ESTREMA SOLUZIONE TERAPEUTICA O NUOVA RISORSA RICOSTRUTTIVA? 8-9 Aprile 2016

IMPLANTOLOGIA ZIGOMATICA: ESTREMA SOLUZIONE TERAPEUTICA O NUOVA RISORSA RICOSTRUTTIVA? 8-9 Aprile 2016 Dott. FRANCESCO GRECCHI Dott. SANDRO SIERVO Dott. VINCENZO BELLINVIA Dott. FRANCESCO GALLO Dott. FRANCESCO ZINGARI Dott. FLAVIO CASTIONI Moderatore della sessione didattica Prof. ALDO BRUNO GIANNÌ Coordinatore

Dettagli

2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi

2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi FORMAZIONE DEGLI ALIMENTARISTI E DEGLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE (OSA) AI SENSI DELLA D.G.R. LIGURIA 29/06/2012 N. 793 1. Introduzione Un efficace formazione e un adeguato addestramento del personale

Dettagli

MA...CI SONO TRATTAMENTI CONSERVATIVI CHE DANNO ESITI ESTETICI CHE SONO PEGGIORI UNA MASTECTOMIA

MA...CI SONO TRATTAMENTI CONSERVATIVI CHE DANNO ESITI ESTETICI CHE SONO PEGGIORI UNA MASTECTOMIA I PICCOLI TUMORI SONO CURABILI CON TRATTAMENTI CONSERVATIVI E IN ITALIA GLI INDICATORI RELATIVI SONO BUONI PER TUTTI MA...CI SONO TRATTAMENTI CONSERVATIVI CHE DANNO ESITI ESTETICI CHE SONO PEGGIORI UNA

Dettagli

Dott. Francesco Ferrarotti. Parodontologia Clinica Corso pratico e teorico

Dott. Francesco Ferrarotti. Parodontologia Clinica Corso pratico e teorico Dott. Francesco Ferrarotti Parodontologia Clinica Corso pratico e teorico Curriculum Vitae Dr. Nicola Scotti Laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria nel 2004. Dal 1 ottobre 2007 riveste la carica di

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

MASTOPLASTICA ADDITIVA: AUMENTO DEL SENO

MASTOPLASTICA ADDITIVA: AUMENTO DEL SENO MASTOPLASTICA ADDITIVA: AUMENTO DEL SENO La mastoplastica additiva è la denominazione dell intervento chirurgico finalizzato all aumento del volume del seno. E' uno degli interventi più noti e richiesti.

Dettagli

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Dott. William

Dettagli

Chirurgia plastica parodontale

Chirurgia plastica parodontale Chirurgia plastica parodontale opzioni terapeutiche nel trattamento estetico delle recessioni gengivali Autori_R. Abundo*, G. Corrente*, Italia *Adjunct Professor - Department of Periodontics - University

Dettagli

BANCA ALETTI & C. S.p.A.

BANCA ALETTI & C. S.p.A. BANCA ALETTI & C. S.p.A. in qualità di Emittente e responsabile del collocamento del Programma di offerta al pubblico e/o quotazione dei certificates BORSA PROTETTA e BORSA PROTETTA con CAP e BORSA PROTETTA

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

Trattamento di edentulia totale su mascellare inferiore con l'ausilio di dima chirurgica

Trattamento di edentulia totale su mascellare inferiore con l'ausilio di dima chirurgica Trattamento di edentulia totale su mascellare inferiore con l'ausilio di dima chirurgica Trattamento di edentulia totale su mascellare inferiore con l'ausilio di dima chirurgica Caso clinico realizzato

Dettagli

come avere denti da campione prevenzione primaria della carie

come avere denti da campione prevenzione primaria della carie Regione del Veneto Azienda Unità Locale Azienda Unità Locale Socio Sanitaria VICENTINO OVEST U..O.C.. MATTEERNO IINFFANTTIILLEE U..O.. PEDIATRIA DII COMUNITA educazione alla salute come avere denti da

Dettagli

ESSERE OPERATI DI CATARATTA

ESSERE OPERATI DI CATARATTA DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: Prof. Paolo Perri ESSERE OPERATI DI CATARATTA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI Gentile Signora/e, questo opuscolo ha lo

Dettagli

RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000

RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000 RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000 Leggere questo manuale prima dell uso e conservarlo per consultazioni future 1 DESCRIZIONE GENERALE L espansore senza fili è un modulo

Dettagli

DigniLife. www.sysmex.it

DigniLife. www.sysmex.it DigniLife Un sistema ideale per il raffreddamento del cuoio capelluto mantenere i propri capelli durante la chemioterapia per migliorare la qualità della vita www.sysmex.it Sapere di avere il cancro causa

Dettagli

Allegato 1 Conclusioni scientifiche e motivazioni per la variazione dei termini dell autorizzazione all immissione in commercio

Allegato 1 Conclusioni scientifiche e motivazioni per la variazione dei termini dell autorizzazione all immissione in commercio Allegato 1 Conclusioni scientifiche e motivazioni per la variazione dei termini dell autorizzazione all immissione in commercio Conclusioni scientifiche Tenendo conto della valutazione del Comitato per

Dettagli